La fiaba dei gatti - ICS SILVIO BOCCONE

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Sommario Ci presentiamo ..............................................................................................................................................................1 Le fasi del nostro lavoro ............................................................................................................................................. 4 I Personaggi ...................................................................................................................................................... 2 Funzioni di Propp............................................................................................................................................ 3 La Mappa del tesoro........................................................................................................................................ 4 Cosa abbiamo imparato.............................................................................................................................................. 6 La Fiaba dei gatti I. Calvino ....................................................................................................................................... 7 La Fiaba – Situazione iniziale ....................................................................................................................... 8 La Fiaba – Peripezie dell’eroe e superamento delle prove .................................................................... 10 La Fiaba – Pretese del falso eroe e punizione .......................................................................................... 13 La Fiaba – Lieto fine ....................................................................................................................................... 16 Conclusioni .................................................................................................................................................................. 17


CI PRESENTIAMO :) Ciao,noi siamo i ragazzi della a 1 E dell'Istituto Comprensivo "Silvio Boccone" di Palermo. Questo nostro libro è frutto del lavoro svolto nell'ora di approfondimento linguistico; è stato un percorso molto divertente, utile per capire quante cose si possono realizzare leggendo una fiaba!

Buona lettura e buon divertimento! 1


Le fasi del nostro lavoro I PERSONAGGI

EROE / EROINA È il/la protagonista della fiaba, dopo varie avventure ottiene ciò che vuole; ANTAGONISTA È il nemico/a del protagonista, ostacola l’eroe e a volte può assumere false sembianze; IL DONATORE Dona all’eroe un mezzo magico con il quale egli può risolvere situazioni difficili o lo aiuta nella preparazione dell’impresa; IL MANDANTE È colui/colei che assegna in modo esplicito o implicito, consapevolmente o inconsapevolmente la missione al protagonista; AIUTANTE È colui/colei che e aiuta il protagonista nel corso o della fiaba; LA PERSONA O IL PREMIO RICERCATO È la persona (solitamente la principessa) o il premio che l’eroe cerca a di ottenere durante la fiaba; IL FALSO EROE È colui/colei che con l’inganno si sostituisce all’eroe per avere vantaggi ma che alla fine viene quasi sempre scoperto; La prof. Cirri ci ha spiegato il sistema dei personaggi nella fiaba; quindi abbiamo individuato alcuni dei personaggi dell'elenco nel testo.

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Le fasi del nostro lavoro I personaggi che abbiamo individuato nella nostra fiaba sono: l'eroina (la figliastra), il mandante (la madre), il donatore (mamma gatto),il falso eroe (la figlia). Abbiamo poi lavorato alle funzioni di Propp: la Prof. ci ha dato un elenco di funzioni messe alla rinfusa e ciascuno di noi ne ha individuato alcune nella fiaba:

FUNZIONE PUNIZIONE DELL’ANTAGONISTA CONSENSO DELL’EROE ALL’EROE È IMPOSTO UN COMPITO DIFFICILE LIETO FINE SUPERAMENTO PROVE FORNITURA DEL MEZZO MAGICO PRETESE DEL FALSO EROE

DESCRIZIONE L’antagonista riceve il giusto castigo L’eroe accetta l’incarico. All’eroe è imposta un’ ulteriore prova di bravura. L’eroe ottiene il meritato premio L’eroe affronta le prove e le supera. L’eroe si impadronisce del mezzo magico.

Un antagonista (falso eroe) cerca di prendere il posto dell’eroe. Un personaggio della fiaba si allontana da casa ALLONTANAMENTO per un particolare motivo. La prova viene superata ESECUZIONE DEL COMPITO RICONOSCIMENTO DELL’EROE L’eroe viene finalmente riconosciuto SMASCHERAMENTO DEL FALSO Gli impostori vengono smascherati. EROE Deve superare prove e incarichi in cambio EROE MESSO ALLA PROVA della promessa del donatore di un dono che lo aiuterà nell’impresa. L’eroe parte per compiere la sua missione. PARTENZA DELL’EROE

Le funzioni che abbiamo individuato sono: allontanamento, superamento prove, esecuzione del compito, pretese del falso eroe, smascheramento del falso eroe, punizione del falso eroe, lieto fine.

