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MENSILE/MONATSMAGAZIN ANNO 14. JAHRGANG - NR. 3 NOVEMBRE / NOVEMBER 2019
alessandro Fabbri LA FRECCIA BIANCOROSSA | SCHNELL WIE DER BLITZ 1
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LA MAGICA NOTTE DI CESENA GRANDI, GRANDISSIME EMOZIONI NELLA “NOTTE MAGICA” DI CESENA. IN UN GIRONE RICCO DI FIRME E DI PIAZZE PRESTIGIOSE, CHE STANNO OFFRENDO GRANDE CALCIO E SPETTACOLO, IL SÜDTIROL SI STA TROVANDO IN SCENA SU PALCOSCENICI PRESTIGIOSI, SU CUI SONO STATE SCRITTE IMPORTANTI PAGINE DI STORIA DELL’ITALCALCIO. NELLE SCORSE SETTIMANE, DI FRONTE A POCO PIÙ DI NOVEMILA SPETTATORI, I BIANCOROSSI SONO STATI PROTAGONISTI ALL’OROGEL STADIUM-DINO MANUZZI DI CESENA, RIUSCENDO A VINCERE CON IL CUORE E CON LA TESTA, GRAZIE ALLA RETE DECISIVA DI PETRELLA, CAPACE DI CONFEZIONARE UN’AZIONE DA MANUALE: UN MINUTO DOPO ESSERE ENTRATO, AL 32’ DELLA RIPRESA, È STATO PROTAGONISTA DI UN COAST TO COAST DI SETTANTA METRI, CON PALLA PIAZZATA ALLE SPALLE DI AGLIARDI PER IL GOL-PARTITA. NEL FINALE LA STUPENDA PARATA DI TOMMASO CUCCHIETTI.
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DER COUP IN CESENA DASS SICH DER FC SÜDTIROL IN ITALIENS ELITE-STADIEN WOHL FÜHLT, HAT ER BEREITS IN DEN LETZTEN JAHREN ÖFTER GEZEIGT. UND DA ES IN DER DIESJÄHRIGEN SERIE C GLEICH MEHRERE SPIELSTÄTTEN GIBT, IN DENEN NATIONALE FUSSBALLGESCHICHTE GESCHRIEBEN WURDE, KÖNNEN SICH DIE FCS-FANS AUF TOLLE AUSWÄRTSFAHRTEN FREUEN. DEN ERSTEN COUP DIESER SAISON UNTERNAHMEN DIE WEISSROTEN AM 23. OKTOBER IM OROGEL STADIUM-DINO MANUZZI VON CESENA. DANK EINES TRAUMTORES VON MIRCO PETRELLA, DER NACH 70 METER BALL AM FUSS EINEN HAMMERSCHUSS INS KREUZECK ABFEUERTE, KONNTE DER FCS VOR ÜBER 9.000 ZUSCHAUERN EINEN VERDIENTEN „3ER“ NACH HAUSE NEHMEN. IM BILD DER START DES ERFOLGREICHEN STURMLAUFES VON PETRELLA.
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Die Fotos für den Artikel von Rover wurden von FCS-Fotograf Paolo Savio im Frame Shop (Dalmatienstraße-Bozen) geknipst. Bomber Matteo Rover half Inhaber Emiliano Favali beim Einrahmen des Trikots, welches der Stürmer bei seinem ersten Serie C-Tor getragen hatte. Matteo Rover, immortalato da Paolo Savio presso Frame Shop di via Dalmazia, dopo aver incorniciato insieme al titolare Emiliano Favali, la maglia del suo primo gol tra i professionisti.
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Die Titelseite der Novemberausgabe gehört Alessandor Fabbri, der von Fotograf Alfred Tschager hochprofessionell in Szene gesetzt wurde. La copertina dell’edizione novembre del mensile FCS News è dedicata ad Alessandro Fabbri, che è stato fotografato da Alfred Tschager nello “studio fotografico” del Media Point presso l’FCS Center. 4
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Herausgeber / Editore: Fussball Club Südtirol GmbH - Srl Via Cadorna Straße 9/b, 39100 Bozen - Bolzano T: 0471 266 053 E: info@fc-suedtirol.com Chefredakteur / Capo redattore: Daniele Magagnin Texte und Inhalt / Testi e contenuti: Daniele Magagnin (it), Hannes Fischnaller (de), Manuel Insam (de) & Stefano Rossi (it) Anzeigenmarketing: Hannes Fischnaller
Gestaltung / Progetto Grafico: Katrin Bauer, Neuer Südtiroler Wirtschaftsverlag Druck / Stampa: Lanarepro Foto: Emilio Bordoni, Paolo Savio, Margit Ebner & Alfred Tschager Iscr. Tribunale di Bolzano n°13/2013 - Spediz. In Abb.Post. Eingetragen im Landesgericht Bozen Nr. 13/2013 - Postversand
Questa è una squadra di qualità
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Alessandro Fabbri, la freccia biancorossa
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Alessandro Fabbri, schnell wie der Blitz
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Matteo Rover: la nostra forza è il gruppo
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Pierluigi Brivio. Un navigato numero uno alla guida dei portieri
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Simone Davi biancorosso fino al 2023
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Gubbio, Cesena e Verona: tris in una settimana
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Tommaso Morosini premiato al Galà del Calcio Triveneto
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Giovani biancorossi crescono bene
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Scuola calcio, la base di partenza
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Kids Club: un’iniziativa sempre più apprezzata
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Social, strumento prezioso e aggregante
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FCS Women, voglia di bruciare le tappe
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Oktoberfest nell’area hospitality dell’FCS
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FCS a Ferrara all’incontro Spal-uffici stampa Lega Pro
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I prossimi avversari in casa: Sambenedettese e L.R. Vicenza
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Whiterednews: le nostre notizie in pillole
Matteo Rover: Zusammenhalt und Teamspirit sind unsere Stärken Pierluigi Brivio: Ein erfahrener Tormann als Lehrmeister unserer Torhüter Simone Davi verlängert bis 2023 Die Schnappschüsse der Spiele gegen Gubbio, Cesena und Virtus Verona Anerkennung für Tommaso Morosini Jugendsektor: Interview mit Alex Schraffl Die Fußballschule: Wo alles beginnt Der FCS Kids Club: eine Initiative die gefällt Die Social Media Strategie des FCS FCS Women: der Damenfußball boomt! Fotoreportage: das 3. FCS Oktoberfest im Vip Club Das Pressebüro des FC Südtirol zu Besuch bei SPAL Ferrara Die nächsten Heimgegner: Sambenedettese und L.R. Vicenza Whiterednews: Kurz und Knackig
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IMMER DA.
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JAHRESMITGLIEDSCHAFT 2020 Professionelle Hilfe im Notfall, umfangreicher Schutz im In- und Ausland und Unterstützung unserer Freiwilligenarbeit.
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L’editoriale
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di Fabio Pasini Questa è una squadra di qualità
Fabio Pasini segue l’FCS per conto del Corriere dell’Alto Adige
Se ne è giá andato un terzo di un equilibratissimo campionato, probabilmente il piú equilibrato degli ultimi anni, con l´FCS che si sta giocando alla grande le proprie carte. Manca ancora tanto, tantissimo alla fine, è vero, ci sono di mezzo ancora tante grandi sfide, e un mercato di gennaio che potrebbe stravolgere le gerarchie e a cui anche il direttore sportivo Paolo Bravo, ovviamente, sta guardando per puntellare la rosa, ma la formazione biancorossa ha dimostrato di avere tanta qualitá, una grande facilitá di andare in gol e soprattutto di non soffrire mai oltre il limite l’avversario. L’FCS di quest’anno è un mix perfetto di giocatori d´esperienza e giovani di valore, con un condottiero, che risponde al nome di Stefano Vecchi, capace di trasmettere la giusta mentalitá ai suoi ragazzi, con lui stesso che si è ricalato nella maniera corretta in una realtà difficile come quella della serie C, dopo che negli ultimi anni era stato il tecnico più vincente d’Italia a
livello giovanile. Non era facile ripartire nella stagione del dopo Zanetti, per il momento tutto sta andando per il verso giusto. E’ una squadra che sa bene quello che vuole, con una società alle spalle, sì sempre con un occhio al budget, ma che sta costruendo passo dopo passo qualcosa di importante. Insomma l‘FCS potrà dire la sua fino alla fine, di sicuro il 26 aprile, giorno dell’ultima partita di regular season, a salire in serie B sará peró solo una squadra, con le altre poi a giocarsi l’altro posto con le piazzate di tutti i tre gironi. Se la promozione non si otterrà quest’anno, sarà questione di (poco) tempo: l’organizzazione dimostrata in questi anni, anche in quelli dove i risultati sportivi non sono sati esaltanti, la lungimiranza, le persone giuste al posto giusto, oltre ad un centro sportivo di livello e la ristrutturazione del Druso, pronto fra poco più di un anno, sono tutti elementi utili per capire che qui si fa davvero sul serio.
© Alex Filz
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LA FRECCIA BIANCOROSSA Il terzino biancorosso è capace di poderose accelerate che spesso producono l’effetto di sfilacciare gli avversari. Un esterno basso capace di difendere e di offendere facendo leva sulla velocità: contro il Carpi ha raggiunto la punta massima di 33 km/h. Due anni fa ha conseguito la laurea magistrale in relazioni internazionali, con una tesi intitolata: “L’uso dello sport come mezzo diplomatico”
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alessandro Fabbri LA FRECCIA BIANCOROSSA “Non sono un terzino fluidificante vecchia maniera ma un giocatore duttile, che vuole essere utile alla causa in ogni situazione, leggendo costantemente ogni fase di gara. Questo primo scorso della mia seconda stagione all’FCS è all’insegna della crescita, personale e di squadra.”
E’ stato uno dei primi acquisti di Paolo Bravo da d.s. biancorosso. Alessandro Fabbri, 29, alla seconda stagione in biancorosso. Nato a Cesena l’11 marzo 1990, riminese, 170 cm per 67 kg di peso forma, è un terzino ambidestro che può quindi essere impiegato sia sulla fascia destra che su quella sinistra. Capace di poderose accelerate che spesso producono l’effetto di sfilacciare gli avversari. Un esterno basso capace di difendere e di offendere. Una freccia sulla fascia, tanto che contro il Carpi ha raggiunto la punta massima di 33 km/h, come rilevato dagli strumenti in dotazione al settore tecnico. “Queste sono sempre state le mie caratteristiche tecniche, sin da ragazzo. Non terzino fluidificante vecchia maniera ma
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giocatore duttile, che vuole essere utile alla causa in ogni situazione, leggendo costantemente ogni fase di gara. Questo primo scorso della mia seconda stagione all’FCS è all’insegna della crescita, personale e di squadra. Sono contento di come stanno andando le cose, consapevole che bisogna dare il massimo in ogni partita di questo campionato, che è molto, molto impegnativo e molto, molto bello. Bisogna giocare al massimo sempre”. E’ cambiato qualcosa per te, rispetto allo scorso anno? “Nella passata stagione ho faticato un po’ all’inizio ad ambientarmi, poi l’annata è stata positiva nel suo insieme, anche se non abbiamo raggiunto i risultati che
volevamo e forse potevamo raggiungere. E’ stata comunque una stagione positiva. Quest’anno c’è stato solo qualche cambio tattico e sono entrato subito nella parte”. Ti piace il gruppo che si è formato. Una squadra in cui tutti sono titolari, a tal punto che chi subentra entra subito nel clima della gara e riesce anche a fare la differenza? “Sì, molto. Siamo una squadra nel vero senso del termine, un gruppo che non solo condivide il lavoro ma anche importanti aspetti valoriali, con dei legami forti, solidi, importanti. L’aver creato una determinata empatia costituisce un prezioso valore aggiunto. Essere sinergici in campo e anche fuori è importantissimo e poi, non
Ci racconti l’Alessandro Fabbri calciatore… “Sono cresciuto nel settore giovanile del Rimini, disputando quattro stagioni consecutive, con una parentesi in Eccellenza
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Un girone B di serie C che assomiglia sempre più ad una serie B, una B2 come qualcuno la considera? “Basta guardare i risultati. Tante squadre ambiziose, tante piazze importanti, un bel calcio e risultati a sorpresa. Tutti possono competere contro tutti. Le presunte grandi che fanno fatica contro le presunte piccole dimostra che il livello è alto. Non posso fare confronti con gli altri gironi, posso solo dire che questo raggruppamento è di elevato spessore tecnico. Uno spessore che si è innalzato e di molto rispetto alle ultime due stagioni, un’asticella che si sta alzando sempre di più”.
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ce lo dobbiamo nascondere, ci sono qualità tecniche importanti da parte di tutti: da chi parte subito, a chi subentra in corso d’opera. Tutti sono sempre pronti, lo spirito di squadra si vede e ciascuno di noi sa che deve mettere in campo le proprie qualità al servizio del collettivo”.
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A vent’anni ho conquistato la promozione in C2 con il Santarcangelo, categoria nella quale ho disputato le due successive stagioni. Poi le vicissitudini societarie mi hanno costretto a ripartire dai dilettanti. Quello è stato un momento difficile dove ho pensato anche di smettere. Poi però sono riuscito a trovare la forza di ripartire, di rimettermi in gioco. con la squadra romagnola Del Conca Morciano. Con il Santarcangelo, nella stagione 2010/2011 ho disputato 28 partite conquistando, a vent’anni, la promozione in C2, categoria nella quale ho disputato le due successive stagioni, totalizzando
complessivamente 57 presenze e realizzando una rete. Le successive vicissitudini societarie mi hanno costretto, nella stagione 2013/2014, a ripartire dai dilettanti. Quello è stato un momento difficile, in cui ho pensato anche di smettere. Poi però
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Soprannome Altezza Peso Ruolo Giocatore preferito Piatto preferito Bevanda preferita Squadra preferita Film preferito
Pignolicchio 170 cm 71 kg Esterno sinistro Marcelo Salmone in crosta di sesamo Gin tonic Juventus Inception
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Machina Scarpe da calcio Abito a Stato
Alfa Giulietta Nike Mercurial Rimini Impegnato
CHI VINCE
La Champions League La Serie A La Serie C
Manchester City Juventus Il Monza
Chiacchiere di sp�g liat�i� Sono seduto vicino a Vinetot e Rover Il più veloce Rover Il tiro più forte Casiraghi Il più tecnico Turchetta Il colpo di testa migliore Romero Il primo all’allenamento Il capitano Fink Il più dispendioso per il vestire Turchetta Il più scherzoso Gatto Più spesso sul lettino Morosini Il più disordinato Sicuramente Vinetot Il più resistente Tait Il più colto A parte me? Romero Il tatuaggio più bello Casiraghi
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sono riuscito a trovare la forza di ripartire, di rimettermi in gioco. E’ proprio in questi momenti che bisogna trovare dentro se stessi le motivazioni giuste per mettersi in discussione e ricominciare. L’ho fatto dall’Eccellenza e dalla squadra cesenate della Sampierana; 34 presenze e 6 gol, per poi salire in serie D per giocare col Mezzolara (25 presenze), col Ribelle (37 presenze e 7 gol) e col Mestre”. E a Mestre hai incontrato mister Mauro Zironelli, ora alla guida del Modena, che ti ha messo in condizione di diventare uno degli elementi-cardine della squadra, nonché uno dei principali artefici della vittoria del campionato di serie D nella stagione 2016/2017con 32 presenze e 1 gol, ma anche uno degli alfieri dell’eccellente stagione successiva in serie C, dove hai totalizzato 34 presenze e 2 gol (più 3 assist) in campionato, 2 presenze e 1 gol in Coppa Italia, segnato proprio al Südtirol il 13 agosto 2017, e 1 presenza ai playoff, segnalandoti come uno dei migliori terzini del girone B per efficacia e continuità di rendimento. “E’ stata una preziosa esperienza. Bella ed emozionante, che mi ha fatto capire di essere tornato a giocare ad alti livelli. E’ stata una bella soddisfazione personale”. Come trascorre il tempo Alessandro
Fabbri quando è fuori dal campo? “Mi trovo molto bene in questa realtà. Nel tempo libero mi piace fare qualche giretto, anche su queste splendide montagne. Vengo da Rimini, mi piace il mare, ma questo ambiente è altrettanto bello, tranquillo. La qualità della vita qui è molto alta”. Nel cassetto hai una laurea in Relazioni Internazionali, come intendi utilizzarla? “Due anni fa ho conseguito la laurea magistrale in Relazioni Internazionali, pensavo di proseguire gli studi con un master, purtroppo però sono tutti full time e non sono conciliabili con l’attività agonistica. La laurea per ora, solo per ora è nel cassetto. Sono convinto infatti che un giorno, spero tra un bel po’ di tempo, sicuramente mi tornerà utile per sviluppare meglio delle competenze nel post carriera. Per ora mi tengo aggiornato”. Lo sport che ruolo ha avuto nel tuo percorso formativo? “Prezioso. Chi fa sport trasferisce anche nel percorso di studio motivazioni, impegno, dedizione, capacità di problem solving eccetera. E poi lo sport è stato il tema della mia tesi di laurea: “L’uso dello sport come mezzo diplomatico”, ovvero l’ampia accezione dello sport, che ai più alti livelli può servire veramente a migliorare la vita di tante persone”.
Siamo una squadra nel vero senso del termine, un gruppo che non solo condivide il lavoro, ma anche importanti aspetti valoriali, con dei legami forti, solidi, importanti. L’aver creato una determinata empatia costituisce un prezioso valore aggiunto. Essere sinergici in campo e anche fuori è importantissimo e poi, non ce lo dobbiamo nascondere, ci sono qualità tecniche importanti da parte di tutti: da chi parte subito, a chi subentra in corso d’opera.
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Sport “ambasciatore” internazionale”? “Proprio così. Ho avuto modo di analizzare tante case history. Basti pensare alla diplomazia del tennistavolo nelle relazioni tra Cina e Stati Uniti. Lo sport non è solo un gioco o una competizione è un fenomeno sociale, che a certi livelli può segnare i destini delle persone, come ci insegna la storia”. Che cos’è lo sport per te? “Lo sport ha tante sfaccettature. Bisogna conoscerle e apprezzarle. E’ inclusione, aggregazione di idee e di culture e tanto, tanto altro…”. Il tuo futuro prossimo, le tue ambizioni, le tue aspirazioni? “Crescere in questa bella realtà, che sta crescendo bene. Crescere in parallelo allo stadio. Vedere lo stadio finito ed essere parte integrante di un progetto in evoluzione non è solo la mia aspirazione, ma anche quella di molti altri in questa squadra. Ovviamente con la consapevolezza che il futuro prossimo non lo si può prevedere. Quello invece che si può e si deve fare è continuare lavorare sodo nella quotidianità, in ogni allenamento, in ogni partita…”.
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SCHNELL WIE DER BLITZ Interview mit dem 29-jährigen Außenspieler Alessandro Fabbri, der durch seine turbulenten Vorstöße für Überzahlsituationen in der gegnerischen Hälfte sorgt. Dank seiner Schnelligkeit – im Spiel gegen Carpi erreichte er bis zu 33km/h – gehört er zu den besten Außenverteidigern der Liga. Vor zwei Jahren schloss er sein Studium der internationalen Beziehungen mit einer Facharbeit zum Thema „Die Nutzung des Sports als diplomatisches Mittel“ ab. 15
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alessandro Fabbri SCHNELL WIE DER BLITZ
Interview mit dem 29-jährigen Außenspieler Alessandro Fabbri, der durch seine turbulenten Vorstöße für Überzahlsituationen in der gegnerischen Hälfte sorgt. Dank seiner Schnelligkeit – im Spiel gegen Carpi erreichte er bis zu 33km/h – gehört er zu den besten Außenverteidigern der Liga. Vor zwei Jahren schloss er sein Studium der internationalen Beziehungen mit einer Facharbeit zum Thema „Die Nutzung des Sports als diplomatisches Mittel“ ab.
