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ANNO III | #06 | 23 FEB 2012

coverstory

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360com | settimanale digitale della comunicazione

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reportage / radio

Le mosse del settore nel post Audiradio

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in questo numero visioni luca di cesare: il 2012 sarà l’anno delle smart tv 360pro.update tutti i cambi delle poltrone che contano associazioni simona zanette nuovo presidente di iab italia social snack una grande rete dalla parte del consumatore couponing b2b siete pronti a “giraffare” con le aziende? company strategia integrata per le insegne di mediamarket mediadata crescono i lettori delle grandi testate italiane

search engine marketing

Il seo è morto

Viva il seo!

King of Search

Con l’evolvere del web e dei motori di ricerca, anche le tecniche di ottimizzazione, per non diventare obsolete, devono svilupparsi e soprattutto non cadere nella tentazione di aggirare i principi dettati dai nuovi algoritmi. come fare? La parola agli esperti


SPAZIO A... webupdate

ANNO III | #06 | 23 FEB 2012

30-31 mar 2012 @ Città della Scienza, Napoli

360com è una pubblicazione di Growing Consulting & Media srl Sede Legale piazza G. Grandi 24, 20135 - Milano Sede Operativa via Sardegna 32, 20146 - Milano tel.+39.02.53598301 fax +39.02.53598330 www.growingcm.com Abbonamento a 360com La testata 360com settimanale è registrata al Tribunale di Milano al 254 del 3 maggio 2010. Growing Consulting & Media Srl è iscritta al R.O.C. con il numero 16331. © tutti gli articoli hanno riproduzione riservata. Il responsabile del trattamento dei dati personali raccolti in banche dati di uso redazionale è il direttore responsabile a cui, presso la sede di piazza Giuseppe Grandi 24, 20135 Milano (tel.02.53598301), gli interessati potranno rivolgersi per esercitare i diritti previsti ai sensi dell’art. 7 DLGS 196/2003

Direttore responsabile Daniele Bologna dbologna@growingcm.com Coordinamento redazionale Simone Freddi sfreddi@growingcm.com Redazione Matteo Vitali, Lorenzo Mosciatti, Sebastiano Zeri, Roberta Simeoni, Domenico Fabbricini Progettazione grafica e realizzazione RubberDuck info@rubberducksrl.it Amministrazione amministrazione@growingcm.com Traffico traffico@growingcm.com Pubblicità Vania Camillozzi vcamillozzi@growingcm.com cel. +39.3355653522 Diffusione e abbonamenti Licia Guastelluccia liciag@growingcm.com

Fari puntati sul mktg esperienziale

visioni

Luca Di Cesare managing director Italia di Smartclip

Il 2012 anno delle Smart TV e dell’interactive video adv

L

e Smart tv stanno finalmente decollando. Aumentano ricerche e studi che prospettano un futuro radioso per questi device di nuova generazione: Strategy Analytics stima che sono stati oltre 400 milioni le Smart tv in uso alla fine dello scorso anno e 1,6 miliardi saranno installate in tutto il mondo entro il 2014, mentre YouGov prevede che i driver che ne faranno impennare le vendite saranno Olimpiadi di Londra e Campionato Europeo di calcio. Le nuove tv forniscono agli spettatori informazioni supplementari sulle gare, connettono i social media con il contenuto del video ed offrono la possibilità di accedere a contenuti on-demand in viaggio, permettendo a tutte le persone fuori casa di assistere ai maggiori eventi sportivi, dove e quando lo desiderano. Le Smart tv aprono di conseguenza un mondo di opportunità per gli inserzionisti, perché oggi scambiarsi opinioni in tempo reale con altri spettatori di un programma televisivo sta diventando un’abitudine. Alla crescita della penetrazione delle Smart tv, fa eco la richiesta di approfondire il concetto di interactive video adversti-

sing. Gli inserzionisti hanno percepito che i televisori connessi aggiungono una nuova dimensione alla visione, rendono la vita dello spettatore più facile, con contenuti sempre nuovi e slegati dal palinsesto e danno la possibilità di poter votare, accedere a rich-content, blog, tweet e a un’infinità di applicazioni, il tutto tramite le impostazioni del loro televisore. I brand che decidono di investire su queste piattaforme dovranno, quindi, produrre contenuti sempre più sofisticati: gli annunci pubblicitari dovranno essere coinvolgenti e significativi per il target, e di conseguenza più creativi. Non ultimo, per rendere la campagna di successo, sarà necessario affidarsi a un partner specializzato e competente in grado di distribuire i nuovi formati video attraverso un network di editori qualificati e capace di intercettare il giusto target di riferimento. Il valore aggiunto dell’interattività dei contenuti sta rapidamente raggiungendo la maturazione industriale e conseguentemente inizia a monetizzare. Credo che sia una grande opportunità per tutti protagonisti del mercato che non dobbiamo lasciarci sfuggire.

