B2eyes Magazine 5/2016

Page 1

N52016



Mensile dedicato al mondo degli occhiali, della vista, della visione e della percezione visiva Maggio 2016 numero 5 www.b2eyes.com In copertina Safilens

N52016

Editore FGE Srl - Fabiano Gruppo Editoriale Reg. Rivelle, 7/F 14040 Moasca (AT) Tel. 0141 1706694 - Fax 0141 856013 info@fgeditore.it Pubblicità Ferdinando Fabiano f.fabiano@fgeditore.it Cell. 335 5654574 Direttore responsabile Angelo Magri a.magri@fgeditore.it Redazione Francesca Tirozzi f.tirozzi@fgeditore.it Nicoletta Tobia n.tobia@fgeditore.it Grafica e impaginazione FGE Srl - Fabiano Gruppo Editoriale Stampa Giuseppe Lang - Arti Grafiche S.r.l. Via Romairone, 66/N 16163 Genova (GE) Registrazione presso il Tribunale di Milano N. 293/2009 in data 17 giugno 2009 Registrazione R. O. C.: 18653 E 1,80 - Copia omaggio

speciale LAC

N52016

Scarica l’APP

di b2eyes magazine

Sommario

B2TRADE Editoriale Diamo un calcio al drop out 3 Attualità Attenti a quei… Nau! 4

Galileo: in migliaia alla prevenzione sul truck 6 Il viaggio di VisionOttica 12 Divel Italia porta l’“Alta Moda” nel vista sole 16 Salmoiraghi & Viganò punta all’ottico… dipendente 18

SPECIALE LAC

Il 2015? L’anno delle toriche e delle multifocali 22 Safilens: uno strumento contro il “drop out dell’ottico” 26 Drop out: come riconoscerlo, come prevenirlo 30 Lac multifocali: possono ridurre la progressione miopica? 36 Salute del segmento anteriore dell’occhio: la registrazione dei dati 42 Zona limbus-corneale: relazioni cliniche e metaboliche con morbide disposable 46

B2TECH Lenti oftalmiche

Customer service: l’ottico entra nella “famiglia” Hoya 52 Zeiss: la brand awareness cresce… sul green 56

Lo Gnommero

La pragmatica della comunicazione e l’optometria 63

1

N5 2016


VISION GROUP

DISTRIBUTORE ESCLUSIVO IN ITALIA Per informazioni tel. 02 92885300 - e-mail : info@vision-group.it


Editoriale

Diamo un calcio al drop out di Angelo Magri

N

el rugby il drop è un’azione che porta punti: un calcio al pallone ovale, anche da decine di metri di distanza dai pali della meta, che può sbrogliare situazioni difficili, ma richiede fiuto, tecnica e abilità. In contattologia, abbinato al suffisso “out”, si trasforma nel problema più grave: significa, infatti, l’abbandono da parte del portatore, quasi sempre a causa del discomfort nell’indossare un paio di lenti a contatto. Secondo i dati più recenti, evidenziati da manager delle aziende produttrici e professionisti dell’applicazione nelle ultime uscite pubbliche, oggi il 21% degli ametropi italiani prova un paio di lac, ma meno del 7% le utilizza regolarmente: ben il 14% vi rinuncia. E il tasso di abbandono sale vertiginosamente al 58% negli over 45. Eppure è proprio questa fascia dai primi presbiti in su che attira l’attenzione dei dipartimenti di ricerca e sviluppo di multinazionali e non solo: lenti a contatto multifocali o afocali, proposte come valida alternativa alle lenti oftalmiche e ancora di più all’occhiale da lettura, interesserebbero circa sette milioni e mezzo di potenziali portatori in Italia. Cosa frena, dunque, la rincorsa a questa golosa fetta di mercato? Il drop out, come dicevamo, prima di tutto: in questo numero della rivista ne spieghiamo cause, caratteristiche e possibili soluzioni. Ma anche una certa ignoranza dell’utente finale e, non ultimo, la reticenza di molti ottici applicatori o potenziali tali. Contrastare il drop out, proporre soluzioni alternative o persino complementari all’occhiale e al doppio occhiale, favorire il passaparola positivo tra clienti entrati con scetticismo nel centro ottico e usciti soddisfatti dovrebbero essere stimoli sufficienti a considerare un nuovo scenario professionale. Che certamente richiede tempo, dedizione e studio, ma che può offrire remunerazione e soddisfazione. Dando così un “calcio” a nemici immaginari o terribilmente reali, come il drop out.

Scarica gratuitamente la nuova

APP di b2eyes TODAY Disponibile su APP Store e Play Store.

3

N5 2016


Attualità

Attenti a quei… Nau! Prosegue il viaggio attraverso le “interviste possibili” nell’ottica: è la volta dei due imprenditori che hanno dato corpo a un’insegna da 500 addetti. Partendo da una piccionaia

di Nicola Di Lernia

V

enezia-Varese, per la precisione Castiglione Olona. La A4 è il fiume di auto e camion che ti fa pensare a come una volta lo era il Po e oggi lo sono gli asfalti. Milano è generosa, mi lascia passare, così in breve tempo mi dirigo verso l’autostrada per Varese. Incomincio a scorgere da lontano le grandi montagne. È metà maggio, una volta era il tempo del Mido: c’è ancora neve e l’azzurro del cielo è il risultato della pioggia del giorno precedente. Il panorama cambia quando esco dall’autostrada e prendo la statale che mi porta a Castiglione Olona. Mi immergo in un verde vegetativo di altissima intensità e varietà. Sto arrivando da Nau!, penso, da Fabrizio Brogi e Monica Salvestrin. Il ricordo del verde intenso dei loro negozi a insegna si

mescola alla natura di questo territorio incontaminato ma ricco di storia industriale. Quando superi il cartello stradale di Castiglione Olona entri nella

4

N5 2016


Attualità storia dell’occhiale. La presenza di Mazzucchelli è straordinariamente invadente e in simbiosi con la sua terra. Mi ricorda il rapporto tra Marzotto e la sua Valdagno. Adoro le strutture industriali dei primi Novecento che oggi rivivono di idee imprenditoriali moderne. Il cancello che mi separa da Nau! sa di storia e di sudore ma i nanetti che mi salutano sulla scala li ha messi Monica per convincere i corrieri a chiuderlo il cancello: sennò i nanetti scappano, cita il cartello vicino al campanello. Incontro un Brogi sorridente e una serie di uffici trasparenti con giovani indaffarati. In sede lavorano trenta persone ma le due sale riunioni dove si forma il personale dei negozi ne vede ogni giorno altrettante. Nel mese di aprile sono stati diciannove gli eventi formativi in Nau!: 50% tecnici e 50% gestionali e di vendite. Ci raggiunge Monica e il duo di Nau! si ricompone come è giusto che sia. Anch’io li vedo molto in simbiosi e loro stessi lo ammettono. Nel lavoro e nella vita. Con ruoli diversi ma complementari.

Cosa vuol dire Nau!? “Ora” in uno slang alla milanese? “Uan” se capovolto? Pensa quello che credi, mi dice sorridendo Brogi. All’inizio era probabilmente l’acronimo di “non abbiamo una lira”. Si considerano ancora una start up nonostante i numeri. Invece del garage allora scelsero una piccionaia, certamente più romantica: pagavano le bollette dell’acqua a chi aveva subaffittato loro l’ufficio quando a questi venne chiusa per morosità. Si illuminano quando ricordano gli albori. Ma ora sono i referenti di quasi 500 operatori di Nau!, vanno in India e non possono stare mai fermi. Realizzano una collezione occhiali ogni quindici giorni. Hanno un centro ricerche e studi sui nuovi modelli ma tendono a non innamorarsi di nessuno di essi. Lavorano di pancia (Monica) e di numeri (Fabrizio) come due controllori di volo che gestiscono partenze e arrivi (occhiali e persone) di un grande scalo internazionale. Sentono la bramosia di un brand che hanno creato e cui hanno dato un luogo (il negozio) per vendersi. Sentono la responsabilità di “vendere” anche benessere visivo ma non parlano di problemi di vista e non mettono il camice. Sentono il mercato e quando sentono che si può fare vanno. Andiamo a pranzo dopo aver salutato con un cenno tutti i volti sorridenti oltre le pareti di vetro. Entriamo nella mensa Mazzucchelli che li ospita tutti i giorni. Un flash back. Ritorno alla mia Ciba Geigy, alla Ciba Vision… Cuoche prosperose riempiono piatti per gente che inizia alle 8 e mangia alle 12. Cosa fate nel tempo libero, se ne avete? Ci rifugiamo in famiglia, ci dedichiamo ai figli, alla comunità, allo sport. Monica è vicepresidente della Pallacanestro Varese; un incarico delicato per una città che mangia basket da una vita. Ci tengono al loro territorio i “Nau”. È come se il verde delle loro insegne fosse la bandiera di un piccolo mondo antico che li rappresenta nell’animo. Vedi, mi dice Brogi uscendo dalla mensa, questo è il Museo dei Pompieri che stazionavano nella Mazzucchelli per spegnere gli incendi ricorrenti del passato… Li saluto, li lascio alla loro giornaliera dose di problemi e risate. Quando esco dal cancello m’imbatto nella Nau! Gym, la palestra e sauna che hanno messo a disposizione delle persone del gruppo. Sorrido. Rispetto al passato di questo luogo, dove poco è cambiato, il sudare è diventato un benefit aziendale. Ciao Nau!.

In queste pagine, alcune immagini della sede di Nau! a Castiglione Olona, in provincia di Varese: scatti inusuali, come la scelta degli intervistati di non farsi ritrarre, ma in linea con il mood di un brand che in un decennio ha dato vita a più di cento negozi, tra Italia, Spagna e India

5

N5 2016


Attualità

Galileo: in migliaia alla prevenzione sul truck Il progetto itinerante dell’azienda oftalmica tocca dieci città in tutta la penisola e si concluderà a Torino il 29 giugno di Nicoletta Tobia

U

n viaggio da nord a sud della penisola per un totale di circa quattromila chilometri a bordo di un imponente mezzo di 17 metri di lunghezza, 7 di larghezza e 6 di altezza, ideato con l’obiettivo di sensibilizzare il grande pubblico sui temi legati al benessere visivo: si tratta del Galileo Tour, partito da Milano

il 27 aprile, che porta la prevenzione in dieci città italiane attraverso screening totalmente gratuiti. Grazie al progetto i cittadini possono effettuare sul truck, collocato nei punti più frequentati dei centri coinvolti, un test visivo e una retinografia. «Il primo si basa sul Visiotest e sull’autoref e viene eseguito da personale specializzato e abilitato di Galileo Oftalmica, affiancato da ottici e optometristi, la seconda invece da un oculista e un ortottista della Fondazione Retina 3000 Onlus, che fa capo ad Alfredo Pece, primario della divisione di Oculistica dell’ospedale di Melegnano – spiega Davide Franzetti, marketing manager di Oftalmica Galileo – L’iniziativa ha, nei confronti della popolazione, una valenza sociale importante e viene incontro a un’esigenza molto sentita, come ha dimostrato la grande affluenza nelle prime tappe, che hanno richiamato un pubblico numeroso di italiani, stranieri e turisti di ogni età, tanto che in alcuni casi non siamo riusciti a sottoporre alle analisi visive tutte le persone intervenute». L’obiettivo iniziale di effettuare un migliaio di screening in due mesi era già stato superato prima che il Tour arrivasse al giro di boa: oltre 400 a Milano in due giornate, 313 a Bari, 310 a Napoli, 340 a Palermo, per un totale di quasi 1.400. Oltre agli specialisti della visione, a bordo del

Davide Franzetti, marketing manager di Oftalmica Galileo, a Milano alla fine di aprile, durante la presentazione del tour sul benessere visivo

6

N5 2016



Attualità truck l’utente finale trova anche l’illustrazione dell’offerta Galileo, dal sole alla tecnologia Transitions, dalla nuova lente dedicata alla guida Eyedrive a Eye Reality, realtà virtuale legata al mondo oftalmico. «Oggi fare prevenzione significa anche equipaggiare i portatori con la correzione giusta e dare loro accesso a un ausilio dedicato: con il Tour puntiamo a far scoprire soluzioni che forse altrimenti non La tappa del Galileo Tour 2016 a Napoli, l’8 maggio conoscerebbero», ricorda il manager. All’iniziativa è legata, inoltre, una serie con lenti trattate Neva. «In questo modo contiamo di azioni di marketing e di comunicazione per in- di aumentare la fidelizzazione della clientela del crementare il traffico nei centri ottici aderenti. «Ga- punto vendita e di equipaggiare il portatore con lileo deve essere al fianco dell’ottico per ampliare una seconda soluzione visiva dedicata», precisa il mercato, sostenerlo nell’ambito della creazione Franzetti. Per spingere al massimo la partecipadi valore nel suo punto vendita e svilupparne il bu- zione, l’azienda ha attivato un servizio di sms 2.0 siness con il brand – sottolinea Franzetti – Il nostro al consumatore finale, su potenziali nuovi clienti è già oggi un marchio riconosciuto: aumentarne la e con un link che atterra sulla pagina dedicata al notorietà anche tra le fasce d’età più giovani e tra Galileo Tour: solo a Milano ne sono stati inviati cirquanti, nel giro di una decina d’anni, diverranno ca 100 mila, poi 30 mila a Bari e 20 mila a Napoli, nuovi presbiti e, pertanto, potenziali clienti diventa mentre a Palermo l’iniziativa è stata comunicata con una pagina pubblicitaria sul Giornale di Siciuna leva strategica al servizio del partner». È stata ideata, in quest’ottica, la promozione Scre- lia. «Dei circa 1.400 buoni consegnati a bordo del en for win, “gratta e vinci” consegnato a tutti colo- Truck Galileo nelle prime quattro tappe, ad esemro che si sottopongono allo screening visivo, che pio, oltre 150 sono già stati utilizzati dai consumain caso di vittoria permette di recarsi presso il più tori finali – conferma il manager dell’azienda milacomodo centro Galileo iscritto alla piattaforma de- nese – La redemption è piuttosto rapida, parecchi dicata per ricevere un secondo equipaggiamen- coupon sono stati usati subito dopo le varie tappe e to omaggio a fronte dell’acquisto di un occhiale il fatto che ci sia tempo fino al 31 agosto per consegnarli lascia pensare che il dato potrebbe crescere ulteriormente». Per illustrare nel dettaglio agli ottici le strategie e gli strumenti con cui supporta il loro business, Galileo ha dedicato ai partner due serate speciali che si sono svolte il 27 aprile e del 12 maggio presso la Terrazza Martini, a Milano. «È stato un grandissimo successo: erano presenti oltre 130 ottici la prima sera e circa 110 la seconda – conclude Franzetti – A oggi sono oltre duemila i centri ottici partner di Galileo: l’obiettivo è una maggiore penetrazione del mercato, soprattutto con l’incremento della L’interno del Truck Galileo: qui vengono eseguiti gratuitamente i test nostra presenza all’interno di questi, rafforzandoli visivi e la retinografia e sono esposte le ultime novità dell’azienda e facendoli crescere». oftalmica

8

N5 2016


Eyes Experience

in tutti i negozi OXO

QUANDO TI SORRIDONO GLI OCCHI. PASSA ALLE LENTI A CONTATTO OXOLENS: CHIEDI AL TUO OTTICO OPTOMETRISTA QUELLE PIÙ ADATTE A TE.


ADV

Studio A & G di Anna Gatti: il partner dei centri ottici più smart

Il settore dell’ottica è complesso e affascinante. Sintetizza in un oggetto, un paio di occhiali, la necessità di colmare un difetto visivo con l’esigenza di esprimere il proprio stile, la propria personalità e, perché no, di seguire la moda. Gestire un centro ottico richiede competenze tecniche, commerciali e di relazione, oltre che l’aggiornamento costante sulle ultime novità, sui prodotti, sulle nuove tendenze, sulle tecnologie disponibili o sul modo migliore di gestire i collaboratori. Spesso il responsabile di un centro ottico ha una formazione molto tecnica e non può amministrare al meglio tutti gli altri aspetti di gestione del proprio punto vendita. È qui che inizia il mio lavoro. Consulenza e formazione La mia storia, professionale e personale, mi ha portato a maturare una profonda conoscenza del settore ottico, che ora condivido attraverso la consulenza mirata al controllo di gestione, al miglioramento delle performance, alla cura del layout del negozio, al coordinamento dei collaboratori. Non solo: credo fortemente nel valore della formazione del personale. Organizzo incontri di aggiornamento per manager e operatori dei centri ottici, sono docente di corsi specifici del settore e partecipo come relatrice a convegni e manifestazioni.

