A.D. MDLXII
U NIVERSITÀ DEGLI S TUDI DI S ASSARI F ACOLTÀ
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CORSO
DI
LAUREA
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M E D I A ZI ON E L I N G U I S T I C A
TESTI DI MUSICA POP E ROCK IN RUSSIA DAGLI ANNI ’70 AGLI ANNI ’90: EVOLUZIONE E CAMBIAMENTI
Relatore: PROF.SSA ALESSANDRA CATTANI
Correlatore: PROF. GIUSEPPE MUSSI
Tesi di Laurea di: MARISA SCHENA
ANNO ACCADEMICO 2010/2011
Indice Introduzione.......................................................................................................................3 Capitolo 1..........................................................................................................................5 1 Cenni sulla musica pop e sulla musica rock..............................................................5 1.1 La musica pop....................................................................................................5 1.2 La musica rock...................................................................................................9 Capitolo 2........................................................................................................................12 2.1 L'evoluzione della musica in Russia.....................................................................12 2.1.1 Il Jazz ...........................................................................................................12 2.1.2 Il movimento dei bardi..................................................................................13 2.1.2 La musica pop in Russia...............................................................................13 2.2 Anni Settanta e Ottanta: governo vs musica.........................................................20 2.3 La musica rock underground in Russia............................................................23 Capitolo 3........................................................................................................................26 3 Breve excursus tra i volti della musica russa: testi e traduzioni..............................26 3.1 Pop Singer........................................................................................................26 3.2 Rock Band & lyrics..........................................................................................42 Bibliografia......................................................................................................................58 Fonti internet....................................................................................................................60 Discografia.......................................................................................................................60 Ringraziamenti.................................................................................................................61
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Introduzione Il presente elaborato si propone di esplorare i cambiamenti e le evoluzioni degli stili musicali pop e rock in Russia avvenuti dagli anni Settanta agli anni Novanta. L'argomento in questione è ancora oggi poco noto in occidente, dove la musica commerciale occidentale e anglofona - vero e proprio business globale - domina incontrastabilmente ogni spazio, lasciando la musica pop e rock russa confinata esclusivamente nei paesi slavi. L'obiettivo del presente lavoro è quello di intraprendere un percorso storico–musicale attraverso i cambiamenti della lingua, degli stili, dei testi e della moda; un percorso dunque attraverso le aspettative della popolazione russa prima, durante e dopo la perestroika di Gorbacev. Chiunque conosce la canzone Katjuša (Катюша ) e la certamente più nota Oči černye (Очи Черные) che rappresentano la classica melodia sovietica. Tuttavia queste rappresentano solo la punta dell'iceberg di una realtà ben più vasta e complessa. La musica popular in Russia ha avuto un'evoluzione lenta e in grande ritardo rispetto all'occidente. Per questo è parso utile mettere a nudo quanto sia stato complicato emergere per i giovani cantanti con la loro musica rock di ribellione, e per i cantanti pop, prima simboli del regime sovietico, poi costretti a modernizzarsi secondo i notevoli cambiamenti sociali che spingevano a imitare l'occidente. Affinché la presente ricerca potesse risultare efficace, si è fatto uso di testi e di materiali audio-visivi, le cui traduzioni dalla lingua inglese e russa a quella italiana hanno comportato un notevole impegno. Internet è stato un ottimo strumento per la visione dei video musicali e per la ricerca dei brani, ma soprattutto sono stati i testi delle canzoni stesse a fornire la chiave più opportuna per il lavoro di analisi. Infatti, è proprio grazie allo studio di questi ultimi che può emergere la grande differenza dei messaggi delle canzoni scritte durante gli anni Settanta (nei quali la censura ammetteva solo messaggi approvati dal governo) e quelle invece prodotte negli anni Novanta (quando ci fu un boom di liberazione di pensiero, di
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libertà e democrazia, anche contraddittoriamente attraverso l'abuso di alcol e droga). Un percorso, quello musicale (quindi culturale e sociale) attraverso questi trent'anni, sofferto, combattuto, che ha permesso alla Russia di aprire gli occhi verso nuove prospettive fino ad allora sconosciute. Ciò che infine si è voluto dimostrare è che, nonostante le atroci difficoltà della società sovietica, nonostante il grande subbuglio provocato dalla perestroika e nonostante le “cattive influenze” dell'Occidente, la musica russa mantiene ancora oggi il suo fascino esotico, permeata di malinconia, sogni e desideri. Se la musica russa riuscirà a fondersi definitivamente con quella occidentale rimane una questione aperta che solo il tempo saprà risolvere. Per adesso, la liberazione da un regime costrittivo e coercitivo ha permesso a grandi cantanti non solo di mostrarsi nella loro integrità, ma anche di riscuotere finalmente il meritato successo anche a livello mondiale.
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Capitolo 1
1 Cenni sulla musica pop e sulla musica rock 1.1 La musica pop Quando si accende la radio e ci si sintonizza su una stazione qualsiasi, si possono facilmente riconoscere i diversi stili musicali delle canzoni che vengono trasmesse. La musica pop è tra quelle più ascoltate, più commerciali e più conosciute. Il perché è dovuto al fatto che solitamente è semplice da ricordare, rimane facilmente impressa più di un'aria di musica classica grazie ai ritornelli spesso ripetitivi e dal semplice significato. Le band o i cantanti solisti riconducibili a questo genere riscuotono un enorme successo presso il pubblico giovanile, infatti la musica pop nasce proprio come musica commerciale per il pubblico dei giovani, segue le tendenze del periodo poiché lo scopo principale è quello di vendere gli album, e capita spesso che essa riprenda temi e fraseggi di vecchie canzoni popolari conosciute da tutti affinché risultino orecchiabili e adatte per il mercato. Tutto ciò avviene grazie alla “standardizzazione”1, ovvero al fatto che nella musica pop (o popular), a differenza di un pezzo standard, la melodia e le parole sono costruiti nel quadro di in modello definito o di una forma strutturale, mentre la poesia, o il testo, di un pezzo standard non ha limiti strutturali, e la musica è libera di interpretare il significato e il tono emotivo delle parole senza seguire un modello o una forma data. La canzone popolare è “consuetudinaria” (custom built) mentre quella standard consente al compositore un libero esercizio di immaginazione ed interpretazione, come viene spiegato da A. Silver e R. Bruce in How to write and selll Song Hilt.2 La musica pop è influenzata enormemente dalla musica popolare ed è associata al rock, di cui si parlerà in seguito. Hatch e Millward definiscono la musica pop come “un corpo di musica che è 1
Cfr. T. Adorno, Sulla popular music, Roma, Armando Editori, 2008, p. 66 Cfr. A. Silver e R. Bruce , How to write and selll Song Hilt, New York, 1939, p.2 traduzione a cura dell'autore della tesi. Tutte le traduzioni, dove non specificato, sono a cura dell'autore della tesi.
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distinguibile dalle musiche popolari, jazz e folk”.3 Anche se spesso il pop è visto come orientato verso la classifica dei singoli, esso non è la semplice somma di tutte le hitparade, che contengono invece brani di diversi generi, dal jazz al rock, ma piuttosto come un genere che esiste e si sviluppa in modo molto più articolato.4 Così, il termine pop può essere usato per descrivere un genere complesso, destinato a un pubblico di giovani, spesso come alternativa più morbida rispetto al rock.5 La definizione “musica pop” è stato usato per la prima volta nel 1926, per indicare brani di musica con un forte “popular appealing”6. Come scrivono i già citati Harch e Millward, molti eventi nella storia della registrazione negli anni Venti possono essere visti come la nascita della moderna industria della musica pop, includendo anche la country, il blues e la musica hillbilly. Secondo il Grove Music Online, il termine “pop music” ha avuto origine in Gran Bretagna, a metà degli anni Cinquanta come “definizione per il Rock and Roll e la musica della nuova gioventù che questo genere influenzò..”7. The Oxford Dictionary of Music stabilisce che: “Mentre in senso stretto il pop significava il coinvolgimento di un pubblico vasto […] dai tardi anni Cinquanta, il termine cominciò a indicare tutta la musica non classica, o non “colta”, solitamente sotto forma di canzoni, eseguite da artisti come Beatles, Rolling Stones, e successivamente Abba, ecc”.8
Il Grove Music Online rileva anche che nei primi anni Sessanta, il termine “pop music” entrò in competizione con la definizione di “Beat Music”, mentre negli USA il suo significato si sovrappose (come ancora succede) con quella di 'rock and roll'. Dal 1967 circa, il termine “pop” fu usato sempre più spesso in opposizione al termine “rock”, una separazione che però, paradossalmente, ha reso entrambe le definizioni più generiche, come sostiene K. Gloag nel The oxford companion to Music9. Si è d'accordo con Gloag quando afferma che mentre il rock aspirava all'autenticità e ad un'espansione delle possibilità della musica popolare, la musica pop era molto più 3
Cfr. D. Hatch and S. Millward, From Blues to Rock: an Analytical History of Pop Music, Manchester: Manchester University Press, 1987, p. 1, trad. a cura dell'autore della tesi. 4 Cfr. R. Serge Denisoff and William L. Schurk, Tarnished Gold: the Record Industry Revisited, New Brunswick, NJ: Transaction Publishers, 3rd edn., 1986, pp. 2,3. 5 Cfr. S. Frith, W. Straw, and J. Street, eds, The Cambridge Companion to Pop and Rock, Cambridge: Cambridge University Press, pp. 95-6. 6 Cfr. J. Simpson and E. Weiner, Oxford English Dictionary, Oxford: Oxford University Press, 1989. 7 Cfr. R. Middleton, et al, "Pop", Grove music online, retrieved 14 Marzo 2010. 8 M. Kennedy and J. Bourne, "Pop", The Oxford Dictionary of Music, 9 Marzo 2010 9 Cfr. K. Gloag, The Oxford Companion to Music, Oxford, Oxford University Press, 2001, p. 983
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commerciale, effimera e accessibile - teoria sostenuta anche da T. Warner.10 Secondo S. Frith11, la musica pop è prodotta come un errore delle imprese, non come arte; è creata per piacere a tutti e non viene da un particolare luogo né ha un segno distintivo di qualche particolare gusto. Essa non è guidata da nessuna significante ambizione tranne che la commerciabilità e il profitto e, in termini musicali, è essenzialmente conservativa. Essa è fornita dall'alto (da compagnie di registrazione, programmi radio e i promoter dei concerti) piuttosto che dal basso. Dunque egli afferma che la musica pop non è una musica fai da te ma prodotta professionalmente e confezionata. Durante il suo sviluppo, la musica pop ha assorbito influenze da i maggiori generi di musica popolare. Come sostiene ancora Frith, inizialmente essa ha attinto dalle ballate sentimentali per quanto riguarda la forma; ha guadagnato l'uso di armonie vocali dalla musica gospel e soul, la strumentalizzazione dal jazz, dalla musica country e rock; l'orchestrazione dalla musica classica, il ritmo dalla musica dance e il sottofondo dalla musica elettronica, elementi ritmici dalla musica hip-hop e si è appropriata recentemente di passaggi parlati del rap. Ha inoltre fatto uso di innovazioni tecnologiche: negli anni Quaranta il design migliorato del microfono ha permesso uno stile cantato più profondo e dieci o venti anni dopo le registrazioni dei singoli sui poco costosi ma più durevoli 45 giri hanno rivoluzionato il modo in cui il pop è stato disseminato, aiutando a spostare la musica pop verso un sistema di fruizione globale. Un altro cambiamento tecnologico è stato poi l'utilizzo diffuso della televisione negli anni Cinquanta. Negli anni Sessanta, l'introduzione di radio transistor portatili e a basso prezzo “permisero ai ragazzini di ascoltare la musica fuori casa.”12 S. Frith, W. Straw, and J. Stree13 affermano che le registrazioni multi-traccia (dagli anni Sessanta) e la campionatura digitale (dagli anni Ottanta), sono stati tra i principali metodi per la creazione e elaborazione di musica pop. Nei primi anni Ottanta la promozione della musica pop è stata ampiamente influenzata dalla crescita di canali musicali televisivi come MTV, che “hanno favorito artisti come 10
Cfr. T. Warner, Pop Music: Technology and Creativity: Trevor Horn and the Digital Revolution, Aldershot: Ashgate, 2003, pp. 3-4 11 Cfr. S. Frith, "Pop music", in S. Frith, W. Straw and J. Street, eds, The Cambridge Companion to Pop and Rock Cambridge: Cambridge University Press, pp. 95–6. 12 D. Buckley, Grove Music Online, “Pop" "II. Implications of technology", 15 March 2010. 13 Cfr. S. Frith, W. Straw, and J. Street, eds, The Cambridge Companion to Pop and Rock, Cambridge: Cambridge University Press, pp. 95-6.
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Michael Jackson, Madonna e Prince che avevano una forte attrazione visiva”.14 Sul libro Audiotopia: Music, Race di d. Buckley15 si può leggere che la musica pop è stata dominata dalle industrie musicali americane e (da metà degli anni Sessanta) da quelle britanniche, la cui influenza ha fatto del genere una sorta di monocultura internazionale; tuttavia spesso il pop si è adattato alle caratteristiche dei diversi paesi, producendo versioni locali di tendenze ben più ampie. Come sostengono ancora S.Frith, W.Straw e J.Street16, alcuni di queste evoluzioni (ad esempio l'Euro-pop) hanno avuto un impatto significativo per lo sviluppo di questo genere. P. Manuel, su Grove Music Online17, scrive che gli stili pop derivati dall'occidente si son diffusi in tutto il mondo e sono arrivati a costituire dei denominatori comuni di stile nelle culture globali della musica commerciale. Alcuni paesi non occidentali come il Giappone, hanno sviluppato un'industria pop fiorente, la maggior parte della quale è devota allo stile occidentale pop, e hanno prodotto per diversi anni una grande quantità di musica da ogni dove tranne che quella statunitense. La diffusione dello stile occidentale è stata interpretata variamente come la rappresentazione
di
processi
di
americanizzazione,
omogeneizzazione,
modernizzazione, appropriazione creativa, imperialismo culturale, e un più generale processo di globalizzazione.” La musica pop segue le tendenze musicali del momento ma allo stesso tempo è moda essa stessa. Essa condiziona stili e pensieri degli ascoltatori, insinuandosi in maniera capillare nella vita di tutti i giorni, fungendone da sfondo. Inoltre si propone di volta in volta in maniera nuova e innovativa,pur rimanendo comunque alla mercé delle case discografiche e, oggi più che mai, dei veicoli telematici e mediatici.
