LINDBERG: SOLE, ESTATE E LUSSO UN PUNTO DI VISTA... 3D VISTA E SOLE: INSIEME SI PUÒ
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03 Editoriale /
Prevenzione, la parola magica del benessere visivo
05 Attualità /
Un punto di vista… 3D
Sole, estate e lusso
20 Moda / Fancy Mood
22 Moda donna / Black & White Style
24 Moda donna / About the Fifties...
27 Costume /
Gli occhiali fanno sempre “scena”
34 Attualità /
46 Lenti oftalmiche /
32 Costume /
Vittorio Feltri: «Mi sento nudo senza occhiali»
VisionOttica, il successo è “glocal”
36 Lenti oftalmiche / Vista e sole: insieme si può
Svelato il “codice unico” dell’occhio
48 Shopping / Primavera Estate 2011
In copertina: LINDBERG, modello 8562/asta 300
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Prevenzione, la parola magica del benessere visivo di Angelo Magri
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In quattro anni, dal 2004 al 2008, i portatori di deficit visivi non corretti sono diminuiti del 9%, nonostante un incremento della popolazione dell’8%. Secondo gli ultimi dati dell’Organizzazione Mondiale della Sanità, infatti, nel mondo le persone affette da quella che viene chiamata “cecità funzionale”, cioè dovuta a deficit visivi non corretti, hanno raggiunto i 285.4 milioni: di questi, 246 milioni sono ipovedenti e 39,4 milioni non vedenti. Le cause maggiori dei deficit visivi sono i vizi di refrazione (42%) e la cataratta (33%). Secondo gli esperti, la maggior parte dei vizi di refrazione può essere evitata attraverso una buona prevenzione, accertamenti più frequenti e utilizzo di occhiali o lenti a contatto adeguate. La prevenzione, dunque. È la vera parola chiave, anzi magica, per garantire un elevato livello di qualità della vita in fatto di benessere visivo. Tant’è che nell’ultimo anno alcune insegne di negozi di ottica leader in Italia, a livello nazionale o locale, hanno avviato campagne di sensibilizzazione della gente, in collaborazione con gli oculisti. I sistemi utilizzati sono stati diversi e vanno dalle telepromozioni nelle trasmissioni con i maggiori share sulle reti nazionali fino agli screening visivi realizzati negli ambulatori mobili all’interno di mercati, sagre o centri commerciali del nostro territorio. Ma l’obiettivo è comune: spiegare ai cittadini che un controllo periodico e professionale della funzionalità visiva è assolutamente necessario, perché consente di valutare l’eventuale necessità di sottoporsi a un controllo medico dall’oftalmologo. A maggior ragione oggi che, davanti a computer, televisori, videogiochi, smartphone e quant’altro la tecnologia propone, i nostri occhi sono sottoposti a continui stress, che possono essere compensati da un’altrettanto elevata offerta di tecnologia: quella degli occhiali che montano lenti studiate appositamente per quest0 tipo di problemi.
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/ Un punto di vista…3D / di Francesca Tirozzi
/ Non si sente parlare di altro: dal cinema alla televisione la terza dimensione, con o senza l’ausilio di occhiali speciali, sta modificando le nostre abitudini, non solo ludiche. Si fa strada, infatti, anche la sua applicazione in campo medico e optometrico /
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La vita dell’uomo, fin dai primi passi della sua esistenza, è stata caratterizzata e influenzata da ciò che vedeva. Per secoli ha cercato di catturare e riprodurre il mondo che lo circondava in modo tridimensionale. Ad esempio, nelle prime riproduzioni artistiche, i graffiti nelle caverne, si nota un’ombreggiatura che mostra l’intento di ricreare una realtà tridimensionale. Nel Medioevo, invece, l’arte
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è stata rivoluzionata da un sempre più diffuso uso delle prospettive. Bisogna, però, attendere la metà del XIX secolo per avere la terza dimensione – solo statica - anche nella fotografia, all’epoca agli albori. Oggi, grazie all’evoluzione tecnologica, attraverso gli schermi televisivi ad alta definizione non solo è riprodotta in movimento, ma è unita a suoni stereo. Il 3D, quindi, da qualche tempo, è entrato nelle no-
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La Fujifilm FinePix Real 3DW1 è stata scelta dall’ European Space Agency per la missione spaziale Magisstra
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stre case, permettendoci, comodamente seduti sulla nostra poltrona, di godere, inforcando un semplice paio di occhiali, di una forma d’intrattenimento mai vista prima. Come funziona la percezione 3D? Per fortuna, tutti noi siamo nati 3D-Ready, il che significa che la visione tridimensionale per l’uomo è basata sulla stereoscopia, una caratteristica comune a molte specie di predatori che hanno avuto la necessità di evolversi al fine di controbattere l’abilità di alcune possibili prede nel camuffamento evasivo. In particolare, la stereoscopia è una tecnica di realizzazione della visione 3D, aggiungendo la possibilità di percepire la profondità nelle immagini. In pratica, ciascuno dei nostri occhi, per ogni scena, vede un’immagine leggermente diversa. Il cervello analizza ed elabora le differenze tra le due immagini, ricostruendo la collocazione spaziale e rendendo possibile la visione della profondità tridimensionale. Guardare il 3D in tv: tutti in segreti Quando guardiamo un programma 3D in TV, l’effetto è simile a quello reale. Quanto maggiori saranno le differenze tra le due immagini (occhio destro e occhio sinistro) e tanto maggiore sarà l’effetto di pro-
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fondità percepita. Per la stessa ragione, è bene non sedersi troppo vicini alla TV. La distanza ideale non dovrebbe essere inferiore a tre volte l’altezza dello schermo. È oppurtuno anche evitare un eccessivo angolo di visione. L’effetto 3D ottimale si ottiene, infatti, guardando la televisione da posizioni centrali. La nostra innata abilità nel vedere in tre dimensioni ci consente un totale realismo delle immagini e offre agli utenti una nuova era delle possibilità visuali. Ovviamente la qualità di questa esperienza è anche influenzata dalle tecniche di ripresa utilizzate, oltre che dal progetto e dalla creazione di adeguate scenografie durante la lavorazione del film. Diversi tipi di occhiali per il 3D La maggior parte dei metodi di visualizzazione stereoscopica (televisione 3D e cinema 3D) richiede all’utente di indossare una qualche forma di occhiali 3D. Sta prendendo sempre più piede, soprattutto nelle ultime produzioni tecnologiche, anche la visualizzazione di un’immagine stereoscopica, senza l’ausilio di montature speciali (immagini autostereoscopiche), anche se attualmente i modi ancora adottati al cinema o dalle TV dotate di tale tecnologia restano ancora legati all’utilizzo degli “occhialini” e sono divise in due categorie: attivi e passivi.
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Kiss&Kill, per le giovani “3D victim”
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Avete mai pensato di poter indossare i vostri occhiali da sole anche per guardare il vostro film preferito in 3D? Adesso è possibile, grazie ai nuovi occhiali Kiss&Kill 3D, con lente fotocromatica. I modelli dell’house brand di Marchon, dedicato a tutti i giovani attivi, estroversi, spensierati e attenti alla moda, che vogliono affermare il proprio stile ed esprimere la propria personalità, con un look sempre cool e originale, possono essere utilizzati sia che si guardi un film 3D in una sala cinematografica, che si giochi con un videogame 3D. O all’aperto in una giornata di sole, le lenti 3D si adattano automaticamente alle condizioni di luce (www.kiss-kill.com).
