Pon 2011 report

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ISTITUTO COMPRENSIVO SAN DONATO DI LECCE Via Roma, n° 21 – 73010 Tel.: 0832/658051 Fax: 0832/659870 E-mail: leic852007@istruzione.it Sito web: www.comprensivosandonato.it

“Con l’Europa investiamo nel vostro futuro” Dirigente Reggente: dott.ssa Giuseppina Cariati

D i r e t t o r e S G A: To m m a s i S a l va t o r e

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ISTITUTO COMPRENSIVO SAN DONATO DI LECCE Dirigente Scolastico Reggente: Dott.ssa Giuseppina Cariati

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PRESENTAZIONE: LE RAGIONI DELLA SCELTA

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IL PIACERE DI CRESCERE

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“L’INGLESE PER COMUNICARE ALLA GRANDE” “MATEMATICA NON SOLO FORMULE” “STRATEGIE PER FARE 'GOAL 2” “I PROBLEMI TRA LOGICA E LINGUA” “PAROLE ED OMBRE IN SCENA” INVENTORI DI STORIE” “NARRARE PER FIABE SUL PALCOSCENICO” “IMMAGIN-AZIONE” “UNA FIABA IN MUSICA” “A SCUOLA TRA I SUONI” REPORT FINALE

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A cura della Dirigente Raffaela Carlino

LE RAGIONI DELLA SCELTA

Per il quarto anno consecutivo, la nostra scuola ha accolto l’opportunità offerta dall’Europa, attraverso i Piani Operativi Nazionali, di attingere a cospicui fondi europei per investire nel miglioramento qualitativo delle competenze di base degli alunni e sulla formazione professionale dei docenti. I progetti PON garantiscono finanziamenti non ottenibili con le risorse ministeriali nazionali e consentono alle scuole di fare un salto di qualità, migliorando l’offerta formativa e la propria dotazione infrastrutturale e tecnologica. Inoltre, arricchiscono le istituzioni di competenze interne ed esterne diverse, diventando un centro servizi di istruzione e formazione sul territorio. Convinti che il tempo dell’apprendimento non è una variabile indipendente, ma che ogni ragazzo, per lo stile di apprendimento che lo caratterizza, necessita di tempi personali e modalità di accoglienza per esprimere il meglio di sé, in tutte le dimensioni di sviluppo ( relazionale, sociale, emotiva, affettiva, cognitiva….), nell’ambito dell’azione C1, sono stati realizzati diversi moduli, da 30 e 50 ore ciascuno, per gli alunni a partire dalle classi terze della scuola Primaria. Consolidare e sviluppare competenze scientifiche, sociali e civiche, imparare ad imparare, perfezionare la lingua inglese, facendo teatro con Peter Pan, misurandosi in un video, utilizzare la parola e il movimento attraverso la fruizione del linguaggio musicale, è servito a dare risposte, indagare bisogni, a coniugare gli interessi del singolo con quelli della comunità. Non sono mancate le difficoltà, come quella di raccordare sempre le progettualità extra con il curricolo e la relativa valutazione dei percorsi in termini di competenze spendibili nella scuola e nella vita, gli eccessivi carichi di impegni dei docenti coinvolti…. L’esperienza, comunque positiva, è alla portata di tutti…

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OBIETTIVO C: Migliorare i livelli di conoscenza e competenza dei giovani. AZIONE C.1: Interventi per lo sviluppo delle competenze chiave

Utopia realizzabile del nostro tempo è la scuola che torna ad essere desiderata in quanto emancipante dalla dittatura del successo e del denaro, dalle 'sirene mediatiche'. Emancipare a scuola significa, oggi, non consegnarsi alle mode della semplificazione e del successo ad ogni costo, far nascere un dubbio in più, far tornare a casa i ragazzi con una domanda in più, con una questione aperta, con una critica da inventare rispetto a quanto si è appreso. La scuola, come utopia, educa contro un certo modo di intendere la vita, contro la banalità e contro la mercificazione di tutti i rapporti umani. In questo modo la scuola rimane fedele al suo mandato, che in una democrazia può consistere unicamente nell'educare alla critica nei confronti di tutto ciò che cerca di mettere in dubbio la democrazia stessa. Una democrazia è qualcosa di più di una forma di governo. E' soprattutto un tipo di vita associata, di esperienza continuamente comunicata' (Dewey). Questo aspetto della democrazia si impara a scuola ed è per questo motivo che l'esperienza scolastica è fondamentale e insostituibile da nessun altro esperimento pedagogico o istituzionale. La scuola è spazio di tutela e di ammorbidimento dell'impatto del mondo sui ragazzi, una istanza di mediazione che ne evita l'esposizione immediata ad un ambiente sociale che rischierebbe di sconcertarli. Oggi però i giovani vivono un disagio diffuso, che si manifesta attraverso grande fragilità emotiva, labilità della loro attenzione, fatica ad assumere atteggiamenti positivi, adatti all'apprendimento, manifestando atteggiamenti di aggressività, che si accendono per un nonnulla e fanno difficili i rapporti tra i compagni, rendendo faticoso il lavoro scolastico. I ragazzi portano in classe la fatica delle loro famiglie con il comune peso di tenere insieme tanti impegni, di consentirsi spazi di comunicazione, di ascolto reciproco e di dialogo. I ragazzi spesso hanno alle spalle storie di solitudine, soprattutto di solitudine educativa: non hanno avuto accanto adulti capaci di offrire loro dei punti di riferimento sicuri, di indicare regole, di far rispettare impegni. Una quantità di informazioni occupano quotidianamente lo spazio ideale della scuola, ma tali conoscenze sono spesso disordinate, disorganiche, frammentate, frutto di un metodo di informazione causale o dettato dall'interesse estemporaneo. Obiettivo formativo prioritario del nostro Istituto è dunque quello di dare forma e sostanza al dettato costituzionale, attraverso il piacere apprendere. Cercando di restituire il senso

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della dignità dell'essere persona a chi rischia di perderlo e orientando positivamente verso il futuro. Punteremo sull'acquisizione di maggiori competenze disciplinari (lingua, matematica, lingue straniere), ma soprattutto insegneremo ad imparare ad apprendere, ad avere consapevolezza di sè e capacità espressive.

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OBIETTIVO: OBIETTIVO C Migliorare i livelli di conoscenza e competenza dei giovani. AZIONE C.1 : Interventi per lo sviluppo delle competenze chiave - Comunicazione in lingua straniera CODICE PROGETTO: C-1-FSE-2010-646 TITOLO DEL PROGETTO: “INGLESE PER… COMUNICARE ALLA GRANDE” DATA INIZIO/CONCLUSIONE: dal 19 gennaio al 25 maggio 2011 DESTINATARI: alunni delle classi terze Scuola Secondaria di I grado ORE DI LEZIONE EFFETTUATE: 50 OBIETTIVI FORMATIVI:  Comprendere semplici domande e istruzioni; sostenere semplici conversazioni in contesti familiari. 7 Almanacco progetti PON 2007-13 – Annualità 2010-11


 Comunicare in attività semplici e di routine che richiedono un semplice scambio di informazioni su argomenti familiari e comuni.  Esprimere con un linguaggio semplice gusti, preferenze e opinioni su argomenti noti.  Comprendere frasi ed espressioni usate frequentemente relative ad ambiti di immediata rilevanza.  Comprendere brevi e semplici messaggi su argomenti familiari.  Comprendere il significato generale di un testo semplice.  Comunicare in attività semplici e di routine che richiedono un semplice scambio di informazioni su argomenti familiari e comuni.  Esprimere con un linguaggio semplice gusti, preferenze e opinioni su argomenti noti.  Completare un modulo e scrivere brevi lettere, e-mail e cartoline fornendo informazioni di carattere personale.  Descrivere in termini semplici aspetti del proprio background, della vita quotidiana e dell’ambiente circostante.

Il progetto, “Inglese per comunicare alla grande”, rivolto ad alunni del 2° e 3° anno della Scuola Secondaria, si è posto come obiettivo la preparazione dell’esame di certificazione KET dell’Università di Cambridge ESOL, sostenuto presso l’Istituto Oxford School di Lecce. Il gruppo di apprendimento è risultato, dal test di ingresso, così come dalle prime lezioni, abbastanza eterogeneo per conoscenze, competenze, interessi ed esperienze di contatto con la lingua e la civiltà inglesi, nonostante la provenienza da classi diverse, mentre alcuni aspetti strutturali fondamentali della lingua non erano acquisiti da tutti i corsisti. Pertanto, sebbene il corso avesse un obiettivo notevolmente superiore rispetto i requisiti di base, sono state attuate delle vere azioni di recupero delle strutture morfo-sintattiche e comunicative lì dove se ne avvertiva la necessità. La collaborazione attiva con il Tutor ha permesso l’utilizzo dei materiali multimediali con l’ausilio del PC e della lavagna interattiva che hanno affiancato gli strumenti tradizionali come il libro (Pass Ket, Amanda Thomas) e il cd audio per le esercitazioni di listening. E’ stato utilizzato il dizionario online dal sito www.wordreference.com e sono state costruite delle wordmaps e postcards con programmi specifici, come Kidspiration. Questa attività, oltre a favorire la partecipazione attiva dei corsisti, è risultata molto efficace nell’acquisizione del lessico. Da vari siti internet come www.youtube.com sono state effettuate delle esercitazioni di listening.

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Gli spazi utilizzati sono stati l’aula, il laboratorio multimediale dotato di lavagna interattiva multimediale, e gli spazi aperti dell’edificio scolastico per l’esecuzione di alcuni giochi di role-playing. Si è cercato di agire sull’aspetto motivazionale e sulla curiosità degli alunni, al fine di rendere il processo dell’apprendimento piacevole e, allo stesso tempo, efficace. A questo proposito, l’acquisizione delle abilità comunicative si è realizzata attraverso strategie ludiche funzionali, sia nella fase dell’apprendimento sia in quella di assimilazione e consolidamento. Le metodologie utilizzate hanno visto l’alternarsi di lezioni frontali a Cooperative Learning, Simulazione/Roleplaying e Peer education per creare situazioni reali e motivare ulteriormente gli alunni. Le attività hanno mirato all’acquisizione di competenze relativamente alle quattro abilità linguistiche: Listening-Reading-SpeakingWriting previste dal quadro europeo di riferimento, finalizzando il lavoro all’ottenimento della certificazione KET, non trascurando gli aspetti della civiltà britannica. I materiali utilizzati sono stati vari e calibrati sull’età, interessi e competenze medie del gruppo: dialoghi, testi scritti di tipologie differenti, video, materiali autentici, files musicali e materiali strutturati. Attività di produzione orale e scritta si sono susseguite settimanalmente. La struttura del corso con lezioni di 3 o 4 ore consecutive ha reso difficile la capacità di concentrazione degli alunni la cui attenzione calava dopo la seconda ora. Pertanto, si è cercato di cambiare sistematicamente tipo di attività prediligendo l’aspetto ludico finalizzato alla comunicazione, anche attraverso strumenti multimediali. Le verifiche intermedie e finali si sono svolte attraverso le esercitazioni sui testi del tipo KET reperite online o da sussidi specifici per la preparazione dell’esame di diverse case editrici e attraverso colloqui orali. Dalle verifiche effettuate in itinere, come da quelle finali, risulta un miglioramento progressivo nell’acquisizione delle competenze linguistiche da parte dei corsisti.