Er war einer der ersten Transfers, welchen Sportdirektor Paolo Bravo nach seiner Ankunft beim FC Südtirol tätigte. Alessandro Fabbri, geboren am 11. März 1990 in Cesena und aufgewachsen in Rimini, ist nicht der klassische Außenverteidiger. Der quirlige und antrittsschnelle Rechtsfuß spielt nämlich vorwiegend auf der linken Außenbahn. Seine turbulenten Vorstöße sorgen beim Gegner oft für Verwirrung und schaffen in festgefahrenen Spielen wichtige Überzahlsituationen. Alessandro Fabbri ist offensiv und defensiv stark, 1,70m groß und wiegt 67 kg. „Ich war nie der normale Außenverteidiger und das hat mein ganzes Fußballerleben geprägt. Ich bin ein vielseitiger Kicker, der auch mal den Weg in die Mitte des Feldes sucht. Ich versuche mich konstant an das Spielgeschehen anzupassen und die verschiedenen Phasen zu lesen um der Mannschaft einen Vorteil zu verschaffen. Die ersten Monate der aktuellen Saison stehen im Zeichen des Fortschrittes; persönlich und auch mannschaftlich. Ich bin sehr froh über die aktuelle Situation und mir im Klaren, dass in dieser schwierigen Meisterschaft immer 100% Konzentration nötig ist.“ Hat sich für dich im Gegensatz zum vergangenen Jahr etwas verändert? „Im letzten Jahr hatte ich ein paar Startschwierigkeiten. Danach war die Saison eigentlich positiv, auch wenn wir am Ende das Ziel verfehlt haben, welches wir angepeilt hatten. Es war im Nachhinein gesehen vielleicht auch mehr drin. In diesem Jahr gab es ein paar taktische Änderungen, mit denen ich aber gut zurechtgekommen bin.“ 16
Wie passt dir die Gruppe, die sich in diesen Jahren geformt hat? Ein Team das aus vielen „Stammspielern“ besteht und in welcher alle Akteure, auch jene die nicht in der Stammformation stehen, für spielentscheidende Szenen gut sind? „Die Gruppe passt mir sehr. Wir sind eine Mannschaft, die auch wirklich zusammenhält und nicht nur in der Kabine, sondern auch außerhalb des Fußballs Spaß hat. Es ist eine gewisse Empathie entstanden die fußballerisch einen Mehrwert darstellt. Davon bin ich fest überzeugt. Weiters bin ich jedoch auch sicher, dass alle Spieler die Qualität haben, um der Mannschaft auf dem Feld zu helfen. Alle sind bereit alles zu geben und der Teamspirit ist großartig. Das sieht man auch am Wochenende.“
In einer Gruppe B der Serie C, welche wohl eher einer Serie B ähnelt. Viele nennen diesen Kreis bereits eine B2. „Ich glaube man muss nur die Resultate begutachten um zu verstehen, dass es sich um eine extrem schwierige Gruppe handelt. Viele ambitionierte Vereine spielen Woche für Woche tollen und spektakulären Fußball. Zudem gibt es auch immer wieder überraschende Ergebnisse. Ich kann nicht beurteilen, wie die beiden anderen Kreise sind. Unsere Gruppe ist jedenfalls technisch sehr anspruchsvoll und ich bin davon überzeugt, dass das Level im Vergleich zu den letzten beiden Jahren weiter gestiegen ist.“ Erzähle uns etwas von Alessandro Fabbri, dem Profifußballer… „Ich bin im Jugendsektor von Rimini aufgewachsen, wo ich vier Saisonen lang
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Genusszeit daheim
gespielt habe. In der Saison 2010/2011 kickte ich in 28 Partien bei Santarcangelo und feierte als 20-jähriger den Aufstieg in die Serie C2. Dort bin ich auch in den beiden darauffolgenden Jahren geblieben und konnte 57-Mal das Feld betreten und einen Treffer bejubeln. Aufgrund der Vereinssituation musste ich 2013/2014 wieder vom Amateurfußball starten. Eine schwierige Situation, wahrscheinlich die schwierigste in meinem bisherigen Fußballerleben, wo ich auch kurz über das Karriereende nachgedacht habe. Doch ich schaffte es mich zu motivieren und wagte in der Oberliga einen Neustart. Mit Samperiana spielte ich 34-Mal und erzielte 6 Treffer. Daraufhin folgten drei Saisonen in der Serie D bei Mezzolara (25 Einsätze), Ribelle (37 Einsätze und 7 Tore) sowie Mestre.“ Und bei Mestre war Mauro Zironelli, nun bei Modena beschäftigt, dein Trainer. Er machte dich in Mestre zu einem der wichtigsten Spieler und zu einer Schlüsselfigur, die du in der Saison des Aufstieges von der Serie D in die Serie C 2016/2017 innehattest. Mit 32 Spielen und einem Treffer trugst du maßgeblich zum Aufstieg bei. Und auch in der darauffolgenden Saison kamst du auf 34 Einsätze, 2 Treffer und 3 Assists in der Meisterschaft, sowie 2 Einsätze und 1 Treffer im Italienpokal. Diesen Treffer erzieltest du gegen den FC Südtirol, am 13. August 2017. Für Experten galtest du als einer der besten Abwehrspieler der gesamten Liga. „Ja, es war eine tolle Erfahrung. Schön und emotional. Für mich war es die Bestätigung, dass ich die Qualität hatte, im Profifußball bestehen zu können. Eine wichtige persönliche Genugtuung.“ Was macht Alessandro Fabbri außerhalb des Fußballfeldes? „Ich mag es hier in Südtirol. In meiner Freizeit gehe ich auch gerne mal raus in die Luft und genieße die Zeit, auch in den Bergen. Ich komme aus Rimini, mir gefällt das Meer, doch auch in den Bergen lässt es sich leben. Das Lebensklima hier ist sehr hoch.“
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SIMON GIETL ALPINIST UND BERGFÜHRER
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Als 20-jähriger feierte ich mit Santarcangelo den Aufstieg in die Serie C2. Dort bin ich auch in den beiden darauffolgenden Jahren geblieben und konnte 57-Mal das Feld betreten und einen Treffer bejubeln. Aufgrund der Vereinssituation musste ich 2013/2014 wieder vom Amateurfuball starten. Eine schwierige Situation, wahrscheinlich die schwierigste in meinem bisherigen Fuballerleben, wo ich auch kurz über das Karriereende nachgedacht habe. Doch ich schaffte es mich zu motivieren und wagte in der Oberliga einen Neustart.
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Pignolicchio 170 cm 71 kg Linker Außenspieler
MEIN LIEBLINGS… Spieler Gericht Getränk Mannschaft Film
Marcelo Lachs in Sesamkruste Gin Tonic Juventus Inception
ÜBER MICH
Auto Fußballschuhe Wohnort Familienstand
Alfa Giulietta Nike Mercurial Rimini Freundin
WER GEWINNT: Champions League Serie A Serie C
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K abinengeflu ster In der Kabine sitze ich neben Vinetot und Rover Der schnellste Mitspieler Rover Den besten Schuss hat: Casiraghi Der beste Dribbler Turchetta Der beste Kopfballspieler Romero Der erste beim Training Il capitano Fink Gibt am meisten Geld für Kleidung aus Turchetta Immer einen tollen Spruch auf Lager hat Gatto Am öftesten beim Physiotherapeuten ist Morosini Der unordentlichste Spieler ist Sicherlich Vinetot Die beste Ausdauer hat Tait Der Intellektuelle Außer mir? Romero Das schönste Tattoo Casiraghi
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Du hast auch einen Universitätsabschluss in Internationalen Beziehungen. Wie willst du diesen später einmal nutzen? „Vor zwei Jahren habe ich das Studium abgeschlossen und wollte eigentlich noch einen Masterstudiengang dranhängen. Doch diese sind alle für Vollzeitstudenten gedacht und deshalb habe ich dieses Ziel zwischenzeitlich auf Eis gelegt. Den Abschluss brauche ich zurzeit nicht, doch ich bin mir sicher, dass er mir nach der fußballerischen Karriere behilflich sein wird.“ Wie wichtig war der Sport für deinen schulischen Abschluss? „Ich würde ihn als wertvoll bezeichnen. Wer Sport treibt, kann Motivation, Engagement, Problemlösungskompetenzen in sein Studium einbringen und ist damit im Vorteil. Sport war auch mein Thema der Abschlussarbeit: „Die Anwendung des Sports als diplomatisches Hilfsmittel“. Also die Bedeutung des Sports, der auf höchster Ebene dazu beitragen kann, das Leben vieler Menschen zu verbessern.“ Sport als „internationaler Botschafter“ sozusagen?
„Richtig. Ich habe mir viele case history angeschaut. Es genügt an die Wichtigkeit des Tischtennissports für die Beziehung zwischen China und den USA zu denken. Die Geschichte lehrt uns, dass Sport nicht nur ein Spiel oder ein Wettbewerb, sondern ein soziales Phänomen ist, das auf bestimmten Ebenen das Schicksal der Menschen bestimmen kann.“ Was ist für dich Sport? „Sport hat viele Facetten. Man muss in ausüben und verstehen lernen. Sport ist für mich ein wichtiger sozialer Aspekt, Aggregation von Ideen und Kulturen und vieles vieles mehr.“ Deine nahe Zukunft, deine Ambitionen und Ziele? „Ich würde gerne weiter mit und in diesem Club, der eine tolle Realität darstellt, wachsen. Ich würde gerne noch das neue Stadion kennenlernen und als Teil der Mannschaft darin spielen. Das ist glaube ich auch das Ziel mehrerer meiner Mannschaftskollegen. Ohne dabei außer Acht zu lassen, dass der Fußball ein schnelllebiges Geschäft ist, in welchem vieles nicht vorhersehbar ist. Was man tun kann ist jedoch tagtäglich hart an seine Ziele zu glauben und dafür zu arbeiten.“
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Energiegeladen Alperia fördert den Sport in Südtirol. Alta tensione Alperia dà la carica allo sport.
www.alperia.eu19
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e il gruppo “Provengo dall’esperienza all’Inter Primavera. Un percorso che mi ha dato tanto, sia in positivo che in negativo. All’inizio più in negativo perché ero entrato in un mondo che pensavo non fosse il mio, avevo trovato diverse difficoltà. Poi mi sono ambientato molto bene e con il tempo mi sono tolto diverse soddisfazioni, anche perché abbiamo vinto due scudetti, siamo riusciti a fare molto bene e ho trovato spesso la via del gol. Un percorso che mi ha arricchito molto”.
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La nostra forza
e il gruppo Soprannome Altezza Peso Ruolo Giocatore preferito Piatto preferito Bevanda preferita Squadra preferita Film preferito
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La Champions League La Serie A La Serie C
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Sono seduto vicino a Mazzocchi e Fabbri Il più veloce Petrella Il tiro più forte Ierardi Il più tecnico Berardocco Il colpo di testa migliore Romero Il primo all’allenamento Fink Il più dispendioso per il vestire Vinetot Il più scherzoso Turchetta Più spesso sul lettino Morosini Il più disordinato Davi Il più resistente Tait Il più colto Fabbri Il tatuaggio più bello Tait 22
È arrivato in biancorosso dopo i festeggiamenti per la promozione in B del Pordenone di Attilio Tesser (mister biancorosso dal 2001 al 2003) e il primo settembre scorso, al “Druso”, nella prima gara interna stagionale dell’FCS contro il Carpi (2-3), ha messo a segno il suo primo gol tra i professionisti, al 46’ per i momentaneo 1-1. 12 presenze in casacca neroverde dal gennaio scorso a fine stagione per l’attaccante nato il 20 febbraio 1999 a Motta di Livenza, in provincia di Treviso. Matteo Rover al Südtirol è arrivato in estate a titolo temporaneo, con la formula del prestito annuale dopo una stagione divisa in due: prima nel Vicenza e poi nel Pordenone. 185 cm di altezza per 77 kg di peso forma, attaccante di piede destro, che può essere utilizzato come seconda punta o come attaccante esterno in un tridente. Cresciuto inizialmente nel settore giovanile della società di “casa”, vale a dire la Liventina, nell‘estate del 2015 approda nel settore giovanile dell‘Inter, che ne acquista il cartellino a titolo definitivo.
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Matteo Rover abbraccia mister Stefano Vecchi ai tempi dell’Inter Primavera L’esperienza all’Inter cosa ti ha lasciato e come ti ha arricchito? “L’esperienza all’Inter mi ha dato tanto, sia in positivo che in negativo. All’inizio più in negativo perché ero entrato in un mondo che pensavo non fosse il mio, avevo trovato diverse difficoltà. Poi mi sono ambientato molto bene e con il tempo mi sono tolto diverse soddisfa-
zioni, anche perché abbiamo vinto due scudetti, siamo riusciti a fare molto bene e ho trovato spesso la via del gol. Un percorso che mi ha arricchito molto”. Nella stagione 2015/2016 hai messo a segno 14 gol in 19 partite con la formazione under 17 nerazzurra. A seguire, sempre in forza all‘Inter, due campio-
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Matteo, quando e come hai cominciato a giocare a calcio? “Ho iniziato a giocare a calcio quando avevo cinque anni, di mia spontanea volontà, perché già a quell’età iniziavo a calciare il pallone, tanto che i miei genitori mi dissero: “Dai proviamo ad andare a giocare in qualche società…” e così sono andato nella squadra del mio paese a Salgareda. Si chiama “Team Biancorossi” e adesso milita in prima categoria, una squadra non di grandi dimensioni. Ho iniziato a giocare lì. Ho conosciuto un gruppo di persone preziose e insieme abbiamo fatto un percorso di cinque anni. Poi sono passato alla Liventina, società affiliata all’Inter e per questo motivo poi sono approdato, nel 2015, alla Primavera nerazzurra, dove sono stato 3 anni, anche con mister Stefano Vecchi ed è arrivato l’azzurro under 18, con la chiamata di Paolo Nicolato per Italia-Danimarca giocata ad Empoli. Il mio percorso è sempre andato in crescita e, in questi anni, mi sono tolto diverse soddisfazioni. L’anno scorso ho passato i primi 6 mesi a Vicenza, poi a Pordenone e ora sono qui al Südtirol, con tanta voglia di fare bene” .
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nati Primavera (stagioni 2016-2017 e 2017-2018), con Stefano Vecchi allenatore, insieme al quale ti sei tolto delle grandi soddisfazioni: cosa ricordi di queste tre annate? “Con la Primavera ho vinto due scudetti di categoria, un Torneo di Viareggio e una Supercoppa di categoria, collezionando complessivamente 67 presenze con 16 reti e 7 gli assist-gol. Nella scorsa stagione la mia prima esperienza in un campionato maggiore, in serie C, dapprima in forza al Vicenza, con una presenza in campionato e 2 in Coppa Italia di serie C e poi, nel girone di ritorno, sono andato in forza al Pordenone, collezionando 13 presenze in campionato e una in Supercoppa di categoria. Con i friulani ho raggiunto la promozione in serie B. Qui ho segnato i primi gol e spero di poter essere il più possibile utile alla causa della squadra e della società, in un ambiente ottimale sotto tutti i punti di vista”. Sei giovane, ma, a livello di approccio mentale, hai già una discreta esperienza per la categoria… “L’anno scorso sono andato a Vicenza e ho trovato poco spazio perché la categoria è appunto molto tosta, dura e fisica. Poi ho trovato più spazio a gennaio al Pordenone, dove ho fatto un buon numero di partite. Mi sono trovato abbastanza bene e ora mi sono ambientato al Südtirol. Qui sto veramente bene”.
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Questa serie C la consideri anche tu una sorta di B2, soprattutto il girone B? “Sì, soprattutto il nostro girone. L’ho già visto l’anno scorso e quest’anno è diventato ancor di più una B2. Un girone tosto perché ci sono davvero tante squadre che possono vincere il campionato e anche con le ultime della
SONO CRESCIUTO CALCISTICAMENTE NEL TREVIGIANO, DOVE SONO NATO, SONO APPRODATO ALL’INTER VINCENDO DUE SCUDETTI PRIMAVERA E UN TORNEO DI VIAREGGIO CON MISTER VECCHI. LO SCORSO ANNO LA GAVETTA
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A VICENZA, PRIMA DI TROVARE SPAZIO A PORDENONE NELLA GALOPPATA VERSO LA SERIE B. QUI MI TROVO MOLTO BENE: OGNI GIORNO LAVORO PER MIGLIORARMI ED ESSERE UTILE ALLA SQUADRA: QUESTI SONO I
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classe non è così scontato fare risultato, proprio come in una categoria maggiore. Le difficoltà si trovano sia con le prime, sia con chi lotta per la salvezza”. Uno dei punti di forza di questa squadra è il gruppo. Avete dimostrato che pur entrando dalla panchina siete subito in partita e riuscite a fare la differenza… Sei d’accordo? “Sì, sì sono veramente d’accordo perché lo diciamo tutti, ogni giorno: la cosa più importante è il gruppo e poi viene il singolo. Cerchiamo di aiutarci sempre, sia chi gioca dall’inizio sia chi parte fuori, perché, come si è visto spesso, quelli che entrano dopo riescono a risolvere le partite e questo approccio produce punti pesanti. Bisogna essere pronti a tutto, sia che si giochi dall’inizio, sia che si parta dalla panchina. La forza del gruppo è proprio questa: darsi una mano sempre, dal primo all’ultimo, dal primo all’ultimo momento”. Il momento top della tua “giovane” carriera? “Il ricordo che mi viene subito in mente è quando abbiamo vinto la finale scudetto con la Primavera dell’Inter, era il secondo anno di fila che la vincevamo. Ripetersi non era facile, ma è un bel ricordo anche perché sono entrato e ho segnato il gol del 2-0. È stata una gioia personale ma penso anche di tutto il gruppo visto che siamo riusciti a vincere in uno stadio importante come il Mapei e contro la Fiorentina che aveva giocatori che ora giocano in Serie A. Questo è stato il punto massimo della mia soddisfazione, però ci sono stati anche altri eventi importanti come semplici vittorie in campionato. Anche l’anno scorso quando abbiamo vinto il campionato in Serie C a Pordenone, è stato comunque uno degli episodi più importanti della mia carriera”. Quali sono i tuoi obiettivi, aspirazioni? “La mia aspirazione è, fin da piccolo, di giocare in Serie A. So che è molto difficile. Bisogna dimostrare in un campionato come questo di avere delle doti per andare su. Ogni giorno lavoro per migliorarmi ed essere utile alla squadra, questi sono i miei obiettivi principali”. Per chi fai il tifo? “Ho vestito per tre anni la maglia dell’Inter, ma il mio tifo è al di là della maglia: tifo per il Milan”.
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der Zusammenhalt und der Teamspirit Der 20-jährige Angreifer stieß im Sommer zum FC Südtirol. Kurz zuvor hatte er unter Coach Attilio Tesser mit Pordenone den Meisterschaftsgewinn und den Aufstieg in die Serie B gefeiert. Lange benötigte Rover nicht, sich den Fans vorzustellen: Am 1. September erzielte er nämlich bereits seinen ersten Treffer im FCS-Trikot. Es war dies auch gleichzeitig sein erstes Profitor, auf welches noch weitere folgten und folgen werden.
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der Zusammenhalt und der Teamspirit Spitzname Größe Gewicht Position
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ÜBER MICH
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WER GEWINNT
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Matteo, wann hast du mit dem Fußballspielen begonnen? „Ich habe mit fünf Jahren begonnen, beim ‚Team biancorossi‘ in meinem Heimatort Salgareda Fußball zu spielen. Es war jedoch nichts Gezwungenes, da ich bereits im Kindesalter immer mit einem Ball kickte und meine Eltern mich deshalb im Heimatverein einschrie-
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In der Kabine sitze ich neben Mazzocchi und Fabbri Der schnellste Mitspieler Petrella Den besten Schuss hat Ierardi Der beste Dribbler Berardocco Der beste Kopfballspieler Romero Der erste beim Training Fink Gibt am meisten Geld für Kleidung aus Vinetot Immer einen tollen Spruch auf Lager hat Turchetta Am öftesten beim Physiotherapeuten ist Morosini Der unordentlichste Spieler ist Davi Die beste Ausdauer hat Tait Der Intellektuelle Fabbri Das schönste Tattoo Tait 28
Der 20-jährige Angreifer stieß im Sommer zum FC Südtirol. Kurz zuvor hatte er mit Pordenone unter Coach Attilio Tesser den Meisterschaftsgewinn und den Aufstieg in die Serie B gefeiert. Lange benötigte Rover nicht, um sich den Fans vorzustellen: Am 1. September erzielte er nämlich seinen ersten Treffer im FCS-Trikot, als er in der 46. Spielminute gegen Carpi zum momentanen 1:1 Ausgleich einnetzte. Es war dies auch gleichzeitig sein erstes Profitor, auf welches noch viele weitere folgen werden. Im vergangenen Jahr spielte der - bei Inter Mailand unter Vertrag stehende - Stürmer bei Vicenza und Pordenone. Matteo ist 1,85m groß und am 20. Februar 1999 in Motta di Livenza, in der Provinz Treviso geboren. Er kann als Stürmer oder Außenspieler eingesetzt werden, ist ein Rechtsfuß und fußballerisch in seinem Heimatort aufgewachsen. Wir haben uns mit dem sympathischen und ruhigen Torjäger unterhalten.
Den ersten Profitreffer vergisst man nicht. Das Trikot des Spiels gegen Carpi bekommt deshalb einen besonderen Platz im Hause Rover.
