Problemi di traduzione audiovisiva spagnolo-italiano: il caso delle serie adolescenziali

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A.D. MDLXII

U NIVERSITÀ DEGLI S TUDI DI S ASSARI F ACOLTÀ

DI

L INGUE

E

L ETTERATURE S TRANIERE

___________________________

CORSO DI LAUREA IN LINGUE E CULTURE PER LA

COMUNICAZIONE INTERNAZIONALE

PROBLEMI DELLA TRADUZIONE AUDIOVISIVA SPAGNOLO-ITALIANO: IL CASO DELLE SERIE ADOLESCENZIALI Relatrice: PROF.SSA MARTA GALIÑANES GALLÉN

Correlatore: PROF. FIORENZO TOSO

Tesi di Laurea di: FRANCESCA CABRAS

ANNO ACCADEMICO 2010/2011



Alla mia famiglia, il mio punto fermo



INDICE INTRODUZIONE

1. L'UTILIZZO DEI SOTTOTITOLI IERI E OGGI

p. 1

p. 5

1.1. Analisi tecnica dei sottotitoli

p. 5

1.2. I contenitori multimediali

p. 6

1.3. Differenze tra i formati di sottotitoli

p. 6

1.4. Nascita ed evoluzione del sottotitolo

p. 9

1.5. Confronto tra doppiaggio e sottotitolazione

p. 12

1.6. Il caso italiano

p. 13

1.7. Il caso spagnolo

p. 23

2. LA TELEVISIONE E LA NASCITA DELLA SERIALITÁ

p. 28

2.1. La nascita della televisione

p. 28

2.2. La televisione in Italia

p. 29

2.3. La teledipendenza e l'influenza della tv

p. 31

2.4. La nascita delle serie tv

p. 32

2.5. La telenovela

p. 35

2.6. Gli adolescenti e la tv

p. 42

3. LE SERIE TV ANALIZZATE

p. 46

3.1. Yo soy Betty, la fea

p. 46

3.1.1. Personaggi

p. 52

3.2. Il mondo di Patty 3.2.1. Personaggi 3.3. Niní 3.3.1. Personaggi 3.4. Rebelde way 3.4.1. Personaggi 3.5. Teen Angels 3.5.1. Personaggi

p. 64 p. 68 p. 81 p. 82 p. 91 p. 93 p. 101 p. 103


3.6. Sue単a conmigo 3.6.1. Personaggi 3.7. Mia, mi amiga invisible 3.7.1. Personaggi 3.8. Incorreggibili 3.8.1. Personaggi 3.9. Ramona 3.9.1. Personaggi

4. ANALISI LINGUISTICA DEI SOTTOTITOLI

p. 114 p. 115 p. 120 p. 120 p. 121 p. 122 p. 131 p. 132

p. 136

4.1. Problemi di stile

p. 136

4.2. Errori di traduzione

p. 137

4.2.1. Errori di lingua

p. 138

4.2.1. Errori di traduzione

p. 145

CONCLUSIONI

p. 169

BIBLIOGRAFIA

p. 171


1 INTRODUZIONE

Il lavoro che presento nasce da un interesse personale concernente la visione di programmi, prevalentemente telefilm, in lingua originale con l'ausilio dei sottotitoli; in molte occasioni ho notato che questi ultimi, in alcuni elementi, non corrispondevano all'originale riportato nella scena sovrastante: è qui che ho maturato l'idea di analizzare queste differenze nella traduzione, prendendo come perno le serie tv e telenovele indirizzate a ragazzi adolescenti. É proprio perchè sono dirette a questa fascia d'età, che questo genere di programmi attira persone inesperte (per lo più ragazzini) a cimentarsi nella traduzione e, per questo motivo, forniscono materiale per un'analisi traduttologica sufficiente a chiarire i problemi riscontrati. Dopo questo raffronto, era necessario ripercorrere la storia del sottotitolo, sia in Italia (lingua meta della traduzione dei sottotitoli analizzati) che in Spagna (lingua madre delle serie prese in considerazione); in questa ricerca ho passato in rassegna dapprima le caratteristiche tecniche dei sottotitoli, e cioè le loro differenze nei formati e il loro diverso utilizzo nei contenitori multimediali (quali Dvd) e successivamente le differenze dei sottotitoli nel campo linguistico, prendendo come base lo studio di una professoressa esperta del settore, Elisa Perego. Fatte queste prime considerazioni, sono passata ad un'analisi storica della nascita ed evoluzione del sottotitolo, partendo dall'avvento del cinema alla fine del XIX secolo, il primo mezzo di comunicazione ad essersi avvalso dell'ausilio del sottotitolaggio (con gli intertitoli), soprattutto per il fatto che questa settima arte ai suoi inizi era muta, essendo pura arte visiva. Comunque, quando un film veniva proiettato in un cinematografo, per lo più teatri adattati alle esigenze, i proprietari dei locali ingaggiavano dei musicisti per accompagnare la proiezione con la musica, adattando i pezzi suonati con quanto veniva mostrato sullo schermo. Più tardi, negli anni '20 del XX secolo, lo sviluppo tecnologico permise di creare una colonna sonora sincronizzata con le immagini sullo schermo e che poteva essere registrata a parte dalle riprese del film; i film sonori vennero inizialmente conosciuti come film parlanti. Con l'arrivo del sonoro si aprì la strada anche all'arrivo del parlato nei film, sostituendo così in maniera definitiva i sottotitoli, che appaiono solo nei già citati DVD, ad opera delle varie agenzie di sottotilolaggio che si occupano


2 della loro traduzione. In seguito sono passata ad analizzare i casi specifici della televisione italiana e di quella spagnola, ripercorrendo la storia dei sottotitoli in entrambi i paesi e il loro attuale utilizzo nelle loro televisioni, soprattutto per quanto riguarda le persone affette da sordità: infatti la televisione per parecchi anni, non è stata accessibile per loro; è stato solo negli anni '80 del '900 che è stato introdotto nelle tv il Televideo (Teletexto in Spagna), servizio con cui si creano i sottotitoli di vari programmi, nello specifico soap opera; in aiuto è accorsa anche la normativa che sanciva la messa in onda di un telegiornale condotto con una traduttrice in lingua dei segni che affiancasse la giornalista in studio. Nel secondo capitolo sono passata ad analizzare le sfumature sociologiche e psicologiche che le serie tv hanno sui loro telespettatori, soprattutto negli adolescenti; per fare questo tipo di analisi sono partita dalla nascita dello strumento di socializzazione per eccellenza: la televisione; è essa infatti ad avere avuto da subito un carattere sociale in quanto, non essendo un bene di consumo, ci si riuniva intorno ad essa, soprattutto nei bar o a casa di amici, per seguire i programmi che, all'inizio della sua storia, erano trasmessi solo su un canale. Nel corso della sua evoluzione la televisione è diventata sempre più potente e, arrivando nelle case di tutti, il suo potere ha toccato tanti aspetti della vita quotidiana; nello specifico si è notato che sono gli adolescenti ad essere più influenzati dal suo potere mediatico: negli studi effettuati da vari sociologi e psicologici infatti è stato constatato che i ragazzi in questa fascia d'età tendono ad emulare comportamenti o fatti che vedono alla tv, che a volte sfociano in una vera dipendenza da televisione. Si può dedurre quindi che la tv ha un potere sociale e uno dei programmi che più è stato definito come “fenomeno sociale” appunto è la telenovela: essa è il vero antecedente della serie tv in quanto nata con il meccanismo della serialità del feuilleton o romanzo d'appendice, un genere letterario in voga tra la fine dell'800 e la prima metà del '900; questo genere deve il suo nome al fatto che gli episodi delle storie raccontate venivano pubblicati nella parte bassa di un giornale o di una rivista; questo meccanismo degli episodi è stato ripreso prima dalla radio con i radiodrammi, e poi dalla tv con gli sceneggiati; furono questi ultimi ad ispirare la telenovela: si raccontavano infatti storie di famiglie, di amori contrastati e di classi


3 sociali differenti; fu per questi temi che la telenovela fu definita “sociale”: toccava molti aspetti della vita quotidiana e, riuscendo ad arrivare nelle case di tantissime persone, permise loro di riscattarsi da un'esistenza senza molte prospettive. Questo genere fu fondamentale soprattutto per i paesi dell'America Latina, la patria natìa della telenovela, dove si assisteva ad un continuo evolversi della società ed economia coloniale che non permetteva uno sviluppo culturale; nonostante questo i romanzi a puntate divennero molto popolari e venivano continuamente prodotte nuove telenovele che vennero esportate anche nel Vecchio Continente, contribuendo a far conoscere la vera situazione dei paesi Sudamericani e convertendo il genere in un vero fenomeno di massa. Oltre l'analisi della telenovela in questo capitolo ho ripercorso anche la storia delle serie tv: esse infatti fecero la loro prima apparizione negli anni '50 del XX secolo con Alfred Hitchcock Presenta e I love Lucy; da qui in poi le serie tv ebbero un crescendo continuo fino ad arrivare alle moderne web series, cioè serie che hanno la sola fruizione su internet essendo nate con lo scopo di boicottare le grandi industrie televisive che utilizzano la pubblicità per tenere incollati alla tv i telespettatori fedeli ai loro programmi preferiti. Nel terzo capitolo invece, ho creato una scheda di tutte le serie prese in analisi: per ognuna di esse ho esplicitato la trama e fatto una breve analisi dei personaggi che appaiono nelle varie stagioni; per alcune serie tv ho anche descritto qualche curiosità, come per Il mondo di Patty, che è stata criticata da varie associazioni di genitori che la reputavano un cattivo esempio in quanto secondo loro vi erano episodi di bullismo e di discriminazione, oltre che le ragazzine che seguivano la serie tendevano ad imitare atteggiamenti di alcuni personaggi; Yo soy Betty, la fea al contrario, è stata lodata per aver rovesciato gli stereotipi del mondo della moda e, soprattutto per questo motivo, ha avuto un grande successo: basti pensare che anche il presidente colombiano Pastrana effettuava i suoi discorsi tra i due tempi della puntata della serie in quanto sapeva che avrebbe avuto un grande seguito di pubblico. Nel quarto e ultimo capitolo invece ho fatto un'analisi linguistica dei sottotitoli di alcune puntate delle serie tv prese in considerazione: sono partita dalla classificazione dei problemi di traduzione di Cristine Nord, riscontrando in particolare quelli che lei chiama “problemi tecnico-professionali” e che sono problemi legati all'attività


4 traduttologica, alle condizioni del traduttore e alle difficoltà che si incontrano nella documentazione; inoltre ho riscontrato “problemi di stile” in quanto ci sono alcuni cambi ingiustificati della struttura sintattica che modificano lo stile delle frasi originali. Un altro tipo di problemi incontrato in quest'analisi riguarda la “punteggiatura” che si trova nei sottotitoli della lingua meta, cioè italiano: infatti in più occasioni, essa è usata in maniera errata, soprattutto quando punti o virgole interrompono il continuum di una frase. I problemi traduttologici riscontrati nel mio lavoro, mettono l'accento su come il lavoro della traduzione richieda specifiche conoscenze delle lingue trattate e come sia fondamentale un lavoro di ricerca e di documentazione per rendere la traduzione il più fedele possibile alla versione originale.


5 CAPITOLO I – L'UTILIZZO DEI SOTTOTITOLI IERI E OGGI

Come anticipato nelle pagine introduttive, il primo capitolo del mio lavoro verte sulla nascita e l’evoluzione del sottotitolo.

1.1. Analisi tecnica del sottotitolo

In prima analisi è bene effettuare una spiegazione prettamente tecnica, partendo dalla definizione che più di tutte include la sottotitolazione, e cioè la traduzione audiovisiva data da Elisa Perego, una ricercatrice dell’Università di Trieste ed esperta di questo settore: 1

Con questa espressione si fa riferimento a tutte le modalità di trasferimento linguistico che si propongono di tradurre i dialoghi originali di prodotti audiovisivi, cioè di prodotti che comunicano simultaneamente attraverso il canale acustico e quello visivo, al fine di renderli accessibili a un pubblico più ampio.

La traduzione audiovisiva, quindi, contiene al suo interno il sottotitolo2 che, come lo conosciamo oggi, é un testo che appare nel bordo inferiore di un’ immagine, apportando informazioni aggiuntive sulla stessa o -come spesso accade- traducendo una narrazione o un dialogo condotto in una lingua straniera. Si utilizzano come aiuto per migliorare la conoscenza di una lingua o come ausilio alle persone con deficienze auditive che, leggendo i sottotitoli, possono guardare e capire film (o altri programmi), cosa che, ovviamente, non possono fare con il doppiaggio: esso infatti ha carenze di precisione nel contenuto, dovuto alla sua necessità di far coincidere i dialoghi con i movimenti della bocca mediante la tecnica chiamata lipsynch (dall’inglese lips ‘labbra’ e synchronisation ‘sincronizzazione’).3

1 E. Perego, La traduzione audiovisiva, Roma, Carocci, 2011, p. 7. 2 http://es.wikipedia.org/wiki/Subt%C3%ADtulo , [04/10/2011]. 3 J.Ivarsson, «I sottotitoli nell'apprendimento linguistico», Rassegna Italiana di Linguistica Applicata, http://www.legenders.com.br/docs/historia_da_legendagem.pdf, 2002, [04/10/2011].


6 1.2.

I contenitori multimediali

I principali contenitori multimediali che si prestano all'utilizzo dei sottotitoli sono i DVD: in essi i sottotitoli non fanno parte dell’ immagine per questo l’ utente deve selezionare la pista di video che li contiene e riprodurla in forma simultanea sul video originale. Esistendo anche la possibilità di non vederli, questo tipo di sottotitoli si chiama flottante o selezionabile, in contrapposizione ai permanenti che sono fissati nel fotogramma. Esistono altri contenitori multimediali capaci di immagazzinare i sottotitoli in formato di testo; questi contenitori di solito sono compatibili con la maggior parte dei riproduttori domestici e perchè questo sia possibile, normalmente si devono attivare i sottotitoli (di solito schiacciando il bottone che li indica nel telecomando); anche per i suoni esiste una specie di sottotitoli: un esempio è il formato LRC (lyrics) per mostrare testi o informazioni scritte in podcast, un sistema che permette di scaricare in modo automatico documenti -i podcast appunto- comunemente in formato audio o video, utilizzando un programma chiamato aggregatore o feed reader.4

1.3. Differenze tra i formati di sottotitoli5

I principali formati di sottotitoli sono:

Sottotitoli piani

I formati più compatibili di tutti sono quelli che si chiamano piani; portano questo nome perchè consistono solamente nel testo del dialogo con i suoi rispettivi tempi di inizio e di fine. Il formato per eccellenza dei sottotitoli “piani” è il .srt piano: nella sua evoluzione, lo .srt è diventato

più complesso, e ora se si desidera,

si possono

4 http://it.wikipedia.org/wiki/Podcasting, [05/10/2011]. 5 http://es.wikipedia.org/wiki/Sub%C3%ADtulo#Diferencias_entre_los_formatos_de_subt.C3.ADtulos, [05/10/2011].


7 aggiungere tags (in corsivo, grassetto o colorati) e, inoltre, si possono sovrapporre linee di dialogo (questo vuol dire che è possibile mettere due dialoghi distinti che trascorrono nello stesso lasso di tempo). Altri formati "piani" sono: .sub, .sub tipo MicroDVD, smi/sami, txt e il .ssa/ass. Tutti i formati di sottotitoli “piani” sono molto facili da convertire uno all’altro, senza la paura di perdere informazioni durante la conversione. Il programma più usato per convertire formati tra sè è il Subtitle Workshop, che può aprire un’ importante varietà di formati di sottotitoli.

Sottotitoli con tags

Durante l’ evoluzione dei

"programmi che processano sottotitoli", iniziarono ad

apparire versioni dei programmi che potevano “capire” quelli che in informatica si chiamano tags. Un tag appare così:

<i>Questo sottotitolo è chiuso in un tag che si chiama "i".</i>

La caratteristica di tutti i tags è che sono divisi in due: uno di apertura e uno di chiusura, e tutto quello che sta chiuso nel mezzo, si dice che è "modificato" dal quel tag.

Sottotitoli con effetti

Un passo in avanti lo fece un programma particolare che all’epoca della sua nascita si chiamava VobSub (nelle versioni attuali si chiama VSFilter o Textsub). Come si può capire, in questo caso di ssa/ass con "effetti", c’è la minor quantità di programmi che processano i sottotitoli correttamente, e che sono solamente due:

- se si

va a vedere il sottotitolo in forma di softsubs, l’unico che li processa

correttamente è il VSFilter (ex VobSub);


8

- se si vuole mettere il video sottotitolato in un DVD, non è possibile fare un vob separato

dal video che mostra gli effetti: l’ unica forma di mostrarli nel DVD è

“incollarli” al video, e l’ unico filtro che fa questo è il TextSub.

Sottotitoli con stili

Oltre ad aggiungere tags e renderli sempre più complessi, i programmi che leggono sottotitoli iniziarono ad essere capaci di processare stili. Il vantaggio principale degli stili è che quando si vuole fare una modifica, come per esempio ingrandire la scrittura o cambiare il colore, si fa la modifica una sola volta nello stile precedentemente creato, invece di apportare modifiche linea per linea.

In base a caratteristiche linguistiche invece, si distinguono due tipi di sottotitoli:6

1. Intralinguistico

2. Interlinguistico

Il sottotitolaggio intralinguistico consiste nella trascrizione totale o parziale dei dialoghi nella lingua originale del film ed è rivolto a due tipi di destinatari: o soggetti sordi o coloro che intendono apprendere una lingua straniera: per i primi, la lettura del sottotitolo è il mezzo principale per accedere alle informazioni del prodotto audiovisivo; per i secondi, invece, il sottotitolo è un aiuto didattico che favorisce la comprensione e l’apprendimento della lingua oggetto di studio. Il sottotitolaggio interlinguistico, invece, include i sottotitoli in una lingua diversa da quella del prodotto originale e per questo coinvolgono due lingue e due culture.

6 E. Perego, op. cit, p. 60.


9 Quindi, notando quello appena detto, si potrebbe dire che i sottotitoli come ausilio fisico hanno una traduzione verbale in cui si cerca di riportare un messaggio che altrimenti andrebbe perso (sono i casi in cui il sottotitolo contiene espressioni come «musica di sottofondo», «rumore di passi», «ripete», «bussa alla porta», ecc.); nei tipi di sottotitolaggio come ausilio linguistico invece, tutte le caratteristiche del parlato arrivano allo spettatore in modo diretto perché la banda sonora originale resta intatta.

1.4. Nascita ed evoluzione del sottotitolo

A questa spiegazione tecnica è necessario affiancarne una storica, partendo dal mezzo di comunicazione che, per primo ha incluso la sottotitolazione, e cioè il cinema, nato nel 1895: esso, ai suoi esordi, era muto e quindi basato esclusivamente sull’immagine; fu degli anni ’20 l’invenzione del sonoro, che introdusse così il binomio audio-visione.7 Il passaggio alla scrittura nel cinema fu lento e graduale, in quanto i film, di anno in anno, iniziarono a far ricorso alla parola scritta appunto, per facilitare la comprensione di ciò che si stava guardando sullo schermo. Queste frasi, che apparivano sopra le varie immagini, erano conosciute con il nome di intertitoli (o didascalie), diretti precursori del sottotitolo.

Titoli di coda in un film muto

Didascalia introduttiva di un film muto

Didascalia conclusiva di un film muto

Il passaggio dagli intertitoli ai sottotitoli invece fu rapido: infatti già nel 1927 sparirono definitivamente, lasciando spazio al vero e proprio sottotitolo.8

7 Ibid, p. 8. 8 B. Osimo, Storia della traduzione, Milano, Hoepli, 2002, p. 20.


10

Esempio di sottotitolo di un film del 1947

Il continuo evolversi delle tecnologie, ha visto in prima linea l'affermarsi dei personal computer che, a metà degli anni ’80, hanno rivoluzionato il processo di sottotitolaggio; ma è stata la comparsa del formato digitale la vera rivoluzione nella produzione dei sottotitoli, soprattutto perché ha portato con sé la possibilità di realizzare e inserire in un DVD sottotitoli in più lingue (un DVD infatti può offrire fino ad un massino di 32 piste di sottotitoli in lingua straniera). E’ stato l’avanzare di questa tecnologia che ha portato l’industria del sottotitolaggio a farsi sempre più importante, soprattutto a causa della crescente domanda delle case di produzione cinematografiche; ma vi sono stati dei problemi che le nuove agenzie di sottotilolaggio hanno dovuto affrontare:9

1.

trovare un modo per produrre i sottotitoli in tutte le lingue richieste, nel minor

tempo possibile e con costi ridotti;

2.

trovare un modo per centralizzare la gestione e il controllo dei sottotitoli senza

bisogno di avere all’interno dell’agenzia tutti i traduttori delle lingue in cui i sottotitoli vengono preparati; 9 Ibid, p. 39.


11

3.

trovare tutti i sottotitolatori necessari per produrre i sottotitoli in tutte le lingue

desiderate. La soluzione a tutti questi problemi è arrivata con i template,10 che non sono altro che files base contenenti i sottotitoli in inglese di un dato prodotto audiovisivo: da tali files si parte per realizzare i sottotitoli in tutte le altre lingue. In questo modo il processo di sottotitolaggio viene suddiviso in due fasi: il timing (tramite il quale si stabiliscono l’inizio, la durata e l’articolazione dei sottotitoli) e la vera e propria “traduzione”. I vantaggi che comporta il ricorso ai template sono:

riduzione degli errori dovuti alla mancata comprensione dell’audio originale

perché i template files sono prodotti da parlanti madrelingua inglese;

i tempi di produzione si riducono;

i costi si riducono a loro volta perché i film vengono sottoposti al timing una

sola volta, nella versione in inglese; anche il costo del lavoro si riduce, in quanto i traduttori non devono più compiere mansioni di tipo tecnico, ma devono solo occuparsi della traduzione;

per le agenzie di sottotitolaggio che si occupano di sottotitoli multilingui si

risolvono i problemi di reperimento di professionisti: non è più necessario reclutare sottotitolatori in tutte le lingue coinvolte in un progetto, in quanto anche i traduttori che non hanno alcuna esperienza nel campo del sottotitolaggio possono cimentarsi in questo tipo di lavoro, visto che non si devono occupare degli aspetti tecnici ma solo della traduzione.

10 Ibid, p. 40.


12 Ovviamente è possibile che durante tale processo vengano commessi errori; la qualità del prodotto finito dipende, infatti, dall’esperienza e dalla professionalità dello staff coinvolto nel progetto. 1.5. Confronto tra doppiaggio e sottotitolazione11

Il doppiaggio e la sottotitolazione sono tecniche di cui si avvalgono molti paesi europei che, nel corso degli anni, si sono diretti verso uno o l’altro metodo; infatti ancora oggi il nostro continente è diviso in paesi che usufruiscono del doppiaggio (dubbing countries: Europa centrale e mediterranea a causa delle popolazioni monolingue) e quelli che invece usufruiscono della sottotitolazione (subtitling countries: Europa settentrionale a causa della popolazione poco elevata e il bilinguismo). Questa ripartizione è dovuta principalmente a due fattori: il primo è di livello economico, in quanto il doppiaggio ha costi più elevati rispetto alla sottotitolazione e viene usato in paesi che possono avere un tornaconto da questo settore; il secondo è di carattere storico-sociale-culturale, in quanto risiede nell’abitudine della popolazione di vedere programmi sottotitolati o doppiati.12 L’Italia fa parte dei dubbing countries, e questo ha in parte radici storiche: il doppiaggio è stato imposto dal fascismo con una disposizione del 1930, che non permetteva contaminazioni di lingue straniere; infatti la sottotitolazione avrebbe lasciato inalterata la banda sonora originale:

Il Ministero dell'Interno ha disposto che da oggi non venga accordato il nullaosta alla rappresentazione di pellicole cinematografiche che contengano del parlato in lingua straniera sia pure in misura minima. Di conseguenza, tutti indistintamente i film sonori, ad approvazione ottenuta, porteranno sul visto la condizione della soppressione di ogni scena dialogata o comunque parlata in lingua straniera.

Da questa imposizione però, l’Italia ha tratto dei vantaggi, perché l’industria del doppiaggio si è evoluta ed arricchita rispetto ad altri paesi europei, anche se con l’aumento del lavoro è diminuita la qualità. In Italia la sottotitolazione è poco usata e 11 E. Perego, op. cit, p. 16. 12 Ibidem., p. 21.


13 poco conosciuta; da questo ne deriva un minimo investimento in questo settore, una precaria situazione di lavoro dei sottotitolari e, infine, una scarsa qualità del prodotto finale.

In contrapposizione alla sottotitolazione vi è la sopratitolazione, nata nel 1983 dall'idea di Lofti Mansouri, un manager-sovrintendente, iraniano di nascita e americano d’adozione che, in occasione di una produzione della Elektra di Strauss della Canadian Opera Company a Toronto, chiese la proiezione del libretto su uno schermo orizzontale posto sulla cornice del palcoscenico ( chiamato “boccascena”); fu l'inizio di una vera rivoluzione nell'ambito teatrale, in quanto fu permesso agli spettatori di poter capire lo spettacolo nonostante la complessità dei libretti delle opere liriche. Questa tecnica a tutt'oggi è usata solo in campo teatrale, e sono molti i teatri nel mondo che si stanno avvalendo di apparecchi sempre più complessi per poter permettere una traduzione sempre più fedele. 1.6. Il caso italiano13

Sempre riguardo al nostro paese, in tempi relativamente moderni è stata la Radiotelevisione italiana (RAI) a cominciare a trasmettere sottotitoli nel maggio 1986 (col film La finestra sul cortile di A. Hitchcock), fornendo un importante ausilio alle persone sorde.

13 http://www.intralinea.it/specials/respeaking/ita_more.php?id=448_0_41_0_M, [10/10/2011].


14

Fotogramma del film La finestra sul cortile, primo film ad essere sottotitolato in Italia

Altro fotogramma del film La finestra sul cortile

Il lavoro del Servizio Sottotitoli è stato caratterizzato dalla costante ricerca qualitativa, con una sempre più intensa collaborazione sia con l’allora Istituto di psicologia del Consiglio Nazionale delle Ricerche, (oggi Istituto di Scienze e Tecnologie della Cognizione del C.N.R.,) sia con le organizzazioni dei sordi, soprattutto l’Ente Nazionale Sordomuti (ENS),

che è il principale collaboratore della RAI

nell’individuare delle soluzioni per aumentare il grado di comprensibilità dei programmi sottotitolati e nella rilevazione del gradimento delle modalità con cui questi sottotitoli sono presentati. Così si è giunti negli ultimi anni ad adottare un linguaggio semplificato, soprattutto ricorrendo ad un uso mirato della grafica, dei colori e di tutti gli strumenti tecnologicamente idonei.

Pagina del Televideo RAI che illustra le sigle numeriche per poter accedere al servizio di sottotitolaggio


15 A partire dalla prima trasmissione della RAI dotata di sottotitoli, per molti anni ci si è concentrati sul fornire un servizio realizzato secondo precise e rigide regole accuratamente studiate; ciò era possibile in quanto, all’epoca, si sottotitolavano esclusivamente programmi preregistrati, film, telefilm e qualche documentario. Tutti i programmi che settimanalmente la RAI mandava in onda con sottotitoli venivano sottoposti al controllo di un gruppo di esperti, che decidevano anche ciò che poteva essere sottotitolato per garantire un prodotto di altissima qualità. Questa filosofia è cambiata radicalmente nel momento in cui si è deciso di allargare il servizio di sottotitolazione ai telegiornali, soprattutto grazie alle pressioni da parte delle persone sorde e cieche (con la “videodescrizione”), che non volevano più essere escluse dall’informazione televisiva.

Articolo del quotidiano La Repubblica che riporta lamentele delle persone sorde sul servizio dei sottotitoli della RAI

Il Servizio Sottotitoli di Televideo RAI attualmente trasmette tutti i giorni, per circa 90 ore settimanali, programmi sottotitolati in lingua italiana, e per 10/12 ore a settimana in lingua inglese. Il palinsesto dei programmi sottotitolati è realizzato a partire dall’offerta complessiva delle tre reti televisive della RAI, tenendo conto della necessità di coprire tutte le fasce orarie (ad esclusione di quella notturna, dalle 00.30 alle 7.30) e tutti i generi televisivi. Esaminando lo sviluppo produttivo della sottotitolazione per i non udenti dall’inizio ad oggi, si è passati dalle 15/20 ore a settimana nei primi 5 anni, alle 30 ore nel 1994,


16 per poi raggiungere la quota di 43 ore settimanali nel 1999, alla scadenza del Contratto di Servizio stipulato tra il Ministero delle Comunicazioni e la RAI per il triennio 19971999: all’articolo 6, quel contratto prevedeva per la concessionaria l’impegno di “programmare la sottotitolazione di un’edizione quotidiana del Telegiornale”, impegno che la RAI ha mantenuto con l’avvio della sottotitolazione in diretta del TG2 delle 20.30 a partire dal dicembre del 1999.

Esempio di sottotitolaggio del Tg delle 20.30 di RAI 2

Per il triennio 2000-2002, l’articolo 6 del rinnovato Contratto di Servizio imponeva un incremento “della sottotitolazione di programmi dei diversi generi dell’offerta televisiva in misura crescente nel triennio di almeno il 10% rispetto al numero di ore sottotitolate nel 1999”.14 I dati del triennio in questione confermano effettivamente un aumento dei programmi preregistrati sottotitolati in lingua italiana che sono passati a + 265 ore, ovvero + 12%. Nonostante questo la capacità autonoma di produzione di sottotitoli tuttavia è molto bassa perché per la quasi totalità dei programmi preregistrati la RAI ricorre a ditte esterne. Inoltre la produzione di sottotitoli trasmessi in diretta nel 2005 dallo studio di Saxa Rubra a Roma è stata di 530 ore, tenendo conto anche della sottotitolazione di 15 ore circa di telecronache dirette di Grandi Eventi. 14 http://www.intralinea.it/specials/respeaking/ita_more.php?id=448_0_41_0_M, [10/10/2011].


17

Attualmente il metodo utilizzato per la sottotitolazione in diretta è quello della stenotipia: essa è un sistema di scrittura eseguito con macchine speciali che fonda la velocità esecutiva sull’analisi della lingua, allo scopo di ridurre il numero di battute necessarie a comporre le parole intere; ciò consente in tempo reale la fedele e integrale trasposizione del parlato in testo scritto, anche in un' altra lingua o formato (ad esempio in sistema Braille) trasmettendo a distanza, oppure archiviarlo. Il sistema di sottitolazione, grazie all'applicazione della stenotipia elettronica, consente il superamento della problematica connessa alla impossibilità dell'udire: attraverso la sottotitolazione, il contenuto della comunicazione è espresso visivamente nel dettaglio e consente alla persona non udente di fruirne integralmente.15

Ritornando alle redazioni RAI, la squadra impegnata quotidianamente in studio per la preparazione e la trasmissione delle varie edizioni sottotitolate del TG è formata da 10 persone: 2 giornalisti, 3 stenotipiste, 1 coordinatore e 4 sottotitolisti; la scaletta di trasmissione e l’elaborazione dei testi viene svolto dalle redazioni dei TG a ridosso dell’orario di messa in onda, ed è proprio questa circostanza il motivo che giustifica la presenza di un così elevato numero di addetti impegnato contemporaneamente nello studio di Televideo; quindi, la sottotitolazione in diretta del Telegiornale si basa sulla trascrizione integrale di tutto quello che viene detto dal conduttore in studio, dai suoi interlocutori e dai giornalisti presenti in voce fuori campo nei servizi realizzati in esterni. Tuttavia, a volte, soprattutto in occasione di collegamenti in diretta o di notizie dell’ultima ora, non è possibile preparare anticipatamente i testi per la sottotitolazione integrale, perché non c’è tempo sufficiente: in questo caso, si ricorre alla sottotitolazione stenotipica direttamente durante la trasmissione e, dato che manca il tempo di trascrivere integralmente tutto il parlato, un giornalista detta alla stenotipista una sintesi di quanto viene detto dal conduttore del TG senza modificare, per quanto sia possibile, il contenuto delle notizie.

15 http://www.rtreporting.it/stenotipia-e-sottotitolazione.html, [10/10/2011].


18 I sottotitolisti, oltre ad impaginare i testi nella forma più comprensibile per i non udenti, provvedono alla correzione di eventuali errori di stampa e alla grafica, prima della messa in onda manuale, seguendo il parlato del conduttore sottotitolo per sottotitolo; alle stenotipiste è anche affidato il compito di trascrivere i testi preparati dalle varie redazioni tematiche e trascrivere (in gergo sbobinare) i servizi in voce inviati dalle sedi regionali, nazionali e dagli uffici di corrispondenza esteri. Sotto il profilo qualitativo, la sottotitolazione in diretta mediante stenotipia è tuttavia insufficiente rispetto agli elevati standard del sottotitolaggio RAI, sia per quanto concerne la comprensione che per la possibilità di far arrivare un’informazione completa a chi deve avvalersi esclusivamente della trascrizione.16

Il fatto che alla RAI non si utilizzi il riconoscimento vocale per la sottotitolazione, non significa che la RAI non lo conosca: si sono infatti contattate varie aziende e si sono sperimentate varie modalità di sottotitolazione tramite il riconoscimento vocale; alla fine è stata scelta la tecnologia della Synthema di Pisa perché assicurava una maggiore capacità di adattare il vocabolario alle esigenze della sottotitolazione in vista di una correzione automatica. Il Servizio Sottotitoli sta sperimentando da tempo questa tecnica che consente di trasferire il parlato di uno speaker ad un computer che ne decodifica la voce, trasformandola in testo scritto, grazie ad un software studiato appositamente, ma non ancora ottimizzato. Il prototipo di decodificatore vocale attualmente in fase di sperimentazione alla RAI è inoltre in grado di correggere automaticamente errori grammaticali, porzioni di testo sintatticamente errate e l’ambiguità di parole simili od omofone; è possibile quindi un intervento finale di revisione, qualora non si proceda alla messa in onda automatica. Sarebbe importante che tutte e due le opzioni fossero praticabili e pronte all’uso. Prima di poter immettere nel ciclo produttivo della RAI il decodificatore vocale è tuttavia necessario garantire un altissimo livello di affidabilità sia del sistema tecnologico che degli speaker, oltre a valutare le conseguenze di eventuali errori di senso dovuti ad errata trascrizione. Tali considerazioni rendono al momento ancora 16 http://www.intralinea.it/specials/respeaking/ita_more.php?id=448_0_41_0_M, [10/10/2011].


19 preferibile la stenotipia (dove un possibile errore di trascrizione può essere immediatamente corretto dalle stenotipiste stesse), in particolare per il tipo di uso legato all’informazione televisiva. Nonostante tutto ciò, è possibile rivolgere delle critiche al Servizio Sottotitoli in materia di sottotitolazione in diretta, come la presunta mancanza di professionalità: sebbene questo sia in parte vero, in realtà esistono delle difficoltà soggettive all’interno della squadra che opera in studio. Superare l’obbligo di affidare esclusivamente ai giornalisti la formulazione dei testi per i sottotitoli potrebbe essere un’ottima soluzione per un migliore svolgimento del lavoro. Va infine anche ricordato che gli stenotipisti che lavorano per il Servizio Sottotitolazione attualmente dipendono tutti da una ditta esterna, visto che fino a poco tempo fa i dirigenti RAI ritenevano superfluo organizzare selezioni per assumere alla RAI i migliori stenotipisti esistenti in Italia. Anche l’utilizzo del decodificatore vocale comporta tuttora larghi margini di indeterminazione, in quanto è molto raro operare nelle condizioni ottimali necessarie affinché ciò che viene dettato sia trasformato correttamente in sottotitoli. Inoltre quello che viene dettato costituisce una sintesi di quanto contenuto nell’informazione fornita dall’emittente che manda in onda il telegiornale.17

Una delle soluzioni proposte per evitare le difficoltà poste dalla sottotitolazione in diretta è l’interpretazione in lingua dei segni (LIS), che si realizza, integrando l’immagine televisiva con una finestra contenente il mezzobusto dell’interprete, in modo da garantire una trasmissione continua dell’informazione. Tuttavia, il problema è complesso, in quanto la comunità dei sordi si divide notoriamente in sordi segnanti e sordi oralisti, e solo una piccola parte di loro è bilingue. La soluzione ideale per tutti sarebbe quella di avere sia i sottotitoli, sia l’interpretazione in LIS. Questo pone ovviamente il fatto che le responsabilità aumentano, e con esse le difficoltà: offrire soltanto una di queste soluzioni permette alla direzione di liberarsi da una responsabilità aggiunta e di concentrarsi su un unico servizio ma, così facendo, esclude a priori una parte dell’utenza. 17 http://www.intralinea.it/specials/respeaking/ita_more.php?id=448_0_41_0_M, [10/10/2011].


20

Esempio di Tg affiancato dalla traduzione in LIS

In Italia il maggiore ostacolo in materia di sottotitolazione per sordi è rappresentata dalla buona volontà. La soluzione che si potrebbe suggerire per il nostro paese sarebbe quindi quella di una legge che imponga un aumento graduale delle ore di sottotitolazione accompagnato da una continua attenzione alla qualità del prodotto finito, indipendentemente dalla buona volontà degli operatori. Per ottenere questo la pressione delle sole associazioni di sordi non è sufficiente; è anche necessaria una collaborazione tra i vari mondi che ruotano attorno alla questione. La scarsa qualificazione professionale degli addetti ai lavori costituisce un altro ed ulteriore problema: bisogna ricordare che la RAI è un organismo praticamente dipendente dal governo; nel corso degli anni i vari partiti politici che hanno stabilito rapporti con l’ENS, cercando in primo luogo facile pubblicità e soprattutto voti, non sono stati in grado di garantire, neanche quando sono andati al Governo, il superamento delle resistenze del gruppo dirigente della RAI a consentire un migliore e più consistente accesso ai mezzi di comunicazione televisiva da parte delle minoranze con handicap. In conclusione, è quindi da auspicarsi un dialogo con l’esecutivo che, oltre alle richieste da parte delle associazioni di sordi, implichi anche un migliore rapporto tra professionisti del settore, l'organico della RAI e il mondo della cultura, in modo da poter creare una pianificazione obiettiva nella trasmissione di sottotitoli.18 18 http://www.intralinea.it/specials/respeaking/ita_more.php?id=448_0_41_0_M, [10/10/2011].


21 Sempre con riguardo all'Italia, a confronto col servizio della RAI, si potrebbe mettere quello offerto dalle reti Mediaset, il Mediavideo, ossia il principale operatore privato attivo in Italia nella televisione terrestre. Il servizio è edito da R.T.I. Interactive Media, società del gruppo Mediaset a cui è affidata la realizzazione dei servizi e dei contenuti multimediali, ed è disponibile esclusivamente sulle tre principali televisioni del gruppo Mediaset (Canale 5, Italia 1 e Rete 4).

