Il tema è la crescita, una crescita di qualità che stabilizzi e incrementi l’occupazione, attraendo investimenti e innovazione Ci sono segnali positivi di ripresa, serve un nuovo passo Una città, un territorio, possono creare precondizioni utili e dimostrare dinamismo progettuale E’ l’idea di un’Europa delle città Non solo delle metropoli: c’è di più, se si fa sistema Pisa l’ha fatto negli ultimi venti anni: con prevalenza d’investimenti privati, quando il ciclo economico è stato alto; con prevalenza d’investimenti pubblici, quando è esplosa la crisi economica Questa iniziativa vuole essere un momento di presentazione e condivisione e di confronto. E anche di rendiconto Presentazione e condivisione dei progetti strategici, non di tutti, di una parte su temi di governo importanti (il 29 settembre faremo il secondo evento e in mezzo lavoreremo in Gruppi) Confronto sulle prospettive della città e dell’Area Pisana – la città di 200mila abitanti –, in una visione non semplificata Area pisana come ambito di programmazione e di gestione, con un disegno unitario (Piano strutturale d’area) Con una geometria variabile: Pontedera, Santa Croce: integrazione con distretti e 1
sistemi economici locali – meccanica; cuoio e pelli; farmaceutica pisana; nautica pisana (in ripresa) –; promozione dell’innovazione e digitalizzazione delle attività produttive, Industria 4.0 non si affrontano in una sola città Pisa e l’Area pisana come hub dell’area costiera, per i grandi servizi metropolitani: dati chiarissimi dalle analisi (sviluppiamo un’intesa fra le quattro province) Pisa come nodo di un sistema metropolitano che unisce l’area costiera alla Toscana centrale, a Firenze, lungo l’Arno. Non una città isolata, come qualcuno la vorrebbe Dunque progetti in comune, visione regionale e connessioni: non solo fra i due aeroporti, ma con l’alta velocità (corridoio tirrenico) Gli studi dell’Irpet e della Scuola Sant’Anna convergono e incoraggiano Rendiconto : se i progetti sono strategici hanno una lunga gittata e vanno gestiti in continuità, per questo abbiamo fatto il punto sulle schede del 2007 (quando fu presentato il Piano strategico dell’Area pisana, fatto a partire dai progetti di Pisa) [poi fra qualche giorno presentiamo il rendiconto di quattro anni di attuazione del Programma di mandato (un atto di trasparenza e che dà il senso della mole del lavoro 2
svolto e di un impegno aderente agli impegni presi con i cittadini)] Sempre più dobbiamo avere una visione, una progettualità Vuol dire non vivere alla giornata Avere una strategia Avere progetti pronti per intercettare investimenti privati, privato-sociali e pubblici (fondi europei, in particolare) Pisa è stata una città record per capacità di attrazione dei fondi europei (52 milioni solo per Piuss, People mover e Piu-I Passi) Circa 80 milioni d’interventi per l’edilizia sociale Avevamo i progetti, la Regione e poi l’Unione Europea hanno premiato la nostra strategia Piuss: progetto fatto con l’unanimità di istituzioni e rappresentanze economiche People mover: ipotesi progettuale presentata nel 2009 a Bruxelles, progetto realizzato dalla SAT, concorso di Regione, Unione Europea, Comune, Provincia, SAT e poi Toscana Aeroporti, Ferrovie dello Stato Fattori condizionanti (che si riflettono su tenuta e consenso) Vanno detti di fronte ad una platea interessata/protagonista della crescita il compito dei comuni (e delle regioni) è fondamentale Un esempio: la crescita del nostro Aeroporto 3
Rapporto Pisa-Regione Rispetto delle logiche economico/manageriali e prontezza delle risposte, strategia condivisa Rapporti con lo Stato, negativi: mancano le risposte Sicurezza urbana, beni culturali, infrastrutture, beni demaniali (caserme) Con la Regione è – è stato – diverso I tagli fatti agli enti locali: investimenti e parte corrente La fatica burocratica, il blocco dell’autonomia organizzativa Poveri di funzioni innovative, impoveriti di funzioni tecniche essenziali Spesa in “Ricerca e Sviluppo”: la metà della media europea Grande concentrazione (somma), per noi, ma con insufficiente volume
Le nostre strategie si basano su impegni presi: accordi di programma, protocolli d’intesa, progetti condivisi, importanti per la Toscana Costiera e per tutta la regione In uno spazio web abbiamo collocato tutte le intese Abbiamo bisogno che gli impegni siano rispettati e anche d’impegni nuovi, non di spot o di affermazioni concettuali Dal nostro punto di vista PRS e Piano strategico per l’area vasta della Toscana costiera – importante averla inquadrata –, atti di programmazione, devono centrare l’obiettivo di uno sviluppo innovativo e di un miglioramento delle connessioni Per essere più chiaro, faccio alcuni esempi, per chiarezza 4
