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Vivi la luce
LE LENTI SENSIBILI ALLA LUCE
HOYA Sensity: le nuove lenti sensibili alla luce in ogni stagione e condizione climatica HOYA Sensity, la vera innovazione nelle lenti fotocromatiche, assicura benefici senza paragoni e comfort unico: • prestazioni costanti sempre, grazie alla Stabilight Technology® • contrasto eccellente ed efficace riduzione dell’abbagliamento, con colori intensi e naturali • ottima qualità visiva e lunga durata grazie alla Photochromic Precision Technology
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Mensile dedicato al mondo degli occhiali, della vista, della visione e della percezione visiva Giugno 2014 numero 6 www.b2eyes.com In copertina Hoya
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Vivi la luce
LE LENTI SENSIBILI ALLA LUCE
HOYA Sensity: le nuove lenti sensibili alla luce in ogni stagione e condizione climatica HOYA Sensity, la vera innovazione nelle lenti fotocromatiche, assicura benefici senza paragoni e comfort unico: • prestazioni costanti sempre, grazie alla Stabilight Technology® • contrasto eccellente ed efficace riduzione dell’abbagliamento, con colori intensi e naturali • ottima qualità visiva e lunga durata grazie alla Photochromic Precision Technology
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Editore Fge Srl Fabiano Gruppo Editoriale Reg. Rivelle, 7/F 14040 Moasca (AT) Tel. 0141 1768908 - Fax 0141 1768900 info@fgeditore.it Pubblicità Ferdinando Fabiano f.fabiano@fgeditore.it Cell. 335 5654574 Direttore responsabile Angelo Magri a.magri@fgeditore.it Redazione Francesca Tirozzi f.tirozzi@fgeditore.it Grafica e impaginazione Meloria Stampa Giuseppe Lang - Arti Grafiche S.r.l. Via Romairone, 66/N 16163 Genova (GE)
Registrazione presso il Tribunale di Milano N. 293/2009 in data 17 giugno 2009 Registrazione R. O. C.: 18653 € 1,80 - Copia omaggio
B2TRADE Editoriale Impara l’arte e mettila… nel tuo centro ottico 3 Attualità Design Your, nuove date e nuova location 4 VisionOttica: a Malta per conoscere e conoscersi 6 VisionOttica: ai Mondiali con la nuova campagna nazionale su Sky 8 L’optometria non è l’upgrading dell’ottica 10 Pop-Eye: occhiali in cerca del (canale) fashion 14
Speciale Bambino Grandi performance per i piccoli 16 La prevenzione inizia già al tempo dei pennarelli 22 La visione dei bimbi si educa sul web 24 Oxo: in Africa per aiutare i bambini 26 Amarcord Armani, il suo sguardo sul mondo 32
B2EXPERT Consulente I cinque punti che “rivoluzionano” l’e-commerce 38 Meditazioni Il design porta il sorriso 40 B2TECH Lenti oftalmiche Essilor Italia: con Eyes i test visivi in un tablet 42 Così Hoya vuole rilanciare il mercato 46 Transitions: Lissoni, Domizi e Folletto i testimonial 50 Zeiss: come una app migliora il business 52
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Editoriale
IMPARA L’ARTE E METTILA… NEL TUO CENTRO OTTICO di Angelo Magri
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’ultimo che abbiamo scoperto è un vero e proprio scultore del marmo di Carrara: a quasi settant’anni, in Toscana, si divide tra lo scalpello e la lampada a fessura. A febbraio una sua collega siciliana ha tenuto una conferenza sul binomio, nel corso dei secoli, tra gli ausili ottici e l’arte. Un altro ancora, in Puglia, ha ideato un percorso che coinvolge tutti i cinque sensi dell’uomo, con la vista, naturalmente, a fare da filo conduttore e importanti istituzioni culturali del suo territorio a supportarlo. Poi c’è chi, in Friuli, ingaggia esponenti della street art per performance dal vivo e chi, in Lombardia e ancora in Puglia, ospita “personali” di nomi affermati o di giovani talenti. Fino a quanti, in diverse parti d’Italia, hanno fatto dell’esposizione permanente di opere d’arte un elemento diventato ormai parte integrante dell’interior design del proprio negozio. Ma che c’entra l’arte con l’ottica? C’entra, eccome, se addirittura un seminario svoltosi a Padova alla fine di maggio presso l’università locale e organizzato dalle principali associazioni territoriali, accademiche e professionali s’intitolava addirittura “Arte e Optometria”. L’arte è genio, creatività, capacità d’ascolto di se stessi in relazione al mondo circostante; ma l’arte è anche studio appassionato, crescita costante, ricerca della perfezione. E l’ottica, l’optometria, la professione che si svolge in un centro ottico, all’interno del suo studio optometrico, negli spazi del laboratorio di montaggio, persino dietro il banco di vendita non è (o dovrebbe essere) tutto questo? Quello che più colpisce, però, nelle storie dei colleghi citati e di molti altri ancora, puntualmente raccontate su b2eyes TODAY, il nostro quotidiano online, è un aspetto su tutti, anzi un termine: passione. Al di là delle opportunità che il binomio arte-ottica possa produrre in termini di business, di incremento del traffico o di visibilità, i professionisti coinvolti lo fanno soprattutto per passione. La stessa che li spinge, ogni mattina, ad alzare la saracinesca del negozio o ad aprire le porte dello studio per mettersi in contatto con la realtà, i bisogni e le emozioni dei loro clienti. Proprio come davanti a un dipinto…
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Attualità Da sinistra, Costantino Gesualdo, Sabino Bux e Michele Cassano, i tre ottici pugliesi che nel 2012 diedero vita per la prima volta a Design Your, ad Altamura, dove si è svolto anche lo scorso anno
DESIGN YOUR, NUOVE DATE E NUOVA LOCATION L’evento, rivolto alle aziende, italiane ed estere, che puntano sulla “cultura del design”, si terrà a Bari dal 18 al 20 ottobre di Angelo Magri
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e dei concetti di marketing e utili per una proposta consapevole ed evoluta ai clienti. «Vedere il prodotto e limitarsi ai discorsi commerciali, è cosa diversa: l'assunto di Design Your è da sempre quello di unire la conoscenza, lo scambio d'idee, l'informazione professionale di livello, per accompagnare il prodotto in modo consapevole e avere la forza di superare alcuni pregiudizi, soprattutto dell'utilizzatore finale, al
opo le prime due edizioni ad Altamura l’evento, nato da un’idea di tre ottici pugliesi, Sabino Bux, Michele Cassano e Costantino Gesualdo, affiancati da Luisa Redaelli, vuole anche quest’anno offrire ai colleghi una selezione di collezioni di montature con vocazione al design, originali e innovative, insieme a un approfondimento degli argomenti di comunicazione
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Attualità saranno esposti anche negli spazi di Eataly - spiegano i tre ottici pugliesi, promotori dell’iniziativa - Sono previsti, inoltre, interventi di approfondimento professionale e culturale, presso l'area biblioteca, e saranno proposti workshop di formazione, dove sperimentare di persona le abilità d'approccio alla presentazione, alla vendita, per imparare a riconoscere la vera qualità del prodotto, per sviluppare l'approccio professionale più adeguato nel rapporto specifico con i clienti. E le aziende che esporranno avranno i loro momenti dedicati per parlare e raccontare il loro lavoro». Sergio Cappa, Pietro Gheller, Laura Rattaro e la stessa Redaelli saranno i relatori della manifestazione, ma non sono escluse ulteriori new entry. È prevista anche una tavola rotonda che, nelle intenzioni degli organizzatori, vuole essere aperta a tutti coloro che avranno voglia di parlare e raccontare esperienze, idee e anche emozioni.
quale bisogna trasmettere i valori di riferimento delle collezioni più speciali, che non sono accompagnate da marchi famosi, ma sono sostenute da valori di progetto, tecnologia, novità, originalità e creatività», spiega Redaelli. Design Your 2014 si svolgerà a Bari dal 18 al 20 ottobre, negli spazi di Impact Hub, un affascinante padiglione dedicato alla creatività, contiguo a Eataly Bari. «Grazie all'importante movimento di pubblico che vi si convoglia, il coinvolgimento di Eataly porterà a un'interessante sinergia, per l'opportunità di esporre occhiali e anche per la proposta di frequentare sorprendenti "corsi di cucina dedicati agli occhiali". Tre giornate per approfondire la conoscenza della cultura del design nel mondo dell'occhiale e delle collezioni esposte: durante una delle tre giornate anche il pubblico, sempre molto affluente a Eataly, potrà esplorare il mondo della creatività degli occhiali, che
BUX: PERCHÉ APRIAMO AL CONSUMATORE FINALE Nell’ottica non sono frequenti le occasioni e le kermesse che escono dall’alveo del trade e si rivolgono direttamente al consumatore finale. Una di queste è Out of Mido, l’iniziativa avviata al Fuorisalone dell’anno scorso a Milano e proseguita con successo a Milano. In ottobre a Bari la filosofia delle porte aperte al pubblico verrà ulteriormente sperimentata, ma con modalità diverse. «Puntiamo sulla forza di attrazione di Eataly, adiacente a Impact Hub e che occupa un paio di strutture della Fiera del Levante date in gestione ai privati – afferma Sabino Bux – Qui, per tutte e tre le giornate di Design Your, una selezione degli occhiali presentati all’evento troverà spazio in apposite teche espositive: il primo giorno, sabato, apriremo al pubblico anche l’area che ospita Design Your, senza però la possibilità di acquistare direttamente gli occhiali. Le persone interessate, infatti, saranno indirizzate dagli espositori al centro ottico più vicino a dove abitano». Il professionista di Altamura spiega gli obiettivi di questa operazione. «Se, da un lato, Design Your, sin dalla sua nascita si è prefissa la volontà di elevare il livello culturale degli ottici, attraverso una serie d’incontri e workshop che in questa edizione troveranno la massima realizzazione, dall’altro è necessario far giungere il messaggio legato ai nostri principi anche all’utente finale – sottolinea Bux – Con un consumatore più informato sulla cultura e i valori che stanno dietro un certo tipo di occhiali, anche all’ottico risulterà poi più facile venderli». Una veduta di Impact Hub, la struttura di Bari con una serie di postazioni di co-working, che in occasione di Design Your si trasformeranno nelle aree espositive: è stata realizzata nel capoluogo pugliese da un gruppo di giovani, che ne hanno fatto la più grande in Italia del network internazionale
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Attualità
VISIONOTTICA: A MALTA PER CONOSCERE E CONOSCERSI Nella suggestiva isola del Mediterraneo, che per quasi tre secoli ha visto l’attiva presenza in ambito sanitario, sociale e culturale dell’Ordine di San Giovanni, dall’1 al 3 giugno si è svolto il tradizionale incontro del premium brand di Vision Group a cura della redazione
Foto di gruppo alla Convention 2014 di VisionOttica
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opo i tre meeting precedenti, all’Isola d’Elba, al Forte Village in Sardegna e a Roma, per la convention 2014 VisionOttica ha scelto una terra come Malta, primo avamposto nel Mediterraneo della civiltà occidentale e della cultura cristiana, che nelle tre giornate del meeting si sono potute respirare in tutta la loro pienezza: la visita all’antica capitale di Medina, con uno struggente concerto nella Cattedrale di San Paolo, la cena all’Antica Infermeria dei Cavalieri di Malta, lungo le mura che cingono l’attuale capitale, La Valletta, la cui visita, sublimata dalla contemplazione delle due splendide opere del Caravaggio all’interno della Co-Cattedrale di San Giovanni, ha concluso i tre giorni di lavori e di relazioni, di confronto e di svago, con il pranzo finale all’Antica Tesoreria dei Cavalieri di Malta. Una mattinata è stata dedicata alla presentazione della strategia di Vision Group, alla luce dell’ingresso di Arcadia SGR come partner, e, in particolare, ai pilastri strategici e al piano operativo di VisionOttica.