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D. Buckley, "Pop" "II. Implications of technology", Grove Music Online, 15 March 2010. Cfr. J. Kun, Audiotopia: Music, Race, and America Berkeley, CA: University of California Press, 2005, p. 201. 16 Cfr. S. Frith, W. Straw, and J. Street, eds, The Cambridge Companion to Pop and Rock, Cambridge: Cambridge University Press, pp. 95-6. 17 Cfr. P. Manuel, "Pop. Non-Western cultures 1. Global dissemination", Grove Music Online, 14 March 2010. 15
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1.2 La musica rock Per parlare della musica rock non basterebbe una semplice definizione, poiché è da essa che si generano molti altri stili musicali e questo genere ricopre un ampio periodo temporale. Il rock è 'l'antagonista' del pop, nonostante entrambi i generi abbiano delle radici quasi comuni. Infatti, sia per il pop attuale che per l'odierno rock, i canti popolari, le tradizioni e i gusti di un determinato luogo e periodo ne sono la matrice. Parlando del rock, si cercherà di darne la definizione più classica che porti poi a comprendere il legame con quello che sarà il rock in Russia. IL rock nasce immediatamente dopo la seconda Guerra Mondiale, come valvola di sfogo di quella generazione che si ribellava alla situazione di disagio venutasi a creare. “Rebellious music in the generation at war with its fathers – rock, from the 1950s on, forever changed the face of popular music. Rock was the preferred language of young people, and a favorite target for censors and traditionalistis. It accompained, reflected, and at times even caused events. Rock was the voice of protest in the 1960s and of disillusionmnet in the 1970s. Vital and energetic, […] rock changed form and objectives again and again, at times aspiring to become art, at other times returning to its traditional role as popular entertainment.”18
Questo genere di musica popolare si sviluppò durante e dopo gli anni Sessanta, in particolare nel Regno Unito e negli Stati Uniti d'America. Le sue radici affondano tra gli anni Quaranta e Cinquanta (gli anni del rock and roll, esso stesso influenzato dal ritmo e dal blues e dalla musica country). La musica rock è guidata anche da un diverso numero di generi come il blues e il folk, incorpora influenze dal jazz, dalla musica classica e da altre risorse musicali.
18 Andrea Bergamini, The history of rock music, Firenze, Barron's Educational Series, 2000 pp 4. La musica di ribellione nella generazione della guerra con i suoi padri – il rock dagli anni 50 in poi, cambiò per sempre la faccia della musica popolare. Il rock era il linguaggio preferito dei giovani, e il bersaglio preferito della censura e dei tradizionalisti. Essa accompagnava, rifletteva e al tempo provocò persino degli eventi. Il rock era la voce della protesta negli anni 60 e della disillusione negli anni 70. Vitale ed energico, […] il rock ha cambiato forma e obiettivi in continuazione, aspirando in alcuni periodi a diventare arte, in altri ritornando al suo ruolo tradizionale di intrattenimento popolare. Traduzione a cura dell'autore della tesi. Tutte le traduzioni dalla lingua russa e inglese alla lingua italiana sono a cura dell'autore della tesi.
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Musicalmente, il rock è concentrato sulla chitarra elettrica19, di solito come parte di un gruppo rock con il basso e la batteria. Il ritmo è quello dei quattro quarti (4/4)20 e si utilizza una strofa come ritornello, ma il genere si è molto modificato nel tempo e le caratteristiche musicali sono difficili da definire. Come la musica pop, il tema del lyrics (cioè del testo) è l'amore romantico, ma spesso si enfatizzano altre tematiche, quali i problemi sociali o politici. La dominanza del rock da parte di musicisti bianchi è stata vista come uno dei fattori chiave che delineano i temi esplorati nella musica rock. Il rock possiede un alto grado di musicalità, è caratterizzato da performance dal vivo e da un'ideologia di autenticità molto più di quanto faccia la musica pop. Durante i tardi anni Sessanta era emerso un gran numero di sotto generi distinti di musica rock, che includevano degli ibridi come il blues-rock, il folk rock, il country rock e la fusione con rock e jazz, molti dei quali contribuirono allo sviluppo del rock psichedelico, influenzato dalla scena contro-culturale psichedelica. I nuovi generi che emersero da questo scenario includevano il rock progressivo, il quale estendeva elementi artistici e il glam rock, da cui deriva l'heavy metal. Nella seconda metà degli anni Settanta, il punk rock reagiva contro alcune di queste tendenze per produrre una forma di musica viva ed energetica, caratterizzata da aperte critiche sociali e politiche. Il punk ebbe influenza durante gli anni Ottanta e sul seguente sviluppo di altri sottogeneri, tra cui la new wave, il post punk e l'alternative rock. Dagli anni Novanta, l'alternative rock cominciò a dominare la musica rock e irruppe nelle tradizioni sotto forma di grunge, britpop e indie rock. Ci furono poi altre fusioni che crearono sottogeneri come il pop punk, il rap rock e il rap metal, fino ad arrivare al garage rock/ post punk revival agli inizi del nuovo millennio. La musica rock ha anche incarnato ed è servita come veicolo per i movimenti culturali e sociali, guidando le maggiori sottoculture, tra cui i mods e i rockers nel Regno Unito e la cultura hippie che si diffuse da San Francisco negli USA negli anni Sessanta. Similmente, negli anni Settanta la cultura punk produsse le culture goth ed emo, visibilmente distinguibili. Ereditando la tradizione folkloristica della musica di protesta, il rock è stato associato all'attivismo politico come il cambiamento delle attitudini sociali verso la razza, il sesso e l'uso di droga e spesso è stato visto come 19
Cfr. J. M. Curtis, Rock Eras: Interpretations of Music and Society, 1954-1984, Madison, WI: Popular Press, 1987, pp. 68-73. 20 Cfr. Ammer, The Facts on File Dictionary of Music, New York, NY: Infobase, 4th edn., 2004, pp. 2512.
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espressione della rivolta giovanile contro il consumismo degli adulti e la conformitĂ .
E' palese che in una Russia sovietica quale quella che ci appare negli anni Sessanta, sia stato difficile l'insinuarsi di un genere tanto ardito come il rock, che inizialmente venne bandito
(perciò chiamato rock underground, il cui nome resta
tutt'ora come simbolo di un genere che si poteva ascoltare e seguire di nascosto, suonato nei garage quasi sottovoce). Vedremo piĂš avanti cosa effettivamente sia accaduto.
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Capitolo 2
2.1 L'evoluzione della musica in Russia IL fenomenale successo del duo russo t.A.T.u., che ha raggiunto il top della classifica britannica nell'estate del 2002 con l'album 200kmh in the Wrong Lane, ha posto per la prima volta la musica pop russa in una solida posizione di internazionalità, come sostenuto da B. Beumers in Pop Culture Russia!21. Si tratta di una rara eccezione nel campo della musica pop della Russia, poiché non era mai stato raggiunto un così grande successo in occidente da parte di una propria band prima di allora. Prima, però, di parlare della musica pop russa dell'era moderna, se ne devono esplorare le origini, che da una parte nascono nella cultura popolare sovietica degli anni Sessanta e Settanta (estrada) e dall'altra parte nel movimento underground della musica bard e rock dei tardi anni Ottanta durante la perestroika di Gorbačëv .
2.1.1 Il Jazz Dopo la rivoluzione sovietica, la musica veniva controllata per essere ideologicamente accettabile dalle masse e durante gli anni Venti vigeva una forte censura che limitava alcuni generi musicali: The mass song was developed, and marches and secular anthems remained prominent. Folk songs were also popular […]. Western popular music, on the other hand, became suspect: jazz and the fox-trot were labeled decadent and jazz in particular was cotroversial because […] it was uncontrollable. [..] jazz was supposedly silenced.22
Oltre al jazz, molti altri generi musicali vennero banditi perchè venivano accusati di contenuti sessuali espliciti, erotismo e droga. 21
Cfr. B. Beumers, Pop Culture Russia! Media, arts and lifestyle, Santa Barbara, California, ABC-CLIO, 2005, p 199 22 Ibidem. Si sviluppò la canzone di massa, e le marce e gli inni secolari rimasero i predominanti. Le canzoni folk erano anch'esse popolari. La musica popolare dell'occidente,d'altra parte, divenne sospetta: il jazz e il fox-trot furono etichettati come decadenti e il jazz in particolare era controverso poiché […] era incontrollabile. […] Il jazz fu presumibilmente messo a tacere.
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Solo negli anni Trenta il jazz riprese popolarità grazie ad una forma di tango e jazz creata dagli stessi sovietici. Ovviamente, era accettato solo questo genere, mentre tutto ciò che proveniva dall'occidente veniva bandito. Grazie a jazzisti come Igor Brill e Yuri Saulsky, il jazz riuscì a ottenere un certo rispetto nel tempo.
2.1.2 Il movimento dei bardi I più grandi esponenti del movimento dei bardi sono stati Bulat Okudžava, Alexander Galič e Vladimir Vysocky. La musica dei bardi è importante per via dei testi più che per la melodia. Inizialmente questo genere musicale veniva suonato in una piccola cerchia di amici, poi con il superamento dei vinili da parte delle musicassette, queste canzoni vennero distribuite in quello che è conosciuto come magnitizat''23, ovvero la pubblicazione in un nastro magnetico, (una parola formata dall'allusione dei termini samizdat' e tamizdat', da sam - 'da sé' e izdat' - 'pubblicare', coniati nel 1956 dal poeta Nikolaij Glazkov. Si trattava dell'auto-edizione illegale di testi durante il regime sovietico, che poi venivano stampati e diffusi anche in occidente; da qui il termine tam, 'là'). Molte di queste canzoni erano la critica della maniera eroica nella quale la storiografia sovietica trattava la vittoria nella seconda guerra mondiale, ignorando il sacrificio dell'individuo per arrivare alla vittoria. Altri raccontavano l'orrore dell'era di Stalin (si trattava più di un tabù), o toccavano temi come la solitudine, l'isolamento dell'individuo e l'estraneazione dalla società.
2.1.2 La musica pop in Russia Al giorno d'oggi per musica pop russa si intende il nome collettivo che viene dato ad una produzione musicale popolare di musica pop russa e in lingua russa da parte dei paesi della CSI, dei paesi baltici, e anche dei paesi esteri, in cui le canzoni vengono distribuite principalmente in lingua russa e nelle lingue della CSI. Coloro che provengono dai paesi esterni alla Russia e lontano dall'ex Unione Sovietica non hanno familiarità con questi territori e la loro storia e spesso non fanno distinzione ascoltando queste canzoni tra musica pop sovietica, musica pop russa e musica pop russa in lingua russa. Infatti essi non sono in grado di sentire la differenza tra le diverse lingue slave e i 23
Cfr. B. Beumers, Pop Culture Russia! Media, arts and lifestyle, Santa Barbara, California, ABC-CLIO, 2005, p 202
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testi sembrerebbero cantati tutti nella stessa lingua (il russo), poiché le diverse sfumature linguistiche restano impercettibili per un orecchio occidentale. Si tratta invece di canzoni e testi che sono prodotti in differenti regioni che parlano una lingua molto simile, ma ovviamente non la stessa. I generi di musica pop che esistono ora in Russia e nei paesi post sovietici hanno cominciato a svilupparsi durante il periodo dell'unione sovietica. La differenza tra la musica russa e quella americana era che la prima risultava più musicale, senza significati espliciti sessuali e priva di volgarità per via della censura (цензурa) e dei tabù. Era una musica creata non a scopo commerciale e solo i russi potevano capirne il significato profondo. Alcuni generi erano vietati nell'URSS (CCCP) come il punk, jazz e rock, in quanto esprimevano concetti di libertà, e la libertà non poteva essere espressa, tanto meno in un testo di una canzone. Un altro motivo per cui questa musica era proibita era la paura della propaganda e delle ribellioni o sommosse. La musica pop sovietica era più o meno vicina alla musica popolare dell'Italia e della Francia, ma molto, molto distante da quella americana. In generale, comunque, la musica russa popolare era più vicina alla musica europea che a quella di altre regioni dell'occidente. Anche in regioni come Polonia, ex Cecoslovacchia, ex Jugoslavia e Bulgaria le persone ascoltavano la musica popolare sovietica, come anche in Ungheria, Cina e Cuba. Questa musica veniva prodotta maggiormente a Mosca e meno a San Pietroburgo, e anche in Kiev. Tutta la musica prodotta veniva comunque controllata e analizzata dalla censura prima di essere venduta.
Durante la perestroika, la musica pop, che si era adattata alla censura, con temi “artificiali” di felicità e spensieratezza, cominciò a sentirsi fuori luogo: “As the rock idols prospered, their pop counterparts, with their politically correct and innocuous themes, languished. Artificially happy looking, most pop singers in the early days of the transformation found themselves at odds with their anxious and politically motivated audiences. With the appearance in Russia of relatively affordable VCRs, and access to video clips from Europe and America, millions of Russians were able to compare Western and Soviet popular music. They discovered that Western pop music was clearly more entertaining”.24 24
B. Glad e E. Shiraev, The Russian transformation, New York, St. Martin Press, 1999, p 215 Mentre gli idoli del rock prosperavano, la loro controparte pop, con i suoi temi politicamente corretti e innocui, languivano. Dall'aspetto artificialmente felice, la maggior parte dei cantanti pop, nei primi anni
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Era chiaro che in qualche modo la musica pop e i relativi cantanti, in Russia, dovessero “sopravvivere”. Come? Cambiando e adattando il loro stile musicale e estetico secondo le richieste del pubblico: “Some pop stars were able to persevere through the early phase of perestroika by adapting to the new situation. They departed from the stereotypes established by Soviet state-run concert organizations. Short hair, suits, and bow ties for men, and long gowns for women were replaced by extravagant outfits, and sometimes no outfits at all. such well-known artist as valery Leontiev and Alla Pugačëva led the trend. […] Alla Pugačëva, who has dominated Soviet and later Russian show business for almost three decades, [..] went through an astonishing metamorphosis. She boldly traded the official gown for a miniskirt outfit that eventually became just a jacket and pantyhose.”25
Dopo la caduta del comunismo e della Cortina di Ferro, comincio una grande emigrazione (negli anni Novanta) verso i paesi occidentali, e cominciarono a crearsi comunità (la grande Diaspora) in Europa, Canada, USA e Australia. Qua le persone native di quelle regioni avevano l'opportunità di conoscere di più la musica autoctona russa, grazie al fatto che gli stessi russi la suonavano nei locali, nei ristoranti, nei luoghi pubblici. Più avanti, i mass media (la radio e la tv via cavo) e – ancor più tardi – internet, permisero una “liberazione” della musica russa in tutto il mondo. Ad ogni modo, la musica pop Russa ha continuato ad essere meno commerciale di quella europea e americana, a causa della scarsa pubblicità che ne veniva fatta, oppure per la bassa qualità degli sponsor, compromettendone la vendita estesa.
