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SOMMARIO IL GOLF: UNA DISCIPLINA UNICA
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LA NUOVA FRONTIERA DEL GOLF E’ IL TURISMO
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IL CIRCUITO WHAT’S GOLF BY VIVIGOLF
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GOLF CLUB COLONNETTI
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GOLF CLUB GRUGLIASCO
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GOLF CLUB SETTIMO
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GOLF PINEROLO
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LA NUOVA VITA DI OSSOLA
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IL MONDO DEL GOLF SI RINNOVA
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LE STATISTICHE UFFICIALI 2018
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TUTTI I CIRCOLI GOLFISTICI DEL PIEMONTE
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Testata: “Notizie in Comune” Reg. Trib. di Ivrea n. 2740 del 03/12/2018. Editore: Vivivoce srl, via della Repubblica, 9 10036 Settimo Torinese (TO). P.Iva 10822370010 Direttore responsabile: Sandro Venturini Stampa: I.T.S. srl, via Abate Bertone, 14 13881 - Cavaglià (BI) Redazione: Settimo Torinese (TO) - via della Repubblica, 9 Tel. 011/9203379 Email: contatti@vivivocepubblicita.com Concessionaria di pubblicità: Vivivoce srl, via Robassomero, 4 - Ciriè (TO) - Tel. 011 9203379 Il responsabile del trattamento dei dati, ai sensi del DGLS 196/03 è il direttore, a cui i lettori possono rivolgersi per esercitare i diritti previsti. Tutti i diritti di riproduzione, anche parziale, del materiale pubblicato sono riservati. La riproduzione cartacea o elettronica dei testi, delle foto o del materile pubblicitrio è ammessa solo a seguito di autorizzazione scritta (legge 633/1941).
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Il golf: una disciplina unica nel panorama sportivo L’assessore allo Sport della Regione Piemonte Ferraris esalta il binomio “sport e natura”
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’assessore allo Sport, Polizia Locale, Personale e Organizzazione della Regione Piemonte, Giovanni Maria Ferraris, è in carica dal 16 giugno 2014. In questi cinque anni di mandato, si è distinto per la presenza sul territorio e per la vicinanza alle associazioni sportive. Un’esperienza intensissima la sua, nella quale è stato accolto e accompagnato dal mondo sportivo, potendo stringere rapporti autentici che sono andati al di là dei ruoli istituzionali. Uno dei cardini del suo operato è stata la promozione del territorio, immaginando di utilizzare la bellezza dei paesaggi come palestra a cielo aperto. Questa iniziativa sul golf non l’ha lasciato indifferente e ha voluto dare il suo contributo. Qual è il suo rapporto con il golf? “Il golf è una disciplina unica nel panorama sportivo, sia per le variabili del gioco stesso, che per il luogo dove si svolge. Un campo non è mai uguale all’altro e lo stesso percorso spesso è differente da quello precedentemente giocato. Questa disciplina permette di giocare stando sempre all’aria aperta, in ambienti spettacolari che il nostro territorio può offrire. L’ideale per chi ama immergersi nella natura e nella quie-
te. Inoltre il golf consente di misurarsi con se stessi e con il percorso di gioco, prima ancora che con gli altri. Senza trascurare una peculiarità importante: è praticabile ad ogni età e per ogni livello. Ciò senza contare i numerosi benefici legati alla salute, poiché favorisce un impegno aerobico moderato che contribuisce a mantenere uno stile di vita sano e dinamico, in particolare nei giocatori in età più avanzata, mentre per i giovani consente di allenare e potenziare la concentrazione, utile nello studio come nel lavoro. Insomma, si tratta di uno sport completo”. Il golf può aiutare il turismo del Piemonte? E il turismo del Piemonte può aiutare il golf? “Certamente. Grazie alla sua conformazione geomorfologicamente favorevole, il Piemonte è la terra ideale per gli appassionati di golf, che possono trovare un’ampia scelta tra campi pratica, 9, 18, 27 e 36 buche diffusi in ogni zona. In pochi chilometri si passa dalle colline patrimonio UNESCO, alle Alpi, fino alle aree più pianeggianti dell’Alessandrino, del Novarese e del Canavese: un’opportunità unica per il golfista, può trovare ogni condizione di gioco differenti con cui confrontarsi. Si passa dai 2000 metri del Sestriere, con le
“18 buche più alte d’Europa”, agli incantevoli panorami del Lago Maggiore ed alle colline dell’Astigiano e del Cuneese, fino al Torinese, dove i percorsi sono immersi in magnifici parchi naturali, tra storiche residenze sabaude, monasteri, colline e montagne. Una ricchezza riconosciuta anche a livello internazionale. Nella nostra regione infatti, dal 1925 ad aggi, si sono svolti ben 13 Open d’Italia. Un viaggio nel Piemonte del golf che può trasformarsi in un percorso alla scoperta del patrimonio naturalistico, enogastronomico, storico, artistico e culturale o anche l’occasione per la cimentarsi in altre discipline sportive, dalla camminata al ciclismo, dall’arrampicata alla canoa, solo per citarne alcune. La settantina di Circoli piemontesi paiono dislocati strategicamente per poter soddisfare il golfista esperto come il neofita alla ricerca di una vacanza attiva immerso nella natura”. La visione del golf è ancorata ai vecchi stereotipi. Lavorando all’allargamento del numero dei praticanti si può superare il preconcetto del golf come disciplina elitaria? “Giocare a golf è bello sia per l’agonista che si esalta durante la gara e sfida se stesso e gli altri sul green, sia per il dilettante che ha
l’occasione di divertirsi con un’attività fisica sempre all’aria aperta. Un tempo si trattava di uno sport per pochi intimi. E anche se oggi non è più così, al golf resta legato un forte valore economico, inteso soprattutto come capacità di spesa e dell’offerta turistica che permette. La Federazione ha lavorato molto per coltivare talenti, per rendere questo gioco più accessibile e per portare in Italia manifestazioni sempre più importanti, in grado di catalizzare l’attenzione sulla disciplina e di stimolare i giovani a cimentarsi. Occorre superare il pregiudizio di una parte dell’opinione pubblica, che considera ancora il golf uno sport più elitario, divulgando invece il concetto per cui un campo e un ambiente ben curato possono essere non solo belli da vedere, ma anche un’attrazione turistica da gustare nella sua più completa dimensione”. Come valuta un’iniziativa come questa che vuole dar voce ai circoli del territorio e far conoscere le persone che li vivono quotidianamente? “Si tratta certamente di un’ottima iniziativa, che offre alla popolazione l’opportunità di conoscere l’ampia offerta sportiva che sono in grado di garantire i numerosi circoli distribuiti sul territorio e insieme tutte le peculiarità e le ricchezze della nostra terra: storia, cultura, tradizioni, enogastronomia, natura e soprattutto tante occasioni per praticare sport. È quindi anche l’occasione per sperimentare, cimentarsi, mettersi alla prova e divertirsi con una sana pratica sportiva”. I risultati di un torinese doc come Francesco Molinari possono far avvicinare a questa disciplina un numero maggiore di giovani? “Sicuramente le gesta di un campione molto seguito favoriscono lo spirito di emulazione ed entusiasmano gli animi di appassionati e sportivi. Lo scorso anno Molinari ha realizzato qualcosa che fin ad allora sembrava impensabile: un italiano vincitore di un torneo
major. Lui ci dimostra che impegno, dedizione e sacrificio uniti ad un sano spirito sportivo alla fine premiano. Questi sono valori preziosi che solo lo sport insegna e che spero contamino un numero sempre maggiore di giovani. Certo, i risultati non arriveranno subito, ma sono convinto che con coerenza e determinazione si possano raggiungere obiettivi sempre più alti” . Quali sono le sue ricette per incrementare il numero di sportivi praticanti in Piemonte? “Le istituzioni, gli enti locali, le realtà sportive, le scuole e le famiglie devono lavorare in modo sinergico per contribuire alla diffusione di una corretta pratica sportiva. Ho girato molto per il Piemonte in questi anni e ho potuto conoscere le esigenze del territorio. Nel Canavese ho cercato di sviluppare progetti ambiziosi, volti alla crescita dei territori, per permettere a sindaci e cittadini di riscoprire con occhi nuovi le potenzialità di questa meravigliosa terra. Un significativo esempio è stato la creazione del brand “Canavese in Sport” in occasione dei Campionati
italiani di ciclismo e paraciclismo del 2017, che ha permesso a decine di Comuni un dialogo costruttivo imparando a condividere progetti comuni di territorio, così come due grandi opportunità saranno le due tappe del Giro d’Italia che il prossimo 24 e 26 maggio abbracceranno l’intero Canavese, dalle Valli di Lanzo alla Valle Orco, dal Parco nazionale del Gran Paradiso ad Ivrea. Non esiste una ricetta perfetta, ma se si lavora con coraggio e determinazione affinché ognuno faccia la propria parte, introducendo sempre innovazione e creatività, i risultati prima o poi arrivano. Il numero di sportivi e di turisti che giungono in Piemonte grazie ad eventi sportivi è in continua crescita, ma occorre che essi siano accompagnati da un sistema che ci crede davvero e che sia in grado di accogliere e offrire benessere, in un processo virtuoso dal quale derivino reali benefici in termini economici, di salute e di crescita sociale ed umana della nostra terra. Lo sport può essere davvero un eccezionale strumento in grado di darci tutto questo”.
