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ASSESSORATO ALL’AMBIENTE E ALLA COOPERAZIONE TRA I POPOLI
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Forum - Educazione Ambientale nei Parchi del Lazio
Indice
1Cos’è FORUM 02 2La mission del sistema 03 3Gli obiettivi 04 4Un percorso comune 05 5Entriamo in azione 06 6Il target 08 7Le azioni educative di FORUM 09 Le tipologie di 8 progetti educativi 10
DESTINATARI E PARTNER DELL’INTERVENTO EDUCATIVO
Forum - Educazione Ambientale nei Parchi del Lazio
1Cos’è FORUM
U
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n nuovo progetto di sostenibilità di sistema,
l’obiettivo di convogliarli con maggior vigore
frutto di un percorso pluriennale di
verso rinnovate azioni future: dentro Forum c’è
educazione ambientale intrapreso nella Regione
tutta l’esperienza di Gens, ci sono le campagne
Lazio dall’Agenzia Regionale Parchi e dalle aree
educative sul risparmio energetico e sui consumi
naturali protette.
sostenibili di Change e Fun Tour, ci sono gli
Forum è un contenitore flessibile, un bagaglio
alveari didattici di Salviamo la Regina, c’è Impronta
d’esperienze multidisciplinari intento a recepire
Leggera, Orto in Condotta, Volo Libero e gli Alberi
gli elementi di qualità di diversi progetti, con
Monumentali insieme a Natura Visionaria.
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2La mission del sistema P
archi, Riserve e Monumenti naturali hanno una rilevante importanza strategica per perseguire gli obiettivi regionali di conservazione dell’ambiente e di promozione della sostenibilità. L’educazione ambientale rientra nella mission del sistema e Forum si prefigge di integrare gli interventi educativi sul territorio regionale in modo da renderli più coesi, coordinati e coerenti rispetto a orientamenti comuni e condivisi. Qual’è il contributo dell’educazione ambientale per migliorare il rapporto tra le persone e i loro ambienti di vita?
Forum promuove un approccio culturale e coerenti comportamenti ecosostenibili mirati alla conservazione dell’ambiente. Forum vuole sviluppare un processo di condivisione di scelte valoriali, da cui discendano azioni fondate su obiettivi comuni.
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3Gli obiettivi Un progetto educativo di sistema che mira ad integrare piĂš obiettivi:
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Incrementare la cooperazione tra il Sistema dei parchi e l’Agenzia Regionale Parchi. Aumentare il livello di co-progettazione tra gli Enti Parco e gli altri soggetti del territorio. Pianificare azioni di educazione ambientale protese ad un cambiamento culturale diffuso per infondere la consapevolezza dei comportamenti individuali e collettivi.
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4Un percorso comune A
lla base di Forum c’è la condivisione di un percorso d’azione tra i diversi attori, protagonisti nella sfida. Ci sono pratiche che concorrono a veicolare messaggi omogenei orientati alla salvaguardia dell’ambiente, considerando la complessità dei processi da sviluppare, dei vincoli e delle risorse a disposizione, individuando altresì spazi di agibilità protesi in questa direzione. Per esempio: se si organizza un percorso di lavoro educativo finalizzato alla riduzione dell’impronta ecologica, alla consapevolezza dei propri comportamenti e all’orientamento di scelte più sostenibili negli ambienti di vita, è importante che si persegua tutti insieme verso la stessa direzione. E questo vale per ogni singolo operatore dell’area naturale protetta, come per le imprese sul territorio, la popolazione locale, l’associazionismo e tutti quei portatori d’interesse presenti sull’area. Occorre quindi costruire alleanze, condividere orientamenti e attività convergenti tra una comunità di persone che vive le aree naturali protette laziali ed ha rapporti con il territorio.
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5Entriamo in azione
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e azioni racchiuse nel progetto Forum tentano di realizzare gli obiettivi di educazione ambientale attraverso:
.