Occhiali 3D Attivi Come suggerisce il nome, questi tipi di occhiali 3D sono una componente attiva, cioè svolgono un lavoro per tradurre l’immagine. Possono essere classificati in “shutter” o “display”. I primi sono i più comuni tipi di occhiali attivi utilizzati per creare immagini stereo, in quanto possono essere usati con la maggior parte dei tipi di tecnologie di visualizzazione esistenti. Nello specifico la tecnologia Shutter funziona creando un paio di occhiali con una lastra di vetro particolare che, quando attivata, blocca la luce, in modo da alternare l’immagine pervenuta all’occhio di destra e di sinistra. Il che significa che gli occhiali possono mostrare alternativamente l’immagine stereoscopica, in modo che ogni frame è visto in un occhio, poi nell’altro. Utilizzando questo metodo sarà visibile effettivamente la metà della frequenza di aggiornamento di uno schermo. Così, se una TV LCD opera normalmente a 100Hz, l’immagine stereoscopica viene visualizzata a 50Hz. Questo processo deve essere eseguito abbastanza velocemente in modo che il cervello sia ingannato nel vedere le immagini separate come una serie continua in movimento, piuttosto che una serie di foto, che comunque è il normale funzionamento della televisione: 120Hz (60Hz stereo) è generalmente considerato il minimo accettabile. Gli occhiali Shutter sono dispositivi relativamente compatti, spesso senza fili, con batterie ricaricabili. Tuttavia
per molti utenti la visualizzazione delle immagini non è confortevole come con gli occhiali passivi. I vantaggi sono che spesso possono funzionare con l’hardware esistente, riducendo il costo totale della soluzione (anche se la componente occhiali costa di più rispetto alla controparte passiva). Gli occhiali diplay, invece, vengono utilizzati in applicazioni di fascia alta, di solito in ambienti di realtà virtuale o hardware militare. Si tratta di due schermi LCD completi che possono visualizzare immagini diverse per ciascun occhio, spesso fornendo alta risoluzione e qualità d’immagine per ciascun occhio. Questa è una opzione molto più costosa, tuttavia il risultato è senz’altro un’immagine stereo più efficace. Occhiali 3D Passivi Nella categoria “passivi” troviamo gli occhiali polarizzanti, più comunemente utilizzati su hardware 3D specializzato, come ad esempio monitor 3D di fascia alta e cinema 3D. Non ci sono componenti attivi, solo un metodo di filtraggio di una singola immagine a due canali, fornita da un’immagine stereo. La maggior parte di chi ha visto un film in 3D al cinema avrà usato qualche tipo di occhiali polarizzanti. Ad esempio, Imax e Real3D utilizzano entrambi questa tecnologia, ma in modo diverso. Mentre il primo produce occhiali con polarizzazione lineare, Real3D sceglie quella circolare. Questo significa che gli occhiali sono in grado di filtrare
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Soffrite di emicranie o di mal di testa frequenti? Avete spesso irritazioni, secchezza o arrossamento degli occhi? NON SIETE I SOLI: Quasi tutte le persone che passano almeno tre ore al giorno davanti allo schermo soffrono di “Office Eye Syndrome”
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Polaroid Eyewear: per tutti gli spettatori, anche i più piccoli Polaroid Eyewear, marchio conosciuto in tutto il mondo per la tecnologia del filtro polarizzante, e RealD Inc., fornitore leader di tecnologia 3D applicata al cinema, elettronica di consumo e applicazioni professionali, hanno firmato un accordo di licenza per il lancio dei nuovi occhiali con lente curva adatta alla visione tridimensionale, Polaroid Premium 3D Eyewear. La collezione è contraddistinto da una serie di interessanti progetti per soddisfare i bisogni di tutti gli spettatori. Anche chi porta le lenti da vista può scegliere una gamma di 3D che si adattano perfettamente a qualsiasi montatura. E anche per i più piccoli c’è il modello adatto. I Polaroid Premium 3D Eyewear hanno un filtro UV per indossare gli occhiali anche alla luce naturale, senza rischio di danni agli occhi.
due immagini distinte partenti dallo schermo in base alla direzione in cui viaggia la luce, poiché la lente di fronte a ogni occhio è polarizzata in direzioni diverse. La polarizzazione lineare filtra la luce in base alle componenti verticali e orizzontali, che ha lo svantaggio di obbligare a tenere gli occhi quasi sullo stesso livello (testa ben dritta). La polarizzazione circolare può filtrare le onde luminose secondo la direzione in senso orario
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o antiorario, il che indica che l’immagine stereo viene mantenuta, anche se la testa è inclinata. Lo svantaggio di questi occhiali è che la luminosità della fonte è ridotta, visto che solo la metà della luce globale dello schermo raggiunge ogni occhio. Trattandosi di occhiali economici, possono essere riprodotti in grande quantità e sono, inoltre, in grado di mostrare la stessa immagine stereo a molti utenti.
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Il 3D aiuterà a vedere (e vivere) meglio Simone Santacatterina, professore a contratto di Optometria Avanzata, presso il corso di laurea in Ottica e Optometria, dell’Università degli Studi di Milano-Bicocca, e Gabriele Nigrotti, laureato presso la medesima facoltà, ci guidano alla scoperta delle opportunità cliniche e optometriche della tecnologia tridimensionale Il meccanismo visivo alla base della tecnologia 3D si chiama tecnicamente stereopsi, cioè la forma più alta della visione binoculare. Chi soffre di una binocularità fragile, oltre all’impossibilità di godere di un film in 3D, può essere colpito da mal di testa, vertigini o addirittura riduzione dell’efficienza visiva, durante la visione del film o nelle attività quotidiane di maggiore impegno visivo. Nei casi più gravi tutte le attività che richiedono una buona percezione della tridimensionalità e della relazione spaziale tra gli oggetti vengono, quindi, compromesse: la pratica sportiva, ad esempio, ma anche la lettura o la guida. Da anni l’ottico optometrista usa queste tecnologie applicate alle attività cliniche di analisi della funzione visiva e di rieducazione visiva optometrica. Con sistemi anaglifici polarizzati o con monitor a barriera di parallasse, che stanno alla base della tecnologia tridimensionale, già oggi e in un futuro prossimo ancora di più si avranno a disposizione test e strumenti per la rieducazione visiva. Un esempio? Il 3D rivoluzionerà il modo di interagire con le immagini diagnostiche, come le mappe derivate dalla topografia corneale, che potranno passare dalla rappresentazione piatta dei monitor attuali alla rappresentazione tridimensionale. Finalmente inizia a essere chiaro il concetto più generale che la visione non sono solo i 10 decimi, ma è un processo molto più complesso: l’ottico optometrista, di volta in volta, avrà così più opportunità di trovare soluzioni ad hoc per mettere il sistema visivo nelle condizioni ideali per affrontare questa nuova frontiera tecnologica. C’è poi chi fa già del 3D un fattore di successo aziendale. È il caso di Dai Optical, azienda barese produttrice di lenti oftalmiche, che nel 2010 ha ideato un macchinario in grado di realizzare un tipo di lente molto particolare, destinata alle persone affette da ipovisione. In questo modo ha prodotto occhiali stereoscopici, in grado di migliorare la focalizzazione delle immagini. Sulla scia di questa nuova tecnologia ha realizzato anche accessori di altro genere, come un block notes su cui è possibile scrivere e leggere in formato tridimensionale, e un calendario, sempre in 3D.
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14 Gunnar, stop alle distorsioni visive Gunnar Optiks, uno dei principali produttori di occhiali con tecnologia digitale, ha realizzato una collezione di occhiali 3D, con lenti con componenti con tecnologia i-AMP. Il che significa che, mentre, un comune occhiale 3D è realizzato interamente da una sottile lastra di acetato, la lente Gunnar viene formata e tagliata evitando, con questo tipo di produzione, qualsiasi distorsione visiva, con il massimo comfort. I modelli possono essere utilizzati per la maggior parte degli schermi in 3D.
Occhiali anaglifi (lenti colorate rosso e blu) Sono i vecchi occhiali per il 3D con lenti colorate che filtrano le immagini in base al colore. L’immagine stereo non conserva i colori originali ed è generalmente considerata un metodo antiquato di visione stereo. Però si possono costruire anche in casa con delle plastiche colorate e funzionano benissimo per vedere i filmati in 3D di youtube o altri siti. 3D senza occhiali: come funziona? Il 3D senza occhiali è la definizione popolare di una tecnologia che ora sta muovendo i primi passi verso un successivo perfezionamento e diffusione, stiamo parlando dell’autostereoscopia ossia la possibilità di percepire la tridimensionalità su un display oppure proiettata, senza dover necessariamente indossare gli occhialini appositi. Già perché oggi, con la stereoscopia possiamo rendere reale l’illusione creata bypassando il sistema binoculare dell’apparato visivo umano. Il cervello è l’elaboratore che miscela le immagini mediate dagli occhialini che le “addomestica”, rendendole dirigibili. Con l’autostereoscopia sono gli schermi a indossare gli occhialini, liberandoci da ogni tramite. Ma come funziona il
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3D senza occhialini alias autostereoscopia o AS3D? L’immagine appare in tutta la sua profondità e volume grazie al display che trasmette le due immagini parallele agli occhi senza la mediazione di strumenti di visione, ma appoggiandosi a filtri, barriere e altri espedienti pratici. Ecco i vari sistemi. • Autostereoscopia a rete lenticolare: il filtro è ottenuto con microlenti sulla superficie dell’immagine, con immagini a incastro una per angolo visivo. Il cervello ricostruisce l’immagine 3D unendo la doppia informazione. • Autostereoscopia a barriera di parallasse: il filtro chiamato barriera blocca/libera alternativamente le immagini a uno e l’altro occhio, utilizzato da Tridelity, NewSight e Spatial View. • Autostereoscopia a illuminazione: due barriere di parallasse sovrapposte, la struttura si compone da un LCD e uno schermo a colonne da due pixel ciascuna, le pari e le dispari raggiungono uno e l’altro occhio. • Autostereoscopia a schermo olografico: si utilizza un elemento ottico olografico (HOE) posto davanti al display. Un proiettore LCD spara le doppie immagini su uno specchio posto sullo schermo convesso.