Lavoro al fianco dei centri ottici e li aiuto a gestire al meglio le informazioni e le relazioni con clienti, collaboratori e fornitori. Con un unico obiettivo: migliorare le loro performance

10

N5 2016


ADV

Studio A & G: il network Molti dei progetti che realizzo per i miei clienti sono frutto della collaborazione con aziende e professionisti che completano il mio ruolo di consulente e contribuiscono a portare valore al centro ottico, sotto ogni aspetto: fiscale, legale, ma anche di comunicazione e relazione con il cliente. Insieme a due aziende fortemente tecnologiche, Bludata e Guttadauro Network, ho sviluppato un nuovo, ambizioso progetto che propone al centro ottico un diverso modo di lavorare e interagire con il cliente, dal pre acquisto al post vendita. Partire dai dati per costruire la relazione con il cliente Tutto è nato dall’idea di unire tecnologia e comunicazione per costruire un sistema di gestione delle informazioni capace di farci conoscere meglio il nostro cliente, i suoi gusti e le sue abitudini. Ogni giorno mi confronto con chi, come me, lavora in questo settore: l’esigenza di andare oltre la comunicazione generalista per concentrarsi maggiormente sulle esigenze reali del cliente è sentita e condivisa. Oggi i centri ottici mi chiedono strumenti per conoscere meglio ciascun cliente, per sviluppare con lui una relazione sempre meno commerciale e sempre più personale. Non si tratta di una sfida semplice, certo, ma con i dati a nostra disposizione possiamo arrivare a comunicare e interagire con i nostri clienti in modo mirato, attraverso le campagne di direct marketing e social media marketing più adatte.

opportunità o i potenziali punti di debolezza. Da questa “fotografia” di informazioni nasceranno tutti i progetti personalizzati di comunicazione: • invii mirati alle persone che già conoscono il centro ottico, sia i fedelissimi sia gli utenti che non visitano da tempo il negozio (entrambi contattabili con un sms: stesso strumento, messaggi diversi); • messaggi rivolti a persone che, pur non essendo clienti, hanno gli stessi interessi o vivono nella stessa zona dei clienti “migliori” (raggiungibili tramite una campagna sui social media).

Il progetto, in tre fasi Il primo passo è Syncro, ovvero l’estrapolazione e la valutazione del dato di partenza. È utile per conoscere chi sono i clienti del centro ottico che hanno già dato il consenso per essere contattati e per capire se, quantitativamente, ci sono le basi per condurre con successo le fasi seguenti. I dati vengono quindi organizzati in cluster, grappoli di informazioni omogenee tra loro che permettono di osservare le tendenze di acquisto, prevedere le possibili

Vuoi saperne di più? Non esitare a contattarmi (anna@aegstudio.com): insieme troveremo il modo di creare una collaborazione efficace per il tuo centro ottico 11

N5 2016


Attualità

Il viaggio di VisionOttica Da gennaio 2015 a oggi sono stati avviati una sessantina di nuovi centri ottici, il 30% in più di Angelo Magri

V

isionOttica continua a perseguire il suo obiet- Borsa Italia. Un viaggio più ideale, ma comunque contivo: diventare entro il 2018 la prima insegna creto, è anche quello che il cliente finale sceglie con per capillarità in Italia, con un target di 350 sempre maggiore frequenza. Da questo punto di parcentri ottici e una quota di mercato di gruppo tenza, con la guida di Maria Carmela Ostillio, docendel 20%. «Oggi ammontano a oltre 250 i centri VisionOt- te e coordinatore scientifico Brand Academy alla Sda tica, di cui una quindicina sono centri pilota, distribu- Bocconi di Milano, si sono snodate tre tavole rotonde iti su 18 regioni italiane, con layout, insegna e vetrine sul tema dell’esperienza d’acquisto del consumatore uniformi – ha detto Marco Procacciante, amministra- e sui touchpoint che VisionOttica e i fornitori partner tore delegato di Vision Group, al Convegno Nazionale mettono a disposizione degli affiliati per presidiarne al 2016 di VisionOttica – Il nostro network annovera oltre meglio le varie fasi. A intervenire sul tema, i manager 1.300 imprenditori ottici per quasi 1.700 punti vendi- di Vision Group e delle aziende Alcon, Essilor, Hoya e ta, con un sell out intorno ai 450 milioni di euro e una Luxottica, e tre imprenditori affiliati che hanno puntato quota di mercato di circa il 16%». Un viaggio, quello di con entusiasmo e soddisfazione sul brand VisionOttiVisionOttica, iniziato meno di dieci anni fa e che agli ca, Enrico Pes, Nicola Piccolo e Alessandro Vernaleoinizi di maggio è stato celebrato con una crociera che ne. Grazie alle nuove tecnologie, al digitale e ai social ha portato circa 350 persone, tra ottici, staff, esponenti il consumatore cambia e, soprattutto, si evolve nelle dell’industria e della stampa e famiglie accompagna- esigenze, nei gusti e nelle scelte d’acquisto, al punto trici, da Savona a Marsiglia, passando per Barcellona, da utilizzare sempre più spesso la multicanalità: dall’ea bordo della Costa Favolosa. Incrementare la presen- commerce allo store fisico, passando per la condivisioza dell’insegna sul territorio e aumentare la sua noto- ne sul web. Tra i vari ospiti intervenuti lo ha illustrato rietà e reputazione, con un investimento complessivo con dovizia di dettagli Fabrizio Valente, partner fondasuperiore ai 10 milioni di euro, nonché rafforzare il pre- tore di Kiki Lab Ebeltoft Italy, che ha proposto la crosssidio dei canali digital: sono i cardini della strategia di canalità come nuova opportunità per gli ottici affiliati, Vision Group nel prossimo triennio, annunciati al Con- in particolare nella comunicazione con i loro clienti e, vegno. «Abbiamo costruito un gruppo solido dal punto di conseguenza, per creare traffico nel punto vendita di vista finanziario e organizzativo, affinando la stra- fisico. Sulla nave è stato anche allestito uno showroom tegia dello staff di Vision Group che si è rivelata cor- per presentare agli affiliati la nuova collezione Blauer, retta», ha ricordato Guido Belli, uno dei brand di occhialeria in presidente di Vision Group Spa distribuzione esclusiva a Vision e partner di Arcadia, il fondo Group, il nuovo sistema di asdi private equity entrato poco sortimento virtuale di occhiapiù di due anni fa nell’assetto leria in realtà aumentata in societario del network con una esclusiva sul mercato italiano quota del 46%. Belli ha, inoltre, per i centri ottici del gruppo e annunciato che per il 2016 è i prodotti e i nuovi progetti dei prevista la partecipazione del fornitori partner, presenti con gruppo al programma Elite di I lavori in plenaria al Convegno VisionOttica 2016 un proprio spazio espositivo.

12

N5 2016


ISTITUTO ZACCAGNINI Un riferimento per il mondo della visione

La nostra mission: • essere “produttori” d’istruzione e formazione di eccellenza, presenti nel mondo della visione, integrati con il contesto scientifico, economico e civile, protagonisti attivi nella vita del settore. • consegnare al mercato del lavoro professionisti con un livello di conoscenze scientifiche e abilità pratiche, tali da permettere di inserirsi direttamente nella vita delle aziende e della professione.

Per realizzare la nostra mission abbiamo potenziato il nostro corpo insegnante con nuove professionalità, ci siamo dotati di nuove attrezzature scolastiche e abbiamo ottimizzato l’assistenza agli studenti

SCUOLA PER OTTICI

Corso biennale abilitante alla professione integrato in un percorso di avviamento alla professione aperto a tutte le opzioni, attento ai valori dell’imprenditorialità, fatto di contatti con la filiera, di stages e di tirocini

CORSO DI LAUREA IN OPTOMETRIA

una nuova opportunità per la professione e di apertura alle collaborazioni internazionali

CORSI DI SPECIALIZZAZIONE IN OPTOMETRIA

completano la formazione professionale dei corsi di ottica

MASTER E CORSI DI FORMAZIONE PROFESSIONALE IN CONTATTOLOGIA E OPTOMETRIA

assecondano la crescita professionale di chi opera in un contesto sempre più complesso

ZBS BUSINESS SCHOOL

dedicata agli imprenditori e ai manager di tutta la filiera ottica (professione e lavoro)

CONGRESSO INTERDISCIPLINARE

sintesi della nostra mission e delle nostre attività

Attivi nella formazione dell’Ottica e dell’Optometria dal 1977 Vieni a saperne di più in Istituto a Bologna, partecipa ai nostri OPEN DAY: Maggio, Sabato 14 e Domenica 15 - Giugno, Sabato 4 e Domenica 5 - Settembre, Sabato 10 e Domenica 11 Inizio del Corso biennale per Ottico: Lunedì 26 Settembre 2016

Via Ghirardini 17, 40141 Bologna telefono: +39051480994 - fax: +39051481526 e-mail: segreteria@istitutozaccagnini.it www.istitutozaccagnini.it


ADV

Bushnell Eyewear: un’offerta vista sole con parametri unici L’azienda americana, recentemente assorbita dal gruppo Vista Outdoor, possiede diversi marchi tra i leader nell’ottica, come Serengeti, Bollé e Cébé, e propone un programma di lenti correttive da sole realizzabili con una gamma di poteri compresi tra +6.00 e -8.00, con cilindro opposto 4.00. Questo assortimento è disponibile anche su modelli sportivi con lenti curve e schermi ampi e offre anche una tecnologia di assottigliamento delle lenti che permette di risparmiare sino al 72% dello spessore e al 45% del peso rispetto alle lenti tradizionali in vetro. Per i centri ottici è attiva una piattaforma web, accessibile dai rispettivi siti dei brand di Bushnell Eyewear, attraverso la quale è possibile simulare preventivi, ordini o avere maggiori informazioni sui vari programmi. Per informazioni: italia@bushnell-europe.com Serengeti offre un programma di lenti graduate da sole con parametri unici, che consente di regalare la visione Serengeti anche a chi ha necessità di correzione. Per informazioni sul programma di lenti correttive: www.serengeti-eyewear.com Bollé realizza occhiali tecnici dedicati a varie discipline sportive, come lo sci, la vela, il golf o il ciclismo. È stato, inoltre, selezionato come l’occhiale ufficiale del Giro d’Italia 2016. Le lenti Bollé sono scelte da numerosi atleti per praticare attività agonistica non solo per l’alto contenuto tecnologico delle lenti, ma anche per la possibilità di applicare questa tecnologia su modelli sportivi e curvi con prescrizioni molto elevate. Il tutto senza dover rinunciare alla leggerezza, fondamentale nello sport. Per informazioni: www.bolle.com Cébé è il marchio più orientato al mondo della montagna e del running e offre da quest’anno la possibilità di abbinare tutti i modelli della linea Sportech a parametri di prescrizione estremi. Per informazioni: www.cebe.com

14

N5 2016


“Per un look irresistibile ad un prezzo così delicato” Lisa, giornalista

Acuitis All Inclusive montatura + 2 lenti

Acuitis, un concetto esclusivo e innovativo Richiedi maggiori informazioni al nostro Customer Service: Via Rimini 49, 59100 Prato (PO) tel. 0574 21460 - 0574 22344


Attualità

Divel Italia porta l’“Alta Moda” nel vista sole È il nome del progetto, rivolto ai centri ottici italiani, che la multinazionale, con casa madre a Bologna, ha lanciato all’ultimo Mido di Angelo Magri

U

n ponte tra due merci rivolgiamo agli ottici italiacati: da un lato, quelni, offrendo loro la possibilità lo dei filtri solari dedi proporre alla clientela anche stinati alle grandi colorazioni moda graduate. Al firme fashion o ai migliori detempo stesso, con questa iniziasigner; dall’altro, quello dell’oftiva, riteniamo di mostrare alle talmica per i punti vendita di nostre aziende partner nel sole qualità. Così in Divel Italia hanun ulteriore volto della nostra no immaginato il nuovo progetsocietà, valorizzando sempre to lanciato a Mido 2016 e già l’aspetto professionale». operativo sul mercato interno. Oggi sul mercato interno Divel «Non tutti gli ottici italiani sono Italia lavora nell’oftalmica con consapevoli del fatto che gran circa 2.300 centri ottici attivi, la parte delle lenti montate sui maggior parte dei quali indiBrando Marraccini, direttore modelli da sole presenti nei loro pendenti, oltre a qualche grupdella società con sede a Calderara di Reno, in provincia di Bologna negozi è di nostra produzione – po, grazie a una rete vendita di spiega Brando Marraccini, se15 agenti monomandatari. Il fatconda generazione della famiglia che guida turato complessivo dell’azienda, incluse le atcome azionista di maggioranza Divel Italia e tività delle sedi estere e delle unità produttive direttore della società con sede a Calderara di italiane controllate, si aggira intorno ai 28 miReno, in provincia di Bologna – E che, da oggi, lioni di euro annui, quasi equamente ripartiti possono tranquillamente beneficiare della tra il vista, l’80% del quale viene realizzato sul qualità di tali lenti anche nel vista sole, dispo- mercato italiano, e il sole, per il 50% destinato nendo così di un’opportunità di vendita in più a clienti esteri. «Da una decina d’anni nel sole al loro cliente ametrope. Ecco perché abbiamo abbiamo fatto la scelta di puntare su clienti e ideato “Alta Moda”, il nuovo progetto con cui marchi con un elevato contenuto di moda o di

16

N5 2016


Attualità design, privilegiando quindi il valore ai volumi – dice Marraccini – Ecco perché lavoriamo con le griffe più esclusive in mano ai migliori licenziatari a livello mondiale e con i creativi più prestigiosi: due volte all’anno, a Mido e a Silmo, presentiamo così le nuove collezioni sole. Da qui la volontà di ottimizzare il know how acquisito anche nel vista sole, garantendo un prodotto e un servizio in più e di qualità agli ottici italiani».

Alcune fasi della produzione di Divel Italia

Un boom che dura da 30 anni Divel Italia affonda le proprie radici in Emilia Romagna nel secondo dopoguerra come realtà produttrice di lenti: lì si trovavano, infatti, giacimenti di gas naturale utilizzato per fondere il vetro e lì lavoravano gli attuali soci prima di dare vita all’azienda, che a metà degli anni 70 è tra le prime in Europa ad acquisire il know how per produrre le lenti organiche in Cr39. Nel corso del decennio successivo, a seguito di una profonda ristrutturazione, vengono creati al suo interno tre settori distinti: quello storico focalizzato sulla produzione di lenti in vetro, quello deputato alla produzione di lenti in materiale organico e, infine, quello dedicato al marketing e alla commercializzazione dei prodotti. Nei due decenni seguenti Divel Italia ha una costante crescita diffondendo il proprio marchio sia in Italia sia all’estero. Dall’unica fabbrica degli anni’80, oggi la struttura aziendale si compone di 10 filiali sul territorio nazionale, da Torino fino a Catania, 2 fabbriche di produzione lenti (la Eos a Milano e la Filab a Lucca), 3 società estere (a Lione e a Shanghai, sedi commerciali per i mercati domestici, e a Tirana, unità produttiva per l’area balcanica) e distributori in tutta Europa, Nord Africa e Stati Uniti. Nella sede di Calderara di Reno, una quindicina di chilometri a nord di Bologna, ci sono gli uffici della capogruppo, il centro logistico per Italia ed Europa e il laboratorio di ricerca e sviluppo, mentre il free form made in Italy è affidato alle aziende di Milano e Lucca.

17

N5 2016


Attualità

Salmoiraghi & Viganò punta all’ottico… dipendente Aiutare il professionista della visione a crescere, fornendo gli strumenti necessari: è l’obiettivo del progetto franchising della maggiore catena italiana, che quest’anno festeggia i 150 anni dalla fondazione di Francesca Tirozzi

G

metodologia di lavoro con proaranzia e affidabilità: cessi definiti, ad esempio benefisono gli elementi che, cerà della negoziazione dei prezsecondo Andrea Renzi e degli assortimenti effettuata dina, caratterizzano il dall’azienda, in modo tale da perprogetto franchising della catena, mettergli di concentrarsi magla quale conta complessivamente giormente sul cliente – afferma il in Italia 450 punti vendita, rivolto manager – Potrà, inoltre, usufrusoprattutto agli ottici che lavoraire delle iniziative promozionali no come dipendenti. «La nostra e di marketing studiate dal grupformula franchising, che non prepo». Il neoimprenditore verrà poi vede alcuna differenza operativa guidato e seguito nello sviluppo o gestionale con gli store di proprietà, è indirizzata, in particodi tutto il business. «Spesso l’ottico si trova concretamente in difficollare, ai professionisti della visioAndrea Rendina, ne che esprimono la volontà di tà perché non ci sono indicatori di responsabile Sviluppo Business di Salmoiraghi & Viganò avviare un proprio negozio, con performance che aiutano a piloil vantaggio di affidarsi a un’intare le vendite e a gestire meglio segna conosciuta in Italia e sul mercato da un la marginalità: il progetto franchising di Salmoisecolo e mezzo – spiega Rendina, che oltre a oc- raghi & Viganò mette a disposizione gli strumenti cuparsi di affiliazione è anche responsabile delle per far fronte a questi aspetti», sottolinea Rendina. relazioni con la classe medica in Salmoiraghi & Altro elemento significativo è la collaborazione Viganò – Il progetto prevede il nostro supporto in con la classe medica. «Molto importante, in tal tutte le fasi di avvio dell’attività imprenditoriale, senso, risulta la partnership che abbiamo stretto dalla scelta della posizione del nuovo centro ot- da lunga data con gli oculisti, in particolare con tico a quella della location: dovrà svilupparsi su la Società Oftalmologica Italiana, per la quale abcirca 80 metri quadrati e presentare due vetrine, biamo creato ad hoc il Centro Studi Salmoiraghi cui verrà applicato il concept esclusivo di Salmoi- & Viganò, composto da un Comitato scientifico: raghi & Viganò». questo ci permette di presentarci al consumatore Il nuovo franchisee verrà formato presso i punti finale in modo ancora più professionale», concluvendita ambassador della catena. «Riceverà una de il manager.

