Il Giornale Artigiano nr. 1/2013

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imprese di Viterbo

La rivista degli artigiani e delle piccole e medie imprese della Tuscia

Per il futuro? Occhio alle imprese Durt e Sistri: le battaglie di Confartigianato

Formazione e sviluppo

I progetti dell’Associazione

Anno 2013

Il Giornale Artigiano

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Anno XIV - nr. 1

Il Giornale Artigiano La rivista degli artigiani e delle piccole e medie imprese della Tuscia

Proprietario ed editore: Confartigianato imprese di Viterbo Via I. Garbini, 29/G 01100 - Viterbo

Le dure battaglie delle imprese

Il Giornale Artigiano

QUESTO NUMERO

Tel. 0761.33791 Fax 0761.337920

www.confartigianato.vt.it info@confartigianato.vt.it Registro Stampa del Tribunale di Viterbo nr. 477 del 14.03.2000

Registro Operatori della Comunicazione: nr. 9528 del 29.08.2001

Direttore Responsabile: Yuri Gori yurigori@confartigianato.vt.it Stampa: Graffietti Stampati Snc S.S. Umbro Casentinese, Km 4,500 01027 - Montefiascone (VT) Anno XIV - Nr. 1

In copertina: Gli imprenditori della Tuscia (foto di Emanuela Galeotti)

Questo numero è stato chiuso in redazione il 14 dicembre 2012. La quota associativa di ciascuna categoria comprende Euro 2,00 per l’abbonamento periodico. La quota associativa non è divisibile. La dichiarazione viene effettuata ai soli fini postali.

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di Yuri Gori

l mondo delle micro e piccole imprese e dell’artigianato si trova ad affrontare ogni giorno ostacoli sempre più difficili ed alzare la serranda la mattina facendo i conti con la crisi è una grande dimostrazione di coraggio e di volontà. Crisi, burocrazia, adempimenti legislativi soffocanti, ritardi nei pagamenti da parte della pubblica amministrazione, accesso al credito sempre più difficile, un fisco che batte cassa continuamente e chi più ne ha più ne metta. Per gli imprenditori i fronti su cui combattere sono davvero tanti. E la politica? Il Parlamento? Il Governo? Pochi i segnali che arrivano da quelle parti con la speranza che possano fare qualcosa che scende di giorno in giorno. Non c’è più tempo di aspettare: è il momento di dare un chiaro segnale di inversione di tendenza verso tutti quei mostri che colpiscono le imprese (a partire dalla pressione fiscale per arrivare alla burocrazia). Non si può rispondere alla crisi soltanto con slogan ad effetto. Bisogna agire e farlo senza esitazioni, ridando la fiducia alle imprese ed alle famiglie e rimettendo in moto la domanda interna. Servono azioni concrete su situazioni

che tormentano le imprese: regole certe sui pagamenti della pubblica amministrazione, semplificazioni burocratiche, adempimenti ambientali a misura di imprese (vedi SISTRI), una gestione chiara e non costosa del cosiddetto patentino F-Gas (gas fluorurati ad effetto serra), un apprendistato senza eccessivi oneri, un forte ridimensionamento della spesa pubblica, una gestione della salute e sicurezza sui luoghi di lavoro di facile attuazione e non pesante, un accesso al credito che superi le difficoltà di questi mesi. Insomma, misure per riaccendere i motori del mercato e del sistema imprenditoriale. In questo quadro, Confartigianato imprese di Viterbo è al fianco degli imprenditori e non vuole lasciarli soli nelle loro battaglie quotidiane. Il compito dell’Associazione di categoria è quello di mettersi al servizio di tutte le imprese del territorio e cercare di offrire servizi qualificati e ad un costo accessibile. Servizi che Confartigianato imprese di Viterbo vuole migliorare raccogliendo sempre i bisogni che arrivano dagli associati e dal sistema economico della Tuscia. 3


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FARE IMPRESA Imprenditori under 40, Italia detiene il primato europeo

Giovani: la scommessa di essere imprenditori N

2008-2013 tasso di disoccupazione dei giovani under 25 cresciuto di 16,9 punti

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el febbraio 2013, in Italia, il tasso di disoccupazione è al 37,8% , il più elevato rispetto alla media europea (23,5%) e dell’Area Euro (23,9%). Nel giro di cinque anni, dal 2008 al 2013, in Italia il tasso di disoccupazione dei giovani under 25 è cresciuto di 16,9 punti. Questi dati ci confermano che l’Italia è un paese che invecchia, nell’arco degli ultimi dieci anni la popolazione italiana con meno di 40 anni è scesa di 1.213.011 unità, equivalente ad una diminuzione del 4,4% con una flessione più marcata per i giovani tra i 18 e i 34 anni. Al contrario la popolazione senior con più di 40 anni cresce del 17,3%, oltre 5 milioni di persone in più. In vent’anni il paese ha perso circa 4 milioni giovani e d ha guadagnato oltre7 milioni di senior. Nel nostro Pese fare impresa è sempre più difficile: l’Italia si colloca al 73° posto. Al IV trimestre 2012 gli artigiani con meno di 40 anni che rivestono cariche imprenditoriali sono 576.177, con un percentuale del 19,8% registrata al centro. All’inizio dell’anno si contano oltre 38mila imprenditori artigiani under 40 in meno rispetto al 2011, pari ad un calo di oltre il 6%. Un dato quest’ultimo che evidenzia come la recessione economica abbia messo in atto un processo di selezione delle imprese che ha interessato, in modo significativo, anche il segmento giovane dell’imprenditoria artigiana. Dall’esame dei dati riguardanti la distribuzione dei giovani imprenditori artigiani under 40 nelle diverse attività economiche, si osserva che oltre il 40% degli imprenditori opera nel settore delle costruzioni, il 22% nelle attività manifatturiere. Questi due settori, nel complesso, assorbono

quasi i due terzi dell’imprenditoria artigiana giovanile. Le altre macrodivisioni principali, dove si contano più di 5.000 giovani imprenditori, sono il legno, arredo, mobili, carta e stampa, dove si concentra il 17,4% degli imprenditori, seguono le attività di alimentari, tessile e abbigliamento, riparazioni. Prendendo a riferimento gli ultimi dati sulla struttura dell’occupazione in Europa, si osserva che l’Italia ha il primato europeo per numero di imprenditori e di lavoratori autonomi tra i 15 e i 39 anni: 1.736.400. Questa leadership europea è confermata dal peso dell’imprenditoria e del lavoro autonomo degli under 40 sul totale degli occupati della stessa classe di età: nel nostro Paese, un giovane occupato under 40 su cinque appartiene alla categoria di imprenditori e lavoratori autonomi. La propensione al “fare impresa” degli italiani è importante, superiore all’11,5% della Spagna, al 7,5% della Francia. Il dato è confermato anche nella Tuscia, dove vi è una tendenza all’autoimprenditorialità, che non è destinata a risolvere i problemi occupazionali, ma è sicuramente un valido strumento che consente di creare posti di lavoro. Un’attitudine soprattutto degli ultimi anni durante i quali si è registrata anche nella Tuscia una disoccupazione da record. Uno degli ultimi rilevamenti Istat dice che più di 11 italiani su cento non hanno un lavoro e che 37 di loro sono giovani tra i 15 e i 24 anni. Nella provincia di Viterbo siamo a oltre il 12% e tra le nuove leve si supera il 40%. Una cifra destinata a crescere fino al 50%. Questo significa che a breve un giovane su due è de-