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/ Sole, estate e lusso / di Francesca Tirozzi
/ La precisa filosofia di LINDBERG, una delle realtà più apprezzate e interessanti nell’eyewear di design, ha reso squisiti anche i propri modelli da sole, presentando un prodotto fuoriclasse per acquirenti sofisticati /
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L’innovazione, la ricerca e il gusto estetico di LINDBERG sentono il profumo e il calore dell’estate. Non solo montature da vista, quindi, per l’azienda danese, ma anche una linea di occhiali da sole in cui praticità, stile e un occhio alle tendenze del momento hanno contribuito alla loro nascita. Ispirandosi, infatti, ai principi dell’eleganza, del comfort e della leggerezza, e a quell’estrema cura del dettaglio che la distingue e la caratte-
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rizza, LINDBERG ha realizzato veri e propri pezzi di artigianato. Una collezione di lusso, un mix calibrato di originalità e precisione, degno di un oggetto dal valore artistico. La linea si chiama LINDBERG Sun e si contraddistingue per l’assoluta unicità, estendendo l’eleganza esclusiva al lusso discreto, passando attraverso robustezza e ottima funzionalità. Le montature, estremamente leggere e flessibili, sono disegnate e realizzate a mano per offrire quella qualità eccezionale e quella funzionalità che hanno reso famosi gli occhiali LINDBERG. La squisitezza delle rifiniture e le molte innovazioni nei dettagli fanno di ciascun modello
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da sole un oggetto di lusso unico in sé. Le montature sono, inoltre, caratterizzate dallo speciale materiale in titanio, la cui superficie viene trattata con la tecnologia d’avanguardia PVD che lo rende inalterabile e crea straordinari effetti di colore. Altri occhiali di alto livello presentano una placcatura in oro a 24 carati. La facilità di regolazione non ha
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confronti: anche i modelli più grandi hanno un’applicazione perfetta e sono così leggeri da dimenticarsi quasi di indossarli. Le cerniere prive di viti sono brevettate in tutto il mondo. La lunghezza delle aste può essere ordinata singolarmente, sia le aste sia il ponte nasale possono essere regolati da un ottico autorizzato per adattarsi alla perfe-
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zione al singolo portatore di occhiali. I na naselli sono, inoltre, disponibili in quattro tipi differenti. Infine, la collezione LINDBERG Sun si presenta con le lenti da sole Zeiss Fashion, in cui la straordinarietà dei colori e dei toni si combina all’eccezionale qualità ottica, così da offrire la massima protezione. Tutte le lenti sono disponibili con un efficace
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rivestimento antiriflesso che esalta i colori dei singoli tipi di lente, trattate con un filtro di protezione UV e una tecnica di rivestimento che le rende facili da pulire, assicurandone allo stesso tempo una manutenzione senza problemi. La combinazione di soluzioni high-tech LINDBERG e Zeiss garantisce, quindi, al cliente l’unicità del prodotto.
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/ Fantasy Mood / di Valentina Grassini
/ Un caleidoscopio di disegni e forme e una sola regola: al bando la tinta unita. Rombi, cerchi, check quadrettato e motivi floreali per affrontare un’estate con vivacità all’insegna della fantasia e del colore /
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01. D&G / La montatura ampia e squadrata in acetato con caratteristica stampa Vichy è un evidente tributo agli anni ’70 e si tinge di delicate tonalità pastello / 02. Emilio Pucci / La forma ovale d’ispirazione vintage riporta le stampe Pucci caratteristiche, realizzate mediante pellicola trasferibile sul perimetro della montatura. La lente sfumata completa la montatura in metallo con terminali morbidi / 03. Marc by Marc Jacobs / Accostamenti cromatici forti e colorazioni accattivanti, invece, contribuiscono a movimentare il classico rettangolo da vista che assume una veste originale e vivace grazie a ironiche texture di baci all-over /
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04. Elle / Non solo forme geometriche, ma anche i fiori intervengono a contrastare il monocromatismo e a diffondere il colore, con montature da sole oversize da diva con un motivo tridimensionale bicolor sulle aste / 05. Silhouette / Bolle e cerchi concentrici animano le aste di occhiali semi glasant, creando un grande dinamismo in un continuo gioco di spazi pieni e vuoti e di colori e trasparenze / 06. Yves Saint Laurent / Ăˆ ancora la geometria a farla da padrone: texture a rombi per un modello vista unisex dalla forma e dallo stile retrò che rievoca atmosfere dal gusto vintage /
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/ Black&White Style /
/ È un incontro classico e assodato quello tra i due non colori della scala cromatica capace però di dare vita a esiti inediti e mai scontati, suggerendo direzioni e atmosfere diverse: dal retrò al minimal, dalla texture animalier al gusto sportivo. Tutto trova senso nei contrasti /
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03 01 01. Prada / Sobrietà e gusto minimal per un classico rettangolo da vista che nell’incontro dei due non colori per eccellenza trova ritmo, pur mantenendo un’allure sofisticata / 02. Carrera / Dettagli in acetato definiscono lo stile vintage di questo modello maschile dalla linea rettangolare, personalizzato dal logo sulle aste nei contrasti nero e bianco / 03. W-Eye / Linee eleganti per un occhiale da lettura dal design minimal che sceglie il black&white nella versione animalier /
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05 04. Fendi / Forme decisamente più importanti e ambiziose per il sole: un occhiale gioiello dalla montatura scura e avvolgente illuminata da un dettaglio prezioso sulle aste in un mix di sobrietà, eleganza e atmosfere vintage / 05. Charmant-Z / Giochi di chiaroscuro sui toni del ghiaccio e del nero per una montatura sole da uomo dallo stile sportivo che non rinuncia a dettagli minimal che regalano fascino / 06. Vogue / Tonalità ghiaccio e sfondo nero si mescolano e danno vita a un occhiale che trova la sua forza proprio nell’esaltazione degli opposti e nel gioco di onde che caratterizza le astine /
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/ Fifties e dintorni /
/ È il trionfo dello stile retrò. A gatta, a farfalla, a papillon, da diva. I frontali si allungano, si allargano e assumono forme sinuose, affusolate e romantiche. Il classico rettangolo lascia il posto a nuove figure che tornano indietro negli anni /
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01. Rodenstock / Montature oversize dallo stile glam-chic che avvolgono completamente il volto e che scivolano nel decennio successivo evocando le grandi dive degli anni Sessanta / 02. Dior / Forme butterfly in stile pin-up dal gusto anni Cinquanta e colori accesi per un occhiale dall’allure sensuale, che guarda al passato e si modernizza per lo spirito grintoso e le tonalità da pop art / 03. Jil Sander / Look vintage a gatto con angoli delicati che avvolgono e addolciscono lo sguardo per una montatura che sceglie i toni caldi del cacao e che trova ritmo grazie alla sfumatura cromatica di cui si caratterizza il frontale /
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04. Marc Jacobs / Forme a papillon dall’allure sofisticata e giocosa che evoca nuovamente atmosfere fifties: la palette cromatica segue l’ispirazione retrò con divertenti pois che rendono omaggio all’era del sogno americano /05. Michael Kors / La forma a gatto, che fa rivivere lo stile vintage, viene reinterpretata e modernizzata grazie a lussuosi e luminosi dettagli in metallo che enfatizzano gli angoli “all’insù” della montatura, contrastando con il colore scuro di quest’ultima / 06. A-Style / Montatura sofisticata dalla veste retrò nella calda tonalità del marrone che unisce allure chic e comfort per un occhiale capace di enfatizzare il design giovane, irriverente e unisex che ha reso celebre il brand/
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Summer of Style. Gli occhiali da sole con la tua gradazione.