È riportato qui di seguito un estratto da un articolo della rivista russa Russkij Reporter (Русский Репортёр) del 2009: “20 лет России глазами отечественной попсы della trasformazione si sentirono stupidi nei confronti del loro audience ansioso e politicamente motivato. Con la comparsa in Russia dei più relativamente convenienti VCR, e l'accesso ai videoclip dall'Europa e dall'America, milioni di russi poterono confrontare la musica dell'occidente con quella sovietica. Scoprirono che la musica pop occidentale era chiaramente più divertente. 25 B. Glad e E. Shiraev, The Russian transformation, New York, St. Martin Press, 1999,p. 216 Alcune pop star furono capaci di perseverare durante la prima fase della perestroika adattandosi alla nuova situazione. Si allontanarono dagli stereotipi stabiliti dalle organizzazioni dei concerti statali sovietici. I capelli corti, gli abiti, e i farfallini per gli uomini, e i vestiti lunghi per le donne furono sostituiti da stravaganti abiti, e qualche volta venivano tolti anche quelli. Artisti famosissimi come Valery Leontiev e Alla Pugačëva guidarono la moda. […] Anche Alla Pugačëva, che ha dominato il businessshow sovietico e poi russo, compì una metamorfosi stupefacente. Scambiò coraggiosamente il suo abito ufficiale con un vestito a minigonna che col tempo diventò semplicemente una giacca e collant.
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Популярная музыка — это не только плохие тексты и фанерные голоса, но и социальная психотерапия. Она работает с травмами, которые сидят в общественном подсознательном, будь то подъем валютной проституции в начале 90-х или повальная женская любовь к Владимиру Путину в середине нулевых. Попсовыми хитами становятся песни, которые вербализируют общественные комплексы, еще не проговоренные в публичной сфере. Именно попса показывает нам наши собственные представления о мире в разные периоды жизни России .[...] От путча принято отсчитывать время жизни новой России. Но родилась она раньше, весной 1989-го, когда на Съезд народных депутатов граждане впервые реально выбирали из нескольких кандидатов. После этого в течение 20 лет россияне непрерывно выбирали и голосовали — то желудком, то сердцем, то кошельком. Так формировалась идеология новой России, которую запечатлела отечественная поп-музыка”.26
Dunque, in Russia la musica riflette le esigenze e i problemi della società, che con la perestroika può finalmente parlare di sé e lamentarsi dei problemi da cui è afflitta. Ancora, si può leggere sempre dallo stesso articolo che nei primi anni Novanta il primo atto sociale della liberata musica pop fu la miticizzazione dell'occidente. Il gruppo che meglio rappresenta questo aspetto è quello dei Kar-men, una band di musica pop formata nel 1989 da Sergey Lemokh e Bogdan Titomir. Inizialmente si consideravano un gruppo di musica esotico-pop. Hanno prodotto un album In giro per il mondo (Вокруг света), interamente basato su fantasie sui paesi stranieri: 'Londra', 'Parigi', 'La mia ragazza dall'America', 'Cio Cio san', 'Delhi', 'Istanbul' e 'Bahama mama'. Alcuni versi di Parigi recitano: Париж, Париж, мой славный друг, Париж, Париж, старинных стен незыблемая сила, Париж, Париж, сон наяву, Седая ночь
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Konstantin Milchin, Natalya Zaitseva, Dmitry Velikovsky, Yulia Ildis, Sasha Denisova, Tatyana Arefeva and Olga Andreyeva, Russkii Reporter, titolo articolo: История поп, 28 luglio 2009, №29 (108), Russkii Reporter, http://rusrep.ru/. 20 anni di storia della Russia attraverso gli occhi della musica pop. La musica popolare non è soltanto fatta di pessimi testi e tracce vocali scritte a caso, ma si trasforma anche in psicoterapia sociale. La musica pop riflette i traumi all'interno del subconscio della società; essa è la nascita della prostituzione per la valuta forte nei recenti anni Novanta, ma anche l'amore epidemico femminista per Vladimir nel mezzo della prossima decade. Spesso queste canzoni diventano così popolari da esprimere i complessi sociali, i quali non sono ancora articolati nella sfera pubblica. La musica pop poi, riflette particolarmente le idee russe circa il mondo e i differenti periodi della vita della Russia. Si considera spesso che la Nuova Russia abbia avuto inizio con il colpo di stato dell'agosto del 1991, ma deve esser cominciata molto prima, quando al congresso dei Soviet nella primavera del 1989, i cittadini potevano per la prima volta scegliere davvero tra diversi candidati. Durante i seguenti vent'anni, i russi continuamente hanno fatto le loro scelte ed espresso i loro voti. Alcuni lo fecero con il loro stomaco, altri con il loro cuore e altri ancora con il loro portafogli. Dunque l'ideologia della nuova Russia ha preso forma e ha trovato la sua espressione nella tradizionale pop music russa.
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в тебя влюбилась27. Ancora nell'articolo, si legge che successivamente viene abbandonato il mito dello straniero, e dunque nella musica pop di quei giorni per la prima volta appare il patriottismo, sebbene in forma negativa – non a favore della Russia, ma al contrario anti-Turchia e dunque panslavistico. I Kombinatsya sono un gruppo pop che parlano di questa situazione, descrivendo nelle loro canzoni i prototipi ideali di fidanzati per le ragazze russe, cioè: “I soldati. Belli e muscolosi, i ragazzi duri e tutti i business men,”28 insomma i nuovi giovani russi che si stanno arricchendo facilmente. Ancora nell'articolo della rivista Russkii Reporter, si legge che il surplus di donne in cerca di raggiungere uno stile di vita sano, si lega naturalmente al tradimento degli uomini. Da metà degli anni Novanta fino all'ondata di divorzi dei primi anni del Duemila, il divorzio era uno dei temi favoriti nelle canzoni pop. Tanya Bulanova esprime le accuse e le critiche delle prime mogli degli uomini d'affari russi in Tradimento (alcuni versi recitano: “Come hai potuto? Dopo tutto ciò in cui credevamo”) e la canzone 'Mia madre ha detto', recita: “Sono senza amore. Quando vai via, vai, ha detto mia madre”. Non soltanto le donne, ma anche gli uomini si lamentano, riscontrando come l'atteggiamento delle rispettive mogli susciti in loro irritazione e frustrazione. Già nel 1996, infatti, i cantanti maschi cominciano a esprimere la loro irritazione per le donne capricciose. Lo stesso Buinov si lamenta: “напрягает жена, денег нету ни хрена… и любовница все соки выжимает, напрягает” (Mia moglie mi infastidisce. Niente soldi, niente sesso. E la mia signora spreme tutto il mio succo. Mi irrita anche). E ne 'La marcia nuziale dello scapolo solo' (Свадебный марш одинокого холостяка) Arkadii Ukupnik canta: “Я на тебе никогда не женюсь, // Я лучше съем перед загсом свой паспорт, // Я убегу, улечу, испарюсь, // Но на тебе ни за что не женюсь”. (Non ti sposerò mai. Piuttosto mi mangio il passaporto durante la cerimonia. Scapperò, volerò via, mi metterò a fumare, ma non ti sposerò mai').
27
Parigi, Parigi, mia buona amica, Parigi Parigi, antiche mura di forza immutabile, Parigi Parigi, sogno ad occhi aperti, mi innamoro di te nella notte bianca 28
Traduzione a cura dell'autore della tesi.
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Cambia, quindi, l'atteggiamento negativo nei confronti della madre patria: “Довольно скоро в попсе возникает реакция отторжения в ответ на отчаянное желание хоть куда-нибудь уехать «из совка», характерное для песен начала десятилетия[...]. К середине 90-х попсе стало окончательно ясно, что заграницей счастья мало, и она поделилась на два лагеря — «гламурно-эскапистский» и «патриотический»”.29
La cantante Natasha Koroleva nel 1995 crea un'immagine utopica del luogo dei sogni dove rifugiarsi con la canzone “Piccolo paese” (Маленькая страна), nella quale racconta che: “звери с добрыми глазами, жизнь любви полна, ждет меня там красивый мальчик на золотом коне” (gli animali hanno occhi gentili, la vita è piena di amore, lì mi aspetta un bellissimo ragazzo su un cavallo d'oro). Sempre in Reporter si legge che la grande diffusione anti-occidente e anti sentimenti americani nella politica pubblica apparve, comunque, molto più tardi. Nel 2005, durante un incontro del movimento giovanile 'Camminando insieme' (Идущих вместе), il suo leader Vasily Yakemenko ha detto: 'Dobbiamo mostrare alla Russia le nostre facce. Per l'occidente noi dovremmo mostrare una parte molto diversa del nostro corpo'. Yakemenko ha soltanto riassunto ciò che in qualche modo era già avvenuto nella musica pop dieci anni prima. Alla fine degli anni Novanta la questione della proprietà del matrimonio funge da sfondo per la musica pop e nella vita in generale. In primo piano appaiono come soggetto delle canzoni i valori della famiglia. Larisa Dolina canta: “Главней всего погода в доме, // А все другое — суета” (Ciò che è davvero importante è l'ambiente a casa. Il resto è vanità) e riceve il premio all'Ovazione' per il miglior album dell'anno'. Ora è la casalinga il nuovo stereotipo di donna, amabile e, cosa più importante, conservativa. Persino i VIA Gra (ВИА Гра) condannano il sesso se non si incontrano prima i rispettivi genitori: “Перед тем как познакомиться со мной, // Познакомься с моей мамой” (Prima di conoscermi meglio, conosci mia madre). Ad ogni modo, il messaggio non è così formale circa il matrimonio di come lo sia circa il sentimento di 29
Konstantin Milchin, Natalya Zaitseva, Dmitry Velikovsky, Yulia Ildis, Sasha Denisova, Tatyana Arefeva and Olga Andreyeva, Russkii Reporter, titolo articolo: История поп, 28 luglio 2009, №29 (108), Russkii Reporter, http://rusrep.ru/. Presto quindi, la musica pop inizia a riflettere una reazione contrario al disperato desiderio di lasciare l'ambiente sovietico, il quale non era caratteristico solo delle canzoni dell'inizio della decade. Alla metà degli anni 1990 la musica pop finalmente realizza che non c'è una piccola felicità nell'essere trovata all'estero. Emergono due campi: quello del fascino-di evasione e quello patriottico.
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protezione in generale. Una donna ha bisogno di un uomo, sulle cui forti spalle essa possa aggrapparsi quando necessario. In questi giorni in Russia il numero di matrimoni registrati precipita. I matrimoni civili dall'altro lato diventano di quantità statisticamente significante. Dopo il 2002 nei censimenti la condizione matrimoniale dei russi non è più determinata dai documenti, ma dalle parole delle persone intervistate. 'Il paradiso siede sulle tue spalle. Non voglio la mia libertà. Non lasciarmi mai, amore mio', cantano i VIA Gra con Valery Meladze nel 2004.
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2.2 Anni Settanta e Ottanta: governo vs musica Rock illegale e rock sovietico B. Glad e E. Shiraev, nel libro The Russian transformation30, descrivono bene il cambiamento avvenuto in Russia dagli anni Settanta in poi, sostenendo che prima della perestroika gli artisti sovietici fornivano un piacevole intrattenimento che non disturbava lo status quo politico. Si trattava dunque di un genere di musica ben accettato dal governo che vi si sentiva così rappresentato. Già dal 1963 però, e dunque molto prima delle perestroika, grazie all'influenza della musica rock occidentale, cominciarono a esibirsi i primi artisti di musica rock. Questi si rifacevano a reinterpretazioni di canzoni americane e inglesi, come quelle dei Beatles. Le prime rock band si consideravano rock band “sovietiche”31, come i Tarakany, il cui cantante Gransky ebbe un enorme successo per la sua voce da tenore sia nella band sia come solista. Il rock, dunque, cominciò a essere molto apprezzato in Russia, e venne persino organizzato un festival annuale già nel 1969 a Yerevan, finché nel 1972 non fu arrestato il suo organizzatore per appropriazione indebita. Negli anni Sessanta e Settanta furono quindi organizzati moltissimi concerti dal vivo in tutta la Russia, ai quali parteciparono celebrità musicali mondiali quali i Rolling Stones,seguiti da Cliff Richard e da Elton John. Oltre al rock, anche la disco wave fu accettata dalla censura sovietica, che in quegli anni ammetteva il fiorire dei nuovi stili musicali ad imitazione dell'occidente, purché questi trasmettessero dei messaggi che non collimassero con le idee del regime. Il 1970 ha visto formarsi un numero di importanti gruppi rock, molti dei quali si ritrovano collegati alla scena rock degli anni Novanta. Tali gruppi restavano nell'underground, ovvero nascosti 'sottoterra', poiché non accettati dal governo. I loro membri svolgevano lavori fasulli come custodi e sentinelle (il gruppo Aquarium canterà una canzone a tal proposito) per non destare sospetti e non essere arrestati come “parassiti”. Inizialmente i temi proposti dalle loro canzoni erano l'imitazione dello stile dei gruppi occidentali. Agli inizi degli anni Ottanta le rock band russe cominciarono a 30
Cfr. B. Glad e E. Shiraev, The Russian transformation, New York, St. Martin Press, 1999, pp 214,215 Cfr. B. Beumers, Pop Culture Russia! Media, arts and lifestyle, Santa Barbara, California, ABC-CLIO, 2005, p 207 31
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prendere coscienza di sé e svilupparono il proprio stile personale, diventando molto più popolari. Per questo motivo le registrazioni delle loro canzoni cominciarono a circolare maggiormente rispetto a quelle dei cantanti stranieri. I temi trattati mutarono, proponendo e mostrando i problemi della realtà dei Soviet e la vita dei Soviet, che interessavano in prima persona il pubblico. Tra i tanti artisti, si può ricordare il gruppo La Macchina del tempo (машина времени), la cui canzone “Battaglia con gli sciocchi” etichettava tutte le persone facenti parte del sistema sovietico come folli. La musica rock perciò, per via dei suoi temi anti-istituzionali, cominciò a essere sottoposta a severe restrizioni e a continue minacce di censura. Gli anni tra la morte di uno dei membri più importanti del PCUS, Michail Suslov, nel 1982, e l'arrivo di Michail Gorbačëv nel 1985, furono tre anni terribili per la cultura underground. Dopo la morte di Suslov, salì al potere Konstantin Černenko, il quale ordinò la compilazione di una lista di band inaccettabili. Chi organizzò decine di concerti rock non ufficiali agli inizi del 1980, ricorda che la maggior parte di quegli eventi si concluse con l'arrivo dei polizia, la detenzione di alcuni musicisti e spettatori, discussioni senza fine da parte di agenti del KGB (come è successo per gli Aquarium e i Bravo). Il governo riuscì ad imporre la sua volontà in parte anche perchè aveva il potere di impedire alle band di operare in un mondo tecnologicamente complesso: senza raffinate apparecchiature elettroniche e strumenti di qualità decente, come amplificatori, microfoni, chitarre elettriche e sistemi audio, infatti era quasi impossibile mettere insieme uno spettacolo. Le migliori attrezzature di altissima qualità erano prodotte in occidente e potevano essere acquistate solo con una moneta forte. Il valore di un cantante dipendeva non solo dal proprio talento, ma anche dalla sua
accettazione da parte delle élite dominanti. Artisti popolari come Iosif
Kobzon, Alla Pugačëva, Edita Piekha e Sofia Rotaru, appartenevano tutti alla categoria dei graditi al regime e riuscirono a sopravvivere. Con l'arrivo di Gorbačëv nel 1985 e l'eliminazione della censura nei primi anni della perestroika, la situazione cambiò. Migliaia di gruppi rock e singoli artisti banditi sino ad allora ritornarono ad essere legali, cantando temi che andavano dalla condanna di corruzione allo scherno del dogmatismo ideologico. Le loro opere venivano abbracciate dalla intelligencija come espressione di protesta sociale e nuovi modi di pensare. Le rock band e i cantanti cominciarono a cantare le ingiustizie sociali, l'idiozia
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della classe dirigente e il tema della libertà. Il pubblico accolse subito questi messaggi: musicisti rock si esibivano in concerti che gremivano palazzetti dello sport da diecimila posti, i giornali venivano sommersi da lettere di adolescenti, che sostenevano che i nuovi idoli rock insegnassero la vita reale e raccontassero la verità sul passato e sul presente. Ci sarebbe voluto comunque ancora del tempo prima che venissero trattati temi come la diffusione della droga (con il film Ago di Nugmanov alla fine degli anni Ottanta, interpretato dal cantante della rock band Kino), l'omosessualità e la libertà dell'essere come individuo (nel 1999 il duo t.A.T.u. composto da due ragazze, per la prima volta rompe gli schemi e va contro ogni tabù cantando: “я сошла с ума // мне нужна она32”). Era da tempo che in Russia si sentiva il bisogno di cambiamenti, di riscosse. La musica, nelle sue evoluzioni, ha permesso di fungere da rifugio per chi si sentiva oppresso dal governo e poteva rispecchiarsi nelle parole dei cantanti.