DA GRUPPO A SQUADRA La mattinata della convention 2014 di VisionOttica dedicata ai lavori si è conclusa con un motivante intervento valoriale di Dan Peterson, che insieme a Dino Ruta, docente di organizzazione aziendale e management dello sport in Bocconi, ha saputo avvicinare il mondo dello sport alle dinamiche d’azienda, trasferendo agli affiliati il significato e l’importanza di fare squadra, a tutti i livelli e ambiti, in linea con il titolo della convention stessa, “Da gruppo a squadra”. Spaziando con gli aneddoti dal suo primo punto di riferimento, l’allenatore americano Danny Blaze, fino a Dino Meneghin, Peterson ha anche svelato la propria “fedeltà” agli ottici cui si è affidato. «Germano Gambini quando ho allenato a Bologna, dal ’73 al ’78, Carlo Redaelli all’Ottica Piceno di Milano, che ha smesso quando ho smesso io, nell’’87, poi un centro ottico di piazza Grandi, sempre a Milano, che ora ha un'altra insegna: perché si può cambiare moglie, ma non si può cambiare ottico», ha esclamato il coach americano.
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Attualità
VISIONOTTICA: AI MONDIALI CON LA NUOVA CAMPAGNA NAZIONALE SU SKY a cura della redazione
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al 12 giugno, giorno d’inizio della Cop- sull’importanza “del vederci bene” e sulla possibilipa del Mondo di calcio, fino al 13 luglio tà di scoprirlo negli oltre 200 centri VisionOttica anil premium brand di Vision Group torna che grazie a una promozione eccezionale veicolata a comunicare a livello nazionale e lo fa solo per il periodo Mondiali: un buono da 100 euro. Perché anche la migliore tecin occasione dell’evento sportivo nologia non è godibile appieno più importante dell’anno: Brasisenza una visione adeguata». le 2014. L’intensa pianificazione La campagna, presentata in prevede 322 passaggi, di cui 64 anteprima durante la convensu tutte le partite in diretta. tion VisionOttica di Malta, «è Il nuovo spot, girato sotto la distata accolta con grandissimo rezione creativa dell’agenzia entusiasmo dagli affiliati, che Meloria dalla casa di produziosono stati pronti a veicolarla a ne KappaKom, con la regia di livello locale con attività miraFederico Cambria, è ambiente sui propri bacini di utenza, tato, in linea con l’evento, in un nel pieno rispetto della filosofia campo di calcio. Il momento è glocal dell’insegna», ricordano quello fatidico del lancio della a VisionOttica. Lo spot è, infatti, monetina a inizio partita. Una siil tassello centrale di una camtuazione che, declinata in diverpagna integrata che parte dal si soggetti, introduce in maniepunto vendita, dalle pianificara efficace e ironica il concetto zioni sui media locali, dalle attidella reale visione in alta defività di direct marketing e arriva nizione. «Dopo lo Stress Visivo, ancora una volta VisionOttica La campagna nazionale VisionOttica, realizzata al sito web VisionOttica fino alla in occasione dei Mondiali di calcio in Brasile pagina Facebook. «Quest’ultima batte un terreno di comunicazione del tutto nuovo nel nostro mercato, “rubandolo” viene animata da un piano editoriale ad hoc proal settore della tecnologia: il tema dell’alta definizio- mosso da una campagna “Fb Ads” georeferenziata ne. E, per di più, sulla piattaforma che fa dell’HD il e dall’attività di condivisione effettuata dagli affiliati proprio cavallo di battaglia – spiega lo staff marke- sulle oltre 155 pagine Facebook a format dei singoli ting e comunicazione di VisionOttica - Un altro tema centri ottici, attraverso le quali si raggiungono oltre moderno e innovativo per stimolare il consumatore 100.000 utenti», sottolineano a VisionOttica.
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Attualità
L’OPTOMETRIA NON È L’UPGRADING DELL’OTTICA Quanto serve l’optometria ad agevolare l’estensione dell’esame e della cura dalla semplice visione all’occhio e alla persona nella loro complessità? E quanto è importante nella gestione del centro ottico? Ci aiuta a capirlo una ricerca di CDV del 2008, ma ancora attuale
di Giorgio Righetti Direttore Istituto B. Zaccagnini di Bologna
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per l’appunto, al Problema Unico Nazionale. Per giustificare il passaggio dall’una all’altra figura sono stati creati, via via e mettendo il carro davanti ai buoi, sette corsi universitari che nei tredici anni trascorsi dalla loro creazione hanno immesso nel sistema molto meno dell’un percento dei professionisti attivi nel periodo. Val la pena di ricordare che per far passare l’idea dell’ottico optometrista laureato e conciliarla con la realtà secondo cui, per coprire il fabbisogno della distribuzione, erano necessari una ventina d’anni, veniva proposta la soluzione dell’equipollenza in base alla quale a esercitare una professione, quella dell’optometrista, a marcato contenuto sanitario, sarebbe stata promossa la massa degli ottici privi di specifiche competenze e conoscenze. Altrettanto coerente con l’incoerenza dell’as-
'ultradecennale focus sull’ottico optometrista ha distolto l’attenzione degli operatori della distribuzione ottica specializzata dall’importanza della conoscenza dei fondamenti dell’Optometria nella gestione. Da molti decenni, infatti, alla ribalta dell’ottica il protagonista è stato quello che vorrei chiamare PUN, il Problema Unico Nazionale: mentre il trend delle vendite dei prodotti di competenza della distribuzione declinava, il quadro economico e sociale del paese volgeva alla crisi, negli oltre 500 centri commerciali si aprivano corner discount e grandi superfici moderne (non meno di due o tre per unità), tutte le discussioni e le attenzioni erano rivolte alla trasformazione della figura professionale dell’ottico in quella dell’ottico optometrista, vale a dire,
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Attualità COMMISSIONE DIFESA VISTA - RICERCA SULLA PENETRAZIONE DEI CONTROLLI DELLA VISTA Confronto fra gli accertamenti compiuti dagli oculisti e quelli compiuti dagli ottici controllo della vista e/o visite oculistiche complete OCULISTA % sul totale dei casi rilevati Bambini da 1 a 5 anni
universo di riferimento
2.770.903
almeno 1 solo controllo visita o vista controllo
37,0
rilevato dalle visite % di difetti rilevati sul totale della categoria Bambini da 6 a 13 anni
4.408.143
71,5
rilevato dalle visite % di difetti rilevati sul totale della categoria Persone con età superiore o uguale a 14 anni rilevato dalle visite % di difetti rilevati sul totale della categoria
51.623.304
85,3
OTTICO
visita completa
totale oculista
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solo controllo vista
30,0
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almeno 1 difetto
almeno 1 difetto
almeno 1 difetto
10,5
68,1
55,4
31,4
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69,7
22,2
78,2
78,4
70,9
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almeno 1 difetto
almeno 1 difetto
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80,6
76,2
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bambini che non hanno fatto controlli
differenza fra difetti accertati dagli ottici vs oculisti
63,0
36,7 28,5
almeno 1 difetto 38,5 81,5
51,2
39,7 14,7
19,7
Fonte: C R A per Commissione Difesa Vista
chio e alla persona nella loro complessità ci possono aiutare due aspetti. Il primo è il parere di molti giovani optometristi che, compiuto un corso di optometria base di qualità e di durata adeguati, dichiarano di aver visto crescere in modo esponenziale la propria capacità di interpretare difetti e problemi della vista in rapporto alla persona portatrice e, in definitiva, la propria capacità di professionisti di soddisfare i clienti ametropi e le legittime attese economiche delle imprese per cui, a vario titolo, lavorano. La seconda opportunità di capire il ruolo dell’ottica è l’esame dei risultati di una ricerca di Commissione Difesa Vista dell’11 novembre 2008, ancora attuale, che dava una risposta oggettiva alla questione documentando come una più ampia analisi dei problemi della visione del medico rispetto a quella dell’ottico consenta di individuare un numero molto più grande di difetti e, di conseguenza, di proporre e vendere un numero maggiore di soluzioni correttive. La lettura dei risultati di questa ricerca è ricca di spunti interessanti, ma quello che mi preme sottolineare è il diverso numero di difetti visivi accertati nel corso di normali visite di controllo della vista da medici oculisti o da ottici. Il dato riportato nella tavola è impressionante, soprattutto se lo si prende alla lettera e lo si traduce in numero e valore di correzioni visive vendute in più del deludente numero attuale. Anche non stabilendo un parallelo così diretto, ce n’è abbastanza per riflettere sulla importanza dell’Optometria nella gestione del centro ottico.
