La congiuntura dell’artigianato in provincia di Pisa Anno 2013 – previsioni anno 2014 Pisa, 3 settembre 2014. Il consuntivo dell’anno 2013 ci riconsegna un quadro che, seppur lievemente migliore rispetto a quello del 2012, rimane alquanto complicato non solo per l’artigianato pisano ma anche per quello toscano. I dati relativi al 2013, infatti, continuano a rimanere in terreno negativo con Pisa in posizione relativamente peggiore rispetto alla Toscana nel manifatturiero (-8,2% vs. -6,6%) e nei servizi (-10,7% vs. -7,8%), per contro, migliore nell’edilizia (-9,3% vs. -12,7%). Le flessioni del fatturato registrate in questi ultimi anni sono alla base dell’ulteriore ridimensionamento degli organici aziendali e del numero di imprese che, in provincia di Pisa, ritoccano al ribasso il record negativo segnato lo scorso anno. Gli investimenti delle imprese manifatturiere e dei servizi della provincia di Pisa, pur all’interno di una prolungata crisi di liquidità e considerando le attese poco incoraggianti rispetto al futuro, provano a risalire mentre quelli nel settore edile restano al palo. Se da una prima analisi l’evoluzione del fatturato artigiano pisano del 2013 segna un leggero miglioramento rispetto a quella del 2012, è altrettanto vero che la situazione rimane drammatica. Se nel 2012 appena l’8% delle aziende artigiane manifatturiere avevano segnato un’aumento, nel 2013 questa percentuale sale al 10%. Purtuttavia rimane intorno al 55% la quota di imprese manifatturiere che registrano una caduta del proprio giro d’affari. Dopo il -10,5% segnato dal manifatturiero artigiano nel 2012, Pisa chiude il 2013 con un -8,2%. Per il settore edile, complice un mercato del mattone completamente fermo, la situazione rimane di fortissima difficoltà: dal 12,3% al -9,3%. Più complicata ancora la situazione nei servizi a carattere artigianale che, pur migliorando rispetto al 2012, segnano comunque una flessione: -10,7%. Pesa, anche in questo ultimo caso, l’estrema debolezza dell’attività di impresa (il 52% del fatturato dei servi artigiani proviene da altre imprese) e la contrazione della spesa delle famiglie (la quota di fatturato afferente alle famiglie tocca il 38%).
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Quadro di sintesi
Fatturato
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Redazione Alberto Susini