/ Gli occhiali fanno sempre “scena” / di Luisa Espanet
/ Non solo per vedere meglio. I protagonisti della musica classica spesso utilizzano sul palco montature da vista per entrare nel personaggio o per avere più autorevolezza. ma quando volano sulla tastiera del pianoforte... /
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Musica classica e occhiali sono compatibili? Nella lirica sembra di no. La Callas sulla scena non li portava mai, nonostante fosse così miope che una volta scambiò per rose le carote lanciate dal pubblico insoddisfatto. «Gli occhiali tolgono parte della mimica facciale, interrompono la visione. D’altra parte chi canta deve poter vedere la scena e il direttore d’orchestra - spiega il baritono Bruno Taddia che, miope, per il palcoscenico ha scelto le lenti a contatto - Per alcuni ruoli però l’occhiale può fare parte del personaggio. Ad esempio per il Don Alfonso di “Così fan tutte”, andato in scena a Ginevra. Per apparire più vecchio e rendere più autorevole il personaggio, porto occhiali d’epoca, però con lenti di vetro. Per il Mercurio in un’opera rock avevo occhiali neri da rockstar. Per il Microbio di “La pietra di paragone” di Rossini dei pince nez». Ma anche per un direttore d’orchestra gli occhiali non sono funzionali, c’è addirittura chi ha scelto la soluzione drastica dell’operazione. Come Gianluigi Gelmetti, per anni direttore del Teatro dell’Opera di Roma e della Symphony Orchestra di Sydney. «Premetto che gli ocgianluigi gelmetti
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chiali mi piacciono, quando ho iniziato non ne avevo bisogno, con l’età ho incominciato a non vedere bene da vicino e da lontano. Il problema non è dirigere a memoria perché non si legge la partitura, ma non vedere i cantanti e non avere il controllo della situazione. Gli occhiali multifocali si appannano, rischiano di saltare via per un movimento eccessivo e comunque non permettono la visione completa. Devi di continuo girare la testa, alzarla, abbassarla per vedere orchestra e palcoscenico. Alla fine hai la cervicabruno taddia
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le. Ci sono colleghi che usano occhiali molto alti, ma non risolvono il problema della visione laterale. Ho provato le lenti a contatto. Ma sono un rischio, se entra un granello di polvere… E poi metterle prima di un concerto quando si è agitati, è difficile. Allora mi sono fatto operare. Ho ridotto la miopia, ma vedevo male da vicino. Ho rifatto l’operazione perché hanno trattato diversamente i due occhi. Ora per dirigere va bene, perché scena e leggio sono illuminati. Nella vita normale di giorno non ho problemi, ma la sera per guidare devo portare gli occhiali, come per leggere, se è buio». Ma il musicista solista che deve soltanto leggere claudio gay la partitura può suonare con gli occhiali? Itzhak Perlman, il violinista israeliano che ha suonato alla Casa Bianca, li usa sempre, leggeri in metallo. Metallici erano anche gli
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occhiali che portava il violoncellista russo Mstislav Rostropovich, scomparso nel 2007. Il pianista austriaco Alfred Brendel ha fatto dei suoi grossi occhiali cerchiati di nero un segno distintivo. Non è d’accordo Claudio Gay, 22 anni, pianista e compositore, al suo attivo un’opera “Le sconfitte” di cui ha curato musica, libretto e regia. «Avere qualcosa sulla faccia quando suono mi dà fastidio. Quando curo la regia, invece, porto gli occhiali perché danno autorevolezza. Ho deciso di passare alle lenti a contatto quando in un concerto gli occhiali sono volati sulla tastiera, senza incidenti per il suono, ma obbligandomi a continuare a memoria». Anche a Daniele Pollini, figlio di Maurizio, ora direttore d’orchestra al debutto come pianista, a 19 anni, gli volarono gli occhiali nella foga del “Carnaval” di Schumann...
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/ Vittorio Feltri: «Mi sento nudo senza occhiali» / di Luisa Espanet
Feltri
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© Foto Simona Chioccia
/ La montatura spessa e pesante è un tratto distintivo del giornalista, attualmente direttore editoriale del quotidiano Libero. Un oggetto indispensabile, cui non rinuncia neppure in sella al suo cavallo /
Proprio nessun criterio estetico dietro la scelta? No, penso alla funzionalità, è chiaro che se un paio di occhiali non me li sento a posto, non mi vanno bene. Quando mi faccio fare dei nuovi occhiali mi raccomando all’ottico, li provo, me li faccio sistemare addosso, faccio stringere le astine. Qualche anno fa Armani aveva fatto degli occhiali in metallo sagomato, con una montatura così sottile che mi consentiva di vedere meglio, ma avevano il difetto che portandoli irritavano il naso, con i due elementi che non so come si chiamano. Questi che ho ora non mi hanno mai procurato Secondo quale criterio scegli gli occhiali? Ne ho 3, 4 paia di quel modello di Oliviero Toscani, nessuna irritazione. con montature che variano leggermente di colore, uno ha le lenti che si scuriscono per il sole. Li ho scelti Anche quando vai a cavallo porti gli occhiali? perché sono robusti, anche se cadono non succede Certo, si è già così precari in sella che anche non vedere… niente e soprattutto non diventano “sbilenchi” come gli occhiali leggeri, che se prendono un colpo perdono Ma non hai paura che ti balzino via? Finora non mi è mai capitato. l’equilibrio e sono fastidiosi da portare. Quegli occhiali grandi e un po’ tondi fanno parte della sua fisionomia, difficile pensare a Vittorio Feltri, giornalista, direttore e fondatore di Libero, senza occhiali. «Li porto sempre, da quando avevo sette anni, me li tolgo per andare a dormire. Mi sento nudo senza, perdo il senso delle distanze. Da giovane ho provato a mettere le lenti a contatto per giocare a calcio, ma mi faceva impressione l’operazione per metterle. Ci ho rinunciato e giocavo senza occhiali».
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/ VisionOttica, il successo è “glocal” / di Angelo Magri
/ L’insegna, nata appena tre anni fa, si prefigge di diventare la numero uno in Italia entro il 2015. Alla base del suo sviluppo, un mix tra identità locale e riconoscibilità nazionale /
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Il negozio VisionOttica Center, presso il centro commerciale di Rho, in provincia di Milano
Il sistema retail dell’ottica in Italia è sostanzialmente diviso in tre grandi tipologie di punti vendita: i negozi a conduzione indipendente, che sono stimati in circa 5.000 unità, quelli associati a qualche gruppo o cooperativa d’acquisto, circa 3.000 sull’intero territorio nazionale, e poco meno di 2.000 negozi che rientrano nella cosiddetta distribuzione succursalista, facendo cioè capo alle principali catene presenti nel nostro paese. L’insegna VisionOttica fa capo a Vision Group e si sviluppa
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sul territorio mediante imprenditori evoluti affiliati al primo gruppo italiano. VisionOttica è in fase di evidente crescita, data anche la sua giovane età (nata appena tre anni fa) ed ha già superato quota 210 centri ottici. Il suo obiettivo? Diventare entro il 2015 la prima insegna di ottica per le famiglie italiane, in termini di notorietà e quota di mercato. La mission è quella di migliorare la vita delle persone, creando benessere visivo, grazie a servizi e prodotti innovativi, forniti da professionisti competenti radicati nel territorio, uniti da un insieme di valori
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Tutti i numeri della capogruppo
etici e professionali, garantiti dall’insegna nazionale. Adottando il nuovo brand, gli imprenditori ottici coinvolti si riconoscono nel gruppo italiano leader nei prodotti e servizi per l’ottica e ne condividono le strategie che puntano alla massima qualità e al servizio certificato ISO 9001. Alla base del successo di VisionOttica c’è un neologismo: glocal. Identità riconoscibile ma in grado di valorizzare anche l’imprenditore locale, VisionOttica si pone, infatti, come un esempio moderno ed efficace di impresa caratterizzata da centri ottici accoglienti,
ottici-optometristi di alto livello professionale, una gamma di prodotti e servizi esclusivi, una politica distributiva e di servizio basata su strategie condivise. Di fatto il premium brand del primo gruppo italiano nella distribuzione di prodotti e servizi ottici rappresenta la naturale evoluzione della strategia di Vision Group: potenziare le capacità di business del centro ottico affiliato, attraverso strumenti coordinati di gestione e promozione, e valorizzarne competenze e professionalità presso i consumatori.