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Le fasi del nostro lavoro Dopo aver individuato le funzioni nella nostra fiaba, abbiamo costruito una mappa, simile a questa:

Abbiamo visto come nella fiaba ci fosse uno schema ricorrente: parte iniziale, peripezie dell'eroe e superamento delle prove, lieto fine con l'eroe che ottiene il meritato premio. Dopo aver individuato le fasi ricorrenti della nostra fiaba, il nostro lavoro è continuato in aula informatica. Per continuare il nostro lavoro, abbiamo ritenuto utile iscriverci alla piattaforma di condivisione 4


Le fasi del nostro lavoro didattica EDMODO. Abbiamo utilizzato lo strumento dello zainetto che ci ha permesso di salvare i nostri lavori e di condividerli con tutta la classe. Alla fine ci siamo impegnati nella realizzazione dei contenuti del nostro libro: abbiamo realizzato i disegni utilizzando Paint, abbiamo scritto il testo per il nostro libro digitale utilizzando epub editor.

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Cosa abbiamo imparato sulla fiaba Lo Schema di Propp è il risultato dello studio sulle fiabe del celebre antropologo russo Vladimir Propp. Egli studiò le origini della fiaba e la loro struttura. Egli propose uno schema, identificando 31 funzioni, note anche come Sequenze di Propp che avevano un ordine invariabile e che compongono il racconto. Ogni funzione rappresenta una situazione tipica di una fiaba, e si riferisce ai personaggi e ai loro ruoli. I Ruoli che abbiamo individuato nella fiaba dei gatti * l'antagonista è la mamma e la sua funzione è quella di allontanare la protagonista * il protagonista è la figliastra e compie una prova di resistenza nella casa dei gatti, ricevendo un premio * il falso eroe è la figlia che vuole sostituirsi all'eroe: viene però scoperta da mamma gatta e viene punita.