La promozione di esperienze di contatto con ambienti naturali utilizzando le sorprese, i comportamenti, le difficoltà a rapportarsi con essi come aperture per riflettere sui propri modelli mentali e sulla relazione uomo/ambiente.
La costruzione di coerenze nell’intervento educativo e nelle modalità di lavoro pensate per raggiungerli. La costruzione di occasioni multidisciplinari che stimolino nuove relazioni con l’ambiente e tra i destinatari coinvolti. L’individuazione di percorsi di conoscenza inediti che invitano la comunità ad assumere una visione dell’esistenza ecocompatibile, da cui conseguono modi di agire differenti. L’individuazione delle caratteristiche dei destinatari dell’intervento educativo (fasce di età, localizzazione geografica, cultura, etc..), ipotizzandone necessità e interessi. La creazione di nuovi scenari di comunicabilità e di comunicazione, di ascolto attivo e ricettivo in cui accettare il riconoscimento dell’altro, superare il problema del linguaggio come barriera, assumendo la centralità della relazione. L’individuazione di contesti in cui i partecipanti possano svolgere un ruolo principale nella co-progettazione del percorso educativo.
La valorizzazione della diversità di risorse individuali e collettive, interne ed esterne al gruppo di lavoro. La creazione di contesti in cui si impegnino i partecipanti in attività di lettura e interpretazione dell’ambiente. La ri-proposizione, in contesti diversi e con metodi e strumenti differenti, di azioni mirate alla costruzione di conoscenze e comportamenti simili, in modo da permettere la sedimentazione dei significati e il rispetto delle diversità di tempi e dei modi di apprendimento delle persone.
. .
La previsione di azioni concrete di cambiamento nei comportamenti quotidiani decise assieme ai partecipanti e indirizzate ai propri contesti di vita.
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6 Il Target
DESTINATARI E PARTNER DELL’INTERVENTO EDUCATIVO
S
ono da considerare destinatari e partner di Forum gli abitanti dei territori ricompresi all’interno del Sistema delle aree naturali protette del Lazio e dei territori circostanti, le scuole, le associazioni, gli operatori economici, il personale in servizio presso gli Enti d’amministrazione locale. Occorre trovar modo di rispondere alla domanda: per chi e con chi lavoriamo? I progetti e i servizi che le aree naturali protette sviluppano non servono solo ai fruitori: il destinatario principale è la società stessa. Gli Enti parco lavorano per la società, che richiede una tutela della qualità della vita. Ma è
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importante che lavorino anche con la società, ossia costruire interlocuzioni, connessioni, ponti con il contesto assumendosi il ruolo di allargare la responsabilità sui problemi socioambientali e culturali. Questa consapevolezza richiede agli operatori delle aree naturali protette di riflettere ed agire per individuare quei processi che facilitano l’intreccio tra azioni di trasformazione sostenibile del territorio e mutamenti culturali: alcuni sono già in atto da osservare e rendere visibili. Altri sono da avviare o potenziare attraverso azioni che possano alimentare questo cambiamento diffuso.
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Le azioni educative di FORUM
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L
e diverse tipologie di azioni educative inserite nel progetto Forum non sono da considerare mere etichette, classificazioni chiuse in cui forzare programmi rigidi, ma vanno vissuti come oggetti flessibili ed aperti, insiemi di indicazioni ed indicatori, elementi concreti che consentano ai progetti di adattarsi in itinere alle esigenze in divenire dei diversi territori.
. . . . . . .
Change e Fun Tour Salviamo la Regina Impronta Leggera Orto in Condotta Volo Libero Alberi Monumentali Natura Visionaria
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tipologie di 8Le progetti educativi
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partire dall’analisi di casi concreti e dalle
Il lavorare contemporaneamente sui due livelli
esperienze e dai progetti maturati nei parchi,
delle pratiche nei contesti e della costruzione
si possono stilare gli elementi di qualità ed
di orientamenti comuni, attraverso l’evidenziare
efficacia educativa per confermare, modificare ed
elementi di qualità, ha condotto a delineare alcune
integrare gli orientamenti culturali e metodologici
tipologie di progetti in una sorta di mappatura
in via di costruzione, evidenziandone i processi di
che tiene connessi i differenti livelli di lavoro e
lavoro sinora prodotti.
alcuni specifici elementi di qualità educativa.