stinato alla disoccupazione, o, al meglio, ad un lavoro precario. Uno scenario drammatico reso ancor più pesante dal pessimismo che caratterizza i ragazzi in cerca di occupazione. I senza lavoro a vario titolo (inoccupati, precari, in mobilità) all’inizio del 2010 erano 44.300, alla fine del 2012 sono 44.321, con uno scarto di appena 21 unità sintomo di una stasi del mercato del lavoro, di un blocco del turn over. Le imprese nel viterbese non assumono e non licenziano. In compenso si gonfia a dismisura la cassa integrazione. L’ordinaria in un anno è cresciuta di oltre il 40%, quella straordinaria da 1.091.211 ore a oltre 1.700.000; quella in deroga è arrivata a oltre 1.520.000 ore. Segnale, quest’ultimo, che le aziende non hanno più la liquidità per far fronte ai pagamenti, e con difficoltà riescono a raccogliere risorse per andare avanti. Oltre duemila, per l’esattezza 2.059, sono state le imprese costrette a chiudere nei primi nove mesi dello scorso anno. I settori più penalizzati dalla crisi quello delle costruzioni e quello del commercio che ha registrato 468 cessazione , mentre il primo 418 Situazione avvilente soprattutto per i giovani che, dopo gli studi sperano di trovare un posto di lavoro sicuro. Ma la sicurezza ormai da anni non esiste più, esiste solo la precarietà, nei casi più fortunati. Per avere qualche speranza ci si affaccia spesso all’estero, altri , invece, molti decidono invece di “fare impresa”, portando avanti con coraggio un’idea imprenditoriale innovativa. Ma per agevolare i giovani occorre prendere dei provvedimenti, occorre rilanciare l’economica locale, sostenendo l’occupazione.


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Sistri

Il Sistema sarà operativo dal 1° ottobre per i rifiuti pericolosi

Confartigianato: “Soluzione insoddisfacente e confusa”

“Avremmo preferito una soluzione più radicale per controllare la tracciabilità dei rifiuti, mentre il governo ha deciso di ripartire dal Sistri, un modello tanto complesso e costoso quanto inefficace”. Lo afferma no i vertici di Confartigianato imprese di Viterbo “Benché esso sia stato opportunamente limitato ai soli rifiuti pericolosi – prosegue la dirigenza dell’Associazione di categoria - dal primo ottobre per i trasportatori e i gestori il sistema rimane identico al precedente, generando pesanti difficoltà e disagi alle imprese”. Per Confartigianato “va utilizzato al meglio il congelamento di sei mesi previsto per l’entrata in vigore del sistema, adottando strumenti di reale semplificazione a misura delle piccole imprese che consen-

tano di superare il modello del Sistri”. Per questi motivi, Confartigianato imprese di Viterbo chiede al ministro Orlando l’attivazione in tempi brevi di un tavolo di confronto che dovrà farsi promotore di una proposta per un nuovo sistema di tracciabilità dei rifiuti in grado di garantire il rispetto delle regole e della legalità. Il Sistri sarà operativo dal primo ottobre prossimo per i nuovi produttori, per chi raccoglie, trasporta e tratta i rifiuti pericolosi e anche per enti e imprese che lo vogliano utilizzare su base volontaria mentre per i produttori cosiddetti iniziali, per i Comuni e le imprese di trasporto dei rifiuti urbani della Campania l’inizio dell’operatività sarà il 3 marzo 2014.

Categorie

SISTEMA IMPRESE

Proroga entrata in vigore patentino per macchine complesse

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NAEPA Confartigianato informa che è stata prorogata al 1° gennaio 2014 la data di entrata in vigore della previsione contenuta all'art. 77 del CCNL edilizia, riguardante il possesso del patentino per i lavoratori che utilizzano machcine complesse nel settore delle fondazioni e dei consolidamenti. Soddisfazione per il provvedimento è stata espressa anche dai vertici di Confartigianato imprese di Viterbo, il presidente Stefano Signori ed il segretario Andrea De Simone.

Dal Ministero dei Trasporti

Carta di Qualificazione (CQC) prorogata di due anni la scadenza

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l Ministero Infrastrutture e Trasporti ha prorogato di due anni la validità delle carte di qualificazione dei conducenti per il trasporto di persone e di cose (CQC), ottenute per documentazione (cioè senza corso iniziale e successivo esame di merito). In particolare, la scadenza delle CQC valide per il trasporto di cose è stata prorogata dal 9 settembre 2014 al 9 settembre 2016 e per il trasporto di persone dal 9 settembre 2013 al 9 settembre 2015. Si tratta del Decreto del Capo Dipartimento 6 agosto e della circolare della Motorizzazione n.

20630 del 7 agosto 2013, con cui l’Italia ha esercitato la possibilità della direttiva 2003/59 di prorogare il termine per la frequenza dei corsi di rinnovo CQC. La proroga si applica sia ai conducenti che hanno già frequentato i corsi di rinnovo, sia a coloro che non li hanno ancora seguiti, stabilendo che i corsi svolti saranno utili a rinnovare la carta di qualificazione fino al 9 settembre 2020 (per la CQC trasporto persone) e fino al 9 settembre 2021 (per la CQC trasporto cose). Nell’archivio nazionale degli abilitati alla guida del CED della

Motorizzazione, inoltre, le date di validità dei documenti per la qualificazione CQC verranno automaticamente aggiornate come segue: • 9.9.2013 al 9.9.2015 • 9.9.2014 al 9.9.2016 • 9.9.2018 al 9.9.2020 • 9.9.2019 al 9.9.2021 I conducenti muniti di CQC con le attuali scadenze potranno regolarmente circolare in Italia fino alle nuove scadenze sopra indicate, senza incorrere in alcuna sanzione per loro mancato rinnovo. 5


