Zona Wrestling Magazine #16

Page 1

1


2

HANNO COLLABORATO

Simone Spada Giuseppe Calò Alice The Onisk Alberto Ferrero Francesco Stigliano Marco Catelli Michele Mauriello Danilo Corvietto Girolamo De Nicolo Giuseppe Christian Ferreri Mauro Sudati Ismaele Schillaci Andrea Cesana Walter Farinella Celeste Scartoni Le immagini presenti in questo pdf sono state reperite online e utilizzate senza fine di lucro, in quanto non c’è pubblicità ed è distribuito liberamente online a cadenza saltuaria. E’ possibile comunque chiedere la rimozione di qualsiasi foto o logo che violi il diritto d’autore all’indirizzo: redazione@zonawrestling.net


3

L’EDITORIALE Stavo pensando: ci sarà qualcuno che legge le cavolate che scrivo in questa prima pagina? E’ un esperimento scientifico, per cui io vi sfido: se avete letto queste mi prime righe, allora commentate l’articolo sul sito e fatemelo sapere. Secondo me prima di arrivare a questa riga, avrete già cambiato pagina. Male vostro, perchè se continuaste la lettura leggereste alcune delle più grandi verità sul wrestling e sulla vita che siano mai state scritte. Verità numero 1: Brock Lesnar è un fenomeno, ma è stata anche brava la WWE, dopo QUELLA WrestleMania a fargli fare qualcosa di ancora più clamoroso. Adesso chi lo batterà, se non sarà John Cena a Night of Champion, si prenderà non solo il titolo, ma un piccolo posto nella storia, simile, anche se non paragonabile, a quello che si è preso Brock spezzando la streak. Geniale. Una disamina dell’impero di Brock Lesnar la potete leggere nell’editoriale di Danilo Corvietto. Verità numero 2: Lesnar non sarebbe quello che è senza quel dannato fenomeno di Paul Heyman. Da questo mese, grazie alla bravissima Alice, parte una rubrica che cercherà di rendere onore agli artisti della parola, esaminando ad ogni edizione uno dei “promo” meglio riusciti del mese. Il titolo dello spazio fisso è “The art of speech” ma speriamo di non doverlo presto rinominare “L’algolo di Paul Heyman”. Fatevi coraggio amici wrestler WWE. Verità numero 3: I Wyatt sono sempre più in declino. Ne parla Francesco Stigliano nelle sue pagelle, ne parla Celeste nel pezzo loro dedicato, parlano chiaro anche i numeri. Io lo chiamo “Effetto Ryback”, è quel depush naturale che avviene quando A PRESCINDERE da quanto sei bravo, non c’è spazio per te più in alto di dove ti trovi adesso nelle gerarchie del roster. Se non puoi più salire, necessariamente dovrai scendere. Verita numero 4: CM Punk è lontano dalla WWE da ormai più di sei mesi e la federazione esiste ancora, gli indici di ascolto sono più o meno gli stessi e nessuno ha cominciato a seguire il cricket a causa di questo addio. Ciò non toglie che ci manca tanto e che la sua sposa, la “piccola” AJ, dovrà essere in grado di scrollarsi il suo ricordo di dosso. Girolamo De Nicolo ne è convinto e ne parla nel suo editoriale. Verità numero 5: se non sapete cosa è la G1 Climax, sappiate che è un torneo incredibile, con partecipanti di tutto il mondo, tipo Dragon Ball, dove alla fine chi vince sfida il campione della IGWP. Roba giapponese, ma anche un po’ indy. Se siete curiosi, non perdetevi l’articolo di Andrea Cesana. Verità numero 6: c’è tanto altro in questo magazine, ma lo spazio sta finendo e non posso più scriv


4

IN COPERTINA La copertina più facile in assoluto. Se altri mesi scegliere un protagonista o l’altro sembra quasi indifferente, il magazine di settembra “esigeva” che in prima pagina ci fosse lui: il dominatore, il distruttore, la bestia, Brock, Lesnar. Piccolo traguardo per il nostro Paul Heyman guy: è il primo wrestler in assoluto a guadagnarsi per più di una volta la copertina della nostra rivista. Il primo numero infatti, ormai di due anni fa, vedeva in copertina proprio Lesnar. Bentornato Brock. Giuseppe Calò

8

GAIN O PAIN, NRO N ATORE DELLA IN M O D IL A N R RITA.

COVE BWRWOCEK, ELGEUSAI A DIRE CHE NON SE LO ME STORY

02 Editoriale

22 Che succede ai Wyatt?

06 Le statistiche dei campioni 13 The art of speech

25 Shawn Michaels 26 Promossi e bocciati

18 WWE Network

26 NXT Breckout star

Quando le parole diventano arte. Success or bust?

Dalle stelle alle stalle senza motivo. Champion profile #03

Diamo i voti alle superstar WWE Vi presentiamo i Vaudevillians


5

25 Il giro di boa TNA Va davvero tutto male?

36 Un becchino in pensione? 38 WWE Top 5 matches I 5 match più belli dell’estate 2014!

45 G1 Climax

Bilancio dell’edizione 2014

48 WWE Super Card

Recensione del nuovo gioco per dispositivi mobili targato WWE

45 Triple H

Champion profile #4

42

ee di CM Punk AJ L l’ombra Sotto

34 Theme song WWE + Metallica

54 Crazy love

La drammatica storia d’amore e violenza del fighter War Machine e della stella del porno Christy Mack.


6

LE STATISTICHE DEI CAMPIONI

LE PERIPEZIE DEI CAMPIONI WWE, TNA E RING OF HONOR E DELLE LORO SCINTILLANTI CINTURE

WWE CHAMPIONSHIP BROCK LESNAR

CAMPIONE DAL

18 AGOSTO 2014 - SUMMERSLAM VS. JOHN CENA

ULTIMA DIFESA

NESSUNA

WWE INTERCONTINENTAL CHAMPIONSHIP DOLPH ZIGGLER

CAMPIONE DAL

17 AGOSTO 2014 - SUMMERSLAM BATTLE ROYAL 18 AGOSTO 2014 - RAW VS. THE MIZ

ULTIMA DIFESA

WWE UNITED STATES CHAMPIONSHIP SHEAMUS

CAMPIONE DAL

5 MAGGIO 2014 - RAW IN 20-MAN ROYAL RUMBLE 4 LUGLIO 2014 - SMACKDOWN VS. ALBERTO DEL RIO

ULTIMA DIFESA

WWE TAG TEAM CHAMPIONSHIP THE USOS

CAMPIONI DAL

3 MARZO 2014 - RAW VS. THE NEW AGE OUTLAWS 25 AGOSTO 2014 - RAW VS GOLDUST & STARDUST (COUNT OUT)

ULTIMA DIFESA

WWE DIVAS CHAMPIONSHIP AJ LEE

CAMPIONE DAL

18 AGOSTO 2014 - SUMMERSLAM VS. AJ LEE

ULTIMA DIFESA

NESSUNA

TNA WORLD HEAVYWEIGHT CHAMPIONSHIP CAMPIONE DAL

BOBBY LASHLEY

19 GIUGNO 2014 - IMPACT WRESTLING VS. ERIC YOUNG

ULTIMA DIFESA

31 LUGLIO 2014 - DESTINATION X VS. AUSTIN ARIES


7

TNA X DIVISION CHAMPIONSHIP CAMPIONE DAL

SAMOA JOE

7 AGOSTO 2014 - IMPACT WRESTLING VS SANADA & LOW KI

ULTIMA DIFESA

20 AGOSTO 2014 - IMPACT WRESTLING VS. LOW KI

TNA WORLD TAG TEAM CHAMPIONSHIP CAMPIONE DAL

WOLVES

27 APRILE 2014 - SACRIFICE VS THE BROMANS

ULTIMA DIFESA

7 LUGLIO 2014 - IMPACT WRESTLING VS. THE HARDYS

TNA KNOCKOUT CHAMPIONSHIP CAMPIONE DAL

GAIL KIM

3 LUGLIO 2014 - IMPACT WRESTLING VS. ANGELINA LOVE

ULTIMA DIFESA

4 SETTEMBRE 2014 - IMPACT WRESTLING VS. TARYN TERRELL

ROH WORLD HEAVYWEIGHT CHAMPIONSHIP CAMPIONE DAL

JAY BRISCOE

6 SETTEMBRE 2014 - ALL-STAR EXTRAVAGANZA VS. MICHAEL ELGIN

ULTIMA DIFESA

NESSUNA

ROH WORLD TELEVISION CHAMPIONSHIP CAMPIONE DAL

JAY LETHAL

4 APRILE 2014 - SUPERCARD OF HONOR VS. TOMMASO CIAMPA

ULTIMA DIFESA

6 SETT. 2014 - ALL-STAR EXTRAVAGANZA VS. CAPRICE COLEMAN

ROH WORLD TAG TEAM CHAMPIONSHIP CAMPIONE DAL

REDRAGON

17 MAGGIO 2014 - WAR OF THE WORLDS VS THE YOUNG BUCKS

ULTIMA DIFESA

6 SETT. 2014 - ALL-STAR EXTRAVAGANZA VS. YOUNG BUCKS


8

NO PAIN, NO GAIN HA SPEZZATO LA STREAK, HA ANNICHILITO JOHN CENA, HA UNIFICATO I DUE TITOLI DEL MONDO. E NON È MAI STATO COSÌ GRANDE. Di Danilo Corvietto

S

ummerslam è stato lo scenario di uno dei main event più stupefacenti di sempre, in cui Brock Lesnar ha annichilito John Cena, laureandosi WWE World Heavyweight Champion. Preparatevi ad un articolo ricco di suplex, F5, blood, urine and vomit. Brock Lesnar è quasi il prototipo del monster heel. Volessimo progettar e un cattivo all’apparenza imbattibile, oppure disegnare un perfido mostro in grado di insidiare Gotham City o New

York lo vorremo gr con l’alimentarlo sino all’inverosimile. Eppure c’è quel quasi. Ciò che manca, ed in effetti è sempre mancato a Lesnar, è quella capacità microfonica in grado di inverdire faide altrimenti esauste, quello sprint verbale in grado di vendere un match senza l’uso della forza, quella studiata e metodica psicologia dietro la sua brutale violenza. E Paul Heyman, forse il più grande parlatore di tutti i tempi, è il perfetto contenuto in grado di colma-


9 re quel quasi, rendendolo strabordante. Potremmo tranquillamente asserire che il WWE Heavyweight Champion, dal dopo Summerslam in avanti, è sia Lesnar che Heyman, parte dello stesso imbattibile mostro bicefalo che riesce a dare completezza e definitività al nostro heel ideale. In particolare, Heyman è senza ombra di dubbio all’apice della sua carriera per quanto riguarda squisitamente il lavoro come performer e non in veste di produttore o in ambito creativo. Si fa fatica ad elencare un singolo promo di Heyman che possa spiccare sugli altri ed il motivo è presto detto: il buon Paul ha fatto della pura eccellenza la sua scontata costante, rendendo i suoi promo settimanali dei piccoli ed indimenticabili capolavori da vedere e rivedere. Basta riascoltare i promo post Wrestlemania e post Summerslam: la sottile psicologia dietro ogni singola parola è qualcosa di assolutamente eccellente ed inimitabile. In tutta onestà, non credo che nella storia del wrestling vi sia mai stato qualcuno di più efficace al microfono, ed in un’epoca così sporcata dall’essere “smart”, riuscire ad essere totalmente rapiti dalle parole musicali di questo pifferaio magico è qualcosa dotato di una bellezza quasi nostalgica. Heyman è capace di prenderci per mano e portarci pian piano esattamente nel punto in cui sgancerà la sua punchline, rendendosi un heel altamente sgradevole e non contempo un performer assolutamente irresistibile. Ma il manager, dicevamo, è sempre e comunque funzionale al suo spietato avatar. Le parole di Heyman sono così efficaci e fiorenti solo perché godono di una perfetta complementarità con il manierismo e la vibrante fisicità di Lesnar, che è tutt’altro che un

immobile burattino animato dalle parole del suo mentore: le facce cattive di Brock, gli occhiolini in camera a fine intervista, il fare minaccioso ed irrispettoso con cui questo mastodonte compie anche il più insignificante dei gesti costituiscono la base su cui far poggiare le sostanziose parole di Heyman, in grado di supplire perfettamente in caso di assenza del WWE WHC.


10

SUPLEX #17, POVERO JOHN CENA Ed è proprio per questo che aver reso Lesnar Campione, è a tutti gli effetti un investimento a lungo termine. Si, perché una volta ritornato dall’esperienza in UFC, la sua gestione dal 2012 in poi, in buona parte, è stata a dir poco rivedibile. Tornato come un trattore distruttore assestando una sonora F5 al povero Cena e calciando via il suo cappellino verde con sdegno, ci si aspettava uno stint sullla falsariga di quello creato da un annetto a questa parte, seminando distruzione, suplex e gomitate stiff. Invece no: Lesnar alla prima occasione utile, dopo 8 anni di assenza, torna solo per perdere contro Cena vittima di una punizione forse in parte giusta visto il suo abbandono, complice anche la volontà da parte della WWE di rendersi “superiore” e maggiormente credibile rispetto alla UFC. Uno degli errori più madornali compiuti negli ultimi anni, in virtù del caro prezzo richiesto da Brock per i suoi pur ottimi servigi e del danno di immagine quasi irreparabile arrecato ad un asset che si è rivelato, con senno di poi, così utile.

Lesnar nel post Summerslam, a seguito della sacrosanta vittoria contro CM Punk, è stato gestito esattamente come avrebbe dovuto, dominando e distruggendo avversari non alla sua altezza come Mark Henry e The Big Show. Poi la svolta. Lesnar, in un mondo fatto di palazzi, erige l’Empire State Building. L’uomo che ha posto fine alla più grande streak di tutti tempi è proprio lui, il depositario dell’eredità pluriventennale della leggenda nota come Undertaker è Brock Lesnar. E perché non avrebbe dovuto esserlo? Lesnar è il più “legittimo” dei contendenti mai affrontati dal Deadman. NCAA Champion, WWE Champion, UFC Champion: a ragion veduta, uno degli uomini più temibili e pericolosi del pianeta. Va da se che la domanda seguente, una volta raggiunta una vetta così elevata ed irripetibile, è: perché Lesnar non dovrebbe sconfiggere Cena? Anzi, perché Lesnar non dovrebbe annientare Cena, avendo assunto una sorta di aura da Semidio una volta conquistato l’intangibile? Ed è esattamente ciò che è successo.


