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Il sottoscala è cosa comune

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Con l’ordinanza 36141 del 12 dicembre scorso, la Corte di Cassazione ha affermato il principio di diritto secondo il quale il pianerottolo e il vano sottoscala rientrano nella presunzione di condominialità prevista dall’articolo 1117 del Codice civile, poiché le scale e i relativi pianerottoli rappresentano strutture essenziali del fabbricato sotto il profilo funzionale, anche nel caso in cui tali beni siano posti al servizio soltanto di alcune porzioni dello stabile. La presunzione di comunanza stabilita dalla legge può essere vinta solo in presenza di un valido titolo che preveda il contrario. Nel prendere la decisone, la Suprema Corte ha richiama- to la propria giurisprudenza con riferimento alla natura di beni comuni del vano sottoscala e del pianerottolo. Per quanto riguarda il sottoscala, ribadisce che in un edificio condominiale le porzioni di immobili come il corridoio di accesso alle cantine, il vano sottoscala e il locale caldaia costituiscono cose presuntivamente comuni e grava su chi ne rivendichi l’acquisto in proprietà esclusiva l’onere di provare che tali parti furono avocate a sé dal venditore con primo atto di frazionamento (Cassazione 9523/2014). Le scale dell’edificio condominiale sono oggetto di proprietà comune dei proprietari dei diversi piani o porzioni di piano, anche se più di una e poste concretamente al servizio di parti diverse dell’edificio, in assenza di un contrario titolo negoziale. Secondo la Suprema Corte, non è in contrasto l’articolo 1123 terzo comma del Codice civile che, proprio sul presupposto della sussistenza della comunione, disciplina soltanto la ripartizione delle spese per la conservazione e il godimento, ispirandosi al criterio dell’utilità che ciascun condomino ne trae. La legge non consente di distinguere secondo si tratti di una o di più scale e di creare, nel secondo caso, distinti gruppi di condomini cui imputare la comunione, ma fissa un principio valido anche per l’ipotesi di utilizzazione separata di una pluralità di cose, principio giustificato dall’unitarietà della collettività condominiale e dall’interesse di tutti condomini alla sorte delle parti essenziali dell’immobile.

Ludovico Lucchi del Foro di Milano, lucchi@studiolucchi.eu

Grazie a uno studio, frutto di una convenzione tra OFFICINE RASERA srl e Consorzio Futuro in Ricerca, condotto presso i laboratori dell’Università di Ferrara, si è potuto constatare come il “SISTEMA ARIA” di Officine Rasera offra le migliori condizioni in fatto di risparmio energetico con un minimo del 24% garantito sulla bolletta Lo studio ha messo in evidenza l’alta capacità ventilante in ingresso e soprattutto in falda, grazie al listello universale “UNO”, e in uscita con il nuovo “COLMOWINGS”.

Il “SISTEMA ARIA” dispone di una vasta gamma di accessori per la posa a secco e l’ancoraggio di coppi e tegole

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