Glasses and Fashion - allegato al Sole 24 Ore

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IL RITORNO ALLE ORIGINI DI GIORGIO ARMANI VEDERCI CHIARO ANCHE SOTT’ACQUA NIENTE STRESS AL SOLE? METTI LE POLARIZZATE

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03 Editoriale /

10 Moda /

Tutto l’eyewear in un click

05 Profili / Tutta la fortuna di Ferré

Family style

12 Moda donna /

Twist and soft lines

16 Attualità /

Il Levriero mette gli occhiali

19 Cover story / Il ritorno alle origini di Giorgio Armani

1 / s ommar i o /

24 Moda donna / Blue mood

26 Moda / Mediterranean soul Mediterranean

28 Moda uomo / So square, so classic

30 Moda uomo /

Orange juice

32 Retail /

Life is…Nau! Life

34 Costume /

Occhiali...famosi

36 Sport / Vederci chiaro, anche sott’acqua

39 Lenti oftalmiche /

Niente stress al sole? Metti le polarizzate

44 Benessere visivo /

Vista-sole, anche la colorazione è fondamentale

47 Shopping / Primavera Estate 2010 Primavera

58 Lenti a contatto / Non mandate in vacanza…le lenti a contatto

In copertina: il modello GA783 di Giorgio Armani

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Tutto l’eyewear in un click di Angelo Magri

Moschino Modello da vista in acetato

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3 / e di t or i a l e /

Ha compiuto da poco i 20 anni e ha già oltre 1 miliardo di fan… Non parliamo di una giovane rockstar planetaria, ma della rivoluzione del nuovo millennio: il web.

Secondo alcune fonti internazionali specializzate, il pubblico di Internet ha superato il traguardo di 1 miliardo di utenti. E l’Italia? Sono circa 21 milioni i web surfer, che portano il nostro paese al dodicesimo posto tra quelli che presentano un maggiore utilizzo, con una quota pari al 2,1% del consumo planetario. Uno su quattro utenti Internet mondiali si trova in Europa, dove si raggiunge una quota pari al 28% del pubblico globale. I navigatori virtuali europei sono secondi soltanto a quelli dell’area Asia-Pacifico, che ha una quota pari al 41%. A seguire il Nord America, con una quota del 18%, l’America Latina (7%) e il Medio Oriente e l’Africa (5%).

Secondo alcuni, inoltre, molto probabilmente il pubblico Internet effettivo è anche superiore: i dati a disposizione comprendono, infatti, solo gli utenti a partire dai 15 anni di età, che accedono al web tramite computer domestici o sul posto di lavoro, mentre escludono l’uso dagli Internet café e da parte del crescente numero di utenti che accedono a Internet tramite telefoni cellulari e PDA. «Il secondo miliardo di utenti sarà online prima ancora di potercene accorgere e il terzo arriverà anche più rapidamente del secondo, fino a ottenere una rete veramente globale di utenti e di idee interconnesse, che andrà oltre i confini e i limiti culturali», ha sentenziato un opinion maker del settore.

Sono altri gli argomenti più cliccati sul web, ma l’informazione risulta uno di quelli maggiormente in crescita. Le notizie, le immagini e i video sulla moda rientrano in questo filone e lo stesso si può dire per nicchie come gli accessori, tra cui gli occhiali. Una comunicazione sempre più rapida ed esigente come l’attuale non può trascurare settori chiave dell’economia e del fashion system. Da questa riflessione è nato glassesandfashion.com, il primo sito interamente dedicato al mondo dell’occhialeria, dotato anche di un’applicazione iPhone. Lì l’eyewear è il protagonista assoluto, come su questo inserto. L’obiettivo è offrire al consumatore finale uno strumento integrato web-carta per portarlo a conoscenza delle tendenze moda, stagione per stagione, e delle principali scelte strategiche, dal licensing alla sinergia con il design, dalla nascita di nuovi talenti al profilo delle griffe più note, fino a una serie di servizi utili al benessere visivo. Abbiamo, quindi, pensato a un modo per esaltare la complementarietà dei due media e sottolineare il valore aggiunto di un oggetto unico, come l’occhiale.

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Francesco Cuomo Artist Siena, Italy

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/ Tutta la fortuna di Ferré / di Alessandra Iannello

/ La maison di via Pontaccio torna alle origini innalzando il porte-bonheur del Maestro a icona del nuovo corso /

Tutti noi abbiamo un portafortuna o un rito scaramantico che seguiamo in maniera maniacale quando dobbiamo fare qualcosa di importante. Anche sul fronte porte-bonheur le regole sono ferree…mai uscire senza cornetti, ferri di cavallo o un oggetto che si ritiene indispensabile per ringraziare la buona sorte. Gianfranco Ferré, per esempio, sfoggiava due spille da balia d’oro, unite fra loro e puntate sulla camicia. Una fungeva da fermacravatta e l’altra da pendente gioiello. Questo vezzo del Maestro è diventato oggi il nuovo emblema e l’icona distintiva del brand. Si chiama Signature Pin ed è la rappresentazione stilizzata della testa della spilla di sicurezza. Oltre a essere il “marchio” delle collezioni, diventa decoro quando si trasforma in stampa all over su tessuti e pelle o

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Dree Hemingway in uno scatto della campagna pubblicitaria primavera-estate 2010

Montatura da vista con Signature Pin

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6 applicazione preziosa quando arricchisce gioielli e accessori. Per esempio la borsa P 24/7 già nel suo nome richiama questo concetto. Infatti P sta per pin, inteso come codice d’accesso al nuovo stile e, soprattutto, come iniziale della parola pin, da Signature Pin, appunto il nuovo emblema del brand. 24/7 perché la nuova it-bag può essere usata 24 ore al giorno per 7 giorni su 7. L’emblema diventa inconfondibile decoro anche sulle aste degli occhiali da vista e da sole, prodotti e distribuiti su licenza da Allison, trasformandosi in un prezioso dettaglio-cerniera che arricchisce le silhouette rettangolari dei frontali da vista e le forme più ampie e stondate delle lenti da sole d’ispirazione vintage.

La Signature Pin appare anche per la prima volta nella campagna pubblicitaria Gianfranco Ferré primavera-estate 2010. Le immagi-

borsa bobèche

Primavera-estate 2010

ni della campagna, realizzate da un team creativo e artistico di talenti internazionali che hanno interpretato con una prospettiva unica e ultra contemporanea il tema della seduzione espresso nelle nuove collezioni disegnate da Tommaso Aquilano e Roberto Rimondi, sono tutte in bianco e nero per sottoli sottolineare l’eleganza stessa dello stile Gianfranco Ferré. La fotografia è stata affidata al duo olandese composto da Inez van Lamsweerde e Vinoodh Matadin, con la direzione artistica di Michael Amzalag e Mathias Augustyniak (M/M), mentre testimonial d’ec d’eccezione è la modella Dree He Hemingway, pronipote del grande scrittore, oggi considerata nuova icona di stile dalle riviste più gla glamorous del fashion system. «Abbiamo scelto Dree Hemingway – dicono Tommaso e Roberto - perché è uno dei personaggi chiave

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Il nuovoxxxxxx emblema si fa elemento decorativo nei tessuti come per la seta della cravatta della linea uomo

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7 e di tendenza del momento e abbiamo distinto dalla fluidità e dalla leggerezza dei tessuti, dall’alternanza di reputato che lei sarebbe stata la giusta volumi diversi e dalle asimmetrie. protagonista per interpretare lo stile fresco, trasfor sensuale e femminile per la collezione estiesti Tutti questi dettagli simboleggiano la trasformazione, l’evoluzione del baco in farfalla che va. Abbiamo incontrato Dree di persona e ci è è il principio cardine della collezione per la veramente piaciuta, una persona affabile e di ottimo gusto…abbiamo riconosciuto in lei la Primavera-estate 2010 nostra chiave di lettura». Le immagini, giocate sul contrasto del black & white e dello sfondo grigio fanno da cornice per le pose dinamiche e sensuali della donna Ferré. «Abbiamo scelto il bianco e nero – continuano i due designer – per rispettare sia il concetto di quanto realizzato per la sfilata sia per dar vita a un’evoluzione del grafismo architettonico Gianfranco Ferré ma caratterizzato da un approccio più soft. Infatti, il bianco e nero scelto è più seppiato e non così rude, non è algido. È un bianco e nero più caldo con luci più avvolgenti per un effetto sogno, anche questo per rispecchiare la femminilità che desideriamo trasmettere». Lo spirito e l’atmosfera unconventional della campagna rivelano il carattere audace e libero di una donna estremamente femminile, slegata dagli schemi e dalle attese, protagonista indipendente del suo tempo. Le figure maschili trasmettono un’attitudine colta, sofisticata, in bilico tra le espressioni più riservate e l’approccio disinvolto del new classic style di stagione. La staticità del set e il senso dell’equilibrio architettonico, contribuiscono a esaltare il senso di un’eleganza viva, reale, vicina allo spettatore. Uno stile in movimento,

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8 stagione primavera/estate. Così la materia si ripiega su se stessa a creare nuove forme. Il duo Aquilano e Rimondi ha lavorato con i tessuti facendo emergere superfici incredibilmente elaborate ma al tempo stesso delicate, quasi senza peso. All’impalpabilità dei materiali si contrappone la fisicità delle applicazioni come le spirali Dalla pochette gioiello al borsone da viaggio per lui la Signature Pin è protagonista

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metalliche ricamate o martellate sull’organza.

