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Edilizia sostenibile L'impresa? Sia più Just

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Edilizia sostenibile

L'impresa? Sia più Just

Èda poche settimane terminata la Coppa del mondo di calcio in Qatar e, tra le molte discussioni intorno a questo evento, ciò che ha senz’altro colpito l’opinione pubblica è l’inaccettabile numero di morti sul lavoro che si è verificato, sia per la costruzione dei sette nuovi stadi, sia per la realizzazione delle infrastrutture di supporto. Il numero di incidenti mortali legati ai Mondiali del 2022 varia secondo la definizione e le fonti di informazione, inclusa la provenienza dei lavoratori migranti, dove e quando sono morti e se i loro decessi possono essere descritti come correlati al lavoro o meno. È impossibile accertare una verità definitiva, il che ovviamente pone l’interrogativo sul perché le autorità del Qatar non siano in grado di fornire dati affidabili.

PROBLEMA SICUREZZA

La sicurezza sul cantiere e le morti sul lavoro sono ovviamente un tema cruciale, ma è abbastanza sconvolgente rilevare come in generale le condizioni di lavoro del settore costruzioni nascondano ulteriori dati drammatici. Secondo l’Ufficio Nazionale di Statistica britannico, per esempio, il rischio di suicidio per i lavoratori delle costruzioni è tre volte superiore al rischio medio per un uomo nel Regno Unito. Secondo un articolo del quotidiano The Guardian, lavorare in cantiere, per una serie di concause, è in Gran Bretagna la professione in assoluto più pericolosa, con un dato agghiacciante di più di 1.400 suicidi tra il 2011 e il 2015. Non ci troviamo quindi di fronte al solo problema degli infortuni in cantiere, ma ad una vera e propria emergenza per quanto riguarda la salute degli operatori dell’industria delle costruzioni, dove è il caso di ricordare, come da definizione dell’Organizzazione Mondiale della Sanità, che per salute si intende uno stato di completo benessere fisico, mentale e sociale e non semplicemente l’assenza di malattia o infermità.

SOSTENIBILITÀ

Il che ci porta a ribadire quanto questi aspetti siano fondamentali nella costituzione di un concetto ampio di sostenibilità, che includa appunto non solo gli aspetti ambientali ed economici, ma anche e soprattutto quelli sociali. Non a caso la missione di Living Future Europe è quella di operare il cambiamento, partendo dall’ambiente costruito, verso una società socialmente giusta, culturalmente ricca ed ecologicamente riparatrice. Come si vede, gli aspetti di equità

Suicidi nel settore delle costruzioni nel Regno Unito (The Guardian) sociale stanno al primo posto, e non vi può essere sostenibilità senza giustizia sociale. Le iniquità che si possono presentare in un’organizzazione, che sia del settore delle costruzioni, ma non solo, possono essere in vari ambiti e sono già sufficientemente note. Si va dalla differenza salariale tra uomini e donne a parità di ruolo e di responsabilità, alla sproporzione macroscopica tra lo stipendio e i benefit dell’amministratore delegato rispetto ad un impiegato od operaio, fino alla durata del periodo retribuito di maternità che, come si vede dal grafico a destra, varia molto a seconda delle nazioni, dove gli Stati Uniti rimangono ancora fanalino di coda tra i paesi occidentali, con nessuna settimana di congedo parentale pagata.

