Tuttocapsule news novembre 2018

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SOMMARIO IL NATALE È LAVAZZA CON A MODO MIO

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CAFFÈ E CAPPUCCINO COME OPERE D’ARTE

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A NAPOLI IL PROGETTO CASA LAVAZZA

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“IL CAFFÈ DEI PERCHÈ” SOTTO L’ALBERO

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IL RITO DEL CAFFÈ E IL NATALE

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IL BIRRAMISÙ: UN DOLCE DA GUSTARE

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PRESENTATA LA FIERA HOSTMILANO ‘19

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L’ACCADEMIA VERGNANO TORNA ALLE ORIGINI

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“GOOD TO EARTH”: LA NATURA SI FA ARTE CAFFÈ E SALUTE: DAL 1990 OPERA L’ISIC

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A MODENA IL MUSEO “LE MACCHINE DA CAFFÈ”

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È L’ORA DEL “THE MILAN COFFEE FESTIVAL”

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COVIM: I MIGLIORI CAFFÈ DEL MONDO

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COOPERAZIONE PER LA FORMAZIONE TECNICA

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INNOVAZIONE E TECNOLOGIA SECONDO BILT

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Testata: “Notizie in Comune” In attesa di registrazione. Editore: Vivivoce srl, via della Repubblica, 9, 10036 Settimo Torinese (TO). P.Iva 10822370010 Direttore responsabile: Sandro Venturini Stampa: I.T.S. srl, via Abate Bertone, 14 13881 - Cavaglià (BI) Redazione: Settimo Torinese (TO) - via della Repubblica, 9 Tel. 011/ 9203379 Email: contatti@vivivocepubblicita.com Concessionaria di pubblicità: Vivivoce srl, via Robassomero, 4 - Ciriè (To) - Tel. 011 9203379 Il responsabile del trattamento dei dati, ai sensi del DGLS 196/03 è il direttore, a cui i lettori possono rivolgersi per esercitare i diritti previsti. Tutti i diritti di riproduzione, anche parziale, del materiale pubblicato sono riservati. La riproduzione cartacea o elettronica dei testi, delle foto o del materiale pubblicitario è ammessa solo a seguito di autorizzazione scritta (legge 633/1941).


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Il Natale è Lavazza con A Modo Mio e Armando Testa Ci si prepara alle feste nel Paradiso Lavazza: dall’11 novembre in tv e sul web il nuovo spot

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Natale si riaccendono i riflettori sul Musical in Paradiso, che per l’occasione si fa ancora più sparkling. Con la creatività di Armando Testa e le straordinarie doti canore (e da grande ballerino!) di Maurizio Crozza, Lavazza firma un nuovo capitolo dedicato alla gamma A Modo Mio e alla range macchine: il perfetto regalo di Natale per i cultori del più paradisiaco dei caffè, quello buono a casa come al bar. “Voglio festeggiar il Natale ce soir!” canta il Diavolo con giacca rossa scintillante e bastone alla Fred Astaire, salito in Paradiso sotto le mentite spoglie di

San Pietro, per brindare alle feste con una tazzina di caffè e soprattutto per sottrarre tutta la gamma di macchine A Modo Mio. Ma i Cherubini in altalena si accorgeranno dell’inganno, e

un inedito San Pietro in versione “Elvis”, con giacca dorata e maniche a pipistrello, lo ricaccerà agli inferi intonando, affascinante e carismatico in cima ad una scalinata di luci degna di Broadway, “Non fai parte della festa, il Natale è Lavazzà!”. La stella cometa brilla, la scala si accende di luci, musica maestro! Il brano Lady Marmalade è stato riarrangiato in veste natalizia da Silvano Belfiore. La casa di produzione è Filmmaster Productions, con la regia di Federico Brugia. On air nei formati 30” e 15”, A Modo Mio Musical è in tv e sul web dall’11 novembre.

Lavazza con Arsenal e Liverpool Accordo di partnership pluriennale con due tra le più prestigiose società di calcio del Regno Unito

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l Gruppo Lavazza ha annunciato di aver siglato un accordo di partnership pluriennale con l’Arsenal F.C. e il Liverpool F.C., due tra le più prestigiose società di calcio del Regno Unito, che porta l’azienda torinese a ottenere il titolo di “Official Coffee” delle squadre. Grazie a queste due nuove collaborazioni a livello locale, l’eccellenza dell’autentico caffè italiano incontra per la prima volta il grande calcio inglese. L’accordo prevede per i prossimi tre anni la fornitura di caffè Lavazza pres-

so l’Emirates Stadium e lo stadio di Anfield, nonché nei centri di allenamento delle due squadre. Tra i prodotti Lavazza non mancherà iTierra! Colombia, la nuova

miscela sostenibile destinata al segmento del fuori casa che sarà servita in circa 150 aree per i tifosi e Kafa Forest Coffee, la pregiata monorigine disponibile

nei punti vendita degli stadi e all’interno di tutte le VIP lounge a cui avranno accesso i giocatori. Lavazza vanta una lunga tradizione nell’offrire autentico caffè italiano sin dalla sua fondazione a Torino nel 1895, quasi contemporanea alla nascita dell’Arsenal F.C. nel 1886 e del Liverpool F.C. nel 1892. Nel creare coffee experience di eccellenza, Lavazza si impegna per diffondere cultura, tradizione e passione, quegli stessi valori condivisi dalle due squadre inglesi ogni volta che scendono in campo.



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Caffè e cappuccino diventano opere d’arte La tecnica professionale della Latte Art ha sempre più seguito ed è oggetto di concorsi internazionali

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affè e cappuccino diventano autentiche opere d’arte grazie alla Latte Art. Una tecnica professionale oggetto di concorsi internazionali e che ha sempre più seguito. Per Latte Art si intendono una serie di tecniche di caffetteria moderne atte a creare disegni e decorazioni sui cappuccini o sui caffè o su latte macchiato con il solo aiuto del latte o con semplici stuzzicadenti. Si possono disegnare cuori, foglie, spirali e tanto altro ancora. Certo, realizzare queste creazioni è molto difficile e il raggiungimento del risultato sperato dipende da molti fattori, come l’esperienza del barista e la qualità della macchina per il caffè espresso, ma la gioia dei clienti quando si vedono serviti questi capolavori vale molto di più. La Latte Art si è sviluppata indipendentemente in diversi Paesi, dopo l’introduzione dell’espresso. Presumibilmente si è sviluppata inizialmente in Italia, mentre negli Stati Uniti d’America è approdata negli anni ‘80 e ‘90, in modo particolare a Seattle. La Latte Art è una miscela di due colloidi: la crema, che è un’emulsione di olio di caffè e caffè prepa-

rato, e la schiuma del latte. Nessuno di questi colloidi è stabile - la crema si dissolve dall’espresso, mentre la schiuma del latte si separa in schiuma secca e latte liquido - entrambi si degradano in modo significativo in pochi secondi, e quindi la Latte Art ha una durata limitata. Ma ne vale assolutamente la pena! Combinare la crema di caffè con la schiuma del latte, infatti, può dare vita a risultati meravigliosi. Prima di aggiungere il latte, il