Pagina iniziale del Mediavideo delle reti Mediaset

Mediavideo nasce il 27 novembre 1997 al centro di emissione TOC di Segrate e viene lanciato con lo slogan “la tv da sfogliare”. Teoricamente il progetto di Mediavideo è nato prima del 1997: infatti, dal 1993 fino al 1997, la prima pagina recava il logo della rete in grande (rosso per Canale 5, azzurro per Italia 1 e giallo per Retequattro) con scritto sotto “prove tecniche di impaginazione”, ed oltre a questa erano presenti due pagine di test dei caratteri, più quella dei sottotitoli (la 777). Il teletext di Canale 5 offriva, oltre alle pagine in questione, anche il palinsesto della settimana in corso e della successiva, più le segnalazioni sui film. All'inizio del 1997 vengono immesse per la prima volta pagine di inserzioni pubblicitarie, corredate da un apposito indice; fino al 2000 le informazioni erano fornite dall'ANSA, sostituita oggi dal TGcom. Mediavideo subisce un parziale rinnovamento a dicembre 2007 con l'aggiunta di nuove sezioni riguardanti arte, cultura e folklore. Come Televideo, anche Mediavideo mette a disposizione dei non udenti un servizio di sottotitoli: alla pagina 775 Retequattro, alla pagina 776 Italia 1, alla pagina 777


22 Canale 5. Alla pagina 390 si trova l'elenco di tutti i programmi sottotitolati nelle relative fasce orarie, mentre alla pagina 774 viene spiegata la struttura dei sottotitoli. I programmi fissi che dispongono di sottotitoli sono le soap, oltre a molti film e fiction. L'edizione del TG4 delle 11,30 è sottotitolata in diretta tutti i giorni alla pagina 775; l'edizione del TG5 delle 20,00 è sottotitolata in diretta tutte le sere alla pagina 777. Quando un programma ha i sottotitoli compare all'inizio dello stesso un piccolo avvertimento in basso a sinistra del teleschermo con scritto programma sottotitolato pag. 775 se è rete4 776 se è Italia1 e 777 se è Canale 5.19

Avviso di programma sottotitolato di Canale 5 delle reti Mediaset

Una critica che si può muovere tanto al servizio della RAI, come a quello delle reti Mediaset, è che in realtà non si conoscono veramente le persone a cui il loro servizio è diretto: ancora oggi, ci sono persone che pensano che i sordi siano anche muti; ci sono ancora molti preconcetti e pregiudizi sull’argomento. Da vari studi effettuati, direttamente dalle persone sorde si è potuto constatare cosa pensassero dei sottotitoli e, in generale, quali fossero le loro esigenze per migliorarli. La prima cosa di cui tutti si lamentavano era la poca fedeltà linguistica; la seconda cosa che chiesero fu perché i testi venivano ridotti, e infine che la durata dei sottotitoli è troppo breve. A dimostrare che è possibile rimanere fedeli al parlato c’è il lavoro degli interpreti-traduttori, cioè gli Operatori e Mediatori della comunicazione che utilizzano la Lingua Italiana dei Segni (L.I.S.) per i sordi; il loro lavoro è proprio come quello del traduttore, interprete, sottotitolatore, respeaker o dello stenotipista: entrambi pensano ed 19 http://it.wikipedia.org/wiki/Mediavideo, [12/10/2011].


23 elaborano, in tempo reale, un discorso espresso da altri in una lingua “straniera”; per gli interpreti LIS è indispensabile conoscere, oltre alla cultura, anche le caratteristiche proprie dei sordi per meglio interpretare, per loro e per conto loro, un discorso. Poiché ci sono diverse tipologie di sordi ci sono state e ci sono diverse modalità di rieducazione al linguaggio, di espressività, di produzione e comprensione della lingua, ed è quindi necessario conoscerli e relazionarsi con essi. Il lavoro del sottotitolista richiede, oltre a buone abilità tecniche, flessibilità e creatività, per inventarsi modalità diverse per trasmettere le sfumature che arricchiscono un discorso. Un piccolo esempio, banale ma significativo, è l’uso del punto esclamativo insieme al punto interrogativo (?!-!?), che fa capire che la frase è interrogativa ma include stupore o viceversa. Si pensi anche ai dialetti: pochi sanno che anche la lingua dei sordi “segnanti” presenta delle differenze da regione a regione. E’ buona prassi conservare la terminologia e il lessico, eliminare le ridondanze e, dove necessario, semplificare la sintassi.20 1.7. Il caso spagnolo21

Uno dei paesi europei che si avvale del doppiaggio come l'Italia, è la Spagna; anche qui il doppiaggio si è imposto dopo la Prima guerra mondiale come forma di protezionismo dell'industria filmica contro il dominio americano e, successivamente, si è fatto portavoce del nazionalismo linguistico. La Spagna soffrì di un grosso isolamento dovuto all'era Franquista (1939-1975), isolamento che ricadde anche sulla lingua: infatti tutte le attività culturali erano soggette a censura, e molte vennero completamente vietate in vari campi. In accordo con i principi nazionalisti di Franco, solo il castigliano venne riconosciuto come lingua ufficiale; anche se milioni di cittadini del Paese 20 M. Di Silvio, «La sottotitolazione intralinguistica per i sordi sentire con gli occhi», http://www.accaparlante.it/la-sottotitolazione-intralinguistica-i-sordi-sentire-con-gli-occhi %E2%80%9D, 2010, [15/10/2011]. 21 A. Pereira Rodríguez, «El subtitulado para sordos: estado de la cuestión en España», Quaderns. Revista de traducció, n. 12, http://ddd.uab.cat/pub/quaderns/11385790n12p161.pdf, 2005, [20/10/2011].


24 avevano una propria lingua parlata (catalano, basco, galiziano erano le lingue più parlate dalle minoranze) e benché lo stesso Franco fosse galiziano, l'uso di queste lingue venne scoraggiato, e la maggior parte degli usi pubblici venne vietata. Questa politica culturale era inizialmente molto rigida, ma si rilassò con il tempo, con maggiore evidenza dopo il 1960. Nonostante ciò, tutti i documenti del governo, notarili, legali e commerciali venivano redatti in spagnolo, e venivano considerati nulli quelli scritti in altra lingua.22 Dopo la morte di Franco, che aveva controllato tutti gli aspetti della società ma soprattutto l'educazione, la transizione verso la democrazia fu graduale, anche nei mezzi di comunicazione; per quanto riguarda l'argomento qui trattato,basti pensare che nel 1996, erano molto poche le ore che le televisioni, pubbliche, private o autonome, dedicavano al teletesto. Oggi, non solo i film o le serie hanno sottotitolazione, ma anche alcuni telegiornali sottotitolano una parte delle notizie. Ci fu un tentativo in TVE di sottotitolazione in diretta durante il Dibattito dello Stato della Nazione nel 1998, però la verità è che risultava abbastanza complicato seguire i sottotitoli e il loro significato. Prendendo spunto da altre esperienza europee, la Spagna doveva prefissarsi altre mete, visto che questa era una sfida tecnicamente possibile. Nonostante questo, la “Televisión Accessible” continua ad essere in questo paese una delle grandi sfide per poter abbattere la barriera della comunicazione che colpisce più di un milione di persone. Secondo la disposizione 2°, sezione 1ª, articolo 20.1.d della Costituzione spagnola: “se reconocen y protegen los derechos: A comunicar o recibir libremente información por cualquier medio de difusión”23

In questo senso, la parità di accesso delle persone sorde alla televisione sarà realtà quando le televisioni utilizzeranno i mezzi necessari a questo scopo nel 100% della programmazione quotidiana.

22 http://it.wikipedia.org/wiki/Franchismo, [20/10/2011]. 23 Si riconoscono e proteggono i diritti: a comunicare o ricevere liberamente informazione da qualsiasi mezzo di diffusione”. La traduzione è mia.


25 In Spagna, facendo riferimento al modello della BBC, i primi sottotitoli per sordi furono emessi nel 1990 nella Televisió de Catalunya e, due mesi dopo, nella TVE.

Pagina iniziale del Teletexto della tv spagnola TVE

Il sottotitolaggio per sordi si sta introducendo gradualmente grazie alle iniziative delle catene televisive, dato che non esistono leggi speciali che regolino le emissioni dirette specificatamente a persone con deficienze auditive o visuali. Ci sono da segnalare però, delle proposte realizzate fino al 2002 che mostrano come sta aumentando l’interesse per migliorare l’accesso delle persone sorde ai mezzi di comunicazione: infatti nel febbraio del 2001, con lo scopo di sopprimere le barriere della comunicazione, l’Izquierda Unida ha presentato una proposta di legge per introdurre delle misure per poter incorporare il sottotitolaggio per sordi nelle produzioni cinematografiche. Alcuni mesi dopo, nel novembre del 2001, il Parlamento approvò all’unanimità una proposta di legge, presentata dal Grupo Popular, che incitava la RTVE ad osservare la possibilità di accesso delle persone sorde ai film nel momento di acquisire i diritti di emissione degli stessi. Sempre in questo stesso anno c’è da segnalare la Ley de Fomento y Promoción de la Cinematografía y el Sector Audiovisual, approvata nel giugno del 2001 e che include sovvenzioni pubbliche che possono essere utilizzate da qualsiasi opera cinematografica e contempla, tra altri aiuti, incentivi per i film che incorporassero misure di accessibilità


26 per le persone con discapacità, principalmente, la sottotitolazione per le persone sorde, e la audiodescrizione per quelle non vedenti.

Alla fine, le continue petizioni delle persone sorde che domandavano l’elaborazione di un criterio unico per i sottotitoli dei televideo delle diverse catene televisive, danno i loro frutti nel settembre del 2003, data di pubblicazione della la norma UNE153.010, Subtitulado para personas sordas y personas con discapacidades auditivas. Subtitulado a través del Teletexto: nell’elaborare questa norma hanno collaborato AENOR (Asociación Española de Normalización y Certificación), FENIN (Federación Española de Tecnología Sanitaria), CEAPAT (Centro Estatal de Autonomía Personal y Ayudas Técnicas), FIAPAS, ONCE, CNS (Confederación Nacional de Sordos de España), televisioni pubbliche, private e autonome, imprese di sottotitolaggio, l’ Asociación de Implantes Cocleares y professionisti del settore.

Come ho detto prima, dopo l’apparizione dei primi sottotitoli nel 1990 nella Televisió de Catalunya e nella TVE, gradualmente tutte le catene televisive hanno iniziato ad introdurre questo servizio. Le principali catene che utilizzano i sottotitoli in Spagna sono:

- Telecinco: questa catena iniziò a sottotitolare per i ricettori sordi verso la fine del 1997 e dal suo inizio ha incrementato gradualemente le ore di programmazione sottotitolata; offre sottotitolazioni tutti i giorni, in diverse fasce orarie e per tutti i tipi di programmi. Telecinco ha una squadra di 10-15 sottotitolatori e una coordinatrice.

- Antena 3: questa catena iniziò a sottotitolare per i sordi nell’aprile del 2000. Durante i suoi primi mesi aveva come obiettivo sottotitolare 28 ore settimanali nell’orario di massimo ascolto. Attualmente emette circa 1.600 ore all’anno di programmi sottotitolati che comprendono anche serie di produzioni spagnole e straniere, concorsi, film, etc.


27 - Televisión Española (La Primera y La 2): come già detto, la TVE iniziò a sottotitolare i suoi programmi nel 1990. I programmi sottotitolati, che includono ogni genere, vengono emessi principalmente nel 1° canale; la sottotitolazione in questa catena, si regge su una serie di norme, che sono:

1. Sottotitolare nella forma più letterale possibile

2. Che il sottotitolo appaia nello stesso momento in cui si sente il testo orale e non prima

3. Che il sottotitolo rimanga in sovraimpressione in tempo necessario per poterlo leggere

Il servizio di sottotitolazione della TVE è formato da 10 sottotitolatori e un linguista che si occupa della correzione ortografica e grammaticale dei sottotitoli; con la squadra collabora anche uno specialista della lingua dei segni dei sordi. Infine, è necessario dire che la TVE manda in onda i sabati mattina nel 2° canale il programma En otras palabras (“In altre parole”), programma informativo diretto al pubblico dei sordi che utilizzano la lingua dei segni spagnola (LSE).

Per quanto riguarda il campo autonomo, la Televisió de Catalunya è senza dubbio l’emittente televisiva leader nel campo dei sottotitoli per sordi con le sue 3.000 ore di programmi sottotitolati; è seguita a breve distanza solo da Canal Sur con le sue 1.084 ore di programmi sottotitolati, tra i quali si evidenzia Telesigno, un telegiornale di mezz’ora sottotitolato in LSE, con voce e sottotitolato.

Ovviamente, in tutti i paesi che si avvalgono dei sottotitoli, è importante capire che solo frequentando i sordi si può comprendere il loro modo di essere e quindi capire come è meglio comportarsi perché “sentano” anche loro.


28 CAPITOLO II – LA TELEVIZIONE E LA NASCITA DELLA SERIALITÀ

In questo capitolo si analizzeranno le serie tv per ragazzi ma, oltre alla loro nascita ed evoluzione, si parlerà del loro sviluppo come fenomeno sociale, soprattutto tra adolescenti, sulla base di concetti psicologici e sociologici.

2.1. La nascita della televisione

Chi ha contribuito al dilagare di fenomeni culturalmente riconosciuti dalla massa è il mezzo di comunicazione per eccellenza: la televisione che da un punto di vista sociologico è uno dei mezzi di comunicazione di massa tra i più diffusi, apprezzati e discussi, mentre dal punto di vista del pubblico, la semplicità d'uso e l'attuale basso costo l'hanno portata ad affiancare sempre più efficacemente la stampa e la radio come fonte di informazione e soprattutto di svago. L' inizio della storia della televisione può essere fatto risalire al 25 marzo 1925, quando l'ingegnere scozzese John Logie Baird ne diede dimostrazione nel centro commerciale Selfridges di Londra: le immagini in movimento rappresentavano delle silhouette, cioè avevano solo la doppia tonalità di grigio; la trasmissione a distanza di immagini in movimento con una vasta gamma di grigi, quelle che comunemente chiamiamo in “bianco e nero”, riuscì a realizzarla il 2 ottobre 1925: la trasmissione avvenne dal suo laboratorio alla stanza a fianco e si trattava della ripresa del viso di un giovane (William Taynton, il suo fattorino) che si era prestato per l'esperimento. Il 26 gennaio 1926 Baird diede una nuova dimostrazione pubblica di televisione nel suo laboratorio di Londra ai membri del Royal Institution e alla stampa, appositamente convenuti. Nel 1927 trasmise da Londra a Glasgow (700 km di distanza) attraverso una normale linea telefonica in cavo; nel 1928 realizzò la prima trasmissione televisiva transoceanica, da Londra a New York e, sempre nello stesso anno, riuscì a trasmettere le prime immagini a colori. La televisione di Baird fu in seguito definita televisione elettromeccanica perché l'apparecchio di ripresa delle immagini e quello di visione si basavano su un dispositivo elettromeccanico inventato il 24 dicembre 1883 da Paul Gottlieb Nipkow, il “disco di Nipkow” appunto; fu definita elettromeccanica per differenziarla dalla televisione


29 elettronica inventata negli anni seguenti e tuttora utilizzata. La televisione elettromeccanica era una televisione ancora ad uno stadio embrionale che si diffuse solo in alcuni Stati del mondo e in aree geografiche molto limitate: infatti già nel 1939 fu completamente dismessa e sostituita dalla televisione elettronica. Quest'ultima fu realizzata per la prima volta il 7 settembre 1927 dall'inventore americano Philo Farnsworth nel proprio laboratorio di San Francisco: la definizione è dovuta al fatto che sia l'apparecchio di ripresa delle immagini che quello di visione erano realizzati con un dispositivo elettronico, il “tubo a raggi catodici”, inventato dal fisico tedesco Ferdinand Braun nel 1897 e questa tecnologia è quella tuttora utilizzata.1

2.2 La televisione in Italia

In Italia i primi studi e le prime prove sperimentali di trasmissioni televisive furono effettuate a Torino a partire dal 1934, città che ospitava il Centro di Direzione dell'EIAR (acronimo di Ente Italiano per le Audizioni Radiofoniche, diventata in seguito RAI, Radio Televisione Italiana). La prima trasmissione televisiva italiana verrà realizzata ufficialmente nel 1954 dal Centro di Produzione Rai di Torino; le trasmissioni ebbero improvvisamente termine il 31 maggio 1940 per ordine del governo vista l'entrata in guerra dell'Italia: infatti, durante l'occupazione, l'esercito nazista fece smantellare e trasportare in Germania tutti gli apparati trasmittenti dell'EIAR di Roma; riprende così la sperimentazione che porterà alla prima trasmissione televisiva ufficiale del 1954. L'11 settembre 1949, con una trasmissione sperimentale dalla Triennale di Milano presentata da Corrado, hanno inizio le trasmissioni televisive in Italia, ma la programmazione regolare cominciò soltanto dal 3 gennaio 1954, a cura della RAI, in bianco e nero. Le prime trasmissioni della programmazione regolare furono le interviste con l'ingegner Filiberto Guala, amministratore delegato, che definì il nuovo mezzo come “il focolare del nostro tempo”. Il segnale arrivò su tutto il territorio nazionale tre anni dopo, il 31 dicembre 1956, e a quel momento gli abbonati erano ancora relativamente pochi a causa del costo elevato degli apparecchi, tanto che i bar o le case dei propri vicini diventarono luoghi prediletti per visioni di gruppo. É proprio in questo periodo che nasce il primo 1 http://it.wikipedia.org/wiki/Storia_della_televisione, [01/12/2011].


30 telegiornale della RAI, che vede come direttore Vittorio Veltroni: esso conquista il popolo italiano, riuscendo a proporre immagini e audio contemporaneamente. Particolarmente rilevante nel 1957 è la comparsa della pubblicità in RAI con l'avvento di Carosello, un famoso spazio dove il messaggio pubblicitario deve rispettare rigorose regole stilistiche e narrative: infatti il prodotto reclamizzato può essere citato solo all'inizio e alla fine di un breve spettacolo (135 secondi), al quale non è permesso di citare il prodotto stesso. Inoltre, a partire dal 1962 vi fu il primo collegamento via satellite tra Italia e Stati Uniti, che segnò l'avvento della comunicazione intraplanetaria, permettendo di assistere ad eventi fondamentali della nostra storia in diretta (come lo sbarco del primo uomo sulla luna nel 1969). Negli anni sessanta, con il progresso dell'economia, il televisore divenne accessorio di sempre maggior diffusione, sino a raggiungere anche classi sociali meno agiate. Almeno nella fase iniziale la televisione italiana era una delle più pedagogiche al mondo: le sue finalità erano certamente educative e se da un lato la programmazione, pur non cercando il consenso dei telespettatori, poteva essere considerata soporifera, dall'altro ebbe indubbi benefici nei confronti di una situazione nazionale, a quei tempi, caratterizzata da una certa arretratezza nei costumi e da una disomogeneità culturale. Anche le tappe successive dello sviluppo televisivo italiano indicano un ritardo rispetto agli altri Paesi europei: solo nel 1961 iniziarono le trasmissioni del secondo canale RAI e la terza rete tv arrivò tra la fine del 1979 e l'inizio del 1980. Le trasmissioni a colori, iniziate in via sperimentale fin dagli anni '70, in particolare con la trasmissione delle Olimpiadi di Monaco nel 1972, inizieranno ufficialmente solo nel febbraio 1977 cioè circa 10 anni dopo rispetto ai paesi europei più sviluppati e soprattutto agli USA, principalmente per l'opposizione di alcuni personaggi politici (in particolare Ugo La Malfa) che temevano gli effetti devastanti sull'allora precaria situazione economica italiana dello scatenarsi della "corsa all'acquisto" del nuovo elettrodomestico (costoso e quasi sempre importato dall'estero) da parte delle famiglie italiane. Nel frattempo erano nati i primi tentativi di televisioni locali: nel 1974 una sentenza della Corte costituzionale legittima l'esistenza della televisione via cavo ed un'altra, due anni dopo, autorizza anche le trasmissioni via etere purché di ambito locale; da questa esperienza nasce Telemilano 58, che successivamente diventa Canale 5. Il decennio successivo


31 vide l'affermazione delle emittenti private (tra cui quelle della Fininvest, identificabili con quelle oggi di Mediaset) ed il loro immediato successo (da ricordare che nel periodo un decreto legge del governo di Bettino Craxi legalizzò le trasmissioni in diretta delle TV private sul territorio nazionale, ultima prerogativa esclusiva del monopolio di Stato RAI). Il settore, sul finire del primo decennio, è oggetto di una nuova rivoluzione grazie al passaggio dal segnale analogico a quello digitale, transizione avvenuta sia per rispettare la direttiva europea Televisione senza frontiere, sia per consentire un aumento delle emittenti.2

2.3. La teledipendenza e l' influenza della tv

La diffusione della televisione tra gli strumenti di comunicazione di massa ha gradualmente trasformato le abitudini quotidiane di molte persone. L'utilizzo di questo mass media si è guadagnato un posto di primo piano tra le attività quotidiane più diffuse, uno spazio che qualche volta finisce per trasformarne l'uso in abuso da parte di chi ne usufruisce per intere giornate. La tv è spesso additata come responsabile di numerose conseguenze negative sul pubblico e dell'origine di numerosi mali che affliggono la nostra attuale società; ciò tuttavia non può far dimenticare i suoi meriti e le sue capacità informative e, indubbiamente, non si può attribuire ad essa tutta la responsabilità della crescita negli ultimi anni, del fenomeno della teledipendenza che, come molte altre moderne forme di dipendenza, rappresenta infatti il prodotto dell'incontro tra alcuni fattori come alcune trasformazioni delle funzioni sociali assolte dalla televisione, che è passata dall'essere considerata uno strumento di informazione e di intrattenimento nel tempo libero all'essere trasformata in un vero e proprio educatore di bambini e modello per gli adulti al punto da rappresentare una vera e propria compagnia virtuale. La realtà televisiva ha cominciato a produrre dei veri e propri modelli di vita che sono diventati esempi da imitare. Inoltre assumono grande rilevanza nello sviluppo della teledipendenza due atteggiamenti comportamentali: il Teleabuso (si intende una contemplazione quantitativamente eccessiva della televisione, che viene esercitata in modo regolare, sistematico e quotidiano) e la Telefissazione (coincide 2 http://it.wikipedia.org/wiki/Storia_della_televisione, [01/12/2011].


32 generalmente con una tendenza alla contemplazione anomala della televisione, in stanze semibuie, con un atteggiamento silenzioso e immobile, da soli o ignorando le persone presenti).3 Il rapporto con la televisione nasce fin dall'età infantile, con i programmi per ragazzi, che comprendono soprattutto i bambini; infatti sono i cartoni animati ad occupare il maggior spazio nella rete dei programmi creati per loro, che con la loro qualità diversificata presentano diversi tipi a cui i bambini danno importanza diversa. É la dottoressa Marina D'Amato a suddividere i cartoni animati in due gruppi:

Nella storia dei cartoni animati trasmessi in Italia, è necessario distinguere tra due generi fondamentali di programmazione, che per comodità ripartiamo in hard e soft. […] Il genere hard è costituito da tutti quei programmi incentrati sull'alta tecnologia, che propongono atmosfere fantascientifiche e futuristiche e narrano di scontri violentissimi per la supremazia nelle galassie. […] Agli inizi degli anni '80, gli eroi futuribili raccoglievano sempre meno gradimento da parte del pubblico dei più giovani, la cui attenzione iniziava ad essere catturata da un nuovo genere che stava emergendo, il genere dei cartoni sentimentali che per comodità abbiamo definito soft.4

La tipologia dei programmi per bambini è ben diversa da quella per adolescenti o persone adulte: in essi la dipendenza è meno sentita in quanto sono programmi dove tutto comincia da capo ogni volta e, non essendo seriali, creano appunto meno attaccamento alla televisione.

2.4. La nascita delle serie tv

Il meccanismo della serialità non è nato in televisione in quanto era già stato ampiamente sperimentato nella letteratura, nel cinema, nel fumetto e nella radio; la media e lunga serialità si è diffusa prima nei paesi come gli Stati Uniti dove fin dall'inizio vi furono più operatori televisivi in concorrenza che si finanziavano attraverso la pubblicità. La prima serie televisiva trasmessa in Italia è infatti statunitense, Le avventure di Rin Tin Tin, trasmessa a partire dall'aprile 1956 dal Programma Nazionale (l'attuale RAI 1), l'unica televisione italiana esistente all'epoca. 3 http://www.benessere.com/psicologia/arg00/dipendenza_tv.htm, [03/12/2011]. 4 M. D'Amato, Lo schermo incantato, Roma, Editori Riuniti, 1993, pp. 46-47.


33

Locandina del primo telefilm trasmesso in Italia: Le avventure di Rin Tin Tin

Ma la diffusione massiccia di fiction televisiva a media e lunga serialità in Italia si avrà solo a partire dal 1976, quando la Corte Costituzionale interrompe il monopolio della televisione di Stato e le nascenti televisioni private iniziano ad importare fiction proprio da paesi come gli Stati Uniti in cui il mercato era ampiamente sviluppato (importare dall'estero costava meno che produrre in proprio). Inoltre le nascenti televisioni private erano all'inizio solo realtà locali che non disponevano di strutture specifiche per la produzione di fiction televisiva, né era presente un'industria di settore sviluppata visto che fino ad allora la RAI aveva operato in regime di monopolio.

Locandina del telefilm Alfred Hitchock Presenta

Locandina del telefilm I love Lucy

Rispetto ai primordi delle serie tv a livello narrativo non c’era nulla di nuovo: la novità rivoluzionaria stava solo nel mezzo scelto per la diffusione, cioè il canale televisivo che


34 permetteva di raggiungere il grande pubblico popolare. Negli anni ’50 il primo telefilm d’autore, Alfred Hitchock Presenta andò in onda nel 1955 sul network CBS, ma già prima, nel 1951, era partita la messa in onda in prima serata di I Love Lucy, la prima sitcom della storia, con un successo mai visto prima. Vedendo il successo di Lucy, tutto il mondo televisivo si interessò a questo tipo di prodotto, e nacquero gli sceneggiati, le sitcom, le soap opera e le telenovelas. Negli anni '60 Star Trek spinse l’ottimismo dell’uomo nei confronti del futuro a livelli mai raggiunti e fu in grado anche di incoraggiare l’innovazione tecnologica, ispirando gli scienziati ad “imitare” i congegni nati dalla fantasia degli sceneggiatori. Parallele al filone della fantascienza erano nati gli eroi quotidiani, cioè medici, avvocati e poliziotti, in tutte le salse e declinazioni: ci si concentra quindi anche sui personaggi, non solo sulle storie; poco alla volta si svela il passato ed il carattere dei protagonisti, aggiungendo l’introspezione al filo conduttore della serie. Negli anni '70 diminuisce la censura e questo permette spunti ancora maggiori agli ideatori, che sdoganano la figura femminile come eroina: durante questi anni le rivoluzioni sociali degli anni precedenti esercitarono una notevole influenza in quanto arrivano temi che non sarebbero mai stati trattati prima, come il razzismo, la corruzione, il degrado urbano. Negli anni '80 arrivano serie che trattavano argomenti leggermente diversi dalla massa, ma che hanno contribuito comunque all’espandersi dell’universo delle serie televisive con il teen drama ed il musical. Nel decennio '90 si nobilitano i telefilm, rendendo le storie meno banali, ed anche i personaggi, grazie ad autori molto più impegnati: vennero produzioni sempre più coraggiose, e sempre di maggior successo, con l’amplificazione dei fatti e delle emozioni per raccontare i turbamenti veri della popolazione, i drammi adolescenziali, i pregiudizi ed i complotti politici. E’ in questo periodo che le serie cominciano ad avere una funzione narrativa, linguistica, comunicativa e sociale, grazie anche al pubblico che non è più costretto a prendersi la storia così come viene fornita, ma può vedere anche tanti sottintesi nelle vicende narrate, e discuterne con gli altri ascoltatori.


35 A cavallo del nuovo millennio la popolarità e la potenziale penetrazione di mercato offerte dalla televisione sorpassano definitivamente quelle del cinema, con serial vampireschi o le varie persone comuni che scoprono di avere dei superpoteri.5 Recentemente le serie tv corrono il rischio di essere scalzate da un genere che sta spopolando: la web serie, cioè una serie di episodi creati per la sola fruizione attraverso internet; esse sono nate negli USA e si stanno velocemente diffondendo in tutto il mondo, tranne in paesi come l'Italia dove la televisione è comandata dai movimenti di denaro derivati dalla pubblicità, cosa che nelle web series è ridotta drasticamente. Inoltre vi è da tener conto del cambiamento di scenario in corso, dovuto ai grandi colossi dell'informatica che, mettendo a disposizione di tutti gli utenti delle piattaforme tecnologiche per la visione di video stanno incrinando le vecchie logiche distributive che hanno escluso molte produzioni indipendenti dal circuito del grande pubblico.6

2.5. La telenovela Ma chi può essere considerato il vero antecedente della serie tv è la telenovela: è un genere di serial televisivo nato nell'America Latina. In un determinato numero di puntate narra le vicende familiari e sentimentali di un gruppo fisso di personaggi; il meccanismo sfocia nel lieto fine con una distribuzione di premi ai buoni e di condanne ai cattivi. Il linguaggio usato è popolare e pieno di frasi fatte, con un vocabolario senza pretese di aulicità, ma allo stesso tempo gonfio e ricco di enfasi. La telenovela è l'adattamento per la televisione della narrativa seriale dell'Ottocento ed in particolare del feuilleton, cioè il romanzo d'appendìce e si trattava di un romanzo che usciva su un quotidiano o una rivista, a episodi pubblicati in genere la domenica; il romanzo d'appendice si affermò a partire dal XIX secolo nella stampa popolare in Francia e in Inghilterra; il suo inventore fu Louis-François Bertin, direttore del Journal des Débats. Dato che il feuilleton era rivolto ad un pubblico di massa ed aveva uno scopo prevalentemente commerciale (cioè sostenere la vendita del giornale per più 5 http://www.ninjamarketing.it/2011/05/13/storia-ed-evoluzione-delle-serie-tv-history/, [07/12/2011]. 6 http://affabulando.wordpress.com/2011/09/07/le-nuove-narrazioni-e-il-web-il-fenomeno-delle-webseries/, [14/12/2011].


36 settimane), i detrattori sostengono che non debba essere considerato un genere letterario a sé stante, ma un sottogenere. In origine il termine feuilleton indicava in Francia la parte bassa della pagina di un giornale,

altrimenti

chiamata

piè

di

pagina

(rez-de-chaussée).

Sul Journal des Débats cominciarono a trovare spazio articoli di letteratura, soprattutto di critica teatrale, proprio nella sezione bassa delle pagine, mentre in precedenza le notizie letterarie erano inserite all'interno dei giornali senza una collocazione fissa; questo espediente riuscì subito gradito al pubblico e così l'iniziativa fu imitata dagli altri giornali. A partire dal 1831, Honoré de Balzac decise di anticipare alcuni capitoli dei romanzi che stava scrivendo pubblicandoli sui giornali: lo ritenne un buon mezzo per creare l'attesa nel pubblico prima dell'uscita dell'opera completa in forma di volume. Bisogna però aspettare il 1836, quando Émile de Girardin fondò il quotidiano La Presse con l'intenzione di creare un giornale a basso costo con una larga base di lettori e "fidelizzarli" (come si direbbe oggi) al giornale: così ebbe la felice intuizione di sfruttare lo spazio dedicato dagli altri quotidiani alla critica letteraria per pubblicare racconti inediti a puntate; l'idea riscosse subito successo, aumentando il numero di lettori, poi di abbonati al giornale; fu questo il vero inizio del genere feuilleton. La definizione romanzo d'appendice risale a quando tali storie venivano pubblicate a puntate sui giornali quotidiani (appunto in appendice, quindi in ultima o penultima pagina) e solo in seguito diffusi nella forma classica del libro. Una delle principali case editrici del settore fu la fiorentina Salani che seguì tempestivamente lo svilupparsi del mercato editoriale iniziato verso la metà dell'Ottocento in coincidenza con la rivoluzione industriale, in Inghilterra e in Francia. Sotto questo aspetto i capisaldi del genere sono considerate alcune opere ottocentesche molto conosciute come I miserabili di Victor Hugo o I misteri di Parigi di Eugène Sue, ma anche I tre moschettieri di Alexandre Dumas padre. Lo stesso Edgar Allan Poe, con il suo Manoscritto trovato in una bottiglia, vinse un concorso letterario indetto da una rivista di Baltimora. La modalità del romanzo d'appendice non fu ristretta alla sola Francia, basti pensare allo scozzese Robert Louis Stevenson che pubblicò in 17 puntate sul periodico Young


37 Folks il romanzo La freccia nera (The black arrow), poi uscito in volume nel 1888, o all'italiano Emilio Salgari col suo ciclo di romanzi imperniato attorno alla figura del principe malese Sandokan, o a un altro italiano, Carlo Collodi, autore di uno dei più noti esempi di letteratura per ragazzi, Le avventure di Pinocchio. Storia di un burattino, che deve la trama definitiva proprio alla sua natura di romanzo d'appendice. Il romanzo d'appendice tuttavia non fu solo romanzo leggero per giovani lettori, tant'è che in Francia fu pubblicato a puntate Madame Bovary di Gustave Flaubert (su La revue de Paris dall'ottobre 1856) e in Russia nacquero come romanzi d'appendice alcuni romanzi ritenuti capolavori assoluti della letteratura mondiale come Delitto e castigo e I fratelli Karamazov, entrambi su Il messaggero russo, di Fëdor Mikhailovič Dostoevskij e Guerra e pace, sempre sul Messaggero russo, di Lev Nikolaevič Tolstoj. Autori italiani di spicco di romanzi d'appendice sono stati invece scrittori e scrittrici di fama come Francesco Mastriani, Emilio De Marchi, Luigi Natoli (con lo pseudonimo di "William Galt"), Matilde Serao, Carolina Invernizio, Guido da Verona, Pitigrilli, Liala. Prima di essere quasi completamente sostituito dai più recenti fotoromanzi e teleromanzi (o fiction televisiva, o telenovela), il racconto a puntate, specie di taglio poliziesco, è rimasto in uso - sia pure limitatamente ad alcuni quotidiani italiani - fino alla fine degli anni settanta; nella pagina dedicata allo svago e al tempo libero, trovava posto accanto ad un altro genere narrativo apprezzato dai lettori: quello dei comics, con le tradizionali strisce o strip, a fumetti. Al romanzo d'appendice ha attinto in maniera massiccia, specie all'epoca del muto, anche il cinema di genere melodrammatico in voga fino al neorealismo degli anni quaranta e cinquanta. In tempi più moderni la formula della serialità tipica del romanzo d'appendice è stata fatta propria dapprima dalla radio, con la diffusione di radiodrammi, a volte ripresi proprio da romanzi d'appendice di successo come l'adattamento radiofonico, ispirato al celebre romanzo di Dumas, I quattro moschettieri trasmesso dalla RAI negli anni trenta che registrò un successo di pubblico senza precedenti e la lettura di classici della narrativa, e poi dalla televisione, con il dilagare di soap opera, telenovele e fiction. In questi casi gli ingredienti base del romanzo d'appendice ci sono tutti: la pubblicazione su un mezzo di comunicazione di massa, la frammentazione della vicenda in puntate che


38 ha lo scopo di mantenere viva la curiosità del lettore-ascoltatore-spettatore, la ripetività degli schemi narrativi, la fidelizzazione del pubblico, l'aumento del pubblico stesso per aumentare il profitto dell'editore. Tornando alle origini del romanzo d'appendice, non si può non notare un altro aspetto che si è mantenuto ai nostri giorni: l'anticipazione di stralci dell'opera (qualche capitolo del romanzo ai tempi di Balzac, un trailer cinematografico oggi), che ha lo scopo di destare la curiosità del pubblico: basti pensare al battage pubblicitario che ormai accompagna stabilmente l'uscita prossima di un blockbuster. Questo genere però, non ebbe fortuna solo in un stato: il Brasile dove la società coloniale non si evolveva al ritmo dell'Europa e le condizioni socioeconomiche e culturali sembravano avverse alla fioritura di questo genere. Tuttavia verso la metà del XX secolo prese piede in Brasile la radionovella importata da Oduvaldo Viana (direttore di Rádio São Paulo) dall'Argentina; il suo successo in Brasile fu grande e ne incrementò la produzione in maniera vertiginosa. Così il "genere seriale" divenne popolare e nel 1951 ci fu il primo trapianto dalla radio alla tv che fu quello di Su vida me pertenece (La tua vita mi appartiene) che andò in onda su TV TUPI della città di San Paolo su scrittura e direzione di Walter Foster . Questa telenovela resterà in tv fino al 1963 quando inizieranno a diffondersi le telenovelas diarias. Ma per una produzione autoctona della telenovela che non si ispirasse al romanzo d'appendice o ai drammi teatrali, dobbiamo aspettare il 1963 quando comparve, sempre in Brasile, la prima telenovela a episodi giornalieri: 2-5499 ocupado; nel 1965 con O direito de nascer la telenovela spopolò su tutto il territorio nazionale brasiliano e cominciò a diffondersi anche in Cile, Argentina e Bolivia, ma ben presto venne anche in Europa, in Asia e negli Stati Uniti. Oggi, nel terzo millennio, le telenovelas sono profondamente mutate rispetto agli anni passati: infatti una volta questi erano dei programmi destinati a riempire i vuoti di programmazione delle emittenti, ed erano quindi prodotte con un basso budget che ne determinava una scarsa qualità; oggi, invece, le telenovelas, sono viste come veri e propri romanzi a puntate che devono tenere il telespettatore sempre attento. Per questo, ai nostri giorni, le telenovelas presentano una qualità maggiore dei dialoghi e soprattutto


39 degli studi, molto più realistici rispetto al passato, e che contano su numerose riprese esterne. C'è da notare, inoltre, che le telenovelas attuali presentano una trama differente rispetto a quelle prodotte in passato, che narravano generalmente le vicende di una ragazza di umili origini che si innamorava di un uomo di elevato livello sociale; attualmente, infatti, oltre alla classica storia d'amore (spesso fra due persone della medesima classe sociale) si affiancano argomenti di attualità che rendono la storia più realistica e coinvolgente per il telespettatore. La telenovela è uno spettacolo televisivo che coinvolge, specie nell'America Latina tutte le generazioni e tutte le classi sociali e riesce ad accontentare ciascun telespettatore della propria condizione sociale.7 La telenovela è stata definita un “fenomeno sociale” da vari studiosi, come Beatriz González Rubín, professoressa dell'Universidad Intercontinental di Città del Messico, che afferma:

La telenovela, specialmente in “paesi del terzo mondo”, è stata utilizzata come un mezzo capace di mandare messaggi di sviluppo sociale, per suggerire e fomentare cambi di atteggiamenti, di autoaiuto e di superamento degli ostacoli sociali.8

Un altro mostro sacro nell'ambito del “fenomeno sociale” della telenovela è Boris Izaguirre: è nato a Caracas, Venezuela. A 16 anni scrive una colonna di cronaca sociale sul Diario Nacional di Caracas. Come sceneggiatore scrive con José Ignacio Cabrujas, la sceneggiatura delle telenovelas Rubí e La dama de Rosa. Si trasferisce a Santiago de Compostela (Spagna), per collaborare a sceneggiature di programmi televisivi. Inoltre scrive articoli in varie pubblicazioni, come il supplemento domenicale El País Semanal, la rivista di cinema Fotogramas, la rivista Zero, la rivista femminile Marie Claire, dove scrive una sezione chiamata De vuelta al armario. Ha fatto anche incursioni alla radio come collaboratore nello spazio radiofonico La Ventana. Dal 2005 lavora nella catena televisiva Cuatro insieme ad Ana García-Siñeriz, presentando un programma chiamato Channel nº4. Nel 2007 fu finalista del Premio Planeta col suo romanzo Villa Diamante.9 7 http://it.wikipedia.org/wiki/Telenovela, [08/12/2011]. 8 http://www.alaic.net/alaic30/ponencias/cartas/Telenovela/ponencias/GT22_4rubin.pdf, [08/12/2011]. 9 http://www.resonancias.org/content/read/767/el-culebron-pasiones-de-telenovela-por-boris-izaguirre/, [26/01/2012].