Sarebbe un errore contrapporre le politiche per le aree di crisi industriale complessa e quelle per le città metropolitane alle politiche per le città medie competitive “a elevato rango urbano, in aree dense e infrastrutturate” (cito lo studio dell’Irpet) Ma è evidente che dobbiamo perseguire un equilibrio nuovo Il presidente Rossi ha potuto vantare uno sforzo d’investimento per circa 700 milioni su portualità e logistica, anche per attrarre investimenti di operatori privati (Livorno e Piombino) Firenze vede interventi di portata strategica che, talvolta, sono di due ordini di grandezza maggiori in dimensione d’investimento rispetto ai progetti di un’area quale quella pisana Firenze è una forza: attrae investitori privati Può essere una forza per tutti. Ma da sola non basta alla Toscana: deve condividere politiche Cercheremo di fare un passo in avanti in questa direzione, mettendo alla prova le nostre volontà Per la linea ferroviaria Lucca-Pistoia si prevedono interventi per circa 450 milioni C’è da investire su una nuova prospettiva metropolitana
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Su progetti e connessioni che danno risultati nel breve-medio periodo Naturalmente, siamo molto interessati al completamento del corridoio autostradale tirrenico La tratta da Tarquinia a Civitavecchia ha dimostrato come si possano fare interventi sostenibili
I nostri progetti, oggi, non hanno bisogno d’investimenti di misura comparabile ad altri contesti e, ripeto, sono produttivi a breve Nel pomeriggio descriveremo in modo puntuale le nostre proposte, che qui riassumo, per titoli Le vorremmo scandite negli atti di programmazione La vera area metropolitana della Toscana ha bisogno connessioni metropolitane adeguate Primo obiettivo: velocizzazione e qualificazione Pisa-Firenze Aeroporti e alta velocità Rossi ha chiesto un progetto: deve emergere Impegnare il vertice del Gruppo FS e il Governo Progettazione di un intervento strategico, di prospettiva (Mozione del Consiglio Regionale, propone anche questo): potenziamento infrastrutturale e nuove tecnologie 6
Pisa-Firenze, in pochi minuti e ferrovia in funzione metropolitana Un’ambizione che dobbiamo permetterci Mi ci dedicherò, concluso il mandato Attenzione e miglioramento della linea tirrenica Intensificazione dei collegamenti ferroviari metropolitani fra Pisa e Livorno Connessioni con l’area pisana come ultimo miglio di quelle del Porto di Livorno / Per non essere tagliati fuori: abbiamo promosso un’intesa specifica (oltre che chiesto un Osservatorio su progetti e opere per la Darsena Europa) Non solo Pisa come grande centro di servizi evoluti, anche per la portualità Un accesso a finanziamenti [breve distanza, Aeroporto (merci), Canale dei Navicelli (logistica)] C’è un naturale raccordo fra Interporto di Guasticce, la linea Pisa-Cecina e l’allacciamento di questa con la linea Pisa-Firenze C’è già la previsione urbanistica Connessioni con Lucca, per l’asse turistico e per i pendolari (l’analisi dei dati dà indicazioni forti)
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Con le Ferrovie dello Stato stiamo trattando un’intesa per il superamento di almeno due passaggi a livello nella parte Nord della città e per una riqualificazione delle aree ferroviarie (variante specifica, condivisa con la Regione) Abbiamo incardinato la progettazione esecutiva della cosiddetta Tangenziale Nord-Est, non per caso prevista nell’accordo di programma per la realizzazione del nuovo ospedale di Cisanello Per evitare una gravissima strozzatura Per alleggerire la viabilità di città a ridosso di Piazza del Duomo (riorganizzare accoglienza) Abbiamo messo in campo, con la fattibilità, la progettazione di una “linea veloce, in sede riservata, di collegamento fra il centro di Pisa e Cisanello” Alla ricerca di finanziamenti europei, con alimentazione del mezzo con energie rinnovabili (e limitato costo d’investimento) Poi la “smart mobility”: per una città che ogni giorno ha 60-70 mila accessi Siamo ai primissimi posti in Italia per investimenti in ciclabilità (e primi per il “bike sharing”) E l’ammodernamento della statale “Aurelia” (rotatorie)