18

N5 2016



ADV

Ottici Associati: uno slancio verso la crescita Nata nel 1994, Ottici Associati affonda le proprie radici nella coesione, nel confronto e nella crescita che oggi, nel 2016, sono diventate un modus operandi consolidato, che come un alimentatore ci spinge verso una nuova frontiera e dà vita a progetti propulsivi, oltre che a un’espansione sul territorio. «Il concetto di nuovo è relativo, non esiste innovazione senza esperienza. Il mercato del nostro settore è cambiato e le esigenze dei consumatori si sono diversificate rispetto al passato. Anche il concetto di gruppo e di società di servizi per l’ottico deve modificarsi e adattarsi per rispondere ai nuovi interlocutori multisettoriali. Ma la consapevolezza che abbiamo raccolto in quasi 25 anni di attività, a volte anche sbagliando, è un patrimonio importante di cui abbiamo fatto tesoro e che oggi ci rende solidi e concreti e soprattutto in grado di fornire la risposta giusta alle esigenze del centro ottico moderno». Così Valentina Magliano, responsabile Marketing e Comunicazione di Ottici Associati, commenta la nuova realtà. Ed è proprio in questo contesto che nel 2016 è nato il progetto Lab Giovani Ottici Associati. «Un vero e proprio laboratorio di idee, composto da un pool di giovani ottici, imprenditori delle nuove generazioni, creato per acquisire conoscenze nelle diverse aree professionali, sperimentare prodotti, sviluppare progetti nuovi anche attraverso viaggi studio mirati ad arricchire le conoscenze e lo scambio di idee – prosegue Magliano - Il 23 maggio, a poco più di un mese dal lancio dell’iniziativa, si è già svolta la seconda riunione: l’entusiasmo è forte ed è un buon segnale per il nostro mercato». Nel febbraio scorso, inoltre, si è svolta la prima edizione di “Montature in mostra”, che ha visto protagoniste un portfolio di aziende di occhialeria scelte con cura per le loro caratteristiche di innovazione e design. Oltre a essere un momento dedicato all’inserimento di nuovi marchi, è stata un’occasione di confronto sul proprio mix di vendita, sulle abitudini di acquisto e la gestione del magazzino occhiali. E poi, in un itinerario di tre tappe che ha toccato le città di Pavia, Palermo e Torino, ha avuto luogo l’evento “Oltre la vendita c’è l’esperienza”, durante il quale il partner Hoya Lens Italia e Roberto Pregliasco, docente del Centro Studi Ottici Associati, hanno affrontato il percorso di vendita e la conseguente relazione che si instaura con il cliente, fornendo spunti, informazioni e strumenti concreti e attuabili. E molto altro ancora. Con Occhio x Occhio al proprio fianco il gruppo ha dato vita a un meeting tecnico dedicato alla contattologia e non solo. Successivamente, con la collaborazione di Marchon, si è svolto un workshop sulla tecnologia Nike Max Optics e sulle soluzioni ottiche di prescrizione a base curva a marchio. Infine, sponsorizzato dal partner Zeiss, a giugno è in programma l’ultimo appuntamento per imparare a gestire in prima persona la vendita e la relazione con il cliente, migliorando le proprie argomentazioni di vendita anche da un punto di vista del marketing. Gestire il prodotto sul territorio è oggi sempre più importante. L’ottico indipendente ma inserito in un gruppo organizzato deve riuscire a creare il giusto equilibrio tra marchi internazionali e di prestigio e quelli emergenti che spesso si dedicano alla ricerca stilistica, interpretando le tendenze e il gusto dei consumatori. Allo stesso modo, proprio perché professionista della visione, deve poter adottare il corretto mix tra i prodotti di brand e quelli a marchio: per ottenere questo risultato è necessaria la mediazione tecnologica del gruppo e continui spunti formativi. «Ottici Associati diventa ricerca professionale ed è così che i professionisti che ne fanno parte, forti della propria scelta e con alle spalle la sicurezza del gruppo, possono affrontare i nuovi cambiamenti di mercato», conclude Magliano. Siamo solo alla partenza. Le novità non finiscono qui.

Alcuni dei componenti del progetto Lab Giovani Ottici Associati presso il Grand Hotel di Arenzano, in provincia di Genova, lo scorso aprile

20

N5 2016


PROMOZIONE STRAORDINARIA

100€ FINO A

DI RISPARMIO PER OGNI FAMIGLIARE SULLE LENTI PROTETTIVE

Nuova iniziativa “Proteggi la tua famiglia” nei Centri Ottici Hoya Center: grandi vantaggi per la protezione dei famigliari. Protezione nel mondo digitale

Protezione UV

“Per proteggere chi amo ho scelto Hoya Center. E sono Serena.” Serena Autieri Professionalità Qualità Tecnologia

Un’esclusiva Hoya Center HoyaCenter.it - Seguici su

Hoya Center


Speciale LAC

Il 2015? L’anno delle toriche e delle multifocali Pur rimanendo minoritari rispetto alle sferiche, questi due segmenti hanno mostrato importanti incrementi in sell out. Lo evidenziano i dati GfK, che mostrano anche come si confermi trainante il silicone-hydrogel, persino nel ricambio a più lunga frequenza a cura della redazione

A

nalizzando con il contributo dei dati di anche dalla rapidità di crescita di segmenti più GfK, società leader nelle ricerche di peculiari quali il torico e il multifocale». mercato per il settore italiano dell’ot- Le lac bisettimanali e mensili hanno, invece, matica, le lenti a contatto giornaliere e nifestato una leggera sofferenza, ma, secondo le quelle bisettimanali e mensili non cosmetiche, il rilevazioni GfK, ciò dipende soprattutto dal fatto 2015 ha confermato la crescita delle prime a discapito delle seconLenti a contatto giornaliere e bisettimanali/mensili – non colorate GfK Panel Market Italia de. «Abbiamo assistiVendite a valore in Euro to sia a un’industria FREQUENZA DI SOSTITUZIONE attenta nel lanciare 2014 2015 Trend sull’anno precedente nuovi prodotti sia a Lenti giornaliere un consumatore sem2015 pre più interessato nel +4% 54,0 55,4 +3% cogliere nuove opportunità di acquisto – 47,2 commenta Francesco +9% Foffa, Global Product Manager Vision Care 6,9 +20% 46,0 44,6 -1% 1,3 di GfK – È chiaro come ci sia un forte interesse all’utilizzo di lenti giornaliere, mostrato Trend sull’anno precedente

Lenti giornaliere

Sferiche per miopi

Lenti bisettimanali e mensili

Toriche per astigmatici Multifocali per presbiti

© GfK 2016 - All rights reserved | 5/2016

22

N5 2016



Speciale LAC Lenti a contatto bisettimanali/mensili – non colorate GfK Panel Market Italia Vendite a valore in Euro Lenti mensili e bisettimanali per MATERIALE

2014

2015

40,6

36,4

Trend sull’anno precedente

Lenti in Silicone-Hydrogel -11%

2015

Trend sull’anno precedente

37,6

Hydrogel tradizionale

Sferiche per miopi

Silicone - Hydrogel

Toriche per astigmatici

+4%

Multifocali per presbiti

+7%

59,4

63,6

19,9

+6%

+12%

6,1

© GfK 2016 - All rights reserved | 5/2016

Soluzioni liquide GfK Panel Market Italia Vendite a valore in Euro

2014

2015

Trend sull’anno precedente

Soluzioni uniche -1% a volume in litri +2% a valore in euro

50,2

50,0

15,3

16,5

34,5

33,5

+2% Politiche di prezzo oculate

Soluzioni uniche Colliri

Colliri

Altre

+11%

Sempre più distribuiti negli ottici.

-1%

© GfK 2016 - All rights reserved | 5/2016

che il materiale tradizionale non sta più aiutando il segmento. «È interessante notare come la dinamica cambi radicalmente prendendo in considerazione il materiale silicone-hydrogel – sottolinea Foffa – Quest’ultimo rimane positivo in tutte le declinazioni: sferica, torica e multifocale. Anche per questa modalità di sostituzione i segmenti tecnici mostrano una crescita più rapida, segno di un consumatore più aperto alle nuove tecnologie, ma sicuramente anche aiutato da lenti sempre più avanzate, confortevoli e disponibili in un’ampia gamma di correzioni visive». Per quanto riguarda i liquidi, le soluzioni uniche

per lenti morbide hanno avuto un trend negativo a volumi in litri ma moderatamente positivo a valore, supportato da una politica di prezzo sicuramente oculata. «Il 2015 ha anche confermato il forte interesse e la crescita dei colliri, dovuta non soltanto a un consumatore attento al comfort visivo, ma anche all’aumento dell’assortimento proposto dagli ottici per questa specifica categoria», conclude Foffa. Il presente documento contiene informazioni di proprietà di GfK e tali informazioni sono protette dal diritto d’autore, dal diritto sulle banche di dati e/o come segreto industriale secondo la legge applicabile. La ricezione o il possesso delle suddette informazioni di GfK non include e non trasmette alcun diritto di riproduzione, divulgazione, utilizzo o cessione delle stesse. Le presenti informazioni sono pubblicate su B2Eyes Magazine con l’autorizzazione di GfK, ma qualsiasi altra diffusione, riproduzione, divulgazione o utilizzo delle informazioni di proprietà di GfK, in tutto o in parte, privi di specifica previa autorizzazione da parte di GfK, è vietata.

24

N5 2016


NOVITÀ NEL CAMPO DELLE LENTI A CONTATTO

DA ASSUMERSI PER VIA OCULARE

LENTI A CONTATTO MORBIDE GIORNALIERE CON VITAMINA E/B6/B12 E ACIDO IALURONICO

Vita Research Via Variante di Cancelliera, 4 - 00072 Ariccia RM tel. 06 934980 • Fax 06 9345037 ordini@vitaresearch.com

RESEARCH THAT BECOMES CARE


Speciale LAC

Safilens: uno strumento contro il “drop out dell’ottico” La Open 30 Presbyo, lanciata a un anno di distanza dalla giornaliera, offre agli applicatori una valida alternativa all’oftalmica, stimolandone la professionalità e persino la passione di Angelo Magri

I

l 2015 è stato fortemente caratterizzato dal lancio della Fusion 1day Presbyo, «prodotto che ci sta dando grandi soddisfazioni sia in Italia sia all’estero», afferma Vincenzo Bruno, amministratore unico di Safilens.

po per essere metabolizzata dall’ambiente: in questo caso una lente a contatto per presbiopia né multifocale né progressiva. Contro ogni aspettativa, invece, la Fusion 1day Presbyo ha fin da subito raccolto consensi e si è dimostrata estremamente efficace, superando sul campo anche gli scetticismi più radicati, segno di una necessità non soddisfatta dai prodotti e dalle tecnologie sino a quel momento presenti sul mercato. Come ciliegina sulla torta possiamo, inoltre, ricordare la nomination al Silmo d’Or 2015, alla nostra prima partecipazione.

Come valutate l’andamento della Presbyo giornaliera a un anno e mezzo circa dal suo lancio? Per il primo approccio di Safilens alle lac per presbiopia dovevamo innanzitutto essere certi di proporre una lente efficace e in linea con la qualità di prodotto già presente nel nostro portfolio. Gli anni spesi a sviluppare il brevettaCosa vi aspettate dalla to design afocale e l’eccellenza del mensile, di più recente Vincenzo Bruno, nostro reparto ricerca e sviluppo ci introduzione? amministratore unico di Safilens hanno permesso di introdurre una Quest’anno abbiamo introdotto il lente innovativa e rivoluzionaria. Non è facile, design afocale anche nel segmento mensile silituttavia, presentarsi al mercato con un game cone hydrogel con la Open 30 Presbyo. Ci aspetchanger, una novità assoluta che richiede temtiamo che ripercorra i passi della giornaliera

26

N5 2016


Transitions®, lo Swirl, Transitions® SignatureTM sono marchi registrati di Transitions Optical, Inc., usati su licenza di Transitions Optical Limited, Inc. © 2016 Transitions Optical Limited. Le prestazioni fotocromatiche sono influenzate da fattori quali temperatura, esposizione UV e materiale ottico. Materiale destinato all’ottico-optometrista. MI PP TRSC REV.1 05.2016

chiedi di più alle tue lenti. chiedi transitions®

Zaffiro

Smeraldo

NOVITà 2016 ANTEPRIMA MONDIALE

Garanzia 100% soddisfatti

www.mytransitions.it

STYLE COLORS*

* Disponibili in versione Transitions® SignatureTM VII

Ametista

Ambra


Speciale LAC andando a stimolare quella fascia di mercato che per abitudine o per necessità non predilige le daily. Si tratta sicuramente di un prodotto strategico anche a livello europeo, dove importanti mercati, tra cui Germania e Spagna, ad esempio, sono ancora tradizionalmente legati alla lente a contatto mensile. Qual è l’identikit dell’applicatore italiano meglio allineato alla correzione contattologica della presbiopia? Bisogna innanzitutto ammettere che statisticamente il numero dei portatori di lac che smettono di usarle, il famoso drop out, troppo raramente riporta le vere cause: dopo i quarant’anni c’è un drastico calo, soprattutto dovuto all’insoddisfazione del portatore quando subentrano le problematiche legate alla presbiopia, che tuttavia non è l’unica causa. Le lenti multifocali, infatti, prevedono un processo cerebrale di adattamento al porto complesso e tempistiche incerte, che si traduce troppo di sovente in quello che si può definire un “drop out dell’ottico”, ovvero la rinuncia da parte del professionista di fiducia a proporre le lac a favore dell’occhiale da lettura o della lente oftalmica: soluzioni sicuramente più immediate e forse remunerative se consideriamo il chair time. Ma esistono, fortunatamente, eccellenti professionisti che con tenacia, costante aggiornamento professionale e dedizione continuano a proporre le lenti a contatto per la presbiopia: questi ottici dimostrano di possedere anche lungimiranza e spirito imprenditoriale, approcciando una clientela potenzialmente immensa con diverse soluzioni, stimolandone la risposta e fidelizzandola. Le nostre lenti afocali forniscono uno strumento in più per tutti i professionisti, semplificano il protocollo di applicazione delle lac ed eliminano i processi di adattamento del portatore, non coinvolgendo, di fatto, la visione simultanea. Sono sempre più gli ottici che grazie alle lenti Presbyo di Safilens riacquistano confidenza e, perché no, anche passione, con le quali cercare di soddisfare i propri clienti e aumentarne il numero anche dopo gli “anta”.

La confezione della Open 30 Presbyo dell’azienda italiana

Dopo la recente apertura di Singapore quali sono gli altri mercati che Safilens conta di raggiungere a breve-medio termine? Sin dall’acquisizione da parte di Bruno Farmaceutici nel 2012 la volontà di Safilens di aprirsi in maniera importante ai mercati internazionali è stata chiara e determinata. Oltre a consolidare la nostra presenza nel vecchio continente, negli scorsi anni sono state gettate le basi per approcciare nuovi e stimolanti sbocchi. America e Asia sono i primi della lista, in Brasile opera già Openvista do Brazil, la nostra sussidiaria che gestirà il mercato dell’America Latina tramite i propri branch nelle diverse nazioni, mentre per gli Stati Uniti le tempistiche sono vincolate all’approvazione della Food and Drug Administration delle nuove lenti: ci auguriamo comunque di avere i primi sviluppi già entro la prima metà del 2017. Con Singapore anche la nostra presenza in Asia si arricchisce: si tratta di un’area interessante ma particolarmente complicata, dove la contattologia sta vivendo una forte espansione. E quali i risultati di Safilens all’estero sino a oggi? Negli ultimi tre anni l’estero ha ottenuto in percentuale la maggiore crescita, anche grazie a importanti collaborazioni con grossi gruppi quali Boots Opticians in Inghilterra e Alain Afflelou in Francia, Spagna e Portogallo. L’Italia rimane il principale mercato, anche grazie all’importante affermazione delle lenti Presbyo: ma sono sicuro che, nonostante il nostro campanilismo, lo sviluppo dell’export sarà predominante.

