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LA METÀ
DEGLI ITALIANI
COMPRA IL 60% ONLINE
Non è una sorpresa, ma vale la pena di riportarlo: secondo un sondaggio svolto da Skebby. it, piattaforma di mobile marketing & service, il 46% degli italiani dichiara di effettuare oltre il 60% dei propri acquisti online. Prima della pandemia la percentuale era solo del 20%. L’indagine, è stata svolta non solo in Italia, ma anche in Francia, Germania, Spagna e Regno Unito, ma il risultato è più o meno lo stesso. In Italia, però, l’incremento è stato maggiore rispetto agli altri (+130%). La Germania, infatti,
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è partita con il 22% di tedeschi che effettuavano la maggior parte dei loro acquisti online per arrivare oggi al 45%, mentre nel Regno Unito, si è passati, invece, dal 27% al 53%. Raddoppio anche in Francia: la percentuale nel 2020 era del 19%, oggi è al 38%.
MERCATO DIGITALE
A 76,8 MILIARDI
Il digitale traina l’economia italiana: lo indica il report Digitale in Italia. Previsioni 2022-2025 e policy di Anitec-Assinform, l’associazione di Confindustria che raggruppa le principali aziende dell’Ict, e condotto in collaborazione con NetConsulting cube. Secondo lo studio, nei primi sei mesi del 2022 il digitale ha fatto registrare un valore di 37,2 miliardi di euro, con una crescita del 3% rispetto al corrispettivo periodo 2021. La crescita percentuale più sostenuta riguarda i settori dei Servizi Ict (+7,2%), spinti soprattutto dal mercato cloud (+25,5%), e dei contenuti e pubblicità digitale (+7,1%). Il mercato digitale per tutto il 2022 è stimato a 76,8 miliardi di euro.
LA UE SPINGE LE FATTURE DIGITALI
La Ue ha studiato una proposta per la fatturazione elettronica, con l’obiettivo di frenare l’evasione dell’Iva (e delle imposte equivalenti negli altri Paesi). Nel 2020 i Paesi membri hanno perso 93 miliardi di euro di mancate entrate Iva: troppo. Dalla fatturazione elettronica l’Europa si aspetta di recuperare 11 miliardi di euro in più all’anno nei prossimi dieci. Bruxelles suggerisce l’istituzione di una norma comune e la possibile introduzione di un obbligo di fatturazione elettronica per tutti gli stati membri entro il 2023, per armonizzare le normative in materia a livello europeo, e in risposta all’aumento della diffusione di diversi modelli di dichiarazione e di fatturazione elettronica registrato negli ultimi anni.
MILANO E FIRENZE LE PIÙ SMART
ICity Rank, classifica sulla digitalizzazione dei Comuni stilata da Fpa, una società del gruppo Digital360, ha proclamato Firenze e Milano le città più smart d’Italia, seguite da Bergamo, Bologna, Cremona, Modena, Roma e Trento. Secondo la ricerca, aumenta il livello medio di digitalizzazione e si accorcia la distanza dal vertice anche di centri minori e città del Sud che rimontano la classifica guidate da Messina: la città siciliana avanza infatti di 34 posizioni (dalla 62 alla 28esima). La graduatoria coinvolge i 108 Comuni capoluogo ed è stata stilata sulla base dell’indice di trasformazione digitale, ottenuto come media aritmetica di otto indici settoriali, che sintetizzano 35 indicatori basati su 150 variabili: servizi online, canali social, piattaforme abilitanti, open data, apertura, wifi pubblico, app municipali e IoT.