Du bist zwar noch jung, hast aber bereits eine gewisse Erfahrung in der Kategorie … „Von Inter wechselte ich wie angespro-
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In der Saison 2015/2016 hast du in 19 Spielen der U17 14 Treffer erzielt. In den beiden darauffolgenden Jahren in der Primavera-Mannschaft warst du
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Was hat dir die Erfahrung bei Inter Mailand gebracht? „Ich habe positive sowie negative Erinnerung an meine Zeit bei Inter. Nicht einfach waren die ersten Monate, als ich dachte, dass diese Welt nicht die meine wäre. Ich hatte diverse Schwierigkeiten. Dann habe ich mich jedoch eingelebt und es geschafft, auch aufgrund der Tore und Siege zweier Meisterschaften, die Freude am Fußball wiederzufinden.“
ebenfalls ein wichtiger Spieler. Dein damaliger Coach war Stefano Vecchi … „Mit der Primavera-Mannschaft von Stefano Vecchi haben wir zwei Meisterschaften, ein Viareggio-Turnier und einen Supercup gewonnen. Ich habe dabei insgesamt 67 Spiele bestritten und 16 Tore erzielt sowie 7 Torvorlagen gegeben. Danach bin ich in den Erwachsenenfußball gewechselt und habe zuerst bei Vicenza gespielt. In der Serie C-Mannschaft kam ich auf einen Einsatz in der Meisterschaft und zwei Einsätze im Italienpokal. In der Rückrunde wechselte ich zu Pordenone, wo es besser lief und ich 13-mal den Rasen betrat. Auch im Supercup kam ich einmal zum Einsatz. Mit der Mannschaft aus dem Friaul gewannen wir auch die Meisterschaft. Nun bin ich beim FCS und konnte bereits die ersten Tore erzielen. Ich hoffe, dass ich dem Verein von Nutzen sein kann und will mich weiter verbessern. Die Voraussetzungen hierfür sind gegeben.“
ben. Nach 7-8 Jahren wechselte ich zur Juventina Gorghense, einem Satellitenverein von Inter Mailand. Das war auch der Grund, wieso ich dann die Möglichkeit bekam, zu Inter zu wechseln und dort für drei Jahre zu spielen. Ich spielte in der Primavera unter Coach Stefano Vecchi. In der vergangenen Saison wechselte ich zuerst zu Vicenza und im Winter zu Pordenone. Nun bin ich beim FC Südtirol und motiviert, eine erfolgreiche Saison zu spielen.“
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chen zu Vicenza in die Serie C, wo ich aber wenig Spielzeit erhalten konnte. Ich habe gemerkt, dass die Drittligameisterschaft sehr anspruchsvoll ist. In Pordenone habe ich in der Rückrunde mehr gespielt und war damit zufrieden. Nun bin ich hier in Bozen und habe mich gut eingelebt. Es geht mir hier sehr gut und ich will mich Schritt für Schritt verbessern.“ Die Serie C ist in diesem Jahr sehr hart und wird als eine Art B2 genannt. Wie siehst du das? „Da gebe ich dir Recht. Vor allem in unserem Kreis gibt es viele gute Spieler und traditionsreiche Mannschaften. Ich habe es bereits im Vorjahr mitbekommen und es hat sich auch in dieser Spielzeit bestätigt. Viele Teams können die Meisterschaft gewinnen und es ist gegen jeden Gegner schwer, Punkte zu holen.“ Eine Stärke dieser Mannschaft ist der Zusammenhalt. Ihr habt gezeigt, dass auch die vermeintlichen Auswechselspieler Spiele von der Bank aus entscheiden können. Bist du mit dieser Aussage einverstanden? „Ja, und wir wissen das auch alle. Wir
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sagen es immer wieder: das Kollektiv ist entscheidend und steht vor dem einzelnen Spieler. Da passt auch der Satz, der in unserer Kabine geschrieben steht. (Don’t aspire to be the best on the team, aspire to be best for the team, Anm.d.Red.) Wir schauen, uns gegenseitig immer zu helfen, zu motivieren, denn es passiert oft, dass Spieler die nicht in der Startelf stehen, Spiele entscheiden. Das sind wichtige Punkte die am Ende den Ausschlag geben.“ Der Top-Moment in deiner noch jungen Karriere? „Als allererstes fällt mir dabei der Gewinn des Finalspiels der Primavera-Meisterschaft mit Inter ein. Es war der zweite Sieg in Folge und ich habe den Treffer zum 2:0 erzielt. Wir spielten gegen Fiorentina, die viele Spieler in ihren Reihen hatten, die nun in der Serie A spielen. Ein toller Moment für mich und die ganze Mannschaft, im Mapei-Stadium den Pokal in die Höhe stemmen zu dürfen. Es gab aber auch noch andere tolle Momente, wie einzelne Siege in der Meisterschaft und natürlich auch der Aufstieg mit Pordenone in die Serie B.“
Welche sind deine persönlichen Ziele? „Mein Kindheitstraum ist es, einmal in der Serie A aufzulaufen. Ich weiß, dass das sehr schwierig ist. In Meisterschaften wie der Serie C muss man sich beweisen und zeigen, dass man die Fähigkeiten dazu hat, höher spielen zu können. Ich arbeite jeden Tag
daran, mich zu verbessern und so meinen Beitrag zu leisten. Auch das ist für mich wichtig, der Mannschaft weiterzuhelfen.“ Du bist Fan von ... „Auch wenn ich bei Inter Mailand gespielt habe, bin ich Fan vom AC Mailand.“
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PIERLUIGI BRIVIO
UN NAVIGATO NUMERO UNO ALLA GUIDA DEI PORTIERI Il preparatore dei portieri di Stefano Vecchi è cresciuto calcisticamente nel Milan e nell’Atalanta. Ha una carriera prestigiosa tra i pali: la Serie A con il Vicenza, con tanto di semifinale di Coppa delle Coppe persa con rammarico in casa del Chelsea allo Stamford Bridge il 16 aprile 1998. Ancora A a Venezia e B con Vicenza, Venezia, Genoa, Napoli, Pescara e Mantova.
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Le persone alle quali è più affezionato, che hanno accompagnato la sua carriera e che le hanno trasmesso qualcosa di significativo… “Sinceramente tutte le persone che ho incontrato mi hanno lasciato qualcosa, sia dal lato professionale che dal lato umano. Magari da ragazzo i primi step erano più il convivere e condividere gli spazi con il gruppo, perché ti facevano crescere. Poi con il tempo magari anche la professionalità e gli insegnamenti tecnico - tattici che gli allenatori mi hanno trasmesso. Sicuramente devo tanto agli anni di Vicenza, quindi a Francesco Guidolin e ad Ernesto Galli, che mi hanno dato la possibilità di diventare da comprimario a titolare. A loro devo tanto anche per quanto riguarda l’acquisizione della giusta mentalità professionistica, della predisposizione al lavoro, al sacrificio, all’intensità”. C’è un momento nella sua carriera che ricorda in modo particolare? “L’inaspettata conquista della Coppa Ita-
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lia nella stagione 1996/97, che ho vissuto, come detto, da titolare, ha spinto il Vicenza di Guidolin nell’arena europea della Coppa delle Coppe. Una semifinale persa contro il Chelsea di Vialli e Zola ha consegnato l’impresa biancorossa alla storia. Sicuramente la semifinale persa con il Chelsea è stata forse l’apice della carriera europea e l’apice della delusione. Più che altro perché quel calcio sembrava talmente lontano e invece vivendolo step by step, arrivando fino alla semifinale da protagonisti, abbiamo preso coscienza e conoscenza di noi e del fatto che non è così impossibile arrivarci”. La stagione 1997/98 è tra quelle segnate in rosso nella storia del Vicenza… “La terza stagione in serie A è destinata a lasciare il segno: arrivano Pasquale Luiso, Roberto Baronio, Francesco Coco, Arturo Di Napoli, Lamberto Zauli, Marco Schenardi, Lorenzo Stovini e Massimo Ambrosini. In campionato, l’inizio è tranquillo ed in linea con le aspettative, pur senza i picchi di risultati e rendimento toccati l’anno precedente; in Coppa Italia c’è invece da ingoiare una pesante eliminazione per mano del Pescara, squadra di Serie B”.
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Mister Brivio, ci racconta la sua carriera tra i pali? “Ho iniziato a giocare nel settore giovanile del Milan, perché abitavo a Milano. Sono rimasto in rossonero fino ai giovanissimi, poi mi sono trasferito a Bergamo, dove ho fatto il provino con l’Atalanta e sono stato preso. Sei anni di Atalanta, di cui due e mezzo di Primavera, ma sempre arruolato in prima squadra. Poi il prestito a metà stagione al Palazzolo, il ritorno all’Atalanta per poi andare nuovamente al Palazzolo e, questa volta, ci resto cinque anni: due in C2 e 3 in C1 con circa 130 presenze. Nel 1994 passo al Vicenza, dove passo i primi due anni e mezzo a fare il tifo e a sgomitare per prendere il posto. Poi arriva la vittoria della Coppa Italia, da titolare e seguono altri tre anni da primo portiere. Passo al Venezia, dopo due anni ritorno in B, vinciamo il campionato, vado al Genoa e poi a Napoli. Il Napoli fallisce e sono costretto ad andare via, quindi vado a Pescara e poi a Mantova, sempre in Serie B, dove perdiamo la finale con il Torino. Dopodiché mi avvicino a casa
e faccio gli ultimi tre anni in Serie C, uno a Monza e due al Pergocrema”.
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Proseguiamo il nostro viaggio all’interno dello staff tecnico di mister Stefano Vecchi. Dopo aver conosciuto, nel numero precedente del nostro periodico, il vice allenatore Aldo Monza, ora è la volta di colui che si occupa dei portieri. Pierluigi Brivio, 50 anni compiuti il 21 maggio, alle spalle ha una carriera importante tra i pali, forte dei suoi 184 cm di altezza: in serie A 73 presenze con le maglie di Vicenza (dal ’95 al ’99, 70 gettoni) e Venezia (2001/2002: 3 presenze), e 157 in serie B (Vicenza 1994/1995, 1 presenza e 1999/2000, 34 presenze), Venezia (2000/2001, 20), Genoa (2002/2003, 35), Napoli (2003/2004, 5) Pescara (2004/2005, 17) e Mantova (2005-2007, 45) e poi quasi 180 presenze in serie C. Da tecnico dei portieri l’esperienza vera è cominciata a Portogruaro nel 2010/2011 con mister Viviani, poi il Monza, fino al 2014, un anno all’Albinoleffe, prima del periodo all’Inter Primavera.
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In Europa, però … “Il sorteggio europeo è abbastanza duro e ci riserva lo scontro con i polacchi del Legia Varsavia. Nel primo tempo è già 2-0, a segno Luiso e Ambrosetti. Il doppio vantaggio dura sino al termine. Amministriamo con tranquillità il match di ritorno in Polonia. Il Legia, caricato dal suo pubblico, riesce solo a dimezzare lo svantaggio, con un gol di Kacprzak, facendosi poi superare in contropiede, a tre minuti dalla fine, dal gol di Zauli, che spinge Vicenza agli ottavi di finale contro lo Shaktar Donetsk, squadra ucraina. 3-1, doppietta di Luiso, rete di Beghetto e gol della bandiera dell’ucraino Zubov in trasferta e 2-1 al Menti, con gol del solito Luiso e di Viviani inframmezzati dal momentaneo pareggio di Atelkin.” Arriviamo ai quarti di finale di quella Coppa delle Coppe… “Il sorteggio pone di fronte ai biancorossi il Roda Kerkrade, squadra olandese. All’andata fuori casa finisce 4-1 per noi. Il tornante Schenardi realizza gli assist per i primi due gol di Luiso e Belotti. Luiso si ripete a cinque minuti dalla fine del primo tempo, sfruttando un assist di Zauli, che si ripete nella ripresa ed apre la strada al gol dell’uruguagio Otero. Il gol della bandiera dei gialloneri è ad opera di Peeters. A Vicenza, il ritorno finisce 5-0, con cinque marcatori diversi: Luiso, Firmani, Mendez, Ambrosetti e Zauli”. A questo punto il Vicenza era pronto a giocarsi la sua prima finale europea e condivide la stessa urna con Chelsea, Stoccarda e Lokomotiv Mosca, a soli tre anni dal ritorno in serie A. Brivio, Belotti, Mendez, Dicara, Viviani, Schenardi, Di Carlo, Ambrosini, Ambrosetti, Zauli, Luiso. Ecco gli undici in campo la sera del 2 aprile 1998. Vicenza e l’Italia del calcio si fermano: i biancorossi di Guidolin sfidano il Chelsea per la semifinale di andata di Coppa delle Coppe. Proprio il Chelsea “italiano”, che schiera gente come Zola, Leboeuf, Di Matteo e Vialli, e che solo qualche mese addietro ha licenziato l’altro mezzo “italiano” del gruppo, l’allenatore Gullit, per affidarsi alle doti da mister dello stesso Vialli, primo allenatore-giocatore italiano arrivato a giocarsi una semifinale europea. “Riusciamo a tenere testa ai “Blues”, portandoci in vantaggio al 15’ con un gol capolavoro di Lamberto Zauli. Finisce 1-0. Decisivo il ritorno allo Stamford Bridge…”. Nel ritorno al 32’ il gol di Luiso, che riceve da Ambrosetti e piazza un secco diagonale a mezz’altezza: De Goey è battuto. 34
Al Chelsea servono tre gol per giungere in finale: purtroppo, il primo arriva dopo soli tre giri di lancette. Il marcatore è l’uruguagio Poyet. Nella ripresa progressione sull’out destro di Vialli, cross al centro per Zola, che, tutto solo a centro area, può comodamente incornare in rete il pallone del 2-1. Vialli sostituisce Morris con l’esperto Hughes. Al 76’, l’ex attaccante di Manchester e Barcellona sfrutta un lunghissimo rilancio di De Goey e insacca in diagonale incrociato di sinistro… “Il 3-1 allo Stamford Bridge è stato duro da digerire, tanto che abbiamo chiuso la stagione ad un solo punto dalla retrocessione, con le energie che ci erano state assorbite dall’impegno europeo…”. Quando ha cominciato a fare l’allenatore dei portieri e come? “È stato nell’ultimo anno da giocatore al Pergocrema tra i 39 e i 40 anni. Avevo iniziato come tutor a due ragazzi, di cui uno Simone Colombi che sta facendo carriera in B e da quel momento ho iniziato a preparare i lavori e a condividerli con l’allenatore dei portieri. Poi la prima stagione e vera e propria esperienza in questo ruolo. Ho cominciato piano piano e ormai sono dieci anni”. Quando è iniziato il rapporto con Vecchi? Come vi siete conosciuti? “Con Stefano (Vecchi ndr) abitiamo a 3-4 km di distanza e quindi ci siamo sempre incontrati sui campi. Tra bergamaschi c’è sempre stato un feeling particolare. L’anno in cui ci siamo trovati, io ero a Pergocrema e lui alla Tritium. Lui aveva vinto la C2, mentre noi ci eravamo salvati. Il Presidente del Pergocrema voleva fare una fusione con la Tritium e quindi mi sono ritrovato in ufficio dal presidente con Stefano per fare due chiacchiere sulla stagione successiva. Non si svi-
luppò nulla, ma quello è stato il primo confronto, parliamo del 2010. Al suo secondo anno all’Inter, dopo la partenza del bolzanino Paolo Orlandoni, mi ha portato con lui e da lì abbiamo iniziato a collaborare, anche perché c’è sempre stata questa voglia di lavorare insieme”. Come si trova in questa realtà? “All’FCS mi trovo sicuramente bene, è una realtà che sta crescendo. Una realtà che ha voglia di prendersi spazio, non in modo forte e clamoroso, ma in modo pacato. Ci sono tutti i presupposti per fare bene. È sicuramente un progetto che ogni anno aggiunge un mattoncino, forse anche dei mattoni più grossi e questa cosa mi piace e la condivido moltissimo. La distanza da casa riesco a gestirla, anche se ho dovuto organizzarmi”. Tecnicamente Cucchietti, tecnicamente Taliento, tecnicamente Grbic? “Tommaso Cucchietti, tecnicamente, è molto pulito nel modo di stare in porta e nella tecnica di parata. È apparentemente equilibrato ma anche lui vive tensioni e ansie che è giusto che nel nostro lavoro ci siano. È giusto che le viviamo, le conosciamo e cresciamo insieme a loro e comunque è un portiere affidabile. Roberto Taliento è un portiere che lavora spesso sulle anticipazioni di quello che succede ed è una grande qualità, a volte, però, ti porta a impostare un gesto prima che possa avvenire il tiro e su questo ci stiamo lavorando. È un ragazzo con grande voglia di fare ed è anche lui molto affidabile, lo ha dimostrato nel poco spazio ufficiale che ha avuto in Coppa Italia e lo dimostra ogni giorno in allenamento. Con il giovane e motivato Kristian Grbic compongono un bel gruppo di lavoro, stiamo iniziando a capire l’obiettivo, ovvero portare via il più possibile di positivo da questa stagione”.
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PIERLUIGI BRIVIO EIN ERFAHRENER TORMANN ALS LEHRMEISTER UNSERER TORHUTER
Der Tormanntrainer von Stefano Vecchi ist fußballerisch bei Milan und Atalanta aufgewachsen. Er kann auf eine prestigeträchtige Karriere als Schlussmann zurückblicken, zumal er in der Serie A, bei Vicenza, und in der Serie B, bei Venezia, Vicenza, Genoa, Napoli, Pescara und Mantova das Tor hütete. 36
Wer hat dir im Laufe deiner Karriere am meisten beigebracht? Oder wer waren die wichtigsten Menschen für deinen Werdegang? „Ehrlich gesagt haben mir viele sowohl auf professioneller als auch auf menschlicher Ebene etwas mitgegeben. Im jungen Alter ging es eher darum, sich im Team zu integrieren und Teil von etwas Größerem zu werden. Danach beginnt man, der Professionalität und den technischen bzw. taktischen Lektionen mehr Wert zuzuschreiben. Die Jahre in Vicenza, insbesondere unter der Führung von Francesco Guidolin und Ernesto Galli, waren sicherlich ausschlaggebend für mein Karriere. Sie machten mich nicht nur zum Stammtorhüter des Teams, sondern gaben mir auch in
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Sachen Mentalität, Arbeitskultur, Opferbereitschaft und Intensität viel mit.“ Auf welchen Moment in der Karriere blickst du besonders gerne zurück? „Auf den unerwarteten Triumph im Italienpokal der Saison 1996/97. Dank des Sieges konnten wir in der darauffolgenden Saison am Europapokal der Pokalsieger teilnehmen. Wir lebten einen Traum, der erst im Halbfinale sein Ende fand. Unser Gegner war niemand Geringeres als der FC Chelsea, angeführt von Italiens Elite-Spielern Gianluca Vialli und Gianfranco Zola. Diese doppelte Begegnung war sowohl der Höhepunkt meiner Erfahrung in Europa als auch die bitterste Enttäuschung meiner Karriere. Zu Beginn des Turniers hatten wir keine großen Erwartungen, doch dank harter und bescheidener Arbeit wurden wir uns unserer Fähigkeiten bewusst und kämpften uns bis unter die letzten vier.“ Die Saison 1997/98 ist somit sicherlich eine der wichtigsten in der Vereinsgeschichte von Vicenza… „Ganz bestimmt. In jener Saison kamen Pasquale Luiso, Roberto Baronio, Francesco Coco, Arturo Di Napoli, Lamberto Zauli, Marco Schenardi, Lorenzo Stovini und Massimo Ambrosini zu Vicenza. Die Anfangsphase war im Einklang mit den Erwartungen und ohne große Höhepunkte. Im Italienpokal kam jedoch das bittere Aus gegen Pescara, die damals eine Spielklasse tiefer spielten.“
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Coach Brivio, erzählen Sie uns etwas über Ihre Karriere als Profitorhüter … „Als gebürtiger Mailänder habe ich im Jugendsektor von Milan mit dem Fußballspielen begonnen. Nach einigen Jahren bei den „Rossoneri“ zog es mich nach Bergamo, wo ich – nach dem bestandenen Probetraining – meine Chance bei Atalanta erhielt. Ich spielte sechs Jahre im Jugendsektor der Schwarz-Blauen, zweieinhalb davon als Schlussmann deren „Primavera“. Nachdem ich auch schon konstant mit den Profis trainierte, kam es zu meinem ersten Wechsel – auf Leihbasis – zu Palazzolo. Nach einer kurzen Rückkehr zu Atalanta, der endgültige Wechsel zu den Himmelblauen. Nach fünf Saisonen bei Palazzolo, von denen zwei in der Serie C2 und drei in der C1, wagte ich im Sommer 1994 den Sprung zu Vicenza. In meinen ersten zweieinhalb Jahren bei den Lanerossi durfte ich
oft nur zusehen und als Motivator mithelfen. Doch ich gab nicht auf und holte im Frühjahr 1997 als Stammtorhüter den Italienpokal. Auf diesen Triumph folgten für mich zwei Jahre in der Serie A und eine Spielzeit in der Serie B als Nummer 1 von Vicenza. In der Saison 2000/01 – meiner ersten bei Venezia – gewannen wir die 2. Liga und stiegen somit in die Serie A auf. Nach der zweijährigen Erfahrung in der Lagunenstadt wechselte ich in den darauffolgenden Saisonen mehrmals Verein: zuerst Genoa, dann Napoli, Pescara und Mantova. In meinen letzten Karrierejahren zog es mich Richtung Heimat, weshalb ich eine Saison in Monza und zwei bei Pergocrema in der Serie C bestritt.“
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Nachdem den Lesern in der letzten Ausgabe der FCS News Vecchi’s rechte Hand Aldo Monza vorgestellt wurde, ist in dieser Auflage Torwarttrainer Pierluigi Brivio an der Reihe. Der 50-jährige Mailänder hat mit über 400 Profieinsätzen, von denen 73 in der italienischen Serie A, eine herausragende Goaliekarriere hinter sich. Nach den Erfahrungen als Torwarttrainer bei Portogruaro, Monza und Albinoleffe, begann im Sommer 2015 bei Inter Mailand die Zusammenarbeit mit Stefano Vecchi. Nun wollen sie auch in Südtirol gemeinsam erfolgreich arbeiten.
