PERIODIZZAZIONE TATTICA
CARLO MANDOLA
UN MESOCICLO PER IL REPARTO AVANZATO 12 SEDUTE COMPLETE CON PROGRESSIONE DIDATTICA PER IL REPARTO AVANZATO
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Un mesociclo per il reparto avanzato / 5
L'AUTORE
Carlo Mandola Allenatore Uefa B
Carlo Mandola (classe 1983) è allenatore e responsabile del progetto tecnico del Porto Recanati. Ex calciatore professionista, ha vinto un campionato di serie C1 ed è stato premiato come miglior giovane della serie C nella stagione 1999-2000. Ha militato nei semi-professionisti per molti anni con diverse squadre e in vari gironi della serie D (Sicilia, Basilicata, Campania, Lombardia e Toscana). La breve carriera di giocatore si è conclusa a soli 23 anni a causa di numerosi infortuni. La passione lo ha poi portato a ricoprire prima il ruolo di secondo allenatore e poi di allenatore della Juniores Nazionale del Rotonda-Sapri e, successivamente, della Juniores Regionale e degli Esordienti del Villa Musone Calcio. È collaboratore tecnico de ”Il Nuovo Calcio” e un appassionato sostenitore della metodologia di lavoro integrata. Un ringraziamento a Simone Cecchi per il contributo offerto nella stesura del testo.
Un mesociclo per il reparto avanzato / 7
INTRODUZIONE Fin da giovane, quando giocavo prima nella Berretti e poi nella Primavera, sono sempre stato molto curioso di comprendere le metodologie che gli allenatori e i preparatori atletici utilizzavano per allenare la squadra. Non era raro che, finito l’allenamento, mi ritrovassi a bussare alla porta dello spogliatoio del mister per porre alcune domande sull’allenamento appena svolto. Crescendo, studiando, amando e guardando il calcio mi sono reso conto che ogni allenatore ha una propria idea, una propria metodologia e un modo di proporla. Fondamentalmente i concetti proposti sono gli stessi ma sono i dettagli e le varie scuole di pensiero che rendono ogni singola metodologia unica e irripetibile. In tutti questi anni ho costruito il mio ”pensiero” senza mai seguire una specifica metodologia; ho piuttosto cercato di prendere spunto quanto più mi è stato possibile da ogni maestro avuto e incontrato: da Sala a Fiorillo e Mandola (mio padre), passando per docenti e formatori qualificati ai quali mi ispiro molto, come Alessandro Porro, Maurizio Giordani e Attilio Sorbi. Alla didattica e allo studio si sono aggiunti il lavoro svolto sul campo, i feedback dei miei ragazzi e le idee maturate personalmente. L’unione di questi elementi ha quindi contribuito alla costruzione della ”mia” metodologia, che amo chiamare metodologia ibrida e che è formata, appunto, da tipologie di lavoro moderne, come possessi palla, giochi di posizione, possessi aerobici e creatività, ma completata e integrata con tipologie di lavoro classiche, come lavori integrativi a secco per le condizionali, tanto dialogo e tattica analitica. Nelle proposte fornite in questo e-Book si offrirà al lettore un ciclo di lavoro completo per tutta la squadra, con una particolare attenzione alla didattica base per il comparto avanzato, senza trascurare tutti gli altri aspetti necessari allo sviluppo e al miglioramento dei giocatori. Questo scritto è il completamento della mia precedente pubblicazione del 2017 (Un mesociclo per il reparto arretrato), che andava invece a lavorare maggiormente sul reparto arretrato (fase difensiva e uscite dal basso).