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Italo Calvino – La Fiaba dei gatti La fiaba dei gatti Una donna aveva una figlia e una figliastra, e questa figliastra la teneva come un ciuco da fatica, e un giorno la mandò a cogliere cicorie. La ragazza va e va, e invece di cicoria trova un cavolfiore: un bel cavolfiore grosso grosso. Tira il cavolfiore, tira, tira, e quando lo sradicò, in terra s'aperse come un pozzo. C'era una scaletta e lei discese. Trovò una casa piena di gatti, tutti affaccendati. C'era un gatto che faceva il bucato, un gatto che tirava acqua da un pozzo, uno che cuciva, un gatto che rigovernava, un gatto che faceva il pane. La ragazza si fece dare la scopa da un gatto e l'aiutò a spazzare, a un altro prese in mano i panni sporchi e l'aiutò a lavare, all'altro ancora tirò la corda del pozzo, e a uno infornò le pagnotte. A mezzogiorno venne fuori una gran gatta, che era la mamma di tutti i gatti, e suonò la campanella: - Dalin, dalon! Dalin, dalon! Chi ha lavorato venga a mangiare, chi non ha lavorato venga a guardare! Dissero i gatti: - Mamma, abbiamo lavorato tutti, ma questa ragazza ha lavorato piú di noi. -Brava, - disse la gatta, - vieni e mangia con noi -. Si misero a tavola, la ragazza in mezzo ai gatti e Mamma Gatta le diede carne, maccheroni e un galletto arrosto; ai suoi figli invece diede solo fagioli. Ma alla ragazza dispiaceva di mangiare da sola e vedendo che i gatti avevano fame, spartì con loro tutto quello che Mamma Gatta le dava. Quando si alzarono, la ragazza sparecchiò tavola, sciacquò i piatti dei gatti, scopò la stanza e mise in ordine. Poi disse alla Mamma Gatta: - Gatta mia, ora bisogna che me ne vada, se no mia mamma mi sgrida. Disse la gatta: - Aspetta, figlia mia, che voglio darti una cosa -. Là sotto c'era un grande ripostiglio, da una parte era pieno di roba di seta, dalle vesti agli scarpini, dall'altra pieno di roba fatta in casa, gonnelle, giubbetti, grembiuli, fazzoletti di bambace, scarpe di vacchetta. Disse la gatta: - Scegli quel che vuoi. La povera ragazza che andava scalza e stracciata, disse: - Datemi un vestito fatto in casa, un paio di scarpe di vacchetta e un fazzoletto da mettere al collo. -No, - disse la gatta, - sei stata buona coi miei gattini e io ti voglio fare un bel regalo -. Prese il più bell'abito di seta, un bel fazzoletto grande, un paio di scarpini di raso, la vesti e disse: - Ora che esci, nel muro ci sono certi pertugi; tu ficcaci le dita, e poi alza la testa in aria. La ragazza, quando uscì, ficcò le dita dentro quei buchi e tirò fuori la mano tutta inanellata, un anello più bello dell'altro in ogni dito. Alzò il capo, e le cadde una stella in fronte. Tornò a casa ornata come una sposa. Disse la matrigna: - E chi te le ha date tutte queste bellezze? - Mamma mia, ho trovato certi gattini, li ho aiutati a lavorare e m'hanno fatto dei regali, - e le raccontò com'era andata. La madre, l'indomani, non vedeva l'ora di mandarci quella mangiapane di sua figlia. Le disse: - Va' figlia mia, così avrai anche tu tutto come tua sorella. -Io non ne ho voglia, - diceva lei, da quella malallevata che era, - non ho voglia di camminare, fa freddo, voglio stare vicino al camino. Ma la madre la fece uscire a suon di bastonate. Quella ciondolona cammina cammina, trova il cavolfiore, lo tira, e scese dai gatti. Al primo che vide gli tirò la coda, al secondo le orecchie, al terzo strappò i batti, a quello che cuciva sfilò l'ago, a quello che tirava l'acqua buttò il secchio nel pozzo: insomma non fece altro che dispetti per tutta la mattina, e loro miagolavano, miagolavano. A mezzogiorno, venne Mamma Gatta con la campanella: Dalin, dalon! Dalin, dalon! Chi ha lavorato venga a mangiare, chi non ha lavorato venga a guardare! Mamma, - dissero i gatti, - noi volevamo lavorare, ma questa ragazza ci ha tirato la coda, ci ha fatto un sacco di dispetti e non ci ha lasciato far niente! -Bene, - disse Mamma Gatta, - andiamo a tavola -. Alla ragazza diede una galletta d'orzo bagnata nell'aceto, e ai suoi gattini maccheroni e carne. Ma la ragazza non faceva altro che rubare il mangiare dei gatti. Quando s'alzarono da tavola, senza badare a sparecchiare né niente, disse a Mamma Gatta: - Be', adesso dammi la roba che hai dato a mia sorella. Mamma Gatta allora la fece entrare nel ripostiglio e le chiese cosa voleva. - Quella veste là che è la più bella! Quegli scarpini, che hanno i tacchi più alti! Allora, - disse la gatta, - spogliati e mettiti questa roba di lana unta e bisunta e queste scarpe chiodate di vacchetta tutte scalcagnate -. Le annodò un cencio di fazzoletto al collo e la congedò dicendo: - Adesso vattene, e mentre esci, ficca le dita nei buchi e poi alza la testa in aria. La ragazza uscì, ficcò le dita nei buchi e le si attorcigliarono tanti lombrichi, e più faceva per staccarseli, più s'attorcigliavano. Alzò il capo in aria e le cadde un sanguinaccio che le pendeva in bocca e lei doveva dargli sempre un morso perché s'accorciasse. Quando arrivò a casa così conciata, più brutta di una scoppiettata, la mamma ne ebbe tanta rabbia che morì. E la ragazza a furia di mangiar sanguinaccio, morì lei pure. Mentre la sorellastra buona e laboriosa, se la sposò un bel giovane. Così stettero belli e contenti. Drizza le orecchie che ancora li senti. (Terra d'Otranto). Versione tratta da Fiabe Italiane di Italo Calvino

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La Fiaba – Situazione iniziale C'era una volta una ragazza obbligata a fare quello che diceva la matrigna: pulire, cucinare, lavare i piatti

Un giorno la matrigna ordinò alla figlia di andare a raccogliere le cicorie...

