PREMIO DONNE PER LA SOLIDARIETA’ 12 NOVEMBRE 2015 Intervento del Sindaco Marco Filippeschi Il premio Donne per la solidarietà è giunto alla sua XII edizione. È stato istituito dal Comune di Pisa per ricordare Paola Biocca, Paola Sarro e Laura Scotti, tre volontarie perite nel disastro aereo del 22 novembre 1999 mentre si recavano in Kosovo a svolgere la loro missione di volontarie. Non sono diminuiti, da allora, né l’attualità né il significato del volontariato, della solidarietà, dell’aiuto alle persone che ne hanno bisogno. Anzi, possiamo, semmai, dire il contrario. I conflitti si sono estesi e sono divenuti più aspri e stanno provocando il movimento di grandi masse di persone in cerca di scampo e di pace. C’è sempre più bisogno e urgenza di solidarietà. Il riferimento è a un quadro internazionale molto complesso, ma anche alle nostre comunità, dove il volontariato, l’attenzione e la cura degli altri, caratterizzano il nostro modo distare insieme, qualificano le nostre società. Il Premio si compone di due sezioni e segnala una situazione locale e una internazionale. Il premio che sottolinea l’impegno in ambito locale è andato ad Angela Gioia, medico oncologo, direttrice dell’Hospice di Pisa, una struttura divenuta esempio nazionale, dove si accompagnano, con dignità e dolcezza le persone alla fine della vita. Il curriculum di Angela Gioia ci parla di un medico con un vasta esperienza e altrettanto vasta preparazione, una persona di scienza che persegue un costante aggiornamento e che a sua volta aggiorna come docente e che condivide le sue esperienze e i suoi studi con un’ampia pubblicistica scientifica dando un grande contributo alla comunità medica.
Forse più importante ancora è quello che il curriculum non ci dice: la passione, civile e civica, di Angela Gioia, la sua vocazione per un mestiere così difficile e così importante. È stato scritto di lei qualche tempo fa: “Se è vero che il destino è scritto nel nome, Angela Gioia non poteva che dispensare solarità. Ha scelto di farlo per i pazienti che affrontano l'ultima fase della malattia oncologica , garantendo loro la massima professionalità e l'avanguardia delle terapie antidolore.” Ed è questa la sintesi del premio. Per Angela Gioia davvero la parola professione è da intendersi nel suo significato più ampio, sia come impegno lavorativo sia, appunto, come professione di una vocazione. Insieme con il premio ad Angela Gioia consegniamo la gratitudine di tutta a cittadinanza ad una Istituzione, parte importante del nostro sistema sanitario, e a tutti coloro che la animano. Toshiko Tanaka, a cui va il riconoscimento per la sezione internazionale del premio, è una raffinata artista ed è, soprattutto, una testimone di uno degli eventi più terribili nella storia recente dell’umanità: il bombardamento con ordigni nucleari delle città di Hroshima e Nagasaki. Per noi è una grande occasione averla qui nel 70° anniversario dei bombardamenti di Hiroshima e Nagasaki, una grande fortuna. Miracolosamente non è perita nel bombardamento, miracolosamente ha recuperato la salute. Colpisce, nella sua biografia, un dato. Per moltissimo tempo Toshiko Tanaka, pur impegnata per la pace e per il dialogo, non ha condiviso la sua esperienza di quel 6 agosto 1945, di cui non parlò nemmeno ai figli, per risparmiare loro la conoscenza di un qualcosa di così profondamente tragico. È piuttosto frequente nelle persone che sono state protagoniste o testimoni di eventi particolarmente drammatici e traumatici di non voler parlare della loro esperienza per pudore o di non poterne parlare nell’impossibilità di ricostruire con le parole eventi che, pur accaduti, sono sentiti come inconcepibili.
Toshiko Tanaka, ad un certo punto della sua vita, ha deciso invece che era importante far conoscere al modo il senso della sua esperienza, diventando cosĂŹ ambasciatrice di pace, di dialogo, di compassione. Noi siamo grati a Toshiko Tanaka, un simbolo di impegno collettivo ed individuale per la perpetuazione della memoria, per aver voluto essere testimone di una storia che dobbiamo raccontare a tutti e ai giovani in particolare, affinchĂŠ si custodisca e si rafforzi la considerazione della pace come uno dei valori piĂš importanti per cui non dobbiamo mai smettere di impegnarci.