28

N5 2016


Ordina la tua copia su www.fgeditore.it

uratto

Luigi Marino - Lucio B

NOVITÀ EDITORIALE LA SINDROME DELL’ OCCHIO

SECCO riale

Fabiano Gruppo Edito

Reg. Rivelle 7/F - 14050 Moasca (AT) - Tel. 0141 1706694 - Fax 0141 856013 - e-mail: info@fgeditore.it - www.fgeditore.it


Speciale LAC

Drop out: come riconoscerlo, come prevenirlo Il primo campanello d’allarme è di tipo sintomatologico: il paziente riferisce perdita di comfort, generalmente associata a secchezza oculare di Cristina Giordano Key Operator Cdi

I

stende sotto la superficie posteriore della lente stessa. Il film lacrimale pre lente è costituito da acqua, scarsa mucina e lipidi: in questa condizione avremo un deficit di distribuzione dello strato lipidico. Mentre il film lacrimale post lente sarà costituito da acqua e mucina, dove, in assenza dello strato lipidico, che fa da contenzione di quello acquoso, quest’ultimo evaporerà facilmente: ecco spiegato il perché della facilità di disidratazione della superficie delle lenti a contatto morbide idrofile. In sostanza, una buona distribuzione del film lacrimale sulla superficie della lente rappresenta un importante fattore al fine di un buon comfort. Consente, infatti, protezione della superficie oculare, buona lubrificazione, nutrimento alla superficie della cornea, allontanamento delle sostanze reflue, riduzione della formazione dei depositi lipidici e proteici e inibizione dell’adesione dei batteri ai tessuti. In presenza di una lente a contatto, il ricambio lacrimale avviene a ogni ammiccamento. Tale ricambio varia a seconda della tipologia di lente: dal 10 al 20% con una lente a contatto gas-permeabile, mentre si riduce notevolmente con una lente a contatto morbida. Il rallentamento o l’incremento dei tempi di ammiccamento è tipico dei soggetti che riferiscono problemi di tolleranza alle lenti e porta a una destabilizzazione del film lacrimale. La stessa superficie acquosa del film lacrimale presente sulla superficie della lente tende a evaporare fra un ammiccamento e l’altro. La maggior parte delle lenti non è ricoperta

l film lacrimale e la bagnabilità delle lenti giocano un ruolo fondamentale per il successo del porto: quindi, in una situazione di malessere il naturale bilanciamento idrico nell’occhio viene a mancare, sia occhio sia lente a contatto diventano secchi e la normale produzione fisiologica di lacrime non riesce a compensare tale condizione. Il primo sintomo del drop out è sicuramente il calo del comfort. In contattologia per comfort intendiamo il portare le lenti a contatto senza complicanze. Questo prevede una buona struttura del film lacrimale, che dovrà essere stabile, consentire un adeguato scambio di ossigeno e lubrificare. Altrettanto importante sarà la scelta del materiale delle lenti a contatto: dovrà essere bagnabile, interagire bene con la tipologia di lacrima del paziente, avere una geometria stabile, non perdere velocemente acqua, soprattutto per le lenti morbide, in modo da ridurre l’adesione alla superficie corneale e resistere all’aggressione dei depositi mucoproteici. Il film lacrimale La struttura del film lacrimale è molto importante in contattologia: fa da intercapedine tra la lente e la superficie anteriore della cornea. La stabilità dei suoi strati durante l’ammiccamento e il normale ripristino degli stessi consente un agevole porto delle lenti a contatto. Al momento dell’applicazione il film lacrimale si divide in film pre lente, che riveste la superficie anteriore della lente; e in film post lente, che si

30

N5 2016


Speciale LAC da un film lacrimale stabile. A questo punto possiamo viene considerato lo spessore della lente. Il valore ben comprendere che il materiale della lente gioca rilevato dipende dalla temperatura e normalmente un ruolo fondamentale nel comfort, perché la strut- viene rilevato a 35°. La bagnabilità è la capacità di tura polimerica del materiale è la principale respon- un liquido di distribuirsi sulla superficie di un sosabile dell’evaporazione dell’acqua. Risulta, quindi, lido, caratteristica importante per la distribuzione importante sapere che con le lenti idrofile (hydrogel) del film lacrimale precorneale. Per quantificare la vi è evaporazione di acqua dalla lente stessa o, me- bagnabilità di una superficie si ricorre alla misuglio, quanto più il materiale della lente sarà idrofilo razione dell’angolo di contatto θ. Quanto più sarà tanto maggiore sarà il tasso di evaporazione dell’ac- basso il valore in gradi dell’angolo di contatto tanto qua dalla lente stessa e, di conseguenza, maggiore meglio si distribuirà la lacrima sulla superficie delsarà la riduzione della componente acquosa del film la lente a contatto. Vi sono diversi sistemi per milacrimale precorneale. L’effetto, quindi, dell’evapo- surare la bagnabilità di una superficie: il sistema razione del film lacrimale dipende dalla tipologia della goccia oppure quello di Wilhelmy Plate sono i di lac: nelle lenti hydrogel la disidratazione dipende più utilizzati. Tutti consentono comunque di ottenere dalle condizioni ambientali, dal contenuto di acqua la misurazione dell’angolo di contatto con la supernel materiale e dallo spessore della lente. Nelle lenti ficie in questione. gas-permeabili la disidratazione può produrre lesio- In ogni materiale idrofilo una parte di acqua è leni della superficie oculare, visibili all’esame fluore- gata al polimero e non evapora facilmente. Un’altra sceinico con il tipico corneal staining rilevabile nelle porzione di acqua è invece libera ed evapora con zone di non contatto. L’applicazione di una lente a più facilità. Si avrà meno disidratazione aumentancontatto induce variazioni nella stabilità del film la- do la percentuale di acqua legata. Le lenti idrofile crimale e, quando queste divengono importanti e (o hydrogel) sono costituite da due componenti: una perdurano nel tempo, avremo l’induzione di un cir- solida, stabile, che consiste in una struttura polimericolo vizioso per cui un film lacrimale instabile porte- ca a reticolato derivata dalla polimerizzazione di più rà alla disidratazione della superficie oculare, cau- monomeri; e una liquida, quantitativamente variasando un problema ipossico. Per poter ovviare a tale bile perché è rappresentata dal contenuto idrico e problema, dobbiamo considerare di applicare una varia in relazione alla disidratazione. La rapida disilente ideale, la quale dovrà consentire un’adegua- dratazione del materiale porterà alla riduzione della ta permeabilità all’ossigeno, una buona bagnabilità permeabilità all’ossigeno e alla variazione della curdella superficie e un film lacrimale stabile, al fine di vatura della lente la cui causa sarà la “sindrome da ridurre i tempi di disidratazione e aumentare la re- lente stretta”. Una lente a contatto poco bagnabile sistenza ai depositi. Altri fattori importanti saranno facilita l’adesione dei depositi, causa un’irregolare il modulo di elasticità del materiale e la geometria distribuzione del film lacrimale, riducendo il comfort della lente, che dovrà essere corneo-conforme. Noi e le performance visive, in termini sia di acutezza vipossiamo studiare la lente idesiva sia di qualità della visione. ale per ogni paziente, basterà film lacrimale La differenza che si osserva tra pre-lente solo prendere in considerazione la retrazione e l’avanzamento film lacrimale post-lente ogni caso specifico. dell’angolo di contatto può dare lente Abbiamo due metodi per misuinformazioni sull’interfaccia, per rare la capacità di trasmissione esempio l’isteresi. L’isteresi può di ossigeno di un materiale: il essere la risultante della somcornea DK e il DK/t. Il DK è la misura che ma dei diversi fattori: ruvidezza definisce la capacità dell’ossidella superficie, eterogeneità e geno di attraversare quel mariorganizzazione di gruppi chiteriale. D riferisce l’abilità dei mici nell’interfaccia. Lenti a congas di diffondersi attraverso il tatto con bassa isteresi, risultano materiale e K l’abilità del gas più bagnabili (ad esempio: lenti di dissolversi nel materiale. In alla fosforilcolina). Il fenomeno questa fase di misurazione non Distribuzione del film lacrimale con lac applicata della disidratazione della su-

31

N5 2016


Speciale LAC te. La possiamo rilevare mediante la presenza di corneal staining all’esame fluoresceinico. Quanto più la condizione ipossica sarà importante e duratura tanto più avremo effetti nei tessuti più profondi, fino ad arrivare alla comparsa di strie a livello dello stroma o a riduzione della conta delle cellule endoteliali. Gli effetti sull’endotelio sono lo step più grave: talvolta possiamo notare, anche in lampada a fessura (o meglio con un microscopio endoteliale) la comparsa di blebs, condizione non definitiva, fino ad arrivare alla perdita definitiva di cellule dell’endotelio.

perficie oculare o della lente è la principale causa del discomfort riferito dai portatori di lenti a contatto: quando questa condizione perdura nel tempo, gli effetti cominciano a manifestarsi in maniera concreta, il drop out diviene quindi non solo una sensazione, ma purtroppo la soluzione per evitare effetti permanenti alla superficie oculare. Ipossia, un problema da evitare nel porto delle lenti La maggior parte dell’energia prodotta dalla cornea deriva dal metabolismo aerobico del glucosio. Questo processo richiede ossigeno e produce anidride carbonica che devono raggiungere e allontanarsi facilmente dalla superficie corneale. In condizioni di integrità, la cornea non è vascolarizzata e l’ossigeno necessario per la sua attività metabolica (3.5 µl/cm²/ora) proviene dall’aria (pressione parziale di 55 mm Hg.). In condizione di ipossia il metabolismo del glucosio per via aerobica è ridotto e vi è un incremento della via anaerobica: questa nuova condizione di carenza di ossigeno causa modificazioni importanti a carico delle strutture e della dinamica dei tessuti corneali, come il rallentamento del metabolismo epiteliale per la ridotta disponibilità energetica e la riduzione del livello del metabolismo epiteliale. La riduzione del livello del metabolismo epiteliale è una costante dell’uso delle lenti a contatto e dipende da diversi fattori: le caratteristiche di permeabilità all’ossigeno del materiale, la durata di applicazione della lente, le caratteristiche del portatore. Tuttavia questa carenza di ossigeno porta a effetti a carico della superficie oculare, che tendono a crescere di importanza in maniera direttamente proporzionale al tempo di durata della condizione di ipossia stessa. Il primo effetto visibile in lampada a fessura è la formazione di neo-vasi. La cornea richiama ossigeno dai vasi dalle zone limbari, i quali aumentano il calibro e tendono a infiltrarsi nella zona corneale. La formazione di microcisti è un altro segno di una condizione ipossica permanenLac Rgp con depositi mucoproteici

Idratazione: la risposta L’acqua, dunque, svolge un ruolo primario per il comfort, la trasmissione dell’ossigeno e la resistenza ai depositi delle lenti morbide. È fondamentale che una lente a contatto si disidrati lentamente ed è altresì importante che un materiale sia in grado di assorbire acqua rapidamente in modo da reidratarsi a ogni ammiccamento. Sarà, quindi, preferibile scegliere quei materiali in grado di mantenere un buon bilanciamento idrico: dobbiamo, perciò, imparare a riconoscere i materiali in base alla loro struttura polimerica per comprenderne il meccanismo di idratazione e reidratazione. Il contenuto idrico si riferisce alla percentuale di acqua contenuta in una lente morbida completamente idratata. Questa percentuale varia in relazione alle variazioni della struttura o alla formulazione chimica del materiale della lente. I materiali idrofili (hydrogel) sono costituiti da una matrice polimerica stabile e da una componente acquosa variabile in relazione al tipo di polimero. È importante stabilire come viene legata l’acqua al fine di scegliere il materiale che riduca i tempi di disidratazione. Se il legame di idrogeno sarà di tipo bidirezionale, l’acqua rimarrà legata più a lungo; se il legame idrogeno sarà di tipo unidirezionale, l’acqua evaporerà più velocemente. La ricerca porta a nuovi materiali nelle lenti a contatto sia gas permeabili sia morbide, che mantengono più a lungo l’idratazione anche in pazienti con scarsa lacrimazione non patologica. Questi materiali, meglio definiti come “biomimetici” consentono una buona idratazione della superficie oculare durante il porto, la riduzione del rischio di ipossia, un buon comfort e una buona qualità visiva e della vita.

32

N5 2016




Oltre quello che vedi, c’è

QUELLO CHE SAI

Scuola di GESTIONE AZIENDALE per OTTICI OPTOMETRISTI TUTTO QUELLO CHE C’È DA SAPERE

SGA

SI O-O

Scuola di Gestione Aziendale

Oltre alla scuola professionale di Ottica e Optometria che conosci, c’è un percorso formativo che prepara a gestire il business di un centro ottico sotto tutti i punti di vista. È un metodo fondato su laboratori didattici - “se ascolto dimentico, se vedo ricordo, se faccio capisco” - dove Professionisti specializzati in diversi ambiti formano nuovi Professionisti.

Stazione di Santa Maria Novella, Binario 1A - 50123 Firenze Tel. 055 216033 - Cell. 331 7778667 info@scuolaottica.it

Un programma che tocca le diverse aree della gestione, organizzazione, programmazione e comunicazione nell’ambito specifico del settore ottico attraverso esperienze e case history. L’obiettivo è dare una visione degli obiettivi da cogliere e la certezza delle scelte per raggiungerli. In pratica tutto quello che c’è da sapere per gestire un Centro Ottico.

www.scuolagestioneottica.it


ADV

Revisa® Vitamin molteplici benefici in un unico gesto Indossare una lente a contatto ha reso la vita più facile a molte persone con necessità di correggere un difetto visivo, ma oggi Revisa® Vitamin di Vita Research può renderla oltre che semplice… addirittura più ricca

Revisa® Vitamin, lenti a contatto morbide giornaliere con vitamina E, B6, B12 e acido ialuronico

Grazie a Revisa® Vitamin chi indossa lenti a contatto morbide giornaliere può, con un unico gesto, ripristinare una buona visione e apportare, allo stesso tempo, nutrienti utili per la cornea e il film lacrimale. Le nuove lenti a contatto di Vita Research sono arricchite con vitamina E, B6, B12 e acido ialuronico, elementi necessari per il buon funzionamento di un occhio sano. Le vitamine costituiscono un insieme molto eterogeneo di sostanze organiche, fondamentali per il corretto funzionamento di numerose reazioni metaboliche in cui fungono da regolatori e da coenzimi. Siamo soliti pensare a esse come derivanti da fonti nutrizionali e a un loro impiego in prodotti di integrazione alimentare o a uso cosmetico, ma è nota anche una loro efficienza di utilizzo in prodotti di integrazione topica oculare. Nel dettaglio, la vitamina E è un potente antiossidante, fondamentale per contrastare l’azione dei radicali liberi che altrimenti intaccherebbero l’integrità della membrana cellulare, compromettendo così la funzionalità e la vitalità dell’unità cellulare. Una valida azione antiossidante è attribuibile anche alla vitamina B12 che apporta, per le sue caratteristiche intrinseche, ulteriori benefici: è essenziale per il mantenimento in buono stato delle cellule epiteliali, aumenta il tasso di crescita dell’epitelio corneale e ha una buona capacità di legare le proteine lacrimali. La si trova spesso associata alla vitamina B6 in quanto quest’ultima è più efficiente se addizionata ad altri elementi vitaminici del gruppo B. Questa associazione può contribuire al trattamento dell’occhio secco migliorando la stabilità del film lacrimale con beneficio indiretto di lubrificazione e idratazione corneale. Le vitamine B6 e B12 sono, inoltre, implicate nei processi biosintetici dell’omocisteina, il cui squilibrio è spesso correlato, come fattore di rischio, all’insorgenza di alcune patologie oculari. Le lenti a contatto giornaliere Revisa® Vitamin annoverano tra i loro componenti oltre alle vitamine anche l’acido ialuronico, una delle molecole maggiormente igroscopiche presenti in natura che, idratato, può contenere una quantità di acqua mille volte superiore al proprio peso. L’uso dell’acido ialuronico è molto diffuso in contattologia proprio per questa sua eccezionale capacità di ritenere l’acqua che si traduce nel vantaggio pratico per il portatore di migliorare l’idratazione dell’area pre-corneale. Recenti studi hanno dimostrato come lo stress ossidativo sia spesso associato all’occhio secco e come l’applicazione topica di una soluzione a base di acido ialuronico e vitamina B12 possa contribuire ad attenuarlo, con conseguente miglioramento dell’infiammazione locale e dei sintomi di secchezza oculare. Ulteriori ricerche su modello animale hanno altresì mostrato come l’associazione topica di B12 e acido ialuronico possa essere una buona strategia per accelerare la riepitelizzazione e la reinnervazione corneale a seguito di danni epiteliali. Molteplici sono i plus attribuibili, singolarmente o in sinergia, agli elementi caratterizzanti le nuove lenti di Vita Research. Per questo motivo le Revisa® Vitamin sono in grado di offrire quotidianamente i benefici delle vitamine e dell’acido ialuronico instillati a piccole dosi, supportando in questo modo, con un’integrazione a lungo termine, il metabolismo e il mantenimento in buona salute del segmento anteriore dell’occhio.