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In Europa wehte jedoch ein ganz anderer Wind … „Stimmt, auch wenn wir wirklich nicht von Losglück sprechen durften. In der ersten Runde musste wir gegen Legia Warschau ran. Das Hinspiel im„Menti“ gewannen wir mit 2 zu 0, welches wir im Rückspiel in Polen mit Bravour über die Runden brachten. In der nächsten Runde standen wir Shaktar Donetsk gegenüber. Gegen den ukrainischen Spitzenclub konnten wir uns auswärts mit 1 zu 3 und in Vicenza mit 2 zu 1 durchsetzen.“ Weiter ging es mit dem Viertelfinale … „Der Lostopf stellte uns die Niederländer des Roda Kerkrade gegenüber. Dank des Doppelpacks von Luiso und den Treffern von Belotti und Otero konnten wir in Holland einen 4 zu 1-Erfolg einfahren. Im Rückspiel feierten wir einen 5 zu 0-Kantersieg mit fünf unterschiedlichen Torschützen: Luiso, Firmani, Mendez, Ambrosetti und Zauli.“
Vicenza-Fans noch heute auswendig: Brivio, Belotti, Mendez, Dicara, Viviani, Schenardi, Di Carlo, Ambrosini, Ambrosetti, Zauli, Luiso. Am Abend des 2. April 1998 hatten es die Lanerossi mit einem sehr„italienischen“ Chelsea zu tun: Zola, Leboeuf und Di Matteo standen im Feld, Gianluca Vialli war seit einigen Wochen Spieler-Trainer der Londoner … „Dank eines Traumtores von Lamberto Zauli gingen wir zuhause nach nur 15 Minuten
in Führung. Wir brachten den Vorsprung über die Zeit und spielten uns somit den Finaleinzug im Stamford Bridge…“ Vicenza erwischte in der Heimstätte der „Blues“ einen ausgezeichneten Start und ging sogar mit 1 zu 0 in Führung. Die Weißroten hatten das Finale vor Augen. Chelsea ließ jedoch nicht locker und drehte nicht nur das Spiel, sondern auch die Qualifikation für das
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So stand Vicenza gemeinsam mit Chelsea, Stuttgart und Lokomotiv Moskau unter den besten vier. Die Startelf im Halbfinale gegen Chelsea kennen die
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Wie haben Sie und Coach Vecchi sich kennengelernt bzw. wie kam es zu dieser Zusammenarbeit? „Stefano (Vecchi, Anm.d.Red.) und ich wohnen nur 3-4 km entfernt. Wir trafen uns deshalb immer wieder auf den Fußballfeldern der Umgebung. Das Feeling unter uns „Bergamaschi“ ist etwas Beson-
Wie finden Sie sich beim FC Südtirol zurecht? „Hier, in dieser kontinuierlich wachsenden Realität, fühle ich mich sehr wohl. Der Verein hat große Lust, eine wichtige Rolle im italienischen Fußball anzustreben. Nicht in großen Tönen, sondern unaufgeregt und mit Kopf. Hier sind alle Bedingungen vorhanden, um gute Arbeit leisten zu können. Jahr für Jahr entwickelt sich der FC Südtirol weiter und fügt dem Puzzle di fehlen-
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den Teile hinzu. Eine Einstellung, die gut zu mir passt. Ich gebe zu, dass die Umstellung, nicht mehr zu Hause zu wohnen anfangs nicht leicht war, doch jetzt habe ich es ganz gut hinbekommen. Organisation ist gefragt.“ Was können Sie uns über Cucchietti, Taliento und Grbic sagen? „Tommaso Cucchietti hat eine feine Technik und steht gut im Tor. Nach außen hin wirkt er meist sehr gelassen, doch auch ihn lassen die Emotionen, die einem der Fußball geben kann, nicht immer kalt. Sie gehören einfach zum Torwartsein dazu und helfen beim Reifeprozess. Unterm Strich ist er ein sehr verlässlicher Torhüter. Roberto Taliento hat die große Gabe, gewissen Situationen im Voraus zu erkennen. Oft führt dieser Instinkt jedoch dazu, voreilige Entscheidungen zu treffen. Im Training zeigt er immer großen Einsatz und auch im Serie C-Pokalspiel gegen Feralpisalò gab er der Mannschaft einen sicheren Rückhalt. Die beiden Schlussmänner formen gemeinsam mit dem jungen und motivierten Kristian Grbic eine richtig coole Arbeitsgruppe. Jeder von uns hat das Ziel, in dieser Saison so viel wie möglich dazuzulernen.“
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Wann und wie wurden Sie zum Torwarttrainer? „Es geschah in meinem letzten Jahr bei Pergocrema. Ich war damals zwischen 39 und 40 Jahre alt und schlüpfte in die Rolle des Tutors für zwei junge Zöglinge. Einer von ihnen war Simone Colombi, der sich zurzeit in der Serie B einen Namen macht. Als es in jener Saison zum Trainerwechsel kam, wurde ich offiziell zum Torwarttrainer des Teams ernannt. Ich habe mich langsam aber sicher in diese Rolle versetzt und übe diesen Job nun schon seit zehn Jahren aus.“
deres. So richtig kreuzten sich unsere Wege dann als ich bei Pergocrema und er bei Tritium war. Stefano hatte gerade die Serie C2 gewonnen, während wir eine Liga höher den Klassenerhalt feierten. Der Präsident von Pergocrema wollte am Ende jener Saison die beiden Clubs vereinen. So kam es dazu, dass wir uns im selben Büro wiederfanden, um gemeinsame Zukunftspläne zu besprechen. Auch wenn aus der Fusion nichts wurde, gab es in jenem Jahr (2010, Anm.d.Red.) unseren ersten richtigen Kontakt. In seiner ersten Saison bei den Junioren von Inter hatte er den Bozner Paolo Orlandoni als Torwarttrainer. Als dieser den Club verließ, holte Coach Vecchi mich in seinen Trainerstab.“
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Finale: 3 zu 1 der Endstand … „Die 3 zu 1-Niederlage im Stamford Bridge war ein Schlag ins Gesicht. Wir beendeten die Meisterschaft mit nur einem Punkt Vorsprung auf die Abstiegszone. Die Spiele in Europa kosteten uns sehr viel Energie…“
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biancorosso fino al 2023 L’esplosivo terzino sinistro, vent’anni, cresciuto nelle giovanili, maturato alla Virtus Bolzano e tornato in estate all’FCS si è guadagnato sul campo l’estensione del contratto.
Simone Davi, giocatore cresciuto in biancorosso, maturato alla Virtus Bolzano, tornato all’FCS l’estate scorsa e promosso a pieni voti nella rosa della prima squadra, ha prolungato il primo contratto da professionista. L’accordo in scadenza nel giugno 2020 e stato esteso di tre anni, fino al giugno 2023. Nel primo scorcio di campionato i il difensore esterno ha avuto modo di mettersi in bella mostra quando è stato chiamato in causa, distinguendosi a più riprese, tanto da guadagnarsi sul campo il prolungamento del contratto. Nato a Bolzano il 16 settembre 1999 (178 cm x 73 kg di peso forma), Simone Davi è un terzino sinistro esplosivo e con grande
L’Amministratore Delegato Dietmar Pfeifer, Simone Davi e il Direttore Sportivo Paolo Bravo
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età e quindi degli ampi margini di crescita e miglioramento, ha convinto tutti: lo staff tecnico, ma anche evidentemente il sottoscritto delle sue indubbie qualità tecniche e umane. Siamo compiaciuti del fatto che il riconoscimento, importante, che si è meritato Simone faccia capo alla politica di valorizzazione dei giovani del movimento calcistico bolzanino, in particolare, e altoatesino, in generale. Siamo contenti di aver prolungato un altro contratto fino al 2023, proseguendo sulla linea tracciata dalla società”.
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poi in qualsiasi altro ambito della società. Sono orgoglioso di aver prolungato il contratto, consapevole di avere ancora molto da imparare, ma di avere tanta voglia di farlo in un contesto di elevato spessore professionale, in una rosa in cui tutti siamo protagonisti e pronti a servire la causa in ogni momento”. Il direttore sportivo Paolo Bravo manifesta a sua volta soddisfazione: “Simone Davi nel giro di qualche mese si è meritato la promozione in prima squadra e l’estensione del contratto. Nonostante la giovane
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facilità di corsa, portato ad offendere e particolarmente abile dalla metà campo in su. Valorizzato dal settore giovanile del nostro Club, è reduce da due stagioni in prestito alla Virtus Bolzano, dove ha dapprima vinto il campionato di Eccellenza per poi segnalarsi, nella stagione successiva, come uno dei migliori terzini dell‘intera serie D, categoria nella quale ha totalizzato con la squadra di Alfredo Sebastiani 29 presenze, mettendo a segno due reti. Simone è figlio di Alessandro Davi, ex buon giocatore dilettante, e della compianta Paola Mazzali, una delle stelle più luminose del firmamento cestistico bolzanino (ha militato in A1 e in A2 con il Basket Club Bolzano). Simone Davi, entrato nel club dei “biancorossi 2023” esterna così la soddisfazione per aver prolungato l’accordo: “Qualche mese fa si era avverato il bel sogno di essere entrato nella rosa della prima squadra e di aver sottoscritto il primo contratto da professionista, ora il sogno si è trasformato in una realtà molto più importante. L’aver esteso l’accordo con la società non può che riempirmi di gioia e, da parte mia, non posso fare altro che ringraziare tutti per la fiducia che mi è stata accordata, che conto di ripagare sempre nel migliore dei modi in campo prima di tutto e
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verlängert bis 2023 Der Bozner Außenverteidiger kehrte im Sommer zu seinem Stammverein zurück und unterzeichnete Ende Oktober seine erste Vertragsverlängerung. Der FC Südtirol hat den Vertrag mit Simone Davi bis zum 30. Juni 2023 verlängert. Der 20-jährige Außenverteidiger ist im Jugendsektor des FC Südtirol aufgewachsen und unterzeichnete in diesem Sommer seinen ersten Profivertrag. Dank seiner starken Leistungen in den ersten Spieltagen entschied sich die sportliche Abteilung des FC Südtirol dazu, den jungen Bozner langfristig an den Verein zu binden. Simone Davi – geboren am 16. September 1999 in Bozen – spielt auf der Position des linken Außenverteidigers und macht aus seiner Schnelligkeit und den offensiven Vorstößen seine größten Stärken. Der gebürtige Bozner wechselte im Alter von 14 Jahren in den Jugendsektor des FC Südtirol. Im Dress der Weißroten bestritt Davi eine U15-, zwei A-Jugend und eine Berretti-Meisterschaft. Im Sommer 2017 wurde er für zwei Saisonen an Virtus Bozen ausgeliehen, wo er eine Oberliga- und eine Serie D-Meisterschaft als Stammspieler absolvierte. Im som-
merlichen Trainingslager der FCS-Profimannschaft konnte Davi Coach Vecchi und Sportchef Bravo von seinen Fähigkeiten überzeugen und erhielt daraufhin seinen ersten Profivertrag. Simone ist Sohn des ehemaligen Fußballers Alessandro Davi und der leider viel zu früh verstorbenen Paola Mazzali, eine der besten Basketballspielerinnen Bozens. „Vor einigen Monaten ging mein Traum, eines Tages Profifußballer zu werden, in Erfüllung. In diesen ersten Wochen beim FC Südtirol ist dieser Traum für mich immer mehr zu einer konkreten Realität geworden. Die Vertragsverlängerung bis 2023 erfüllt
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mich natürlich mit großer Freude. Ich will mich beim Club für das in mich geschenkte Vertrauen bedanken und werde alles daransetzen, dieses auf – aber auch außerhalb – des Feldes zurückzuzahlen. Ich freue mich bereits darauf, noch viel dazuzulernen und von den äußerst professionell arbeitenden Funktionären des FC Südtirol abzuschauen. Jeder einzelne von uns spielt eine wichtige Rolle im Team und ist jederzeit dazu bereit, seinen Beitrag zum Allgemeinwohl zu leisten“, meinte Simone Davi nach der Unterzeichnung seines neuen Arbeitspapiers. Auch Sportdirektor Paolo Bravo zeigte sich von diesem Deal mehr als überzeugt: „In nur wenige Monaten hat sich Simone Davi die Beförderung in den Profikader und seine erste Vertragsverlängerung verdient. Trotz seines jungen Alters konnte er in kürzester Zeit sowohl den Trainerstab als auch mich persönlich von seinen technischen Fähigkeiten und menschlichen Werten überzeugen. Es ist eine verdiente Anerkennung, die in der gesamten Bozner bzw. Südtiroler Fußballbewegung seine Wurzeln findet. Es erfüllt uns mit großer Freude, einen weiteren unserer Spieler bis 2023 an den Verein gebunden zu haben.“
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Doppio successo casalingo contro Gubbio e Virtus Verona Nel decimo turno di serie C, in casa, i biancorossi si impongono con un perentorio 3-0 (1-0) al Gubbio, confezionando una prova ricca di contenuti, conquistando il sesto successo stagionale, terzo casalingo. Contro gli umbri, freschi di nuovo mister (Torrente) e nuovo d.s. (Giammarioli), la formazione di Stefano Vecchi cala un tris prezioso in un match tutt’altro che facile, ma giocato con la giusta diligenza e
con grande concretezza. Risultato sbloccato da un colpo di testa di Mazzocchi dopo 8’ e messo in ghiacciaia da una doppietta di Casiraghi, ex di turno, a segno nel breve volgere di 2’ poco dopo la mezzora della ripresa con due tiri imprendibili per l’altro ex in campo, il portiere ospite Ravaglia. Nel dodicesimo turno, sul terreno di viale Trieste, il Südtirol cala il tris, cogliendo la terza vittoria conse-
cutiva (dopo Gubbio e Cesena). I biancorossi si impongono per 1-0 alla Virtus Vecomp Verona che, alla pari dei biancorossi arrivava da sei successi nelle ultime sette partite, A decidere il confronto la rete di Petrella al 39’ del primo tempo in una partita ottimamente giocata da tutto il collettivo di mister Stefano Vecchi, che conclude nel modo migliore la settimana con tre gare.
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CASIRAGHI SOTTO LA TRIBUNA A RACCOGLIERE APPLAUSI
LA GIOIA DOPO IL SUCCESSO (1-0) CONTRO LA VIRTUS VERONA
PETRELLA ESULTA MOSTRANDO LA “A” DELLA FIGLIA “AURORA”
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FCS-GUBBIO: ABBRACCI DOPO IL RADDOPPIO
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MAZZOCCHI ALLA CONCLUSIONE NEL MATCH CON LA VIRTUS VERONA
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Doppelter Heimsieg gegen Gubbio und Virtus Verona Nach einem durchwachsenen Saisonstart, hat der FC Südtirol das heimische Drusus-Stadion in den letzten Wochen zu einer wahren Festung gemacht. Dies bewiesen die Weißroten zuletzt sowohl gegen Gubbio als auch gegen Überraschungsteam Virtus Verona. Das Match gegen die Rot-Blauen aus Umbrien wurde dank des Kopfballtreffers von Simone Mazzocchi bereits nach acht Minuten in die richtigen Bahnen geleitet. Gubbio kam von einem Trainerwechsel und zeigte, dass der neue Coach bereits etwas bewegt hatte. Der FCS ließ sich jedoch nicht unterbringen und rundete in der Schlussphase das Resultat auf 3 zu 0 auf. Der in Gubbio immer noch sehr angesehen „Ex“ Daniele Casiraghi erzielte innerhalb von nur zwei Minuten einen sehenswerten Doppelpack und brachte den Sieg unter Dach und Fach. Im Heimspiel gegen Virtus Verona handelte es sich um einen wahren Kracher, denn beide Teams hatten in den vorangeganenen sieben Spielen sechs Siege erzielen können. Mann des Spiels war Mirco Petrella, der bereits vier Tage zuvor mit seinem Treffer das Match gegen Cesena entscheiden konnte. Der 26-jährige Zauberwicht verwandelte in der 39. Minute ein Zuspiel von Morosini zum 1:0. In der zweiten Spielhälfte verwaltete der FCS die Führung mit großer Reife und brachte das Ergebnis souverän über die Runden.
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Petrella, coast to coast da applausi a Cesena Si respira aria di grande calcio e di storia nel girone B della serie C 2019/2020. Novemila spettatori in uno scenario spettacolare all’Orogel Stadium-Dino Manuzzi di Cesena, piazza che vanta tredici cam-
pionati di serie A, l’ultima presenza nel 2014/2015, 32 in serie B (ultima volta nel 2017/2018) e 22 stagioni in terza divisione nazionale. La storia del Cesena, società fondata originariamente nel 1940, è pre-
L’ABBRACCIO DI GRUPPO DOPO LA VITTORIA CORSARA A CESENA
CAPITAN TAIT CERCA SPAZIO SUL FONDO 48
stigiosa. In maglia bianconera sono transitati giocatori e allenatori importanti. Quella bianconera è una società storica del calcio italiano, con alle spalle anche una partecipazione in Coppa Uefa nel
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LE ULTIME BATTUTE SUL CAMPO DI CESENA. A DESTRA: IL RESPONSABILE AMMINISTRATIVO GIANLUCA LEONARDI, IL VICEPRESIDENTE ROBERTO ZANIN E IL PRESIDENTE WALTER BAUMGARTNER che sono arrivati poi in azzurro. Giusto per fare qualche nome: Orlandi, Danova, Piangerelli, Benedetti, Gabrieli, Rizzitelli, Bonini, Sebastiano Rossi, fino a Caldirola, Leali e Schelotto e un bomber di lungo corso come Dario Hubner (77 gol in bianconero, recordman del club). Il Cesena è da sempre una fucina di talenti e anche nel passato più recente ha fatto spiccare il volo a molti calciatori, tra i quali: Nagatomo, Parolo, Stefano Sensi e Frank Kessie. Antonio Conte, alla guida della Nazionale
italiana all’Europeo 2016, ha fatto scorpacciata di giocatori con un passato cesenate: Pellé, Eder, Candreva, il già citato Parolo e Giaccherini. L’ultima partecipazione nella massima serie per i romagnoli risale al 2014-2015, poi la permanenza in B fino al fallimento ed ora la recente rinascita. Per l’FCS una grande gioia aver espugnato lo stadio di Cesena grazie al gol spettacolare di Petrella, alla grande parata di Cucchietti nel finale e alla prova di carattere del collettivo.
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1976/1977, nella stagione culminata con la retrocessione in B. La prima promozione in Serie A per i romagnoli avvenne nel 1973, allenatore il grande Gigi Radice. Tanti i mister e i giocatori illustri passati da Cesena, tra questi i tecnici: Bagnoli, Fabbri, Bolchi, Marchioro, Bigon, Lippi, Tardelli, Ferrario, Iachini, Castori, Bisoli, Giampaolo, Arrigoni, Beretta, Di Carlo eccetera. Tanti i giocatori prestigiosi che hanno vestito la casacca bianconera: dall’austriaco Schachner negli anni ’80 a coloro
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Petrella schreibt Geschichte, wo Geschichte geschrieben wurde Eine Serie C-Meisterschaft, wie man sie zuvor noch nie gesehen hatte. Im diesjährigen Kreis B der 3. Liga trifft der FC Südtirol auf glorreiche Vereine, die in der Vergangenheit wichtige Kapitel der italienischen Fußballgeschichte schrieben. Dies ist auch der Fall vom FC Cesena, der mit 13 Serie A- und 32 Serie B-Teilnahmen zum erweiterten Elitekreis der nationalen Fußballbewegung zählt. Der Verein aus der Emilia Romagna wurde ursprünglich 1940 gegründet. Für viele hochkarätige Trainer begann ihre Karriere im Manuzzi-Stadion: Bagnoli, Lippi, Tardelli, Giampaolo, Di Carlo und viele andere. Auch was die Spieler anbelangt, können die SchwarzWeißen mit dem Österreicher Walter Schachner, Dario Hubner und Sebasti-
ano Rossi in ihrer Clubgeschichte einige Top-Leute vorweisen. Cesena gilt zudem als ausgezeichnetes Sprungbrett für junge Talente. Wenn man den Kader der Italienischen Nationalmannschaft bei der Europameisterschaft 2016 in Frankreich ansieht, findet man gleich fünf ehemalige Cesena-Profis, die der damalige Teamchef Antonio Conte in seinen Kader einberufen hatte: Pellé, Eder, Candreva, Parolo und Giaccherini. Auch Stefano Sensi und Frank Kessie, die aktuellen Mittelfeldmotoren von Inter und Milan, schafften dank ihrer starken Leistungen bei Cesena den Sprung in die Serie A. All das um zu verdeutlichen, welchen Wert der Sieg im Manuzzi-Stadion für den FC Südtirol hat. Es war eine ausgeglichene
DIE FCS SPIELEER BEJUBELN DREI WICHTGE AUSWÄRTSPUNKT
Partie, welche nur durch einen Geniestreich entschieden werden konnte. Und Mirco Petrellas Tor war eine Geniestreich: nach dem Ballgewinn an der Grenze des eigenen Sechzehners stürmte der quirlige Stürmer 70 Meter Ball am Fuß in Richtung des gegnerischen Tors. An der Strafraumgrenze angelangt, feuerte Petrella einen unhaltbaren Weitschuss ins Kreuzeck ab: 1 zu 0 für den FC Südtirol! In der Nachspielzeit hatten die Hausherren eine riesen Chance, das Spiel noch auszugleichen. Der kroatische Mittelstürmer Karlo Butic, der bis dato bereits fünf Meisterschaftstreffer erzielt hatte, fand jedoch in Tommaso Cucchietti seinen Meister. So blieb es beim 1 zu 0 für den FC Südtirol, der somit einen weiteren Sieg in einer historischen Spielstätte bejubeln konnte.