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Dear John, I'm in Madrid. It is a fantastic city! I'm here with my friends and my teachers. We arrived yesterdasy evening and we went to the hotel. This morning we toured the metropolis. We saw "Puerta del sol" and many monuments. After tour we had lunch in a "Burger King" and then we went to "El Prado" Museum. We saw many paints of Goya and Raffaello. Now we are at "Parco del Retiro. Here, we're relaxing, playing and so on. This evening we'll have dinner to the restaurant and then we'll walk for Madrid's streets, when we could buy a t-shirt, sunglasses or suvenirs... Tomorrow we'll go to "Reina Sofia". See you soon Ilaria

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INFINITIVE

PAST SIMPLE

PAST PARTICIPLE

SIGNIFICATO

be

was

been

essere

become

became

become

diventare

buy

bought

bought

comprare

fall

fell

fallen

cadere

find

found

found

trovare

get

got

got

prendere

go

went

gone

andare

have

had

had

avere

make

made

made

fare

give

gave

given

dare

say

said

said

dire

spend

spent

spent

spendere

win

won

won

vincere

grow

grew

grown

crescere

know

knew

known

sapere

meet

met

met

incontrare

drive

drove

driven

guidare

pay

paid

paid

pagare

sleep

slept

slept

dormire

ride

rode

ridden

cavalcare

sing

sang

sung

cantare

swim

swam

swum

nuotare

read

read

read

leggere

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OBIETTIVO: OBIETTIVO C Migliorare i livelli di conoscenza e competenza dei giovani. AZIONE C.1 : Interventi per lo sviluppo delle competenze chiave - Competenze in matematica CODICE PROGETTO: C-1-FSE-2010-646 TITOLO DEL PROGETTO: “MATEMATICA NON SOLO FORMULE” DATA INIZIO/CONCLUSIONE: dal 13 GENNAIO al 31 maggio 2011 DESTINATARI: alunni delle classi terze Scuola Secondaria di I grado ORE DI LEZIONE EFFETTUATE: 30

PREREQUISITI  Calcolo aritmetico OBIETTIVI  Saper individuare problemi, riconoscendo dati e domande  Saper trovare e applicare algoritmi risolutivi  Saper ordinare in sequenza le operazioni da svolgere 16 Almanacco progetti PON 2007-13 – Annualità 2010-11


CONTENUTI  Il testo di un problema  Analisi dei dati e delle domande  Elaborazione dei dati  Modelli di procedimento  Algoritmi per classi di problemi Il Progetto PON: “Non solo formule” ha inteso stimolare l’attitudine dei ragazzi ad una sana competizione culturale, che ha cercato di spaziare, esulando dai rigidi limiti dell’ambito logico-matematico. Spesso sono stati proposti alla scolaresca quesiti che apparentemente mostravano una modesta attinenza con i temi istituzionalmente ritenuti oggetto delle sottodiscipline matematiche, la cui interpretazione veniva svelata dal docente esperto nel momento in cui si guidava il gruppo alla soluzione del problema. Una volta conquistata la soluzione, si mostrava agli stessi discenti l’evidenza delle connessioni logiche fra il mondo reale e la sua interpretazione logico-matematica. Una tale impostazione operativa ha inteso privilegiare una attualizzazione del processo maieutico che sta alla base della conquista del sapere in tutte le sue forme, in special modo per ciò che attiene al sapere matematico. Poiché la finalità ultima del progetto era fornire agli allievi un’occasione per allenarsi alla partecipazione alle prove INVALSI e potenziarne le competenze in vista dell’immediata prova d’esame di Terza Media, si è cercato di impostare l’intervento in modo da privilegiare i seguenti obiettivi formativi: 1) Educazione ad una corretta interpretazione del testo di un quesito matematico; 2) Educazione all’affinamento delle capacità di formulare personali ipotesi di soluzione; 3) Educazione alla formalizzazione rigorosa delle ipotesi formulate (mediante processi maieutici sia personali che di gruppo); 4) Educazione al riconoscimento delle soluzioni corrette e degli eventuali distrattori in un elenco di possibili opzioni di risposta; 5) Potenziamento delle capacità di attuare un quanto più possibile celere approccio personale alla risoluzione di un elenco di quesiti logico-matematici. Gli allenamenti sono stati condotti sia proponendo agli alunni del materiale cartaceo su cui esercitarsi per valutare le singole capacità di attacco dei problemi eventualmente oggetto di una competizione matematica, sia effettuando delle esercitazioni on-line su diversi siti di specifico indirizzo. Ciascun intervento ha poi previsto essenzialmente due fasi di attuazione. In prima battuta si sono richiamati concetti teorici ritenuti possibile oggetto di interesse sulla base dell’analisi delle prove bandite in alcuni gare di buona notorietà e successivamente sono state proposte agli allievi esercitazioni on-line sui temi di volta in volta richiamati ed approfonditi. Non sono mancate anche occasioni in cui, per stimolare le risorse personali di ciascuno, sono stati sottoposti agli allievi dei quesiti ‘mascherati’, dei quali si suggeriva di trovare la 17 Almanacco progetti PON 2007-13 – Annualità 2010-11


soluzione e la sua correlazione con i modelli di più tradizionale ed evidente attinenza matematica. Una tale impostazione ha inteso privilegiare l’aspetto ludico dell’intervento per due ragioni di fondo: evitare di appesantire la mole degli interventi didattici complessivi su ciascun soggetto -data la rilevanza degli insegnamenti già oggetto della mattutina attività curricolare- e secondariamente ridimensionare i possibili effetti paralizzanti di una impostazione tradizionale che vede una competizione di qualsiasi natura come una prestazione ansiogena. L’attenzione è stata nel complesso buona e l’interesse generale sicuramente adeguato, soprattutto grazie al valido supporto della docente tutor che ha svolto il suo compito con encomiabile professionalità e diligenza, per cui i risultati raggiunti nel complesso si giudicano più che buoni. Accanto ad alcuni casi di andamento altalenante perfettamente compatibili con la natura extracurricolare dell’attività, si sono piacevolmente riconosciute punte di notevole eccellenza che si sono evidenziate in particolare nei test di verifica. L’attività ha avuto un andamento regolare ed è sicuramente stata ben dosata nei tempi, per non appesantire il carico degli impegni degli allievi, già denso nella sua componente curricolare. La mediazione del docente tutor e dei responsabili dell’area del progetto si è rivelata precisa, puntuale e funzionale al fine comune di massima ottimizzazione dei risultati dell’intervento. Poiché l’Istituzione Scolastica era in grado di consentire la fruizione di un ottimo laboratorio multimediale, attrezzato con LIM, proiettore ed un congruo numero di postazioni telematiche, si è scelto di effettuare la quasi totalità degli interventi avvalendosi di tale ausilio didattico. Tale opportunità ha consentito di potenziare l’efficacia delle metodologie didattiche adottate, in prima istanza il problem solving ed il cooperative learning. I corsisti hanno mostrato un’ottima disponibilità al dialogo ed alla cooperazione, unita ad un indubbio interesse per gli argomenti di volta in volta trattati, che spesso venivano decisi in sintonia con la docente tutor, al fine di potenziare ed approfondire gli apprendimenti dell’attività curricolare. In tale ottica la presenza stessa della docente curricolare ha svolto un ruolo chiave, non solo di stimolo, ma di riferimento concettuale di indubbia utilità, per realizzare una sorta di ‘continuum’ ideale fra l’attività curricolare e l’attività extracurricolare, di fondamentale importanza, tenuto conto della fascia d’età dei corsisti, i quali anche da questa scelta procedurale hanno indubbiamente tratto profitto. Le verifiche sono state approntate seguendo indirizzi adeguati ai fini inizialmente proposti: la verifica in itinere è stata concepita al fine di testare le competenze effettivamente raggiunte sui temi trattati e stimolare l’interesse verso un loro probabile approfondimento, mentre la verifica finale ha cercato di spaziare su un ventaglio abbastanza ampio di temi trattati ed approfonditi, soprattutto tenendo conto delle specifiche esigenze dei destinatari, che si apprestano a sostenere l’esame di chiusura del corso di studi superiori di primo grado. Nel complesso il docente esperto ritiene di aver avuto occasione di operare un intervento di un certo spessore educativo sia sul piano della conferma degli apprendimenti già noti, sia sul piano del loro approfondimento e soprattutto della sperimentazione di metodi e strategie risolutive, condotto in un clima di notevole affabilità e disponibilità da parte delle strutture scolastiche e dei docenti che hanno collaborato al progetto. Un ringraziamento particolare va alla docente tutor, che ha mostrato la massima disponibilità in ogni 18 Almanacco progetti PON 2007-13 – Annualità 2010-11


circostanza e la cui efficacia nel ruolo di mediatrice fra le esigenze formative dello specifico progetto e le risorse della struttura scolastica è stata veramente lodevole.

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OBIETTIVO: OBIETTIVO C Migliorare i livelli di conoscenza e competenza dei giovani. AZIONE C.1 : Interventi per lo sviluppo delle competenze chiave - Imparare ad apprendere CODICE PROGETTO: C-1-FSE-2010-64 TITOLO DEL PROGETTO: “STRATEGIE PER FARE 'GOAL' 2” DATA INIZIO/CONCLUSIONE: dal 13 gennaio al 14 aprile 2011 DESTINATARI: alunni delle classi seconde Scuola Secondaria di I grado ORE DI LEZIONE EFFETTUATE: 30

OBIETTIVI FORMATIVI Promuovere, ai livelli base, l’acquisizione delle procedure cognitive e metacognitive necessarie per affrontare in modo autonomo alcuni compiti ricorrenti nella pratica scolastica. 20 Almanacco progetti PON 2007-13 – Annualità 2010-11


Il percorso Pon “Strategie per fare goal” è stato finalizzato all’acquisizione di abilità relative alla competenza trasversale e di cittadinanza: “Imparare ad imparare”. Rappresenta un secondo modulo rispetto ad un primo, realizzato nel precedente anno, che ha costituito un primo approccio alle strategie di apprendere da parte di alunni di scuola media. Le competenze cui il Pon è stato finalizzato sono le seguenti:    

acquisire consapevolezza del metodo della ricerca, delle sue fasi e dei suoi strumenti; raccogliere e utilizzare consapevolmente fonti diverse, per ricavare ed integrare dati in funzione di uno scopo; comunicare il percorso di verifica argomentando e utilizzando i dati; riprodurre in uno schema le fasi di una ricerca.