40 Questo studioso parla soprattutto delle telenovelas venezuelane e cubane, affermando che esiste una grande contraddizione in questo genere: sono fatte per un pubblico con un basso livello economico, ancora avvolto dall'analfabetismo e a credere che il mondo dei protagonisti delle telenovelas è un mondo fatto di persone bianche, pudiche, che vivono in grandi città e totalmente catturati dalle loro passioni; passioni che vengono caricate di peccati, colpe e desideri nascosti. Chi creò il genere a Cuba fu Felix B. Caignet nel 1948 con El derecho de nacer; Caignet aveva una parola tipica del cubano per riferirsi al “kitsch” e cioè picuo; è questo per Izaguirre, il punto di rottura tra il feuilleton del finale del XIX secolo e il teleromanzo latinoamericano, che è stato un testimone attivo del secolo di agitazione politica. Caignet non abbandonò Cuba dopo la Rivoluzione capeggiata da Fidel Castro nel 1959; rimase nel suo paese, osservando come il regime del nuovo capo del paese lo obbligava ad essere dimenticato; infatti morì solo e ciego nel 1976, ma la sua formula innonda il continente e viene ereditata da diversi sceneggiatori costretti ad emigrare in Messico, Argentina e Venezuela. É quest'ultimo il paese che maggiormente produce telenovelas: questo paese da agricolo diventa uno petrolifero, gonfio di soldi e con un divario economico palese; sorge così, a metà degli '70 la cosiddetta telenovela cultural, di cui i massimi esponenti sono: –

La hija de Juana Crespo, che racconta la storia di Juana Crespo, donna umile continuamente ingannata dagli uomini, e di sua figlia Diana che non riesce a scappare dallo stesso destino della madre. In questa telenovela il genere abbandonò i suoi soliti scenari e diede maggior spazio agli esterni, in particolar modo alle fattorie di Caracas e alle sue favelas.

La señora de Cárdenas, dove la protagonsita, Pilar Cárdenas, scopre che suo marito la inganna e decide di divorziare, un gesto inpensabile per una protagonista delle passate telenovelas. Questa fu il primo vero successo del suo autore, José Ignacio Cabrujas.

La Fiera fu la più “cultural”, in quanto si trattava di un'adattamento molto libero del libro I fratelli Karamazov di Dostoievski. La sua popolarità stabilì una strada piena di adattamenti di classici; in uno di questi adattamenti, La Dama de Rosa, la tragedia di Edmond Dantes di Dumas cambia nome e sesso e diventa Gabriela


41 Suárez, condannata ingiustamente al carcere, che compie la sua vendetta contro i suoi nemici, diventata l'Imperatrice Ferrer; la sua frase No tengo regreso diventò un mantra. Nel 1988, durante uno dei governi più corrotti, quello di Jaime Lusinchi (1984-1985), Señora fu l'adattamento libero dei Miserabili di Victor Hugo: Jean Valjean diventa Eugenia Montiel, una ragazza povera incarcerata da un giudice inflessibile; il destino le farà conoscere il personaggio chiave della serie, Constitución Méndez, una donna potente, senza scrupoli e che rappresentava la corruzione dei giornali del paese. Per la prima volta nella telenovela, il potere dell'avidità e dell'amore, era un tema maneggiato dalle donne. Le telenovelas e le vicissitudini politiche e sociali del Venezuela hanno creato esistenze parallele; gli anni della nazionalizzazione del petrolio, nella prima presidenza di Carlos Andrés Pérez (1974-1979), hanno creato appunto la già citata “telenovela cultural”; nella seconda presidenza di Pérez (1988-1993) accaddero i fatti conosciuti come El Caracazo, cioè delle rivolte contro i rincari represse dalla brutale azione delle Forze Armate che portò a cento morti civili. Questo scenario sanguinolento fece da sfondo alla seguitissima telenovela Por estas calles, di Ibsen Martínez, dove lo schema classico dei buoni contro i cattivi era sostituito da quello dei nuovi ricchi corrotti contro gli innocenti lavoratori. Invece, il governo di Hugo Chávez non ha incontrato una telenovela di successo che riflettesse la sua impronta sociale nella storia della nazione. Izaguirre afferma ancora che, come succede con i suoi personaggi, la telenovela venezuelana vive tra mondi contradditori: da un lato vuole fuggire dal romanticismo pacchiano, e dall'altro lato si vede obbligata a ritornare al centro dello stesso melodramma per spiegare le rotture economiche e sociali che accadono nella realtà. La telenovela della nostra epoca, riporta i conflitti sociali e politici, convertendosi così in un fatto sociale che cresce e gioca con avvenimenti presi dalla realtà. I personaggi vengono percepiti come una presenza famigliare, visto che la distanza viene accorciata dalla televisione; inoltre essi sono realizzati con un archetipo che può essere


42 riconosciuto con facilità dal pubblico, dal momento che la telenovela ricorre all'identificazione dello spettatore con i personaggi per raggiungere i suoi obiettivi.10 La telenovela è quindi un veicolo culturale importante, soprattutto nell' America Latina, perchè ha un'importante penetrazione soprattutto nel paesi dove esiste analfabetismo e poca lettura; è una realtà che gli studiosi e gli esperti dei mezzi di comunicazione considerano che la televisione e specialmente la telenovela, siano mezzi che possano trasmettere messaggi didattici senza perdere l'interesse dello spettatore, cercando cosi di trovare un modo di comunicare valori. La telenovela non è un nuovo oggetto di studio, basti pensare che attualmente in America Latina la “telenovela social” si conosce con il nome di merchandising social , basandosi sul fatto che le produzioni mediatiche che si appoggiavano alla realtà suppongono, da parte del recettore, una lettura di corrispondenza tra ciò che si scrive e la realtà. E' importante rimarcare il fatto che la telenovela non deve perdere il suo principale proposito, cioè divertire, anche se essa è ereditiera di molte manifestazioni culturali e, essendo trasmessa a puntate, produce la sensazione del quotidiano, del tempo reale, convivendo così con la società: è qui dove si può notare che può essere sfruttata come un elemento sociale per trasmettere messaggi che durano nello spettatore e che lo facciano confrontare con i suoi problemi.11

2.6. Gli adolescenti e la tv

La fascia d'età che la televisione influenza di più è quella degli adolescenti; ultimamente il genere che più può essere analizzato in termini sociologici e psicologici infatti è il teen drama: esso trova le sue origini nelle situation comedy in onda negli USA principalmente negli anni '80 i cui protagonisti erano i componenti della famiglia borghese. Nel 1990, il produttore televisivo statunitense Aaron Spelling iniziò ad accarezzare l'idea di una nuova forma di soap opera con protagonisti adolescenti; grazie a questa intuizione partì nel 1990 la serie Beverly Hills 90210, che fu accolta 10 http://www.resonancias.org/content/read/767/el-culebron-pasiones-de-telenovela-por-boris-izaguirre/, [26/01/2012]. 11 http://www.alaic.net/alaic30/ponencias/cartas/Telenovela/ponencias/GT22_4rubin.pdf, [08/12/2011].


43 tiepidamente dal pubblico giovanile, ma quando la Fox spostò la serie in piena estate il successo fu immediato: per la prima volta venivano affrontati i temi di alcool, sessualità, AIDS e droga in maniera naturale. A questa serie me seguirono altre (Party of five, OC, Dawson's Creek per esempio), arrivando al suo maggior culmine negli anni '90 appunto; nel 2000 si iniziò ad aggiungere altri elementi, come il fantasy, il fantascientifico, il fumettistico o il dramma familiare, fino ad arrivare ad una crisi del genere per mancanza di interessamento o di budget pronti a finanziare le nuove sceneggiature.12 Gli adolescenti sono stati presi in esame riguardo al loro rapporto con la televisione in quanto sono in una fase intermedia tra infanzia e l'essere adulti; il loro rapporto con i media è totalizzante: i personaggi preferiti della televisione rappresentano per i più giovani dei “modelli” riguardo la vita e le situazioni in cui ci si viene a trovare; siccome ai loro occhi i genitori non rimangono a lungo dealizzati, vengono privati di tale ideale e si crea quindi uno spazio dentro il quale le figure dei media possono entrare ed eseguire tali compiti. Analizzando più da vicino i messaggi mediatici si può notare che in essi manca la corrispondenza ossia gli adolescenti non possono rispondere al messaggio: questo fatto rende il soggetto passivo, ma nello stesso tempo lo difende, perché manca quella possibilità di contestazione che l’adolescente usa di solito con l’adulto; inoltre il messaggio mediatico incide maggiormente se veicola contenuti forti: bisogna che il contenuto sia chiaro, esplicito e forte, perché il messaggio sia accolto, magari attraverso immagini e non attraverso concetti.13 Il teen drama all'inizio si è proposto di dipingere un'immagine realistica di quello che è il mondo dei ragazzi in questa fase di crescita che è l'adolescenza, ma negli ultimi anni il realismo è stato sostituito dall'eccesso e dalla desiderabilità di ciò che non si può avere; da qui la necessità dei ragazzi di sentirsi parte di una comunità attraverso i forum, blog e siti dove si discute dei loro programmi preferiti. Ma questo rapporto con la televisione (o comunque altri mezzi di comunicazione, in primis internet) ha degli effetti negativi sulla vita degli adolescenti: infatti si può avere una visione troppo adulta di questa fase, con la messa in atto di comportamenti non idonei appresi dalla televisione, o il distacco dalla realtà per rifugiarsi nelle sole relazioni mediatiche; 12 http://it.wikipedia.org/wiki/Teen_drama, [09/12/2011]. 13 M. D'Amato, op. cit. p. 50.


44 dall'altro lato non si posso non notare comunque degli effetti positivi, come l'appagamento del sé attraverso l'identificazione con i personaggi seguiti alla tv, o la valenza terapeutica del teen drama nel superare l'insicurezza e il disagio che sono tipici dell'adolescenza.14 Quindi gli adolescenti sono attivi sia nella scelta dei contenuti televisivi da guardare, sia nella rielaborazione e interpretazioni di essi; in tale scelta essi sono guidati dal loro bisogno forte di socializzazione e di formazione di un sé autonomo e sono influenzati, oltre che dal loro desiderio di evadere dalla noia della realtà quotidiana, anche dalla loro particolare visione del mondo. Inoltre, nella scelta dei loro programmi i ragazzi, spesso esprimono la loro identità personale e definiscono appartenenze e differenze usando e interpretando i media nel contesto delle loro relazioni interpersonali: una buona parte delle conversazioni dei ragazzi è caratterizzata da confronti e scambi di giudizio sui programmi o star della tv a cui sono particolarmente appassionati. Naturalmente i mass-media si distinguono dalle altre agenzie di socializzazione, come la scuola e la famiglia, poiché, se quest'ultime hanno generalmente lo scopo di educare e trasmettere ai più giovani i valori prevalenti nella società di loro appartenenza, i contenuti dei mass-media invece sono prevalentemente elaborati al fine di incontrare l'interesse degli adolescenti indipendentemente dall'eventuale valore educativo proposto. I media infatti sono innanzitutto delle imprese e quindi la maggior parte delle scelte di contenuto che essi compiono è fondata su interessi puramente economici, ossia finalizzata alla conquista di un'audience più ampia possibile. Ciò può comportare il sorgere di un conflitto fra gli insegnamenti proposti all'interno della famiglia e della scuola e quelli che invece i ragazzi apprendono dai media. Anche se i media preferiscono evitare contenuti che entrano in conflitto con i modelli prevalenti nella società, al fine, naturalmente, di mettersi al riparo da attacchi pubblici e polemiche che possono compromettere i rapporti con gli acquirenti di spazi pubblicitari; ma generalmente la televisione è produttrice di valori tradizionali soprattutto perchè si pensa che facendo ricorso ad essi si arrivi meglio ad attirare più pubblico; si deduce quindi che la scuola e la famiglia devono essere sempre presenti nella vita dei ragazzi, 14 M.D'Amato, I teleroi. I personaggi, le storie, i miti della tv dei ragazzi, Roma, Editori Riuniti, 1999, p. 35.


45 in modo che essi non raggiungano un livello morboso nella relazione con la televisione o con i mass media in generale.15

15 http://road.unimol.it/bitstream/2192/135/1/Tesi_Papa.pdf, [14/12/2011].


46 CAPITOLO III – LE SERIE TV ANALIZZATE

In questo capitolo si passano in rassegna le serie tv analizzate, esplicitando trama, personaggi, paesi d'origine e produzioni.

3.1 Yo soy Betty, la fea

Locandina della telenovela Yo soy Betty, la fea

Questa è una telenovela colombiana prodotta tra il 1999 e il 2001 e trasmessa nel paese di origine su RCN TV. La serie è stata esportata anche in altre nazioni: in Italia è stata trasmessa per la prima volta sul canale satellitare Happy Channel di proprietà Mediaset e in seguito da numerose emittenti regionali italiane che hanno comprato l'opera. La telenovela è stata diffusa con il titolo italiano Betty la...cozza solo su Happy Channel, mentre nelle reti regionali il titolo era Betty la fea, più fedele all'originale. La telenovela, ideata da Fernando Gaitán e diretta da Mario Ribero, è composta da 169 puntate ed è stato girato anche un seguito dal titolo Ecomoda. Il successo della serie originale colombiana, che è valso numerosi premi sia alla stessa serie che agli attori principali, ha dato origine a numerosi adattamenti realizzati in altri paesi, anche se il più celebre è stato Ugly Betty negli USA. Grazie a questi numerosi rifacimenti la telenovela è entrata nel libro dei record come la "telenovela più vista e copiata di tutti i tempi".1 Betty è una ragazza intelligente e brillante, laureatasi alla facoltà di Economia con il massimo dei voti; l'unico suo grande problema è quello di essere molto brutta. 1 http://it.wikipedia.org/wiki/Betty_la..._%22cozza%22, [17/12/2011].


47 La giovane trova lavoro come segretaria presso una prestigiosa azienda di moda, Ecomoda, che è in procinto di cambiare presidente, posto per il quale concorrono Armando Mendoza e Daniele Valencia, figli dei due fondatori dell' impresa. Armando, un uomo dalla fama di don Giovanni, è riuscito ad accaparrarsi la maggioranza dei voti grazie a Marcella Valencia, la responsabile dei punti vendita, una donna bella, affascinante e di classe con la quale è fidanzato; infatti l'uomo scende ad un compromesso con lei: l’ avrebbe sposata a condizione che la donna gli avesse riservato il suo voto a discapito del fratello Daniele; grazie a questo Armando diviene presto presidente dell' Ecomoda. Armando rimane molto colpito dal curriculum di Betty e pertanto decide di assumerla; nel frattempo però Marcella, conoscendo la natura del suo fidanzato, gli propone come segretaria Patrizia, una sua cara amica, nella speranza che possa tenerla al corrente di tutto ciò che fa il suo fidanzato; l'uomo, per non destare alcun sospetto nella sua futura sposa, si vede pertanto costretto ad assumerle entrambe. Betty riesce subito a sfoderare le sue straordinarie qualità intellettive, ma nello stesso tempo si deve ben guardare da Patrizia e Marcella, le quali non perdono una sola occasione per screditarla; per fortuna può contare sulla stima e la protezione del suo capo e sul pieno appoggio delle sue colleghe, un gruppetto di ragazze un po' trascurate e prive di classe che hanno formato un gruppo con il nome di "La banda delle Racchie"; Betty, inoltre, riesce presto a conquistarsi la fiducia del suo capo che la nomina assistente alla presidenza. Betty, lavorando fianco al fianco di Armando, finisce per innamorarsene e tutte le sere, prima di addormentarsi, si annota su un diario le esperienze vissute nel corso della giornata e di cosa l'uomo significhi per lei. Nel frattempo Daniele, che non nutre alcuna fiducia in Armando, convoca gli azionisti in una riunione durante la quale avrebbero analizzato le proiezioni di vendita e valutato l'operato del presidente; Armando riesce a superare lo scoglio della giunta grazie a Betty: le propone infatti di truccare le cifre del bilancio per renderlo più credibile.


48 Intanto, resosi conto che il piano economico presentato nella riunione nella quale era stato nominato presidente è alquanto improbabile, Armando intende creare un'impresa di facciata con lo scopo di attingere del capitale del quale si sarebbe servito per chiedere dei prestiti con i quali riscuotere i debiti alle banche, sostenere le spese di produzione e retribuire il personale. L'uomo delega a Betty, nella quale ripone piena fiducia, l'incarico di costituire quell'impresa alla quale viene dato il nome Terramoda; per questo compito la ragazza si rivolge a Nicola, un suo caro amico laureatosi anch' egli in Economia. In Ecomoda intanto le cose precipitano poichè, a causa di una serie di imprudenze commesse da Armando e Mario, il vicedirettore di produzione nonchè suo caro amico, l'impresa si indebita fino al collo; quindi Armando, non avendo altra scelta, decide di consegnare l’azienda nelle mani della Terramoda e i beni della prima vengono pignorati in favore della seconda, mentre Betty diventa la proprietaria di entrambe. Nel frattempo, a causa di alcuni pettegolezzi, comincia a girare voce che Betty sia fidanzata con Nicola; Mario, di conseguenza, insinua ad Armando il dubbio che i due possano tentare di impossessarsi dell'impresa, quindi lo istiga ad avere una relazione amorosa con Betty in modo da non perdere il controllo della situazione. Armando, soggiogato dall' amico, comincia così a corteggiare Betty, fingendo di amarla, invitandola nei locali e lasciandole tutte le mattine sulla sua scrivania un regalino accompagnato da un bigliettino romantico; Betty è incredula: quello che per lei era solo un sogno ora sembra essere diventato realtà. Passano i giorni e Armando finisce per cadere nella stessa trappola che aveva teso a Betty: l'uomo si rende conto di provare per lei qualcosa che non ha mai sentito per nessun'altra donna. Mentre gli azionisti dell' Ecomoda partono per un viaggio di lavoro, Armando è costretto a trattenersi a causa di un colloquio con alcuni fornitori; Mario gli lascia un pacco in cui sono contenuti i piccoli doni e i bigliettini che avrebbe dovuto regalare a Betty fino al suo ritorno e una lettera nel quale erano riportate le istruzioni su come avrebbe dovuto comportarsi in quella che lui definiva "la storia d'orrore" con la sua assistente; Betty, incuriosita, lo apre e scopre il meschino inganno del quale è stata vittima: la ragazza, benchè amareggiata, riesce a farsi coraggio e promette a se stessa di


49 vendicarsi del suo capo fingendo di non aver scoperto nulla, quindi comincia a rifiutare i suoi inviti ed a farlo ingelosire con Nicola. É proprio in queste circostanze che Armando ha la conferma di essersi innamorato di Betty: non spiegandosi il suo repentino cambiamento, l'uomo spesso si reca nel suo ufficio per cercare di parlarle e arriva persino a scriverle personalmente dei biglietti (cosa che prima faceva Mario), ma Betty nei suoi confronti continua a dimostrarsi fredda e inflessibile. Quando finalmente arriva il giorno in cui all' Ecomoda si sarebbe tenuta la riunione durante la quale avrebbero discusso l'operato di Armando, Betty, anzichè consegnare i bilanci truccati, mostra quelli reali decretando così la fine della presidenza di Armando; la ragazza, che nel frattempo aveva dato le sue dimissioni, si vede costretta a raccontare a Marcella la sua storia col capo e questa, sconvolta e disgustata, decide di rinunciare a sposare Armando; Betty, così, accetta il posto di lavoro offertole da Caterina, l'addetta alle pubbliche relazioni dell' Ecomoda, con la quale parte per Cartagena: in tal modo ha la possibilità di evadere da quello che era diventato solo un inferno; inoltre Caterina l’ affida ad un'estetista che le cambia radicalmente l'aspetto, trasformandola in una ragazza bella e attraente. Nel frattempo Armando, rivela a Marcella i suoi veri sentimenti per Betty, lasciando la donna tanto sconvolta quanto delusa; l' uomo, consapevole di essersi perdutamente innamorato della sua assistente e non sapendo come affrontare la situazione, trova rifugio nell'alcool e una notte si reca in un locale dove comincia a provocare i presenti, i quali finiscono per picchiarlo e ridurlo in cattivissimo stato; per fortuna Marcella viene avvertita in tempo e, nonostante tutto, si reca da Armando per aiutarlo e in seguito lo accompagna nel suo appartamento: è in quest'occasione che Marcella e Armando decidono di concedersi una seconda possibilità. Intanto gli azionisti dell' Ecomoda, dal momento in cui Betty non ha più dato sue notizie e convinti che la ragazza sia intenzionata ad impossessarsi dell'impresa, intendono farle causa e si rivolgono ad un avvocato; quando Betty fa il suo ritorno a Bogotà apprende ciò che sta accadendo all' Ecomoda: decide quindi di ripresentarsi in azienda dove tutti rimangono esterrefatti per il suo cambiamento e in particolar modo Patrizia, Marcella e Mario; l'avvocato dell'Ecomoda mette in chiaro la situazione


50 delicata nella quale versa l'impresa e che, in caso di scioglimento della Terramoda, le banche e i creditori si sarebbero fatti avanti per chiedere il rimborso dei debiti, pertanto era indispensabile che la Terramoda avesse continuato a funzionare e Betty quindi, sarebbe diventata la nuova presidentessa di entrambe le aziende. La ragazza, nonostante la grande disapprovazione di Marcella e Daniele, convinta da Roberto, il padre di Armando, accetta la situazione, a patto che l'incarico le venga attribuito per un periodo limitato; come prima decisione stravolge completamente le strategie di mercato e incarica Hugo, lo stilista dell'azienda, di vestire le ragazze della sua “banda”: con ciò desidera che l' Ecomoda non vesta unicamente la "donna bella" ma anche quella "normale" e che in ogni punto vendita ci sarebbe stato un consulente in grado di guidare qualsiasi donna verso la scelta dell'abbigliamento più appropriato; Hugo si dimostra scettico dinanzi all'iniziativa della nuova presidentessa, ma Betty riesce a colpirlo nel suo amor proprio convincendo lo stilista ad accettare: l'uomo in cambio promette che dopo il lancio della collezione si sarebbe licenziato, poichè trova tutto ciò un oltraggio alla moda che, secondo la sua filosofia, considera sinonimo di estetica e di bellezza. Nel frattempo Betty promette a Marcella che tra lei e Armando non ci sarebbe stato altro che un rapporto di lavoro, nonostante il fatto che la ragazza in realtà continua ad amare l'uomo, senza sapere che anche lui la ricambia sinceramente. Arriva il giorno del lancio della collezione, dopo il quale Hugo si licenzia in pubblico, costringendo le ragazze della “banda” a sfilare dopo aver presentato quello spettacolo al quale aveva dato il nome di "sacrilegio"; Betty però, non intende dargliela vinta e si reca nei camerini dove incita le sue amiche a scendere in passerella e dando così inizio ad un defilé che viene accolto dal pubblico con applausi e ovazioni. Grazie a ciò la collezione riscuote uno strepitoso successo ma Betty, scoprendo Armando assieme a un' altra donna, Alessandra, un impresario venezuelano che ha conosciuto durante un viaggio di affari, crede che tra i due nel frattempo fosse nato del tenero: in realtà Armando non ha mai dimenticato Betty e considera Alessandra solo un'amica e, deciso finalmente a chiarire tutto con Marcella, si reca nel suo appartamento per rivelarle che intende interrompere definitivamente la loro relazione: Marcella


51 rimane profondamente addolorata per la perdita dell' uomo che ama ma, poichè non intende cederlo a Betty, decide di continuare a nascondere alla ragazza quali siano i veri sentimenti che l'uomo prova nei suoi confronti. Intanto a Bogotà si fa vivo Michel, un giovane francese attraente e di classe, che Betty aveva conosciuto durante la sua permanenza a Cartagena; l’ uomo propone alla ragazza di trasferirsi con lui altrove per dirigere assieme una catena di ristoranti. Armando, avendo nel frattempo scovato il diario di Betty, spinto da una irresistibile curiosità, comincia a sfogliarne le pagine ed a leggerne il contenuto, rendendosi conto di tutto il male che le aveva fatto; inoltre apprende che la giovane continua ad essere molto innamorata di lui e si accorge di avere delle speranze per potersi riavvicinare a lei. Betty nel frattempo aveva accettato un invito a cena offertole da Michel quando si trova dinanzi Armando che la supplica di ascoltarlo e arriva persino a farle una dedica: la ragazza, convinta che dietro continuino a nascondersi dei secondi fini, lo respinge nuovamente e, stanca della sua insistenza, decide di lasciare l' Ecomoda per accettare la proposta offertale da Michel. Armando, saputa l'intenzione di Betty, vorrebbe lasciare l' Ecomoda nella speranza che la ragazza desista dall'iniziativa, ma nonostante tutto la giovane è irremovibile e desidera chiudere definitivamente quel triste capitolo della sua vita. Marcella nel frattempo apprende che Betty quanto Armando sono fermamente decisi a partire e, constatando che i due si amano e temendo il triste destino al quale sarebbe andata incontro l' Ecomoda nel caso in cui Daniele venisse nominato presidente, decide di parlare con Betty per rivelarle quali fossero i veri sentimenti di Armando; pertanto si reca nell'ufficio della presidenza e confessa alla ragazza che in realtà Armando è sinceramente innamorato di lei e che, da quando l'uomo era riuscito a far luce nella sua vita sentimentale, la loro relazione era diventata fredda e scostante. Betty rimane tanto sorpresa quanto commossa per il bellissimo gesto della sua rivale che si accingeva a rinunciare all'uomo per il quale aveva dato se stessa; quindi si reca in produzione, dove Armando si stava congedando dai dipendenti, e si riconcilia con lui.


52 Intanto Marcella e Patrizia decidono di partire mentre Daniele, non avendo altro da fare, si vede costretto a togliere il disturbo. Tra Armando e Betty finalmente ogni equivoco è stato risolto e i due innamorati possono coronare il loro sogno all'altare; passano i mesi e Betty dà alla luce una bambina, ma dalle facce dei presenti non sembra essere affatto "carina": tutto lascia credere che sia nata una "fea".2 Betty la fea è una telenovela che ha riscosso un notevole successo in tutto il mondo grazie al ribaltamento degli stereotipi classici del genere. In Colombia, il presidente Pastrana, nel periodo in cui la telenovela stava andando in onda, approfittava degli spazi pubblicitari per tenere i suoi discorsi televisivi, sicuro di un audience molto alto; inoltre la telenovela veniva trasmessa anche per radio per offrire ai colombiani la possibilità di non perdersi neanche un episodio. In seguito è toccato all' Argentina e a Miami, dove ha superato l'audience di Friends, il telefilm culto degli americani; in seguito è approdata anche in Spagna. La telenovela ha esordito sugli schermi italiani durante l'estate del 2004 sulla tv satellitare Happy Channel dove è stata trasmessa alle 18:30 dal lunedì al venerdì; dall'autunno dello stesso anno è stata proposta in prima Tv da Telenorba (una tv locale che trasmette in Puglia, Basilicata e Molise), dove è partita il 25 di ottobre per concludersi il 17 di maggio. La telenovela ha avuto uno spin off, intitolato "Ecomoda", girato nel 2001.3 3.1.1 Personaggi4

Beatriz (Betty) Pinzón Solano

É una ragazza molto tenera e solare; è una grande sognatrice ed una ragazza ottimista, nonostante le disavventure capitatele nel corso della vita. Il problema di Betty è il suo aspetto: è una ragazza mal vestita e bruttina e per questo viene spesso presa di 2 http://xoomer.virgilio.it/telenovelas.forrealpassion/Archivio/Bettylafea/Bettylafea.htm, [17/12/2011]. 3 http://xoomer.virgilio.it/telenovelas.forrealpassion/Archivio/Bettylafea/Bettycurio.html, [17/12/2011]. 4 http://www.bettylafea.it/Pagine%20secondarie%20sito/i_personaggi.htm, [17/12/2011].


53 mira dai ragazzi del quartiere, che la umiliano e le fanno scherzi di pessimo gusto. Betty però, rimane sempre fedele a se stessa, sempre gentile e cordiale con tutti. Ha sempre la battuta pronta (tanto alle volte da sembrare quasi inopportuna), e scherza sempre su di sé e sulla sua "bruttezza" con la famiglia e con l'amico di sempre Nicola Mora. E' dotata di una sensibilità e di una ingenuità disarmanti, doti che non lasceranno indifferente il macho Armando Mendoza. Ha una laurea e molti masters in Economia; la famiglia è il primo amore di Betty: la sua casa è il luogo dove si sente indispensabile, protetta. Ė interpretata da Ana Maria Orozco.

Armando Mendoza Armando Mendoza è il figlio di una ricca famiglia imprenditoriale, rinomata nel campo della moda: fin da bambino è stato educato per poter un giorno succedere il padre nella gestione e nella presidenza dell' Ecomoda, l'azienda creata con l'amico Giulio Valencia, ben trentacinque anni prima. Armando è un uomo molto affascinante; inoltre è molto ambizioso e autoritario, impassibile e molto esigente con tutti, in primis con sé stesso. Anche se ha un carattere irascibile e a volte intrattabile, è stimato e amato da tutti: ha sempre difeso i suoi dipendenti perchè per lui l' Ecomoda non è una semplice impresa, ma è la sua vita, è il simbolo della sua famiglia e il frutto del sudore di suo padre; infatti Armando è profondamente attaccato al concetto di famiglia, al senso dell'onore, del dovere e della dignità. Il difetto principale di questo personaggio è la sua immaturità: si presenta al pubblico come un donnaiolo che tradisce una fidanzata adorante, anche dopo la promessa di matrimonio fatta pubblicamente e la decisione di mettere definitivamente la testa a posto. Ma il rapporto con Marcella non è poi così idilliaco: è un rapporto asfissiante, oppressivo, in quanto lei controlla ogni sua mossa. La paura di deludere la sua famiglia lo obbliga a sopportare Marcella; desidera una famiglia, ma sa che per lui l'amore vero resterà un sogno, perchè "non è ancora nata la donna capace di farlo innamorare". É proprio qui che arriva Betty: accanto a lei, scopriremo un'altra parte di Armando, cioè quella di un uomo giusto, onesto, che difende dapprima solo la lavoratrice e poi la donna Beatríz. Ė interpretato da Jorge Enrique Abello.


54 Mario Calderón Mario Calderón è un aitante giovane imprenditore che ricopre il ruolo di vicedirettore commerciale e quello di uno dei maggiori azionisti all' interno dell' Ecomoda. É il miglior amico di Armando Mendoza, col quale addirittura ha condiviso lo stesso banco durante le scuole elementari. Mario è essenzialmente un "amatore" (come lui si definisce): adora tutto il genere femminile, è un uomo superficiale, frivolo e senza scrupoli; per lui l'amore, quello vero, ovviamente non esiste. Durante tutte le puntate regala momenti esilaranti e discorsi ai limiti dell' assurdo, tanto ridicoli quanto a volte, saggi e azzeccati; è il personaggio che più di tutti ha, a modo suo, contribuito alla nascita della storia d' amore tra il Presidente dell'impresa ed il suo braccio destro: infatti è sua l'idea spietata di sedurre la povera Betty, cosa che farà innamorare per davvero il suo amico Armando. Mario rimarrà sempre inguaribilmente sciocco e infantile, indifferente e irrispettoso; esce di scena nelle ultime puntate, dopo essere stato malmenato dall' ormai ex-miglior amico e aver chiuso con lui ogni rapporto. É interpretato da Ricardo Vélez.

Nicola Mora Nicola Mora è un ragazzo estroverso, simpatico e per nulla timido; è laureato in Economia ed è un ragazzo molto preparato, il cui destino, però, sembra avviarlo soltanto al panificio di famiglia. É il miglior amico di Beatríz: la conosce fin dall'infanzia e con lei condivide anche l'aspetto non proprio gradevolissimo; Nicola è anche l' amico goliardico, quello che prende sempre in giro l' amica del cuore sul suo aspetto e sul suo status di "zitellona". Anche la vita di Nicola subirà dei cambiamenti: aiutando l' amica in difficoltà diventerà infatti Direttore Generale della Terramoda, un' azienda fittizia creata da Armando e Mario per salvare l' azienda Ecomoda in fallimento, e, con le sue grandi conoscenze economiche e le sue fortunate speculazioni borsistiche, farà addirittura fruttare

il

capitale iniziale affidatogli. É il personaggio chiave della vicenda d' amore dell' amica: è proprio per la sua presenza "ambigua" nella vita di Betty infatti, che Mario riuscirà a convincere il Presidente dell'azienda a sedurre la sua fidata assistente, e sarà sempre la


55 sua presenza a scatenare la gelosia di un Armando ormai costretto a rivelare i suoi veri sentimenti. Il personaggio di Nicola è fondamentalmente quello di un ragazzo ingenuo e credulone, che purtroppo si innamorerà della donna per lui più sbagliata ed inarrivabile: la bella e sofisticata Patrizia Fernandez. É interpretato da Mario Duarte.

Marcella Valencia

É una donna di classe, sofisticata, elegante, spiritosa ed interessante, una donna tenace e paziente che da più di due anni vive adorante accanto al suo uomo, dal quale è totalmente ossessionata ma che non rispetta il loro rapporto, che la tradisce e che spesso la umilia. Quando Betty arriverà all' Ecomoda, Marcella si renderà subito conto di aver trovato in lei una nemica, una donna che le avrebbe negato qualunque informazione pur di restare fedele al suo capo, una donna in grado di coprire e camuffare ogni sua scappatella, ogni suo inganno. Si deduce quindi che la caratteristica che più traspare nel corso della serie è la grande gelosia di Marcella; però è anche una donna dal carattere molto forte e combattivo: subito dopo aver scoperto la verità e aver subito l' umiliazione della cancellazione del matrimonio ed essere stata abbandonata da Armando, non lo lascerà solo nel momento del bisogno: arriverà a perdonarlo, a restargli accanto, dandogli ancora tempo e fiducia, certa di poterlo riconquistare, fino all'ultimo episodio quando la donna orgogliosa lascerà spazio alla donna innamorata. É interpretata da Natalia Ramírez.

Patrizia (Patty) Fernández

É la migliore amica di Marcella Valencia e verrà assunta come segretaria da Armando soltanto per non provocare ulteriori liti tra lui e la sua gelosissima compagna; la ragazza infatti, anche se dotata di una bellezza ineccepibile, non ha alcuna esperienza in campo lavorativo, tantomeno come segretaria; tra le "doti" di Patrizia sicuramente vanno elencate: la sua vanità, il suo grande orgoglio, la grande "prodigalità", la solidarietà con Marcella, la sua sensualità ed il suo "buon cuore", la superbia con la


56 quale si pone di fronte alle impiegate e alle altre segretarie. Oltre ad avere come nemica Beatríz, dalla quale si è vista soffiare via il posto come assistente personale del presidente, Patrizia non coltiva certo dei buoni rapporti anche con il "Cuartel": infatti tentando di contrastare sempre Betty, Patty riesce spesso a scatenare le ire di tutte. Dovrà trovare una "soluzione veloce" per le sue precarie finanze e questa soluzione assumerà ben presto il nome di Nicola Mora: il povero innamorato sarà totalmente sopraffatto dalla ragazza, pronta a tutto pur di separarlo dalla presunta fidanzata Betty, tanto da regalargli una notte intera con lei; quello di Patrizia però, è semplicemente interesse personale, un inganno. Sola, senza danaro, né auto, né spasimanti al seguito Patrizia, visto fallito il suo ultimo tentativo di risollevarsi (sperando di diventare assistente di Daniele dopo le dimissioni di Betty e Armando), deciderà di andarsene via per sempre dalla Colombia, assieme all' inseparabile amica Marcella nel penultimo episodio della serie. É interepretata da Lorna Paz.

Daniele Valencia

Tra le mura dell' Ecomoda, il malvagio è rappresentato da Daniele Valencia, fratello adorato di Marcella. Daniele è un uomo molto scaltro e intelligente, totalmente fiero e consapevole della sua indole malvagia. Ha il pallino per gli affari ma far capitolare e umiliare i suoi nemici è il suo unico scopo. Anche con le donne il suo atteggiamento è quello di un predatore: Daniele è un uomo libero e tale vuole restare. Non avrà mai una redenzione e alla fine dovrà veder soccombere tutti i suoi piani di fronte ai due innamorati, determinati a non cedere ai soprusi e salvare il futuro di tutti i loro impiegati. É interpretato da Luís Mesa.

Hugo Lombardi

É uno stilista affermato e dotato di un grande talento; è un esteta, un uomo che respira arte e bellezza in ogni istante della sua vita, che porta in scena sulle passerelle grazie alle sue creazioni.


