u CIAO PAOLA, SEI STATA UN PUNTO DI RIFERIMENTO PER TANTE DI NOI di MARILU ' CHIOFALO on la scomparsa di Paola Bora, i mov-irnenti e le associazioni di donne perdono un'attivista con strumenti di bordo sempre ben funzionanti. Il mondo accademico una grande pensatrice di antropologia filosofica. Elena e Arianna (a loro il nostro abbraccio) perdono la madre. Molte (e molti) tra noi perdono un'amica, di quelle che si prende cura e si sa mettere al posto di, straordinariamente generosa di amore, che tanto desiderava per lei e che a piene mani sapeva spargere. Paola è mancata mentre nell'aula magna delle Mazzini, promossa da un nucleo di associazioni, ci si confrontavainsieme ad un centinaio di persone sull'importanza di educare alle differenze, identificandoesperienze di successo e ostacoli, si cercava di capire quale strada intraprendere per costruire una rete diffusa in ogni coriandolo di città per una delle più grandi e insieme sottovalutate sfide del nostro tempo. Paola ci è __
Con la morte di Bora movimenti e associazioni di donne perdono un'attivista importante che aveva strumenti di bordo sempre ben funzionanti
mancata anche se non sapevamo che stava andando via. Ci è mancato il suo sorriso solare, genuino nella fossetta accennata al lato del viso, la sua capacità di accogliere la persona altra da sé, soprattutto nella differenza di opinioni: determinata e ragionatalei nelle sue, in costante ascolto empatico dell'animo altrui. Per sapere poi fare insieme passi in avanti. A lei, che ha sempre creduto fermamente nel valore della condivisione, penso che sarebbe piaciuto il percorso che ho scelto per scrivere questa breve memoria di lei: ho raccolto un pensiero da amiche comuni, Virginia, Lorella, Giovanna, Pina, Caterina, donne con le quali ha camminato per una strada lunga e per nulla piana. Li restituisco qui, insieme ai miei. Ho sorriso leggendo una definizione, quella di Scheler, della sua materia di ricerca alla Scuola Normale, l'antropologia filosofica, ovvero il "problema filosofico del quale la nostra epoca richiede con particolare urgenzala soluzione", "una scienza fondamentale
Aveva un sorriso
i solare e la capacità di accogliere gli altri, soprattutto se c'erano differenze di opinioni, in costante ascolto empatico
intorno all'essenza e alla struttura" della persona, "al suo inizio fisico, psichico e spirituale nel mondo", al "rapporto tra anima e corpo", un crocevia per tutte le altre scienze umane, preistoria, etnologia, scienze storiche e sociali: un ritratto di Paola e del suo stare nel mondo. Lei ne aveva approfondito - diventandone una delle massime esperte - la declinazione di genere, ovvio. La parola "gender" domina tra gli interessi che dichiara su academia.edu, insieme alla teoria Queer e del Femminismo, gli studi di genere e le sue passioni per media, film, culturapopolare e divulgazione. Della ricerca si alimentava la sua qualità di docente. Un corso di Antropologia filosofica e uno di Antropologia di Genere al Corso di Studi in Scienze per la Pace, che attraeva giovani donne e uomini sapendo accenderein loro la passione civile. Si, perché Paola rispondeva alla funzione della quale le nostre comunità hanno sete nell'arsura dominante di cultura delle differenze: rappresentava
un modello di ruolo, una donna alla cui consapevolezza persone più giovani potevano guardare con fiducia per avvicinarsi al proprio risveglio. lo sono tra queste. Da sempre intrecciava la sua vita con la Casa della Donna. Presidente dal 2011 e riconfermata nel 2013, Paola ne è stata la voce: lucidità d'animo ed empatia le donavano la straordinaria capacità di dare forvia al pensiero suo e a quello altrui. So-
no stati, gli ultimi, annidi conflitti e anche di inedite ed entusiasmanti mobilitazioni collettive: "Se non ora quando", "One billion rising", le azioni integrate locali per contrastare la violenza sulle donne. In ogni contesto, Paola era un riferimento, pur senza mai apparire. Ognuna delle amiche che ho sentito ha ricordato un aspetto diverso di Paola, con una eccezione che tutte hanno condiviso: ciao Paola, intelligente e sensibile amica di tutte le donne, le tue parole preziose e la tua dolcezza ci guideranno ancora. Assessora alle pari opportunità del Comune di Pisa