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PROLUSIONE ASPETTI DELLA COOPERAZIONE BILATERALE ITALO-CROATA IN CAMPO CULTURALE

Desidero innanzitutto porgere un saluto al Sindaco di Laurana, al Sindaco di Mira, al presidente della Comunità degli Italiani di Laurana, al presidente della Società storica del Litorale, ai rappresentanti dell’Università IUAV di Venezia, della Regione Veneto e della Contea Litoraneo Montana che ospita anche il Consolato Generale.

Un ringraziamento speciale va agli amici Riccardo Marussi e Franco Rota per aver proposto il coinvolgimento del Consolato Generale in questa splendida iniziativa di valorizzazione dell’architettura veneta nell’istro-quarnerino. Grazie agli illustri relatori, oggi avremo tutti l’occasione di approfondire il valore dell’opera dell’architetto Attilio Maguolo e sono particolarmente lieto di intervenire a questa iniziativa che coinvolge istituzioni e studiosi, professori universitari delle due sponde dell’Adriatico, a testimonianza della ricchezza della collaborazione fra Italia e Croazia in campo culturale e che abbraccia naturalmente in questo contesto anche la Slovenia.

In questo brevissimo intervento vorrei soffermarmi su tale collaborazione culturale illustrandone la natura e le opportunità di arricchimento.

Non spetta a me ricordare le profondissime radici storico-culturali che uniscono Italia e Croazia.

Queste si riverberano oggi in una vivace collaborazione culturale a tutti i livelli. Innanzitutto vorrei ricordare che circa 53 mila croati studiano la lingua italiana, rendendola la terza lingua straniera più studiata nel paese. Dipartimenti di Italianistica sono presenti in cinque città: Zagabria, Spalato, Fiume, Pola e Zara.

In termini di collaborazione proprio in questi giorni si sta rinegoziando l’Accordo del 2008, per il rinnovo dell’importante Protocollo

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