11 che mese per mettere a punto quelle cosette decisamente non da main event come il lavoro in ring e quello al microfono, entrambi eccessivamente lenti e prevedibili a parere REIGNS, A RAGIONE O A TORTO, di chi vi scrive. Ma vi sono altre ipotesi POTREBBE ESSERE L’UOMO DESIGNATO interessanti, da spendere nell’immePER METTERE FINE AL REGNO DI LESNAR. diato o poco dopo contro Lesnar.

John Cena è stato messo nelle condizioni di dover asservire la propria presunta imbattibili-

tà davanti a qualcosa di nettamente più grande di lui, è ci è riuscito nel più generoso dei modi: se dovesse bissare a Night Of Champions, beh… chiunque sarà il designato, un domani (Wrestlemania 31), a sconfiggere Lesnar, si troverà a raccogliere tutti i sacrifici compiuti dietro quel momento, assurgendo a star di primissima grandezza, conquistando un Titolo che sarebbe realmente un punto di arrivo e non di partenza, come troppo spesso avvenuto erroneamente nel corso degli ultimi anni. Il problema una volta archiviato Cena sarà: chi mandare contro un Lesnar così forte, reduce da due faide così di primo piano? Reigns dovrebbe essere, a ragione o torto, l’uomo designato per porre fine al Regno del terrore di Lesnar. Come detto, avrebbe senso che la fine possa culminare in quel di Wrestlemania, così come avrebbe senso dare ancora a Reigns qual-

La prima è Batista. La faida tra i due è stata oggetto delle fantasie dei fan di wrestling di vecchio corso, senza contare che mai prima di adesso l’Animale gode di una notorietà derivante dal film “Guardians of The Galaxy” che potrebbe essere ottimamente asservita per rendere la fida ancor più speciale. A questo aggiungiamo che Batista è andato via praticamente da face, rispondendo a muso duro al suo ex amico/leader Triple H, e che vanta ancora un rematch valido per il Titolo. I tasselli ci sarebbero tutti per una faida di un paio di mesi tra due powerhouse con un backgound da MMA, e considerando che al momento non vi è nessuno di maggiormente idoneo o spendibile direi che il tempismo sarebbe perfetto. Inutile dire che Batista dovrebbe ancora una volta jobbare, intendiamoci. La seconda ipotesi sarebbe un rientrante Daniel Bryan, che una volta smaltito il pesante infortunio potrebbe trovare nel tenta-

L’ULTIMO UOMO CHE ALZERÀ DUE TITOLI MONDIALI IN WWE PER CHISSÀ QUANTI ANNI.


12

LA FOTO

Corsi e ricorsi storici: Singolare che sia stato proprio Triple H a consegnare il “nuovo” titolo WWE a Brock Lesnar, ritirando di fatto il World Heavyweigh Title. Era stato proprio l’attuale COO a unificare i titoli nel 2002, venendo premiato con la cintura di campione indiscussouando nelQuando nel 2002 il campione “indiscusso”. In seguito la cintura gli fu strappata da Brock Lesnar, che firmò un contratto di esclusiva con Smackdown, il general manager di Raw Eric Bischoff ripescò la big gold belt che fu della WCW e la affidò a Triple H, che fu nominato così campione. Oggi gli stessi due uomini, a distanza di 12 anni, sono protagonisti della dipartita della World Heavyweight Championship belt.

tivo di sconfiggere un mostro imbattibile nuova linfa per quell’aura di underdog acclamato che ha finito con il portarlo sino al main event di Wrestlemania XXX. Ben venga un Campione come Lesnar dunque. Possiamo dire con assoluta certezza che

la Cintura non è mai stata così importante, ed una potenziale vittoria per il Titolo contro un Campione così potrebbe davvero fare la fortuna dell’ipotetico prescelto.


13

THE ART OF SPEECH #1 IL WRESTLING È FATTO ANCHE E SOPRATTUTTO DI PAROLE. IN QUESTA NUOVA RUBRICA, CERCHEREMO DI RENDERE IL GIUSTO TRIBUTO A CHI RIESCE A FARE DELLE PAROLE UNA VERA E PROPRIA ARTE. Di Alice “The Onisk” Signoooooore e Signooooooori, Il mio nome è Paul Heyman e sono il qualcUNO, che sta dietro a qualcUNO che ha conquistato qualcUNO che pensava di essere il qualcUNO che avrebbe battuto l’altro qualcUNO che invece l’ha battuto ventuno a UNO. Ieri sera il mio cliente non ha solo battuto,

L’ossessionante promo di quel geniaccio linguistico di Heyman inizia con una controversa epopea del numero UNO. Quell’ UNO che non è andato giù al 99,9% dei fan del WWE wrestling. Nessuno si sarebbe mai aspettato una Leggenda come Undertaker soccombere alla devastazione portata sul ring da Brock ‘Bestia’ Lesnar. Eppure è successo: 21-1. La sconfitta di Taker è arrivata, delicata come un machete a spezzare il


14 non ha solo vittimizzato, bensì ha conquistato colui che deteneva il titolo. E mi ha donato la possibilità di proclamarmi Responsabile dell’ attuale e indiscusso campione WWE e dei pesi massimi : BRRRRRRROOOOOCCCCK LESSSNNNNNSNAAAAAAAAAAAAR Ma ora mettiamoci al lavoro. Il mio cliente mi ha autorizzato a raccontarvi un segreto che non penso la Authority volesse rivelarvi: John Cena non è qui questa sera. Oh, non fraintendetemi, John Cena sarebbe qui se John Cena potesse, ma John Cena non può essere qui perché John Cena non è nelle condizioni fisiche adatte per apparire davanti a voi e tutto questo grazie al mio cliente Brock Lesnar.

cuore di milioni di fan. E se questa fosse acqua passata, se ormai la ferita sembrava rimarginata e Brock un lontano e inquietante ricordo... ecco che la seconda sconfitta, (o sarebbe meglio parlare di distruzione?) arriva ai danni di John Cena. E l’iconoclastia continua. Heyman, a suon di parallelismi, continuando a farci rimbombare nella testa il nome di John Cena, informa il gentile pubblico che il loro beniamino è stato stroncato e che questa volta è diverso: non sarà sorridente a centro ring a scusarsi con i fan per la sconfitta. Cena non ci sarà proprio e per questo... mille grazie a Brock Lesnar. (Che adora farsi ripetere il suo nome da Paul Heyman, tra le altre cose).

Ora, io sono in questo business da quando avevo 14 anni e non ho mai visto una Superstar prendersene mai tante come è accaduto a Cena ad opera del mio cliente Brock Lesnar. Qui non stiamo parlando di una Superstar qualsiasi, ma di una Top Star della WWE e non stiamo parlando di una comune Top Star, ma stiamo parlando DELLA Top Star : una Top Star di riferi-

E se il danno non fosse già abbastanza grave ai danni di Cena, arriva puntuale anche la beffa: Paul Heyman elogia apertamente l’ex campione WWE, colui che ha superato The Rock e Stone Cold Steve Austin e da dieci lunghi anni porta avanti la federazione interamente sulle sue spalle. Ironia? No, è realtà. Heyman dipinge Cena come Pitcher del ring, il Lanciatore, colui che ricopre il ruolo fondamentale, (come ben ci insegnano gli amanti del base-


15 mento per un’intera generazione. Ora parliamone da un punto di vista storico....prendiamo Dwayne Johnson e la sua scalata verso il successo in WWE: leggendaria! Ma la sua permanenza ai vertici quanto è durata? Tre anni, tre anni e mezzo? Oppure prendiamo Stone Cold! Quanto è durato lui? Quattro anni, quattro anni e mezzo, forse. C’è sempre stata una costante in WWE, c’è sempre stato IL Pitcher, IL Main Eventer garantito ogni anno, c’è sempre stato L’uomo della WWE in questi ultimi 10 anni e quest’ uomo è stato John Cena. Ed è giusto dargliene atto: perché qualsiasi altro nella situazione di ieri sera, avrebbe lanciato il titolo a Brock Lesnar in meno di trenta secondi, avrebbe rinunciato, avrebbe ceduto,avrebbe evitato di battersi. Ma no. Non John Cena. E mentre io me ne stavo qui a bordo ring, ad osservare dal miglior posto dell’arena, ho visto la sofferenza sulla faccia di John Cena. Ed è stato a quel punto, Brock, che ho finalmente capito. Non ci eravamo mai arrivati prima d’ora, ma ieri sera ho finalmente capito tutto. Non riuscivo a spiegarmi perché cosi tanta gente ami John Cena e nutra per lui una passione smodata, i miei stessi figli tifano per lui e questa cosa mi fa incazzare parecchio, per dirne una. Ma ora capisco il perché: John Cena si è preso un sacco di mazzate, di botte violente eppure ha continuato a tornare indietro a prendersene di più, sempre di più, sempre di più... Perche quando John Cena dice “Never give up”, lui lo intende letteralmente: “Mai arrendersi”. John Cena, ti sei guadagnato il mio rispetto e la mia ammirazione, a tal punto che se avessi del tempo libero vorrei farti diventare un Paul Heyman guy. Ehy, ehy potete criticarmi finché volete, ma ve lo dico francamente : se la storia

ball), Main Eventer d’eccezione, volto della Federazione. Ma non solo: persona dotata di palle quadre per salire sul ring e battersi contro quella Bestia a quattro ante che è Lesnar. Persona pronta a prendersi tante care botte e non stancarsi mai: una sorta di Ercolino sempre in piedi, da come ce lo descrive Heyman. “Never give up” non è solo una catchphrase stampata a muzzo su qualche maglietta: è lo stile di vita di John Cena. E qui, nella simil confessione di Heyman, arriva esattamente la beffa: “Caro John, ti rispetto,ti ammiro e avresti potuto essere addirittura un Paul Heyman Guy. Saresti potuto diventare ancora più Leggenda di così, se non ti avesse battuto il mio cliente.” #Einvece.


16 della WWE fosse stata scritta prima di ieri sera, prima che Brock Lesnar schienasse John Cena, John sarebbe diventato il migliore campione in carica in singolo nella storia della WWE. Sfortunatamente, però, il mio cliente Brock Lesnar non la pensa così. Nell’universo di BROCK LESNAR Cena è entrato sul ring come un eroe e ha lasciato il ring come un martire. E nell’universo di Brock Lesnar non viene applicato il credo secondo cui il martirio sta a significare credibilità e accettazione da parte di tutti. E anche se venisse applicato questo credo: è forse colui che muore accettato da tutti come vero vincitore? NO. Risposta errata: nell’ universo di Brock Lesnar colui che muore accettato da tutti, muore LO STESSO. Muore per mano del conquistatore Brock Lesnar, proprio come l’infrangibile Streak di Undertaker a WrestleMania è morta per mano di Brock Lesnar, proprio come la carriera di Undertaker è morta, proprio come il concetto di Hustle, Loyalty & Respect è morto, proprio come la Cenation, conquistata per mano di Brock Lesnar. E qui c’è il nocciolo della questione: lo stesso destino attende tutti coloro che si avventureranno nel covo della Bestia e cercheranno di privare Brock Lesnar del WWE World Heavyweight Championship. E si tratterebbe di una lotta impari comunque, perché chiunque salga su questo ring è solo uno sfidante, un Uomo, mentre il mio cliente Brock Lesnar non è un uomo, il mio cliente è la Bestia, la Bestia che ridurrà in brandelli chiunque cercherà di togliergli il titolo... ed ecco perché ogni difesa titolata ad opera di Brock Lesnar non sarà soltanto “da vedere”, ma “da non perdere”. E se siete troppo poveri, stupidi, ciechi o ignoranti per spendere 9.99$ per il Network, lasciate che vi dica cosa è successo ieri sera. Il mio cliente Brock Lesnar ha devastato John Cena e questa è quella

Now, if you're too cheap or too stupid or too blind or too ignorant to spend 9,99 on the WWE Network, let me tell you what happened last night. My client Brock Lesnar imposed his will on John Cena.

Paul Heyman

Ma ora basta con Cena, è tempo di farci un giretto nell’angusta scatola cranica di Brock e vedere uno spaccato del suo Universo, concessoci in via del tutto eccezionale dal loquace Paul Heyman, genio indiscusso della dialettica. Non ha importanza come vieni disintegrato: se perdi, perdi. Sia che il pubblico ti ami, sia che il pubblico ti riservi dei Booo (o dei coretti che neanche la povera Eva Marie riceve dopo i suoi “””match”””). Trovo decisamente azzeccata e ben studiata la metafora che Heyman ci regala, quella dell’eroe che si trasforma in martire: credibile e amato da tutti - o dai più- . Ma pur sempre sconfitto, d-e-v-a-s-t-a-t-o. E a una Bestia, che più che ragionare segue l’istinto, non importa certo chi tu sia, cosa faccia o cosa tu rappresenti. Se l’obiettivo è distruggere: distrugge. Così come è accaduto a Summerslam. Così come è accaduto nello scontro con Cena. E ancora prima all’altra Leggenda messa KO dalla Bestia, quella a cui si ricollega il discorso iniziale e il pericoloso nominare quell’UNO, del 21 a 1, fino allo sfinimento. Undertaker, assieme alla sua Streak e a ciò che rappresentava, è stata la prima vittima sacrificale, seguita ora da John Cena, dalla sua Cenation, dalla sua cultura del “Hustle, Loyalty, Respect”. 22 lunghi anni di Taker, 10 (meno)lunghi (e meno intensi) anni di Cena. Stroncati dalla stessa identica persona. E, ultimo punto sul quale vorrei soffermare questa analisi estenuante - dovrò pure essere abbinata al caro Heyman, no? - è quello su come l’Evil Genius riesca a darci una percezione terrificante dell’universo interiore di Lesnar. Con le sue parole e con le espressioni che usa,


17

che viene detta, Signore e Signori, ‘pura Brockeconomia’: Eat- sleep, suplex repeat, suplex repeat, suplex repeat, suplex repeat (x18 volte, come quelli inflitti da Lesnar a Cena nel loro match di SummerSlam) Brock Lesnar vive seguendo il motto: Eat sleep, suplex repeat, Eat sleep, F5, repeat Eat, sleep, victimize repeat Eat sleep beat repeat Eat sleep, conquer JOHN CENA.