Luca Di Cesare Dopo la laurea in ingegneria delle telecomunicazioni, ha iniziato la sua carriera in Enidata. Affascinato dalle enormi potenzialità di internet, nel 2000 fonda Dooyoo.it. Nel 2002 diventa business development manager di Vivacity.it (Gruppo Unicredit). Nel 2003 entra in Doubleclick International con il ruolo di Sales director Italia consolidando la sua expertise legata alla consulenza strategica, al marketing online e alla web usability. Nel 2009 fonda iWikiPhone. com e Nel febbraio 2011, coglie una nuova sfida professionale e diventa managing director Italia di smartclip

Il 30 e il 31 marzo a Napoli va in scena WebUpDate, il più grande evento su marketing e comunicazione del Sud Italia. Nomi di spicco del settore a livello nazionale e internazionale si incontreranno per confrontarsi sulle più recenti tendenze del business e della Alessandro comunicazione aziendale. «Finora in Mazzù Italia - spiega Alessandro Mazzù, amministratore di Qadra, agenzia di marketing e comunicazione partenopea che ha ideato l’evento - i maggiori appuntamenti business oriented si sono svolti quasi tutti al di sopra della linea gotica. A marzo, con il WebUpDate, Napoli si trasformerà da Cenerentola italiana del marketing in protagonista dell’innovazione. In questa città esiste un bisogno forte di informazione, confronto e aggiornamento sulle tematiche del marketing e WebUpDate è pensato proprio per rispondere a queste esigenze». Ospitato da Città della Scienza, l’evento è patrocinato dal Comune di Napoli, dalle Università Federico II e Suor Orsola Benincasa, dall’API - Associazione Piccole e Medie industrie di Napoli e Provincia e sponsorizzato da Sr Labs - società specializzata nello sviluppo di applicazioni e consulenze tecnologiche in materia di eye-tracking -, da Nad School e dall’industria dolciaria Il Galletto. Giunta alla sua terza edizione, la due giorni sarà dedicata quest’anno al marketing esperienziale, dall’esperienza del consumatore nel punto vendita a quella dell’utente sul web, passando per geo-localizzazione e mobile marketing, reti sociali e co-creazione di valore, multi-sensorialità e nuove tecnologie. In linea con la tematica scelta, anche il format dell’evento sarà esperienziale, prevedendo la partecipazione attiva del pubblico anche, e non solo, attraverso l’uso di un’app dedicata realizzata da Born Lucky Studio. Per informazioni e iscrizioni: www.webupdate.it


COSA VEDI DIETRO I RISULTATI DELL’ULTIMO MIGLIO?

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360pro.update Professionisti, carriere, incarichi

Agenzie

Tita

Vincenzo

Vigo

Dopo l’esordio in campo editoriale avvenuto con la recente pubblicazione della nuova rivista trimestrale Bill, dedicata soprattutto alla pubblicità e alla comunicazione, continua un 2012 denso di novità per Tita. Vincenzo Vigo, già impegnato come creativo in Armando Testa Roma - con un passato anche in Leagas Delaney, Young&Rubicam e Red Cell - è infatti il nuovo partner dell’agenzia milanese. Tra i suoi compiti ci sono anche le attività legate al new business e lo sviluppo della struttura all’interno di settori merceologici strategici.

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Editoria

TLC

Gruner+ Acatel-Lucent Jahr/Mondadori Jacopo Loredan è il nuovo direttore del mensile Geo. Loredan, che firmerà il suo primo numero nel mese di marzo, mantiene anche la carica di direttore del mensile Jack, che ricopre dal 1999. Contestualmente, Marco Casareto, che lascia la direzione di Geo, si dedicherà in maniera più specifica agli impegni crescenti derivanti dallo sviluppo di iniziative editoriali relative a Focus Storia e al suo sistema di line extension come Focus Storia Biografie, Focus Storia Wars e Focus Storia Collection.

Jacopo

Loredan

Suite Tecnologica: Ad Serving, Tracking, Analytics e Rich Media

Audience Solutions per identificare e raggiungere segmenti di consumatori

Paola

Pernigotti Paola Pernigotti è stata nominata head of marketing del Sud Europa del gruppo Enterprise di Alcatel-Lucent, che comprende Francia, Spagna, Portogallo, Italia, Grecia, Israele, Malta e Cipro. Riporterà direttamente a Pierre-Antoine Thiebaut vice president marketing worldwide di Alcatel-Lucent Enterprise -, lavorando a stretto contatto con i regional sales leader per attuare nuove strategie di marketing e coordinare programmi, eventi, comunicazione e iniziative in quest’area geografica. Pernigotti era entrata in Alcatel-Lucent nel 2007.