32Ho
perso la testa, ho bisogno di lei.
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2.3 La musica rock underground in Russia Gli anni precedenti la perestroika sono stati i peggiori decenni della storia sovietica: tra il 1960 e il 1980 il Paese intero fu scosso dalle radici, la vita sociale era molto dinamica e vedeva tragici contrasti. Troickij, nel suo libro intitolato Tusovka,rende chiara l'idea delle difficoltà che si dovevano affrontare in quel ventennio, scrivendo che: “In quell'epoca di orrore dei campi di concentramento, il genocidio fisico, intellettuale e spirituale, la più che medievale crudeltà dei governanti convivevano con l'eccitazione delle masse, il trionfo degli ideali comunisti naif, la sfida della costruzione di una nuova società. Era un tempo in cui era molto facile morire, ma anche molto stimolante vivere”33.
Lo scrittore, avendo vissuto in prima persona la realtà del regime di Breznev, ne descrive la crudeltà e gli stati d'animo della popolazione, proseguendo: “Sotto il regime di Breznev le cose sembrarono diventare statiche, ma con un grande estremismo per la massima burocrazia, la massima ipocrisia e la massima noia. Il pensiero libero non era più permesso con Breznev, e furono eliminati metodicamente tutti i nemici del regime, emarginandoli nella tundra o sottoponendoli a cure “rieducative” negli ospedali psichiatrici. Questa stessa “cura” fu inflitta a tutta la popolazione con metodi diversi: la tv e le radio. Nessuna propaganda poteva convincere il paese che le cose andassero bene. Il Paese era incazzato e incasinato.”34
Ora prendiamo in esame una questione che sicuramente ci si sarà posti: cosa si intende per Tusovka? Troickij dice che si tratta di un termine slang popolarissimo che significa “La Scena”, o “il Gran Casino”, o “Sta Succedendo Qualcosa”. Lo scrittore aggiunge anche che i pessimisti pensano che Tusovka sia tutto ciò che rimane del Grande Mito russo Underground, mentre gli ottimisti assicurano che è il crogiolo in cui si è formata la nuova generazione artistica sovietica. Nel libro Notes From Underground di T. Cushman35, si legge questa definizione: 33 A.
Troickij, Tusovka, rock e stili nella nuova cultura sovietica, Omnibus Press, Londra, 1990, pp 3, 4 Ibidem 35 T. Cushman, Notes from underground, rock music counterculture in Russia, State University of newyork Press, Charles R. Simpson editor, 1995, p 167 34
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“The sociological meaning of tusovka An undestanding of the collective significance of the practice of rock music in the Soviet context is contingent on the understanding of a word which rock musicians cosntantly use to describe their activities and experiences as rock musicians. That word is tusovka. Tusovka is not translatable precisely into English, nor is there consensus on the etymology of the word. Even Russians have some difficulty in explainig exactly what it means in English. Generally, the word is used to describe a number of phenomena. First, it describes a group of people who are simply united by a common interest in something. For example, it is possible to speak of a futbol'naia tusovka, “gathering of football fans”, or a mashinnaia tusovka, “gathering f motorcar enthusiasts”. […] A final use of the word is to describe an event or experience which was simply “great” or truly memorable.36
Senza ombra di dubbio, la maggiore fonte di ispirazione per il rock in Russia sono stati i Beatles, nonostante gli attacchi della stampa, le prese in giro della rivista Krokodil e nonostante il fatto che venissero accusati di prender parte al gioco del capitalismo, come sostiene B. Beumers in Pop Culture Russia!.37 Nei primi anni Sessanta, dunque, la musica rock venne vietata, vennero arrestate le prime rock band e venivano permesse solo le discoteche controllate dalle autorità. Secondo Artemy Troickij, lo stato era riuscito a creare un'atmosfera davvero comatosa in cui nessuno credeva a niente, e nessuno si preoccupava di niente. Anche se, durante il XIX secolo, la Russia si era distinta nel campo musicale, e aveva visto nascere e svilupparsi una grandissima produzione di musica classica, (grazie ad autori quali Prokofiev, Šostakovič e Aram Khačaturian), il XX secolo fu caratterizzato da una staticità estrema, in cui regnava un silenzio furioso, un blocco totale. Alla paura di morire si sostituì quella di agire. Il vero inizio di questo incubo, continua Troickij, fu l'agosto del '68, con l'invasione della Cecoslovacchia: 36Il
significato sociale di Tusovka. Una comprensione del significato collettivo della pratica della rock music nel contesto sovietico è contingente all'apprendimento di una parola che i musicisti rock usano costantemente per descrivere le loro attività e le loro esperienze come musicisti rock. Questa parola è tusovka. Tusovka non si può tradurre precisamente in inglese, o meglio non c'è una corrispondenza nell'etimologia della parola. Persino i russi trovano difficile spiegare esattamente cosa significa in inglese. Generalmente, la parola è usata pe descrivere un numero di fenomeni. Primo, descrive un gruppo di persone che sono uniti semplicemente da un intereste comune in qualcosa. Per esempio, è possibile parlare di una futbol'naia tusovka, “adunata di amanti del calcio”, o una mašinnaia tusovka, “adunata di patiti delle autovetture”. Un uso finale della parola è per descrivere un evento o un'esperienza che è stata semplicemente “grandiosa” o veramente memorabile. 37
Cfr. B. Beumers, Pop Culture Russia! Media, arts and lifestyle, Santa Barbara, California, ABC-CLIO, 2005, p 207
24
“Divenne lampante che noi eravamo governati non dalla <<mente, l'onore e la coscienza della nostra era>>[..], ma da un pugno di vigliacchi mafiosi […]. La musica dei Beatles e lo sferragliare dei carri armati per le vie di Praga: questi furono i due suoni che segnarono il destino della prima ondata del rock sovietico, i due estremi opposti di gioia e disperazione da cui la mia generazione si trovò a essere trafitta, eccitandosi, combattendo e morendo”.38
Era un periodo in cui la rabbia dei giovani, ai quali erano state sottoposte solo menzogne, era pericolosa anche se giusta. La minoranza “rumorosa” veniva messa a tacere ai campi di lavoro e negli ospedali psichiatrici. Il destino della maggioranza era l'alienazione. I dogmi, lo Stato e lo stile di vita ufficiali non erano accettati dai giovani, i quali cercavano di star lontani il più possibile. L'emigrazione era una soluzione drastica di quel tempo. Coloro che sono rimasti, vivevano in Russia con la testa altrove, sovietici solo nel senso formale del termine. Nessun'altra generazione ha prodotto tanti musicisti, pittori, fotografi e giovani con inclinazioni artistiche in generale. Allo stesso tempo, anche il numero di giovani alcolizzati, tossicomani, ladri e trafficanti di borsa nera di questa generazione è senza precedenti. Troickij si lascia andare ad una previsione poco felice del futuro della nuova generazione, dicendo che: “Finito quel periodo di ristagno, i martiri della 'generazione perduta' sono stati sradicati dal mondo underground, si sono visti riconosciuti a livello ufficiale e hanno ricevuto a mala pena quello che meritavano. Ma la generazione che ha patito più di tutte il breznevismo e che è stata salvata dalla perestroika, sembra essere completamente al di fuori dell'attuale programma di riforme. Questa generazione, però, non sarà mai in grado di trainare nessun movimento politico, semplicemente perché detesta profondamente la politica. È un qualcosa che si è intensificato col tempo e resterà tale, poiché il periodo passato è stato molto difficile, segnandola profondamente”.39
38 A. 39
Troickij, Tusovka, rock e stili nella nuova cultura sovietica, Omnibus Press, Londra, 1990,p 4 Ivi, p. 6
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Capitolo 3
3 Breve excursus tra i volti della musica russa: testi e traduzioni 3.1 Pop Singer Tra la moltitudine di cantanti e gruppi pop che hanno caratterizzato e caratterizzano tutt'oggi la Russia degli ultimi quarant'anni, si deve prestare particolare attenzione a quei cantanti che si sono saputi “adattare” alle richieste del governo sovietico, per poi emergere liberamente durante gli anni Novanta senza più quelle restrizioni e la censura che tanto erano temuti da tutti gli artisti diventando delle vere icone della musica pop russa.
Alla Pugačëva
È forse la cantante russa più conosciuta al mondo: la sua carriera è iniziata nel 1965 e continua sino a oggi. Il suo contributo alla musica russa non può essere ignorato: tra i musicisti sovietici e russi è certamente quella che ha avuto più successo in termini di vendite di dischi e popolarità. È anche la vincitrice di numerosi premi sovietici, russi ed europei: le sue prime composizioni presentano melodie incredibilmente artistiche con arrangiamenti sofisticati, parole spiritose, e canto quasi teatrale; dagli anni Novanta in poi, tuttavia, i suoi dischi sono divenuti più convenzionali. Sebbene sia enormemente benvoluta in Russia e nelle altre repubbliche ex-sovietiche fra le persone meno giovani, è pure sgradita a molti, anche per la quantità di tempo che le è riservata dai canali televisivi federali e il continuo pettegolezzo attorno alla sua vita 26
privata sulla stampa popolare. Per qualcuno è l'incarnazione della cultura popolare sostenuta dallo Stato, stantia e ripetitiva, propinata attraverso i mezzi di comunicazione. A. Troickij dipinge brevemente così la Pugačëva: Normalmente viene paragonata a Bette Midler, e giustamente, ma le sue ambizioni vanno al di là del canto e della recitazione: si ritiene anche una grande produttrice e manager pop. Recentemente è stato lanciato il Teatro della canzone Alla Pugachova come veicolo per i giovani talenti. Qui, la Pugačëva ha aiutato molti artisti giovani e sconosciuti a divenire famosi, e anche questo è oggetto di giudizi contrastanti.40
Alla Pugačëva è nata a Mosca il 15 aprile 1949. All'età di cinque anni partecipò ad un concerto tenuto al "Kolonnyj Zal Doma Sojuzov" (Sala dei pilastri del Palazzo dell'Unione), la sala concerti più prestigiosa dell'Unione Sovietica. Nel 1956 entrò alla scuola musicale n°31. In seguito studiò presso il dipartimento di direzione corale del collegio musicale "Ippolitov-Ivanov" e nel 1965 pubblicò la sua prima canzone: Robot, ben accolta dal pubblico. Nel 1966 iniziò un tour con il gruppo "Junost'" ("Gioventù") nella Siberia occidentale. Fu la voce principale in numerosi complessi. Cantò nelle colonne sonore di numerosi film. Nel 1974 vinse il premio per il terzo posto alla quinta edizione del concorso per artisti musicali di tutti gli Stati dell'Unione Sovietica. Nel 1975 vinse il prestigioso "Orfeo d'Oro" in Bulgaria per la canzone Arlekino. Incise quindi in quel Paese un disco intitolato "Canta Alla Pugačëva". Nel 1978 pubblica il disco Specchio dell'anima (Зеркало души). Questo album nasce insieme all'omonimo film in cui lei recita da protagonista. “In 1978 Pugačëva's film A Woman Who Sings (Zhenshchina, kotoraya poet) was released. The screenplay had been rewritten three times under Pugačëva's order, since she was the star and wanted a film about herself, not the actual character, Anna Strel'tsova.[...] No long after the movie, her first album, Mirrors of the Soul (Zerkalo dushi), was released in the stunning quantity of four million copies. Queues formed the instant it appeared in stores. Pugacheva began to dream of a correspondingly grand stage show, despite the private implications of the album's title, a show with “ballet dancers, light effects, and beautiful costumes. I want the audience to see a joyful, beautiful spectacle.”41 40 A.
Troickij, Tusovka, rock e stili nella nuova cultura sovietica,Londra, Omnibus Press, 1990, p 211
41
D. MacFadyen, Red stars: personality and the Soviet popular song, 1955-1991, Montreal and Kingston: McGill-Queen's University Press, 2001, p 217
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Di seguito, è riportato il testo della canzone “La donna che canta (Женщина, Которая Поёт), in cui all'ascolto è possibile apprezzare la sua grande voce. Женщина, Которая Поёт
La donna che canta
Судьба, прошу, не пожалей добра.
Destino, ti prego, sii generoso con me.
Терпима будь, а значит, будь добра,
Sii paziente, è importante essere gentili,
Храни меня и под своей рукою
Tenimi tra le tue mani
Дай счастья мне, а значит, дай покоя. Dammi la felicità, e quindi dammi riposo. Дай счастья мне! Дай счастья мне,
Dammi la felicità! Dai la felicità,
Той женщине, которая поет.
Alla donna che canta
Пусть будет мой остаток - путь
Non importa se per me si lascia la strada più
недальний,
breve
Не столько долгий, сколько
Non così lunga come spensierata
беспечальный, Ты сбереги тепло огня и крова,
conserva il caldo del fuoco e della casa,
Любовь мою до часа рокового!
Il mio amore fino all'ora fatale!
К тому, к тому, к тому,
Per colui, per colui, per colui
Кто, к сожаленью, не поет.
Che purtroppo non canta
Дай знать мне,
Fammi sapere
Где друзья, а где враги,
Dove sono i miei amici e dove sono i nemici
И от морщин меня убереги.
E salvami dalle rughe.
Не дай пресытиться любимым
Non vergognarti di fare ciò che preferisci,
делом, Не дай отяжелеть душой и телом
Non far appesantire la mia anima e il mio
Nel 1978 il film della Pugačëva 'Una donna che canta' fu realizzato. La sceneggiatura fu riscritta tre volte per ordine della Pugačëva, poiché lei era la star e voleva un film su di lei, non sull'effettivo personaggio di Anna Strel'tsova. […] Non molto tempo dopo il film, il primo album, Specchi dell'anima, fu realizzato […]. Pugačëva cominciò a pensare ad un grande stage show, nonostante le private implicazioni del titolo dell'album […].