La prestazione richiesta alla fine del corso è stata dunque una prestazione complessa. La scelta di avviare un percorso didattico su un obiettivo che appare elevato è stata giustificata dalla valutazione delle carenze evidenziate dagli allievi di scuola media che, anche alla soglia degli esami di terza media, non hanno autonomia nel trattamento delle informazioni in funzione di uno scopo (di studio e pratico), e si fonda su acquisizioni ormai solide della psicologia cognitiva, ma che non hanno inciso significativamente nella prassi didattica della scuola italiana. La prova di ingresso ha confermato l’ipotesi di partenza ed ha accertato:  

uno scarso orientamento da parte dei ragazzi nei confronti del tema del corso, ossia del metodo della ricerca, delle sue fasi e dei suoi strumenti; una scarsa autonomia nell’uso di strategie relative alla competenza posta come obiettivo del corso.

Il programma del corso, della durata di 30 ore, comprendeva una simulazione di una attività di ricerca su un tema storico, scelto in quanto di attività, fortemente problematico, e potenzialmente attraente per gli allievi nel clima di festeggiamenti per l’unità d’Italia, “Chi eravamo, noi di San Donato, e quanto abbiamo partecipato al Risorgimento?”. Tale tema ha permesso l’approccio a documenti diversi e l’osservazione diretta di fonti d’archivio.

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Di grande interesse per i ragazzi e di alto valore formativo è risultata la visita ai “luoghi” delle fonti: l’Archivio comunale e l’Archivio di Stato di Lecce. E’ da sottolineare la grande disponibilità e soprattutto la passione che hanno saputo comunicare ai ragazzi le dott.sse sig.re Nerina Grande e Maria Teresa Calvelli, la prima responsabile dell’Archivio Comunale di San Donato e la seconda dirigente dell’Archivio di Stato di Lecce. Il percorso è stato opportunamente documentato attraverso un prodotto multimediale, realizzato anche all’aiuto dell’esperto in multimedialità Dottor enea Garrapa. Le verifiche condotte in itinere e la verifica finale hanno dimostrato l’efficacia del progetto e la progressiva acquisizione di conoscenze e strategie da parte degli allievi. Hanno, pertanto, anche confermato la grande importanza della integrazione delle attività del Pon con il lavoro curricolare, in questo caso facilitato dalla presenza, come tutor del Pon, della stessa docente di lettere degli alunni, prof.ssa Maria Adelaide Pepe, che ha 22 Almanacco progetti PON 2007-13 – Annualità 2010-11


rinforzato gli apprendimenti con un’azione didattica costante e mirata al conseguimento dei medesimi obiettivi. D’altro canto l’acquisizione di competenze quali “Imparare ad imparare”, è di per sé il frutto di un lavoro curricolare costante, continuo, trasversale, rispetto al quale un percorso specifico di 30 ore ha il valore di modellizzare, e guidare a trasferire nella prassi didattica d’Istituto. L’esperienza complessiva si può ritenere soddisfacente.

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OBIETTIVO: OBIETTIVO C Migliorare i livelli di conoscenza e competenza dei giovani. AZIONE C.1 : Interventi per lo sviluppo delle competenze chiave - Competenze in matematica CODICE PROGETTO: C-1-FSE-2010-646 TITOLO DEL PROGETTO: “I PROBLEMI TRA LOGICA E LINGUA” DATA INIZIO/CONCLUSIONE: dal 18 GENNAIO al 24 maggio 2011 DESTINATARI: alunni delle classi prime Scuola Secondaria di I grado ORE DI LEZIONE EFFETTUATE: 30

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OBIETTIVI  Stimolare curiosità e interesse per avvicinare l’alunno alla matematica  Favorire l’autostima per superare le difficoltà  Favorire le dinamiche relazionali per riflettere e lavorare in gruppo  Favorire la riflessione metacognitiva per focalizzare il processo e non il prodotto  Potenziare le capacità logico-matematiche per costruire in modo consapevole il sapere.

Il Progetto PON: “I problemi tra Logica e Lingua” ha inteso stimolare l’attitudine dei ragazzi ad una sana competizione culturale, che ha cercato di spaziare, esulando dai rigidi limiti dell’ambito logico-matematico. Spesso sono stati proposti alla scolaresca quesiti che apparentemente mostravano una modesta attinenza con i temi istituzionalmente ritenuti oggetto delle sottodiscipline matematiche, la cui interpretazione veniva svelata dal docente esperto nel momento in cui si guidava il gruppo alla soluzione del problema. Una volta conquistata la soluzione, si mostrava agli stessi discenti l’evidenza delle connessioni logiche fra il mondo reale e la sua interpretazione logico-matematica. Una tale impostazione operativa ha inteso privilegiare una attualizzazione del processo maieutico che sta alla base della conquista del sapere in tutte le sue forme, in special modo per ciò che attiene al sapere matematico. Poiché la finalità ultima del progetto era fornire agli allievi un’occasione per allenarsi alla partecipazione alle prove INVALSI, si è cercato di impostare l’intervento in modo da privilegiare i seguenti obiettivi formativi:

6) Educazione ad una corretta interpretazione del testo di un quesito matematico; 7) Educazione all’affinamento delle capacità di formulare personali ipotesi di soluzione; 8) Educazione alla formalizzazione rigorosa delle ipotesi formulate (mediante processi maieutici sia personali che di gruppo); 9) Educazione al riconoscimento delle soluzioni corrette e degli eventuali distrattori in un elenco di possibili opzioni di risposta; 10) Potenziamento delle capacità di attuare un quanto più possibile celere approccio personale alla risoluzione di un elenco di quesiti logico-matematici.

Gli allenamenti sono stati condotti sia proponendo agli alunni del materiale cartaceo su cui esercitarsi per valutare le singole capacità di attacco dei problemi eventualmente oggetto di una competizione matematica, sia effettuando delle esercitazioni on-line su diversi siti di specifico indirizzo. 25 Almanacco progetti PON 2007-13 – Annualità 2010-11


Ciascun intervento ha poi previsto essenzialmente due fasi di attuazione. In prima battuta si sono richiamati concetti teorici ritenuti possibile oggetto di interesse sulla base dell’analisi delle prove bandite in alcuni gare di buona notorietà e successivamente sono state proposte agli allievi esercitazioni on-line sui temi di volta in volta richiamati ed approfonditi. Non sono mancate anche occasioni in cui, per stimolare le risorse personali di ciascuno, sono stati sottoposti agli allievi dei quesiti ‘mascherati’, dei quali si suggeriva di trovare la soluzione e la sua correlazione con i modelli di più tradizionale ed evidente attinenza matematica. Una tale impostazione ha inteso privilegiare l’aspetto ludico dell’intervento per due ragioni di fondo: evitare di appesantire la mole degli interventi didattici complessivi su ciascun soggetto -data la rilevanza degli insegnamenti già oggetto della mattutina attività curricolare- e secondariamente ridimensionare i possibili effetti paralizzanti di una impostazione tradizionale che vede una competizione di qualsiasi natura come una prestazione ansiogena. L’attenzione è stata nel complesso buona e l’interesse generale sicuramente adeguato, soprattutto grazie al valido supporto della docente tutor che ha svolto il suo compito con encomiabile professionalità e diligenza, per cui i risultati raggiunti nel complesso si giudicano più che buoni. Accanto ad alcuni casi di andamento altalenante perfettamente compatibili con la natura extracurricolare dell’attività, si sono piacevolmente riconosciute punte di notevole eccellenza che si sono evidenziate in particolare nei test di verifica. L’attività ha avuto un andamento regolare ed è sicuramente stata ben dosata nei tempi, per non appesantire il carico degli impegni degli allievi, già denso nella sua componente curricolare. La mediazione del docente tutor e dei responsabili dell’area del progetto si è rivelata precisa, puntuale e funzionale al fine comune di massima ottimizzazione dei risultati dell’intervento. Poiché l’Istituzione Scolastica era in grado di consentire la fruizione di un ottimo laboratorio multimediale, attrezzato con LIM, proiettore ed un congruo numero di postazioni telematiche, si è scelto di effettuare la quasi totalità degli interventi avvalendosi di tale ausilio didattico. Tale opportunità ha consentito di potenziare l’efficacia delle metodologie didattiche adottate, in prima istanza il problem solving ed il cooperative learning. I corsisti hanno mostrato un’ottima disponibilità al dialogo ed alla cooperazione, unita ad un indubbio interesse per gli argomenti di volta in volta trattati, che spesso venivano decisi in sintonia con la docente tutor, al fine di potenziare ed approfondire gli apprendimenti dell’attività curricolare. In tale ottica la presenza stessa della docente curricolare ha svolto un ruolo chiave, non solo di stimolo, ma di riferimento concettuale di indubbia utilità, per realizzare una sorta di ‘continuum’ ideale fra l’attività curricolare e l’attività extracurricolare, di fondamentale importanza, tenuto conto della fascia d’età dei corsisti, i quali anche da questa scelta procedurale hanno indubbiamente tratto profitto. Le verifiche sono state approntate seguendo indirizzi adeguati ai fini inizialmente proposti: la verifica in itinere è stata concepita al fine di testare le competenze effettivamente raggiunte sui temi trattati e stimolare l’interesse verso un loro probabile approfondimento, mentre la verifica finale ha cercato di spaziare su un ventaglio abbastanza ampio di temi trattati ed approfonditi. 26 Almanacco progetti PON 2007-13 – Annualità 2010-11


Nel complesso il docente esperto ritiene di aver avuto occasione di operare un intervento di un certo spessore educativo sia sul piano della conferma degli apprendimenti già noti, sia sul piano del loro approfondimento e soprattutto della sperimentazione di metodi e strategie risolutive, condotto in un clima di notevole affabilità e disponibilità da parte delle strutture scolastiche e dei docenti che hanno collaborato al progetto. Un ringraziamento particolare va alla docente tutor, che ha mostrato la massima disponibilità in ogni circostanza e la cui efficacia nel ruolo di mediatrice fra le esigenze formative dello specifico progetto e le risorse della struttura scolastica è stata veramente lodevole.

