Vivigolf News Ottobre 2019

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SOMMARIO WHAT’S GOLF BY VIVIGOLF: LO SCENARIO

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LA FINALE AL ROYAL PARK GOLF I ROVERI

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UNA GIORNATA MEMORABILE SUI GREEN

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IL TORINO VINCE GLI ASSOLUTI A SQUADRE GLI SCATTI PIÙ BELLI DEL CIRCUITO 2019

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A TU PER TU CON L’ARCHITETTO FERRARIS 12-13 TUTTI I CIRCOLI GOLFISTICI DEL PIEMONTE

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GRAN FINALE PER “SARANNO FAMOSI”

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Testata: “Notizie in Comune” Reg. Trib. di Ivrea n. 2740 del 03/12/2018. Editore: Vivivoce srl, via della Repubblica, 9 10036 Settimo Torinese (TO). P.Iva 10822370010 Direttore responsabile: Sandro Venturini Stampa: I.T.S. srl, via Abate Bertone, 14 13881 - Cavaglià (BI) Redazione: Settimo Torinese (TO) - via della Repubblica, 9 Tel. 011/9203379 Email: contatti@vivivocepubblicita.com Concessionaria di pubblicità: Vivivoce srl, via Robassomero, 4 - Ciriè (TO) - Tel. 011 9203379 Il responsabile del trattamento dei dati, ai sensi del DGLS 196/03 è il direttore, a cui i lettori possono rivolgersi per esercitare i diritti previsti. Tutti i diritti di riproduzione, anche parziale, del materiale pubblicato sono riservati. La riproduzione cartacea o elettronica dei testi, delle foto o del materile pubblicitrio è ammessa solo a seguito di autorizzazione scritta (legge 633/1941).

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Un viaggio lungo 7 mesi con il golf sempre nel cuore L’intento nel 2020 è portare il circuito a 25 tappe e andare a giocare anche in Valle d’Aosta e Liguria

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er la prima volta quest’anno, Vivigolf è stato partner del circuito di gare What’s Golf, organizzato da Golf Club Colonnetti, Golf Club Grugliasco, Golf Club Settimo e Golf Pinerolo, i quattro circoli che fanno parte del consorzio Golfers Freedom. L’obiettivo è stato quello di dare una svolta a tutto il circuito, con un format nuovo: tenda ospitalità, fotografi, gadget, rinfreschi. Il tutto senza lesinare mai un sorriso, il che non guasta. La nostra idea di golf è questa: l’impegno di sicuro a noi non fa difetto, cerchiamo di far sì che tutto vada sempre per il meglio e i complimenti ricevuti durante l’anno, soprattutto quando a farli sono persone con i capelli bianchi, ci spingono a migliorare sempre più. Un mix di gioventù, professionalità ed esperienza che ha caratterizzato tutte le 19 tappe del circuito What’s Golf by Vivigolf 2019, oltre alla finale. Un viaggio lungo 7 mesi, dal 7 marzo al 18 ottobre, che ha

toccato i campi di golf di tutto il Piemonte: Golf Club Margara, Golf Club Boves, Golf Club Cavaglià, Golf Club Biella Le Betulle, Golf Feudo d’Asti, Golf La Margherita, Royal Park Golf & Country Club I Roveri, Circolo Golf Torino La Mandria, Golf Pragelato, Le Fronde Golf Club e Golf Club Cherasco, che ringraziamo tutti per l’ospitalità. Una menzione speciale va sen-

za dubbio fatta a tutti i nostri compagni di viaggio sui green, gli sponsor che ci hanno sostenuto e accompagnato in questa bella avventura: Armonia del Gusto by D’Addezio, Cappellificio Biellese, Centro Medico San Pietro, Caffè Vergnano, Credit Oro, Golden Garage, Il Convito della Venaria, Imbarco 71, M&C Media, Osonyq, Piemex, Tasta Macelleria Chierese, Tecnorete,

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Villa posizionata in contesto residenziale e ben servito nel centro paese. Il terreno circonda la casa con una lieve pendenza verso l'esterno, le balaustre dei balconi hanno le classiche colonnine a base circolare che decorano gli esterni della villa abbinandosi agli stucchi e ai frontoni semplici degli infissi. Al piano terreno dell'abitazione ha sede la zona giorno composta da una ambiente living open space, vi è anche un termocamino nell'area relax. Sempre al piano terreno vi è il primo servizio ( la villa gode di servizi / bagni sobri e molto raffinati ), a completare il piano una dispensa nell'area cucina. Il piano sovrastante costutuisce la zona notte con 3 camere da letto, il secondo bagno, un terrrazzo coperto, oltre ai balconi. Nel sottotetto troviamo uno spazioso vano con falda doppia a vista e la specialità del terrazzo a cielo aperto. Locali sgombero, autorimesse e cantine al piano interrato. Patio esterno. Contesto riservato. Qualità edilizia constatabile. Sistema fotovoltaico a servizio degli ambienti. 00