sunto era il programma didattico del corso di laurea in Ottica e Optometria, in cui le materie direttamente pertinenti con la disciplina “core” sono, poco più o poco meno, il 50 percento di quelle del corso e di pratica clinica optometrica non se ne trova traccia. Si è fatto un gran parlare della necessità di ufficializzare e inquadrare l’Optometria, quindi, presentata come “upgrading dell’ottica”, ma, tranne che per iniziativa di un paio di istituzioni scolastiche, nessuna vera azione di diffusione della cultura optometrica veniva avviata. Nel frattempo, inesorabile, procedeva l’Unione Europea con i solleciti della riforma delle professioni che avrebbe costretto gli stati membri, in primis l’Italia, a definire gli ambiti di autonomia delle singole professioni (realizzata con la legge di riforma delle professioni non regolamentate, la 4/2013) e a stabilirne il ruolo (sanità sì, sanità no) in un contesto dove i protagonisti, cioè sanità nazionale, Regioni, università, professionisti di area medica, ecc, avevano e hanno visioni, problemi e interessi diversi da quelli di chi aveva promosso il PUN, ragion per cui le risposte tardano ad arrivare, se mai arriveranno. Tutto bene, ma che ne è dell’Optometria, disciplina con la “O” maiuscola, una propria storia e un ruolo che i paesi anglosassoni, Regno Unito e Stati Uniti, hanno ben definito e che vanta bibliografie, eventi congressuali, studiosi, ricerca e università di livello mondiale? Quanto serva l’Optometria ad agevolare l’estensione dell’esame e della cura dalla semplice visione all’oc-
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Attualità
POP-EYE: OCCHIALI IN CERCA DEL (CANALE) FASHION L’area studiata da Mido in collaborazione con il salone, che si è tenuto dal 17 al 20 giugno a Firenze, ha offerto ai brand in mostra l’occasione di farsi conoscere ai buyer di un segmento alternativo all’ottico di Francesca Tirozzi
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l piano inferiore del Padiglione Centrale, nove stand, tutti uguali, in stile minimal e in legno chiaro, hanno ospitato le aziende di Pop-Eye: un debutto, quello dell’occhialeria, in uno spazio dedicato che a Pitti mancava. Il salone fiorentino ora fa sul serio: in partnership con Mido e Anfao ha dato maggiore attenzione a questo accessorio con un progetto che si è tramutato in una bella occasione per le aziende che vi hanno partecipato per farsi conoscere anche al settore fashion. Un esempio è il marchio australiano Sunday Somewhere. «Abbiamo debuttato all’ultima edizione di Silmo, poi abbiamo partecipato a opti, a Mido e a 100% Optical – ha spiegato Az Art, responsabile vendite e distribuzione in Europa del brand nato tre anni fa da un’idea di Dave Allison, con un passato negli accessori, in particolare nelle borse in pelle, che ha diffuso il marchio attraverso i social network – Pitti per noi è stata una bella occasione per far conoscere il nostro prodotto anche ai buyer del segmento fashion: abbiamo apprezzato l’interesse che i visitatori hanno mostrato per le nostre collezioni e, soprattutto, la grande sinergia che si è creata tra le diverse aree del salone». Distributore per l’Italia di Sunday Somewhere è Tommaso De Simone, titolare di Spazio 76, che cura anche un altro marchio presente a Pop-Eye, Established MMXII. «Il nostro obiettivo è far crescere in Italia brand giovani e innovativi – ha raccontato De Simone – Come Sunday Somewhere, anche Established MMXII è australiano,
ha un’ottima qualità ed è un marchio nato da poco: Pitti è risultato, quindi, un’ulteriore occasione per farci conoscere anche nel mondo dell’abbigliamento, che al momento rappresenta il 30% del nostro business, mentre il 70% è distribuito nei centri ottici». Gli fa eco Silvana Del Mastro di Les Pièces Unique, brand di design di Milano. «È stata una bella occasione per entrare anche nelle boutique – ha affermato – Avevamo un’intuizione e abbiamo ricevuto una conferma: creiamo un prodotto moda ed eravamo certi che a Pitti avremmo ottenuto ottimi consensi». Ha visto, invece, crescere la propria notorietà nel mondo fashion Spektre che grazie a product placement mirati, come quello con Chiara Ferragni, la blogger di The Blond Salad, ne ha fatto salire vertiginosamente la richiesta. «Il salone fiorentino è stata un’ottima opportunità per farci conoscere ulteriormente – ha spiegato Amy Poli, responsabile ufficio stampa della label nata nel 2009 – Al momento siamo presenti in Italia in 1.200 negozi, dei quali circa il 60% sono centri ottici, che rimangono comunque il nostro segmento di riferimento, mentre il restante 40% sono fashion store». È, invece, nuovo nel settore Tyg Spectacles, nome straniero, ma origine italiana. «Anche per noi è stata la prima volta a Pitti – ha commentato Luca De Finis, uno dei titolari del brand – Abbiamo debuttato all’ultima edizione di Mido e a settembre saremo a Silmo». Da poche settimane sul mercato, invece, Vava, etichetta di origine portoghese fondata da Pedro Silva che a Pitti ha fatto il debutto in assoluto.
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LA PREVENZIONE INIZIA GIÀ AL TEMPO DEI PENNARELLI L’anno scolastico che si è appena concluso ha visto l’estensione del progetto Bimbovisione anche alla scuola dell’infanzia. E per i professionisti sono stati istituiti nuovi corsi abilitanti pensati ad hoc di Nicoletta Tobia
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l progetto, nato da un’idea dell’AdOO e di Federottica, dal 2009 a oggi ha coinvolto oltre un migliaio di istituti attraverso 528 conferenze in 38 province tra Nord e Sud. Delle 150 richieste giunte quest’anno, la metà proveniva proprio dalle scuole dell’infanzia. «La decisione di anticipare e di coinvolgere quelli che un tempo erano gli asili è maturata dall’esperienza di screening preventivi effettuati nelle scuole e da una richiesta giunta direttamente da parte di insegnanti e genitori», spiega Bruno Maestrelli, che insieme a Sabrina Prudenzano, Cristina Toffoli ed Enrico Armando fa parte del “Gruppo Cuneo”, referente nazionale di Bimbovisione. L’esperienza degli anni passati ha, infatti, evidenziato come alle scuole primarie i bambini già giungano con abitudini scorrette, quali un’errata impugnatura della matita o una cattiva postura, e sia quindi necessario intervenire in precedenza. «Grazie alla collaborazione di un gruppo milanese di colleghi, Fabrizio Genitoni, Enrico Pirotta, Michela Salerno e Renzo Zannardi, è stata elaborata una conferenza dedicata alla scuola dell’infanzia. Ci siamo dedicati al progetto con una conferenza tipo studiata ad hoc per l’infanzia - prosegue Maestrelli - in cui vengono proposti due filmati che illustrano esercizi propedeutici da far eseguire ai bimbi per una corretta prensione del pennarello che usano per colorare, per acquisire una buona postura, la giusta flessibilità delle dita e così via, con l’obiettivo dunque di educarli a comportamenti corretti». Senza tralasciare un fondamentale discorso di ergonomia e
di correlazione ottimale per quanto riguarda tempistica d’uso e distanza con i device tecnologici, in un’epoca in cui i bambini interagiscono sempre più presto con smartphone, tablet e pc. I video vengono poi lasciati a disposizione delle scuole e i genitori, in caso di dubbi, possono rivederli. «Il bilancio, dopo questo primo anno è buono – conclude Maestrelli – Il progetto si sta affinando ed estendendo, ce ne siamo accorti anche durante l’ultimo Congresso dell'AdOO, in cui è stato presentato il corso per rendere operativi i colleghi sul territorio. Dal momento che quella per la scuola primaria e quella per la scuola dell’infanzia sono presentazioni diverse, i corsi abilitanti sono differenti: chi lo aveva frequentato prima, si riaggiorna».
Da sinistra: Cristina Toffoli, Enrico Armando, Sabrina Prudenzano e Bruno Maestrelli, referenti nazionali di Bimbovisione
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LA VISIONE DEI BIMBI SI EDUCA SUL WEB Dopo oltre 10 anni di conferenze nelle scuole, a un ritmo di circa 80 all’anno, Giorgio Bollani ha deciso di rendere fruibile a tutti il proprio progetto di informazione e formazione sull’importanza di proteggere e allenare la visione, attraverso articoli e video scaricabili gratuitamente online di Nicoletta Tobia
S
sione che Giorgio Bollani porta avanti, con il progetto P.E.A.V. (che sta per proteggi, educa, allena la visione), da quasi due decenni. Un progetto che oggi è a disposizione di tutti grazie alle moderne tecnologie e a internet, ma le cui radici affondano nella lunga esperienza del professionista milanese che, già a partire dalla pratica quotidiana all’interno del proprio centro ottico, aveva riscontrato come sovente ci fosse un’asimmetria nei difetti visivi dei bambini. «Ho iniziato a fare un esame al bimbo nella sua globalità, andando oltre alla misurazione della vista – afferma Bollani – Nel corso degli anni ho classificato le prensioni sbagliate ed elaborato una serie di esercizi per recuperare l’impugnatura corretta. Ho sviluppato e insegnato un protocollo d'azione optometrica a centinaia di optometristi con l'obiettivo di attuare un'azione educativa che venga prima della prevenzione: vogliamo che il bambino sin da piccolo sia educato a tene-
ensibilizzare insegnanti, genitori e alunni sull’aumento delle tendenze posturali errate a svantaggio di una corretta visione binoculare e di un veloce ed efficiente apprendimento è una mis-
Giorgio Bollani durante una delle conferenze organizzate in collaborazione con l’Associazione Calligrafica Italiana
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re in mano una penna con la giusta postura visiva». Ridotto l’impegno sul territorio a una conferenza all’anno in collaborazione con la P.E.A.S. (Proteggi, educa, allena la scrittura) e l’Associazione Calligrafica Italiana, Bollani ha reso accessibile attraverso la rete questo patrimonio di conoscenze e il protocollo di esercizi relativo a chi, per ragioni di tempo o di distanza, non possa recarsi nello studio di uno specialista, ma anche ai propri colleghi. «Il progetto che si è evoluto sul web prevede vari livelli di supporto gratuito per aiutare il genitore, l’insegnante, ma anche i colleghi a intervenire», spiega Bollani. Il livello più basico è rappresentato dal sito peav.it, dove si possono reperire indicazioni su come individuare cattive posture e impugnature che possono condurre a disturbi quali la miopia e l’anisoametropia o a problemi d’apprendimento come la disgrafia e la disortografia. «Il secondo livello – prosegue l’esperto – sfrutta il canale video di Youtube, dove ho pubblicato una serie di tutorial in cui spiego problematiche ed esercizi solo con l’ausilio delle mie mani. L’idea era quella di creare una piattaforma dove anche i professionisti che credono in un progetto educativo come questo trovino un punto di riferimento. All’ottico e optometrista infatti non viene sottratto un cliente, ma gli viene dato uno strumento in più da utilizzare, perché quando vuole far eseguire un esercizio a un bimbo può fargli visualizzare il video relativo sul tablet, sul cellulare o sul pc, anche a casa. Grazie al terzo livello di assistenza online invece si può inviarmi, attraverso una semplice e-mail, un filmato del bimbo ripreso di spalle mentre scrive per essere poi ricontattati e individuare insieme una soluzione al problema. Mentre il quarto e ultimo livello è quello della video chiamata, che sfrutta Skype e Facetime e con cui posso dialogare in maniera diretta con il bambino».