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Tommaso Morosini premiato al Galà del Calcio Triveneto Il centrocampista dell’FC Südtirol, scelto dall’Unione Stampa Sportiva Italiana e dall’Associazione Italiana Calciatori quale miglior giocatore biancorosso nello scorso campionato, ha ricevuto il premio al Teatro Comunale di Vicenza. Il Galà del Calcio Triveneto premia Tommaso Morosini. Grande soddisfazione per l’FC Südtirol e il suo centrocampista, scelto dall’Ussi, Unione Stampa Sportiva Italiana e dall’Associazione Italiana Calciatori quale miglior giocatore biancorosso nello scorso campionato. La consegna del premio è avvenuta nel corso della cerimonia svoltasi presso il Teatro Comunale di Vicenza. “Sono molto contento e onorato di aver ricevuto questo prestigioso riconoscimento e ringrazio chi mi ha votato -ha sottolineato Tommaso Morosini-, che ritengo però di dover condividere con tutti i miei compagni di squadra e con lo staff, che mi hanno permesso di poter ricevere questo premio, un importante momento di condivisione con tutti gli esponenti del calcio professionistico del Triveneto, dalla serie A alla C. Ringrazio l’Assocalciatori per l’organizzazione e per l’attività che compie. Ringrazio anche chi su palco ha speso belle parole sul Südtirol di quest’anno. Noi cerchiamo sempre di fare del nostro meglio in un campionato molto impegnativo e per questo spettacolare”. Morosini è stato premiato da Diego Bonavina, già calciatore di Treviso e Padova, avvocato, presidente di Aic Onlus. Per la 19esima volta, il premio è stato assegnato anche quest’anno a calciatori, tecnici e arbitri che hanno saputo distinguersi per qualità, impegno sociale e continuità di rendimento per tutto l’arco della scorsa stagione. Ospite d’onore del
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Galà del Calcio Triveneto il vicentino Paolo Nicolato, tecnico dell’Under 21. Di fronte a circa cinquecento studenti delle scuole della provincia di Vicenza, sono stati premiati i calciatori delle squadre professionistiche del Triveneto (Calcio a 5 e Femminile compreso), nonché il miglior arbitro e il miglior allenatore, che più e meglio degli altri hanno saputo mostrare qualità nell’arco dello scorso campionato. Premiati, insieme a Tommaso Morosini: Emanuele Giaccherini (Chievo), Marco Silvestri (Hellas Verona), Rodrigo De Paul (Udinese), Alberto Paleari (Cittadella), Loris Zonta (Vicenza), Domenico Danti (Virtus Verona), Stefano Minelli (Padova), Alberto Barison (Pordenone), Marco Modolo (Venezia), Federico Maracchi (Triestina), Attilio Tesser, allenatore
del Pordenone (all’FCS dal 2001 al 2003), l’arbitro Riccardo Ros di Pordenone, per il calcio a cinque Márcio Roberto Brancher (Arzignano) e per il calcio femminile Marta Mascarello (Tavagnacco ora Fiorentina), premiata da Katia Serra. Presenti, oltre a Nicolato, il Presidente dell’AIC Damiano Tommasi, il Direttore Generale Gianni Grazioli, il Presidente USSI Veneto Alberto Nuvolari e il Direttore del Giornale di Vicenza Luca Ancetti. Sono stati loro, assieme agli studenti, a dar vita ad un dibattito sui temi più attuali del calcio italiano. Grazie alla collaborazione tra Aic, il Giornale di Vicenza e l’Ufficio Scolastico Provinciale si è svolta la premiazione del consueto concorso giornalistico riservato agli studenti delle scuole superiori del vicentino.
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Anerkennung für Tommaso Morosini Der Mittelfeldspieler des FC Südtirol wurde im Rahmen der „Galà del Triveneto“ in Vicenza von der Vereinigung der Sportjournalisten und der Vereinigung der italienischen Fußballspieler zum besten weißroten Akteur der vergangenen Saison gewählt.
Tommaso Morosini mit dem Präsidenten der AIC und früherem Fußballprofi Damiano Tommasi. Im Rahmen der Gran Galà del Triveneto erhielt Tommaso Morosini Anfang November den Preis zum besten FC Südtirol-Kicker der vergangenen Saison 2018/2019. Der Mittelfeldspieler wurde für seine Leistungen von der USSI, der Vereinigung der Sportjournalisten und der AIC, der Vereinigung der Profispieler im Dress des FCS ausgezeichnet. „Ich bin sehr froh, den Preis entgegen nehmen zu dürfen und bedanke mich bei all jenen, die mich gewählt haben. Dies die ersten Worte von Tommaso Morosini. Den Preis teile ich mit meinen Mannschaftskollegen und dem Trainerstab, ohne welchen ich diese Anerkennung nie erhalten hätte. Ich bedanke mich bei der AIC für ihre wertvolle Arbeit und bei den Organisatoren für die netten Worte zum FC Südtirol der diesjährigen Saison. Wir geben immer
Morosini im Saal des Stadtteathers Vicenza. Im Hintergrund Ex-FCS-Trainer Attilio Tesser.
alles, um in einer Meisterschaft mit starken Mannschaften und prestigeträchtigen Vereinen eine Hauptrolle spielen zu können.“ Morosini wurde von Diego Bonavina, früher aktiver Fußballer bei Treviso und Padova und nun Präsident der AIC Onlus ausgezeichnet. Ehrengast der Gala war Paolo Nicolato, Trainer der U21-Nationalmannschaft. Vor rund 500 Schülern aus der Provinz Vicenza wurden neben Tommaso Morosini auch viele weitere Fußballer und Fußballerinnen, sowie Trainer und Schiedsrichter ausgezeichnet: Emanuele Giaccherini (Chievo Verona), Marco Silvestri (Hellas Verona), Rodrigo De Paul (Udinese), Alberto Paleari (Cittadella), Loris Zonta (Vicenza), Domenico Danti (Virtus Verona), Stefano Minelli (Padova), Alberto
Barison (Pordenone), Marco Modolo (Venezia), Federico Maracchi (Triestina), Attilio Tesser, Trainer von Pordenone (beim FCS von 2001 bis 2003), Schiedsrichter Riccardo Ros aus Pordenone, Márcio Roberto Brancher (Arzignano Calcio A5) und für den Frauenfußball Marta Mascarello (Tavagnacco und jetzt Fiorentina). Neben Nicolato waren auch der Präsident der AIC Damiano Tommasi, der Generaldirektor der AIC Gianni Grazioli, der Präsident der USSI Veneto Alberto Nuvolari und der Direktor der Vicentiner Tageszeitung „Il Giornale di Vicenza“ Luca Ancetti anwesend. Sie waren es, welche mit den anwesenden Studenten in einer Diskussionsrunde über aktuelle Themen im Fußball sprachen.
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Giovani biancorossi crescono bene Il responsabile Alex Schraffl: “Non guardiamo unicamente ai risultati sportivi perché pensiamo che nel settore giovanile serva un lavoro in cui è sì importante il risultato, ma anche e soprattutto come arrivare al risultato”. E’ ormai nei vivo anche la stagione delle compagini giovanili. Con Alex Schraffl, responsabile del settore giovanile dell’FCS, facciamo una panoramica sulla “cantera” biancorossa 2019/2020. “Quest’estate abbiamo cercato di mettere insieme dei gruppi all’altezza della situazione dando la possibilità a tanti ragazzi della regione di proseguire il percorso all’interno della società. Abbiamo poi inserito nelle varie squadre giocatori che ci mancavano”. L’avvio com’è stato? “La partenza è stata buona. Non guardiamo unicamente ai risultati sportivi perché pensiamo che nel settore gio-
vanile serva un lavoro in cui è sì importante il risultato, ma anche e soprattutto come arrivare al risultato. A inizio anno abbiamo avuto qualche infortunio nelle varie rose e anche per questo alcuni risultati sono stati altalenanti”. Partiamo dalla squadra Berretti … “La Berretti è sicuramente un gruppo molto giovane, quasi interamente 2002, mentre le altre società hanno spesso, in campo, 6-7 elementi di un anno più vecchi e perciò per noi è sicuramente difficile. Inoltre, con la Berretti, dobbiamo dare una mano anche alla
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A livello tecnico ci sono novità e conferme. Giampaolo Morabito è tornato dall’esperienza al Levico Terme e guida la Berretti, novità Roberto Mirri per l’U16. Mentre Under 17 e 15 confermano rispettivamente Paolo Goisis e Davide Reffatto… “Le scelte che abbiamo fatto insieme a Salvo Leotta, responsabile tecnico dell’attività agonistica e Dino Ciresa puntano a dare continuità al lavoro degli allenatori. Pensiamo che in un settore giovanile la cosa più giusta sia fare un biennio con la squadra, dopodiché, in caso, passarla al prossimo allenatore. In estate abbiamo dovuto fare i conti anche con scelte diverse da parte dei mister che chiaramente anche loro possono e devono dire la loro. Mister Flavio Toccoli ha avuto la possibilità di allenare il Trento, una squadra veramente forte in Eccellenza e siamo contenti che stia facendo bene. In regione è sicuramente uno dei tecnici più bravi. Abbiamo
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Allievi e giovanissimi nazionali? “L’Under 17-allievi nazionali sta facendo molto bene ed è seconda in classifica, l’U16 è un campionato sperimentale a livello nazionale, anche lì abbiamo tanti innesti nuovi e a dicembre faremo il punto della situazione. Gli U15-giovanissimi nazionali sono un gruppo con tanti giocatori nuovi, dobbiamo darli il tempo di esprimersi. Penso che, nel settore giovanile, sia giusto poter sbagliare ma l’importante è crescere, poi, secondo me, i risultati arriveranno. Siamo contenti, inoltre, di poter partecipare al campionato professionistico lombardo, insieme a società come Milan, Inter e Atalanta. Un’altra novità di quest’anno è che abbiamo un gruppo 2007 molto importante in regione e per questo abbiamo scelto di iscrivere due squadre al campionato
Veneto professionistico. Diamo quindi la possibilità a 35 ragazzi del 2007 di fare un tipo di campionato, molto importante e fuori regione, già a 12 anni”.
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prima squadra. E’ sicuramente importante e sinergico, oltre che funzionale. Diversi sono i giocatori spesso a disposizione della prima squadra e questo è sicuramente un bel segnale da parte di mister Vecchi che li chiama con costanza”.
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dovuto affrontare anche la scelta di mister Ventura che per una questione di lontananza da Bolzano ha scelto di accasarsi al Chievo. Con noi ha fatto un buonissimo campionato, uscendo ai quarti di finale con il Pordenone che si è laureato campione d’Italia”. Quello dell’FCS è l’unico settore giovanile di un club professionistico, quindi il riferimento costante e primario delle squadre che hanno la necessità di schierare giovani con una certa preparazione … “E’ proprio così. Noi cerchiamo di fare il meglio possibile, anche in ottica di indirizzo dei nostri ragazzi in club che hanno la necessità di schierare giovani con una certa preparazione per affrontare campionati importanti. Non dimentichiamo poi che nel recente passato dal nostro settore giovanile diversi ragazzi sono riusciti ad approdare a squadre professionistiche. E’ poi un orgoglio per tutti che un ragazzo come Simone Davi, cresciuto in casa e maturato alla Virtus in Eccellenza e in serie D, sia ora parte integrante della prima squadra”.
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Geglückter Saisonstart für den weißroten Jugendsektor Nicht nur die Meisterschaft der FCS-Profimannschaft, sondern auch jene der Jugendmannschaften sind mittlerweile in vollem Gange. Im Gespräch mit dem Verantwortlichen des weißroten Nachwuchssektors, Alex Schraffl, haben wir erfahren, was er sich von der diesjährigen Saison erwartet und welche Ziele der FC Südtirol in absehbarer Zukunft verfolgen wird. Herr Schraffl, können Sie uns einen kurzen Einblick in den diesjährigen FCS-Jugendsektor verschaffen? „Im Sommer haben wir versucht die Teams so zusammenzustellen, dass sie vorwiegend aus Jungs unserer Region bestehen. Ihnen soll es ermöglicht werden, ihren fußballerischen Werdegang in unserem Verein fortzuführen. Um auf hohem Niveau mitspielen zu können, werden natürlich jedes Jahr - auf nicht besetzten Positionen - einige neue Spieler zum Club geholt.“ Wie sind die weißroten Nachwuchs teams in die neue Saison gestartet? „Wir sind mit dem Einstieg in die diesjährige Saison sehr zufrieden. Für uns sind nicht nur die sportlichen Resultate wichtig. Viel ausschlaggebender ist es, wie diese Resultate erzielt werden. Zu Beginn der Saison hatten wir in den verschiedenen Jahrgängen einige mittelschwere Verletzungen, welche teilweise zu durchwachsenen Ergebnissen führten.“ Fangen wir mit der ältesten Mannschaft, der „Berretti“ bzw. den Junioren, an… „Im Vergleich zu anderen Vereinen, ist unsere Berretti sehr sehr jung. Wir spielen beinahe ausschließlich mit Jungs des
Alex Schraffl, AFC Südtirol Präsident Reinhold Eisenstecken und Geschäftsführer Dietmar Pfeifer. Jahrgangs 2002, während die Konkurrenz oft sechs oder sieben um ein Jahr ältere Akteure aufs Feld schickt. Zudem greifen unsere Junioren immer wieder der FCS-Profimannschaft unter die Arme. Es ist sehr wichtig, dass zwischen diesen beiden Teams Synergie herrscht. Mehrere Spieler werden konstant von Coach
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Vecchi für die Trainingseinheiten der Profis einberufen. Dies ist ein wichtiges Zeichen für den gesamten Jugendsektor.“ Wie sieht es mit den anderen drei – an nationalen Meisterschaften teilnehmenden – Teams aus? „Die nationale A-Jugend bzw. U17 ist
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Was die Besetzung der Trainerposten betrifft, gab es im Sommer sowohl Bestätigungen als auch Neuzugänge. Paolo Goisis (U17) und Davide Reffatto (U15) leiten ihr Team bereits zum zweiten Jahr, während es sich bei Giampaolo Morabito (Berretti) um eine Rückkehr und bei Roberto Mirri (U16) um einen Neuzugang handelt… „Die Entscheidungen, die ich gemeinsam mit den technischen Koordinatoren Salvatore Leotta und Dino Ciresa traf, sollen der Arbeit der Trainer Kontinuität verleihen. Meines Erachtens sollte im Jugendsektor ein Trainer ein Team für zwei Jahre führen, um es dann dem nächsten Übungsleiter zu übergeben. Natürlich hängt es nicht nur von uns ab, welche Trainer uns erhalten bleiben. Flavio Toccoli bekam im Sommer die Chance nach Trient zu wechseln, um eines der stärksten Teams der Oberliga zu coachen. Er macht seinen Job auch heuer ausgezeichnet und wir sind sehr
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Was können Sie uns über die jüngeren Mannschaften sagen? „Es erfüllt uns mit großer Freude, gemeinsam mit Teams wie Inter, Milan und Atalanta an den lombardischen Profimeisterschaften teilnehmen zu dürfen. Eine weitere große Neuigkeit betrifft die Jungs des Jahrgangs 2007: Da die Gruppe über extrem viel Talent verfügt, haben wir gleich zwei Teams in der Profimeisterschaft der Region Venetien eingeschrieben. So geben wir 35
talentierten Kids die Möglichkeit, bereits mit zwölf Jahren an einer überregionalen Meisterschaft teilnehmen zu dürfen.“
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stark in die Saison gestartet und liegt zurzeit auf dem 2. Tabellenplatz. Die U16-Meisterschaft ist gesamtstaatlicher Ebene noch ein Experiment und unsere Mannschaft liefert noch keine eindeutigen Angaben. Das Team besteht aus vielen Neuzugängen und erst im Dezember werden wir verstehen, wie sich die Mannschaft entwickelt hat. Dasselbe gilt für die nationale B-Jugend. Wir müssen den Jungs die Zeit geben, ihr Talent zum Ausdruck zu bringen. Im Jugendsektor ist es vollkommen in Ordnung Fehler zu machen. Das wichtige dabei ist, dass man aus diesen Fehlern lernt und sich weiterentwickelt.“
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froh darüber. Coach Ventura, der letztes Jahr mit der U17 die Meisterschaft gewann, wollte nicht mehr entfernt von seiner Heimat trainieren und nahm deshalb ein Angebot von Chievo Verona an.“ Der FC Südtirol ist der einzige Profiverein der gesamten Region. Deshalb wenden sich viele Amateurvereine, die einsatzbereite Jugendspieler benötigen, an den Jugendsektor des FCS… „Stimmt genau. Wir geben unser bestes, aus den FCS-Jugendspielern wahre Fußballer zu machen. Auch in Hinblick auf die Bedürfnisse der lokalen Mannschaften, die auf die jungen Talenten angewiesen sind. Man darf nicht vergessen, dass in den letzten Jahren mehrere unserer Jungs sogar den Sprung in Serie A- bzw. Bundesligaclubs schafften. Ein besonderes Lob und Anerkennung verdient Simone Davi. Nach vier Jahren in unserem Jugendsektor sammelte er zwei Jahre lang Erfahrung bei Virtus Bozen. Nun – nach der Rückkehr zu seinem Stammverein – ist er aus der FCS-Profimannschaft nicht mehr wegzudenken.“
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07.07.2007 / BOLZANO B-JUGEND / GIOVANISSIMI PROF. VENETO RED
eonardo Guarise, classe 2007, da 2 anni al Sudtirol è uno dei protagonisti della splendida vittoria del campionato provinciale esordienti Figc della scorsa stagione. Leonardo è un attaccante centrale che fa della tecnica e del senso del gol i suoi punti di forza. Giocatore intelligente nonché ragazzo simpatico e responsabile, capace di fare gruppo. Si distingue per costanza e grande impegno negli allenamenti meritandosi, così, il rispetto e la fiducia di tutti. Congratulazioni Leonardo e continua così!
Figc. Ein Mittelstürmer zu dessen Stärken seine herausragende Technik und sein Torriecher zählen. Neben seiner Spielintelligenz sind seine sympathische Art und seine Teamfähigkeit zu nennen. Er zeichnet sich durch seine konstanten Leistungen und seinen Ehrgeiz im Training aus, wodurch er sich den Respekt und das Vertrauen seiner Mitspieler und seiner Trainer erkämpfen konnte. Herzlich Glückwunsch zur Auszeichnung Leonardo, weiter so!
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eonardo Guarise, Jahrgang 2007, seit 2 Jahren beim FC Südtirol, war eine der Schlüsselfiguren beim Gewinn der letztjährigen provinzialen Meisterschaft der 61
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Scuola Calcio, la base di partenza Daniel Ochner è il responsabile delle annate 2009, 2010 e 2011 dopo aver allenato i 2007: “Sono contento che, quest’anno, siamo riusciti ad avere sei persone di riferimento, quindi un allenatore e un vice per ogni annata. Ciò permette di organizzare bene gli allenamenti. Sono contento dei ragazzi che abbiamo, sono educati e predisposti ad imparare”. Proseguiamo il nostro viaggio all’interno del settore giovanile biancorosso. Dalla scorsa estate, Daniel Ochner è il responsabile della Scuola Calcio dell’FC Südtirol, che si è strutturata in modo tale da poter essere il più possibile professionale in un settore molto importante. E’ il punto di partenza per i giovani calciatori, e merita tanta attenzione. La crescita psicomotoria dei bambini deve essere equilibrata ed armoniosa. È necessario che siano seguiti in modo qualificato ed attento nel loro percorso, ovvero con una programmazione di lavoro che tenga conto di tutte le componenti legate alla sfera sportiva: capacità motorie, capacità coordinative, sviluppo della tecnica individuale, capacità cognitive e reattive, obiettivi didattici e molte altre. Ogni fase di questo processo di crescita prevede attenzioni particolari. La Scuola Calcio deve essere un connubio di insegnamento dell’area didattica ed educativa. “Da quest’anno sono il nuovo responsabile della Scuola Calcio per le annate 2009, 2010 e 2011 e sono ormai due mesi che lavoro in questo nuovo ruolo, prima allenavo i 2007 – sottolinea Daniel 62
Ochner-. Sono contento che, quest’anno, siamo riusciti ad avere sei persone di riferimento, quindi un allenatore e un vice per ogni annata. È il primo anno che ci riusciamo e ciò permette di organizzare bene gli allenamenti. Sono contento dei ragazzi che abbiamo, sono educati e predisposti ad imparare e ciò consente di far funzionare tutto al meglio”. Quali sono i compiti del responsabile? “La mia figura è quella del responsabile che gestisce: i rapporti con i genitori di tutte le annate, i rapporti con gli allenatori e vice allenatori delle tre categorie e, infine, cerca ragazzi insieme allo scout per le annate di riferimento. È chiaramente compito del responsabile anche l’organizzazione degli allenamenti, le partite, i programmi, le amichevoli e tutto ciò che riguarda l’organizzazione delle tre categorie già citate. Questo qui è il mio ruolo”. Quali attività svolgete alla Scuola Calcio biancorossa? “Le attività che svolgiamo sono chiaramente relative agli allenamenti. Ne
Daniel Ochner (responsabile scuola calcio) facciamo tre a settimana per le annate 2009 e 2010, il lunedì, mercoledì e venerdì, della durata di un’ora e mezza, sui campi Sport City e Sport City a 5, i
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nostri campi di riferimento. Per i 2011, invece, quest’anno abbiamo deciso di fare due allenamenti, il mercoledì e il venerdì sui campetti piccoli. Ogni settimana facciamo un incontro cercando di confrontarci con l’annata superiore per far sì che sia allenante, abbiamo una squadra selezionata per tutte e tre le categorie. Facciamo anche partite e tornei per cercare di aumentare il livello dei ragazzi e far sì che possano imparare confrontandosi con i pari età di società professionistiche che sono quasi sempre abbastanza lontane. La prima è Verona e quindi ci dobbiamo spesso spostare ma è sicuramente una bella esperienza per i ragazzi che si misurano con realtà diverse e sicuramente allenanti”. Quali sono le persone con le quali collabori maggiormente? “Sono spesso in contatto con il capo scout Alessandro Damo e Rudi Berardo, tesserato con noi, che mi sta dando una mano per la Scuola Calcio. Poi chiaramente sono sempre in contatto con Alex Schraffl, il responsabile del settore giovanile, e tutte le figure di riferimento del Sudtirol”.