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Il turismo può far compiere il salto di qualità al golf Le ricette del presidente della Federgolf Piemonte Francia per far decollare questo sport
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al 2014, Marco Francia è alla guida del Comitato Regionale Piemonte della Federazione Italiana Golf. Un incarico di prestigio, ricoperto con serietà e mettendo a frutto l’esperienza trentennale in ambito commerciale nel mondo della comunicazione. Grande appassionato di golf, il presidente regionale ha le idee chiare sulla situazione attuale di questa disciplina sportiva e sui suoi ampi margini di crescita. Ne nasce così una piacevole chiacchierata, in cui emergono spunti interessanti e, soprattutto, un quadro preciso della situazione del golf in Piemonte, e non solo. Su quali aspetti bisogna puntare per dare impulso alla diffusione del golf? “Di primaria importanza è il rapporto tra il golf e il mondo della scuola. Io sono al timone del Comitato Regionale da cinque anni e faccio autocritica: forse come Federazione avremmo dovuto investire di più. Il Progetto Scuola, realizzato in collaborazione con il Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca, sinora è stato abbastanza limitato e se avessimo la possibilità di poter investire di più i
risultati potrebbero essere sicuramente migliori. Formare i tecnici e gli insegnanti è fondamentale per poi far scattare una fiamma nel cuore dei ragazzi: il golf fa presa soprattutto sui giovani quando in loro si accende come una lampadina, una forma da metabolizzare. C’è bisogno di tempo, questo sì, ma si possono fare passi in avanti importanti. Mi sento di dare un suggerimento ai circoli: perché non realizzare dei piccoli campi pratica di short golf per i bambini, in modo da incentivare l’aspetto ludico, rendere questo sport più intrigante e farli divertire. Potrebbe essere un bel modo per farli appassionare sin dalla tenera età. Inoltre, dovremmo tutti insistere maggiormente sulle peculiarità e sulle bellezze del golf, a partire da quelle paesaggistiche e naturali, fino ad arrivare al benessere psico-fisico di chi lo pratica. Ci tengo a svelare un aneddoto curioso: qualche tempo fa vado al Circolo Golf Torino La Mandria e nel parcheggio vedo tre aree riservate con le scritte 70-80-90”. Chiedo incuriosito il motivo e quando scopro che sono le fasce d’età dei soci, comprendo le potenzialità di questo sport”.
Qual è lo stato di salute del golf piemontese? “Sono abituato a vedere il bicchiere mezzo pieno in ogni situazione e posso ritenermi moderatamente soddisfatto. Ogni anno in Piemonte stacchiamo 14 mila tessere, un dato che si sta stabilizzando da alcuni anni, e abbiamo avuto un picco di 16 mila tesserati. Se abbiamo mantenuto nel tempo questi numeri, il merito è dei circoli che hanno saputo fare delle politiche commerciali buone”. Dove si può crescere maggiormente? “Il salto di qualità lo potremmo fare solo quando tutti capiranno l’importanza del connubio tra golf e turismo. In Italia, a differenza di altre Nazioni come la Spagna, il Marocco o la Turchia, ad esempio, che sono state più lungimiranti di noi, questo è un settore assolutamente sottostimato. Il turismo golfistico va organizzato in maniera professionale, precisa. Basti pensare che ad oggi ci sono 90 milioni di giocatori di golf: di questi, 20 milioni girano il mondo per giocare. Se riuscissimo ad intercettarne anche solo il 10% con delle politiche turistiche ad hoc, sviluppando e migliorando le strutture ricettive, potremmo davvero crescere a dismisura. Ritengo che questa sia una via quasi necessaria. In Piemonte quest’anno ospiteremo dal 26 luglio al 4 agosto gli European Master Games: una vetrina mondiale che vedrà tantissimi atleti da tutto il mondo arrivare a Torino. Per la parte golfistica, saranno interessati il Royal Park I Roveri e il Circolo Golf Torino La Mandria: duecento giocatori circa arriveranno da tutto il mondo e coglieranno l’occasione per vivere il territorio, visitando la città e i musei. Inoltre, la candidatura per ospitare i Campionati Mondiali Universitari 2022 a Torino è un motivo di orgoglio: il livello è stato molto alto e nel 2006 tutti sono rimasti soddisfattissimi”. Nel 2018 Francesco Molinari, torinese doc, ha riscritto la storia del golf italiano. I suoi successi
possono dare impulso all’aumento dei tesserati nei circoli? “Molinari è un grandissimo campione. Una persona eccezionale, con il carattere tipico di noi piemontesi, molto riservato e schivo. Prima di Natale, ero insieme a lui a Roma in occasione della consegna del Collare d’Oro al Merito Sportivo del CONI e ho avuto modo di conoscerlo meglio: non è assolutamente un personaggio sopra le righe, tutt’altro, e sta a noi dare risalto ai suoi fantastici risultati facendo così conoscere il golf ad un pubblico sempre più vasto”. La Ryder Cup 2022 in Italia che impatto può avere? “Portare la Ryder Cup in Italia nel 2022 è un grandissimo spot per tutto il movimento golfistico nazionale. L’anno scorso sono andato a Saint-Quentin-en-Yvelines, in Francia, a vedere la Ryder Cup 2018 e mi sono emozionato: si vive un’atmosfera fantastica, con un tifo da stadio e una platea immensa a seguire le imprese dei giocatori. E’ una competizione diversa da tutte le altre nel panorama internazionale del golf e soprattutto tenendo conto della cultura sportiva italiana è un’occasione imperdibile da sfruttare per avvicinare nuove persone a questa disciplina sportiva. Il Governo e la Federazione
Italiana Golf hanno fatto un investimento importante: avremo gli occhi di tutto il mondo su di noi e speriamo che la tendenza tutta italiana di dividersi su tutto venga messa da parte”. Come si potrebbe fare per rendere il golf più intrigante? “Gioco a golf da tanti anni e nel mio mandato da presidente mi sono focalizzato sulla parte commerciale. La mia funzione non è tecnica. In questo campo abbiamo la fortuna di avere con noi nelle vesti di responsabile dell’attività giovanile piemontese Matteo Delpodio, una persona perbene e a modo, molto preparata. Come Comitato Regionale, abbiamo dato vita ad un importante circuito che tocca tutti i campi, trovando in Chiusano Immobiliare un partner eccezionale. Il mio obiettivo è quello di rendere commerciabile il prodotto che facciamo. In quanti sport, oltre al golf, si può giocare sullo stesso campo dove giocano i campioni? Una persona normale mica può giocare una partita di calcio tra amici a San Siro o fare una sfida a tennis allo Stade Roland Garros. Nel golf invece tutto questo è realtà e va sfruttato!”. Qual è il suo bilancio dei primi cinque anni alla guida del Comitato Regionale? “Il bilancio personale è po-
sitivissimo. Quest’esperienza mi ha consentito di conoscere in maniera approfondita il mondo del golf e imparare moltissime cose nuove, come la questione relativa all’uso dei fitofarmaci sui campi di cui non sapevo nulla. Dal punto di vista dei risultati, i Caterina Don è sicuramente il nostro fiore all’occhiello. I Comitati Regionali hanno delle competenze relative e vorrei avere più armi a disposizione: il Piemonte ha grande tradizione e sul fronte agonistico possiamo sicuramente migliorare”. What’s Golf by Vivigolf prende le mosse dal più ampio progetto allestito dal consorzio Golfers Freedom. Come valuta questa iniziativa? “L’iniziativa è lodevole ed è ben gradita dal Comitato. Alla Federazione spetta il compito di mettere i circoli nelle migliori condizioni per fare attività e sta poi a loro muoversi bene. Purtroppo abbiamo pochi mezzi, ma lavorando di squadra si possono ottenere grandi risultati e mettere in piedi iniziative come queste che possono ampliare il bacino di utenza. I campi pratica hanno un valore altissimo, eccezionale, e Golf Club Colonnetti, Golf Club Grugliasco, Golf Club Settimo e Golf Pinerolo sono tra i più attivi in Piemonte”.