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Tempocasa, Tuttocapsule, Vidamatik e Vinologo di via Volvera. Non da meno lo staff organizzativo, che non ha mai fatto mancare il suo prezioso apporto: dall’instancabile Simone Bressan per la parte sportiva a Vincenzo Pagliero e Lidia Savoia, gli ideatori del progetto Vivigolf, generato da Vivivoce, concessionaria di pubblicità ed editrice del circuito di testate

in distribuzione gratuita, quelle conosciute con il termine free press, chiamate “Notizie in Comune; dall’onnipresente Enrico Petruzzelli alla solare hostess Alessia Milone, dal creativo fotografo ufficiale Mauro Donato alla redazione del periodico dedicato al mondo del golf Vivigolf News, autentico valore aggiunto, composta dal direttore Sandro Venturini, dalla grafica

Valeria Baldassarre, dal giornalista Glauco Malino e dal fotografo Roberto Vannicola. Passione e divertimento sono le parole d’ordine di Vivigolf e un ringraziamento speciale va a tutti i golfisti che hanno preso parte alle gare del circuito What’s Golf: senza di voi tutto questo non sarebbe stato possibile. E’ stata una stagione ricca di emozioni; speriamo che vi siate divertiti tanto quanto noi! E per il prossimo anno, Vivigolf ha confermato la propria partnership con il circuito, manifestando l’intenzione di portarlo fino a 25 tappe e di raggiungere altri campi prestigiosi del Piemonte e non solo: in montagna al Golf Club Cervino, in in Valle d’Aosta, ed al mare al Golf Club Garlenda, in Liguria. Nel darvi appuntamento al prossimo anno, vi invitiamo a visitare il sito internet www.vivigolf.it e le pagine Vivigolf dei social Instagram e Facebook dove poter trovare tutte le foto delle gare, le info e le novità.

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What’s Golf by Vivigolf 2019: la finale al Royal Park I Roveri Il vincitore assoluto del circuito Andrea Russi del Golf Club Grugliasco volerà alla Maldive

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na giornata tipicamente autunnale come quella di venerdì 18 ottobre, caratterizzata da tanta umidità e brevi comparsate della pioggia, non ha assolutamente rovinato l’atto conclusivo del circuito What’s Golf by Vivigolf. Nell’incantevole cornice del Royal Park Golf I Roveri di Fiano si è giocata l’attesissima finale, che ha visto impegnati sui green i protagonisti di tutta la stagione, selezionati in base ai migliori 8 punteggi ottenuti sulle 19 prove del circuito: in campo 13 giocatori di prima categoria, 35 di seconda e 30 di terza, più alcuni ospiti rientranti nella categoria Amici. Dopo l’accredito e la consegna delle maglie celebrative offerte dal Centro Medico San Pietro per mano del presidente del Golf Pinerolo Dario Boeris, del presidente del Golf Club Settimo Simone Bressan e del direttore generale del Centro Universitario Sportivo di Torino Andrea Ippolito in rappresentanza del Golf Club Colonnetti, tutti i giocatori si sono diretti verso le rispettive buche di partenza, vista la modalità shotgun scelta per la gara più attesa dell’anno, con quadrette suddivise in ordine di classifica. Alle ore 11 in punto la sirena ha dato il via alle ostilità e già nelle prime 9 buche non sono mancate le sorprese. L’erba umida e gli scrosci di pioggia hanno reso la vita ancora più difficile ai giocatori sul già impegnativo percorso, ma non sono mancati colpi spettacolari e, soprattutto, le grandi emozioni e l’immancabile divertimento che da sempre caratterizzano il circuito What’s Golf by Vivigolf. Buca dopo buca ci si è avviati verso il rush finale, tra sorrisi soddisfatti di chi è convinto di aver totalizzato un buon punteggio stableford e segni di insoddisfazione di chi invece ha dovuto giocare più colpi per piccoli e grandi errori. L’importante, però, per tutti, è aver partecipato a questa finale dopo quanto di buono fatto nell’arco di tutta la stagione, iniziata il 7 marzo scorso, e aver presenziato alle successive cerimonie di premiazione, anticipate dallo sfizioso intermezzo a cura di Tasta Macelleria Chierese. Si è partiti con i vincitori delle 12 gare del circuito What’s Golf by Vivigolf ancora non svolte, per poi passare dopo il succulento rinfresco alla premiazione della gara di finale. Il tutto, scandito con professionalità e simpatia da Simone Bressan. Per la categoria Amici, applausi scroscianti per il primo lordo Enrico Bertaina (17 punti), il primo netto Antonio Ieraci (42 punti), il secondo netto Carlotta Prevedoni (38 punti), il terzo netto Paolo Tiso (38 punti), il quarto netto Elisabetta Grione (31 punti) e il quinto netto Davide Aricò (31 punti). E poi via con i migliori di terza, seconda e prima categoria, che hanno ricevuto i prestigiosi premi offerti dal Centro Medico San Pietro e da Credit Oro. Dalla prima lady Paola Sartori (64 punti) al primo Senior Marco Mancin (66 punti), fino ai protagonisti di terza categoria: primo netto Flavio Audino (72 punti), secondo netto Andrea Russi (71 punti) e terzo netto Ettore Rossi (68 punti). In seconda, vittoria di Massimo Dossetto (70 punti) davanti a Danilo Geuna (69 punti) e Giuseppe Calamita (68 punti), mentre in prima categoria a premio sono andati il primo lordo Stefano Di Grado (26 punti), il primo netto Gianluca Spagnuolo (75 punti), il secondo netto Simone Bressan (70 punti) e il terzo netto Giovanni Aresca (70 punti). Infine, i due momenti più attesi di tutta la giornata: il taglio della torta di Vivigolf, preparata dallo chef Gabriele Santolin del ristorante L’Ultimo Borgo di Settimo Torinese e l’assegnazione al vincitore di tutto il circuito What’s Golf by Vivigolf 2019 dell’ambitissimo primo premio, un viaggio per due persone alle Maldive messo in palio dall’agenzia viaggi Imbarco 71. A trionfare è stato Andrea Russi, che si è tolto così una grandissima soddisfazione e si godrà una stupenda vacanza. A chiudere questa stupenda giornata, l’estrazione dei premi offerti dal pool di partner commerciali che ha accompagnato il What’s Golf by Vivigolf durante tutta la stagione. Perchè tutti sono vincitori se si mettono in gioco, a qualsiasi età!