Novità della stagione anche una linea di gioielli che la maison di via Pontaccio ha realizzato in partnership con Damiani. Si tratta di macrocatene d’oro arricchite ulteriormente da diamanti e di bracciali con pietre dure sfaccettate applicate come fossero borchie.

Tommaso Aquilano e Roberto Rimondi

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/ Family Style / di Francesca Tirozzi

/ I piccoli come le loro mamme e i loro papà. Ecco le montature per adulti che strizzano l’occhio al mondo delle taglie mini, senza rinunciare a comfort e a un tocco fashion /

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01. Rodenstock / Il modello da bambino (sotto) propone lenti squadrate da inserire nella montatura. Il design minimal delle forme è, invece, il protagonista principale dell’occhiale da adulto (sopra) che si distingue per le aste laterali colorate / 02. Barbie / Il rosa è il protagonista della collezione, sia per le bimbe che per le loro mamme.

Mentre il modello kids (sopra) presenta sull’asta una trama a pois multicolor, quello per adulti (sotto) si distingue per lo spiccato stile vintage, impreziosito da inserti in madreperla /

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03. Ray-Ban / Ormai un must have per gli adulti (sopra), i modelli sole in acetato in versione colorata vengono proposti anche nella versione bambino (sotto) / 04. Eschenbach Optik/ Per l’adulto (sopra), montatura a giorno leggerissima, grazie alle aste e al muso in Titanflex, estremamente resistente. I frontali arrotondati, le linee sottili ed eleganti esaltano con discrezione tutti i visi. Per le bimbe (sotto), aste rifinite con stampe digitali su acetato per il modello della linea Crush /

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/ Twist and soft lines /

/ Charme femminile allo stato puro. Forme classiche, impreziosite da dettagli sartoriali, sembrano intrecciate da abili mani. Ecco creati modelli dalle forme sinuose, leggere e sofisticate che incorniciano il volto donando un effetto très chic /

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/ moda don n a /

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01 03 01. Emilio Pucci / Il concetto “intreccio” fonde plastica e metallo in un sofisticato equilibrio, che riproduce la complessità dell’incastro. Il logo è inciso a laser in alto sulla lente destra; le lenti sono sospese delicatamente sulla montatura aperta lateralmente / 02. Giorgio Armani / Occhiale da sole in iniettato che seduce con una linea ampia e squadrata, enfatizzata dalla piccola forcella in metallo che incornicia le lenti. Il logo è visibile nella parte iniziale delle aste / 03. Gianfranco Ferré / La Signature Pin, emblema iconico dello stile della Maison, decora le aste di questo modello da sole trasformandosi in un prezioso dettaglio cerniera /

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Embrace the demons.

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04. moschino / Occhiale da sole in metallo fresato dalla forma squadrata. Le aste in acetato a onda sono decorate da tre perle Swarovski / 05. Valentino / Shape oversize e design razor flat per questo modello da sole in iniettato.

I profili, esaltati dal dettaglio in metallo e dal logo, svelano la costruzione sofisticata dell’occhiale / 06. Vogue / Modello oversize in iniettato, caratterizzato da linee essenziali e decisamente fashion. Ciò che lo rende particolare è un elegante frontalino in metallo e una sofisticata lavorazione a nodo, che unisce l’asta al frontale /

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/Il Levriero mette gli occhiali / di Alessandra Iannello

/ Continua la marcia di Trussardi verso il completamento del proprio concetto di total look. Dopo una linea dedicata ai motociclisti urbani ecco arrivare gli occhiali per le collezioni Tru Trussardi e per la prima linea di lusso Trussardi 1911 /

/ a t tu a l i t à /

16 Il brand Trussardi, forte di oltre cento anni di storia, travalica il concetto stesso di moda per diventare sempre più stile di vita. Per avere una summa di questo rinnovamento basta visitare il concept store milanese Trussardi 1911, la prima boutique della maison interamente dedicata al lifestyle con una selezione di accessori delle collezioni uomo e donna, oggettistica per la casa (candele e complementi d’arredo) ma anche riviste, quotidiani e pubblicazioni d’arte da sfogliare in libertà su un grande tavolo comune.

Una sezione dello spazio, a cui fa da sfondo una parete con una composizione di sette qualità di marmi verdi, rari e preziosi provenienti dall’India, dall’Iran, dalla Cina e dall’America del Sud, è dedicata ai fiori: i clienti possono infatti ammirare una ricca varietà di orchidee distribuite in esclusiva da Trussardi 1911. Concepito e progettato dal direttore creativo di Trussardi 1911 Milan Vukmirovic, capace di interpretare con sensibilità contemporanea le eccellenze della maison del Levriero, il nuovo negozio reinventa e coinvolge tutto il piano terra di Piazza della Scala. Anche il Café Trussardi, inaugurato nell’aprile 2008 (con il déhors disegnato dall’architetto Carlo Ratti e l’installazione di verde verticale ideata da Patrick Blanc) unisce e condivide ora i suoi spazi con quelli della boutique creando un unico ambiente di 400 mq il cui pavimento è realizzato con oltre mille doghe in legno antico tinte artigianalmente. Al primo piano del palazzo si trova il ristorante Trussardi Alla Scala, insignito di due stelle dalla guida Michelin Italia 2009, che è stato di recente riaperto dopo una ristrutturazione completa. Ognuna delle attività del gruppo è diretta da un giovane talento internazionale: Milan Vukimirovic, direttore creativo di Trussardi 1911, Massimiliano Gioni, direttore artistico della Fondazione Nicola Trussardi, Andrea Berton, direttore del ristorante Trussardi Alla Scala e del Café Trussardi. Tutte le attività sono originate e coordinate da

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Beatrice Trussardi (nella foto), che è amministratore delegato e presidente del gruppo. In particolare, nel comparto fashion, Trussardi 1911 ha rappresentato per il gruppo una grande rivoluzione ma è una sintesi dei valori che da sempre caratterizzano il mondo Trussardi: artigianalità, produzione tutta italiana, uso di materiali pregiati, definizione dei tagli, cura dei più minimi particolari ma anche un gusto eclettico e contemporaneo che ridefiniscono l’idea di lusso. Non è tanto il gusto Trussardi a essere cambiato quanto la prospettiva e lo sguardo: Trussardi è oggi molto più vicino alle nuove generazioni di cui rappresenta i valori (la mobilità, l’eclettismo, la rapidità ma anche l’attenzione maniacale ai dettagli e il gusto per le manifatture pregiate) ed è un marchio di lusso di cui si riconosce l’assoluta qualità del prodotto.

Ultima licenza in ordine di tempo gli occhiali. Perché avete scelto questo accessorio?

Gli occhiali sono da sempre un accessorio molto importante nel look degli uomini e delle donne. Abbiamo lanciato in occasione dell’ultima edizione del Mido una nuova licenza globale con Charmant Group, un gruppo giapponese di grande prestigio, con cui abbiamo stretto una partnership fondata sull’idea della qualità assoluta. Per Trussardi, che da quasi cento anni è capace di combinare la tradizione e la qualità artigianale con l’innovazione, la ricerca e le visioni contemporanee, Charmant Group garantisce un nuovo standard di eccellenza, le nuove collezioni stanno infatti nascendo grazie a una sintesi di stile, tecnologia, cultura e storia, valori che condividiamo con il nostro nuovo partner.

Che canali di vendita seguiranno gli occhiali?