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Il progetto Vivigolf debutta nel circuito What’s Golf I
Ben 19 gare in programma oltre all’evento finale a cui parteciperanno i primi 70 classificati
l golf batte nel cuore di quattro circoli del Torinese. Golf Club Colonnetti, Golf Club Grugliasco, Golf Club Settimo e Golf Pinerolo sono luoghi in cui vivono qualità e passione. Insieme, nel 2015, hanno dato vita al consorzio Golfers Freedom, da cui nasce il circuito di gare What’s Golf. L’obiettivo di Golfers Freedom è creare una nuova filosofia di approccio alla pratica di questa disciplina sportiva: le quattro realtà si sono consorziate con l’obiettivo primario di innovare l’approccio ed il consumo del prodotto golf. Innovare significa cambiare il modello di fruizione del golf attraverso proposte di servizi a valore aggiunto che garantiscano però un livello di fruibilità tale da renderlo accessibile a tutti. La parola d’ordine è golf a misura delle proprie esigenze, bisogni del momento che si muovono in un contesto dinamico e cambiano attraverso il processo di
trasformazione del percorso golfistico individuale. Nel 2019 il circuito What’s Golf sarà arricchito dal progetto Vivigolf, generato da Vivivoce, concessionaria di pubblicità ed editrice del circuito di testate in distribuzione gratuita, quelle conosciute con il termine free press,
chiamate “Notizie in Comune” che ormai hanno raggiunto ben 18 edizioni. Il cuore redazionale vive nella città di Settimo Torinese, il luogo a cui siamo particolarmente legati, per diffondere il buon giornale ed un giornalismo di qualità. Abbiamo l’obiettivo di prenderci cura dei nostri lettori
raggiungendoli direttamente nelle loro case e nei luoghi più frequentati, daremo loro uno strumento che cercherà di diffondere la bellezza della lettura facile e - speriamo anche utile. E così, anche Vivigolf avrà l’obiettivo di rendere ogni giornata di sport unica ed esclusiva.
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CALENDARIO GARE 2019
CALENDARIO GARE 2019 LUGLIO
MARZO •••••••
MARGARA
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7 MARZO
24 MARZO BOVES
30 MARZO
4 LUGLIO
CAVAGLIÁ
ROYAL PARK
APRILE
1 SETTEMBRE
ROYAL PARK
LE FRONDE
13 SETTEMBRE CHERASCO
MAGGIO BOVES
18 MAGGIO CAVAGLIÁ
PRAGELATO
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TORINO
15 GIUGNO
BOVES
23 MAGGIO LA MARGHERITA
FINALE 25 OTTOBRE
GIUGNO 5 GIUGNO
28 SETTEMBRE
OTTOBRE •••••••
11 MAGGIO
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FEUDO
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5 MAGGIO
OTTOBRE
27 GIUGNO LE FRONDE
* legenda gare PREMIAZIONE IL GIORNO DELLA FINALE
PREMIAZIONE IL GIORNO STESSO
GARA CON SERATA
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LA MARGHERITA
25 APRILE
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20 APRILE
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FEUDO Louisiana a 2
SETTEMBRE •••••••
14 APRILE
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BIELLA
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7 APRILE
Coinvolgeremo circa 60 aziende che, sempre insieme a Vivigolf, metteranno una firma indelebile su una bella giornata di sport, promuovendo benessere e distribuendo gadget esclusivi. E visto che siamo editori, è stato naturale per noi pensare anche ad una free press dedica-
ta al mondo del golf. Si chiamerà appunto Vivigolf News, diretta da Sandro Venturini, e avrà l’obiettivo di creare memoria e passione anche nel circuito amatoriale e sportivo, riportando nomi, risultati, interviste e simpatici aneddoti. Uno strumento cartaceo per tutti e a disposizione di tutti, appassionati di golf e del benessere in generale. E alla fine del campionato What’s Golf by Vivigolf ci sarà una sorpresa: al vincitore del circuito, andrà un viaggio per due persone alle Maldive. Un premio speciale per un torneo tutto da giocare. E buon Vivigolf a tutti! Infine, questo il calendario gare definitivo del circuito What’s Golf by Vivigolf 2019: come anticipato, 19 gare, oltre l’evento finale a cui parteciperanno i migliori 70 giocatori del circuito e il superpremio per il miglior risultato assoluto del ranking. Il Direttore
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Golf Club Colonnetti: sul green a Torino dal 2007 Il primo campo pratica pubblico gestito dal Sistema Universitario Torinese e dalla Federgolf
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na palestra di iniziazione al golf. Con poche parole, si può descrivere così il Golf Club Colonnetti di via Modesto Panetti 30 a Torino, il primo campo pratica pubblico progettato, gestito e sostenuto dalla Federazione Italiana Golf e dal Centro Universitario Sportivo di Torino. Un impianto inaugurato ufficialmente nel 2007 e frequentato ogni anno da circa 300 soci, che vive di pari passo con la sede del Centro Universitario Sportivo di Torino ed è gestito dal responsabile Luca Dirindin, grande appassionato di questo sport. Il segreto del suo successo sono i due maestri federali Marta Cagnacci e Massimo Valvassori, molto qualificati, che in tutti questi anni hanno fatto la differenza. Il campo pratica è dedicato alla promozione della pratica golfistica, soprattutto nelle scuole e nel mondo universitario, ma è aperto a tutta la cittadinanza ed è dotato di illuminazione notturna, offrendo così un servizio aggiuntivo per chi studia o lavora. L’intento è quello di contribuire alla formazione di
nuovi talenti e avvicinare i neofiti, sotto l’egida del Centro Universitario Sportivo di Torino, società polisportiva italiana nata nel 1946: braccio sportivo dell’Università e del Politecnico di Torino (nella foto in basso a destra, il Magnifico rettore del Politecnico di Torino Guido Saracco gioca a golf), rappresenta la massima espressione polisportiva del Piemonte. Riccardo D’Elicio, presidente
del Centro Universitario Sportivo di Torino e dello stesso Golf Club Colonnetti, guarda ai giovani e al futuro con la stessa concentrazione e determinazione tipiche del backswing: “La nostra è una realtà che vorremmo fosse conosciuta da sempre più persone. I nostri impianti sportivi al Parco Colonnetti, in cui va ad inserirsi il campo pratica, sono un punto di riferimento importante per questa Circoscrizione di periferia. Abbiamo investito energie, idee e tanti soldi con l’obiettivo di far diventare il golf uno sport per tutti! La nostra filosofia è semplice: il golf inteso come scuola di vita. Noi ci crediamo e cerchiamo di trasmetterla con passione. Ogni anno nelle strutture sportive di via Panetti i passaggi sono 85 mila e vogliamo dare l’opportunità a tantissime persone di conoscere questa disciplina sportiva attraverso gli Open Day che organizziamo. Il nostro discorso è rivolto in primis agli universitari, ma non solo. Il Golf Club Colonnetti è aperto a tutti e sfruttiamo il golf per organizzare anche team building aziendali: questo sport infatti permette di sviluppare la leadership, migliorare la comunicazione e le relazioni interpersonali con etica e rispetto dei
ruoli, affinare le abilità strategiche. Tornando al sistema universitario, siamo consapevoli che gli studenti siano potenzialmente ottimi clienti. Basti pensare che ogni anno sono 14 mila gli stranieri che vengono a studiare a Torino e far conoscere loro questo angolo della nostra città potrebbe essere una bella idea per farli sentire un po’ più a casa, visto che il golf è uno sport praticato e conosciuto in tutto il mondo”. Affiancato dal direttore generale del Centro Universitario Sportivo di Torino Andrea Ippolito, golfista doc, lo stesso presidente indica la rotta da seguire: “Come in tutte le cose, ci va progettualità. Oggi i ragazzi che escono dalle scuole elementari non considerano il golf come una possibile scelta. Siamo convinti che la ricetta giusta sia quella di fare formazione agli insegnanti di educazione fisica e far sì che sempre più ragazzi abbiano la possibilità di praticare questa disciplina sportiva. Dare vita a sempre più progetti con la Federazione Italiana Golf per il mondo scolastico potrebbe dare impulso a tutto questo”. Doveroso parlare anche del circuito What’s Golf by Vivigolf e del progetto Golfers Freedom: “Senza dubbio è un’ini-
ziativa molto interessante. Il nostro è l’unico dei quattro circoli aderenti che non ha buche e questo progetto consente ai nostri soci di avere uno sbocco sui campi. Come Golf Club Colonnetti diamo vita ogni anno al Last Minute Tour Challenge, interamente inglobato nel calendario di What’s Golf by Vivigolf e sicuramente dal nostro punto di vista essere all’interno di questo circuito che
ha una massa critica di 1500 persone è un valore aggiunto. Siamo convinti che si possano fare grandi cose insieme”. D’Elicio, alla guida del Centro Universitario Sportivo di Torino dal 1999, svela infine due sogni nel cassetto: “Grazie al rapporto straordinario che abbiamo con il presidente del Comitato Regionale Piemonte della Federazione Italiana Golf, ci siamo candidati per ospitare i Campionati del Mondo Universitari 2022. Abbiamo già organizzato a Torino questa importante manifestazione nel 2006: un vero successo. Riportarla sotto la Mole nell’anno in cui la Ryder Cup verrà disputata in Italia sarebbe una grandissima cosa. Per quanto riguarda il Golf Club Colonnetti, il sogno sarebbe che la Circoscrizione e la Città di Torino ci consentano di fare tre buche all’interno del Parco. Già in passato si è parlato di questo e vorremmo che il progetto diventi presto realtà”. I sogni a volte si realizzano: basta crederci e portare con sè la giusta dose di fiducia e ottimismo.