Brock sembra nato per incutere terrore. Partendo dal fatto che ci si riferisca a lui come ‘Bestia’ e non ‘Uomo’, per differenziarlo dagli sfidanti e arrivando all’attenta presentazione dell’Universo di Lesnar, in cui non vi è regola all’infuori della legge del più forte. È risaputo che Heyman sia geniale in fatto di promo, ma con Lesnar sta realmente tirando fuori il meglio di sé. Più per necessità che per scelta, data la scarsa abilità e la vocina discutibile che oil neo-campione ci propone sul ring. Senza qualcuno che sottolinei il suo status e lo renda una Bestia ancora più terrificante e subdola di quanto non sia, Lesnar non sarebbe che un gigantesco devastatore Heel riesumato dai bei tempi di Neanderthal. E vogliamo dimenticare l’ultimo input di Heyman da vero venditore? Pubblicizzare, seppur bacchettando un po’ i fan senza iscrizione, il WWE Network nel picco della sua performance è la ciliegina sulla torta: molto più vivace e meno pedante di Cole che ci ha minacciato per settimane con la celeberrima WWE App. Ebbene, il promo si conclude qui, con la continua ripetizione di ciò che Brock Lesnar considera un business,’pura Brockeconomia’: Eat, Sleep, Suplex, Repeat... con tutte le varianti del caso.


18

NETWORK, SUCCESS OR BUST? 9,99 UNA CIFRA DESTINATA A CAMBIARE LA WWE PIÙ DEI BIG 4, DELLE 21 VITTORIE DI TAKER A WRESTLEMANIA, DEI 15 TITOLI DI FLAIR. Di Marco Catelli

L

o scorso 15 agosto, Vince McMahon ha svelato il nuovo logo della WWE. Un design semplice, sobrio, familiare rispetto al vecchio logo. Sembrava che il nuovo logo della federazione, fosse destinato a diventare il nuovo simbolo del Network, ma la compagnia ha deciso in altro modo.

tata da Vincent Kennedy McMahon riportava una bandiera di fronte ai quartier generale WWE a Stamford ed al di sotto di questa bandiera, se ne visualizza un’altra in cui viene riportato il nuovo prezzo di sottoscrizione del WWE Network, l’ormai citatissimo prezzo di 9.99 dollari.

Un tweet di Vince McMahon ha poi portato un’innovazione decisamente interessante che riguarda il WWE Network. Infatti la foto twit-

Il WWE Network è stato lanciato poco tempo fa in oltre 170 Paesi durante il weekend di Summerslam 2014. La WWE ha mantenuto il prez-


19 zo stracciato mensile per le nuovo sottoscrizioni, lo hanno detto più volte a Raw, lo hanno menzionato più volte a Smackdown, durante Summerslam, il team di commento ha continuato a fare giochetti, commenti e quant’altro per promuovere questa piattaforma WWE. Al momento, il solo Canada tiene un prezzo superiore, 11.99 dollari, ma solo perchè gli accordi con il distributore del Network del paese “cugino” degli Stati Uniti prevedevano questo tipo di prezzo. La decisione di utilizzare lo stesso prezzo per la sottoscrizione in tutto il mondo, è una scelta decisamente sensata e lungimirante. E’ parte di una strategia notevole di pubblicità e dal punto di vista finanziario e sembra che la WWE non cambierà idea in futuro e manterrà il prezzo stabile. Questo servirà a mantenere anche campagne promozionali standard per tutto il mondo, evitare costi inutili di campagne pubblicitarie customizzate per ogni Paese in cui il Network viene lanciato.

il contratto con il Network anche solo per un mese, ad un prezzo leggermente maggiorato, 12.99 dollari. Praticamente, quantomeno sul suolo americano, è lo stesso prezzo che si paga per ordinare un singolo ppv quindi l’offerta è estremamente vantaggiosa per il WWE Universe. Il balzo in diminuzione del prezzo è del 35%, dai 19.99 dollari annunciati inizialmente per questo tipo di sottoscrizione, agli attuali 12.99 $. Come detto dalla WWE, questo prezzo riflette maggiormente le varie economie mondiali su cui è stato lanciato il progetto Network. Il taglio del prezzo è stata una decisione repentina rispetto a quando è stato laciato il Network,

A livello finanziario, bloccare il prezzo a 9.99, evidentemente garantisce alla WWE di avere un adeguato margine di profitto sul progetto. Le uniche leve che la WWE deve regolare, imponendo un prezzo fisso sono: garantirsi un nuovo adeguato di sottoscrittori al servizio oppure trovare un modo per ottimizzare i costi ed abbassarli ove possibile. Nel caso il successo sarà globale, per il Network è possibile prevedere un ulteriore taglio di prezzo a 7.99 o addirittura 5.99 anche perchè la WWE sta cercando di minimizzare altre spese proprio perchè ha puntato tutte le fiches sul progetto del Network che sta un po’ faticando a decollare. La WWE sta affrontando una fase delicata in merito a questo progetto soprattutto a livello di bilancio. La compagnia ha deciso di consentire la possibilità di sottoscrivere

IL FAN WWE MEDIO ALL’ANNUNCIO DEL NETWORK


20

LA SOBRIA PRESENTAZIONE DEL NETWORK è un chiaro segno di come la compagnia vuole puntare fortemente su questa piattaforma, vuole indurre ancora più persone a comprare il servizio per un periodo abbastanza lungo ovvero 6 mesi e quantomeno potrebbe essere un discreto modo per attrarre anche i fans occasionali del wrestling made in Stamford. Inoltre con soli tre dollari in più, si possono acquisire anche i tre grandi eventi della federazione ovvero Royal Rumble, Wrestlemania e Summerslam. Purtroppo il servizio non decolla e ben 128mila persone hanno deciso di interrompere prima della scadenza dei sei mesi, il contratto con il WWE Network, non per problemi con la visione bensì per problemi in sede di pagamento. Il lancio internazionale del Network era previsto per fine 2014/inizio 2015, invece la WWE ha voluto bruciare i tempi ed in molti Paesi, il lancio è stato anticipato ad agosto (Hong Kong, Canada, Australia, Nuova Zelanda, Singapore ecc) ed ora il Network è disponibile in 170 Paesi. Mancano altri grandi mercati per la WWE.

Mancano all’appello col Network, la Cina, il Giappone, buona parte dell’Europa, il Nord Africa, tutto il Medio Oriente, tutto il Sud-est Asiatico, ma anche lo stesso Regno Unito. Il prossimo grande mercato che riceverà il “dono” del Network sarà il Regno Unito, probabilmente entro ottobre 2014. In alcuni Paesi, il lancio del Network è in ritardo, soprattutto perchè sono andate a rilento le trattative con le piattaforme televisive su cui si appoggerà il Network. Per esempio, al momento nulla è stato annunciato in merito all’India, un mercato amplissimo e su cui la WWE punta moltissimo, al momento la compagnia afferma che sta ancora lavorando ad un accordo con le tv locali anche se diversi investitori hanno chiesto più volte, lumi e aggiornamenti in merito al lancio del Network nel Paese di Gandhi. Prima di avere un accordo con emittenti locali, non pare proprio necessario per la WWE an-


21 nunciare il lancio del Network in India. Il prossimo 1° ottobre, il Network dovrebbe partire anche nel Regno Unito, ma per il momento non è stato specificato se i fans britannici, otterranno la versione top de Network oppure una versione più limitata e sicuramente diversa rispetto a quella abituale degli Stati Uniti. Cina e India sono due mercati incredibili e con

La WWE è sicuramente preoccupata dell’uscita di questi numeri, non ha voluto sbilanciarsi, su quanti nuovi sottoscrittori avrà il Network dopo il lancio dell’offerta..

La federazione spera moltissimo nel mercato internazionale dopo che i numeri del mercato USA non sono stati straordinari e la speranza dei McMahon e soci è che i tre grandi mercati che stanno per ricevere in “dono” il Network, facciano numeri a livello IL NETWORK DEVE ANCORA SBARCARE di sottoscrizioni eccellenti in modo IN ALCUNI DEI MERCATI PRINCIPALI da avere più di un milione di fans DELLA WWE: INDIA, CINA E UK. connessi con il WWE Network.

potenziale notevole per la federazione, 2 miliardi e mezzo di persone e la WWE è veramente ansiosa di approdare su questi mercati anche perchè nello scorso giugno, la WWE non ha fatto mistero che i mercati principali sono 4: Stati Uniti, Regno Unito ed appunto Cina e India. I ritardi che si stanno accumulando sono dovuti ad una complessa valutazione economica e calcoli d’affari che la federazione sta facendo.

Insomma, la sfida è decisamente affascinante e complessa per la WWE. Non credo arriveremo ad un clamoroso flop, la WWE sta investendo troppo nel Network, ma è certo che il momento è critico, delicato e la

Con il lancio del Network, la WWE ha privato di parecchi soldi le emittenti che distribuivano i ppv. E’ possibile che si arrivi a dei nuovi accordi, magari con un sistema di IL WWE NETWORK IN ITALIA? AHAHAHAHAHAH rimborso di questi mesi di mancati introiti per i distributori dei ppv, sta di fatto che WWE è vigile su tutto ciò che riguarda la sfera questi calcoli sono complessi e lunghi da attuare Network. così come i contratti da stipulare. Sarà interessante vedere quanti sottoscrittori Attendiamoci quindi di vedere ancora per avrà il Network con la nuova offerta di 9.99 diverso tempo, la continua pubblicità di 9.99 dollari. dollari durante gli show settimanali ed i ppv.


22

COSA È SUCCESSO AI WYATT? SE UNA DELLE MIGLIORI STABLE DEL PRO WRESTLING MONDIALE VIENE LETTERALMENTE DEMOLITA, UN MOTIVO DEVE ESSERCI. Di Celeste “YMCA” Scartoni

C

’è qualcosa che non va nel mondo. C’è decisamente qualcosa che non va se una Stable come la Wyatt Family viene mandata al macello contro il/i main eventer di turno per essere bullizzata, umiliata, ridicolizzata, spearizzata, knockout punchedata e più e più volte attitude adjustmentizzata.

Che cos’è successo? Difficile comprenderlo. C’è da dire che la Wyatt Family aveva già avuto degli alti e bassi sin dagli esordi: prima l’Inferno match (o Ringfire match) non convincente

contro Kane di Bray Wyatt, poi l’attacco a dei jobber random, una Sister Abigail e un Devil di cui ancora non conosciamo l’identità e di cui ormai stentiamo a credere anche la sola esistenza. Tuttavia ultimamente la Family sembrava essersi ripresa, con Bray Wyatt impegnato nel feud contro John Cena e Luke Harper ed Erick Rowan (il primo ottimo sul ring, il secondo estremamente migliorato rispetto agli esordi) finalmente impegnati con costanza nella categoria tag team.


23 Purtroppo il demone di John Cena colpisce ancora, non che John scagli una qualche maledizione sui suoi avversari, ma sappiamo bene che il più delle volte una faida contro il leader della C-nation si traduce in una sconfitta e la WWE deve avere delle ottime idee per far sì che il personaggio non risenta troppo di tale disfatta; la cosa è già di per sé non facile, se poi il wrestler coinvolto nel feud si trova davanti alla prima importante sconfitta, allora la fatica risulta doppia. La WWE ha forse perduto la fiducia in Bray Wyatt? Non credo, il character attira ancora e credo che sappiano quale spreco sarebbe non utilizzare a dovere un personaggio come Bray, considerato quanto una gimmick così eclettica sia in grado di dare. Tuttavia Bray Wyatt non viene ritenuto necessario nel ruolo di heel di spicco né tantomeno come nuovo babyface, dunque si trova in una sorta di limbo in cui intanto viene impietosamente utilizzato come jobber. Ma non solo, dato che alla WWE è necessario che tutti i componenti di una Stable ricevano il medesimo push, probabilmente per semplificare il lavoro di booking, anche Harper&Rowan sono stati penalizzati dallo stop di Wyatt, subendo dagli Usos una batosta paragonabile a quelle che Cena ha rifilato al loro santone Bray. Con nessun regno titolato messo a referto, neanche breve, nonostante gli ottimi match disputati, Harper&Rowan si sono infine ritrovati a jobbare alla “nuova” coppia face di giganti buoni che piace tanto ai bambini ed un paio di volte anche a subire sconfitte di rapina contro Goldust e Stardust; almeno in quest’ultima occasione hanno avuto il buonsenso di far menare i fratelli Dust a dovere, giusto per lasciare un briciolo di dignità ai due barbuti. Insomma, o tutti o nessuno. E dire che invece sarebbe stato un ottimo modo per mantenere la Wyatt Family sulla cresta dell’onda, tamponare gli insuccessi di Bray Wyatt con i successi dei suoi adepti, segno che il messaggio di Bray li stava realmente portando, spaventosamente, al

successo, le parole che con tanta maestria Windham Rotunda fa uscire dalla sua bocca sono realmente in grado di farti conquistare degli obiettivi, nonostante tutto. E invece no, Bray affonda, o meglio, si tiene a galla in attesa di tempi migliori, e Luke Harper ed Erick Rowan si tengono a galla con lui, sperando che i troppi insuccessi alla fine non facciano inabissare l’anta dell’armadio a cui si aggrappano. Non è un caso se ultimamente i fan abbiano incominciato a paragonare i due wrestler barbuti ai Cesaro della divisione tag team, dato che sembrano aver subito lo stesso destino dello svizzero, ossia l’essere parcheggiati a jobberland in attesa di tempi migliori. Quali siano questi tempi migliori mi resta difficile immaginarlo, l’unica cosa su cui nell’immediato la Wyatt Family potrebbe puntare sarebbe essere gli heel di punta della federazione dal momento che Brock Lesnar probabilmente non apparirà con continuità agli show; purtroppo tale posto sembra già occupato dall’Authority, Authority intesa sia come i dirigenti Triple H e Stephanie sia come i loro alleati, Seth Rollins e Kane. Per non parlare di quando Paul Heyman esegue i suoi promo a Raw, surclassando persino gli eclettici deliri di Bray Wyatt. Una volta allontanatosi