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Premi e riconoscimenti per i protagonisti in campo Gli sponsor del circuito hanno reso omaggio ai golfisti che si sono particolarmente distinti


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Una giornata sui green inseguendo la buca perfetta Tra un sorriso e un’imprecazione il tempo è volato via velocemente per tutti i finalisti

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Il Circolo Golf Torino vince i Nazionali Assoluti a Squadre Fantastica vittoria al femminile sul tracciato del Golf Club Varese nella competizione tricolore

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a formazione del Circolo Golf Torino La Mandria ha vinto i Campionati Nazionali Assoluti a Squadre femminili, superando in finale Roma Acquasanta (3-2). Sul tracciato del Golf Club Varese, sono finiti in parità i doppi tra Torino e Roma Acquasanta. Le piemontesi hanno prevalso con Alessia Gaido/Iole Pininfarina (2/1 su Federica Rossi/ Elena Colombo) e poi hanno ceduto con Cecilia Durante/ Giulia Scarcello (2/1 da Francesca Scaramastra/Aurora Colombo). Nei singoli Iole Pinifarina (3/2 su Federica Rossi) e Cecilia Durante (5/4 su Francesca Scaramastra) hanno dato volto al risultato, mentre Elena Colombo ha realizzato il secondo punto per le romane (3/1 su Alessia Gaido). Da ricordare che, oltre a Circolo Golf Torino La Mandria e Roma Acquasanta, erano in gara altre 14 selezioni, formate da quattro giocatrici dei seguenti circoli: Ambrosiano,

Incontro con l’assessore regionale allo Sport

Archi di Claudio, Ca’ Amata, Castelgandolfo, Marco Simone, Milano, Modena, Molinetto, Monticello, Olgiata, Padova, Rapallo, Villa d’Este e Villa Condulmer, quest’ultima la compagine vittoriosa nello scorso anno. Qualificazione su 36 buche medal (tre risultati su quattro presi in considerazione in ciascun giro) e match play (due foursome, tre singo-

li) per il titolo tra le prime otto squadre in classifica; le altre hanno disputato un incontro eliminatorio e le quattro perdenti sono scese nel Torneo di Qualifica. Dopo il primo giro, al vertice con 216 (par) Monticello, seguito da Torino e dalle campionesse uscenti di Villa Condulmer (225, +9); la qualificazione si è conclusa quindi

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con Monticello primo con 445 colpi e Torino quarto a quota 459. Nei quarti, successo torinese su Castelgandolfo per 3,5-1,5 e grande impresa in semifinale su Monticello (32), dopo un incontro molto equilibrato: i doppi sono finiti sull’1-1 e a dare i punti per andare in finale sono state nei singoli Giulia Scarcello e Alessia Gaido.

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l Presidente del Comitato Regionale Piemonte della Federazione Italiana Golf, Marco Francia, ha partecipato alla riunione indetta dall’Assessore allo Sport della Regione Piemonte, Fabrizio Ricca, che si è tenuta a Torino lo scorso 11 settembre. L’obiettivo della riunione è di procedere alla costituzione del Tavolo di coordinamento e del Tavolo tecnico finalizzato alla predisposizione del nuovo testo di legge in materia di promozione e impiantistica sportiva. Il te-

sto di legge dovrebbe già essere pronto per la fine del 2019, in modo che si possa già utilizzare nel 2020. Ricca, trentatreenne torinese con laurea in Scienze politiche e relazioni internazionali, dal 2011 è consigliere comunale di Torino e ha maturato un’ampia esperienza sulle periferie e la sicurezza locale. Dal giugno scorso è stato nominato Giunta regionale guidata dal presidente Alberto Cirio e ha preso il posto del suo predecessore, Giovanni Maria Ferraris.