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Marzo 2019
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Golf Club Grugliasco leader nella crescita dei giocatori Il secondo circolo d’Italia per numero di nuovi golfisti creati ha la bellezza di oltre 500 soci
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al 4 aprile 1998 il Golf Club Grugliasco è il circolo dove si può praticare golf a pochi minuti dal centro di Torino, a due passi da casa e dal lavoro. La posizione geografica strategica, in strada del Gerbido 97, fa del club presieduto da Ivo Ferriani, membro dell’esecutivo del Comitato Olimpico Internazionale e presidente della Federazione Internazionale di Bob e Skeleton, un punto di riferimento per tutti gli appassionati di golf. Gli oltre 500 iscritti ne testimoniano il radicamento sul territorio. Dopo alcuni anni di solo campo pratica, nel 2001 sui terreni circostanti l’area vengono costruite le tre buche (par 5, 4 e 3) che segnano la svolta di questo circolo: i giocatori possono infatti confrontarsi quotidianamente con un percorso non privo di insidie, seppur breve. Non meno importante, a fine 2014, l’inaugurazione della nuova club house, struttura dotata di segreteria, bar-ristorante aperto a tutti con dehor attrezzato, sala polifunzionale, ampio terrazzo e ulteriori postazioni di tiro coperte: dai 60 coperti nei mesi freddi, il ristorante può raddoppiare in primavera ed estate la sua capienza, diventando il cuore pulsante del golf club. Umberto Rossotti e Dario Siletto, rispettivamente direttore e golf manager del Golf Club Grugliasco, hanno fatto ‘Hole in one’: “Siamo
il secondo circolo d’Italia per numero di nuovi golfisti formati ed è da tanti anni che siamo leader nella creazione di giovani giocatori. Il golf bisogna sposarlo: è un bel metodo per trascorrere il tempo libero e passare le vacanze, di stare anche cinque ore in campo con amici a chiacchierare e giocare, prima di andare a cena insieme per concludere nel miglior modo possibile la giornata. Per gli anziani, inoltre, è l’unica disciplina sportiva in cui si può giocare in età avanzata. Certo, ci piace la sfida, la componente fisica e la parte competitiva del golf, ma soprattutto il lato socializzante di questa bellissima disciplina sportiva, l’aspetto educativo di rispettare il giocatore che c’è prima di noi sul green e quello che viene dopo. Il nostro motto è semplicissimo: impegnarsi sempre per vincere e giocare per divertirsi”.
Lo stesso Rossotti presenta la colonna portante del circolo, il maestro Abdallah ‘Abdel’ Maallaoui: “Abi è dal 2006 con noi ed è un punto di riferimento per i nostri soci. Anche l’altro maestro Zhi-Juin Chang, pur essendo molto più giovane, è qui da tanti anni e si è fatto apprezzare da tutti. Da sempre proponiamo il pacchetto neofita: un pacchetto promozionale di cinque lezioni individuali, compreso l’ingresso, le palline e l’uso dell’attrezzatura, a 85 euro. I nostri soci possono anche partecipare al campionato sociale sulle nostre tre buche e al circuito What’s Golf by Vivigolf, oltre al campionato a squadre. Siamo inoltre gemellati con il Golf Pinerolo e nel 2019 chi è iscritto in uno dei due circoli può giocare gratis nell’altro”. E’ proprio con il circolo pinerolese che sono state gettate le basi per What’s Golf: “Siamo noi gli ideatori del circuito e il nome l’ha dato Luca Nota, che mi piace sempre ricordare. Con l’allargamento ai quattro campi pratica, per un totale di oltre 1200 iscritti, l’idea è quella di ampliare la base e promuovere il gioco del golf, sfatando il luogo comune che vede il golf club come un luogo elitario. Entriamo nel quinto anno di What’s Golf e il bilancio è super positivo: questo progetto, grazie ovviamente alla collaborazione dei campi che ospitano le gare del circuito, consente alle persone di giocare a prezzi accessibili su percorsi stupendi e in posti bellissimi”. E non è mica poco, anzi!
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10 Marzo 2019
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Il Golf Club Settimo festeggia il Decennale della fondazione I
L’elegante ristorante L’Ultimo Borgo è il fiore all’occhiello e il cuore pulsante del circolo
l 2019 è un anno importante per il Golf Club Settimo. Il circolo di strada Cebrosa 166 a Settimo Torinese festeggia il Decennale della fondazione e ha in serbo per i suoi soci diverse sorprese. La prima e più importante è l’inaugurazione prevista nei mesi primaverili del campo di paddle: una grande novità, che farà contenti i golfisti e non solo. Il paddle è una disciplina sportiva in grandissima crescita e si abbina perfettamente al golf, in quanto permette di fare quell’attività aerobica che manca allo sport del green. Inoltre, garantisce divertimento assicurato e può essere praticata da tutti, giovani e meno giovani, e a differenza del tennis non favorisce chi fisicamente è più prestante. Una bellissima novità, come anticipato, ma non la sola in casa Golf Club Settimo: gli eventi di spicco nel 2019 saranno sicuramente le due serate in programma il 5 giugno e il 4 luglio nell’incantevole ed elegante cornice del ristorante L’Ultimo Borgo, cuore pulsante del circolo golfistico. Come detto in apertura, è doveroso ripercorrere le tappe del Golf Club Settimo insieme al presidente Simone Bressan, partendo proprio dalle origini: “Mi occupavo di organizzare gare di golf all’estero e mi era stata proposta questa cascina abbandonata da ristrutturare. Dopo un attento studio del
territorio e dell’offerta sportiva, è nata l’idea di abbinare la realizzazione di un campo pratica di golf alla valorizzazione della cascina, per farla diventare un posto turistico e ricettivo grazie all’apertura del ristorante e dell’hotel. Un progetto affascinante, che doveva procedere su due piani: quello golfistico e quello della ristorazione. In quest’ultimo campo, volevo trovare una persona che conoscesse bene Settimo Torinese e il territorio e presto lo chef Gabriele Santolin, che era reduce dalla trasferta ai Giochi Olimpici di
Pechino e da altre esperienze all’estero, è diventato mio socio insieme al fratello Roberto Santolin, che all’epoca gestiva un ristorante a San Mauro Torinese: il top nel campo della ristorazione era con me. Il passo successivo consisteva nella creazione della scuola golf e sono andato colpo sicuro con i maestri della Giuseppe Bertaina Golf School, i numeri uno a Torino e provincia. Siamo così partiti nel 2009 puntando sui golfisti del territorio o su chi lavora da queste parti e può facilmente raggiungere per la sua posizione strategica
il Golf Club Settimo e sul fronte della ristorazione lavorando da una parte con le aziende del territorio e dall’altra con l’organizzazione di matrimoni, cerimonie, eventi aziendali e feste”. Bressan parla con trasporto e sembra di essere tornati indietro nel tempo: “Dopo due anni, abbiamo dato il via ai lavori per la realizzazione delle tre buche (1 par 3 e 2 par 4) per venire incontro alle esigenze dei nostri soci che ci chiedevano di poter fare pratica senza dover andare in un campo più grande. Nel 2012
le abbiamo inaugurate e da lì in avanti abbiamo fatto una manutenzione continua, apportando migliorie al campo pratica, alla zona del green. Il bilancio dei nostri primi dieci anni è sicuramente positivo: il golf continua nonostante tutti gli sforzi ad essere uno sport non di massa, basti pensare che uno studio pubblicato di recente lo ha eletto come secondo sport più difficile al mondo dal punto di vista tecnico dopo il salto con l’asta. Ogni anno formiamo dei nuovi giocatori e ne perdiamo altri che si iscrivono nei circoli più
grandi, ma ci siamo attestati a 200 soci ed è un bel numero per noi”. Nel 2019, per la prima volta, le tappe del Golf Settimo Tour, il campionato sociale indetto dal Golf Club Settimo, saranno tutte all’interno del circuito What’s Golf by Vivigolf. Lo stesso Bressan spiega così la scelta compiuta: “Come Golf Club Settimo abbiamo sempre avuto un nostro circuito di gare, perché è mia convinzione che in aggiunta al campo pratica e alle tre buche bisogna allestire un calendario gare importante, portando i soci nei più bei campi del territorio piemontese. Abbiamo fatto al massimo fino a 7 gare all’anno, poi dal 2015 l’aggregazione dei quattro campi pratica e la conseguente nascita del progetto Golfers Freedom ha portato a fare un circuito molto più grande di 20 gare. Con What’s Golf, per i nostri soci è aumentata l’offerta soprattutto a livello di gare: un’offerta migliore e più grande, che permette di giocare su più campi a prezzi più bassi. Noi, il Golf Club Colonnetti, il Golf Club Grugliasco e il Golf Pinerolo siamo quattro realtà completamente diverse, ma è cinque anni che stiamo insieme ed è già un successo inaspettato. Iniziative come questa aumentano la visibilità del golf e la certezza è che come What’s Golf by Vivigolf possiamo ancora crescere”.