Chris Jericho sarà necessario trovare a Bray un altro avversario da eliminare, ma questa volta dovrebbero essere anche i suoi compari Harper&Rowan a mettere a segno qualche vittoria, invece di fare la parte


24

ENNESIMA SPEAR, ENNESIMA SCONFITTA. degli scagnozzi perennemente massacrati dagli Usos. Altrimenti, un’ultima spiaggia sarebbe quella di un turn face per la Stable. In effetti un personaggio come Bray Wyatt si presta benissimo a rappresentare un face anarchico desideroso solo di far crollare il maligno potere dell’Authority, un face sui generis come è ormai da un po’ di tempo a questa parte Dean Ambrose. Dissi a suo tempo che un Ambrose nelle fila dei buoni non mi convinceva affatto, ma la WWE mi ha dimostrato che con una gestione adeguata del personaggio (e un’abilità naturale da parte del wrestler) anche l’ex Jon Moxley poteva interpretare il ruolo del face, non certo un face “classico”, ma comunque face. Tirate le somme, le tante sconfitte contro il top guy della federazione John Cena ed il top team della federazione, gli Usos, hanno rappresentato per la Wyatt Family una dura batosta, ma sarebbe sbagliato affermare che tutto sia perduto

o irrimediabilmente compromesso. Un banco di prova importante sarà capire chi sarà il prossimo avversario di Bray Wyatt e come verranno impiegati Luke Harper ed Erick Rowan nella divisione tag team ora che anche i fratelli Dust hanno cambiato allineamento e gli Ascension scalpitano nelle retrovie. Personalmente, sarò ansiosa di vedere chi verrà scelto come avversario di Bray in vista di WrestleMania 31: nel corso delle settimane si sono susseguiti i nomi più disparati, dall’Undertaker a Randy Orton. Ovviamente queste sono solo ipotesi che difficilmente si realizzeranno, ma se a WrestleMania 31 vedremo realmente Bray Wyatt in una grande faida (non necessariamente con i wrestler sopracitati) significherà che la WWE non ha gettato la spugna con il personaggio. Spero che nel corso del tempo la gimmick interpretata dalla Wyatt Family riuscirà ad adeguarsi agli avversari e a rinnovare se stessa ogni volta, per non gettare al vento uno dei character più intriganti degli ultimi anni.


25

CHAMPION PROFILE SHAWN MICHAELS LA LEGGENDA DI UN UOMO CHE HA SCONFITTO IL DESTINO ED È RINATO MALGRADO LA SFORTUNA Di Michele Mauriello

Shawn Michaels è nato il 22 Luglio 1965 a Chandler, ed è considerato il più grande Perfomer che la WWE abbia mai presentato su un loro ring. Nel 1994, Michaels, in quel di Wrestlemania X prende parte al primo Ladder Match della storia contro Razor Ramon. Quest'ultimo vinse match e titolo Intercontinentale (conquistato da HBK alla fine del '93 contro British Bulldog), ma successivamente, nei mesi a venire i due diventarono addirittura alleati, formando proprio la "Kliq", ovvero una Stable in cui erano riuniti Hbk, Ramon, HHH e Kevin Nash. Nel 1995, alla Royal Rumble, successe l'impossibile; HBK entrò nella rissa reale con il numero 1 ed eliminò tutti i 29 wrestler entrati successivamente, entrando nella storia come primo wrestler ad aver vinto la Rumble entrando col numero 1. Il tutto però venne vanificato perché a WM XI perse contro Diesel. Dopo un lungo stop HBK torna alla Royal Rumble 1996, e indovinate un po'? Vinse anche quella, eliminando Diesel con la Sweet Chin Music. Ebbe un'altra opportunità quindi di partecipare e vincere il Main Event di WM XII, e ci riuscì, infatti sconfisse Bret Hart in un Iron Man Match di 60 minuti. Il match tuttavia durò di più poiché si era in pareggio alla fine del tempo regolamentare e quindi si andò ai supplementari. HBK vinse il WWf Championship alla fine, probabilmente, del Main Event più bello della storia di WM. Nel PPV Badd Blood 1997 disputa e vince il primo Hell in a Cell match della storia della Federazione sconfiggendo The Undertaker. Questa vittoria gli permise di aver una Title Shot contro Bret Hart alle Survivor Series 1997: questo evento, e il loro match sarà sempre segnato come lo SCREWJOB DI MONTREAL, nel quale Vince Mcmahon fece suonare la campana a bordo ring mentre HBK eseguiva la Sharpshooter sull' Hit Man decretando Michaels nuovo Campione. A questo punto, HBK era il primo ed unico a detenere il titolo Europeo e quello Mondiale diventando così il primo Grand Slam Champion della storia (WWF title, WWF tag team title ed European title). Alla Royal Rumble 1998 però, succede l'impensabile, durante un Casket Match contro The Undertaker, Shawn fù colpito da un gravissimo infortunio alla schiena, ma nonostante ciò disputò il Main Event di Wrestlemania XIV perdendo il titolo in favore di Stone Cold. Questo fu l'ultimo match di Michaels negli anni '90 in WWE, dato che l'infortunio lo tenne fuori 4 lunghissimi anni.


26

PROMOSSI E BOCCIATI LA NOSTRA ORIGINALISSIMA RUBRICA CHE FA LE PAGELLE AI WRESTLER WWE TORNA ANCHE NELL’EDIZIONE DI SETTEMBRE! Di Francesco Stigliano

B

envenuti ad una nuova puntata della rubrica trattata da Francesco Stigliano, che riguarda i promossi e i bocciati del mese. Oggi, analizzeremo chi ha fatto bene e chi ha fatto male negli ultimi 30 giorni. Come al solito avremo, per i wrestler 6 slot per i promossi e 6 per i bocciati. Per le divas 2 slot per parte. Per i tag team 1.

WRESTLER IN SINGOLO - I PROMOSSI

Andiamo a scoprire chi si è comportato bene e chi male in questi 30 giorni

Dean Ambrose: Il suo personaggio comincia a prendere quota e comincia ad essere più convincente. La sua figura di “underdog” comin-

Brock Lesnar Non ha sbagliato niente da quando è venuto. Ci ha traumatizzati con la rottura della streak ad Aprile, e ci ha sconvolti anche a Summerslam massacrando Cena. E a quanto pare altri massacri si stanno avvicinando. VOTO: 10.


27 cia a prendere forma e presto forse riuscirà a guadagnare qualcosa di concreto. Intanto ci ha regalato degli ottimi match assieme a Rollins. Per ora è out dagli schermi, ma lo rivedremo a breve dopo Night Of Champions. Serie di sconfitte –sporche- contro il suo ex compagno, ma stavolta lo mettiamo fra i promossi per le grandi prestazioni che ci ha regalato. VOTO: 7,5. Rusev: E per la seconda volta consecutiva troviamo nella lista dei promossi il Russo Rusev! Non gli si può dire niente, ha finalmente vinto la faida contro Jack Swagger schiacciandolo in pieno. Se la scorsa volta potevamo ipotizzare, stavolta abbiamo visto con i nostri occhi la sua schiacciante vittoria. Ora comincia a perdere colpi, perché difronte ha Mark Henry, ma staremo a vedere. VOTO: 7. Roman Reigns: Sempre più Superman, sempre più imbattibile. Anche a lui stanno costruendo un personaggio attorno, e noi tutti sappiamo qual è: quello del supereroe. Non perde un match da un po’ di tempo, ha battuto Randy Orton a Summerslam in modo pulito. Anche se per l’intrattenimento possiamo ritenere migliore Dean Ambrose, di certo i risultati che ha avuto il Samoano sono nettamente migliori. VOTO: 8. Dolph Ziggler: Finally! Lo avevamo detto nella scorsa puntata, e finalmente si è avverato. E’ tornato a vincere un titolo! Grandi prestazioni, grande intrattenimento. Vittoria su The Miz che rende felice tutto l’universo WWE, se l’è meritato. Continua così.VOTO: 8,5. Mark Henry: E’ tornato, per metà in team con Show e per metà in singolo, attenderemo il prossimo Magazine per vedere in che categoria farlo stare, ma per ora lasciamolo in quella dei singoli. Come abbiamo detto ha fatto il suo ritorno ed ha sfidato Rusev. Sta massacrando i membri della Wyatt Family che continuano a prendere sconfitte su sconfitte. “Vedremo”, ma per ora il voto è: VOTO: 6,5.

WRESTLER SINGOLI - I BOCCIATI: Ryback: Ci tengo a metterlo fra i bocciati in singolo, perché è stato un mese sfortunato per lui e non per Curtis Axel. Ha preso sconfitte su sconfitte “abbellite” da cattivissime prestazioni, ed inoltre poco tempo fa ha dato il suo momentaneo ritiro dalla WWE.mente fischiato dal pubblico, perché ha l’obbiettivo di essere odiato, ma nemmeno in quello riesce. Col passare del


28

QUEL CHE RESTAVA DI JOHN CENA DOPO IL PASSAGGIO DELL’URAGANO LESNAR SU LOS ANGELES. tempo sta andando nel dimenticatoio. A RAW quando appare quasi nessuna reazione come per una divas. Alla fine dei conti non è del tutto colpa sua, ma bisogna metterlo di diritto fra i bocciati. VOTO: 4.

Jericho, ha fatto dei buonissimi promo ma si è anche visto qualcosa di orripilante, quando è stato massacrato insieme ai suoi seguaci da John Cena. 3 contro 1. Lo stesso uomo che ha battuto Bryan pulito non può fare di queste figure. Personaggio a mio parere distrutto, mi dispiace Bray. VOTO: 6-.

John Cena: Nessuno se lo sarebbe mai aspettato. John Cena, colui che il mese scorso ha preso Jack Swagger: Stessa situazione di Cena, ma 9 fra i promossi, ora è fra i bocciati. Massacrato, umiliato da Brock Lesnar. In giro non si parla di con un wrestler minore. Ha fatto fare con la sua sconfitta una bruttissima figura agli USA interi. altro che della sua sconfitta. Ha perso il titolo, ora sta affossando personaggi come Bray Wyatt con le sue inutili vittorie WYATT HA VINTO LA FAIDA CON JERICHO MA per ricevere un’altra sonora sconVIENE RIDIMENSIONATO DA LESNAR: BOCCIATO fitta dalla bestia a Night Of ChamPER IL SECONDO MESE DI FILA. pions. Per favore è tempo di fermarsi per qualche mese, ora il tuo personaggio non ha più senso in nessuna storyline. Male per lui questo mese. VOTO: 5. VOTO: 5-. Bray Wyatt: E’ fra i bocciati ma in fondo non lo è, mi spiego: ha vinto la faida contro Chris

Rob Van Dam: Non servi più alla WWE. Occupi solo spazio. Il tuo tempo in WWE lo hai


29 avuto, ora è tempo di fermarsi. Pensateci: Se Rob Van Dam andasse via, un membro di NXT potrebbe essere promosso nel main roster, tipo Sami Zayn! Al posto di uno stupido pre show a caso contro Cesaro ci potrebbe essere un vero e proprio feud fra i 2. I match in cui viene bookato oramai sono ripetitivi e monotoni. Stop. VOTO: 4,5. Randy Orton: Brutto ridimensionamento per lui con la sconfitta contro Roman Reigns. Certo, niente di incredibile e terribile, può rialzarsi e tornare nei ranghi alti e lo sappiamo. Prestazioni in ring non divertentissime, ma sappiamo che ha il piccolo difetto di annoiarci parecchie volte. Si rialzerà? VOTO: 5. DIVAS - LE PROMOSSE: Paige: Finalmente anche per lei! Turn heel! Si è risollevata. Ora è uno spettacolo da vedere, ancora di più con il titolo in mano. Gran lottato, gran personaggio. Un po’ di minutaggio in più nei suoi match non farebbe male. VOTO: 7. Nikki Bella: Turn heel, pure per lei. Ha tradito “clamorosamente” la sorella a Summerslam e si è rilanciata nella categoria divas. Ora i suoi match sono più vari. Anche i promo insieme a Stephanie sono belli da sentire. Voto: 6,5. DIVAS - LE BOCCIATE: Paige: A Summerslam era un palo morto trascinato per il ring. Giusta la sconfitta. Nella sua faida ha praticamente fatto tutto Stephanie. Prenditi una pausa. VOTO: 4,5. Cameron: Seconda bocciatura consecutiva, la WWE si è resa conto dell’abominio che è, grazie al signore. Non la vediamo sugli schermi da qualche settimana. Il push che si era preso era una cosa indegna e ingiusta. VOTO: 3. TAG TEAM - I PROMOSSI Stardust & Goldust: Turn heel che li rinfresca un po’, vedremo come si comporteranno. Intan-

to non perdono quasi nessun match e questa è cosa positiva. Quasi sempre ci intrattengono per bene, quindi titolo di promossi del mese guadagnato per loro. VOTO: 6,5. TAG TEAM - I BOCCIATI Erick Rowan & Luke Harper: Sconfitte su sconfitte. Massacri su massacri. Umiliazioni su umiliazioni. Ma perché la WWE fa questo a loro? Hanno perso persino contro Show ed Henry! Eppure non sono così male sul ring, non capisco il motivo di questo loro depush… VOTO: 4.