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OBIETTIVO: OBIETTIVO C Migliorare i livelli di conoscenza e competenza dei giovani. AZIONE C.1 : Interventi per lo sviluppo delle competenze chiave – Comunicazione in lingua madre CODICE PROGETTO: C-1-FSE-2010-646 TITOLO DEL PROGETTO: “PAROLE ED OMBRE IN SCENA” DATA INIZIO/CONCLUSIONE: dal 17 GENNAIO al 8 giugno 2011 DESTINATARI: alunni delle classi quinte Scuola Primaria ORE DI LEZIONE EFFETTUATE: 50

Il percorso PON “Parole ed ombre in scena” ha visto impegnati gli alunni delle classi quinte in un lavoro di lettura del testo letterario “Peter Pan e Wendy” di D. M. Barry e nella relativa transcodifica parziale in scrittura scenica e produzione teatrale. Durante il lavoro 28 Almanacco progetti PON 2007-13 – Annualità 2010-11


della lettura drammatizzata del testo l’aula è stata trasformata in spazio scenico, incontrando negli alunni una iniziale diffidenza, superata da un clima di reciproca fiducia e curiosità verso un metodo didattico rigoroso ma ludicamente creativo e in grado di stimolare il loro impegno e la loro curiosità. Le metodologie operative messe in atto si sono avvalse della tecnica del brainstorming e della discussione problematizzata, in modo da stimolare il confronto con l’obiettivo di far assumere consapevolezza e partecipazione responsabile verso una didattica, che parte dal linguaggio della scrittura, per approdare a quello teatrale. Fondamentale importanza ha assunto nella nostra esperienza, la didattica laboratoriale fondata sul “fare”, che ha coinvolto gli alunni, da una parte in un processo di costruzione delle conoscenze e dall’altra, nell’esplorazione del corpo come strumento di comunicazione “altra” ad alto potenziale espressivo e creativo. Dopo la lettura animata da parte del docente esperto del testo PETER PAN di J. Barrie, gli alunni sono stati chiamati ad esprimere pensieri, emozioni e stati d'animo; hanno discusso sulle caratteristiche dei personaggi, hanno descritto ambienti e paesaggi,ecc. Gli alunni hanno usato il linguaggio corporeo e gestuale, memorizzato movimenti e sequenze ritmiche “tramite l’utilizzo della tecnica del body percussion”, imitato intonazioni vocali, imparato battute, interpretato ruoli. Aiutati dal docente esperto hanno tradotto la forma racconto in azione scenica creando brevi dialoghi. Durante il training sulla gestualità espressiva e la danza libera e spontanea, inizialmente si sono messi in gioco i più intraprendenti, ma via via che siamo andati avanti con le lezioni, anche i più timidi si sono messi in gioco; essi, infatti, si sono resi conto che non sarebbero stati giudicati e che non esisteva un movimento giusto o sbagliato. Gli alunni hanno accresciuto le loro conoscenze e consolidato le competenze linguistiche (sia orali che scritte) in lingua madre. Hanno sviluppato la loro capacità di esprimersi attraverso il corpo e i suoi linguaggi, di stare in scena e di relazionarsi con il pubblico e di agire anche in maniera autonoma. Hanno rafforzato capacità (ascolto, dialogo...) necessarie per il lavoro cooperativo e di gruppo. Infine, hanno migliorato la capacità di 29 Almanacco progetti PON 2007-13 – Annualità 2010-11


relazionarsi con i compagni superando anche piccoli conflitti, in vista di un bene comune: la messa in scena dello spettacolo. I tempi di realizzazione del progetto sono stati ben calibrati rispetto alle problematiche del percorso didattico, penso ai tempi previsti dal piano di lavorazione delle fasi di realizzazione della lettura del testo letterario “Peter Pan e Wendy” di D. M. Barry, relativa transcodifica parziale in scrittura scenica e produzione teatrale.

I locali dell’edificio scolastico della Scuola si sono rivelati, dopo gli ultimi interventi di ristrutturazione abbastanza adatti al lavoro teatrale con la disponibilità di uno spazio che seppure non nelle norme degli spazi scenici standard, ci ha consentito di sviluppare la partitura teatrale e fare le prove dello spettacolo finale in modo abbastanza agevole. Particolarmente efficace la collaborazione con le tutor nella programmazione e nell’espletamento dei test di verifica e dei contenuti del progetto didattico. Relativamente alla partecipazione e alla motivazione al lavoro degli alunni sarebbe scorretto non rilevare qualche carenza nella costanza, e nell’abbandono di un ristrettissimo numero (2) di alunni. Le motivazioni possono essere di tipo diverso; in alcuni casi, e questo è fisiologico nei progetti PON, alcuni bambini si sono trovati con una sovrapposizione di impegni, in qualche caso, raro ma reale, non si è riusciti a superare lo 30 Almanacco progetti PON 2007-13 – Annualità 2010-11


scoglio di una pratica didattica molto orientata sulla scoperta di se stessi in quanto entità in grado di emozionare ed emozionarsi nella pratica dei linguaggi creativi. Cosa che, invece, è stata completamente maturata negli alunni che hanno finito il corso con grandi aperture sul piano della partecipazione creativa sino al verificarsi di episodi di sano protagonismo ed esibizionismo. Molti e diversificati gli strumenti e le tecnologie utilizzate per il lavoro didattico e la verifica spettacolare. Molto del materiale tecnologico, come telecamere professionali, impianti audio, sono state messe a disposizione dall’esperto. Tutto il materiale di proprietà della scuola, come videoproiettore, aula multimediale, fonica, e oggetti di scena come cubi in legno e spezzati scenotecnici, è stato funzionante e preziosamente disponibile per il buon fine del progetto. Il percorso si è concluso con una iniziativa pubblica tenutasi il 13 giugno presso il Teatro Comunale di Novoli, suggestivo teatro all’italiana. In questa occasione è stato presentato lo spettacolo finale “Peter Pan e la sua ombra” in orario serale alla presenza delle autorità scolastiche e di una ottima partecipazione dei genitori, nonostante la necessità di spostarsi di una ventina di chilometri dal luogo di residenza.

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LA LOCANDINA

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LA TRAMA

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I ragazzi, inoltre, hanno rappresentato una scena dello spettacolo alla manifestazione 'NELLA RETE DEI PON 2011', organizzata dall'I.I.S.S. A. De Pace, in Piazza S. Oronzo, a Lecce.

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Entra in scena un gruppo di pellerossa, che, strisciando per terra, avanza lentamente verso il proscenio. Dalle quinte, si sente l’ululato del coyote( DIDASCALIA) PELLEROSSA 1 : - Shhhhhhhh! ( BATTUTE) PELLEROSSA 2 : -Ahia!! PELLEROSSA 1 : -Zitto, che ti è successo? PELLEROSSA 2 : - Mannaggia alle ortiche! Arrivati, strisciando per terra all’altezza del proscenio, i pellerossa si accovacciano, coprendosi il corpo con i mantelli. Si sente di nuovo l’ululato del coyote. Improvvisamente, entrano in scena Capitan Uncino e la sua banda. Inizia una battaglia furibonda, alternata a duelli singoli, che avvengono al centro del palcoscenico.(DIDASCALIA). PELLEROSSA 3 : -E’ la fine! Ma prima di morire ti ho riconosciuto Massone!( BATTUTE) MASSONE : - Ahaaaa! Mi hai colpito! Muoio! Mentre la battaglia continua a infuriare,( DIDASCALIA) PELLEROSSA 4 : -Questa è la mia ultima vittima prima di morire!( BATTUTE) LUPO SCATTANTE : -(Colpito a morte) Addio, mio Capitano! La battaglia diventa sempre più feroce.( DIDASCALIA) PELLEROSSA :-Maledetti pirati! Ci tagliano la testa a tutti.(BATTUTE) TACCHINO, L’ALSAZIANO :- Non avrei mai immaginato di morire così crudelmente. Il combattimento continua imperterrito. ( DIDASCALIA) CODA DI ROSPO : - Maledetti! Non mi avrete mai!( BATTUTE) PELLEROSSA PANTERA :- Ti sbagli! Muori con il mio tomahawk! Ormai, tutti i pirati sono per terra; i pirati rimasti in scena alzano in alto le spade, come segno di vittoria ed escono di scena. Nello spazio scenico, pieno di cadaveri indiani, si alza Giglio Tigrato, rimasta miracolosamente illesa. Con circospezione, guadagna le quinte. Entrano in scena i pirati e si dispongono uno di fianco all’altro, di fronte al pubblico. Di seguito, Capitano uncino passa passa davanti a loro come un capitano in rassegna.(DIDASCALIA) CAPITAN UNCINO :- Amici miei, adesso prepariamo la festa a Peter Pan. Andremo incontro ai nostri nemici con il “tam tam” di un tamburo simbolo che gli indiani hanno vinto. E quelli abboccheranno come pesci: faremo fare loro la fine dei pellerossa! (BATTUTA)

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OBIETTIVO: OBIETTIVO C Migliorare i livelli di conoscenza e competenza dei giovani. AZIONE C.1 : Interventi per lo sviluppo delle competenze chiave - Consapevolezza ed espressione culturale CODICE PROGETTO: C-1-FSE-2010-646 TITOLO DEL PROGETTO: “INVENTORI DI STORIE” DATA INIZIO/CONCLUSIONE: dal 4 febbraio al 4 giugno 2011 DESTINATARI: alunni della classe quarta B Scuola Primaria ORE DI LEZIONE EFFETTUATE: 30

Il gruppo classe in base ad un’attenta lettura dei dati, emersi dalle prove di verifica, si presenta come segue: 

alunni che, nell’area cognitiva, hanno acquisito, a livello di competenze, gli strumenti per progettare sufficientemente interventi operativi mirati per quanto concerne la comunicazione scritta e orale in lingua italiana. A livello di capacità 38 Almanacco progetti PON 2007-13 – Annualità 2010-11


sono pronti a modificare e adattare il proprio comportamento in modo adeguato nei vari contesti comunicativi; alunni che, nell’area cognitiva, non hanno del tutto acquisito, a livello di competenze, gli strumenti per progettare sufficientemente interventi comunicativi mirati. A livello di capacità presentano difficoltà sia a relazionarsi, sia con il gruppo classe, sia con il docente esperto.

