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INFLAZIONE FERMA EDILIZIA NO

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HIGH TECH

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Igrafici dell’economic sentiment di dicembre, relativi alle costruzioni e agli altri settori, oltre al grafico dell’andamento dell’inflazione che comprende la stima provvisoria relativa all’ultimo mese, evidenziano un sentiment per il mercato delle costruzioni che a livello europeo vede nel mese di gennaio 2023 una stabilizzazione, anche se leggermente al ribasso, della fiducia delle imprese. Fiducia che si posiziona il valore medio vicino ai valori di inizio 2022, un buon segnale dopo il calo repentino di novembre. . Analizzando il livello di confidence, ovvero di fiducia delle imprese nel mercato, si può notare come l’andamento nazionale presenti una stabilizzazione a gennaio, che vedremo se verrà confermata o incrementata nei prossimi mesi, dunque uscendo nel breve periodo a quella variabilità e instabilità che sono condizioni negative per il consolidamento della ripresa economica del settore vissuta nel 2022.

In cammino

A livello nazionale, il confronto tra il sentiment delle costruzioni (prima del decreto sulla cessione dei crediti) con gli altri settori evidenzia come l’industria abbia ripreso un cammino lento ma positivo dopo il rallentamento significativo dei mesi scorsi, un buon segnale dettato anche dall’inizio del rallentamento dell’inflazione e della ripresa della fiducia

In Europa rallenta la fiducia delle imprese a gennaio, ma in Italia si stabilizza su valori più elevati

Economic sentiment nelle costruzioni in Europa - Dati destagionalizzati non corretti per gli effetti di calendario

Fonte:elaborazioneCentroStudiYouTradesudatiEurostat(DGECFIN,EuropeanCommission)

Costruzioni stabili e industria in recupero a inizio anno, con un rallentamento della fiducia dei consumatori

Economic sentiment dei settori economici in Italia - Dati destagionalizzati non corretti per gli effetti di calendario dei consumatori. Dopo il galleggiamento di fine anno, si è innescata quella inversione di tendenza che avevamo già individuato lo scorso mese, un buon segnale per l’economia italiana, che riprende vigore anche nelle più recenti stime del Fondo monetario internazionale. Analizzando e confrontando le tendenze degli altri settori, emerge come il settore delle costruzioni si stia stabilizzando su valori di inizio 2022, una tendenza positiva che risulta migliore per il settore dei servizi, in netta ripresa dopo il picco negativo di agosto, ma con un leggero rallentamento del settore del commercio, che rimane in ogni caso il settore con l’indice di confidence migliore fra tutti. Dopo la netta ripresa della fiducia da parte dei consumatori, il valore di gennaio 2023 si fissa a un livello pari a quello di novembre 2022, segno ancora di una non chiara e non costante inversione di rotta dell’indicatore, un fatto potenzialmente non molto positivo per il mercato non solo dei beni di consumo.

Prudenza

Il segnale generale, che si può cogliere da questi indicatori, è di una situazione di progressiva stabilizzazione delle aspettative di imprese e consumatori, con valori che inducono a maggior ragione, come anticipavamo lo scorso mese, a uno scenario di prudenza, anche se alcune inversioni di tendenza sono segnali positivi da cogliere nel breve periodo. Molto significativo in questo senso è l’andamento di due indicatori anticipatori del mercato, ovvero l’indice di ordini e piani di costruzione delle imprese per i prossimi tre mesi e le attese occupazionali nelle costruzioni, due indicatori in netta crescita e posizionati ai valori medi della primavera 2022, un buon segnale che fa ben sperare per questo inizio di 2023. Sul fronte dell’inflazione si registra un rallentamento. Secondo le stime preliminari, nel mese di gennaio 2023 l’indice nazionale dei prezzi al consumo per l’intera collettività (Nic), al lordo dei tabacchi, registra un aumento dello 0,2% su base mensile e del 10,1% su base annua, da +11,6% nel mese precedente. Si ridimensiona, quindi, il differenziale inflazionistico negativo tra questi ultimi e i prezzi dei beni (da -13,0 di dicembre a -10,0 punti percentuali). In base alle stime preliminari, l’indice armonizzato dei prezzi al consumo (IPCA) si fissa al 10,9% su base annua, in deciso rallentamento da +12,3% di dicembre.

A cura del Centro Studi YouTrade

Fonte:elaborazioneCentroStudiYouTradesudatiEurostat(DGECFIN,EuropeanCommission)

Il buon momento di ordini e piani di costruzione che trainano l'occupazione

Economic sentiment nelle costruzioni in Italia per i prossimi tre mesi - Dati destagionalizzati

Fonte: elaborazione Centro Studi YouTrade su dati Istat Scende ancora l'inflazione grazie al rallentamento dei prezzi dei beni energetici

Andamento del tasso di inflazione in Italia - Variazione % sullo stesso mese dell'anno precedente

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