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Forum intende suddividere in diverse tipologie
flessibilità e dinamicità, adottando processi di
i progetti sviluppati da ciascuna area protetta
valutazione e ri-progettazione in itinere.
in relazione ai propri contesti (organizzativi e
a
territoriali), al fine di:
Il lavorare sui progetti, nell’ottica degli elementi caratterizzanti le tipologie, porta a modificare,
Costruire il senso delle pratiche nei contesti
sulla base degli esiti delle progettualità, le
dei parchi in rapporto agli orientamenti
tipologie stesse, le raffina, le specifica meglio,
più generali del progetto di sistema Forum
modificando così, di ritorno, anche la cornice
evidenziandone
culturale, o forse, in realtà, la sua comprensione,
e
concretizzandone
le
b c
connessioni;
il suo significato condiviso, la sua appropriazione:
Contestualizzare sui territori gli orientamenti
si migliora l’intenzionalità educativa dei soggetti
comuni e condivisi, declinandoli in diverse
coinvolti nel processo.
azioni per ogni area protetta;
Le tipologie non sono cioè da considerarsi
Delineare quali elementi ci consentono di dire che un progetto si colloca all’interno della cornice culturale generale, pur mantenendo la sua specificità e accettandone criticità e parzialità;
d
Porre
dei
come etichette, classificazioni rigide e chiuse in cui forzare programmi ed attività (conducendo il progetto di sistema a divenire un semplice catalogo!) ma oggetti flessibili ed aperti, insiemi di indicazioni ed indicatori, elementi concreti e visioni, che consentono ai progetti di adattarsi
confini,
focalizzare
l’attività
progettuale su aree delimitate di pensiero e di azione, considerare obiettivi praticabili ed esiti raggiungibili.
in itinere alle esigenze in divenire dei diversi territori. Infine la stessa riflessione posta in atto per ricondurre alle tipologie nuovi progetti educativi
Si vuole sottolineare come l’uso delle tipologie
delle aree protette può svolgere un’altra
debba comunque consentire di muoversi tra una
duplice funzione: da un lato evidenziare, aiutare
e l’altra e possa essere di aiuto nell’assunzione
a riconoscere gli elementi già in essere (ma
di un’ottica progettuale flessibile ed evolutiva, in
talvolta nascosti o inattesi) di vicinanza con gli
quanto permette di riconoscere ed evidenziare
orientamenti, di perseguimento degli obiettivi,
tale movimento. Le tipologie possono cioè
di applicazione delle indicazioni metodologiche;
divenire indicatori dei paesaggi chiave e delle
dall’altro sottolineare opportunità di sviluppo,
trasformazioni occorse durante la realizzazione del
rimarcare orizzonti di miglioramento, stimolare
progetto, aiutando a ricercare consapevolmente
la ricerca di strade percorribili di cambiamento.
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Progetti educativi che affrontano problematiche emergenti e sentite 1 dal territorio locale.
. . . .
Il Parco svolge un ruolo di servizio educativo per affrontare criticità percepite come urgenti, importanti, significative (talora simboliche) dalle persone del territorio. L’educazione si integra con le politiche di sostenibilità del territorio (integrazione tra tecnico e politico e di dialogo tra le istituzioni). L’educazione si integra con soluzioni tecniche e organizzative mirate ad affrontare un problema specifico del territorio. Come destinatari (e partner) ci si propone principalmente la società locale nel suo insieme: per affrontare il problema servono infatti tutte le componenti del territorio (istituzioni, organizzazioni, cittadini di tutte le fasce di età) posti tra loro in relazione.