MAFFIOLETTI: FARE NETWORK È FONDAMENTALE È fondamentale lavorare restando al proprio senza protagonismi trasmettendo un concetto di collaborazione che evita barricate e conflitti di competenze a tutto vantaggio degli utenti, anche e soprattutto quelli più piccoli. Ne è convinto Silvio Maffioletti (nella foto) che, sin dall’inizio, si è impegnato insieme ad altri ottici del Bergamasco nella promozione di screening visivi sul territorio nell’ambito del progetto Bimbovisione e oggi lavora molto con i bambini anche in virtù di una rete di collaborazioni multidisciplinari nata spontaneamente e per reciproca stima tra diversi specialisti: pediatri, psicologi, logopedisti, psicomotricisti, ortottisti, oftalmologi. «Esiste un network consolidato di professionisti che si riconoscono in un metodo che è la collaborazione interdisciplinare – spiega Maffioletti – in cui ognuno ha le proprie competenze e, quando ha in carico un bambino con un problema, è in grado di individuare se sia necessario un intervento che non rientra nel proprio ambito, inviandolo immediatamente e mettendosi da parte». È un metodo di lavoro promosso circa dieci anni fa dall’Aid (Associazione italiana dislessia), che aveva chiesto ai professionisti che si occupano di bambini di avere un approccio condiviso e aveva organizzato nel 2006 la Consensus Conference sui disturbi dell'apprendimento. «Vi ho partecipato personalmente e in seguito sono passato dall’impegno a livello nazionale a una dimensione più mia, calando quell’esperienza soprattutto nel mio territorio. E lo stesso modello virtuoso funziona anche in altre aree italiane – prosegue il professionista – Oggi per alcuni problemi come la fornitura dell’occhiale, ma anche di correzione posturale che può influire sulla visione e sull’apprendimento, siamo considerati dei professionisti con pari dignità. Questo ha cambiato il nostro modo di lavorare e ci ha permesso di essere più risolutivi ed efficaci nei confronti della scuola e delle famiglie».
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OXO: IN AFRICA PER AIUTARE I BAMBINI Il Consorzio Optocoop Italia è in prima linea nella campagna del 30° Gruppo Navale Cavour “Sistema Paese in movimento“ e nella missione umanitaria Fondazione Rava a cura della redazione
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l Consorzio Optocoop Italia – Oxo è stato sponsor del progetto che aveva da una parte l’obiettivo di raggiungere 2.000 bambini nelle varie tappe delle coste africane, dall’altra si prefiggeva di trasmettere il know how e la formazione alle persone locali: studenti o specializzandi africani in optometria e oftalmologia sono Nelle foto in questa pagina, alcuni stati, infatti, invitati a dei volontari che hanno partecipato collaborare alle sesalla missione. Mombasa: Renzo Velati sioni diagnostiche e di approntamento di occhiali per un training on the job. I diversi team di volontari hanno visto coinvolti anche numerosi associati che hanno dato un contributo attivo al progetto. «Questa missione è stata una grandissima sfida, resa possibile da un importante gioco di squadra che ha permesso a fine misMaputo-Mozambico: Silvana Bergamini sione di raggiungere il
Cape Down-Sud Africa e Luanda-Angola: Giovanni Mana e Giuliano Bianchi
risultato record di 2.513 visite effettuate, 506 occhiali realizzati e donati in tempo reale – spiega Daniela Poletti, responsabile marketing e comunicazione di Oxo – Parlando con tutti i nostri associati volontari, intervenuti nel progetto, il commento più ricorrente è risultato che l’impegno profuso durante la missione è stato di gran lunga inferiore all’affetto e gratitudine che hanno ricevuto delle diverse popolazioni incontrate durante questa esperienza. I sorrisi e gli abbracci ricevuti sono il più grande regalo che porteranno sempre nel Lagos-Nigeria: Francesco Concaro cuore».
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I RAGGI UV
Invisibili all’occhio umano, i raggi ultra-violetti sono presenti ogni giorno, anche durante le giornate nuvolose. I bambini e gli adolescenti trascorrono molto più tempo all'aria aperta rispetto ai più grandi: in media l’esposizione annuale di un bambino ai raggi UVA-UVB è di 3 volte superiore a quella degli adulti. L’80% di tutta l’esposizione ai raggi UVA-UVB che una persona accumula nella vita, avviene prima dei 18 anni. Un’esposizione eccessiva con il sopraggiungere di un’età avanzata è una delle cause principali dell’insorgere della Cataratta.
LA LUCE BLU-VIOLA
È lo spettro ad alta energia della luce visibile al quale siamo esposti ogni giorno sia quando entriamo in contatto con la luce solare sia con le fonti di illuminazione artificiale a LED o gli schermi dei computer, smartphone e tablet, oggi sempre più utilizzati anche da un pubblico giovane.
Le statistiche evidenziano che il 46% dei bambini dai 5 agli 8 anni di età usa il computer almeno una volta alla settimana e trascorre un tempo medio di 3 ore al giorno guardando la TV, giocando con il tablet o con lo smartphone. La luce blu-viola è la parte nociva della luce blu e una esposizione eccessiva può portare, con l’età avanzata alla Degenerazione Maculare. Essilor, grazie a investimenti costanti nella Ricerca, conferma il proprio impegno per la salute visiva mondiale: la battaglia contro le condizioni irreversibili dell'occhio causate dall’esposizione ai raggi UVA-UVB e alla luce blu-viola interessa tutta la popolazione, ma soprattutto 1.3 miliardi di bambini che attualmente risultano tra le categorie più vulnerabili. A fronte di queste evidenze scientifiche, proteggere per prevenire diventa fondamentale, soprattutto nei confronti dei più giovani.
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Un’immagine recente di Giorgio Armani
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ARMANI, IL SUO SGUARDO SUL MONDO La genialità dello stilista, che l’11 luglio compie 80 anni, sta nel tenere ben presente e adeguarsi a quello che avviene intorno a sé, senza mai tradire la sua immagine. Naturale che gli occhiali, i primi accessori dopo il profumo ad aver avuto una loro collezione, iniziata nel 1988, diventino un oggetto determinante di Luisa Espanet
È
in stagione cambia totalmente. È sempre presente, ma sempre meno rigida. Si adatta alle “nuove donne” più determinate, che non devono dimostrare niente e possono puntare sulla seduzione e la femminilità. La genialità dello stilista, che l’11 luglio compie 80 anni, sta nel tenere ben presente e adeguarsi a quello che avviene nel mondo, senza mai tradire la sua immagine. Naturale che gli occhiali diventino un oggetto determinante. Sono i primi accessori ad avere una loro collezione, dopo il profumo. «Credo che gli accessori stiano diventando sempre più importanti nel definire lo stile di una persona. Sono fantastici strumenti con i quali si può "giocare" e al giorno d'oggi i dettagli sono davvero ciò che fa la differenza», commenta Armani. «Come accessorio, credo che
stato uno dei primi stilisti a proporre gli occhiali come accessorio moda. Normale per Giorgio Armani che, oltre a creare abiti, ha dato vita a uno stile. Che si rinnova di stagione in stagione, ma sempre inconfondibile. Basta pensare alla giacca di taglio maschile proposta negli anni Ottanta al femminile. Per una donna che incominciava allora a occupare posizioni prima riserva esclusiva del sesso forte. In contemporanea per l’uomo inventa la giacca destrutturata, confortevole, da indossare come un pull. Un capo rivoluzionario rispetto al tradizionale indumento ingessato e destinato ad aprire una strada, poi seguita da tutti. Se la giacca da uomo negli anni varia per tessuto, lunghezze, ampiezze, revers, per la donna di stagione
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Amarcord ne con proposte da sole, ma anche da vista. Tra l’altro lo stilista è uno dei primi nella moda maschile a far sfilare i suoi modelli con gli occhiali, puntando su quell’immagine di uomo probabile, ma mai banale, che diventa il suo punto forte. Tra le prime montature, ecco quella in metallo sottile placcato oro del 1989 dalla forma leggermente ovale, che resterà un pezzo iconico. È stato, infatti, ripreso quest’anno, a distanza di 25 anni, in una riedizione in titanio più leggera e resistente, anche nella versione da sole, con lenti verde oliva idrofobiche e antiriflesso. L’occhiale metallico da vista è il protagonista delle campagne del 1990 e 1992 firmate dai massimi fotografi del momento, Aldo Fallai
l'occhiale sia basilare per questo scopo, che sia da vista o da sole. Sono la prima cosa che notiamo quando guardiamo qualcuno, in particolare gli occhiali da vista, che sono necessari nella vita quotidiana e spesso vanno portati tutto il giorno. È estremamente importante trovare lo stile che ci sta meglio, con il quale ci sentiamo più a nostro agio e che allo stesso tempo ci aiuti a esprimere chi siamo. Lo stesso vale per gli occhiali da sole. Penso che si debba possedere varie montature, da cambiare a seconda dell'occasione e da adattare al look e al mood della giornata», sottolinea Armani. E così nel 1988 viene siglato un contratto con Luxottica per produrre e distribuire la collezio-
La campagna eyewear per la primavera estate 1990, realizzata dal fotografo Aldo Fallai, e quella per la primavera estate 1993, a cura di Peter Lindbergh
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Amarcord Collezione 2003-2004, il testimonial della campagna è lo stesso stilista (Courtesy of Giorgio Armani)
Un’altra campagna a effetto: siamo nel 2010, con la collezione Frames of Life
e Peter Lindbergh. Anche in questo caso gli occhiali sono il perfetto complemento di uno stile, raffinatamente trasgressivo, che vede la giacca portata con la camicia ma senza la cravatta. Le collezioni sia per uomo sia per donna sono due, come per l’ abbigliamento, Giorgio Armani ed Emporio Armani. Per la donna dei Novanta Armani guarda agli anni Trenta e Quaranta con quel look androgino chic che ricorda Greta Garbo o Marlene Dietrich. Nel 1995 lo stilista espone le sue creazioni ispirate all’attrice tedesca in una grande mostra a Berlino nella Martin Gropius Bau, in cui viene presentata una parte del guardaroba della Dietrich, di cui lui stesso sponsorizza il restauro. Gli occhiali rispondono a quello stile e sono in prevalenza da sole. Nel 2002 la licenza degli occhiali passa a Safilo. Significativa la campagna per la collezione 2003-2004, in cui Giorgio Armani è testimonial
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Arriviamo ai giorni nostri, primavera estate 2014: un’immagine tratta dalla sfilata maschile con un paio di occhiali da sole e un modello femminile dell’ultima collezione, Ombres et lumières
con una montatura metallica e tonda. Vuole dimostrare la sua passione nel disegnare occhiali e per accentuare il tocco personale completa l’immagine con la frase: “Occhiali da Giorgio Armani”. Nel 2010 è il momento di un’altra campagna a effetto per la nuova collezione Frames of Life. Questa si ispira ai modelli degli anni Ottanta. Non vuole solo proporre una riedizione in materiali tecnologicamente più avanzati, ma riscoprire e mettere in evidenza la qualità artigianale e il valore della tradizione di “saper fare gli occhiali come una volta”. Gli occhiali non sono solo “una cornice da cui osservare il mondo”, ma uno strumento per vivere intensamente dei momenti di vita, appunto dei frames of life. E così le campagne raccontano la giornata di Nina la violoncellista, di Lucille e
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Amarcord dell’occhiale come accessorio determinante. «Sono sempre più convinto che gli accessori siano la sigla di uno stile e nelle mie collezioni mi piace usarli per sottolineare l'immagine. Questi occhiali da sole sono il perfetto complemento di abiti visti attraverso un immaginario caleidoscopio: un modello maschile e avventuroso diventa così luminoso e speciale. I ricami da sera si mescolano a un accessorio immaginato per il giorno: un gioco di contrasti che trovo molto contemporaneo. E come sempre, punto sulla perfezione della realizzazione artigianale: tutta italiana», conclude Giorgio Armani.