caffè espresso deve avere una superficie marrone cremosa, un’emulsione nota come crema. Mentre la schiuma bianca del latte sale per incontrare la superficie di color marrone, si crea un contrasto e il design emerge. Mentre il latte viene versato, la schiuma si separa dal liquido e sale verso l’alto. Se il latte e il caffè espresso sono “giusti”, la schiuma si solleva per creare un motivo sulla superficie. In alternativa, un motivo può essere inciso

con un bastoncino dopo che il latte è stato versato, piuttosto che durante il getto. Alcune controversie esistono all’interno della comunità del caffè sul fatto che ci sia o meno un’eccessiva concentrazione sulla Latte Art tra i baristi. L’argomentazione presentata è che troppa attenzione all’apparenza superficiale di una bevanda porta alcuni a ignorare questioni più importanti, come il gusto. Come anticipato Esistono due tipi principali di latte art: il Pouring (versamento libero, con il motivo creato durante il getto) e l’Etching (incisione, utilizzando uno strumento per creare un motivo dopo il getto). Il libero versamento è molto più comune nei caffè americani e richiede poco tempo supplementare per preparare un drink. Negli ultimi tempi sta prendendo piede anche il Cappuccino 3D: arrivato direttamente dal Giappone, vede l’utilizzo della schiuma del latte per la realizzazione di figure in rilievo che “fuoriescono” dalla tazza. Per ottenere questo tipo di risultato è necessaria una schiuma piena di bolle d’aria, montata al massimo.


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Lavazza celebra Napoli e il suo amore per il caffè Con il progetto “Casa Lavazza” si può gustare in città la storica miscela Crema e Gusto Ricco

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ella città dove il caffè è un vero e proprio culto, Lavazza apre le porte di “Casa Lavazza”: un luogo d’incontro dove celebrare l’indissolubile legame fra l’amata bevanda e gli abitanti di Napoli insieme ad ospiti speciali e all’aroma inconfondibile della storica miscela Crema e Gusto Ricco. L’azienda ha scelto inoltre di dedicare allo speciale binomio caffè e Napoli tante iniziative sul territorio pensate per sorprendere e stupire i cittadini, e l’apertura di una nuova sede del Training Center, il più grande network di formazione al mondo sul caffè. Da sempre momento di condivisione e di relazione, il caffè diventa l’occasione perfetta per raccontare la cultura napoletana con il progetto di “Casa Lavazza” un luogo d’incontro dove celebrare l’indissolubile legame fra l’amata bevanda e gli abitanti di Napoli. Per quattro mesi questa suggestiva location ospita showcooking condotti dal Training Center Lavazza, meet & greet con ospiti d’eccezione ed esclusivi workshop dedicati al mondo del cinema, della musica, dell’arte e dello sport, coinvolgendo tutti coloro

che desiderano confrontarsi sulle tradizioni partenopee davanti a una tazzina di caffè Crema e Gusto Ricco. L’azienda torinese ha dato inoltre vita ad un ricco palinsesto di iniziative dedicate ai napoletani, come i tradizionali panari calati dai balconi o le divertenti apecar brandizzate che porteranno Crema e Gusto Ricco agli eventi più rilevanti per la città, dal Campionato Invernale di Vela d’Altura che si tiene tutti gli anni nel Golfo di Napoli ai tradizionali presepi di Natale

che animano San Gregorio Armeno fino all’Epifania in Piazza Plebiscito. Inoltre Lavazza, che da sempre supporta e promuove l’arte nel mondo, rinnova il suo impegno anche in questa occasione attraverso un progetto di riqualificazione cittadina che prevede la realizzazione di due opere d’arte dedicate a Napoli, anch’esse volte a celebrare il rapporto fra la città e il caffè e con al centro l’iconica tazzina Lavazza. Il brand promuoverà la realizzazione di un mura-

les all’interno del Parco dei quartieri spagnoli; mentre il secondo progetto artistico avrà come protagonista l’opera vincitrice di un bando che coinvolge gli studenti di tre istituti di design e architettura di rilievo, l’Accademia di Comunicazione, l’Istituto Superiore di Comunicazione e l’Accademia di Belle Arti di Napoli. A conferma del valore della città di Napoli per promuovere la cultura del caffè, Lavazza ha scelto inoltre Palazzo Torlo, monumentale residenza storica di inizio ‘800 che fa parte del Patrimonio architettonico delle celebri Ville Vesuviane, per aprire un nuovo polo del suo Training Center. Con oltre 50 sedi nei 5 continenti, da quasi 40 anni questo centro si occupa di formazione e di educazione al gusto, sperimentando nuove formule, affiancando i professionisti e sensibilizzandoli a ricercare una qualità sempre più elevata. Una vera e propria università del caffè dedicata ad una conoscenza approfondita e capillare: dalla pianta alla tazzina, passando per la botanica, i processi produttivi, le attrezzature per l’espresso ed i metodi di preparazione.


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Ti meriti una buonissima pausa caffè. Anzi, sette.

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Le capsule sono compatibili con le macchine SIMPLIA, ESPRIA, FAVOLA, MINù, MAGIA, ESPRESSGO ad uso domestico con sistema LAVAZZA® A Modo Mio® e non sostituiscono l’utilizzo delle capsule originali prodotte dalla Luigi Lavazza S.p.A.

Le Boasi Enjoy sono capsule monodose confezionate in atmosfera protettiva. Le capsule sono compatibili con le macchine: CITIZ, PIXIE, ESSENZA LATTISSIMA, U, MAESTRIA, INISSIA, KITCHENAID ad uso domestico a marchio NESPRESSO®.

*Il marchio LAVAZZA® non è di proprietà di TORREFATTORI ASSOCIATI S.p.A. né di azienda ad essa collegate. Il sistema A Modo Mio® è di proprietà della Luigi Lavazza S.p.A. Non esiste alcun collegamento tra TORREFATTORI ASSOCIATI S.p.A. e Luigi Lavazza S.p.A.

*NESPRESSO® è un marchio registrato da SOCIETÉ DES PRODUITS NESTLÈ S.A. Il marchio NESPRESSO® non è di proprietà di “TORREFATTORI ASSOCIATI S.p.A.” né di aziende ad essa collegate. TORREFATTORI ASSOCIATI S.p.A. non è collegata in alcun modo a SOCIETÉ DES PRODUITS NESTLÈ S.A.

