Lettera al ministro alfano, con estratto della relazione del presidente del tribunale di pisa dr sal

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Pisa, 2 febbraio 2016 Prot. n. ____________ -

All’attenzione del Sig. Ministro dell’Interno, On. Angelino Alfano

e, per conoscenza, -

Al Capo della Polizia di Stato

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All’attenzione dei Parlamentari espressi dalla provincia di Pisa

OGGETTO: Potenziamento degli organici delle Forze di Polizia operanti nella Città di Pisa e nella provincia, anche ad esito dei nuovi provvedimenti inclusi nella Legge di Stabilità. La provincia di Pisa nella relazione del Signor Presidente del Tribunale di Pisa Dr. Salvatore Laganà pubblicata per l’inaugurazione dell’Anno Giudiziario 2016. Signor Ministro, facendo seguito al colloquio del 16 dicembre scorso, alla mia nota del 23 ottobre 2015 e a quella del 22 dicembre 2015, con la quale Le inviavo allegata la classifica «Qualità della vita» pubblicata dal quotidiano “Il Sole 24 Ore” pubblicata il 21 dicembre, sono ad inviarle doverosamente un estratto della Relazione del Signor Presidente del Tribunale di Pisa Dr. Salvatore Laganà, pubblicata il 30 gennaio 2016 in occasione dell’Inaugurazione dell’Anno Giudiziario nell’Assemblea Generale della Corte d’Appello di Firenze. Il testo, estratto nella parte che riporta le considerazioni sulle «Considerazioni fondamentali sul funzionamento della Giustizia» e, in particolare, della Giustizia penale (pag. 216), così recita commentando le statistiche sui reati perseguiti: «Senza diffondersi in considerazioni sociologiche o di politica criminale, va osservato che tali dati confermano l’allarmante situazione già in precedenti relazioni segnalata: appare indubbio, dalla tipologia dei reati che costituiscono la più rilevante parte di quelli trattati sia in sede dibattimentale che di indagini preliminari, che vi è stato un diffondersi non solo del fenomeno della microcriminalità, soprattutto di provenienza straniera e clandestina, che ha finito nel tempo per alterare profondamente le caratteristiche di una città come Pisa e del suo territorio limitrofo, ma che vi è anche il rischio concreto di un salto di qualità di bande criminali dedite in precedenza a reati di poco conto verso delitti di rilievo maggiore sotto il profilo della convivenza sociale, come le rapine, le


estorsioni, i furti in abitazione, l’usura. Va confermato, inoltre, che il grande afflusso di studenti universitari provenienti da tutta Italia, anche per il richiamo di un’antica e prestigiosa Università e due Scuole Superiori di eccellenza, ha alimentato un notevole mercato di sostanze stupefacenti specie del tipo hashish e marijuana, ma anche di cocaina, che ha finito per espandersi e per attirare possibili acquirenti anche da altre realtà della Toscana e che è rimasto molto elevato in termini di numeri assoluti con riferimento alla popolazione stabilmente residente ed a quella ospite degli studenti fuori sede. D’altra parte, l’esistenza di una domanda costante e con floride possibilità di guadagno illecito ha attirato numerosi clandestini di origine soprattutto nordafricana (ma anche nigeriani ed albanesi) che hanno ingrossato le fila di un esercito di piccoli spacciatori, sempre pronto a trovare nuovi accoliti pur in presenza di numerosi arresti da parte delle Forze dell’Ordine, particolarmente attive specie negli ultimi tempi nonostante le indubbie carenze di organico che hanno reso più difficoltosi i controlli; il notevole afflusso turistico per i monumenti della città, i tanti clandestini che non sono riusciti ad inserirsi nel più conveniente mercato della droga, i numerosi sbandati affluiti senza controllo specie da paesi dell’est (in particolare dalla Romania, dall’Albania, dalla Moldavia, dalla Georgia e dall’Ucraina), altri appartenenti ad etnie extraeuropee espulsi dal mercato del lavoro a causa della crisi economica o addetti solo ad occupazioni marginali e talvolta illegali (in specie vendita di merce contraffatta), hanno alimentato le file di coloro che vivono di illecito, in particolare furti, ricettazione, rapine». Mi permetto di sottolineare alla Sua attenzione come anche le considerazioni svolte autorevolmente dal Signor Presidente del Tribunale di Pisa confermino quanto Le ho riferito nell’incontro che mi ha concesso e, prima ancora, quanto ho rappresentato a Lei e ai suoi predecessori con ripetute e insistite iniziative d’informazione e sollecitazione. E come rendano ragione delle ripetute richieste di potenziamento degli organici delle Forze dell’Ordine avanzate dalla Prefettura di Pisa e dai Dirigenti e Comandanti delle stesse Forze dell’Ordine. Le segnalo ancora come, a causa di provvedimenti assurdi quali quelli confermati dalla Legge di Stabilità che limitano l’autonomia organizzativa e finanziaria dei comuni, Pisa sia impossibilitata ad assumere dieci agenti della polizia Municipale, come già programmato, con corrispondente previsione di finanziamento già approvata. Fiducioso nel mantenimento degli impegni presi nell’incontro del 16 dicembre e alla luce dei nuovi provvedimenti in materia di sicurezza e di lotta contro il rischio di azioni di terrorismo inclusi nella Legge di Stabilità, che riguardano anche l’incremento degli organici delle Forze dell’Ordine, sono a sollecitare di nuovo la Sua attenzione perché siano urgentemente realizzate concrete misure di potenziamento degli organici delle Forze di Polizia operanti nella Città di Pisa e nella provincia. Certo della Sua attenzione, saluti cordiali On. Marco Filippeschi


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