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Con il 14% di market share e 1.400 centri ottici in tutta Italia, riconducibili a 1.100 imprenditori che operano con i marchi Vision Service, Eurovista, Vision Is e, appunto, VisionOttica, Vision Group Spa è il più grande network distributivo dell’ottica italiana. Il gruppo possiede anche sette centri di proprietà, di cui cinque a Milano e provincia, uno a Belluno e uno a Castelguelfo (Bologna). Le sedi sono a Milano, Roma, Genova e Foggia. Il suo fatturato, in termini di sell out, è stimato per il 2011 intorno ai 290 milioni di euro. Secondo Marco Procacciante, amministratore delegato di Vision Group, il punto di forza del gruppo è quello di «operare attraverso diverse insegne, differenti posizionamenti e modalità di affiliazioni customizzabili, al fine di soddisfare tutti i segmenti di mercato, puntando sulla qualità del servizio e il rafforzamento del rapporto con l’industria. Questo sarà prima di tutto un’opportunità per gli affiliati e di conseguenza un vantaggio per i consumatori».
Meglio di una star… In sei mesi è andata in televisione ben tre volte: a ottobre 2010 e nel gennaio scorso con la campagna sulla prevenzione dello stress visivo, all’interno di Striscia la Notizia. Tra fine aprile e maggio, durante Il “Senso della Vita” di Bonolis, con due telepromozioni sempre legate alla prevenzione, questa volta da “abbagliamento solare” e da presbiopia. In tutte e tre le occasioni è stato un successo: sia di pubblico, perché si trattava di trasmissioni molto seguite, sia d’interesse da parte del consumatore finale nei confronti dell’insegna VisionOttica e di attenzione alle soluzioni ottiche proposte dall’insegna. Ma il top brand di Vision Group non si ferma alla tv. Per tutto il mese di maggio ha continuato a comunicare, ancora una volta con dei top media: Gazzetta dello Sport e Corriere della Sera. Il piano di comunicazione, infatti, prevede un’ampia campagna stampa e web, partita da domenica 8 sulla “rosea”, che si concluderà lunedì 30. Si tratta di una pubblicità multisoggetto (la stessa presente su questa rivista) sui temi della visione ad alta definizione e delle lenti polarizzate con un richiamo al Test dello Stress Visivo (gratuito). In particolare sui canali della Gazzetta dello Sport vengono spiegati i vantaggi delle polarizzate durante le attività sportive: migliorano i contrasti, migliorano la visione di gioco e sono fondamentali per non farsi sconfiggere dai riflessi.
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/ Vista e sole: insieme si può / di Gianmario Reverdy
/ Anche se l’occhiale da sole mantiene una consolidata affermazione nell’estetica e nel fashion, la sua funzione principale resta quella di agevolare la visione quando la luminosità ambientale è elevata /
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Quali sono le caratteristiche e, soprattutto, i vantaggi che derivano dal cosiddetto occhiale vistasole, cioè la montatura con lenti colorate ma, al tempo stesso, graduate in base al difetto visivo di chi le indossa? Lenti filtranti: come, quando e perché L’utilizzo di lenti “colorate” è divenuto in questi ultimi anni un’esigenza molto sentita, al di là delle richieste legate alla moda. Si basa sulla maggiore consapevolezza dell’importanza sia di proteggere i propri occhi da una radiazione solare considerata molto spesso pericolosa sia di attenuare l’eventuale esagerata intensità della luce verso la quale abbiamo via via acquisito maggiore sensibilità. Ecco allora che la necessità di protezione dell’occhio porta il pubblico a rivolgersi al mercato dell’occhiale da sole, anche quando dev’essere associato a una prescrizione di compensazione visiva. Per questi occhiali è importante che l’utilizzatore si affidi a professionisti competenti e specializzati richiedendo loro tutte le informazioni utili a risolvere al meglio le sue esigenze visive. La valutazione delle caratteristiche tecniche deve interessare sempre e non solo quando il soggetto utilizza l’occhiale per attività specifiche (ad esempio sportive o di lavoro) o necessita di una protezione particolare, per la presenza di patologie o anomale caratteristiche oculari. Un occhiale vista-sole Da un punto di vista tecnico si può affermare che la colorazione di una lente deve rispondere ad alcune importanti domande: • essere in grado di ridurre un’eccessiva luminosità e il cosiddetto riverbero, riflessi compresi; • assorbire il più possibile tutta la gamma dei raggi UV, fino a circa 380-400 nm. e come vedremo più avanti anche una parte della gamma di radia-
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Il benessere visivo in 4 P Prevenzione, Protezione, Potenziamento visivo, Personalizzazione: sono queste le parole chiave con cui gli ottici optometristi Visione nitida per una VisionOttica riassumono il benessere visivo su cui è guida senza stress. necessario porre la massiLENTI POLARIZZATE ma attenzione. Ecco perché nei centri ottici VisionOttica Visione nitida, contrasti definiti, assenza di riflessi e protezione dai raggi nocivi UVA e UVB. è possibile ricevere consigli e suggerimenti sulle lenti polarizzate: un trattamento che aiuta a contrastare il disagio legato ai bagliori provocati dai riflessi su asfalto, acqua, neve e superfici riflettenti e combattere la fototossicità. Le lenti polarizzate, quindi, sono particolarmente adatte alle attività sportive e alla guida. Infatti, presso tutti i centri VisionOttica (oggi 210, presenti su tutto il territorio nazionale) è in corso proprio in questo periodo un’iniziativa destinata a sensibilizzare i consumatori sulla necessità di tutelare maggiormente la propria vista. Attraverso il Test dello Stress Visivo, uno screening semplice ed efficace che viene effettuato gratuitamente sul pubblico adulto è possibile avere una valutazione della propria abilità vista e ricevere i suggerimenti per scegliere l’eventuale soluzione ottica più idonea alle proprie esigenze. Il test sullo Stress Visivo non sostituisce una visita oculistica. Guida sENZA lenti polarizzate
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Da una ricerca condotta, i consumatori preferiscono le lenti a scurimento automatico, ma desiderano una reazione più rapida. Carl Zeiss Vision propone così le nuove lenti PhotoFusion, che reagiscono con una velocità del 20% superiore alle precedenti versioni di lenti fotocromatiche del gruppo tedesco. Le lenti PhotoFusion, infatti, si scuriscono in 15-30 secondi e tornano chiare in 5-10 minuti (dato medio). Risultano particolarmente chiare in ambienti interni (92% di trasparenza con trattamento antiriflesso) e diventano molto scure alla luce del sole (11% di trasparenza con trattamento antiriflesso). Offrono il 100% di protezione ai raggi UV fino a 400 nm e un’eccellente stabilità cromatica per una visione naturale. Mantengono inoltre la loro capacità di scurimento automatico a lungo. Le lenti a reazione rapida PhotoFusion consentono offrono comfort in ogni condizione di luce e performance all’avanguardia.
La trasmissione dei colori Tutte le lenti colorate hanno un assorbimento selettivo nel senso che trasmettono particolari bande dello spettro, assorbendone altre. La gamma di radiazioni trasmesse è sempre quella del colore della lente, mentre le radiazioni particolarmente bloccate sono quelle complementari. Questo fatto può produrre un’alterazione dei colori e creare una serie di problemi sia per quanto riguarda la percezione e, quindi, il gradimento da parte dell’utilizzatore sia per ciò che attiene al riconoscimento dei colori stessi. Le normative di riferimento hanno pertanto posto dei limiti all’utilizzo di lenti colorate per la guida, dovendo ovviamente garantire un immediato riconoscimento dei colori ritenuti importanti per la guida.
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PhotoFusion by Zeiss, il fotocromatico d’avanguardia
zioni di luce blu (400-500 nm.); • non alterare una corretta visione dei colori, soprattutto se le lenti devono essere utilizzate per la guida, o operare una selezione specifica atta a far risaltare alcuni colori se l’occhiale deve essere utilizzato per attività particolari (lenti sport o per particolari patologie). La riduzione della luminosità dipende dall’intensità della colorazione ed è espressa in percentuale di assorbimento o di trasmissione. Ovviamente quanto più è elevata la quantità di luce assorbita e più intenso sarà il colore della lente. Oggi sono in commercio colorazioni che vanno da un assorbimento del 10-12% (una lievissima colorazione sovente denominata “riposa vista”) all’80–90% che apparirà di tonalità particolarmente scura per l’utilizzo in condizioni di luce “estrema”.