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Мне, мне,
corpo
Той женщине, которая поет.
A me, a me
Не приведи судьба, на склоне дней
Quella donna che canta
Мне пережить родных своих детей,
Non portarmi destino, gli ultimi giorni
И, если бед не избежать на свете,
a vivere più a lungo dei miei figli
Пошли их мне! Мне! Мне! Не детям, E se i problemi non possono essere evitati, Мне! Мне,
Dateli a me! a me! a me! Non ai bambini,
Той женщине, которая...
a me, a me
Судьба, прошу, не пожалей добра.
Alla donna che ...
Терпима будь, а значит, будь добра,
Destino, ti prego, sii generoso con me.
Храни меня и под своей рукою
Sii paziente, è importante essere gentili,
Дай счастья мне, а значит, дай покоя. Tenimi tra le tue mani Дай счастья мне, дай счастья мне,
Dammi la felicità, e quindi dammi riposo.
Той женщине, которая поет.
Dammi la felicità! Dai la felicità, Alla donna che canta.
La stella Alla dice: “I try to sing the type of songs where there's a full correspondence of the melody with the logic of the text, songs thorugh which I can express myself, my joyful and sad moments in life.”42 . A metà degli anni Ottanta, la Pugačëva sposta la sua enfasi sociale dai temi sovietici a quelli di significato globale o sovranazionale, “the defence of children, love, work, laughter, beauty, and friendship from nuclear murderers. […]..the domestic, moral concerns of Soviet estrada also expand as they are expressed in the increasingly international framework of Gorbačëv's period in office.”43 Un altro grande successo della Pugačëva è la canzone Elevati oltre la vanità (поднимись над суетой), scritto dalla stessa Pugačëva e da Reznik nel 1987. 42
D. MacFadyen, Red stars: personality and the Soviet popular song, 1955-1991, Montreal and Kingston: McGill-Queen's University Press, 2001, pp 224. Cerco di cantare il genere di canzoni in cui ci sia una piena corrispondenza di melodia con la logica del testo, canzoni attraverso le quali posso esprimere me stessa, i miei momenti felici e tristi nella vita.
43
Ibidem. La difesa dei bambini, dell'amore, del lavoro, della risata, della bellezza e dell'amicizia dagli assassini nucleari. […] ...anche le preoccupazioni morali, domestiche dell'estrada sovietica si espandono dal momento che sono espresse nel contesto sempre più internazionale del periodo in carica di Gorbačëv.
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Di seguito il testo.
Поднимись над суетой
Elevati al di sopra della vanità
Просто, - вы говорите, - в жизни всё
E' semplice, lo dite voi, tutto nella vita è
просто,
semplice,
Просто считать уже открытые звёзды
è semplice contare le stelle già scoperte.
Но одну, свою звезду так открыть не
Ma trovare la tua propria stella è
просто,
difficile.
Просто в тени всегда и всюду держаться.
E' semplice stare nell'ombra dappertutto e sempre stare insieme.
Просто сесть в самолёт и в небо
E' semplice prendere un aereo e volare
подняться,
nel cielo,
Но взлететь над суетой, так порой не
ma volare al di sopra della vanità è
просто,
difficile.
Над дорожной пылью – звёздный путь,
Sopra la polvere delle strade, le vie
Надо только крылья распахнуть,
stellari,
И взлететь над прежним, над собой,
si devono solo spiegare le ali e volare sul passato, su sé stessi,
Загореться новой звездой.
Bruciare come una nuova stella.
Жить! Гореть и не угасать,
Vivere! bruciare e non spegnersi,
Жить, а не существовать!
Vivere e non esistere!
Но, однако, уж светает...
Ma dunque sta già albeggiando...
Звёзды тоже тают, тают…
e anche le stelle si indeboliscono, si indeboliscono...
Просто быть на кого-то очень похожим.
E' semplice essere simile ad un'altra persona.
30
Просто из года в год нам петь одно и то
E' semplice per noi cantare la stessa
же.
cosa, anno dopo anno.
Но свой голос сохранить
Ma preservare la propria voce.
Так порой непросто
Delle volte non 'è semplice
Просто считать весь мир простым и
Semplicemente considerare tutto il
обычным,
mondo pulito e ordinato,
Просто идти всегда маршрутом
E' semplice viaggiare per le mete tipiche
привычным,
mete,
Но найти свои пути,
ma trovare la propria strada allo stesso
Так порой непросто!
tempo è difficile!
In questa canzone è usata la metafora del volo (Надо только крылья распахнуть/ si devono solo spiegare le ali e volare), una figura retorica che la Pugačëva ha iniziato ad amare molto in queg anni: “One of the major ways in which Pugačëva gradually modifies or leaves entirely the domain of civic, social songs is by her very frequent recourse to the metaphor of flight.”44 Lei stessa ha detto in un'intervista che si sente sempre in volo, come nella canzone “Aquilone” o “Elevati oltre la vanità”. Ella sogna di volare nel presente, ma non ama volare troppo in alto, nello spazio, poiché un volo così eccessivo la spaventa. La cantante preferisce un volo vicino alla terra, come un volo di uccello. La stella prosegue sostenendo che questi voli sono una liberazione dai legami, dai quali si sente spaventata, poiché sono come una sorta di restrizione. Riassumendo ciò che sostiene D. MacFadyen in Red stars: personality and the Soviet popular song, 1955-199145, si può dire che la metafora del volo sia un importante elemento per la Pugačëva, poiché il volo, forse molto più che altre figure retoriche, definisce la sua percezione del rischio, e la cantante si sente coinvolta nei processi dell'innovazione drammatica. La canzone Elevati oltre la vanità fu scritta nel 1978, ma ha ancora 44
D. MacFadyen, Red stars: personality and the Soviet popular song, 1955-1991, Montreal and Kingston: McGill-Queen's University Press, 2001, p 224. Uno dei maggiori modi in cui la Pugačëva modifica gradualmente o lascia interamente il dominio delle canzoni civiche e sociali è dato dalla sua grande frequenza al ricorso della metafora del volo. 45 Cfr. ivi, 2001 p 225
31
considerevole rilevanza per la cantante anche a distanza di anni. È importante nella sua reinterpretazione non solo della metafora “di ricerca” sovietica, che qui è definita come un progetto privato: il testo suggerisce anche un interessante significato per la celebrità come un esperienza lontana da quella di un normale, sociale e vano individuo, come se ci fosse un inerente altruismo in ogni riuscita carriera artistica; specialmente nel dominio dell'intrattenimento di massa. Il tema felice del volo o della fuga è espresso con il ritmo disco beat, in questo caso è abbellito dal sassofono. Il ritmo della chitarra e cembali sono mixati per sottolineare la crescente importanza nell'estrada del materiale orientato verso la dance. Ecco che ultimamente la canzone è stata arrangiata di nuovo con l'introduzione di chitarre elettriche e batteria, che rendono la canzone ancora più ritmata e moderna, incalzante e ballabile. E' nel processo dell' 'elevarsi' al di sopra delle folle di pubblico di mentalità estetica che la Pugačëva diventa un'esecutrice suprema privata. Quando si sposta su temi di posizione antinucleare della perestroika, è una sorta di ponte tra pubblico e personale. La Pugačëva sostiene che non si possa stare lontani dalla politica e che ogni cantante non può restare fuori dalla politica. Traducendo dal libro di D. MacFadyen, ella dice ancora che: “Ogni persona canta nella sua maniera riguardo ciò che da particolarmente fastidio. Qualcuno esprimerà i propri sentimenti in maniera più evidente, un altro in maniera più gentile. Ad ogni modo, tutti noi troviamo un linguaggio comune. Cantiamo un tema comune senza ripeterne altri.”46 Un'altra canzone che non può essere ignorata, è senza dubbio Un milione di rose rosse (Миллион Алых Роз), scritta nel 1983 dal compositore Andrey Voznesensky e diventata famosa poi in tutta la Russia per la storia che viene raccontata. Di seguito il testo:
Миллион Алых Роз
Un milione di rose scarlatte
Жил-был художник один
Una volta tanto tempo fa viveva un pittore
Домик имел и холсты
Aveva una piccola casa e delle tele
46
D. MacFadyen, Red stars: personality and the Soviet popular song, 1955-1991, Montreal and Kingston: McGill-Queen's University Press, 2001, p 226
32
Но он актрису любил
Ma si innamorò di un'attrice
Ту, что любила цветы
che amava i fiori
Он тогда продал свой дом
Allora egli vendette la sua casa
Продал картины и кров
vendette i suoi quadri e il suo rifugio
И на все деньги купил
e con tutti i soldi comprò
Целое море цветов
un intero oceano di fiori
Миллион, миллион, миллион алых роз
Un milione, un milione, un milione di rose rosse
Из окна, из окна, из окна видишь ты
dalla finestra dalla finestra le vedi tu
Кто влюблен, кто влюблен, кто влюблен Chi è innamorato, chi è innamorato chi è и всерьез
innamorato veramente,
Свою жизнь для тебя превратит в цветы trasforma la sua vita in fiori per te Миллион, миллион, миллион алых роз
Un milione, un milione, un milione di rose rosse
Из окна, из окна, из окна видишь ты
dalla finestra, dalla finestra le vedi tu
Кто влюблен, кто влюблен, кто влюблен Chi è innamorato, chi è innamorato chi è и всерьез
innamorato veramente,
Свою жизнь для тебя превратит в цветы trasforma la sua vita in fiori per te Утром ты встанешь у окна
La mattina, ti affacci alla finestra
Может сошла ты с ума
forse sei diventata pazza
Как продолжение сна
come la continuazione di un sogno
Площадь цветами полна
la piazza è piena di fiori
Похолодеет душа
la tua anima diventa fredda
Что за богач здесь чудит
chi è questo ricco che ha fatto questa pazzia?
А под окном чуть дыша
Ma sotto la finestra, quasi senza respiro
Бедный художник стоит
sta il povero pittore
Миллион, миллион, миллион алых роз
Un milione di rose rosse
Из окна, из окна, из окна видишь ты
puoi vederle dalla finestra
Кто влюблен, кто влюблен, кто влюблен colui che è veramente innamorato, и всерьез Свою жизнь для тебя превратит в цветы trasforma la sua vita in fiori per te
33
Миллион, миллион, миллион алых роз
Un milione di rose rosse
Из окна, из окна, из окна видишь ты
dalla finestra, dalla finestra le vedi tu
Кто влюблен, кто влюблен, кто влюблен Chi è innamorato, chi è innamorato chi è и всерьез
innamorato veramente,
Свою жизнь для тебя превратит в цветы trasforma la sua vita in fiori per te Встреча была коротка
l'incontro fu breve
В ночь ее поезд увез
nella notte, il treno la portò via
Но в ее жизни была
ma nella sua vita rimase
Песня безумная роз
la canzone folle delle rose
Прожил художник один
il pittore continuò a vivere solo
Много он бед перенес
sopportando tanti problemi
Но в его жизни была
ma nella sua vita rimase
Целая площадь цветов
l'intera piazza di fiori.
Un milione di rose rosse è una canzone che parla di una triste ma intensa storia d'amore unidirezionale. È una canzone sull'amore di un artista che ama follemente una donna senza essere corrisposto, e nella sua lotta per la conquista perde, ma prima di perdere la sfida dona tutto sé stesso con un gesto di estrema dolcezza e amore. Il testo racconta una storia vera, quella di un pittore georgiano, Niko Pirosmani (18621918) che, come descritto da Zambalani47, si è formato da autodidatta, per poi entrare nel novero dei migliori maestri mondiali di arte naif, diventando il più famoso artista georgiano del XX secolo. Sulla rivista Khvela Siakhle (All news)48 si legge del pittore: “There are legends about the love story of famous Georgian painter Niko Pirosmani. The legend tells that he sold his store to buy million red roses for a French actress Margarita who he fell in love with at first sight. Nobody knows whether or not this is true. Anyways, “million roses of Pirosmani” is a beautiful love story…”49.
E' a causa di questo estremo gesto d'amore che il pittore cadrà in miseria, morendo di stenti. Ancora oggi questa canzone è la melodia della Pugačëva più 47
Cfr. M. Zalambani, Censura, istituzioni e politica letteraria in URSS (1964-1985), p 235
48L.
Keratishvili, newspaper Khvela Siakhle (All news), del 10/06/2011, www.humanrights.ge
49Ci
sono leggende sulla storia d'amore del famoso pittore georgiano Niko Pirosmani. La leggenda racconta che egli vendette tutto il suo negozio di quadri per comprare un milione di rose rosse per un'attrice francese, Margarita, di cui si era innamorato a prima vista. Nessuno sa se questo sia vero. Ad ogni modo, “un milione di rose di Pirosmani” è una bellissima storia d'amore.
34
conosciuta in Russia. Alla Pugačëva è certamente il simbolo della Russia di oggi e di quella dei tempi trascorsi. Non a caso è definita la leggenda del pop sovietico, come sostiene B. Beumers50, rappresentando la classicità e lo stile di una donna moderna, ma che mantiene nella sua immagine e nelle sue canzoni il fascino della 'primadonna'.
50
Cfr. B. Beumers, Pop Culture Russia! Media, arts and lifestyle, Santa Barbara, California, ABC-CLIO, 2005, p 238
35
Sofia Rotaru Sofia Rotaru è una cantante di origine ucraina e moldava, ma che è diventata celebre in Russia grazie alla sua voce melodiosa, alla sua bellezza e alle apparizioni in alcuni film. La sua biografia è ben descritta nel libro Red Stars, di D. MacFadyen51, il quale dice che la cantante è nata nell'atmosfera della Guerra Fredda il 7 agosto del 1947 in Ucraina e fu cresciuta in una zona molto rurale, tra le terre delle fattorie dei monti Carpazi, dunque in una regione che nulla aveva a che fare con l'industria e i paesaggi grigi delle città. Come dice D. MacFadyen: She grew up as one of six children in a village near the town of Novoselytsia, where “the houses, like little toys, are decorated with national, ornamental designs, all kind of birds everywhere”.52
La Rotaru era di origini moldave, e fino al 1989, il settanta per cento della popolazione della sua regione era ucraina, il diciannove per cento era rumeno e circa il sette per cento era russo. Lei imparò sia il russo che il francese a scuola e parlava il moldavo a casa. Solo quando più tardi si è sposata con un uomo ucraino, ha usato l'ucraino regolarmente. La sua carriera da cantante è cominciata presto all'età di dodici anni, quando ha vinto una serie di competizioni canore a Mosca. Ispirata dallo studio spasmodico della musica, all'età di diciannove anni è entrata in una scuola musicale nella città di Cernivtsi. Lì ha cominciato a studiare conduzione e canto corale. Ha proseguito a partecipare a concorsi musicali, vincendo al Festival mondiale della Gioventù in Bulgaria nel 1968 battendo oltre cinquanta concorrenti. Nel 1971, alla morte di Khruščev, la sua carriera prese il decollo, grazie alla creazione 51
Cfr. D. MacFadyen, Red stars: personality and the Soviet popular song, 1955-1991, Montreal and Kingston: McGill-Queen's University Press, 2001, pp 138, 139, 140
52
E' cresciuta come una di sei figli in un villaggio vicino alla città di Novoselytsia, dove le case, come piccoli giocattoli, sono decorate in stile ornamentale nazionale, con tutti i tipi di uccelli dappertutto.
