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Rivendite

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HIGH TECH

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in seguito alla quale ci siamo concentrati sull’apertura di nuove filiali. Di recente abbiamo deciso di sfruttare l’immenso spazio di 3.500 metri quadrati di questa struttura per affiancare al punto vendita anche il centro direzionale dell’azienda.

D. La distribuzione di materiali edili in Italia vive un momento particolare, con una forte spinta verso la concentrazione dei punti vendita e un forte salto di qualità a livello culturale e finanziario. Come vede il futuro del settore?

R. Eternedile ha intrapreso un percorso di crescita che è stato quasi fisiologico. Ci piace crescere in modo graduale, assorbire le filiali e creare valore: questi sono i nostri obiettivi. Ci siamo resi conto che non è solo una questione dimensionale, ma la vera sfida è mantenere le stesse performance. Ciò impone l’adozione di sistemi di controllo e di gestione particolarmente efficaci e in continuo e costante aggiornamento. Questa è forse la cosa più interessante che stiamo vivendo e devo ringraziare molto i miei figli Federico e Caterina, che da questo punto di vista sono stati determinanti. Instaurare nuovi processi e inserire anche figure manageriali di livello medio-alto è stato un passaggio obbligato per dotarci di una struttura adeguata. Non porre attenzione a questi aspetti può essere pericoloso: più si cresce e più si è costretti a migliorarsi, guardarsi dentro e dotarsi di una direzione di qualità.

D. Quando è iniziato il passaggio generazionale e come sta andando?

R. Federico lavora in azienda da ormai dieci anni. Condividiamo molte attività, ma lavoriamo anche in maniera autonoma perché a volte non c’è neanche il tempo di confrontarsi. Caterina si è inserita molto bene come direttrice generale da cinque anni, portando grandi benefici all’azienda. Pur essendo l’artefice di Eternedile, mi sono reso conto che riuscire a cedere in modo graduale quote di responsabilità è una

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