Adrian architetti, di Carlos barman con la passione per il cinema, di Luc scrittore emergente. In una foto una ragazza con occhiali da vista è intenta a passarsi il rossetto sulle labbra. Dietro alla scelta del gesto, un messaggio preciso e forte: gli occhiali non sono una protesi per vedere meglio, ma un accessorio che aggiunge femminilità. Nel novembre 2011 viene firmato un accordo con Luxottica che stabilisce la licenza per la produzione e distribuzione degli occhiali Giorgio Armani, Emporio Armani e A/X Armani Exchange, a partire dal gennaio 2013. A conferma della simbiosi tra le due aziende ecco l’ultima collezione Ombres et lumières 2014, che attinge molti spunti dalla moda primavera estate 2014, con giochi di trasparenze, colori pastello, piccoli e raffinati contrasti cromatici. E ribadisce l’idea
Le foto di questo servizio sono state gentilmente concesse dagli uffici stampa della Giorgio Armani e di Luxottica
L’atelier di Luxottica in cui si disegnano gli occhiali delle collezioni che fanno capo a Giorgio Armani, con il video di una sfilata dello stilista sullo sfondo
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Consulente
I CINQUE PUNTI CHE “RIVOLUZIONANO” L’E-COMMERCE Il 13 giugno è diventata operativa la Direttiva Europea n. 2011/83, recepita in Italia con il decreto legislativo n. 21 del 26 marzo 2014, che regolamenta gli acquisti online
di Tobia Chiesurin Consulente aziendale
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er La nuova normativa relativa all’e-commerce punta tutto su chiarezza e trasparenza e si pone come obiettivo il delineare regole omogenee per i paesi comunitari, offrendo maggiori garanzie per tutti i consumatori che navigano e acquistano su internet e a distanza, con un controvalore della transazione superiore ai 50 euro. Ma cosa cambia, di fatto, negli acquisti online? Analizziamo le novità in cinque punti. MAGGIORE TRASPARENZA Il venditore online è obbligato a identificarsi chiaramente, fornen-
do informazioni dettagliate prima di vincolare l’acquirente con un contratto: ad esempio, dovranno essere ben definite le caratteristiche principali dei beni o servizi, l’identità del professionista, la denominazione sociale, l’indirizzo geografico, il prezzo di beni o servizi, le spese di spedizione, il trattamento dei reclami, ecc. Dovranno, quindi, essere indicate precisamente e in modo comprensibile tutte le voci di spesa e anche le imposte, oltre alle diverse modalità di pagamento: in particolare il commerciante dovrà dichiarare specificamente i costi che il consumatore andrà a soste-
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nere in caso di restituzione della merce. E se le spese non sono state chiarite in anticipo, allora i costi di restituzione saranno a carico del venditore. La mancanza anche parziale d’informazioni, infatti, fornisce al consumatore un potere immediato di rivalsa. PIÙ TEMPO PER RESTITUIRE LA MERCE Aumentano i giorni a disposizione del consumatore per poter esercitare il diritto di recesso: si passa, infatti, dagli attuali 10 a 14 giorni di tempo. Nel caso in cui non sia soddisfatto, quindi, il cliente avrà a disposizione 14 giorni dalla stipula del contratto per far vale-
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“Con la nuova legge l’acquirente non potrà subire maggiorazioni di tariffe nel caso in cui non utilizzi contante: ad esempio in caso di pagamenti con carte di credito o bancomat”
re il proprio diritto di recesso; il venditore, dal canto suo, dovrà rimborsare il consumatore entro 14 giorni da quando viene a conoscenza della scelta del consumatore. L’acquirente, infine, dovrà rispedire la merce al venditore entro 14 giorni da quando comunica la sua decisione di avvalersi del diritto di recesso. Nel caso in cui sia stata omessa la comunicazione al consumatore dell’esistenza del diritto di recesso, è stabilito il termine di dodici mesi per l’esercizio del diritto stesso. Inoltre, in caso di restituzione del bene, l’acquirente digitale potrà rispedire al mittente quanto acquistato anche se in parte deteriorato, rimanendo responsabile solo della “diminuzione del valore del bene custodito”. Nel caso in cui non sia stata data informativa sul diritto di recesso, il consumatore potrà restituire il bene senza alcuna responsabilità nemmeno sul minor valore. Ci sarà, infine, maggiore certezza nel metodo di comunicazione del recesso: è
stato previsto, infatti, l’utilizzo di un “modello tipo di recesso”, un facsimile valido per tutti i paesi dell’Unione Europea.
MEZZI DI PAGAMENTO Molto spesso succede che il prezzo d’acquisto su internet subisca un incremento notevole a seconda della metodologia di pagamento utilizzata, a volte anche scegliendo un tipo di carta di credito piuttosto che un’altra: la nuova normativa stabilisce, a questo proposito, che l’acquirente non potrà subire maggiorazioni di tariffe nel caso in cui non utilizzi contante, ad esempio in caso di pagamenti con carte di credito o bancomat.
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CONTRATTI A DISTANZA Anche per quanto riguarda i contratti conclusi a distanza, ovvero le vendite telefoniche e a catalogo, le cose cambiano: la vendita si finalizzerà soltanto se c’è una conferma contrattuale della proposta commerciale formulata dal fornitore; ovvero, prima che il prodotto sia spedito o che il servizio sia erogato, il venditore dovrà inviare al potenziale cliente un contratto in forma cartacea da firmare: solo quando quest’ultimo apporrà la propria firma e restituirà il contratto, la vendita si potrà dire valida a tutti gli effetti. IL REGIME SANZIONATORIO Il venditore che non rispetterà le nuove regole e che non darà tutte le informative necessarie al cliente per effettuare un acquisto “ragionato”, rischia sanzioni che potranno andare da un minimo di 5 mila euro fino a un massimo di 5 milioni di euro.
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Meditazioni
IL DESIGN PORTA IL SORRISO Il mondo non è fatto per essere “guardato”, è fatto per essere un’esperienza corporea, per entrare in relazione, per odorare, gustare, utilizzare: ecco perché l’occhiale di design, quando è vero design, fa sorridere gli occhi
di Luisa Redaelli Architetto della comunicazione
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a cultura del design è un argomento da approfondire perché entra nelle nostre vite quotidiane e nelle nostre professioni in maniera determinante. La capacità di riconoscere la qualità di un oggetto, di un prodotto è importantissima, per renderci attori consapevoli e non solo passivi consumatori. Il design oggi riguarda l’espressione delle abilità artigianali, che entrano nella produzione industriale come protagoniste del processo di realizzazione di un progetto pensato e concepito per esprimere il bello, la funzione, il rispetto, la qualità.
La produzione industriale seriale lavora sulle grandi quantità, sui grandi numeri, sui grandi consumi, nella sfera delle macroeconomie. Il prodotto che esce da questa impostazione può solo portare il riconoscimento del marchio, della griffe. Per questo tipo di produzioni massificate dal grido ipnotico delle pubblicità globali, il valore materiale dell’oggetto è scarsissimo, si va a lavorare dove i costi sono bassissimi, laddove l’uomo e l’ambiente possono essere scarsamente considerati. L’unico valore “aggiunto” è l’immateriale di un marchio, baluardo effimero di un’identificazione immagina-
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ria. Un altro mondo è quello della ricerca applicata, del pensiero progettuale, dell’oggetto che vuole entrare nelle vite con una completezza coerente di valori reali, riconoscibili, sinceri. Il design appartiene alla cultura materiale della nostra storia, così come la cultura dell’artigianato. Il piacere di scegliere un oggetto pensato e realizzato con sapienza e con sensibilità è totalmente diverso da quello di “possedere” un oggetto senz’anima. Torniamo a godere il gusto sottile di un oggetto realizzato con il valore aggiunto della ricerca di bellezza e armonia, dell’esperienza che rende
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Meditazioni comodo l’utilizzo, dell’intelligenza che offre la creatività innovativa, nei materiali e nelle tecnologie. Il valore aggiunto oggi è il livello di personalizzazione, di pensato “su misura”, di realizzato nell’unicità. L’oggetto può così essere vero e raccontato, porta in sé storie e argomenti da narrare. L’oggetto che ci accompagna, l’occhiale ad esempio, diventa un mondo di pensiero, di idee e di capacità di fare, raccontare qualcosa di speciale, di noi e di se stesso. Il design è un fatto sociale, interpreta la storia e la politica di un contesto, così come l’artigianato è una cultura radicata nella geografia e nel tempo. Io esploro gli universi degli occhiali e l’Homo Faber naviga non solo in vela e nella medicina ma anche nel mondo del legno, poi fondiamo tutto insieme, come noi stessi. Il falegname giapponese lavora con strumenti diversi dai tradizionali europei, taglia e pialla il legno tirando, non spingendo, sta seduto per terra, non ha altri strumenti che il suo corpo intero per essere in contatto con la materia, niente tavoli, morsetti, ecc. Viene educato a “sentire” il legno e a interpretarlo con rispetto, con strumenti molto raffinati. Le seghe giapponesi sono speciali, molto belle da vedere e, per essere utilizzate, non richiedono azioni di forza muscolare, ma attenzione e precisione. In generale, abbiamo tradizioni e abitudini diverse ed è giusto che siano riconosciute come un valore da far evolvere, non da annientare. La cultura è un fatto di apertura e di elasticità, la conoscenza è quella che ci
fa dire: “Ciò che tu pensi e dici è diverso da ciò che io penso e dico, però ti comprendo e accolgo la tua opinione come un patrimonio da rispettare”. La libertà dipende da noi, da quanto siamo disposti ad approfondire conoscenza e competenza per uscire dalla moda e scegliere il valore del design. La nostra libertà di scegliere e di consumare è sacra, ma richiede impegno e studio, insieme all’abbandono di pregiudizi e negatività. Abbiamo tutti bisogno di stare bene a questo mondo, di sentirci a nostro agio, nella leggerezza del sorriso. In ottobre, a Bari, avverrà per il terzo anno l’evento Design Your, con il chiaro intento di focalizzare l’attenzione sulla cultura del design dell’occhiale, per approfondire i valori e gli argomenti che ci possono rendere liberi di scegliere, di esprimere la nostra professionalità, di raccontare cose sincere ai nostri interlocutori. Design Your è concepito come un evento dove vedere i prodotti occhiali di design, dove parlare tutti insieme, dove ascoltare persone che potranno narrare le storie dell’artigianato contemporaneo delle montature, la storia e la tradizione della cultura professionale, la psicologia delle nostre relazioni, i valori che ci fanno riconoscere un prodotto occhiale come etico, ovvero di rispetto per persone, lavoro e ambiente. Il mondo non è fatto per essere “guardato”, nonostante il mondo virtuale degli schermi che invadono i nostri spazi abitativi, è fatto per essere un’esperienza corporea, per entrare in relazione,
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per odorare, gustare, utilizzare. Il nostro rapporto con i prodotti, con le “cose” è sempre emotivo. La comprensione intellettiva è inscindibile dallo stato corporeo e somatico, dalle condizioni psicologiche e dalla storia culturale che ci portiamo dentro. Ecco perché Design Your è un’occasione particolare, perché andrà a esplorare e a illustrare queste componenti, che accompagnano la scelta e la presentazione del nostro oggetto, l’occhiale. Il design porta il sorriso nella vita di tutti i giorni, l’occhiale di design, quando è vero design, fa sorridere gli occhi.