36
del film musical “La strada rossa” (Червона рута), nel quale Sofia Rotaru interpreta la giovane professoressa Oksana in viaggio sul treno Donetsk-Verkhovyna. Qui incontra Boris, interpretato da Vasyl Zinkevych, del quale si innamora e da questo momento tutta la storia ruota sul loro amore e sulle difficoltà di ritrovarsi dopo il viaggio. Il nome del film musical è preso dal nome di un fiore, che in ucraino significa strada rossa. Il successo dello sceneggiato è stato poi consacrato con un tour per tutta l'unione sovietica. Dopo il grande successo del 1971, la Rotaru è cresciuta, soprattutto interiormente, diventando molto più ambiziosa ed esigente con sé stessa, con i suoi compagni e il suo repertorio. Il successo arrivò a dispetto di quello che lei richiedeva, come una tendenza dello stato di censura per tagliare l'ossigeno a molti azzardi creativi. Lei stessa ha detto che a quel tempo bisognava attenersi ad una certa linea per cantare canzoni ottimistiche. Ai tempi si doveva cantare l'amore e i sogni della primavera, mentre lei cantava in una canzone di come il nemico le avesse bruciato il cuore, cosa che non piacque al governo. Fino alla comparsa della perestroika negli anni Ottanta-Novanta e la morte di Breznev, la Rotaru aveva dovuto combattere contro le severe limitazioni imposte sul suo repertorio. Le veniva permesso di cantare solo canzoni scritte da compositori dell'Unione Sovietica, anche se queste non erano ben riuscite. Nei primi anni di carriera la Rotaru canta prevalentemente in lingua ucraina, ma alcune canzoni e interi album sono stati scritte in russo e moldavo. Dall'album Červona Ruta (Червона Рута) del 1972, è estratto il testo di L'intero mondo (Целый мир),.
Целый мир
Il mondo intero
А глаза твои чисты,
I tuoi occhi sono puri
И сейчас понять нельзя,
e ora non si può capire
Как добрались до беды
come ci siamo messi nei guai
Ты и я.
tu e io
Сколько есть простора для души!
quanto spazio c'è per l'anima
Сколько есть дорог в любой судьбе!
quante strade ci sono in ogni destino
Сколько в мире есть миров больших!
quanti mondi grandi ci sono nel mondo! 37
Мир во мне, мир в тебе.
Il mondo in me, lil mondo in te.
А твои глаза, как две звезды,
e i tuoi occhi, sono come due stelle,
Канули навек в глаза мои.
affondati nei miei occhi per sempre.
В каждом мире мир не для беды,
In ogni mondo il mondo non è per le
А для любви.
difficoltà, ma per l'amore
Вьюги зимние круты,
le fitte bufere invernali,
По земле метут, скользя...
è come se spazzassero il suolo,
Сколько есть простора для души!
quanto spazio c'è per l'anima
Сколько есть дорог в любой судьбе!
quante strade ci sono in ogni destino
Сколько в мире есть миров больших!
quanti mondi grandi ci sono nel mondo!
Мир во мне, мир в тебе.
Il mondo in me, il mondo in te.
А твои глаза, как две звезды,
e i tuoi occhi, sono come due stelle,
Канули навек в глаза мои.
affondate nei miei occhi per sempre.
В каждом мире мир не для беды,
In ogni mondo il mondo non è per le
А для любви, а для любви, а для любви! difficoltà, ma per l'amore, per l'amore!
Si tratta di un testo d'amore le cui immagini fredde della neve e della bufera (Вьюги зимние круты) rispecchiano un amore forte e grande quanto il mondo e l'anima. Durante gli anni Ottanta comincia per lei la trasformazione in cantante pop in stile europeo, improntato ad un pubblico più vasto. Le diverse e numerose collaborazioni con autori e scrittori russi le hanno permesso di diventare celebre e apprezzata in tutta la Russia. Un pezzo famoso, che la stessa Rotaru ha oggi ricantato in chiave moderna, è la canzone Lavanda (Лава́нда), scritta nel 1985 da Vladimir Matetskiy per un duetto con il cantante Jaak Joala. Questa canzone è stata simbolo del debutto della nuova collaborazione con lo scrittore e le ha portato fortuna, poiché ha vinto un disco di platino per la vendita di più di un milione di copie del singolo.
Лава́нда
Lavanda
В нашей жизни все бывает.
Nella nostra vita tutto può essere 38
И под солнцем лед не тает,
e sotto al sole il ghiaccio non si scioglie
И теплом зима встречает,
e l'inverno incontra con calore
Дождь идет в декабре.
e la pioggia viene a dicembre
Любим или нет, не знаем.
Noi amiamo o no? Non lo sappiamo
Мы порой в любовь играем,
a volte giochiamo in amore
А когда ее теряем
e quando lo perdiamo
Не судьба, говорим.
diremo: “non è destino”.
Лаванда, горная лаванда,
Lavanda, lavanda di montagna
Наших встреч с тобой синие цветы.
i fiori blu del nostro incontro
Лаванда, горная лаванда,
lavanda, lavanda di montana
Сколько лет прошло, но помним я и
quanto tempo è passato, ma noi stiamo
ты.
ricordando
Лето нам тепло дарило,
L'estate ci aveva donato calore
Чайка над волной парила.
un gabbiano fluttuava sulle onde
Только нам луна светила,
la luna brillava solo per noi
Нам двоим на земле.
per noi due nel mondo.
Но куда ушло все это.
Ma dove è finito tutto questo?
Не было и нет ответа.
Non c'era e non c'è risposta
И теперь как две планеты
e ora come due pianeti
Мы с тобой далеки.
siamo lontani l'uno dall'altra
Il successo della Rotaru è diventato internazionale grazie a numerosi premi e
39
riconoscimenti ottenuti nella sua lunga e proficua carriera musicale (oltre quarant'anni di attività): Rotaru had first gained international recognition after participating in 1968 in the International Youth Song Festival in Bulgaria53, and winning first prize at the Golden Orpheus in 1973 and second prize in the category of Polish songs at the Sopot International Song Festival in 197454. In the former USSR her career was marked by her stage success and numerous controversies. Rotaru is recognised by the Kiev Patriarchate55. Xenia Minosyan has named her the Ukrainian Show Queen56 and the edition of Postimees in Russian has called her a queen of pop music., [...] She has received awards, including being the first female pop-singer to be given the title of People's Artist of USSR in 1986, […], Hero of Moldova, and Cavalier of the Republican Order of Moldova. In August 2002 former President of Ukraine Leonid Kuchma and President of Russia Vladimir Putin gave awards to Sofia Rotaru for her 55th birthday, bestowing upon her the high rank of the Hero of Ukraine for her "outstanding personal merits in the sphere of art"[...].57
Lo stile della Rotaru ha seguito le tendenze musicali che si sono sviluppate nel corso degli anni. Oggi la sua musica è perfettamente inserita nel contesto pop di questo secolo, riscuotendo grande successo per le melodie orecchiabili e ritmate e per i testi attuali. La Rotaru è entrata sin da subito in competizione con l'altrettanto famosa Alla Pugačëva. La loro rivalità è descritta bene nelle parole di D. MacFadyen in Red stars: personality and the Soviet popular song, 1955-199158: “Even in moment of crisis [Ponarovskaya], never lost optimism, never walked away defeated by illnesses or circumstances. 53
Cfr. "Sofia Rotaru Moya Krestnaya" (in russo). www.sentaor.prg Cfr. Прасковья Нечаева. "Бессмертная тень великих душ" 55 Cfr. "Софию Ротару наградили высшим церковным орденом". Твой день. 2007-05-03. Retrieved 2008-03-01. 56 Cfr. Миносян, Ксения (March 2009). "Топ 10 шоу-королев Украины! [Top 10 Show-Queens of Ukraine!]" (in Russian). www.obozrevatel.com. Kiev: Oboz.ua. p. 1. Retrieved 18 July 2009 57 La Rotaru prima aveva ottenuto il riconoscimento internazionale dopo aver partecipato nel 1968 al Festival Giovanile Della Canzone Internazionale, e vincendo il primo premio la Golden Orpheus nel 1973 e il secondo premio nella categoria delle canzoni polacche al Festival della Canzone Internazionale di Sopot nel 1974. Nell'ex URSS la sua carriera fu segnata dal suo successo da stage e dalle numerose controversie. La Rotaru è riconosciuta dal patriarcato di Kiev. Xenia Minosyan l'ha nominata la Regina Ucraina dello Show, e l'edizione di Postimes in russo l'ha chiamata regina della musica. […] Ha ricevuto diversi riconoscimenti, come essere la prima donna cantante pop ad aver ricevuto il titolo di People's Artist of URRS nel 1986[...], eroina della Moldavia e Cavaliere dell'Ordine Repubblicano della Moldavia. Nell'agosto del 2002 l'ex presidente dell'Ucraina Leonid Kuchma e il presidente della Russia Vladimir Putin le hanno dato regali per il suo cinquantacinquesimo compleanno, conferendole l'alto rango di Eroina dell'Ucraina per i suo meriti personali eccezionali nella sfera dell'arte.[...]. 58 D. MacFadyen, Red stars: personality and the Soviet popular song, 1955-1991, Montreal and Kingston: McGill-Queen's University Press, 2001, p 137 54
40
[Rotaru] walked step for step behind Pugačëva. But Pugačëva wasn't warried by the breath on her neck. They worked upon differing auditoria, as if in different spaces”59.
E' in questa breve scena che traspare con evidenza la tensione tra le due cantanti, nonostante poi abbiano collaborato in diverse occasioni cantando anche in numerosi duetti. Oggi la Rotaru duetta spesso ad Alla Pugačëva durante concerti o manifestazioni in tv show in tutta la Russia. La sua bellezza e la sua eleganza la rendono una delle cantanti pop più apprezzate e di grande successo, grazie anche ai video clip musicali delle sue ultime canzoni girati in ambientazioni moderne e occidentali, che la fanno apprezzare anche al pubblico americano.
59
Persino in momenti di crisi [Ponarovskaya], non ha mai perso l'ottimismo, non si è mai allontanata, sconfitta dal malessere o dalle circostanze. La Rotaru camminava passo per passo dietro Pugačëva. Ma la Pugačëva non era spaventata dal respiro sul suo collo. Lavoravano in diversi auditorium come fossero in spazi differenti.
41
3.2 Rock Band & lyrics Nelle pagine seguenti verranno presi in esame alcuni gruppi nati e cresciuti nel periodo di maggiore sviluppo ed espansione della musica rock russa, tutti facenti parte della Tusovka, come direbbe Troickij60.
Akvarium Gli Akvarium (Аквариум) sono un gruppo russo di musica rock, formatosi a Leningrado (San Pietroburgo di oggi) nel 1972 grazie a Boris Grebenshikov
Гребенщиков)
(Борис
detto
familiarmente e per via della lunghezza del suo nome BG,
allora
studente
di
matematica
applicata
all'Università Statale di Leningrado, definito da A. Troickij61 il guru del rock degli anni Ottanta che ha portato la sua band Aquarium dal più oscuro
Boris Grebenshchikov (detto B.G.), voce e chitarra del gruppo.
underground al successo nazionale senza alcun tipo di promozione ufficiale; e a Anatoli Gunishkij (Анатолий Гуницкий), all'epoca scrittore di pièces teatrali e poeta 'dell'assurdo'. Gli altri componenti sono Sergey Kuryokhin (tastiera e piano), Oleg Ivanovich (percussioni), Igor Borisovich Timofeev (flauto, sassofono, altri strumenti a fiato). Negli anni, poi, si sono verificate sostituzioni con altri musicisti. Le loro esibizioni, per via della censura del periodo, avvenivano di nascosto e l'unico palcoscenico possibile erano gli appartamenti degli amici. Lo spazio limitato e le esecuzioni quasi in sordina (per non essere scoperti dalle autorità), creavano un'atmosfera d'intimità tra essi e il pubblico, il quale ascoltava quasi in assoluto silenzio e con attenzione. Ispirati anche dalle musiche dei Beatles, Bob Dylan, David Bowe, e mescolando diversi generi musicali, tra cui musica celtica e indiana, diventano presto un mito in Russia, grazie anche alla glasnost' di Gorbačëv, che permette di liberarsi dalla 60Cfr. A. 61
Troickij, Tusovka, rock e stili nella nuova cultura sovietica, Omnibus Press, Londra, 1990 Ivi, p 200
42
clandestinità alla quale erano obbligati, assieme a tutti gli altri gruppi rock o, comunque, sotto censura. Per quanto riguarda il periodo di grande sconforto che hanno dovuto affrontare, B.G. Scrive una canzone, dedicata alla sua generazione, intitolata “La generazione Dvornikov” (Поколение Дворников)62, la quale parla della generazione di “portieri e guardiani notturni”, cioè di quei giovani che stavano nell'underground, tacevano ma fremevano. Eccone il testo integrale con traduzione a fronte: Поколение Дворников
Generazione di netturbini
Поколение дворников и сторожей
Generazione di netturbini e sentinelle
Потеряло друг друга
Si son persi tra loro
В просторах бесконечной земли
Nella distesa infinita di terra
Все разошлись по домам.
Tutti tornarono a casa.
В наше время,
Nel nostro tempo,
Когда каждый третий - герой,
Quando uno su tre è l'eroe,
Они не пишут статей,
Non scrivono articoli
Они не шлют телеграмм,
Non inviano telegrammi
Они стоят как ступени,
Stanno fermi come le scale,
Когда горящая нефть
Quando il petrolio bollente
Хлещет с этажа на этаж,
Schizza da un piano all'altro,
И откуда-то им слышится пение.
E da qualche parte loro sentono il canto.
И кто я такой, чтобы говорить им,
E chi sono io per dire loro
Что это мираж?
Che questo è un miraggio?
Мы молчали, как цуцики*,
Siamo stati in silenzio come cuccioli di cane63,
Пока шла торговля всем,
Finché andava bene la vendita a tutti,
Что только можно продать,
tutto ciò che si poteva vendere,
Включая наших детей,
Compresi i nostri figli,
И отравленный дождь
E la velenosa pioggia
Падает в гниющий залив.
Cade nel golfo di putrefazione.
62
Dall'album “Равноденствие” (Ravnodenstvie) del 1987.
63
цуцики: stare immobile come un cucciolo di cane infreddolito. Modo di dire russo.
43
И мы еще смотрим в экран,
E stiamo ancora a guardare lo schermo,
А мы еще ждем новостей.