57 Vanitoso, invadente, teatrale, pungente, Hugo ha una vita sentimentale travagliata: è un gay dichiarato e durante la serie conosceremo il suo fidanzato e i loro problemi di coppia. Hugo odia tutto ciò che non sia "bello": sgraziate, ineleganti, le ragazze sono frequentemente oggetto di scherno nelle taglienti parole del disegnatore, che le vede come scherzi della natura. Anche se bizzarro, lo stilista è un personaggio quasi "intoccabile": infatti ogni sua critica, ogni sua lamentela, ogni suo capriccio vengono sopportati grazie all' estro, alla genialità e alla competenza di cui è dotato; l' unica persona che riuscirà a sconfiggere l' ego dell'uomo sarà Betty. Dopo un lungo viaggio all'estero per "ritrovare se stesso" deciderà di rimanere all' Ecomoda, accetterà di lavorare con Beatríz e Armando e porterà con sé due nuovi stilisti: Dago García e Luís Felipe Salamanca. É interpretato da Julián Arango.

El Cuartel: la Banda delle Racchie

“Cuartel” è l'appellativo con il quale Mariana, Anna Maria, Sofía, Sandra, Berta e Inesita, definiscono il loro gruppo di amiche. Ognuna di loro per l'aspetto, il modo di vestire, la golosità, l' altezza o la prorompenza viene discriminata all'interno dell'azienda, tanto da guadagnarsi l'appellativo di "Banda delle Racchie". Ma guardiamole un pò più da vicino una ad una:

Mariana è la cartomante del gruppo; donna simpatica, di bell' aspetto e dal modo di vestire alquanto originale e fuori moda; sa interpretare i tarocchi, prevedendo realmente quello che succederà nella vita della persona a cui li legge. Inizialmente assunta con la mansione di segretaria, Mariana verrà poi trasferita al centralino per permettere all' amica Anna Maria di fare esperienza in campo lavorativo, su consiglio della neo presidente Betty. É interpretata da María Eugenía Arboleda.

AnnaMaria è una donna molto complicata: ragazza bellissima e prorompente, ilare e tendenzialmente frivola e superficiale quanto fragile e ingenua; vive nell' ossessione di trovare un uomo per sistemare la sua vita e trovare un padre per Jimmy, il figlio che ha avuto circa nove anni prima. Inizialmente indifferente all' amore di Freddy dovrà alla


58 fine arrendersi ad un uomo profondamente innamorato che si era sempre prodigato per lei in ogni modo; tra scaramucce ed equivoci la loro storia d'amore avrà un ampio spazio all'interno della serie. É interpretata da Estefania Gómez.

Sandra è una ragazza occhialuta e scaltra; è dotata di un carattere determinato e deciso; ha sempre la battuta pronta ed è molto permalosa ed irascibile, il che la porterà spesso a battibeccare con la snob Patrizia Fernandez innumerevoli volte. É tra le poche a non avere flirts o amori durante il corso della serie, anche se trapela una sua attrazione per il vicedirettore Mario Calderon. É interpretata da Marcela Posada.

Sofía è una delle segretarie dell' area finanziaria dell' azienda. La vedremo prima come segretaria di Olarte, e successivamente del miglior amico di Betty durante la gestione di quest' ultima. É divorziata con due figli e perennemente alle prese con un ex marito impenitente che, oltre ad averla tradirta con la modella di sartoria Jenny Rodríguez, non le paga neanche gli alimenti, costringendola a grandi fatiche pur di mantenere la sua famiglia. Assieme alla grande amica Berta è sempre alla ricerca di nuovi e succulenti pettegolezzi e la sua lingua lunga spesso le causa richiami e pessime figure di fronte ai suoi capi. É interpretata da Paula Peña.

Berta è la segretaria di Gutierrez ed è la più impicciona del Cuartel, sempre pronta allo scherzo e allo sberleffo, quanto al pettegolezzo. É interpretata da Luces Velásquez.

Inesita rappresenta la mamma, la coscienza e la saggezza del Cuartel; Inesita non è solo il "grillo parlante" della banda, ma anche di tutta l'azienda. Abbandonata dal marito, si presenta al pubblico come una donna sola ed una gran lavoratrice: tutti nell'azienda la amano, la rispettano e la vedono come un punto essenziale di riferimento. É la collaboratrice di Hugo nel suo atelier; lui la adora e non lo nasconde, tra loro c'è molta complicità ed un grande affetto. É interpretata da Dora Cadavid.


59 Caterina Ángel

É un'amica di famiglia e grande P.R.: è lei che seleziona, sceglie e accoglie gli ospiti e gli invitati di fama internazionale che presenziano agli eventi più importanti dell' azienda. Caterina è una donna gioviale, molto carina ed esuberante; adora vivere e grazie al suo lavoro ha la possibilità di viaggiare spesso, di conoscere diverse persone, diverse culture, diverse tradizioni. É lei ad accogliere sotto la sua ala protettiva la piccola e introversa Beatriz e l' accompagnerà nella sua trasformazione; con Caterina Betty fuggirà a Cartagena per qualche giorno e ne diventerà la validissima assistente durante il concorso di Miss Colombia. In un paese stupendo ad un passo dal mare, Caterina convincerà Betty ad aprire i suoi occhi, ad accogliere gli altri nel suo mondo; la spingerà a farsi conoscere, ad avere fiducia in se stessa, nel suo buon cuore, nel suo corpo. A poco a poco, Beatriz farà largo ad una donna intelligente quanto divertente, interessante e sensuale, stregando addirittura un amico della stessa Caterina : Michel Doinell. Però, quando Betty si vede strappata da quel mondo incantato, vecchi rancori e ferite ancora aperte tornano ad angosciare la ragazza: è ancora Caterina a portarla all' Isola del Rosario per l' ultimo passo del suo cambiamento, cioè il perdono. Tornati a Bogotà la P.R. continuerà ad interessarsi e preoccuparsi per l' amica: orgogliosissima dei suoi nuovi traguardi, sarà onorata di coordinare "Rinnovamento", l'evento-collezione della nuova presidente dell' Ecomoda e, successivamente la consiglierà circa la proposta avuta da Michel e sul nuovo atteggiamento del signor Armando. Nell' ultimo episodio vedremo Caterina applaudire la felicità dell' amica come sua testimone di nozze, accompagnata da Nicola Mora. É interpretata da Celmira Luzardo.

Famiglia Pinzano

La famiglia di Betty è composta dai suoi genitori:

Doña Julia è una donna semplice, comprensiva e profondamente buona; una madre che si dedica orgogliosamente alla sua famiglia, che adora il marito (di cui sopporta ogni


60 lamentela) e sostiene costantemente la figlia, di cui stima la caparbietà, la sua sensibilità e la sua dolcezza. É interpretata da Adriana Franco.

Il signor Hermes, invece, è un padre molto protettivo, autoritario e brontolone. Lui è il capo famiglia, quello che deve prendere tutte le decisioni più importanti e che con la sua esperienza può indirizzare la figlia verso la retta via. Moralità, onestà, famiglia, senso della lealtà e dell'onore, modestia: questi sono i valori con i quali Hermes ha educato la sua bambina. Betty è il suo orgoglio e la sua vita: la vede infatti come un'anima candida, purissima, senza macchia, una bellissima principessa da difendere e proteggere; è lui l' uomo della sua vita, quello che la deve salvare dal male del mondo. Per la sua natura irascibile, Hermes sarà tenuto all'oscuro di una larga parte della vita di Betty. É interpretato da Jorge Herrera.

La famiglia Mendoza

I genitori di Armando rappresentano la classica famiglia ricca, un pò snob e sofisticata (vivono infatti a Londra), fatta di cocktails, di bridge e di gare di polo.

Roberto Mendoza è un uomo di alta levatura morale, che ha costruito dal nulla assieme all' amico Giulio Valencia una piccola azienda di moda che, dopo 35 anni, è divenuta tra le più solide e rinomate della Colombia. Uomo di grande esperienza, rettitudine ed onestà, Roberto è un padre attento, preoccupato, incerto quando il figlio Armando, immaturo ed inesperto, sale alla presidenza, ma, da bravo padre, decide di concedergli una grande opportunità per dimostrare a tutti quanto vale. É interpretato da Kepa Amuchastegui.

Margherita è una donna di classe, molto elegante e sicura si sé, scaltra e tenace, dotata di una grande forza d’animo e di una impareggiabile ferrea volontà. É la matrona, lei sa, vede e tesse silenziosamente le fila del “suo mondo”; sa sempre cosa fare e come ottenerla, sa quanto conta il suo parere (specie agli occhi del figlio), e non ne fa mistero. Armando è la sua luce e lei le sarà sempre accanto, per questo l' appoggerà fin da


61 subito: lo aiuterà nel suo sogno, rincuorando il marito e dando al figlio piena libertà di movimento e fiducia, ma non rinunciando mai al suo più grande sogno, cioè vedere il figlio sposarsi. Adora Marcella più di una figlia, secondo lei è la ragazza giusta per il suo Armando e non ne fa mistero; fa sempre di tutto affinché la relazione tra i due vada a buon fine e sarà lei la prima a sentirsi disgustata e amareggiata per l’amore clandestino di Armando e non si rassegnerà mai fino alla fine al mancato matrimonio: si scaglierà contro Betty ed il loro presunto amore, la taccerà di essere una traditrice, un’arrampicatrice sociale. Soltanto di fronte alla disperazione del figlio e al suo desiderio di fuggire dalla Colombia, la donna si arrenderà all’evidenza. É interpretata da Talú Quintero.

Freddy

É il fattorino dell’azienda: il suo compito è quello di portare documenti importanti alle banche, trasportare i vari campionari dalle fabbriche tessili, provvedere alla posta dell’area finanziaria, nonché sospirare le attenzioni della bella centralinista Anna Maria Fuentes, corteggiandola invano. Freddy è un ragazzo dal carattere solare e goliardico: ama l’allegria, la compagnia ed il ballo. É molto attaccato alla famiglia e in particolar modo alla madre (che non dimentica mai di chiamare durante le sue uscite), nonché al suo lavoro, tanto da spendere la maggior parte del suo stipendio nel comprare i capi d’abbigliamento dell’ Ecomoda. Suo amico fidato è il portiere Wilson. É interpretato da Julio César Herrera.

Wilson

É il portiere dell’ Ecomoda; dal cognome ignoto, attraverso i vari episodi, si scopre uomo gentile, disponibile e comprensivo, nonché dispensatore di buoni consigli verso l’amico Freddy. Nulla si sa circa la sua famiglia o i suoi interessi, dedica perciò la vita al lavoro; dormiglione e un po’ disattento, verrà spesso ripreso da Armando per la sua condotta lavorativa non proprio ineccepibile. Alla fine della serie, un dubbio si porrà di


62 fronte agli occhi del telespettatore su di un probabile amore segreto di Wilson. É interpretato da David Ramírez.

Saúl Gutiérrez

É il responsabile del personale dell’azienda; è l’unico tra i dirigenti ad essere sposato, ma questo non gli impedisce di intrattenere relazioni più “intime” con le impiegate, o aspiranti tali, dell' Ecomoda. É interpretato da Alberto León Jaramillo.

Michel Doinell

Incontriamo Michel nel momento della fuga di Betty dall' Ecomoda a Cartagena, quale amico francese di vecchia data di Caterina Angel. Uomo di grande fascino e dagli incantevoli occhi cerulei, Michel dimostra da subito un' umanità, una dolcezza ed una sensibilità unici nel comprendere la profonda depressione di una donna spenta, triste, quale era Betty al suo arrivo in quella splendida località. Incuriosito e pian piano affascinato dalla ricchezza interiore di Beatríz, Michel assisterà incredulo e compiaciuto a tutti i cambiamenti della ragazza, sentendosi sempre più vicino a lei. Michel continuerà ad accompagnare la ragazza in tutti i suoi ultimi spostamenti e, al momento della separazione, le regalerà una passeggiata notturna nella sua Chevrolet per darle la possibilità di salutare il mare, ricordandole che lì avrebbe sempre trovato un amico ansioso di rivederla. Michel tornerà in scena negli ultimi episodi, subito dopo la sfilata con l'intento di proporre un lavoro a Betty a Cartagena come dirigente di una catena di ristoranti, ma resosi conto dell'amore che lega molto profondamente Betty ad Armando, tornerà a Cartagena uscendo, almeno apparentemente, per sempre dalla sua vita. É interpretato da Patrick Delmas.

Alessandra Sing

Alessandra Sing farà il suo ingresso nella serie la mattina della sfilata "Rinnovamento", quale invitata speciale del Dr. Armando, che l'aveva conosciuta a


63 Caracas e al suo arrivo in azienda tutte le ragazze dell' Ecomoda rimarranno stupefatte. Interessata a conoscere la creatrice della nuova strategia imprenditoriale dell' Ecomoda, Alessandra conoscerà Betty e , inconsapevolmente, le darà delle informazioni molto interessanti sul nuovo Armando. Dopo la firma del contratto di negoziazione tra Colombia e Venezuela, Alessandra confesserà al Dr. Mendoza di attendere con ansia un suo ritorno a Caracas. Uscita di scena Alessandra, Armando è convinto di poter riconquistare la fiducia della donna della quale è profondamente innamorato, trattandola come un amico, per poterle dimostrare la sincerità dei suoi sentimenti. É interpretata da Scarlet Ortiz.

Le modelle dell' Ecomoda

Jenny Rodríguez rientra tra i personaggi negativi dell’Ecomoda: dotata di un bel corpo e di un fare da gatta morta che sfrutta a suo vantaggio per ottenere ciò che vuole, è una finta ingenua e calcolatrice, una ragazza molto sciocca, frivola ed impertinente. Divenuta l’amante di Efrain, il marito di Sofía, Jenny riesce ad entrare in Ecomoda con la speranza di calcare le grandi passerelle con i disegni di Hugo Lombardi. Si troverà, invece, a fare la modella di sartoria. Con i suoi capricci e le sue pretese oltre a distruggere il matrimonio di Sofía, attenta anche al rapporto tra Freddy e Anna María. Il suo personaggio non subirà mai nessun cambiamento durante la serie. É interpretata da Martha Isabel Bolaño.

Adriana Arboleda è una modella di fama internazionale; divenuta una dei volti d’eccezione della sfilate di Hugo, potremo ammirarla nuovamente a Cartagena e durante la sfilata “Rinnovamento”. Nella serie interpreta se stessa.

Claudia Helena Vásquez è la modella corteggiata da Armando durante il ricevimento di Rag Tela. Protagonista di alcune sfilate dell’Ecomoda ed essendo stata Miss Colombia 1996 la ritroveremo a Cartagena durante il concorso, partecipe entusiasta del cambiamento di Betty e della sua amicizia con il bel Michel. Nella serie interpreta se stessa.


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Karina Larson è l' ex fiamma di Armando; si palesa in azienda nei primi episodi, scongiurando l’amore di Armando dopo aver saputo dai giornali la notizia del suo imminente matrimonio con la bella dirigente dell’ Ecomoda. É interpretata da Angelly Moncayo.

Claudia Bolsch è una ragazza attraente, molto scaltra, sicura di sé e pericolosa e tenterà più e più volte di sedurre Armando. É interpretata da Verónica Ocampo.

3.2. Il mondo di Patty

Locandina della telenovela Il mondo di Patty

Il mondo di Patty (Patito Feo in originale spagnolo, cioè “Brutto Anatroccolo”) è una telenovela argentina nata da un'idea di Marcelo Tinelli, con la regia di Jorge Montero. É stata trasmessa nel suo paese di origine su Canal 13, mentre in Italia è stata trasmessa su Disney Channel a partire dal 9 giugno 2008 e su Italia 1 a partire dal 3 giugno 2009. La seconda stagione è iniziata su Disney Channel il 4 gennaio 2010; a partire dal 12 maggio 2010 Il mondo di Patty è andato in onda anche su La5, con le repliche della prima stagione. Dal 14 giugno 2010 sulla rete televisiva Disney Channel vengono trasmessi nuovamente gli episodi della prima e seconda stagione. L' ultimo episodio della serie è andato in onda su Disney Channel Italia il 21 ottobre 2010 e su Italia 1 il 6 febbraio 2011.


65 Nonostante il grande successo la serie è stata ripetutamente criticata sia da genitori che dagli insegnanti delle scuole sudamericane, sostenendo con fermezza che lo show è un pessimo promotore della discriminazione, o che in molti casi le bambine tendono ad imitare il comportamento ed linguaggio delle Divine, o formano dei gruppi in cui snobbano altre ragazze. Ne è una testimonianza come i fan argentini de Il mondo di Patty preferiscano seguire il modello dei cattivi, come Antonella, piuttosto quello dolce della protagonista (lasciando presupporre che sia lo stile di vita preferito dei teenager dell' Argentina); spesso, però, gli esperti sottolineano che il messaggio della serie è in realtà frainteso da parte del pubblico. Dopo le numerose critiche che ha subìto, la serie ha radicalmente cambiato la trama della seconda stagione: piuttosto che continuare a basare le storie sulla rivalità tra Antonella e Patty, ha preferito introdurre due nuovi personaggi, come Francesca e sua figlia Babi, e le storie ruotano proprio sulle loro vicende e sulle difficoltà che causano agli altri protagonisti. La prima stagione narra le vicende di Patricia Castro, soprannominata Patty, una ragazzina di 13 anni che dal suo paese di campagna, San Carlos de Bariloche nell'Argentina del Sud, si reca con la madre Carmen a Buenos Aires per ricevere i risultati di un'analisi, poiché soffre di un problema ai reni. Mentre è in ospedale il suo cagnolino Mati scappa e viene quasi investito da Leandro, padre segreto di Patty e direttore sia dell'ospedale che della clinica dove lei si sottoporrà a delle successive cure. Il trattamento richiede più tempo del dovuto e Leandro ospita Patty e la madre a casa sua. Questo preoccupa Bianca, che lo sta per sposare allo scopo di impossessarsi della sua fortuna, aiutata da Dorina e Paolo che si spacciano per la domestica e l'autista di lei. I tre inganneranno Leandro in tutti i modi possibili tentando di rovinare, come ha fatto in passato anche sua madre Inés, la relazione che c'è tra lui e Carmen. Patty nel frattempo si iscrive alla scuola della madre di Leandro la Pretty Land School Of Arts, che possiede un laboratorio in cui viene organizzato un musical. Patty entra a far parte del gruppo de ´Las Populares` (Le Popolari), formato da Giusy, Tamara, Sol, Santiago, Alan, Felipe e Matías. Questo gruppo si contrapporrà a ´Las Divinas` (Le Divine), il gruppo di Antonella, figlia di Bianca e rivale di Giusy e di Patty; il gruppo sarà formato da Pia, Caterina, Fabio, e Guido. Successivamente ne faranno parte anche Luciana e


66 Martina. Antonella è innamorata di Matías, come Patty, e proverà in tutti i modi possibili a rovinare la sua amicizia con lei, finché un giorno Antonella e Patty diventeranno amiche dopo aver capito di avere qualcosa in comune: entrambe sono cresciute senza un padre. In seguito, però, torneranno a essere nemiche, anche se non durerà a lungo. Andrés, un ex attore ingaggiato precedentemente da Carmen per fare ingelosire Leandro, scopre di essere attratto da lei e così cerca anche lui di allontanarla da Leandro. Fallendo nel tentativo di conquistare Carmen e perdendo credibilità ai suoi occhi, decide di fingersi suo fratello gemello e dice a tutti che Andrés è morto. Matías si accorge di essere innamorato di Patty e le chiede di diventare la sua ragazza: senza troppi pensieri lei accetta. La prima stagione ha dunque un lieto fine; Patty riesce ad avere una famiglia e a conquistare l'amore del ragazzo, e presto inciderà un disco. Nella seconda stagione Patty gode pienamente dell'amore dei propri familiari e di Matías. Le Popolari e le Divine partecipano al torneo interscolastico con una commedia musicale Le Popolari più Divine, rappresentando la Pretty Land School of Arts. Belinda, una famosa stella della musica, li vede esibirsi e propone loro di partecipare al proprio tour internazionale, che sta per iniziare, ma il rifiuto di Antonella, ora convertita in diva della musica pop, a collaborare con Patty sarà causa di aspri confronti fra i due gruppi per stabilire quale dei due dovrà supportare Belinda. Ben presto anche l'amore di Matías tornerà a essere una fonte di dissapori tra loro e tutto si andrà a complicare, essendo conteso, oltre che da Patty e Antonella, anche da Karina, una bellissima ragazza di un'altra scuola. Nuovi ragazzi e ragazze arriveranno alla Pretty Land School of Arts e i compagni già conosciuti dovranno affrontare situazioni complicate e spesso divertenti. La storia d'amore di Carmen e Leandro attraverserà il momento migliore soprattutto per merito della gravidanza di Carmen che prometterà solo momenti felici. Tuttavia, Carmen è molto ingrassata per via della gravidanza, sentendosi molto a disagio e Bianca userà questa sua debolezza per cercare di separarli. Carmen assumerà una bambinaia che si rivelerà essere una sorella di Bianca non riconosciuta. Apparirà poi la madre di Bianca, un'attrice e showgirl frustrata che aiuterà la figlia e la nipote Antonella a conseguire i loro obiettivi con ogni mezzo, ma non saprà dell'apparizione di questa figlia, dimenticata da tutti, dando luogo a complicazioni nella


67 vita di Bianca e di Antonella. Antonella e la sua famiglia attraverseranno momenti molto difficili a causa dell'arrivo della perfida matrigna di Antonella, Francesca, e di sua figlia Babi. Dopo diverse difficoltà Antonella riesce a far arrestare Francesca e a spedirla in carcere, ma Babi e sua madre si rivolgono a un mago, che fa perdere la memoria a Leandro, facendolo smarrire in una foresta. Matías tradisce Patty con Karina, e la ragazza inizia a soffrire per questo e anche per la sorte del padre, di cui si sono perse le tracce. Riesce comunque ad allacciare un ottimo rapporto d'amicizia con Bruno, che la sostiene e le fornisce una spalla su cui contare. Anche Antonella si riavvicina a Patty, ma per poco: infatti deve andare a trovare suo padre in Spagna, e affida a Patty il compito di badare a Bruno. Pia, Luciana e Caterina, invidiose delle attenzioni dell'amica verso Patty scattano delle foto che ritraggono semplici dimostrazioni di amicizia tra i due, che vengono però prese male da Antonella, che tornata a Buenos Aires lascia il fidanzato e litiga con l'amica. Nella foresta, Leandro viene salvato da Anna, che ha una storia simile a quella dell'uomo: 15 anni prima è stata portata nell'isola dalla sorella, invidiosa. Leandro ha perso la memoria e, non sapendo di avere una famiglia, si innamora di Anna. Dopo varie vicissitudini e tentativi di richiamare l'attenzione degli elicotteri sorvolanti la zona, i due riescono a ritornare in Argentina, ma Leandro non sa neanche come si chiama e non ha documenti, per cui viene arrestato assieme alla ragazza, ma riescono a fuggire e a ritornare a Buenos Aires, dove però tutte le TV del paese mandano in onda l'appello di Patty per ritrovare suo padre. Nonostante ciò, Leandro non riesce mai a vedere il suo volto in tv, a causa di varie traversie, per cui anche se si emoziona tanto alla vista di Patty, ritiene questa sensazione normale. Anna viene aiutata da una vecchia amica, che è anche psicologa e che ritiene il caso di Leandro estremamente complicato. Infatti, dopo aver scoperto che ha una figlia e una moglie, le due gli mentono (con l'intenzione di proteggerlo) su chi sia realmente. Carmen è partita per un viaggio, non potendo sopportare la scomparsa di suo marito. Inés e Patty vengono a sapere di Leandro e sono felicissime, fino a che non gli viene detto che ha perso la memoria. Bianca userà questo incidente di percorso per raccontare a Leandro che lei è sua moglie e Antonella sua figlia. Ma la commedia regge poco, e Bianca racconta all'uomo che aveva un fratello gemello, papà di Patty, e che Carmen lo ha ucciso. Intanto Leandro viene assunto come giardiniere e dopo qualche tempo


68 Carmen torna. Essa è però quella che soffre di più, venendo a sapere come stanno le cose. É molto gelosa di suo marito, e per questo non vede di buon occhio Anna, che però lo vuole solo aiutare, anche se i due sono innamorati. Carmen cerca più volte di raccontargli la verità, e quando lo fa, Leandro inizia a non fidarsi più di nessuno, non potendo ricordare nulla. A scuola c'è un concorso interscolastico e le coppie diventano Patty-Bruno, Antonella-Matías. Vince comunque Patty. Un giorno la ragazza, in piscina con le sue amiche, viene spinta nella vasca da Felicitas e da Guadalupe; sta per annegare ma Leandro la salva tempestivamente e per il grande spavento ricorda tutto. Le cose quindi ricominciano da dove erano finite: Antonella si rifidanza con Bruno, Patty diventa una cantante internazionale e Matías riesce a riconquistarla e Anna, che con l'aiuto di Leandro e Carmen manda in carcere la sorella, riesce a riavere una vita normale. Giusy e Guido tornano insieme perché capiscono che nonostante tutte le divergenze sono fatti l' uno per l'altra. Dopo tanti tentativi Fabio riconquisterà Tamara e insieme partiranno per New York, dove lei è stata chiamata a fare la modella. Alan e Caterina sempre insieme e Pia troverà l'amore in Viny. Gonzalo si innamorerà di Felicitas e si metteranno insieme. Nonostante i litigi con Felipe, Luciana si innamorerà di lui e formeranno una coppia, così come Camillo e Belén, mentre la gemella di quest'ultima tornerà da Santiago.5 3.2.1. Personaggi6 Patrizia (Patty ) Castro Patty è la protagonista della serie, una ragazzina di 13 anni di provincia; è bruttina all'apparenza, ma possiede un grande talento vocale. Da San Carlos De Bariloche, si trasferisce a Buenos Aires per un problema ai reni e per caso incontra per la prima volta suo padre, Leandro. Alla fine riesce a realizzare tutti i suoi sogni, ovvero ricongiungersi con il padre, fidanzarsi con il ragazzo che ha sempre amato (Matías) e vincere la sua paura di esibirsi nel canto, arrivando addirittura ad incidere un disco di successo. Fa subito amicizia con le Popolari e diventa il capitano del gruppo, essendo sempre disponibile e gentile, anche se la sua eccessiva bontà spesso le causa parecchi problemi. 5 http://it.wikipedia.org/wiki/Il_mondo_di_Patty, [19/12/2011]. 6 http://it.wikipedia.org/wiki/Personaggi_de_Il_mondo_di_Patty, [20/12/2011].


69 Ha alcune brevi relazioni con Lucas, ma nella seconda stagione conosce un principe immaginario che la fa diventare molto carina e andrà a convivere con Matías. É interpretata da Laura Natalia Esquivel. Antonella Lamas Bernardi Ha 12 anni. É la leader delle Popolari e l'ex ragazza di Matías. Ambiziosa, piena di talento e appassionata di moda, incide un disco e firma una linea di abbigliamento; è molto invidiosa di Patty e per questo la odia profondamente, anche se in alcuni periodi riescono ad essere più o meno amiche. Riesce a fidanzarsi con Nicolás nella prima stagione e alla fine della seconda stagione invece si fidanza con Bruno con cui scappa a causa dei contrasti con Francesca. Antonella diventa una cantante famosa, ma a metà della seconda stagione perde la sua celebrità a causa di Francesca, celebrità che recupera di nuovo con le Divine e Patty, e resterà accanto a Bruno. Antonella è la secondogenita di Bianca, quindi la sorella minore di Fabio. É interpretata da Brenda Asnicar. Matías Beltrán Ha 15 anni. É il ragazzo di Patty, ex di Antonella, Karina e Luciana ed è il fratello minore di Giusy e migliore amico di Fabio. Sta per realizzare il suo sogno, cioè giocare nel Barcellona, trasferendosi in Spagna assieme a tutta la sua famiglia, ma prima di partire gioca una partita di calcio assieme ai suoi amici e si rompe una gamba, annullando così tutti i suoi piani. Deciderà nella seconda stagione di dedicarsi al mondo del calcio e del cinema. Frequenterà un corso di regia in cui conoscerà Karina, a cui piace e che sarà una delle sfidanti del concorso che si terrà nella Pretty Land School. É interpretato da Gaston Soffritti. Carmen Castro Santini Ha all'incirca 33 anni. Carmen è la madre di Patty e l' ex fidanzata di Leandro. Lavora nel bar della scuola e per un certo periodo di tempo a "Ballando per un Sogno" come coreografa. Durante la prima stagione si fidanza con Andrés e poi con il suo gemello Federico (che altri non è che Andrés). Nella seconda stagione invece, riesce a


70 sposare Leandro, dopo aver avuto da lui un altro figlio, Giacomo. In seguito alla gravidanza soffre di sovrappeso, ma grazie ad una pozione di Socorro torna magra. É interpretata da Griselda Siciliani Josefina (Giusy) Beltrán Ha 15 anni. É la sorella di Matías e la migliore amica di Patty, Sol e Tamara. Si innamora del bel Guido; quando riesce a stare insieme a lui, vengono fuori molti problemi, come l'antipatia del padre di Giusy verso Guido, e l'arrivo di Gonzalo, un nuovo ragazzo che s'innamora subito di lei. Nella seconda stagione ha un incidente che le causa la perdita momentanea della vista. Dopo che Gonzalo, essendo ancora innamorato di lei, si finge un altro per farla innamorare, Giusy, anche dopo aver scoperto l'inganno, decide di concedere al ragazzo un'altra possibilità. Successivamente quando Guido si mette con Tamara, Giusy si rende conto di non averlo mai dimenticato, scatenando le ire di Gonzalo. Terminato il rapporto con quest'ultimo, Giusy si finge Revenge, una ragazza che frequenta il blog di Guido, da cui egli rimane affascinato. Il ragazzo però, dopo aver scoperto la sua vera identità, arrabbiato decide di troncare ogni rapporto con lei. Giusy non riuscendo a dimenticarlo, decide di andare a parlagli. I due, in seguito ad un chiarimento, si riconciliano e finalmente si fidanzano di nuovo dopo che Giusy si rende conto che Guido è sempre stato ed è ancora il grande amore della sua vita. Migliore studentessa della Pretty Land School, si dimostra nel corso della serie insofferente alle ingiustizie e di grande carattere, tanto da sviluppare nei confronti di Antonella una forte antipatia, arrivando a soprannonimarla "Tontonella". Alla fine della seconda serie diventa una famosa scrittrice. É interpretata da Thelma Fardin. Caterina Artina Ha 14 anni. Ragazza di Alan, amica di Luciana, migliore amica di Pia. A differenza delle altre “Divine” prova simpatia per le “Popolari”. Inizierà a lavorare come cameriera assieme a Patty per dare un sostegno economico alla propria famiglia, caduta in rovina a causa di alcuni investimenti sbagliati ma, odiando lavorare, creerà un logo di abbigliamento chiamato "Le Divine". Nella seconda stagione si innamorerà dei Benitez. É interpretata da Camila Salazar.


71 Bianca Bernardi Ha 32 anni. Bianca è elegante e raffinata, ama Leandro e odia Carmen. É la madre di Fabio ed Antonella; è stata sposata con Leandro, ma il matrimonio viene considerato nullo poiché la donna legalmente è ancora sposata con Roberto, il padre dei suoi figli. Nella seconda stagione va in prigione per un lungo periodo per colpa di Francesca, matrigna di Antonella e novella sposa di Roberto. Uscita di prigione, diventa grassa per colpa di Socorro e partecipa ad una serie interpretando una maestra un po' particolare e facendo pubblicità per bambini. Alla fine si riconcilia con Roberto. É interpretata da Gloria Carrá. Inés Ginóbili de Díaz Rivarola Ha 66 anni. Inés è la madre di Leandro, la nonna di Patty e Giacomo, zia e madrina di Chicco e la direttrice della Pretty Land School Of Arts. Raffinata e colta, all'inizio odia Carmen perché non la ritiene la donna giusta per suo figlio: è stata lei la causa della separazione tra suo figlio e Carmen, 14 anni prima. Si vede con il capo di una casa discografica, Pedro, con cui si sposa alla fine della serie. É interpretata da Marcela López Rey. Tamara Valiente Ha 14 anni. Tamara è una ragazza tranquilla, dolce e timida che odia i litigi e gioca a hockey. Ragazza di Fabio, ex di Viny e di Guido. Ha avuto l'opportunita di girare un film assieme a Juani Mirò. Nella seconda stagione attraversa un periodo di crisi in cui si veste dark poiché si sente abbandonata sia da Fabio sia dalle Popolari; viene rapita da Evaristo, un ragazzo ossessionato da lei, ma infine viene salvata da Leandro. Nella seconda stagione, Tamara e Guido hanno una relazione, ma lui si scopre ancora innamorato di Giusy. Alla fine si rimette con Fabio. É interpretata da Eva Quattrocci. Luciana Menditegüi Ha 16 anni. Ragazza di Felipe, ex di Gonzalo. Per un tempo è stata innamorata del professore di musica (Chicco). Ha buoni gusti, è una ragazza di classe, fine ed educata e vorrebbe fare la modella. Ingannerà Giusy per riprendersi Gonzalo, ma appena verrà


72 scoperta, darà la colpa alla madre con cui si era precedentemente organizzata. Impulsiva, di carattere e personalità, all'inizio era amica di Martina, ma poi le due litigheranno, e Martina lascia la Pretty Land, e sarà grandissima amica di Antonella, Pia e Caterina. É attratta da uomini più grandi come il professore Barcaroli e Germano. É interpretata da Nicole Luis. Sol Démini Ha 15 anni. Sol è una ragazza dolce e sensibile, amica fidata e comprensiva. É la ragazza di Santiago e l'ex di Camillo, la migliore amica di Tamara, la figlia adottiva di Diana. Nella seconda stagione scopre di avere una sorella gemella, Belén con cui inizialmente non andrà d'accordo, ma presto imparano a volersi bene. Quando, in seguito verrà a sapere da Antonella che i suoi genitori di sangue sono morti, Sol si arrabbierà molto con Diana per averle nascosto le sue vere origini e le due interrompono ogni tipo di legame affettivo. É interpretata da María Sol Berecoechea. Pia Sanetti Ha 15 anni. Figlia di Lourdes, ragazza di Bruno, ex di Gonzalo,Vini e Alan. Invece di dire le cose in faccia, Pia trama sempre nell'ombra perchè vorrebbe essere una leader. É interpretata da Camila Outon. Fabio Lamas Bernardi Ha 16 anni. Fabio è il figlio di Bianca e Roberto, fratello maggiore di Antonella e ragazzo di Tamara, ma ex di Guadalupe e di Emma. Fa parte degli Skratch. Sogna di diventare un dj ed è il migliore amico di Matías. Fa innamorare Guadalupe facendola trasferire dalla Spagna, ma è costantemente innamorato di Tamara, infatti appena la vede uscire con Viny si ingelosisce molto e lascia Guadalupe. Alla fine si mette con Tamara e va a New York con quest'ultima che ha ottenuto un lavoro come modella. É interpretato da Brian Vainberg.


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Fito Bernardi Ha 30 anni. Zio di Antonella e Fabio, fratello di Bianca e Socorro. Fa l'animatore alle feste ed è il professore di danza della scuola. É molto simpatico e comprensivo e cerca sempre di fare ridere la gente con barzellette poco divertenti. Nella seconda stagione si innamora di Anna e lotterà per lei contro il suo collega Ernesto. É interpretato da Matías Alé. Socorro Lamas Bernardi Ha all'incirca 30 anni. É la sorella gemella di Bianca e dunque zia di Antonella e Fabio; è la bambinaia di Giacomo e inoltre è una specie di maga: fa un sacco di incantesimi a scopo benefico, ma molti di questi creano solo problemi e così per un certo periodo se ne andrà da casa di Patty; decide poi di rinunciare ai suoi poteri in seguito alla scomparsa di Leandro. Da piccola è stata abbandonata da sua madre Susana. É interpretata da Fabiana García Lago. Francesca Serrano Dupresse Ha 30 anni. Matrigna di Antonella e Fabio, nuova moglie di Roberto; madre di Barbara "Babi" ed ex fidanzata di Leandro; dice a quest' ultimo che Babi è sua figlia solo per avere i suoi soldi. Cerca di far assumere un'altra identità a Leandro con un mago e causa poi l'incidente aereo. Francesca è senza cuore, comanda a bacchetta Antonella e vuole che sua figlia Babi prenda il suo posto. Viene arrestata insieme alla figlia, grazie ad un piano di Antonella. É interpretata da Verónica Vieyéras. Barbara (Babi) Serrano Dupresse Ha 17 anni. Sorellastra di Antonella e Fabio e, figliastra di Roberto, ex fidanzata di Bruno e figlia di Francesca. Fa parte delle Divine, diventa subito molto amica di Guadalupe e vuole assomigliare ad Antonella. Insieme alla madre finge di essere figlia di Leandro, ma l'uomo scoprirà l'inganno grazie ad Antonella, che gli darà una ciocca di capelli di Babi da analizzare. Babi non è affatto gentile con Antonella e Patty, infatti


74 sarà per colpa sua se Matías e la ragazza si lasceranno per un periodo, anche se per un po' ospiterà quest'ultima a casa sua e la tratterà come una sorella per ingraziarsi Leandro. Quando Leandro scompare pensa che sia morto e lo dice a Bruno. É interpretata da Valentina Rivero. Guido Leinez Ha 16 anni. Ragazzo di Giusy; ed ex di Tamara e di Luciana. Nella prima serie Guido è il classico ragazzo presuntuoso e pieno di sé; Giusy è la prima ragazza di cui s'innamora veramente e farebbe qualsiasi cosa per lei, per questo è entrato molte volte in conflitto con Gonzalo, visto che anche a lui ne è innamorato. All'inizio il padre di lei non accetta la loro relazione, ritenendo Guido un ragazzo troppo emancipato per Giusy, ma con il tempo li capirà e lo accetterà. É il migliore amico di Matías e Santiago e fa parte del gruppo degli Skratch. Adora la moda e il rugby. Guido è sempre alla moda; infatti per un certo periodo farà il modello e si fidanzerà con la bellissima modella Carolina Vilchis ma la loro storia durerà poco. É interpretato da Santiago Talledo. Giacomo Díaz Rivarola Ha 1 anno. Fratello minore di Patty, figlio di Carmen e Leandro. É interpretato da Maty Suempa. Francesco (Chicco) Ginobili Ha 22 anni. Chicco è il figlio di Anna, il cugino di Leandro e il nipote di Inés; si fidanza con Emilia, l'ex insegnante di danza. Assume l'identità di un suo amico, Eugenio Barcaroli, per introdursi nella Pretty Land e riavere la sua parte di eredità che Inés ha ricevuto al suo posto. Esce di scena partendo per gli Stati Uniti, dove si trova Emilia. É interpretato da Nicolás D'Agostino. Anna Ginobili Ha 50 anni. Sorella di Inés, zia di Leandro e madre di Chicco. Per molto tempo è vissuta nella povertà poiché il marito defunto di Inés aveva detto a quest'ultima che la


75 sorella era morta, escludendola così dalla linea ereditaria. É interpretata da Vanesa Villafane. Roberto Lamas Ha 47 anni. É il padre di Fabio e Antonella e il marito di Bianca; è detenuto in Spagna. Ritorna negli ultimi episodi della seconda stagione, gestisce un ristorante e diventa molto amico di Carmen, di cui inizialmente si infatua. Si è sposato con Francesca in seconde nozze. É interpretato da Carlos Issa. Susanna Bernardi Ha 48 anni. É la madre di Bianca, Fito e Socorro. Attrice e showgirl frustrata, aiuta la figlia Bianca e la nipote Antonella a raggiungere tutti i loro obiettivi. Ha abbandonato Socorro quando era piccola, perché voleva solo due figli mentre lei era la terza e, inoltre, la ritiene un' incapace. Susanna esce di scena dicendo alla famiglia che parteciperà ad una telenovela in Colombia, e non farà più ritorno a casa. É interpretata da Mimí Lalá Ardú. Mercedes Bernardi Ha 53 anni. Zia di Bianca, Fito e Socorro, prozia di Antonella e Fabio, è una donna molto solitaria, molto devota e abita a Monaco. Mercedes possiede un enorme patrimonio e per questo Bianca le dice che sua nipote Antonella è una novizia; arrivata a Buenos Aires la zia è contenta di conoscere Antonellina (lei la chiama così) nelle vesti di suora e dice che la ragazza è la sua nipotina preferita, mentre prima il suo nipote preferito era Fito. É interpretata da Victoria Aragón. Belén Démini Ha 15 anni. É la sorella gemella di Sol e inizialmente un'amica di Antonella. Compare nella seconda stagione; è un appassionata dello stesso programma di cucina di Santiago e dapprima entra nelle Divine. Ha una relazione proprio con Santiago e questo porterà ad un litigio con Sol, visto che anche lei è stata con il ragazzo, ma dopo che le


76 due gemelle si sono riconciliate, entra nelle Popolari. Dopo la gara di ballo si fidanza con Camillo. É interpretata da María Belén Berecoechea. Santiago Peep Maria Rodriguez de Marcoledo Ha 14 anni. Ragazzo di Sol, ex di Belén, ottimo cuoco, miglior amico di Guido. Non è molto coraggioso e all'inizio si innamora di Patty. Passa il suo tempo in cucina in compagnia di tv, playstation e Wii fit. Gestirà un ristorante. É interpretato da Nicolás Torcanowski. Alan Tecrina Ha 15 anni. Ragazzo di Caterina. Per un tempo è stato fidanzato con Giusy e poi con Pia. Amico di Matías, fa parte del gruppo degli Skratch; è colto e riflessivo ed è il saputello del gruppo. É interpretato da Nicolás Zuviría. Gonzalo Molina Ha 16 anni. Ragazzo di Felicitas; ex ragazzo di Giusy e Luciana, fratello di Bruno e fa parte degli Skratch. Nella seconda stagione, durante il periodo in cui Giusy è cieca, Gonzalo si finge un ragazzo di nome Martín e scappa con lei a Cariló. Avrà un' ulteriore occasione con Giusy, ma la sprecherà a causa della sua gelosia nei confronti di Guido. Pur ritenendola l' amore della sua vita, a malincuore Gonzalo è costretto a lasciare Giusy dicendole che in realtà non può lasciarla, perché lei non è mai stata con lui. Si rimetterà con Luciana e anche con Pia, ma alla fine starà con Felicitas. Gonzalo è molto estroverso e spicca per la sua astuzia. É interpretato da Juan Manuel Guilera. Lucas Vetrano Ha 15 anni. Nuovo allievo della scuola, consegna le merende a domicilio. S' innamora di Patty ascoltando la sua voce mentre canta, ma alla fine della seconda stagione si fidanzerà con Carina. Lucas è molto gentile e buono e avrà molti scontri con Matías. É interpretato da Luciano Ruiz.