10 Ottobre 2019

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Questo è il nostro mondo dove tutto gira intorno al golf Quello che conta è provare sempre a migliorarsi e a guardare verso il futuro con ottimismo


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Gli scatti piÚ belli che ci hanno fatto sognare ad occhi aperti Momenti indelebili che hanno caratterizzato le tappe del circuito What’s Golf by Vivigolf


12 Ottobre 2019

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“Progettare percorsi di golf con un occhio al bilancio” L’architetto torinese Ferraris è specializzato nella progettazione di percorsi di golf

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ome pogettare percorsi di golf interessanti e con bilanci di gestione in attivo. Un argomento, di stretta attualità, che sta a cuore a Giorgio Ferraris, architetto specializzato nella progettazione di percorsi di golf, che conta al suo attivo Barialto, La Margherita, Cavaglià, Druento e Saluzzo. “Gli elementi per gestire al meglio un percorso di golf sono numerosi: la location, il marketing, la manutenzione, la autorevolezza e la capacità dei gestori. E molti altri ancora. Ma io sono un architetto e quindi vi parlerò di architettura. Ho visto tanti percorsi eseguiti in modo troppo costoso e/o troppo difficili per la gran parte dei golfisti. Come se l’architetto e il costruttore avessero voluto fare un monumento a loro stessi, piuttosto che un servizio per il committente o per la diffusione del golf. L’architetto e il costruttore, quando hanno terminato il lavoro, di solito se ne vanno altrove, e chi resta deve gestire la struttura, pagare gli stipendi, far quadrare i conti e offrire un buon servizio. In tempi di “calma economica”, come quelli attuali, questa difficoltà di far “quadrare i conti”, si è diffusamente accentuata. E allora ho pensato di scrivere qualche riga in proposito. Ecco quali sono, secondo la mia opinione, i temi principali della questione. IL PROGETTO DEL PERCORSO Ovvero: accogliere tutti i golfisti si può. Vi sono percorsi molto lunghi che sfidano i giocatori più esperti, ma mettono in difficoltà i neofiti. Chi gestisce un campo da golf sa che deve accogliere il più grande numero di golfisti possibile, indipendentemente dalla loro capacità, (purché, com’è noto, siano educati e giochino velocemente…). Detto ciò, la posizione degli ostacoli e la posizione dei tee avanzati possono permettere al medesimo percorso sia di sfidare i giocatori bassi di handicap, sia di far divertire i giocatori meno esperti.

nutenzione del tappeto erboso. Né i bunker dovranno essere troppo vicini ai green, per non riempirli di sabbia, né troppo profondi, né le loro pareti troppo ripide. L’irrigazione dovrà essere tale da permettere la regolazione di ogni micro-area. Il green keeper dovrà poter regolare l’irrigazione di ogni zona in dipendenza del vento, della esposizione e della ombreggiature, ottimizzando la salute del tappeto erboso, e risparmiando così tempo e acqua.

Figura 2

Figura 1

Nella figura 2, una buca similare viene disegnata con ostacoli posti in modo da sfidare il bravo giocatore che vorrà “aggredire” l’architettura della buca e il suo “score”, mentre il neofita avrà la possibilità di divertirsi, in quanto i suoi colpi non troveranno sfide “eroiche” da superare. Questa buca, migliore della precedente, normalmente può essere definita “strategica”, ma non voglio usare troppo questo termine che, pur essendo appropriato, non contiene e non definisce in maniera evidente quale “tipo” di strategia l’architetto intende applicare. Raccomando a chi legge di considerare questo schema solo come uno dei tanti esempi possibili. L’architettura del golf e la topografia dei siti sono talmente varie che lo stesso concetto può essere declinato in migliaia di modi diversi. I lettori sono sicuramente esperti di golf, e qualcuno forse troverà le mie considerazioni un pochino scontate, ma vorrei ugualmente ripassare insieme a voi alcuni concetti basilari. Il golf si basa sulla sfida, come quasi tutti gli sport e i giochi. Sfida tra i giocatori, e sfida tra giocatori e percorso. Dove sta il divertimento? Credo che il divertimento stia proprio nello stimolo ad analizzare le situazioni, a superare la sfida che la natura e l’architettura ti prospettano, con la soddisfazione che provoca la riuscita. Se un piccolo errore, però, viene punito troppo severamente o se al principiante non si offre una gradevole landing area dove far atterrare la sua pallina, al posto del divertimento ci sarà la frustrazione. Alcuni giocatori rallenteranno il gioco, altri emigreranno verso altri circoli, altri ancora smetteranno del tutto. Tutti i giocatori si “misurano” e si confrontano virtualmente con i grandi campioni, di cui magari conoscono “vita, morte e miracoli”, ma il bilancio di un percorso di golf si basa sulle entrate che derivano dalla frequenza di tutti i giocatori, anche e soprattutto (credetemi….) quelli con handicap medio o alto.

