A.D. MDLXII
U NIVERSITÀ DEGLI S TUDI DI S ASSARI F ACOLTÀ
DI
E CONOMIA
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CORSO
DI
LAUREA
IN
E C O N OM I A & M A N A G E M E N T
L’ANDAMENTO DEL MERCATO ASSICURATIVO E IL CASO DI “MILANO ASSICURAZIONI”
Relatore: PROF. LUCA DEIDDA
Correlatore: PROF. GAVINO BASILIO BECUGNA
Tesi di Laurea di: RENATA CASANOVI
ANNO ACCADEMICO 2011/2012
INDICE
CAP. 1 PROBABILITÁ E AVVERSIONE AL RISCHIO 1.1 Probabilità e valore atteso 1.2 Calcolo della probabilità 1.3 Il modello di utilità attesa di von Neumann-Morgenstern 1.4 La scelta in condizioni d’incertezza 1.5 Affinità con il mondo assicurativo 1.6 Appendice: esempi
CAP. 2L’ ASSICURAZIONE 2.1 Introduzione 2.2 Settore assicurativo danni 2.3 Rischio 2.4 Premi 2.5Controllo sulle imprese di assicurazione 2.6 Isvap 2.7 Liberalizzazioni : Le nuove modifiche di legge dell’attuale governo tecnico(Decreto Monti)
CAP. 3CARO TARIFFE E ASSICURAZIONI ON LINE 3.1Cause del caro tariffe 3.2 Sviluppo della tecnologia 3.3 Nascita delle assicurazioni online 3.4 Vantaggi E Svantaggi 3.5 Confronto tra agenzie assicurative e assicurazioni online
I
CAP. 4MILANO ASSICURAZIONI 4.1Presentazione 4.2Bilancio 2009/2010/2011 4.3 Osservazioni ai bilanci
CAP. 5 CONCLUSIONI 5.1 Bibliografia e Sitografia
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Capitolo 1 PROBABILITÁ E AVVERSIONE AL RISCHIO
Il trasporto delle merci via mare è antico come l'uomo; risale addirittura alla preistoria. Ma i lunghi viaggi fra Oriente e Occidente cominciano ad organizzarsi solo quando, dopo l'anno 1000, la vecchia Europa si risveglia dallungo sonno del Medioevo: le Crociate fanno conoscere nuovi popoli, nuove terre, nuove ricchezze. E sono proprio le ricchezze che attirano: pietre preziose, tappeti, stoffe, spezie, sono merci che si possono trasportare. Un trasporto via mare presenta sempre delle incognite: il pericolo più grande è quello di un naufragio. La compagnia marittima a cui viene ordinata della merce preziosa da portare dall'Oriente deve chiedere al mercante europeo una grossa somma per il trasporto, d'altra parte, il rischio di perdita durante questi viaggi è sempre molto forte. Sorgono allora, nel 1300, le prime società d'assicurazione; e sorgono proprio in Italia perché le città marittime italiane (Venezia, Genova, Pisa) erano allora alla testa della navigazione e del traffico europeo. Queste società d'assicurazione chiedevano percentuali variabili dal 12 al 15% del valore della merce se si trattava di viaggi via mare, mentre per i trasporti via terra o via fiume .la percentuale variava dal 6 al/'8%.
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Le compagnie d'assicurazione dovevano valutare nel modo più preciso possibile la probabilità di un incidente di viaggio per decidere poi, su questa base, un'adeguata tariffa. Tenendo le tariffe più basse, si avevano più clienti e questo era un fatto positivo, ma d'altra parte un maggior numero di clienti portava, in caso di disastro, a dover risarcire un maggior numero di merci perdute. Sono proprio dei problemi di tipo assicurativo che hanno stimolato gli studi nel campo delle probabilità; ma, quando si cercava di matematizzare questi problemi, ci si rese conto dell' enorme difficoltà di tradurre in formule delle questioniche sfuggono a indagini precise, tante sono le cause che le determinano: le condizioni del mare, la pirateria, la più o meno grande abilità del comandante. Ogni viaggio era una sfida al caso. Il modello dell’Utilità Attesa descrive le preferenze individuali sottostanti il comportamento del consumatore in condizioni di rischio. Questo modello non solo rappresenta una buona approssimazione della realtà, ma possiede anche importanti proprietà normative relative alla razionalità del comportamento del consumatore. L’informazione è un fattore importante nel processo decisionale di consumatori e imprese.Nella realtà, il più delle volte le scelte degli agenti economici sono prese in condizioni di informazione non perfetta.Affinché un messaggio da parte di un potenziale avversario risulti credibile, non deve esservi alcuna convenienza a simularlo. Il principio della non convenienza a simulare afferma che, affinché una segnalazione ad un avversario risulti credibile, deve essere costoso simularla.
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Sulla base del principio della completa comunicazione gli individui devono comunicare anche le qualità a loro sfavorevoli. Un esempio classico relativo al principio di completa comunicazione è il cosiddetto mercato dei bidoni In questo mercato l’asimmetria informativa aiuta a spiegare perché un’auto quasi nuova ma usata valga molto meno di una nuova fiammante (selezione avversa).