77 Felipe Sanchez Ha 14 anni. Ragazzo di Luciana, amico di Santiago e di Matías; quando si trova in situazioni imbarazzanti inizia a balbettare. Molto timido, trascura la scuola ed ama molto praticare le arti marziali e fare i tuffi. É interpretato da Rodrigo Nelilla. Bruno Molina Ha 16 anni, fratello di Gonzalo Molina, fidanzato con Babi, ex di Antonella e Pia. Bruno è un ragazzo dolcissimo. Nella seconda stagione si fidanza con Antonella e insieme scapperanno per tenerla lontana da Francesca e la figlia Babi. É interpretato da Andrés Gil. Emanuele Ha 16 anni. É un nuovo alunno della Pretty Land School of Arts e piacerà sia a Giusy che a Tamara. É interpretato da Juan Pedro Lanzani. Felicitas Olga Ha 15 anni. Olga inizialmente è stata scelta assieme a Wendy come nuovo elemento delle Divine, ma quando Luciana racconta ad Antonella che Felicitas ha dato un bacio a Matías, viene cacciata. Alla fine si metterà con Gonzalo; è spesso succube di Guadalupe, che all'inizio la tratta più come una serva che come un'amica. É interpretata da Olivia Molina. Wendy Dorelano Ha 15 anni. Nuova Divina, adora il gossip ed é la migliore amica di Felicitas. Ammira Antonella per la sua personalità forte e all'inizio diventano delle buone amiche, ma un po' la invidia perché sa cantare e ballare meglio, anche se non vuole ammetterlo. É interpretata da Brenda Chichlowsky González.


78 Guadalupe Villano de Bontarello Ha 15 anni. Nuova alunna e una nuova Divina. É stata fidanzata con Fabio anche se lui pensa ancora a Tamara. É sempre in competizione con Tamara tanto da farle organizzare con Felicitas scherzi di pessimo gusto ai suoi compagni. Diventerà molto amica di Babi. Tenterà di far affogare Patty e con questo episodio Leandro, che cercherà di salvarla, riacquista la memoria. É stata fidanzata con Alan, ma in realtà non era innamorata di lui, era solo per far ingelosire Fabio. Alla fine si metterà con Ringo. É interpretata da Julia Middleton. Nicolás Ivanichivic Ha 21 anni. Falso fratello di Bianca, ex di Milagros, di Emma e di Antonella ex manager degli Skratch. Emma è riuscito a stregarlo per un po' di tempo e questo ha dato fastidio ad Antonella. Considerava Antonella una bambina ma poi si innamorerà di lei. Alla fine della prima stagione se ne andrà definitivamente per dimenticare Antonella. É interpretato da Rodrigo Guirao Díaz. Laura Beltran Madre di Matías e Giusy e amica di Bianca, Lourdes e Diana. Stravede per Patty come ragazza di Matías per il suo buon cuore, cosa che invece non può vedere in Antonella. É interpretata da María Bassi. Diana Demini e Lourdes Sanetti Amiche di Bianca, innamorate di Andrés. Lourdes Sanetti è la madre naturale di Pia, mentre Diana Demini è la madre adottiva di Sol e sposerà Andrés. Sono interpretate da Giuseppa Leoni e Bruna Bacci. Majo É una spia ingaggiata da Angela che si finge cameriera e sorella malvagia di Anna. Lavorerà a casa dei Molina e poi a casa dei Castro-Díaz Rivarola. Odia Anna e ama Andrés. É interpretata da Anabel Cherubito.


79 Emilia Emilia è l'insegnante di danza della Pretty Land School of Arts. Si fidanza con Chicco Barcaroli. É anche molto amica di Leandro. É interpretata da Florencia Ortiz. Anna Innamorata di Leandro: quando quest' ultimo perde la memoria starà con lui. Ha una sorella che, per gelosia in passato ha tentato di ucciderla (Angela), e l'ha costretta a fuggire, facendola vivere nella selva; lì salva e si prende cura di Leandro. Odia Majo. É interpretata da Anna Favella. Ashley Migliore amica di Carmen, fidanzata di Esteban e madrina di Giacomo. Molto dolce e sincera, cerca sempre di aiutare Carmen a prendere la decisione migliore per lei. É interpretata da Valentina Bassi. Andrés Olivieri Inizialmente é ingaggiato da Bianca per allontanare la donna da Leandro, poi Andrés si innamora davvero di Carmen ma, la donna non lo ama; in seguito l'uomo decide di fingere la sua morte e far comparire suo fratello gemello, Federico, che mostra un altro carattere e Carmen, per ripicca contro Leandro, decide di sposarlo ma, poco prima delle nozze, lei confessa a Federico di amare Leandro, così lui finge di avere un attacco d'asma fatale. É interpretato da Diego Ramos. Dorina e Paolo Scagnozzi di Bianca, lui é l'autista e lei la domestica. Quando Bianca viene arrestata scappano lasciando Antonella e compari nelle grinfie di Francesca. Nella prima serie Dorina è innamorata di Andrés, mentre Paolo è innamorato di Bianca. Sono interpretati da Lucía Pérez e Martín Bossi.


80 Pedro Achaval Produttore discografico della PA Disc e fidanzato di Inés; è geloso del rapporto tra lei e Germano. Farà realizzare il sogno di Patty e di Antonella di incidere un disco. É interpretato da Guillermo Marcos. Germano Segretario della scuola, ex fidanzato di Emilia e spasimante di Inés, con la quale ha avuto una relazione segreta in passato. É interpretato da Luciano Cáceres. Camillo, Emanuele e Ignazio Benítez Sono tre fratelli che gestiscono un' osteria nel paesino di campagna in cui andranno a vivere per un periodo Antonella e Bruno quando scappano da Francesca. Sono interpretati da Cristián Belgrano, Santiago Gomez e Lucas Verstraeten. Viny, Damián, Pepito e Ringo Hanno 16 anni. Sono nuovi nella Pretty Land School. Alle Olimpiadi di Ballo, Viny farà coppia con Guadalupe e Ringo con Felicitas. Sono interpretati da Valentín Villafane, Leonel Deluglio, Lucas Velazco e Diego Treu. Consuelo É la nuova insegnante di recitazione della Pretty Land School of Arts. Verrà corrotta da Antonella per vincere il concorso tra i due gruppi. Avrà una storia con Germano che Consuelo poil lascerà perché conosce un attore molto bello e accetta di andare di seguirlo in Spagna, in Colombia e negli Stati Uniti. Stima molto Antonella per la sua forte personalità e odia Patty perché secondo lei è troppo brutta per entrare nel mondo dello spettacolo. É interpretata da Vanessa Guzmán. Emma Taylor Ha 17 anni. Ex ragazza di Nicolás, quando arriva nella scuola diventa amica di Antonella, ma dopo non potranno neanche guardarsi. É una ragazza smorfiosa e viziata


81 dal padre, che ha messo in carcere il padre di Nicolás perché quest'ultimo gli aveva rubato dei soldi essendo uno degli uomini più ricchi degli stati uniti.É interpretata da Carla Rivero.

3.3. Niní

Locandina della telenovela Niní

Niní è una telenovela argentina trasmessa tra il 2009 e il 2010 su Telefe. Doppiata anche in lingua italiana, regolarmente trasmessa dal 15 novembre 2010 al 3 giugno 2011 su Disney Channel, dal 13 giugno 2011 viene mandata in onda sul canale Italia 1 e dal 14 novembre 2011 su Boing. In Argentina, le puntate sono solo 128, mentre in Italia 137 per esigenze televisive: in Argentina hanno raggruppato le ultime puntate per anticipare il finale della serie di qualche giorno. La serie è stata girata a partire dei primi mesi del 2009 fino al 13 febbraio 2010. É una serie nata da un' idea di Florencia Bertotti (la protagonista Niní) e Guido Kaczka, con la regia di Jesús Braseras e la sceneggiatura di Jorge Chernove e Gabriela Fiore. I produttori della serie sono Guido Kaczka, Florencia Bertotti e Martín Kweller. Questa telenovela è sfociata in una produzione teatrale: tutti i personaggi che sono sul palco cantano e ballano le canzoni che sono state trasmesse nel programma; la prima presentazione di questo spettacolo ha avuto luogo il 24 gennaio 2010. Niní racconta la storia di Nina Gómez, una ragazza innocente, molto distratta, spontanea e con un grande cuore, cresciuta sola con suo nonno, il giardiniere dell'ambasciata dove vivono. La vita di Niní cambia con l'arrivo del nuovo


82 ambasciatore, Tomás Parker, un giovane ordinato e distaccato. Parker arriva alla villa accompagnato dalla sua ambiziosa segretaria Celina e dai suoi quattro figli adottivi che, nati in diversi paesi, formano una famiglia eterogenea e molto particolare. Niní, che si affeziona subito ai ragazzi, deve superare vari ostacoli per rimanere nell'ambasciata vicino a loro tanto da cambiare la propria identità e diventare Nicolás (Nico), il nuovo autista dell'ambasciatore. Niní e i ragazzi di Tomás diventeranno grandi amici; si sviluppa quindi una trama dove Niní, con la sua sensibilità e la sua luminosità, arriva al cuore dei Parker, trasmettendo dei valori che né il potere né il denaro possono ottenere: libertà, amore e un umorismo fuori dal comune. Niní dopo varie peripezie riuscirà a conquistare il cuore di Tomás grazie alla sua bontà, però la loro storia verrà complicata da Celina e Victor, fratello di Celina, innamorati rispettivamente di Tomás e Niní. Oltre a loro, a complicare la storia ci saranno la bontà di Niní e la freddezza di Tomás, che nonostante siano le principali caratteristiche dei due protagonisti e non siano dei difetti, intralceranno la storia d'amore. Inoltre nella serie troviamo altre storie tra cui quella di Vicky e Sebastián, Carmen e Angelo, Martín e Lola che riusciranno a stare bene solo nel finale e quella di Chow e Tony, inizialmente felice e in seguito intralciata da Andy. Infine tutte le coppie si mettono insieme, ma al momento del matrimonio tra Niní e Tomás, Victor smaschera Nicolás (Niní), ma per fortuna tutto si sistema e Niní e Tomás si sposano felicemente.7

3.3.1. Personaggi8 Niní É una ragazza un po' goffa e maldestra e quando diventa nervosa inizia a dire cose senza senso; le sue tasche sono sempre piene di oggetti, che appaiono insignificanti ma che le serviranno per più di uno scopo. Odia qualsiasi tipo di ingiustizia e il danneggiamento della natura; si da spesso la colpa di varie cose che accadono nella sua vita e infatti le parole che ripete più spesso sono “scusa, scusa”. É interpretata da Florencia Bertotti. 7 http://it.wikipedia.org/wiki/Nin%C3%AD, [22/12/2011]. 8 http://it.wikipedia.org/wiki/Personaggi_di_Nin%C3%AD, [22/12/2011].


83 Thomás Parker É il protagonista maschile. É innamorato di Niní (anche se inizialmente non lo vuole ammettere); ha dei figli: Martín, Chow, Chama, Cecilia, ed è il nuovo ambasciatore. Ha 32 anni, è alto, bello, intelligente, determinato, tenace, capace di lasciare tutto per inseguire un sogno. É avvocato e diplomatico, proprio come suo padre e suo nonno. Nonostante abbia assecondato le volontà della famiglia, Thomás è cresciuto ed istruito in diversi paesi e ha maturato un’attenzione spiccata verso il sociale e sviluppato una personalità molto sensibile. Piuttosto giovane si sposò con la sua ragazza di sempre, Fernanda, con la quale sognava di avere una casa con molti bambini. Decisero di adottare bambini provenienti da diverse zone del mondo, sebbene questo fosse sempre stato un progetto più di suo che di Fernanda che, dopo qualche tempo, decise di accettare un’offerta di lavoro molto importante che l’ha portata lontano dallo sposo e dai loro bambini adottivi. É interpretato da Federico Amador. Celina Martínez Paz É l'antagonista, ha 32 anni ed è la segretaria personale di Thomás Parker. I due erano vicini di casa e frequentavano la stessa scuola. Celina è sempre stata innamorata di lui e del potere che detiene in qualità di capo. É una donna tanto bella, raffinata e seduttrice quanto bugiarda ed ingannevole. É calcolatrice ed ha un particolare fiuto per gli affari, gli imbrogli e “i fatti quotidiani” all’interno della politica, come li chiama lei. I bambini la rendono nervosa: il suo più grande sogno, infatti, è quello di trovare una governante che si prenda cura dei ragazzi mentre lei tenta di trovare un posto nel cuore del duro Thomás. É una manipolatrice e dietro ai suoi modi apparentemente gentili e all' estrema efficienza, questa ambiziosa assistente gestisce la carriera e gli impegni dell'ambasciatore, esercitando una costante influenza su di lui. Ha un grande segreto: sei anni prima abbandonò una figlia appena nata che si scoprirà essere, Cecilia la figlia adottiva di Thomás. Non ha avuto una vita facile e questo giustifica il suo comportamento. É interpretata da Paula Morales.


84 Martín Parker Ha 18 anni, è fisicamente attratto da Sofía ma innamorato di Lola. É argentino e adora le motociclette, sebbene suo padre gli abbia categoricamente proibito di salirci. É un tipo a dir poco esplosivo e quando deve dire quello che gli sta passando per la testa non ci pensa due volte perché è incapace di valutare le conseguenze delle sue parole o delle sue azioni. Il più delle volte finisce col farsi del male o farne a qualcuno. Colleziona modellini di automobili, è un bravo disegnatore e mostra grande abilità nel parlare le lingue straniere. É suscettibile e ribelle ma ha anche uno spiccato senso dell’umorismo. Il suo debole è di non riuscire a trattenersi e molte volte la sua indole gioca a suo sfavore. É un ragazzo indomabile e non può essere facilmente fermato. Quando hanno cercato di rimandarlo a Santa Juliana per punizione, durante il viaggio, scopre il segreto di Niní e imparerà a controllarsi. É interpretato da Juan Manuel Guilera. Chow Parker Ha 15 anni, è coreana (del sud), all'inizio non sopporta rimanere all'ambasciata e vuole tornare in Danimarca ma poi si innamora di Tony, dopo che il suo fidanzato inglese la lascia. Parla alcune lingue, sebbene non è molto spigliata in nessuna di queste: tedesco, catalano, cinese, francese, inglese, italiano, portoghese e coreano. É una fan dei Beatles, ha buona testa per gli indovinelli, è vanitosa ed egocentrica. Può essere cattiva quando vuole e un genio allo stesso tempo. Ha una buona memoria e perciò è in grado di memorizzare ogni informazione, leggendola soltanto una volta. Qualunque cosa ascolti, non la dimentica: questa abilità le permette di essere brava in molte cose. La sua bellezza esotica ha portato i componenti dell'ambasciata a darle il soprannome di "Principessa Orientale". Conosce perfettamente le arti marziali ed è specializzata in autodifesa, tuttavia non mette in pratica questa sua capacità nella vita, a meno che non sia costretta ad usarla. La sua migliore amica è Lola. É interpretata da Melanie Chong.


85 Chama Chan Parker Ha 9 anni, è innamorato di Zoe. Lui rappresenta l’aria, la spiritualità, il misticismo. Africano, nato in Tanzania, a Kaguera, nel paese di Freddy Mercury, di cui è anche fan. Chama è fan anche di Michael Jackson, infatti nelle sue esibizioni imitava alcuni suoi passi e cantava a ritmo delle sue canzoni. É allergico alla foglia d’alloro; salta la colazione e fa esercizi di meditazione. É sonnambulo, parsimonioso, il più sensibile di tutti e si fa spesso la pipì addosso. In alcuni episodi si evince che ha un potere taumaturgico nelle mani che però non funziona a suo comando. A causa del suo carattere, è difficile per lui identificare l’ironia ed il sarcasmo. I suoi tempi sono lenti, specialmente se paragonati a quelli dei suoi fratelli che corrono sempre da un posto all’altro. Incapace di far del male ad una mosca e rischierebbe di mettere in pericolo la sua stessa vita pur di evitare che si facciano male gli altri. Ama tutti gli sport e sogna di diventare un giocatore di football (o baseball, o rugby). É interpretato da Sheyner Cristian Díaz Gómez. Cecilia Parker Ha 7 anni, amica di Ninì, in una delle prime puntate verrà investita da una bicicletta, ma verrà salvata proprio da lei travestita da Babbo Natale. É la più piccola dei fratelli Parker e la meno “contaminata”. Sua madre è Celina, che l’ha data in adozione appena nata, ma nessuno lo sa ancora: è l’unica ad essere stata adottata da piccola. Non parla correttamente, e sbaglia le parole. Sarà l’alleata di Ninì nella casa, anche per la conoscenza del segreto di quest'ultima. Cecilia è amorevole con tutti, l’unica persona che non riesce a sopportare è proprio Celina. É interpretata da Iara Muñoz.

Horacio Raimundi É il maggiordomo dell'ambasciata. Anche se a prima vista non sembra, Horacio è giovane dal momento che ha iniziato a lavorare in ambasciata come un cadetto. É ossessionato dall’ordine e gli piacciono le cose chiare e gli oggetti d’antiquariato. É un


86 gran pettegolo ed è molto pessimista, per questo gli è stato dato il soprannome di "corvo" da Lupe. Non può tollerare la tenda di Ninì in mezzo al giardino, tuttavia non è in grado di far fronte all’opposizione di Lupe, Nonno Héctor, Ninì e Angelo tutti insieme. É interpretato da Héctor Díaz. Angelo Esposito É un tuttofare. Angelo ha 25 anni, è ingenuo, innocente e buono. Si prende da sempre cura del fratello Juan e ogni tanto si rifiuta di vederlo cresciuto, ma farebbe qualunque cosa per lui. É innamorato di Ninì ma non ha il coraggio di confessarle il suo amore a causa della sua eccessiva timidezza. É interpretato da Sebastián Mogordoy. Héctor Gomez É il giardiniere ed il nonno di Niní. Héctor ha 65 anni e purtroppo soffre di Alzheimer, quindi da un po’ di anni tende a perdersi, dice parole senza senso e dimentica di prendere le sue medicine. É stato lui a crescere Niní fin da quando il padre si assentò e nessuno sapeva chi fosse la madre. Ha la vocazione per il giardinaggio e ama le piante. É una di quelle persone che non potrebbe mai vivere in un appartamento né abbandonare il suo giardino. É interpretato da Pablo Nápoli. Carmen Juárez É la segretaria dell'ambasciata. É perdutamente innamorata di Nicholás, ed è assolutamente convinta che lui ricambi il suo amore. Odia Vicky. Ha 25 anni e proviene da una selezione del personale gestita da Celina, che conosce Celina perché l’ha vista nelle foto nella rivista “Faces”. Ammira il suo stile ed il suo charme.É una persona molto gelosa. É interpretata da Vanesa Butera. Víctor Martínez Paz Víctor ha 28 anni. É il fratello più giovane di Celina ed è un buono a nulla. Ha sempre avuto soldi o comunque qualcuno che lo mantenesse. É affascinato dalle donne, quasi tutte, ed inoltre non si fa molti scrupoli se, nel momento in cui ha una relazione,


87 può trarne un beneficio. Ha sempre dei segreti che condividecon Celina, la sua unica alleata. É innamorato di Ninì. É interpretato da Esteban Meloni. Sebastián Gallardo É l'assistente di Thomás nonché suo migliore amico, l'unico ad aver scoperto che l'ambasciatore è innamorato di Niní. É innamorato di Vicky, è un avvocato e non ha (quasi) mai perso una causa. É interpretato Diego Gentile. Victoria (Vicky) Acuña Ha 25 anni, è la migliore amica di Niní ed il suo opposto in tutto: è spericolata, divertente, egocentrica. Indossa sempre minigonne e tacchi alti ed è sempre elegante. Canta spesso e le piacerebbe lavorare in TV. É innamorata di Sebastian. É interpretata da Maida Andrenacci. Guadalupe (Lupe) Del Cerro É la cuoca dell'ambasciata. Iniziò a lavorare lì quando era molto giovane e gestisce il suo lavoro con molta responsabilità. Le ricette classiche non erano abbastanza per lei, così ha migliorato il suo servizio come una vera professionista, violando molte volte le rigidissime regole alimentari in vigore all’ambasciata. Ha imparato molte ricette culinarie da tutto il mondo: èin grado di preparare squisiti piatti orientali, tra cui un goulash delizioso. Non sopporta il disordine in cucina. É interpretata da Marta Paccamici. Adelfa Amendola É diventata vecchia a 4 anni, da quando cioè il suo gatto Arturo morì e del quale conserva una vecchia foto nel cappello. Adelfa è sola e non desidera essere carina. Lei vuole soltanto avere 3 anni e 11 mesi per poter stare così col suo gatto Arturo ed essere felice. Non vuole altri gatti in casa perché non vuole rimpiazzare Arturo, sebbene non sia insensibile neanche con loro. É interpretata da Adriana Ferrer.


88 Chiquito (Chiqui) Kehajan É la guardia dell'ambasciata e non parla mai: per questo motivo non si capisce mai se comprenda ciò che gli si dice; in realtà parla solo inglese. É interpretato da Raymund Buchannan. Sofía Anzoateguì É la ragazza di Juan, ma sembra innamorata di Martín, odia Lola, ed è la sorella di Zoe. Sofía ha 17 anni ed è la figlia di un diplomatico, un uomo con molti soldi, capace di condurre loschi affari; è impulsiva e vanitosa: è bellissima e sa di esserlo e fa uso di questo privilegio nel modo che piace a lei. Viaggia in tutto il mondo, ma l’Europa è il posto che ama di più per via della moda, mentre le isole dei Caraibi sono le sue preferite per il mare. É molto intelligente e a scuola se la cava perché riesce a far credere agli insegnanti di essere una persona che sa tutto. É presuntuosa, arrogante e per nulla timida. É capace di fare tutto ciò che serve per ottenere ciò che vuole. É interpretata da Paula Sartor. Lola Benítez Ha 17 anni ed è ciecamente innamorata di Martín, ma nega i suoi sentimenti. La sua rivale è Sofía. Lola è bellissima, molto gentile, passa molto tempo al parco con i suoi amici e balla l’hip hop. Va alla scuola pubblica e pensa che i figli dell’ambasciatore non abbiano i piedi per terra, ma ben presto diventerà la migliore amica di Chow e darà ripetizioni di matematica a Martín. Lola è sempre pronta ad aiutare il prossimo e per farla felice basta poco, ma odia che le venga detto cosa fare e non perdona facilmente. É anche una ragazza molto chiusa e dopo il tradimento di Martín cercherà di dimenticarlo con Abel, ma purtroppo negare i suoi sentimenti non servirà a niente. Inizierà a far parte della banda di Doddy (un percussionista famoso) chiamata "Doddy e gli otto ottavi"; Doddy si innamorerà di lei ma lei lo rifiuterà. É interpretata da Giselle Bonaffino.


89 Juan Espósito Ha 18 anni, è il ragazzo di Sofía, il suo rivale è Martín, ed è il fratello di Angel; Abel è uno dei suoi migliori amici. É antipatico all'inizio, ma poi sembra essere simpatico soprattutto con Chama Chan, che diventerà il suo fratello del cuore. É interpretato da Esteban Masturini. Zoe Anzoategui Ha 10 anni ed la sorella di Sofía, Chama è innamorato di lei. All'inizio odia la piccola Cecilia ma dopo diventano grandi amiche. É prepotente e all'inizio pensa che Chama sia un bambino sciocco. É interpretata da Antonia Bengoechea. Abel López Ha 19 anni, è uno dei migliori amici di Juan ed è innamorato di Lola. Quando lei lascia Martín, lui coglie l'occasione per avvicinarsi a lei. É interpretato da Valentín Villafane. Tony Muñoz Ha 17 anni, è innamorato e corrisposto di Chow, Martín è il suo migliore amico, ma presto lo sarà anche Juan. Vive all'ambasciata, e inizialmente la sua storia con Chow rimane segreta, perché sa bene che Martín non vuole che tra lui e la sorella ci sia qualcosa, ma presto l' amico cambierà idea e aiuterà Tony. Romperà con Chow perché, per uno scambio culturale, si innamorerà di un'altra ragazza che si chiama Andy: si metterà con Tony, ma quando scopre che Chow era ancora la sua ragazza, lo lascia. É interpretato da Juan Pablo Urrego. Jotace Fuentes Ha 17 anni, è amico di Martín, degli altri ragazzi del ritrovo e di Niní. All'inizio non sopporta Juan ma in seguito diventeranno amici. Sa ballare molto bene l'hip-hop. É interpretato da Agustín Franzoni.


90 Thaís É la sorella di sangue di Chama: questo si scopre grazie a una lettera inviata da Victor. Cecilia all'inizio è gelosa di lei ma poi diventeranno grandi amiche. Alla fine si fidanza con Juan. É interpretata da Natalia Jascalevich. Damían É stato il fidanzato di Niní in quinta elementare. Scopre che Niní e Nicolás sono la stessa persona a causa di alcuni indizi scappati ai dipendenti. Jazmín É sorella delle amiche di Thomás. Ha rapito Thomás, Nicolás e Celina. É interpretata da Brenda Gandini. Áxel Ex fidanzato di Lola. Renderà la vita di Martín difficile. Eva Castijo Lei fu la dottoressa che seguì Celina durante la gravidanza. Eva trova una vecchia foto di Thomás e ricorda che quella fu la persona che adottò la figlia di Celina. É interpretata da Agustina Posse. George McGruster É un mafioso gioielliere francese che inganna Niní/Nico comprando per pochi soldi i gioielli dell'ambasciata. Si muove con due bulli ed è sinistro e pericoloso. É interpretato da Mario Moscoso.


91 3.4. Rebelde way

L ocandina della telenovela Rebelde Way

Rebelde Way è una telenovela argentina per ragazzi che parla d'amore, dei problemi adolescenziali e del rapporto tra genitori e si rivolge a tutta la famiglia combinando commedia e dramma. Prodotta dal 2002 al 2003 dalla Dori Media Group e ideata da Cris Morena, è divisa in 316 puntate trasmessa su RAI 2 e RAI Gulp. La serie in lingua italiana è stata interrotta alla puntata 65: secondo la RAI, il programma non è adatto al canale RAI Gulp e così, a causa di eccessive censure, molte delle scene non erano comprensibili. Sono stati interrotti anche i doppiaggi in italiano e la serie è stata definitivamente cancellata dal canale RAI Gulp, mentre continuerà ad essere trasmessa solamente il Sabato su RAI 2. Ambientata nel quartiere di Belgrano a Buenos Aires, narra la storia di alcuni adolescenti che studiano nel collegio più prestigioso della città, chiamato Elite Way School destinata ai figli delle famiglie più ricche del paese. Tra i vari studenti si distinguono: Mía Colucci, Pablo Bustamante, Marizza Pia Spirito/Andrade e Manuel Aguirre che, uniti dalla musica, formano un gruppo chiamato Erreway. La Elite Way School è una scuola superiore la cui fama va ben oltre i confini dell'Argentina: è composta da studenti per lo più provenienti dalla classe agiata del


92 paese, essendo figli di imprenditori e politici; ci sono però anche studenti più poveri che si sono iscritti alla scuola grazie a borse di studio. Ognuno di loro sta attraversando il periodo dell'adolescenza, nella quale si hanno rapporti difficili con i genitori; nonostante tutto, cercano di realizzare i propri sogni. Da vent'anni, nella scuola, è presente una setta, la "Loggia", che ha l'obiettivo di cacciare i borsisti, per mantenere la "purezza" e l'integrità degli studenti ricchi. La storia inizia quando gli studenti del terzo anno conoscono i loro nuovi compagni durante le vacanze scolastiche passate nel "Vacance Club". Qui nascono le prime affinità. Comincerà così uno degli anni più duri mai visti nella storia della scuola. Con l'arrivo del professore di etica, Santiago Mancilla, exstudente povero tornato ora come insegnante, comincerà il processo di crescita degli studenti che, attraverso ribellioni, lotteranno con loro stessi. Quattro ragazzi si distinguono: Mía, Manuel, Marizza e Pablo; sono ragazzi completamente diversi ma accomunati dalla stessa passione: la musica. Inizialmente per scherzo formano un gruppo chiamato Erreway e, anche se gli adulti si opporranno in continuazione, decidono comunque di continuare il loro percorso. Dopo un'estate piena di avventure e amori, i ribelli devono cominciare un nuovo anno nell'Elite Way School. Mía e Manuel scopriranno che, nonostante la magica estate passata insieme, la realtà della scuola si trasformerà nuovamente in un incubo: le differenze segneranno ancora di più l'amore che provano l'uno per l'altra e la volontà di combattere tutto e tutti, anche se stessi. Marizza e Pablo continueranno la "guerra amorosa" nascondendo i propri sentimenti sempre più lontani da chi amano realmente. L'Elite Way accoglierà nuovi allievi, alcuni brillanti e altri no: Laura è la borsista perfetta, la sua vita è perfetta; al contrario, la sorella Lola è la pecora nera della famiglia; Bianca sarà la sua migliore amica, nonostante la differenza tra i due caratteri; Sol, aspirante modella, bella e seducente, finirà per diventare la peggior nemica e rivale di Mía. Per quanto riguarda i ragazzi arriva Francisco, un ragazzo di campagna, che ha ottenuto una borsa di studio per essere un grande atleta ed è poco bravo sui libri: sexy e affascinante, fungerà da trofeo per qualsiasi ragazza che lo conquisti; Rocco, invece, è un alternativo e perciò non sarà ben visto dai compagni di classe. Non possono invece mancare nuovi professori, come Martín, che diventerà per gli studenti un alleato e amico, o come Carmen Menéndez, ex-alunna tornata per vendicarsi delle ragazze più


93 popolari del collegio che le hanno rovinato la vita durante gli studi all' Elite Way. Il quarto anno quindi è tempo di cambiamenti, di confusioni e decisioni di assoluta importanza.9

3.4.1. Personaggi10 Franco Colucci É il giusto e protettivo padre di Mía ed è un famoso imprenditore di moda. Ha sempre nascosto alla figlia foto e informazioni di sua madre, apparentemente morta in un incidente d'auto ai confini con il Cile. Ha con Mía un rapporto complicato e difficile dovuto al carattere della figlia e alle cose che le ha nascosto appunto. All'inizio della serie ostenta un profondo odio per Sonia e tende a darle la colpa dei suoi problemi con la figlia, sostenendo che la famosa vedette riempia la testa di Mía di cose non vere e la aizzi contro di lui. Con il tempo la sua opinione cambia e si innamora, ricambiato, di Sonia, ma nonostante la loro relazione il loro rapporto non cambia e continuano ad accapigliarsi per ogni inezia; per un certo periodo tengono segreto il loro fidanzamento per via dell'odio che corre tra le rispettive figlie. Ha molta fiducia in Manuel, che ritiene un ragazzo intelligente e maturo, e gli affida spesso Mía. É interpretato da Martín Seefeld. Sonia Rey É la madre di Marizza, nonché famosa vedette. Passa la gran parte del suo tempo a preoccuparsi per la figlia e per i disastri che combina. Il suo amore per Marizza è totale e sconfinato e perderla è la sua paura più grande. Madre e figlia litigano spesso per via dei loro caratteri diversi e Marizza sembra spesso indifferente al suo affetto, quando in realtà è estremamente gelosa di sua madre e la considera il suo punto fermo. Sonia ha un ottimo rapporto con Mia, che le chiede spesso aiuto e invidia il suo rapporto con Marizza. All'inizio odia Franco Colucci, lo chiama "Culocci" per irritarlo e cerca di

9 http://it.wikipedia.org/wiki/Rebelde_Way, [23/12/2011]. 10 http://it.wikipedia.org/wiki/Personaggi_di_Rebelde_Way, [23/12/2011].


94 dargli più problemi possibili, poi però lo aiuta a migliorare il rapporto con Mia e se ne innamora. É interpretata da Catherine Fulop. Marcel Dunoff É il direttore della Elite Way e padre di Pilar. Sebbene si ritenga un modello di disciplina e onestà, può facilmente essere corrotto da qualcuno potente come il sindaco Bustamante. Severo con Pilar e ostile all'atteggiamento di Marizza, alla quale, per via della relazione avuta con sua madre, ha permesso l'iscrizione al prestigioso istituto. É interpretato da Artur Bonin. Sandra Fernández Zia di Luna, spesso viene a trovare a scuola la nipote; all'inizio della stagione compra la divisa della Elite way a Manuel in quanto è la sua tutrice in Argentina e, per stare più vicino a lui e soprattutto a Luna, prende in gestione il bar del collegio, diventando un'importante alleata sia dei ragazzi sia del professor Mansilla. Non sopporta la madre di Luna (sua sorella). É interpretata da Susana Ortiz. Mora Bustamante Mamma di Pablo, non firma la domanda del militare al figlio mandando su tutte le furie Sergio. Ha molto a cuore il bene di Pablo, anche se spesso non riesce a imporsi col marito. Vuole molto bene a Marizza e le è grata per tutto l'aiuto che la ragazza dà a Pablo in varie occasioni. É interpretata da Paula Pourtale. Signor Ezcurra Padre di Tomás. É interpretato da Antonio Caride. Gustavo Aguilar Padre di Marcos. É interpretato da Aldo Pastur.


95 Marina Cáceres É la madre di Mia; quest'ultima crede che sia morta, ma nella seconda stagione tornerà perché ha avuto problemi di droga. É interpretata da Patricia Viaggiano. Luca Colucci É lo zio di Mía e fratello di Franco. Ha avuto una storia con Sonia. É interpretato da Tomy Dunster. Cosme Lassen É il padre di Guido. É interpretato da Héctor Malamud. Santiago Mansilla É il professore di etica e filosofia. É l'unico insegnante nel collegio a stare dalla parte degli alunni e spesso evita loro le punizioni più dure che gli altri vorrebbero imporre. Ha un metodo di insegnamento diverso da quello degli altri professori del collegio, metodo che si rivela svariate volte molto efficace. É generoso e cerca sempre di aiutare i ragazzi a realizzare i loro sogni. É interpretato da Fernan Mirás. Gloria É la segretaria del direttore Dunoff. Ha avuto una cotta per Franco Colucci. É interpretata da Maia Roji. Hilda Acosta É la professoressa di storia. Ha un rapporto molto difficile con i ragazzi, specialmente con Marizza ma, grazie all'aiuto di Mansilla, questo rapporto migliorerà notevolmente. É interpretata da Hilda Bernard.