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Progetti educativi che utilizzano il patrimonio come opportunità per affrontare 2 importanti problematiche culturali e sociali.
. . . .
Il Parco, con le sue proprie pecularietà fisiche, sociali, culturali, è occasione per alimentare la costruzione di legami, di affezione, di ri-appropriazione del territorio come bene comune.
L’educazione facilita il contatto emotivo, affettivo e relazionale con il territorio e tra le persone, fa nascere il desiderio di conoscere. L’educazione è il contesto in cui ri-costruire un sistema di regole sociali condivise. La società locale è destinataria e protagonista, ma non immediatamente nel suo complesso, bensì nelle sue articolazioni in raggruppamenti costituiti per affinità (interessi specifici, fasce di età, categorie sociali,...): si mira ad intervenire sul tessuto sociale per ri-creare legami, relazioni, appartenenza, senso di cura.
FORUM EDUCAZIONE AMBIENTALE nei parchi del lazio
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Progetti come “esempi” di gestione sostenibile 3 del territorio.
. . . .
Il Parco favorisce lo sviluppo di modelli di produzione e consumo sostenibili e durevoli, anche attraverso la collaborazione pubblico/ privato. L’educazione si fonda sull’esemplificazione di modi di vita sostenibili, auspicabili e concretamente perseguibili anche in altri contesti. L’esempio rappresenta e può consentire di trattare dal punto di vista educativo molteplici aspetti della vita quotidiana delle persone mettendone in luce le connessioni. Le diverse azioni si rinforzano reciprocamente e rispondono a una pluralità di interessi: in questo modo coinvolgono tipologie diverse di persone svolgendo un’azione di sensibilizzazione diffusa.
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Progetti che, partendo da approcci relativi all’acquisizione di conoscenze integrano il parco con il territorio attraverso l’offerta delle rispettive competenze, costruendo opportunità 4 di formazione ed esperienze professionalizzanti.
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Il Parco si propone come soggetto che pone in dialogo e stimola l’integrazione tra le specifiche competenze, compiti e campi d’azione delle diverse agenzie educative e formative, creando sinergie tra finalità di salvaguardia ambientale e finalità di sviluppo sociale (culturale ed
.
economico insieme: occupazione come prospettiva di futuro). L’educazione si esplica anche nella possibilità per i giovani di entrare a far parte attivamente dei processi di acquisizione di informazioni che consentono agli amministratori di prendere decisioni gestionali strategiche per la salvaguardia dell’ambiente: si può lavorare così
.
sul creare un legame e un rapporto di fiducia tra amministratori locali e giovani del territorio. Si assume un ottica di educazione permanente e ci si preoccupa delle situazioni di cerniera tra mondo della scuola e dei giovani e il mondo degli adulti e del lavoro, rappresentate ad esempio dai contesti che coinvolgono i giovani in cerca di prima occupazione (formazione professionale, università, agenzie per l’impiego, ecc.)
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Progetti che lavorano sui piani della diffusione e contemporaneamente del supera ento 5 della frammentazione di azioni e intenti.
. Il
Parco
introduce
intenzionalità
e
progettualità nell’offerta di fruizione del territorio, attivando un processo virtuoso di
partecipazione
e
collaborazione
del territorio stesso, a partire dal coinvolgimento di vari soggetti territoriali
. .
nelle azioni verso una progressiva concertazione del progetto. Le azioni diffuse di informazione, promozione, comunicazione, vengono considerate rilevanti ed integrate in un quadro complessivo di progettualità educativa. L’educazione acquisita maggiore diffusione, efficacia complessiva e talvolta anche continuativa, mettendo a sistema sia azioni che intervengono su livelli
.
diversi sia azioni puntali, specifiche, in contesti ridotti. I destinatari sono i più ampi possibili e assume in tal senso rilevanza la ricerca di partner e contesti operativi che possano ampliarne il campo.