Nella figura 1 viene illustrato l’esempio di una buca Par 4 di media lunghezza, banalissima per un bravo giocatore e frustrante per un neofita. Gli ostacoli sono posizionati in modo tale da mettere in difficoltà e dare fastidio ai principianti, mentre gli stessi ostacoli sono insignificanti per un bravo giocatore. Questa buca rappresenta, a mio avviso, un errore, una buca mal progettata.

LA FACILITA’ DI MANUTENZIONE Le buche devono essere facilmente gestibili in modo meccanizzato, e ciò influenza molto il costo di manutenzione. Il percorso deve essere progettato e costruito così da essere tenuto in buone condizioni senza costi elevati. L’architetto non deve realizzare passaggi o situazioni con pendenze o larghezze incompatibili con le macchine per il taglio e la ma-

I ROUGH TENUTI “ALTI”, O NO Su questo argomento si sono spese le considerazioni più varie. Io ho parlato con molte persone, addetti ai lavori, golfisti, professionisti e manager, e credo che i rough tenuti alti piacciano di fatto solo ai fotografi! Forse alcuni bravi giocatori possono anche un po’ gongolare del loro status, guardandone altri meno bravi vagare nel fieno alto alla ricerca delle loro palline. Ma di sicuro questo non è nell’interesse di chi gestisce il percorso, neppure è favorevole al bilancio di gestione. Parlo evidentemente dei rough che fiancheggiano i fairway o che possono entrare in qualche modo in gioco. Siamo di nuovo alla considerazione già esposta in precedenza. Il giocatore esperto, il “basso di handicap” normalmente “sta in pista” e procede sereno ammirando l’effetto “pittorico” dei rough tenuti alti, nei colori meravigliosi che le varie stagioni offrono alla sua vista. Mentre il neofita o il “medio handicap” ci finisce dentro 4 o 5 volte al giro (se gli va bene), perde un po’ di palline (e perdere le palline non piace a nessuno….) ma oltre a ciò, fatto ben più sgradevole per tutti quanti, rallenta il gioco. Insomma, rallenta il gioco della sua squadra, e anche delle squadre che seguono, creando disagio, umiliazione visibile, perdita del valore delle palline e, alla fine, il risultato è che il circolo venderà meno green fee a causa del gioco più lento, e, (mi ripeto….) alcuni giocatori preferiranno giocare altrove e taluni addirittura smetteranno di giocare. Occorre anche tenere presente che non sono i rough alti a mettere in difficoltà i giocatori esperti, che con la loro tecnica sono in grado di affrontare qualsiasi difficoltà. Anche in questo caso una buona soluzione architettonica, con la posizione di ostacoli naturali e corsi d’acqua in maniera strategica, può sfidare i “bassi di handicap”, senza punire inutilmente chi sta imparando, o chi gioca serenamente e vuole divertirsi, anche se il suo handicap è un pochino alto. E il bilancio di gestione ne trarrà sicuramente un buon giovamento”. Architetto Giorgio Ferraris


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Tra le sue grandi passioni golf e lavoro vanno a braccetto Spiccano tra i suoi progetti realizzati La Margherita, Cavaglià, Barialto, Druento e Saluzzo c’è differenza tra quelli gestiti da imprenditori e quelli invece gestiti da soci: sono due mondi a sé. L’attitudine alla progettazione e alla manutenzione sono diverse, la gestione è diversa. Prima di progettare un campo di golf, è fondamentale distinguere a che scopo disegno il percorso: se devo giocarci l’Open d’Italia lo farò in un determinato modo, molto difficile e fotogenico, altrimenti in maniera differente. Il dogma della progettazione dei campi di golf è la distinzione delle buche in 3 categorie: buche eroiche, punitive e strategiche. Da prediligere sempre è la buca strategica, perché consente ad un giocatore di qualsiasi categoria di fare un percorso adeguato alle sue capacità. L’ostacolo frontale è da usare poche volte e il campo deve accogliere sempre il gioco del principiante, che deve andare a casa contento, finito di giocare e poi ritornare sul campo, soprattutto per quei golf club che guadagnano sui green fee e che hanno lo scopo di far avvicinare sempre più persone al golf e di farle giocare; altrimenti la gente si stufa. Un esempio: se faccio un lungo PAR 4 devo fare in modo che un principiante lo giochi PAR 5. La buca eroica è invece solo per giocatori bravi, che sanno di esserlo ed a cui piace far notare le proprie imprese golfistiche: una buca su un’isola, per fare un esempio, non è per tutti! Infine, la buca punitiva non è drammatica come quella eroica, ma crea situazioni in cui una piccola svista fa perdere tanti colpi: per esempio, un fairway stretto è punitivo, così come un ostacolo d’acqua posto molto vicino al green”. Di carne al fuoco ne è stata messa tanta, ma quello che più emerge dalle parole dell’architetto torinese è la grande passione per il golf e per il suo lavoro. Spesso, nella vita di Giorgio Ferraris, queste sue passioni coincidono e sono sinonimo di soddisfazioni e arricchimento personale. Per dirla con Gustave Flaubert “in fin dei conti il lavoro è ancora il modo migliore di far passare la vita”.