BOLLINO DI EQUITÀ

La necessità di un approccio olistico nel conseguimento di una sostenibilità davvero rigenerativa per le aziende che operano nel nostro settore, trova di nuovo una risposta nel portfolio di programmi dell’International Living Future Institute (Ilfi), con l’etichetta Just. Con un aspetto grafico molto simile a un’altra etichetta di Ilfi, Declare, che regola la trasparenza delle informazioni sugli ingredienti chimici dei prodotti da costruzione (vedi YouTrade settembre 2022), nell’etichetta Just è possibile riconoscere in modo immediato come l’azienda si comporti sotto il profilo dell’equità sociale. Just fornisce in pratica un’innovativa piattaforma di trasparenza sulla giustizia sociale, dove le organizzazioni possono divulgare le proprie policy e buone pratiche di gestione delle risorse umane. Gli obiettivi di questa etichetta, a supporto della quale c’è un manuale (gratuito) che le aziende possono utilizzare per la propria autovalutazione, sono: • promuovere la discussione sui problemi di giustizia sociale in tutte le organizzazioni • creare un linguaggio comune e un protocollo

Periodi di maternità retribuita per nazioni (World Policy Analysis Center). A destra, andamento del rapporto stipendio amministratore delegato / impiegato (Economic Policy Institute)

di misurazione per le questioni di giustizia sociale • dare voce alla causa di quegli individui e attivisti leader su questi temi • migliorare le politiche e le pratiche di gestione delle risorse umane di migliaia di organizzazioni in tutto il mondo • migliorare la vita dei lavoratori di ogni estrazione sociale Just è definita da ventidue indicatori specifici di equità sociale raggruppati in sei categorie generali: • Diversità e inclusione • Equità • Salute dei lavoratori • Benefici per i lavoratori • Rapporti con la comunità • Gestione degli acquisti Gli ambiti nei quali l’organizzazione può dimostrare di operare nel rispetto dei criteri di equità sociale sono i più diversi, includendo aspetti

Programma Just (International Living Future Institute). A destra, etichetta Just (International Living Future Institute) come la diversità di genere, la rappresentatività etnica, l’inclusività dell’ambiente di lavoro, la proporzionalità nei salari tra livelli diversi, così come la parità salariale tra generi, l’attenzione verso il benessere fisico e mentale dei lavoratori, la formazione continua, l’assistenza sanitaria, le attività di volontariato, fino all’approvvigionamento di prodotti che abbiano un impatto positivo sull’ambiente e sulla società, e alla verifica che anche la filiera dei fornitori si comporti analogamente in maniera responsabile. Un’organizzazione deve fornire informazioni su almeno 16 dei 22 indicatori specifici nelle sei categorie. All’interno di ciascuna delle sei categorie, un’impresa può scegliere di non rivelare le informazioni solo per uno degli indicatori di quella categoria. La validità dell’etichetta è di due anni e il sistema è pensato in modo che l’azienda sia motivata a monitorare le proprie prestazioni e a migliorarle di volta in volta. Just è riconosciuto dai principali sistemi di valutazione della sostenibilità dell’ambiente costruito, ovviamente Living Building Challenge (Lbc), ma anche Leed v4 e Well, e pertanto può consentire alle imprese coinvolte in un progetto edilizio di ottenere punti utili per la certificazione finale. Per quanto riguarda Lbc, il programma Just è integrato come imperativo all’interno del Petalo Equità. In particolare almeno due delle organizzazioni nel team di progetto devono possedere un’etichetta Just; inoltre, altre cinque organizzazioni coinvolte devono completare la propria autovalutazione. Questo meccanismo virtuoso fa quindi sì che per raggiungere gli obiettivi di sostenibilità dell’edificio sia necessario garantire anche adeguate condizioni di equità sociale. Un primo passo per affrontare in maniera sistematica le inaccettabili situazioni di cui abbiamo parlato. Per maggiori informazioni: info@living-future.eu di Carlo Battisti

Laurea in Ingegneria Civile al Politecnico di

Milano ed esperienza di circa vent’anni in imprese di costruzioni. Master di secondo livello in Gestione aziendale e sviluppo organizzativo presso Mip, Business School del Politecnico di Milano. Professionista accreditato Leed e Well, Project manager certificato Ipma. Professionista accreditato Living Future, Reset e Gbc Italia. Usgbc Faculty e Well Faculty. Dal 2019 è presidente di Living Future Europe. www.living-future.eu

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