Come definiresti la Scuola Calcio Sudtirol? “Una realtà che si sta espandendo, una realtà importante a livello di Alto Adige e Trentino, anche perché siamo l’unica realtà professionistica in regione. Una Scuola che dà la possibilità ai ragazzi di poter giocare a calcio divertendosi e ad alti livelli. Sono comunque ragazzini, piccoli, e quindi la cosa più importante è che si divertano e si appassionino al calcio e questo lo dico sempre anche ai genitori. I nostri ragazzi fanno tante trasferte, è quindi un impegno ma diventa meno gravoso se c’è passione e voglia di divertirsi e questo è quello che cerchiamo di trasmettere anche tramite gli allenatori. Divertimento, serietà e impegno, sempre. Questo è quello che il nostro marchio, l’FC Sudtirol, chiede e vuole trasmettere ai suoi giovani. Un marchio che pian piano si sta espandendo e facendo conoscere nella particolare realtà del calcio altotesina. Ci stiamo espandendo e facendo conoscere in Alto Adige e dintorni”. I principi base della Scuola Calcio poggiano sull’insegnamento delle regole fondamentali del gioco del calcio, i
Giovanni Iannelli (allenatore Esordienti Junior) principi fondamentali, prendere confidenza con l’attrezzo di gioco strettamente correlato al divertimento e, per quanto riguarda invece l’area educativa gli obiettivi sono la socializzazione, la parte cognitiva e l’area psico-motoria.
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Die D-Jugend des AFC Südtirol
Wo alles beginnt: die Fußballschule des AFC Südtirol
Nachdem in den vorherigen Ausgaben der FCS News der Großteil unserer Jugendmannschaften vorgestellt wurde, sind dieses Mal unsere „Kleinsten“ an der Reihe. Die Fußballschule des FC Südtirol umfasst die Jahrgänge 2009, 2010 und 2011 und ist der Startpunkt für den fußballerischen Werdegang im FCS-Dress. Die Trainingseinheiten der jungen Kicker müssen bis ins letzte Detail durchdacht werden, denn neben den fußballerischen Qualitäten müssen auch ihre motorischen Fähigkeiten harmonisch weiterentwickelt werden. Aber auch dem kognitiven und koordinativen Können, sowie der Erziehung zu den wahren Werten Sports muss die nötige Aufmerksamkeit geschenkt
werden. Weiters wachsen die Jungs unterschiedlich schnell, weshalb der Trainer ein gewisses Gleichgewicht in seiner Trainingsmethode finden muss. Der Verantwortliche der FCS-Fußballschule ist seit diesem Sommer Daniel Ochner, der zufrieden auf die ersten Monate in seinem neuen Job zurückblickt: „Bevor ich im Sommer diese Verantwortung auf mich nahm, coachte ich die 2007er-Jungs des FC Südtirol. Ich bin sehr zufrieden, dass wir heuer erstmals für jedes Team sowohl einen Trainer als auch einen Assistenzcoach finden konnten. Dies erlaubt uns, jedes einzelne Training bestens vorzubereiten. Die Kids sind alle ausgezeichnet erzogen und sehr ambitioniert. Dies
Gruppenfoto der U8-Mannschaft, die jüngsten Kicker beim AFC Südtirol 64
erlaubt uns die gesamte fußballerische Tätigkeit harmonisch voranzutreiben.“ Daniel, welche Aufgaben hast du in deinem Job als Verantwortlicher der Fußballschule? „Ich kann meine Arbeit beim FC Südtirol in drei große Aufgabenbereiche unterteilen: die Zusammenarbeit mit den Trainern, der Dialog mit den Eltern und – gemeinsam mit dem Scouting-Verantwortlichen – die Suche nach jungen Talenten. Natürlich ist auch die Organisation der Trainings, der Meisterschaftsspiele, der Turniere und der Freundschaftsspiele ein wichtiger Bestandteil meiner Tätigkeit. In anderen Worten gefasst, ich kümmere mich um alle organisatorischen Aspekte der drei Jahrgänge.“ Wie sieht das Programm der weißroten Fußballschule aus? „Die beiden älteren Jahrgänge, sprich 2009 und 2010, trainieren drei Mal die Woche auf den Feldern des Sport City in Bozen. Für die Kids des Jahrgangs 2011 entschieden wir uns dafür, lediglich mittwochs und freitags zu trainieren. Das Niveau der Mannschaften ist sehr hoch, da alle Jungs von unseren Scouts beobachtet und daraufhin ausgewählt wurden. Jede Woche bestreiten wir zudem interne Freundschaftsspiele zwischen den verschiedenen Jahrgängen. Wir sind aber auch viel außerhalb der Region unterwegs. Das Ziel ist es, uns so
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mit anderen norditalienischen Profimannschaften messen zu können. Wir müssen hierfür mindestens bis nach Verona fahren, doch es bringt die Leistungen unserer Jungs auf ein ganz neues Level.“ Mit welchen FCS-Funktionären arbeitest du am engsten zusammen? „Am häufigsten tausche ich mit dem Scouting-Verantwortlichen Alessandro Damo und Rudi Berardo aus. Natürlich bin ich immer auch mit Alex Schraffl, Verantwortlicher des FCS-Jugendsektors, und allen anderen Ansprechpartner des Vereins in Kontakt.“
Simone Picciotto (Trainer U8)
Andrea Campolattano (Trainer U10)
wenn man mit Leidenschaft an der Sache ist, fällt das einem nicht zur Last. Spaß, Anständigkeit und Einsatz: Diese Werte wollen wir den Kids durch unsere Trainer übermitteln. Es ist das Markenzeichen des FC Südtirol, welches wir allen Jugendspielern mit auf dem Weg geben wollen. Und das macht sich nicht nur beim FCS, son-
dern in der gesamten Region bemerkbar.“
A IAN ITAL IO RAD MA LA A IAN ITAL IO RAD MA PRI LA A IAN ITAL IO RAD MA PRIIN LA PRI GE ADI O ALT IN GE ADIGE O ADI ALTO IN ALT
38.000 ASCOLTATORII 38.000 ASCOLTATOR
So sieht der FC Südtirol den Fußball bei seinen jüngsten Akteuren. Der weißrote Jugendsektor ist eine Lebensschule, an welcher wir nicht nur das fußballerische Können, sondern auch den Respekt auf und außerhalb des Feldes lehren wollen.
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ACCERTATI DALL’ ISTITUTO DI STATISTICA DELLA PROVINCIA AUTONOMA DI BOLZANO ACCERTATI DALL’ ISTITUTO DI STATISTICA DELLA PROVINCIA AUTONOMA DI BOLZANO ACCERTATI DALL’ ISTITUTO DI STATISTICA DELLA PROVINCIA AUTONOMA DI BOLZANO
* Indagine * Indagine * Indagine ascolto ascolto ascolto emittenti emittenti emittenti locali locali locali in Alto in Alto inAdige Alto Adige Adige Astat Astat Astat 2018 2018 2018
Wie würdest du die Fußballschule des FC Südtirol definieren? „Ich sehe die Jugendarbeit des FC Südtirol als eine kontinuierlich wachsende Realität. Eine sehr wichtige zudem, da sie die einzige auf Profiebene in der gesamten Region ist. Unsere Fußballschule erlaubt es den Kids auf hohem Niveau Spaß zu haben. Es sind Kinder, deshalb muss natürlich die Freude im Vordergrund stehen. Auch den Eltern wiederhole ich das immer wieder. Die Jungs müssen lange Auswärtsfahrten auf sich nehmen, doch
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Kids Club: un'iniziativa sempre pi apprezzata Sta riscuotendo grandi consensi l’FCS Kids Club. Una preziosa opportunità per tutti i bambini e ragazzi da 5 a 12 anni, un’iniziativa innovativa, che si sta rivelando azzeccata, oltre che aggregante. L’FCS Kids Club, nato con lo scopo di fidelizzare i più giovani e le rispettive famiglie ha colto nel segno, tanto che fino ad oggi sono circa settecento coloro che hanno sottoscritto l’iniziativa, cogliendo un’occasione più che vantaggiosa. Tanti i giovani che, accompagnati, frequentano sistematicamente lo stadio “Druso”. Tutti hanno ricevuto la tessera personalizzata. Essere membro dell’FCS Kids Club consente di essere protagonista davanti e dietro le quinte e conoscere personalmente i calciatori biancorossi. Numerosi i vantaggi. Ogni membro riceve subito il regalo di benvenuto con Kids Club-Card, che consente l’ingresso gratuito in occasione di tutte le partite casalinghe dell’FC Südtirol, con area riservata agli iscritti. Sono previsti inoltre prezzi ridotti per i genitori
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di ciascun ragazzo aderente, l’invito all’evento annuale del Kids Club con i giocatori della prima squadra, lo sconto su ogni acquisto presso l‘FC Südtirol-Fanshop, l’iscrizione alla Kids Club Newsletter e altri vantaggi. L’FCS Kids Club è un progetto ideato insieme ai partner Cassa di Risparmio, Meraner Mineralwasser, Piff Toys e Human Dental Center. Tutte le bambine e bambini dai 5 ai 12 anni si possono regi-
strare gratuitamente online nell’apposita sezione sul sito dell’FCS. A tutti i partecipanti sono concessi i vantaggi elencati. Tutto questo per fidelizzare sempre di più le famiglie altoatesine ai colori biancorossi. INFO E ISCRIZIONE: www.fc-suedtirol.com/kidsclub
Suggerimenti per far divertire i bambini a lavarsi i denti
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Ogni genitore conosce bene la situazione: è tardi, il bambino sta piagnucolando e dovrebbe lavarsi i denti prima di andare a letto… ma non vuole! Ecco alcuni piccoli ma utili suggerimenti per far divertire il bambino usando lo spazzolino da denti: Diventa un modello da seguire, i bambini imparano più facilmente copiando. Lavati i denti con lui e crea una routine. Igiene puntuale! Compra una clessidra o uno spazzolino con suoni divertenti per incoraggiarlo. Accendi la radio e inventa la danza dello spazzolino! Con la sua musica preferita inizia a spazzolare i denti a suon di musica. Se non sta spazzolando bene o i denti non sono adeguatamente puliti spegni la musica. Canta allegramente! Prova con piccoli versi come: „Lavarsi i denti, lavarsi 66
i denti, ogni bambino lo deve fare. Lavarsi i denti, lavarsi i denti, ogni giorno, per pulirli bene „. Compralo con lo spazzolino giusto! Fai scegliere al bambino il suo spazzolino da denti. Se è entusiasta e gli piace sarà orgoglioso e lo userà più volentieri. Leggi dei libri! Esistono diversi libricini illustrati sull‘igiene orale dei bambini che lo aiu- Tanti vantaggi da Human Dental Center per i bambini del Kids Club. tano a comprendere i Oltre alla prima visita gratuita in regalo uno spazzolino dell'FCS. processi e l‘importanza di lavarsi i denti. tale Dental Center Human. Informazioni Se avete domande sull‘igiene orale dei e prenotazioni al numero 0471 091 000 vostri bambini siete invitati al centro den- o su www.dentalcenterhuman.it
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Der FCS Kids Club: eine Initiative die gefallt Groß ist die Begeisterung für die neueste Initiative des FC Südtirol, welche im Sommer offiziell gestartet ist und sich an Kinder und Jugendliche im Alter von 5 bis 12 Jahren richtet. Der FCS Kids Club, so nennt sich das Projekt, erfreut sich großer Beliebtheit, zumal in diesen ersten Monaten bereits an die 700 Kinder im Club aufgenommen werden konnten. Der Grund ist schnell ausgemacht. Die Mitgliedschaft bringt allen Kids und deren Eltern kostenlos zahlreiche Vorteile. Neben der gratis Eintrittskarte zu allen Heimspielen des FCS im Bozner Drusus-Stadion erhalten alle Kinder eine personalisierte Kids Club Card samt Eintrittsgeschenk, Rabatte bei Einkäufen im FCS Fanshop, die Kids Club Newsletter und Vorteile bei den Kids Club-Partnern. Zudem findet einmal jährlich der Jahres Kids Club Event statt, zu welchem alle Kids eingeladen werden und bei dem auch die Profimannschaft des FC Südtirol mit dabei sein wird. Und auch die Eltern profitieren von der Mitgliedschaft ihrer Kinder, zumal
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sie im Stadion den reduzierten Eintrittspreis bezahlen und somit bis zu 7€ sparen. Unterstützt wird der FCS im Rahmen des Projektes von vier Südtiroler Unternehmen. Die Südtiroler Sparkasse, Pfiff Toys, Human Dental Center sowie Meraner Mineralwasser machen es möglich, den Kindern die tollen Vorteile kostenlos anbieten zu können. Die Anmeldung ist natürlich immer noch geöffnet und kann jederzeit online auf der Website des FCS getätigt werden. Der FC
Südtirol freut sich über viele weitere Einschreibungen, zumal es das Ziel ist, so viele Südtiroler Familien wie möglich vom Projekt FC Südtirol zu überzeugen und die positive Stimmung des Fußballs auf das ganze Land zu übertragen. INFORMATIONEN UND EINSCHREIBUNG: www.fc-suedtirol.com/kidsclub
Tipps zur Erziehung: wie Kinder das Zähneputzen lernen KIdS
Welche Eltern kennen das nicht: es ist schon spät, das Kind quengelt, jetzt soll es auch noch Zähneputzen. Jedes Kind sollte Spaß am Zähneputzen haben. Denn schon die Milchzähne spielen eine wichtige Rolle in der kindlichen Entwicklung. Hier ein paar kleine, aber hilfreiche Tipps für mehr Zahnputz-Spaß. Es ist wichtig, seinem Kind ein Vorbild zu sein. Kinder lernen am einfachsten durch Nachahmen. Am besten putzt du dir gemeinsam mit deinem Kind die Zähne und zeigst ihm damit, dass es zu eurem Leben dazugehört. Putzen auf Zeit! Eine tolle Sanduhr oder eine Zahnputzuhr mit lustigen Geräuschen, kann dein Kind zum Zähneputzen motivieren. Oder Musik hören! Schon mal einen Zähneputz-Tanz gemacht? Stell deinem Kind seine Lieblingsmusik ins Bad
und dann wird mit der Zahnbürste im Mund losgelegt. Wenn du merkst, dass die Zähne nicht richtig geputzt werden, dann geht die Musik aus. Vielleicht gibt es sogar ein tolles Zahnputzlied? Singen! Kleine Reime wie: „Zähneputzen, Zähneputzen, das muss jedes Kind. Zähneputzen, Zähneputzen, bis sie sauber sind“, verbreiten eine Neben einer kostenlosen Erstvisite erhalten alle Kinderbeim Human heitere Stimmung. Dental Center eine FCS-Zahnbürste. Selbst gekauft! Lass dein Kind beim nächsten Einkauf die Zahndabei, die Prozesse und die Wichtigkeit bürste selbst aussuchen. Wenn es von des Zähneputzens zu verstehen. der Zahnbürste begeistert ist und sie Bei Fragen zur Mundhygiene deiner Kinschön findet, wird es sie meistens ganz der laden wir dich herzlich zu uns in die stolz auch benutzen. Zahnklinik Dental Center Human ein. Info Bücher zum Zähneputzen lesen! Bilder- und Vormerkungen unter T. 0471 091 000 bücher zum Thema helfen Deinem Kind oder auf www.dentalcenterhuman.it 67
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Social, strumento prezioso e aggregante Nel piano di comunicazione integrata la presenza costante e in modo strutturato sui social network è considerata una priorità per informare tempestivamente e creare un rapporto fidelizzato con tutti i portatori di interesse. Il social media manager è quella figura, parte integrante del settore comunicazione del club, che è praticamente “sempre in campo”. La sua partita non finisce al 90° minuto. E’ costantemente attiva in campo. Ha un ruolo che impone flessibilità e massima disponibilità per rispondere alle esigenze della comunicazione integrata, che richiede celerità e precisione nella diffusione delle notizie soprattutto sui social. Il suo compito è quello di dare visibilità e risalto proprio sui social media: Instagram, Facebook e You Tube, all’attività dell’Fc Südtirol nel suo complesso. L’obiettivo principale è quello di consentire a tutti i portatori di interesse di essere partecipi di ciò che succede all’interno del team, ogni giorno. Raccontare le vicende del club e dei giocatori biancorossi, le curiosità più interessanti, ma anche pubblicare le notizie principali che vanno diffuse, in sinergia operativa e all’unisono con il responsabile della comunicazione. Un gioco di squadra coordinato e strutturato per informare costantemente e tempestivamente su tutto ciò che succede nel mondo biancorosso, estendendo il senso di condivisione e partecipazione. Notizie, informazioni con foto “fresche”, con grande attenzione alle ricorrenze e agli appuntamenti, il tutto accompagnato da grafiche accattivanti, in grado di catturare l’attenzione. Queste sono solo alcune delle cose che Manuel Insam, responsabile social media dell’FC Südtirol, svolge nel corso della settimana. A misura di ciascun social e, soprattutto, nei modi e nei tempi più efficaci avviene la pubblicazione dei contenuti sulla prima squadra e
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sul settore giovanile, oltre alla comunicazione degli eventi a cui la società biancorossa partecipa, creando, come detto, grafiche e video ideali per i social network e campagne pubblicitarie o post promozionali per mettere in risalto l’attività e le iniziative dell’FCS. La figura del social media manager è poi attivamente “sul campo”, insieme all’intera squadra della comunicazione, prima, durante e dopo ogni partita per trasmettere capillarmente le notizie e l’evoluzione delle partite. L’attività di comunicazione sui social comincia nel prepartita con i convocati e il video della squadra che arriva allo stadio, prosegue con le formazioni e mostra le fasi del riscaldamento. Poi gli eventuali gol e i momenti salienti e, a fine partita, la “diretta” della conferenza stampa di giocatori e mister. Il tutto inquadrato in un concetto di comunicazione integrata, mirata e condivisa, possibile grazie ad una perfetta intesa di una vera e propria squadra che scende in campo, coordinata e strutturata, nel corso di ogni partita e/o evento. Sul sito con uno stile di comunicazione efficace e formale, anche a misura di operatore dell’informaizone, mentre su Instagram il linguaggio è molto più amichevole e diretto. Un lavoro particolare su
Manuel Insam, 23 anni, è responsabile dei Social Media e si occupa del Marketing, del Merchandising ed è Manager del Rehafit, il centro medico dell’FCS. Instagram viene sviluppato attraverso le “stories”, veloci da vedere. Tramite le reazioni e le risposte chiunque può essere direttamente in contatto con il club. Sempre attraverso le “storie” vengono spesso illustrati momenti di vita “interna” della società o dei giocatori e staff. Facebook, a livello comunicativo si inserisce a metà tra Instagram e il sito web. Instagram ha quindi una comunicazione più diretta e immediata, Facebook, You Tube e il sito sono invece gli strumenti di comunicazione più classici e istituzionali. Un po’ di numeri: su Facebook l’FC Südtirol conta oltre 18.100 seguaci, mentre su Instagram i followers sono più 7.700, infine al nostro canale Instagram sono iscritte 1.380 persone. Ovviamente, chi ancora non ci segue sui canali della comunicazione, è invitato a farlo, al più presto, per essere costantemente informato.