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l primo incontro con l’architetto Giorgio Ferraris avviene lo scorso mese di maggio al Golf Druento. Intento a seguire i lavori di due delle tre nuove buche del percorso da lui progettate, da subito questo stimato professionista colpisce per la professionalità e la disponibilità. Ci si dà così appuntamento qualche mese dopo nel suo studio torinese: è settembre e piove a dirotto, ma la voglia di parlare di golf è tanta! Doveroso partire in questo bel viaggio nel mondo dei green dall’inizio: “Prima di sposarmi, il mio sport era il deltaplano. Una disciplina estrema, nella quale mi sono tolto grandissime soddisfazioni, come la conquista del titolo di campione italiano nel 1976 e ottimi risultati in importanti gare internazionali. Dopo il matrimonio, ho deciso di cambiare e di dedicarmi ad uno sport da poter continuare a praticare nel tempo: il golf è stata così una scelta inevitabile! Ho iniziato così a giocare al Golf Club Stupinigi, come tutti i torinesi”. A 64 anni d’età, Ferraris racconta con trasporto e con una luce intensa negli occhi quel periodo: “Mi ero laureato da poco e uno dei miei primi clienti è stato il professor Luciano Roccia, per il quale stavo progettando un ampliamento per la sua cascina di Carmagnola e un alloggio a Torino. Insieme a Piero Cora, decidono di fare un campo da golf e mi coinvolgono in quest’idea: nasce così negli anni Ottanta il Golf Club La Margherita. Le prime 9 buche portano la firma di Marco Croze, mentre io ho disegnato, progettato e seguito i lavori delle seconde 9 buche e della club house. La mia storia di architetto di campi di golf prende avvio da qui e mi porterà negli anni a seguire i progetti di Cavaglià, Barialto, Druento e Saluzzo, di cui vado molto orgoglioso”. Nei suoi primi anni nell’universo golfistico l’architetto torinese incontra Donato Di Ponziano, uno dei professionisti di golf italiani più rappresentativi e conosciuti al mondo, che gli presenta l’architetto americano William Amick, presidente dell’American Society of Golf Course Architects: nasce una bellissima e interessante amicizia, sfociata in collaborazioni e progetti in Italia,

Europa e Stati Uniti d’America. E’ proprio negli States che Ferraris affina la sua professionalità, prendendo parte ad un corso di progettazione di campi di golf organizzato dalla PGA Tour, l’organizzazione che cura i principali tour professionistici di golf negli Usa, in cui come compagno di banco si trova Tom Watson, uno dei migliori giocatori al mondo negli anni Settanta e Ottanta: “In America prima nasce il golf e poi la club house, mentre da noi in Italia abbiamo la club house e poi dobbiamo progettare il campo di golf attorno, perché per la nostra cultura l’edificio storico ha un valore. Quando io ho iniziato a fare i percorsi di golf, nascevano campi economici con progetti assurdi e campi d’èlite avvalendosi dei migliori progettisti di fama internazionale. Mancava la terza via: un campo di golf a costo intermedio e ben disegnato. Ed è a questo ramo che mi sono dedicato, progettando campi sicuri e allo stesso tempo sostenibili, trovando le soluzioni migliori adeguate al budget e alle condizioni topografiche e geografiche. E’ stata questa la mia prima importante sfida, seguita da quella in campo ecologico: il golf nasce sì sul tappeto erboso, ma la perfezione di questo non va perseguita se a farne le spese è la natura. Un campo deve essere sì bello, ma anche e soprattutto rispettoso della natura, non invasivo ed ecologicamente impeccabile”. Ferraris, uno dei soci fondatori dell’Associazione Italiana Architetti di Campi di Golf (AIACG), fa una digressione sulla terminologia progettuale, a lui molto cara: “Mi sono sempre scontrato con chi inserisce nei percorsi buche punitive, nelle quali un piccolo errore di gioco può compromettere l’intera gara. I miei campi cercano sempre di essere onesti: l’ostacolo deve essere in vista Il giocatore deve prevedere dove andrà la sua pallina. Non bisogna frustrare il principiante: mettere un ostacolo d’acqua trasversale a 140 o 170 metri dal tee di partenza è un errore clamoroso! Così si fa morire il principiante, golfisticamente parlando. Il campo di golf deve essere per i principianti innanzi tutto e sfidare i giocatori bravi. I percorsi di golf sembrano quasi tutti uguali, ma


14 Ottobre 2019

vivigolf news

Tutti i circoli del Piemonte dove poter giocare a golf Il movimento golfistico regionale esprime tante realtà di altissimo livello da scoprire Golf Pinerolo Campo Pratica Strada Pascaretto, 7 10060 Riva di Pinerolo

ALESSANDRIA A.S.D. Golf Club Acqui Terme 9 buche Parco 1, Parco Nazioni Unite 1 15011 Acqui Terme