Nell’area non cognitiva, gli alunni, ad eccezione di qualche elemento, sanno orientarsi in modo autonomo nel proprio contesto sociale e culturale, ed hanno partecipato alle lezioni in modo attivo e coinvolgente. I contenuti disciplinari programmati sono stati regolarmente svolti e per favorire l’apprendimento delle conoscenze disciplinari e l’acquisizione delle competenze si sono adottate le seguenti strategie e metodologie didattiche : lezione frontale, lavori di gruppo, analisi di più casi attraverso la tecnica del “problem solving”, tecniche di improvvisazione, tecniche di osservazione dell’interazione dell’intervento comunicativo, dinamiche di gruppo e ricerca creativa.

Una parte importante del corso è stata dedicata alla comunicazione teatrale e all’importanza di saper gestire il proprio linguaggio verbale e non verbale in maniera corretta, proprio per mettere in pratica le conoscenze acquisite gli allievi hanno scritto e 39 Almanacco progetti PON 2007-13 – Annualità 2010-11


interpretato una storia il cui tema portante è stato: LE RELAZIONI. Soddisfacente è stato l’interesse e l’impegno assunto nelle attività svolte.

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La frequenza media è stata alta e l’attenzione immutata durante tutti i giorni di lezione. La classe ha dimostrato di essere molto unita e determinata, propositiva se coinvolta, e discretamente abituata all’attenzione. Gli alunni hanno maturato una discreta abitudine alla comunicazione scritta e hanno dimostrato di saper mettere a frutto la propria creatività linguistica, la proprietà lessicale e hanno appreso gli elementi base di una corretta comunicazione teatrale.

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Il livello di conoscenze, competenze e abilità, acquisite dagli allievi, è stato monitorato attraverso prove somministrate alla fine di ogni modulo. Gli esiti della prova finale, la messa in scena della storia scritta dagli allievi, hanno evidenziato il rafforzamento delle abilità e il conseguimento dei saperi e competenze previsti. Gli allievi si sono mostrati molto soddisfatti dell’esperienza maturata durante il corso, partecipando al dialogo educativo ed evidenziando interesse e partecipazione per le tematiche affrontate. Questo lavoro ha contribuito allo sviluppo e al consolidamento della capacità di usare la lingua nella sua varietà di codici e di linguaggi verbali e non verbali, di incentivare i ragazzi a leggere, inoltre, è servito a sviluppare in loro un’educazione al senso critico . Si è voluto privilegiare un clima favorevole alla vita di relazione e allo scambio linguistico, tutelando gli spazi comunicativi di ciascun allievo. Dialoghi e conversazioni sono stati mirati a valorizzare l’esperienza individuale, a stimolare considerazioni e riflessioni e a favorire la condivisione di vissuti, scelte e soluzioni. Importante si è dimostrata la collaborazione con i tutor e il personale della scuola per la buona riuscita del percorso formativo, che si è concluso con la scrittura, produzione e messa in scena da parte degli allievi di una storia di fantasia dal titolo “STORIE DI BAMBINI E GIOCATTOLI “ . 42 Almanacco progetti PON 2007-13 – Annualità 2010-11


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OBIETTIVO: OBIETTIVO C Migliorare i livelli di conoscenza e competenza dei giovani. AZIONE C.1 : Interventi per lo sviluppo delle competenze chiave - Consapevolezza ed espressione culturale CODICE PROGETTO: C-1-FSE-2010-646 TITOLO DEL PROGETTO: “NARRARE PER FIABE SUL PALCOSCENICO” DATA INIZIO/CONCLUSIONE: dal 4 febbraio 2011 al 4 giugno 2011 DESTINATARI: alunni della classe quarta A Scuola Primaria ORE DI LEZIONE EFFETTUATE: 30

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Il percorso formativo “Narrare per fiabe sul palcoscenico” dell’Istituto Comprensivo di San Donato si è articolato in quindici incontri settimanali di due ore con un gruppo di venti ragazzi di quarta. Le attività si sono svolte o nella biblioteca o nella palestra della scuola in quanto luoghi sufficientemente ampi per lo svolgimento delle attività. L’obiettivo fondante è stato quello di creare una forte interrelazione fra i ragazzi e le ragazze partecipanti, quindi quello di formare un gruppo di lavoro dove ciascuno si è sentito a proprio agio e si è sentito parte attiva di ogni fase del percorso formativo. Il percorso si è sviluppato attraverso diverse fasi di lavoro. La prima fase è stata quella della lettura e comprensione del racconto “La torta in cielo” di Gianni Rodari.

In questa fase di lettura i corsisti hanno cominciato ad esplorare le diverse potenzialità della voce (la voce sussurrata, arrabbiata, contrariata, spaventata …) legandola all’intenzione espressiva del testo. Sono stati proposti anche dei giochi fonetici per migliorare la dizione e superare alcune difficoltà fonatorie da parte di alcuni bambini. La discussione partecipata su alcune parti del testo ha permesso l’individuazione di alcune tematiche importanti come l’utilizzo delle armi e del nucleare (tracciando un collegamento anche con l’attualità del nostro presente) o come la semplicità del pensiero dei bambini rispetto a quello adulto, che sono state elaborate in una filastrocca inventata da tutti i bambini, recitata poi durante la socializzazione finale. Nella fase dedicata all’apprendimento delle tecniche teatrali i ragazzi attraverso il gioco si sono accostati agli elementi fondativi dell’arte dell’attore: la posizione, il respiro, lo sguardo, le direzioni del corpo, l’attenzione allo spazio. Una parte consistente del lavoro è stata dedicata alla voce. I ragazzi hanno iniziato a conoscere le diverse possibilità della 52 Almanacco progetti PON 2007-13 – Annualità 2010-11


propria voce e del suono che il proprio corpo può esprimere collocandole in diverse parti del corpo (voce di petto, voce di pancia, voce di testa). Un’altra fase fondamentale del percorso è stato il lavoro sul canto nella quale si è sviluppato un lavoro sull’ascolto e sulle possibilità diverse di cantare la melodia (piccolo, pieno, forte). Questo momento è stato utile soprattutto per recuperare il senso delle parole dette o cantate, oltre che per un lavoro che procede assieme e non singolarmente. E' importante che sia emerso durante il lavoro che il teatro non è la pratica di un singolo, ma di un gruppo e che è fondamentale la presenza degli altri compagni. Durante la fase creativa, ultima parte del percorso e non meno significativa, ciascun bambino si è misurato con il dover fare un’azione in scena. Utilizzando il ricordo della paura ciascun bambino ha sviluppato una piccola azione teatrale. Successivamente diverse azioni sono state messe assieme per quadri compositivi, legandole a piccoli brani del testo di Rodari. La drammatizzazione finale è stata una dimostrazione di lavoro del percorso svolto assieme ai ragazzi che hanno dato il massimo impegno nella realizzazione di questo momento conclusivo, che ha raggiunto le aspettative attese dei genitori e delle docenti del corso. Questo risultato è stato ottenuto soprattutto grazie alla collaborazione tra le docenti tutor e l’esperta esterna, una collaborazione contraddistinta da un confronto aperto sul lavoro svolto durante l’intero percorso.

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Filastrocca inventata Il Professor Zeta una bomba voleva fare Ma grazie al Ministro che il piano ha fatto saltare Ha creato una torta gigante da mangiare E tutti i bambini la volevano assaggiare Il Professor Zeta è rimasto deluso E per lungo tempo è stato col muso Un ultimatum era deciso a lanciare Ma Paolo lo voleva fermare Tutti noi non siamo d’accordo Perché la bomba è un esperimento balordo Le bombe e le armi noi non vogliamo E di abolirle noi proponiamo! E se a qualcuno questo non piace 56

Noi chiediamo solo la pace!

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OBIETTIVO: OBIETTIVO C Migliorare i livelli di conoscenza e competenza dei giovani. AZIONE C.1 : Interventi per lo sviluppo delle competenze chiave - Consapevolezza ed espressione culturale CODICE PROGETTO: C-1-FSE-2010-64 TITOLO DEL PROGETTO: “IMMAGIN-AZIONE” DATA INIZIO/CONCLUSIONE: dal 4 febbraio al 4 giugno 2011 DESTINATARI: alunni della classe quarta C Scuola Primaria ORE DI LEZIONE EFFETTUATE: 30

Il percorso formativo dal titolo “immagin-azione”, si è posto come obiettivo principale quello di trasmettere agli alunni, attraverso canali alternativi, tra i quali il cinema, l’importanza di 57 Almanacco progetti PON 2007-13 – Annualità 2010-11


valori quali la legalità, il rispetto delle regole, la condivisione e la solidarietà, principi fondamentali per vivere bene insieme. Partendo dalla lettura di alcuni articoli della nostra Costituzione, e riflettendo collettivamente sul loro significato, in un linguaggio semplice e accessibile, i corsisti hanno sviluppato ed elaborato “un’idea forte”, il soggetto del cortometraggio che si apprestavano a realizzare. Prima di iniziare le riprese del corto, l’esperto, con grande professionalità, ha avviato una fase preparatoria di alfabetizzazione del linguaggio audiovisivo (inquadrature, angolazioni, analisi dei concetti di tempo, spazio, azione, il muto, il sonoro, la fotografia…) e della strumentazione tecnica di base per la produzione del video (i principali elementi di funzionamento di una telecamera digitale). Il progetto si è svolto in piena armonia con tutti gli operatori organizzativi impegnati: tutor, gruppo di progetto, responsabili delle attività didattiche. L’attività, cominciata il 4 febbraio 2011, si è conclusa il 6 aprile 2011 con esiti estremamente positivi e senza alcun imprevisto in itinere. I corsisti, coordinati da un eccellente lavoro preparatorio della tutor, si sono distinti nella totalità per impegno, interesse e profitto, seguendo con estrema attenzione tutti gli incontri. Le lezioni frontali sono state accompagnate dalla visione di brevi opere audiovisive (cortometraggi), fruite sia in dvd che attraverso la navigazione sul web effettuata da una postazione scolastica. A questa fase preparatoria di approccio ai principi del linguaggio audiovisivo, è seguito l’approfondimento per ideare e realizzare un cortometraggio. La classe si è impegnata con totale dedizione nella produzione di un'opera dal titolo: “La Nostra Costituzione”. Le riprese, scandite da un piano di produzione, hanno interessato diversi luoghi di San Donato e Lecce, ed hanno coinvolto direttamente i corsisti sulle tematiche oggetto del lavoro, in particolare alcuni dei principali articoli della Costituzione Italiana, interpretati e spiegati da una prospettiva accessibile agli studenti delle scuole. Temi di educazione civica come il lavoro, i diritti e i doveri di un cittadino, la tutela del paesaggio, la bandiera italiana, sono stati approfonditi e 58 Almanacco progetti PON 2007-13 – Annualità 2010-11