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Un libro sotto l’albero “Il Caffè dei Perchè” Nelle vacanze natalizie da leggere le pagine scritte dall’autore americano Strelecky

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elle vacanze di Natale si passa più ore in famiglia rispetto al resto dell’anno. Ci si riposa maggiormente, si sta a casa al caldo e si ha tempo per leggere. Perché no, davanti ad una buona tazza di caffè fumante. E cosa c’è di meglio che leggere un bel libro? Per restare in tema, vi consigliamo The Why Cafè (Il Caffè dei Perché) dell’autore americano John P. Strelecky. Si tratta del suo primo libro, auto-pubblicato nel 2002. Dopo aver venduto più di 10mila copie in 24 Paesi in meno di un anno, un agente letterario decise di rappresentare l’autore e le vendite dell’opera decollarono in tutto il mondo. Da Singapore a Taiwan, dal Canada alla Germania: basti pensare che in terra teutonica, in seguito al rilascio del sequel Return to The Why Café, il libro è stato uno dei più venduti negli anni 2015, 2016, 2017 e 2018. Questo ciò che vi attende tra le pagine di The Why Cafè: John ha bisogno di una pausa da una vita fatta di lavoro frenetico e aspettative altrui, così si prende una vacanza e salta in macchina verso il tanto agognato relax. Ma basta una deviazione incauta perché d’improvviso si ritrovi a vagare lungo un’autostrada circondata dal nulla più assoluto, in una direzione imprecisata. Lungo la strada, un solo luogo per fermarsi a mangiare un boccone: un piccolo bar dall’aria curiosa e dal nome ancor più bizzarro: “The Why Café”, “Il Caffé dei Perché”. Fra assurdi menù che fra le pietanze propongono domande esistenziali, cameriere che sembrano leggere nel pensiero e

la colazione più buona del mondo, John scopre di trovarsi in un luogo che può cambiarti la vita... se sai fare le domande giuste. Strelecky è un autore in grande ascesa: dal 2018, i suoi libri hanno venduto più di 3 milioni di copie in tutto il mondo e sono stati tradotti in 33 lingue. Lo statunitense è apprezzato soprattutto per aver diffuso il concetto dei Big Five for Life: una formula collaudata a livello globale che suggerisce a tutti come avere successo. Il suo obiettivo è far conoscere e sperimentare i cinque obiettivi personali e organizzativi più importanti, i Big Five for Life appunto, per fare la differenza al giorno d’oggi: questo concetto è pensato per garantire il successo

delle aziende e delle persone che vi lavorano. Il principio è semplice, poiché rappresenta la combinazione dell’obiettivo fondamentale di ciascun dipendente e dei cinque obiettivi fondamentali dell’azienda. La sfida più grande è la creazione di sinergie tra la motivazione dei singoli dipendenti e gli obiettivi dell’azienda. Solo nel momento in cui le persone riescono a comprendere davvero qual è la fonte della loro motivazione e della loro serenità, riescono più facilmente a trovare il posto più adatto a loro. Ciò determinerà la creazione di un’organizzazione nella quale tutti sono mossi da passione, entusiasmo e impegno nel raggiungimento di obiettivi comuni.



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Il rito del caffè e il Natale: alla scoperta dei piaceri di una volta Anche solo l’acqua nella tazzina può trasformarsi in un gioco coinvolgente per i più piccoli

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ino agli anni Novanta, ma in alcuni casi ancora oggi è così, in Italia c’era la tradizione di regalare il caffè per Natale. Avete capito bene: sotto l’albero, insieme agli altri doni da scartare, era consuetudine trovare dei pacchetti di caffè, simbolo del piacere dello stare insieme, del condividere. In quanti, la sera della Vigilia, si sono ritrovati con i famigliari tutti attorno all’albero di Natale dentro al proprio salotto sorseggiando un gustoso e caldo caffè in attesa che arrivi la mezzanotte? Un piacere unico, da riscoprire in queste feste natalizie. “Il rito del caffè, per certi versi, ha diverse assonanze con il rito del Natale, se lo interpretiamo come momento di raccoglimento e attenzione a noi stessi e agli altri”, afferma Federica Buglioni, autrice di libri e fondatrice dell’Associazione Bambini in Cucina, dove promuove il valore affettivo, educativo, di conoscenza e divertimento del cucinare insieme, per nutrirsi bene e condividere momenti sereni ma anche emozioni. “Perché siamo fatti di emozioni – assicura – e quando riusciamo a far

entrare l’alimentazione non dalla porta del dovere ma dalla finestra del piacere i bimbi si sentono coinvolti e rispondo-

no in modo inaspettato giocando, sperimentando, acquisendo consapevolezza di gusti e sapori”. E allora perché non

chiudere gli occhi tutti insieme prima di bere il caffè: “Questa bevanda - prosegue Buglioni - è l’unico alimento dove l’aspetto visivo conto poco o niente. Non c’è impiattamento (a meno che non si aggiunga il latte trasformandolo in Latte Art), non c’è il colore del vino. Con il caffè si dimentica l’aspetto visuale autorizzandoci ad altre impressioni sensoriali, come l’aroma, oppure anche a livello tattile come la densità, la lunghezza, la granularità dello zucchero alla fine, lo spessore della tazzina”. Ma non è tutto: “Sedersi a bere il caffè – conclude la fondatrice dell’Associazione Bambini in Cucina – anche con semplice acqua nella tazzina è uno dei giochi più coinvolgenti per i piccoli, tanto che il mio suggerimento è di non far mancare tra i regali di Natale una piccola vecchia moka, da montare e smontare, perché già il profumo che si intuisce è un dono sensoriale”. Una bellissima idea, per rendere questo Natale ancora più speciale e indimenticabile, riscoprendo i piaceri di una volta e il gusto di bere un caffè in ottima compagnia.



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Il Birramisù: un dolce da leccarsi i baffi Sotto le feste sorprendi i tuoi ospiti con una versione particolare e gustosissima del tradizionale tiramisù

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ra Natale e la Befana, le occasioni per festeggiare in buona compagnia non mancano. E allora perché non prendere per la gola i propri famigliari con una ricetta da urlo come il Birramisù! Si tratta di una prelibata variante del più conosciuto tiramisù, tutta da gustare! INGREDIENTI PER LO ZABAIONE ALLA BIRRA 60 ml di birra chiara 6 tuorli d’uovo 120 g di zucchero INGREDIENTI PER LA CREMA 300 ml di panna 60 g di mascarpone INGREDIENTI PER LA BAGNA 200 ml di caffè 50 g di zucchero 200 ml di birra chiara INGREDIENTI 12 savoiardi q.b. cacao in polvere PREPARAZIONE Per preparare la bagna, mettere sul fuoco un pentolino con la birra e aggiungere lo zucchero. Quando quest’ultimo sarà totalmente sciolto, aggiungere il caffè e lasciare il liquido sul fornello fino a quando l’alcool della birra

non sarà evaporato. Nel frattempo, montare la panna e con una spatola ammorbidire il mascarpone. Successivamente, unire la panna lentamente al mascarpone e quando si saranno perfettamente amalgamati, mettere il tutto in frigorifero. Giunti a questo punto, dedicarsi alla preparazione dello zabaione alla birra. montare i tuorli con lo zucchero sino a che il composto risulti chiaro e spumoso. Aggiungere delicatamente la birra a temperatura ambiente e continuare a

montare sino a completo assorbimento. Versare la crema in una pentola con il manico e ponetela a bagnomaria in un’altra pentola più grande che la contenga, riempita per 1/3 d’acqua calda. Continuare a mescolare con una frusta elettrica per 10-15 minuti, finché la crema risulti densa. Aggiungere la crema alla birra al composto di panna e mascarpone un po’ alla volta, con movimenti circolari dall’alto verso il basso, in modo da non far smontare il tutto. Così facendo, la crema

del Birramisù è pronta. A questo punto, inzuppare i savoiardi nella bagna senza esagerare e formare il primo strato. Ricoprire i savoiardi con uno strato di crema alla birra, livellando bene con un cucchiaino. Spolverare con il cacao amaro tutta la superficie e disporre il secondo strato di savoiardi, ricoprendo nuovamente con la crema. In conclusione, dare una generosa spolverata di cacao amaro e versare il Birramisù in coppette monodose oppure in una pirofila di vetro.