30

THE NXT BREAKOUT STAR #2 NUOVO APPUNTAMENTO CON LE STAR PIÙ PROMETTENTI DI NXT. QUESTA VOLTA CI OCCUPIAMO DI AIDEN ENGLISH E SIMON GOTCH: I VAUDEVILLIANS! Di ChristiaNexus

B

envenuti al secondo appuntamento con la rubrica dedicata al territorio di sviluppo della WWE e ai talenti più interessanti che si mettono in mostra in quel di Orlando. Dopo il numero d’esordio (che spero sia stato di vostro gradimento), protagonista del quale è stata Sasha Banks, è ora il turno di un insolito tag team che, a dispetto della recente formazione, è già riuscito a conquistarsi un posto fra i beniamini del pubblico della Full Sail University

Arena: sto parlando dei Vaudevillains e, quindi, di Aiden English e Simon Gotch. Ancor prima di scendere nel merito di questa stravagante coppia, mi sento in dovere di premettere che, dopo un anno di quiescenza, caratterizzato da una caterva di squash match vinti dagli Ascension contro signori nessuno (eccezion fatta per i Wolves, sia pur presentati anch’essi come tali), la tag team division di NXT, finalmente, pare essersi risvegliata e, sfruttando l’occasione del torneo volto a individuare gli sfidanti ai (fin troppo) longevi Campioni di Coppia,


31 sono diversi i team ad essersi messi in luce nello show del giovedì sera (che, qualora vi sia sfuggito, potete godervi sul WWE Network a soli 9.99 $), come Sin Cara e Kalisto o Enzo Amore e Colin Cassady, senza dimenticare Tye Dillinger e Jason Jordan i quali, a mio parere, previo maggior spazio concesso, potrebbero fare molto bene in futuro. In questa “primavera”, però, sono stati i Vaudevillains ad essersi contraddistinti maggiormente rispetto a tutte le altre coppie di lottatori, sia per quanto riguarda la caratterizzazione extra-ring, dal retrogusto decisamente vecchio stile, che in riferimento a quanto fatto vedere sul quadrato. Ora, già prima dell’alleanza con Simon Gotch, il buon Aiden English, dopo un annetto abbondante passato a jobbare a chiunque, forte dei propri precedenti a teatro (peraltro, egli vanta nientemeno che un Bachelor Of Arts), iniziò a presentarsi come “The Artist”, un raffinato cantante che intratteneva il pubblico con la propria voce, sia durante l’ingresso sul ring che al termine dei propri incontri, mostrando una reale abilità canora e interpretativa che gli ha fatto riscuotere numerosi consensi presso gli spettatori di NXT. Un simile personaggio d’altri tempi, quindi, non poteva far altro che integrarsi perfettamente con “Quite Manly” Simon Gotch il quale, a propria volta, sfoggia anch’egli un look spiccatamente retrò, con due baffoni da fare invidia a Vittorio Emanuele II, insieme a una tenuta da combattimento a dir poco vintage e ad uno stile in-ring ispirato al bartitsu, arte marziale di fine Ottocento che combinava pugilato, judo e jujitsu. I Vaudevillains (gioco di parole basato sul termine Vaudeville,

ossia quel genere teatrale fatto di scenette comiche accompagnate da un allegro sottofondo musicale) non sono nient’altro che la risultante dell’accostamento, quasi spontaneo, di questi due personaggi: molto azzeccata, peraltro, l’entrata sul ring, con lo schermo che diventa bianco e nero mentre i due personaggi si dirigono verso il quadrato con delle movenze buffe che ricalcano il ritmo di una simpaticissima theme song, entrambe le quali richiamano il genere teatrale cui il proprio tag team deve il nome. Se l’insolita gimmick ha consentito ai Vaudevillains di conquistare il pubblico della Full Sail University, non vanno dimenticate le ottime abilità dei due una volta che suona la campanella: infatti, Simon Gotch, in linea con il proprio personaggio, ha una stile di lotta tecnico e all’antica o, come direbbero gli inglesi, “throwback”, caratterizzato da diverse combinazioni di attacchi, sottomissioni e numerose varianti di suplex e altre tipologie di prese, fra cui una pericolosa Brainbuster. Quanto ad Aiden English, egli ha uno stile di lotta semplice ma efficace, nel quale spiccano mosse come il legdrop, la swinging neckbreaker e la cobra clutch, da lui chiamata “Director’s Cut” e usata come finisher, senza dimenticare un’ottima capacità di “sellare” le mosse dell’avversario, cioè di rendere i colpi subiti in maniera molto realistica e soprattutto “media, cioè né troppo rigida ma neanche eccessivamente esagerata da scadere nel ridicolo (alla Michaels VS Hogan di Summerslam 2005, per intenderci). I due, poi, sono soliti chiudere i match con una combinazione che consta di una Rolling Senton Slam da parte di Gotch seguita a ruota da una Senton


32 nor e Viktor, i quali hanno monopolizzato la scena da troppo tempo, ormai, e sembrano diretti ad “ascendere” (appunto), verso il main roster. Aldilà del fatto che i Vaudevillians riescano a conquistare le ambite cinture o meno, siamo di fronte a un tag team ben assortito, con una propria identità ben definita e che non farebbe fatica a dire la propria anche nei principali show della WWE; gli unici ostacoli all’arrivo dei due a Raw e MENTRE L’ASCENSION “ASCENDE” AL MAIN ROSTER, SONO LORO IL FUTURO? Smackdown potrebbero Bomb di English; da questo punto di vista, ritenessere il fisico di Aiden English, lontano dagli go ottima la scelta di attribuire ai due wrestler standard ideali della WWE, e la cronica assenza una finisher di coppia ben determinata, poiché di piani seri per la categoria di coppia, che alciò contribuisce ulteriormente a caratterizzare terna momenti interessanti ad altri di match in il tag team. loop e, spesso, fini a sé stessi. Tuttavia, ritengo Dopo i primi incontri in cui i Vaudevillains si che la stravagante personalità dei due lottatori sono presentati al pubblico, sono arrivate le verrebbe apprezzata anche dal WWE Universe prime vittorie “pesanti” nel torneo finalizzato il quale, pur avendo più volte dimostrato di non a decretare i #1 contenders agli NXT Tag Team condividere i gusti della Full Sail University Championship detenuti dagli Ascension, dal Arena (basti pensare ad Adam Rose o, viceverquale hanno eliminato prima “la strana copsa, a Bo Dallas), potrebbe lasciarsi travolgere pia” composta da Mojo Rawley e Bull Dempsey dalla carica di simpatia che questa coppia sareb(talmente strana da rompersi in seguito all’inbe in grado portare con sé nel main roster. contro), e poi un altro team che, alla vigilia, era Termina qui il numero odierno con NeXT tra i papabili candidati alla vittoria, ossia Enzo Breakout Star; ChrstiaNexus vi ringrazia per Amore e Colin Cassady; in finale, essi si troveranno di fronte ai luchadores, Sin Cara e Kalisto, la lettura e vi dà appuntamento alla prossima con ottime probabilità di spuntarla e, finalmen- uscita del Zona Wrestling Magazine! te, di presentarsi quali degni avversari di Kon-


33

LA TNA AL GIRO DI BOA IL CONTRATTO TV ANCORA IN SOSPESO, LE VOCI DI FALLIMENTO, SCELTE SBAGLIATE: MA È DAVVERO COSÌ NERO IL FUTURO DELLA TNA? Di Simone Spada

L

’importante è crederci e continuare a lavorare duro. Dopo la dipartita di Hogan, la TNA ha vissuto uno dei momenti più duri della sua storia. Le casse in rosso, molti atleti che minacciavano di andarsene, AJ Styles che ha salutato ufficialmente e stipendi non pagati. Per tornare alla normalità ci sono voluti tre mesi, tre mesi di rincorse dove Dixie Carter ha dovuto dare fondo a tutte le sue forze per continuare a credere nel progetto. Si era parlato anche di passare la mano, e alcuni

investitori si erano affacciati alla finestra. Ci è voluta la mano di un dubbioso papà Carter per risanare i conti e rimettere in carreggiata la macchina, grazie anche ad un respiro profondo negli stipendi senza Hogan, Bischoff, Styles e Sting. Le voci che si sono rincorse sono state tante. E ancora oggi si rincorrono a causa dei contratti in scadenza di Bully Ray, Velvet Sky e Kurt Angle. Tre partenze che potrebbero pesare perché questi tre sono parte essenziale dello show blu


34 targato Impact Wrestling. Si può anche passare un Kurt Angle che vuole la Hall Of Fame della WWE, ma gli altri due sono in questo momento un simbolo corposo di una federazione che a mano a mano ha perso qualche original e ha bisogno di paladini che vogliano traghettarla vita natural durante. Spike Tv intanto ha annunciato di non voler rinnovare con la TNA e di rinunciare al wrestling. Molti hanno esultato, soprattutto i mark della WWE. Quelli che il wrestling è solo in

WWE e il resto non vale uno sguardo. Quelli che, se la TNA non rinnova, muore. Purtroppo per loro, la TNA non sta morendo, e non morirà nemmeno dovesse rimanere senza contratto. Non siamo più nel 2001, oggi il modo di concepire i media è cambiato con l’avvento di un sistema internet sempre più ampio. Quando Fox Sports decise di non rinnovare nel 2005, Impact andò in onda per qualche mese in streaming prima di accasarsi con Spike TV. Non morì allora, non morirà ora che ci sono il doppio delle proposte. La perdita di Spike Tv non sarà grave. Se il network ha dato una mano per l’acquisizione di alcuni atleti di alto livello, tanto non ha fatto dal punto di vista comunicativo, costringendo la federazione a muoversi zoppicante. Uno dei motivi della mancata esplosione del prodotto sta anche nella incapacità un po’ del settore comunicazione della promotion e un po’ di Spike di far girare il nome come si conviene. Sarebbe meglio quindi puntare ad altri lidi con altre impronte comunicative che potrebbero anche incidere positivamente sugli ascolti. Come ad esempio i tre network con cui la Carter sta contrattando in queste ore: ESPN, Fox Sports e Discovery. Con la prima pare manchino pochi dettagli, gli accordi sono fatti verbalmente e si sta discutendo su come gestire l’intera comunicazione. La seconda ha fatto una offerta bassa e non ha una buona fama nella dirigenza. La terza ha fatto un sondaggio ma non è in grado di rilanciare in una eventuale asta. Perciò vi sembra stiano per fallire? Anche perché in queste ore la TNA sta rilanciando. Una compagnia sull’orlo del collasso, non rilancia, aspetta la fine dell’agonia. Prendere Jessicka Havok potrebbe non voler dire niente, organizzare il British Boot Camp e pensare all’Italia sì. Per il primo caso, la TNA ha formato un roster di


35 altissimo livello grazie anche alla collaboraziorisultati ottenuti su Nuvolari, per loro una buone preziosa della Progress. Nomi come Noam na tv ma non abbastanza conosciuta da poter Dar, Rampage Brown, El Ligero, Mark Andrews, LA DIRIGENZA TNA SAREBBE STUPEFATTA DEGLI Martin Stone, Dave ASCOLTI IN ITALIA E STAREBBE PENSANDO DI FISSARE Mastiff sono oro colato. QUI UNA TAPPA DEL TOUR PROMOZIONALE. Soprattutto Noam Dar è in netto vantaggio per veicolare il prodotto come un network di alto ricevere un contratto con la TNA, e sarebbe livello. Eppure gli ascolti sono molto alti, hanno un acquisto di alto livello tecnico. Per quanto riguarda l’Italia, la dirigenza è stupefatta dai ricevuto positivii feedback sui commentatori e starebbero pensando ad un passaggio pubblicitario nel nostro paese per il 2015 (non necessariamente uno show, ma sicuramente la presenza di qualche atleta ad un evento particolare). Ebbene, vi sembra una compagnia sull’orlo dell’abisso? Oggi la TNA ha basse perdite e buoni introiti soprattutto dagli ultimi show. Stanno puntando sul nord, e il nord risponde bene. Pagano i salari, sono precisi soprattutto perché non hanno più contratti pesanti come quelli di Hogan, Sting e Bischoff. A breve si libereranno di Kurt Angle per mettere sotto contratto una superstar delle indie (Johnny Gargano) ed un ex WWE che è nei sogni della Carter da tempo, ovvero Matt Sydal. Si stanno riorganizzando, stanno facendo ascolti costanti e in lenta crescita. Non c’è nulla che porterà la TNA a fallire: di ECW ce n’é già stata una, e la WWE oggi ha altri problemi a cui pensare (come il flop del Network e le gravi perdite in borsa) invece che ad investire su un altro prodotto. JESSICKA HAVOK, WRESTLER DONNA NUMERO 4 AL MONDO SECONDO PWI, HA FIRMATO CON LA TNA.