La maggior parte delle scelte viene effettuata in condizioni di incertezza La teoria formale della scelta in condizioni d’incertezza è stata elaborata da John von Neumann, un insigne matematico di origine ungherese dell’Institute for Advanced Study, e OscarMorgenstern, un economista di Princeton. La loro premessa principale è che gli individui non scelgono l’alternativa che presenta il valore atteso più elevato, ma quella che presenta la più elevata utilità attesa. In questo modello si applica una funzione di utilità che assegna un valore numerico alla soddisfazione associata ad ogni possibile evento (o lotteria) Un’attività rischiosa ha due caratteristiche: I possibili risultati La distribuzione probabilistica Il valore atteso (EV) di una scelta rischiosa (scommessa o gioco) è la media dei possi-bili risultati, ponderata in base alla probabi-lità che questi si verificano.
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Un’attività rischiosa con valore atteso pari a zero è denominata scommessa equa. Il valore medio atteso di una scelta scelta rischiosa è la media ponderata dei suoi possibili esiti (Ri), ove i pesi sono le probabilità (π ( i) associate a ognuno di essi:
ESEMPIO Scommessa di € 100 legata al lancio di una moneta. La probabilità dei due risultati è pari al 50%, cioè 0,5 per entrambi gli eventi (testa o croce) Il valore atteso (EV) di questa scommessa sarà: (100 x 0,5)+(-100 0,5)+( x 0,5) = 0 Si tratta di una scommessa equa
ESEMPIO Una na scommessa che proponga una vincita di € 100. La probabilità di vincita è del 30% e dunque la probabilità di perdita è del 70% Il valore atteso (EV) di questa scommessa sarà: (100 x 0,3)+(-100 0,3)+( x 0,7) = - 40
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Si tratta di una scommessa iniqua
ESEMPIO Una scommessa che proponga una vincita di € 100. La probabilità di vincita è del 70% e dunque la probabilità di perdita è del 30% Il valore atteso di questa scommessa sarà: (100 x 0,7)+(-100 x 0,3) = 40 Si tratta di una scommessa favorevole
L’utilità attesa è il valore atteso dell’utilità di ciascuno dei possibili risultati di una lotteria Il modello di Neumann e Morgenstern asserisce che un consumatore razionale, posto a scegliere tra alternative incerte, effettua le proprie scelte in modo da massimizzare l’utilità attesa Il punto cruciale della teoria è che l’ordinamento dei valori attesi di un insieme di contesti di scelta incerta è spesso diverso dall’ordinamento delle utilità attese delle alternative considerate
La funzione di utilità attesa è data dalla formula:
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L’utilità attesa è il valore atteso delle utilità associate a ciascuno dei possibili esiti Una funzione di utilità concava indica un individuo avverso al rischio (ossia un individuo che rifiuta di partecipare ad una lotteria equa)
Gli atteggiamenti individuali nei confronti del rischio possono essere di tre tipi:
1)Un individuo avverso al rischio (funzione di utilità concava) rifiuta una scommessa equa o, tra una alternativa certa e l’altra incerta, preferisce quella priva di rischio anche a fronte di un guadagno minore
2)Un Un individuo propenso al rischio preferisce , a parità di guadagno , una scelta insicura a una sicura (funzione convessa)
3)Un individuo neutrale al rischio (funzione di utilità lineare) è interessato soltanto alla convenienza che le scelte gli prospettano ed è indifferente all’incertezza ll’incertezza connessa ai possibili guadagni
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CASO 1 : individuo avverso al rischio rifiuterĂ sempre un gioco equo
EU(M0)<U(M0)
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CASO 2 : individuo propenso al rischio è convessa rispetto alla ricchezza
totale
Una funzione di utilitĂ convessa indica un individuo propenso al rischio (ossia un individuo che accetta di partecipare ad una lotteria equa)
CASO 3 : Individuo neutrale rispetto al rischio
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Una funzione di utilità lineare indifferente tra l’accettare o il rifiutare di partecipare ad una lotteria equa) indica un individuo neutrale rispetto al rischio.1
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L’intero paragrafo è tratto dal libro Microeconomia, quinta edizione, Robert H. Frank
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Capitolo 2 L’ ASSICURAZIONE L’ assicurazione è il servizio che garantisce lo sviluppo e la sicurezza della società, delle aziende e delle famiglie in tutti i settori delle attività umane La vita e le attività umane sono esposte ad una serie di rischi vale a dire a delle incognite che possono originare eventi negativi per le persone o per i loro beni. Le vie seguite per fronteggiare tali rischi sono sostanzialmente due: la prevenzione; l’assicurazione. L’ assicurazione è il sistema su cui si basa consiste in un impresa (assicuratore) che in cambio di una periodica somma di denaro (premio), si impegna a pagare gli eventuali danni che derivano al verificarsi di un determinato evento. Per molti anni, le compagnie di assicurazione hanno operato in mercati poco concorrenziali, caratterizzati da elevate barriere all’entrata, fortemente regolamentati e con significativi e sicuri margini di redditività. Tutto ciò non ha richiesto l’implementazione di sofisticati sistemi di programmazione e controllo. Così, per lungo tempo, il controllo di gestione è stato una prerogativa delle imprese assicurative straniere operanti sul territorio nazionale e delle poche compagnie
di
assicurazione
appartenenti
a
gruppi
industriali.
