Servizi finanziari

Page 1

'Vento si conferma al primo posto per il quarto anno consecutivo nei servizi finanziari e scolastici. Seguono Parma (6a lo scorso anno), Udine (8° posto nel 2013) e Rimini (3a nella passata edizione). I risultati sono di immediata interpretazione, poiché anche dopo le innovazioni metodologiche introdotte a partire dal 2010 (che hanno determinato lo split up della dimensione dei servizi in due dimensioni separate) esistono evidenti punti di contatto e di continuità con la vecchia impostazione. La prima caratteristica della dimensione è la stabilità delle posizioni di testa, determinata dall'inerzia che contraddistingue l'offerta di servizi finanziari e scolastici a livello territoriale. Infatti, delle 28 province comprese quest'anno nel gruppo di eccellenza (contro le 30 censite

lo scorso anno), 26 già vi figuravano lo scorso anno nelle posizioni di testa e in quella della dimensione dei servizi pubblicata fino al 2009, indice di una notevole stabilità nel tempo e, soprattutto, della robustezza con cui l'indagine fotografa il fenomeno, malgrado il passaggio alla nuova architettura. Sebbene il gruppo di testa si contragga lievemente rispetto allo scorso anno, nelle province italiane la dotazione di servizi finanziari e scolastici, pur attestandosi su livelli medi o medio-bassi, registra alcuni timidi miglioramenti. Quanto al gruppo 1, vi figurano 9 province del Nordovest, contro le 10

dello scorso anno (Cuneo, Biella e Vercelli in Piemonte; Aosta in Valle d'Aosta; Brescia, Cremona, Mantova e Lodi in Lombardia; La Spezia in Liguria). Il Nordest conferma 15 presenze nel gruppo di eccellenza, tra cui le due province del Trentino-Alto Adige; Belluno e Verona in Veneto; le quattro province del FriuliVenezia Giulia; ben 7 delle 9 province dell'Emilia-Romagna, ad eccezione di Modena e Ferrara. Lltalia centrale è rappresentata da 4 province, tra cui Siena in Toscana in 11a posizio-

ne e 3 delle 5 province marchigiane, ad eccezione di Fermo e Macerata. Negli ultimi anni, l'indagine ha evidenziato una schiacciante prevalenza nelle prime 50 posizioni delleprovince di dimensioni medio-piccole dell'Italia centro-settentrionale e l'assenza delle grandi città del Centronord dal gruppo di eccellenza. I grandi centri accusano una battuta di arresto. Firenze cede una posizione e si attesta al 42° posto. Roma ne cede 4 e si piazza al 61° posto. Milano perde 12 posizioni e si piazza al 32° posto. Genova acquista 2 posizioni e raggiunge la 56a posizione, così come Torino, che guadagna 2 posizioni e sale al 48° posto. Stabilità anche nelle posizioni di coda, che comprendono 28 province, contro le 26 della passata edizione dell'indagine. Nelle posizioni di coda sono ricomprese solo province dell'Italia meridionale e insulare. Nel gruppo 4 troviamo le 5 province campane; 5 su 6 province pugliesi ad eccezione di Bari; Matera in Basilicata; tutte le province calabresi; tutte quelle siciliane ad eccezione di Ragusa; 4 delle 8 province sarde (Sassari, Oristano, CarboniaIglesias e Medio Campidano). © Riproduzione riservata


Turn static files into dynamic content formats.

Create a flipbook
Issuu converts static files into: digital portfolios, online yearbooks, online catalogs, digital photo albums and more. Sign up and create your flipbook.