Golf Pragelato 9 buche Via Rohrbach 5 - Fraz Plan 10060 Pragelato

Golf Club La Fermata Campo Pratica Via Bolla, 2 15100 Spinetta Marengo Golf Club La Serra 9 buche Via Astigliano, 42 15048 Valenza Golf Club Margara 36 buche Via Tenuta Margara, 7 15043 Fubine Golf Club Monferrato 9 buche Strada Vialarda, 3/F Regione Torcello 15033 Casale Monferrato Golf Club Valcurone 18 buche SP. 108 Via Carona 1/a 15050 Momperone Golf Club Villa Carolina 36 buche Loc. Villa Carolina, 32 15060 Capriata d’Orba Golf Colline Del Gavi 18 buche Strada Provinciale n. 2 15060 Tassarolo Serravalle Golf Club 9 buche Via Monterotondo, 58 15069 Serravalle Scrivia

ASTI Golf Club Città di Asti 9 buche Recinto San Rocco, 5 14100 Asti Golf Feudo Di Asti 18 buche Strada Mombarone, 160 14100 Asti

I Ciliegi Golf Club 9 buche Strada Valle Sauglio, 130 10020 Pecetto Torinese Golf Club Cavaglia’ 18 buche Via Santhia’, 75 13881 Cavaglia’

Miki Golf Garessio Campo Pratica Fraz. Trappa - Loc.Battirava 12070 Garessio

Golf Club Colonnetti Campo Pratica Via Modesto Panetti 30 10127 Torino

Golf Club Cerrione - Il Mulino 9 buche Via Libertà 37 13882 Cerrione

Prato Nevoso Campo Pratica Via Corona Boreale, 1 12083 Prato Nevoso

Golf Club Grugliasco Campo Pratica Strada Del Gerbido 97 10095 Grugliasco

Golf Club Cossato 9 buche Via Mino, 46 13836 Cossato

The Link Golf Alba Campo Pratica Via San Rocco, regione Sardegna Alba

Golf Club Ivrea Campo Pratica Via dei Cappuccini - Reg. Campasso 10015 Ivrea

Golf Ponte Cervo Campo Pratica Via Bora snc 13900 Biella Chiavazza

Torre Dei Ronchi Golf Club 9 buche Via Pollino 42 - Fraz. Ronchi 12100 Cuneo

Golf Club La Margherita 18 buche Strada Pralormo, 29 10022 Carmagnola

Tenuta Castello Golf Club Cerrione Campo Pratica Via Libertà, 34 13882 Cerrione

NOVARA

Golf Club Le Fronde 18 buche Via Sant’Agostino, 68 10051 Avigliana

CUNEO Golf Club Boves 18 buche Via degli Angeli 3 Fraz. Mellana 12012 Boves Golf Club Cherasco 18 buche Via Fraschetta, 8 12062 Cherasco Golf Club Limone Campo Pratica Frazione San Bernardo Tetto Paris, 9 12015 Limone Piemonte

Arona Golf Club 9 buche Via in Pre 28040 Borgoticino Bogogno Golf Resort 36 buche Via Sant’Isidoro, 1 28010 Bogogno Castelconturbia Golf Club 27 buche Via Castelconturbia, 10 28010 Agrate Conturbia

TORINO Circolo Golf Torino - La Mandria 36 buche Via Agnelli, 40 10070 Fiano Torinese

BIELLA

Golf Club Saluzzo 9 buche Via Morra 8 Bis 12030 Castellar

Golf Club Castiglione Le Fragole Campo Pratica Via Mezzaluna Zona Goretti 10099 San Mauro Torinese

Golf Club Biella Le Betulle 18 buche Regione Valcarrozza 2 13887 Magnano Biellese

Golf Club Savigliano Campo Pratica Strada Solerette 11 12038 Savigliano

Golf Club Claviere 9 buche Corso Novara, 59 10154 Torino

Golf Club Pian del Colle Campo Pratica Loc. Pian del Colle 10052 Bardonecchia

I Girasoli Golf Club 18 buche Strada Pralormo, 315 10022 Carmagnola La Mandria Golf Druento Campo Pratica Via Alcide de Gasperi snc 10040 Druento Moncalieri Golf Club 9 buche Strada Vallere, 20 10024 Moncalieri Royal Park Golf & Country Club 36 buche Rotta Cerbiatta 24 10070 Fiano Torinese Sestrieres Golf Club 18 buche Piazza Agnelli, 4 10058 Sestriere

VERBANO-CUSIO-OSSOLA Golf Club Alpino Di Stresa 9 buche Viale Golf Panorama, 48 28839 Vezzo

Golf Club S.Giovanni Dei Boschi 9 buche Strada Piane 6 10010 Torre Canavese

Golf Club Des Iles Borromees 18 buche Loc. Motta Rossa 28833 Brovello Carpugnino

Golf Club Settimo Campo Pratica Strada della Cebrosa, 166 10036 Settimo Torinese

Golf Continental Verbania 18 buche S.S. 34 del Lago Maggiore 28924 Verbania Fondotoce