96 Peter É l' autista della famiglia Colucci e amico di Franco. Mía gli vuole molto bene e lo considera quasi uno di famiglia, ma spesso lo usa per scoprire quello che fa suo padre. Alicia É l'insegnante di ginnastica e coreografa del corpo di ballo delle ragazze. É interpretata da Viviana Sáez. Lulú É la nuova insegnante di ginnastica e di danza. Cercherà di avere una relazione con il professore Carlos Velazquez, ma scopre da Mansilla che è sposato. Inizialmente odia Mansilla, ma lo rivaluta quando lui la aiuta a realizzare il suo sogno: fare la ballerina. É interpretata da Carolina Ardohaim. Claudia Dunoff É la moglie del direttore e madre di Pilar e le piace Mansilla. Carlos Velázquez É il professore di economia. Rivale di Mansilla che cercherà di far cacciare, senza riuscirci grazie ai ragazzi. Tenterà di avere una relazione con Lulú, ma lei scoprirà che è sposato. É interpretato da Marcelo Melingo. Marizza Pía Spirito Marizza è una ragazza ribelle, sempre pronta a mettersi in gioco per i suoi amici e per ciò che ritiene giusto. Detesta le ingiustizie e non la fa mai passare liscia a chi ne commette, è una vera e propria esperta di vendette. Si mette spesso nei guai per via della sua incapacità di tenere a freno la lingua o di lasciar correre e non vendicarsi dei torti subiti da lei e dalle sue amiche. Le sue migliori amiche sono Lujan e Luna e ha un ottimo rapporto anche con Manuel, Marcos e Nico. Nonostante i suoi modi poco raffinati e un po' bruschi è un'ottima amica. Odia Mía perché la considera un'oca senza


97 cervello e una bambina viziata ed egoista ma, col tempo e con il matrimonio dei loro genitori, diventano amiche oltre che sorellastre. Marizza sostiene di odiare anche Pablo, ma in realtà, ne è perdutamente innamorata: a causa dell'orgoglio smisurato di entrambi e di parecchi malintesi e coincidenze, per parecchio tempo, non riescono a dichiararsi e sempre per lo stesso orgoglio avranno parecchi problemi, che faticheranno a risolvere. Marizza aiuta Pablo in varie occasioni e, grazie a lei, il ragazzo maturerà e imparerà a mettersi in gioco per le cose a cui tiene. É interpretata da Camila Bordonaba. Mía Colucci É la ragazza più popolare della scuola, ed anche l'unica ad avere un secondo piano nella sua stanza, che utilizza come ripostiglio. É viziata ed egocentrica, ma ha un grande cuore e farebbe qualsiasi cosa per le sue amiche. Il suo motto è "Quanto è difficile essere me". Le sue migliori amiche sono Felícitas (Feli) e Victoria (Vico). Mía fa finta di odiare Manuel, ma in realtà è innamorata di lui. Ogni volta che subisce un'ingiustizia o un torto, invece di vendicarsi si mette a fare i capricci o toglie il saluto a chi le ha fatto il torto; questo accade spesso con suo padre con cui ha un rapporto complicato. É una ballerina di grande talento, ed era la coreografa della scuola. Mia odia Marizza, perché è troppo diversa da lei e le invidia per il rapporto che ha con la madre, ma alla fine diventano amiche e sorellastre, quando suo padre si sposa con Sonia, la madre di Marizza. É interpretata da Luisana Lopilato. Manuel Aguirre Lui è nato in Messico, ed arriva all' Elite Way School, per vendicarsi di Franco Colucci, che ritiene colpevole del suicidio del padre, ma ha dei problemi quando si innamora di Mía, la figlia di Franco. I suoi migliori amici sono Nico e Marcos e suona la chitarra. Manuel perde la memoria, e quando gli ritorna si ricorda di tutta la sua famiglia, di Marizza, Pablo e Sabrina, ma non di Mía. Nell'ultimo episodio torna all' Elite Way School e chiede a Mia di perdonarlo e di tornare insieme e lei accetta. Essendo un borsista ed un nuovo arrivato ha problemi con la “Loggia”: inizia una estenuante battaglia contro l'associazione, aiutato da Nico, Marcos, Lujan, Luna e


98 Marizza. Si fidanzerà con Julieta ma il suo cuore appartiene a Mía. É interpretato da Felipe Colombo. Pablo Bustamante Lui è il figlio di un politico, ed anche il ragazzo più popolare della scuola. Le ragazze impazziscono quando lo vedono. Pablo è un ribelle a modo suo, ed è innamorato di Marizza dal loro primo incontro, ma non vuole mostrarle i suoi sentimenti. Marizza è forse l'unica persona che lo capisce veramente, è in qualche modo la sua "migliore amica" e lo aiuta in un sacco di occasioni: la ragazza lo spinge sempre a mettersi in gioco per i suoi sogni e gli dice di fare ciò che sente nello stomaco. Pablo suona la chitarra ed ha scritto qualche canzone per la band. Sergio, il padre, non ha mai approvato la sua passione per la musica, ma Pablo segue comunque i suoi sogni. I suoi migliori amici sono Tomás e Guido, ma va abbastanza d'accordo anche con Manuel. Sostiene di aver dimenticato Marizza grazie a Paola una ragazza pagata da Sergio. É interpretato da Benjamín Rojas. Lujan Linares É la compagna di stanza e migliore amica di Marizza e Luna. Parla con il suo tutore attraverso un pc portatile, ma non sa chi siano i suoi genitori. Lujan è una ragazza molto forte (fisicamente) anche più dei ragazzi ed è tormentata da Blas, il perfetto della scuola, che lei odia. É innamorata di Marcos, che all'inizio non vede altra ragazza all'infuori di Marizza. Riescono a diventare una coppia ma, a causa della gelosia, si lasciano. Nella puntata finale lei gli confessa i suoi sentimenti, e diventano di nuovo una coppia. Sonia e Franco la adottano, così lei diventa la sorella di Mía e Marizza ottenendo finalmente una famiglia. É interpretata da Jazmín Beccar Varela. Tomás Ezcurra Tomás è il migliore amico di Pablo Bustamante. Lui tiene molto ai suoi amici e fa di tutto per loro. In alcuni episodi, Tomás volentieri si prende la colpa di quello che fa


99 Pablo per non farlo punire. Tomás è innamorato della professoressa Lulù. É interpretato da Jorge Maggio. Felícitas (Feli) Mitre É la migliore amica di Mía e di Vico. Sua madre è una ex-modella, e lei non ama il suo fisico, perché è grassa. Era anche affetta da bulimia. É stata fidanzata con Manuel, Augusto e con altri personaggi non importanti. Alla fine rimane incinta di Lalo, che lavora nel EWS cafe. É interpretata da Ángeles Balbiani. Luna Fernández Lei è calma, intelligente, e romantica; segue sempre le regole; è sempre molto preoccupata per la sorella che è malata (non può parlare e si muove appena). Le migliori amiche di Luna sono Marizza e Lujan ed il suo migliore amico è Manuel. Luna è amica sia di Marizza che di Mía, e per questo a volte è la vittima delle loro lotte, perché non sa scegliere da quale parte stare. Ha avuto una storia con Tomás, ma il suo vero amore è Nico. Il loro rapporto ha avuto dei problemi, perché Nico è un ebreo e lei è cattolica e la famiglia di lui non la accetta. Ma i due alla fine della prima stagione decidono di sposarsi, lasciano l'Elite Way School e vanno in campagna con la sorella di Luna. É interpretata da Georgina Mollo. Victoria (Vico) Paz Le sue migliori amiche sono Mía e Feli. Mía ama dire che Vico è il suo "progetto di maggior successo". Lei è conosciuta come la ragazza facile della scuola, ma nella seconda stagione cambia. Ha molti problemi con il padre che le ha chiesto del denaro per lungo tempo. Nella prima stagione si fidanza con Manuel ma, dato che non può stare con lui per colpa della Loggia, è costretta a lasciarlo; alla fine si innamora di Rocco, e forma con lui una delle coppie più amate dai fan. É interpretato da Victoria Maurette.


100 Pilar Dunoff Pilar Dunoff è la figlia di Marcel Dunoff, il preside dell' Elite Way School. La madre, Claudia, è anche la professoressa di inglese nella scuola. A causa di questo, lei non piace alla maggior parte degli studenti. Nella prima serie Pilar inizia a scrivere su un giornale, in forma anonima, in cui racconta tanti pettegolezzi sui suoi compagni. Nella seconda stagione, invece socializza un po' di più, e diventa amica di alcune persone nella sua classe. Alla fine, non è più considerata come "la figlia del direttore", diventa una buona amica e felicemente innamorata di Tomás. É stata con Joaquín, ma scoprirà che spacciava droga nella scuola e lo lascerà. É interpretata da Micaela Vázquez. Nicolás (Nico) Provenza Nico è il migliore amico di Manuel e Marcos. Nella prima serie è uno dei nuovi arrivati, e come Manuel è perseguitato dalla Loggia. Nico è l'unico studente ebreo della scuola, ma non lo fa sapere a nessuno perché non vuole discriminazioni. É profondamente innamorato di Luna, ma la loro relazione ha avuto dei problemi causati dalle loro religioni, alla fine però lui e Luna lasciano l' Elite Way e si sposano. É interpretato da Guillermo Santa Cruz. Marcos Aguilar Marcos è un ragazzo molto studioso, e per questo è considerato il "secchione" della scuola ed alcuni studenti si prendono gioco di lui. Marcos è innamorato di Marizza, ma è troppo timido per ammetterlo. I suoi genitori sono ricchi e sente che non si preoccupano per lui. Alla fine capisce che è innamorato di Lujan, e i due formano una coppia. Suo fratello maggiore (morto a causa della droga) faceva parte della Loggia ed era considerato uno dei migliori. Marcos in seguito scoprirà che Guido fa parte della Loggia. É interpretato da Diego García.


101 Guido Lassen É probabilmente uno dei ragazzi più matti dell' Elite Way. All'inizio non era molto amico di Pablo perché era in conflitto con Tomás dato che segretamente era fidanzato con Vico, la ragazza di Pablo. Lui è come il clown del gruppo, di grande compagnia. Marcos scoprirà che fa parte della Loggia ed è innamorato di Mía. É interpretato da Diego Mesaglio. Joaquín Arias Parrondo Ragazzo entrato al posto di Vico (che verrà riammessa) e farà il doppio gioco con Marizza e Mía, Vico e Pilar. Per tutto il collegio è considerato omosessuale (per vendetta di Marizza e Mía), spaccerà droga ai ragazzi del 5° anno, tenterà di far ricadere le sue colpe su Tomás e Manuel ma non vi riuscirà e verrà cacciato dall'Istituto nella 1° stagione. É interpretato da Gastón Grande.

3.5. Teen Angels Locandina della telenovela Teen Angels

Teen Angels (titolo originale Casi Ángeles, cioè Quasi angeli) è una telenovela argentina per ragazzi prodotta a partire dal 2007 dalla Cris Morena Group; successivamente è stata trasmessa in tutto il Sud America, Israele e parte dell' Europa. Sono state realizzate quattro stagioni, e nel caso in cui verrà prodotta una quinta serie, sarà chiamata “Casi Ángeles: la fin de los misterios” ma, come ha già annunciato


102 l'ideatrice Cris Morena nelle recenti interviste, ci sono veramente poche possibilità che la storia continui, dato che lei stessa non è intenzionata a produrne un seguito, anche a causa della perdita di sua figlia Romina Yan scomparsa nel 2010. Le prime due serie hanno come protagonisti Cielo e Nico e i Teen Angels hanno come tematica la storia di un gruppo di ragazzi per lo più adolescenti eletti da Eudamon, un luogo immaginario in un'altra dimensione. La serie non ha un unico tema ma ne tratta svariati: nella prima stagione lo sfruttamento dei minori, nella seconda stagione la vita normale dei ragazzi dopo essersi liberati dall' oppressione, e inoltre funge da prologo alla terza stagione in cui i ragazzi sono trasportati 22 anni nel futuro fino alla quarta stagione in cui la loro missione ha successo e riusciranno a cambiare il futuro. Per ogni stagione televisiva è stato realizzato uno spettacolo nel Teatro Gran Rex di Buenos Aires. In Argentina la serie ha vinto per tre volte il premio Martín Fierro come miglior telenovela infantile/giovanile (2008, 2009, 2010). Dalla telenovela è nata l'omonima band musicale Teen Angels, che ha avuto successo in tutta l' America Latina, in Israele e in Europa.11 Teen Angels racconta la storia di un gruppo di bambini e adolescenti abbandonati a loro stessi, costretti a rubare per i malvagi Bartolomé e Justina. Tutto cambia quando entrano nelle loro vite Cielo, acrobata e ballerina, e il dottor Nicolás Bauer, archeologo avventuriero; i due portano con loro importanti segreti che, una volta portati alla luce, cambieranno le vite di tutti. Cielo, attraverso la sua musica e il suo amore e Nicolás, con la sua protezione e i suoi sogni, daranno ai ragazzi la possibilitá di tornare a credere nell'allegria. Cielo formerá una band musicale, chiamata Teen Angels, con il gruppo dei ragazzi piú grandi: Marianela, Thiago, Jazmín, Rama e Tacho. Nico fará diventare realtá il sogno di Cielo: creare una scuola magica dove ogni ragazzo possa realizzare i propri sogni. Tutto questo sará accompagnato da musica, canzoni, coreografie e talento. Peró c'é un mistero che riguarda tutti e che ha a che fare con i segreti che nasconde il portale,

11 http://it.wikipedia.org/wiki/Teen_Angels, [27/12/2011].


103 occultato nell'orologio della scuola magica, e con il legame che ragazzi e adulti della storia hanno con esso.12

3.5.1. Personaggi13 Cielo Mágico/Ángel Inchausti É la protagonista della serie ed ha 20 anni nella prima stagione; è stata cresciuta in un circo e licenziata per aver aiutato Alelí. Bartolomeo e Justina l'abbandonarono 10 anni prima per prendersi tutta l'eredità degli Inchausti. Insieme agli adolescenti della Fondazione Bedoya (Mar, Jazmín, Rama, Tacho) e al figlio di Bartolomeo (Thiago) forma una band musicale, chiamata Teen Angels. É molto innamorata di Nicolás Bauer; la loro storia, però, viene continuamente ostacolata da Bartolomeo e Justina. Scoperta la sua vera identità prende possesso della Fondazione, cambiandone in nome in “Casa Magica”, e si sposa con Nicolás. Al termine della prima stagione viene però assorbita dal portale, che si cela nell'orologio della soffitta della Fondazione. Tornerà nella seconda stagione, ma senza ricordarsi la sua identità, della quale prende coscienza solo dopo aver incontrato di nuovo Nicolás e i ragazzi. É interpretata da Emilia Attias. Nicolás (Nico) Bauer É un archeologo di 29 anni. Ha un figlio di nome Cristobal, del quale non è però il padre biologico. All'inizio è fidanzato con Malvina Bedoya Agüero, con cui avrà anche una bambina, Esperanza, ma poi la lascia perché troppo innamorato di Cielo. I suoi migliori amici sono Mowgli, al quale ha salvato la vita in una delle loro spedizioni e Salvador, col quale avrà però dei dissapori nella seconda stagione, essendosi sposato anche lui con Cielo. Vuole trovare l'isola di Eudamon (dal greco “felicità”). É interpretato da Nicolás Vázquez.

12 http://www.cartonionline.com/tv/cartoon_network/teen_angels.htm, [27/12/2011]. 13 http://it.wikipedia.org/wiki/Personaggi_di_Teen_Angels, [28/12/2011].


104 Bartolomeo Bedoya Agüero É a capo della Fondazione da quando Alba Inchausti è morta. É il fratello di Malvina e il presunto padre di Thiago. Invece che dare una mano ai ragazzi poveri e orfani, li maltratta, li fa rubare e lavorare. Non approva la storia tra Thiago e Mar, e tenta di ostacolarla in ogni modo. Gli piace avere tutti ai suoi piedi e corrompe avvocati, poliziotti e medici. Quando Nico e Cielo scoprono cosa fa ai ragazzi lo fanno arrestare insieme a Justina. Viene per errore ucciso da Thiago quando Juan Cruz entra nel corpo di quest'ultimo. É interpretato da Alejo García Pintos. Juan Cruz York É il vero padre di Thiago e fratellastro di Bartolomeo e Malvina. É il capo della CC Corporation. É malvagio, astuto e cattivo. É uno spirito che può entrare nei corpi delle persone a patto che queste abbiano pensieri cattivi. Muore nella 3ª stagione dopo essersi indebolito lasciando il corpo di Caridad e dopo aver tentato di entrare nei corpi dei ragazzi. Ha un figlio di 25 anni, Camilo Estrella, che ha il suo stesso aspetto. É interpretato da Mariano Torre. Malvina Bedoya Agüero É la sorella di Bartolomeo e quindi zia di Thiago; acerrima nemica di Cielo nella prima stagione. Ha una figlia con Nico, che ama alla follia, anche se non è corrisposta. Nella seconda stagione riuscirà finalmente a trovare l'amore con Ciro. É interpretata da Gimena Accardi. Justina Medarda García É la prima complice di Bartolomeo. Nasconde Luz (la sorella di Cielo) nei sotterranei della fondazione. Viene fatta arrestare da Nico e Cielo dopo che questi hanno scoperto i maltrattamenti ai ragazzi; proprio in prigione confessa a Bartolomeo di essere innamorata di lui. All'inizio della seconda serie collabora con la CC Corporation, ma la buona influenza della Casa Mágica ha effetto anche su di lei. É interpretata da Julia Calvo.


105 Marcos Bauer ex Ibarlucía É un ricercatore interessato all'isola di Eudamon, nonché il padre biologico di Cristobal. Odia Nicolás e i Bauer in generale perché, come si scoprirà in seguito, è il fratellastro di Nico: è stato abbandonato alla nascita. Muore nella prima stagione saltando in aria insieme al suo aereo. É interpretato da Lucas Ferraro. Tic Tac É il guardiano dell'orologio che controlla Cielo e i Teen Angels. Il suo compito è quello di osservare attentamente tutto quello che succede alla Casa Magica e di aiutare a cambiare il futuro. Solo Cielo può vederlo, essendo un angelo e avendo attraversato il portale. É interpretato da Peto Menahem. Franka Mayerhold É cresciuta in una famiglia tedesca. Si è unita appena finiti gli studi a Juan Cruz, entrando a far parte della CC Corporation. Alla fine della seconda stagione viene uccisa dallo stesso Juan Cruz. É interpretata da Manuela Pal. Salvador Quiroga Harms È un amico d'infanzia di Nico. Incontra Cielo dopo che lei ha perso la memoria, se ne innamora e la sposa, ma Nico interrompe il matrimonio, riconoscendola. Alla fine della seconda serie Juan Cruz gli rivelerà che si trova nel suo corpo da ben 7 anni e che è stato lui ad istigarlo ad uccidere Laura, la sua fidanzata. Si uccide, sacrificandosi per i ragazzi e per Thiago. É interpretato da Nicolás Pauls. Felícitas García É la cugina di Justina; è indentica a lei nell'aspetto, ma caratterialmente opposta. La CC la sequestra e la scambia con la vera Justina, al posto della quale Felícitas viene mandata in carcere. É interpretata da Julia Calvo.


106 Mowgli É il buffo aiutante di Nicolás. Vuole molto bene a Cristobal. Alla fine della prima stagione se ne va per cercare il suo amore, ma torna nella seconda per celebrare il matrimonio tra Nicolás e Cielo. É interpretato da Gerardo Chendo. Bueno É il fidanzato di Felicitas; è lui a scoprire che la CC Corporation ha scambiato le due cugine; per questo viene ucciso da Justina, che teme che possa svelare la verità a Nicolás. É interpretato da Gustavo Bonfigli. Carla Kozosky É la vera madre di Cristobal; l'incontro con suo figlio la cambia profondamente, facendola diventare dalla donna priva di scrupoli che era una persona molto più buona. É interpretata da Lucrecia Blanco. Charlie Fa parte della CC Corporation e insegna per poco tempo commedia romantica nella Casa Magica, con lo scopo di tenerne d'occhio gli abitanti. Viene ucciso da Juan Cruz. É interpretato da David Masajnik. Kendra É la madre di Thiago, gravemente malata; quando il figlio era piccolo lo lasciò con Bartolomeo, per andare ad apprendere la religione buddista. É l'unica a sapere che Thiago è figlio di Juan Cruz. É interpretata da Celina Font. Sandra Rinaldi É la madre adottiva di Tefi. Si rivelerà anche la madre biologica di Mar, che le era stata sottratta da suo padre, il quale aveva abbandonato la nipotina sulla porta di una chiesa. Lei e suo marito trovano lavoro in Spagna, ma Mar e Tefi, che non vogliono


107 lasciare la loro città e i loro amici, decidono di rimanere alla Casa Mágica, piuttosto che seguirli. Mauro Tallarico Detto anche Terremoto Aghirre, è l'allenatore di Box di Mar nonché suo padre. Paz Bauer Ha 22 anni, è la figlia di Nico e Cielo; essendo nata da un angelo di Eudamon e da un umano è molto speciale. É molto legata a sua sorella Esperanza. All'inizio della terza stagione è fidanzata con Teo ma quest'ultimo la lascia per entrare a far parte della "Cielo Aperto". É innamorata di Camilo ma ciò nonostante non riesce a dimenticare Teo; il suo hobby è fare profumi in quanto è molto sensibile agli aromi. Alla fine della terza stagione si sposerà con Camilo e verrà risucchiata dal portale proprio come la madre. É interpretata da Emilia Attias. Camilo Estrella Ha 25 anni, è il direttore del Mandalay, sosia di Juan Cruz nonché suo figlio e quindi fratello di Thiago e cugino di Esperanza; la sua missione è di salvare i ragazzi insieme a Paz, di cui è innamorato sin dal primo momento, è gran narratore di storie e un bravo cuoco. Alla fine della terza stagione si sposerà con Paz. É interpretato da Mariano Torre. Esperanza Bauer Soprannominata "Hope" o "Hopy", è la figlia di Nico e Malvina, cugina di Thiago e Camilo; gestisce un Beauty Center alla quale è molto affezionata e una radio di nome "FM Mandalay"; nella terza stagione si innamorerà di Teo e questo causerà un conflitto tra lei e sua sorella Paz. É interpretata da Jimena Baron. Teo Gorky É l'ex fidanzato di Paz, fa parte del progetto "Cielo Aperto" , è molto intelligente, sensibile e ama la poesia. Nella terza stagione inizierà a uscire con Melody e nella


108 quarta serie con quest'ultima avrà un figlio di nome Amado. Tornerà con i ragazzi al passato. É interpretato da Benjamin Amadeo. Ariel É l'ex moglie di Camilo e madre di Kika; cerca in tutti i modi di far separare Paz e Camilo, della quale è ancora innamorata. Verso la fine della terza stagione morirà sacrificandosi per i ragazzi e Kika. É interpretata da Romina Yan. Sol Nevrosi É la professoressa di psicologia al Mandalay, migliore amica di Hope e Paz; si innamorerà di Simón e per questo litiga con Melody. É molto acida ed è femminista. É interpretata da Agustina Córdova. Viktor Juan Dalmasio É il professore di letteratura al Mandalay, figlio di Justina, è molto acculturato e intelligente. Avrà una piccola storia con Vale ma dopo si lasciano. É interpretato da Lucas Crespi. Alsina É un complice di Juan Cruz, ma spesso quando costui gli dà degli ordini non li esegue poiché è Testimone di Geova. Alla fine della terza stagione Juan Cruz si impossesserà del suo corpo e una volta fuori morirà miseramente e del suo cadavere non si avranno notizie. É interpretato da Maximiliano Ghione. Luz Inchausti É il capo dei ministri; quando era piccola Juan Cruz gli fece una modifica al cervello, riprogammandola e facendogli credere che Nico, Cielo e Malvina l' avessero abbandonata quando era piccola; è molto fredda e non le importa se ci sono morti o sofferenze per raggiungere l'obiettivo. Ha una figlia di 17 anni. É interpretata da Florencia Cagnasso e Mercedes Funes.


109 Kant Kant è il servitore di Luz, nonché l'aiutante principale. Di per sé è buono ma il suo dovere è quello di obbedire agli ordini di Luz, è colui che riprogramma le persone mettendogli nella testa ricordi falsi. Grazie a costui, Paloma e Tefy non vengono azzerate. Tamara Tamara è una delle servitrici di Luz, ha il compito di tenere sotto controllo i ragazzi del NE, di vedere ciò che pensano, che dicono e che fanno. Jay Jay non è altro che Simón da grande. Era sposato con Valeria e insieme ebbero una figlia di nome Rose; Jay lavorava con dei chimici radioattivi e un giorno ha causato un'esposione diventando cieco, facendo morire la moglie e ammalare Rose in modo grave; cerca in tutti i modi di far guarire Rose e così decide di creare un clone per salvarla e da questo compito a Luz. É molto spietato e aggressivo e vuole uccidere i guardiani. Marianella (Mar) Tallarico Rinaldi É nata nel 1991 ed è la figlia di Sandra Rinaldi e di Mauro Tallarico. Ama Thiago ed è la migliore amica di Jaz, Rama e Tacho. Fa parte dei Teen Angels. Ama molto leggere ma non scrive molto bene. É interpretata da Lali Espósito. Thiago Bedoya Agüero Énato nel 1992, figlio di Juan Cruz ma adottato da Bartolomeo. L'amore della sua vita è Mar e con lei avrà un figlio di nome Bruno Bedoya Agüero (ossia TicTac). Componente dei Teen Angels. I suoi migliori amici sono: Tacho, Rama, Jaz, ma anche Simón e Nacho. É interpretato da Juan Pedro Lanzani.


110 Ramiro "Rama" Ordonez É nato nel 1991. Ha 16 anni ed è il fratello maggiore di Alelí; talentuoso, intelligente e romantico; nonostante ciò, non ha un gran successo con le ragazze, cosa di cui lui si rammarica. Sua madre ha abbandonato entrambi i fratelli e li respinge ancora. Nella prima stagione è innamorato di Mar (ma non dice niente perché sa che lei è innamorata di Thiago) e poi di Brenda, una ragazza figlia di un commissario di polizia che in seguito si trasferisce. Nella seconda stagione troverà l'amore con Valeria, una ragazza ribelle fuggita da un riformatorio. É interpretato da Gaston Dalmau. Jazmín (Jaz) Romero Jaz Romero è nata nel 1992 da una famiglia di gitani; è stata allontanata da casa da un nemico dei suoi genitori, responsabile del loro omicidio. É follemente innamorata di Tacho, ma entra in confusione quando conosce Nacho, un ragazzo ricco che fa di tutto per arrivare al suo cuore. Nella seconda stagione stravede per l' “Angelo Rosso", ignorando il fatto che in realtà si tratta di Tacho. Fa parte dei Teen Angels, ed è la migliore amica di Mar. É interpretata da Eugenia Suárez. Juan (Tacho) Morales Ha 16 anni; viene da una famiglia con molti figli, e suo padre l'ha scambiato con un televisore. Si innamora di Jazmín e fa di tutto per arrivare al suo cuore prima di Nacho. É un ragazzo molto determinato, e nella seconda stagione assume segretamente l'identità di un supereroe, l' “Angelo Rosso”. É interpretato da Nicolás Riera. Estefania (Tefi) Elordi Rinaldi Ha 20 anni ed è la sorellastra di Mar; è innamorata anche lei di Thiago. Nella seconda stagione si mette invece con Luca, un nuovo ragazzo della Casa Mágica, ed entra nel gruppo dei Man insieme a Simon, Nacho, Melody e Valeria. Si trova spesso in conflitto con Mar, anche se le due in realtà si vogliono bene. La sua migliore amica è Melody. É interpretata da Candela Vetrano.


111 Luca Franchini Ha 18 anni e inizialmente fa parte della CC Corporation; poi però capisce che i ragazzi si fidano di lui e lo amano: pentito cerca di riparare ai suoi errori. É orfano, in quanto suo padre lo ha abbandonato quando era piccolo e sua madre è morta. Alla fine della seconda stagione si fidanzerà con Tefi. Per difendersi ha ucciso un uomo ed è per questo che Franka lo ha costretto ad entrare nella CC Corporation. É interpretato da Victorio D' Alessandro. Ignacio (Nacho) Pérez Alzamedi Ha 16 anni ed è figlio di Adolfo (soprannominato da Caridad "il pelato"), un giudice molto importante. Nella prima serie è innamorato di Jazmín, e farebbe di tutto perché lei stia con lui. Nella seconda serie si innamorerà e si fidanzerà con Caridad. Seduttore, spendaccione, simpatico, ma alle volte crudele e superbo; fa parte dei Man. É interpretato da Agustín Sierra. Simón Arrechavaleta Ha 16 anni ed è nato in una famiglia molto importante. Ha passato due anni in Europa ma poi è ritornato in Argentina. É il migliore amico di Thiago, ma è innamorato anche lui di Mar. Frequenta il Rockland, come gli altri ragazzi, e fa parte dei Man. É interpretato da Pablo Martínez. Melody Paz Ha 16 anni, ed è un'amica di Thiago, nonché una ragazza un po' altezzosa. All'inizio della seconda serie si fidanza con lui; finisce però per stare insieme a Simón. Sua madre è una cameriera, ma Melody fa credere agli amici che sia la moglie dell'Ambasciatore, padrone della casa in cui vive. La sua migliore amica è Tefi, e fa parte dei Man; è un'amante del film Grease. É interpretata da María Del Cerro.


112 Valeria Gutiérrez É nata nel 1992 e non conosce i suoi genitori naturali; da piccola ha vissuto con una famiglia adottiva, dalla quale è stata separata per motivi burocratici. All'inizio della seconda stagione deve essere mandata nel peggior riformatorio della città, ma Rama non vuole e fa di tutto perché si trasferisca nella Casa Magica, pur non conoscendola. Insieme a Rama si caccia in molti guai, ma riesce infine a calmarsi, innamorandosi del ragazzo e mettendosi con lui. Diventa anche amica di Mar, Jazmín e Caridad. Odia Tefi e Melody, ma nonostante ciò fa parte dei Man. É interpretata da Rocío Igarzábal. Caridad Martina Cuesta Ha 16 anni e viene dalla campagna. Alla morte dei suoi genitori si trasferisce nella Casa Mágica, dove all'inizio verrà presa in giro da qualcuno dei ragazzi per il suo modo di fare; tra questi si annoverano Melody e Tefi, che si fingono sue amiche, cosa di cui lei, essendo un po' ingenua, non si rende conto. Nonostante Nacho sia uno di quelli che la deridono di più al suo arrivo, finisce per fidanzarsi con lui. É interpretata da Daniela Aita. León Lleca Benítez Ha 14 anni; è stato separato dai suoi genitori dodici anni prima; è stato trovato in strada da alcuni ragazzi, che hanno deciso di chiamarlo Lleca. É uno dei primi ad essere arrivato alla fondazione di Bartolomeo. É un ragazzo vivace, curioso, fiero, socievole ed è sempre per il gioco leale. Vuole crescere in fretta e sta sempre insieme ai grandi, anche se loro credono che sia ancora un bambino. Nella seconda stagione ritrova i suoi genitori e scopre qual è il suo vero nome. É interpretato da Stéfano de Gregorio. Luna Vorg Ha 16 anni ed è la sorella di Pedro Vorg, nonché la nipote di Viktor/Juan ma lei non sa niente. Da neonata verrà portata nel passato da Esperanza. Fidanzata inizialmente con Jaime, poi si metterà con Thiago che la lascerà per Mar dopo che lei rischierà di morire. É interpretata da Paula Reca.


113 Cristobál (Cris) Bauer Ha 8 anni ed è il figlio di Nicolás Bauer, anche se in realtà il suo padre biologico è Marcos Ibarlucia. É innamorato di Luz e ne diventa il fidanzato. Alla fine della prima serie viene rapito insieme a Malvina da Ibarlucia ma riesce a scappare insieme a lei lanciandosi con un paracadute da un aereo che poi esplode. É interpretato da Tomás Ross. Alelí Ordonez Ha 8 anni, ed è la sorella minore di Rama. Le piace Lleca. Vivace, ama molto leggere. É l'unica che sa che Justina è Felícitas e viceversa, ma fa finta di niente perché Justina le impedisce di parlare minacciandola continuamente. É interpretata da Guadalupe Antón. Matteo Bauer Ha 8 anni. Gli piace mangiare tanto, infatti è molto grosso. Alla fine della prima stagione viene adottato da Cielo e Nico. É il migliore amico di Cristóbal. É interpretato da Nazareno Antón. Luz Inchausti Ha 8 anni; è la sorella minore di Cielo, ma lei non lo sa perché sua madre (ovvero Justina) non vuole dirglielo, per prendersi la sua eredità e quella degli Inchausti. Si fidanzerà con Cristóbal. É interpretata da Florencia Cagnasso. Esperanza Bauer É la figlia di Nico e Malvina. Ha un anno, nonostante questo l' Esperanza del futuro ha guidato in passato tutti i ragazzi nella loro missione. Si scoprirà che ha dei poteri magici grazie al portale. É interpretata da Jimena Barón.


114 3.6. Sueña conmigo

Locandina della telenovela Sueña conmigo

Sueña conmigo è una telenovela argentina per ragazzi creata da Roberto Gómez Fernández, prodotta da Nickelodeon Latinoamérica e in co-produzione con Illusion Studios e Televisa Messico. Però fu registrata in Argentina. Della serie è già previsto un remake portoghese. Il suo pre-rilascio fu il 20 luglio2010, ma la serie inizia il 23 dello stesso mese. L'ultima puntata è stata trasmessa il 1° aprile 2011. Oltre che in Argentina, il programma è trasmesso in Messico e in Perù. Il 7 marzo 2011 la serie ha debuttato in Spagna e in Portogallo e prossimamente arriverà su Nickelodeon Inghilterra con il titolo Dream With Me - Everything Is Possibile e dal 14 marzo dello stesso anno la serie ha debuttato anche in Brasile. Questa telenovela racconta la storia di Clara Molina, un'adolescente i cui genitori si sono separati, e di Luca Grossi, un ragazzo disposto a tutto per realizzare i suoi sogni. Clara frequenta la scuola "Las Colinas" e Luca riesce ad entrarci grazie alla sorella Teresa, che lavora come barista. Clara vive con suo padre Octavio, invece sua madre è un'attrice e quindi non può vedere quasi mai la figlia. Prima di entrare nella scuola, Luca forma con i suoi amici Iván, Gonzalo, Mauro e Garrafa, la band “Control Remoto”. Anche Diego, soprannominato Titán, è innamorato di Clara e quindi cerca di fare piani malefici con Marcia. In città si stanno facendo dei casting per il programma


115 Soy Tu Super Star, dove entrano le protagoniste Marcia e Clara, di segreto dal padre e da tutti (tranne dalla sua amica Violeta), e lei si iscrive sotto il nome di Roxy Pop, nascondendo la sua vera identità sotto un costume. Dopo un po' arriva Vico, un altro ragazzo innamorato di Clara.14

3.6.1. Personaggi15 Clara Molina É la protagonista femminile della storia. É la sorella di Nuria; anche se innamorata di Luca fin dal primo incontro, per un periodo si fidanzerà con Titán e parteciperà ad un programma chiamato Soy tu Superstar sotto il falso nome di RoxyPop. É la migliore amica di Violeta, alla quale rivela ogni segreto, però è anche amica di Ceci, Mily e Ema. Alla fine starà con Luca. É interpretata da Eiza González. Luca Grossi É il protagonista maschiledella storia. Innamorato di Clara fin da dal loro primo incontro, suona la chitarra ed è il capo-gruppo della band Control Remoto. É fidanzato con Marcia; vive con le sue due sorelle ed entra spesso in conflitto con Titan e Clara. Si innamorerà anche di Roxipop, però lui non saprà che in realtà è Clara. Alla fine starà con Clara. É interpretato da Santiago Ramundo. Marcia Lima É l'antagonista femminile della storia. É fidanzata con Luca e parteciperà al reality show Soy tu superstar. Gli amici di Luca la definiscono La marciana. Odia RoxiPop visto che sa che il suo fidanzato Luca la ama. Organizza sempre piani malefici con Titan. É interpretata da Vanesa Gabriela Leiro.

14 http://it.wikipedia.org/wiki/Sue%C3%B1a_conmigo, [28/12/2011]. 15 http://it.wikipedia.org/wiki/Personaggi_di_Sue%C3%B1a_conmigo, [28/12/2011].


116 Diego o Titán É l'antagonista maschile della storia. Miglior amico di Jocao, ma spesso entra in conflitto con lui. Ama Clara e apostrofa spesso i suoi amici con parole offensive. Per un periodo si fidanzerà con Clara. Organizza sempre piani malefici con Marcia. É interpretato da Valentín Villafane. Nuria Gómez É l'antagonista femminile della storia. Figlia di Marian, sorellastra di Clara. Ama Luca e anche la bicicletta. Tutti i ragazzi stravedono per lei, ma proprio Luca no. É interpretata da Brenda Asnicar. Iván Quintero Amico di Luca, Mauro, Gonzalo e Garrafa. Fa parte dei "Control Remoto", dove suona la batteria. É innamorato di Marcia. É interpretato da Gastón Soffritti. Mauro Amico di Luca, Gonzalo, Garraffa e Iván. Fa parte dei "Control Remoto", dove suona la chitarra. É interpretato da Brian Vainberg. Gonzalo Amico di Luca, Mauro, Iván e Garraffa. Fa parte dei "Control Remoto", dove suona la chitarra. Farà di tutto pur di conquistare Tere, la sorella di Luca. Viene soprannominato da Ema Gonzaloto. É interpretato da Santiago Talledo. Martín Bustamente o Garrafa Amico di Luca, Mauro, Iván e Gonzalo. Fa parte dei Control Remoto, dove suona la tastiera. Sembra interessato a Violeta, per far ingelosire quest'ultima chiederà a lei il numero di telefono di Ema e usciranno insieme. É interpretato da Felipe Villanueva.


117 Violeta Miglior amica di Clara; è l'unica delle amiche di Clara a sapere che lei ama Luca e che è iscritta al programma Soy tu superstar. Ha un animale, però Titán e Jocao lo hanno fatto scappare e dopo lo ritrova Garrafa, che le piace. Per aiutare Clara nella sua doppia identità crea insieme ad essa il personaggio di Mimí, ovvero la stilista di Roxy Pop. É interpretata da Augustina Quinci. Ema Amica di Clara, Violeta, Ceci e Mily. É innamorata di Titán e quando Garrafa la invita ad un pic-nic lei si traveste da maschiaccio. É interpretata da Clara Hails. Milagros o Mily Ex concorrente di Soy tu superstar, ora è la tuttofare del programma; sin dall'inizio lei e Roxy Pop diventano amiche e di conseguenza amica anche di Clara, Violeta, Ceci e Ema. É innamorata di Gonzalo. É interpretata da Milagros Arricar. Cecilia o Ceci Amica di Clara, Violeta, Mily e Ema. É interpretata da Florencia Padilla. Joaquín o Jocao Miglior amico di Titán, però entro spesso in lotta con lui. Ama andare in bici. Su convinzione di Titán diventa cattivo come lui. Si innamora di Ema. É interpretato da Nicolás D'Agostino. Ronnie É uno dei migliori amici di Titán; come Jocao ama andare in bici. Si innamora di Elisa. É interpretato da Gabriel Gallichio. Flor Grossi Sorella di Luca e di Teresa. La sua cantante preferita è RoxiPop. É interpretata da Kalena Bojko.