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SISTEMA IMPRESE

Sicurezza

Corsi di aggiornamento obbligatori per RSPP

G Informazioni sui corsi di aggiornamento per RSPP presso gli uffici di Confartigianato Viterbo Tel. 0761.337912/32/4 2

li accordi della Conferenza Stato Regioni hanno previsto scadenze particolari per gli RSPP formati negli anni passati e per il proprio aggiornamento. La formazione specifica per ricoprire il ruolo di Responsabile del Servizio Prevenzione e Protezione – RSPP è valida per cinque anni, trascorso questo periodo l’RSPP che vuole continuare ad esercitare la sua funzione deve obbligatoriamente frequentare un corso di aggiornamento. Il corso di aggiornamento per RSPP ha una durata variabile in base al grado di rischio riconosciuto all’azienda, ovvero basso, medio o alto. I percorsi di aggiornamento saranno quindi articolati come segue: 6 ore aziende a rischio basso; 10 ore aziende a rischio medio; 14 ore aziende a rischio alto. L'obbligo interessa tutte le imprese che hanno dipendenti, le società di qualsiasi tipo e le imprese familiari. L’aggiornamento dei datori di lavoro che hanno deciso per lo svolgimento diretto dei compiti del servizio di prevenzione e protezione, più comunemente indicati come datori di lavoro - RSPP, è stato regolamentato dal punto 7 dell’Accordo Stato – Regioni, giunto sulla formazione di cui all’articolo 34, commi 2 e 3, del D. Lgs. n. 81/08 nella seduta della Conferenza Stato Regioni del 21/12/2011, pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale dell’11/1/2012 ed entrato in vigore il 26/1/2012. L’aggiornamento, inoltre, va preferibilmente distribuito nell'arco temporale di riferimento e si applica sia a coloro che abbiano frequentato i corsi di cui all'articolo 3 del D. M. 16/1/1997 che ai datori di lavoro che hanno usufruito dell’esonero dalla frequenza del corso di formazione di cui al D. Lgs. n. 626/94. Per questi ultimi, però, il primo termine dell'aggiornamento è stato individuato in 24 mesi dalla data di pubblicazione dell’Accordo (scadenza 11/01/2014). Il datore di lavoro che alla data di pubblicazione dell’Accordo ha frequentato il corso di formazione con i contenuti conformi all’articolo 3 del D. M. 16/1/1997 deve svolgere solo il corso di aggiornamento secondo i criteri del nuovo Accordo e nell’ambito del quinquennio a decorrere dalla data di pubblicazione dello stesso e cioè entro l’11/1/2017.

Servizi

MEPA, un’opportunità per le imprese

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onfartigianato Imprese di Viterbo ha strutturato un servizio per offrire la possibilità alle aziende di operare nel mercato elettronico della pubblica amministrazione. Il servizio attivato è MEPA (Mercato Elettronico della Pubblica Amministrazione) strumento di commercio elettronico di tipo business to government ed è gestito da Consip per conto del Ministero dell’economia. MEPA permette alle Pubbliche Amministrazioni di acquistare e comparare i prodotti in cataloghi strutturati. Per poter usufruire dei vantaggi di questo sistema, è necessario essere abilitati a presentare i propri cataloghi in conformità a specifici bandi per le diverse categorie merceologiche. Per informazioni è possibile contattare gli uffici di Confartigianato di Viterbo: Tel. 0761337910; e-mail: letiziacarletti@confartigianato.vt.it

Apprendistato

Un percorso insieme a Confartigianato

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apprendistato con Confartigianato imprese di Viterbo. Sono già disponibili a catalogo, infatti, sull’apposito Portale della Regione Lazio S.APP. 2 (sapp2.formalazio.it) i corsi per la prima annualità di base e trasversali, in adesione a quanto previsto dalla normativa gestiti dall’Associazione di categoria e YES - Your Educational Solutions Srl, ente accreditato presso l’ente regionale. Il corso, della durata di 40 ore, è obbligatorio per la prima annualità e propedeutico allo svolgimento della formazione degli anni successivi. Il modulo è erogato in modalità esterna ed è finanziato dalla Regione Lazio, che copre il costo complessivo del corso. Il datore di lavoro non deve sostenere, quindi, alcun 6

onere. La richiesta di iscrizione al corso per l’apprendista può essere inoltrata dal legale rappresentante dell'impresa, dal consulente del lavoro, dal responsabile delle risorse umane o da altro soggetto autorizzato ad operare in virtù di incarico o delega. Accedendo al portale della Regione Lazio (sapp2.formalazio.it), cliccare su Offerta Formativa. Una volta scelta la Provincia di riferimento, si apre una pagina con tutti i corsi in programma. Confartigianato imprese di Viterbo fa riferimento ai corsi di YES – Your Educational Solutions Srl. Possono iscriversi ai corsi previsti dal S.APP. 2 soltanto gli apprendisti assunti dal 26 aprile

2012. Confartigianato imprese di Viterbo sta predisponendo, inoltre, un servizio per la gestione della formazione prevista per il secondo e terzo anno. In particolare, il servizio prevede l’analisi della figura professionale di concerto con il tutor aziendale, la redazione e la consegna del Piano Formativo Individuale, corredato dai materiali per la gestione della formazione interna, e l’assistenza nelle registrazioni nel rispetto dell’accordo sull’apprendistato applicato. Confartigianato imprese di Viterbo è a completa disposizione per consulenze specifiche e per l’assistenza negli adempimenti previsti (Tel. 0761.33791; info@confartigianato.vt.it).


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SISTEMA IMPRESE

Impiantisti e autoriparatori

Patentino per frigoristi, Confartigianato qualifica persone e imprese

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l DPR 43/2012, entrato in vigore il 5 maggio 2012, prevede che tutte le persone e le imprese all'interno delle quali operano e che eseguono interventi su impianti frigoriferi e di refrigerazione, condizionatori ad alta tensione e pompe di calore, sistemi antincendio, su impianti di condizionamento d’aria dei veicoli ed altri apparecchi contenenti gas fluorurati ad effetto serra, dovranno essere in possesso di specifica certificazione (cosiddetto Patentino per Frigorista) che potrà essere rilasciato da un Organismo di certificazione appositamente accreditato, dopo il superamento di un esame obbligatorio teorico e pratico. Confartigianato imprese di Viterbo, oltre a portare avanti una forte azione sindacale per cercare di ridurre gli impatti sulle categorie, ha concluso una

serie di accordi con primari enti di certificazione, organismi di valutazione e di attestazione per offrire un servizio professionale ed in accordo con la normativa. Nell’ambito di questa iniziativa, sono già stati certificati oltre cinquanta addetti che operano all’interno delle officine meccaniche sull’aria condizionata e sono in corso di svolgimento corsi ed esami per la categoria degli impiantisti. Dall’altra parte, Confartigianato imprese di Viterbo sta assistendo le imprese del settore per la certificazione. Gli uffici dell’Associazione di categoria viterbese rimangono a completa disposizione al numero di telefono 0761.33791 o al fax 0761.337920 o all’indirizzo e-mail info@confartigianato@vt.it.

Formazione

Sicurezza per i lavoratori

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ormai obbligo dal 2012 del datore di lavoro provvedere affinché ciascun lavoratore riceva un’adeguata informazione e formazione in materia di salute e sicurezza sui luoghi di lavoro il cui contenuto e monte ore varia in base alla fascia di rischio in cui rientra l’azienda. Molte sono le aziende che non hanno ancora provveduto a tale obbligo e per evitare che in un periodo tanto

difficile il datore di lavoro trascuri la sicurezza dei suoi lavoratori, Confartigianato si impegna a svolgere corsi di formazione per i lavoratori a prezzi veramente vantaggiosi sia per i soci che per i non soci. Per ulteriori informazioni è possibile contattare gli uffici di Confartigianato imprese di Viterbo ai nr. 0761.337912/32/42.

