Ricostruzione seno

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Novità dal computer per le protesi mammarie Un sistema per aiutare la donna ad essere protagonista nella scelta del proprio seno a cura del dott. Antonello Tateo

Ogni anno in Italia si eseguono circa 25.000 impianti di protesi mammarie sia per finalità puramente estetiche che per ricostruzione dopo mastectomia per carcinoma. Nell’ambito della chirurgia estetica il trend è in perenne crescita e questa operazione risulta essere oggi di gran lunga la più richiesta tra i vari interventi praticati dai chirurghi plastici. Tutto ciò è facilmente comprensibile se consideriamo come il seno ancora oggi rappresenti il principale simbolo della femminilità e della seduzione. Un quotidiano esempio di quanto il seno conti nel corpo femminile e nel suo fascino ci viene fornito dalle donne dello spettacolo e della televisione che in grande numero sono ricorse alla chirurgia estetica. Ormai è stata ampiamente superata la paura delle possibili complicanze legate al fatto che venisse impiantato un corpo estraneo. Le protesi di nuova generazione si sono dimostrate perfettamente biocompatibili e sicure sia sotto il profilo oncologico che della resistenza e durata. Le protesi attuali, costituite di gel di silicone ad alta coesività, non ostacolano i controlli per la prevenzione del tumore mammario, non impediscono la lattazione e non devono essere più sostituite nel corso della vita. Da ricerche condotte da varie società di statistica, tuttavia, in Europa solo una donna su quattro che richiede un parere medico sulla mastoplastica decide poi di effettuare l’intervento, dopo aver chiesto in media quattro o più opinioni professionali. La fiducia nel proprio chirurgo è senza dubbio un fattore significativo per ogni donna durante la procedura di consulto ma, anche quando questa sia presente, cosa le rende ancora diffidenti e indecise? Sembra che il principale fattore in grado di generare


Medici Reporter dubbi sia la difficoltà ad avere rassicurazioni a riguardo della forma e delle dimensioni finali del seno. Non basta parlare di II, III o IV misura o volume della protesi di 200, 250 o 300 cc. Non rassicura nemmeno il fatto che la protesi possa essere “anatomica” perché questa potrebbe non dare la forma che la paziente si aspetta. Da questi studi si evidenzia la necessità di un approccio individuale che coinvolga la paziente nell’esame della sua situazione e quindi nella scelta del tipo e del volume della protesi sulla base di un immagine concreta. La donna in altre parole vuole assolutamente essere coinvolta nella scelta del proprio seno e il chirurgo ha bisogno di uno strumento che lo aiuti in questo senso per poter raggiungere la mas-

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La durata

Oggi, dopo anni di ricerche e di test di sicurezza su milioni di donne, c’è l’assoluta certezza dell’innocuità e della qualità del risultato estetico delle protesi in gel di silicone. La durata dell’impianto mammario è da considerarsi permanente. In altre parole le protesi mammarie sono prodotte per durare tutta la vita. Il seno, tuttavia, mantiene intatta la sua naturale anatomia e come tale potrebbe cambiare nel tempo, facendo sì che la paziente stessa, circa 10-15 anni dopo l’intervento, richieda un rimodellamento del seno con eventuale cambio di protesi. Esistono invece pazienti soddisfatte del loro risultato anche dopo 30 anni dal primo intervento. ma quindi non consente solo una procedura rigorosa di selezione della protesi sulla base della morfologia del singolo caso ma coinvolge direttamente la donna nella scelta sulla base della visualizzazione del possibile risultato. Tale sistema ha dimostrato di accrescere enormemente il livello di soddisfazione delle pazienti trattate.

Dott. Antonello Tateo Specialista in Chirurgia Plastica Estetica e Ricostruttiva Responsabile dell’Unità Operativa di Chirurgia Plastica della Clinica San Carlo di Milano. Membro di: Società Italiana di Chirurgia Plastica Ricostruttiva ed Estetica; Societade Brasileira de Cirurgia Plastica Estetica e Reconstrutiva; International Society of Aesthetic Plastic Surgery; Associazione Europea di Chirurgia Estetica. sima soddisfazione per la propria paziente. L’immagine virtuale generata dal computer, perché riesca ad essere veritiera, ha bisogno prima di tutto dello studio di parametri morfologici complessi e secondariamente di tridimensionalità. Il BioDynamic System è un sistema computerizzato che permette, tramite l’inserimento di numerosi parametri derivati da precise misurazioni del seno e del torace della donna, di scegliere il tipo, le dimensioni e il volume della protesi da utilizzare. Allo stesso tempo BioDynamic consente di visualizzare concretamente il risultato finale mediante la precisa individuazione di protesi esterne che la paziente potrà posizionare sul proprio seno. Il siste-

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La donna vuole assolutamente essere coinvolta nella scelta del proprio seno e il chirurgo ha bisogno di uno strumento che lo aiuti in questo senso per poter raggiungere la massima soddisfazione per la propria paziente


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