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Per l’aeroporto si deve realizzare il Piano di sviluppo (260 milioni entro il 2028) Nei tempi previsti, puntando agli incrementi di passeggeri previsti. Realizzando le precondizioni Con l’investimento sulla stazione passeggeri Potenziando i servizi al volo (militare-civile) Preparandoci per nuove sfide: quale quella dei low cost intercontinentali Lavorando all’unisono, secondo le intese, con una più forte campagna di promozione e comunicazione, per l’ottimizzazione dell’impiego del People Mover e per una qualificazione del sistema di mobilità urbana aeroportuale e dei parcheggi – a partire dagli scambiatori – che migliorino ancora l’interfaccia con il quartiere di San Giusto-San Marco Non dimenticando la previsione della “Cittadella Aeroportuale” Fatta la variante di Piano strutturale, d’intesa con la regione: preso impegno per il progetto di fattibilità e per primi finanziamenti del Centro congressi-eventi I critici del People Mover – perché è una “grande opera” – non hanno idea di strategie di crescita Pisa non esisterebbe nella storia, com’è per le altre città toscane, se avesse vinto un certo 9
minimalismo angusto, provinciale (minimalismo d’idee e di relazioni sociali) Sono gli stessi che non volevano il Porto Turistico di Marina di Pisa e si opposero alla “Sesta Porta” e all’insediamento dell’Ikea (ci sarebbe oggi il recupero dell’ex Vacis? E il decollo di Piaggio e ex Donati?) Che hanno contrastato il recupero di Porta a Mare – che ha salvato la St-Gobain – e i recuperi fatti nella fase alta del ciclo immobiliare Per il resto, gli studi aggiornati, sentirete, ci sono molto utili Siamo un territorio con potenzialità, che merita interventi quali quelli che si fanno sulle città metropolitane Abbiamo bisogno d’interventi che si attagliano alle specificità locali (anche a città d’arte, Parco Naturale, litorale tirrenico: turismo – con gli investimenti che abbiamo fatto, da mettere a valore –; con le Terme; con la Certosa; con il soggiorno per cure e per sport) Ne parleremo a settembre Abbiamo un’offerta notevole e attraente di servizi evoluti e un numero in crescita di aziende hi-tech, legate alla rivoluzione digitale Ma dobbiamo attrarne di più grandi e abbiamo le potenzialità per farlo 10
Con marketing territoriale e politiche di promozione degli investimenti Nel grande Polo di Ospedaletto (7 mila addetti) vediamo esperienze nuove, nell’area di Montacchiello (gestione privata, manageriale) Insediamento d’imprese hi-tech Coworking (Talent Garden); smartworking (Bassilichi) Servizi per I lavoratori e per le famiglie Serve potenziare la mobilità (due rotatorie) Un piano di recupero e riuso Dobbiamo potenziare ancora la realtà e l’immagine di “città della scienza” e dell’alta formazione, dei servizi sanitari ad alta specializzazione Con politiche aggregate e investimenti nuovi, notevoli, con un disegno, per “poli” Ne parleranno i rettori e il presidente dell’Area del CNR Nuovi primati: quale quello per i “big data” (utile anche a servizio dell’area metropolitana) Tomassini farà il punto sulla gara per il nuovo Ospedale, ma non dimentichiamo l’investimento della Fondazione Stella Maris: indica anche una possibile specializzazione 11
Con un cambiamento di rotta notevole per Cisanello e Pisanova Residenzialità studentesca e per l’offerta di servizi sanitari Ma anche con i Festival: Internet, Robotica, da quest’anno E con la “Cittadella Galileiana” Dobbiamo qualificare la residenzialità (siamo molto alti nelle ricerche, Bicocca-Bocconi) Mantenendo centralità alla questione abitativa, pensando ad un nuovo welfare Dandoci obiettivi d’incremento dei cittadini residenti Dobbiamo puntare su recupero e riuso, sulla qualità sociale dei quartieri E’ stata l’impostazione urbanistica di questi anni e sarà quella, condivisa, del Piano strutturale di area Con operazioni che sono anche un volano di sviluppo: mai erano stati fatti investimenti così consistenti sui quartieri Per una città che resti senza periferie: una città sociale Il progetto “recupero urbano e sicurezza” per Stazione-San Giusto-S. Ermete Mostra del progetto La nostra visione, i nostri progetti 12
Sono conformi all’Agenda urbana dell’Unione Europea Si attagliano ad azioni di finanziamento: Simona Costa A Bruxelles il 26 settembre, invitati, per fare un altro passo in avanti, per la mobilità urbana Rendiconto del Master Plan del 2009: potremo dire “fatto” (è cosa rara) Presentazione di un Nuovo Master Plan Piano strutturale, Piano strategico Dialogo sociale I sindacati dei lavoratori: segnali nuovi d’attenzione, molto importanti Le associazioni d’impresa, la cooperazione Investitori privati; fondazioni Fragilità: interessi particolari, visioni miopi Contiamo sulle funzioni della Camera di Commercio E’ uno strumento importante per governare la promozione di politiche: dobbiamo integrare le azioni Pisa è strategica per Pisa-Lucca-Massa Carrara Alla Regione proponiamo un “Patto di fine mandato” Che sviluppi obiettivi già fissati Che includa nuovi obiettivi Che accolga nuove proposte, stimolazioni nuove, che vengano proprio dalla Regione
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