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Lo spirito di aggregazione impazza al Golf Pinerolo Ogni anno il circolo presieduto da Boeris organizza circa 190 attività rivolte a tutti i livelli
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a magia dei numeri è innegabile e allora perché non far coincidere un momento storico come l’inaugurazione con una data speciale? E’ quello che hanno pensato i soci fondatori del Golf Pinerolo, che consapevoli di come si inizi a giocare a golf con il ferro 7 hanno fissato la cerimonia inaugurale del circolo di strada Pascaretto 7 a Riva di Pinerolo il 7-7-2007! Dario Boeris ripercorre le prime tappe del Golf Pinerolo, di cui è presidente “E’ nato tutto come un gioco. Eravamo un gruppo di appassionati di golf del Pinerolese che avevano la volontà di far nascere sul territorio una struttura in cui praticare questa disciplina sportiva, un punto di riferimento: il nostro obiettivo non è mai stato quello di avere un campo con 9 buche. Da subito abbiamo riscontrato grande interesse e per due anni di fila siamo stati il circolo che ha avuto l’incremento di soci più considerevole, passando in poco tempo da 0 a 350 iscritti. Poi è arrivata la crisi anche qui da noi e il numero è sceso di qualche decina di unità, ma è fisiologico e ogni anno comunque lanciamo una settantina di nuovi golfisti. Dal 2007 ad oggi, grazie anche alla realizzazione della struttura ricettiva e delle 5 buche (3 par 3 e 2 par 4) avvenuta a cavallo tra il 2008 e il 2010, sono venute a provare da noi circa 3000 persone, un terzo delle quali hanno poi iniziato a giocare qui: da pochi giorni abbiamo staccato la tessera numero
1000. Tra queste persone c’è anche Caterina Don, il nostro orgoglio più grande. Ancora oggi è socia da noi e fino al 2014 si è allenata e ha giocato qui, poi ha avuto l’esigenza di spostarsi su un 18 buche. Siamo fieri di poter dire che un’atleta di livello internazionale è diventata grande a Pinerolo. Inoltre, la prima tappa del circuito Saranno Famosi, nato da un’idea di Alberto Don, è stata organizzata qui da noi il 23 maggio 2009: un’altra bellissima soddisfazione”. I numeri sono importanti al Golf Pinerolo ed è lo stesso presidente, insieme al segretario Davide Ricchiardi, a snocciolare altre cifre indicative: “Ogni anno organizziamo circa 190 attività aggreganti rivolte a tutti i livelli, una ogni due giorni, invogliando i nostri soci a vivere sempre di più il circolo. Le opportunità qui da noi sono tantissime: dal
pacchetto di introduzione al golf a 99 euro, comprensivo di 5 lezioni con il maestro 2 mesi di ingresso gratis al campo, alle agevolazioni per gli under 18 e gli under 35, dagli Open Day alle gare per neofiti che organizziamo mensilmente, dalle sentitissime sfide dei gruppi Lady-Senior, Juve-Toro, Pinerolo-Pragelato al Club dei Giovani e alle garette che organizziamo sulle nostre buche, per finire con il campionato sociale e il circuito What’s Golf by Vivigolf. La ricchezza più grande sono i nostri soci che vivono vicino al golf club e rimpongono in noi la fiducia, vedendo il circolo come un punto di riferimento importante”. Per quanto riguarda il circuito What’s Golf by Vivigolf, infine, il Golf Pinerolo è stato tra i primissimi a crederci: “A Barolo, il 20 settembre 2014, insieme al Golf Club Grugliasco ed al Golf Club Saluzzo abbiamo dato vita alla prima tappa. Abbiamo capito presto che questo progetto poteva funzionare e ci siamo guardati intorno con l’intento di coinvolgere i due campi pratica che per numero di tesserati erano importanti, il Golf Club Colonnetti e il Golf Club Settimo. Inizialmente volevamo dare la possibilità ai giocatori di fare gare a costo contenuto, ma con il passare del tempo abbiamo capito l’importanza di dare un servizio aggiuntivo come le tappe del circuito Premium Golf, coprendo
così tutte le esigenze. Il bilancio è assolutamente positivo, perché What’s Golf ha permesso ai giocatori di conoscere tantissimi circoli di tutto il Piemonte, alcuni dei quali esclusivi, e si è cre-
ato un contesto aggregativo piacevole. Tra le persone dei quattro circoli aderenti a What’s Golf c’è stata subito sintonia e la finalità di un’associazione sportiva dev’essere proprio questa: al di là
dell’aspetto golfistico, questo è molto bello e l’amicizia con il Golf Club Grugliasco è un valore aggiunto”. La rotta è stata tracciata e la strada intrapresa è quella giusta.