La ragazza, obbligata, accettò... 8


La Fiaba – Situazione iniziale

Camminando, al posto delle cicorie vide un cavolfiore. Lo tirò via: si aprì un pozzo e vi entrò…

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La Fiaba – Peripezie dell’eroe e superamento delle prove

Trovò una casa piena di gatti tutti affaccendati: chi spolvera, chi spazza, chi rigoverna, chi fa il pane...

La ragazza si fece dare una scopa da un gatto e li aiutò, spazzando...

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La Fiaba – Peripezie dell’eroe e superamento delle prove

Mentre tutti erano affaccendati, arriva mamma gatta: "Chi ha lavorato venga a mangiare, chi non ha lavorato venga a guardare!"

Un gatto rispose: "Abbiamo lavorato tutti, ma questa ragazza ha lavorato piĂš di noi!". La figliastra fu dunque invitata a sedersi e a pranzare. 11


La Fiaba – Peripezie dell’eroe e superamento delle prove

Finito il pranzo, la ragazza aiutò i gatti a rimettere ordine, salutò per ritornare a casa... Mamma gatta, per premiarla della sua disponibilità, le regalò una vestito di seta, un paio di scarpini di raso e una bellissima stella in fronte

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La Fiaba – Pretese del falso eroe e punizione

La matrigna quando vide la figliastra cosĂŹ ben agghindata, disse alla figlia di andare dai gatti.

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La Fiaba – Pretese del falso eroe e punizione

Arrivata dai gatti, la figlia cominciò a far loro tanti dispetti: a chi tirava la coda, a chi i baffi, a chi le orecchie... Anche questa volta, quando mamma gatta arrivò disse: "Chi ha lavorato venga a mangiare, chi non ha lavorato venga a guardare!" Alla ragazza diede una galletta d'orzo bagnata nell'aceto, ma lei non faceva altro che rubare il cibo ai gattini.

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La Fiaba – Pretese del falso eroe e punizione

Mamma gatta allora le disse di spogliarsi e di indossare una veste di lana unta e bisunta: "Adesso vattene, e mentre esci, ficca le dita nei buchi e poi alza la testa in aria". La ragazza uscì, ficcò le dita nei buchi e le si attorcigliarono tanti lombrichi, e più faceva per staccarseli, più s'attorcigliavano. Alzò il capo in aria e le cadde un sanguinaccio che le pendeva in bocca e lei doveva dargli sempre un morso perché s'accorciasse. Quando arrivò a casa così conciata, più brutta di una scoppiettata, la mamma ne ebbe tanta rabbia che morì.

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La Fiaba – Lieto fine

la sorellastra buona e laboriosa, se la sposò un bel giovane.

Così stettero belli e contenti. Drizza le orecchie che ancora li senti

Fine

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Conclusioni Questo lavoro è stato svolto nell'anno scolastico 2016/2017dalla classe 1E dell'Istituto Comprensivo Statale "Silvio Boccone" di Palermo

Danilo Aiello Francesco Barone Francesco Bassi Alessandra Calabria Stefano Carramusa Gabriele Chianello Giuseppe Ciaramitaro Chiara Conti Calogero Finocchiaro Mariarita Fragapane Robrta Fuschi Giorgia Guarino Angelo Messina Giovanni Pacifico Chiara Salamone Fabiola Signorino Amrit Singh

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I.C.S. "Silvio Boccone" - Palermo Via del Vespro, 72 - 90127 Palermo (Pa) - Tel. +39 091 6164215 - Fax +39 091 6168129 - Cod. Univoco: UF2G4C MAIL: paic8a2004@istruzione.it - PEC: paic8a2004@pec.istruzione.it - Cod. Mecc. paic8a2004 - C.F. 80020000826 - Cod. iPA: icssb


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