Voglio vedere il mio viso nel sorriso dell’acqua, con te nell’emozione... E così sei arrivata, amata? Così ho visto la tua anima, ti ho baciato il sorriso, e ho adorato la tua illusione… Julia de Burgos (1914-1953) è la massima gloria poetica di Portorico: insegnante e giornalista, fu attivista per l’indipendenza dell’isola e per i diritti delle donne
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Lenti oftalmiche La schermata introduttiva di “Eyes”
ESSILOR ITALIA: CON EYES I TEST VISIVI IN UN TABLET Da giugno la Divisione Strumenti è distributore esclusivo del tablet dedicato ai professionisti della visione: un modo innovativo di testare le abilità visive da vicino di Angelo Magri
E
in anteprima all’ultimo Mido, e voluto fortemente sostenere il progetto di Peraldo e Santacatterina, ideatori del sistema e fondatori della start up VisionApps Srl che seguirà lo sviluppo e ricerca software – commenta Christophe Di Trapani, Instruments & EBusiness Manager di Essilor Italia - Grazie a questa liaison, i nostri clienti partner potranno affidarsi a un nuovo strumento pratico, innovativo e smart, aggiornabile, collegato al Catalogo Lenti Essilor e al portale OpsysWeb». “Eyes” è un tablet da 10.1" con display autostere-
ssilor Italia ha investito in un progetto «frutto del talento e dell’abilità di due giovani ottici optometristi appassionati di visione e informatica, Alessandro Peraldo e Simone Santacatterina», spiegano alla filiale italiana della multinazionale. Da giugno, infatti, la Divisione Essilor Strumenti è distributore esclusivo di “Eyes”, il tablet dedicato ai professionisti della visione: un modo innovativo di testare le abilità visive da vicino. «Abbiamo creduto sin da subito in questa idea innovativa, già presentata
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Lenti oftalmiche oscopico, in grado cioè di visualizzare immagini stereoscopiche senza l'ausilio di occhiali polarizzati. Il tablet è caratterizzato da Vision App, applicazione innovativa per l'analisi visiva multifunzione. «L'anima hardware e software del sistema, in perfetta sinergia, garantiscono all'ottico optometrista un notevole risparmio in termini di tempo, cioè un unico tablet per tutti i test, un maggiore comfort del portatore che si sottopone a un esame semplificato, oltre che una più alta precisione di rilevazione grazie alle procedure interattive che ricreano situazioni reali – spiegano in Essilor Italia, che ne ha la licenza esclusiva per il prossimo triennio - Grazie a Vision App si possono svolgere tantissimi test visivi specifici: test di stereopsi globale o locale, test binoculari, test di bilanciamento, test di acuità visiva da vicino in ogni situazione, test di astigmatismo, test OEP (dell'Optometric Extension Program), test di Sensibilità al Contrasto, test di Amsler (utile nello screening dei soggetti diabetici o con maculopatie legate all'età) e test MKH (o sequenza di Haase)». Una funzionalità molto interessante offerta da Vision App è la Playlist, dove ogni professionista della visione può impostare le proprie sequenze di analisi visiva da vicino personalizzate: per lenti
Christophe Di Trapani, Instruments & EBusiness Manager di Essilor Italia
multifocali di ogni tipo, addizioni da vicino, screening per bambini, screening preventivi, test di supporto alla consegna di occhiali. All’interno di “Eyes” è, inoltre, presente l’applicazione Store, in cui sono già disponibili le prime espansioni a Vision App con la possibilità di aggiornamenti e nuove applicazioni specifiche. Gli ideatori della app e del tablet sottolineano che non si va a sostituire l’esame visivo tradizionale. «Questo almeno per la visione da lontano – spiegano Peraldo e Santacatterina – Per quanto riguarda l’esame del vicino attraverso Vision App è possibile eseguire analisi visive approfondite o controlli veloci. “Eyes” è uno strumento assolutamente innovativo ed è stato certificato dispositivo medico di classe 1. Potrà essere fornito con specifici supporti accessoriali, sia da tavolo sia al forottero». Di Trapani ricorda, inoltre, che “Eyes” è «un dispositivo unico nel suo genere con tali caratteristiche, oggi presente sul mercato dell’ottica. La nostra è la prima filiale del gruppo a proporlo e la casa madre guarda con molto interesse i risultati che ne scaturiranno. Sarà venduto dalla forza vendita della Divisione Strumenti, alla quale è già stata fornita una prima fase di formazione. “Eyes” è accessibile a un costo estremamente interessante, in relazione alle funzioni offerte, ma daremo comunque all’ottico l’opportunità di scegliere se accedere a un sistema di acquisto con finanziamento agevolato: l’obiettivo, infatti, è arrivare a un ampio pubblico di professionisti utilizzatori».
Alessandro Peraldo e Simone Santacatterina, ideatori della app e del tablet
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® E GRAFITE D R E V ® S N IO IT S N A R T L CRIZA
Tecnologie uniche periore su a iv is v a z n e ri e sp ’e n u r pe
pato International hanno svilup nsitions Optical ed Essilor Tra , rca ando la rice lizz di uti i ns, ann tio e nsi du Dopo lenti Crizal Tra le r pe fite Gra 1 rde Ve ore col congiuntamente il nuovo Adaptation Technology a Essilor: Chromatic Color tat vet bre ore col l de ia log tecno
nologia de ltati difficili da conciliare: Dalla ricerca Essilor, la tec verde che favorisce due risu di à alit ton lare tico par applicata alle lenti mondo grazie a una atizzati. Per la prima volta enf sti tra con e ori col i de percezione naturale ® . fotocromatiche Transitions dell’occhio umano. le sue radici nella fisiologia da on aff che ne zio ova ’inn Un mente tinta fissa furono originaria Le prime lenti solari verdi a rato ost dim va iché la ricerca ave sviluppate negli anni ‘50 po alla do mo sso onde nello ste che l’occhio umano non risp lo spettro visivo. del ori percezione di tutti i col rta, venne quindi formulata Basandosi su questa scope i zare alcuni colori e aiutare una lente verde per enfatiz in tti ge og e cana a localizzar piloti dell’aviazione ameri aperto, di ambienti circostanti all’ à iet movimento in una var ua. compresi terra, cielo e acq tical ed Essilor esclusiva di Transitions Op ne zio ora lab col alla zie tions, imprimendo una Negli anni recenti, gra fite per le lenti Crizal Transi Gra rde Ve ore col vo nuo International nasce il . ia di adattamento cromatico ori e svolta unica nella tecnolog percezione naturale dei col la e ner nte ma ali: ent dam fon eri da ottenere crit cili e almente diffi Questa si basa su du i due obiettivi sono gener est Qu sti. tra he se il con i anc , sso ori ste iamo i col aumentare al tempo to altera il modo in cui ved ora col ro filt i ias als qu é ich simultaneamente po i colori autentici. nostro cervello ristabilisce o per numerosi anni è sostanziale: collaborand ilor Ess po lup Svi e a erc - CNRS Centro Nazionale Il contributo della Ric o di Storia Naturale Parigi use (M ori col i de e ion vis le Collezioni) Essilor con specialisti della a per la Conservazione del erc Ric di o ntr Ce CC CR al minimo la distorsione di Ricerca Scientifica r lenti solari che riducono pe à alit ton di ta ple com sviluppa una gamma tecnologia del colore al dei colori. applicare questa esclusiva di ella qu ta sta è gi og in grado di restituire ai La svolta innovativa ® rde Grafite: il primo colore Ve ì cos sce Na . ns tio nsi tempo, una visione molto fotocromatismo Tra amente naturale e, al con rem est ori col i de ne zio portatori una perce i di luce variabile. nitida anche in condizion VERDE GRAFITE
e fedele Rappresentazione accurata dei colori
LENTE CHIARA
dei colori Perfetta rappresentazione
LENTE COLORATA STANDARD dei colori Rappresentazione alterata
Lente colorata verde non fotocromatica
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Transitions VII Verde Grafite
Indice distorsione colori
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© Essilor International – RCS Créteil 712 049 618. Essilor®, Crizal®, E-SPF™ sono marchi registrati di Essilor International SA. Transitions® e lo Swirl sono marchi registrati diTransitions Optical, Inc. © 2012 Transitions Optical, Inc. La performance fotocromatica è influenzata da temperatura, esposizione ai raggi UV e materiale della lente. MC 04-2014
fedeltà NOLOGY: colori ad alta pe CH TE N TIO TA AP AD r vedere il R LO tori una via superiore CHROMATIC CO l colore che offre ai porta
adv alle variazioni di luce te an st co to en m ta at ad 7 (8 dye/molecola), CHROMEA 7: lecole dedicate Chromea
ni climatiche. offrono grazie alle mo Le Lenti Transitions VII entemente dalle condizio nd ipe ind te va ele lto te, in modo che mento mo ntemente e gradualmen perfomance di funziona sta co o ran lib ca si e, ratteristich ensa sia di tempo in condizioni di luce int Grazie alle specifiche ca sia io, ch l’oc a ng giu Maggiormente ottimale rag a luce solare indiretta. solo la quantità di luce all e ttiv rea Più i. ius ch ambienti nuvoloso, in esterni o in temperature oltre 35°. lde ca e all reattive anche
to e dalla tezione dall’abbagliamen pro e ior gg ma a un e ivo r tutto il giorno. confort vis Il risultato? Un elevato rature, ogni giorno e pe pe tem le te tut a i ch dagli oc quantità di luce ricevuta
izal ’antiriflesso Essilor Crafi all ie az gr ne io ez ot pr Gr te offrono la migliore Doppia nto Crizal, le lenti Verde