118 Teresa Grossi Sorella di Luca e di Flor. Lavora al bar della scuola di Luca. É innamorata di Rafael. É interpretata da Florencia Benítez. Octavio Molina Padre di Clara, lui non vuole che sua figlia partecipi al programma Soy tu superstar. É interpretato da Tony Lestingi. Rafael Molina Cugino di Clara, lui crede che Titan e Clara stiano insieme. É innamorato di Teresa. Insegna alla scuola "Las Colinas". Difende spesso Clara ed è a conoscenza del suo segreto. É interpretato da Federico Barón. Gabo É il presentatore del programma Soy tu superstar. É interpretato da Gabriel Ramos. Ismael É il capo del programma Soy tu superstar; è infatti lui a decidere che Marcia e RoxiPop debbano cantare insieme. É interpretato da Maximiliano Trento. Vico Frequenta lo stesso collegio di Nuria e di Elisa. La sua grande passione è la fotografia: è infatti grazie ad essa che scopre il segreto di Clara e che la aiuterà spesso e volentieri a tenerlo segreto, anche perchè è innamorato di lei. É interpretato da Patricio Arellano. Elisa É la migliore amica di Nuria ed innamorata di Ronnie. Frequenta lo stesso collegio di Nuria e Vico. É interpretata da Paula Castagnetti.


119 Marianne Fidanzata di Octavio. Ha una figlia di nome Nuria con la quale renderà la vita impossibile a Clara. Insieme alla figlia manda in bancarotta Octavio. É interpretata da Andrea Campbell. Daniel Insieme a Manuel gestisce un negozio di strumenti musicali. Quando Rafa parte diventa il nuovo professore di musica al collegio "Las Colinas" dove conosce Tere e se ne innamora. É grazie a lui se Manuel ritrova la sua familia. É interpretato da Guido Massri. Manuel Grossi É il padre di Luca, Flor e Teresa, che li abbandonò tanti anni prima per colpa di un incidente e perse la memoria. Gestisce un negozio di strumenti musicali e grazie a Daniel e a Elena recupera pian piano la memoria e rincontrerà la sua famiglia. É interpretato da Pablo Novak.

Leo Amigo di Jocao e Titán, anche lui su convinzione di Titán diventa cattivo. É interpretato da Alejandro de Marino.


120 3.7. Mía, mi amiga invisible

Locandina della telenovela Mia, mi amiga invisible

Questa è una telenovela argentina ideata da Alejandro Stoessel e prodotta nel 2009 in collaborazione da Dori Media Group e Cris Morena Group. In un regno incantato, un vecchio artigiano trasforma con un potente incantesimo i sogni dei bambini nel libro magico, un libro speciale. Quando una bambina di dieci anni smette di credere nelle favole, il vecchio artigiano manda sulla terra la buffa e dolce Mía, una “creatura” di sua invenzione destinata a realizzare i desideri dei bambini che smettono di credere nelle favole. Mía, stando sulla terra, s’innamora del fratello della sua ” protetta” ovvero della bambina che deve aiutare e tutto sembra andare bene, fino a quando il malefico fratello dell’artigiano non si libera dall’incantesimo che teneva prigioniero lui e le sue figlie.16

3.7.1. Personaggi17 Mía É la protagonista della serie; è una ragazzina insivibile che esce fuori dal diario della mamma di Ema per aiutarla a ritrovare la felicità. Nella sua missione sarà alle prese anche con un nuovo amore. É interpretata da Brenda Asnicar. 16 http://www.teensblog.it/2344/televisione/mia-mi-amiga-invisible, [29/12/2011]. 17 http://www.teensblog.it/2344/televisione/mia-mi-amiga-invisible, [29/12/2011].


121 Ema É la bambina che Mía deve aiutare; ha perso la madre e non crede più ai sogni. Sarà grazie a lei che riacquisterà fiducia nel rapporto col padre, facendolo curare per il suo alcolismo. Tomás É il fratello di Ema; anche lui potrà vedere Mía e se ne innamorerà. Villana É l'antagonista di Mía; cercherà di ostacolare la sua missione in tutti i modi. É interpretata da Eva Quatrocci.

3.8. Incorregibili

Locandina della telenovela Incorreggibili, col cast al completo

Incorreggibili (Consentidos in originale spagnolo) è una telenovela argentina ideata da Jorge Montero che va in onda dal 9 novembre 2009 su Canal 13 e dal 17 gennaio 2011 è approdata in Italia sul canale Italia 1; la rete ha però deciso di sospendere la


122 telenovela dopo appena 5 episodi a causa dei bassi ascolti. Dal 21 febbraio 2011 il serial viene trasmesso su Boing, ma la messa in onda termina anche qui il 12 novembre dello stesso anno. La storia si svolge alla Mastery School, un collegio speciale per ragazzi viziati. Alla guida del collegio c'è Victoria Mújica: il suo braccio destro è Rita, sua fedele assistente e inflessibile educatrice. Improvvisamente, alla Mastery arriva Luna Guzmán, una ragazza sincera, acqua e sapone, che è stata adottata da Guglielmo Guzmán; all'età di 5 anni è stata separata da sua sorella Anna, successivamente adottata da Victoria e ribattezzata Miranda Mujica. Luna, infatti, arriva alla Mastery per incontrare sua sorella e si nasconde sotto l'identità di una cuoca; qui incontra Alessio (figlio di Victoria, la quale pensa che sia morto), che invece entra al collegio sotto l'identità di un professore di educazione fisica e che vuole incontrare sua madre poiché pensa che l'abbia abbandonato. Alla Mastery c'è un grande problema: non ci possono essere fidanzamenti, ma tutti gli alunni fanno l' impossibile per eliminare questa regola. Dopo che Victoria inizia a stare male, Alessio chiama un nuovo direttore, che porta con sè un telecomando che permette di viaggiare tra dimensioni, così inizia un viavai. Dall'altra dimensione arrivano dei buoni come Felipe e i suoi nipoti: Caterina, Avril, Martín, Luz e Alessandro; e dei cattivi come lo stregone Eusebio (fissato con l'età che poi, scoprendo che facendo del bene ringiovaniva, diventa buono). I ragazzi nuovi hanno il compito di aiutare a vivere e a cambiare i ragazzi della Mastery. Alla fine Luna si ravvicina con Miranda, conoscono il loro padre e alla fine si sposano due coppie: Luna e Alessio, Victoria e Guglielmo.18

3.8.1. Personaggi19 Ivo Ha 17 anni; è il bello e tenebroso, il ragazzo che tutte vogliono, coraggioso, sfrontato, istintivo. Ivo è un leader di natura, non ha paura di niente e non si cura delle conseguenze delle sue azioni. Un gran sportivo ammira e mette in mostra i suoi 18 http://it.wikipedia.org/wiki/Incorreggibili, [30/12/2011]. 19 http://it.wikipedia.org/wiki/Personaggi_di_Incorreggibili, [30/12/2011].


123 muscoli; inoltre ama ballare e lo dimostra ogni volta che può in pista. Questa maschera da duro nasconde un animo sensibile e se viene ferito, si chiude e si isola. Nella vita ottiene facilmente quello che vuole ma, nonostante questo carattere forte, Ivo sicuramente è il buono del gruppo, anche quando è diretto e invadente. É interpretato da Andrés Ricardo Gil. Luna Ha 18 anni; lei e sua sorella sono rimaste orfane da piccole e separate al momento dell’ adozione. Luna si è ripromessa di trovare un giorno sua sorella e poter vivere finalmente assieme, ma i destini delle due ragazze presero due strade diverse: una nell’alta società e l’altra una vita umile. Luna è cresciuta con Guglielmo, un uomo umile e di buon cuore che le ha dato molto amore, ma non è mai riuscito a colmare il vuoto per la perdita della sorella. Luna è diventata una donna forte, decisa, impulsiva e pronta a tutto per chi ama. Potremmo definirla un maschiaccio: infatti riesce a relazionarsi meglio con gli uomini che non con le donne e per questo i suoi migliori amici sono maschi: con loro ha formato una band in cui dà sfogo alla sua passione per il canto. É interpretata da Nataly Pérez. Miranda Ha 13 anni; è la capricciosa e viziata del gruppo. É carismatica, furba e molto forte; ama ballare, ma è totalmente incapace; questo però non le impedisce di provare in ogni modo a diventare una ballerina. Fidanzata con Daniele, sa che lui sarebbe il ragazzo ideale, ma improvvisamente guarderà Toto con occhi diversi e questo rivoluzionerà il suo mondo. É interpretata da Paloma Gonzáles Heredia. Clara Ha 10 anni; è una ballerina fantastica e insegna a tutti gli altri come lo si diventa. Ha una forma fisica perfetta a forza di allenamenti durissimi; non le piace per niente studiare; è indisciplinata, ma brillante e le piace Geronimo. É interpretata da Juana Barros.


124 Toto Ha 16 anni; è un ragazzo che ha imparato a vivere dalla strada: forte, intelligente, non si dà mai per vinto e questo lo aiuterà ad affrontare le sfide. Ha lasciato il liceo, ma nessuno lo sa perché se ne vergogna. Nonostante questo è uno scrittore molto bravo e ama leggere. Un ribelle dal cuore tenero, innamorato di Miranda, ma troppo distante dal suo mondo. É interpretato da Manuel Ramos. Geronimo Ha 10 anni; è il leader dei piccoli ed è un vero genio. Si diverte con le costruzioni, da grande vuole essere un ingegnere, un aviatore, un astrofisico o un agente della CIA, insomma tutti quei lavori dove l’ingegno è sovra stimolato. Nella vita di tutti i giorni è innamorato di Clara, ma suo fratello è un ostacolo per la loro storia. É interpretato da Nazareno Antón. Aldo Ha 23 anni; è un ragazzo semplice e sempre positivo. Buono d’animo con tutti soprattutto con i ragazzi del collegio, si distingue da sua sorella Rita che invece tratta tutti malissimo, ma ne cui confronti è molto protettivo. É un professore di musica, ma nessuno lo sa e sua sorella non lo accetta, perché voleva che facesse carriera militare come loro padre. Ama Renata e farà di tutto per averla, anche compromettere la sua amicizia con Alessio. É interpretato da Mario Guerci. Alessio Ha 22 anni; viveva in Europa con suo padre, ma dopo la sua morte ha deciso di tornare a casa per affrontare la madre, che crede lo abbia abbandonato. Questo lo ha riempito di rancore e sfiducia. É fidanzato con Renata, ma non ne è innamorato. Ama lo sport e riesce a diventare insegnante di ginnastica a scuola. Instaurerà un ottimo feeling con i ragazzi e rimarrà colpito da Luna. É interpretato da Michel Noher.


125 Renata Ha 20 anni ed è la fidanzata di Alessio; viziata e capricciosa è abituata a vivere negli ambienti dell’alta società. Tenta di controllare Alessio, del quale non è veramente innamorata: le interessano solo i suoi soldi. Superficiale, amante dei vestiti di marca, dei viaggi, spera di trasferirsi a Parigi quando sposerà Alessio. É interpretata da Macarena Paz. Valentina Ha 17 anni; è la leader delle ragazze del collegio. Decisa e pragmatica è la consigliera di tutte le sue amiche, a cui riesce a trasmettere grinta e coraggio. Sua mamma è sposata con il padre di Ivo, ragazzo di cui è innamorata e con il quale ha un rapporto burrascoso. É interpretata da Micaela Riera. Augusto Ha 10 anni; ha un carattere superbo. É amante degli USA in cui ha vissuto da piccolo essendo figlio di diplomatici, e ora che è tornato in Argentina non ama il suo paese. Un evento traumatico della sua vita è stata la scoperta di non esser nato a Washington, ma proprio in Argentina. Lui però continua a sottolineare di aver vissuto in America, infatti a scuola lui gioca a baseball e ovviamente viene preso in giro da tutti per questo suo amore per l’estero. É interpretato da Marcio Mansilla. Benji Ha 10 anni; è un piccolo scienziato pazzo: con i suoi esperimenti ha rischiato di incendiare la casa dei suoi. Vuole diventare un chimico. É il migliore amico di Geronimo e il ruba cuori del gruppo: gli piacciono tutte le donne, soprattutto le più grandi. É interpretato da Tomás Ross.


126 Candy Ha 10 anni; da piccola è stata una star del cinema e della televisione, però ha recitato solo in un film. Di certo però questo l’ha cambiata: sembra una piccola adulta, per il modo di porsi e di parlare. Beve succo di mirtilli tre volte al giorno perché crede che le faccia bene alla pelle. Il suo mito è Marilyn Monroe e vorrebbe essere come lei. Una delle sue migliori amiche è Clara, solo perché lei la ammira e vorrebbe arrivare dove è arrivata Candy. É interpretata da Lourdes Mansilla. Celeste Ha 17 anni; è molto invidiosa: vuole tutto quello che hanno gli altri, compresi i ragazzi; se a una piace qualcuno lei immediatamente si mette in competizione. Questo ovviamente le crea diversi problemi con le amiche. É interpretata da Antonella Sabatini. Daniele Ha 15 anni; è uno stratega: sa attrarre chi lo circonda risultando spesso insopportabile, ma quando gli conviene è capace di farsi amare. Ama osservare gli altri e trovarne i punti deboli da poter colpire quando serve. Tutto quello che si prefigge lo deve ottenere, non sopporta essere nervoso o frustrato, ha bisogno che il suo ego sia sempre nutrito, al centro dell’attenzione. Odia la routine e si lancia ogni giorno in nuove avventure, spesso trasgredendo alle regole. Superiore alla massa guarda tutti dall’altro in basso, ama andare alle feste per poter soddisfare il suo narcisismo e farsi guardare. All’inizio della storia è il fidanzato di Miranda. É interpretato da Iván Paz. Dino Ha 12 anni; nonostante sia ancora giovane, Dino ha un caratteraccio: nervoso, irascibile, ma soprattutto vendicativo. Con i pochi amici che ha è fedele, soprattutto con Davide. Gli piace Serena e per questo renderà la vita impossibile a Toto. É interpretato da Luciano Papasidero.


127 Emma Ha 17 anni; non ama le sue origini umili e si è creata una sua identità da ragazza per bene che in realtà non può sostenere. Capricciosa e arrogante fa disperare i genitori che fanno di tutto per accontentare la loro unica figlia. Lei si accorge di non essere come gli altri solo quando si trova a contatto con loro. É la fidanzata di Tom, anche lui figlio unico, egoista e viziato. Emma sogna di sposare un impresario e avere a disposizione una limousine con autista. Il tratto distintivo della sua personalità è che è una bugiarda cronica: inventa ogni giorno realtà diverse dalla sua per paura di non essere accettata. É interpretata da Lola Morán. Federica Ha 17 anni; è la tipica ochetta, impaziente e isterica. Soffre l’assenza della madre che a causa del suo lavoro in tv non ha mai il tempo di ascoltarla. Il padre invece lo ha perso quando era piccola ed è sempre cresciuta tra tate e autisti che la scarrozzavano in giro. Adesso ovviamente il suo animo è diventato ribelle. Ha messo gli occhi su Ulisse, che le piace per la sua intelligenza. É interpretata da Delfina Capalbo. Giulietta Ha 13 anni; lei è una vera criticona, commenta tutto quello che le passa sotto al naso in una maniera tale da risultare anche maleducata. Ironica, pungente, dice tutto quello che le passa per la testa, anche le cose più offensive. Ama in segreto Daniele e farà di tutto per conquistarlo; ama la lotta e non le interessano le conseguenze. É interpretata da Agustina Palma. Lila Ha 5 anni; è la sorella minore di Geronimo, è la sua fan numero uno: lo segue come un cagnolino e gli obbedisce fedelmente senza controbbaterlo; le piace Benji. É interpretata da Chiara Francia.


128 Mathias Ha 10 anni; è il braccio destro di Geronimo: lui ordina e Mathias esegue. Pensa di essere forte e muscoloso, in realtà non è così e finisce per rompere sempre tutto. É interpretato da Luciano Motta. Nico Ha 10 anni; è tv-dipendente: guarda un sacco di programmi e ha partecipato a moltissimi concorsi. Gli piace Perla e prova a conquistarla parlando di ciò che vede in tv. Alla fine è innocente e un po’ troppo saputello, ama i paroloni, ma non ottiene l’effetto sperato. É interpretato da Franco Gil. Olivia Ha 9 anni; ha poteri speciali di cui non conosce l’orgine e che non riesce a maneggiare. Arrivata a scuola tutti i bambini che sanno dei suoi poteri e le chiedono di liberarli dalle punizioni di Rita. Olivia riesce a farlo, ma poi non sa come gestire gli effetti dei suoi poteri. Si innamora di Geronimo creando così problemi con Clara. É interpretata da Julieta Poggio. Paul Ha 17 anni; è il romantico del gruppo, il ragazzo sensibile che crede nell’amore, scrive poesie e ama recitare. Suona la batteria ed entra a scuola con Ivo e Ulisse senza dire a nessuno che loro facevano parte della band di Luna. Molto legato a Ivo gli chiede lezioni di danza per conquistare le ragazze. É tenero anche quando si arrabbia, perché inizia a parlare velocemente e va in corto circuito. Innamorato di Luna è troppo timido per dirglielo. É interpretato da Christian Puebla. Perla Ha 10 anni; ama farsi notare dai ragazzi, vuole attenzione da tutti ed è anche molto invidiosa degli altri. Vuole a tutti i costi essere la preferita di Geronimo e Benji. Ficca il


129 naso dove non dovrebbe, in particolar modo nel gruppo di Tobia, per poi dare colpe ad altri, soprattutto Clara o Candy. É interpretata da Maia Schojet. Raul Ha 17 anni; è un gran studioso, a scuola vuole solo voti alti, deve essere a tutti i costi il migliore della classe, anche a costo di boicottare gli esami degli altri. La sua filosofia di vita è non perder tempo e il futuro è di chi ha conoscenza. Ha una fidanzata da molti anni fuori dal collegio che vede molto poco per evitare distrazioni, ma che vuole sposare una volta finiti gli studi. É interpretato da Ramiro López Silveyra. Rodrigo Ha 10 anni; è il timido del gruppo, parla sempre a bassa voce per non vuole farsi notare, tanto che cammina quatto quatto e spesso se entra o esce da una stanza nessuno lo vede. A parte questo è la spalla di Tobia: lo supporta quando gli vengono dei dubbi ed è anche quello che fa abbassare la cresta ad Augusto quando esagera. Ha un serio problema con la sua immagine, tanto da chiedere sempre consigli di look agli amici. É interpretato da Brian Sitchel. Tobía Ha 10 anni; è il leader dei bimbi ribelli, dubita sempre di tutto e tutti e ha seri problemi nel ricevere ordini. Protettivo e geloso, protegge la sorellina Clara e vuole togliere di mezzo Geronimo, in qualsiasi modo. É interpretato da Tupac Larriera. Tom Ha 17 anni; nato in una famiglia di nuovi ricchi è abituato a vivere nel lusso. É materialista e vuole che i suoi genitori gli comprino tutto quel che chiede; crede di poter fare il macho, proprio come suo padre, che invece di rimproverarlo lo incoraggia dandogli sempre molti soldi. Fa discorsi da esperto di finanza, di auto, di cose di cui invece non sa niente. É fidanzato con Emma. É interpretato da Lucas Veerstraeten.


130 Ulisse 17 anni; è il secchione della classe, un vero precisino con le parole e usa sapientemente termini complessi. Adora suo nonno, dal quale ha preso l’intelligenza e sottovaluta i suoi genitori. Ammira Bill Gates e un giorno sarà più potente di lui. É il pianista della band di Luna e molto amico di Ivo. É interpretato da Valentino Giovanetti. Victoria Ha 40 anni; è la direttrice della scuola e la madre di Miranda. A prima vista è una donna dal cuore di pietra, che come missione nella vita ha quella di rieducare i ragazzi complicati; in realtà nasconde un segreto: dal suo primo matrimonio è nato un bambino che il marito, a un anno dalla nascita, le ha sottratto portandoselo all’estero. Victoria non ha mai superato il trauma e a sua figlia che adora non ha mai detto nulla. Tutto riaffora quando si nasconde nella sua stanza e guarda le foto di suo figlio mostrando il suo lato più debole. Dopo quanto le è successo diffida degli uomini e dell’amore. É interpretata da Claribel Medina. Rita Ha 35 anni; è il braccio destro di Victoria, è una donna severa, dura, impenetrabile. Figlia di un generale, sorella di Aldo di cui e gelosa e di cui non approva la passione per la musica perché avrebbe dovuto entrare nell’esercito come il loro padre. Nessuno la vede di buon occhio e quando Victoria non c’è si sente il capo della scuola. É ossessionata da Guglielmo che crede innamorato di lei, ma non è vero. É interpretata da Mariana Prommel. Guglielmo Ha 45 anni; è un uomo umile e di buon cuore. Rimasto vedovo da tanti anni, ha sofferto tanto la perdita del suo amore e quando ha visto Luna da piccola piangere in orfanotrofio, ha deciso che lei sarebbe stata sua figlia e le avrebbe dato tutto il suo amore. E così è stato: Luna è il suo motivo di vita, la protegge e difende in ogni


131 occasione, ma soprattutto la ascolta e l’appoggia. Un posto speciale nel suo cuore ce l’ha anche la sua auto. É interpretato da Marcelo De Bellis. Patrizio Ha 50 anni; è il padre di Renata e Lucilla. Bugiardo e opportunista come la figlia, attende che Renata diventi ricca grazie al rapporto con Alessio. É interpretato da Mauricio Dayub.

3.9. Ramona Locandina della telenovela Ramona

Locandina della telenovela Ramona

Ramona è una telenovela messicana prodotta da Televisa nell'anno 2000 ed è l'adattamento di un romanzo omonimo statunitense, scritto da Helen Hunt Jackson. Venne ritrasmessa dal canale TLNovelas nella primavera del 2005. La storia epica-western si sviluppa quando agli Stati Uniti si aggiunge la California e i “rancheros” messicani che rimangono in quel paese lottano per le loro terre. In questo melodramma dalle tinte tragiche, Ramona si vedrà esposta al rifiuto della sua famiglia e a quello della tribù dell'uomo che ama, Alejandro, dando vita ad una struggente storia d'amore in una situazione di completa avidità. Importante sarà la presenza di Doña Ramona, che rappresenta la autorità repressiva, ma anche la fedeltà al


132 romanticismo esagerato del secolo passato, mentre suo figlio, Felipe Moreno, farà emergere il suo amore fraterno, che sfiorerà l'incesto. Questa storia inizia in una valle californiana poco dopo la guerra di Secessione, cuando Ramona Moreno Gonzaga di 18 anni ritorna a casa sua; da bambina, sua madre, Doña Ramona Gonzaga, la spedì in un convento; lei non capì mai perchè sua madre prese quella decisione, soprattutto perchè mai sentì la vocazione religiosa e né lei né il fratello Felipe andarono a trovarla neanche una volta. Quando i conventi chiudono, Ramona ritorna alla sua amata tenuta e alla sua famiglia, ma le cose stanno cambiando in California: un uomo senza scrupoli, Jack Green, ostenta ora la stella che simboleggia l'autorità della regione. Quasi arrivata alla tenuta, Ramona incrocia l'indiano Alejandro de Asís: è un incontro fugace, ma che lascia marcati per sempre entrambi. Nonostante tutto, nella tenuta un altro amore aspetta Ramona: suo fratello Felipe che inizierà a guardarla con gli occhi di un uomo e non con quelli di un fratello.20

3.9.1. Personaggi21 Ramona É la figlia adottiva di Doña Ramona, sorella di Felipe e innamorata di Alejandro. É interpretata da Kate del Castillo. Alejandro de Asís É un indiano Yahí, innamorato di Ramona, amico di Felipe e figlio di Don Pablo. Muore sulla forca. É interpretato da Eduardo Palomo. Doña Ramona Gonzaga É la vedova di Moreno, madre di Felipe, madre adottiva di Ramona ed è innamorata di Angus O'Faill. Muore cercando di difendere la figlia. É interpretata da Helena Rojo.

20 http://es.wikipedia.org/wiki/Ramona_%28telenovela%29, [30/12/2011]. 21 http://es.wikipedia.org/wiki/Ramona_%28telenovela%29, [30/12/2011].


133 Felipe Moreno Gonzaga É il figlio di Doña Ramona, fratello adottivo di Ramona; è innamorato di lei ma è promesso a Beatriz; inoltre è amico di Alejandro. É interpretato da René Strickler. Rex/Jack Green É un bandito e assassino texano; è diventato sceriffo del paese di Todos los Santos. É interpretato da Sergio Sendel. Don Pablo de Asís É il capo degli Yahís e padre di Alejandro. É interpretato da Antonio Medellín. Juan Canito É un dipendente di Felipe; è sposato con Martha e ha una figlia di nome Margarita. É interpretato da Rafael Inclán. Martha Canito É la tata di Ramona e Felipe, sposa di Juan e madre di Margarita. É interpretata da Angelina Peláez. Margarita Canito É impiegata nella tenuta; è la figlia di Martha e Juan e amica di Ramona. É interpretata da Vanesa Bauche. Angus O'Faill É un soldato irlandese, vecchio amore di Doña Ramona, nonchè il vero padre di Ramona. É interpretato da René Casados.

Beatriz de Echagüe


134 É la dama di Coronado, ma è innamorata di Felipe. É interpretata da Nicky Mondellini. Perpetua de Echagüe É la zia di Beatriz, crudele e despota. É interpretata da Chela Castro. El Norteño É impiegato di Doña Ramona e amico di Juan. É interpretato da Juan Ríos Cantú. Padre Salvatierra É il francescano amico di Doña Ramona, Felipe e Ramona. É interpretato da Álvaro Carcaño. Davis É un bandito, amico e alleato di Jack Green. É interpretato da Kristoff. Merryl É anche lui un bandito alleato e amico di Jack Green. É interpretato da Raúl Ochoa. Doctor Thomas É il dottore del paese e complice di Jack Green. É interpretato da Ramón Menéndez. Matea É la strega del paese degli Yahís e madre di Manuela. É interpretata da Isela Vega. Manuela É un'indiana Yahí, innamorata di Alejandro e nemica di Ramona proprio perchè sua rivale in amore. É interpretata da Shaula Vega.


135 Padre Sarriá Francescano del paese Todos los Santos e evangelista dei Yahís. É interpretato da Luis Bayardo. Doris É la giustiziera del paese di Todos los Santos. É interpretata da Montserrat Olivier. General Alonso Moreno É il marito di Doña Ramona, padre di Felipe e padre adottivo di Ramona. É interpretato da Eugenio Cobo.


136 CAPITOLO IV – ANALISI LINGUISTICA DEI SOTTOTITOLI

In questo quarto e ultimo capitolo verranno esposti gli esempi delle traduzioni dei sottotitoli estratti ed esaminati dalle varie serie descritte nel capitolo precedente. Ho iniziato la mia analisi esaminando i problemi di stile, partendo dalla classificazione che di essi ne ha fatto Cristine Nord e che consistono in cambi ingiustificati della struttura sintattica che modificano lo stile delle frasi originali.1

4.1. Problemi di stile

Passiamo agli esempi concreti:

1. Y desde lo más profundo de su corazón derrame una lagrima sobre los sueños que atesoró E una lacrima esca dall’interno del suo cuore, dal profondo dei sogni che lei ha amato

In questo esempio l'ordine logico della frase originale è stato ingiustificatamente cambiato perchè, nonostante l'italiano permetta mantenere la struttura originale, il traduttore ha deciso di mettere in secondo piano l'aspetto arcaico del racconto di una sorta di fiaba enfatizzato nell'originale, dal mettere all'inizio della frase una preposizione e non il vero soggetto della frase.

2. Un gran misterio oculta esa escuela Quella scuola detiene un grande mistero

Anche in questo caso l'ordine originale delle parole è stato cambiato: sono stati invertiti 1 http://rivistatradurre.it/2011/11/il-destinatario-questo-sconosciuto/, [28/02/2012].


137 il soggetto della frase, “esa escuela”, con il complemento oggetto “un gran misterio”, quando l'italiano avrebbe comunque permesso di tradurre in maniera fedele alla struttura originale, e cioè Un grande mistero occulta quella scuola.

3.

¡Lástima que Matías está lejos! Se fue a buscar suerte en Barcelona; ojalá que le vaya muy pero muy bien Matías è lontano a Barcellona a cercare fortuna spero che gli vada molto bene

In questo caso, oltre all' omissione di parole nella versione originale che rendono più forte il concetto che si vuole esprimere, c'è un cambio ingiustificato nella seconda parte della frase e, nello specifico, della parola “ojalá” che significa “magari”: con la sua traduzione in “spero” il concetto dell'augurare buona fortuna è stato reso meno forte.

4. Josefina tenía un blog que se hizo tan pero tan famoso que una editorial publicó un libro Giusy avendo un blog molto famoso trovò un editoriale che gli pubblicò addirittura un libro!

In questo caso il problema è stato creato nella sostituzione del pretérito imperfecto con il gerundio italiano; il tempo passato della versione originale è stato voluto perchè la protagonista della scena sta raccontando ciò che è successo ad alcuni suoi amici partendo dal passato e il gerundio rende continua l' azione quando invece è già accaduta. Altra caratteristica di questo esempio è l'omissione dell'esagerazione tipica del linguaggio delle telenovelas, e cioè la ripetizione “tan pero tan famoso” che nella lingua meta viene a mancare ed è stata tradotta con “molto famoso”.

4.2. Errori di traduzione Oltre ai problemi di traduzione ho riscontrato una serie di errori di traduzione che si possono definire come una equivalenza inadeguata nella traduzione dei sottotitoli delle


138 varie serie analizzate. Si possono distinguere due tipi di errori di traduzione: errori di lingua e errori di traduzione ma analizziamoli una alla volta.2

4.2.1. Errori di lingua Si devono a problemi di conoscenza o espressione nella lingua meta, ma passiamo agli esempi concreti:

1. Es muy peligroso para una joven andar viajando; los tiempos no están como para eso É molto pericoloso per una giovane andar viaggiando i tempi non sono sicuri Il caso più concreto che rientra in questa categoria è quello del falso amico; in questo caso infatti il verbo spagnolo “andar” è stato tradotto con l'italiano “andar” quando invece significa camminare.

1. ¡O que rico mamá! O che ricco mamma!

Anche in questo caso il significato di “rico” è stato frainteso al momento di tradurlo; è vero che il suo significato è quello di “ricco” ma in certi contesti, come questo, il suo significato è quello di piacevole, carino. É il caso del cosiddetto falso senso.

2. Si, eres Nicolás con su hipocresía, su falsedad y su voz impostada y su peluca Sei anche un' ipocrita, una falsa un' impostora!

In questo caso il falso amico riguarda l'aggettivo “impostada”, che nella traduzione in 2 J. Delisle, M. C. Cormier, H. L. Jahnke, Terminologia della traduzione, Milano, Hoepli, 2002, p. 50.


139 italiano è stato tradotto come sostantivo e in più con un significato diverso; si sarebbe dovuto tradurre con Si, sei Nicolás con la sua ipocrisia, la sua falsità e la sua voce impostata e la sua parrucca.

3. Bien Manuel, la casa está vendida Bene, Manuel, la casa è in vendita

Anche qui la traduzione è stata falsata da un falso amico, cioè “estar vendida”; la traduzione corretta sarebbe stata la casa è stata venduta.

Rientrano in questa categoria anche gli errori riguardanti la punteggiatura: essa infatti, in molte occasioni, è stata trascritta nei sottotitoli in maniera non appropriata, senza rispettare l'enfasi dei discorsi delle varie scene sovrastanti. Vediamo gli esempi:

1.

Buonasera Beatrice, mi dica ha terminato il bilancio?

Questo esempio presenta una certa ambiguità: non si comprende in effetti se il personaggio che esplicita questa frase voglia fare una domanada, mi dica, ha terminato il bilancio? E in questo caso mancherebbe la virgola dopo “mi dica”, o se stia facendo un'affermazione, mi dica che ha terminato il bilancio, e quindi mancherebbe il pronome relativo “che”.

2. Mi dispiace dottore, ma sono venuti a prendere e mi stanno aspettando! In questo esempio il punto esclamativo finale non è corretto: il personaggio che sta dicendo questa frase sta affermando un concetto e non esclamando.


140

3. Leandro, Leandro, Carmen, sono genitori di un bambino meraviglioso, che entrambi adorano e io mi auguro, che insieme passerete un bel periodo con vostra figlia dato che prima non avete passato delle belle giornate insieme

In questo caso vi è un'abbondanza di virgole che appaiono in maniera errata in quanto interrompono il continuum della frase.

4. È possibile che un treno che passa debba perdere tutto questo tempo???!!!!? In questo esempio il traduttore ha elargito punti di domanda e punti esclamativi in maniera errata: essendo una domanda che pone la protagonista della scena che scorre, sarebbe stato corretto finire la frase con un solo punto interrogativo.

5. È arrivato il momento che voi scambiate le fedi, prima tu Carmen In questo caso sarebbe stato necessario separare le due frasi con un punto e virgola.

6. Ah, visto, il treno è andato? In questo esempio invece, manca un punto interrogativo dopo “visto”, e un punto esclamativo dopo “ah” che in generale è, appunto, un'esclamazione.

7. Io esisto, per un motivo: per tenerti In questo caso la virgola è stata riportata in maniera errata, infatti interrompe la frase.


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8. Come non sai?? hai fatto un goal!Non ci hai viste festeggiare In questo esempio alla fine della frase manca un punto di domanda.

9. Mi pare o la tua compagna ti ha mollato Anche in questo caso alla fine della frase manca un punto interrogativo.

10. Ha avuto un problema non è potuta venire Un'altro?? In questo esempio l'errore sta nell'erroneo apostrofo: infatti, per la grammatica italiana, l'apostrofo agli articoli indeterminativi si mette solo in riferimento ad un sostantivo femminile.

11. Come è possibile che tu sia il padre di Patty Anche in questo caso alla fine della frase manca in punto di domanda.

12. Perchè parlate del blog di Guido che c'è di strano? In questo esempio sarebbe stato corretto dividere le due frasi con un punto interrogativo, in quanto anche la prima frase “Perchè parlate del blog di Guido” è una domanda.

13. Mio caro diario, voglio raccontarti che alla fine ho realizzato il sogno della mia vita essere una cantante di successo


142 In questo esempio mancano i due punti per introdurre il desiderio di cui parla la protagonista della scena. 14. Sol & Belen sono felici anche loro unite a Santiago si okkupano di cucina! In questo caso si nota che chi si è occupato dei sottotitoli probabilmente è un'adolescente, in quanto la scrittura per abbreviazioni o con cambi della “c” in “k”, sono tipici della scrittura dei ragazzi di quella fascia d'età.

15. In tutta la mia vita, ho fatto molte cerimonie Ma nessuna mi ha dato più piacere, come questa In questo esempio si nota un uso improprio delle virgole che in due occasioni spezzano la frase in modo errato e negando ad essa un continuum logico.

16. La maggior parte della gente l'ammirava e lei non ha + il coraggio di dirtelo, non ha potuto Anche in questo caso salta alla vista il “+” utilizzato al posto della grafia “più”, altro sintomo della creazione dei sottotitoli da parte di un adolescente.

17. Ti 6 innamorato di lei x questo!non smettere solo x questo! In questo esempio si nota ancora l'utilizzo di abbreviazioni tipiche degli adolescenti, come “6” o “x”.

18. dai, va tutto bene =) tutto bene Anche in questo caso si presenta un elemento tipico della scrittura adolescenziale e cioè “=)”, grafia che esplicita un sorriso e che è tipico soprattutto della scrittura per sms.


143 19. Ma Nicolás mi ha detto che non posso vivere senza di te e che ti amo! Come non ho mai amato nella mia vita! In questo esempio ciò che si nota è il punto esclamativo in mezzo alla frase: in quel punto non era necessaria nessuna punteggiatura in quanto la seconda parte della frase è collegata alla prima e interrompendole si è perso il vero senso della frase.

20. No, Valentina qst nn è qll ke tu pensi xké io e Ivo formiano un duo Anche in questo caso è palese la scrittura tipica dei ragazzi adolescenti, con abbreviazioni di questo in “qst”, quello in “qll”, non in “nn”, che in “ke” e perchè in “xké”.

21. Mia madre mi avrebbe lasciata andare.Vorrei stare con lei ora..e non con il mio papà In questo esempio ciò che è errato sono i due punti di sospensione che interrompono il flusso della frase.

Nel trailer della serie Mía, mi amiga invisible i problemi riguardano tutti i discorsi diretti: essendo un trailer appunto, i discorsi intervallano la voce narrante della storia e nella traduzione dei sottotitoli non appaiono le virgolette che di solito accompagnano e introducono i discorsi diretti. Passiamo a vedere gli esempi riguardanti questo tipo di problema:

1. Farà le cose più incredibili che si possano immaginare Ciao, sono Mía ed è così che si incontrarono 2. Ma l'arrivo di Mía significava aprire porte che non dovevano mai essere aperte


144 oggi è l'inizio della nostra vendetta è giunto il momento Mio fratello libero ora 3. Non mi piace che frequenti questa scuola A me piace papi, vengono anche professori che insegnano magia 4. No! tu non puoi frequentare quella scuola Sei in grande pericolo 5. Quella scuola detiene un grande segreto Lo scatolo di anelli abbiamo avuto modo di trovare un fidanzato subito Gaspar, cos'è l'amore? 6. Io lo amo Gaspar! È per questo che non vorrei dirgli chi sono e da dove vengo 7. Ma Tomás. Quell mondo non esiste! Lo so che esiste nelle storie che mia madre mi raccontava da piccolo..mi diceva del suo amico invisibile Chi era Tomás? IO...Io sono il suo amico invisibile! 8. Uno storia piena di magia una storia piena di suspence Trent'anni senza vedere un raggio di sole 9. e, se mai hai bisogno di aiuto vai da essa! 10. La casa magica! 11. Egli non crede in lei Noi batteremo loro 12. ...e, qui dentro vive la mia amica insivibile 13. É una bugia, non sei l'amico insivibile di mia madre 14. Una storia che ti emozionerà io sono speciale...io vengo da un posto speciale. Ho la sensazione che lu è vicino un luogo dove c'è solo fiducia...credere...e dire la verità egli è in mezzo a noi.madre devi credere in me! 15. Te l' ho detto che fa storie si vede. Nessuno crede in te! Vai via dalla nostra vita Prendi questo libro disgustoso con te Mía quanto la conosci non sarai in grado di dimenticarla Mamma aveva ragione Mia era la sua amica invisibile


145 Come si può notare dai vari esempi riportati, la punteggiatura in molte occasioni è messa in modo inappropriato e i discorsi diretti interrompono la narrazione della voce fuori campo senza che si possano distinguere; se non ci fossero le scene a scorrere sopra i sottotitoli non si capirebbe il senso della storia raccontata e il trailer preso in esame sarebbe privo di significato.