36

UN BECCHINO IN PENSIONE COSA FARÀ IL MITICO UNDERTAKER DOPO LA SCONFITTA DELL’ULTIMA WRESTLEMANIA? LA VITA DA QUASI-RITIRATO DELLA LEGGENDA VIVENTE. Di Alberto Ferrero

L

’inattesa sconfitta nell’ultima edizione di Wrestlemania e poi la successiva scomparsa. Lo stesso Brock Lesnar incredulo di fronte alla consapevolezza di aver demolito la winning steak di uno dei presumibilmente intramontabili colossi della federazione. Poi il nulla. Don Becchino si è dissolto tra i fumi dello stupore e della meraviglia altrui. Di Undertaker nessuno sa più nulla, tranne qualche sporadica immagine rubata qua e là e raffigurante un ormai distinto signore con

barba e cappello, ma un’immagine ben lontana dall’Undertaker che approdò nel lontano ’90 alla corte di Vince McMahon, stupendo già tutti per forza ed agilità. Undertaker ha perso perché voleva perdere, chiudere i giochi per non accollarsi più il peso di difendere ogni anno la propria imbattibilità in condizioni fisiche però che definire precarie sarebbe forse un eufemismo. I grandi miti non sono intramontabili, soprattutto fisicamente, cosicché anche per il becchino è arrivato il momento di chiudere il sipario e dedicarsi magari alla propria famiglia, a pro-


37 pri progetti lavorativi e personali, nonché ad una vita meno “on the road” ed un po’ più tranquilla. Tuttavia, ciò che mi ha personalmente lasciato un po’ perplesso è l’alone di silenzio attorno all’Undertaker all’indomani della sconfitta con Lesnar. Si ritira? Boh. Tornerà? Boh. Farà qualche apparizione a sorpresa? Boh. Si vendicherà di Lesnar? Boh. Nessuno sa nulla ed il diretto interessato frattanto vive la sua vita ben lontani i vecchi tempi ed ormai alle spalle gli impegni con la stessa WWE. Si vocifera insistentemente circa un suo futuro QUELL’UNO DI TROPPO NELLA GRAFICA DI WRESTLEMANIA match contro Sting nella prossima edizione Hall of Fame, forse non già nel 2015, ma almeno di Wrestlemania. nel 2016. Pur essendo la sfida in sé e per sé un assoluto ed imperdibile dream match, mi chiedo se mai Taker è stato uno dei più grandi, carismatici ed la sconfitta contro Lesnar e la relativa perdita affidabili professionisti sui quali la WWE abbia della sua tanto amata imbattibilità non possa mai potuto contare, ma il suo tempo è passato inficiare negativamente sulla sfida contro Sting. e Don Becchino sembra essere solo un ricordo. Perché fin quando Sting coltivava l’intenzione di affrontare la nemesi QUELLO CHE ACCADRÀ DA ADESSO IN POI POTREMO Undertaker, l’uomo CONSIDERARLO IL CANTO DEL CIGNO DELL’UNDERTAKER imbattibile ed indistruttibile, la stessa sfida avrebbe avuto tutt’altro sapore. C’era una volta The Underaker, ma è una storia Invece, chi viene ad affrontare il leggendario che non ha ancora un finale e la cui temporanea Sting? Un uomo al quale è già stata tributata chiusura è sì enigmatica ma lascia, allo stesso una pesante sconfitta ed al quale Sting verrebtempo, ampio spazio a diversi finali a sorpresa. be a dare il fatidico colpo di grazia? Inoltre, se Taker ha deciso di regalare la sua imbattibilità Frattanto, da lontano, si odono ancora, seppur a Lesnar e di chiudere i giochi definitivamente, flebili, diversi rintocchi di campana. Come quei perché non si ritira ufficialmente? Spera ancora film horror di turno nei quali si ritiene che il di tornare? Ed in quali condizioni fisiche? Oppu- mostro sia stato sconfitto, tranne fare la sua re non lo lasciano ritirare in attesa di un’ultima comparsa nel frame finale. Così è (o potrebbe sfida con Sting? essere) Undertaker: crediamo che si sia ritirato, Si attendono risposte, frattanto Don Becchino si gode il proprio “pre-pensionamento” in vista di quello che dovrebbe essere il suo canto del cigno. Dopodichè largo al suo inserimento nella

ma potrebbe anche tornare. Forse.


38

WWE TOP 5 MATCHES OK I PERSONAGGI, IL CARISMA, I PROMO, MA IL WRESTLING SI FA SUL RING: SE ANCHE VOI SIETE DEI CULTORI DELLO SPETTACOLO, ECCO LA VOSTRA CLASSIFICA: Di BazingaHWF In questa nuova rubrica del Magazine verranno trattati i migliori incontri targati WWE. Come si evince dal titolo, in questo numero sarà stilata una classifica dei migliori incontri di questa estate. I parametri presi in considerazione per le valutazioni sono molteplici, ma grossomodo sono i seguenti: Qualità del lottato, storytelling, psicologia, star-power, atmosfera, intensità, chimica fra gli atleti coinvolti, coinvolgimento del pubblico e, ovviamente, il gusto personale.

Inoltre, ogni incontro in classifica sarà accompagnato da un breve commento.

5

Alberto Del Rio vs Dean Ambrose Beat the Clock Challenge Match Raw 4.8.14 a parimerito con Chris Jericho vs Seth Rollins Raw 28.7.14 Incontro molto frenetico e intenso quello fra Ambrose e Del Rio. È stato uno degli ultimi incontri di Del Rio con la federazione, ma senza


39

4

dubbio uno dei suoi migliori di questa annata. Il messicano si è saputo amalgamare bene con Dean Ambrose, il quale in questa contesa è riuscito, tramite l’intensità che riesce ad imprimere nei match, a non creare punti morti. Spot piacevoli (German Suplex di Del Rio fuori dal ring per esempio), ottima psicologia e buon coinvolgimento del pubblico.

A pari merito troviamo Seth Rollins, nell’incontro che lo ha contrapposto a Chris Jericho. Senza dubbio il miglior incontro di Y2J da quando è ritornato. Le sfide con Wyatt sono stati mediocri, causa una rivalità debole e zero alchimia fra i due. Mentre in questa circostanza il leader dei Fozzy non poteva di certo non amalgamarsi con Seth Rollins, puro e cristallino talento del wrestling. Incontro semplice e lineare nella struttura ma abbastanza divertente, che nella relativa pochezza di belle contese sfornate questa estate, merita un posto in classifica.

Dean Ambrose vs Cesaro NO DQ Match Smackdown 25.7.14

Grande contesa fra I due, soprattutto se consideriamo il fatto che sia stata messa in scena a Smackdown. Stili molto differenti, ma complementari. Cesaro regge tranquillamente il passo di Ambrose per quanto riguarda il brawling e non si è trovato in difficoltà ad utilizzare gli oggetti, anzi è stato in grado di sfruttarli in maniera intelligente. A mio avviso non si tratta di una delle migliori contese di Cesaro dell’anno, poiché da Gennaio ad Aprile lo svizzero ne ha sfornate moltissime, tant’è che se dovessimo stilare una grande classifica dei migliori incontri annuali, ne troveremmo molte proprio dell’ex Real American. D’altronde quello era un periodo in cui era over e credibile, e non in preda a discutibili e bizzarre gestioni. Tante chicche regalate invece da Ambrose, come il mordere l’avversario per liberarsi da una sottomissione e alcune espressioni da oscar.

3

The Usos vs Luke Harper & Eric Rowan 2 out of 3 falls, Tag Team Championship Battleground 2014 20.7.14

L’unica nota positiva di un deludente Battleground. L’esito non ha convinto in molti, me in primis, ma l’incontro in se è stato certamente molto divertente. Le prime due cadute le ho trovate molto standard e molto repentine, tuttavia l’ultima ha riservato grandi cose. Gli Usos sono senza dubbio due ottimi performer, soprattutto per quel che concerne gli incontri a squadre. Non hanno una buona mic skill, ma hanno un buon carisma, che unito alle gesta messe in scena sul ring, li rende abbastanza over. Luke Harper dal canto suo è un eccellente performer, capace di qualsiasi tipo azione, in qualsiasi


40 momento. È potente, agile, anche tecnico se vuole, e ha i tempi giusti. Tutto ciò si è visto in questo incontro, nel quale anche Eric Rowan ha dimostrato di non essere solamente un gigante con una lunga e improponibile barba rossa, ma anche un buon big man, che è stato in grado di migliorarsi molto nel giro di un anno. Gli stili dei quattro partecipanti si è amalgamato alla grande. Uno dei migliori incontri di coppia 2vs2 degli ultimi tempi.

2

John Cena vs Brock Lesnar, WWE World Heavyweight Championship Summerslam 2014 17.8.14

Se questo incontro non avesse avuto questi protagonisti, se non avesse avuto quell’atmosfera e se l’esito fosse stato differente, parleremmo di uno dei peggiori Main Event della storia di Summerslam. Infatti dal punto di vista meramente lottato, la contesa è stata molto scarna. 16 suplex, calci, pugni e due F-5. Ma c’è tutto il resto. Innanzitutto l’enorme starpower dei due protagonisti ha creato un’elettricità nell’aria straordinaria, un’atmosfera tesissima, con un pubblico coinvolto sinceramente per tutta la contesa. È stato un combattimento vero per la gente. La cosiddetta sospensione dell’incredulità, che è l’obbiettivo di ogni match di Pro Wrestling, in quei 19 minuti era totale. Brock Lesnar ha un carisma fisico impressionante, nessun’altra Superstar nella storia ha mai avuto tale dote

naturale così spiccata. Ogni suo pugno, ogni sua ginocchiata esprime una potenza unica e straordinaria. Brock Lesnar è invincibile agli occhi di tutti. Lo storytelling, seppur basilare e basato sul classico squash, è risultato perfetto. La Bestia ha dominato per tutta la contesa, giocando, umiliando e massacrando come se fosse una misera bambola, la Superstar più dominante degli ultimi 10 anni. Ed è proprio questa la parte fondamentale, ovvero il messaggio che è stato fatto passare. John Cena, nome di punta della WWE, ambasciatore nel mondo, quindici volte campione WWE, sconfitto senza diritto di replica da un mercenario senza scrupoli. Di certo questo è stato uno dei momenti più importanti dell’anno (insieme alla fine della Streak e alla super notte di Daniel Bryan a Wrestlemania).

1

Dean Ambrose vs Seth Rollins, Falls Count Anywhere, Raw 18.8.14

Nonostante questo incontro non abbia avuto un esito chiaro e pulito, è stato a mio avviso il


41

DEAN AMBROSE, PROTAGONISTA DI 3 DEI 6 MIGLIORI MATCH DELL’ESTATE 2014 WWE! migliore dell’estate. La qualità del lottato è stata molto elavata, i due hanno una chimica incredibile e non hanno praticamente sbagliato nulla. Ci sono stati spot incredibili (sit-out powerbomb sul cumulo di sedie per esempio). Il pubblico era infiammato in maniera enorme. Ambrose è un fenomeno in ogni singolo aspetto e sfaccettatura del pro wrestling, ed inoltre è attualmente la superstar più over del roster (escludendo Daniel Bryan ai box); Rollins dal canto suo, è un mostro come pochi altri sul ring e, come ogni buon heel che si rispetti, si attira heat in maniera consistente. Il risultato è che il pubblico ha sottolineato con fragore ogni singola azione messa in scena dai due ex membri dello Shield, creando una bolgia. Il match è risultato ottimo, anche perché questa è la migliore storyline in essere in WWE ed è molto sentita dalla gente. Gli oggetti contundenti hanno fatto la loro parte, d’altronde Dean è perfettamente a suo agio

in queste situazioni. Oltre ad essere il migliore incontro dell’estate, potrebbe risultare anche il miglior incontro di Raw dell’anno. (alla pari con alcune contese di Danielson e Cesaro). Quest’estate obbiettivamente ha regalato pochi incontri degni di nota. Lesnar vs Cena è stato un incontro epocale e il Falls Count Anywhere di Ambrose e Rollins è stato lodevole e degno di nota. Per il resto, poco altro. C’è una netta differenza rispetto all’estate scorsa, periodo in cui ogni Lunedì a Raw Daniel Bryan sfornava un papabile Match of the Year. Inoltre Summerslam sfornò due grandi contese sotto tutti i punti di vista, mentre quest’anno soltanto una. Nel complesso dunque un passo indietro rispetto all’anno scorso, con due personaggi che tuttavia spiccano positivamente e nettamente su tutti gli altri: Brock Lesnar e Dean Ambrose.


42

AJ LEE E L’OMBRA DI CM PUNK CM PUNK NON È PIÙ IN WWE MA IN FEDERAZIONE RIMANE LA SUA NEO SPOSA. UN BENE O UN MALE PER AJ LEE ESSERE ACCOSTATA AL BITW? Di Girolamo De Nicolo

S

iamo proprio sicuri che CM Punk non sia più in WWE? Provate a chiederlo ad AJ Lee!

Effettivamente Mr.Straight Edge appartiene oramai al passato, fisicamente è assente da tempo e dopo alcuni mesi anche i sostenitori più accaniti hanno decisamente abbassato i toni. Ad oggi il suo fantasma non presenzia più nelle teste di Triple H e soci ma bensì in quella della propria mogliettina e questo alla lunga potrà rivelarsi un problema...un problema da non

sottovalutare. La piccola AJ non viene più vista con gli stessi occhi di prima. Gli atteggiamenti della ragazza sbarazzina, pazza e mentalmente instabile sono passati in secondo piano. Gli episodi bizzarri che l’hanno portata a farla conoscere come Crazy Chick sono stati accantonati e riposti nel tiretto. Una volta che il fidanzamento e il seguente matrimonio sono diventati di dominio pubblico, l’ex campionessa non veniva riconosciuta coma la signora Brooks solo nella vita privata,


43

TALI MARITI, TALE MOGLI. ma anche nella carriera nel wrestling professionistico. La qualità degli incontri, dei promo e dei vari segmenti dentro il ring e all’interno del backstage sono rimasti intatti ma ogni qual volta parte la sua theme song e si appresta a salire sul quadrato ecco tornare il fantasma. Il pubblico comincia ad inneggiare a CM Punk e ad AJ non resta che incassare e portare a casa. Recarsi al lavoro con la consapevolezza di essere quotidianamente seguiti dall’ombra del marito può anche essere un disagio. AJ è una wrestler di talento e ha tutte le qualità per affermarsi nella categoria femminile, così come abbiamo potuto notare dal suo esordio ad oggi. Ma sapere di essere al 90% tifata e apprezzata per il legame coniugale che la lega a CM Punk non è di certo appagante. Volente o nolente la 27enne statunitense sarà costretta a portare questo fardello sulle spalle. I fan del BITW sono numerosi

e in qualsiasi città e in qualsiasi arena si andrà a disputare lo show, è matematicamente approvato che i cori a favore dell’ex dipendente della WWE invaderanno la mente e i pensieri di AJ. Importante sarà la reazione a questa situazione per vedere se sarà il carattere o la fragilità a prendere il sopravvento. Una mancanza di fiducia nei propri mezzi potrebbe portare AJ ad un periodo sottotono tale da mettere in pericolo la propria carriera nella WWE. L’assenza di un adeguata concentrazione condita da un atteggiamento negativo senza spiragli di ottimismo, andrebbe senz’altro ad influire nell’ambito lavorativo. Una risposta invece autoritaria dimostrando di non farsi influenzare dalle voci esterne riuscendo a tenere separata la vita privata con quella lavorativa eviterebbe il crollo psicologico, e quanto visto nelle ultime settimane durante la faida con Paige, ci permette di affermare che le barriere imposte dalla ragazza hanno reagito meglio di quanto si potesse im-