THE EVENING COMES. EYEGLASSES REMAIN. EyeDrive® L’innovazione che semplifica la vita, la nuova gamma di prodotti dedicata alla guida

FINO AL

ABBAGLIAMENTO RIDOTTO*

* “Riflessione notturna“ ridotta fino al 90% rispetto a lenti organiche 1.6 prive di trattamento antiriflesso.


Speciale LAC

Lac multifocali: possono ridurre la progressione miopica? Uno studio sperimentale condotto nei laboratori del Centro di Ricerca dell’Irsoo cerca di stimarne l’efficacia potenziale, misurando se il loro effetto sulla refrazione periferica sia simile a quello provocato dall’ortocheratologia notturna di Alessandro Fossetti Direttore Irsoo

È

un dato noto a tutti i professionisti della visione: l’incidenza della miopia sta aumentando in maniera robusta in tutta la popolazione mondiale. Sebbene non si raggiungano i valori dell’80% o del 90% di incidenza rilevati nella popolazione cinese, di Taiwan, di Singapore oppure Hong Kong, anche nei paesi occidentali il trend è quello dell’aumento: negli Stati Uniti siamo passati dal 25% di 20 anni fa al 40% di oggi e la tendenza sembra non cambiare rotta. Si può comprendere allora come i laboratori di ricerca clinica di tutto il mondo siano impegnati a studiare i vari aspetti che possono influire sull’insorgenza e sullo sviluppo della miopia e le condizioni che possono avere le potenzialità per contrastarla o fermarla. A oggi l’intervento optometrico che sembra ave-

re maggiore successo è quello dell’ortocheratologia notturna. I dati provenienti dalla ricerca sono inconfutabili, come mostra una metanalisi condotta nel 2015 in Cina, nel Dipartimento di Oftalmologia dell’Università di Shandong (Si et al. 2015): studi prospettici hanno dimostrato come nei miopi che praticano l’ortocheratologia notturna la progressione della miopia sia ridotta di circa il 50-60%, ad esempio nello studio condotto da Walline e coll. (2009) presso il College of Optometry dell’Ohio State University, Usa. In uno studio recente si è dimostrato come l’efficacia dell’ortocheratologia notturna sia comparabile all’effetto dell’atropina (Lin et al. 2014), ovviamente senza gli effetti secondari avversi che accompagnano l’uso del farmaco. Uno studio retrospettivo su soggetti portatori da sette anni di lac inverse notturne (Mok A.,

36

N5 2016


Speciale LAC sione simultanea che avessero il centro corretto per lontano e la periferia con correzione per vicino. Si è partiti con lenti già disponibili sul mercato, per passare successivamente a lenti disegnate ad hoc. In uno studio prospettico di due anni condotto da Walline JJ e coll. (2013) sono state utilizzate lenti Proclear multifocal D di CooperVision, add +2.00 D, in un campione di 40 soggetti: solo 27 di loro hanno portato a termine lo studio, alla fine del quale si è trovata una riduzione di circa il 50% della progressione miopica rispetto a un gruppo di controllo costituito da portatori di lac monofocali. Recentemente è stato pubblicato uno studio (Pauné J et al. 2015) effettuato con lac multifocali costruite su misura, chiamate “a gradiente refrattivo radiale” per significare che il potere della lente a contatto varia radialmente dal centro verso la periferia, avendo la correzione del difetto miopico al centro e un’addizione variabile che raggiunge +2.00 D a 35° di eccentricità e +6.00 D al margine della zona ottica di 8 mm. I risultati sembrano incoraggianti: l’uso delle lenti multifocali ha portato a una riduzione della progressione della miopia di circa il 50% rispetto a un gruppo di controllo di soggetti corretti con

Chung C. 2011) mostra che la percentuale di riduzione della progressione miopica è dell’80%. Su questo tema l’Irsoo ha condotto due studi retrospettivi, uno su un campione di 32 soggetti per un periodo di 5 anni, senza gruppo di controllo, e il secondo su 35 soggetti per un periodo di 6 anni, con gruppo di controllo. Gli studi sono stati condotti da nostri studenti nel loro progetto di tesi sperimentale. Barbara Baumgartner, studentessa del corso di laurea in Ottica e Optometria dell’Università di Firenze, ha recentemente presentato il suo lavoro, con un poster scientifico, alla Conferenza internazionale di optometria dell’Europa centrale e dell’est (Fig. 1). Nel campione esaminato la riduzione della progressione miopica, rispetto ai valori medi riportati in letteratura, è risultata essere di circa il 75%, abbastanza in linea con quella del lavoro precedentemente citato. L’altro studio è condotto da Paolo Poggio, studente del corso di Optometria di Milano, che discuterà la tesi nella prossima sessione. L’elaborazione dei dati è in corso, possiamo anticipare che il risultato sarà ancora migliore di quello registrato nello studio di Baumgartner. Accertato che l’ortocheratologia funziona, emerge una domanda ovvia: perché funziona? La teoria più accreditata nella comunità scientifica sembra essere quella legata alla refrazione periferica, ovvero al tipo di “difetto” visivo che si riscontra nella periferia della retina. L’occhio miope corretto con occhiali o lenti a contatto morbide sembra per lo più avere un difetto periferico ipermetropico (Li et al. 2010), mentre l’occhio sottoposto a trattamento di ortocheratologia presenta in periferia un difetto miopico (Charman et al. 2006). Secondo i sostenitori della teoria della refrazione periferica sarebbe questa miopizzazione periferica indotta dal porto delle lenti notturne che causerebbe il rallentamento della progressione della miopia (Smith E.L. 2011). Si è così dedotto che, se questa teoria è vera, si potrebbero applicare lenti a contatto morbide che abbiano al centro la correzione della miopia del soggetto, ma che lascino una condizione miopica nella retina periferica. Sono iniziati, dunque, i primi studi sull’efficacia di lenti morbide progressive a vi-

Fig. 1: andamento della progressione miopica in un periodo di 5 anni per un campione di soggetti da 8 a 13 anni. Si noti il blocco del primo anno e la ripresa della progressione a partire dal secondo anno di trattamento, con una stabilizzazione al quinto anno. La variazione media annuale, pari a -0,13 D, corrisponde al 26% dell’aumento medio riportato in letteratura per lo stesso gruppo d’età, che è di circa -0,50 D

37

N5 2016


Speciale LAC occhiali monofocali, paragonabile a quello ottenuto in un secondo gruppo sperimentale costituito da soggetti sottoposti a trattamento di ortocheratologia. Gli autori concludono che, sebbene siano necessari studi prospettici più lunghi e randomizzati, appare plausibile l’uso di lenti morbide multifocali per il controllo della miopia. Se l’efficacia dell’ortocheratologia è legata alla miopia periferica provocata dal porto notturno, è conseguente pensare che una lente progressiva potrà avere maggior successo nella misura in cui riuscirà a replicare la condizione refrattiva periferica indotta dall’ortocheratologia. La verifica di tale effetto viene attualmente studiata all’Irsoo, dove è presente un laboratorio dedicato allo studio della refrazione periferica: le misure relative sono iniziate già da tre anni e hanno coinvolto quindi i ragazzi di tre corsi di Optometria. Lo scorso anno Marco Giovanni Aru ed Emanuele Saddi hanno condotto, per il loro lavoro di tesi, uno studio sulla refrazione periferica indotta dal trattamento ortocheratologico in 8 soggetti offertisi tra gli studenti dell’Irsoo. Quest’anno Irene Martorelli sta comparando, per il suo lavoro di tesi, i profili della refrazione periferica indotti da lenti Proclear e Biofinity multifocal D di CooperVision, con add +1.50 D e

Il laboratorio dell’Irsoo per la misura della refrazione periferica: in primo piano l’autoref a campo aperto Grand Seiko, sullo sfondo l’arco sul quale viene fatta scorrere la mira di fissazione, ingrandita in alto a destra

+2.50 D, con quelli ottenuti dalle modifiche indotte dall’ortocheratologia notturna. Lo studio, che riguarderà 6 soggetti, è ancora in corso: si veda il grafico relativo ai risultati ottenuti in uno dei 6 soggetti, presentato in anteprima al convegno intitolato ad Antonio Madesani e riservato agli studenti dei corsi di Ottica e Optometria dell’Irsoo, che si è tenuto il 9 maggio scorso a Vinci. Come si può notare (Fig. 2), l’andamento del profilo refrattivo periferico della lente con add +2.50 D si avvicina molto a quello miopico indotto dall’ortocheratologia. Ciò potrebbe, dunque, giustificare gli effetti positivi trovati negli studi prima citati di Walline e coll. e di Pauné e coll. Per la verità la miopizzazione periferica è minore di quella indotta dall’ortocheratologia, ma bisognerà aspettare i risultati delle altre misurazioni per avere un quadro più preciso, dato che ci aspettiamo di trovare una certa variabilità individuale. Si tratta in ogni caso di un tema affascinante, che potrebbe portare alla diffusione di lenti morbide Fig. 2: confronto dei profili refrattivi periferici per il meridiano orizzontale, parte tempiale, speciali per il controllo della per le diverse condizioni refrattive riportate a destra del grafico: solo il profilo della lac progressiva con add +2.50 D si avvicina a quello che si ottiene con l’ortocheratologia progressione miopica.

38

N5 2016



ADV

0HQLFRQ ODQFLD OD QXRYD VROX]LRQH PXOWLIXQ]LRQe

, SRUWDWRUL GL OHQWL ULJLGH JDV SHUPHDELOL VRQR HVLJHQWL : YRJOLRQR XQ VROR SURGRWWR FKH SXOLVFD OH OHQWL TXRWLGLDQDPHQWH FKH OH FRQVHUYL QHL PRPHQWL DO GL IXRUL GHO SRUWR H FKH SRVVD ULVFLDFTXDUH OH OHQWL SULPD GHOO LQVHU]LRQH LQ PRGR GD UHQGHUOH SL FRQIRUWHYROL

&RVD SURSRUUH GL SL ?

8Q XOWHULRUH FRPIRUW FRQ OD VROX]LRQH 0(1,&$5( 385( 1DWXUDOH &OHDQ 3XUH

0HQLFRQ q DQGDWD ROWUH FUHDQGR LQ *LDSSRQH XQD IRUPXOD]LRQH FKH JDUDQWLVFH LO PLJOLRU HTXLOLEULR SRVVLELOH WUD HIILFDFLD H ULVSHWWR GHL WHVVXWL RFXODUL VFHJOLHQGR FRPSRQHQWL DWWLYL QDWXUDOL ,O QXRYR SULQFLSLR DWWLYR GHFRQWDPLQDQWH 32/,/,6,1$ q XQ RPRSROLPHUR QDWXUDOH GHOO DPPLQRDFLGR HVVHQ]LDOH / OLVLQD ( VHFUHWR LQ PDQLHUD QDWXUDOH GD GLYHUVL EDWWHUL /D SURGX]LRQH LQGXVWULDOH GHOO -PL DYYLHQH SHU IHUPHQWD]LRQH DHURELFD GHOOR 6WUHSWRP\FHV albulus. 3/ KD XQ D]LRQH DQWLPLFURELFD FROOHJDWD DOOD VXD

,O FRPIRUW q PDJJLRUH JUD]LH DOOD SUHVHQ]D GL $&,'2 ,$/8521,&2 D EDVVR SHVR PROHFRODUH ROWUH DOO ,'5266,/3523,/0(7,/&(//8/26$, DJHQWH YLVFRVDQWH H EDJQDQWH /D 9,7$0,1$ & VRWWR IRUPD GL JOXFRVLGH UDIIRU]D OD SURWH]LRQH FHOOXODUH GHL WHVVXWL RFXODUL ,O SURFHVVR GL SURGX]LRQH DYYLHQH DOO LQWHUQR GHOOR VWDELOLPHQWR 0HQLFRQ 3KDUPD QHL SUHVVL GL 6WUDVEXUJR HG q WRWDOPHQWH LQQRYDWLYR JUD]LH DO SURFHVVR GHOOD GRSSLD ILOWUD]LRQH VWHULOH FKH HOLPLQD VX DPSLD VFDOD WUDFFH GL SROYHUL GHOOH PDWHULH SULPH H PLFUR RUJDQLVPL

+30&

3ROLOLVLQD

QDWXUD FDWLRQLFD ,O PHFFDQLVPR SULQFLSDOH GHOO D]LRQH DQWLPLFURELFD GHOO -PL VL VSLHJD FRQ O DVVRUELPHQWR HOHWWURVWDWLFR VXOOD VXSHUILFLH GHO PLFUR RUJDQLVPR (FDULFDWR-) FKH WHUPLQD FRQ OD URWWXUD GHOOD PHPEUDQD H GHOOD OLVD 3HU YLD GHOOD VXD RULJLQH QDWXUDOH OD WROOHUDQ]D DWWHVD GDOOD 3ROLOLVLQD q PDJJLRUH ULVSHWWR D TXHOOD GL DOWUL DJHQWL GHFRQWDPLQDQWL FDWLRQLFL FKH FRQVHQWRQR XQD FRQFHQWUD]LRQH GL SSP / D]LRQH GHFRQWDPLQDQWH DQWLEDWWHULFD H DQWLIXQJLQD q HIILFDFH UDSLGDPHQWH PLQXWL VHFRQGR OR VWDQG DORQH WHVW 1RUPD ,62 4XHVWR SULQFLSLR DWWLYR DVVLFXUD XQ D]LRQH HFFHOOHQWH H VWDELOH QHO WHPSR H LQ FRQGL]LRQL GL WHPSHUDWXUD YDULDELOH (VWHVVD HIILFDFLD WHVWDWD D ƒ ƒ H ƒ &).

$FLGR ,DOXURQLFR 0DFURJROJOLFHUROR 9LWDPLQD & *OXFRVLGH

3RWHUH GHFRQWDPLQDQWH Test ISO 14729 (60 min D 22º C) 5

5LGX]LRQH /2*

3.75

2.5

1.3

0

MENICARE PURE

Solution B

Solution C

Solution D

0(1,&$5( 385( ULVSRQGH DO FULWHULR SULPDULR GHOO HIILFDFLWj GHFRQWDPLQDQWH VHFRQGR OD QRUPD ISO14729 stand alone test. Pseudomonas aeruginosa

Staphylococcus aureus

3.75

5LGX]LRQH /2*

)RQWH 3RVWHU BCLA 2014 Menicon R&D

5

> D3 LOG GL ULGX]LRQH SHU L EDWWHUL

2.5

1.3 > D1 LOG GL ULGX]LRQH SHU L IXQJKL

0

7HPSR GL FRQWDWWR

30 min

)RQWH 5DSSRUWR R&D N° 6111 Menicon Co., Ltd

5DSLGLWj G D]LRQH MENICARE PURE (30 min D 22º C)

4XHVWR YDORUH EDVLODUH OHJDWR DOOD GHFRQWDPLQD]LRQH YLHQH UDJJLXQWR GRSR PLQXWL (WHVW VX VROX]LRQH D VWRFN GD PHVL). Serratia marcescens

Candida albicans

Fusarium solani

'LVWULEXLWR LQ HVFOXVLYD GD 2FFKLR[2FFKLR VUO LQIR#RFFKLR[RFFKLR LW DVVLVWHQ]D WHFQLFD


• UV Tech blocca il 100% dei raggi UVC e UVB, e oltre il 99% dei raggi UVA • UV Tech riduce inoltre del 55% la luce blu dannosa

Trasmittanza (%)

• Tutte le lenti UV Tech sono colorabili a richiesta per la massima protezione negli occhiali vista-sole

LENTI TRADIZIONALI

Lunghezza d’onda (nm)

La lente che protegge i tuoi occhi dai raggi UV Oltre al normale irraggiamento delle radiazioni UVA e UVB all’aperto, i nostri occhi sono sempre più sottoposti a lunghezze d’onda che vengono emesse dalla maggior parte dei dispositivi digitali che si utilizzano quotidianamente: smartphone, televisori, computer, tablet, ma soprattutto dalle moderne illuminazioni interne con luci bianche e in particolare dalle lampade led di nuova generazione. PRIMA UV Tech sono le innovative lenti progettate per ridurre al minimo gli effetti delle radiazioni ultraviolette e della luce visibile ad alta energia (HEV) che vengono emesse nelle lunghezza d’onda del blu.

www.itallenti.com


Speciale LAC

Salute del segmento anteriore dell’occhio: la registrazione dei dati Un articolo pubblicato nel 2015 sulla prestigiosa rivista Contact Lens & Anterior Eye mette in luce quanto il metodo di registrazione dei dati di un esame optometrico sia uno strumento utile alla refertazione di Laura Livi Optometrista Sopti

N

on esiste un unico sistema di raccolta dei dati, per cui, al fine di creare una guida alla buona pratica optometrica, gli autori dell’articolo in oggetto hanno esaminato i risultati delle risposte a un questionario online, sviluppato dal British Universities Committee of Contact Lens Educators e sottoposto a 809 professionisti della vista e della visione di tutto il mondo: 85,7% optometristi, 10,6% ottici e 3,1% oculisti. Saper registrare i dati relativi al segmento anteriore dell’occhio serve a poter distinguere variazioni fisiologiche normali da quelle patologiche, oltre a poter monitorare condizioni fuori norma e produrre un referto che sia facilmente leggibile anche da altri colleghi o interpretabile da altri esperti della vista e della visione. Uno dei tanti metodi di registrazione si avvale delle scale di classificazione. Queste erano popolari nel 1990 e sostituivano descrizioni scritte e schizzi grafici.