Golf Club Stupinigi 9 buche C.so Unione Sovietica, 506/A 10135 Torino

Golf Premeno 9 buche Via alla Pineta, 1 28818 Premeno

Golf Druento Cascina I Merli 9 buche Strada della Barra 21 10040 Druento

Golf Santa Maria Maggiore 9 buche Via Belcastro 3 28857 Santa Maria Maggiore

Golf Le Primule 9 buche Str. Provinciale 90 di Rondissone 10035 Mazze’

Golf Z’Makana Campo Pratica Via di Chiesa Vecchia 28876 Macugnaga


Ottobre 2019

vivigolf

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news

Aria di festa al Golf Rapallo per il Circuito Saranno Famosi Grande allegria e tanto Fair Play per tutti i bambini protagonisti nell’atto conclusivo

A

l Golf Rapallo tanta voglia di divertirsi e festeggiare insieme sotto il sole per la Finale del Circuito Saranno Famosi 2019, in programma sabato 5 ottobre. Grande allegria e FairPlay per questi fantastici bambini che portano a termine una stagione che li ha visti da una parte competere in campo e crescere sportivamente, ma soprattutto ritrovarsi a ogni tappa e creare tante nuove amicizie! Al termine della giornata è arrivato il momento dei saluti e insieme alla premiazione della gara si sono assegnati i titoli finali in base al Ranking Saranno Famosi. Federico Tadini del Golf Club des Iles Borromées e Clelia Magda Ferrari del Golf Club Castelconturbia vincono il circuito individuale. È ancora il GC des Iles Borromées come squadra ad aggiudicarsi per il quinto anno consecutivo il Challenge Saranno Famosi 2019 grazie ai punteggi combinati messi al sicuro dallo stesso Tadini, da Federico Strini e Sofia Terzoli.

Dalle montagne al mare I circoli di Valle d’Aosta e Liguria in Zona 1 insieme a quelli piemontesi LIGURIA AITG Campo Pratica Via Nino Bixio, 22d/7 16043 Chiavari Golf Club Albisola 9 buche Via R. Poggi SNC, Località Carpineto 17011 Albisola Superiore Golf Arenzano 9 buche Piazza del Golf, 3 16011 Arenzano Golf Club Castellaro 9 buche Strada per i piani, 1 18011 Castellaro Golf Club Cinque Laghi Campo Pratica Via Fondamento, 6 19038 Sarzana Cus Genova Campo Pratica Via degli Anemoni, 11, Quarto Alto 16148 Genova Garden Golf

Campo Pratica Via Jenner 40 16146 Genova Garlenda Golf 18 buche Via del Golf, 7 17033 Garlenda Golf Marigola 9 buche Via Biaggini, 5 19032 Lerici Golf Rapallo 18 buche Via Mameli, 377 16035 Rapallo Golf Sanremo Ulivi 18 buche Strada Campo Golf, 59 18038 Sanremo Sant’Anna Golf 18 buche Via Bellavista, 1, Località Lerca 16016 Cogoleto

VALLE D’AOSTA Golf Aosta 9 buche

Le Finali dell’Attività Giovanili della Zona 1 al GC Villa Carolina

Frazione Arsanieres 11010 Gignod Golf Cervino’ 18 buche Via Circonvallazione, 18 11028 Valtournanche Golf Courmayeur 9 buche Casella Postale 77 11013 Courmayeur Golf Gressoney 9 buche Via Villa Margherita, 1 11025 Gressoney Saint Jean Golf Les Iles 9 buche Frazione Les Iles 11020 Brissogne Golf Club Val D’Ayas Campo Pratica Località Villy Frazione Champoluc 11020 Ayas Valle d’Aosta Golf Campo Pratica Località Teppe, Villaggio Clou, 29 11020 Quart

S

i sono giocate le Finali dell’Attività Giovanile della Zona 1 al Golf Club Villa Carolina nei giorni di sabato 28 e domenica 29 settembre. Due splendide giornate di sole e la squisita ospitalità del Circolo Villa Carolina hanno contribuito all’ottima riuscita della manifestazione. Nella categoria Under 16 maschile un agguerrito match che è terminato alla buca numero 25 ha visto vincitore Edoardo John Gallazzi su Alessandro Boffito. Anche nella categoria Under 16 femminile è stato necessario proseguire con un playoff tra Nicoletta Verticale e Ginevra Capo; quest’ultima ha vinto alla buca 19. Edoardo Tadini ha vinto la categoria Under 14 maschile sul compagno di circolo Luca Lunardon con un punteggio di 5/3; in campo femminile, Maria Paola Simeon è risultata vincitrice con un punteggio di 2/1 su Camilla Terzoli. Infine nella categoria dei più giovani, gli Under 12, Federico Tadini ha vinto alla 18 con Bruno Frontero in un match che è stato molto equilibrato per tutte le 18 buche. Nella categoria femminile, infine, successo di Matilde Gullaci per 6/4 su Sofia Terzoli.


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