Nel corso degli ultimi vent’anni, il mercato delle assicurazioni ha subito una serie di profondi cambiamenti sia di natura strutturale che di natura strettamente
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commerciale. La fase di globalizzazione dei mercati, unita ad una diversa regolamentazione dell’attività assicurativa, ha generato una maggiore competizione che ha eliminato una parte rilevante delle aree di rendita che caratterizzavano precedentemente il settore
assicurativo.
Nel corso degli ultimi venti anni, si è assistito anche ad un graduale superamento del tradizionale modello distributivo monocanale - costituito dalle sole agenzie -, dovuto alla comparsa di nuovi canali per la distribuzione dei prodotti assicurativi, quali promotori finanziari, sportelli bancari, broker assicurativi, forme di vendita diretta. Inoltre, le compagnie di assicurazione si sono trovate a fare i conti con una clientela sempre più informata ed esigente e, quindi, con la crescente necessità di passare dalla vendita di prodotti indifferenziati all’offerta di pacchetti di servizi creati ad hoc per determinati segmenti di clientela. Il risultato di questi cambiamenti - che hanno interessato e che ancora interessano il mercato delle assicurazioni - è un ambiente molto più competitivo, dinamico e con minori margini di profitto. Il mutato scenario del settore assicurativo ha reso il compito di chi governa le imprese di assicurazione maggiormente difficoltoso, facendo emergere l’esigenza di sviluppare sempre più affinate tecniche di gestione, tra le quali un posto di primaria importanza viene ricoperto da quelle connesse alla programmazione e controllo, utili sia per compiere scelte strategiche coerenti con i mutamenti ambientali sempre più rapidi e discontinui, sia per
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attuare un’efficace gestione organizzativa volta al recupero dell’efficienza interna aziendale. L’assicurazione è il contratto con il quale l’assicuratore, verso il pagamento di un premio(che consiste nel corrispettivo dovuto all’assicuratore), si obbliga a risarcire l’assicurato, entro i limiti convenuti, del danno ad esso prodotto da un sinistro, ovvero a pagare un capitale o una rendita al verificarsi di un evento attinente alla vita umana ( art. 1882 c.c.).
I soggetti coinvolti nel rapporto assicurativo non sempre coincidono con quelli che hanno stipulato il relativo contratto. I soggetti dell’assicurazione sono: l’assicuratore : il soggetto che esercita l’impresa di assicurazione; il contraente: colui che stipula il contratto di assicurazione e che assume l’obbligo di pagare il premio; l’assicurato: il soggetto esposto al rischio; il beneficiario: il soggetto a cui deve essere pagata l’indennità qualora si verifichi l’evento assicurato.
L’assicuratore
può
essere
soltanto
un
imprenditore
qualificato.
L’assicuratore può anche essere privato( società per azioni, società cooperativa a responsabilità limitata società di mutua assicurazione)o pubblico (INPS, INAIL).
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Il rischio rappresenta pertanto un elemento essenzialedel contratto. Il carattere aleatorio dipende anche dal momento in cui l’evento si verifica. Il rischio è la probabilità che si verifichi l’evento (sinistro, infortunio, morte, sopravvivenza alla scadenza, ecc.) cui è collegata la prestazione dell’assicuratore. Altro elemento essenziale è il premio ovvero il corrispettivo dovuto all’assicurazione. Esistono due tipi di assicurazioni : il ramo danni che trasferisce all’assicuratore il rischio concesso ai danni subiti da cose o diritti patrimoniali dell’assicurato. Rientra l’assicurazione per la responsabilità civile. Il secondo tipo è quello del ramo vita dove l’assicuratore si obbliga a pagare un capitale o una rendita periodica al verificarsi di un evento attinente alla vita umana.
Tale tipo di assicurazione si informa di due principi fondamentali: Principio dell’interesse all’indennità. È necessario che l’assicurato abbia un interesse patrimoniale concreto all’indennità. Il contratto è “nullo se, nel momento in cui l’assicurazione deve avere inizio, non esiste un interesse dell’assicurato al risarcimento del danno”. Quello che conta è che sussista una relazione giuridicamente rilevante tra la cosa e il soggetto assicurato e che questi abbia un concreto interesse patrimoniale. Principio indennitario. L’assicurazione contro i danni
non deve
trasformarsi in un’occasione di guadagno per il soggetto assicurato. L’assicuratore è tenuto a indennizzare il danno sofferto dall’assicurato in conseguenza del
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sinistro. Pertanto, l’assicurato non può percepire una somma superiore al danno effettivamente subito.