con il trattame fonti di esposizione, Grazie all’abbinamento gli occhi da entrambe le o 2 on ng giu rag e ch B A-UV protezione 25 volte protezione dai raggi UV lente (E-SPF 25 per una lla de a ern int cie erfi lla sup sia frontale sia riflessa da ione senza lenti). vis di grande tendenza, alla tto pe ris maggiore e bello, iconico e sempre lor co un a zie gra te afi Gr e i 45 anni. Infine, le nuove lenti Verde estesa compresa tra i 30 più lico bb pu di cia fas una ampio aumentando sono capaci di catturare raggiungere un target più di i, att inf , nte nse co r silo are i desideri di un L’ultima novità in casa Es ne l’obiettivo di intercett po si e i tic Ot i ntr Ce i r ess pe le opportunità di busin ento allo stile. att to rca me di segmento
© Essilor International – RCS Créteil 712 049 618. Essilor®, Crizal®, E-SPF™ sono marchi registrati di Essilor International SA. Transitions® e lo Swirl sono marchi registrati diTransitions Optical, Inc. © 2012 Transitions Optical, Inc. La performance fotocromatica è influenzata da temperatura, esposizione ai raggi UV e materiale della lente. MC 04-2014
he con AR; misurato con 890121 (2006). re standard e fotocromatic e domanda di brevetto EP1 sitions, rispetto a lenti chia UV complessiva di una Tran one UV tezi 1. Brevetto US 7659982 te pro For la al to Criz ifica cert dai raggi UV per i indipendenti che hanno gia del soggetto, forma part e rfolo terz (mo 2. La migliore protezione da rni ato este ori valid e fatt da ppato da Essilor tta dell’occhio che dipenda dire ione E-SPF, il nuovo indice svilu osiz l’esp ude lenti: E-SPF escl lente. Prestazioni delle sole ra sul volto...) e posizione della montatu
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Lo stile in un colore. 54-55_essilor.indd 45
LENTI FOTOCROMATICHE
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Lenti oftalmiche Una veduta dall’alto della convention Hoya all’Hotel Marriott di Milano
COSÌ HOYA VUOLE RILANCIARE IL MERCATO "Tecnologia, Innovazione e Futuro: il bello di lavorare insieme" è stato il titolo delle due convention organizzate dall'azienda a Milano e a Roma nelle scorse settimane di Angelo Magri
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centinaia di ospiti presenti, è intervenuto Enrico Bertolino. Il presidente e amministratore delegato, Maurizio Veroli, e la marketing manager, Anna Maria Nicolini, si sono alternati con Sandro Castaldo, esperto di Focus Management e docente della SDA Bocconi, nella presentazione di numerose
l 25 maggio nell’elegante cornice dell’Hotel Marriott, a Milano, e l’8 giugno nel suggestivo Salone della Fontane, a Roma, Hoya ha tenuto due eventi per presentare ai propri partner italiani le innovative soluzioni 2014 per il rilancio del mercato. In entrambe le serate, a far sorridere, ma anche riflettere le
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Lenti oftalmiche opportunità e stimoli necessari per creare valore nel centro ottico. In particolare Veroli e Nicolini hanno presentato alcune tra le più importanti novità Hoya dei prossimi mesi. «Sensity sono le lenti sensibili alla luce, che, grazie all’esclusiva Stabilight Technology, supera i limiti delle attuali tecnologie fotocromatiche fornendo prestazioni senza precedenti in termini di velocità di reazione, costanti in ogni stagione, per un’ottima qualità e lunga durata – hanno spiegato i due manager - Infatti, si scuriscono come una lente da sole di categoria 3 in 30 secondi e sono più veloci che mai: fino al 45% più scure dopo 90 secondi. E ritornano completamente chiare appena l’intensità della luce nell’ambiente lo permette, fino al 23% più chiare dopo un minuto. Sensity è disponibile in due colorazioni intense e naturali, sviluppate dagli specialisti del colore, in linea con le ultime tendenze per un look moderno: Marrone Bronze e Grigio Silver. Le tonalità di colore sono il 35% più intense». Ma le novità 2014 firmate Hoya non si fermano
Maurizio Veroli, presidente e ad di Hoya Italia, durante l’intervento alla serata milanese, il 25 maggio, cui ha fatto seguito quella al Salone delle Fontane di Roma, l’8 giugno
CASTALDO: PRODOTTO PIÙ SERVIZIO, ECCO L’INNOVAZIONE «È il binomio che un cliente cerca sempre ed è l’unica soluzione capace di creare un’experience nell’acquisto, quindi in grado di generare un cliente soddisfatto, fiducioso e, di conseguenza, fidelizzato», ha rivelato l’esperto di Focus Management e SDA Bocconi ai due eventi organizzati da Hoya. «L'innovazione coinvolge tutta la filiera e deve migliorare ciò che una filiera produce e vende. A livello retail, quindi, occorre la presenza di diverse tipologie d'innovazione, purché siano all'insegna della coerenza: dimensione strategica, dimensione del retailing mix e dimensione relazionale», ha aggiunto Castaldo, il quale ha mostrato alcuni casi interessanti di successo di altri settori, da Eataly a Red di Feltrinelli, da Amazon a PayPal, e ha suggerito la ricetta per rivitalizzare i mercati già esistenti, tra cui non fa eccezione l'ottica. «Occorre soddisfare i bisogni già esistenti in maniera più efficace oppure far emergere nuovi bisogni, ai quali fornire una risposta adeguata e Hoya anche questa sera ha proposto soluzioni nuove in tal senso», ha detto il docente milanese.
qui. «Sono in arrivo le BlueControl neutre a un prezzo speciale, per attirare nel centro ottico anche chi non ha difetti visivi, soddisfacendo il bisogno di protezione dalla luce blu e garantendo il massimo comfort durante l’utilizzo di dispositivi digitali moderni – hanno ricordato Veroli e Nicolini - In tal modo si crea una nuova categoria di business che si affianca al vista e al sole in linea con le attuali esigenze. E poi ci sarà UV Control, l’antiriflesso che protegge gli occhi dai raggi riflessi dalla superficie interna delle lente: grazie a questo trattamento, integrato a uno speciale filtro su entrambe le superfici, è assicurata per la prima volta protezione totale dai raggi UV anche con l’indice 1.50. Infine il nuovo sistema HoyaLook permette di mostrare in anteprima al cliente come starà con la nuova montatura, valorizzando i vantaggi funzionali ed estetici degli indici e geometrie selezionate in termini di occhio ingrandito e sottigliezza della lente». Tutti questi prodotti sono disponibili con il nuovo catalogo Hoya 2014, in vigore dal 23 giugno.
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FUNFASHION: SPECCHIATURA CREATIVA FUNFASHION è la nuova specchiatura creativa intera
con idrofobico per un occhiale vista-sole dinamico e
di D.A.I. Optical™: le lenti presentano specchiature disegnate
contemporaneo. Dalle vendite negli ultimi tre anni il trattamento
in superficie con trattamento antistatico e oleofobico.
Silver risulta essere quello più ambito dai giovani e da chi vuole
È l’imperdibile must have dell’estate!
seguire i trend modaioli dettati dai più importanti stilisti. Strong Silver: specchiatura intera di colore grigio con
Per comunicare al meglio la propria personalità e per non
idrofobico per un occhiale vista-sole classico e funzionale, per
passare inosservati basta scegliere il colore della specchiatura,
gli amanti della semplicità e della sobrietà. Realizzabile anche
tra Silver e Bronze, e uno tra i quattro disegni proposti.
su lenti minerali.
I disegni disponibili sono: heart (cuore), star (stella), crash
Silver fashion: specchiatura semi-trasparente sfumata di
(vetro rotto), luck (fiore).
colore grigio con idrofobico particolarmente adatto per chi ama
È possibile applicare la specchiatura FUNFASHION su qualsiasi
la guida poiché in grado di garantire un’eccellente visibilità della
lente di serie (compreso le lenti con indice 1.5 e 1.6 già colorate)
strada e una nitida visione del cruscotto.
e di costruzione. Inoltre, sono disponibili filtri in base 6 e 8 con
Blu night: specchiatura intera di colore blu con idrofobico
la specchiatura FUNFASHION.
per un occhiale vista sole particolarmente raffinato. Inoltre,
L'innovazione tecnologica del Centro di R&S di D.A.I. Optical
abbinato con il trattamento SUN BLOCKER 400, è adatto a chi
Industries consente, infatti, di personalizzare le classiche
ama gli sport acquatici.
colorazioni con questo rivoluzionario trattamento specchiato
Green: è la novità assoluta. È una specchiatura intera di colore
in grado di donare una forte identità all'occhiale in base alle
verde, ideale per gli sportivi e, se abbinata con una colorazione
esigenze del portatore. Aggiornarsi con le ultime tendenze della
grigio F75 o grigio verde G15, risulta essere particolarmente
moda significa per D.A.I. Optical™ investire in termini di know-
rilassante e riposante.
how affinché tutti gli ametropi possano usufruire di colorazioni
Purple: specchiatura intera di colore viola pensata per i
e trattamenti che donano un tocco originale e moderno.
giovani e per occhiali vista-sole contemporanei.
Fashion: trattamento specchiante
Bronze: specchiatura intera di colore bronzo, particolarmente indicata per montature tartarugate.
Oltre alle ORIGINALI FUNFASHION sono disponibili anche tutte le normali specchiature FASHION che hanno caratterizzato le
È possibile applicare la specchiatura FASHION su qualsiasi lente
ultime due stagioni estive: SILVER, SILVER FASHION, STRONG
di serie (compreso le lenti con indice 1.5 e 1.6 già colorate) e di
SILVER, GOLD, GOLD RED, BLU NIGHT, GREEN, PURPLE, BRONZE
costruzione. Inoltre, sono disponibili filtri in base 6 e 8 con la
che rendono le lenti uniche e inimitabili.
specchiatura FASHION.