L’alterazione dei colori Una corretta e immediata valutazione di alcuni colori è un fattore di estrema importanza soprattutto durante la guida dei veicoli. Le lenti colorate vengono pertanto sottoposte a una serie di misure tese a verificare il grado di “distorsione” introdotto sulla percezione di alcuni colori che sono ritenuti di fondamentale importanza durante la guida: sono il rosso, il giallo e il verde, cioè i colori dei semafori, e il blu, che è il colore
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solitamente legato a situazioni indicanti emergenza. Pertanto le normative europee, recepite anche dalla legislazione italiana, hanno fissato dei limiti a questa eventuale “distorsione” nella visione dei colori. Viene quindi misurata la quantità di radiazioni di una certa banda che la lente trasmette rispetto alla radiazione totale, determinando in tal modo un fattore, che viene chiamato fattore “Q”, che ci dà informazioni sulla possibilità di ottenere una corretta percezione di un determinato colore. Questo fatto verrà indicato, all’interno del foglietto illustrativo dell’occhiale da sole o sulla busta della lente da vista colorata, con la dicitura “idonea alla guida, diurna e/o notturna”. Nel caso di colorazioni che non risultano idonee all’uso nella guida, viene indicato il simbolo “dell’auto sbarrata”.
Come scegliere una lente colorata Da un punto di vista tecnico possiamo dire che la scelta della colorazione di una lente deve rispondere alle seguenti valutazioni: • il tipo di utilizzo, cioè occorre definire quali sono le esigenze visive. In linea generale non bisogna eccedere con l’utilizzo di lenti molto scure: costringono infatti la pupilla a dilatarsi, diminuendo l’acutezza visiva e aumentando lo sforzo visivo e il passaggio di radiazioni pericolose come le HEV (come vedremo in seguito); • la sensibilità propria dell’individuo, perché non tutti hanno la stessa sensibilità alla luce. Le persone dalla pelle chiara, capelli biondi e occhi azzurri (in generale i fenotipi 1 e 2) hanno maggiore sensibilità e sono abbagliati con più facilità: proteggere questi occhi è spesso indispensabile; • proteggere gli occhi dei bambini e dei giovani nei quali l’elevata trasparenza dei vari mezzi dell’occhio consente il passaggio e quindi l’accumulo anche delle radiazioni nocive; • il tipo di ametropia, come si vedrà nel successivo capitolo; • la richiesta di protezione agli UV con la scelta di idoneo materiale. Lenti filtranti e difetti visivi
Xperio, le polarizzanti correttive Essilor ha messo a punto la linea Xperio, una nuova e ampia gamma di lenti correttive polarizzanti, diversificata per design e materiali, ideali per qualsiasi attività sotto il sole. Consentono, infatti, di vedere con maggiore chiarezza anche i più piccoli dettagli, la luce viene bloccata e il riverbero eliminato, con una fedele percezione dei colori e il massimo comfort, assicurando elevate performance ottiche, stabilità ed esaltazione dei colori. Le lenti Xperio, disponibili per ametropi e presbiti, sono ideali anche per la guida, grazie alla capacità di contrastare i fastidiosi riverberi sul parabrezza e offrire un miglioramento dei tempi di reazione e una maggiore sicurezza al volante.
Come citato in precedenza, il compito principale della lente filtrante è quello di attenuare in modo significativo l’illuminamento ambientale che può essere responsabile di un eccessivo abbagliamento e possibilmente di proteggere le strutture oculari assorbendo le radiazioni che risultano dannose. Facendo riferimento ai vari difetti visivi si potrebbe valutare quale tipologia di lente garantisca anche la miglior percezione e quindi la migliore efficienza visiva. Riflettendo sul funzionamento selettivo di una lente colorata e sull’aberrazione cromatica dell’occhio possiamo concludere che: • a un individuo miope è opportuno consigliare tonalità nel campo dei marroni; Fig. 4 – la visione con una lente polarizzata (a destra) rispetto alla visione senza filtro
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Le lenti polarizzate Uno degli aspetti più fastidiosi della visione ad alta luminosità è rappresentato dai riflessi. La presenza di luce intensa fa in modo che superfici a elevata riflessione, quali l’acqua, la neve, l’asfalto o le superfici metalliche, “producano” riflessi di forte intensità che disturbano notevolmente la normale visione. Tutte le lenti colorate, limitando la trasmissione luminosa, attenueranno questi fenomeni che però permangono, creando disagio e fastidio in chi utilizza l’occhiale. L’abbattimento totale dei riflessi, oltre che l’attenuazione della luce trasmessa, è garantito solo dai filtri polarizzanti. Infatti particolari sostanze, stese in film molto sottili e orientate in un’appropriata direzione, consentono l’eliminazione quasi totale di tutta la luce riflessa. Le lenti polarizzanti sono pertanto normali lenti oftalmiche nelle quali è stato inserito un filtro polarizzatore: sono generalmente costruite in materiale organico (plastico) e il sottile film polarizzato è steso in superficie o posizionato all’interno tipo “sandwich”. L’effetto di una lente polarizzata è quello di migliorare la percezione, rendendo visibile ciò che la presenza di luce riflessa e il relativo abbagliamento tendono invece a offuscare. Solitamente le lenti polarizzate hanno un taglio UV a 380-400 nm., sono di tonalità classiche (marrone, verde, grigio, ad esempio) e possono subire tutti i normali trattamenti superficiali e antiriflesso. Occorre però sempre tener presente che il filtro polarizzato agisce solo se orientato in modo corretto e pertanto le lenti vanno sempre montate con estrema precisione. L’effetto polarizzante può essere associato anche a quello fotocromatico, creando quindi lenti con entrambe le caratteristiche, molto utili per chi guida per molte ore.
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L’assorbimento del visibile HEV Oggi sempre più importante appare un assorbimento selettivo della porzione visibile del blu, radiazioni a bassa lunghezza d’onda (400-500 nm.), ritenute e riconosciute come corresponsabili di alcuni danni oculari per un effetto di accumulo nel tempo a livello retinico. Le evidenze scientifiche di questi ultimi decenni hanno dato un ruolo sempre più importante alla cosiddetta “luce blu o HEV” (High Energy Visible), quale concausa nello sviluppo di alterazioni retini-
Rodenstock, occhiali oversize per ogni lente Rodenstock riesce a dare un risposta anche ai portatori di occhiali più esigenti, attenti alla sicurezza nella visione e al look fashion della montatura. I modelli sole e vista del marchio tedesco, infatti, oltre a garantire un’elevata protezione dai raggi UV, possono montare ogni tipo di lente correttiva. In particolare il nuovo modello R 3227, dalla forma oversize, conferisce all’occhiale un look dall’eleganza inconsueta. Le lenti, che garantiscono un’ottima protezione dal sole, sono in gradazione di tinta, mentre le aste sono impreziosite da elementi decorativi in metallo. Questo occhiale si distingue anche per la capacità di montare ogni tipo di lente correttiva. E per i portatori di occhiali che conducono una vita attiva, all’aria aperta e non vogliono rinunciare al comfort Rodenstock propone la lente fotocromatica ColorMatic IQ: si adatta rapidamente e automaticamente alle variazioni di luminosità ed è dotata di un fotocromatismo che resiste nel tempo anche dopo anni di uso costante. Le ColorMatic IQ hanno un assorbimento base pari all’8%, il che garantisce lenti molto luminose negli interni, e possono raggiungere un massimo valore di assorbimento fino all’85%.
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• a un individuo ipermetrope è opportuno consigliare tonalità nel campo dei verdi; • le tonalità grigie, essendo essenzialmente neutre non danno preferenza. A proposito, comunque, delle colorazioni, occorre tener presente anche le abitudini visive dell’individuo che, molto spesso, possono prevalere su un consiglio tecnico. Ad esempio, se un miope porta lenti a tonalità verde da vent’anni appare inopportuno modificare tale abitudine, nell’intento di far prevalere gli aspetti tecnici della compensazione.
