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19 dicembre 2014 COMUNICATO STAMPA Edilizia e Impiantistica Tutti compatti per la ripresa del settore costruzioni: CNA e sindacati firmano una intesa per il rilancio del settore e la salvaguardia dei posti di lavoro Le richieste agli enti pubblici: più opportunità per le aziende del territorio nelle gare “Senza ripresa non c’è occupazione. Senza occupazione non c’è speranza”. Ha affermato in modo netto il presidente CNA Andrea Zavanella nell’illustrare l’intesa con i maggiori sindacati a livello provinciale. “Noi vogliamo invertire questa spirale lanciando un segnale alle istituzioni che è ora di cambiare passo e di avere la giusta di attenzione verso il mondo delle costruzioni e dell’edilizia a partire da appalti, burocrazia e legalità”. Nel pomeriggio di venerdì 19 dicembre nella sede della CNA provinciale è stato firmato il memorandum di intesa fra la stessa CNA in rappresentanza delle imprese dei comparti edilizia e impianti in particolare, ma non solo e i sindacati dei lavoratori CGIL, CISL, e UIL. Al di là delle polemiche anche di questi giorni sugli ultimi provvedimenti legislativi e delle oggettive diversità dei rispettivi compiti istituzionali, CNA e i Sindacati cercano di avviare una azione che favorendo la ripresa del settore possa determinare una ripresa dell’occupazione e la tenuta del mercato interno. “Anche a livello locale si può fare qualcosa- hanno aggiunto Barbara Vannini Presidente CNA Costruzioni e Marco Ammannati Presidente CNA Installazione Impianti - e la drammaticità della situazione ci impone di tentare comunque ogni iniziativa. Con la manifestazione del 3 aprile abbiamo dato la prima scossa e cominciato a vedere una atteggiamento più positivo degli interlocutori istituzionali verso le nostre richieste. Crediamo che con il passaggio formalizzato oggi che testimonia la sintonia con i sindacati su alcune questioni di fondo, si possano compiere ulteriori passi nella direzione da noi auspicata: valorizzazione delle competenze e professionalità delle aziende da noi rappresentate e delle loro maestranze e massimizzazione delle risorse pubbliche per appalti e investimenti verso le imprese sane del nostro territorio”. Gianfranco Francese segretario Cgil è intervenuto per primo spiegando che la firma di oggi è frutto di un percorso condiviso a partire dalla collaborazione negli enti bilaterali. Anche le piccole imprese del comparto costruzioni e impianti, che finora hanno retto meglio di altri alla crisi stanno pesantemente risentendo della difficile situazione. C’è bisogno di una svolta per tutelare un patrimonio di lavoro e di professionalità di cui il nostro territorio non può fare a meno”. Toni simili anche per Campera della CISL (in sostituzione del segretario Gianluca Federici) che ha sottolineato come più che di crisi sia ormai necessario a parlare di trasformazione della società e confida nei risultati che questo nuova intesa produca rapidamente risultati. Anche Renzo Rossi ribadisce che il primo intento della UIL è “la tenuta dell’occupazione: questo è il nostro primo impegno”. Gabriele Gerini sempre della UIL ha rincarato la dose sulle “cattive politiche di gestione e di indirizzo degli appalti pubblici che troppo spesso privilegiano soggetti extra territoriali e penalizzano le imprese locali. Su questo si può fare molti di più e molto meglio nel pieno rispetto della legalità”.
Hanno partecipato e firmato l’intesa: CNA Confederazione Nazionale dell’Artigianato e della piccola e media impresa Pisa, nella persona del Presidente ANDREA ZAVANELLA; Unione Costruzioni/CNA Pisa, nella persona della Presidente BARBARA VANNINI; Unione Installazione Impianti/CNA Pisa, nella persona del Presidente MARCO AMMANNATI; CGIL Pisa, nella persona del Segretario Generale GIANFRANCO FRANCESE; FILLEA/CGIL – Pisa, nella persona del Segretario RICCARDO CAPPELLINI; CISL Pisa, nella persona del Segretario Generale GIANLUCA FEDERICI (sostituto da Campera); FILCA/CISL Pisa, nella persona del Segretario ROBERTO SEGHETTI; UIL Pisa, nella persona del Segretario Generale RENZO ROSSI; FENEAL/UIL Pisa, nella persona del Segretario GABRIELE GERINI Di seguito il testo integrale del memorandum di Intesa sottoscritto oggi 19-12-2014.