Siamo pronti a lanciare le nuove collezioni di occhiali da vista e da sole Trussardi 1911 e Tru Trussardi: i nostri clienti

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potranno trovarli sul mercato a partire da gennaio 2011.

I canali di vendita saranno molteplici e rispecchieranno il grande lavoro di riposizionamento dei marchi che il gruppo ha perseguito in questi ultimi anni. Le collezioni di occhiali Trussardi 1911 saranno disponibili nei nostri punti di vendita monomarca, naturalmente, ma anche presso gli ottici più importanti del mondo, con un’attenzione molto precisa alla qualità dell’offerta e del punto vendita, oltre che del prodotto. Gli occhiali Tru Trussardi, invece, avranno una diffusione più allargata: oltre ai nostri monomarca nel mondo stiamo lavorando a una distribuzione capillare che possa portare i nostri clienti, i nuovi professionisti della città, a contatto con questo nuovo prodotto del gruppo.

Oggi il mondo Trussardi non è solo un total look ma si estende anche all’oggettistica e l’arredamento. Quale sarà la prossima categoria merceologica verso cui vi rivolgerete?

Trussardi si sta muovendo in un territorio molto dinamico in questo momento in cui è molto importante offrire ai propri clienti qualità riconoscibile, basata su materiali e forme innovative e sul valore intrinseco dei prodotto. Trussardi è da sempre uno stile di vita: offriamo ai nostri clienti qualità assoluta per affrontare ogni momento della giornata, accompagnati dall’innovazione, dalla ricerca di forme innovative, dalla riconoscibilità che proviene da quasi cento anni di storia.

Per questo stiamo puntando su collaborazioni a livello internazionale che amplifichino questo principio: di recente abbiamo stretto un’importante partnership con Cathay Pacific, senza dubbio una delle più prestigiose compagnie aeree del mondo, per il lancio della loro nuova rotta Milano-Hong Kong. Il prossimo anno,

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in occasione del nostro centenario, sarà ricco di sorprese in questo senso.

Il nuovo concept store di Milano è un format che verrà replicato in altre città? Se si, quando e dove.

Il concept store di Piazza della Scala, che abbiamo inaugurato a settembre, è un punto vendita unico che propone una modalità di approccio al cliente completamente nuovo e inusuale. Il concept store, infatti, è un vero salotto contemporaneo, in cui il cliente può godere dei servizi più diversi. La boutique di lusso si trasforma in un territorio aperto dove incontrarsi e confrontarsi: non più solo lusso accessibile ma lusso condiviso. Il concept store è nato nei luoghi che da sempre hanno fatto la storia dell’azienda, il palazzo di Milano è il nostro fiore all’occhiello fin dal suo restauro e riapertura nel 1996, per questo è un modello difficilmente riproducibile. Stiamo invece sperimentando strade innovative anche per i nostri nuovi punti vendita: abbiamo appena inaugurato (il 1° maggio, in coincidenza con l’Expo) un nuovo flasghip store Tru Trussardi a Pudong, a Shanghai che riunisce i marchi Trussardi 1911 e TJ Trussardi Jeans.

Con questa strategia, nuove idee per ogni contesto, siamo in grado di avvicinarci ai nostri clienti sul mercato globale, evitando di riprodurre lo stesso modello ovunque ma orientandoci in territori diversi a seconda della specificità del luogo.

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Qualche informazione economica Il Gruppo Trussardi conta oggi oltre 400 punti vendita sparsi in tutto il mondo tra monomarca, corner e clienti multibrand. È un momento molto dinamico per il gruppo che può vantare un fatturato complessivo wholesale di oltre 500 milioni di euro.

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© Silhouette / valid until 07.2010

TITAN MINIMAL ART L’occhiale piú comodo del mondo.

Un piacere quotidiano!

/ Il ritorno alle origini di Giorgio Armani / di Alessandra Iannello

/ Lo stilista milanese si ispira al proprio archivio per disegnare una nuova linea di occhiali da vista dall’elevato contenuto di artigianalità, dedicati all’uomo ma in grado di stupire anche il pubblico femminile /

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hanno reso le proposte della griffe inconfondibili, per la precisione delle forme e la purezza delle linee. «Preferire le linee pure – dice il designer - non significa eliminare gli ornamenti, piuttosto evitare le forme artificiali, scomode o impossibili da indossare». Nasce da queste convinzioni la nuova collezione da vista in cui il design raffinato unisce tradizione e modernità. L’artigianalità è rappresentata dalla lavorazione manuale di quegli elementi che contraddistinguono un occhiale di prestigio, mentre l’attenzione ai dettagli, imporgiorgio armani autunno-inverno 2010-2011 tanti ma mai ostentati, nella loro essenza retrò si confermano eternamente eleganti. Un esempio Guardare al passato senza tralasciare il futuro. viene dai modelli realizzati in Plastica Light (un Così si potrebbero riassumere le linee guida che materiale leggero, duttile e resistente), che si caGiorgio Armani ha seguito per disegnare le proposte delle montature della linea “Giorgio Armani – The new optical collection”. Con questi occhiali “Le Roi” ritorna alle radici del proprio stile rieditando modelli del suo passato rispolverando le tradizioni custodite nel corso degli anni negli archivi dell’eyewear e recuperando così i segreti che

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20 momenti di lavorazione artigianale della montatura

ratterizzano per una spiccata componente manuale. Infatti le montature hanno cerniere a rivetto ribattute, tipiche degli anni ’40, e rivetti quadrati su frontali e aste sempre caratteristici di quel periodo. Sempre a mano è eseguita la lucidatura a ruota, detta “brillantatura”, che accentua la luminosità delle colorazioni.

Sono invece realizzati con l’impiego di metallo e acciaio i modelli che ripropongono l’estetica che ha segnato gli anni ’90. Così si passa dalle forme più minute e arrotondate fino al classico Aviator passando per l’ampia sagoma quadrata, il tutto con una particolare attenzione per le aste: sottili, decorate con una guarnizione tubolare di plastica e cerniere a pistone. Si caratterizza invece per il design forte fatto di sagome dalla linea decisa, che rielabora una tendenza unisex anni ’50-’60, la serie Plastic Bold. L’acetato delle montature viene lucidato a mano. Questo

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passaggio restituisce corpo e spessore e accentua il gusto attuale del materiale conferendogli anche un tocco quasi vellutato. I rivetti di forma rettangolare sono il segno caratterizzante di frontale e aste e sono personalizzate all’interno dal logo Giorgio Armani. «Si tratta – spiega Roberto Vedovotto, amministratore delegato del Gruppo Safilo, che ha in licenza fra gli altri i marchi Giorgio Armani ed Emporio Armani – di una collezione di pregio assoluto, in cui crediamo molto e che sarà sicuramente apprezzata per l’elevata qualità dei materiali, delle lavorazioni e dei dettagli». La prima uscita di Giorgio Armani – The new optical collection prevedeva tredici modelli maschili (che grazie alla loro forma glamour non

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campagna primavera-estate 1993 by peter lindberg

campagna per la collezione autunno-inverno 1992-93 by aldo fallai

elementi di stile rendono il modello attuale e retrò al tempo stesso: l’inserto in acetato ai lati delle lenti richiama un mood vintage e raffinato, mentre i dettagli in iniettato lungo le aste in metallo (personalizzate dal logo Giorgio Armani) conferiscono personalità ai profili. Il modello vede il color palladio abbinato dispiaceranno anche alle donne) e uno femminile. a inserti e lenti di diverse A questi sono seguiti altri due modelli da donna e tonalità che avviciquattro da uomo, di cui due in titanio, in vendita nano gli inserti presso i migliori ottici. bordeaux alle lenti rosa scuEleganza al sole Anche nelle proposte eyewear per il sole si ritrova il gusto retrò della linea optical. Un esempio è il nuovo occhiale maschile in metallo che, grazie alla forma rotonda in acciaio, al ponte e alle aste ultraslim, reinterpreta i dettagli originali. Raffinati

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22 ro, quelli neri alle lenti grigie e quelli avana alle lenti brown. Il gusto anni ’50 rivive nell’occhiale da sole in acetato dalla forma squadrata e dagli spessori decisi. Questa montatura vanta dettagli di ispirazione retrò, come i rivetti rettangolari visibili ai lati del frontale e nella parte iniziale delle aste.