Per rilevare alcune caratteristiche del segmento anteriore, l’utilizzo di fotografie catturate tramite biomicroscopio con lampada a fessura digitale è ritenuto essere il metodo più efficace, ma da un recente studio 1 risulta che solo il 2% degli optometristi utilizza questo sistema. Le scale di classificazione sono immagini modello, generalmente composte da 4 o 5 figure, scelte per coprire una gamma di casi clinici relativi a una particolare caratteristica. Possono essere disegnate, come quella di Efron, composte da fotografie (Brian Holden Vision Institute Scale) oppure da disegni su foto (scala Jenvis-Alcon). Le scale graduate sono state utilizzate per quantificare e monitorare le seguenti caratteristiche: iperemia bulbare, limbare e palpebrale, neovascolarizzazione, rugosità della congiuntiva bulbare, disfunzione delle ghiandole di Meibomio, staining corneale in fluoresceina, presenza e forma di blebs endoteliali.

42

N5 2016


Speciale LAC tatamente le fotografie sono poco usate, nonostante l’utilizzo diffuso del biomicroscopio con lampada a fessura digitale e di smarthphone e nonostante la fotografia sia il mezzo più sensibile, riproducibile e affidabile per descrivere caratteristiche complesse come uno staining. Per questa problematica gli autori raccomandano schizzi e foto, per una maggiore precisione descrittiva. Per quanto concerne il tipo di schede, quella cartacea è più utilizzata della registrazione tramite programma informatico, anche se la carta occupa più spazio e non permette la veloce consultazione dei programmi elettronici. Nessuna Attuali metodi di registrazione per la salute del segmento anteriore di occhi di portatori di lac e non differenza di uso, invece, tra scheda bianca e prestampata. Dal sondaggio emergono delle Nel sondaggio in questione si ricercavano infor- preziose raccomandazioni di buona pratica: mazioni riguardo al metodo di registrazione dei • registrare sempre il tipo di scala e il valore; dati ricavati dall’esame del segmento anteriore: • registrare ciò che si vede dal vivo e non affiparole, schizzi, scale di classificazione, fotogradarsi alla memorizzazione; fie e combinazioni miste di questi sistemi. Inol- • registrare il tipo di colorazione utilizzata e fare tre, si richiedeva il tipo di schede utilizzate per i uno schizzo grafico sulla posizione, forma e pazienti: cartacee o informatiche, bianche o preprofondità di un eventuale staining, meglio se stampate e quali informazioni venivano magcorredato da foto; giormente registrate. Dal sondaggio emerge che • valutare sempre i tessuti chiave: cornea, palpei dati del segmento anteriore maggiormente rebre, ciglia, congiuntiva, sclera, iride e cristalgistrati sono cornea (99,6%), congiuntiva (93,9%), lino. Per fare questo, una scheda prestampata palpebre e ciglia (83,2%). Riguardo alle scale di potrebbe aiutare a non tralasciare alcun dato. classificazione, l’84,5% degli intervistati utilizza una sola scala, mentre il 13,5% fa uso di due sca- L’articolo e il grafico sono tratti da “Anterior eye le per valutare i dati. La scala più utilizzata è health recording” di James S. Wolffsohn, Shehzad quella di Efron, 51,6%. A. Naroo, Caroline Christie, Judith Morris, Robert Conway, Carole Maldonado-Codina, the British I risultati Universities Committee of Contact Lens EducaIn questo ampio campione internazionale di pro- tors, pubblicato su “Contact Lens and Anterior fessionisti della visione i dati relativi alla salu- Eye” vol 38 (2015) te del segmento anteriore sono stati registrati in maggior misura tramite descrizione a parole, Riferimenti anche se scale e schizzi grafici sono stati molto 1. Efron N, Pritchard N, Brandon K, Copeland J, Godfrey R, Hamlyn B, et al. How optometrists record corneal staining. Clin Exp Optom 2011;94:82–6. utilizzati nei pazienti portatori di lac. Inaspet-

43

N5 2016


ADV

mark’ennovy: supporto avanzato per i presbiti Le lenti a contatto multifocali Gentle e multifocali toriche con la tecnologia Smart MF Tech di mark’ennovy offrono nuove opportunità per il segmento della presbiopia

Secondo le statistiche, nei prossimi decenni la maggior parte della popolazione avrà un’età compresa fra i 45 e i 60 anni. L’innalzamento dell’età media, una crescente cultura dell’importanza della salute e l’uso quotidiano dei dispositivi digitali hanno aumentato nei presbiti la richiesta di una visione confortevole a tutte le distanze. Notevoli progressi sono stati raggiunti nello sviluppo di prodotti per la correzione di questo deficit visivo, incluse nuove geometrie di lenti a contatto multifocali realizzate considerando i fattori che ne influenzano le prestazioni, a partire dalla fase di progettazione sino alla loro accomodazione dopo essere state applicate.

Ottimizzate per il portatore Le caratteristiche individuali degli occhi di un portatore, ad esempio il diametro della pupilla, così come le aberrazioni oculari e l’accomodazione residua, svolgono un ruolo importante nelle prestazioni delle lenti a contatto multifocali. Questi fattori sono parte integrante delle performance delle lenti e variano a seconda dell’età del soggetto. L’inserimento di tali variabili nella progettazione delle lac per la compensazione della presbiopia consente di ottimizzare la distribuzione dei poteri all’interno della zona ottica della lente per massimizzare la qualità della visione. I progressi nella riproducibilità delle lenti e la prevedibilità dei risultati visivi permettono ai professionisti della visione il miglioramento dell’applicazione delle lenti a contatto.

Nuove geometrie Nel 2015 mark’ennovy ha ampliato la famiglia delle lenti Gentle aggiungendo le lenti a contatto mensili Gentle 59 multifocali e toriche multifocali. Questo inserimento ha completato la vasta gamma di soluzioni multifocali: Gentle 80 è più adatta per i portatori con una piccola dimensione della pupilla, occhi più sensibili ed esigenze più elevate nella visione da vicino. Le lenti Gentle 59 sono indicate per i portatori che chiedono una migliore visione intermedia e una facile manipolazione. Le lenti a contatto morbide sono realizzati con il materiale biomimetico Ori:gen, sviluppato per rispondere alle caratteristiche della fisiologia naturale del film lacrimale.

Incontro alle esigenze del mercato

Per maggiori informazioni: 800 785 183 ordini@markennovy.com www.markennovy.com/it

Le lenti a contatto morbide multifocali e toriche multifocali Gentle offrono prestazioni visive di qualità a tutte le distanze anche quando la presbiopia progredisce, tenendo conto delle condizioni visive e delle caratteristiche di ogni singolo occhio. Sono adatte a presbiti moderni che presentano stili di vita attivi, sono consapevoli dell’importanza della salute e della cura del proprio aspetto fisico e benessere, utilizzano dispositivi digitali per più ore al giorno. Le lenti a contatto Gentle multifocali e toriche sono dotate della tecnologia Smart MF Tech, che offre una serie di zone ottiche ottimizzate per ogni fascia di età disponibili sia con centro-vicino sia con centro-lontano. Gentle 80 Gentle e 59 di mark’ennovy costituiscono una vera e propria soluzione per la presbiopia, grazie alla loro geometria personalizzata.

44

N5 2016



Speciale LAC

Zona limbus-corneale: relazioni cliniche e metaboliche con morbide disposable Deflusso dell’umore acqueo, origine delle cellule staminali, estesia e robustezza meccanica sono le peculiarità anatomiche e funzionali del limbus corneale, che vanno conosciute e preservate durante l’applicazione di lenti a contatto Francesco Vargellini Docente Optometria e Contattologia Istituto Zaccagnini

I

tizzabili solo nel caso in cui tutto il limbo nella sua circonferenza subisca un’azione meccanica contusiva. Le attuali lenti morbide possiedono caratteristiche meccaniche e diametri che difficilmente possono arrecare disturbi in questo senso.

Deflusso dell’acqueo Al di sotto del limbus si trova la zona dell’angolo irido-sclero-corneale, dove è presente il trabecolato corneale, una zona permeabile in cui avviene il deflusso dell’umore acqueo per il mantenimento della pressione endoculare. Classicamente si mette in relazione l’integrità funzionale delle strutture limbari con l’uso di lenti a contatto, in particolare del bordo della lente, che determinerebbe un’alterazione della funzione, soprattutto in soggetti affetti da glaucoma ad angolo chiuso. Attualmente non ci sono studi che mettano in relazione l’uso di lenti a contatto morbide o disposable con aumenti della pressione endoculare. La pressione che la lente esercita in questa zona risulta minima ed eventuali complicazioni sono ipo-

Cellule staminali Il limbus corneale è anche la zona dove si differenziano le nuove cellule corneali (staminali) dell’epitelio. Queste scivolano verso il centro della cornea, rimanendo nello strato profondo dell’epitelio corneale. Una volta raggiunto il centro, cominciano il loro percorso di risalita e raggiungono nel giro di 20 giorni il completamento del loro ciclo vitale sulla superficie della cornea, dove, ormai sfaldate dall’azione meccanica delle palpebre, si staccano. La zona limbare non deve subire né pressione meccanica né abbassamento dell’apporto di ossigeno. Le maggiori cause di interruzione dell’uso di lenti a contatto riferite dai portatori sono: discomfort, sensazione di secchezza e occhio rosso. Una scelta appropriata dell’appoggio della lente può ridurre il numero di problematiche all’uso, mentre un’errata scelta del fitting è la causa del 7% dei drop out. Il comfort di utilizzo è la

l limbus corneale ha le seguenti peculiarità anatomiche e funzionali che devono essere conosciute e preservate durante l’applicazione di lenti: deflusso dell’umore acqueo, origine delle cellule staminali, estesia e robustezza meccanica. La stessa estesia tattile subisce una notevole impennata in questa zona di transizione, allineandosi a valori di norma della cornea.

46

N5 2016


Speciale LAC principale causa di interruzione all’uso, principalmente legata a sollecitazioni meccaniche legate a modulo di rigidità, spessore del bordo, design della lente e appoggio. Una lente a elevato modulo sarà più rigida e, quindi, resistente a modifiche della sua forma di base. Tra le possibili alterazioni della zona limbare si possono avere ipertrofia dell’epitelio limbare, staining congiuntivale peri-limbare e flap congiuntivali. I fattori applicativi che interagiscono con la meccanica dell’appoggio sono molti e diversi tra loro: forma corneale, distribuzione del peso della lente su tutta la superficie corneale, film lacrimale lente-cornea, corretta dinamica della lente per il ricambio lacrimale, spessore della lente, ammiccamento, design e materiale della lente. Interagendo tra loro, questi fattori applicativi determinano il rapporto meccanico tra lente e cornea. Le forze meccaniche si scaricano anche sulla zona del bordo lente, determinando un importante elemento di successo dell’applicazione nel mediolungo periodo. Un’eccessiva azione meccanica e dinamica della lente può essere concausa di discomfort durante l’uso della lente. Il movimento della lente e il suo centraggio sono basilari per assicurare una buona riuscita della complessa relazione lente-corneasegmento anteriore. Rispetto a quello che è possibile leggere sui libri di testo, le nuove possibilità diagnostiche ci rivelano che il profilo sclerale sul lato nasale ha uno sviluppo più “elevato”: ciò giustifica il fatto che molte lenti morbide di diametro 14.0 o superiore tendano a decentrarsi più spesso verso la tempia. Il problema del centraggio è ancora più evidente nei soggetti asiatici, che mostrano mediamente una cornea con un Hvid inferiore rispetto ad altre popolazioni.

Esempio di profilometria, mappa di elevazione misurata con “Eye Surface Profiler” che utilizza la tecnica di topografia di Moirè

La profilometria Una normale applicazione semi-sclerale di lenti morbide dovrebbe superare circolarmente il limbus di circa 1 mm. Tuttavia la giunzione sclero corneale e il profilo periferico della cornea sono importanti per la valutazione della giusta relazione di appoggio della lente. Studi recenti rendono visibile la forma di questa zona, grazie a una profilometria. Con questo esame si evidenzia iI profilo che unisce cornea a sclera, solitamente si analizza una forma asferica tangenziale tramite un’evidenziazione oggettiva. Grazie al diffondersi di nuove opportunità legate ad applicazioni mini-sclerali e sclerali, in un prossimo futuro potrebbe diventare uno standard diffuso quello di valutare oggettivamente non solo la relazione lente-cornea, ma anche la relazione cornea-segmento anteriore. Scelta del diametro della lente Il diametro della lente morbida ad appoggio semisclerale, che sarebbe più corretto chiamare peri-limbare, dovrebbe superare omogeneamente il limbus di circa 1-1,2 mm. Oggi la maggior parte delle lenti disposable morbide presenta diametri tra i 13,80 e i 14,40 mm. La scelta del diametro della lente risulta più facile che in passato e più semplice da gestire nel caso di ricettazione, grazie alla tecnologia di produzione che ha reso possibile la produzione di materiali performanti e dai bordi sottili seppur resistenti. Una

Esempio di profilometria: si può notare dalla forma del profilo corneo-sclerale come l’andamento nasale del profilo sclerale abbia un’elevazione superiore a quello temporale. Lo spessore centrale e periferico è legato soprattutto al potere della lente e alla tecnologia di produzione

47

N5 2016


Speciale LAC DIAMETRO PICCOLO Lente troppo mobile Possibili alterazioni meccaniche del limbus Espulsione occasionale Dinamica eccessiva Decentramento Lente fastidiosa

DIAMETRO GRANDE Difficoltà manuali di inserimento (iniziali) Possibili alterazioni metaboliche del limbus Difficoltà di rimozione Dinamica assente Decentramento laterale Indentazione congiuntivale e staining congiuntivale

Tabella 1

lente troppo piccola o troppo grande può comunque portare ad alcuni problemi, arbitrariamente riassunti nella Tabella 1. Alterazioni perilimbari indotto dalla lente: forma del bordo lente Per evidenziare la forma del bordo della lente si può utilizzare un esame Oct (Tomografia a coerenza ottica). Uno studio di Turhan & Toker del 2015 ha messo a confronto quattro tra le più vendute lenti silicone hydrogel al mondo, andando a evidenziare quale sia il livello di indentazione sulla congiuntiva che i diversi tipi di lente creavano su un campione di portatori (Tabella 1). Lo studio voleva evidenziare eventuali differenze di fitting tra le diverse lenti nella zona di bordo, in particolare rispetto all’indentazione congiuntivale. Sono state utilizzate lenti con cinque diversi poteri (+5, +3, +1, -1, -3 Dt) per comprendere il rapporto tra il potere della lente e il suo comportamento al bordo lente.

Tomografia delle quattro lenti utilizzate per la prova di indentazione congiuntivale, i cui risultati sono riassunti nella Tabella 1

avuto le migliori performance sono state a pari merito la Acuvue Oasys di Johnson & Johnson Vision Care e la Pure Vision 2 HD di Bausch + Lomb (Tabella 2). L’indentazione congiuntivale può portare anche a uno staining epiteliale della congiuntiva, facilmente visibile mediante l’uso di coloranti biologici come il verde di lissamina. Questo tipo di staining congiuntivale perilimbare da lente è spesso totalmente asintomatico. Tuttavia la presenza cronica di una distinta e completa disepitelizzazione si può associare, tra le altre cause, a un’eccessiva traumaticità del bordo lente, a un “fitting stretto” e a una mediocre tollerabilità della lente.

