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HIGH TECH

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Inoltre, al minor peso si aggiunge anche un’azione di isolamento termico, da incrementare successivamente per ottenere eccellenti prestazioni applicando all’intradosso o all’estradosso altri prodotti della nostra gamma».

Nuovo Posizionamento

La trasformazione di posizionamento è presente anche nel nuovo sistema tetto NeowoodRock, che è il perfezionamento del classico Neowood, isolante accoppiato a uno strato di lana di roccia per offrire in un’unica applicazione performance termiche e acustiche. E ancora, un nuovo premiscelato composto da cemento e palline di polistirene che rendono NeodurTherm, un termo-intonaco, la soluzione ideale quando non è possibile intervenire con la classica lastra del cappotto termico, per avere un grado di isolamento a spessore ridotto. Altri due prodotti su cui l’azienda punta sono la soluzione a secco NeodurFloor per coperture piane e terrazzi, composta da una lastra battentata e rivestita da 3 centimetri di calcestruzzo armato, con un isolante da 10,5 centimetri di spessore che termina con un sistema a funghetti di 1,5 centimetri per incanalare l’acqua verso i pluviali. «Un prodotto pensato proteggere nel tempo il manto di impermeabilizzazione nel caso dei terrazzi o isolare il solaio di copertura. Non c’è bisogno di rompere o ricostruire e si posa facilmente sul manto di impermeabilizzazione esistente all’estradosso di una copertura. Una referenza particolare, che si aggiunge alla gamma di accessori per cappotti, è il rompigoccia battezzato GocciaZero, da posizionare all’intradosso dei balconi con la funzione di proteggere dall’acqua la struttura». Insomma, il futuro dell’edilizia è già qui e parla di sistemi altamente performanti.

ATTENTI AL REGOLAMENTO

Altre possibilità, ma anche ostacoli, li offrono i nuovi regolamenti: «A luglio è entrata in vigore la nuova disposizione Rtv 13, che introduce misure aggiuntive per regolamentare il comportamento al fuoco delle facciate e della loro chiusura, anche con cappotto termico», ha voluto precisare il direttore vendite del gruppo. Le prime misure erano state introdotte dopo gli incendi devastanti della Grenfell Tower di Londra e, successivamente, incrementate dopo l’esplosione alla Torre dei Mori a Milano, dove peraltro non c’erano elementi in Eps. In caso questo ulteriore codice possa far emergere qualche difficoltà interpretativa, l’obiettivo di Poron è quello di fare chiarezza spiegando le nuove norme ai propri interlocutori, distinguendo tra mera applicazione delle leggi e prestazioni. «Un approccio che sarà il futuro della progettazione nella prevenzione incendi, e in cui gli agenti della rete vendita potranno fare la differenza dando risposte in caso di dubbi, semplificando e chiarendo malintesi sulla comprensione delle regole, andando direttamente dai progettisti insieme ai rivenditori per fare chiarezza. Gli ambiti d’intervento sono tanti e le opportunità di vendita pure», conclude Spina.

Il Nodo Cessione Dei Crediti

Sul futuro prossimo dell’edilizia incombono gli aumenti del costo dell’energia, l’incremento dei prezzi delle materie prime e i ritardi nelle catene di approvvigionamento. E Maria Chiara Cerù, responsabile amministrativo di Poron, non evita di affrontare queste ombre. Anzi, presenta una ricerca della compagnia assicurativa che segue Poron, società specializzata nell’assicurazione del credito, condotta su 1.800 aziende. Un panel che corrisponde perfettamente alla loro realtà e per questo importantissimo per capire

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