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Presentata l’edizione ‘19 della fiera HostMilano Dal 18 al 22 ottobre l’appuntamento mondiale dedicato al mondo della ristorazione e dell’accoglienza

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ostMilano è la fiera leader mondiale dedicata al mondo della ristorazione e dell’accoglienza. Un punto di riferimento per gli operatori professionali del fuori casa e marketplace privilegiato per fare business di qualità. Giunta alla 41esima edizione, HostMilano presenta ogni due anni tutto ciò che serve per un locale di successo, in un solo luogo: dalle materie prime ai semilavorati, dai macchinari alle attrezzature, dagli arredi alla tavola.

Assicurando al contempo uno sguardo approfondito sui trend futuri. Ciò che contraddistingue da sempre HostMilano è il concetto espositivo unico, che unisce la specializzazione verticale delle aree dedicate con le affinità di filiera in tre macroaree: Ristorazione Professionale; Pane | Pizza | Pasta - Caffè | Tè; Bar | Macchine caffè | Vending ; Gelato |Pasticceria - Arredo | Tecnologia | Tavola. A Milano dal 18 al 22 ottobre 2019 gli operatori pro-

fessionali troveranno uno spaccato completo del meglio dell’ospitalità e dell’hotellerie mondiale, con le ultime novità del settore in termini di equipment, materie prime, attrezzature e semilavorati. Il tutto completato da un palinsesto senza confronti di appuntamenti in cui esperti e top player condivideranno case history e know-how, tra show-cooking, competizioni e conferenze. La scelta della durata di cinque giorni è presto spiega-

ta. Il giusto marketplace per: - Incontrare i purchasing manager da 177 Paesi. - Dialogare con un professionista sempre più attento, esigente e alla ricerca di nuove formule per fare business. - Fare tendenza. - Valutare l’andamento del mercato nazionale e internazionale. - Confrontarsi con la concorrenza. - Fidelizzare i clienti e fare new business. - Formarsi e informarsi.


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L’Accademia Vergnano ritorna alle origini A Chieri, nella storica villa di famiglia, un nuovo centro di formazione SCA dedicato all’arte del caffè

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affè Vergnano inaugura la nuova Accademia Vergnano a Chieri sulle colline di Torino e torna alle origini, dove fu fondata l’azienda da Domenico Vergnano nel 1882. La nuova Accademia, aperta a partire da martedì 2 ottobre, ha sede nella storica villa di famiglia del XIX secolo, ristrutturata e ridisegnata dal team di architetti di Caffè Vergnano per diventare centro di eccellenza dedicata all’arte del caffè. Una scuola, quindi. Di alta formazione dove accogliere baristi e professionisti per scoprire i segreti della più antica torrefazione italiana. Il programma dei corsi e ampio e spazia dai fondamentali “Barista Skill” alle tecniche di estrazione e brewing più contemporanee, dalle tecniche di latte art ai moduli “sensory” per la degustazione. A questi si aggiungono i corsi più ampi e legati alla formazione pensati per supportare i baristi nella gestione quotidiana del proprio locale e offrire il meglio si propri clienti: cocktail& bar tender, estratti e succhi, aperitivi, management e food cost. Tutti i corsi sono tenuti dallo staff Accademia Vergnano: un team di 15 baristi (tra cui due trainer SCA) per offrire il meglio nel campo della cultura del caffè.

Una casa, anche. Pensata a rappresentare un legame profondo con le origini e raccontare una storia di famiglia. Per trasmettere una passione e un saper fare che si tramanda da quattro generazioni, con l’impegno di esportare in Italia e nel mondo la cultura dell’espresso italiano. La nuova Accademia Vergnano sarà aperta anche al pubblico con incontri pensati per appassionati e intenditori che vogliono avvicinarsi al mondo affascinante del caffè. L’Accademia Vergnano rappresenta un traguardo

importante per l’azienda di Torino. La formazione è da sempre una componente fondamentale di Caffè Vergnano. Nata nel 2005 in uno spazio adiacente all’azienda a Santena, negli anni è diventata un progetto modulabile e replicabile. Le sedi si sono infatti diffuse in Italia (10) e nel mondo (in sette Paesi). Punto di incontro tra l’esperienza secolare dell’azienda e chi “sta dietro il bancone”, l’Accademia è molto più di una semplice scuola: è, infatti, un vero e proprio luogo di scambio e

crescita, dove condividere la passione per il caffè e le sue tradizioni, la continua ricerca della qualità e sviluppare una crescita professionale per offrire al consumatore qualità “perfetta” e servizio impeccabile. “La nostra Accademia, e tutto il progetto formativo che le ruota intorno, sono una risposta concreta alle esigenze dei nostri baristi. Negli ultimi anni abbiamo notato una sempre crescente dedizione: il caffè è più che mai una materia che appassiona e stimola i baristi. C’è una volontà sempre più evidente di specializzarsi e diventare esperti. – dichiara Enrico Vergnano, Direttore Horeca Italia - Vogliamo che questo luogo magico diventi la casa dei nostri clienti, sogniamo che in questo luogo si formino i migliori baristi pronti per esaltare al massimo le nostre miscele”. Aggiunge Pietro Vergnano, Responsabile dell’acquisto materie prime “Le nostre miscele sono un concentrato di tradizione e saper fare. Ho scelto di seguire il mestiere di mio padre perché credo sia un’arte affascinante. Selezionare le origini, definire la tostatura per ottenere il meglio da ogni chicco e combinare tra loro le note speziate dell’africa con quelle più floreali dell’Asia”.