FGAS, nella foto un momento dell’esame degli addetti delle officine meccaniche per la ricarica dell’aria condizionata

Donati sette PC al centro anziani di Vitorchiano

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rosegue il corso di alfabetizzazione all’informatica per gli over65, promosso dal Comune di Vitorchiano in collaborazione con Confartigianato Imprese di Viterbo. Frutto dell’intesa portata avanti dal direttore dell’associazione, Andrea De Simone, e dalla consigliera comunale Alessandra Scorzoso, responsabile del progetto “Informatica per la terza età”, il progetto ha visto anche la donazione di sette computer al centro anziani di Vitorchiani. I pc sono stato offerti da Mauro Profili, presidente di Fidimpresa Viterbo, noto confidi di Confartigianato, che con la sua generosità ha reso possibile la predisposizione di un laboratorio interno alla sede dove gli over65 possono esercitarsi e imparare ad usare questa tecnologia. “Informatica per la terza età” è uno dei molti esempi della presenza attiva di Confartigianato sul territorio e della capacità dell’associazione di interpretare e fare proprie le istanze di tutti i soggetti sociali che lo abitano. 7


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ARTIGIANANDO

Innovando verso il futuro Le creazioni di Francesco Ioppolo

Il successo del giovane designer viterbese

Francesco Ioppolo a capo di Vinyluse, azienda rigorosamente made in Italy

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Nella pagina alcune creazioni di Francesco Ioppolo

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iovane promessa dell’home decor, a capo della Vinyluse, azienda rigorosamente made in Italy con sede operativa a Viterbo. Francesco Ioppolo è un giovane artigiano viterbese che con la sua passione e creatività è riuscito a riportare in auge il trend degli adesivi di vinile, tipico degli anni settanta. Grazie alle sue idee innovative, ad una maestria artigianale d’eccellenza, il giovane designer nel giro di pochi anni dalla nascita della sua azienda raggiunge grandi successi. Il primo ordine importante viene dal Book Shop di Palazzo delle Esposizioni di Roma, e in poco i suoi prodotti di nicchia sbarcano perfino in Giappone ed appaiono sulle testate di settore più famose come Glamour, Home, Casa Facile. Francesco Ioppolo fa un’importante scelta imprenditoriale, quella della vendita on-line: “Oggi la vendita on-line – afferma il giovane artista - è un’esigenza, più che una scelta, che si affianca perfettamente a tutti gli altri canali di distribuzione tradizionali che la nostra azienda è in grado di offrire. La tecnologia, la globalizzazione e tutti i servizi di logistica rendono internet uno strumento indispensabile per poter soddisfare le esigenze dei clienti”. Ormai da alcuni anni Vinyluse partecipa al MACEF di Milano, una tra le più grandi fiere europee legate all’arredamento, ri-

scuotendo grandissimo successo. “Partecipare alla fiera mi diverte sempre molto, il MACEF fa parte della nostra programmazione aziendale ed è diventato un punto di incontro con tutti i nostri clienti ai quali presentiamo puntualmente le nostre nuove collezioni”. La produzione di Ioppolo si evolve continuamente, sempre alla ricerca di nuove idee Gli stickers diventano interattivi con il progetto “Wall Object”, grazie infatti all’aggiunta di accessori secondari, come una lampadina o un orologio, gli adesivi prendono vita. Altro successo firmato Vinyluse “Vinil 33”, una collezione ricavata da vecchi dischi in vinile, realizzata essenzialmente su temi fiabeschi e minimal, che fa di ogni prodotto un pezzo unico per l’intera lavorazione manuale e la casuale etichetta discografica. Nello scorso mese di maggio, inoltre, Vinyluse lancia ufficialmente la sua linea Clo-

thing, con la prima collezione Chic&Rock. L’intera collezione è dedicata alla Boutique “Petit Saint Thomas” di Parigi; infatti molti disegni della collezione, vengono ripresi proprio dai loro volantini pubblicitari risalenti ai primi anni del 900. Ogni capo viene prodotto artigianalmente in Italia e la stampa viene fatta manualmente all’interno del suo laboratorio, questo rende ogni pezzo unico e da collezione. “Il nuovo progetto - sottolinea Francesco Ioppolo - vuole essere l’inizio di una duratura esperienza nel campo della moda per continuare il progetto che Vinyluse ha iniziato nel 2007 e che vede come obbiettivo primario l’impegno a realizzare sempre collezioni nuove e dinamiche, pronte a sconvolgere gli schemi del passato reinterpretando in chiave moderna, con gusto e ricercatezza, linee classiche. Il talento del giovane designer viterbese viene riconosciuto e premiato dalla provincia di Viterbo nel 2011, vincitore del bando “Creatività. Piccole imprese”; in seguito, l’Università La Sapienza di Roma lo ospita per una lezione di design e l’Accademia delle Belle Arti ‘’Lorenzo da Viterbo’’ lo vuole come docente della cattedra di design per il 2012. Per il futuro il giovane designer ha molti progetti. “Oggi il futuro è sempre più imminente e bisogna essere preparati per poterlo affrontare nel modo migliore. Lavoriamo quotidianamente a idee innovative - conclude Ioppolo - per soddisfare al meglio le esigenze del consumatore finale, sempre più esigente e attento alla qualità del prodotto acquistato”.


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LE NOSTRE IMPRESE

Il campione del mondo con la pizza Tuscia Giuseppe Cravero, della Pizzeria Il Babbà di Vetralla, e la sua passione

Show. Giuseppe Cravero nella sua pizzeria di Vetralla ed in basso insieme al suo staff

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napoletano, ma vive da vent’anni nel viterbese. Nella sua pizzeria Il Babbà, Giuseppe Cravero propone la pizza della tradizione arricchita con le tipicità locali. Ben 140 le ricette proposte, più la “pizza del giorno”, che varia quotidianamente. Dopo un’infanzia in Molise e la leva a Viterbo Giuseppe Cravero decide di aprire la sua pizzeria a Vetralla, seguendo una tradizione familiare che vede nella nonna cuoca la capostipite. E i risultati non mancano: nel 2009 Giuseppe ha vinto il campionato del mondo con la sua pizza Tuscia, condita con un mix di funghi ferlenghi di Tarquinia, salame cotto di Viterbo, aglio rosso di Proceno, olio extravergine di oliva di Vetralla, finocchietto selvatico di Monte Romano e mozzarella fior di latte di Cioffi. Traguardo sfiorato nel 2010, quando si è piazzato secondo con un’altra pizza made in Tuscia, la Monti Cimini; nel luglio 2012 è stato proclamato a Na-

poli Campione Olimpionico della pizza fantasia. Dopo i titoli mondiali, arriva la vittoria della “Coppa Italia di pizza” svoltasi a Nettuno lo scorso mese di febbraio. Peppiniello del Babbà è noto ormai in tutto il territorio e non solo per la sua maestria di pizzaiolo, ma anche per la sua scuola per pizzaioli, che vanta alunni provenienti da tutto il mondo, in particolare Giappone, Turchia, Germania, Spagna. Ospite graditissimo in molte trasmissioni televisive (Uno Mattina, Studio Aperto, Radio RAI, Rete oro, per citarne solo alcune), negli ultimi mesi è stato contattato dalla Endemol per fare due puntate nel programma “Cucine da incubo Italia”, andata in onda nella scorsa primavera su Sky su Fox life, dove ha fatto da spalla allo chef Antonino Cannavacciolo. 25 anni di esperienza, una grande passione per il suo mestiere e tanta fantasia fanno di Cravero un Campione del gusto e della qualità Made in Tuscia.

