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Imprese
D. Le porte sono ora anche legate al mondo digitale. Le porte smart piacciono agli utenti?
R. Sempre di più. Porte con serrature motorizzate connesse alla domotica e con tantissimi accessori digital. Noi produciamo porte elettroniche dagli anni Novanta. La prima fu Elettra e poi BiElettra. Oggi è nata dal 2020 Next Elettra, connessa in bluetooth e in wifi, gestibile da remoto con l’app e modulare, ovvero un prodotto che nasce per essere continuamente rinnovato e integrare nuove funzioni. Posso aggiornarlo costantemente nel tempo e ha anche un allarme incluso. Anche l’assistenza qui è all’avanguardia. I nostri tecnici riescono ad analizzare molto velocemente ogni eventuale anomalia, come se fosse un’automobile. Poi, c’è Hibry, che invece è una porta elettronica e meccanica allo stesso tempo, ibrida insomma, alla portata di tutti ovvero giovane e accessibile con un design molto accattivante.
D. Che cosa rende una porta più sicura?
R. Tantissimi dettagli. I rostri, i deviatori, il telaio e il controtelaio e l’anta stessa con il suo contenuto. Per essere veramente sicura deve essere una porta a doppia lamiera, costruita cioè con due fogli di lamiera che racchiudono omega triangolari rinforzate. Ma noi abbiamo sviluppato un’anta di nuova generazione. Caratterizzata da un sandwich prestazionale all’interno della scatola dei due fogli di lamiera, ha una stratigrafia di materiali che danno robustezza, sicurezza e riducono la presenza del ferro, ovviamente il primo conduttore termico per eccellenza. In questo modo riusciamo a migliorare le prestazioni termiche e acustiche.
D. Quali sono le tendenze per l’aspetto design?
R. Negli anni le porte hanno subito un’evoluzione che le ha trasformate in elementi di arredo, trascendendo quasi l’aspetto funzionale. Lo vediamo in ognuno dei progetti a cui lavoriamo collaborando con grandi studi di architettura, sia nel settore contract che nell’edilizia residenziale. Principalmente andiamo in due direzioni: la personalizzazione in termini di colori e finiture, per amalgamarsi al progetto architettonico di un edificio, e le modalità di installazione. Su questo secondo punto direi che il filomuro è una delle tendenze che si è affermata negli ultimi anni, coinvolgendo non solo le porte interne ma addirittura le porte blindate.
D. È possibile una personalizzazione?
R. La nostra forza è questa: coniugare l’industrializzazione alla cura artigianale e alla personalizzazione di ogni porta. Lo facciamo nelle nostre linee speciali, ma abbiamo addirittura un servizio di falegnameria nato per le esigenze dei clienti che vivono nei centri storici delle nostre meravigliose città. Aggiungiamo a questo l’assistenza dei nostri partner in tutta Italia, che ci aiutano a personalizzare
A anche la posa per andare davvero incontro a ogni tipo di richiesta. messo a punto Greenplatt, un manto anticalpestio sottopavimento, con cui è possibile migliorare l’isolamento acustico di un solaio già esistente con minime opere edili e ridotto impatto economico. E inoltre è anche super sottile
D. Avete il polso anche dei mercati esteri. Qual è la situazione rispetto all’Italia?
R. Rispetto all’Italia la pandemia ha causato un rallentamento più marcato, che non è stato ancora pienamente riassorbito. Si tratta di una differenza che può sorprendere, ma che si spiega con il peso che da noi hanno avuto i diversi bonus edilizi.
D. Ambiente, sostenibilità: sono concetti che coinvolgono l’utente finale?
R. L’attenzione alla sostenibilità ormai coinvolge l’utente finale a diversi livelli, su ogni categoria di prodotto. Si tratta di una sensibilità che le persone hanno affinato nel tempo e che per noi significa, per esempio, produrre le nostre porte impiegando una quota crescente di energie rinnovabili e selezionando attentamente le materie prime che utilizziamo.
D. Siete preoccupati per un rallentamento dell’economia, o non vedete segnali di questo tipo?
R. Per ora osserviamo una sostanziale stabilità. Prevediamo una leggera frenata nel campo delle porte blindate nel 2024, che però dovrebbe essere compensata dalla crescita di altri comparti, come quello delle chiusure tecniche.
D. Il rincaro delle materie prime e l’inflazione sono due problemi attuali: qual è la vostra sensazione?
R. In una situazione così variabile chi si azzarda a fare previsioni ha elevate probabilità di essere smentito. La verità è che questo stato di incertezza è determinato da fattori esterni sui quali possiamo influire solo in parte. Possiamo solo auspicare che la situazione internazionale ritrovi la stabilità, nell’interesse di tutti.
D. Quali sono le vostre previsioni per il 2023?
R. L’aumento dei prezzi delle materie prime e dei costi dell’energia difficilmente consentiranno una ulteriore fase di crescita. Potremmo assistere a una flessione contenuta delle vendite, ma è presto per dirlo adesso. La cosa davvero importante è guardare al futuro in ottica strategica, per mettere le basi di un nuovo periodo di espansione.