L’assicurazione della responsabilità civile trasferisce all’assicuratore il rischio
relativo
alle
conseguenze
dell’illecito
civile
contrattuale
ed
extracontrattuale non doloso e lo obbliga a tenere indenne l’assicurato di quanto questi è tenuto a pagare al terzo a titolo di risarcimento. L’assicurazione è finalizzata a tutelare l’intero patrimonio dell’assicurato e presenta vantaggi anche per il terzo danneggiato. Essa non copre per evidenti ragioni di ordine pubblico, i danni causati da comportamenti dolosi. Sebbene non esiste alcun rapporto tra l’assicuratore e il terzo danneggiato, l’assicuratore ha la facoltà di pagare direttamente al terzo danneggiato l’indennità dovuta. Poiché l’assicurazione della responsabilità civile presenta vantaggi anche per il terzo danneggiato, la legge l’ha resa obbligatoria. L’assicurazione della responsabilità Civile Auto perché il carattere dell’obbligatorietà per chiunque possegga un veicolo soggetto alle disposizioni di legge
e quindi riguarda
indifferentemente tutte le persone e tutte le attività siano esse artigianali, commerciali, professionali o industriali. Essa è obbligatoria nel senso che il soggetto che si trova nelle condizioni previste, è obbligato a stipulare il relativo contratto assicurativo se non vuole intercorrere in sanzioni penali. Essa riguarda tutti i veicoli a motore senza guida di rotaie. Pertanto la copertura assicurativa si estende a tutti i danni provocati da terzi
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dalla circolazione del veicolo. Sono esclusi dalla garanzia dei danni riportati tutti i parenti. Per garantire il rispetto delle condizioni di esercizio, l’attività di assicurazione è soggetta ad una serie di controlli affidati a due organi con poteri di indirizzo e sanzionatori: il Ministero dell’industria, del commercio e dell’artigianato, al quale sono rimaste solo residue competenze (sanzionatorie e di vigilanza). l’ ISVAP, che è diventata la vera autorità di vigilanza del settore con estesi ed incisi poteri sanzionatori nei confronti delle imprese aventi sede legale in Italia e in un paese extracomunitario che esercitano nel territorio delle repubblica attività di assicurazione in qualsiasi ramo e forma. L’Isvap è l’Istituto per la Vigilanza sulle Assicurazioni Private e di Interesse Collettivo. In pratica l’Isvap è un ente, istituito con la legge 576 del 12/08/1982, che esercita funzione di vigilanza sulle imprese di assicurazione e su tutti i soggetti (anche agenti assicurativi e mediatori di assicurazioni) sottoposti alla disciplina sulle assicurazioni private. L’Isvap è una autorità indipendente, che gode di autonomia gestionale, organizzativa e patrimoniale. L’obiettivo dell’Isvap è quello di garantire la trasparenza delle operazioni assicurative e la stabilità del mercato assicurativo, tutelando gli interessi dei soggetti assicurati. Un'altra funzione fondamentale dell'ISVAP è
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tenere l'albo delle compagnie assicurative private e concedere l'autorizzazione per quelle nuove. Complessivamente, in Italia operano 172 imprese assicurative sottoposte alla vigilanza dell'Isvap. Il presidente e direttore generale dell’Isvap è Giancarlo Giannini e la sede dell’Isvap si trova a Roma, in Via del Quirinale 21. Dal Decreto liberalizzazioni recentemente emanato dal Governo Monti, ci si aspettava molto di più per quanto riguarda il discorso assicurativo. In tanti infatti si lamentano delle tariffegiunte ormai a costi inaccettabili e per di più ci si aspettava novità anche nel settore delle polizze vita e dei rami danni, non solo per l’RC auto. La politica che si chiedeva al Governo era quella di salvaguardare il cittadino onesto, permettendogli di risparmiare sul costo dell’assicurazione se non faceva sinistri. Le nuove disposizioni invece hanno toccato altre tipologie di problematiche, in particolare quelle delle truffe alle Compagnie assicurative. La prima novità sarà l’eliminazione del contrassegno cartaceo da esporre: si parla della realizzazione di dispositivi elettronici dotati di chip che non possono essere falsificati e che permettono di verificare in tempo reale la copertura assicurativa del mezzo. Sempre per contrastare le frodi assicurative, lo Stato ha imposto alle Compagnieassicurative di concedere degli sconti ai contraenti che decideranno di installare una “scatola nera” all’interno della macchina che, fungendo da
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localizzatore satellitare, permetterà ai periti di indagare sulle cause di un sinistro e, nel contempo, offrirà degli sconti per tutti coloro che accetteranno di montarlo. Per quanto riguarda i risarcimenti invece, secondo i primi pareri del nuovo decreto, tutti quelli che decideranno di non fare riparare la propria automobile in conseguenza di un sinistro, riceveranno un indennizzo di circa il 30% rispetto al costo necessario per la riparazione dell’automobile. Infine, tutte le Compagnie di assicurazione dovranno munirsi di un preventivatore, anche on line, simile a quello presente sul sito dell’Isvap in modo da proporre al cliente che vuole stipulare una nuova polizza RC auto le possibili alternative offerte dalla concorrenza. Questo è un invito alla trasparenza, per cui saranno tutti tenuti, prima della sottoscrizione, a informare il cliente in modo corretto, trasparente ed esaustivo sulla tariffa e sulle condizioni contrattuali di almeno tre diverse compagnie assicurative non appartenenti a medesimi gruppi.