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Gli scatti di Ami Vitale sono “Good to Earth” nel calendario Lavazza L

a natura si fa arte nel Calendario Lavazza 2019. Un’arte immersa nell’ambiente, tutt’uno con foreste, deserti, ghiacciai e città. Una nature art portatrice di buone notizie per la Terra. Così il Calendario Lavazza è “Good to Earth” e racconta - attraverso gli scatti della fotografa Ami Vitale e sei opere artistiche immerse nella natura - gli esempi virtuosi di chi si impegna per la salvaguardia del pianeta. Sì perché, nonostante tutto, c’è del buono sulla

Terra. E le immagini della fotogiornalista americana celebrano proprio le buone notizie che arrivano dalla Terra e per la Terra, individuate in tutto il mondo insieme al Programma delle Nazioni Unite per l’ambiente (United Nations Environment Programme - UNEP). “La natura è l’opera d’arte per eccellenza, ma nel Calendario Lavazza diventa anche una tela bianca su cui si può incidere il proprio amore e impegno per l’ambiente. Così con un mix non convenzionale tra la fotografia

d’autore di Ami Vitale e sei opere di nature art, una forma d’arte contemporanea e totalmente immersa nella natura, raccontiamo i progetti Good to Earth che fanno bene alla Terra. Buone notizie di cui oggi si avverte un grande bisogno: esempi positivi di comportamenti virtuosi, storie di riscatto personali e riqualificazione ambientale che speriamo possano contagiare le persone, soprattutto i più giovani, e ispirare un impegno diretto per la salvaguardia del nostro pianeta”, commenta

Accogliere, avvicinare e accompagnare con un caffè

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oniugare inclusione, integrazione, territorio, storie di vita, competenze e formazione in un unico progetto di cura della comunità. È quello che fa Lavazza insieme alla Rete Italiana di Cultura Popolare con il Progetto A.A.A. – Accoglie Avvicina, Accompagna, in collaborazione con Ascom Epat Torino e provincia, Forter Piemonte ente formativo delle associazioni di categoria, Cooperativa O.r.s.o., Con.i.sa. Val Susa, European Reasearch Institute, Diaconia Valdese, per i rapporti con i tirocini formativi e le borse lavoro. A.A.A. è il nome del progetto di Community Engagement che ha l’obiettivo di

Accogliere, Avvicinare e Accompagnare 18 ragazzi (uomini e donne tra i 18 e i 35 anni) tra richiedenti asilo e italiani appartenenti a fasce deboli della popolazione, nell’ottenimento delle competenze per diventare baristi e acquisire così la professionalità necessaria per trovare uno sbocco professionale nel settore. Con i suoi oltre 120 anni di tradizione e competenza nel caffè, Lavazza ha fornito gli strumenti necessari alla formazione del gruppo di giovani mettendo a disposizione la sede torinese del proprio Training Center, una vera e propria università del caffè con 55 sedi nei cinque continenti dove si preparano ogni anno oltre 30mila


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Francesca Lavazza, membro del Consiglio d’Amministrazione dell’azienda torinese. A firmare il Calendario Lavazza 2019 è Ami Vitale, fotogiornalista americana per il National Geographic Magazine, apprezzata in tutto il mondo per la sua capacità di raccontare e di vivere le bellezze surreali della natura. Vincitrice di sei World Press Photos, Ami Vitale ha documentato la natura selvaggia e i bracconieri dell’Africa, ha raccontato i conflitti tra l’uomo e l’ambiente e si

è impegnata in iniziative per salvare il rinoceronte bianco del Nord e reintrodurre i panda nel loro habitat. La sua filosofia del “vivere la storia” l’ha portata in oltre 100 Paesi, dove ha vissuto in capanne di fango e in zone di guerra, ha contratto la malaria e si è camuffata da panda per raccontarne la vita segreta (Ami Vitale è autrice del best seller “Panda Love”). Il Calendario “Good to Earth”, da un progetto creativo di Armando Testa, è stato presentato il 21 novembre a

persone, grazie all’expertise dei trainer Lavazza. Il percorso formativo è stato organizzato e gestito in collaborazione con Forter.

Torino, nella Nuvola Lavazza. Svelati gli scatti di Ami Vitale e le originali opere di nature art che, realizzate da sei artisti, ognuna con tecniche differenti, si integrano nel paesaggio, in armonia con l’ecosistema e la vegetazione. Le sei opere sono ispirate ad altrettanti progetti buoni per la Terra, individuati da Lavazza e dallo United Nations Environment Programme nei quattro continenti: dalla Colombia alla Svizzera, dal Kenya alla Tailandia, passando per il Belgio e il Marocco.

L’iniziativa nasce dall’incontro di Lavazza con il progetto Colibrì dell’Associazione Rete Italiana di Cultura Popolare, ideato e sostenuto da Fondazione CRT.



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L’ISIC studia e divulga informazioni riguardanti il caffè e la salute L’Istituto per le Informazioni Scientifiche sul Caffè opera dal 1990 a livello internazionale

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on tutti sanno che esiste l’Istituto per le Informazioni Scientifiche sul Caffè. ISIC è la sigla di quest’organizzazione senza fini di lucro fondata nel 1990 e dedicata allo studio e alla divulgazione di informazioni riguardanti il caffè e la salute. Le attività dell’Istituto per le Informazioni Scientifiche sul Caffè si concentrano sullo studio delle questioni scientifiche, sulla raccolta e la valutazione di studi e informazioni scientifiche, sul sostegno della ricerca scientifica, sulla diffusione di informazioni a una vasta gamma di parti interessate. L’ISIC rispetta l’etica della ricerca scientifica in tutte le sue attività e le sue comunicazioni si basano su solide basi scientifiche e su prove e studi scientifici derivati da riviste scientifiche e altre pubblicazioni. Nel sostegno alla ricerca scientifica indipendente, l’Istituto per le Informazioni Scientifiche sul Caffè sostiene i ricercatori a pubblicare tutti i risultati ottenuti, a prescindere dal risultato, incoraggia la libertà accademica e, pertanto, non deve controllare il contenuto delle pubblicazioni, e finanzia la ricerca solo quando appropriati organismi indipendenti hanno approvato i rispettivi protocolli precedenti l’inizio

dello studio. L’idea della nascita dell’Istituto per le Informazioni Scientifiche sul Caffè deriva dal fatto che milioni di persone in tutto il mondo godono di una tazza di caffè, a casa, in viaggio o al lavoro. il caffè è uno degli ingredienti più ricercati in tutto il mondo e proprio per questo motivo è oggetto di studio. Nel 2003, l’ISIC ha individuato la necessità strategica di infor-

mare maggiormente medici specialisti sulle attuali conoscenze scientifiche riguardanti il consumo di caffè e, allo stesso tempo, la salute. Una ricerca tra gli operatori sanitari di tutta Europa, Infatti, ha identificato una mancanza diffusa di conoscenze circa gli effetti sulla salute del caffè e molte percezioni sbagliate tra medici, infermieri, dietisti e altri operatori sanitari che, a loro vol-

ta, forniscono consulenza ai pazienti sugli effetti del bere caffè sulla salute. L’Istituto per le Informazioni Scientifiche sul Caffè ha così avviato un programma di formazione paneuropeo, in collaborazione con le associazioni nazionali del caffè in 9 Paesi, tra cui Danimarca, Finlandia, Germania, Paesi Bassi, Portogallo, Russia, Spagna, Regno Unito e, ovviamente, Italia.