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Parchi Nazionali 1 2 3
Abruzzo, Lazio e Molise Circeo Gran Sasso e Monti della Laga
Riserve Naturali Statali 4 5 6 7
Isole di Ventotene e S.Stefano Litorale Romano Saline di Tarquinia Tenuta di Castelporziano
Aree Naturali Marine Protette 8 9
Isole di Ventotene e S.Stefano Secche di Tor Paterno **
Parchi Naturali Regionali
10 Aguzzano ** 11 Antichissima Città di Sutri 12 Appia Antica 13 Bracciano - Martignano (comprende il MN Caldara di Manziana) 14 Castelli Romani 15 Gianola e Monte di Scauri * 16 Inviolata 17 Marturanum 18 Monte Orlando * 19 Monti Aurunci 20 Monti Ausoni e Lago di Fondi 21 Monti Lucretili 22 Monti Simbruini 23 Pineto ** 24 Valle del Treja 25 Veio
Riserve Naturali Regionali
26 Antiche Città di Fregellae, Fabrateria Nova e Lago di S.Giovanni Incarico 27 Decima Malafede ** 28 Insugherata ** 29 Laghi Lungo e Ripasottile 30 Lago di Canterno 31 Lago di Posta Fibreno 32 Lago di Vico 33 Laurentino Acqua Acetosa ** 34 Macchia di Gattaceca e Macchia del Barco 35 Macchiatonda 36 Marcigliana ** 37 Montagne della Duchessa 38 Monte Casoli di Bomarzo 39 Monte Catillo 40 Monte Mario ** 41 Monte Navegna e Monte Cervia 42 Monte Rufeno 43 Monte Soratte 44 Monterano 45 Nazzano,Tevere - Farfa 46 Nomentum 47 Selva del Lamone 48 Tenuta dei Massimi ** 49 Tenuta di Acquafredda ** 50 Tor Caldara 51 Tuscania 52 Valle dei Casali ** 53 Valle dell’Aniene ** 54 Valle dell’Arcionello 55 Villa Borghese di Nettuno
Monumenti Naturali
56 Area Verde Viscogliosi 57 Bosco del Sasseto 58 Bosco Faito 59 Corviano 60 Fiume Fibreno e Rio Carpello 61 Forre di Corchiano 62 Galeria Antica ** 63 Giardino di Ninfa 64 Gole del Farfa 65 Grotte di Falvaterra e Rio Obaco 66 La Selva 67 Lago di Giulianello 68 Madonna della Neve 69 Mola della Corte - Settecannelle - Capodacqua 70 Palude di Torre Flavia 71 Parco della Cellulosa ** 72 Pian Sant’Angelo 73 Promontorio Villa di Tiberio e
Costa Torre Capovento * - Punta Cetarola 74 Quarto degli Ebrei Tenuta di Mazzalupetto ** 75 Torrecchia Vecchia 76 Valle delle Cannuccete 77 Villa Clementi e Fonte di S.Stefano * Gestita dall’Ente Parco Riviera d’Ulisse ** Gestita dall’Ente Regionale Roma Natura
Aree protette Regione Lazio Agenzia Regionale Parchi Direttore Vito Consoli Dirigente Educazione Ambientale Ivana Zampetti Responsabile Maurizio Martucci Assistenti Mauro Checci Tonino Ingannamorte FOTO Archivio ARP progetto grafico LivingstonADV & Ugo De Rosa stampa Grafica Giorgetti
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La questione dell’ambiente è sempre stato un regno ove le libertà individuali e gli interessi collettivi devono, per necessità, trovare un accordo.
Forum
Educazione Ambientale nei Parchi del Lazio Agenzia Regionale Parchi Via del Pescaccio n.96/98 - Roma 00166 Tel. 06.5168.1 - Numero Verde 800593196 E-mail: info@forum.parchilazio.it Sito web: www.forum.parchilazio.it
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Dominique Bourg