Un mesociclo per il reparto avanzato / 11
SETTIMANA 1: ALLENAMENTO OBIETTIVO PRIMARIO
Resistenza aerobica
01
OBIETTIVI SECONDARI • Tecnica individuale • Smarcamento • Ricerca dell’ampiezza
ORGANIZZAZIONE DELLA SEDUTA Dopo una prima parte di riscaldamento (esercitazione 1) composta da varie esercitazioni di tecnica individuale da svolgere a coppie, intervallate da stretching statico e/o dinamico, suddividere i giocatori in due squadre per un possesso aerobico e rondo ad alta intensità (esercitazione 2). Osservato un recupero completo di 3 minuti si procede con le navette a secco per 10 minuti di lavoro (esercitazione 3). Terminato il lavoro aerobico si prosegue con un’esercitazione di tecnica individuale da svolgere sulle croci, utile a migliorare il controllo orientato e la presa d’informazioni preventiva, strutturato anche per favorire il recupero in maniera attiva (esercitazione 4). Concludere la seduta con una partita a tema per la ricerca dell’ampiezza con sponde laterali (esercitazione 5) della durata di circa 30 minuti. Facoltativo lo stretching statico a completamento della seduta.
DURATA
TEMI PER L'ALLENATORE
33 95 minuti minuti
Richiedere sin dalle prime fasi altissima intensità ed elevata concentrazione per svolgere al meglio le proposte, ricordando che il denominatore comune della seduta è la capacità aerobica, integrata a tutto il resto. Nella seconda proposta, in special modo, incitare i ragazzi a dare il massimo in tutte le tre fasi; stabilire prima dell’inizio dell’esercitazione chi saranno i torelli del primo, secondo e terzo turno. Nel lavoro a secco insistere sulla velocità di esecuzione delle navette, ricordando ai ragazzi di svolgere fasi di arresto e ripartenza una volta con il piede destro e una volta con il sinistro.
DIFFICOLTÀ MATERIALE Palloni, casacche, cinesini, coni
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ESERCITAZIONI 1. RISCALDAMENTO TECNICO A COPPIE CON CONO
Obiettivi: tecnica individuale, smarcamento Durata: 20 minuti Area di gioco: 10×50 metri Giocatori: tutta la squadra
Dividere i giocatori in coppie assegnando loro un pallone e un cono; assicurarsi di lasciare uno spazio di almeno 5-6 metri tra le varie coppie disposte in linea. Posizionare i due giocatori a 4 metri dal cono, che si trova a metà tra i due, ed effettuare varie esercitazioni di tecnica individuale finalizzate al miglioramento del controllo orientato e della trasmissione; alternare ogni proposta (della durata di circa 1 minuto) a esercizi di stretching statico e/o dinamico per dare completezza al riscaldamento. I giocatori dovranno passarsi la palla fra loro e, una volta eseguito il passaggio al compagno, dovranno riposizionarsi rapidamente ”nascosti” dietro il cono (zona ombra) in modo da eseguire poi un movimento di smarcamento in apertura in zona luce. Non è necessario rispettare nessuna sequenza specifica, i giocatori possono ”aprirsi” ad esempio anche tre volte di seguito a destra e due a sinistra). Le esercitazioni sono i classici esercizi per il controllo (sempre orientato) che può essere d’esterno, interno, suola ecc. e di trasmissione di collo, interno, esterno, lavorando con entrambi i piedi. In questa esercitazione è importante il timing, soprattutto da parte del giocatore in possesso del pallone che dovrà leggere il movimento del compagno e servirlo nel momento in cui si propone in zona luce. 2-3. POSSESSO E RONDOS CON FINALITÀ AEROBICHE + NAVETTE (A SECCO) Obiettivi: resistenza aerobica, possesso palla, smarcamento Durata: 15 + 12 minuti Area di gioco: trequarti di campo Giocatori: tutta la squadra
Suddividere gli spazi come da figura: creare due quadrati di 12×12 metri in prossimità delle bandierine del calcio d’angolo e un quadrato di 30×30 metri sul cerchio di centrocampo; preparare inoltre le navette da fare successivamente sui lati del campo. Si comincia con 2 minuti di possesso palla 9 contro 9 nello spazio centrale; al fischio dell’allenatore i giocatori dovranno, in progressione, raggiungere i quadrati più piccoli dividendosi in due 6 contro 3 e all’interno dei quali svolgere 30 secondi di possesso in superiorità numerica (rondos). Sei hanno l’obbligo di fare possesso palla e cambiare continuamente posizione mentre i tre torelli cercano di ”intercettare e buttare fuori” quanti più palloni riescono; al termine dei 30 secondi di rondos, al Un mesociclo per il reparto avanzato / 23