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L’espresso al museo con “Le Macchine da Caffè” A Modena una delle più grandi e complete esposizioni al mondo di macchine per caffè espresso da bar

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l museo “Le Macchine da Caffè” di Modena raccoglie la collezione aziendale di Caffè Cagliari. Si tratta di una delle più grandi e complete esposizioni al mondo di macchine per caffè espresso da bar, con oltre 100 esemplari di grande valore storico e stilistico che mostrano sia l’evoluzione nel corso del Novecento del sistema di estrazione dell’espresso italiano sia come le correnti artistiche e stilistiche hanno fortemente influito sulle forme, i materiali e le decorazioni con cui furono realizzate le macchine. Seguendo un percorso cronologico è possibile ammirare le prime macchine a colonna con funzionamento a vapore dei primi del ‘900, quelle con sistema a leva manuale del dopoguerra fino ai modelli ad erogazione continua dagli anni ’60 ad oggi. Tutte le macchine sono originali, alcune perfettamente funzionanti, autentici capolavori della tecnica e del design dell’industria italiana, alcuni nati dalle matite di prestigiosi designers italiani che hanno saputo interpretare e adattare alle macchine da caffè le influenze sociali e artistiche di ogni momento storico. La raccolta nasce dalla

passione del modenese Giorgio Cavallini, da sempre impegnato nel mondo delle macchine da caffè espresso per bar, che negli ultimi decenni le ha raccolte e restaurate con cura e competenza. Acquisita in seguito dalla Caffè Cagliari, da allora la collezione è stata ulteriormente ar-

ricchita con pezzi di grande valore ed è in costante continua evoluzione. La Caffè Cagliari, storica azienda di torrefazione modenese con oltre 100 anni di tradizione nel mondo del caffè, fin dal lontano 1909 tramanda e custodisce una solida cultura del buon caffè. Per questo ha

voluto allestire questo museo, per condividere e rendere visibile ad un pubblico più ampio possibile questa collezione che celebra uno dei riti più amati del nostro Paese: il caffè espresso. Perché il caffè è passione, tradizione, ingegno, cultura e maestria senza tempo.



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The Milan Coffee Festival: il caffè in ogni sua espressione Da venerdì 30 novembre a domenica 2 dicembre appuntamento allo Spazio Pelota di Milano

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opo i grandi successi di Londra, New York e Amsterdam, il Coffee Festival arriva anche a Milano, capitale della moda e del design e, soprattutto, cuore pulsante della coffee revolution italiana e nuova mecca gourmet! C’è l’azienda inglese Allegra Events dietro al The Milan Coffee Festival, che si terrà nel capoluogo lombardo, presso lo Spazio Pelota di via Palermo 10, da venerdì 30 novembre a domenica 2 dicembre. Ri-scopri il caffè in ogni sua espressione: dal tradizionale espresso all’italiana ai metodi alternativi di estrazione come V60, Aeropress, Kalita e French Press; degusta diversi tipi di caffè e di acqua (sì, anche di acqua!); divertiti a vedere in azione campioni di Latte Art e Mixology; diventa tu stesso protagonista della coffee experience partecipando a laboratori e classi educational per tutti i livelli e rilassati sorseggiando il cappuccino vegan più buono che tu abbia mai provato al primo Vegan Bar d’Italia, in esclusiva al Milan Coffee Festival. I più rinomati esperti del settore, i migliori torrefattori, bar e baristi d’Italia saranno lì, pronti ad accompagnarti in un viaggio sensoriale per ri-scoprire il piacere del caffè. Che tu sia un esperto o semplicemente un coffee lover, ci sarà da divertirsi e da imparare. Se vieni con gli amici, ancor di più! Assicurati anche di non perdere i round più emozionanti di CMx™ - Italia, il primo contest nazionale

per baristi legato al format internazionale di Coffee Masters: un testa a testa senza precedenti fra baristi appassionati, 7 discipline in gara, tempo contato e adrenalina alle stelle. Il 10% dei profitti verrà devoluto a Project Waterfall, una ONG

che si occupa di progetti idrici in regioni dove si coltiva il caffè. Dal 2011, Project Waterfall ha raccolto oltre 1,4 milioni di dollari, grazie ai quali è riuscita a fornire di acqua 25,000 persone in sette paesi diversi. Scopri di più sul sito internet www.projectwaterfall.org


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Covim: i migliori caffè del mondo, con il cuore italiano C

ovim diffonde la cultura del caffè fin dai primi del ‘900. La profonda passione per il caffè l’ha sempre spinta a creare delle miscele che soddisfino a pieno le esigenze dei veri conoscitori di questo straordinario prodotto. La lunga esperienza maturata in tutti questi anni le ha permesso di garantire non solo la qualità, ma anche la costanza di tutte le sue miscele. La sede amministrativa e com-

merciale di Covim è a Genova, mentre il sito produttivo si trova a circa 25 km dal capoluogo ligure. La torrefazione, attraverso uno staff composto da 100 persone, presidia tutti i principali canali distributivi del caffè: HO.RE.CA, Vending e GDO. L’azienda è dotata di un reparto R&D e controllo qualità interno che permette di verificare tutti i passaggi della produzione, dall’arrivo delle materie prime fino al caffè

confezionato, nonché lo sviluppo di innovazioni, sia di processo che di prodotto. Covim inoltre investe una percentuale consistente del proprio fatturato per la comunicazione e il marketing. L’immagine coordinata si basa su un logo moderno e accattivante, per un’identità più forte, incisiva e riconoscibile. Il logo si ispira ai valori aziendali di Covim, principi irrinunciabili quali passione, serietà, solidità e qualità. Il pay-off

Progettati sistemi esclusivi e capsule con tecnologia brevettata

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ovim segue con attenzione i trend di mercato e le tendenze dei consumatori, soprattutto in relazione ai nuovi formati d’uso nel mondo nel monoporzionato, tanto da aver progettato sistemi esclusivi e capsule con tecnologia brevettata. Gli operatori hanno particolarmente apprezzato la nuova capsula autoprotetta compostabile realizzata con un’innovativa bioplastica prodotta tramite la fermentazione di zuccheri derivati dalle piante.