44

AJ LEE È DAVVERO VISTA COME “LA MOGLIE DI CM PUNK”? maginare alle continue scosse sismiche provocate da Phillip Jack Brooks.

avere più niente a che fare con il wrestling, perché mai non assecondarlo cominciando a non pronunciare il suo nome? L’anello al dito è un particolare che non passa inosservato, ma una volta entrata in scena AJ Lee è semplicemente e

Nonostante ciò è bene ricordare come l’allerta terremoto rimane alta e come si suol dire “prevenire è meglio che curare”. I primi a dover dare l’esempio AJ LEE MERITA DI ESSERE VISTA PER IL sono proprio i fan di CM PERSONAGGIO CHE INTERPRETA, NON PER IL Punk, ai quali andrebbe lanMARITO CHE HA SCELTO. ciato un messaggio ben esplicito: STOP PLEASE! Seppure la voglia di vedere il proprio beniamino sia ancora soltanto AJ Lee: rispettatelo! notevole non per questo a pagare le conseguenL’ombra del marito può perseguitarla in eterno ze dev’essere l’attuale compagna. Fare il tifo ma allo stesso tempo può svanire in modo che per lei urlando a gran voce il nome del marito rientra nella cerchia delle azioni poche intelliAJ possa proseguire la sua cavalcata vincente. genti da eliminare. AJ Lee merita di essere vista Il cammino intrapreso è quello giusto e tendeper il personaggio che interpreta, per la ragazza re una mano a suo favore non farebbe altro che proteggerla e scacciare vie quel fastidioso di talento qual è e per la progressione con cui in poco tempo è riuscita a bruciare le tappe e ronzio. ad imporsi ad alti livelli. Se CM Punk non vuole


45

IL BILANCIO DEL G1 CLIMAX SI È CONCLUSO DA POCO IL G1 CLIMAX, UNO DEI TORNEI DI WRESTLING PIÙ BELLI E PRESTIGIOSI AL MONDO. ECCO LA NOSTRA ANALISI. Di Andrea Cesana

Q

uesto mese si è concluso quello che secondo me è il torneo di wrestling più bello e importante al mondo: il G1 Climax.

In questo torneo un certo numero di wrestler (quest’anno 22) si affrontano, suddividendosi in due giorni all’italiana. Al termine di questi gironi i due che si trovano rispettivamente in prima posizione nel loro girone si affrontano nella finale ed il vincitore si aggiudica la possibilità di competere per l’IWGP Heavyweight Championship nell’evento più importante della federazione, ovvero Wrestle Kingdom. Nonostante la qualità sia stata di livello altissimo e, sostanzialmente indiscutibile, i risultati hanno lasciato abbastanza a desiderare. Guardando le classifiche dei giorni infatti si può capire immediatamente la situazione attuale della NJPW. I primi posti sono occupati dai main eventer, da quelli consolidati e indistruttibili e dopo pian piano si passa dagli uppercarder, dai midcarder e così via.

Delle classifiche troppo lineari e prevedibili quindi. Questa potrebbe sembrare una cosa buona, visto che almeno la coerenza APPARENTEMENTE c’è stata. Ma non è stato neanche così, visto il modo in cui si è arrivati a questa situazione. Risultati che non fanno capire chi è meglio degli altri e tolgono credibilità anche a grandi vittorie. Per dire, Shibata batte Nakamura, Nakamura batte Smith, , Smith batte Shibata. Conclusione? Grande vittoria di Shibata contro Nakamura, ma quest’ultimo ha comunque battuto lo stesso wrestler contro cui Shibata ha perso. Tutto questo nel giro di neanche una settimana. Poi, come detto prima, sempre i soliti nomi (+ AJ Styles) a fare da padrone ed un vincitore che semplicemente non doveva esserlo. Okada…2 Climax nel giro di tre anni. Evitabilissimo farlo vincere così tanto, soprattutto perché ha perso da non molto il titolo e non mi pare così essenziale fargliene vincere


46 ancora un altro, soprattutto perché è altamente probabile che ciò accada in un ulteriore incontro tra lui e la sua nemesi Tanahashi. Ed anche qui c’è la mancanza di voglia di rischiare. Facendo così nel breve termine gente come Naito, Shibata, Ishii e via dicendo sarà sempre tra le seconde linee.

al livello di gente come Nakamura, Ishii e così via. Non dico ovviamente che sarebbe dovuto arrivare tra le prime posizioni (anche se non mi dispiacerebbe come cosa), ma dico solamente che qualche vittoria qua e la poteva benissimo ottenerla. 0 punti per un wrestler del suo livello è qualcosa di ridicolo.

Oltre quindi alla gestione discutibile delle zone alte del torneo, discutibile è anche stata la gestione di alcuni wrestler di secondo piano, che sicuramente avrebbero dovuto fare di più. Mi riferisco a Honma e Takahashi, due wrestler che avrebbero dovuto ottenere di più da questo Climax. Honma, unico wrestler a non aver racimolato neanche un punto. Entrato come sostituto di Kota Ibushi, ha dimostrato di essere all’altezza della situazione e dal punto di vista qualitativo è stato sicuramente uno dei migliori,

Ma forse è ancora peggio 8 punti per Yujiro Takahashi. Ovviamente c’è un abisso tra gli 8 punti suoi e gli 0 di Honma, ma c’è da considerare il fatto che il membro del Bullet Club è anche l’attuale campione NEVER. Che lo vogliano rendere un campione con poca credibilità e che ottiene solo vittorie sporche si è capito, ma è comunque esagerato farlo arrivare al livello di midcarder come Tenzan e Archer in un torneo così importante.


47 Altro wrestler bookato discutibilmente è Shelton Benjamin, vecchia e, purtroppo, amata conoscenza dei fan WWE. Wrestler discreto che in NJPW ha combinato poco nulla, ma al Climax chissà come mai riesce sempre a fare bene. Non ha molto senso come cosa, dato che durante tutto il resto dell’anno si ritrova a viaggiare nel midcard. Inoltre pessimo il fatto di fargli vincere diversi match consecutivamente all’inizio e poi farlo precipitare in un vortice di sconfitte. Non mi sorprende più di tanto però come cosa, visto il booking molto discutibile che la NJPW ha messo in atto per questo torneo. Come detto all’inizio, questo torneo è stato però indiscutibile dal punto di vista della qualità. Match di altissimo livello dalla prima giornata

all’ultima. Nessun’altra federazione al mondo è in grado di offrire una così vasta quantità di grandi incontri in così poco tempo. Spicca su tutti il match tra Minoru Suzuki ed AJ Styles, a cui quel minorato mentale di Dave Metzler ha dato le 5 stelle. Bel match eh, ma lontano anni luce dalle five stars. Ci sono stati incontri nettamente superiori a questo, come Nakamura vs. Tomohiro Ishii, Shibata vs. Nakamura e moltissimi altri. Insomma, è stato un grande torneo nel complesso, ma con delle scelte di booking migliori sarebbe stato ancora superiore. Sembra di essere in WWE, dove bene o male si punta sempre sui soliti 4/5.


48

RECENSIONE: WWE SUPERCARD ANDIAMO AD ANALIZZARE L’ULTIMO ARRIVATO DEL SETTORE VIDEOLUDICO WWE, EDITO DA 2K GAMES SUI SISTEMI IOS E ANDROID. Di Mauro “The Chosen One” Sudati

E

ssendo un newsboarder, spendo diverse ore al giorno a passare in rassegna ogni singolo sito di wrestling americano in grado di fornirci delle news fresche fresche, così da offrirvi il miglior servizio possibile. Qualche giorno fa, mi appare una notizia su un certo “WWE Supercard”. Dopo aver letto il titolo, mi aspettavo una notizia su un house show o magari sulla card di un futuro PPV. In realtà, dopo aver aperto la notizia, scopro che si tratta di un gioco di carte collezionabili per i device

mobile come tablet e smartphone. Appena il gioco viene pubblicato, lo scarico e dopo averlo provato per una mezz’oretta, rimangono abbastanza stupito, poiché il gioco, nella sua semplicità, si è rivelato un divertente passatempo. Analizziamo ora le sue caratteristiche principali. Il gioco si basa sull’acquisire e migliorare il proprio mazzo di carte. Con il proprio mazzo, bisogna affrontare vari avversari. Le meccaniche del gioco si basano sul sistema reso famo-


49 so dalla serie“Top Trumps”, carte collezionabili pubblicate sul mondo del calcio in Inghilterra. Ogni carta, come in Top Trumps, ha dei propri attributi a cui viene assegnato un valore numerico, a seconda dell’abilità di un wrestler in quel campo. Gli attributi sono: Forza, Resistenza, Velocità, e Carisma. A seconda della rarità, una carta di un wrestler risulta più forte rispetto ad un altro. Una carta rara risulterà logicamente più forte di una super rara. Una ultra rara sarà più forte di una super rara e così via. Il mazzo di ogni giocatore ha un limite di 100 carte e si basa tutto sui wrestler utilizzati nella parte del mazzo iniziale, formato da 2 carte da usare in singolo, due carte da usare in tag team e una divas. Passando al momento clou del gioco, cioè le partite, sono tutte formate da 3 round. Il computer decide su cosa si basa il round. Ad esempio, il primo round vedrà i due giocatori schierare o una carta singola, o una coppia o una lottatrice. Come detto in precedenza, sulle carte ci sono dei valori numerici per ogni categoria/attributo e tali valori sono i protagonisti delle partite. Il round viene vinto dal giocatore che avrà schierato la carta con il valore più alto rispetto all’attributo scelto dalla CPU. Se l’attributo scelto è per esempio il carisma, si aggiudicherà il round chi avrà schierato il lottatore/i che avrà il miglior valore nel carisma. In molti casi, gli attributi scelti dalla CPU potrebbero essere due e quindi bisognerà possedere una carta con dei ottimi valori in entrambi gli attributi, perchè è controproducente, aver una carta con un valore molto alto in un attributo richiesto, e magari con un valore molto basso nell’altro attributo richiesto per ottenere la vittoria del round. Le carte da usare in tag team vanno scelte con cura. Sulla carte son presenti anche dei triangolini diretti in varie direzioni. Ad esempio, sce-

gliendo due wrestler, uno con il triangolino in alto, ed l’altro verso il basso, i valori della coppia verranno aumentati, poiché i due triangolini son complementari. Se i due triangolini sono nella stessa direzione, non si aumenteranno i valori. Mentre, nel caso in cui un triangolino è diretto verso il basso, ed uno verso destra, i valori della coppia verranno depotenziati, poiché non sono complementari. Il giocatore che vince almeno due round, ottiene la vittoria finale. In caso di pareggio, verrà effettuato un ulteriore round. Nel mazzo iniziale, son presenti anche due slot dedicati a delle carte attributo. Tali carte permettono, usate soltanto una volta durante il match, di potenziare un particolare attributo, o un gruppo di attributi, o addirittura di depotenziare gli attributi di una carta del nemico. Utilizzate con saggezza, è possibile sconfiggere anche carte che inizialmente sembrano migliori rispetto a quelle possedute. Sia in caso di vittoria e sia in caso di sconfitta, i giocatori otterranno delle ricompense da una magica tavola piena di carte coperte. Se si vince, le carte che si potranno avere come ricompensa saranno due. In caso di sconfitta soltanto una. Tale processo si ripete in ogni scontro creando così un circolo vizioso, che spingerà il giocatore a continuare a giocare, così da migliorare il proprio mazzo, per affrontare avversari sempre più forti. Inoltre è possibile allenare le proprie carte possedute,così verranno migliorati i suoi valori. Per allenare basta soltanto “sacrificare” un’altra carta che andrà ad aumentare il livello ed i valori della carta che si vuole allenare. Fra le modalità di gioco, è presente anche il King Of The Ring, che vedrà il giocatore prender parte ad un torneo, totalmente simulato dalla CPU, che durerà in media una trentina di partite. Al giocatore toccherà gestire l’energia delle varie carte e formare la miglior squadra


50 Analizziamo ora l’unico lato negativo del giochino, cioè l’incapacità di poter interagire con i propri amici. Infatti, non è possibile ne sfidare i propri amici e non è nemmeno possibile poter scambiare le carte con gli amici. Questi due lati negativi, non permettono al giocatore di aver a che fare con una delle massime soddisfazioni che si provano nei giochi di carte, come ad esempio Magic The Gathering: battere l’insopportabile amico che si vanta di aver un mazzo migliore del tuo, umiliandolo come John Cena a SummerSlam. Personalmente, lo reputo un passatempo molto divertente per quello che vale e che a volte è in grado di provocare una sorta di SI, CI SONO DAVVERO LE CARTE CHE COMBATTONO TRA LORO. dipendenza, che porterà il giocatore a giocare per ore possibile Il torneo è formato da una fase di ed ore pur di trovare quella carta che lo rende playoff che permetterà al giocatore di cercar di superiore agli avversari. WWE Supercard viene qualificarsi alla fase finale. Una volta qualificapromosso a pieni voti, nella sua incredibile to, il torneo si basa come quello reale. Sconti ad eliminazione diretta in vista della grande finale, semplicità. Se cercate un divertente passatempo a tema wrestling, è quello che fa per voi. che porta con se dei grandi premi e ricompense. Il mio consiglio è di provare a qualificarsi al KOTR. E’ un torneo molto lungo, però vale la RECAP pena provarci, perché comunque ci sono anche Voto: 4/5 delle ricompense, di minor valore, anche per chi non riesce a qualificarsi. Tra i wrestler scelti per le carte, si passa dai membri attuali del roster, come Cena, Bryan, Orton, Sheamus, Cesaro, i tre ex Shield ai vari Santino Marella, Heath Slater e i nuovi debutti come Adam Rose e Bo Dallas. Le divas sono diverse, come AJ Lee, Natalya, Summer Rae ed altre ancora (strana l’assenza di Paige). Ed infine abbiamo anche diverse leggende come The Rock, Steve Austin, Eddie Guerrero, #Arcogan e molti altri. Avere nel gioco un sacco di carte diverse, esalta l’aspetto del collezionismo del gioco che spinge un giocatore a cercar di trovare tutte le versioni di un determinato wrestler.