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Le lenti alla melanina sintetica Lo studio delle difese già presenti nell’occhio ha portato a stabilire che la melanina, pigmento protettivo presente sia nella nostra pelle che negli occhi (in particolare nella retina e nell’iride) produce un effetto filtro selettivo sulle radiazioni della banda di radiazioni HEV in proporzione alla loro pericolosità. Infatti le radiazioni più dannose, cioè quelle a più corta lunghezza d’onda, vengono maggiormente assorbite. Purtroppo la melanina naturale presente nei nostri occhi diminuisce con l’età (a 60 anni ne abbiamo perso il 40%) e anche nella giovane età non è sempre sufficiente a far fronte all’aumentata esposizione solare e alla mo-
difica della qualità delle radiazioni. Sulla base di questi riscontri negli ultimi decenni la ricerca ha prodotto una melanina sintetica che può essere inserita in alcuni monomeri base delle lenti organiche in modo stabile: essa non si altera né esaurisce le sue potenzialità nel tempo. La lente alla melanina sintetica ha un assorbimento totale fino a 400 nm., che diviene poi via via sempre più selettivo nella banda fra 400 e 500 nm. Questa selettività produce una protezione migliore alle radiazioni più pericolose (sono poi quelle che interessano più scarsamente la visione, poiché per esse l’occhio ha scarsa sensibilità) consentendo inoltre una visione dei colori poco alterata e comunque idonea all’uso di tali lenti per la guida. Le lenti alla melanina sintetica hanno una colorazione marrone intenso con assorbimento medio di circa l’80%. Gli occhiali vista-sport Oggi sempre più persone vogliono un occhiale da vista per lo sport simile all’occhiale da sole-sport neutro, utilizzato per attività sportive o per ottenere una maggiore protezione. Questa richiesta sta portando sempre più a fare i conti con occhiali di tipo avvolgente, cioè montature a curvatura elevata e che necessitano quindi di lenti idonee e di una serie di accorgimenti di calcolo e di montaggio. Infatti fare gli occhiali in certe situazioni e farli bene non è facile e un occhiale bello, ma anche funzionale e confortevole, spesso fa la differenza. In questo campo occorre essere sempre molto
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che gravi, quali le degenerazioni maculari. L’obiettivo pertanto, dal punto di vista della protezione è stato quello di cercare di ridurre la quantità di luce “viola-blu” che raggiunge l’occhio e in particolare la retina. Un filtro confortevole che rispetta una corretta visione viene tendenzialmente indossato volentieri per un periodo molto più lungo, diminuendo il dosaggio di luce blu ricevuta nel tempo. Il miglior filtro dovrebbe quindi essere il più possibile protettivo e al tempo stesso molto confortevole per indurre il portatore a prolungarne l’utilizzo. Occorre ricordare che le lenti organiche a medio e alto indice (non il materiale standard) introducono un ottimo effetto filtro, ma solo per le radiazioni fino a circa 380-400 nm.; la cosiddetta luce visibile ad alta energia (lunghezza d’onda fra 400 e 500 nm.) viene solo in parte attenuata.
Hilux High Curve Plus: i colori seguono le curve Scegliere un occhiale per il tempo libero oggi è più facile grazie alle speciali lenti Hilux High Curve Plus prodotte da Hoya nell’evoluto laboratorio italiano. Chi fa vita dinamica sa bene cosa vuole dai propri occhiali e ricerca le migliori prestazioni visive; con le lenti Hilux High Curve Plus può godere di visione ottimale, resistenza, protezione ed estetica insieme. Hoya ha studiato appositamente una gamma di colori completa specifica per ogni situazione per garantire una visione ottimale e ricca di contrasti in ogni condizione di luce. L’esclusiva resistenza agli impatti è la loro caratteristica che assicura importante tranquillità; con i trattamenti antiriflesso Hi-Vision LongLife e SuperHivision di Hoya la resistenza ai graffi garantisce una visione nitida e maggior sicurezza. I materiali, tecnologicamente avanzati, assicurano lenti sottili e leggere adatte a montature particolarmente avvolgenti, sportive o alla moda, garantendo un risultato estetico anche con montature particolari. Tali lenti sono disponibili per tutti gli appassionati di sport o di attività all’aria aperta, che necessitano quindi di particolari oc occhiali vista-sole con lenti di alto livello.
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cauti, non tutto è possibile, soprattutto con certe prescrizioni. Molto si può realizzare, ma sovente i limiti costruttivi impongono prudenza in situazioni particolari. È opportuno, pertanto, che il cliente sia sempre molto attento e, soprattutto, si affidi sempre a ottici specializzati in questo settore.
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La ricetta dell’occhiale L’analisi della ricetta è il primo passo da controllare con grande attenzione. Purtroppo non tutto è possibile e non bisogna illudersi che con prescrizioni elevate si possano avere occhiali da sole avvolgenti, sottili e leggeri simili a quelli con filtri neutri. Le caratteristiche e le misure della montatura Un occhiale vista-sport è quasi sempre un occhiale che utilizza una montatura ampia e avvolgente. Ampia vuol dire di dimensione grande e per la quale occorrono poi lenti di grande diametro, 75-80 mm e oltre. L’avvolgimento di queste montature, cioè la curvatura del frontale, è sempre molto elevata, oltre i 15° e pertanto le lenti dovranno avere una curvatura adeguata. La base della lente Le montature avvolgenti necessitano quindi dell’utilizzo di lenti molto curve. Il problema è complesso: occorre sempre verificare le possibilità costruttive controllando i limiti in funzione del potere da ottenere, del materiale scelto e del relativo diametro. A volte per realizzare questi occhiali con prescrizioni “difficili” si cerca di “forzare” la montatura diminuendone l’avvolgimento per rendere più idoneo il montaggio, ma questo spesso compromette la stabilità della lente nella montatura stessa.
Galileo Xperio, senza riflessi la guida è sicura Le lenti polarizzate Galileo Xperio, abbinano correzione adeguata, per qualunque genere di ametropia, dalla miopia alla presbiopia, e protezione completa dai raggi UV, dannosi per la vista per la guida e le attività all’aria aperta. Bloccano, infatti, i raggi riflessi del sole e fermano il conseguente abbagliamento garantendo comfort in tutte le circostanze e un’eccezionale qualità di visione. È certo che il riflesso del sole sulla strada causi problemi all’acutezza visiva del guidatore che può rimanere accecato per qualche secondo e di conseguenza meno reattivo. Galileo Xperio, eliminando i riflessi pericolosi, contribuisce alla corretta percezione dei colori, migliora il contrasto e la visibilità e quindi riduce drasticamente i rischi di incidente connessi a un tempo ridotto di reazione causato dall’accecamento.
ra pone una serie di problemi e valutazioni, che vengono spesso prese in considerazione ed elaborate dalle aziende costruttrici: occorre, pertanto, rivolgersi sempre per questo tipo di occhiali a professionisti competenti e specializzati, che si avvalgono della collaborazione di fornitori qualificati in questo settore. Altrimenti il rischio è che si possano introdurre una serie di disagi che creano I problemi di un avvolgimento elevato La notevole curvatura del frontale della montatu- problemi di adattamento e comfort nel tempo. Base e spessore Si deve sapere che quanto più aumenta la curvatura della lente tanto più aumenterà il suo spessore. A volte, infatti, per ottenere la lente corretta per la montatura scelta lo spessore potrà risultare più elevato con aspetti estetici non sempre simpatici.
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/ Svelato il “codice unico” dell’occhio / di Angelo Magri
/ Forse non tutti sanno dell’unicità di questa importante parte del corpo. E che da oggi è possibile realizzare lenti oftalmiche altamente personalizzate. L’obiettivo? Una visione confortevole, dinamica e senza sforzo /
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Molto spesso, chi indossa occhiali correttivi, pensa alla “personalizzazione” in termini di montatura che l’ottico optometrista consiglia, a seconda della prescrizione, della forma del viso, del colore della pelle e dei capelli, considerando stili e gusti. Ma per raggiungere i più elevati livelli di comfort ed efficienza visiva la personalizzazione delle lenti risulta ancora più de-
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terminante: quanto più alto è il livello di “unicità” della lente tanto più ci si avvicina a una visione naturale, istantanea e senza sforzo, perché è la lente che si deve
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adattare al nostro occhio e non viceversa. Diversi fattori contribuiscono a rendere unico ogni occhio: la fisiologia, l’anatomia, il personale movimento occhio/testa, la dimensione e, non ultimo, il cosiddetto Centro di Rotazione Oculare. Questo può variare di oltre il 30% ed è il principale riferimento per il calcolo delle lenti progressive (quelle per la presbiopia) e monofocali personalizzate. «In questo scenario proponiamo, attraverso i centri ottici specializzati, l’esclusiva tecnologia “eyecode” in grado di offrire un ineguagliabile livello di personalizzazione applicabile alle lenti oftalmiche – spiegano alla Essilor, leader mondiale nel settore delle lenti oftalmiche correttive - Attraverso una nuova, rapida ed esclusiva misurazione dinamica in 3D dell’occhio, effettuata con Visioffice, un sistema di presa misure multifunzionale brevettato e a elevata precisione, è infatti possibile realizzare lenti progressive Varilux o monofocali Essilor con tecnologia eyecode». A coloro che sono alla ricerca della più assoluta esclusività Essilor offre, inoltre, la possibilità di incidere le lenti eyecode con le proprie iniziali. La nuova tecnologia eyecode è disponibile presso la rete di punti vendita denominati “Centro Specialista Varilux Eyecode Center”, facilmente individuabili sui siti www.essilor.it e www.varilux.it.