E siamo ancora in attesa di notizie.
И наши отцы никогда не солгут нам.
E mai i nostri padri ci mentiranno mai.
Они не умеют лгать,
Essi non possono mentire
Как волк не умеет есть мясо,
Come un lupo che non sa mangiare carne
Как птица не умеет летать
Come un uccello che non sa volare
Скажи мне, что я сделал тебе,
Dimmi che cosa ti ho fatto,
За что эта боль?
Perché questo dolore?
Но это без объяснений,
Ma non c'è una spiegazione,
Это видимо что-то в крови,
Probabilmente, è qualcosa presente nel sangue,
Но я сам разжег огонь,
Ma io stesso ho acceso il fuoco,
Который выжег меня изнутри.
Che mi ha bruciato dentro.
Я ушел от закона,
Ho lasciato la legge
Но так не дошел до любви.
Ma così non sono arrivato all'amore.
Но молись за нас,
Ma prega per noi
Молись за нас, если ты можешь.
Prega per noi, se puoi.
У нас нет надежды, но этот путь наш
Non abbiamo speranza, ma questo è la nostra strada
И голоса звучат все ближе и строже,
E le voci sono sempre più vicine e più severe,
И будь я проклят, если это мираж.
E che io sia dannato se è un miraggio.
Nei versi di questa canzone traspare l'evidente dolore (“..è qualcosa presente nel sangue..”) di un'epoca in cui per paura e per inedia si taceva (“..in silenzio come cuccioli di cane”) e i giovani “sceglievano lavori poco prestigiosi e mal pagati, che permettevano loro di vivere in maniera indipendente dallo Stato e di dedicare più tempo ai loro interessi personali”, scrive ancora Troickij64. Un altro brano degli Akvarium che spiega ancor meglio la condizione di questa generazione, è “Figli dei giorni silenziosi” (Сыновья молчаливых дней), del 1982
64A.
Troickij, Tusovka, rock e stili nella nuova cultura sovietica, Omnibus Press, Londra, 1990, pp5
44
dall'album Tabù (Табу)65, caratterizzato da una lunga e coinvolgente introduzione musicale eseguita con un assolo di chitarra elettrica: Сыновья молчаливых дней
Figli dei giorni silenziosi
Сыновья молчаливых дней
Figli dei giorni silenziosi
Смотрят чужое кино,
Guardano i film di altri popoli,
Играют в чужих ролях,
recitano il ruolo di altri popoli,
Стучатся в чужую дверь;
bussano alle porte di altri popoli;
Сыновья молчаливых дней
Figli dei giorni silenziosi
Боятся смотреть в окно,
hanno paura di guardare fuori dalla finestra
Боятся шагов внизу,
Hanno paura di dimettersi,
Боятся своих детей;
Hanno paura dei loro figli;
Дайте немного воды
Date un po' d'acqua
Сыновьям молчаливых дней...
ai figli dei giorni silenziosi ...
In questi versi si evince ciò che intende Troickij, quando dice: “la mia generazione può fungere da catalizzatore, può aiutare i cambiamenti con le sue canzoni, i suoi film e i suoi quadri, ma non sarà mai forza trainante di nessun movimento politico[...]; sono i versi di una canzone di B.G, che parla di noi; inutile dirlo, abbiamo avuto la nostra parte di acqua. Per quanto effettivamente emarginati dalla vita ufficiale e dai piani dello Stato, tuttavia siamo stati febbrilmente attivi in altri campi. A parte l'alcolismo e l'allergia per la politica, il marchio distintivo della nostra generazione è stato un appassionato amore per il rock. Non abbiamo avuto nient'altro di cui andare fieri o con cui essere identificati”.66
Ci si trova in quella fase storica, in Russia, in cui il sistema dei valori della nuova generazione si trova in mano “un deserto cosparso di pezzi di ideali e di teorie in rovina: in mezzo a questo deserto sorgeva un'oasi verde e piena di fiori, in cui c'erano chitarre elettriche al posto delle palme e batterie al posto dei pozzi d'acqua”67, scrive ancora Troickij. B.G non è stato considerato una minaccia per lo stato per via delle sue canzoni. Si è Tabu, 1982,АКВАРИУМ благодарит А.Тропилло (с) Б.Г. 1982, (с) Студия "Союз" 2002, (p) Антроп 1982 В 1994 году фирма "Триарий" выпускала альбом без бонус-треков. 66A. Troickij, Tusovka, rock e stili nella nuova cultura sovietica, Omnibus Press, Londra, 1990, pp 6, 7. 67 Ivi, pp 7 65Akvarium,
45
d'accordo con Troickij, quando sostiene che B.G. sia un simbolo nostalgico, classificato sotto i Beatles, il flower power, e l'amore di gruppo. “[...] Gli Aquarium hanno messo a segno due grossi successi. Uno di questi è in realtà una ballata scritta intorno al 1914 dallo straordinario bardo arstocratico Alexander Vertinskye e parla del funerale di giovani soldati: Non so perchè a chi serve questa crudeltà chi li ha mandati a morire con mano ferma ma così inutile, così crudele queste giovani vite riposino ora in pace. La seconda canzone, Questo treno brucia (Поезд в огне), è della primavera '88, ed è probabilmente il più grande hit nazionale mai avuto degli Aquarium. Per la canzone realizzarono un video (che divenne immediatamente un classico e fu seguito da un'ondata di imitazioni) in cui tutti gli Aquarium, vestiti da soldati e marinai rivoluzionari, cavalcavano una locomotiva d'annata accompagnati da spezzoni di film d'archivio: linciaggi dei nemici di classe, esplosioni di chiese, parate militari e contadini affamati. Il fumo della locomotiva era colorato di rosso brillante...[...]68
Il testo della canzone “Questo treno brucia” recita così: Поезд в огне
Questo treno brucia
Полковник Васин приехал на фронт
Il colonnello Vasin arrivò al fronte
Со своей молодой женой.
con la sua bella e giovane moglie.
Полковник Васин созвал свой полк
Il colonnello Vasin radunò i soldati
И сказал им - пойдем домой;
e disse loro: torniamo a casa.
Мы ведем войну уже семьдесят лет,
Abbiam combattuto questa guerra per settant'anni
Нас учили, что жизнь - это бой,
ci hanno insegnato che la vita è una battaglia
Но по новым данным разведки,
ma l'ultimo rapporto dei servizi segreti
Мы воевали сами с собой.
dice che siamo in guerra con noi stessi.
Я видел генералов,
L'altro giorno ho visto i generali:
68A.
Troickij, Tusovka, rock e stili nella nuova cultura sovietica, Omnibus Press, Londra, 1990, pp 18,19
46
Они пьют и едят нашу смерть,
bevono e si nutrono delle nostre morti
Их дети сходят с ума оттого,
i loro bambini impazziscono perché
Что им нечего больше хотеть.
hanno avuto tutto ciò che potevano desiderare
А земля лежит в ржавчине,
e il Paese è lì, si sbriciola in ruggine,
Церкви смешали с золой;
le chiese mescolate con le ceneri.
И если мы хотим, чтобы было куда
Così, se ancora abbiam bisogno di andare
вернуться,
da qualche parte -
Время вернуться домой.
è arrivato il tempo di tornare a casa.
Этот поезд в огне,
Questo treno brucia
И нам не на что больше жать.
non ci sono più pulsanti da schiacciare
Этот поезд в огне,
questo treno brucia
И нам некуда больше бежать.
e non ci sono luoghi dove fuggire
Эта земля была нашей,
Questa terra era la nostra terra
Пока мы не увязли в борьбе.
prima che venissimo intrappolati in una guerra
Она умрет, если будет ничьей.
morirà, se sarà ancora la terra di nessuno;
Пора вернуть эту землю себе.
così dovremo riprendercela.
А кругом горят факелы -
Tutto intorno le torce bruciano
Это сбор всех погибших частей;
l'adunata dei soldati morti è cominciata
И люди, стрелявшие в наших отцов,
e quelli che hanno sparato ai nostri padri
Строят планы на наших детей.
adesso fanno prefetti per i nostri bambini
Нас рожали под звуки маршей,
siamo venuti alla luce al suono delle marce militari
Нас пугали тюрьмой.
hanno cercato di terrorizzarci con il carcere
Но хватит ползать на брюхе:
ma basta strisciare sul ventre-
Мы уже возвратились домой.
alla fine siamo tornati a casa!
Questa canzone fu molto apprezzata e accolta con enorme entusiasmo dal pubblico, poiché “tutti pensavano che il Colonnello Vasin fosse il Segretario Generale
47
Gorbačëv...”.69 Questo Treno è servito enormemente a rinforzare l'immagine di partigiani ribelli degli Aquarium e sopravvivere all'abbraccio dell'ufficialità. “Poi sono arrivati i soldi, naturalmente, e l''immagine di partigiani si è spezzata”70.
69A. 70
Troickij, Tusovka, rock e stili nella nuova cultura sovietica, Omnibus Press, Londra, 1990, p 20 Ivi, 1990, p 20
48
Kino La
rock-band
Kino
(letteralmente “cinema”) è stata creata da Viktor Coy (Виктор Цой), il quale “è stato probabilmente sino alla sua morte (avvenuta il 15 agosto 1990, a causa di un incidente automobilistico) la rock-star numero uno e l'idolo degli adolescenti
I Kino. Da sinistra Yuri Kasparyan (chitarra), Viktor Coy (voce), Georgiy Guryanov (batteria), Igor Tihomirov (basso).
sovietici”.71 Una precisa descrizione della nascita e crescita del gruppo è fruibile nel libro di Aleksej Rybin (Алексей Рыбин)72, e riassumendo, si dirà che iIl primo nucleo del gruppo Kino si forma a Leningrado nell'estate del 1981 sotto il nome di Garin i giperboloidy (dal racconto di Aleksei Nikolaevich Tolstoi, L'Iperbolide dell'Ingegnere Garin) che vedeva come membri Coy, Aleksei Rybin e Oleg Valinskiy. L'autunno dello stesso anno iniziano ad esibirsi allo storico locale rock di Leningrado, il Leningrad Rock Club, ottenendo un buon successo; dopo l'abbandono di Oleg Valinskiy la band cambia nome in Kino. Nell'estate del 1982 esce il primo album 45 (chiamato così per la sua durata in minuti) registrato con l'ausilio dell'altra storica band russa Akvarium il cui leader Boris Grebenshchikov (B.G.) aveva contribuito a lanciare Coy sulla scena rock leningradese; l'album venne distribuito lentamente attraverso canali non ufficiali e contribuì a far conoscere i Kino in una scena musicale che viveva ancora in stato di semiclandestinità. Il primo brano dell'album 45 è intitolato Vremya est', a deneg net (Ho il tempo, ma non i soldi). Coy iniziò a scrivere canzoni all'età di 17 anni; erano brani i cui temi riguardavano la vita dei giovani leningradesi, ragazzi perlopiù proletari, e dei loro tentativi sopravvivere ad una esistenza difficile. Questi temi traspariranno anche nella 71A.
72
Troickij, Tusovka, rock e stili nella nuova cultura sovietica, Omnibus Press, Londra, 1990, p 217 Cfr. A. Rybin, Kino dall'inizio alla fine, Mosca: Fenix, 2001, p 278
49
musica dei Kino, un esempio è la prima traccia del loro primo LP 45, intitolata "Ho tempo ma non ho denaro”.
Время есть, а денег нет
Ho il tempo, ma non ho i soldi
Дождь идёт с утра, будет, был и
Piove da stamattina, così era, è e sarà.
есть. И карман мой пуст, на часах -
E ho le tasche vuote, e sono le 6.
шесть. И огня нет, и курить нет,
E non ho del fuoco, non posso fumare
И в окне знакомом не горит свет.
E nella finestra la luce è spenta
Время есть, а денег нет,
Ho tempo, ma non ho soldi
И в гости некуда пойти.
E non mi ospita nessuno
И куда-то все подевались вдруг.
e improvvisamente tutti sono spariti da qualche parte
Я попал в какой-то не такой круг.
Sono finito in un giro sbagliato
Я хочу пить, я хочу есть,
Voglio bere, voglio mangiare,
Я хочу просто где-нибудь сесть.
voglio semplicemente sedermi da qualche parte
Время есть, а денег нет,
Ho tempo, ma non ho soldi
И в гости некуда пойти.
E non mi ospita nessuno.
Una considerazione da fare su questa canzone è il singolare gioco di parole del titolo, che si può tradurre con “ho il tempo” (vremya est'), ma anche con “ho fame”, in quanto in russo il verbo 'mangiare' (est') e il verbo 'essere' (est') sono omonimi. Forse il cantante voleva creare questa confusione, facendo leva sul peso delle parole dell'intera canzone, la quale esprime un malessere evidente, una serie di bisogni primari che non possono essere soddisfatti, quali appunto la fame, il desiderio di fumare, il bisogno di vedere amici. L'unica cosa che resta, dunque, è proprio il tempo, che pare non trascorrere mai quando si vorrebbe essere già all'alba del domani e invece si cristallizza in un momento di bisogno.
50
Un altro album da esaminare è quello intitolato “Una stella dal nome Sole” (звезда по имени солнце) del 1989, il cui testo ricco di immagini allegoriche e riferimenti alla guerra.
звезда по имени солнце
La stella dal nome “Sole”
Белый снег, серый лед,
Neve bianca, ghiaccio grigio,
На растрескавшейся земле.
Sulla terra screpolata.
Одеялом лоскутным на ней -
Come una trapunta di stoffa su di essa.
Город в дорожной петле.
C'è una città nel cerchio dele strade
А над городом плывут облака,
E sopra la città galleggia le nuvole,
Закрывая небесный свет.
che nascondono la luce celeste.
А над городом - желтый дым,
E sopra la città c'è una foschia gialla,
Городу две тысячи лет,
La città ha duemila anni,
Прожитых под светом Звезды
vissuti sotto la luce di una Stella
По имени Солнце...
Dal nome del Sole ...
И две тысячи лет - война,
E per duemila anni c'era la guerra,
Война без особых причин.
La guerra senza un motivo particolare.
Война - дело молодых,
La guerra è una faccenda dei giovani,
Лекарство против морщин.
come la medicina per le rughe.
Красная, красная кровь -
sangue rosso, rosso
Через час уже просто земля,
tra un'ora è soltanto la terra,
Через два на ней цветы и трава,
tra due ore, ci saranno fiori ed erba,
Через три она снова жива
tra tre la terra vivrà di nuovo
И согрета лучами Звезды
E veniva riscaldata dai raggi di una Stella
По имени Солнце...
Dal nome del Sole ...
И мы знаем, что так было всегда,
E noi sappiamo che è sempre stato così,
Что Судьбою больше любим,
che il destino ama di più colui
Кто живет по законам другим
che vive con le leggi altrui
И кому умирать молодым.
e a chi toccherà morire giovane.
51
Он не помнит слово "да" и слово "нет", Lui non ricorda la parola "sì" e la parola "no" Он не помнит ни чинов, ни имен.