MEMORANDUM DI INTESA LE PARTI, Facendo seguito agli incontri svoltisi in data 25.07.2014 e 02.10.2014 nei quali i sottoscrittori del presente Memorandum si sono confrontati in merito alla difficilissima situazione in cui versano anche le aziende artigiane e non solo dei settori delle Costruzioni e Impiantistica e sulle gravissime conseguenze che ciò rischia di produrre sul piano sociale ed occupazionale. Alla luce della citata situazione, perdurante oramai da diversi anni a seguito della grave crisi finanziaria ed economica che ha coinvolto pesantemente il ns. Paese ed il nostro territorio sin dal 2008, che rischia di produrre effetti devastanti sul piano della tenuta delle imprese mettendo così a rischio grave il patrimonio più importante delle stesse, rappresentato dal “capitale umano”, fatto di maestranze competenti e professionali e di rapporti personali che spesso vanno ben oltre il semplice rapporto datore di lavoro/dipendente, CNA – CGIL – CISL – UIL, DECIDONO DI SOTTOSCRIVERE IL PRESENTE MEMORANDUM condividendo: • Le analisi e gli studi prodotti sulla situazione economico-occupazionale dei settori Costruzioni/Impianti ed in particolare quanto contenuto nel “Rapporto Congiunturale consuntivo 2013 TREND” per la Provincia di Pisa, allegato al presente Memorandum. Concordando: • Sulla necessità di sviluppare una azione congiunta, nel rispetto dei diversi ruoli, per salvaguardare e tutelare le imprese e i lavoratori dei settori Costruzioni/Impianti coinvolti in questa difficilissima congiuntura economica. • Sulla importanza che in questa fase di mercato assolutamente stagnante, rivestono le opportunità, ancorché esigue, prodotte dal sistema pubblico in
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termini di appalti per lavori/servizi/forniture e individuano la necessità per le piccole imprese artigiane e non solo, di poter accedere a queste opportunità, purché in possesso di tutti i requisiti tecnico-professionali, per effetto di scelte procedurali e formali nelle gare pubbliche che altrimenti rischierebbero di penalizzare le piccole imprese. Sulla necessità di sensibilizzare gli Enti Pubblici appaltanti affinché accolgano, soprattutto dal punto di vista tecnico-procedurale, le istanze di massimizzazione delle ricadute occupazionali ed economiche della committenza pubblica tramite trasparente adozione di norme e procedure che permettano ANCHE alle aziende locali di “mettersi in gioco” e “competere alla pari”, valorizzando così al meglio le competenze, la serietà e la prossimità delle imprese locali in ambito di affidamento di lavori pubblici, manutenzioni, servizi e simili anche in forma di “Global Service”. Sul rifiuto da parte del sistema delle imprese locali di ogni forma di privilegio o vantaggio per loro stesse, da parte della committenza pubblica, limitandosi a richiedere una sostanziale parità di trattamento nei limiti di ciò che è ammesso dalle vigenti norme. In sostanza si richiede l’utilizzo trasparente delle procedure previste dalla Legge (codice appalti) con particolare riferimento alle metodologie di selezione delle aziende privilegiando gare ad invito, utilizzando tutte le semplificazioni previste per le gare sotto soglia, evitando quanto più possibile le gare al massimo ribasso a favore del meccanismo dell’offerta economicamente più vantaggiosa, consentendo, in caso di Global Service, l’accesso alle gare anche alle forme aggregative fra pmi locali artigiane e non. Sulla inderogabile necessità che le imprese artigiane e non dei settori Costruzioni/Impianti, confermino anche in questa difficile fase l’integrale rispetto dei principi di Legalità, Etica, Sicurezza, e rispetto dei Contratti di Lavoro e della loro prioritaria finalizzazione alla creazione di buona e stabile occupazione. Sulla necessità di mantenere costantemente e lealmente aperti i canali di comunicazione tra il mondo dell’impresa e le loro organizzazioni di categoria, la CNA in questo caso, ed il mondo del lavoro rappresentato dai Sindacati CGIL CISL UIL firmatari di questo Memorandum. Un corretto e costante scambio di informazioni e comunicazioni tra imprese e Sindacati è non solo doveroso, ma necessario per evitare tensioni e difficoltà soprattutto in funzione del comune interesse a traguardare questa difficile congiuntura nel miglior modo possibile tutelando impresa e lavoratori. IMPEGNANDOSI:
• Ad attivarsi per promuovere nelle sedi istituzionali competenti tutte le azioni e le sollecitazioni utili ed opportune per il conseguimento degli obiettivi sopra concordati.