Scheda 46ª brigata aerea

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La 46ª Brigata Aerea La 46ª Brigata Aerea è un Reparto dell’Aeronautica Militare che svolge compiti di trasporto aereo. Dal 12 Luglio 2017, è comandata dal Generale di Brigata Aerea Girolamo IADICICCO ed è strutturata su tre Gruppi di Volo: il 2°e il 50°, che operano con i velivoli quadrimotori C-130J ed il 98° che vola sul bimotore C-27J. Lo stemma Lo stemma della 46ª Brigata Aerea ha mantenuto intatti nel tempo la struttura e la sua simbologia, segno di continuità di tradizioni aeronautiche e di valori che si rinnovano, tramandandosi nel tempo. Lo stemma, di colore avorio nello sfondo, con guarniture

e

disegni

di

colore

giallo

ambrato,

riproduce

i

simboli

corrispondenti ai tre Gruppi di Volo ovvero: - in alto al centro la Stella VEGA, simbolo del 50° Gruppo di Volo; - poco più in basso a sinistra la costellazione della LYRA, simbolo del 2° Gruppo di Volo; - in basso a destra il LUPO, simbolo del 98° Gruppo di Volo. Lo stemma è attraversato diagonalmente da una fascia giallo ambrato con sopra scritta, in carattere nero, la denominazione del Reparto. Storia Con il “Foglio d’Ordini Riservato N. 01 del 25 gennaio 1940 – “Anno XVIII” viene costituito, sull’Aeroporto di S. Giusto, in data 15 febbraio 1940, il 46° Stormo Bombardamento Terrestre al comando del col. Pil. Umberto Nannini. Il nuovo reparto, articolato su due Gruppi di volo: il 104° e il 105°. Velivolo in dotazione, il trimotore Savoia Marchetti SM79 “Sparviero”. Transitato nella specialità aerosilurante nei primi anni del conflitto mondiale, dopo l’8 settembre 1943 il personale ed i pochi velivoli rimasti vennero riuniti, sull’Aeroporto di Lecce, in un’unica Squadriglia, la 253ª. Terminate le ostilità, il 1º novembre 1948 lo Stormo Trasporti assunse la denominazione di "46º Stormo" schierandosi sull’aeroporto romano di Centocelle. Nel 1953 il Reparto torna a Pisa e l’arrivo dei velivoli C 119 "Vagoni Volanti" segna un salto di qualità nel Trasporto Aereo; il 16 aprile 1954 lo Stormo si trasforma nella "46ª Aerobrigata Trasporti Medi", inserendosi a pieno titolo nelle realtà operative nazionali e NATO. A partire dal 1972 il Reparto viene equipaggiato con un nuovo velivolo da trasporto a lungo raggio, il C130H ed assume la denominazione di "46ª Aerobrigata Trasporti" in data 9 maggio 1972, data che segna l’inizio del rinnovamento completo della linea di volo che proseguirà negli anni 1977-1979, con l’immissione del velivolo G222 e la radiazione dei gloriosi C119G e C119J, dopo che questi ebbero effettuato ben 301.620 ore di volo, nell’arco di 25 anni. Il 1º novembre 1985 l’Aerobrigata assunse l’attuale nome di "46ª Brigata Aerea". Dal 1980 fino al 2000 la 46ª è impegnata anche nella lotta agli incendi boschivi. La fine di questo impegno coincide con l’arrivo a Pisa del nuovo velivolo C-130J, il 18 agosto 2000, con il quale la 46ª intensifica i suoi interventi di supporto ai contingenti italiani rischierati in missioni di pace, le missioni umanitarie ed aggiunge la specializzazione del trasporto sanitario di personale