In Italia, rispetto ad altri paesi europei, il costo delle assicurazioni auto è elevato, sia per quanto riguarda le polizze furto/incendio e kasko sia per le tariffe RC Auto. L’ RC auto che rimane cara nonostante l’abbattimento medio delle classi di merito introdotto dal Decreto Bersani, che ha ridotto la raccolta premi delle Compagnie ma non ha abbassato le tariffe. Anzi, nulla sembra riuscire a scalfire una costante tendenza al rialzo che pesa notevolmente sui
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costi auto. Anche dopo la liberalizzazione delle assicurazioni il costo delle polizze è aumentato considerevolmente. Spesso si imputa questa situazione alla mancanza di concorrenza, ad accordi per tenere alti i prezzi, i cosiddetti ‘cartelli’. In realtà è il mercato assicurativo italiano, almeno per quanto riguarda l’auto, ad essere particolare e a presentare delle anomalie che incidono sulle resistenze ad abbassare le tariffe nell’offerta dei premi assicurativi. L’alto numero dei veicoli circolanti, una scarsa manutenzione delle strade e un’eccessiva concentrazione del trasporto su gomma sono tutti fattori che aumentano il rischio di incidenti, con un’alta percentuale di danni alla persona. L’elevata conflittualità e i conseguenti costi legali, le truffe e le assicurazioni false aggravano la situazione e rendono molto difficile la tanto auspicata riduzione delle tariffe.
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Capitolo 3 CARO TARIFFE E ASSICURAZIONI ON LINE Ai giorni d’oggi, gestire con successo la relazione col cliente diventa un asset imprescindibile per garantire la buona performance di qualsiasi azienda. Nell’attuale scenario competitivo, infatti, soltanto le imprese che giocano la carta della relazione possono uscire vincenti dal confronto. La cosiddetta “democrazia informativa” resa possibile da Internet, consente infatti al consumatore di accedere ad un genere e ad una quantità di informazioni impossibili prima d’ora e, spesso, “fuori” dal controllo delle aziende. E’ cresciuto, il fenomeno del “self service” informativo che, da un lato, rappresenta un’ulteriore fonte di comunicazione per l’ aziende, dall’altro può costituire una grossa minaccia alla reputazione di queste ultime. Non solo è aumentata l’offerta di prodotti e servizi grazie ai minori costi imposti dall’online, ma è mutata anche la domanda, che ha visto migrare e proliferare sul web un popolo di cybernauti dall’istruzione più alta e dall’età sempre più contenuta, attraverso anche lo scambio di opinioni sulla qualità di prodotti e servizi; tali informazioni viaggiano alla velocità della luce attraverso le fitte reti dei social network e le web community. Le compagnie assicurative hanno dovuto affrontare questa sfida, data la natura dei servizi finanziari che, a differenza della maggior parte dei beni di
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consumo, non richiedono di essere testati o “misurati” attraverso l’occhio attento del consumatore, prima dell’acquisto: nelle assicurazioni, il cliente ha, infatti, la possibilità di calcolare il proprio preventivo da solo e direttamente in Rete, sul sito della compagnia oppure sui broker online che confrontano la convenienza delle diverse polizze attraverso un’analisi benchmark. E’ interessante, a tal proposito, il caso delle assicurazioni online che, offrendo i propri prodotti via internet e/o via telefono, colgono sul mercato la presenza di quel target di clientela sensibile alla novità e culturalmente ben disposto a proiettarsi verso il nuovo. Le assicurazioni online rappresentano un esempio di innovazione sul mercato, sia dal lato dell’offerta sia dal punto di vista della relazione col cliente, che si contraddistingue per la maggiore intensità e la multicanalità resa possibile dalle nuove tecnologie. In un’era ormai inflazionata di informazioni quale è quella attuale, infatti, tempi di risposta rapidi, contenuti esaustivi e mirati al problema rappresentato e una forma di comunicazione, personale o automatizzata, disponibile e accessibile a tutti, sembrano essere il mix ideale per un’efficace relazione con il cliente. Le compagnie assicurative online2 sono una naturale emanazione di quelle telefoniche. Tutte le operazioni che vengono svolte tramite la linea telefonica possono ormai essere svolte anche online. Anzi, le pagine web offrono una versatilità e una multimedialità molto maggiori: possono essere consultate più
www.assicurazione.it
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velocemente, navigate seguendo percorsi personalizzati, senza passare dai vari call center.
Non solo è possibile denunciare online l'avvenuto sinistro, ma addirittura seguire, tramite la propria pagina personale sul sito della compagnia, la liquidazione del danno, passo dopo passo. Tra i vantaggi di internet che gli operatori assicurativi online stanno cominciando ad esplorare con un certo successo c'è quello della fidelizzazione tramite network sociali. Sui siti di molte compagnie, ci si può mettere in contatto con un altro assicurato, membro di una community di utenti, per chiedere pareri, consigli e spesso anche supporto. Le assicurazioni online possono cosÏ sfruttare anche le linee orizzontali, quelle che collegano tra loro i clienti, e non solo quelle verticali, che collegano la compagnia ai clienti.