scrupolosamente “messi in scena” da tutti i ragazzi sotto l’attenta guida della maestra tutor. Servendosi di una telecamera digitale, opportunamente spiegata nei suoi principali elementi di funzionamento, tutti gli scritti, le riflessioni ed i commenti dei ragazzi in merito agli articoli della Costituzione esaminati, sono stati ripresi nella fase di produzione dell’opera. Successivamente il materiale filmato è stato post-prodotto montando le sequenze più significative. Il corto “La Nostra Costituzione” è stato infine presentato, visionato e commentato dalla classe accompagnata nella socializzazione dalla presenza dei genitori. Il linguaggio del “corto”, con l’immediatezza e la velocità che gli sono proprie, ha costituito un’esperienza nuova e stimolante per gli alunni, perché non solo ha contribuito a formare basi più ampie di cultura dell’ immagine e cinematografica, ma ha favorito la conquista di atteggiamenti positivi di ascolto, la scoperta delle diverse possibilità espressive del corpo e della voce e la capacità di rappresentare una situazione attraverso la mimica, la gestualità e la postura del corpo. In molti alunni, specialmente quelli più introversi, è cresciuta la motivazione allo studio, l’interesse e la consapevolezza nell’uso dei codici della comunicazione; sono migliorate le dinamiche relazionali tra coetanei e tra bambini e adulti, hanno interagito con figure esterne alla scuola come l’esperto e si sono dimostrati più aperti e disponibili al dialogo e al confronto. Tutti hanno manifestato un grande entusiasmo in ogni fase di realizzazione dell’attività extracurricolare, provata dalla frequenza assidua dei corsisti ad ogni incontro, ed hanno pienamente raggiunto gli obiettivi prefissati nella fase iniziale, imparando a leggere in modo critico un testo audiovisivo, sviluppando una coscienza critica verso nuove forme di comunicazione ed avendo appreso i principali elementi necessari alla realizzazione di un'opera audiovisiva breve. La totalità dei corsisti ha raggiunto tutti gli obiettivi prefissati nella fase iniziale, imparando a leggere in 59 Almanacco progetti PON 2007-13 – Annualità 2010-11


modo critico un testo audiovisivo, sviluppando una coscienza critica verso nuove forme di comunicazione ed avendo appreso i principali elementi necessari alla realizzazione di un'opera audiovisiva breve. Tra i punti di forza, il grande entusiasmo mostrato dai corsisti e da tutti gli operatori coinvolti nell’approccio ad ogni fase di questa attività extracurriculare; l’immediatezza della comunicazione e lo sviluppo delle relazioni interpersonali. Nessun punto di criticità, se non la necessità di un ulteriore approfondimento della materia, attraverso l’ampliamento del percorso formativo.

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OBIETTIVO: OBIETTIVO C Migliorare i livelli di conoscenza e competenza dei giovani. AZIONE C.1 : Interventi per lo sviluppo delle competenze chiave - Consapevolezza ed espressione culturale CODICE PROGETTO: C-1-FSE-2010-646 TITOLO DEL PROGETTO: “UNA FIABA IN MUSICA” DATA INIZIO/CONCLUSIONE: dal 4 febbraio al 4 giugno 2011 DESTINATARI: alunni delle classi terze Scuola Primaria ORE DI LEZIONE EFFETTUATE: 30

Riguardo il percorso “Una fiaba in musica”, rivolto agli alunni delle classi terze, è da sottolineare l’eccellente collaborazione con tutto il gruppo di progetto che ha collaborato alla realizzazione dello stesso. 62 Almanacco progetti PON 2007-13 – Annualità 2010-11


Tutto il progetto si è realizzato secondo quanto programmato in origine senza l’insorgenza di qualsiasi problematica. La fiaba è stata realizzata nella massima collaborazione di tutti. La metodologia utilizzata al fine della realizzazione dello spettacolo è stata quella laboratoriale che si è rivelata essere molto efficace. I corsisti sono stati sempre interessati agli argomenti proposti con una frequenza di presenze molto alta. Sul piano relazionale si è creato un ottimo rapporto tra esperto e corsisti, mentre sul piano del profitto sono state consolidate alcune loro conoscenze e sono state imparate delle nuove. Non sono stati utilizzati software per la realizzazione della fiaba mentre le aule messe a disposizione della scuola si sono rivelate efficienti e funzionali ai fini della realizzazione del progetto. Il prodotto finale è stato la realizzazione di una fiaba attraverso la musica, il canto e la drammatizzazione.

Attraverso questo laboratorio PON, i corsisti sono stati valutati globalmente attraverso sia delle attività pratiche di verifica (test) sia con l’interpretazione dello spettacolo finale (drammatizzazione). I corsisti sono cresciuti arricchendo il proprio bagaglio culturale (concetti musicali, esecuzioni vocali, drammatizzazione e interpretazione) e acquisendo conoscenze e competenze nel campo musicale, letterario

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ed emotivo. I risultati raggiunti, per quanto precedentemente programmato, sono stati eccellenti. Il progetto, così come strutturato, non ha evidenziato segnali negativi o critici, anzi si è rivelato essere un ottimo elemento per la comunicazione emotiva e l’acquisizione di competenze musicali.

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OBIETTIVO: OBIETTIVO C Migliorare i livelli di conoscenza e competenza dei giovani. AZIONE C.1 : Interventi per lo sviluppo delle competenze chiave - Consapevolezza ed espressione culturale CODICE PROGETTO: C-1-FSE-2010-646 TITOLO DEL PROGETTO: “A SCUOLA TRA I SUONI” DATA INIZIO/CONCLUSIONE: dal 4 febbraio al 4 giugno 2011 DESTINATARI: alunni delle classi seconde Scuola Primaria ORE DI LEZIONE EFFETTUATE: 30

Il laboratorio “ A scuola tra i suoni ”, articolato in 30 ore, tenutosi nel periodo gennaio maggio 2011, rivolto a n° 20 alunni della classe 2° della scuola primaria, si è svolto con interesse e partecipazione attiva da parte di tutti i corsisti. 68 Almanacco progetti PON 2007-13 – Annualità 2010-11


Durante le ore di laboratorio si è cercato di educare alla musica mediante attività strutturate sottoforma di gioco, coinvolgendo e rendendo partecipi tutti i bambini, creando così un rapporto ludico, giocoso, educativo e socializzante. Sono stati approntati percorsi di educazione alla cooperazione attraverso giochi di relazione, attività di scoperta dei suoni e modalità espressive in relazione a stimoli sonori. Le linee metodologiche sono state individuate in base alla convinzione che con il corpo, non solo il bambino apprende, ma comunica, si esprime, si pone in contatto con gli altri, si apre alla socializzazione. Gli aspetti relazionali interni al gruppo e con l’esperto sono stati caratterizzati da un clima sereno e di reciproco rispetto; gli alunni hanno testimoniato un atteggiamento fiducioso nei confronti delle attività mettendosi in gioco, riuscendo ad esprimere le proprie potenzialità in modo creativo. I bambini, infatti, partendo dagli input forniti di volta in volta dall’esperto e/o dai tutor, hanno raggiunto ottimi risultati nell’ambito della produzione e della rielaborazione ritmica e melodica, utilizzando lo strumento vocale, il corpo e strumenti a percussione, hanno notevolmente migliorato le capacità di ascolto, di discriminazione e percezione 69 Almanacco progetti PON 2007-13 – Annualità 2010-11


sonora, hanno aumentato l’autostima e le capacità relazionali, hanno modificato il loro approccio agli strumenti ritmici considerati come preziosi elementi nell’esecuzione di brani musicali e nelle attività di improvvisazione musicale. Si è cercato di avviare i bambini, ottenendo ottimi risultati, alla musica d’assieme, considerata fonte inesauribile alla quale attingere per sviluppare in loro non solo la musicalità, ma anche la socialità. Il bambino si sente importante, suonare insieme ad altri rende la musica molto più ricca ed interessante e tutto ciò lo gratifica molto perché sa che il suo apporto nella musica d’assieme è fondamentale, qualunque strumento esso suoni; questo, oltre ad essere stimolante per il bambino, è un modo di educarlo allo studio, al senso di responsabilità, allo sforzo individuale e collettivo. I progressi compiuti dai bambini sono stati analizzati dall’esperto e dai tutor tramite osservazioni sistematiche atte a monitorare le prestazioni individuali e di gruppo, attraverso anche valutazioni iniziali, in itinere e finali (manifestazione finale). Tali verifiche hanno permesso ai docenti di: 

esaminare analiticamente i risultati e i procedimenti;

migliorare continuamente l’attività di intervento e di apprendimento;

accertare l’area affettivo- relazionale;

monitorare l’aspetto motivazionale e il grado di coinvolgimento e interesse degli alunni iniziale, in itinere e finale.

Il risultato finale del laboratorio è stato la preparazione di una manifestazione in cui coesistevano le varie arti: musica, danza e recitazione. Tale fusione ha evidenziato l’ampio valore formativo ed artistico delle stesse, quali linguaggi capaci di una forza educativa universale in grado di portare i bambini, attraverso la pratica vocale, danzante e recitativa, ad una sensibilizzazione nei confronti della molteplicità dell’arte. Questo laboratorio ha rappresentato per i bambini un’ importante esperienza educativa di carattere totalizzante sotto il profilo cognitivo, espressivo, creativo e comunicativorelazionale; lo spettacolo finale è diventato il pretesto per divertirsi, per lavorare insieme, per imparare ad essere piccoli protagonisti nel ballare, suonare e cantare e per constatare l’acquisizione degli obiettivi programmati: capacità di ascolto, capacità ritmiche, vocali e motorie mediante l’uso dello strumentario Orff e capacità di socializzazione.

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A cura del docente referente alla valutazione Ins. Marta Mansueto Riguardo la VALUTAZIONE la normativa comunitaria vigente prevede tre forme di valutazione per un'indagine sulla qualità, ovvero per l'accertamento dell'efficienza, dell'efficacia e dell'impatto dei Piani, degli Obiettivi, delle Azioni dei P.O.N:  l'autovalutazione affidata ad allievi, docenti, esperti;  la valutazione esterna di pertinenza di un valutatore indipendente-l'Autorità di Gestione;  la valutazione interna, da effettuarsi nell'ambito di ogni istituto, dove va individuata tra le candidature spontanee di docenti disponibili la nuova figura professionale deputata al compito.