Pro: • Semplicità • Coinvolgimento • Divertimento

Contro: • Impossibilità di affrontare gli amici e poter scambiare con loro le varie carte • Longevità


51

CHAMPION PROFILE TRIPLE H DECINE DI TITOLI, POSTO DA DIRIGENTE, MATRIMONIO CON LA FIGLIA DEL CAPO, MA LA CARRIERA DI TRIPLE H È STATA TUTT’ALTRO CHE UNA PASSEGGIATA Di Michele Mauriello

HHH, ovvero Hunter Hearst Helmsley, è nato a Nashua il 27 Luglio 1969. Hunter debuttò in quel di Raw il 22 Maggio 1995 sconfiggendo John Crystal. La sua gimmick rispecchiava l’aristocratico ricco e snob e che incentrava l’attenzione solo su di se. Nel 1996 insieme a Razor Ramon, Diesel e Shawn Michaels forma un gruppo chiamato “Kliq”. Ebbe finalmente il suo primo Match a Wrestlemania, alla dodicesima edizione, dove però fu sconfitto da Ultimate Warrior in soli 3 minuti di match. Finalmente il 21 Ottobre, in un match contro Marc Mero, conquista il suo primo titolo WWF, ovvero quello Intercontinentale. Il 1997 è l’anno della consacrazione, infatti conquista il King of the Ring battendo Ahmed Johnson e Mankind. Proprio con quest’ultimo ebbe una rivalità molto accesa che sfociò in addirittura 2 Stell Cage Matches. Ma la vera svolta della carriera di Triple H avvenne quando fondò la D-Generation X, una stable nel quale erano inclusi Chyna, Rick Rude, Shawn Michaels (il leader). La D-X fu un grande simbolo dell’Era Attitude. Però a Wrestlemania 14 dopo il match tra Stone Cold Steve Austin ed HBk, quest’ultimo perde il titolo e dichiara che resterà fuori dal ring per 4 lunghi anni a causa di un infortunio; la sera dopo, a Raw, Triple H si dichiara nuovo Leader della Stable introducendo X-Pac e i New Age Outlaws. Triple H e la DX si scontrarono contro un’altra stable, ovvero la Nation of Domination, cui leader era The Rock. Il suo primo titolo mondiale WWF lo conquista dopo svariati tentativi, infatti a SummerSlam 1999 si disputò un match a tre fra Stone Cold, Mankind e Triple H stesso; il match fu vinto da Mankind ma la sera dopo, a Raw, Hunter riesce a conquistare il titolo battendo appunto Mankind. Il suo regno durò poco purtroppo, nemmeno un mese, dato che nell’episodio di Smackdown! del 16 Settembre 1999 perse la corona contro Vince Mcmahon, il quale poi annuncia che il titolo risulterà vacante. La fine degli anni ‘90 e gli inizi del ‘00 furono caratterizzati dal Triplo e Stephanie i quali diedero vita alla Mcmahon-Hemsley Era. Hunter fu si protagonista dell’Era Attitude, anche se favorito dall’uscita di scena di HBK ma il periodo di maggior splendore lo ebbe negli anni ‘00, durante i quali l’attuale COO era davvero il simbolo della Federazione e dominava su tutto e tutti.


52

THEME SONG IL WRESTLING ED I METALLICA, UN BINOMIO CHE SI È PRESENTATO PIÙ VOLTE NEL CORSO DELLA STORIA. Di Ismaele “Ismaschill” Schillaci.

S

alve a tutti cari lettori in questa edizione del mag vi parlerò di un band che è sulla scena da circa trentatre anni e che nella loro carriera ha visitato molte scene musicali. Questi loro cambiamenti hanno scatenato le ire dei fan, sempre divisi tra l’esigenza di rinnovamento e l’affetto per i capolavori del passato. Questo però non è un aspetto che interessa agli appassionati di pro wrestlng. Ebbene si oggi parleremo dei grandissimi Metallica, una delle band più grandi del continente a stelle e strisce, ma soprattutto

cavalieri del trashmetal. Nel mondo del pro wrestling sono apparsi per la prima volta passando prima per la ECW, ma non hanno tardato a farsi vivi anche in TNA. L’esordio arriva in ECW, dove hanno prima musicato l’etrata di the Sandman con la canzone intitolata Enter the sand man. Quasi inutile descrive questa canzone perchè è uno di quei pezzi che conoscono tutti, intro lento che poi scaturisce in riff potenti ma non ossessivi dando anche spazio al cantato.


53 Chamber, da cui esce vincitore Triple H. Arriviamo quindi al lontano 2008 dove per il PPV autunnale No Mercy viene scelta come theme song All Nigthmare long canzone che proviene da “Death magnetic”, album che segna anche il ritoro dell’iconica band al grande trash, genere che avevano reso celebre, salvo poi rifugiarsi in altre più munifighce derivazioni. Come nelle più classiche delle loro canzoniabbiamo un intro mostruosamente lungo che alterna fasi di calma a chitarre a mille con grandi riff e arpeggi cambi repentini di tempo. Passa qualche anno prima di risentire Hetfield e soci passano all’incirca tre anni, ma tornano in grande stile, donando al feud più grande della storia ben due canzoni.

NON CI SONO PIÙ I POSTER DI UNA VOLTA! Una particolarità che connette i due mondi è il fatto che nel second coming della ECW Sandman usò un’altra theme per via di un esosa richiesta della band sull’utilizzo di questo brano. Anche in diversi prodotti editoriali della WWE, come DVD o documentari, il brano viene nascosto, per evitare problemi con la band e la sua casa discografica. Nel 2003 la WWE rispolvera i Metallica, in occasione dell’edizione di quell’anno di SummerSlam. La theme song del PPV è infatti St. Anger, title track dell’omonimo album dei metallica. Un brano arrabbiato, duro, rozzo, come il sound di tutto quel periodo dei Metallica, tornati in studio dopo anni e anni di silenzio, costellati di problemi di dipendenza da parte del front man James e dal cambio di bassista. Alle quattro corde c’è adesso Trujillo, ex bassista di Ozzy Osborne, che supera una durissima selezione, immortalata nel documentario “Some kind of monster”. Il PPV in questione entra negli annali per la seconda storica apparizioe dell’Elimination

La prima che andava a fare da colonna sonora prorio a questo feud mentre la seconda usata come entrata per un lotttore. Ovviamente lo scenario è quello di wrestlemania 27 la faida è quella tra Undertaker e HHH. andiamo per gradi; partiamo da The Memory Remains fore canzone all’inizio poco azzeccata ma valutandone il testo si capisce che ha il suo perchè, qusta è una delle canzoni che amo di più dei Tallica, mi piaccionoi suoi controtempi la voce angosciante che canta l’outro. Mentre la seconda è stata From whom the bell tools, Triple H lascia temporaneamente i motorhead e sceglie una delle canzoni più catartiche di questa band, apertura con suoni di campane chitarre e cassa c danno un senso di angoscia e misticismo e caricano l’ascoltatore. Forse per HHH in quel momento, avrebbe potuto scegliere qualcosa di diverso, addosso seek and destroy, un piccolo fan fact questa cnzone è stata usata anche da Corey Taylor come canzone del suo secondo matrimonio (abbiate pazienza sono un suo grande fan).


54

CRAZY LOVE WAR MACHINE E CHRISTY MACK, DAL GOSSIP ALLA CRONACA. COME UN UOMO PUÒ DIVENTARE UN MOSTRO E BUTTARE VIA VITA E CARRIERA. Di Marco Catelli

U

na storia veramente brutta che poteva terminare in tragedia. Il lottatore di arti marziali miste, ex Bellator (licenziato in tronco dopo questo episodio da censurare in toto), Jon Koppenhaver detto “War Machine” è accusato di violenza domestica nei confronti della sua ex fidanzata, la pornostar 23enne Christy Mack. Koppenhaver pare si sia recato a casa della sig. ra Mack ed abbia esploso tutta la rabbia contro la ragazza che è stata ricoverata in ospedale decisamente malconcia con ferite, ossa rotte in

viso, naso distrutto in due punti, denti mancanti ed addirittura un tentativo di stupro. Christy Mack ha raccontato la sua versione dei fatti ovvero che l’uomo è arrivato a casa sua in piena notte, lei era in compagnia, ma quando War Machine ha visto i due, pare abbia perso la testa, picchiato ripetutamente l’amico di lei e buttato fuori casa. Dopo di che, si è accanito sulla donna, colpendola più volte, tagliandole i capelli, colpendola con un coltello.


55 La Mack ha affermato di aver pensato di morire, di essere già stata picchiata da lui in passato, ma mai così forte. Dopo aver finito il pestaggio, ha tentato lo stupro senza riuscirci, ha colpito ancora la ragazza e l’ha mollata sul pavimento. Quando l’uomo è andato in cucina, la Mack è fuggita dalla porta sul retro ed è scappata da una vicina che l’ha fatta entrare, chiamato la polizia e portata in ospedale.

La Mack ha trascorso molto tempo in ospedale, ma pare si stia riprendendo in fretta e piuttosto bene mentre il lottatore deve fronteggiare diversi capi d’accusa tra cui tentativo di strangolamento ed utilizzo improprio di armi. Qualche giorno fa ha twittato commossa dopo una visita odontoiatrica, dicendo di essersi messa a pian-

“War Machine” è riuscito a scappare (per un breve periodo) e dovrà rispondere di ben 7 capi d’accusa. Il lottatore dopo l’agguato alla Mack, si è dileguato, ma ha avuto il tempo di postare su Twitter qualche pensiero ovvero ha detto di non essere una cattiva persona, aveva buone intenzioni quando è andato a casa della fidanzata e che la verità verrà a galla. Koppenhaver è stato arrestato nei pressi di Los Angeles una settimana dopo l’aggressione alla ex fidanzata. Anche in questa occasione, “War Machine” non UNA DELLE DONNE PIÙ DESIDERATE DEL MONDO, RIDOTTA COSÌ si è smentito, ha fatto resistenza, tant’è che i poliziotti hanno dovuto usare un taser per poter fermare in stato gere quando allo specchio ha finalmente rivisto di arresto. se stessa con i denti, o meglio con delle protesi. Il suo fidanzato la aveva privata anche di quelli. La polizia è stata chiamata da un ospite dell’hotel dov’era presente il lottatore, che era in comNon erano certo una coppia come le altre, su pagnia di una donna che provava a calmarlo, Twitter non si sono mai fatti mancare l’intrattesenza successo ed il fighter le ha preso i capelli e nimento per i loro fan. Dalle foto durante i loro l’ha spinta. atti amorosi più crudi ai furiosi litigi via social. L’ospite vedendo questa scena così sospetta, ha Non solo, War Machine, o meglio quello che il deciso di chiamare la polizia. suo avvocato definirebbe “il personaggio War Machine”, ha dovuto scusarsi con il pubblico e


56

LICENZIAMENTO, ACCUSE GRAVISSIME, UNA CARRIERA DISTRUTTA, DUE VITE SEGNATE. per aver scritto di essere in procinto di “violentare” Christy. La stessa fidanzata lo spalleggiò dicendo che era una delle tante cavolate che Koppenhaver è solito dire e scrivere. Probabilmente però, non era così. Quello della “Macchina da guerra” non è un caso isolato tra i fighter, tempo fa, è stato il turno di Thiago Silva, veterano UFC che è piombato nella sua accademia di Brazilian Jiu Jitsu, armato, perché voleva vendicarsi dell’istruttore di BJJ della scuola, macchiatosi di essere andato a letto con la moglie del fighter brasiliano. Addirittura gli SWAT sono dovuti intervenire per calmarlo ed arrestarlo, poiché il fighter si era barricato in casa con la moglie. La UFC ovviamente lo ha immediatamente licenziato e bandito dalla federazione. Silva dovrà rispondere di quattro capi d’accusa mentre la moglie ha affermato che il marito aveva già tentato di ucciderla per gelosia. Purtroppo non è la prima che sportivi più o meno famosi combinano guai e finiscono dietro le sbarre. Questi sono due casi lampanti di due fighter MMA. L’anno scorso fu il turno della


57

“PROPRIETÀ DI WAR MACHINE” CHISSÀ COSA NE FARÀ CHRISTY DI QUEL TATUAGGIO ADESSO. Superstar NFL, Aaron Hernadez, tight end della squadra NFL dei New England Patriots, accusato di omicidio e che ha confessato. Anche per lui licenziamento e lunghissima contumacia.

Ma non finisce qui, andando indietro nel tempo possiamo pensare anche a Carlos Monzon, storico pugile che strangolò la fidanzata e la buttò giù dal balcone oppure Mike Tyson ed il suo stupro a Desiree Washington.

In passato, OJ Simpson scampò incredibilmente ad anni di prigione dopo una fuga in auto in diretta televisiva. Oppure Oscar Pistorius, l’atleta senza gambe, che pare abbia ucciso la splendida fidanzata Reeva.

Storie di ordinaria follia da parte di sportivi ai quali apparentemente non manca nulla per condurre una vita da sogno sia durante che dopo la loro sfologrante carriera.

In fondo alla celebre Christy Mack, poteva finire come alla sfortunata modella sudafricana.

Evidentemente la psiche umana non è sempre così semplice da gestire.


58


Turn static files into dynamic content formats.

Create a flipbook
Issuu converts static files into: digital portfolios, online yearbooks, online catalogs, digital photo albums and more. Sign up and create your flipbook.