Internamente, le anime delle aste sono personalizzate dal logo Giorgio Armani all-over. La gamma cromatica comprende le tonalità del bordeauxavana scuro con lenti rosa scuro, del blu-avana scuro con lenti grigie, del nero-cristallo con lenti grigio scuro e dell’avana scuro con lenti marrone. Per lei le influenze spaziano dagli anni ’50 ai ’60, fino ai più grintosi Eighties. In particolare si caratterizza per raffinatezza ed eleganza l’occhia-

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le in acetato che affascina con linee ampie e arrotondate, che richiamano uno stile anni Sessanta.

Il modello è decorato da ricercati dettagli, come i rivetti a vista e il logo Giorgio Armani in metallo, visibile sulle colorazioni del rosso-cristallo con lenti bordeaux, dell’avana-cristallo con lenti marrone sfumato, del viola-cristallo con lenti grigie e del nero con lenti color grigio scuro. Seduce invece con una shape ovale e ricercata la montatura in acetato che si arricchisce grazie a ricercate cifre di stile quali i piccoli rivetti in metallo che sono visibili ai lati del frontale e nella parte iniziale delle aste. La palette cromatica si declina nelle nuance del rosso-cristallo, dell’avana-cristallo, del violacristallo e del nero.

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/ Blue Mood / / Il colore degli abissi è protagonista della bella stagione, in tutte le sue sfumature. Sguardo profondo e seducente per questi occhiali dalle forme ampie e misteriose /

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/ moda don n a /

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01 03 01. Tiffany&Co. / La targhetta a forma di cuore con l’incisione Return to Tiffany accentua il fascino oversize di questo modello in acetato / 02. GF FerrÊ / Evoluzione del pop style e della profilatura a bassorilievo per questo modello dalle curve avvolgenti, tratteggiate dalla riga lungo tutta la montatura / 03. Givenchy / Modello in plastica dalla forma frontale decisa e di stampo unisex, con aste alte e importanti, caratterizzate dal decoro delle stelline che si ritrova in altri accessori della maison /

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04. Jil Sander / Montatura lievemente arrotondata che crea un effetto di morbida curvatura con le scanalature delle aste e del frontale. La leggerezza degli angoli e i particolari a conchiglia ne esaltano il profilo femminile / 05. Lacoste / Montatura sole donna in acetato, disponibile in cinque colori, caratterizzata da un inserto in metallo sull’astina con il classico logo del coccodrillo riportato in piccolo /

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/ Mediterranean Soul /

/ Palette di colori molto naturale con contrasti cromatici interessanti per questi modelli che si ispirano alle tonalità del cielo e della terra. Per uno sguardo caldo, in perfetto stile mediterraneo, per lui e per lei /

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01 03 01. Versace / Modello perfetto per chi desidera una montatura oversize la cui forma tonda si ispira ad atmosfere anni ‘80. Sul frontale è ben evidenziato il motivo “Greca” / 02. Exté / Occhiale da sole unisex, realizzato in avana multicolore (avana blu, avana viola e avana porpora). I frontali e i terminali sono in acetato mentre le aste in acciaio sono intagliate / 03. Gianfranco Ferré / Occhiale maschile avvolgente, in acetato camouflage, con aste in metallo/

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04. Custo Barcelona / Occhiale femminile in celluloide dalla forma grande, colori mediterranei e accostamenti cielo/terra con il brio dello stilista catalano / 05. Dior / Per lei seducente forma butterfly per questo occhiale da sole in acetato, dal mood iperfemminile, essenziale e sofisticato al tempo stesso. Sulle aste il logo “Dior” a singole lettere di metallo è visibile su raffinati accostamenti cromatici /

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/ So square, so classic / / Un modello che non passa mai di moda. Per il lui che vuole essere classico ecco gli occhiali must-have della stagione, in cui il nero è protagonista /

/ moda u omo /

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01. Gianfranco Ferré / Una combinazione bimaterica distingue questo modello da vista, con la barra in acetato applicata sulla montatura in metallo opaco. Le aste, alte e sottili, sono caratterizzate dai dettagli in metallo alla fine del terminale / 02. Gucci / Distinte e contemporanee le interpretazioni dell’acetato nella silhouette più classiche e squadrate, con aste definite dal logo t-bar / 03. Byblos / Occhiale da vista realizzato in acetato nero-grigio striato /

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/ moda u omo /

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04. Marc O’Polo / Modello realizzato con materiali di alta qualità. Lavorazione eccellente, massima funzionalità e forme puristiche senza tempo / 05. Sean John / Accenti moderni e aste in zyl impreziosite da una placchetta dorata, per questo modello che ridefinisce il lusso, mixando un sofisticato vintage a uno stile moderno /

2010 Rodenstock è anche

Collezione Originals

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/ Orange juice / / Colore estivo per eccellenza, l’arancione tinge di solarità modelli sportivi, dalle linee grintose. Per non passare inosservati… /

/ moda u omo /

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01. Frankie Morello / Occhiale da sole d’ispirazione anni ‘80 unisex dalla forma ampia e bicolore in acetato con frontale fresato e doppio ponte. Particolare in metallo con logo su entrambe le aste, molto sottili / 02. Emporio Armani / Design attuale per l’occhiale da sole maschile dalla forma rettangolare con doppio ponte.

Ricercati gli elementi di stile: frontale con le lenti all’interno di cerchi in acetato, aste ultra-sottili, inserto colorato a smalto sul doppio ponte e simbolo dell’aquila in metallo nella parte iniziale delle aste / 03. Carrera / Prosegue l’inarrestabile successo del modello Champion, ormai vera e propria icona di stile. L’occhiale, dall’inconfondibile forma a goccia, è in Optyl, marchio che contraddistingue un materiale ultraleggero, anallergico e dai ricercati effetti cromatici /

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04. Diesel / Appeal contemporaneo per i nuovi occhiali da sole in acetato e metallo, dalla forma squadrata a goccia per la proposta maschile, caratterizzato da particolari contrasti cromatici tra frontale e aste / 05. Italia Independent / Gli occhiali da sole OOONeon sono una reinterpretazione dell’iconica forma a goccia aviator, caratterizzati dalla montatura in acciaio spazzolato con gli occhi e terminali in acetato, contraddistinti da una speciale colorazione neon /

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/ Life is…Nau! / di Angelo Magri

/ Tutti i segreti della prima catena italiana di punti vendita ottici monomarca, che negli ultimi tre anni ha sempre raddoppiato il proprio giro d’affari /

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fabrizio brogi, presidente nau!

Qual è stato uno dei fattori di successo per un marchio come Swatch? «La facilità d’ingresso nei suoi negozi per il consumatore, che in questo modo scopre una marca e il mondo che la caratterizza: colorato, diverso e pure conveniente. Ecco, noi ci siamo ispirati, nel nostro piccolo, a questo modello». Parte da qui Fabrizio Brogi per spiegare il fenomeno Nau!: meno di cinque anni fa avvertì un vuoto nel settore, per cui decise di lanciare la prima catena italiana monomarca dell’ottica.

«E in così poco tempo siamo riusciti a essere sempre meno insegna e sempre più riconosciuti come la nuova marca di occhiali – afferma il presidente della società, che ha il proprio quartier generale a Varese – La grande attenzione al cliente finale si conferma anche nella cura del design del prodotto, della qualità dei materiali, dell’innovazione nelle lenti, il tutto a un prezzo giusto».

Sarà per questo che numerosi personaggi del grande e del piccolo schermo hanno scelto di entrare in un negozio Nau! e li vediamo indossare i nostri occhiali: Diego Abatantuono, Alessia Marcuzzi, Antonio Albanese, Cristiano Malgioglio, Tessa Gelisio, per citarne solo alcuni. Il fenomeno cresce, al pari dei numeri che lo contraddistinguono: 5 milioni di euro di fatturato nel 2009, 10 previsti per l’anno in corso, 28 punti vendita oggi,

Due immagini del punto vendita nau! nel centro commerciale porte di catania

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Occhiali eco-friendly

di cui 14 in franchising e 14 diretti, e 35 previsti a fine anno, 150 addetti tra diretti e indiretti.

«E soprattutto un volume d’affari raddoppiato negli ultimi tre anni senza soluzione di continuità e utili già ottenuti e sempre reinvestiti», sottolinea Brogi. Contemporaneamente si stanno allargando i territori su cui è presente Nau!.