Questa assoluta novità è stata presentata a giugno 2018: si tratta di una soluzione che propone una capsula da gettare nell’umido, agevolando lo smaltimento del caffè e restituendo al contempo un fertilizzante eccezionale all’agricoltura. Un’innovazione che rispetta a pieno i dettami dell’economia circolare. Il rispetto della terra e dei suoi frutti ha spinto Covim a certificare i prodotti e a fare scelte di campo, perché proprio dal campo e dalle coltivazioni trae

la sua ragion d’essere. All’inizio del 2017, Covim ha conseguito anche la Certificazione per produrre Caffè Biologico. Una scelta importante, guidata dall’esclusivo interesse nei confronti della qualità e dall’aumentata consapevolezza che sono sempre di più le persone che intendono, con le proprio scelte individuali, fare qualcosa per l’ambiente circostante. Le certificazioni sono molto importanti per Covim, ha infatti ottenuto la UNI EN ISO 9001 (Azienda certificata per il sistema qualità

aziendale), la UNI EN ISO 14001 (Stabilimento certificato per la tutela dell’ambiente) la UTZ (attraverso la quale Covim si impegna per un pianeta sostenibile), la IFS Food Version 6 (Azienda e stabilimento certificati come fornitori Food a marchio della GDO) e la DTP114 (Certificazione per la qualità funzionale delle miscele di caffè in grani destinate al Vending). Inoltre, nel novembre del 2018, Covim ha ottenuto per le sue principali miscele di caffè la certificazione Halal.


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“Espresso Life” è un tributo alla cultura del caffè e a chi ne condivide l’importanza e la sua positiva incidenza nella vita di tutti i giorni. Da otto anni Covim promuove una campagna di comunicazione nazionale sui principali media televisivi. Nel 2018 ha sfiorato quota 1.000 spot trasmessi in chiaro e in prime time sulle reti RAI (oltre 700 spot) e Mediaset (200 spot). Covim è presente nel mercato delle cialde e capsule monoporzio-

nate da 20 anni. Nel 1998 infatti ha presentato a Parigi la sua prima cialda in carta in formato ESE. Oggi, grazie agli imponenti investimenti in tecnologia, Covim punta a superare i 200 milioni di pezzi prodotti, suddivisi in una gamma davvero completa che garantisce la piena compatibilità con i principali sistemi espresso attualmente in commercio. In Covim la passione per il caffè è fortemente supportata dall’in-

novazione e dalla tecnologia perché la proprietà è convinta che il rispetto della tradizione vada di pari passo con la ricerca e lo sviluppo. L’ottimizzazione di tutte le fasi produttive, attraverso continui investimenti nelle migliori tecnologie disponibili, la ricerca e la sperimentazione sono il personale contributo della torrefazione genovese al miglioramento dell’esperienza gustativa nel consumo del caffè espresso.


prima catena

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oltre 500 capsule e cialde di caffè e bevande originali e compatibili, ampia selezione di macchine per tutti i principali sistemi fatti consigliare dai nostri specialisti nel negozio tuttocapsule più vicino a te

PIEMONTE Acqui Terme - Via U. Mariscotti 54 Alba - Via Don Alberione 5B Alpignano - Via Cavour 19 Asti - Corso alla Vittoria 91 Avigliana - Corso Laghi 83 Biella - Via Guido Mentegazzi 2 Bra - Via Emanuele II 83 Brandizzo - Via Torino 182 Carmagnola - Via Chiffi 44 Casale Monferrato - Piazza Castello 44 Caselle T.se - Strada Torino 6 Chieri - Via Roma 19 Chivasso - Corso Galileo Ferraris 191 Ciriè - Via Robassomero 4 Cuneo - Contrada Mondovì 5 Cuneo Nizza - Corso Nizza 47 Fossano - Via Roma 43 Gassino - Via Alpi Graie 3 c/o centro commerciale Penny - BricoOK Giaveno - Via Roma 46 Ivrea - Via Cascinette 17 Leinì - Via Carlo Alberto 88 Marengo - Via Genova 103 Mondovì - Corso Statuto 12 Nichelino - Via Torino 97 Pinerolo - Via Michele Buniva 28 Poirino - Via Indipendenza 22 Quaregna - Via Martiri della Libertà 3 Rivalta - Via Torino 39 Rivarolo - Corso Torino 158/a Rivoli - Corso XXV Aprile 14C Saluzzo - Piazza XX Settembre 6D San Mauro - Via Roma 100 Santhià - Via Galileo Ferraris c/o centro commerciale Ipparco - Coop Savigliano - Piazza Santarosa 42 Settimo - Via della Repubblica 9D Strambino - Via Circonvallazione 33 Tarantasca - s.s. Laghi di Avigliana 42/c Torino Borromini - Corso Casale 83 Torino Corso Unione - Corso Unione Sovietica 231

Torino De Gasperi - Corso De Gasperi 47 Torino Fabrizi - Via Nicola Fabrizi 36C Torino Mazzini - Via Mazzini 25 Torino Monginevro - Via Monginevro 51 bis Torino Nizza - Via Nizza 218 Torino Plava - Via Plava 42 Torino Sovietica - Corso Unione Sovietica 231 Torino Tripoli - Via Tripoli 23E Torino Val della Torre - Via V. della Torre 197 Tortona - Piazza Roma 44/B Valenza - Corso Matteotti 8 Vercelli - Corso Abbiate 56 Venaria - Viale Buridani 34 LOMBARDIA Brescia - Via Vittorio Emanuele II 29/31 Busto Garolfo - Piazza Cavour 1 Castiglione delle Stiviere - Via Carpenedolo 2H Caronno Pertusella - Corso della Vittoria 417 Cerese - Via Cisa 87 Milano Corvetto - Via Salò1 S. Giorgio di Mantova - St. Legnaghese 3 Suzzara - Via Gianfranco Uccelli 2 Viadana - Via Rocca 48 Vigevano - Via Dante Alighieri 38 Villa Poma - Via Roma Sud 16 VENETO Belluno - Piazza Piloni 21 Conegliano - Via Giacomo Ma tteotti 25 Jesolo - Via Aquileja 70 Legnago - Via Giacomo Matteotti 73 Monselice - Via Costa Calcinara 4 Montagnana - Via Giacomo Matteotti 1 Montebelluna - Via Feltrina Centro 173 Pressana - Piazza Garibaldi 9 San Donà di Piave - Piazza Duomo 11 Verona Tombetta - Via Bozzini 11C TRENTINO ALTO ADIGE Merano - Via Roma 33 Pergine Valsugana - Viale Dante 26 Riva del Garda - Viale Trento 6 Rovereto - Corso Verona 138A Rovereto Nord - Via Parteli 17/C

Trento - Via F.lli Fontana 30/4 Trento Sud - Via Fogazzaro 3 VALLE D’AOSTA Aosta - Corso Battaglione Aosta 25 LAZIO Aprilia - Via Toscanini 26 Ardea - Viale San Lorenzo 217 Ciampino - Via Londra 20 Frattocchie - Via Appia 104 Grottaferrata - Via XXV Luglio 6A Latina - Via Piave 111 Pomezia - Via Cavour 25/c Velletri - Piazza Cairoli 3 LIGURIA Imperia - Piazza Dante Alighieri 22 Loano - Via Aurelia 215 Savona - Via Nizza 27r/29r ABRUZZO Vasto - Corso Giuseppe Mazzini 201 TOSCANA Firenze Redi - Viale Redi 61 F Pisa Battelli - Via Battelli 17 Pisa Buozzi - Lungarno Buozzi 15/16 Pistoia - Via Sestini angolo Via Bure Vecchia UMBRIA Città di Castello - Viale Vittorio Emanuele Orlando 17 SICILIA Barcellona Pozzo di Gotto - Via S. Andrea 30 Capaci - Corso Vittorio Emanuele 184 Marsala - Corso Calatafimi 60 Milazzo - Via Risorgimento 173/175 Terme Vigliatore - Via I Maggio 1 SLOVENIA Ljubliana - BTC d.d. HALA A Smartinska 152 Ljubliana - Miklošiceva 14 Koper - Pristaniška Ulica 7.A PROSSIME APERTURE Empoli, Elba, Roma, San Benedetto del Tronto, Marino, Cagliari, Milano, Vicenza, Genova