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Social Media: Das Erlebnis FC Südtirol endet nicht mit dem Schlusspfiff In der Kommunikationsstrategie des FC Südtirol spielen die „Socials“ eine immer größere Rolle, da diese Art von Medien den Fans erlaubt, sich schnell und einfach mit dem Club in Verbindung zu setzen. Wer jemals Teil eines Fußballteams war, weiß, dass die Kabine für den Spieler ein heiliger Ort ist. Was dort geschieht, darf niemals die vier Wände verlassen. An allen anderen Aktivitäten der Profis können die Fans – dank der sozialen Medien – immer mehr und mehr Teil haben. Die Figur, die sich in einem Verein um die Berichterstattung des Profi-Alltags kümmert, ist der Social Media Manager. Für ihn endet eine Partie nicht dem Schlusspfiff des Schiris. Ganz im Gegenteil, in jenem Moment fängt sie für ihn erst richtig an. Denn seine Aufgabe besteht darin, die Follower mithilfe von Facebook, Instagram und Youtube in das Geschehen des FC Südtirol miteinzubinden. Die Social Media-Kanäle sind Teil der Kommunikation eines Fußballvereins, unterscheiden sich jedoch stark von der herkömmlichen Medien. Bei den Inhalten handelt es sich in den meisten Fällen nicht um formelle Interviews oder Mitteilungen, sondern um Kurzvideos oder Bilder, die persönliche Geschichten aus dem Clubleben bzw. aus den Leben der FCS-Kicker erzählen. Dadurch lernen die Fans ihre Lieblinge richtig kennen und fassen Zuneigung zu ihnen. Integriert werden diese Kurzaufnahmen durch professionelle Grafiken, welche die Aufmerksamkeit der Supporter wecken soll. Einmal in die Welt des FC Südtirol eingetaucht, kann die Reise beginnen. Sogenannter „Reiseleiter“ ist hierbei unser Social Media Manager, Manuel Insam, der den Fans rundum einen Blick hinter die Kulissen des FC Südtirol verschafft. Klar, die größte Reichweite haben unsere Kanäle am Wochenende, wo sich alles um die Spiele von Kapitän Hannes Fink & Co. dreht. Üblicherweise beginnt die Berichterstattung am Vortag, als das Aufgebot von Coach Vecchi bekanntgegeben wird. Am Tag darauf, d.h. in den Stunden vor dem Spielanpfiff, gibt es für die FCS-Fans eine „Full
immersion“ in das weißrote Ambiente. Die Ankunft im Stadion, die Begrüßung mit dem Gegner, die Aufwärmübungen und das Einlaufen vor dem Match: Alles kleine Momente, die die Fans in Spielstimmung versetzen. Während dem Match gibt es einen Live-Ticker, der die Supporter auf unserer Website, Facebook- und Instagramseite mitfiebern lässt. Am Ende der Partie gibt es eine Liveübertragung der Pressekonferenz, in welcher Trainer und Spieler ihre Meinung zum Spiel äußern. Aber auch unter der Woche gibt’s für unsere Follower immer etwas Neues zu entdecken. Egal ob es sich um Initiativen im Jugendsektor, Sponsoren-Events oder WerbeträgerVeranstaltungen handelt: Der Social MediaManager ist immer vor Ort und informiert die weißrote Community über die Geschehnisse im Verein. Natürlich unterschieden sich der Content in den verschiedenen Kanälen. So ist die Website das formelle Medium, auf welcher alle Presseerklärungen und -mitteilungen des Vereins veröffentlicht werden. Diese ist aber auch direkt mit dem FCS TV, unserem Themenkanal auf Youtube verbunden. Auf der Videoplattform finden die FCS-Fans die Highlights aller Spiele, die Stimmen der Hauptdarsteller, Berichte über den Jugendsektor und Werbevideos zu den diversen Initiativen. Aktuell zählt unser Youtube-Kanal 1.380 Abonnenten. Weniger formell, aber mehr auf Inhalte gerichtet, ist unsere Facebook-Seite. Auf diesem Sozialen Netzwerk
werden vorwiegend aktuelle Fotos und Videos gepostet, welche zurzeit mehr als 18.100 Facebook-User tagtäglich mit großem Interesse verfolgen. Zu guter Letzt interagieren wir mit unseren Fans auf Instagram, das wohl im Moment beliebteste aller Sozialen Medien. Das auf Impressionen und Fotos basierte Medium erlaubt den Fans durch Reaktionen auf Stories, Kommentare und Nachrichten direkt mit dem Club zu kommunizieren. Andererseits bietet Instagram dem FCS die Möglichkeit, maßgeschneiderte Inhalte zu posten und auf die Bedürfnisse der Fan-Community einzugehen. Übers 7.700 „Igers“ folgen zurzeit dem FC Südtirol und lassen sich immer wieder von neuen Ideen überraschen. Wer uns noch nicht in den Sozialen Medien folgt, ist natürlich herzlich eingeladen sich dem FCS-Netzwerk anzuschließen und mit uns schnell und unkompliziert zu interagieren. 69
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FCS WOMEN FCS Women, voglia di bruciare le tappe Il settore femminile biancorosso si sta sviluppando in modo rapido e strutturato: sono sempre più le ragazze che si avvicinano per cominciare a giocare a calcio e si appassionano. Il calcio femminile è in grande sviluppo non solo in buona parte d’Italia, ma anche in Alto Adige, tant’è che anche l’FC Südtirol ha il suo settore giovanile in costante e progressiva evoluzione. La società biancorossa è partita, la stagione scorsa, con una sola squadra e quest’anno ha triplicato, salendo a tre formazioni. Le categorie femminili sono le Pulcine U12 (20082011), l’unica squadra in provincia che si misura con i maschi, le Giovanissime provinciali (2005-2007) e le U19 (2001-2004) che si confrontano con squadre femminili di pari età. Dalle 40 ragazze iniziali il numero è già cresciuto a 70, ma il club non ha intenzione di fermarsi, vuole crescere sia quantitativamente che qualitativamente. L’obiettivo è quello di permettere alle ragazze che amano il calcio di avvicinarsi allo sport che preferiscono e, secondariamente, consentire alle calciatrici di maturare in un ambiente ideale. Tutte le ragazze che vogliono provare a giocare a pallone possono farlo gratuitamente venendo a trovare l’FCS Women
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al Resia B di Bolzano, lunedì, mercoledì e venerdì. Le Under 12 sono in campo dalla 16.00 alle 17.30, mentre Under 15 e 19 dalle 17.30 alle 19.00. In merito agli obiettivi da perseguire e raggiungere in
un prossimo futuro, il responsabile del settore femminile, Andrea Bressan, ha le idee molto chiare: “Il prossimo step deve essere quantitativo e qualitativo. Quantitativo nel senso di permettere alle ragazze di Bolzano e dintorni, ricordiamo un comprensorio di 150.000 abitanti, di poter accedere al calcio liberamente, offrendo una proposta molto seria come quella dell’FC Südtirol Women. Il secondo step è qualitativo, ovvero non solo accogliere le ragazze, ma farle crescere in tempi ragionevoli dal punto di vista tecnico e tattico. Dalle prime avvisaglie dell’anno scorso, che abbiamo raggiunto le finali interregionali del campionato U15 e delle prime avvisaglie di quest’anno, credo che dal punto di vista tecnicotattico e dei risultati sul campo, forse bruceremo qualche tappa”.
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FCS WOMEN Die FCS Women geben Vollgas Der Damensektor des FC Südtirol ist weiter am wachsen und bietet den vielen fußballbegeistern Mädels die Chance, ihren geliebten Sport auf Wettkampfebene auszuüben. Dass sich der Damenfußball weltweit in großem Aufschwung befindet, macht sich auch in Südtirol bemerkbar. So hat sich die Anzahl der, im Damensektor des FC Südtirol eingeschriebenen Girls nach nur einem Jahr beinahe verdoppelt. Auch was die Mannschaften anbelangt, gab es beim FCS einen großen Zuwachs. Neben der U15 (Jahrgänge 2005-2007), die auch in der letztjährigen Saison bereits an einer Meisterschaft teilnahm, sind die Weißroten heuer auch mit einer U12 (2008-2011) und einem Junioren-Team (2001-2004) am Start. Ziel der FCS Women ist es, den fußballbegeisterten Mädels zu ermöglichen, ihren Lieblingssport auf wettkämpferischer Ebene auszuüben und gleichzeitig ihre technischen bzw. taktischen Fähigkeiten zu fördern. Alle Mädchen die sich im Fußball versuchen wollen, sind herzlichen dazu eingeladen, ein kostenloses Probetraining mit uns zu absolvieren. Die U12 trainiert montags, mittwochs und freitags um 16 Uhr auf dem Reschensportplatz B in Bozen. Das Training der U15 und der Junioren beginnt hingegen jeweils um 17.30 Uhr. Wie es mit den FCS Women weiterge-
hen wird und welche die zukünftigen Ziele sind, hat der Verantwortliche des Damensektors Andrea Bressan in unserem Gespräch erläutert: „Der nächste Schritt soll uns sowohl auf quantitativer als auch auf qualitativer Ebene weiterbringen. Bozen samt Umgebung zählt beinahe 150.000 Einwohner, denen wir ein seriöses und anspruchsvolles Fußballprojekt anbieten. Was den Qualitätssprung anbe-
langt, befinden wir uns meines Erachtens bereits auf einem guten Weg. Wir wollen die Mädchen nicht einfach nur Fußballspielen lassen, sondern auch ihre technischen bzw. taktischen Fähigkeiten von Training zu Training zu steigern. Nach der erfolgreichen letztjährigen Meisterschaft und dem starken Start in die neue Saison, blicke ich äußerst zuversichtlich auf die Zukunft der FC Südtirol-Damen.“
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Hotel 2019: L‘FC Südtirol in visita alla Fiera di Bolzano Anche l’FCS ha presenziato alla seguitissima Fiera Hotel 2019, svoltasi a metà ottobre, a Bolzano. Una rassegna che anche quest’anno è stata un prezioso punto di incontro e di confronto tra
i numerosi operatori di uno dei settori trainanti dell’economia altoatesina: albergatori, ristoratori, imprenditori, associazioni e start-up. Oltre ventiduemila i visitatori e circa
Gianluca Turchetta, Peter Schreyögg (Alps Coffee), Dietmar Pfeifer, Tommaso Morosini.
Dietmar Pfeifer, Paul Lobis (Lobis Böden), Hannes Fischnaller
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seicento gli espositori, tra i quali diversi sponsors e partners dell’FCS, che hanno ricevuto la gradita visita di una delegazione di calciatori e dirigenti biancorossi.
Hannes Fischnaller & Günther Maier (Winestore)
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Hotel 2019: FC Südtirol zu Gast in der Messe Bozen Auch der FC Südtirol war mit dabei bei der Messe Hotel 2019, welche Mitte Oktober in Bozen stattfand. Und auch in diesem Jahr war die Hotel-Messe ein
voller Erfolg: 22.222 Besucher besuchten an vier Tagen rund 600 Aussteller; darunter auch viele Partner des FC Südtirol. Und wie es die Tradition so will, schau-
ten auch in diesem Jahr die Spieler und Funktionäre des FCS vorbei und statteten den weißroten Sponsoren einen Besuch ab.
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Oktoberfest nell’area hospitality dell’FC Südtirol
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Il tavolo della ditta Pomella Fenster di Cortaccia.
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Tanti ospiti e atmosfera speciale alla terza edizione della festa svoltasi all’Eurac di Bolzano. Il terzo FCS Oktoberfest è stato l’occasione di festeggiare insieme, subito dopo la partita, la bella vittoria in campionato dell’FC Südtirol contro il Gubbio per 3-0. L’evento si è svolto nell’area hospitality dell’FCS, all’Eurac di Bolzano, il 19 ottobre 2019. Alla festa a tinte biancorosse vi erano prelibatezze gastronomiche tipiche bavaresi, la ruota della fortuna, musica dal vivo e ottima birra Forst. La giornata è stata inoltre un punto d’incontro per i nostri tantissimi sponsor e soci. Oltre ai dirigenti dell’FCS, tutti i giocatori della prima squadra e lo staff tecnico, erano presenti anche il Prefetto di Bolzano Vito Cusumano con la consorte, il vice Prefetto Francesca De Carlini, l’assessore comunale allo sport Angelo Gennaccaro.
Mister Stefano Vecchi impegnato con l’apertura della botte 74
Il prefetto di Bolzano Vito Cusumano ha dato inizio all’Oktoberfest stappando la prima botte
Power femminile con la nostra Giorgia …
… e Karin, la Vip Club Manager
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FCS Vip Club Simone Mazzocchi, Stefano Vecchi, Dietmar Pfeifer, Paolo Bravo, Tommaso Cucchietti e Werner Matzoll (Forst)
L’FCS VIP Club è l‘area ospitalità dell‘FC Südtirol; un punto di ritrovo e di incontro per i nostri partner e per i nostri sponsor, ma anche per le autorità della politica, dell‘economia e dello sport. Mangiando in buona compagnia delle prelibate specialità culinarie, l‘FCS Vip Club si presta per conoscere nuova gente, per creare nuovi contatti professionalmente utili, per creare una rete d‘affari. Chi si garantisce l‘accesso al VIP Club ha anche la possibilità di incontrare il nostro staff tecnico e i nostri calciatori a fine partita e di intrattenersi simpaticamente con loro. L‘FCS Vip Club apre un‘ora e mezza prima della partita e chiude un‘ora e mezza dopo la fine della partita al Druso ed è ospitato dall’Eurac di Bolzano, la cui sede si trova a ponte Druso a pochi passi dallo stadio di viale Trieste, dove si giocano le partite casalinghe della nostra squadra. Il biglietto VIP include, oltre all’accesso all’esclusivo FCS VIP Club prima e dopo la partita, un parcheggio riservato presso l’Eurac e un biglietto d’ingresso per la partita allo stadio “Druso” di Bolzano, tribuna centrale. Ulteriori informazioni su www.fc-suedtirol.com/fcsvipclub
FCS VIP CLUB PARTNER
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Lukas Spechtenhauser (Isolteam), Morena Colli, Roberto Zanin (Vicepresidente FC Südtirol), Angelo Gennaccaro (Assessore comunale allo Sport), German Pomella (Socio FC Südtirol)
I fedeli partner e tifosi biancorossi IFA Immobilien con Marco Kerschbaumer e Progetto Snc con Diego Giovanelli 75
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Zahlreiche Gäste und gute Stimmung beim FCS Oktoberfest im Vip Club
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Die FCS-Spieler gönnten sich nach dem Sieg ein Forst-Bier. mehr zog es zu diesem speziellen Event. Gemeinsam mit der Profimannschaft des
FC Südtirol wurde der Kantersieg gegen Gubbio gefeiert.
Präsident Walter Baumgartner und Sportassessor der Gemeinde Bozen Angelo Gennaccaro.
Francesco Violi & Toni Ferro
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An die 150 Partner, Sponsoren und Ehrengäste waren mit dabei, beim 3. FCS Oktoberfest, welches im Anschluss an das Meisterschaftsspiel gegen Gubbio im FCS Vip Club in der Eurac in Bozen abgehalten wurde. Die Feier war ein großer Erfolg, da mit Livemusik vom Duo Tirolerklang, dem besonderen Oktoberfestbier der Forst und herzhaften Speisen wie Weißwurst und „Hendln“ echte Wiesen Stimmung aufkam. Die zahlreichen Gäste, von Gesellschaftern und Partnern bis hin zu Autoritäten aus Politik, Wirtschaft und Sport, wie beispielsweise den Sportassessor der Gemeinde Bozen Angelo Gennaccaro, den Regierungskommisar Vito Cusumano mit Frau und Vize-Regierungskommissarin Francesca De Carlini und viele
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Großer Erfolg für die Feier, welche im Zuge des Heimspieles gegen Gubbio organisiert wurde.
Niccolo Romero mit Freundin Federica.
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FCS Vip Club Hannes Fischnaller (Club Manager FC Südtirol), Roland Gruber (Mobilrot) mit Frau Monika und den zwei Söhnen Johannes und Jakob, Günther Maier (Winestore).
Der Hospitality-Bereich des FC Südtirol hat sich als Treffpunkt für Partner und Sponsoren sowie Ehrengästen aus Politik, Wirtschaft und Sport etabliert. Er bietet neben kulinarischen Köstlichkeiten die Möglichkeit Kontakte zu knüpfen und das Netzwerk zu pflegen. In einem hochwertigen und gemütlichen Ambiente in der sportlichen Umgebung des Fußballstadions haben die Besucher zudem die Möglichkeit, in direkten Kontakt mit Spielern und Trainern des FCS zu treten. Der FCS Vip Club öffnet 90 Minuten vor Spielanpfiff und schließt 90 Minuten nach Spielabpfiff seine Tore. Das Vip Day Ticket beinhaltet Zutritt zum exklusiven FCS Vip Club (vor und nach dem Spiel), eine Eintrittskarte für die Haupttribüne im Drusus-Stadion und einen reservierten Parkplatz im FCS VIP Club. Weitere Informationen gibt es unter www.fc-suedtirol.com/fcsvipclub
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Die Gruppe um FCS Fan und Sponsor Horst Pichler hatten beim Spiel und anschließendem Oktoberfest jede Menge Spaß.
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FCS a Ferrara all’incontro Spal - uffici stampa Lega Pro Nel corso dell’evento formativo a cui ha preso parte anche la nostra società, il massimo dirigente del club ferrarese Walter Mattioli ha ricordato: “Ogni sogno è possibile”. Il Presidente Francesco Ghirelli: “Valorizzazione dei giovani: è stata imboccata la strada giusta”. Anche l’FCS ha presenziato al tradizionale incontro formativo annuale organizzato dalla Lega Pro. L’edizione 2019 è stata ospitata da una società di serie A particolarmente legata e affezionata alla Lega Pro: la Spal. All’evento ha preso parte il responsabile area stampa, media e Comunicazione della nostra società, Daniele Magagnin. In primo piano la rapida ascesa del club estense del “nuovo corso”. “Gestire la crescita in modo veloce di una società che passa dalla C alla A non è facile. Si deve creare una vera famiglia sportiva. Ma con l’organizzazione e un’idea di fare calcio che abbia senso tutto è possibile”, ha dichiarato il Presidente Walter Mattioli all’incontro formativo dei responsabili degli uffici stampa dei club di Lega Pro che si è svolto allo stadio comunale Paolo Mazza di Ferrara, con tema centrale la case history della Spal, la Società Polisportiva Ars et Labor, fondata nel 1907, 24 campionati nella massima serie. Nomi di spicco: Giovan
Battista Fabbri, Fabio Capello, Massimiliano Allegri, giusto per citarne alcuni. Nelle parole di Walter Mattioli il racconto del recente “fenomeno Spal”. Il 12 luglio 2013, su invito del Sindaco di Ferrara Tiziano Tagliani, la famiglia Colombarini rileva una Spal in disgrazia per fonderla con la Giacomense. Il club di Masi San Giacomo adotta il marchio storico SPAL e i colori sociali biancazzurri. La società ferrarese riparte dalla Lega Pro Seconda Divisione: 6. nel 20132014 e accede alla Lega Pro unica. 4. posto nel 2015, primo l’anno dopo, la serie B e subito il salto in A. Al timone Leonardo Semplici. Il Presidente della Lega Pro Francesco
Ghirelli ha detto: “La storia della Spal mostra che ogni sogno si può realizzare. Per quanto ci riguarda oggi possiamo dire che siamo sulla strada giusta e siamo credibili. La Lega Pro è il territorio dei giovani e noi dobbiamo insistere con la formazione”. Alla fine del corso tutti gli addetti stampa hanno fatto una foto con la maglietta della loro squadra. Un modo simpatico per sancire la fine dell’incontro.
Das Pressebüro des FC Südtirol zu Besuch bei SPAL Ferrara Der Leiter für Presse und Kommunikation Daniele Magagnin nahm mit den Kollegen der Serie C-Clubs an der Tagung teil. Mit dabei auch Lega Pro-Präsident Francesco Ghirelli. Auch der FC Südtirol nahm Mitte Oktober an der traditionellen Pressetagung der Lega Pro in Ferrara teil. Der FCS-Kommunikationsleiter Daniele Magagnin hatte gemeinsam mit seinen Kollegen der Serie C die Gelegenheit, die Fallstudie des Traditionsvereins SPAL genauer unter die Lupe zu nehmen und die Spielstätte des Serie A-Clubs zu besichtigen. „Der doppelte Klassensprung, sprich von der Serie C in die Serie A, bringt für einen Verein große Veränderungen mit sich. Mit der richtigen Organisation und einem gesunden Fußballkonzept ist es jedoch möglich“, meinte SPAL-Präsident Walter Mattioli bei der Pressetagung der Lega Pro in Ferrara. Das Hauptthema der Fortbildung, welche im modernen Serie A-Stadion „Paolo Mazza“ gehalten wurde, war die Fallstudie des 1907 gegründeten Verein aus der Emilia Romagna. Die „Società Polisportiva Ars et Labor“, so der ausführliche Name des Clubs kann in der Vereinsgeschichte hochkarätige Trainer wie Giovan Battista 78
Fabbri, Fabio Capello und Massimiliano Allegri vorweisen. Im Juli 2013 überzeugte Ferraras Bürgermeister die Familie Colombarini den finanziell angeschlagenen Verein zu übernehmen, welcher daraufhin mit dem bereits bestehenden Club „Giacomense“ fusionierte. Der neu entstandene Fußballclub„S.P.A.L. 2013“ stieg zwölf Monate später in die Serie B auf. Für SPAL war die 2. Liga nur ein Übergang für den Sprung in die Serie A, welcher gleich im ersten Anlauf gelang. Und das alles unter der Führung von Coach Leonardo Semplici, welcher nach wie vor an der Seitenli-
nie der Weiß-Blauen steht. Auch Lega ProPräsident Francesco Ghirelli sprach Lob für den Verein aus: „Die Geschichte der SPAL lehrt uns, dass man jeden Traum verwirklichen kann. Dies gilt auch für die Lega Pro. Vor einem Jahr glaubte niemand an einem Umbruch der 3. Liga. Doch hier stehen wir, mit neuen Initiativen und zurückgewonnen Glaubwürdigkeit.“ Am Ende der Tagung wurde ein Foto mit allen Serie C-Trikots auf der Haupttribüne des Stadions von Ferrara geknipst. Ein sympathischer Abschluss für eine lehrreiche Fortbildung.