12 Marzo 2019
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La nuova vita di Ossola: la rinascita parte dal golf Il giocatore del Golf Club Grugliasco ha trionfato agli Italian Open for Disabled 2018
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lessandro Ossola, portacolori del Golf Club Grugliasco, è l’esempio di come nella vita il coraggio e la forza d’animo possano essere le armi per superare anche quelle difficoltà che sembrano insormontabili. Nel 2015 dopo un terribile incidente stradale in moto ha perso la gamba sinistra e da quel momento la sua esistenza è stata stravolta. “L’incidente mi ha estraniato dalla vita che conducevo prima e calato in una realtà che non è mai stata mia. Dopo un periodo difficile ho trovato le motivazioni e gli obiettivi per andare avanti e ora cerco con ogni attività che svolgo di aiutare le persone con e senza disabilità a non arrendersi”. Dopo soli tre anni dall’incidente nell’ottobre del 2018 Ossola si è tolto una grande soddisfazione laureandosi campione d’Italia nella categoria netta nella diciottesima edizione degli Italian Open for Disabled che si sono disputati al Golf Club Crema. “Sono passato da 54 a 36 di handicap in un solo torneo: è stata un’emozione indescrivibile. Ho sempre praticato attività sportiva: dal calcio alla pallavolo, tutte attività fisiche estremamente dinamiche. Dopo l’incidente ho sentito la necessità di reinventarmi a livello sportivo e rimettermi in gioco. Mi sono guardato attorno per individuare a quali sport avrei potuto dedicarmi”. Ed è qui che è nata la passione per il golf. “Come tanti pensavo che il golf fosse uno sport noioso e solo per chi ha tanta disponibilità economica. E invece mi sono dovuto ricredere perché ho scoperto un’attività divertente e soprattutto adatta a tutti, anche alle persone disabili. Ho iniziato a giocare nel settembre del 2017 a Grugliasco sotto la guida tecnica di Abi (il maestro Abdallah ‘Abdel’ Maallaoui, ndr) e non mi sono più fermato. I Campionati Italiani di Crema sono stati a tutti gli effetti la mia prima vera gara ed è arrivata una vittoria che mi riempie di orgoglio. E’ stata un’esperienza straordinaria: la Federazione Italiana Golf e la città di Crema ci hanno ospitato con un’organizzazione incredibile e una cura
per i dettagli da invidia da far”. E questo 2019, a livello sportivo, è carico di aspettative per Alessandro Ossola. “Per quello che concerne il golf l’obiettivo è focalizzato sugli Open Italiani che si disputeranno a maggio. Per presentarmi al meglio a questo appuntamento mi sto allenando duramente e sto lavorando sul mio stile di gioco per migliorarlo. Mi sono prefissato l’obiettivo di riuscire a giocare come mancino per sfruttare al meglio la gamba buona nel mio swing”. Oltre al golf Alessandro si dedica con passione e intensità allo snowboard. Dopo una lunga stagione di allenamenti a Bolzano, nel novembre 2018 ha fatto il suo esordio in Coppa Europa a Landgraaf, nella specialità Banked Slalom, con la Nazionale Italiana di ParaSnowboard. Un’altra passione per l’alfiere del circolo grugliaschese è la boxe. “Non potendo correre ho trovato nella boxe un’attività perfetta per l’allenamento cardio, prezioso per tenermi in forma. Lo sport mi ha dato la forza di rialzarmi e rimettermi in gioco aiutandomi a ritrovare la quotidianità che avevo perso”. E questa è la vittoria più grande.
Golf e pittura secondo Cantarella Il maestro del Golf Pinerolo dipinge paesaggi, buche e protagonisti del vasto universo golfistico
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uca Cantarella, uno dei maestri di punta del Golf Pinerolo, è un personaggio polivalente. Diventato professionista nel 1984, all’età di diciannove anni, dopo un lungo periodo agonistico si è dedicato a tempo pieno all’attività di istruttore. Nel 2008 ha ideato e pubblicato il gioco di società “Golf Strategy” che ha ottenuto un grande successo di pubblico. Col tempo è andato alla ricerca di nuovi spazi espressivi e da qualche anno si dedica con profitto alla pittura. “La passione per la pittura l’ho sempre avuta e grazie al golf sono riuscito a metterla in atto. Durante una lezione ho conosciuto una mia allieva, Amelia Alba Argenziano, che è un’insegnante di pittura e abbiamo deciso di fare
una specie di baratto, come si usava fare una volta: io le ho proposto lezioni di golf in cambio di lezioni di pittura. Lei ha accettato e da quel momento non mi sono mai perso una lezione a Rivoli”. Quasi naturale che il soggetto delle opere di Cantarella sia proprio il golf, che racconta dipingendo buche da sogno inserite in paesaggi incantevoli, a volte esotici e lontani, oppure quotidiani e conosciuti. “Ho 53 anni e gioco a golf da 47. La pittura ha molte cose in comune con il golf, ma una in particolare: la tecnica. E’ un elemento che ti aiuta moltissimo. Su dieci quadri, quattro si buttano e uno viene bene: vale per tutti. Dipingo paesaggi golfistici, buche, figure di giocatori. Pensavo di avere un’idea particolare e
insolita, ma ho scoperto che al mondo ci sono migliaia di pittori che hanno la mia stessa passione. Gli appassionati di golf amano i quadri golfistici: ne ho già venduti più di dieci, ma non li firmo perché non mi sento assolutamente ancora all’altezza. Mi basta esporli nella club house del Golf Pinerolo e sono più che soddisfatto dei miei lavori”. Proprio uno dei quadri venduti è quello a cui il maestro pinerolese è più affezionato. “E’ una buca del Ballybunion Golf Club, quello che è considerato da tutti il più bel campo da golf dell’Irlanda: la foto a cui mi sono ispirato era meravigliosa e sono riuscito a riproporla al meglio sulla tela”. Persone così fanno bene al mondo del golf e dello sport più in generale.
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Il mondo del golf si rinnova Le nuove regole sono realtà Dal 2019 è cambiato il regolamento per rendere il gioco più semplice e accattivante
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l 2019 è un anno di cambiamenti per il mondo del golf. Sono stati decisi rinnovamenti che influenzeranno in maniera considerevole il gioco. Il processo di modernizzazione era iniziato nel 2012 coinvolgendo i golfisti di tutto il mondo; l’R&A e la USGA hanno reso nota la nuova versione delle regole del golf all’inizio dell’anno. I principali motivi che hanno spinto i Rules Committee di R&A e USGA a modernizzare le regole del golf sono plurimi. Dal rendere le regole più semplici nella loro applicazione, evitando il più possibile che il giocatore incorra in penalità perché queste sono di difficile interpretazione, al rendere il gioco del golf più accattivante, soprattutto per i neofiti. Tra gli obiettivi prefissati ci sono quelli di rendere il gioco più scorrevole e veloce e responsabilizzare maggiormente il giocatore per quel che riguarda l’onestà
tre i pitch mark o le vecchie buche. Inoltre non vi sarà più penalità se, indicando la linea di gioco, il green dovesse essere toccato (a condizione che non si schiacci niente). Sempre sul green il caddie potrà marcare e alzare la palla, anche senza l’autorizzazione del giocatore.
nell’applicazione delle regole, la lealtà verso gli altri giocatori e il rispetto verso il campo. Sono stati decisi cambiamenti che influenzeranno in maniera considerevole il gioco. Qualsiasi parte del campo – quindi, oltre a laghetti, fiumi o fossati, anche boschi, aree di rough incolto ecc. – potrà
Il mondo degli affari e il golf si incontrano nella club house
essere definita dal Comitato come “area di penalità” (che comunque include anche gli attuali ostacoli d’acqua, che spariscono come definizione). Il giocatore inoltre potrà appoggiare il bastone e toccare il terreno in qualsiasi momento (anche facendo degli swing di prova) nell’area di penalità.
Quando la palla del giocatore giace in un’area di penalità o in bunker, se il giocatore toccasse o muovesse un impedimento sciolto che si trova nella stessa area di penalità o bunker non ci sarà penalità. Sul putting green il giocatore potrà riparare qualsiasi danno (inclusi quelli dei chiodi o quelli causati da animali), ol-
Non ci sarà più penalità se, dopo aver giocato un colpo dal green, il giocatore dovesse imbucare con l’asta della bandiera nella buca; non ci sarà più penalità se il giocatore, dopo aver giocato un qualsiasi colpo, dovesse colpire sé stesso, il suo equipaggiamento o il suo caddie. Il comitato potrà inserire nelle condizioni di gara un “codice di condotta” – riparare i pitch-mark, rastrellare i bunker, rimettere a posto le zolle ecc. – prevedendo penalità (un colpo, due colpi o squalifica), per l’infrazione al codice.
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Per cercare di velocizzare il gioco, il tempo di ricerca della pallina scenderà da 5 a 3 minuti e i comitati sono invitati a introdurre linee guida per l’esecuzione di un colpo (massimo 40 secondi). La palla non si dropperà più all’altezza delle spalle ma all’altezza delle ginocchia. Nel caso che un giocatore dovesse inavvertitamente muovere la propria palla mentre la sta cercando, non ci sarà più penalità.
Il golf agli EMG 2019 Il Royal Park I Roveri e il Circolo Golf Torino La Mandria ospiteranno le gare
D olf e mondo degli affari possono essere definiti due universi paralleli che spesso e volentieri si incontrano al circolo. Più che sul campo da golf vero e proprio, infatti, dove magari si scambia qualche battuta o poco più, è proprio nella club house che ci si ferma a parlare, si scambiano opinioni, si fanno nuove conoscenze. Inoltre, le similitudini tra questa disciplina sportiva e il business sono più di una: dal raggiungere prestazioni elevate e mantenerle per lungo tempo a doversi adattare a condizioni sempre differenti, dal ruolo svolto dagli avversari alla grande importanza del credere in sé stessi e nelle proprie capacità, dal fissare i propri obiettivi a saper gestire i momenti negativi, per finire con il far leva sull’auto controllo e sulla pazienza come virtù fondamentali. Il golf sviluppa anche una sorta di miglioramento personale e una capacità di far fronte agli imprevisti che può tornare sicuramente utile nel mondo degli affari. Soprattutto negli ultimi tempi, sono tanti i circoli golfistici che ospitano team building aziendali: lo sport risulta essere una perfetta metafora del lavoro di squadra e delle dinamiche vissute dalle risorse umane all’interno dell’azienda. Certo, per molti il golf è semplicemente uno svago, un passatempo per liberare la mente, ma per tanti altri è molto, molto di più.