Indentazione del bordo lente I risultati della ricerca hanno portato a riconoscere che il potere della lente non influisce sull’angolo di indentazione del “bordo lente” sulla congiuntiva, come invece si poteva pensare considerando la maggiore flessibilità di una lente negativa rispetto a quelle positive. Inoltre alcune lenti si sono mostrate molto meno invasive rispetto alla forma e allo spessore congiuntivale in corrispondenza del bordo lente (indentazione congiuntivale). Le lenti che hanno

Riferimenti 1. Young G. Why one million contact lens wearers dropped out. Cont Lens Anterior Eye. 2004;27(2):83–85. 2. Begley CG, Caffery B, Nichols KK, Chalmers R. Responses of contact lens wearers to a dry eye survey. Optom Vis Sci. 2000;77(1):40–46. 3. Synder C. Modulus and its effect on contact lens fit. Contact Lens Spectrum. 2007;22(2). 4. Little SA, Bruce AS. Postlens tear film morphology, lens movement and symptoms in hydrogel lens wearers. Ophthalmic Physiol Opt. 1994;14(1):65–69. 5. Hall LA, Young G, Wolffsohn JS, Riley C. The influence of corneoscleral topography on soft contact lens fit. Invest Ophthalmol Vis Sci. 2011;52(9):6801–6806. 6. http://www.sumipro.nl/eye-surface-profiler 7. Semra Akkaya Turhan, Ebru Toker Department of Ophthalmology, School of Medicine, University of Marmara, Istanbul, Turkey

MODELLO LENTE FORMA BORDO ANGOLO DI INDENTAZIONE CONGIUNTIVALE (medio) Air Optix Aqua - Alcon scalpello 14° Acuvue Oasys - JJVC forbice 0° PremiO - Menicon Semi-cerchio 9,5° Pure Vision 2 HD - B+L Rotonda 0°

Tabella 2. I risultati dello studio di Turhan & Toker

48

N5 2016


jilsander.com


ADV

UN MONDO DI COLORI. SEIKO XCHANGER. SEIKO XCHANGER: infinite possibilità Sono infinite le possibilità di design, ma l’ordine è più rapido I COLORI SEIKO MIRROR e semplice che mai. SEIKO XCHANGER SEIKO XCHANGER. DIPENDE TUTTO DALLE MISURE

INFINITE POSSIBILITÀ E LA GARANZIA PER SPLENDERE! Gli sportivi più attenti che vogliono ottenere le migliori COLORAZIONI PERSONALIZZATE Cinque favolose specchiature abbinabili performance si affidano a un equipaggiamento di colorazioni, prima I colori della squadra del cuore, i colori del alla vasta gamma di oltre 240 vostro paese, oQuando semplicemente colore di occhiali personalizzabili con infinite opzioni per qualità. si ilparla sportivi si intendono dellavisione vostra bicicletta, racchettadella da calzata. uno stileCon unico.SEIKO Xchanger nitida edella comfort tennis o del vostro Via outfitFratelli preferito: laDio, vita 2 - 20013 Magenta (MI) diaccettare non è più necessario compromessi, l’occhiale si è colorata e ognuno ha un colore preferito. Non c’è bisogno di scegliere un unico Tel. 02 97224.1 adatta perfettamente al viso e alla struttura della testa: sono, Proprio come SEIKO Xchanger. look perchè SEIKO Xchanger è stato info@seiko-optical.it infatti, disponibili cinque diverse misure di tale montature, tre studiato in modo che le lenti si www.seiko-optical.it angoli pantoscopici e tre lunghezze dell’asta. Oltre all’ottimizzazione della dimensioni possano sostituire con un semplice click. individuali, il processo di fabbricazione e L’assorbimento delle lenti può essere sinterizzazione LaserSEIKO 3D di SEIKO Xchanger, rapidamente alle condizioni I COLORI XCHANGER: INFINITEadattato POSSIBILITÀ E consente di avere anche carta bianca nella ambientali: più scure per una maggiore COLORAZIONI PERSONALIZZATE combinazione dei colori. Potrete scegliere protezione mentre si pratica sport, Oltrediverse all’ottimizzazione il processo tra otto tonalità per le tre delle diffe- dimensioni più chiareindividuali, ad esempio quando si indossa fabbricazione e sinterizzazione Laser 3D di ilSEIKO Xchanger rentidiparti che compongono l’occhiale l’occhiale sotto casco per un giro in (frontale, zona tempiale e aste) seguendo moto. nella combinazione dei permette di avere anche carta bianca il vostro gusto personale colori: sono ottoelecombinando tonalità iproposte per le tre differenti parti colori della vostra vita.

che compongono l’occhiale, frontale, zona tempiale e aste.

SEIKO MIRROR, LA GARANZIA PER SPLENDERE Sono, infine, disponibili cinque specchiature abbinabili alla gamma da oltre 240 colorazioni, personalizzabili con infinite opzioni. L’assorbimento delle lenti può essere rapidamente adattato alle condizioni ambientali: più scure per una maggiore protezione mentre si pratica sport, più chiare quando si indossa l’occhiale sotto il casco per un giro in moto, ad esempio.

Con le montature sportive SEIKO Xchanger Seiko Optical Europe si è aggiudicata il “Silmo d’Or 2015” nella categoria “Sport Equipment”

50

N5 2016

SEIKO Xchanger viene fornito completo di lenti SEIKO CURVED con un unico ordine e processo di produzione. Semplice, rapido e sicuro, per un risultato perfetto



Lenti oftalmiche

Customer service: l’ottico entra nella “famiglia” Hoya Creare valore per il cliente, capendone le esigenze e cercando insieme soluzioni per crescere e distinguersi a livello locale: è l’obiettivo di tutti i gruppi di lavoro dell’azienda, a partire dal primo contatto a cura della redazione

S

imone Roverato, Customer ce ha le più svariate esperienze ed Service Manager di Hoya è composto da ottici, optometristi e Italia, spiega non solo le ortottisti in grado di offrire consigli caratteristiche, ma anche alle varie necessità dei nostri centri la passione quotidiana con cui, a ottici partner. ogni livello, viene svolto il lavoro Quali sono i punti chiave deldi soddisfazione delle esigenze del la vostra attività? cliente nell’azienda oftalmica. Una delle chiavi del nostro succesCome si concretizza l’attenso è la comunicazione e la condivizione di Hoya al servizio, nei sione delle attività. La struttura del confronti del centro ottico Customer Service di Hoya è snella indipendente italiano? e dinamica, il che garantisce un L’attenzione è sempre focalizzata a rapido flusso di conoscenze a tut360 gradi sul cliente. Curiamo ogni to lo staff. L’operatore conosce, per Simone Roverato, Customer Service dettaglio, dal tono della voce, alla ogni singolo cliente, una serie di Manager di Hoya Italia selezione delle parole più approinformazioni che gli permettono in priate per farlo sentire a proprio agio durante la tele- ogni istante di soddisfare l’interlocutore. L’equilibrio fonata. Il nostro scopo, infatti, è trasmettere le nostre umano e professionale tra persone esperte e nuovi competenze tecniche e la conoscenza del prodotto, talenti ci permette di risolvere e soddisfare esigenze partendo da un attento ascolto delle esigenze di chi di tipo tecnico, commerciale e tecnologico. La sinerci chiama per trovare la soluzione ideale. gia tra colleghi accresce le conoscenze e le compeChe tipo di approccio utilizzate verso l’ot- tenze reciproche generando nell’ottico un elevato tico che vi contatta? grado di soddisfazione. L’interlocutore diventa così Il Customer Service è la porta di entrata della nostra parte integrante della nostra “famiglia”. Una teleazienda. Quando qualcuno viene a “bussare” da fonata può trasformarsi in un piacevole “incontro” noi si aspetta di trovare un ambiente accogliente, e ci si saluta con un sorriso che rende più leggera in grado di supportarlo dalla proposta del prodotto la giornata. Si instaurano, di conseguenza, rapporti giusto per il cliente finale alla gestione delle attività umani di fiducia reciproca che vanno ben oltre l’apost vendita. Per questo lo staff del Customer Servi- spetto lavorativo.

52

N5 2016



ADV TM

S Y S T E M

ESSILOR presenta EYE PROTECT SYSTEM™ l’innovativo sistema di protezione degli occhi dagli effetti nocivi dei raggi uv e della luce blu-viola, integrato in una lente estetica e trasparente.

PROTEGGERE GLI OCCHI è FONDAMENTALE GLI OCCHI SONO ESPOSTI OGNI GIORNO AGLI EFFETTI DELLA LUCE, ANCHE QUELLA NOCIVA. TUTTI I GIORNI DELL’ANNO, IN OGNI STAGIONE gli occhi sono esposti ai raggi UVA e UVB.

RAGGI UV

LA LUCE BLU-VIOLA è OVUNQUE • in esterni viene emessa dal sole • in interni dall’illuminazione LED, dai display dei dispositivi digitali e dalle fonti di luce fluorescente.

LUCE BLU-VIOLA

L’EFFETTO CUMULATIVO PROTEGGI I TUOI OCCHI I RAGGI UV SONO OVUNQUE, ANCHE CON LE NUVOLE SPENDIAMO SEMPRE PIù TEMPO IN INTERNI ESPOSTI ALLE NUOVE FONTI DI LUCE ARTIFICIALE 1 2

UV

dell’esposizione alla luce nociva dei raggi UVA e UVB e della luce blu-viola può contribuire all’invecchiamento precoce dell’occhio e all’insorgenza di patologie oculari.

SI STIMA CHE NEL 2020 IL 70% DELLE FONTI DI LUCE SARà A LED 1

PASSIAMO CIRCA 7 ORE AL GIORNO DI FRONTE AD UNO SCHERMO2

McKinsey & Company. Prospettive sul mercato globale dell’illuminazione. 2° edizione del report Agosto 2012. Goldrick, Joline. Uso multischermo e simultaneo dei media: alla scoperta dell’età dell’oro del Digital Advertising. Forbes. Marzo 2014.


ADV

INTEGRATO NEL MATERIALE DELLA LENTE PER LENTI ORMA 1.5 CON

2728C

C 96 M 69 J 0 N 0

PROCESS CYAN C

C 100 M 0 J 0 N 0

2728C

C 96 M 69 J 0 N 0

PROCESS CYAN C

C 100 M 0 J 0 N 0

2728C

BLACK C

BLACK C

C 96 M 69 J 0 N 0

2728C 638C

C 96 M 69 J 0 N 0

C 0 M 83 J 10 N 0

C 0 M 0 J 0 N 100

C 0 M 0 J 0 N 100

LA PROTEZIONE ESSENZIALE DALLA LUCE NOCIVA 3 PROCESSI DI ASSORBIMENTO, 3 BENEFICI PER I PORTATORI 1

PROTEZIONE UVA E UVB

FINO A5

Con Eye Protect System i raggi UVA e UVB vengono assorbiti dal materiale della lente e grazie a Crizal protezione anche sulla superficie interna della lente.3

2

SM

AR T

NESSUN RESIDUO GIALLO

R

PROTEZIONE INTELLIGENTE DALLA LUCE BLU-VIOLA T BLUE FIL

E

L’innovativo Smart Blue Filter4 assorbe in modo intelligente le frequenze nocive della luce blu-viola. Il risultato? Occhi 3 volte più protetti rispetto ad una lente standard.4

3

LENTE PERFETTAMENTE ESTETICA E TRASPARENTE NESSUN RIFLESSO RESIDUO BLU-VIOLA

Nessun colore residuo sulla lente e percezione naturale dei colori per chi la indossa. Il residuo giallo, risultante dall’assorbimento della luce blu-viola, viene neutralizzato grazie a specifiche molecole.

Per Orma 1.5 protezione UVB 100%; UVA 95% . Test in vitro condotti da Essilor e terze parti indipendenti. Le lenti Eye Protect System con Crizal Forte UV riducono del 25% la mortalità delle cellule (con luce indotta) rispetto ad una lente standard chiara. Per lenti con indice 1.5 e policarbonato la percentuale decresce di circa il 7% (modello matematico). Con Smart Blue Filter integrato nelle lenti, il livello di efficacia nella riduzione della mortalità delle cellule (con luce indotta) è inferiore del 25% (+/- 5%) rispetto ad una lente senza filtro Eye Protect System. L’efficacia dipende dal materiale della lente e dal trattamento e può essere valutata mediante test in vitro su RPE (Retinal Pigment Epithelium) o tramite modelli matematici. 5 L’indice E-SPF dipende dal materiale della lente e dei trattamenti, il calcolo del valore E-SPF si riferisce alle prestazioni delle sole lenti, escludendo l’esposizione diretta dell’occhio che dipende da fattori soggettivi (morfologia del portatore, forma e porto della montatura). 3

4


Lenti oftalmiche

Zeiss: la brand awareness cresce… sul green Prosegue l’iniziativa dell’azienda oftalmica, legata al golf, che quest’anno coinvolge ottici e consumatori di Nicoletta Tobia

O

biettivo della Zeiss Golf Experience 2016 è fare awareness grazie a un’occasione ludica, in cui la relazione umana fortifica i valori del brand, senza legarsi necessariamente ad un prodotto nello specifico. «Primo tassello di quel processo che infine si concretizza nell’atto di acquisto, l’awareness si può creare in tanti modi: dopo averlo fatto attraverso la pubblicità classica e l’attività sui canali social, questa è un’ulteriore strada, per far sì che le persone, in un contesto in cui non si sentono forzate all’acquisto, entrino in contatto con il marchio e inizino a “respirare” il suo mondo – spiega Roberta Celin, communication & events manager di Carl Zeiss Vision Italia – Volevamo dare vita a un’iniziativa che potesse coinvolgere e divertire e il golf ci è sembrata la scelta più appropriata, per una ragione su tutte: in questa disciplina ciò che conta sono la precisione, la qualità dell’azione e la passio-

ne. Gli stessi valori che ritroviamo nel nostro marchio, che da oltre 160 anni si distingue per la precisione, la cura, la qualità e la passione con cui realizza i propri prodotti». L’iniziativa è rivolta sia ai partner ottici sia ai consumatori finali appassionati di questo sport, «un target affine al nostro marchio, che può comprenderne le caratteristiche e le potenzialità, attento a un certo tipo di prodotto e allo status che il brand può dare», sottolinea la manager. A differenza dell’anno scorso, quando l’Invitational Zeiss Golf 2015 era articolato in tre giornate in cui i partecipanti erano tutti invitati dall’azienda, quest’anno quattro delle cinque tappe previste sono gare di circolo, aperte cioè ai soci dei vari club coinvolti. «A questi si aggiungono, per ogni competizione, i nostri ospiti partner ottici, che possono segnalarci direttamente l’adesione, e i cinque vincitori del concorso indetto rivolto all’utente finale, che ha la possibilità di partecipare al sorteggio semplicemente iscrivendosi tramite un sito creato ad hoc, senza alcun vincolo di acquisto». L’ultimo appuntamento, presso il Golf Club Varese di Luvinate, il 27 giugno, sarà invece una giornata a inviti, cui prenderanno parte i clienti ottici, le personalità più rappresentative dell’industria del settore, i vincitori delle quattro gare precedenti e i consumatori che si saranno iscritti e saranno stati sorteggiati. A ogni tappa ai partecipanti verrà consegnato un omaggio e del materiale esplicativo, «ma questa è l’unica attività di informazione prevista: non effettueremo presentazioni di prodotto, il target cui ci rivolgiamo ha un’ottima capacità di analisi e di valutazione autonoma», conclude Celin.

Un momento della tappa della Zeiss Golf Experience 2016 che si è svolto l’8 maggio all’Asolo Golf Club, in provincia di Treviso. Gli altri club interessati dall’iniziativa sono il Circolo del Golf Ugolino, in provincia di Firenze, il club Royal Park i Roveri, in provincia di Torino, il Golf Club Milano di Monza e il Golf Club Varese di Luvinate

56

N5 2016



ADV

NIKON LENSWEAR ITALIA www.nikon-lenswear.it

IO VEDO OPPORTUNITÀ INNOVAZIONE & TECNOLOGIA

PRODOTTI & BENEFICI

VALORE DEL BRAND

DISTRIBUZIONE SELETTIVA

IO VEDO INNOVAZIONE & TECNOLOGIA L’OTTICA AL CENTRO DEL KNOW-HOW Il Centro di Ricerca&Sviluppo Nikon, focalizzato sullo sviluppo di tecnologie ottiche ad alta precisione, è condiviso tra le differenti aree di business del brand: dalle macchine fotografiche agli obiettivi, dai microscopi agli scanner, dai binocoli alle lenti oftalmiche… Ogni innovazione e scoperta viene condivisa ed applicata in tutti i settori, incluso quello delle lenti oftalmiche. Questa sinergia ed interazione hanno permesso a Nikon di costruire un know-how unico nel settore dell’ottica ad alta precisione.

