_'r rento apre la classifica nella dimensione affaL ri e lavoro, confermando le posizioni di vertice delle ultime edizioni dell'indagine. A seguire Bolzano, prima lo scorso anno, Bologna e Parma, rispettivamente 4a e 13a nel 2013. Destano un certo interesse anche i piazzamenti di Aosta al 5° posto e di Biella al 6°, con una scalata di 19 posizioni rispetto allo scorso anno. La situazione sul versante produttivo è in miglioramento, ma la ripresa non procede omogeneamente e peggiorano le prospettive occupazionali. Ciò nonostante, nella presente edizione dell'indagine sono 34 le province nelle posizioni di vertice, un dato leggermente migliore di quello (32) registrato lo scorso anno e pari a quello del 2010, segno che il sistema produttivo sta lentamente uscendo dalle secche della recessione. Tra le province nel gruppo 1, 10 appartengono al Nordovest, contro le 15 censite lo scorso anno, di cui 2 in Piemonte contro le 4 del 2013 (Biella e Cuneo); la provincia di Aosta in 5a posizione; 6 delle 12 province lombarde, contro le 9 dello scorso anno (nell'ordine Milano, Monza e della Brianza, Varese, Bergamo, Lecco e Mantova). Genova, conferma al 26° posto il piazzamento nel gruppo di testa ottenuto lo scorso anno. Si rafforza ulterior-
mente la presenza di province del Nordest nel gruppo di testa, 18 contro le 17 censite nel 2013, un dato che si avvicina alle 19 del 2010 e che indica un pieno processo di recupero. Tra le posizioni di testa figurano le due province del Trentino-Alto Adige e tutte le province del Veneto e del Friuli-Venezia Giulia. Si indebolisce leggermente la presenza dell'Emilia-Romagna, con 5 province censite nel gruppo di testa (nell'ordine Bologna, P a r m a, Modena, Forlì-Cesena e Reggio Emilia) contro le 6 nella passata edizione dell'indagine. Un segnale positivo proviene anche dall'ingresso di 6 province dell'Italia centrale nelle posizioni di testa, di cui 3 toscane (Siena, Firenze e Arezzo, rispettivamente in 11 a 12a e 30a posizione) e 3 delle Marche (PesaroUrbino, Fermo e Ancona, rispettivamente in 24 a, 31a e 33 a posizione). L'Italia centrale, come lo scorso anno, figura prevalentemente nel gruppo 2, dove sono presenti 12 delle 22 province della ripartizione territoriale. Nel gruppo 2 figurano 7 delle 10 province toscane, le 2 province umbre, 2 su 5 province marchigiane, una provincia laziale (Roma). Ciò malgrado, Roma non dà segni di particolare dinamismo: la Capitale cede tre posizioni e si attesta al 66° posto, confermando i risultati degli ultimi 10 anni. Le 43 posizioni ricomprese quest'anno nei gruppi 3 e 4 (erano 47 lo scorso anno) comprendono esclusivamente province dell'Italia centrale, meridionale e insulare. © Riproduzione riservata-
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