A livello di gare di circolo (quindi non per campionati o gare di professionisti), il comitato organizzatore potrà decidere di introdurre una regola locale che preveda due colpi di penalità e il droppaggio entro due bastoni, per una palla persa o fuori limite, come opzione aggiuntiva al classico “colpo e distanza”.
a sabato 27 luglio a domenica 4 agosto, Torino ospiterà gli European Masters Games 2019. Non poteva ovviamente mancare il golf su questo prestigioso palcoscenico internazionale, con le gare che si svolgeranno da lunedì 29 luglio a giovedì 1 agosto sui green del Royal Park I Roveri e del Circolo Golf Torino La Mandria. Numeri importanti per l’edizione 2019 degli European Masters Games, che sintetizzano le dimensioni e il fascino agonistico, turistico e sociale di questa manifestazione, che si svolgerà sei anni dopo un’edizione, quella torinese dei World Masters Games 2013, che è rimasta nella memoria di tutti i partecipanti come un evento irripetibile: 15 sport obbligatori e 17 facoltativi, 3 sport paralimpici, 2 Campionati Europei di specialità (handball e floorball), 10 mila atleti Over 35 in gara in 60 sedi a Torino, in altri 12
Comuni della Città Metropolitana e in 2 della Provincia di Vercelli, 80 eventi sportivi. E agli European Masters Games parteciperanno sportivi da tutto il mondo, perché le competizioni sono Open e quindi sotto la Mole ci saranno atleti provenienti anche da altri continenti. Sono previste una cerimonia di apertura e una di chiusura, ma anche quelle di premiazione, che renderanno
omaggio ai vincitori. Numerosi eventi collaterali allieteranno le serate di atleti e accompagnatori, permettendo di conoscere le eccellenze del territorio. La Città di Torino e i Comuni di Avigliana, Candia, Ciriè, Fenestrelle, Fiano, Giaveno, Grugliasco, Ivrea, Rivoli, Robassomero, Settimo Torinese e Venaria sono già al lavoro, sia per l’accoglienza degli atleti e degli accompa-
gnatori sia per rendere piacevole e indimenticabile il loro soggiorno in Piemonte. “Con i World Masters Games del 2013 avevamo portato a Torino più di 15 mila atleti, 20 mila accompagnatori provenienti da 107 Nazioni e oltre 200 giornalisti italiani e stranieri – esordisce Fabrizio Benintendi, presidente del comitato organizzatore dei Masters Games – Per questa edizione degli European Masters Games, che attirano atleti non solo europei (basti pensare che ad oggi la maggior parte delle iscrizioni proviene da Australia, Nuova Zelanda, Stati Uniti, Brasile e Sud Africa, ndr) vogliamo replicare e superare il successo ottenuto sei anni fa. Siamo più organizzati, più presenti dal punto di vista della visibilità e stiamo creando importanti partnership con enti e società per garantire il meglio dell’ospitalità e dell’offerta turistica che il nostro territorio sa dare”.
14 Marzo 2019
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Le statistiche ufficiali 2018 pubblicate dalla Federgolf Il Comitato Regionale Piemonte si conferma il secondo in Italia per numero di praticanti
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ome ogni anno 31 dicembre che si rispetti, la Federazione Italiana Golf ha pubblicato le statistiche ufficiali dell’anno appena terminato. Quanti sono i praticanti di golf? Quali sono le regioni italiane con il maggior numero di golfisti? Quanto aumentano i giocatori tesserati, regione per regione e circolo per circolo? Sono soltanto alcune delle domande alle quali è possibile trovare risposta consultando questi numeri. Uno strumento indispensabile per avere la fotografia più aggiornata sul movimento golfistico in Italia e, ciò che a noi interessa ancor di più, in Piemonte. Un quadro completo, fedele ed esaustivo, utile agli appassionati, ai giocatori, ai tecnici, ai presidenti dei circoli ed ai dirigenti per comprendere il trend di questa disciplina sportiva. Nel 2018, il Comitato Re-
gionale Piemonte della Federazione Italiana Golf contava 13.088 golfisti tesserati: 13.062 dilettanti e 26 professionisti. Un numero importante, che colloca il Piemonte al secondo posto nazionale dietro alla sola Lombardia. E considerando i 91.165 golfisti italiani nel 2018, emerge un dato in-
teressante: oltre il 14% dei giocatori proviene dalla nostra regione. Scorrendo le statistiche pubblicate dalla Federazione Italiana Golf, suscitano curiosità anche i dati relativi agli adulti ed agli junior: dei 13.088 golfisti piemontesi, 11.759 sono adulti e 1.329 sono giovani. Se nel caso
dei giocatori più grandi di età il Comitato Regionale Piemonte mantiene salda la seconda piazza nella classifica per regioni dietro alla solita Lombardia, tenendo da conto solo il tesseramento degli junior perde una posizione, attestandosi al terzo posto, preceduto dal Comitato Regionale Lom-
bardo e dalla Federgolf Lazio. Volete saperne di più sul golf in Piemonte? Eccovi accontentati con altri numeri: 691 Baby, 277 Pulcini, 188 Cadetti, 173 Ragazzi, 756 Dilettanti, 2.372 Mid-Amateur, 19 Professionisti, 7 Senior Professionisti, 3.852 Senior e 4.753 Supersenior. Continuiamo a scandagliare
Verso la Ryder Cup ‘22
Il lessico del golf: tanti i termini divertenti e curiosi
Tantissime le sfide che attendono il movimento golfistico nazionale
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etto del 2018, viene voglia di andare a scovare le statistiche ufficiali degli anni precedenti, per confrontarli con gli ultimi in proprio possesso e farsi un’idea generale della situazione del golf in Italia. A livello nazionale, l’anno da poco terminato è coinciso con un sensibile aumento del numero di praticanti: dai 90.173 del 2017 si è infatti passati ai 91.165 del 2018. Nel triennio 2009-2011, la Federazione Italiana Golf aveva raggiunto numeri da record, superando sempre i 100.000 tesserati, ma dopo un deciso calo i numeri stanno lentamente tornando a salire. Sarà curioso osservare il trend in avvicinamento alla Ryder Cup 2022, che come risaputo si giocherà in Italia, e soprattutto negli anni successivi. Per quanto riguarda il Comitato Regionale Piemonte, l’andamento è simile a quello nazionale. I 13.088 tesserati del 2018 sono un po’ meno rispetto ai 13.431 dell’anno
precedente ed ai 13.454 del 2016: una leggera flessione che non intacca minimamente il ruolo di seconda locomotiva d’Italia, alle spalle della sola Lombardia. Come sostenuto dal presidente del Comitato Regionale Piemonte della Federazione Italiana Golf Marco Francia, nei prossimi anni diventerà fondamentale inve-
stire nei progetti che legano il golf al mondo scolastico, cercando le soluzioni per catturare l’attenzione dei bambini e dei ragazzi, invogliandoli a praticare questa disciplina sportiva. Il luogo comune del golf come sport d’èlite va definitivamente sfatato, senza per questo perdere le radici e le peculiarità di questa disciplina. Allo stesso tempo,
ed è questa forse la sfida più grande, bisognerà continuare a migliorare l’offerta turistica. In altre nazioni d’Europa e non solo, questo è stato fatto già diversi anni fa e i frutti si stanno raccogliendo. L’Italia in quanto a bellezze paesaggistiche non ha assolutamente nulla da invidiare a nessuno e sono tantissimi i golfisti stranieri che, se intercettati con politiche efficaci, potrebbero venire a giocare sui green italiani. E tutto questo non potrebbe che far solo bene al movimento golfistico italiano. Certo, qui da noi non sarà mai come in Scozia, dove il golf gode di enorme popolarità e ha grande tradizione, oppure come negli Stati Uniti d’America, in Giappone e in Inghilterra, dove è popolarissimo, ma il golf ha fatto la sua comparsa in Italia nel lontano 1900 e ha quindi oltre un secolo di vita. Un lasso di tempo sufficiente a far appassionare migliaia di persone, che vedono il golf come uno stile di vita.
i numeri relativi al movimento golfistico piemontese e balzano all’occhio anche i dati riguardanti il tipo di giocatore. Riassumiamoli brevemente: 241 GA (Giocatore Abilitato), 11.482 HCP (con l’Handicap), 938 NA (Non Abilitato), 398 RH (in Riattribuzione Handicap), 3 SH, 26 vuoto. “Maschi contro femmine” è il titolo di un divertente film italiano che tratta il tema dello sport con toni scherzosi, in quel preciso caso la pallavolo, ma può essere utilizzato per osservare da vicino la suddivisione dei praticanti piemontesi: 3.744 femmine e 9.344 maschi. Meritano considerazione anche le statistiche relative alla tipologia di tesseramento: 11.604 rinnovi, 607 riattivazioni e 877 nuovi tesseramenti. Infine, uno sguardo anche alla suddivisione tra affiliati (11.453) e aggregati (1.635).