«Siamo ben radicati in tutto il nord Italia, ma da un paio di mesi abbiamo toccato anche la Sicilia, con il punto vendita nel nuovissimo centro commerciale Porte di Catania – spiega Brogi – L’obiettivo, una volta che entriamo in una regione nuova, è consolidare lì la nostra pre-

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33 / retail /

Che Nau! sia un’azienda attenta all’impatto ambientale lo dimostra la ormai pluriennale collaborazione con Legambiente. La prossima, infatti, sarà la quarta estate in cui l’insegna di ottica proporrà una collezione di occhiali da sole in plastica riciclata, in qualità di fornitori ufficiali della Goletta Verde, la storica imbarcazione dell’associazione no profit che solca i mari italiani per monitorarne lo stato di salute.

La nuova collezione s’ispira al mondo degli insetti. Api, farfalle e coccinelle sono, infatti, protagonisti dei nuovi modelli sole e vista della collezione Bee Friendly, che conferma l’impegno di Nau! nei confronti dell’ambiente e al contempo dei consumatori, con prodotti certificati e conformi alle normative europee. Nau! è l’unica marca a produrre occhiali interamente made in Italy che hanno ottenuto, nel 2009, la certificazione Plastica Seconda Vita.

senza». La tappa successiva sarà oltre i confini nazionali? La famiglia Nau! ci conta. «Nel nord Italia siamo ormai una realtà dove la filosofia ispiratrice si è già concretizzata in prodotti apprezzati dalla clientela, fidelizzata anche grazie all’approccio etico e al fatto che i modelli di occhiali che proponiamo sono sempre in edizioni limitate – spiega il presidente di questa nuova marca – Anche altrove, comunque, i margini di crescita non mancano: stiamo persino rallentando la potenziale espansione, perché vogliamo mantenere alto il livello di servizio alla clientela».

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/ Occhiali...famosi / di Luisa Espanet

/ Una montatura particolare identifica il carattere dei personaggi tanto quanto il loro modo di vestirsi o di muoversi, al punto da diventare un feticcio per fan e collezionisti /

/ cos tu me /

34 Occhiali neri e cappello calato sulla fronte. È l’immagine di Greta Garbo, la divina, che, abbandonato lo star system a soli 35 anni, si nascondeva così ai fotografi.

Curiosamente quegli occhiali-maschera sono diventati un elemento d’identificazione.

Anche gli occhiali da vista sono o sono stati il segno particolare di tanti personaggi. A cominciare da Camillo Benso Conte di Cavour e dalle sue montature d’oro.

Chi potrebbe pensare a Gandhi senza gli occhiali metallici, di cui diceva «mi hanno fatto intravedere l’India libera»? Così importanti da essere comprati all’asta da un magnate indiano per 1,8 milioni di dollari, insieme all’astuccio, ai sandali, e allo Zenith da taschino. Di Bertold Brecht nessuno ricorda il colore degli occhi o la forma del naso, ma tutti hanno presente gli occhiali scuri e tondi. Simili a quelli di un’altra celebrità, Le Corbusier. La montatura nera, disegnata dallo stesso architetto, era così personalizzante che qualcuno sostiene che lo pseudonimo venga da “corbeau”(corvo).

Anche se è più probabile che Charles-Edouard Jeanneret-Gris l’abbia preso dal cognome della madre (Lecorbesier). In tartaruga scura anche gli occhiali di

elton john

greta garbo

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Camillo Benso Conte di Cavour

Woody Allen, che hanno fatto tendenza soprattutto tra gli intellettuali. Per John Lennon gli occhiali tondi in oro sono stati una connotazione “fisica” importante, tanto da essere ritratto con questi da Andy Warhol. Regalati all’interprete durante uno degli ultimi tour in Giappone, sono stati battuti all’asta nel 2007 per 1,4 milioni di euro. Niente a che vedere con la quotazione degli occhiali da sole rettangolari di Liam Gallagher. Messi all’asta a Londra, dopo il concerto di Cardiff nel dicembre del 1997, per 1.000 sterline e invenduti, furono battuti l’anno dopo per 400 sterline in abbinamento a un cd autografato dei Travis, supporter degli Oasis. Più piccoli, ma tondi come quelli di Lennon, gli occhiali di Lucio Dalla. Con lenti scure o chiare fanno ormai parte della fisionomia del cantante. Il rimpianto Yves Saint Laurent, che ha decretato per quarant’anni come doveva cambiare il modo di vestire della donna, è sempre stato fedele a un solo tipo di occhiali, con montatura nera e squadrata. Per continuare con la moda, Karl Lagerfeld non si leva mai gli occhiali da sole. Sostiene che gli piace vedere in tonalità più smorzate, ma con gli intimi ammette che gli tolgono dieci anni. Qualsiasi signora magra, con capelli a caschetto e occhiali neri, in prima fila alle sfilate a braccia conserte, potrebbe essere scambiata per Anna Wintour, direttore di Vogue America. Nella politica italiana gli occhiali più noti sono quelli di Andreotti, enfatizzati per Toni Servillo, suo replicante nel film “Il Divo”. Stupiscono quelli rossi di Maroni, perché forse qualcuno li vor-

lucio dalla

rebbe verdi Padania. Tra gli occhiali dello sport passati alla storia quelli da sole di Livio Berruti nei vittoriosi 200 metri alle Olimpiadi di Roma del 1960: «Sono miope e la luce mi dà fastidio», diceva. Normale dotazione, ma particolari, quelli bianchi di Simon Ammann, il campione di salto di Vancouver, tanto da essere venduti a un’asta su eBay per 5.200 franchi svizzeri.

Per ritornare allo spettacolo, chi potrebbe immaginare Lina Wertmüller senza gli occhialoni bianchi? Come riuscirebbe Giorgio Panariello nell’irresistibile imitazione di Flavio Briatore senza i Ray-Ban sfumati azzurri e ovviamente il pareo?

Non si può dire altrettanto, cioè che siano parte del viso, gli occhiali di Elton John, perché li cambia in continuazione. Ne possiede chi dice 300, chi 4 mila, che tiene in valigie di alluminio. Victoria Beckham, invece, i suoi firmati (anche da lei) li conserva, è il caso di dirlo, in frigorifero, ma in uno speciale, con 3.500 cristalli Swarovski. In tema di collezioni, impossibile non considerare Peggy Guggenheim, che oltre a opere d’arte amava raccogliere e indossare occhiali da sole stravaganti.

/ cos tu me /

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riedizione di un modello dello scultore edward melcarth per peggy guggenheim prodotta da safilo e esposta nella galleria guglielmo tabacchi

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/ Vederci chiaro, anche sott’acqua / di Olimpia De Casa

/ Immersioni subacquee e snorkeling: due opportunità meravigliose per toccare con mano fauna e flora altrimenti nascoste. Se siete affetti da disturbi oftalmici, niente paura: con le “giuste” maschere, sono esperienze praticabili da tutti /

/ s p or t /

36 Ci siamo, le tanto agognate vacanze estive si avvicinano e l’esercito, o forse sarebbe meglio dire la flotta, di professionisti subacquei e semplici neofiti desiderosi di scoprire le meraviglie del Grande Blu si appresta a pianificare ferie e settimane azzurre. Complice la natura stessa del territorio italiano, che con i suoi circa 8.000 km di coste regala davvero l’imbarazzo della scelta, non serve necessariamente optare per l’estero. Ciò che piuttosto occorre tenere in adeguata considerazione alla vigilia di un soggiorno incentrato sulle attività subacquee o di snorkeling (nuoto in superficie tramite maschera, snorkel o boccaglio, pinne e giubbotto galleggiante) è l’at-

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trezzatura di cui rifornirsi. Specie se si è affetti da problemi oftalmici. Prima di scandagliare i fondali, è bene raggiungere i siti prescelti muniti dei giusti equipaggiamenti. Ad accompagnarci in questo straordinario viaggio è Fabio Faralli, docente di fisiopatologia subacquea al corso di laurea in medicina e chirurgia dell’Università degli Studi di Pisa presso l’Accademia Navale di Livorno e capo servizio sanitario del Raggruppamento Subacquei e Incursori Teseo Tesei della Marina Militare Italiana.

Faralli ci ha spiegato che esistono molti tipi di maschere che possono essere utilizzate per le differenti attività subacquee. «Volendo sintetizzare ed escludendo quelle impiegate in campo militare e professionale, possiamo distinguerle in due tipologie principali: quelle per l’immersione in apnea e quelle per l’immersione con l’autorespiratore.