Media Network europeo che utilizza soluzioni avanzate di behavioural targeting

www.weborama.com :: info-it@weborama.com


Agenzie EventiSamarcanda diventa Fandango Club

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Associazioni

Simona Zanette nuovo market place presidente di Iab Italia

«Il mio impegno sarà volto a consolidare il ruolo dell’organismo che ora presiedo e a dare sostegno concreto alla crescita di un comparto che sta dimostrando l’effettivo valore di internet come driver per lo sviluppo delle imprese»

I

l vertice di Iab Italia si tinge di rosa. E’ infatti Simona Zanette, country manager e amministratore delegato di alfemminile.com, il nuovo presidente dell’Associazione. La affiancherà, in qualità di vicepresidente, Marco Caradonna - amministratore delegato e fondatore di Simple Agency -, nominato contestualmente nel corso della riunione. Luca Paglicci, direttore di WebSystem - IlSole24Ore, assume invece la carica di Tesoriere. A eleggere il nuovo presidente, i membri del Consiglio Direttivo entrato in carica lo scorso 15 febbraio composto - oltre che da Simona Zanette, da Marco Caradonna e da Luca Paglicci - da Walter Bonanno di Populis; Amedeo Guffanti di 77Agency; Luca Gurrieri di Manzoni; Salvatore Ippolito di Libero; Daniele Mancini di Casa.it; Michele Marzan di Zanox; Cristina Pianura di TAG Advertising; Ne-

reo Sciutto di Webranking. Ufficializzato il nuovo board, per l’Associazione, sotto la direzione generale di Fabiano Lazzarini, si aprono dunque due anni intensi di sfide e di opportunità da cogliere per lo sviluppo e l’ulteriore affermazione del settore della comunicazione digitale interattiva che Iab Italia rappresenta, nel panorama italiano e sempre più a livello internazionale. Un concetto sottolineato anche dal neo presidente Simona Zanette nel commentare la sua nomina: «Ringrazio prima di tutto l’assemblea dei soci per avermi permesso di entrare a far parte del board e il Consiglio Direttivo per la fiducia accordatami nell’eleggermi presidente. Il mio impegno sarà volto a contribuire in prima linea al consolidamento del ruolo di Iab Italia come punto di riferimento del comparto della comunicazione digitale e alla crescita di un settore che sta sempre più dimostrando, anche attraverso i numeri raggiunti, quale sia il valore di internet come driver per lo sviluppo delle imprese».

il Ritratto: una carriera tutta in digitale

simona

zanette 5

Dopo aver mosso i primi passi nel mondo della pubblicità nell’agenzia Bozell (a Londra, Hong Kong e Milano) e in Chrysler, nel 2000 Simona Zanette entra in Optimedia (poi ZenithOptimedia), dove assume ruoli sempre più rilevanti nell’ambito dell’adv interattiva fino a diventare responsabile dell’area digital dell’agenzia, fondando Zed Digital. Nel 2007 passa a CondéNet International come international marketing director (sede di Londra). Sempre in Condé Nast, ha ricoperto il ruolo di country manager Francia e Russia. Nel 2009, ritorna a Milano e assume la carica di direttore centrale marketing digital di Condé Nast. Da ottobre 2010 è country manager e amministratore delegato di alfemminile.com.

Dopo cinque anni di intensa attività ed esperienza nel campo dell’event management e della comunicazione non-convenzionale, EventiSamarcanda sceglie di presentarsi sul mercato con un nuovo assetto societario, introducendo il brand Fandango Club. Il logo, caratterizzato da 5 punti colorati, evidenzia le cinque anime del Gruppo di cui è general manager Marco Moretti, che punta a continuare a garantire l’eccellenza riconosciuta nell’event management, rafforzandola con il potenziamento delle divisioni interne: StoreAnimati per promozioni ed eventi in-store, Personal Gamer per progetti esclusivi dedicati al mondo retail, TS10 per soluzioni tecnologiche all’avanguardia ed infine Mirtillo come offerta catering.

adv globale per il colosso del beverage. Firma Mother London

Musica e sport si fondono in Move to the Beat, campagna “olimpica” di Coca-Cola Con la presentazione del primo videoclip ufficiale, ha definitivamente preso il via negli scorsi giorni la campagna pubblicitaria globale “olimpica” di Coca-Cola: “Move to the Beat”. Firmato da Mother London, si tratta di un progetto di comunicazione integrata molto ambizioso, che punta a catturare l’attenzione dei giovani sullo sport - e sul colosso del beverage, da 84 anni partner del Comitato Olimpico Internazionale - usando la musica come catalizzatore. Da qui la scelta di collaborare con il produttore Mark Ronson e la vocalist Katy B per dar vita a un inno-colonna sonora della campagna, “Anywhere in the World”, che a maggio uscirà anche come singolo e nel quale, grazie