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QUALITA’ & CERTIFICAZIONE

Dalla Qualità alla strategia di fidelizzazione del Cliente Profitti aziendali

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Qualità & Certificazione Tel. 0761.337937

olti sono gli imprenditori che hanno scelto la Qualità come strumento primario della propria strategia e per aumentare i profitti aziendali. Profitti che dipendono direttamente dalla capacità dell’impresa di soddisfare le esigenze dei clienti. La soddisfazione dei clienti è correlata, infatti, proprio ai profitti. Da alcune ricerche effettuate sulle imprese europee è emerso che il loro profitto varia non solo in funzione della quota di mercato posseduta, ma anche in funzione del livello di qualità percepita dai clienti. E la qualità è la soddisfazione delle esigenze delle parti interessate, in cui i clienti si collocano tra i primi posti. L’impresa non può esistere senza clienti. Risulta evidente, quindi, come la continua ricerca della massima soddisfazione dei clienti diventa una sfida vitale in un periodo particolarmente critico come quello attuale. Strettamente correlata alla ricerca della soddisfazione è la fidelizzazione della clientela. Più la fedeltà sarà forte e duratura e più aumenteranno i profitti, con l’impresa che diventa meno

vulnerabile nella guerra dei prezzi. Vediamo, allora, alcuni dati che sembrano ormai condivisi nel mondo imprenditoriale. Un cliente completamente soddisfatto è fedele al suo fornitore nel 73% dei casi; Un cliente semplicemente soddisfatto è fedele al suo fornitore nel 45% dei casi; Un cliente insoddisfatto cambia fornitore nell’83% dei casi; il fornitore potrà conservare solo il 17% di irriducibili. Accanto a questi dati, teniamo conto anche di altre riflessioni che circolano tra gli addetti al marketing ed alle vendite: acquisire un nuovo cliente costa 5 volte di più che non conservarne uno vecchio. Dall’altra parte, una corretta gestione di reclami e lamentele dei clienti, permette di fidelizzare il 95% dei clienti stessi. La cultura di considerare il cliente come una componente critica nella gestione d’impresa è relativamente recente ed il passaggio centrale è stato quello da un orientamento alla produzione a quello al mercato, anche se, in generale, le imprese italiane rimangono solo

Strategie

I vantaggi della certificazione ISO 9001 Quali sono i motivi che spingono un’azienda a certificarsi? Possono essere molteplici. • Avere una qualifica che permetta la partecipazione a gare o appalti che prevedono questo requisito: ormai molti enti pubblici e privati selezionano i fornitori di beni e servizi in base alla presenza di un Sistema di Gestione della Qualità riconosciuto. Si tratta della presa di coscienza della validità del concetto di qualità come risultato di un corretto sistema di gestione. • Far conoscere all'esterno la presenza di un Sistema di Gestione. Naturalmente una volta che l’azienda sa che lavora in qualità è interessata a farlo sapere ai propri clienti. La certificazione da parte di un ente terzo è il mezzo più qualificante per farlo. • Far sapere che il miglioramento ottenuto dipende da un 10

Sistema di gestione e non da iniziative isolate. Un buon servizio o la buona qualità di un prodotto possono dipendere da casuali combinazioni di fattori positivi o dalla buona volontà degli addetti. Con la certificazione invece l’azienda fa sapere che la qualità che il cliente percepisce non é casuale, che esiste una precisa volontà e un insieme di regole che ha permesso si arrivasse a quel risultato. • Avere un continuo stimolo al miglioramento. Per l’azienda sapere di avere un controllo esterno sul suo sistema vuol dire sapere che i miglioramenti sono sempre possibili e che il mantenimento non è un’operazione banale. Il compito dell’Organismo di Certificazione è anche quello di stimolare l'azienda a non considerare ogni obiettivo raggiunto come una

timidamente coinvolte nelle attività connesse alla fidelizzazione. In quest’ottica, il sistema di gestione per la qualità è spesso utilizzato dal top management per rispondere ai requisiti richiesti e poco come strumento strategico orientato agli obiettivi aziendali ed alla fidelizzazione dei clienti. Proponiamo, allora, una strategia a coloro che vogliono mettere al centro dell’impresa la fidelizzazione dei propri clienti. E’ una strategia che si basa sulle seguenti attività: 1. Mettersi realmente all’ascolto del cliente per analizzare esigenze attuali e future, bisogni e desideri; 2. Misurare e riaggiustare sistematicamente tutti gli scostamenti e deviazioni; 3. Fare evolvere i comportamenti di tutto il personale; 4. Ristrutturare l’intera organizzazione (missione con al centro il servizio al cliente, creazione di nuovi servizi/prodotti, ridisegnare i processi, migliorare tutte le attività di contatto con i clienti, ridefinire gli obiettivi del servizio qualità.

soglia non superabile, ma ad andare sempre oltre. Vantaggi verso l’esterno: • maggiore possibilità di esportazione • possibilità di accesso alle gare • maggiore possibilità di forniture ad aziende già certificate • miglioramento dell’immagine • miglioramento dei rapporti clienti-fornitori • diminuzione contestazioni • maggiore omogeneità di comportamento dell’azienda • migliore comprensione dell’organizzazione Vantaggi interni all’azienda: • miglioramento dell’organizzazione, dei flussi di lavoro, delle comunicazioni e della standardizzazione • maggiore coinvolgimento e motivazione del personale • minore difettosità ed errori • maggiore efficienza • miglioramento dei processi • diminuzione dei costi della non Qualità


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SISTEMA IMPRESE

Web Marketing per le imprese PMI Days 2013. Oltre il sito web

In un seminario gratuito come migliorare la visibilità dell’impresa on line

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a continua evoluzione della comunicazione on line impone alle imprese un impegno ed una conoscenza sempre più rilevanti. La padronanza di strumenti messi a disposizione sul Web che potrebbero permettere una migliore gestione della comunicazione e delle attività di marketing diventa, allora, ogni giorno più strategica per garantire risultati positivi. Per approfondire la tematica del Web Marketing, Confartigianato imprese di Viterbo, in stretta collaborazione di Webnovo – Internet Marketing, ha organizzato un workshop gratuito, che si inserisce all’interno del ciclo di incontri “PMI Days 2013” E’ un incontro per confrontarsi insieme sull’uso dello strumento Web, quale canale di comunicazione e di marketing per la promozione del proprio business. Si parte dalla gestione della presenza dell’impresa su Internet per arrivare a comprendere gli strumenti offerti dal web fino

alla misura degli obiettivi. L’incontro si rivolge a imprenditori, amministratori, dirigenti, responsabili e addetti della comunicazione e del marketing e a quanti vogliono aggiornare le proprie competenze e professionalità. Dopo il successo del primo seminario sulla stessa tematica del 5 giugno scorso, adesso l’appuntamento è il prossimo 4 ottobre alle ore 15,30 presso la sede di Confartigianato imprese in Via I. Garbini, 29/g a Viterbo. Per ulteriori informazioni e per iscrizioni è possibile contattare gli uffici dell’Associazione di categoria al nr. 0761.33791 o all’indirizzo e-mail: info@confartigianato.vt.it Intanto, Confartigianato imprese di Viterbo sta organizzando ulteriori seminari per approfondire tematiche sul web marketing che vanno dalla visibilità on line all’utilizzo delle newsletter fino alla reputazione aziendale in internet.