LA SINERGIA Dalle fotocamere nasce il design ottimizzato delle lenti progressive Presio Power e delle monofocali multi-asferiche SeeMax AP per ridurre le aberrazioni; dai microscopi nasce il primo trattamento selettivo della luce blu, applicato alle lenti Relaxsee, per proteggere gli occhi dalle frequenze nocive della luce blu-viola…

LA TECNOLOGIA NODE NODE - Nikon Optical Design Engine - è il sistema di calcolo delle superfici ottiche, brevettato da Nikon, impiegato per 2 specifici scopi: la Ricerca&Sviluppo di tutti i prodotti Nikon e l’ottimizzazione del design delle lenti oftalmiche Nikon. NODE effettua un’analisi computerizzata real-time di ciascuna prescrizione visiva allo scopo di ottimizzare il design delle lenti per ogni portatore.

IL PROCESSO PRODUTTIVO Nikon Optical Design Engine

Nikon Optical Design Engine

PARAMETRI PORTATORE DESIGN

DESIGN OTTIMIZZATO PER CIASCUN PORTATORE

INDICE

CILINDRO

ACCOMODAZIONE

DESIGN

FORMA DELLA MONTATURA

DISTANZA LENTE-APICE CORNEALE

SFERO

ASSE

ANGOLO ANGOLO DI PANTOSCOPICO AVVOLGIMENTO

DISTANZA DI LETTURA

LUNGHEZZA DI PROGRESSIONE

1. INVIO DELLA PRESCRIZIONE I parametri visivi di ogni portatore vengono inviati telematicamente al Centro di Ricerca&Sviluppo in Giappone. 2. OTTIMIZZAZIONE DEL DESIGN In pochi minuti, NODE effettua molteplici calcoli in loop fino ad ottenere la migliore soluzione in termini di ottimizzazione del design della lente. L’esito dell’analisi computerizzata, viene inviato al sito produttivo di riferimento. 3. PRODUZIONE DELLE LENTI Ogni lente Nikon viene lavorata con una punta di diamante e con un livello di precisione "punto a punto" su tutta la superficie.


ADV

IO VEDO PRODOTTI & BENEFICI PROGRESSIVE PRESIO SERIES INFINITE FILTRI DI ABERRAZIONE

HORIZONTAL POWER LINE

IMPROVED OPTIMIZATION

WIDENING FILTER

SOFTENING FILTER

AFS Softening Filter. Controllo e compensazione ottimale delle distorsioni periferiche e delle variazioni di potere nella visione da vicino. Benefici per i portatori: libertà di visione, anche in movimento. Visione ampia e confortevole per ogni direzione di sguardo. Facile e rapido adattamento.

DIGI-VIEW Widening Filter. Controllo e riduzione delle aberrazioni periferiche. Benefici per i portatori: ampi campi di visione

da vicino. Migliore contrasto.

DESIGN ASFERICO Controllo delle variazioni di potere sull’intera superficie della lente. Riduzione delle aberrazioni. Benefici per i portatori: visione ampia e precisa. Lenti estetiche, sottili e leggere.

Lente standard

PRESIO S E R I E S

INFINITE

Lente standard

PRESIO S E R I E S

INFINITE

OTTIMIZZAZIONE DEL DESIGN Gestione ottimale delle variazioni di potere lungo il canale di progressione. Benefici per i portatori: visione centrale ottimizzata. Passaggio naturale dal lontano al vicino.

Horizontal Power Line. Controllo e distribuzione delle variazioni di potere sul piano orizzontale. Riduzione delle distorsioni periferiche. Benefici per i portatori: visione nitida, senza distorsioni laterali.

Tecnologia EQUI-VIEW. La superficie viene calcolata e lavorata punto a punto. Benefici per i portatori: ampi campi di visione da lontano. Tecnologia NODE. Design ottimizzato per ogni prescrizione. Benefici per i portatori: visione ottimizzata.

PERSONALIZZAZIONE Versione personalizzata FP. Integrazione dei parametri della montatura, morfologici e posturali. Benefici per i portatori: visione personalizzata ed ottimizzata per qualsiasi montatura.

MONOFOCALE SEEMAX AP DESIGN MULTI-ASFERICO 8 assi di asferizzazione. Design personalizzato in base alla forma della montatura e ai parametri del portatore. Benefici per i portatori: chiarezza di visione per qualsiasi direzione di sguardo. Lenti dalle performance estetiche elevate.

L’ideazione di ogni prodotto Nikon nasce dall’ascolto delle esigenze dei consumatori raccolte da ogni parte del mondo. L’attenzione alle loro necessità, unita all’expertise in tecnologie ottiche di precisione, alla ricerca di soluzioni innovative e ottimizzate per ogni singola esigenza, alla produzione di soluzioni tecnologicamente all’avanguardia, identificano Nikon quale brand universalmente riconosciuto per le sue peculiarità di innovazione, tecnologia, affidabilità e noto a oltre l’80% dei consumatori.*

IO VEDO LA DISTRIBUZIONE SELETTIVA La distribuzione selettiva di Nikon Lenswear Italia, basata su un criterio di esclusività geografica, è volta a sviluppare il business dei centri ottici partner attraverso la differenziazione e l’unicità. Per maggiori informazioni: tel. 800.194.321 - servizioclienti@nikonlenswear.it

*Fonte: Marketing Survey.

IO VEDO IL VALORE DEL BRAND


ADV

ITAL-LENTI: UV Tech, la lente che protegge i tuoi occhi I moderni stili di vita hanno imposto una profonda mutazione delle nostre abitudini visive. Per chi trascorre molto tempo in ambienti esterni per le proprie attività lavorative o per chi fa sport all’aperto, e in tutte le situazioni analoghe, diventa sempre più necessaria un’adeguata protezione alle condizioni di luce, in particolare alle radiazioni UV e blu emesse in ampia quantità in situazioni di forte irraggiamento solare, soprattutto in montagna e al mare. Negli ultimi anni molte problematiche della vista sono state associate alla sollecitazione continuativa dell’apparato visivo a queste lunghezze d’onda, che possono contribuire a causare, tra gli altri, affaticamento degli occhi, retinopatie e degenerazione maculare, alterando la produzione di melatonina, modificando il ritmo circadiano e provocando disturbi dell’umore, del sonno e riduzione dei tempi di reazione. La tecnologia UV Tech, messa a punto da Ital-lenti, permette di bloccare il 100% dei raggi UVC e UVB e oltre il 99% dei raggi UVA, riducendo, inoltre, del 55% la luce blu dannosa. Le lenti UV Tech sono adatte sia per chi trascorre molto tempo in ambienti esterni, in situazioni di forte irraggiamento solare, sia per chi soggiorna in ambienti interni e utilizza apparecchiature quali pc, notebook, tablet e smartphone. In quest’ultimo caso, infatti, l’impegno visivo è spesso accentuato da sistemi di illuminazione non sempre adeguati alle necessità e da punti luce che possono emettere radiazioni dannose, comprese l’ultravioletto e la luce blu: l’utilizzo delle lenti UV Tech permette di svolgere queste attività in maniera più confortevole e sicura. Inoltre, anche le moderne illuminazioni interne con luci bianche e, in particolare, le lampade led di nuova generazione possono sottoporre i nostri occhi a lunghezze d’onda dannose. Tutto ciò comporta un aumento dell’impegno visivo, tale da richiedere l’applicazione di dispositivi che permettano lo svolgimento di queste attività in maniera più confortevole. UV Tech è disponibile nei seguenti materiali e geometrie: – Monofocali di serie 1.6 con trattamento Iron – Monofocali di costruzione 1.6-1.67 – Monofocali free-form Extesa 1.6-1.67 – Monofocali ad assistenza accomodativa Relax 1.6-1.67 – Monofocali a profondità di campo Office 1.6-1.67 – Progressive free-form ottimizzate Premium 1.6-1.67 – Progressive free-form Sky 1.6-1.67 Tutte le lenti UV Tech sono colorabili a richiesta, per la massima protezione negli occhiali vista sole.

Preservare la salute dei nostri occhi e difenderli dai raggi UV: è la missione delle innovative lenti progettate dall’azienda dell’Alpago per ridurre al minimo gli effetti delle radiazioni ultraviolette e della luce visibile ad alta energia (HEV) che vengono emesse nelle lunghezze d’onda del blu



Approfitti della nuova promozione dell’estate SEIKO SUN per proporre ai suoi clienti le nuove lenti SEIKO CURVED in maniera convincente ed efficace.


Lo Gnommero

La pragmatica della comunicazione e l’optometria

di Sergio Cappa

“Nel giardino un grosso signore con tanto di barba striscia accoccolato per il prato tracciando degli otto mentre si guarda attorno e fa ininterrottamente qua-qua-qua; alzando lo sguardo vede una fila di turisti allibiti che, affacciati sopra la siepe che nascondeva gli anatroccoli che lo seguivano, lo guardavano stupefatti”. È la descrizione dell’esperimento dell’etologo Konrad Lorenz con gli anatroccoli che il sociologo Paul Watzlawick riporta nel suo celebre saggio Pragmatica della Comunicazione Umana, uscito nel 1971 per la Casa Editrice Astrolabio. Questo esempio mostra quanto un fenomeno ci resti inspiegabile, e quindi ostile, sino a che il campo di osservazione non sia abbastanza ampio da includere il contesto

in cui il fenomeno si verifica. I sistemi interpersonali sono circuiti di retroazione, perché il comportamento di ciascuno è influenzato, e influenza, il comportamento degli altri; in questo modo i dati comunicativi di ingresso si possono accettare e amplificare sino a produrre un cambiamento oppure neutralizzare per mantenere la propria stabilità. All’inizio di maggio abbiamo letto l’ennesima proposta di regolarizzazione dell’optometria, che ancora una volta ha suscitato il picco di reazioni, con accuse varie e sovrapposte, fuse e confuse in un’animosità verbale, in certi casi servile e datata, che da anni ormai si ripete sovrapponendosi nel ricordo. Nella comunicazione si suole riconoscere la sintassi,

63

N5 2016

con i codici del linguaggio, la semantica, dove si riconoscono i significati del lessico, e la pragmatica, là dove la comunicazione influenza il comportamento. Non appare chiaro se l’estensore delle proposte manipoli scientemente la sintassi per pilotare un’annunciata pragmatica del lettore, se incoscientemente recuperi una datata sintassi in attesa di trovarne una migliore o se, invece, le parti non subiscano il fascino discreto della mucillaggine normativa, che oggi consente a chiunque di adire spazi dai confini incerti, senza alcun interesse quindi a cambiare le regole del gioco. Quel che appare chiaro è che continueremo a guardare stupefatti l’uomo con la barba strisciare in giardino.


I partner B2eyes

N52016

2 VISION GROUP 20141 Milano Via Ripamonti, 44 Tel. 02 92885300 Fax 02 92885348 info@vision-group.it www.vision-group.it

23-53 IRSOO 50059 Vinci (FI) Piazza della Libertà, 18 Tel. 0571 567923 Fax 0571 56520 info@irsoo.it www.irsoo.it

7 CECOP 20010 Pogliano Milanese (MI) Via Europa, 35 Tel. 02 93540073 Fax 02 93435238 www.cecopgroup.com

25-34 VITA RESEARCH 00040 Ariccia (RM) Via Variante di Cancelliera, 40 Tel. 06 934980 Fax 06 9345037 info@vitaresearch.com www.vitaresearch.com

9 CONSORZIO OPTOCOOP ITALIA-OXO 25064 Gussago (BS) Via Golgi, 31 Tel. 030 313561 Fax 030 3732856 info@oxoitalia.com

I Copertina SAFILENS 734079 Staranzano (GO) Piazza Risiera San Sabba, 7 Tel. 0421 272616 Fax 0421 770614 safilens@safilens.com www.safilens.com II Copertina CARL ZEISS VISION 21043 Castiglione Olona (VA) Via Mazzucchelli, 17 Tel. 800 258327 marketing@vision.zeiss.com www.vision.zeiss.it III Copertina VEGA 28921 Verbania Via G.F.B. Riemann, 3 Tel. 0323 405500 Fax. 0323 405544 info@vegaoptic.it www.vegaoptic.it IV Copertina SALMOIRAGHI & VIGANò 20138 Milano Via Mecenate, 90 Tel. 800 882233 partnership@salmoiraghievigano.it www.salmoiraghievigano.it 1 OPTOVISTA 40012 Calderara di Reno (BO) Via Commenda, 1/2 Tel. 051 727012 Fax 800 216631 info@optovista.com www.optovista.com

27 TRANSITIONS OPTICAL www.transitions.com www. mytransitions.it 29 FABIANO GRUPPO EDITORIALE 14050 Moasca (AT) Reg. Rivelle, 7/F Tel. 0141 1706694 Fax 0141 856013 info@fgeditore.it

13 ISTITUTO BENIGNO ZACCAGNINI 40141 Bologna Via Ghirardini, 17 Tel. 051 480994 Fax 051 481526

pagina rigida-40 OCCHIOXOCCHIO 44124 Ferrara Via Renata Viganò, 12 Tel. 0532 909537 Fax 0532 900789 info@occhioxocchio.it www.occhioxocchio.it

14 BUSHNELL PERFORMANCE OPTICS 10024 Moncalieri (TO) Corso Roma, 13bis/1 Tel. 011 6618583 Fax 011 6618768 italia@bushnell-europe.com www.bushnell.eu/it/

33 SIOO 50121 Firenze Stazione di Santa Maria Novella, binario 1/A Tel. 055 216033 Fax 055 216033 info@scuolaottica.it www.scuolaottica.it

15 NETCITY 59100 Prato (FI) Via Rimini, 49 Centro Direzionale Leonardo da Vinci Tel. 0574 21460 Fax 0574 600542 www.netcityitalia.com

35 OFTALMICA GALILEO 20099 Sesto San Giovanni (MI) Via Concordia, 5/C7 Tel. 02 243441 Fax 02 24344834 info@galileoitalia.it www.galileoitalia.net

19 MARK’ENNOVY 20156 Milano Via Giovanni da Udine, 34 Tel. 02 38093498/3499 Fax 02 38093497 servizio.clienti@markennovy.com www.markennovy.com

39 DIVEL 40012 Calderara di Reno (BO) Via Verde 5/A Tel. 051 721651 Fax 051 721860 www.divel.it

20 OTTICI ASSOCIATI 16162 Genova Via Albisola, 83 A Tel. 010 7164000 www.otticiassociati.it oa@oaitalia.com

41 ITAL-LENTI 32015 Puos d’Alpago (BL) viale Alpago, 222 Tel. 0437 454422 Fax 0437 46751 prima@itallenti.com www.itallenti.it

21 HOYA 20024 Garbagnate Milanese (MI) Via Zenale, 27 Tel. 02 990711 - Fax 02 9952981 hoya@hoya.it - www.hoya.it

64

N5 2016

45 D.A.I. OPTICAL INDUSTRIES 70056 Molfetta (BA) Via dei Calzaturieri, 9 Z.I. Tel. 080 3974278 Fax 080 3973431 www.daioptical.com 49 RODENSTOCK ITALIA 20089 Rozzano (MI) Centro direzionale Milanofi ori Strada 7 palazzo T3 Tel. 02 31041 rodenstock.italia@rodenstock.com www.rodenstock.com 50-62 SEIKO OPTICAL 20013 Magenta (Mi) Via F.lli di Dio, 2 Tel. 02 15494120 Fax 02 1542816 info@seiko-optical.com www.seiko-optical.com 51 LUXOTTICA 20123 Milano Piazzale Luigi Cadorna, 3 Tel. 02 863341 info@luxottica.com www.luxottica.com/it 54-55 ESSILOR 20141 Milano Via Noto, 10 Tel. 02 535791 Fax 02 53579270 marketing@essilor.it www.essilor.it 57 BLUDATA INFORMATICA 31030 Breda di Piave (TV) Via delle Industrie, 10 Tel. 0422 445442 Fax 0422 699318 info@bludata.com www.bludata.com 58-59 NIKON LENSWEAR Tel. 800 194321 Fax 02 95441766 servizioclienti@nikonlenswear.it www.nikon-lenswear.it 61 C.S.O. 50018 Scandicci (FI) Via degli Stagnacci 12/E Tel. 055 7221913 Fax 055 721557 support@csoitalia.it www.csoitalia.it


I migliori Ottici Qualificati consigliano ai propri clienti il comfort assoluto di Stepper

Frame style shown: SI 30055 F320

Infoline diretta Ufficio Commerciale Vega S.r.l. +39 393 2926797

Via G.F.B. Riemann, 3 28921 Verbania (VB) Tel. 0323 405500

commerciale@vegaoptic.it www.vegaoptic.it



Turn static files into dynamic content formats.

Create a flipbook
Issuu converts static files into: digital portfolios, online yearbooks, online catalogs, digital photo albums and more. Sign up and create your flipbook.