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l golf è uno sport che fa della precisione, della pazienza e della concentrazione i suoi punti di forza, lo sanno tutti, ma davvero curioso è il vocabolario proprio di questa disciplina, che è incredibilmente dettagliato così come il suo regolamento. Chi sa, per esempio, che le fossette circolari disposte simmetricamente che si trovano sulla superficie delle palline hanno un nome? Ebbene sì, si chiamano “dimples” e hanno lo scopo di mantenerne la traiettoria in volo. Se poi la pallina finisce in un “bunker” (ostacolo che consiste in una zona sabbiosa del percorso), si è fatto un “fried egg” ed è ciò a cui somiglia la povera pallina in mezzo alla sabbia. E il significato di “pitch & putt”? E’ una versione abbreviata della classica partita di golf: le buche sono ravvicinate e di conseguenza tutte par 3 (si richiedono al massimo 3 colpi per mandare la pallina in buca) e si possono portare sul campo solo 3 mazze, contrariamente alle normali partite in cui ne sono consentite 14. Curioso e vagamente ironico, il termine “air shot”, un colpo a vuoto che in altri sport chiameremmo “un liscio”: l’intenzione era di prendere la pallina, ma in realtà la si è clamorosamente mancata, colpendo l’aria per il più classico degli “swing and a miss”. E il “flyer”? Altro non è che un colpo più lungo del previsto giocato dal rough a causa dell’eccessiva quantità di erba frapposta tra la palla e la faccia del ferro.
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Tutti i circoli del Piemonte dove poter giocare a golf Il movimento golfistico regionale esprime tante realtà di altissimo livello da scoprire Golf Pinerolo Campo Pratica Strada Pascaretto, 7 10060 Riva di Pinerolo
ALESSANDRIA A.S.D. Golf Club Acqui Terme 9 buche Parco 1, Parco Nazioni Unite 1 15011 Acqui Terme
Golf Pragelato 9 buche Via Rohrbach 5 - Fraz Plan 10060 Pragelato
Golf Club La Fermata Campo Pratica Via Bolla, 2 15100 Spinetta Marengo Golf Club La Serra 9 buche Via Astigliano, 42 15048 Valenza Golf Club Margara 36 buche Via Tenuta Margara, 7 15043 Fubine Golf Club Monferrato 9 buche Strada Vialarda, 3/F Regione Torcello 15033 Casale Monferrato Golf Club Valcurone 18 buche SP. 108 Via Carona 1/a 15050 Momperone Golf Club Villa Carolina 36 buche Loc. Villa Carolina, 32 15060 Capriata d’Orba Golf Colline Del Gavi 18 buche Strada Provinciale n. 2 15060 Tassarolo Serravalle Golf Club 9 buche Via Monterotondo, 58 15069 Serravalle Scrivia
ASTI Golf Club Città di Asti 9 buche Recinto San Rocco, 5 14100 Asti Golf Feudo Di Asti 18 buche Strada Mombarone, 160 14100 Asti
BIELLA Golf Club Biella Le Betulle 18 buche Regione Valcarrozza 2 13887 Magnano Biellese Golf Club Cavaglia’ 18 buche Via Santhia’, 75
I Ciliegi Golf Club 9 buche Strada Valle Sauglio, 130 10020 Pecetto Torinese 13881 Cavaglia’ Golf Club Cerrione - Il Mulino 9 buche Via Libertà 37 13882 Cerrione Golf Club Cossato 9 buche Via Mino, 46 13836 Cossato Golf Ponte Cervo Campo Pratica Via Bora snc 13900 Biella Chiavazza Tenuta Castello Golf Club Cerrione Campo Pratica Via Libertà, 34 13882 Cerrione
CUNEO Golf Club Boves 18 buche Via degli Angeli 3 Fraz. Mellana 12012 Boves Golf Club Cherasco 18 buche Via Fraschetta, 8 12062 Cherasco Golf Club Limone Campo Pratica Fraz. San Bernardo Tetto Paris, 9 12015 Limone Piemonte Golf Club Saluzzo 9 buche Via Morra 8 Bis 12030 Castellar
Prato Nevoso Campo Pratica Via Corona Boreale, 1 12083 Prato Nevoso
Golf Club Colonnetti Campo Pratica Via Modesto Panetti 30 10127 Torino
I Girasoli Golf Club 18 buche Strada Pralormo, 315 10022 Carmagnola
The Link Golf Alba Campo Pratica Via San Rocco, regione Sardegna Alba
Golf Club Grugliasco Campo Pratica Strada Del Gerbido 97 10095 Grugliasco
La Mandria Golf Druento Campo Pratica Via Alcide de Gasperi snc 10040 Druento
Torre Dei Ronchi Golf Club 9 buche Via Pollino 42 - Fraz. Ronchi 12100 Cuneo
Golf Club Ivrea Campo Pratica Via dei Cappuccini - Regione Campasso 10015 Ivrea
Moncalieri Golf Club 9 buche Strada Vallere, 20 10024 Moncalieri
NOVARA Arona Golf Club 9 buche Via in Pre 28040 Borgoticino Castelconturbia Golf Club 27 buche Via Castelconturbia, 10 28010 Agrate Conturbia Golf Club Bogogno S.S.D 36 buche Via Sant’Isidoro, 1 28010 Bogogno Golf Club Novara 9 buche Loc. Castello Fraz. Cavagliano 28043 Bellinzago Novarese
TORINO Circolo Golf Torino - La Mandria 36 buche Via Agnelli, 40 10070 Fiano Torinese
Golf Club Savigliano Campo Pratica Strada Solerette 11 12038 Savigliano
Golf Club Castiglione Le Fragole Campo Pratica Via Mezzaluna Zona Goretti 10099 San Mauro Torinese
Miki Golf Garessio Campo Pratica Fraz. Trappa - Loc.Battirava 12070 Garessio
Golf Club Claviere 9 buche Corso Novara, 59 10154 Torino
Golf Club La Margherita 18 buche Strada Pralormo, 29 10022 Carmagnola Golf Club Le Fronde 18 buche Via Sant’Agostino, 68 10051 Avigliana Golf Club Pian del Colle Campo Pratica Loc. Pian del Colle 10052 Bardonecchia
Royal Park Golf & Country Club 36 buche Rotta Cerbiatta 24 10070 Fiano Torinese Sestrieres Golf Club 18 buche Piazza Agnelli, 4 10058 Sestriere
VERBANO-CUSIO-OSSOLA Golf Club Alpino Di Stresa 9 buche Viale Golf Panorama, 48 28839 Vezzo
Golf Club S.Giovanni Dei Boschi 9 buche Strada Piane 6 10010 Torre Canavese
Golf Club Des Iles Borromees 18 buche Loc. Motta Rossa 28833 Brovello Carpugnino
Golf Club Settimo Campo Pratica Strada della Cebrosa, 166 10036 Settimo Torinese
Golf Continental Verbania 9 buche S.S. 34 del Lago Maggiore 28924 Verbania Fondotoce
Golf Club Stupinigi 9 buche C.so Unione Sovietica, 506/A 10135 Torino
Golf Premeno 9 buche Via alla Pineta, 1 28818 Premeno
Golf Druento Cascina I Merli 9 buche Strada della Barra 21 10040 Druento
Golf Santa Maria Maggiore 9 buche Via Belcastro 3 28857 Santa Maria Maggiore
Golf Le Primule 9 buche Str. Provinciale 90 di Rondissone 10035 Mazze’
Golf Z’Makana Campo Pratica Via di Chiesa Vecchia 28876 Macugnaga