biocontaminato. Con l’arrivo del C-27J le capacità tattiche della 46ª hanno completato le capacità del trasporto aereo dell’Aeronautica Militare. I compiti La 46ª Brigata Aerea è operativa 365 giorni ed impiega i suoi uomini ed i suoi velivoli in ogni parte del mondo in molteplici attività di istituto. Tali attività comprendono: -Aviosbarco; -Aviolancio di personale e materiale; -Trasporto materiali, mezzi ed equipaggiamenti; -Trasporto sanitario d’urgenza; -Trasporto organi per trapianto; -Trasporto personale biocontaminato; -Aerosgombero sanitario; -Supporto equipe mediche; -Supporto Gruppo di Chirurgia d’Urgenza dell’Ospedale di Pisa -Supporto alla Protezione Civile; -Supporto al Ministero degli Interni e degli Esteri; -Operazioni tattiche; -Operazioni “AIR TO AIR” Refuelling (rifornimento in volo di altri velivoli) -Ricerca e soccorso in ambiente oceanico Le missioni umanitarie Oltre ai compiti prettamente militari, 46ª Brigata Aerea offre supporto per la realizzazione di missioni umanitarie, soprattutto in occasione di gravi calamità naturali o altri eventi che determinino la necessità di fornire aiuti e sostegni a popolazioni che da questi accadimenti subiscono pesanti disagi. Tra le migliaia di interventi effettuati a partire dal 1961, anno della missione in Congo, segnato dal tragico eccidio di Kindu, ricordiamo alcuni tra i più recenti

della

Brigata:

quello

in

favore

della

popolazione indonesiana colpita dallo Tsunami del dicembre 2004; i primi aiuti in seguito al sequestro da parte di terroristi della scolaresca di Beslan (Ossezia); l’intervento in favore della popolazione di New Orleans (USA) colpita dall’uragano Kathrina (2005) e all’indomani del terremoti in Pakistan e in Iran, dell’alluvione in Georgia e in Algeria, e la missione “Ridare la luce” in Mali, che ha visto più spedizioni, in diversi periodi, durante le quali i C 130J della 46ª hanno trasportato equipe di oculisti dell’Ospedale Fatebenefratelli di Roma e dell’Istituto di Medicina Legale Aeronautica che, in Mali, in Benin ed a Ghao, hanno operato, migliaia di persone affette da cateratta non altrimenti correggibile in quei luoghi mancanti anche dei minimi presidi sanitari. Ancora, il trasferimento di 13 bambini palestinesi da Gaza fino a Pisa, nel gennaio 2009, per le cure in ospedali italiani, ed il trasporto dell’Unità di Chirurgia d’Urgenza con annesso ospedale da campo annesso, a poche ore dal violentissimo sisma che colpì la città nel gennaio 2010, fino alla


recente missione nelle Filippine, alla fine del 2013, dove la 46esima è stata presente in supporto alla Protezione Civile italiana e ad altre realtà nazionali e internazionali che operavano nella regione a favore della popolazione colpita dal Tifone Haiyan. Un C-130J e un C-27J di Pisa hanno operato dall’Aeroporto di Cebu con funzioni di trasporto di materiale umanitario, medicinali, sfollati e personale militare e civile impegnato nelle operazioni di soccorso. Il trasporto sanitario d’urgenza I C130-J della 46ª Brigata Aerea di Pisa assicurano il trasporto urgente di pazienti che hanno necessità di raggiungere strutture ospedaliere distanti rimanendo a bordo dell’ambulanza. Normalmente, si tratta di pazienti in imminente pericolo di vita Le

richieste

situazione

pervengono di

Vertice

dalle

Prefetture

dello

Stato

alla

Sala

Maggiore

dell’Aeronautica Militare che mette a disposizione il velivolo. Questo tipo di trasporto è assicurato dalla 46ª Brigata Aerea per 365 giorni all’anno: un equipaggio e un velivolo rimangono a disposizione per questo tipo di necessità 24 ore su 24. Bandiera di Guerra della 46ª Brigata Aerea La Bandiera della 46ª Brigata Aerea è la più medagliata dell’Aeronautica Militare: 1943 - Medaglia d’Oro al Valor Militare 1945 - Croce di Guerra al Valor Militare 1992 - Medaglia d’Oro al Valor Aeronautico 1996 - Croce d’Argento al Merito dell’Esercito 2003 - Decorazione di Cavaliere dell’Ordine Militare d’Italia 2008 - Medaglia d’Oro al Merito Civile 2010 – Medaglia d’Oro al Merito della Sanità Pubblica 2010 – Croce d’Oro al Merito dell’Esercito 2011 – Medaglia di Benemerenza del Dipartimento della Protezione Civile III Classe I Fascia 2013 – Medaglia d’Oro al Merito della Croce Rossa Italiana 2016 – Medaglia d’Argento al Valor Aeronautico


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