4.2.2. Errori di traduzione Questa categoria di errori si manifesta nella lingua meta, ma si deve ad una interpretazione non corretta dell'originale. Anche qui vediamo degli esempi concreti:

1. - ¡Usted quiere que aquí pase algo grave, porque ya está empezando a pasar Beatriz! -Lei vuole che qui succeda qualcosa di grave! Perchè adesso sta cominciando a esagerare Beatrice!

In questo caso l'autore dei sottotitoli ha tradotto con un rimprovero una frase che nell'originale non esiste: “ya está empezando a pasar Beatriz” ha un equivalente in italiano e si sarebbe potuta tradurre con “perchè sta già iniziando a succedere Beatrice”; invece chi ha creato i sottotitoli ha interpretato la frase come un modo di dire.

2. Ella es Mia, mi amiga invisible. Te vas a enamorar. Te vas a divertir. Lei è “Mia” la mia amica invisibile. La adorerete. Ti farà divertire.

In questo caso l'autore dei sottotitoli ha cambiato il significato del verbo spagnolo “enamorar”, che si traduce nell'equivalente italiano “innamorare”e non “adorare”.

3. ¡La caja mágica! La casa magica!


146 In questo caso esiste un dubbio: o l'autore dei sottotitoli non conosce il significato della parola “caja”, che non è “casa” come nella traduzione del sottotitolo, ma è “cassa” o “scatola”, quindi ha tradotto con una parola totalmente sbagliata o, visto che nella scena corrispondente ai sottotitoli si parla di una scatola magica, siamo portati a credere che probabilmente ci sia stato un errore ortografico nella battitura.

4. - Leandro, Leandro, Carmen son papás de dos chicos maravillosos que los adoran, y uno de ellos me ha pedido decirles algunas palabras ya que el otro todavía no puede hablar. - Leandro, Leandro, Carmen, sono genitori di un bambino meraviglioso che entrambi adorano e io mi auguro, che insieme passerete un bel periodo con vostra figlia dato che prima non avete passato delle belle giornate insieme. In questo esempio l'autore dei sottotitoli ha totalmente inventato la traduzione per creare i sottotitoli; la traduzione in italiano sarebbe questa: Leandro, Leandro, Carmen, sono genitori di due bambini meravigliosi che li adorano, e uno di loro mi ha chiesto di dirvi alcune parole visto che l'altro ancora non può parlare.

5. - Quiero decirles que este es el día que más esperé durante toda mi vida. - Volo solo dire che l’incontro con mio padre ha cambiato completamente tutta la mia vita.

Anche in questo caso il creatore dei sottotitoli ha tradotto con un'altra frase che non rispecchia il significato originale; la traduzione corretta sarebbe dovuta essere: Voglio dirvi che questo è il giorno che più ho aspettato in tutta la mia vita.

6. - Cuando era muy pero muy chiquitita yo siempre soñaba que me encontraba con mi papá, ¿No mamá? En mis sueños, cuando lo encontraba, estaba casado con mi mamá; esto es lo más parecido a un cuento de hadas. Quando io ero bambina, io sempre sognavo che mi incontravo con il mio papà, no mamma? Il mio sogno quando l'ho incontrato era che si sarebbe sposato con mia madre! E oggi questo sogno si è avverato! Anche in questo esempio il traduttore ha tradotto un'intera frase in modo totalmente


147 sbagliato; la traduzione sarebbe dovuta essere: Nei miei sogni, quando lo incontravo, era sposato con mia madre; questa è la cosa più simile ad una storia di fate. 7. - Que todos los sueños que más quieran siempre se pueden hacer realidad. - E io vorrò sempre bene i miei genitori sempre e do la mia parola sempre

Anche in questo caso il traduttore dei sottotitoli ha tradotto con un significato totalmente diverso; la traduzione corretta sarebbe dovuta essere: che tutti i sogni che più desiderate possano diventare sempre realtà. Non è una traduzione letterale, ma si deve rispettare la struttura della lingua italiana.

8. - Yo quiero dar las gracias a Dios por tenerte, porque cuando te recontré, hace dos años, podé recuperar. - Io esisto per un solo motivo: per tenerti

In questo caso la traduzione è errata; si sarebbe dovuto tradurre con: Io voglio ringraziare Dio per averti.

9- Bueno, y para cerrar esta competencia vamos a anunciar a las parejas que van a partecipar a la proxima jornada - Bene vi voglio informare chi saranno i prossimi protagonisti della prossima competenza

Anche in questo esempio la frase originale non è stata rispettata; la traduzione corretta sarebbe stata: Bene, per chiudere questa gara annunciamo quali saranno le coppie che parteciperanno alla prossima giornata di gara.

10. Estaba a punto de darle el segundo beso matador y os entrais y ¿cuál es tu mejor idea? Decirle que Patty no estaba en la tancha Stavo per dargli il secondo bacio terminale e vieni te a dire che c’era Patty stava vedendo


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In questo esempio la traduzione risulta forzata per poterla affiancare alla scena che scorre sopra i sottotitoli; la traduzione nella lingua meta si poteva tradurre perfettamente rispettando il significato originale: Ero sul punto di dargli il secondo bacio fatale ed entri tu e qual è la tua idea migliore?Dirgli che Patty non era al campo.

11. - ¿Estás complotando contra mi? - State facendo qualcosa contro Tamara?

Anche in questo caso il significato originale è stato stravolto; la traduzione corretta è: state complottando contro di me? Nella lingua meta invece ci si rivolge a Tamara.

12- ¡Derecha, izquierda, arriba, al centro! - Destra, sinistra, avanti, al cielo!

In questo esempio chi ha tradotto non conosce il significato della parola “arriba”, in quanto ha tradotto con la parola italiana “avanti”; si doveva tradurre con su.

13. - ¿Qué? ¡No a mi no me vas a dejar sola con este balurdo Patito! - Comee dove perché??

Anche questa frase originale è stata totalmente cambiata nella traduzione nella lingua meta; la traduzione corretta è: Cosa? No, non mi lasci sola con questo balordo Patty!. Interessante è anche notare come si sia riportato un italianismo, e cioè “balurdo”, dall'italiano “balordo”; questi prestiti dalla lingua italiana sono tipici dell'oralità argentina, dove molti italiani appunto, sono emigrati durante i primi decenni del 1900.


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14- Este hombre no abandonó a nadie - Perdonami ma questo non è mio figlio

In questo caso il traduttore non ha rispettato la frase originale e ha totalmente stravolto il significato; la traduzione corretta è: quest' uomo non abbandonò nessuno.

15. Después de tanto revolotear Pedro logró casarse con mi abuela Dopo tanto tempo Pedro si vuole sposare con lei

In questo esempio la seconda parte della frase è stata cambiata, probabilmente per mancanza di documentazione sul verbo spagnolo “lograr” ed è stato tradotto con il verbo “volere”; la traduzione corretta sarebbe potuta essere: dopo tanto tempo Pedro riuscì a sposarsi con mia nonna.

16. Ana sigue viviendo acá en el barrio al lado Anna vive nel quartiere privato

Il traduttore dei sottotitoli non traduce l'avverbio di luogo “al lado” correttamente: al posto di “accanto” ha tradotto nella lingua meta con una parola totalmente sbagliata, cioè “privato”, che in spagnolo è “privado”.

17. ¡Ay como extraño a mis populares! Non posso dimenticare le mie Popolari!


150 In questa affermazione vocativa il verbo spagnolo “extrañar” è stato tradotto in maniera errata; la traduzione corretta è “mancare”, in quanto nella lingua originale “extrañar a alguien” vuol dire appunto che “si sente la mancanza di qualcuno”. Il verbo italiano “dimenticare” in spagnolo si traduce con “olvidar”.

18. Caterina y Alan se pelean todo el tiempo, ¡pero se quieren! Caterina e Alan si esibiscono tutto il tempo, però si amano!

Anche in questa affermazione vi è poca documentazione sul verbo originale “pelearse”, cioè “litigare”: infatti è stato tradotto col verbo italiano “esibirsi”.

19. - Bueno, leche chocolatada como te gusta a ti - ¡O que rico mamá!

- Bene, latte con cioccolato come piace a te - O che carina mamma!

In questo esempio vi è un' altra traduzione dovuta alla scarsa documentazione sul significato dell'aggettivo spagnolo “rico”; in certi casi si traduce come “ricco”, è vero, ma in altri (come questo) l'aggettivo si traduce con “carino” o “grazioso”; quindi la traduzione corretta qui sarebbe stata: O che carina mamma!

20. ¿Hay alguien que se opone a esta boda? Nessuno si oppone questa volta?

In questo esempio è stato tradotto in maniera errata il sostantivo “boda” con il suo


151 aggettivo dimostrativo “esta”; il traduttore probabilmente ha creato i sottotitoli per assonanza traducendo nella lingua meta con “questa volta”, quando invece avrebbe dovuto tradurre con “questo matrimonio”.

21. Y esta vez sin bromas Niní, ¿sí? E questa volta ce la facciamo Ninì, si?

Questo esempio ha una traduzione non corretta della negazione “sin bromas”, cioè “senza scherzi”, in quanto è stata tradotta con un sbagliato “ce la facciamo”.

22. ¿Sois conscientes que arruinaste el día más feliz de mi vida? Sei stata la cosa più bella della mia vita

Qui si è totalmente stravolto il significato della frase originale; la traduzione corretta sarebbe dovuta essere: Sei cosciente che hai rovinato il giorno più felice della mia vita?. Nella lingua meta si noterà che invece il senso cambia radicalmente e la frase risulta essere positiva.

23. No abuelo no yo no te voy a hacer esto porque yo se que es una cosa muy importante quedarte en tu jardín pero yo te voy a extrañar y te voy a llamar pero lo único que quiero que sepan es que le pido perdón desde lo más profundo de mi corazón No nonno no, non ti voglio coinvolgere in tutto questo perché so che qui hai qualcosa a cui tieni molto, il tuo giardino. Tu non c’entri niente, te ne starai qui ma l’unica cosa che vi chiedo è di perdonarmi In questo esempio la traduzione nella lingua meta ha un significato totalmente diverso; la traduzione corretta sarebbe dovuta essere: No nonno no, non ti farò questo perchè so


152 che è una cosa molto importante rimanere nel tuo giardino, mi mancherai e ti chiamerò, ma l' unica cosa che voglio è che sappiate che vi chiedo perdono dal cuore. 24. Yo le quiero perdón, a todos; yo de verdad no les quise lastimar, pero no tuve otra opción; y tampoco quería perder a vos, abuelo; tenía que estar cerca para darte tus pastillas y me asusté mucho y el pelado me dio la posibilidad de volver como Nico Vi chiedo di perdonarmi a tutti..Io...veramente, non, non volevo ferirvi! Ma...non trovo le parole; mi davano poco tempo per venirvi a visitare; dovevo controllare che prendevi le tue pastiglie e non sapevo come fare e il pelato mi ha dato la possibilità di stare qui Questa traduzione coincide con il significato originale solo in parte, infatti le parti sottolineate sono state tradotte erroneamente per mancanza di conoscenza della lingua di partenza: “no tuve otra opción” si sarebbe dovuto tradurre con non avevo altra scelta o con non avevo alternative, mentre in italiano è stato trasformato in “non trovo le parole”, cambiando così il significato originale; “tampoco quería perder a vos abuelo” è stato tradotto con “mi davano poco tempo per venirvi a visitare” cambiando totalmente il significato originale, in quanto si sarebbe dovuto tradurre con inoltre non volevo perder te, nonno; “de volver como Nico” si sarebbe dovuto tradurre con di ritornare come Nico e non con “di stare qui”, perchè così si è cambiato radicalmente il significato originale.

25. Yo se que lo que hice fue horrible horrible horrible y lo pasé muy mal muchas veces y no me quise burlar de nadie, pero no me queda otra alternativa; yo sé que me merezco que estén enfadados conmigo para siempre Io…Lo so, lo so ho fatto una cosa orribile e capisco che non ci sono scuse, e che non sarà facile per voi…Ma…me ne vado non ho alternative; è quello che mi merito e ora me ne andrò per sempre

Anche in questo caso la traduzione italiana corrisponde solo in parte all' originale: “lo pasé muy mal muchas veces” è stato tradotto con “non ci sono scuse e non sarà facile per voi”, quando sarebbe stato più corretto tradurre sono stata male molte volte, cambiando il significato originale; “ora me ne andrò per sempre” è la traduzione errata


153 di “estén enfadados conmigo para siempre”, quando invece la traduzione corretta è siano arrabbiati con me per sempre. 26. Vos sois el novio más importante y quisiera que fueses el ultimo, el novio para casarme Tu sei il fidanzato più importante che abbia mai avuto, il mio primo e ultimo. Mi vuoi sposare?

In questo esempio sono stati apportati dei cambiamenti alla traduzione dei sottotitoli: “quisiera que fuese el último” si sarebbe dovuto tradurre con vorrei che fossi l' ultimo quando invece è stato tradotto con “che abbia mai avuto”, cambiando cosi il significato della frase originale; “el novio para casarme” vuol dire il fidanzato per sposarmi, quando invece è stato tradotto con una domanda che è fuori luogo nel discorso.

27. Bueno Otto, cuidame al abuelo no te olvides de ladrar a las ocho y a las once para que tome las pastillas; yo voy a buscar un lugar donde podemos estar juntos y te voy a venir a buscar, ¿sabes? Ho parlato a tutti, ho chiesto scusa…anche la valigia è pronta, e adesso ce ne andiamo…non so dove di preciso ma ce ne andiamo!

In questo caso la traduzione nella lingua meta non è conforme alla lingua originale e non corrisponde affatto; la traduzione corretta sarebbe stata: Bene Otto, prenditi cura del nonno, non ti dimenticare di latrare alle otto e alle undici perchè prenda le pastiglie; io vado a cercare un luogo dove possiamo stare insieme e verrò a riprenderti, sai?.

28. - ¡Bravo eh! ¡Bra-vo! ¡Qué actriz! ¡Qué actriz! ¡Lastima que en el momento culmine de la obra se te cae la carita! La verdad es que te pido disculpa por todas las veces que te dije inutil, ineta, mosquita muerta y otras cosas así - A usted no le voy a dar explicaciones; ya pide perdón a la gente que me importa, nada más


154

- Brava eh! Bra-va! che attrice, che attrice, stava andando tutto bene quando..PUF ti crolla tutto la verità, è che ti chiedo scusa x averti chiamata stupida, inetta, gatta morta intanto poi il risultato si è visto da solo -Sono veramente pentita per quello che ho fatto! e ho chiesto perdono a tutta la gente

Anche in questo esempio il traduttore solo in parte ha creato sottotitoli che sono fedeli alle frasi originali; “lastima que en el momento culmine de la obra se te cae la carita” non si può tradurre con “stava andando tutto bene quando..PUF ti crolla tutto”, ma con Che peccato che nel momento culmine dell' opera ti cade la maschera; quindi la frase tradotta è giusta nel contesto del discorso, ma la traduzione poteva essere più precisa perchè la lingua meta lo permette; la frase “a usted no le voy a dar explicaciones; ya pide perdón a la gente que me importa, nada más” è stato tradotta in maniera totalmente errata: la traduzione corretta sarebbe dovuta essere a lei non do spiegazioni; ho già chiesto perdono alle persone di cui mi importa, niente di più; si nota quindi che il significato originale non è stato mantenuto.

29. - Me tengo que ir - A si, mejor, va a ser lo mejor para todos que te vayas

- Me ne vado! - Mi tolgo, cosi puoi andartene

In questo esempio la traduzione non è conforme alla lingua originale; la traduzione corretta sarebbe dovuta essere - Devo andare - A si, meglio, sarà meglio per tutti che tu vada. Si nota quindi che la traduzione non è per niente fedele alla lingua originale.

30. - ¿Y no te das cuenta como te voy a extrañar yo?


155 - No me puedo quedar mi amor porque yo me equivoqué, porque está muy malo lo que hice porque no no hay que mentir, ¿sabes? Porque me merezco todo lo que me pasa, porque hice todo mal; yo no quiero que vos me tomas como ejemplo porque yo me equivoqué y estoy pagando el precio. Vas a estar bien.

- Se te ne vai, come farò senza di te? - Non può chiedermelo, amore mio…perché qui stanno tutti soffrendo, ho mentito, non è giusto…perché sta andando tutto male, non so che mi succede e non voglio che se la prendano anche con te, tu non hai colpe! Dai, va tutto bene =), tutto bene

Anche qui la traduzione non rispetta l'originale; la traduzione corretta della prima frase sarebbe dovuta essere: Non ti rendi conto di quanto mi mancherai?, quindi il significato originale è totalmente cambiato visto che la traduzione del sottotitolo invece è “Se te ne vai, come farò senza di te?; la traduzione della seconda parte del discorso è totalmente errata e si sarebbe dovuta tradurre con: Non posso rimanere amore mio perchè ho sbagliato, perchè è molto brutto qullo che ho fatto, perchè non bisogna menbtire, sai?. Perchè mi merito tutto quello che mi sta succedendo, perchè ho fatto tutto male; io non voglio che tu mi prenda come esempio perchè ho sbagliato e ne sto pagando il prezzo. Starai bene; come si può notare il significato originale non è stato mantenuto nella lingua meta.

31. Tampoco te puedes quejar, ¡te vas a Europa! Bene, non ti devi arrabbiare, chi, vai in Europa!

In questo esempio il traduttore dei sottotitoli traduce il verbo spagnolo “quejarse”, cioè “lamentarsi”, con “arrabbiarsi” quindi la traduzione è errata.

32. Este va a ser el mejor año de mi vida; el año pasado no arrancó bien y papá no me dejó irme de vacaciones sola con mis amigos ¡Qué honda! ¿Espera que tenga


156 treinta para asentarme?Estoy segura de que mamá me habria dejado, pero, bueno, por esto tendria que vivir con ella en Mexico y no aqui con mi papá; esta es mi vida y sigo sintiendo que estoy hundida pero no sé quién va a encontrar mi amor. Questo sarà il miglior anno della mia vita! lo scorso non è andato bene, mio papà non vuole farmi passare le vacanze sola con i miei amici, vuole aspettare che abbia 30 anni per stare sola? Sono sicura che mia mamma mi avrebbe lasciato andare. Vorrei stare con lei in questo momento..e non con il mio papà. Questa è la mia vita ora capisco che sono pronta non so, voglio..voglio incontrare il mio amore.

In questo caso la traduzione dei sottotitoli corrisponde solo parzialmente alla lingua originale; nel caso della frase “pero, bueno, por esto tendría que vivir con ella en Mexico y no aquí con mi papá” si sarebbe dovuto tradurre con Però, bene, per questo avrei dovuti vivere con lei in Messico e non qui con il mio papà, si nota quindi come il significato originale non è stato mantenuto; anche nell'altra frase evidenziata “sigo sintiendo que estoy hundida pero no sé quién va a encontrar mi amor” la traduzione non è corretta; si sarebbe dovuto tradurre con continuo a sentirmi infossata però non so chi incontrerà il mio amore.

33. - No me hagas esto hija - ¿Por qué papá? ¿Por qué non puedo hablar contigo? Es que tengo que llamarte para hablar contigo. ¿Quien es la hija que llama al secretario para hablar con su padre? Quiero llamarte yo, ¿No es más sencillo? - Por favor, ¡estoy trabajando! En vez de perder tiempo con la hironia ¿por qué no vas al punto? Y por favor ¡no me pongas cara larga dentro del auto! - Papá quiero cantar, por favor - ¡Ni lo pienses! - Non parlarmi, figlia. - Papà.. [sic] perchè non posso parlarti? devo chiamarti per parlare con te, devo chiamare il tuo segretario per parlarti, è meglio chiamarti anche per chiederti


157 aiuto? - Per favore, sto lavorando! Non voglio perdere tempo con l'ironia, vai subito al punto, e per favore non voglio parlare dentro l'auto - Papà, voglio cantare, per favore! - Non pensarlo neanche!

Anche in questo caso la traduzione dei sottotitoli corrisponde solo in parte; nella prima frase sottolineata “no me hagas esto, hija”, la traduzione corretta sarebbe non farmi questo, figlia invece di “non parlarmi, figlia”, quindi il significato originale è stato cambiato; nella seconda frase evidenziata “¿Quien es la hija que llama al secretario para hablar con su padre?”, la traduzione corretta è Chi è la figlia che chiama il segretario per parlare con suo padre?; la traduzione che si è fatta invece ha cambiato il senso dell' originale; la terza e ultima frase sottolineata, cioè “¡no me pongas cara larga dentro del auto!”, documenta la scarsa conoscenza dei modi di dire spagnoli, in quanto la traduzione corretta sarebbe stata non mettere il muso dentro la macchina!

34. No no me acuerdo no; ¡ah si! Si me dijeron que eres una reina; que tus cualidades eran muy buenas y que eres candidada a ganar el contexto o algo asi, ¿no? No, non mi ricordo, no!! Ah si, mi hanno detto che sei una regina, che i tuoi pensieri sono molto buoni e che sei candidata a comandare il conte!...Può essere?

In questo caso il traduttore non conosce il significato di alcune parole spagnole; “cualidades” significa qualità e non “pensieri” e “ganar el contexto” si sarebbe dovuto tradurre con vincere il contest.

35. ¡Yo lo amo Gaspar! Por eso le voy a decir quien soy y de donde vengo. Io lo amo Gaspar! È per questo che non vorrei dirgli chi sono e da dove vengo


158

In questo esempio troviamo quello che viene denominato contro senso e che consiste nel tradire totalmente il pensiero dell' originale o tradurre una parola in maniera sbagliata; in questo caso infatti si nota come nella traduzione non si sia rispettato il significato originale ed è stato tradotto il suo contrario.

36. Pero Tomás, ¡ese mundo existe! Ma Tomas Quel mondo non esiste!

Anche qui il senso dell' espressione originale è stato tradotto al contrario: da “quel mondo esiste” originale si è passati a “quel mondo NON esiste”.

37. Como nos cambió la vida Come mi ha cambiato la vita

In questo esempio il significato della frase originale è riferito a più persone, cioè “noi”, mentre nella traduzione in italiano il significato è stato ridotto ad una solo persona, cioè “me”, cambiando così il significato di partenza. Questo è il caso della cosiddetta modulazione, dove viene cambiato il punto di vista.

38. Porque quien nos elige nos devuelve puro amor Perchè chi si sceglie restituisce amore puro

Anche qui l' originale era riferito a più persone, “nos”, mentre nella traduzione italiana è stato reso con un verbo riflessivo, “si sceglie”, cambiando così il significato originale. Anche qui troviamo la modulazione.


159 Altri errori individuati e che rientrano in questa categoria, sono quelli legati alla cosiddetta addizione ingiustificata, cioè l' aggiunta di effetti stilistici, idee o parole che nell' originale non si trovano. Anche per questo tipo di errori vediamo degli esempi concreti:

1.

Pero la llegada de Mia abrió las puertas que nunca debieron abrirse Però l’arrivo di Mia significava aprire porte che non dovevano essere mai aperte

In questo esempio si nota come è stato aggiunto il verbo “significava” alla traduzione in italiano, aggiunta che poteva non esistere in quanto l' italiano permette una traduzione praticamente letterale della frase originale.

2. Mi hermano se liberó Mio fratello è libero ora

Anche in questo caso vi è l' aggiunta dell' avverbio di tempo “ora” che nell' originale non appare.

3. Este hogar es tuyo Felipe, no de ella, de ella no Questa casa è la tua Felipe, non la sua, no, non è la sua casa

In questo esempio vi è l'aggiunta di una parte di frase che nell' originale non appare, cioè “no, non è la sua casa”; è un' aggiunta ingiustificata in quanto il traduttore avrebbe ottenuto lo stesso effetto lasciando la versione originale. 4. Es muy peligroso para una joven andar viajando; los tiempos no están como para eso E’ molto pericoloso per una giovane andar viaggiando i tempi non sono sicuri


160

In questo caso si potrebbe dedurre che il traduttore non abbia saputo riportare la seconda parte della frase in lingua italiana e abbia apportato l' aggiunta di “non sono sicuri” per rendere il significato originale.

5. Y este es el pilar de todo matrimonio feliz E questo è il “pilastro” del vostro felice matrimonio

Anche in questo esempio il traduttore ha aggiunto il possessivo “vostro” nella versione italiana, mentre nella versione originale non appare.

6. Me has dicho mil mentiras, miles de mentiras Mi hai mentito 1000 volte, ma questa non te la posso proprio perdonare

In questo caso l' addizione è evidente: nella versione originale non appare la parte “ma questa non te la posso proprio perdonare”.

7. Venía a decirte que Niní se va Viky mi ha detto che Ninì se ne va!

In questo caso l' aggiunta riguarda un soggetto, “Viky”, che nell' originale non esiste; infatti la traduzione corretta sarebbe stata Venivo a dirti che Niní se ne va, quindi l'italiano avrebbe permesso una traduzione fedele all' originale spagnolo.

8. Que amó con locura a toda tu familia tampoco es mentira


161 Si è presa cura di tutta la famiglia, su quello non poteva mentire!

In questo esempio, oltre ad una traduzione non proprio fedele all' originale, vi è l'aggiunta di una parte di frase, “su quello non poteva mentire” che non appare nella versione originale.

Un' altra tipologia di errori da includere in questa categoria è quella dell' omissione, che consiste nell'eliminare idee o effetti stilistici dell'originale in una maniera ingiustificata. Anche per questa categoria vediamo degli esempi concreti: 1. Cuenta la leyenda que un viejo artesano creó una fábrica capaz de atrapar los sueños La leggenda narra che un vecchio artigiano costruito una fabbrica per catturare i sogni

Come si può notare, in questo esempio, nella traduzione, è stato omesso il verbo “crear” della versione originale, mantenendo erroneamente solo un participo passato; inoltre è stato omesso l' aggettivo “capaz” che, infatti, nella versione italiana non appare e, inoltre, è statao sostituito dalla preposizione “per”.

2.

Pero la llegada de Mia abrió las puertas que nunca debieron abrirse - ¡Al reparo!

Però l’arrivo di Mia significava aprire porte che non dovevano essere mai aperte

In questo caso è stata totalmente omessa l' esclamazione “Al reparo” che appare nell' originale ma non nella traduzione.


162 3. - Nunca he entendido porque no quisísteis que Ramona viviese en esta casa - ¡Cállate! - Non ho mai capito perchè non avete mai voluto che Ramona vivesse in questa casa

In questo esempio è stata eliminata l' esclamazione “Cállate” che, infatti, non appare nell' originale.

4. Tampoco vamos a empezar a hacer una gran historia de un beso; eso fue lo que fue, fue un beso nada más Ecco non dobbiamo farne come una grande storia da un bacio

In questo caso nella traduzione è stata omessa un'intera frase che invece appare nell'originale; la lingua meta avrebbe permesso di mantenere la versione originale anche riportando la frase omessa. 5. Seamos sinceros Anto: no fue simplemente un beso porque tratandose de nosostros dos que tuvimos una historia, en el pasado si, pero tuvimos una historia, un beso así tiene un significado especial Siamo sinceri Anto un bacio tra noi due sapendo cosa è successo tra di noi nel passato un bacio ha un significato speciale

Come si può notare, in questo pezzo di discorso molte parti sono omesse nella traduzione in lingua italiana, cambiando anche il significato dell'originale che risulta così come se fosse un discorso scritto, in quanto gli elementi omessi rendevano bene il fattore orale.

6.

¿No viste como festejamos tu ??? [sic] star? ¿Ácaso por qué te piensas que era el besito que te dio Anto? Non ci hai visto festeggiare?


163 Anche qui si può vedere come un'intera parte di frase sia sta omessa nella versione italiana; la parte non tradotta infatti rafforza l'enfasi della domanda iniziale. 7.

- Esta es cuando cumplio los quince; mira qué vestido que tenía - Hermosa - Pues, te quiero mostrar de acá de Bariloche... ¡Ay! , no se donde está

- Ti voglio mostrare la foto..Questa è dove ha compiuto quindici anni - Bellissimo

In questo caso, oltre a cambiare la versione originale con una traduzione non corretta, sono state omesse delle parti che invece appaiono nell' originale; evidente è l'omissione della frase “mira que vestido que tenía”, in quanto la traduzione italiana riporta “bellissimo”, aggettivo riferito proprio al vestito di cui si parla nella frase precedente.

8.

- ¿Por qué hablas en español ahora? ¡Ponte cara! Y tú sacas el pelo de la cara y para de llorar -No puedo - Y tú vienes conmigo a su casa - ¡Hereje! De aquí no me muevo ni muerto - ¡Paulito! ¡Paulito! NOOOOOOOO

In questo dialogo sono state omesse alcune parti nella traduzione che non sono particolarmente rilevanti al fine del significato originale, ma che comunque rendono effettivo il discorso orale.

9. - ¡Para! ¡Para! - Vos no teneis vergüenza, no teneis compasión; ¿Vos sabeis qué es esa niña por


164 vos? ¿Se como sufre esa niña por vos? ¡La valentía que tiene! Y vos sos un cobarde, sos un cobarde.

- Fermati - Dovresti vergognarti per quanto soffre tua figlia, non hai compassione, tu sei un codardo non sai cosa ha fatto per te

In questo esempio è stata omessa un'intera parte del discorso che invece appare nell'originale; inoltre si è tradotto in modo totalmente errato.

10. ¿Has visto lo que metió en el fotolog Guido? ¡Es que es tremendo! Está lleno de visitas Hai visto il blog di Guido, dicono che è pieno di visite??

In questo esempio sono state omesse delle parti che danno enfasi alle esclamazioni di stupore espresse nella versione originale.

11. - ¿Estás bien? - Si si - ¿Sabes que pasa? Es que es tanto tiempo que vamos buscando al padre que ahora... Le voy a darle un poquito de agua así se pone bien porque es un impacto; permiso, vamos - Stai bene? - Sisi - è che sai abbiamo cercato allungo il padre e mo la porto a bere un bicchiere d’acqua

Anche in questo esempio è stata omessa un'intera frase del discorso che invece appare nell'originale e che da elementi rilevanti per comprendere meglio la scena che si sta svolgendo.


165

12. - Pues, ¿te vas a escapar otra vez? - No - ¿La vas a negar otra vez? ¿Tú sabes lo que hizo esta nena por vos? No sabes lo que te quiere esta nena. Pero, ¿vos no lo sentís, no sentís el amor que tiene ella, que tiene para darte? ¿No viste cómo, no sabes cómo te nombraba todo el tiempo?

- che fai scappai di nuovo? - e nono - Tu non sai cosa prova questa bambina per te non sai quanto soffri, tu non sai

In questo esempio l'omissione è abbastanza ecclatante, in quanto non è stata tradotta tutta una parte del discorso che è rilevante per capire di che cosa di sta parlando nella scena che si svolge.

13. - ¿Qué? No a mí no me vas a dejar sola con este balurdo Patito - Estoy segura de que algo se te va a ocurrir, segurisima - ¡No! ¡Escuchame! ¡No!

- Comee dove perché??

In questo esempio, oltre ad una traduzione errata della prima frase, è stata omessa tutta la seconda parte del discorso che intercorre tra le due protagonista della scena e che invece, come si nota, appare nella versione originale.


166 14. No tiene sentimientos, no tiene corazón, es un cobarde y tarde o temprano vas a tentar explicar esta situación

Anche in questo esempio la traduzione è inesistente; è stata omessa l'intera frase.

15. - ¡Para! Solo porque bailo mal te pido por favor no provoques Josefine - Es..Eres nada para juzgarme - ¿Qué dices? Dices qualquier cosa - No digo cualquier cosa. Digo lo que todo el mundo piensa

In questo esempio l'intero discorso non è stato riportato nella versione italiana; è stato interamente omesso.

16. ¡Lástima que Matias esté lejos! Se fue a probar suerte en Barcelona Ojalá que le vaya muy pero muy bien Matias è lontano: speriamo pero che gli vada molto bene

In questo caso le omissioni sono due: la prima riguarda l'esclamazione “¡Lastima!”, che si sarebbe potuta tradurre con Peccato, e la seconda riguarda la ripetizione “pero muy bien” che si sarebbe dovuta riportare nella traduzione in quanto rafforza il desiderio che esprime la protagonista della scena.

17. - Puedes empezar de nuevo a ir a tu casa; Vas a estar mucho mejor - Casa tengo pero no tengo familia - Si que tienes familia: la nuestra es tu familia - Non ti piacerebbe ritornare a casa tua? - A casa? Non ho una famiglia


167 - Si che ce l’hai, la NOSTRA!

In questo discorso le omissioni riguardano alcune ripetizioni che enfatizzano il discorso e che potevano essere riportate nella traduzione senza problemi

18. Una pena que le cueste tanto enamorarse porque candidatos no le faltan; la verdad es que nunca olvidará a mi papá A Anna piacerebbe innamorarsi, candidati ne ha! Però non credo che possa dimenticare mio papà!

In questo esempio, oltre a cambiamenti ingiustificati nella traduzione, ci sono alcune omissioni che non mantengono il senso dell'originale, mentre invece sono elementi che nella traduzione potevano esistere senza rovinare il senso originale.

19. Entre tanto cachichazo Luciana se enamoró de Felipe; increiblemente Felicitas se quedó con la figurita más dificil, con el chico más guapo ¡a Gonzalo! El seductor; Hasta Blanca la mamá de Antonella es feliz: por lo que sí es demasiado es que se haya vuelto buena Luciana si è innamorata di Felipe; incredibilmente Felicita si innamorò di Gonzalo; anche la mamma di Antonella è felice

In questo caso le omissioni sono parecchie; il traduttore ha così eliminato delle parti del discorso essenziali per poter comprendere a fondo il senso dell'originale.

20. ¿Qué haces acá basura? ¿Qué haces acá? Che fai qui?

In questo caso l'omissione riguarda una ripetizione e un aggettivo che danno enfasi alla


168 domanda che pone il protagonista della scena, e cioè “basura”, che si sarebbe potuto tradurre con mondezza, e la ripetizione della domanda “¿Qué haces acá?”.

21. - Te pido perdón. - Yo creí ciegamente en vos, yo daba, daba mi vida entera por vos. - No, no, perdón, perdón, perdón. - No me pidas perdón, Niní, no me pidas perdón. Vos sabés que yo no soporto la mentira, no la puedo tolerar, es algo que no entiendo. Vos sabias eso y vos seguiste adelante con este plan macabro, horrible

- Ti chiedo perdono - Niní,io credevo veramente in te,ti ho dato,..la mia vita intera per te - Perdonami....perdonami - NON MI CHIEDERE PERDONO NINÍ!! NON MI CHIEDERE PERDONO Tu sai che non sopporto la menzogna che non la tollero, no,no,no...[sic] non capisco. Tu lo sapevi, io, mi arrabbio, hai fatto una cosa orribile!

In questo esempio, oltre a cambiamenti ingiustificati nella traduzione, le omissioni riguardano dei rafforzativi che, appunto, rafforzano il concetto espresso nell'originale e che potevano essere resi senza problemi anche nella versione italiana.


169 CONCLUSIONI

Il lavoro svolto e presentato nelle pagine precedenti è nato grazie ad un'idea maturata durante la visione di serie tv in lingua originale con l'ausilio di sottotitoli per una migliore comprensione; in più occasioni questi ultimi non corrispondevano a ciò che i personaggi dicevano nella scena corrispondente ed è qui che è nata l'idea di un'analisi traduttologica. Essendo una tecnica risalente al secolo scorso, ho analizzato il sottotilolaggio inerente al cinema muto, il primo mezzo di comunicazione ad essersi avvalso dei sottotitoli; in questa direzione ho analizzato la nascita, l'evoluzione e i vari tipi dei sottotitoli, fino ad arrivare allla categoria che è tipica dei giorni nostri: i sottotitoli per Dvd e i sottotitoli per persone con deficit auditivi. Questi ultimi sono caratterizzanti di un servizio fornito dal mezzo di comunicazione per eccellenza, e cioè la televisione; sono quindi partita dalla descrizione della nascita e dell'evoluzione di essa, indicando sia i suoi punti positivi, come appunto servizi per includere nella vita quotidiana persone con handicap anche gravi, e i suoi punti negativi, come la creazione di programmi a serialità continuata che creano dipendenza nel telespettatore, in primis le serie tv e il suo antecedente: la telenovela. Riguardo alla serialità ho analizzato le serie tv partendo dalla loro nascita risalente agli anni '50, per poter arrivare ai giorni nostri; ho preso in esame soprattutto le serie tv indirizzate ai ragazzi, prevalentemente adolescenti; ho preso in esame telenovelas per adolescenti nate in paesi sudamericani (Argentina soprattutto) e, per ognuna di esse ho creato una scheda di personaggi e trama.

E' proprio guardando queste serie ho notato

che in molte occasioni a creare i sottotitoli erano proprio ragazzi di quella fascia d'età: in questi casi ho riscontrato problemi traduttologici di vari tipi, in quanto non corrispondono quasi mai ai dialoghi originali delle scene sovrastanti. I problemi principali quindi risiedono in una mancata professionalità e competenza in materia di traduzione: nella creazione di sottotitoli non vi è un ordine logico e si palesa l'intenzionalità del creatore di sottotitolare solo per poter dare ai fruitori della serie qualcosa da guardare, magari in attesa della puntata in tv o per permettere che qualche telespettatore non perda nemmeno una puntata della sua serie preferita.


170 Ritengo che questo argomento sia interessante in quanto mette in evidenza l'importanza di avere una grande competenza in campo traduttologico; la rilevanza di esaminare i sottotitoli di serie dirette a ragazzi adolescenti (o anche bambini) risiede nel fatto che esse possono aiutare nell'apprendimento di lingue straniere, cosa verso la quale ci si sta già muovendo con la promozione di alcuni corsi bilingui nelle scuole primarie. La creazione di sottotitoli per queste fasce d'età potrebbe essere incentivata attraverso traduttori professionali che creerebbero un circuito di apprendimento notevole, affiancando lo studio con un'attività piacevole come, appunto, guardare la tv o stare al computer; si deduce quindi che traduzioni non conformi, errate o totalmente distanti dai dialoghi in lingua originale, sarebbero controproducenti per un eventuale apprendimento di una seconda lingua: infatti guardare programmi o ascoltare canzoni in lingua originale, aiuta nel sviluppare una certa familiarità con lingue straniere e permette, soprattutto ai ragazzi, di essere più vicini al mondo globalizzato che tanto sognano, e se questo avviene tramite la visione di programmi in lingua originale, coadiuvata da corrette traduzioni, saremo tutti più vicini a questa meta.


171

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