Spesso i siti web delle compagnie contengono strumenti di informazione (guide all'evoluzione del servizio assicurativo o aggiornamenti della legislazione in merito a tematiche pertinenti, come nel caso della patente a punti). Si tratta di informazioni rilevanti che spesso diventano veri e propri strumenti di fidelizzazione della clientela: può succedere, infatti, che un utente giunga sul sito per trovare gli ultimi aggiornamenti su un argomento, riconoscendo alla compagnia l'autorevolezza di esperto del campo e concedendo quindi fiducia. Tra
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il materiale consultabile in ogni momento c'è anche la documentazione integrale sulla polizza stipulata. Il grado di soddisfazione e i tassi di rinnovo delle assicurazioni online sono in generale piuttosto alti, a patto ovviamente di avere una certa dimestichezza con la navigazione internet. Senza il supporto dell'intermediazione, bisogna anche fare molta attenzione ai dati che inseriamo da soli: nel caso in cui siano errati, il calcolo darebbe vita ad una polizza errata, non valida e quindi da non pagare. In particolare, è bene fare attenzione che la compagnia contattata abbia l'abilitazione a stipulare polizze. Per questo scopo, basta consultare i siti web dell'Ania, ("la confindustria delle assicurazioni") e l'Isvap, l'Istituto di vigilanza sulle assicurazioni private.
Il caro-tariffedelle polizze assicurative italiane è sostenuto in gran parte dal peso rappresentato dall'imposizione fiscale. Tasse che variano dal 12% al 25% per singola voce che difficilmente possono essere sostenute dalle famiglie. Il carico fiscale su questi prodotti rappresenta una situazione che non riguarda solo il ramo RC Auto, ma anche i rami Incendio, RC Generale e Merci trasportate, penalizzando la competitività del nostro Paese e disincentiva la sottoscrizione di polizze complementari da parte dei cittadini. Fino a poco tempo fa, per trovare la migliore offerta disponibile, era necessario girare di persona diverse agenzie d’assicurazioni. Oggi grazie ad internet questo non è più necessario. Grazie alla rete infatti, l’indice di gradimento
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delle assicurazioni online si rafforza di giorno in giorno. Le assicurazioni online, ovvero polizze assicurative la cui vendita e distribuzione avviene tramite internet. Queste offrono prevalentemente assicurazioni auto ma
in particolare polizze
RCA. Tutti gli automobilisti debbono infatti possedere un’assicurazione RC auto. Uno degli aspetti più convenienti per questo tipo di compagnie è costituito dal prezzo, che in periodi come questo che si sta attraversando sono dettagli da non sottovalutare dato che il cliente tende sempre a risparmiare e a dando, quindi, una notevole importanza al prezzo. Le assicurazioni on line tendono ad essere molto più convenienti di quelle vendute attraverso i canali classici. La riduzione dei costi delle polizze on line è dovuta proprio all’assenza di costi di acquisizione di una rete di vendita tradizionale, anche se bisogna dire che queste imprese sono costrette ad allocare una parte di questi costi minori si in investimenti pubblicitari necessari per catturare
potenziali clienti, sia in investimenti tecnologici per
mantenere elevato lo standard qualitativo della relazione con il cliente in ogni fase essa si trovi, dal primo contatto(il preventivo) alla sottoscrizione del contratto, pagamento dei premi, denuncia del sinistro fino all’eventuale liquidazione. I vantaggi delle assicurazioni on line non sono limitati al minor costo che normalmente le compagnie praticano attraverso questo canale. Accanto a questo vantaggio
è
associata
normalmente
un’
elevata
efficienza,
qualità
e
personalizzazione del servizio frutto di una rigorosa ingegnerizzazione dei processi amministrativi e commerciali che costituiscono proprio un rilevante fattore di successo delle assicurazioni dirette (telefoniche e via internet). Anche
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nell’ attività critica dell’insorgere del sinistro , della sua gestione e della sua liquidazione lo standard qualitativi e generalmente elevato perché queste compagnie affidano questo compito a società esterne anticipando le forme d’indennizzo diretto previste dal nuovo codice delle assicurazioni. Le compagnie di assicurazioni offrono utili strumenti associati alla vendita di un’assicurazione on line, come ad esempio il calcolo di un preventivo, che avviene direttamente e quasi immediatamente in rete. Gran parte delle assicurazioni on line non prevede tacito rinnovo e quindi in presenza di una condizione di questo tipo, la polizza di assicurazione scade automaticamente e l’assicurato non si vede obbligato ad inviare alcuna disdetta alla compagnia