Al via un ciclo di seminari tutti dedicati alle imprese per approfondire la reputazione on line

Prossimo appuntamento il 5 ottobre prossimo in Confartigianato

Deliberazione Autorità Lavori Pubblici

Certificati di esecuzione dei lavori pubblici validi solo se inseriti nel casellario informatico

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l 9 luglio 2013 è stata pubblicata in Gazzetta Ufficiale la Deliberazione n. 24 la quale stabilisce in maniera tassativa che, ai fini della qualificazione, le SOA potranno utilizzare i Certificati Pubblici solo se regolarmente inseriti nel casellario informatico dell’AVCP. L’impresa dovrà quindi provvedere al più presto ad inoltrare formale richiesta di pubblicazione per tutti i lavori eseguiti nell’ambito di un appalto pubblico. Nel caso in cui l’impresa sia subappaltatrice, la richiesta deve essere inoltrata alla Stazione Appaltante e non all’aggiudicataria. La richiesta deve essere effettuata, oltre che per le prime emissioni, anche per i lavori di cui si è già in possesso di un CEL “cartaceo”, benchè già utilizzati per qualificazioni precedenti. Visti i lunghi tempi ormai appurati di pubblicazione dei lavori

da parte delle stazioni appaltanti, si consiglia di procedere all’inoltro delle richieste con massima urgenza e di sollecitare regolarmente le pubblicazioni richieste al fine di evitare di bloccare eventuali istruttorie già in corso o di prossimo avvio. Confartigianato imprese di Viterbo è a disposizione per fornire un format di richiesta da stampare su carta intestata, compilare e firmare a cura del Legale Rappresentante e da inviare a Stazioni Appaltanti e SOA nelle seguenti modalità: - Spedizione della richiesta alla Stazione Appaltante esclusivamente a mezzo PEC o Raccomandata AR. In entrambi i casi è indispensabile conservare tutte le ricevute (Consegna – Accettazione). Spedizione della richiesta all’organismo di attestazione a mezzo PEC avente oggetto “NOME IMPRESA – Richiesta Cel” con allegata conferma di ricezione PEC/RAR da parte della

Gli uffici di Confartigianato sono a disposizione per tutta la consulenza relativa all’Attestazione SOA stazione appaltante. In caso di RAR, trasmettere successivamente anche la ricevuta di ritorno. Si tenga presente che alle stazioni appaltanti sono dati 30 giorni di tempo per pubblicare i certificati richiesti successivamente ai quali, in caso di mancata ottemperanza, la SOA procederà con le segnalazioni agli enti competenti per l’adozione del provvedimento sanzionatorio. Si ribadisce, in conclusione, che la SOA non può più qualificare le imprese con certificati lavoro pubblici “cartacei” non inseriti sul casellario AVCP. 11


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LEGISLATIVO

L’AVVOCATO RISPONDE

Aggiornamento sulla mediazione obbligatoria

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ull’articolo pubblicato nel n.1/2012 (16.04.2012) del Giornale Artigiano in risposta ad un Lettore che aveva subito un incidente stradale, riferivo che prima di iniziare una causa civile nei confronti di una Assicurazione doveva esperire un tentativo di mediazione tramite una Agenzia di Mediazione e soprattutto a proprie spese. Nello stesso articolo facevo

menzione dei dubbi di Costituzionalità del Decreto Legislativo n.28 del 04.03.2010 che aveva istituito tale “obbligatorio tentativo di mediazione”. I sopra descritti dubbi sono divenuti certezza con la Sentenza n.272 emessa dalla Corte Costituzionale il 24.10.2012 che dichiara “incostituzionale l’obbligatorietà della mediazione” per le controversie civili e commerciali tra cui quelle derivanti dal Risarcimento Danni da Circolazione Stradale. Pertanto, pur restando la facoltà di rivolgersi ad una Agenzia di Mediazione per transigere una controversia anche pendente in sede Giudiziaria, tuttavia è possibile adire le vie legali direttamente per le controversie civili e commerciali. A questo punto la vicenda sem-

brava conclusa invece il Governo attuale tra le misure urgenti ed inderogabili per la “salvezza” del nostro Paese ha ritenuto urgente reintrodurre nel Decreto Legge cosiddetto “del Fare” la obbligatorietà della mediazione. Rispetto al testo dichiarato incostituzionale dalla Corte Costituzionale restano esclusi dalla obbligatorietà alcune tipologie di controversie tra cui quelle derivanti dalla Responsabilità Civile Automobilistica, tuttavia questa altalena legislativa già sanzionata dalla Suprema Corte mostra in evidenza le lacune ed incertezze del sistema che non giovano alla tutela dei diritti dei Cittadini. Avv. Domenico Cancilla Midossi

La salvaguardia del patrimonio

Trust e fondo patrimoniale nella crisi familiare e dell’impresa

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o stato Italiano ha recepito con legge n. 364/89 entrata in vigore nel 1992, la convenzione dell'Aja del 1 luglio 1985 che prevede applicarsi gli istituti del "trust" alle crisi familiari e di impresa laddove recepite nell'Ordinamento dei paesi membri. Detto istituto unitamente al "fondo patrimoniale" già da noi più conosciuto, è proprio degli ordinamenti anglosassoni, con peculiarità specifiche, legate a trovare soluzioni di salvaguardia del patrimonio in casi particolari come le separazioni dei coniugi o nelle crisi delle imprese per evitare il depauperarsi del patrimonio a causa per 12

l'appunto della crisi in atto. Ed è a salvaguardia del patrimonio anche nei confronti dei creditori. Prima di tutto cos'è un "trust". Si intendono per "trust" quei rapporti giuridici istituiti da una persona (disponente) con atto tra vivi o mortis causa, che decide di porre sotto il controllo di un terzo, il "trustee", dei beni, nell'interesse di un beneficiario, o per un fine determinato. Il "trust" è caratterizzato dai seguenti elementi: beni che formano una massa distinta da ogni altra massa patrimoniale e non sono nella massa patrimoniale del "trustee"; i beni debbono essere intestati al Trustee; quet'ultimo è investito del potere e onerato dall'obbligo cui deve rendere conto, dell'ammi-

nistrazione, gestione e disposizione dei beni in conformità delle disposizioni dei trust e secondo le norme imposte dalla legge al trust. Il "trust" è regolato dalla scelta che ne fa il disponente, deve essere espresso per atto scritto, e deve essere istituito volontariamente. I benefici economici e fiscali sono rilevanti, come testimoniato da pronunce della Suprema Corte di Cassazione e da pareri della Agenzia delle Entrate. E' un istituto su cui molto c'è da scoprire e da discutere ma di indubbio ed attuale interesse. Avv. Ginetta Bergodi Confartigianato Persone