L’Istituto Comprensivo di San Donato di Lecce ha partecipato, nell’anno scolastico 201011, al Programma Operativo Nazionale FSE 2007/2013 “Competenze per lo sviluppo”. Sono stati scelti e autorizzati i seguenti OBIETTIVI:  OBIETTIVO D - “Migliorare le competenze del personale della scuola e dei docenti”, AZIONE D.1 – “Interventi formativi , rivolto ai docente e al personale docente, sulle Nuove Tecnologie (codice progetto D-1-FSE-2010-278)  OBIETTIVO C – “Migliorare i livelli di conoscenza e competenza dei giovani”, AZIONE C.1- “Interventi per lo sviluppo delle competenze chiave dei giovani”, (codice progetto C-1-FSE-2010-646), rivolto agli alunni della Scuola Primaria (a partire dalle classi terze) e Secondaria di I Grado.  OBIETTIVO C – “Migliorare i livelli di conoscenza e competenza dei giovani”, AZIONE C.3- - LE(g)ALI AL SUD: Un Progetto per la Legalità in ogni Scuola" (codice progetto C-3-FSE-2010 Interventi sulla legalità, i diritti umani, l’educazione ambientale e interculturale, anche attraverso modalità di apprendimento «informale» -1155), rivolto agli alunni delle classi III della Scuola Primaria e delle classi II-III B della Scuola Secondaria di I Grado.

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OBIETTIVO C.1

Nell’ambito dell’Obiettivo C.1 si sono svolti, a partire dal mese di GENNAIO 2011, 10 percorsi formativi per un totale di 340 ore: “A SCUOLA TRA I SUONI” - Consapevolezza ed espressione culturale - 30 ore – Alunni classi seconde PRIMARIA “UNA FIABA IN MUSICA” - Consapevolezza ed espressione culturale - 30 Ore – alunni classi terze Primaria “IMMAGIN-AZIONE” - Consapevolezza ed espressione culturale - 30 Ore – Alunni classe quarta C “INVENTORI DI STORIE” - Consapevolezza ed espressione culturale - 30 Ore – alunni classe quarta B “NARRARE PER FIABE SUL PALCOSCENICO” - Consapevolezza ed espressione culturale - 30 Ore – alunni classe quarta A “PAROLE ED OMBRE IN SCENA” - Competenza in madre lingua - 50 Ore – Alunni classi quinte “I PROBLEMI TRA LOGICA E LINGUA” - Competenza matematica - 30 Ore – Alunni classi prime Secondaria di I grado “STRATEGIE PER FARE GOAL 2” - Imparare ad imparare - 30 Ore – Alunni classi seconde Scuola Secondaria di I grado “INGLESE PER…COMUNICARE ALLA GRANDE!” - Comunicazione nelle lingue straniere - 50 ore – alunni classi quinte e seconde Secondaria di I grado “MATEMATICA: NON SOLO FORMULE” - Competenza matematica - 30 Ore – Scuola Secondaria di I grado

Per l’organizzazione e la gestione del progetto è stato costituito il gruppo operativo di piano (Gop) con compiti organizzativi dell’intero piano. Il Gop è costituito dal Dirigente scolastico, dal Facilitatore, dal DSGA, dal Responsabile della valutazione e dai Tutor d’obiettivo. Tutte le riunioni del GOP sono state verbalizzate e registrate regolarmente sulla piattaforma Web. Il GOP ha definito la progettazione degli interventi con la determinazione dei tempi di compimento di ciascuno di essi e ha individuato le risorse umane e strumentali necessarie alla loro attuazione. Il reclutamento degli esperti si è basato su: procedure di selezione pubblica per i profili professionali richiesti; valutazione comparativa dei curricoli presentati dai candidati; giustificazione e verbalizzazione delle scelte effettuate; pubblicazione delle graduatorie. Infine si è proceduto alla nomina del personale interno e alla sottoscrizione dei contratti o delle convenzioni con i soggetti esterni. 76 Almanacco progetti PON 2007-13 – Annualità 2010-11


I vari progetti, svoltisi nell’arco di circa cinque mesi con le modalità previste, ha coinvolto: 14 docenti tutor, 10 docenti esperti, 1 facilitatore e 1 referente per la valutazione. I bandi emessi e le documentazioni relative all’attività di informazione e pubblicizzazione, i registri di presenza, i verbali del Gruppo di Progetto (GOP), le prove e i test realizzati dai corsisti, le relazioni e i materiali didattici forniti dal docente esperto, i materiali prodotti sono conservati agli atti della scuola.

TITOLO PROGETTO

ESPERTO

TUTOR

A SCUOLA TRA I SUONI

Lina Panariti

Assunta Tommasi Cosima Rosanna Toraldo

UNA FIABA IN MUSICA

Lorenzo Cotardo

Domenico Gigante Clara Antonella Russo

IMMAGIN-AZIONE

Simone Salvemini

Giuseppina Quarta

Pasquale Marino

Maria Antonietta Perrone Lucia Tarantino

NARRARE PER FIABE SUL PALCOSCENICO

Francesca Lenia Gadaleta

Maria Antonietta Perrone Maria Carmela Verri

PAROLE ED OMBRE IN SCENA

Mario Blasi

Anna Donata De Blasi Marta Mansueto

I PROBLEMI TRA LOGICA E LINGUA

Maria Cristina Antonella Fichera

Caterina Lombardo

STRATEGIE PER FARE GOAL 2

Enrica Bienna

Maria Adelaide Pepe

INGLESE PER…COMUNICARE ALLA GRANDE

Vassilios Michalopoulos

Maria Adelaide Pepe Marta Mansueto

MATEMATICA: NON SOLO FORMULE

Maria Cristina Antonella Fichera

Caterina Lombardo

INVENTORI DI STORIE

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I percorsi formativi attuati hanno fin da subito suscitato un forte input motivazionale nei corsisti, i quali hanno svolto attività diverse dalla “routine” e hanno potuto sperimentare nuove modalità di apprendere e “fare scuola”. Accanto alla lezione frontale, i docenti esperti hanno adottato le seguenti metodologie:        

cooperative learning didattica laboratoriale peer education (educazione tra pari) problem solving ricerca-azione simulazione/Role-playing lavoro sul corpo e sulla voce; giochi di improvvisazione uso dei media

Dalla tabella si può osservare che sono stati formati 198 corsisti su 210 iscritti. Ad ogni corsista è stato consegnato un attestato finale con l’indicazione della frequenza e delle competenze raggiunte, generato dalla piattaforma ministeriale.

L’informazione e la pubblicizzazione del Progetto, con lo scopo di far conoscere i progetti/attività realizzati con le risorse dell’Unione Europea, è avvenuta con:    

comunicazione al Collegio dei Docenti e nei Consigli di Classe; comunicazione multimediale sul sito web dell’Istituto; comunicazione scritta ai genitori degli alunni; manifesti 78 Almanacco progetti PON 2007-13 – Annualità 2010-11


 Socializzazioni di fine corso  Festa “Nella rete dei Pon” – III edizione  Articolo su “La Gazzetta del Mezzogiorno” Il nostro Istituto ha partecipato alla manifestazione "Nella rete dei PON ", organizzata dall' I.I.S.S. "A. De Pace" di Lecce mettendo in scena lo spettacolo teatrale "PETER PAN E LA SUA OMBRA", a cura degli alunni delle classi quinte della Scuola Primaria di San Donato.

Per le attività didattiche i corsisti sono stati forniti di apposito materiale didattico (diversificato per i vari percorsi): libro ( “Pass Ket,”, di Amanda Thomas, per il percorso “Inglese per comunicare alla grande””), dispense, fotocopie, strumetario Orff, materiale scaricato da Internet e appositamente selezionato, schede di lavoro, testi continui e non continui, fonti d’archivio, schede di lettura e di analisi di alcuni articoli della Costituzione Italiana, materiali strutturati del tipo KET e materiali autentici in lingua inglese… Oltre al materiale didattico prodotto dal docente esperto e dal tutor, si sono utilizzati i materiali didattici pubblicati su siti web e su Youtube. Durante le lezioni, inoltre, sono stati dati suggerimenti di siti web per l’apprendimento autonomo.

Durante i percorsi sono stati prodotti: griglie di osservazione e semplici schede di lavoro; sceneggiature, story-board, copioni, storie e filastrocche; testi argomentativi; libricino contenente una storia inventata; cortometraggio dal titolo “La nostra Costituzione” cartelloni illustrati con foto, didascalie e disegni; schede compilate; “Word Maps” e “postcards” con software specifici; presentazioni in Power Point; video, foto e riprese con la videocamera. DVD con la descrizione per immagini del percorso formativo.

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Lettura dei progetti con particolare attenzione ai bisogni sottesi, alle finalità educative, agli obiettivi formativi.

Visione della struttura validata sulla piattaforma in rete dell'Agenzia Scuola con attenzione agli obiettivi e ai contenuti, e al calendario dei corsi. Gli elementi raccolti sono serviti alla preparazione dei questionari iniziali e finali e ad individuare i tempi più opportuni per gli interventi di monitoraggio e valutazione.

Elaborazione dei questionari di monitoraggio iniziale in ordine ad attese e motivazioni dei destinatari.

Comparazione con il curricolo di scuola e individuazione della/e competenza/e da raggiungere. Sono state costruite per ciascun percorso formativo delle griglie per la misurazione degli apprendimenti e la ricaduta degli stessi sul curricolo; incontro con tutor ed esperto per la discussione e la condivisione di tali griglie.

Condivisione con tutor ed esperti di prove strutturate, omogenee e comparabili. Le modalità di rilevazione, misurazione e valutazione degli apprendimenti sono state individuate d'intesa con tutor, esperto e referente alla valutazione.

Realizzazione di griglie per la rilevazione degli apprendimenti (VALUTAZIONE INIZIALE, INTERMEDIA E FINALE); somministrazione delle stesse ai docenti tutor ed esperti. Le griglie raccolte sono servite per misurare il grado di raggiungimento degli obiettivi e il livello di acquisizione delle conoscenze, abilità e competenze.

Elaborazione dei questionari finali di gradimento riguardo a obiettivi prefissati, contesto di apprendimento, didattica, clima relazionale, ecc., rivolti ai corsisti, con l’obiettivo di controllare lo stato di attuazione del progetto e verificare la coerenza con le aspettative ed il grado di soddisfazione globale; somministrazione dei questionari a fine corso.

