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DockInn,Warnemünde

Vivere diHolgerGlinde eriutilizzare

Dock Inn, Warnemünde

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Il primo ostello tedesco del riuso è stato edificato vicino al centro della città di Warnemünde, nel vecchio porto. L‘idea di riutilizzare i container per gli edifici residenziali non è nuovo: ciò che contraddistingue questo progetto, è la portata del loro utilizzo per il Dock Inn.

Nel corso della loro vita precedente, i container da 25 m2 trasportavano merci di ogni tipo attraverso gli oceani, oggi offrono ai viaggiatori un ostello e l'opportunità di sognare ammirando l‘immensità degli oceani. Lo studio di architettura svizzero-tedesco Holzer Kobler Architekturen ha riunito 63 container in un ostello-boutique a Warnemünde.

L‘ostello, con l'uso di container riciclati e la sua posizione sul molo, connette il cantiere industriale, sito tutt’intorno, col mare aperto. Il complesso edilizio è diviso in due parti: una struttura a quattro piani realizzata con contenitori riciclati e insonorizzati si trova su una struttura-base a due piani in acciaio, cemento e vetro.

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2La struttura-base è composta da una accogliente hall aperta con ristorante, bar, cucina per gli ospiti e postazioni di lavoro sopra una galleria incorporata. La facciata in vetro che dà sulla strada consente l’ingresso di molta luce naturale nello spazio. I moduli container verniciati compongono i quattro piani superiori, che sono posti in modo sfalsato all’interno di una struttura in acciaio zincato e cemento.

I container dipinti, posti in modo sfalsato su tutta l‘altezza dei quattro piani, riflettono il mare, le spiagge, e le gru dei cantieri navali e creano, all'interno dell'area del porto, un’architettura industriale che attira lo sguardo.

L'ostello boutique offre sia camere doppie, sia camere con più letti, ma anche suite all'ultimo piano. Alcune delle unità container all'ultimo piano sono state persino trasformate in spa. Dal lato posto di fronte al vicino fiume Warnow, tutte le zone giorno offrono una vista sul porto. I balconi con accesso alle camere dispongono di piattaforme estese sulle quali è possibile rilassarsi e incontrarsi con gli altri ospiti. Le insolite aree di ingresso aperte su tutti i piani fanno sì che l’edificio possa essere "vissuto" dall'esterno, rendendolo un luogo di interazione tra chi passa a piedi o in barca.

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1| Il Dock Inn ricicla i container per creare un ostello-boutique lungo il porto di Warnemünde, in Germania 2| La struttura di base comprende una hall aperta e accogliente con ristorante, bar, cucina per gli ospiti e postazioni di lavoro sopra una galleria incorporata

Architetto| HolzerKoblerArchitekturen Foto| Jan Bitter, Berlin

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Eleganza diIqbalJohal Ingegneristica

Capanna del tè, Scozia

1| | il progetto prevedeva che l'edificio desse il massimo risalto alla vista mozzafiato sul Loch Fyne, e che fosse anche resistente ai rigori del tempo per molti anni a venire.

2| Un modello in scala reale è stato costruito e testato fuori sede per evitare i problemi rilevati in sededi progettazione, una volta che la costruzione fosse iniziata.

3| La struttura completa è costituita da fondamenta leggere in tubolare d‘acciaio zincato sostenute da una base di appoggio allungata, inserita in una piattaforma intagliata nella roccia

Ingegnere| AED Ltd Foto| TigerchickMedia

L'edificio sorge sullo sperone di un piccolo promontorio roccioso che si erge ad un’altezza di circa 15 m sul mare sullo stretto margine occidentale della costa del Loch Fyne. L'accesso avviene lungo la bassa fascia costiera su una strada sterrata costituita da un solo sentiero. L'idea iniziale era quella di sostituire una vecchia casa estiva di legno, che si trova in cima al promontorio, con un moderno edificio ad un piano lungo circa 8m e largo 4m, dotato di servizi igienici basilari, posti letto per una coppia e una scrivania con zona lettura. L'edificio doveva essere progettato in modo dare il massimo risalto alla vista mozzafiato sul Loch Fyne e, al tempo stesso resistere ai rigori del clima locale per gli anni a venire.

All’inizio per il progetto furono proposte delle fondamenta in cemento armato a forma di incudine, a sostegno di una struttura composta da pareti esterne in vetro poste intorno ad un piccolo nucleo di acciaio rinforzato sormontato da un tetto monoscocca in pelle di alluminio. Sfortunatamente questo progetto si rivelò costoso e difficile da realizzare. Dopo varie altre proposte si è giunti alla soluzione finale che prevede delle fondamenta leggere in tubolare d‘acciaio sostenute da una base di appoggio allungata, inserita in una piattaforma intagliata nella roccia, e una copertura in legno tradizionale. Queste modifiche hanno richiesto un'ulteriore considerazione della sovrastruttura, in particolare delle forze di oscillazione e torsione presenti nel nucleo che dovevano essere trasmesse al suolo. La nuova proposta ha oltretutto credenziali ambientali superiori poiché grazie alla riduzione del volume di cemento delle fondamenta, ne sono risultati rilevanti benefici indiretti con minor inquinamento ambientale.

L’impatto economico di questa proposta è stato positivo, anche se restava qualche dubbio sia sulle modalità di realizzazione dell‘edificio che sulla futura manutenzione, in particolare riguardo sia l'installazione e la sostituzione dei vetri, che riguardo la quantità di lavoro ancora richiesto in quota. In questo senso il vetro e l'acciaio zincato svolgono un ruolo importante perché la struttura abbia una lunga durata. Le possibilità di introdurre una significativa rigidità torsionale temporanea o permanente nel sottile piano di calpestio della sovrastruttura erano limitate, per cui si è provveduto a creare un modello dettagliato della distorsione della sovrastruttura durante lo scivolamento lungo delle guide.

Quando la struttura in acciaio è stata montata, si è riscontrata una leggera distorsione delle guide dovuta alla zincatura rispetto alla tolleranza di deformazione del vetro. Si è provveduto allora a realizzare delle guide di prova per verificare che il vetro non venisse danneggiato al momento della realizzazione della struttura finita. La prima guida è stata realizzata con contrappesi applicati al piano di calpestio, emulando il peso calcolato dei doppi vetri e delle finiture del pavimento e del tetto. La distorsione del bordo del pavimento è stata monitorata per tutta la lunghezza della guida e i risultati sono stati soddisfacenti

Una seconda guida che ha dato ottimi risultati è stata poi realizzata con la vetrata montata. La grande cura e l'attenzione ai dettagli ha dato luogo ad una soluzione elegante, efficiente e destinata a durare a lungo, che tiene conto sia della difficoltà di accesso al sito sia dell‘ambiente aggressivo.

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