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SINDACALE

Abolizione Durt

“Una battaglia a difesa delle imprese”

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e commissioni riunite del Senato hanno discusso e approvato la proposta avanzata da Confartigianato Imprese di Viterbo , insieme ad altre Associazioni di categorie, per l’abolizione dell’emendamento relativo al Durt, un sistema che, così com’era stato ideato, avrebbe gravato pesantemente sulle imprese atigiane. Massima la soddisfazione espressa da Stefano Signori e Andrea De Simone, presidente e segretario di Confartigianato Imprese di Viterbo, che commentano la decisione presa dal Senato. “Ci siamo battuti con forza affinché si abolisse uno strumento deleterio per le nostre imprese, – spiegano Signori e De Simone – un sistema che avrebbe messo a repentaglio la sopravvivenza delle realtà imprenditoriali italiane e che, per questo, imponeva un intervento deciso e urgente. In un momento storico che pretende un atteggiamento politico votato al fare siamo orgogliosi di aver contribuito in maniera preponderante a questo intervento dovuto”. In base a quanto disposto dal Durt (Documento unico di regolarità tributaria), approvato lo scorso mese dalle commissioni Affari costituzionali e Bilancio della Camera, tutte le imprese appaltatrici e subappaltatrici, al

fine di ottenere il pagamento dal proprio, avrebbero dovuto chiedere all’ufficio provinciale dell’Agenzia delle entrate di competenza il documento destinato ad attestare l’assenza di debiti tributari alla data di pagamento. “Oltre ad appesantire il carico burocratico che grava sulle PMI – incalzano i vertici dell’Associazione provinciale – il Durt avrebbe allungato ulteriormente i tempi, già eccessivi, per il pagamento alle imprese. In un momento come questo, nel quale le nostre aziende lottano quotidianamente per la sopravvivenza, spesso soccombendo sotto il peso degli oneri fiscali, non possiamo permetterci errori tanto grossolani”. La decisione delle commissioni riunite del Senato è il primo passo verso un generale snellimento del sistema burocratico italiano e verso la facilitazione per le imprese. Confartigianato Imprese di Viterbo si è battuta per raggiungere questo risultato: pochi giorni prima dell’approvata abolizione, i vertici dell’Associazione hanno inviato una missiva al Senato per chiedere l’abolizione del Durt. “Siamo estremamente soddisfatti del risultato raggiunto, – concludono Signori e De Simone – la strada però è ancora lunga,

soprattutto in materia di responsabilità solidale negli appalti. Miriamo a raggiungere un modello che sia più simile a quello degli altri Paese europei, che alleggerisca le PMI dagli aggravi, dalle difficoltà e dai ritardi, restituendo all’amministrazione finanziaria il ruolo di controllo che le spetta”.

Confartigianato in prima linea per la difesa delle PMI e degli artigiani.

Edilizia

Accordo su proroga congruità

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l 25 luglio scorso, le Parti sociali nazionali dell’edilizia si sono incontrate in sede di Comitato della Bilateralità per verificare l’andamento della fase di sperimentazione avviata dal sistema delle Casse edili sulla congruità. In tale contesto l’ANAEPA, assieme alle altre organizzazioni artigiane, ha messo in evidenza una serie di problematiche e criticità applicative, denunciate dalle sedi territoriali e dalle Casse edili del sistema artigiano, proponendo un considerevole proroga all’entrata a regime della congruità. In base al nuovo accordo siglato la verifica della congruità, ai fini del rilascio del DURC regolare, decorrerà dal 1 ottobre 2014. È previsto inoltre che le Parti sociali provvedano, attra-

verso il monitoraggio dell’andamento dell’intera procedura, ad apportare tutti quei correttivi che si rendessero necessari. A tal proposito, le organizzazioni artigiane hanno già evidenziato alcuni aspetti su cui intervenire per ciò che concerne i lavori privati come, ad esempio, l’opportunità di chiarire che, ai fini della verifica della congruità, nell’ambito del valore complessivo dell’opera, il lavoro edile deve essere prevalente su altre tipologie di attività e l’esclusione delle procedure dei piccoli lavori edili. Infine, sulla base delle precedenti intese in materia sottoscritte dalle Parti il 25 luglio 2012, sono esentati dalla denuncia per cantiere i lavori privati di entità inferiore di 100mila euro.

Il presidente di Confartigianato imprese di Viterbo Stefano Signori e il segretario Andrea De Simone.

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I PROGETTI DELL’ASSOCIAZIONE

Antichi sapori nei mestiere tradizionali della Tuscia

Work experience in azienda per 20 giovani disoccupati della Tuscia Nella foto. Il segretario di Confartigianato imprese di Viterbbo, Andrea De Simone, ed il referente di Italia Lavoro, Luigi Sigismondi, insieme al gruppo di ragazzi impegnati nel progetto.

Formazione on the job con l’obiettivo di favorire l’inserimento di giovani nel mercato del lavoro.

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i è avviata lo scorso 5 giugno la Bottega di Mestiere “Antichi sapori nei mestiere tradizionali della Tuscia” promossa da Italia Lavoro, ente strumentale del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, in collaborazione di Confartigianato imprese di Viterbo. La formazione on the job si è avviata per ben dieci ragazzi che stanno effettuando un periodo di stage della durata di sei mesi, all’interno di otto aziende tra le più importanti realtà artigianali della Tuscia Viterbese (Casantini srl di Viterbo, Panificio Biscetti Guido snc di Biscetti Guido & C. di La Quercia, Pastry Shop snc di Ferruzzi Luciano di

Nel progetto otto imprese tra le più importanti realtà artigianali della Tuscia. Soriano nel Cimino, Panificio Brachino Renzo di Montefiascone, PAFAP S.a.s. di Viterbo, Pasticceria Dolce Borgo di Vinci Valeria di Ronciglione, La Cialda S.a.s. di Viterbo, Panificio Mari dal 1925 di Mari Mauro di Montefiascone). Il programma AMVA, inoltre, mette a disposizione una borsa mensile di 500 Euro per ogni partecipante, mentre le aziende beneficiano di un contributo mensile di 250 euro per ciascun tirocinante ospitato. Il II ciclo formativo si avvierà a partire dal prossimo mese di gennaio e darà l’opportunità ad ulteriori dieci giovani disoccupati tra i 18 ei 29 anni di avviare un percorso forma-

tivo in una delle otto aziende partner della Bottega di Mestiere Lazio 02 VT. Il progetto intende favorire un’azione integrata tra politiche per lo sviluppo delle imprese, politiche per il lavoro e politiche per la formazione. L’obiettivo è favorire l’inserimento lavorativo dei giovani, attraverso la promozione di strumenti e dispositivi per la formazione on the job. Per avere informazioni sul progetto e sul secondo avviso di tirocinio contattare gli uffici di Confartigianato imprese di Viterbo al nr 0761.33791 - email: info@confartigianato.vt.it