Tra queste ultime un’ulteriore distinzione può essere fatta tra i gran facciali, cioè maschere che coprono tutto il volto, bocca compresa, e maschere che coprono solo occhi e naso e che sono le più comunemente usate. La principale distinzione tra maschere per apnea e per autorespiratore è nel volume interno: ridotto al minimo nelle prime, più ampio nelle seconde».

Altrettanto vasta è la scelta che si offre a quanti hanno problemi oftalmici, esistendo maschere che permettono, senza alcuna controindicazione e con l’impiego di apposite lenti, la correzione dei più comuni difetti di rifrazione. «Le lenti possono essere montate sostituendo direttamente il vetro della maschera, ma esistono anche tecniche che

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fabio faralli, docente di fisiopatologia subacquea all’università degli studi di pisa e capo servizio sanitario del raggruppamento subacquei e incursori della marina militare

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/ s p or t /

permettono di incollare lenti graduate al vetro originale della propria maschera». Ma qual è l’iter da seguire per procurarsele? «Si consiglia sempre un’accurata visita dall’oculista prima di contattare, con la prescrizione, rivenditori specializzati. Ritengo comunque che qualsiasi negozio di articoli da sub sia in grado di fare il lavoro per noi o per lo meno di indirizzarci verso i fornitori specializzati».

Se durante il soggiorno estivo vi venisse in mente di provare l’esperienza dell’immersione in notturna, sappiate che le precauzioni richieste non sono equiparabili a quelle previste per l’immancabile bagno a mezzanotte. «Il consiglio che mi sento di poter dare è quello di assicurarsi sempre almeno una doppia fonte di luce e di raddoppiare le sicurezze che si predispongono solitamente per un’immersione diurna. Quella in notturna può essere un’immersione esaltante, ma può anche trasformarsi in un’esperienza terrificante. In un ambiente straordinario, quale quello subacqueo, a parziale deprivazione sensoriale, perdere il riferimento visivo e trovarsi immersi nell’ oscurità può innescare una serie di fenomeni che, se non si è stati opportunamente addestrati, portano spesso a reazioni di panico, con conseguenze facilmente prevedibili e che possono sfociare nella tragedia».

Quali, infine, le accortezze che deve avere l’acquirente affetto da problemi di natura oftalmica in fase di acquisto e quindi di scelta del modello? «La regola è sempre quella di sottoporsi a una accurata visita oftalmologica, anche per escludere la presenza di eventuali rischi o controindicazioni alla attività subacquea; quindi, con l’eventuale prescrizione, rivolgersi al fornitore di fiducia,

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esponendo le proprie esigenze (tipo di immersione e di ambiente subacqueo). In teoria possono essere realizzate maschere per tutti i tipi di immersione e di difetti di rifrazione, ovviamente con costi differenti».

DISAPPANNARE LA MASCHERA Una premessa è d’obbligo: gli occhialini da nuoto non vanno bene né per la pratica dello snorkeling né tanto meno per le immersioni. Lasciando fuori il naso non permettono, infatti, di soffiare all’interno dello spazio aereo che si crea invece nella maschera e che occorre compensare per prevenire lo schiacciamento. Detto questo, esistono alcuni accorgimenti utili a evitare che le lenti si appannino. Quando escono dalla fabbrica sono infatti “coperte” da uno strato chimico protettivo, che occorre asportare per evitare il fastidioso effetto appannamento. Per eliminarlo è sufficiente procurarsi un panno morbido da strofinare delicatamente con pasta dentifricia (non in gel) all’interno e all’esterno delle lenti. Prima di ogni uso successivo si può invece utilizzare la propria saliva o, in alternativa, una fetta di patata cruda sbucciata o un’alga spugnosa da risciacquare prima di indossare la maschera. Sono metodi all’apparenza rudimentali ma efficaci. Per i meno “spartani”, esistono in commercio appositi spray, anch’essi da risciacquare prima di calzare la maschera.

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Yesterday’s look, today’s vision.

Vintage 76 Yesterday’s look, today’s vision.

Vintage 76

/ Niente stress al sole? Metti le polarizzate / di Mario De Paola

/ Passeggiare in montagna ad alta quota, giocare a beach volley in spiaggia, sfrecciare in bicicletta a tutta velocità, scegliere una vacanza in barca o semplicemente guidare la propria auto…

Attenzione però al riverbero, che provoca disagi alla vista /

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Possiamo sperimentare quotidianamente, quando siamo al volante della nostra auto su strade molto assolate, i fastidiosi bagliori proveniente dall’asfalto in estate. È la luce polarizzata: dà luogo a raggi diffusi che possono rendere la visione poco nitida da vicino e da lontano, provocando disagio e stress per l’occhio. Fastidio che si rivela maggiore quando ci troviamo in barca e i raggi riflettono sulle acque del mare; o, ancora, in montagna, soprattutto ad alta quota e in zone innevate o addirittura ghiacciate. Per contrastare questo fenomeno, è necessario frapporre tra gli occhi e la superficie che riflette una lente di qualità che faccia da barriera al riverbero e alla luminosità, incanalando i raggi in un unico fascio di luce, così da consentire una visione assolutamente nitida.

Una lente con filtro polarizzato è la soluzione migliore: accresce notevolmente la capacità visiva in condizioni di luce intensa e consente una mi-

/ l en t i oft a l m i ch e /

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/ l en t i oft a l m i ch e /

40 Un aiuto al volante

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La guida è una delle situazioni chiave per capire la validità di una lente da sole polarizzata. Uno dei prodotti top in questo segmento è rappresentato dalle lenti Xperio, brand di Galileo, azienda che si è recentemente fusa con ATR Mec Optical, entrambe con sede alle porte di Milano, per dare vita a un polo tricolore dell’eccellenza tecnologica nelle soluzioni per la visione. «Numerosi test effettuati

su guidatori dimostrano che le lenti polarizzanti Xperio di Galileo riducono il tempo di reazione di un terzo rispetto agli occhiali da sole: ciò significa che se viaggiamo a 50 km/h riduciamo lo spazio di frenata di 4 metri – spiegano alla Galileo – Le conseguenze positive sono, quindi, molteplici: nessun riflesso e bagliore dovuti all’asfalto e più sicurezza con una visione nitida e contrastata».

gliore percezione dei contrasti e visione limpida anche in lontananza, un minor affaticamento della vista e una protezione totale dai raggi UV. Ed ecco, quindi, migliorata la qualità delle nostre attività: con un paio di occhiali dotati di lenti polarizzate possiamo guidare più comodamente, correre in bicicletta godendo di una visione nitida o migliorare le nostre prestazioni sportive in quelle discipline che richiedono una certa precisione, ad esempio il golf, o performance visive elevate.

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41 il Fuel Cell di Oakley con lenti polarizzate black iridium

modello da sole Persol con montatura nera e lenti polarizzate

Anche i due maggiori gruppi al mondo di eyewear stanno spingendo le potenzialità delle lenti polarizzate su alcuni dei loro brand di punta.

In casa Luxottica Persol ha sviluppato le lenti Persol photo-polar in cristallo che combinano in modo ideale due filtri differenti: quello polarizzante e quello fotocromatico. Permettono, quindi, una visione chiara e ben definita bloccando la luce riflessa grazie al filtro polarizzato, ma cambiano anche l’intensità del colore a seconda della luce, assicurando una visione con il filtro fotocromatico. Le lenti Persol photo-polar garantiscono protezione dai raggi UV, resisten-

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za della lente agli urti e nitidezza d’immagine.

Gli occhiali Fuel Cell fanno, invece, parte della Global Collection di Oakley, realizzata per celebrare le Olimpiadi invernali di Vancouver 2010.

L’estrema nitidezza visiva si combina al comfort di una montatura leggera e resistente. Anche i Fuel Cell montano lenti polarizzate che raggiungono il 99,9% di efficacia nel bloccare le onde di luce riflessa da superfici come acqua, neve, sabbia e vetro: sono realizzate mediante infusione a liquido, una tecnologia esclusiva grazie alla quale la Plutonite, materiale unico e brevettato, ricavato dalla forma più pura di policarbonato e

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il modello Boss con lenti polarizzate e montatura in palladio

/ l en t i oft a l m i ch e /

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l’Aerolab di Smith con lenti grigie polarizzate e montatura rutenio scuro semiopaco

in grado di superare i più severi test d’impatto, aderisce perfettamente a livello molecolare attorno alla pellicola polarizzata. Senza l’utilizzo di colle e adesivi, comunemente utilizzati nella tecnologia di polarizzazione tradizionale, la visione risulta nitida e priva di distorsioni. Anche Ray-Ban è coinvolto in un progetto legato alle lenti polarizzate: un tour partito all’inizio di maggio che fino a giugno tocca le principali città italiane, con un truck per far testare ai consumatori finali i nuovi modelli del marchio dotati di lenti polarizzate.