assicurativa. Le assicurazioni on line hanno cercato di accaparrarsi quote di mercato puntando appunto sul prezzo e sul servizio anziché puntare sull’efficacia persuasiva e sulla capillarità di copertura territoriale della rete di vendita. L’assoluta novità e il richiamo del prezzo hanno rappresentato e rappresentano il punto di forza di maggiore intensità nello sviluppo delle assicurazioni on line. La raccolta telefonica e su internet dovrebbe essere quindi destinata ad avere ancora maggior successo nel futuro. In termini prospettici la forza di questo canale risiederà solo in parte nelle sue capacità di fornire innovazioni di prodotto o di servizio ma, dipenderà proprio dal fatto che sarà una domanda di una clientela tecnologicamente evoluta a rivolgersi a questo canale. Questo vale quanto meno per quei settori come l’assicurazione RC auto che hanno
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le caratteristiche giuste per questo tipo di offerte : un mercato di domande, prodotto standard, durata nel rapporto assicurativo limitato nel tempo . La presenza di queste caratteristiche rappresentano il più alto punto di forza delle assicurazioni on line ma anche un suo limite, perché proprio queste caratteristiche possono determinare dei problemi sull’operatività. Tuttavia questo tipo di assicurazioni non ha solo dei vantaggi infatti non avere un’ interlocutore davanti è sempre un male. Fino a che tutto va bene i problemi non esistono, quando si può avere bisogno di un aiuto (in caso di sinistro) dalla parte opposta si trova un muro. Non mancano i casi di compagnie ”fantasma”. Si paga per una copertura assicurativa che in realtà non esiste. Bisogna fare molta attenzione a queste tipo di compagnie che non essendo autorizzate ad operare in Italia vendono polizze a prezzi molto vantaggiosi ma poi, nel momento in cui devono pagare un risarcimento, scompaiono nel nulla. Dal 2010 a oggi, il fenomeno delle compagnie assicurative cosiddette “fantasma” ha registrato un autentico boom secondo i rilievi fatti dall’Isvap. Le segnalazioni arrivate nell’ultimo biennio all’Istituto di vigilanza del comparto assicurativo sono state in tutto 64, contro le 52 che hanno contrassegnato l’arco di tempo che va dal 2002 al 2010. Polizze contraffatte emesse da gruppi non autorizzati e privi di licenza: il triste primato, dal punto di vista delle aree geografiche, va alla Campania. Una segnalazione su quattro infatti dal 2010 è arrivata da questa regione.
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Secondo quanto esposto in un’audizione al Senato dal numero uno dell’Isvap Giancarlo Giannini, lo stratagemma più consolidato da queste compagnie fasulle è sempre lo stesso. Polizze auto contraffate con marchi di società dal nome simile a compagnie realmente esistenti, ma non autorizzate a commercializzare i loro prodotti nel nostro Paese o addirittura operanti in altri settori d’affari, magari anche all’estero. “Il guaio – ha sottolineato il presidente e direttore generale dell’Isvap Giannini – è che poi ci si accorge di essere stati truffati solo quando si rimane coinvolti in un incidente, quando ormai è troppo tardi e non si ha diritto ad alcun rimborso. Oppure quando si viene fermati per semplici controlli: in questo caso al conducente truffato toccano anche multe fino a 3200 euro”. Il ministro Paolo Romani, ministro dello Sviluppo Economico, ha evidenziato il fatto che su 45 milioni d’auto circolanti in Italia,3 milioni son senza assicurazione o con il contrassegno contraffatto. Per ora i trasgressori non sarebbero individuabili ,perché per individuarli sarebbe necessario
creare
un’unità antifrode con compiti investigativi. Organismo che il ministro Romani ha proposto di creare in breve termine propri con l’obbiettivo di porre fine al fenomeno delle automobili circolanti senza assicurazione, ma anche per abbassare i prezzi delle assicurazioni che nel nostro paese pare siano almeno il doppio di quanto si paga in Francia, Germania e Spagna. L’Isvap ha assicurato che nei prossimi mesi verrà presentato un nuovo piano per intensificare i controlli, soprattutto laddove i casi di compagnie fantasma sono più cospicui e frequenti. Inoltre, ha invitato gli automobilisti
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italiani a guardarsi bene da offerte troppo convenienti e a cercare il risparmio consultando i broker online che consentono di comparare i vari prodotti presenti sul mercato. Un monito all’Isvap arriva anche dalle unioni dei consumatori Adusbef e Federconsumatori. “Bisogna sì aumentare i controlli e renderli più seri, ma se oggi si arriva a spendere 1500 euro per assicurare un motorino, non ci deve sorprendere se le famiglie vanno a caccia del risparmio a tutti i costi. Serve un generale ribasso delle tariffe”.