Non ricorda nessun rango o nome.
И способен дотянуться до звезд,
Ed è in grado di raggiungere le stelle
Не считая, что это сон,
non contando che è un sogno,
И упасть, опаленным Звездой
E cadere morto, bruciato da una stella
По имени Солнце...
Dal nome Sole ...
Questo testo è uno dei più famosi e più intensi, nel quale la descrizione di una città ricoperta da neve e ghiaccio riporta alla tundra lontana e fredda. Le immagini descrittive sono ricche di particolari e colori (la neve bianca, il ghiaccio grigio, la luce celeste), come a dipingere il paesaggio. L'immagine della città caotica (si trova nel traffico) si spegne per via di una foschia che impedisce alla luce celestiale di lambirla coi suoi raggi; sono i raggi di una stella che non a caso è il Sole. Si parla di duemila anni di guerre senza ragione, e si denota come nelle stesse parole di Coy vi sia sconcerto e disapprovazione, poiché la descrive come una faccenda per giovani, inutile come una medicina per le rughe. Nonostante tutto, la terra si è ripresa dalle guerre, e il sangue ha fertilizzato la nuova vita, grazie al calore della stella chiamata Sole. L'ultima strofa è enigmatica, descrivendo il destino e la fatalità della morte dei più giovani, che tentano di vivere con le proprie leggi, ma solo quelli che seguono il volere degli altri sono favoriti dal destino. Sono i giovani che non comandano, (non ricorda la parola si e la parola no) ma che hanno il privilegio di innalzarsi come stelle, sorvolando sulle distinzioni sociali. Il cantante Coy ha avuto una parte importante in un film che in Russia per la prima volta parlava del problema della droga. B. Beumers, in Pop Culture Russia!73 scrive che il film “Ago” (Игла) di Nugmanov fu il primo film che parlava apertamente del problema della droga. L'eroe, Moro, è interpretato da una rock star: Viktor Coy. Moro torna nella sua casa ad Alma- Ata per raccogliere debiti da Spartak (Alexander Bashirov), visita la sua ex ragazza Dina e scopre che ella si droga. Egli prova a disintossicarla, portandola in un villaggio reso deserto dal prosciugato mare Aral. 73
Cfr. B. Beumers, Pop Culture Russia! Media, arts, and lifestyle, Santa Barbara, California, ABC-CLIO, 2005, p 215
52
Quando Moro scopre l'identità dello spacciatore e si prepara a partire con Dina, viene pugnalato dallo stesso spacciatore in una strada fredda e innevata. Gli eroi non muoiono mai, comunque: Moro sopravvive, camminando lungo la strada ricoperta di neve con il suo sangue che lascia delle chiazze rosse sulla superficie bianca, e la melodia “Gruppo Sanguigno” (Группа Крови) in sottofondo: i valori della morale positiva si perpetuano come se continuasse a vivere, ma solo in un mondo di sogno e di fuga, mentre lo spacciatore di droga trionfa nella realtà. La musica rock offre la salvezza dalla realtà, che non ha spazio per contenere l'onestà e il cambiamento. Il problema della droga, appunto, è un tema che rimane aperto, in quanto nonostante l'eroe combatta per sconfiggere il nemico, questi non solo riesce a ferire il protagonista, ma ha la possibilità di scappare e continuare i suo traffici illegali. È un chiaro segnale che il problema esiste e non sarà certo un singolo uomo a debellarlo.
Di seguito è riportato il testo della canzone “Gruppo sanguigno” (Группа Крови), scritta nel 1996, la quale dà il titolo allo stesso album.
группа крови
Gruppo sanguigno
Теплое место, но улицы ждут
Un posto caldo, ma le strade aspettano le
Отпечатков наших ног.
orme dei nostri piedi.
Звездная пыль - на сапогах.
La polvere di stelle sui nostri stivali.
Мягкое кресло, клетчатый плед,
La sedia comoda, il plaid a quadri, il
Не нажатый вовремя курок.
grilletto non è stato premuto in tempo.
Солнечный день - в ослепительных
Un giorno di sole in sogni accecanti.
снах. Группа крови - на рукаве,
Il gruppo sanguigno sulla manica
Мой порядковый номер - на рукаве,
il mio numero ordinale sulla manica
Пожелай мне удачи в бою, пожелай augurami fortuna nella lotta, augurami мне: Не остаться в этой траве,
non rimanere sull'erba 53
Не остаться в этой траве.
non rimanere sull'erba
Пожелай мне удачи, пожелай мне удачи! augurami fortuna, augurami fortuna И есть чем платить, но я не хочу
Ho i soldi per pagare ma non voglio
Победы любой ценой.
vincere a nessun prezzo
Я никому не хочу ставить ногу на грудь. non voglio mettere il mio piede sul petto di nessuno Я хотел бы остаться с тобой,
vorrei stare con te
Просто остаться с тобой,
semplicemente stare con te
Но высокая в небе звезда зовет меня в ma una stella in alto nel cielo mi chiama путь.
per la mia strada
Группа крови - на рукаве,
Il gruppo sanguigno sulla manica
Мой порядковый номер - на рукаве,
il mio numero ordinale sulla manica
Пожелай мне удачи в бою, пожелай augurami fortuna nella lotta, augurami мне: Не остаться в этой траве,
non rimanere sull'erba
Не остаться в этой траве.
non rimanere sull'erba
Пожелай мне удачи, пожелай мне удачи! augurami fortuna, augurami fortuna
Il video della canzone è stato realizzato con le scene più cruciali del film, ovvero quando Moro viene pugnalato e poi cammina, sanguinante, tra la neve. La sterilità della terra simboleggia l'assenza di un futuro. Se c'è un futuro, esso giace nella strada coperta di neve che porta alla terra delle illusioni e dei sogni. Il film e questa canzone in particolare, è indirizzato ai giovani per mostrar loro i problemi della nuova generazione e, ponendo la loro fede nelle rock star, esprimere il dissenso per il sistema.
54
Bravo La rock band Bravo si è formata nel 1983 per un'idea del chitarrista Evgueny Havtan. I Bravo furono una delle band più acclamate in Russia, grazie all'originalità della cantante solista, Žanna Aguzarova, figura centrale della Tusovka di Mosca. Non era cosa comune, infatti, vedere delle ragazze nelle rock band sovietiche, “..far parte di Evgueny Havtan (chitarra) in una sua performance.
una rock band in questo Paese viene considerato un lavoro duro, persino pericoloso; vuol dire
niente comodità, niente soldi, poco tempo per la vita privata e una battaglia quotidiana per la sopravvivenza condotta contro il sistema.[...] Il rock è pericoloso, un lavoro da duri.[...]”.74 Il gruppo ruppe questi stereotipi ed ebbe un grandissimo
successo,
immediatamente
dal
accolto
giovane
e
pubblico,
acclamato che
si
accalcava ai loro concerti con il “ringhio di lupi
Žanna durante un concerto.
affamati”75. I componenti attuali della band sono: Evgueny Havtan (chitarra), Pavel Kuzin (batteria), Alexandr Stepanovič (sassofono), Mikail Gračev (basso). Negli anni si sono succeduti diversi musicisti all'interno del gruppo. Ciò che colpisce della loro storia, è che agli esordi tutti i componenti furono arrestati per aver suonato illegalmente in una sala che poteva contenere meno della metà delle persone effettivamente presenti; tutta l'attrezzatura venne confiscata, gli spettacoli vietati e i componenti sottoposti a interrogatorio quasi tutti i giorni. “Nessuno aveva il coraggio di organizzare spettacoli di rock a Mosca, e per più di un anno tutte le attività
74A. 75
Troickij, Tusovka, rock e stili nella nuova cultura sovietica, Omnibus Press, Londra, 1990, p 66 Cfr. Ibidem
55
rock underground si svolsero in case private”76. Ovviamente, pian piano la situazione si ammorbidì e i Bravo ricevettero indietro la loro attrezzatura e anche l'autorizzazione a suonare. Registrarono anche un LP, apparendo persino in tv. Nel 1984 Žanna Aguzarova, che allora si faceva chiamare Ivana Anders, fu arrestata perché aveva con sé documenti falsi e passò parecchio tempo in carcere e in esilio: Bravo's leader, Yevgeni Khavtun, was looking for a lead singer when he was contacted by a woman called Ivana Anders from Moscow, who had an extravagant performance style.[...] In order not to be labeled a “provincial” girl and to avoid probles with a Moscow residence permit (propiska), Žanna Aguzarova had “borrowed” the passport of a friend, Ivan Anders, after having failed to enter the Moscow Theater Institute […]. Aguzarova impressed with her colored hair, her miskirts and trouser suits, and a variety of costumes and makeups she created for herself.77
Il suo arresto lasciò impressionati i componenti della band, ma l'anno successivo alla cantante fu concesso di rientrare. Troickij78 afferma che dopo il suo ritorno (nel 1985), i Bravo sono diventati dei big del pop sovietico e, naturalmente, sono stati pienamente riconosciuti dalle autorità nonostante i loro trascorsi...criminali. Žanna non ha rivali tra le soliste di rock ed è una delle tre maggiori cantanti pop sovietiche, riconoscibile per il suo stile eccentrico e colorato, che lascia sempre di stucco.
La prima canzone dei Bravo, “Scarpe Gialle” (Желтые ботинки) è stata una delle migliori e una delle poche scritte dalla stessa cantante. Essa fa parte dell'album Bravo (Браво) del 1987. Ne è riportato di seguito il testo.
76
Ivi, p 67 B. Beumers, Pop Culture Russia! Media, arts, and lifestyle, Santa Barbara, California, ABC-CLIO, 2005, p 218. Il leader dei Bravo, Yevgeni Khavtun, stava cercando una cantante solista quando fu 77
contattato da una donna chiamata Ivana Anders da Mosca, che aveva uno stile esibizionistico stravagante. Per non essere etichettata come ragazza provinciale e per evitare problemi con un permesso di residenza per Mosca (propiska), Žanna Aguzarova aveva “preso in prestito” il passaporto di un amico, Ivan Anders, dopo che le era stato impedito di entrate al Moscow theatre Institute. Aguzarova impressionò con i suoi capelli colorati, le sue minigonne e i vestiti a pantalone, e una vaerietà di costumi e trucchi che lei stessa creava per sé stessa. 78
Cfr. A. Troickij, Tusovka, rock e stili nella nuova cultura sovietica, Omnibus Press, Londra, 1990, p 193
56
Желтые Ботинки
Scarpe gialle
Эти желтые ботинки
Ah, queste scarpe gialle
Шагают быстро по асфальту.
camminano sull'asfalto così in fretta
И ты опять идешь пешком,
di nuovo torni a casa a piedi
Я мимо проезжаю в "Чайке".
io ti sorpasso con la mia Čaika79!
Вдруг ты мило улыбнулся,
Di colpo mi sorridi così dolcemente
И посмотрел в мои глаза...
e guardi dritto nei miei occhi
Весенний легкий быстрый
il leggero, improvviso vento di Primavera
ветер
bloccato dall'urlo dei freni della mia macchina!
Застрял надолго в тормоза!
La mia Mosca scintilla di luci
Огнями залита моя Москва.
la notte sogna meraviglie.
Чудесами грезит ночь.
Oh, guarda quelle scarpe gialle -
Эти желтые ботинки
corrono via dalla Čaika!
Бегут от "Чайки" прочь, прочь! Così i tacchi a spillo di pelle di coccodrillo Бросают "Чайку" и бегут в ночи decidono Крокодильей кожи лодочки,
di lasciare la Čaika e si lanciano nella notte
И пробежав по Сретенке домой, e le scarpe possono portar via i tacchi a spillo Ботинки лодочки берут с собой! a fare una corsa verso casa lungo la via Sretenka! Questa canzone, scritta dalla stessa Žanna, è assai ritmata e ne descrive il proprio mondo interiore. È tutto lì in quei versi: il complesso di Cenerentola e il desiderio di storie d'amore romantiche, stereotipi naif da soap opera e qualche immagine improvvisa e potente (come il vento bloccato dai freni). Questa è anche una personificazione della sua manipolazione del mito.80
La serie di stereotipi molto in voga ai tempi, come la “Čaika”, ovvero la limousine sovietica del governo, costosa, elegante e che denotava ricchezza e potere (è lo stesso rumore dei freni che “blocca” il vento primaverile) è sogno sia di Žanna che di tutte le ragazze emancipate. Anche altri testi scritti dalla cantante raccontano stereotipi dell'amore e dei sogni delle giovani ragazze russe. 79Viene 80A.
chiamata Čaika (Gabbiano) la limousine Sovietica associata al partito comunista e al governo.
Troickij, Tusovka, rock e stili nella nuova cultura sovietica, Omnibus Press, Londra, 1990, p 72
57
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Discografia Alla Pugaceva, Зеркало души, 1977 Поднимись над суетой , 1980 Миллион алых роз , 1983 Sofia Rotaru, Červona Ruta, 1972 Лава́нда, 1985 Akvarium, Табу, 1982 Равноденствие, 1987 Kino, 45, 1985 Звезда по имени солнце, 1989 Группа Крови, 1996 Bravo, Браво, 1987
60
Ringraziamenti Desidero ringraziare la professoressa Alessandra Cattani per i suoi preziosi insegnamenti durante gli anni di studio che mi hanno fatto amare la lingua russa e per le tante ore dedicate alla mia tesi. Ringrazio inoltre Giuseppe Mussi per avermi dato preziosi consigli durante la stesura e anche per il materiale molto utile che mi ha fornito. Ringrazio i miei amici Ruslan ed Elena, che mi hanno aiutato tantissimo con la lingua russa, consigliandomi canzoni e testi interessanti e son stati sempre disponibili con me. Li ringrazio per non avermi mai negato il loro aiuto e aver sopportato per ore le mie noiose chiacchiere e domande. Ringrazio i miei genitori, che hanno insistito affinchÊ non mollassi mai e mi hanno permesso di concludere questo percorso lasciandomi sempre a disposizione tutti i mezzi e strumenti di cui avevo bisogno. Nonostante gli scogli da superare e le salite, non mi hanno mai lasciata a me stessa, comprendendomi nei miei momenti no e spingendomi con entusiasmo ad osare quando sapevano che ce l'avrei fatta. Ringrazio Sara, che è stata presente non solo durante la stesura della tesi, ma anche mentre preparavo gli ultimi esami. Mi ha sopportato nei momenti piÚ bui e anche quando non ero
61
sopportabile; ha dato colore e vita ai momenti piĂš difficili del mio
percorso
di
studi,
sostenendomi
psicologicamente
e
spronandomi sempre. La ringrazio perchĂŠ ha creduto e crede ancora in me. Ringrazio poi tutti i miei amici che ci sono stati e che ci sono tutt'ora, e che hanno dato un po' di spensieratezza alle giornate piĂš intense di studio e lavoro. Ringrazio infine il mio gatto e il mio cane, che anche se insopportabili
entrambi,
mi
hanno
distratta
ogni
tanto
dall'ansia e dalle paure grazie alle loro marachelle.
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