Safilo, invece, propone un modello di occhiali

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da sole maschili Boss, con una forma rettangolare in metallo e doppio ponte. Le aste, personalizzate dal logo, sono sottili e piatte e creano una leggera curva a “esse”. La gamma cromatica si declina nei toni discreti del rutenio scuro, del marrone opaco, del nero opaco e del palladio. Per il modello Aerolab di Smith, invece, la vocazione è urban e il look contemporaneo. Si tratta di un occhiale da sole in titanio, leggero e anallergico, forma rettangolare con doppio ponte e aste sottili personalizzate dal logo e con la possibilità di montare lenti polarizzate. Il design essenziale è sottolineato da colorazioni decise.

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/ Vista-sole, anche la colorazione è fondamentale / di Angelo Magri

/ Poter scegliere fra diverse tonalità di colori standard o poterne avere uno speciale risulta importante quanto la possibilità di montare filtri solari, monofocali o progressivi, su occhiali particolarmente avvolgenti /

/ ben e s s e r e v i s i vo /

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La protezione degli occhi dai raggi solari è indispensabile sempre, ma lo è ancora di più nel periodo estivo, quando l’esposizione al sole e l’irradiazione risultano nettamente maggiori. Se, da una parte, chi non ha problemi di diottrie può acquistare da un ottico semplicemente un modello da sole per proteggersi dai raggi UV, dall’altra la scelta per quanti già portano gli occhiali può indirizzarsi verso le cosiddette lenti vista-sole.

Gli occhiali graduati sono consigliati soprattutto a chi trascorre molte ore esposto alla luce esterna, a chi ha un colore di occhi molto chiaro e, quindi, necessita di una protezione ulteriore, nonché a chi pratica attività sportive all’aria aperta. Chi ama lo sport, infatti, vuole il meglio delle performance e della tecnologia dalle sue lenti: un cam-

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po visivo totale anche nelle aree laterali, per una migliore acuità visiva, protezione dai raggi UV, colorazioni specifiche per ogni condizione di luminosità e resistenza. Un atleta richiede un aiuto concreto per ottimizzare la propria performance visiva; ogni sport, infatti, esige specifiche caratteristiche tecniche. È importante, comunque, scegliere la giusta lente in base alle proprie esigenze. In caso di luce intensa, come quella estiva, è bene optare per una lente di una tonalità né troppo chiara (non protegge in modo adeguato) né troppo scura (costringerebbe la pupilla a rimanere sempre dilatata, affaticando notevolmente l’occhio). Anche il difetto visivo influenza in qualche modo il colore della lente. Per i miopi sono preferibili in linea generale tonalità

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del campo marrone, mentre per gli ipermetropi sono consigliate le gamme di colorazioni verdi. Nella scelta di un occhiale da graduare, tuttavia, risulta molto importante anche la forma delle montature: spesso quelle troppo avvolgenti non danno l’opportunità di montare lenti da sole graduate.

Carl Zeiss Vision propone un prodotto in grado di coniugare le esigenze fashion o tecniche di un occhiale con l’elevato livello qualitativo della lente.

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Zeiss ha, infatti, sviluppato uno specifico design ottico per lenti da sole avvolgenti: si chiama Clarlet Loop e consente la realizzazione di lenti vistasole con eccellenti performance ottiche montabili su qualunque genere di montatura, anche le più moderne. Le lenti possono essere sia monofocali sia progressive. E anche nella colorazione c’è spazio per la personalizzazione. Una lente vistasole deve garantire un’ottima visione e protezione dai raggi UV in tutte le situazioni e in ogni momento. Poter scegliere fra diverse tonalità di colori standard o poter avere una colorazione speciale si avvicina molto all’idea di occhiale da sole perfetto che il consumatore attento nutre. Zeiss offre un’ampia selezione di colorazioni standard e a campione, tutte con protezione UV. Inoltre la speciale colorazione Skylet consente di migliorare la percezione dei contrasti e dei colori. Skylet è disponibile in tre varianti con diverse tonalità di colore.

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Per una visione più nitida anche sotto la luce del sole più abbagliante.

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/Shopping Primavera Estate 2010 di Francesca Tirozzi

/ Per lei: armonia e quiete per chi sceglie gli accessori che si ispirano a una passeggiata in un bosco, sensualità per chi ama il rosso e aggressività per chi predilige una fibbia come dettaglio. Per lui: personalità e tocco vintage in barca, comfort e stile anche in città, in sella al proprio scooter /

/ Henry Jullien / Montatura gioiello di ispirazione contemporanea, le cui caratteristiche ludiche sedurranno le donne. Un gioco di luci e di movimenti, di brillanti che si spostano lungo l’asta traforata: ecco i tre elementi che fanno di Cassiopee un concetto unico/

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/ Sea Star / / Ecco gli accessori giusti per il perfetto “marinaretto” che non rinuncia a stile e comfort mentre solca onde cristalline.

E a proteggere lo sguardo occhiali dal gusto decisamente vintage oppure altamente tecnici /

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01. Oliver Peoples / Realizzato in leggerissima plastica, questo modello sfoggia una sagoma arrotondata, raffinati dettagli e un esclusivo ponte a chiave. Il clip-on, applicabile al frontale della montatura è un’intrigante alternativa pratica agli occhiali da sole / 02. 1861 – Saints, Poets & Sailors Yachting / Dotata di una particolare suola che assicura un perfetto drenaggio dell’acqua per una migliore aderenza, si adatta alla vita in barca ed è disponibile in due modelli presentati in un totale di venti combinazioni cromatiche / 03. Altea / Cappello panama in raffia /

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06 04. Porsche Design / Occhiale da sole realizzato senza l’utilizzo di viti e senza alcun punto di saldatura, dalle linee pulite e regolari / 05. Paul & Shark / Borsone in tela con tracolla e stemma / 06. Alfred Dunhill / Occhiale da sole in acetato, con doppio ponte e dalle linee moderne e arrotondate. Il modello fa parte della collezione Casual.

Il logo vintage è posizionato sulle stanghette della montatura per ricordare l’affascinante storia del brand e il suo iconico presente /

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/ Scootermania / / Libertà. Zaino in spalla, guanti, casco e un paio di occhiali per proteggersi. Anche in città è possibile curare il proprio stile per andare, ad esempio, in ufficio. E con un orologio al polso si può arrivare puntuali! /

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o1 o3 o2 01. Pirelli / Total black per il nuovissimo Racing Dual Time da indossare in qualsiasi luogo, grazie al costante aggiornamento sull’orario in differenti località. Il cinturino in gomma riproduce il battistrada dello storico pneumatico MS38 / 02. Carrera / Hawk è un modello tecnico dalla linea aerodinamica e ultra-leggera, con barra frontale realizzata in fibra di carbonio. Dal peso di soli 25 grammi, presenta aste in Grilamid, materiale leggero e resistente, nasello regolabile e terminali delle aste rivestiti in Megol, una gomma termoplastica ipoallergenica che rende la calzata stabile e confortevole / 03. Bikkembergs / Casco in resina e finitura gommata con logo stampato /

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o5 04. Smith / Il modello presenta una linea estremamente aerodinamica. Realizzato in iniettato, si distingue per la lente decentrata dalla forma avvolgente in carbonio, per una visione perfetta. Ăˆ dotato di un set di lenti intercambiabili di diverso colore, da inserire in caso di differenti condizioni di luce / 05. Armadillo Scooterwear / Leggerissimi i “Summer Glovesâ€? realizzati con un materiale innovativo formato da molecole intelligenti che normalmente scorrono assecondando i movimenti del corpo, ma che, in caso di impatto, si saldano tra loro e assorbono l’urto / 06. Piquadro / Zaino porta computer, tasche frontali a soffietto e chiuse da zip e pochette multifunzione /

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/ Into the wood / / La natura è la protagonista dell’estate: fiori, farfalle, frutti estivi “sbocciano” su questi accessori, donando loro un aspetto romantico, ispirandosi alla quiete e alla pace di un bosco misterioso /