Elaborazione di una scheda report di monitoraggio finale riguardo il contesto di apprendimento, il clima relazionale, aspetti organizzativi, ecc. rivolti ai docenti tutor ed esperti, per valutare l'efficienza e l’efficacia dell'intervento formativo; somministrazione dei modelli predisposti al termine dei corsi a TUTOR, ESPERTI E CORSISTI.

Elaborazione del Documento finale di sintesi. Il lavoro di monitoraggio e valutazione del docente valutatore sarà pubblicato nel «ALMANACCO DEI PERCORSI PON 2011» e sul sito della scuola. I risultati resi pubblici potranno così circolare ed potranno rivelarsi utili per una nuova progettazione. Questi documenti, costituiscono l'azione conclusiva di sintesi dell'intero lavoro 80 Almanacco progetti PON 2007-13 – Annualità 2010-11


svolto. Essi raccolgono e assemblano i dati raccolti, e forniscono una loro lettura chiara ed immediata anche con l’uso di grafici ed istogrammi. I documenti prodotti sono stati inoltre inseriti nella piattaforma in rete dell'Agenzia Scuola, negli spazi deputati agli interventi di valutazione.

L’azione di monitoraggio e valutazione dell’intero Progetto è avvenuta attraverso le seguenti modalità: osservazione diretta delle attività; analisi della documentazione prodotta ( questionario iniziale sulle aspettative, questionario finale di gradimento dell’intervento, schede report per docenti tutor ed esperti, griglie di rivelazione degli apprendimenti, relazioni finali…).

ASPETTATIVE PER L’APPRENDIMENTO Riportiamo qui di seguito le aspettative del corso, come si evince dal questionario iniziale: 1. miglioramento disciplinare; 3. miglioramento del metodo di studio; 4. arricchimento cognitivo;

5. sviluppo delle capacità di dialogare in gruppo.

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(EFFICACIA E QUALITA’ DELL’AZIONE PERCEPITA DAGLI ALUNNI) Il questionario finale ha permesso di raccogliere le impressioni degli alunni sulla qualità delle azioni didattiche e a valutare il loro grado di interesse, partecipazione e gradimento dell’intervento formativo. Esso ha valutato i seguenti indicatori di efficacia ed efficienza: 1. Corrispondenza tematica ai bisogni formativi 2. Chiarezza nella presentazione e nell’esposizione degli argomenti trattati; 3. Interesse verso la tematica trattata; 4. Efficacia delle metodologie e degli strumenti tecnologiche; 5. Difficoltà incontrate durante le verifiche; 6. Autopercezione del clima di lavoro; 7. Miglioramento nella preparazione personale. Gli esiti del monitoraggio sono sintetizzati nel seguente grafico.

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QUESTIONARIO DI GRADIMENTO 160 140 120 100 80 60 40 20 0

2. 1. 8. 3. Chiarezza 4. Efficacia 5.Influenz 6. 7. Serenità Miglioram Corrispond nella Interesse enza ento delle a degli Difficoltà clima degli presentazi metodolog strumenti in sede di gruppo di preparazio tematica argomenti one e ie usate tecnologici verifica lavoro ai bisogni ne nell'esposi trattati formativi personale zione

POCO

5

5

2

7

29

129

8

4

ABBASTANZA

47

53

32

48

72

42

38

50

MOLTO

129

124

149

125

78

23

134

128

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La rilevazione delle conoscenze, delle competenze e delle abilità possedute ed acquisite dagli alunni è avvenuta attraverso le prove di verifica oggettive effettuate dall’esperto all’inizio, nella fase intermedia e alla fine del percorso. Parallelamente il docente tutor ha verificato con prove oggettive e/o con attività laboratoriali curricolari la ricaduta nel disciplinare. Inoltre, durante le attività, sono state effettuate delle osservazioni sistematiche per cogliere l’interesse, la motivazione, la partecipazione e l’esatta acquisizione delle conoscenze e competenze. L’impatto di ogni singolo intervento sul profitto degli studenti è stato anche valutato dal confronto delle valutazione di primo e secondo quadrimestre, nelle discipline connesse agli interventi formativi che sono stati attuati. Nella valutazione sono stati utilizzati voti numerici espressi in decimi. Durante i percorsi formativi gli alunni hanno accresciuto le loro competenze, come si evince dalla tabella qui di seguito riportata.

PERCORSI MEDIA 1° Quadrimestre

MEDIA Test d'Ingresso

MEDIA Verifica intermedia

MEDIA Verifica finale

MEDIA 2° quadrimestre

MEDIA Differenza tra 1° e 2° quadr.

L'Inglese per comunicare alla grande

7,22

7,06

6,81

7,50

7,78

0,50

Strategie per fare goal 2

6,13

5,67

6,57

7,20

7,40

1,27

Matematica…non solo formule

6,73

6,33

7,47

7,50

7,27

0,60

I problemi tra logica e lingua

5,75

6,56

8,13

7,75

7,00

1,25

A scuola tra i suoni

9,06

8,06

8,82

9,00

9,71

0,67

Una fiaba in musica

8,93

8,28

8,78

9,67

9,45

0,50

6,79

7,16

7,37

7,53

8,93

0,50

Inventori di storie

6,90

7,52

7,52

7,52

7,24

0,33

Narrare per fiabe sul palcoscenico

7,42

8,84

7,74

9,53

7,74

0,53

Parole ed ombre in scena

7,74

7,54

8,72

8,72

8,00

0,26

7,27

7,30

7,79

8,19

8,05

0,64

1

2

3

4

5

6

7

Immagin-azione

8

9

10

MEDIA COMPLESSIVA

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Nel curricolo di scuola sono state individuate le competenze da raggiungere. I docenti tutor ed esperti hanno strutturato prove strutturate, omogenee e comparabili. I risultati conseguiti sono qui di seguito riportati.

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Gli alunni hanno raggiunto completamente gli obiettivi cognitivi, operativi, relazionali e comportamentali.

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Gli alunni partecipanti ai percorsi Pon si sono dimostrati interessati e coinvolti e hanno partecipato alle attività formativa in maniera soddisfacente.

Il clima dell’esperienza lavorativa è stato cordiale, sereno e collaborativo.

Per la maggior parte dei percorsi la durata degli stessi è risultata sufficiente.

Gli interventi e le attività formative sono risultate per gli alunni adeguate ai loro bisogni e aspettative.

I diversi interventi sono stati organizzati in maniera adeguata. In essi sono stati ben definiti gli obiettivi da raggiungere, le metodologie, i tempi e i criteri di valutazione. I mezzi e agli strumenti sono risultati sufficienti per lo svolgimento dell’attività didattica.

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Complessivamente i progetti Pon hanno rappresentato un’interessante esperienza che ha consentito ai corsisti di migliorare alcuni aspetti riguardanti le relazioni e i comportamenti e ad ampliare le loro conoscenze e competenze. Possiamo ora definire un quadro dell’intero piano formativo considerando punti di forza e punti di criticità.

Il nuovo modo di “far scuola” con attività didattiche e metodologie diverse dalla routine scolastica. Forte coinvolgimento emotivo degli allievi nell’affrontare attività alternative stimolanti rispetto alle proposte curricolari. La didattica laboratoriale: favorisce un apprendimento significativo e coinvolge gli alunni direttamente nelle attività proposte. L’ambiente di apprendimento di tipo cooperativo che ha dato la possibilità a ciascuno di manifestare le proprie idee, i propri sentimenti, i propri punti di vista e di apportare il proprio contributo nella realizzazione dei prodotti finali (video, performance teatrali,…) Scelta metodologica fondata sulla centralità dell’alunno che diviene il protagonista del proprio processo di apprendimento. Approccio ludico. Il lavoro di gruppo ha valorizzato le relazioni e la capacità di stare insieme. Attività riflessiva realizzata con una conversazione collettiva in cui tutti gli alunni, insieme al docente, sono chiamati a riflettere sulla situazione. Dimensione costruttiva dell’errore: l’errore contribuisce a costruire la conoscenza, in quanto richiede capacità critiche, di generalizzazione, inferenza e astrazione necessarie per riordinare l’esperienza. Creatività: si tratta di educare la creatività del pensiero cioè di focalizzare i processi e non i prodotti attraverso la problematizzazione. Visita ai “ luoghi delle fonti” e la visita a mostre tematiche (percorso: “Strategie per fare goal 2”) La condivisione del lavoro da parte delle diverse componenti dell’Istituto e in particolare delle docenti tutor che hanno ripreso e valorizzato le attività svolte nell’ambito del PON, integrandole con il curricolo scolastico e rinforzando in questo modo i risultati del percorso. Alunni selezionati sulla base dell’interesse verso la disciplina. L’impiego delle tecnologie informatiche alle diverse discipline, comportando negli alunni un approccio alle discipline più invitante e stimolante. 93 Almanacco progetti PON 2007-13 – Annualità 2010-11


La possibilità di interagire on line con test opportunamente predisposti consentendo ai ragazzi di acquisire sicurezza e di migliorare le proprie capacità. Il clima di lavoro sereno e di grande cooperazione. La disponibilità dei docenti all’ascolto dei bisogni dei ragazzi che ha permesso la realizzazione delle loro aspettative. La qualità delle relazioni, che hanno contribuito ad arricchire la preparazione degli allievi anche sotto il profilo personale e socio-affettivo. La professionalità dei docenti disposti a discutere e analizzare con gli alunni gli argomenti di studio e le problematiche emerse durante le attività. Continuo rinforzo degli apprendimenti nel curricolare reso possibile dal fatto che il tutor è anche docente della classe.

Poca esperienza da parte di un solo docente esperto in materia di comunicazione della disciplina e assenza di una didattica che presentasse modalità più incisive e contenuti più accattivanti. Poca disponibilità di spazi idonei visto anche il grosso numero di alunni partecipanti al percorso. Tempi di lavoro insufficienti per gli adeguati approfondimenti (solo per qualche percorso). Mancanza di riflessione domestica sugli argomenti sviluppati per alcuni percorsi formativi.

Avere a disposizione più ore per attuare un percorso più efficace. Organizzare in modo dettagliato le attività (esperto e docente tutor) per ottimizzare gli interventi formativi. Continua collaborazione tra esperto e docente tutor al fine di organizzare al meglio le attività proposte. Prevedere di anticipare il percorso per avere tempi più distesi. Evitare gli incontri molto ravvicinati tra una lezione e l’altra in modo da non “caricare” troppo gli alunni e permettere loro uno studio più proficuo. Arricchire lo strumentario Orff e allestire un laboratorio musicale.

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