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Accordo di cooperazione per la formazione tecnica Tre organizzazioni internazionali s’impegnano per condividere esperienze e conoscenze sul caffè

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anta Rosa di Copan, cittadina famosa nell’Honduras occidentale per la grande quantità di caffetterie specialty e l’ottima qualità del caffè servito ai clienti, è stata sede per un convegno internazionale promosso tra tre organizzazioni: Fondazione ETEA – Spagna, Estucafe – Honduras, Umami Area Honduras. Si tratta di un primo evento nell’ambito di un accordo biennale tra le parti con lo scopo di promuovere la formazione internazionale sul caffè per la comunità locale dell’Honduras occidentale. L’accordo è stato firmato in occasione di questo primo convegno da Michela Accerenzi, coordinatrice regionale del Centro America di fondazione ETEA, Juan Carlos Guerra ,direttore della torrefazione Estucafè di Santa Rosa de Copan, Andrej Godina, caffesperto, presidente di Umami Area Honduras. In occasione della firma ufficiale dell’accordo le tre organizzazioni hanno deciso di invitare i coltivatori di caffè locali per un convegno che ha tratto i temi del mercato internazionale del caffè e quello del processo di fermentazione per la produzione di caffè

lavati e naturali. Questo l’intervento di Accerenzi: “Fondazione ETEA sostiene il settore dello sviluppo rurale e in par ticolare del settore caffè in Honduras dal 2005 con progetti di sviluppo. Per me la cosa importante è che fino ad ora molti progetti si sono fermati al sostegno della produzione tecnica del caffè e della formazione agricola del farmer: credo che questo accordo sia un primo punto di partenza per offrire informazione e formazione di qualità che possa essere utile al settore caffeicolo in Honduras.

Le parole di Guerra: “E’ importante sottolineare che l’economia di questa regione del paese è sostenuta soprattutto dalla produzione del caffè: infatti circa il 45% della produzione nazionale di caffè proviene da questa regione occidentale ed è prodotta al 90% da piccole piantagioni a conduzione familiare. Io sono onorato di poter collaborare con Umami Area Honduras e fondazione ETEA sulla base di questo accordo perché è un modo per condividere conoscenza con il produttore di caffè per migliorare la qualità del suo prodotto”.

Di seguito, la chiosa di Godina: “Umami Area Honduras è un’azienda fondata da soci di Honduras, Italia e Germania con lo scopo di produrre un caffè di qualità che sia socialmente responsabile. La formazione e la condivisione di un percorso formativo internazionale come quello della SCA è per Umami Area Honduras di fondamentale importanza. Oggi è la dimostrazione concreta che il mondo dei paesi consumatori può incontrare il mondo della produzione senza secondi fini, ovvero per una sincera condivisione di esperienze e conoscenza”.


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La qualità dell’acqua è fondamentale per ottenere un buon caffè Per raggiungere il massimo risultato ci sono le resine e i sistemi di trattamento firmati da Bilt

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a qualità dell’acqua è fondamentale per ottenere una buona bevanda calda. A volte sembra scontato, ma per poter degustare un buon caffè, tisana, tè o camomilla, è necessario tenere sotto controllo i parametri organolettici dell’acqua: per raggiungere il massimo risultato, in termine di efficienza e praticità, ci sono le resine ed i sistemi di trattamento firmati da Bilt. L’azienda Bilt srl nasce nel 2005 a Ferrara, dopo un attento esame del mercato e valutazione delle probabili esigenze della clientela come “seconda linea rispetto alla Brita” che in quel dato momento storico si affermava con prodotti decisamente innovativi rispetto ai classici bidoni Zanussi. Ben presto però la ricerca e lo sviluppo delle precise richieste della clientela, avviarono la produzione di una lunga serie di elementi innovativi nel campo del trattamento acque. Nel 2005 nasce l’Oscar rivoluzionario modo di trattare l’acqua delle OCS con beneficio oltre che dei tempi di manutenzione ma anche di pulizia della vaschetta. Tutt’oggi la Bilt ne produce circa 250mila ogni anno, nonostante i competitor emersi nel frattempo sul mercato. Oscar è composto da un’esclusiva miscela di tre resine e si adatta ad ogni esigenza economica o di tempo: è un rivoluzionario sistema anticalcare studiato per piccoli distributori di bevande calde uso famiglia ed ufficio. Attraverso il principio osmotico delle soluzioni saline, sottrae all’acqua gli ioni di calcio e magnesio, responsabili della durezza dell’acqua e dei depositi di incrostazioni nelle caldaie e negli scambiatori di calore. Può assumere

diverse forme e dimensioni al fine di soddisfare tutte le esigenze. A distanza di tre anni, nel 2008 nasce il Lock&Key, l’originale sistema antivandalico per la distribuzione automatica. Si monta in pochissimo tempo e si oppone ai tentativi di scasso grazie all’acciaio temprato. Nel 2011, viene presentato la Tanisan, la prima ed unica tanica argentizzata, frutto del lavoro di ricerca nell’ambito delle nanotecnologie. Batteriostatica ed antialga è la soluzione tanto attesa per tutti i distributori automatici non collegati alla rete idrica. Nel 2013 nasce la linea Tanirex. La tanica addolcitore permette di risparmiare la cartuccia e risolvere i problemi tipici del suo uso in distributori a tanica fornendo ampia autonomia di utilizzo con i vantaggi della batteriostaticità. Nel 2015 è il sistema Barbi ad essere

inaugurato: è un impianto di dimensioni molto contenute basato sulla tecnologia della nanofiltrazione per l’utilizzo in ambito Horeca capace di esaltare il gusto ed il profumo del caffè, fornire acqua buona da bere, ghiaccio trasparente e durevolissimo. Infine, la più recente novità: quest’anno la Bilt ha presentato il suo nuovo sistema di ultrafiltrazione, una tecnica fino ad oggi utilizzata in ambito medicale. “Abbiamo creato un’ultrafiltrazione rivoluzionaria - conferma Luigi Ture, responsabile commerciale della Bilt srl - capace di ampia autonomia ed in grado di produrre un’acqua sterile ma con costi contenuti”. E’ l’innovazione che l’azienda ferrarese presenterà al prossimo Host 2018: è un sistema di depurazione nuovissimo, una tecnologia che cambierà la concezione del trattamento delle acque.



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