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Capitolo 4 MILANO ASSICURAZIONI
Milano Assicurazioni è una delle principali compagnie assicurative tradizionali del nostro paese, nonché la prima S.p.A. italiana, fondata a Milano nel 1825 ed attualmente il suo capitale azionario è gestito da Fondiaria Sai SpA(60,3%). Milano Assicurazioni Spa è presente uniformemente su tutto il territorio nazionale ed opera attraverso 1.800 agenti facenti capo a 5 brand commerciali (Milano, Nuova Maa, La Previdente, Sasa e Italia). Milano Assicurazioni è stata costituita a Milano nel 1825, per le aziende del capoluogo lombardo con una specifica vocazione all’assunzione dei rischi industriali e ha poi esteso il proprio intervento ai rischi di massa. Nel 1997 la Compagnia ha incorporato La Previdente Assicurazioni, nel 1999 la Previdente Vita, nel 2002 Italia Assicurazioni, nel 2003 Nuova Maa Assicurazioni e Maa Vita Assicurazioni, nel 2004 Sis Assicurazioni e nel 2008 Sasa e Sasa Vita. La raccolta premi annuale si attesta attorno ai 3.150 milioni di euro. Milano Assicurazioni propone un ampio bouquet di soluzioni e prodotti Assicurativi per la difesa e la tutela del singolo e dell’impresa in tutti i settori di rischio, e si occupa anche di risparmio e previdenza integrativa. Nell’ ultimo decennio, Milano assicurazioni ha ristretto progressivamente il suo spettro d’ azione e oggi è attiva quasi esclusivamente nel ramo danni, che
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rappresenta oltre il 75% dei premi. Questa compagnia si occupa in maniera monitoria di RC auto, infatti è molto piĂš attiva nel ramo finanziario in cui opera con lâ&#x20AC;&#x2122;ausilio di MAA Finanziaria, Meridiano Eur e Meridiano Orizzonti e in quello della logistica con Uniservizi.
2009
var %
2010
var %
2011
3.430,15
1,01
3.464,85
-5,35
3.279,51
in % su totale ricavi
88,65
----
98,22
----
96,24
Utili da Investimenti
263,13
-139,78
-104,67
-49,62
-52,73
in % su totale ricavi
6,80
----
-2,97
----
-1,55
176,04
-4,94
167,34
7,99
180,72
4,55
----
4,74
----
5,30
-188,75
298,20
-751,59
-21,00
-593,78
-4,88
----
-21,31
----
-17,43
-137,91
385,01
-668,89
-27,10
-487,61
in % su totale ricavi
-3,56
----
-18,96
----
-14,31
Patrimonio Netto
1.987,92
-34,38
1.304,57
-28,75
929,54
10.522,54
-4,83
10.014,25
-3,41
9.672,81
-6,94
----
-51,27
----
-52,46
Premi emessi
Altri ricavi in % su totale ricavi Risultato Ante Imposte in % su totale ricavi Utile di Esercizio
Totale Impieghi ROE
29
3
Nel periodo 2009-2011 i premi netti sono diminuiti del 4,39% mentre
l'utile da investimenti è passato da 263,13 a -52,73 milioni di EURO e gli Altri Ricavi sono cresciuti del 2,66% a 180,72 milioni di EURO. Il Risultato Lordo è calato del -214,59% a -593,78 milioni di EURO (con una riduzione dell'incidenza dei oneri tecnici e spese generali di -223,22 punti) e l'utile di esercizio si è ridotto del -253,47%. Gli indicatori di redditività vedono una diminuzione del ROE di 45,52 punti al -52,46%. Dal punto di vista patrimoniale si registra una crescita del leverage che passa da 5,29 a 10,41, risultato di un patrimonio netto di 929,54 e un totale impieghi di 9.672,81 milioni di EURO. Il Gruppo Milano Assicurazioni ha chiuso il bilancio consolidato 2011 con una perdita netta di 487,61 milioni di euro.
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www.finanzaonline.it
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Capitolo 5 Conclusioni Scopo di questo elaboratosull’analisi sull’andamento del mercato assicurativo in Italia è, dunque, quello di evidenziare come con il trascorrere degli anni possano, sulle scelte del consumatore, influire fatti non prevedibili . Attraverso l’analisi del settore assicurativo si noterà come si è arrivati alla digitalizzazione dei contenuti, portando al mutamento delle abitudini di acquisto, per poi passare alla descrizione del mercato assicurativo online, dello scenario competitivo globale e locale e dei vantaggi e degli svantaggi legati alla stipulazione delle polizze online. Seguirà, poi, l’analisi di “Milano Assicurazioni” evidenziando le difficoltà che sta riscontrando questo Gruppo assicurativo. Le difficoltà sono state riscontrate per una molteplicità di motivi: crisi finanziaria del mercato assicurativo, caro tariffe, concorrenza con altre compagnie assicurative e con le assicurazioni telefoniche o on line che offrendo i propri prodotti via internet e/o via telefono, colgono sul mercato la presenza di quel target di clientela sensibile alla novità e culturalmente ben disposto a proiettarsi verso il nuovo e orientato alrisparmio. Trovare un’assicurazione auto a prezzi competitivi non è quindi facile, anche se l’obbligo per le Compagnie di rendere pubbliche le tariffe
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attraverso il preventivo on line, e la diffusione delle polizze telefoniche e su internet. consentono allâ&#x20AC;&#x2122;assicurando di poter confrontare prezzi e condizioni delle offerte disponibili, per scegliere al risparmio.
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BIBLIOGRAFIA •
Robert H. Frank ,microeconomia, quinta edizione.
SITOGRAFIA • • • • • • •
www.istitutocomprensivosestola.it www.assicurazione.it www.assicurazioneauto.com www.milass.it www.adiconsum.it www.consumatori.it www.finanzaonline.it
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