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/Shopping Primavera Estate 2011
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di Valentina Grassini
/ Spirito avventuroso per chi ama la vita dal piglio sportivo: per uno stile in tema “safari” o, più grintoso, da aviator. Parola d’ordine: blu, in tutte le sue declinazioni e sfumature, per salutare l’estate con il colore del mare e del cielo. E per le lei che ricercano una nota di romanticismo dal gusto retrò, è di rigore il preppy style, per tornare un po’ teenager /
/ Nau! / Eleganza old style e ricercatezza sono le caratteristiche di questo occhiale che porta il nome dell’isola di Capri e della quale evoca atmosfere e colori. La forma a farfalla e le lenti nella tonalità calda del marrone degradante conferiscono un sapore vintage, mentre l’inserto a effetto madreperla delle aste dona femminilità e classe /
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/ Pilot / / È ancora lo stile Top Gun a farla da padrone nelle tendenze maschili per la prossima estate. Occhiali, orologi e borse che seguono il trend dell’aviatore e il mood sportivo e avventuroso /
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01. Alfred Dunhill / Forme aviator e colori caldi per un occhiale a doppio ponte che ripropone, modernizzandolo, un design storico e intramontabile / 02.Carrera / Spirito urban e ispirazione pilot si coniugano in un modello sole a goccia che sceglie un materiale ultraleggero come l’acciaio e non rinuncia comunque a un design raffinato e minimal / 03. John Richmond/ Pilot style anche per i modelli sole, con una montatura importante dal fascino vintage e inserti in pelle dalle diverse tonalità lungo le astine e sul ponte / 04. Suomy by Compagnia del viaggio / Lo sportive mood continua anche negli accessori, con un pratico e spazioso zaino porta casco studiato per garantire comodità e comfort, per un vero pilota alla Top Gun dei nostri giorni / 05. Gucci / Stile anni Venti per il sofisticato orologio dalla forma quadrata che richiama un’estetica retrò pur divenendo attuale /
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/ Safari Style / / L’estate 2011 si tinge di esotismo. Colori e sapori dal mondo della savana con tonalità calde che abbracciano tutte le sfumature della terra e motivi che si ispirano al manto di animali /
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o3 o1 o4 o2 01. Helena Rubinstein / Volume e allungamento sono le parole chiave del nuovo mascara che associa tecnologia e magnetismo. Un astuccio elegante e raffinato che reinterpreta i codici affascinanti del pitone dà vita a un design fatto di preziose squame metalliche / 02. M Missoni / Montatura oversize dalla forma tondeggiante con motivi a zig zag sulle aste che si tingono delle sfumature e dei colori tipici degli animali della savana / 03. Giorgio Armani / Ricorda i modelli indossati da aviatori ed esploratori questo occhiale da sole dalla linea pulita: profilo arrotondato, doppio ponte, naso a collo d’oca, rivetti a vista, e poi, come una volta, preziose lenti di vetro / 04. Onitsuka Tiger / Sneaker in canvas dal look vintage con inserti in pelle e cuciture a vista per le stripes /
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o6 05. United Colors of Benetton / Silhouette raffinata e cromie originali e calde per un occhiale vista dalla forma a gatto che unisce i colori della terra e del cielo e suggerisce atmosfere retrò / 06. Lafont / Atmosfere sahariane anche per questo modello sole dalla forma importante che si ispira nella fantasia al manto delle tigri e che rievoca i colori caldi della savana e del deserto / 07-08. Louis Vuitton / Spirito d’avventura e sportive mood per una leggerissima borsa che ripropone lo storico motivo Damier nelle tinte originali e moderne del celeste e blu elettrico: può essere portata a mano o a spalla grazie alla tracolla regolabile e amovibile e anche comodamente ripiegata su se stessa, assumendo una forma piÚ compatta /
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/ Sea Shadows / / Celeste, azzurro pastello, blu cobalto. Sono le tinte che colorano occhiali e accessori per l’estate 2011 all’insegna di una stagione che rende omaggio al mare e alle sue sfumature /
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01. Zippo / Ha le sfumature più profonde dell’oceano l’elegante penna a sfera dal design classico e raffinato / 02. Italia Independent / Montatura che richiama una forma classica dell’occhialeria italiana con il frontale in velluto azzurro fluo che risulta essere soffice e morbido al tatto, oltre ad avere la caratteristica di essere antigraffio / 03. Fratelli Rossetti / Mocassini classici ed eleganti che uniscono gusto minimal e ricercatezza dei dettagli grazie a inserti in velluto neri che si stagliano su uno sfondo blu notte /
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04. Bric’s / Trolley sulla tonalità dell’azzurro tenue reso più leggero grazie all’eliminazione della struttura metallica del telaio e a una nuova struttura realizzata in moustang doppiato con uno strato di polietilene espanso / 05. Fendi / Il mare è il motivo ispiratore dalla montatura sole da diva in pieno stile anni Sessanta per un mix di classe e sofisticatezza targate old style / 06. Prada / Riccioli rococò e curve dal sapore barocco, che ricordano il movimento sinuoso delle onde marine, sono le caratteristiche principali della montatura azzurro/nera che sembra una vera opera di design / 07. Speedo / Bolle, schizzi d’acqua e le varie sfumature dei toni del blu-celeste colorano una cuffia in lattice ideale per l’estate ormai alle porte /
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/ Preppy Girl / / Il gusto bon ton incontra il new romantic e suggerisce atmosfere fiabesche e retrò. È il nuovo chic che sceglie colori pastello, pizzi, fiocchi e forme a cuore per una lei che, a qualsiasi età, non rinuncia alla femminilità d’altri tempi /
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01. Moschino Teen / Sensualità chic da piccola Lolita e sofisticatezza dal sapore vintage per una montatura over oversize a forma di cuore dedicata alle teenager dalla voglia di romanticismo / 02. Dior / Fragranza delicata da vera “miss” contenuta in una deliziosa boccetta con greche in rilievo e farfallino-fiocchetto / 03. Cocorose / Ballerine che scelgono il colore femminile per eccellenza, il rosa, proposto in una tonalità decisa dall’allure sofisticato e vagamente retrò /
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06 04. Chanel / Delicato accostamento cromatico di rosa pallido e nero per un modello vista che presenta un motivo matelassè a losanga in pelle di agnello sulle aste, per un mix di classe bon ton e ricercatezza chic / 05. Gucci / Ispirazione glamour di gusto Eighties per gli occhiali da sole in metallo sottile, tondi. La leggerezza della montatura è sottolineata da nuance ricercate e da motivi inediti, come il logo Gucci in corsivo, in metallo, applicato per la prima volta sulla lente sinistra / 06. Camomilla / Atmosfere new romantic dal gusto retrò e bon ton per una pochette handbag chiffon con pois fucsia impreziosita da una spilla a forma di fiore ton sur ton /
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Glasses and Fashion
Si ringraziano:
Direttore responsabile Angelo Magri a.magri@b2vision.com
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Redazione Francesca Tirozzi coordinamento redazionale f.tirozzi@b2vision.com Valentina Grassini v.grassini@b2vision.com Collaboratori Luisa Espanet Gianmario Reverdy Pubblicità Luciano Cristiano l.cristiano@b2vision.com Editore e Redazione B2Vision spa / Via Ripamonti 44, 20141 Milano tel. +39 02 36638601, fax +39 02 36638600 info@b2vision.com / www.glassesandfashion.com Grafica e impaginazione Tatiana Foroni Meloria Stampa Mediagraf S.p.a. Viale della Navigazione Interna, 89 35027 Noventa Padovana (PD)
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