Battaglia di montecatini orazione del 29 8 2015

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RELAZIONE STORICA DEGLI “ AMICI DI PISA “ per i 7OO ANNI DALLA BATTAGLIA DI MONTECATINI ( 1315- 2015 ) Sindaco, Autorità, Generali del Gioco del Ponte, Componenti il Corteo Storico, Pisani radunati in questa Santa e memorabile Chiesa di San Giorgio al Tedesco, ASCOLTATE ! 700 anni fa i nostri Avi, nel pieno del Medioevo Italiano, vennero chiamati dalla Storia e dai costumi del tempo, a muover battaglia per respingere nuovi pericoli. La Repubblica Pisana, 700 anni fa, sbaragliò Firenze e la Lega Guelfa Nel 1315 infatti, due anni dopo la costituzione della Compagnia di Calci, era Capitano del popolo e Podestà di Pisa, Uguccione della Faggiola, già Governatore di Genova come Vicario Imperiale; uno dei più valorosi condottieri Ghibellini, temutissimo per il suo grande valore. Dopo varie fortunate imprese, Uguccione della Faggiola si ritrovò nominato come Capitano Supremo di Guerra per dieci lunghi anni, riuscendo ad ottenere una pace separata con Lucca, nemica di Pisa, il 25 Aprile 1314. Firenze, anche essa acerrima nemica dei Pisani e bramosa di primeggiare in Toscana si allarmò, ed in breve tempo riuscì a fare in modo che Lucca si ribellasse. Questo fatto indusse Uguccione della Faggiola ad occupare la città ribelle che per alcuni giorni fu saccheggiata specie ad opera dei Cavalieri Tedeschi al soldo di Pisa. Dopo questo fatto vennero intraprese ad opera dei Pisani varie iniziative e conquiste nei territori occupati dai Guelfi finché, a causa delle pressioni sempre più gravi agli interessi Guelfi esercitate da Uguccione della Faggiola, il Re di Napoli Roberto d'Angiò si decise ad inviare nuove truppe con al comando il fratello Filippo, principe di Taranto, in aiuto dei Fiorentini per cercare di frenare l'iniziativa di Uguccione della Faggiola e la conseguente espansione dei Pisani. Pisa e Uguccione della Faggiola non rimasero però inattivi, e rafforzarono il proprio esercito con le truppe degli alleati, i Visconti di Milano, Cangrande della Scala di Verona, Passerino Bonaccolsi di Mantova, Guidi Tarlati d'Arezzo e con altre truppe mercenarie, il 10 Agosto 1315 invase la Val di Nievole, forte di circa 30.000 fanti e 4.000 cavalieri attestandosi davanti a Montecatini. Di contro l'esercito Guelfo anche esso mossosi ad incontrare quello Ghibellino si attestò a Monsummano al comando di Filippo di Taranto forte di circa 36.000 uomini e 5.000 cavalieri. Siamo ancora incerti sul numero esatto dei componenti dei due eserciti; i diversi autori che hanno trattato l'argomento riportano cifre diverse; è accertato comunque che ambedue erano composti di oltre 30.000 uomini ciascuno e che quello dei Pisani, facenti parte della lega Ghibellina era inferiore per numero, di quello Guelfo con gli alleati Fiorentini. Filippo di Taranto fece la prima vera mossa strategica dopo diversi giorni di scaramucce muovendo con tutte le sue forze oltre Buggiano per tagliare i rifornimenti alle truppe di Uguccione della Faggiola che assediavano Montecatini. Il giorno dopo, le truppe Guelfe catturarono una colonna di rifornimenti uccidendo diversi fanti. Questo fatto fece rompere ogni indugio ad Uguccione della Faggiola, comandante delle truppe Ghibelline, il quale fece finta di ritirarsi dalla parte di Lucca togliendo l'assedio al castello di Montecatini e lasciandovi solo 200 soldati i quali vennero subito impegnati dalle truppe del Principe Filippo di Taranto che desiderava portare aiuto e viveri agli assediati.


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