La storia dei bacini ceramici

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COMUNE DI PISA UFFICIO STAMPA

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~ Palazzo Gambacorti - Piazza XX Settembre

I BACINI ( La storia) Origine e datazione dei bacini I numerosi bacini attualmente conservati presso il Museo di San Matteo facevano parte originariamente della decorazione esterna di una serie di chiese medievali urbane e del territorio Da esse sono stati rimossi per ragioni conservative ad opera della Soprintendenza ai Beni A A A S di Pisa tra gli anni Settanta e Ottanta e nella maggior parte dei casi sostituiti con copie Tali recipienti ornavano le parti alte delle murature in pietra o in laterizio ed erano solitamente inseriti in stretta connessione con i coronamenti ad archetti In alcuni edifici però in particolare in quelli in laterizio essi erano distribuiti sulle pareti senza precisi rapporti con gli elementi architettonici L impiego di ceramiche riccamente ornate e a vari colori sulle murature aveva senza dubbio lo scopo di creare particolari effetti cromatici ma non era questa la funzione primaria per la quale tali oggetti erano stati fabbricati Almeno fino ad una certa epoca infatti per la decorazione delle chiese pisane furono utilizzati manufatti con rivestimenti vetrificati di uso domestico creati per la mensa o in genere per la casa Recenti ritrovamenti archeologici testimoniano tra l altro che tali oggetti erano comunemente in uso anche a Pisa Si trattava per lo più comunque di ceramiche islamiche e pertanto in qualche modo "esotiche" che i mercanti pisani o islamici avevano acquistato nei più importanti mercati del Mediterraneo Tuttavia non vi furono probabilmente solo ragioni di ordine estetico che portarono a un simile impiego di tali ceramiche; non è da sottovalutare ad esempio il fatto che esse costituissero materiali già pronti per essere utilizzati oltre che resistenti agli agenti atmosferici e che per la loro collocazione non fossero necessarie maestranze specializzate A partire da un determinata epoca inoltre in concomitanza con l inizio della produzione a Pisa di ceramiche con rivestimenti vetrificati accanto a recipienti di importazione furono impiegati anche bacini fabbricati localmente e quindi più facilmente disponibili Non è escluso che tale disponibilità abbia consentito di operare delle scelte mirate per schemi decorativi prefissati Gli edifici decorati con bacini Nonostante questo tipo di ornamentazione architettonica si ritrovi anche in edifici medievali di altri luoghi della Toscana e di altre regioni italiane e straniere (ad esempio sono decorate con bacini quelle chiese della Sardegna e della Corsica che presentano caratteri architettonici di ascendenza pisana) Pisa è senza dubbio il centro in cui sono conservati il maggior numero di edifici così decorati e di bacini Le strutture della città e dell attuale territorio comunale su cui sono ancora visibili le cavità destinate ad ospitare i bacini sono 26 e coprono un arco cronologico che va dall ultimo quarto del X agli inizi del XV secolo; gli esemplari rimasti invece sono 631 Ad essi vanno aggiunti tuttavia altri 37 esemplari ora dispersi ma documentati da vecchie foto e da disegni per cui il numero complessivo dei bacini identificabili sale così a 668 Tale numero rappresenta circa un terzo dei bacini originariamente presenti nei 26 edifici I luoghi di produzione dei bacini Per quanto riguarda le aree di provenienza delle ceramiche esse variano a seconda dei periodi La maggior parte dei bacini databili tra l ultimo quarto del X e gli inizi del XIII secolo proviene da paesi islamici del Mediterraneo occidentale mentre tra quelli prodotti tra la prima metà del XIII e il primo quarto del XIV secolo prevalgono gli esemplari fabbricati in Liguria e a Pisa I luoghi di produzione dei bacini: ultimo quarto del X - fine dell XI secolo Gli edifici più antichi con questo tipo di decorazione sono tre e risalgono all ultimo quarto del X - primo quarto dell XI secolo: San ZenoSan Piero a Grado e San Matteo Dei 73 bacini conservati pertinenti a tali chiese tutti di produzione islamica 8 (= 11%) sono egiziani mentre i rimanenti 65 (=89%) provengono da due grandi aree: Sicilia occidentale - Tunisia e Marocco - Spagna e Baleari All Comune di Pisa - via degli Uffizi,1 56100 Pisa – centralino: 050 910111 – fax: 050 500242 – partita IVA 00341620508


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