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o1 o2 01. Versace / Il modello re-interpreta il Barocco istituzionale della maison attraverso un disegno ispirato alle avventure di Alice nel Paese delle Meraviglie. L’immaginazione esplode in un mega-mix di linee, in un gioco di effetti ottici e micro-fantasie vivaci. Sulle aste la Medusa è applicata in un elegante bassorilievo / 02. René Caovilla / Una nuova primavera con décor di fiori e farfalle intagliati, delicati come le porcellane di Capodimonte, leggeri come un’opera naïf /

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03. Ottavia Failla / Tessuto tech e colore vivace per il modello busta-pochette dal design geometrico, con decorazione butterfly / 04. Boss / Occhiali da sole in acetato affascinano con una shape ovale e oversize, dall’appeal anni Sessanta. Le aste sono ornate nella parte iniziale da piccoli fiori stilizzati, motivo decorativo degli accessori del marchio, che incorniciano il logo / 05. Diamanlie / Taglio a brillante, oro bianco e pietre semipreziose per questi orecchini che assecondano la voglia di natura che le nuove ecofashion victim hanno deciso di coltivare /

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/ Red hot summer / / Passione e sensualità sono le parole chiave per definire il rosso e seducenti sono gli accessori che si tingono di questa tonalità. Anche gli occhiali si sono lasciati attrarre da questo colore… /

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01. Guess / Sandalo in satin color rosso con fiocco alla caviglia / 02. GF Ferré / Over-size e very glamorous il modello impreziosito dal contrasto bicolore tra il frontale e l’arcata ciliare / 03. Giosa, La Bottega del coccodrillo / Rosso brillante per la sacca in coccodrillo destrutturata /

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04. Diego Dalla Palma / Rossetto opaco dal finish vellutato e dalla texture ultra sensoriale, per un look impeccabile e un risultato sublime / 05. Salvatore Ferragamo / Montatura dalle proporzioni grandi e avvolgenti, un vero e proprio accessorio protagonista del look. Linee tonde, aste sottili e lenti sfumate / 06. Moschino/ Occhiale da sole a forma di fiocco, bicolore, realizzato in acetato con musi incollati al frontale. Il logo in bassorilievo è riempito con smalto su entrambe le aste. Un particolare in metallo bombato a forma di cuore impreziosisce i terminali delle aste /

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/ Buckle in / / Per la sua funzione di chiusura la fibbia risulta indispensabile. A volte, invece, è utilizzata come semplice decorazione. Appariscente sia per le grosse dimensioni oppure piccolo dettaglio, eccola su scarpe, borse e occhiali /

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01. Roberta Di Camerino / La celebre Caravel in pelle lavata è impreziosita da una fibbia con effetto tromp l’oeil applicata sul corpo centrale della borsa / 02. Fendi / Il celebre dettaglio della fibbia viene qui reinterpretato, sulle aste di questo modello aviatore dalla forma decisa. Una linea classica che acquista ritmo grazie a una montatura accentuata / 03. Cesare Paciotti / Sandalo in cuoio testa di moro con pietre dure, cuciture e profili color blu aviatore e tacco 12 cm / 04. Max Mara / Spirito piacevolmente vintage, dalla forma ampia e geometrica, per questo modello sole le cui aste sono ornate nella parte iniziale da una fibbia-logo in metallo /

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/ Non mandate in vacanza…le lenti a contatto / di Angelo Magri

/ L’estate può essere uno stimolo in più per iniziare a indossarle. Basta usare pochi, ma precisi accorgimenti. Anche quando si viaggia in aereo /

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58 Chi porta gli occhiali da vista sa quanto sia impegnativo stare in spiaggia oppure fare un bel bagno in mare o in piscina dovendo…toglierli! In soccorso vengono le lenti a contatto, molto più pratiche e comode da mettere e portare quando si vogliono praticare tutte le attività che la stagione estiva favorisce: sport, camminate all’aria aperta, gite in montagna e, appunto, il piacere di nuotare. Lo sono specialmente le morbide monouso giornaliere, che non necessitano di particolare manutenzione e che, soprattutto, vanno utilizzate per una sola giornata e poi gettate.

Qualche accorgimento, tuttavia, non guasta per sfruttare al meglio le potenzialità che una lente a contatto offre e per ottenere un elevato benessere visivo. Ambienti polverosi, secchi, con ventilazione forzata o con elevata irradiazione possono creare problemi al portatore di lenti a contatto.

Meglio non bagnarsi mai, inoltre, con le lenti a contatto: va, quindi, evitato di tuffarsi in mare, di entrare in piscina o di fare il bagno turco se non indossando occhialini da nuoto e, possibilmente, lenti a contatto giornaliere, che è consigliabile rimuovere dopo queste attività. La regola regina, tuttavia, è sempre una: affidarsi ai professionisti della visione, quindi l’oculista per una visita preliminare e successivamente l’ottico per la

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scelta, l’applicazione e il controllo delle lenti a contatto.

Estate significa, peraltro, anche voglia di viaggiare. Oggi quando si parte in aereo le ferree regole di sicurezza sul trasporto in cabina del bagaglio a mano impongono delle restrizioni anche per le gocce oculari e i liquidi di manutenzione. Le condizioni possono cambiare da compagnia a compagnia, ma alcuni produttori hanno ideato speciali “pack”, che generalmente contengono un paio di soluzioni uniche (puliscono, sciacquano, disinfettano e conservano le lenti a contatto morbide in un unico contenitore) e altrettanti portalenti in una pratica borsetta a zip trasparente.

Altre semplici precauzioni quando ci si muove in aereo? Per qualsiasi tipo di viaggio è consigliabile portare due paia di lenti supplementari, qualora si smarrissero o si danneggiassero quelle che si indossano. Le cabine aeree, poi, hanno spesso un livello di umidità molto basso e possono penalizzare il benessere visivo: sempre meglio, quindi, avere con sé un flaconcino da viaggio di gocce umettanti oppure scegliere lenti a contatto realizzate in materiali studiati per fornire un comfort elevato, anche in ambienti con aria secca. E oggi le maggiori aziende produttrici hanno sviluppato un livello di ricerca tale sui materiali che la scelta risulta ampia.

Infine diamo una risposta alla preoccupazione più grande: come proteggere gli occhi dai dannosi raggi ultravioletti, anche in presenza di lenti a contatto? Esistono in commercio lenti a contatto con un filtro a protezione dai raggi UV, incorporato nel materiale della lente. Questo tipo di

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Cosmetiche: evitare il “fai da te”

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lenti, tuttavia, non può sostituire gli occhiali da sole, poiché non ricopre completamente gli occhi e l’area circostante. Sicuramente l’effetto filtro fornito da una lente a contatto è in grado di proteggere dalle radiazioni ultraviolette nocive sia la porzione di cornea interessata dalla copertura della lente a contatto sia cristallino e retina. Per proteggere le restanti parti dell’occhio è, però, indispensabile un occhiale con appropriata lente da sole, capace anche di difendere l’occhio dall’abbagliamento.

Le cosmetiche sono lenti a contatto morbide ideate e prodotte per cambiare il colore apparente dell’iride e soddisfare un desiderio estetico, ma possono avere anche un potere correttivo. Sono disponibili nelle versioni giornaliere, mensili e annuali. Le lenti cosmetiche devono essere utilizzate con la stessa attenzione e con le medesime precauzioni delle lenti correttive non colorate presenti sul mercato, anche se il loro uso è occasionale o se sono prive di potere correttivo. Semmai il problema è il “fai da te”, cioè l’acquisto e l’applicazione senza affidarsi a un professionista esperto, vale a dire l’ottico. E nel caso delle lenti cosmetiche questi ultimi due aspetti, favoriti dalla vendita su internet, risultano purtroppo più diffusi.

per la scelta e l’applicazione delle lenti a contatto bisogna affidarsi sempre a professionisti della visione (foto di ciba vision)

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Direttore responsabile Angelo Magri a.magri@b2vision.com

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Redazione Danae de Stefano coordinamento redazionale d.destefano@b2vision.com Alessandra Iannello redazione a.iannello@b2vision.com Francesca Tirozzi redazione f.tirozzi@b2vision.com Collaboratori Olimpia De Casa Mario De Paola Luisa Espanet Pubblicità Luciano Cristiano l.cristiano@b2vision.com Editore e Redazione B2Vision spa / Via Ripamonti 44, 20141 Milano tel. +39 02 36638601, fax +39 02 36638600 info@b2vision.com / www.glassesandfashion.com Grafica e impaginazione Tatiana Foroni Meloria

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