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DOMENICA 17.11.2019 ORE 15.00 UHR STADIO DRUSO Città: San Benedetto del Tronto (47.234 abitanti) Fondazione: 1923 Colori sociali: Rosso, blu Stadio: Riviera delle Palme (13.720 posti) Presidente: Franco Fedeli Allenatore: Paolo Montero Ex di turno: Luca Berardocco (centrocampista, 28 anni, una stagione alla Sambenedettese nel 2016/17: 20 presenze e 2 gol). Giocatore rappresentativo: Iacopo Cernigoi, 24 anni, alla Samb dal 2019, autore – in questa stagione – di 9 gol tra coppa e campionato in 13 presenze. È detto Cernigol. Modulo di gioco: 4-3-3
Stadt: San Benedetto del Tronto (47.234 Einwohner) Gründungsjahr: 1923 Vereinsfarben: Rot, Blau Stadion: Riviera delle Palme (13.720 Sitzplätze) Präsident: Franco Fedeli Trainer: Paolo Montero Ehemalige FCS-Profis: Luca Berardocco (Zentrales Mittelfeld, 28 Jahre, eine Saison bei Sambenedettese in der Saison 2016/17: 20 Einsätze und 2 Tore). Aushängeschild des Teams: Iacopo Cernigoi, 24 Jahre, bei Sambenedettese seit 2019, 9 Tore in 13 Spielen (Pokal + Meisterschaft). Spielsystem: 4-3-3
Sambenedettese wurde 1923 durch eine Fusion der drei Lokalvereine Fortitudo, La Sambenedettese nasce nel 1923 dall’unione delle 3 squadre locali: Fortitudo, Serenissima und La Forza e Coraggio gegründet. Der Verein blickt auf 21 Serenissima e la Forza e Coraggio. La squadra marchigiana vanta 21 partecipazioni Meisterschaften in der Serie B, 43 in der Serie C und einen Sieg der Coppa Italia in Serie B, 43 in Serie C e una Coppa Italia di Serie C, vinta nel 1991-92, contro il der Serie C zurück. Dieser konnte in der Saison 1991-92 unter Trainer Giorgio Siena, sotto la guida di Giorgio Rumignani. Rumignani nach dem Sieg gegen Siena bejubelt werden. Die Geschichte des Una storia, quella del club marchigiano, fatta di alcune cadute e altrettante risalite. Vereins wurde von vielen Rückschlägen und von genauso vielen Aufstiegen Nel 1994-95 la “Sambe” viene retrocessa nel campionato Eccellenza Marche geprägt. In der Saison 1994-95 wurde die „Samb“ aufgrund ihrer schlechten a causa della disastrata situazione a bilancio. A seguito della dichiarazione di wirtschaftlichen Situation in die Oberliga der Marken degradiert. Nach dem fallimento della Sambenedettese S.p.A. si forma l’A.S. Sambenedettese Calcio, Scheitern der Sambenedettese S.p.A. wurde unter Präsident Raniero Iacoponi con presidente Raniero Iacoponi che ne acquisisce il titolo sportivo. Nel corso der A.S. Sambenedettese Calcio gegründet. Während der Saison 1996-97 del campionato 1996-97, la società cambia denominazione in Sambenedettese wurde die Rechtsform in eine GmbH umgewandelt. Die Fans der Rotblauen Calcio S.r.l. konnten aber auch durchaus glorreichere Zeiten miterleben. Immerhin nahm I rossoblù hanno vissuto, però, anche momenti di maggior gloria, dem Verein, wie bereits erwähnt, 21-mal an der Serie B-Meisterschaft teil. partecipando per 21 volte alla Serie B, la prima volta nel 1956-57 con Bruno Die erste in der Saison 1956-57 unter Bruno Biagini, welcher bis zum 18ten Biagini, fautore della storica promozione e al comando del team fino alla 18° Spieltag das Team leitete. Auf Biagini folgte Francesco Capocasale. Zum letzten giornata. Verrà poi esonerato e sostituito da Francesco Capocasale. L’ultima Mal in der Serie B spielte Sambenedettese in der Saison 1988-89. Darauf partecipazione al campionato cadetto risale al 1988-89, poi tanta Serie C, folgten zahlreiche Meisterschaften in der Serie C bis hin zum Absturz in die dove ha anche vinto una Coppa Italia nel 1991-92 e i tormentati anni 2000 Oberliga, von welchem sich der Verein nur langsam erholen konnte. Unter che hanno costretto la Samb a ripartire nuovamente dall’Eccellenza e a Trainer Palladini konnte die Mannschaft am 10. April 2016 die Serie D gewinnen compiere una lenta risalita. Con Palladini in panchina, la squadra, il 10 aprile und somit in den Profifußball zurückkehren. Weitere bedeutende Trainer sind 2016, vince la Serie D e torna nel professionismo. Altri allenatori da ricordare der aktuelle Trainer Paolo Montero, Davide Ballardini, Ezio Capuano und Stefano sono Davide Ballardini, Ezio Capuano, l’attuale Paolo Montero e Stefano Colantuono. Letzterer war auch als Spieler für die Samb tätig. Die namhaftesten Colantuno, quest’ultimo anche calciatore della Samb. Tra le fila dei rossoblù, Spieler, welche im Trikot des Vereins gespielt haben sind: Franco Colomba, invece, sono passati da giocatori Franco Colomba, Francesco Guidolin, Walter Francesco Guidolin, Walter Zenga, Antonio Chimenti und Gigi Cagni. Cagni Zenga, Antonio Chimenti e ist mit 483 Spielen der Spieler, Gigi Cagni che detiene tuttora welcher am häufigsten in der Seire il record di presenze in Serie B, B aufgelaufen ist. 229 davon im 483, di cui 229 con la maglia Trikot der Samb. Zusätzlich kickten della Samb. In epoche più Luca Cigarini, Mariano Bogliacino, recenti si sono fatti le ossa Michele Canini, Julio Cesar Leon, nelle Marche anche Luca Andrea Consigli, Danilo Soddimo Cigarini, Mariano Bogliacino, und Michael Cia für den Verein Michele Canini, Julio Cesar gespielt. Cia, der beim FC Südtirol Leon, Andrea Consigli, Danilo aufgewachsen und später für vier Soddimo e una delle bandiere Jahre als Schlüsselfigur zum FC biancorosse Michael Cia, a San Südtirol zurückgekehrt war, spielte Benedetto del Tronto nella in der Saison 2007-08 in San stagione 2007-2008. Paolo Montero, allenatore della Sambenedettese ed ex-difensore della Juventus. Benedetto del Tronto.
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DOMENICA 01.12.2019 ORE 15.00 UHR STADIO DRUSO Città: Vicenza (residenti: 240.000) Fondazione: 1902 Colori sociali: Bianco, rosso Stadio: Romeo Menti (13.173 posti) Presidente: Stefano Rosso Allenatore: Domenico Di Carlo Ex di turno: Matteo Grandi (portiere, 27 anni, una stagione al Südtirol nel 2012/13, 6 presenze) e Daniel Cappelletti (difensore, 28 anni, all’FCS nella stagione 2013/14: 28 presenze e 1 gol). Breve parentesi fino a gennaio al Vicenza per l’attaccante biancorosso Matteo Rover nel 2018/19, dove ha giocato 3 partite. Giocatore rappresentativo: Luca Rigoni, centrocampista, 34 anni, torna al Vicenza dopo più di 10 anni e dopo aver militato, nel mentre, in Serie A con Chievo, Palermo, Genoa e Parma. Nella massima serie conta più di 300 presenze. Modulo di gioco: 4-3-1-2
Stadt: Vicenza (Einwohner: 240.000) Gründungsjahr: 1902 Vereinsfarben: Weiß, Rot Stadion: Romeo Menti (13.173 Sitzplätze) Präsident: Stefano Rosso Trainer: Domenico Di Carlo Ehemalige FCS-Profis: Matteo Grandi (Torwart, 27 Jahre, eine Saison beim FC Südtirol in der Saison 2012/2013, 6 Einsätze) und Daniel Cappelletti (Verteidiger, 28 Jahre, bei FCS in der Saison 2013/2014: 28 Einsätze und 1 Tor). Kurzer Aufenthalt bei Vicenza für den Stürmer der weiß-roten Matteo Rover bis Januar der Saison 2018/2019 mit 3 Einsätzen. Aushängeschild des Teams: Luca Rigoni, zentrales Mittelfeld, 34 Jahre, ist nach über 10 Jahren nach Zwischenstationen in der Serie A bei Chievo, Palermo, Genua und Parma zu Vicenza zurückgekehrt. Hierbei kam er in der Serie A auf über 300 Einsätze. Spielsystem: 4-3-1-2
Il Vicenza è una delle società storiche del calcio italiano, la più antica del Veneto. Rientra fra i club che hanno giocato il maggior numero di campionati di Serie Vicenza ist ein sehr traditionsreicher und zudem der älteste Verein in Venetien. A: 30, di cui 20 consecutivi tra il 1955 e il 1975. L’International Football History Er gehört zu den Vereinen, welche am häufigsten in der Serie A gespielt haben: & Statistic l’ha annoverata tra le 15 migliori formazioni italiane del XX secolo. 30 Meisterschaften, 20 davon ohne abzusteigen in den Jahren 1955 und 1975. Oltre alle già citate partecipazioni in Serie A vanta la conquista della Coppa Italia Die internationale Vereinigung von Fußballstatistikern „International Football 1996-97 con Guidolin in panchina, una partecipazione in Coppa Uefa ed una in History & Statistic“ zählt Vicenza zu den 15 besten italienischen Mannschaften Coppa delle Coppe, dove è stata capace di raggiungere la semifinale nel 1997- des 20 Jahrhunderts. Zusätzlich zu den bereits erwähnten Teilnahmen in 98. I biancorossi vennero eliminati dal Chelsea che alzò poi la coppa. I migliori der Serie A kommt der Gewinn der Coppa Italia in der Saison 1996-97 unter risultati nella massima serie sono due secondi posti, quello ottenuto nel 76-77, Trainer Guidolin, eine Teilnahme im UEFA Cup und eine Teilnahme beim con in campo Paolo Rossi, rende il Vicenza la neopromossa che ha conquistato Pokal der Pokalsieger in der Saison 1997-98, bei welchem das Halbfinale il miglior risultato di sempre. Sono 35, invece, le presenze in Serie B e 25 quelle in erreicht wurde. Hierbei wurden die weiß-roten von Chelsea, dem späteren C. In cadetteria i vicentini vantano il successo di 3 campionati (1954/55, 1976/77 Turniersieger eliminiert. Die besten Ergebnisse waren zwei 2te Plätze in der Serie e 1999/2000), mentre in Serie C sono stati capaci di vincere la Coppa Italia nel A. Jener 2te Platz in der Saison 76-77 mit Paolo Rossi war die bis heute beste 1981/82. In una piazza importante come quella vicentina sono passati grandi Endplatzierung eines Aufsteigers. 35 Meisterschaften absolvierte Vicenza in der campioni e ottimi allenatori, vanno ricordati come calciatori: il già citato Paolo Serie B, 25 in der Serie C. Die Serie B konnte Vicenza 3 Mal gewinnen (1954/55, Rossi che sotto la guida di Giovan Battista Fabbri venne spostato da ala destra a 1976/77 und 1999/2000). Zudem gewann der Verein 1981/82 die Coppa Italia centravanti, un giovanissimo Roberto Baggio alle prime armi, Cristian Bucchi, der Serie C. Im Verein haben bereits namhafte Spieler und Trainer gearbeitet: der Stefan Schwoch, bolzanino diventato bandiera biancorossa e Romeo Menti, bereits erwähnte Paolo Rossi, welcher unter Giovan Battista Fabbri vom rechten scomparso nella tragedia di Superga, a lui è intitolato lo stadio. Senza dimenticarci Flügel zum offensiven Mittelfeldspieler wurde, der junge Roberto Baggio am di Domenico Di Carlo, calciatore e ora allenatore del club berico, Francesco Anfang seiner Karriere, Christian Bucchi, Stefan Schwoch, ein Bozner, welcher Guidolin, capace di vincere la Coppa Italia, Edy Reja e Giovanni Lopez, ex capitano in Vicenza zur Schlüsselfigur wurde und Romeo Menti, biancorosso spesso alla guida della der seit dem Flugzeugabsturz von Superga als verschollen squadra nei suoi momenti di maggior gilt. Nach letzterem wurde das Stadion von Vicenza benannt. difficoltà. Des weiteren Domenico Di Carlo, Ex-Spieler und nun Trainer Il Vicenza calcio è dovuto ripartire dopo des Vereins, Francesco Guidolin, welcher die Coppa Italia il fallimento nella stagione 2017/18 e lo holen konnte, Edy Reja und Giovanni Lopez, Ex-Kapitän ha fatto mediante il trasferimento in città der weiß-roten, welcher das Team auch durch schlechte del Bassano, erede e continuatrice della Zeiten begleitet hat. Vicenza musste nach dem Absturz in tradizione sportiva iniziata il 9 marzo der Saison 2017/18 neu beginnen, dies geschah durch den 1902 con la fondazione dell’Associazione Umzug in die Stadt Bassano, in welcher das traditionsreiche del Calcio in Vicenza e poi transitata sportliche Erbe weitergeführt werden soll, welches am 9. attraverso la più nota e conosciuta März 1902 ihren Ursprung in der „Associazione del Calcio in Lanerossi Vicenza dal 1953 al 1990. Vicenza“ hatte und welches anschließend unter dem Namen Infine ha preso il nome di Vicenza calcio Lanerossi Vicenza von 1953 und 1990 weitergeführt ed ora L.R. Vicenza Virtus S.p.A che sta per wurde. Anschließend hieß der Verein Vicenza calcio und seit Lanerossi Vicenza Virtus. Luca Rigoni, centrocampista con un passato in A. 2018 L.R. Vicenza Virtus. L.R. steht hierbei für Lanerossi.
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NOTIZIE IN PILLOLE | KURZ UND KNACKIG DICONO DI NOI … L’interesse e le attenzioni dei media nazionali nei confronti dell’FCS sono sempre più frequenti. I risultati e un processo di crescita costante sono gli argomenti sviluppati nelle scorse settimane dalla Gazzetta dello Sport e dalla testata economica “Il Sole 24 Ore”. Al centro dei servizi, corredati da interviste al presidente Walter Baumgartner la filosofia della società biancorossa e la volontà di crescere in modo ponderato poggiando su solide basi e con le adeguate strutture: prima il Centro sportivo, ora lo stadio “Druso”, con un cantiere aperto che procede secondo le tempistiche stabilite per arrivare ad una struttura adeguata e funzionale. MAN SCHREIBT ÜBER UNS… Das Interesse und die Aufmerksamkeit der nationalen Medien für den FC Südtirol nimmt ständig zu. Die sportlichen Resultate und der Wachstumsprozess sind die Themen, welche in den letzten Wochen von der „Gazzetta dello Sport“, mit knapp 4,5 Mio Lesern Italiens meiste gelesene Tageszeitung, und der Wirtschaftszeitung „Il Sole 24 Ore“ aufgegriffen wurden. Im Fokus der Berichte, welche in Form von Interviews mit dem Präsidenten des FC Südtirol Walter Baumgartner erschienen sind, steht die Philosophie des FCS, auf soliden Fundamenten und geeigneten Infrastrukturen nachhaltig zu wachsen.
DER FC SÜDTIROL FANCLUB DEUTSCHNOFEN Auch Deutschnofen hat seinen FC Südtirol Fanclub! Angeführt wird dieser vom Partner des FC Südtirol Horst Pichler, Inhaber der Metall Pichler Kg. Jüngst als Fan im Stadion mit dabei, erreichte uns kurze Zeit später dieser tolle Schnappschuss, welcher im Rahmen des Erntedankfestes im Dorfzentrum von Deutschnofen entstanden ist. 84
RACCATTAPALLE, AL FIANCO DEI PROTAGONISTI Sei giovane e vuoi vedere la partita da una posizione privilegiata? Vuoi vivere la partita da bordo campo a un passo dai tuoi beniamini, vivendo sensazioni ed emozioni da vicino? Hai dai 12 ai 16 anni? Allora sei la persona giusta, vieni a fare il raccattapalle – anche insieme ai tuoi compagni di squadra - allo Stadio Druso di Bolzano per le partite casalinghe dell’FC Südtirol. Per maggiori informazioni contattaci in sede (info@fc-suedtirol.com – 0471 266053) ERLEBE EINMALIGE EMOTION: SEI BALLJUNGE BEIM MATCH DES FCS Du wolltest schon immer einmal hautnah dabei sein, wenn die Weißroten im Drusus-Stadion spielen? Du willst dem FCS bei einem Heimspiel aktiv unterstützen? Du willst das Spiel keine 5 Meter von den FCS-Spielern entfernt miterleben und bist zwischen 12 und 16 Jahre alt? Dann bist du jetzt gefragt! Bewirb dich – auch mit den Kumpels deiner Mannschaft – und erlebe actionreichen Fußball live im Drusus-Stadion. Schreibe uns (info@ fc-suedtirol.com) oder ruf uns an (0471 266053). Wir freuen uns auf deine Bewerbung.
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EVENT TEAM, LO STAFF DEI COLLABORATORI Un gruppo di persone particolarmente preziose e affezionate ai colori biancorossi. Sono i componenti del “Event Team”. Così è stato battezzato infatti il gruppo di collaboratori volontari pronti a mettersi in gioco con costanza soprattutto in occasione delle partite casalinghe dell’FCS e degli eventi sul territorio. Da qualche giorno sono distinguibili anche dalla giacca rossa griffata che indossano in occasione delle manifestazioni. La società ha voluto ringraziare il gruppo. Nella foto: Valerio Marini, Monica Gigliotti, Ornella Grisotto, Francesco Rocca, Margit Ebner, Nadia Mosconi, Claudio Calovi, Mussa Boro, Giovanni Conte, Luan Abedynai, Catja Russo ed Emilio Bordoni.
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DAS EVENT TEAM: TÜCHTIGE HELFER BEI DEN VERANSTALTUNGEN Eine Gruppe von Personen die den FC Südtirol im Rahmen der Veranstaltungen im Stadion und in der gesamten Region zur Seite stehen. Das ist das „Event Team“ des weißroten Clubs. Denn auch ein Profifußballverein braucht ehrenamtliche Helfer, die im Rahmen der zahlreichen Initiativen mithelfen und somit einen großen Beitrag leisten. Der Verein bedankt sich bei der Gruppe, der zahlreiche Männer und Frauen angehören. Im Bild: Valerio Marini, Monica Gigliotti, Ornella Grisotto, Francesco Rocca, Margit Ebner, Nadia Mosconi, Claudio Calovi, Mussa Boro, Giovanni Conte, Luan Abedynai, Catja Russo ed Emilio Bordoni.
Il programma sportivo dedicato IlIl Ilprogramma programma programmasportivo sportivo sportivodedicato dedicato dedicatoaa aa
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CARTOLINE, POSTER E CALENDARIO DELLE GIOVANILI Da oggi puoi avere l’autografo del tuo idolo biancorosso sulla sua personale cartolina. Tutti i tifosi biancorossi possono trovare le cartoline in occasione degli eventi a cui presenziano i calciatori dell’FC Südtirol e sul nuovo sito internet, nella sezione della prima squadra. Sono a disposizione dei tifosi biancorossi e dei simpatizzanti anche il poster della prima squadra e il calendario delle squadre giovanili dell’FC Südtirol, in distribuzione all’entrata dello Stadio Druso di Bolzano, la nostra sede ad Appiano e l’ufficio in via Cadorna a Bolzano. La pubblicazione contiene tutte le partite, di ogni categoria, dei giovani biancorossi e gli impegni dell’FCS Women.
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Physiotherapie- und Rehabilitationszentrum für tesserierte Sportlerinnen und Sportler 86www.rehafit.it | info@rehafit.it | 0471 266 053
AUTOGRAMMKARTEN, MANNSCHAFTSPOSTER UND JUGENDPIELKALENDER Alle FCS Fans haben ab sofort die Möglichkeit, sich die brandneuen Drucksorten des FC Südtirol zu ergattern. Jugendspielkalender und Mannschaftsposter erhalten alle Sympathisanten des weißroten Proficlubs im Rahmen der Meisterschaftsspiele im Drusus-Stadion von Bozen, sowie am Sitz des FC Südtirol im FCS Center in Eppan und im Büro in der Bozner Cadornastraße. Die Autogrammkarten kommen hingegen bei den zahlreichen Events und Besuchen der Profispieler zum Einsatz, können jedoch auch direkt auf unserer Website in der Spielerdetailseite angeschaut und heruntergeladen werden. Viel Spaß mit den neuen Drucksorten des FCS!
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FABIAN TAIT IST STARPOOL „FLOAT AMBASSADOR“ Der Mittelfeldspieler des FCS Fabian Tait wurde von Starpool, seit mehreren Jahren bereits Wellness Partner des FC Südtirol, zum „Float Ambassador“ ernannt. Neben weiteren Sportlern wie der Olympiamedaillengewinnerin im Biathlon Lisa Vittozzi, dem Basketballspieler Luca Lechthaler und dem Hockeyspieler Anton Bernard ist das FC Südtirol Aushängeschild Werbebotschafter für das Produkt „Zerobody“, welches durch schwereloses Schweben im Wasser tiefenentspannend wirkt. „Vor allem in Wochen mit anstrengenden Trainingseinheiten oder mehrere Spiele erlaubt es mir Zerobody mich schneller und besser zu erholen.“, so Testimonial Fabian Tait.
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TAIT TESTIMONIAL ZEROBODY BY STARPOOL Il benessere è il miglior alleato di un efficace allenamento: cuore, mente e corpo uniti in un perfetto gioco di squadra. Lo sa bene Starpool, l’azienda di Ziano di Fiemme, da oltre 40 anni specializzata in wellness concept, partner dell’FCS. All’interno dello stand alla Fiera Hotel, l’azienda ha dato ampio spazio alle ultime innovazioni del settore wellness per l’universo del contract e dell’ospitalità facendo provare inoltre l’esperienza del dry floating su Zerobody, di cui è prezioso testimonial Fabian Tait: “Zerobody per me è utilissimo. Soprattutto in caso di partite infrasettimanali molto ravvicinate o nei periodi di allenamenti di massimo carico Zerobody mi permette di recuperare meglio e più velocemente”, ha sottolineato il centrocampista biancorosso, testimonial del prodotto insieme alla medaglia olimpica di biathlon Lisa Vittozzi, al cestista Luca Lechthaler e all’hockeysta Anton Bernard.
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