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D.A.I. Optical industries: miglioriamo il tuo modo di vedere
Gold: specchiatura intera di colore oro con idrofobico per un occhiale vista-sole contemporaneo. Gold è il trattamento ideale per chi vuole seguire le ultime tendenze della moda e per chi ama lo stile retrò di tutti gli occhiali a goccia. È utile sottolineare che è possibile effettuare la specchiatura gold anche su lenti minerali. Gold Red: specchiatura intera di colore oro-rosso con idrofobico, ideale soprattutto per gli appassionati di sport. Gold Red è ottenuta dall’unione di sei trattamenti sulla superficie esterna e ha, quindi, una tonalità particolarmente ricercata. Silver: specchiatura semi-trasparente di colore grigio
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Lenti oftalmiche
TRANSITIONS: LISSONI, DOMIZI E FOLLETTO I TESTIMONIAL I tre ottici sono i volti per l’Italia della nuova campagna della multinazionale: si fanno portavoce della propria esperienza e raccontano i motivi per cui ogni giorno raccomandano le lenti fotocromatiche ai clienti a cura della redazione
P
di comunicazione come i più importanti testimonial dell’azienda di lenti fotocromatiche. «Sono professionisti che godono di un’elevata stima nel settore, con un business di successo e con una clientela fedele e affezionata», sottolineano in Transitions.
er la sua nuova campagna Transitions Optical ha chiesto a 24 ottici provenienti da dieci diversi paesi di parlare dei risultati raggiunti grazie alle lenti Transitions. Sono loro gli “Ottici di successo” ritratti nelle nuove immagini
“
“
Se desideri un’ attività redditizia devi avere clienti soddisfatti!
Mi stanno a cuore gli occhi dei miei clienti. Solo il meglio!
Massimo Domizi
Amedeo Lissoni
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Chieda a Massimo ciò che pensa:
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L’ottico di successo
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info@otticamancini.it
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Massimo Domizi, Ancona
Occhial house, Milano
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3rd December, 12.34 am
Massimo consiglia le lenti Transitions ai suoi clienti per una visione e un comfort migliori, riscuotendo sempre grande successo. Avere la più ampia gamma fotocromatica da offrire è altrettanto importante per la sua attività. Per questo, quando abbiamo chiesto a Massimo di parlare nella nostra comunicazione pubblicitaria per raccontarci in modo sincero perché consiglia le lenti Transitions, ha accettato senza esitazioni.
Amedeo apprezza i vantaggi delche le lenti Transitions offrono ai suoi clienti. Per questo motivo, quando abbiamo invitato Amedeo a partecipare alla nostra comunicazione pubblicitaria perraccontarvi in modo sincero perché consiglia le lenti Transitions, ha accettato senza esitare. Le lenti Transitions offrono a chi le indossa una nuova esperienza visiva, ogni giorno. Utilizzando la tecnologia fotocromatica più all’avanguardia, sviluppata da più di 110 scienziati nel nostro dipartimento di R&S, le lenti Transitions sono state sviluppate per soddisfare i clienti più esigenti. Offrendoil migliore equilibrio tra tra chiarezza negli ambienti chiusi e scurimento all’aperto, filtrano costantemente la luce, riducendo il riverbero e la stanchezza oculare.
Le lenti Transitions offrono a chi le indossa una nuova esperienza visiva, ogni giorno. Utilizzando la tecnologia fotocromatica più all’avanguardia, sviluppata da più di 110 scienziati nel nostro dipartimento di R&S, le lenti Transitions sono state sviluppate per soddisfare i clienti più esigenti. Offrendoil migliore equilibrio tra tra chiarezza negli ambienti chiusi e scurimento all’aperto, filtrano costantemente la luce, riducendo il riverbero e la stanchezza oculare.
Perché i suoi clienti non dovrebbero beneficiarne? Scopra altre testimonianze di veri ottici-optometristisu www.mytransitions.it
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Lenti oftalmiche TRANSITIONS ITALIA: COMPLETATA L’INTEGRAZIONE CON ESSILOR In seguito alla recente acquisizione da parte della multinazionale francese, è in corso una ristrutturazione, su scala globale, dell’organizzazione commerciale dell’azienda americana, leader nella fornitura di lenti fotocromatiche per i produttori dell’industria ottica. Paolo Valaguzza (nella foto) entra nel Gruppo Essilor in qualità di Transitions Business Development Manager: riportando a Marco Caccini, Vice President Italia, «sosterrà lo sviluppo commerciale della categoria di prodotto fotocromatico Transitions in Italia e coordinerà le attività di Trade Marketing per capitalizzare gli investimenti in comunicazione di Transitions e la già alta notorietà del marchio presso il consumatore», spiegano in Essilor Italia. Il gruppo rafforza, inoltre, la propria presenza sul territorio introducendo cinque Business Consultant a sostegno del brand di lenti a tinta variabile sul mercato italiano. «Dopo una brillante esperienza in Transitions Optical dedicata a incrementare la diffusione delle lenti Transitions attraverso una capillare attività di consulenza, micromarketing territoriale e training, il gruppo dà il benvenuto a Eleonora Avenali, Matteo Berra, Serafino di Nardo, Alessandro Marrese e Marco Romaniello», dicono ancora in Essilor Italia. Secondo Caccini, il marchio Transitions è una delle principali forze propulsive del mercato ottico italiano. «Sono sicuro che la nuova organizzazione darà un'ulteriore spinta all'attività dei centri ottici, creando traffico e animando le vendite», commenta il Vice President Italia. caratteristiche del prodotto: “Comfort, chiarezza, convenienza e protezione. Tutto ciò che serve in una lente… Transitions ce l’ha!”. Altri puntano, invece, sulla soddisfazione del cliente: “Chi non raccomanderebbe il meglio? È per questo che i nostri clienti continuano a tornare da noi anno dopo anno”– spiegano ancora in Transitions – Altri ancora fanno riferimento alla propria esperienza personale legata a un’esigenza di qualità: “Io per primo le indosso ogni giorno, quindi non potrei che suggerire il meglio anche ai i miei clienti”». Per quanto riguarda l’Italia sono tre gli ottici di successo che hanno condiviso la propria esperienza con le lenti Transitions: Amedeo Lissoni di Occhial House di Milano, Massimo Domizi dell’Ottica Mancini di Ancona e Francesco Folletto di Dolceroma di Roma. La nuova campagna di comunicazione rappresenta un progetto di ampio respiro che esorta gli ottici a condividere la propria esperienza di business. Ciascun “sostenitore” Transitions può, infatti, essere contattato dai colleghi mettendosi a loro disposizione per eventuali informazioni e consigli.
Negli interventi a proposito di Transitions i punti di vista dei diversi ottici protagonisti sono molteplici. «Alcuni di loro sottolineano i benefici e le
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Le lenti non sono semplicemente belle sulle nuove montature. Sono fantastiche!
”
Francesco Folletto Chieda a Francesco ciò che pensa:
L’ottico di successo
francesco.folletto@milleocchiali.com
Luxury Showroom, Roma 4th December, 11.04 am
Francesco sa che, consigliando le lenti Transitions, ha una grande opportunità di soddisfarele esigenze dei propri clienti poiché queste lenti offrono ben di più della semplice correzione della vista. Per questo, quando abbiamo incoraggiato Francesco a raccontarvi perché consiglia le lenti Transitions, non ha esitato. Le lenti Transitions offrono a chi le indossa una nuova esperienza visiva, ogni giorno. Utilizzando la tecnologia fotocromatica più all’avanguardia, sviluppata da più di 110 scienziati nel nostro dipartimento di R&S, le lenti Transitions sono state sviluppate per soddisfare i clienti più esigenti. Offrendoil migliore equilibrio tra tra chiarezza negli ambienti chiusi e scurimento all’aperto, filtrano costantemente la luce, riducendo il riverbero e la stanchezza oculare.
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Lenti oftalmiche
ZEISS: COME UNA APP MIGLIORA IL BUSINESS I primi riscontri presso i centri ottici italiani evidenziano la forza delle argomentazioni di vendita proposte dalla nuova campagna sole e da Zeiss UV detector a cura della redazione
La campagna sole 2014 di Zeiss
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spiega perché i punti vendita hanno già risposto più che positivamente. Quali sono i primi riscontri da parte degli ottici sulla nuova campagna Zeiss di protezione solare? I primi riscontri sulla nuova campagna sono molto buoni: con la partenza della stagione estiva gli ottici optometristi stanno apprezzando le argomentazioni di vendita che la nuova campagna offre per facilitare la proposta lenti vista-sole. La nuova
a campagna sole 2014 di Zeiss si rivolge a un target molto ampio, sottolineando l’importanza della protezione visiva in ogni condizione di luce, senza dover rinunciare a estetica o performance, anzi esaltando questi due aspetti scegliendo il prodotto più adatto in base all’esigenza d’uso. Protagonista della campagna è una nuova app, disponibile nei centri ottici italiani dai primi di giugno. Elena Rubino, responsabile marketing di Carl Zeiss Vision Italia,
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Lenti oftalmiche
La nuova app di Zeiss
semplice ed efficace perché è importante avere un occhiale specifico per proteggere gli occhi in base alle diverse condizioni di luminosità, grazie alla possibilità di mostrare in “tempo reale” ai propri clienti l’indice UV del luogo in cui è situato il punto vendita. Come si declina l’offerta di prodotto di Zeiss per l’estate 2014? L’offerta per il 2014 punta sui concetti di protezione e qualità e mette in evidenza tutta la gamma di lenti Zeiss: dai nuovi filtri polarizzanti, alle lenti a scurimento automatico Photofusion , dalle colorazioni ad alte prestazioni Skylet e SkyPol, ideali per attività sportive, a quelle più fashion tinta unita e sfumate disponibili su una vastissima gamma di indici e materiali, completamente rinnovata lo scorso anno nelle diverse tonalità di colore.
campagna permette, innanzitutto, di dare visibilità in vetrina alle lenti oftalmiche grazie a materiali dedicati e di alto impatto visivo per catturare l’attenzione dei clienti finale. Può essere, inoltre, abbinata alla possibilità di consigliare un secondo occhiale specifico per il sole. Infine offre nuovi mezzi per parlare di Zeiss, come la nuova app, Zeiss UV detector, sviluppata per sottolineare l’importanza che la scelta di una lente di qualità ricopre nel garantire benessere visivo e la protezione degli occhi durante la stagione estiva. E quali le opportunità, in termini d’informazione, ma anche di business, offerte dalla app indirizzata al consumatore finale? Zeiss UV detector, scaricabile gratuitamente senza password sia da Applestore sia da Google play, è una app che permette non solo di conoscere in tempo reale l’indice UV medio della località selezionata o di quella in cui ci si trova, ma anche di offrire la corretta informazione per proteggersi al meglio dai raggi ultravioletti. È pensata, infatti, per sensibilizzare il cliente finale sull’importanza della protezione visiva e per aiutarlo a scegliere in modo consapevole una lente di qualità superiore all’interno dell’ampia scelta di lenti Zeiss, tra cui polarizzanti, a scurimento automatico, con colorazioni ad alte performance o fashion in base al diverso indice UV. Questa app ha iniziato a essere utilizzata fin da subito con successo anche dagli ottici optometristi per spiegare in modo
Elena Rubino, responsabile marketing di Carl Zeiss Vision Italia
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