Creazioni artistiche del mondo del cake design

Gli artisti delle torte In programma un nuovo ciclo di corsi di formazione

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Informazioni. Confartigianato Viterbo Tel. 0761.33791

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opo il successo del primo ciclo, sono in programma corsi base e avanzati di cake design, con la partecipazione attiva degli allievi che, al termine dei lavori, potranno portare a casa tutte le loro creazioni, insieme all’attestato di partecipazione rilasciato da Confartigianato Alimentazione. Il primo ciclo tutto dedicato all’arte del cake design, che si è rivelato un trionfo, si è concluso lo scorso 15 maggio con un vero e proprio boom di partecipanti. Gli aspiranti decoratori hanno avuto l’opportunità di avere docenti d’eccezione, tra cui Torte Artistiche di Irene Gabellone e la Pasticceria Casantini Srl, veri e propri specialisti nel settore. Per avere maggiori informazioni, conoscere le modalità di partecipazione e il calendario dei corsi è possibile contattare gli uffici di Confartigianato imprese di Viterbo.

Un successo il primo ciclo di corsi di cake design, evento di Confartigianato Alimentazione. Attesa per il secondo percorso formativo.


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EVENTI

Dalla calza più lunga del mondo a Caffeina

Un percorso di solidarietà e di promozione delle piccole imprese

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l 2013 di Confartigianato Imprese di Viterbo è iniziato al ritmo di eventi e iniziative. Ispirata, come sempre, dai principi di solidarietà, sostegno e promozione delle piccole e medie imprese locali, l’Associazione ha creato un calendario di appuntamenti finalizzati a promuovere l’innovazione, lo sviluppo economico e sociale del territorio, andando a muovere quelle leve, quali la cultura, la socioassistenza e la promozione enogastronomica, che caratterizzano l’imprenditoria artigiana del nostro territorio. Il primo evento dell’anno si è tenuto il 5 gennaio con la dodicesima edizione della “Calza più lunga del mondo”. Come di consueto, Confartigianato Imprese di Viterbo è stato l’unico sponsor della dolcissima manifestazione promossa dal Comune di Viterbo, dalle Acli, dall’Avis dall’Admo e dal gruppo delle 500 storiche. Riempita a piazza San Sisto, la calza lunga 52 metri e 30 centimetri ha percorso le strade della città, trasportata dalle 15 Fiat 500 d’epoca, fino alla sede del centro sociale Pilastro in via Minciotti. Tra le 112 befane che, armate di scopa e cappello a punta, hanno accompagnato la calza lungo tutto il tragitto – novità di questa edizione il tratto di strada, dal Sacrario a piazza San Faustino, in cui le befane hanno trasportato a spalla la calza – era presente anche la vicepresidente di Confartigianato, Fosca Mauri Tasciotti. Il 19 marzo il ricavato delle calze distribuite dalla parrocchia del Sacro Cuore è stato

donato a favore delle adozioni a distanza dei bambini del terzo mondo, tramite l’opera dei Padri Giuseppini del Murialdo. Sempre a marzo si è svolta la rassegna enogastronomica e di artigianato artistico “Degustando la Pasqua”. Organizzata da Confartigianato in collaborazione con slow food, la tre giorni interamente dedicata alla promozione e alla valorizzazione dei prodotti tipici locali si è svolta dal 22 al 24 marzo, allestita nel cuore del centro storico di Viterbo, nella Chiesa di S. Egidio. Dalle esposizioni di artigianato artistico alle degustazioni di cioccolato, vino, olio extravergine d’oliva, nocciole, pane, pizza, dolci tipici della Tuscia e leccornie pasquali: i prodotti tipici locali l’hanno fatta da padrone all’evento patrocinato dal Comune e dalla Provincia di Viterbo e realizzato grazie al contributo della Camera di Commercio di Viterbo e della BCC Roma Credito Cooperativo. Hanno partecipato alla manifestazione dodici aziende della Tuscia Viterbese: Frantoio Battaglini Azienda Agricola di Bolsena, Casantini srl di Viterbo, Azienda Agricola Pastificio Fornovecchio di Viterbo, Soc. agricola Sciuga Il Molino di Montefiascone, Torte Artistiche di Irene Gabellone di Canepina, Consorzio Freschi di Forno di Graffignano, Pasticceria l’Oasi delle Dolcezze snc di Casantini Laura & Antonella di Viterbo, Azienda Agricola Trebotti di Castiglione in Teverina, Soc. Agricola Biologica Cassano di Canepina, l’Orlo di Munch di Nicoletta Di Paolo di Viterbo, Le Ceramiche di Elena di Elena Urbani di Bomarzo, Niky Vetri di Paolocci Nicolina di Soriano nel Cimino e Viterterra di Alessia Sanetti di Vetralla. Ad aprile l’annuale Giornata li lotta e prevenzione al morbo di Alzheimer ha rinsaldato la stretta collaborazione tra Confartigianato Persone con la Croce Rossa Italiana, l’Univer-

sità La Sapienza di Roma e la Federazione Italiana Medici Geriatri. Domenica 6 aprile in piazza dei Caduti il gazebo di Confartigianato Imprese di Viterbo ha visto i rappresentanti del dipartimento di Geriatria Asl e dell’Uva – Unità di valutazione Alzheimer, impegnati nell’assistenza ai cittadini over60. Da sempre partner dei progetti lungimiranti che animano il territorio, anche per l’edizione 2013 l’associazione ha sponsorizzato e promosso Medioera, rassegna culturale articolata in un ricco programma che in cinque giornate, dal 30 aprile al 4 maggio, ha focalizzato l’attenzione sul mondo della lettura e imprenditoriale, sondando le nuove frontiere che lo interessano. Immancabile ormai l’appuntamento con Caffeina, il festival culturale che ogni anno torna a far vivere il centro storico viterbese in undici giorni ricchi di appuntamenti. Anche quest’anno Confartigianato ha collaborato con slow food, partner della manifestazione, e, grazie ad una sinergia d’intenti che mirano alla riqualificazione delle eccellenze del territorio, il 2013 ha visto un’interassente novità. Dal 27 giugno al 7 luglio (periodo della kermesse) infatti, le imprese del settore agroalimentare e dell’artigianato artistico associate a Confartigianato hanno avuto la possibilità di usufruire di stand espositivi offerti gratuitamente dall’associazione. Dall’olio alla ceramica, passando per il ricco ventaglio di prodotti tipici made in Tuscia, il “Mercato della Terra” realizzato da Slow food a piazza della Morte ha visto presenti alcune tra le aziende iscritte a Confartigianato.

Nelle immagini alcuni momenti degli eventi di Confartigianato imprese di Viterbo

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