a tecniche di incisione e di montaggio innovative, il ritmo si fonde con i “suoni” agonistici prodotti da 5 giovani atleti (la quattrocentista Kseniya Vdovina, il campione di ping-pong Darius Knight, l’arciere Dayyan Jaffar, l’ostacolista David Oliver e la lottatrice Maria Espinoza) scelti dal brand per il loro valore sportivo e le loro storie ispiratrici. Le riprese di questa autentica “fusione” tra sport e mu-

sica si sono svolte, sotto la direzione della regista Kim Gehrig, nel corso di un grande concerto-evento andato in scena la scorsa estate, da cui è tratto il materiale che comporrà la campagna: 4 spot della durata di 30 e 60 secondi, oltre a due filmati di 2 e 4 minuti. La strategia di comunicazione prevede anche display nei punti di vendita, affissioni, programmi esperienziali, iniziative mobile e digitali.


Brand e creatività ANNO III | #06 | 23 FEB 2012

marketplace

Scalibor esordisce in tv con Sottosopra

Il 2012 è l’anno dello sbarco in tv per Scalibor, storico collare antiparassitario per cani. Il brand esordirà sul piccolo schermo in primavera con un film 30” firmato da Sottosopra, l’agenzia indipendente milanese che si è aggiudicata la gara creativa indetta da MSD Animal Health superando, tra le altre, McCann Milano. «Per noi - spiega Elena Milazzo, direttore creativo di Sottosopra - Scalibor ha rappresentato una doppia sfida. Da un lato fare un refresh totale su un prodotto che seguiamo da anni e contestualmente vincere il contest con un’idea forte». Oltre al commercial, la campagna prevede radio, stampa e declinazioni pop.

vanity fair

gq

style

wired

Vanity fair online è notizie, foto e video

La destinazione web tutta al maschile

In connessione con quanto c’è di trendy

innovazione, internet e intrattenimento

Spazio dedicato a moda, Gossip, ma anche politica

Moda, sessualità, sport, e musica per Gentlemen

Novità e ultime tendenze per utenti sempre cool

Notizie dal mondo della rete e della tecnologia

www.VanityFair.it

www.GQ.it

www.Style.it

www.Wired.it

Display Adv

Lo sfondo dei siti diventa uno spot: a marzo Condé Nast lancia il “Following Video” Numeri da record per il network digitale di Condé Nast, che a gennaio ha abbattuto lo storico traguardo delle cento milioni di pagine viste (con sette milioni di browser unici, fonte SiteCensus gennaio 2012): Style.it, Vanityfair.it, Vogue. it, Gq.com, Wired.it, raggiungono così, insieme, un importante traguardo delle metriche digitali. Un contesto ideale per il lancio dei nuovi formati video targati Condé

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Nast: a febbraio è arrivato Skin Video, uno spazio ad alto impatto visuale già scelto da importanti spender come Coty con Roberto Cavalli Profumi sul sito Vanityfair.it, Volvo sul sito Gq.com, Audi su Wired.it, Chanel Coco Mademoiselle su Style.it e L’Oréal, con le divisioni Giorgio Armani Parfums e Diesel Loverdose, su Vanityfair.it e Style.it. A inizio marzo sarà invece la volta di Following Video, e in questo caso

si tratta di un’assoluta novità per la comunicazione interattiva. Con questo formato lo sfondo dei siti viene usato per proiettare degli “spot televisivi” che non si interrompono durante la navigazione. Il video, infatti, si trasferisce sullo sfondo del sito e continua a restare visibile anche in corrispondenza di un cambio di pagina, senza soluzione di continuità e senza interferire in modo invasivo con la lettura dei contenuti.

SOCIAL SNACK SPUNTI DAI MEDIA SOCIALI di Maurizio Mazzanti direttore creativo esecutivo di E3

Dalla parte dei consumatori Grazie alla rete partecipativa, oggi gli internauti possono far sentire la propria voce. E questo non può che essere un bene

Una delle frasi più abusate dai guru della rete della prima ora è la prima delle tesi del Cluetrain Manifesto, quella che dice che “i mercati sono conversazioni”. La frase e il libro risalgono al 1999 e all’epoca le conversazioni fra consumatori non erano potenti come lo sarebbero diventate qualche anno dopo. Al giorno d’oggi una buona parte dei media sociali, quelli del cosiddetto web 2.0, sono occupati da clienti di aziende che discutono, approvano o si lamentano di ciò che consumano all’interno dei mercati. Queste discussioni possono avvenire ovunque sia possibile lasciare un commento o un’opinione, per cui non è raro che un cliente usi la propria bacheca di Facebook per segnalare agli amici un disservizio, o il proprio blog per farsi leggere da una platea potenzialmente maggiore. Ma per i consumatori che vogliono far sentire la propria voce in maniera assidua la destinazione migliore sono i siti di recensioni di prodotti, aziende e servizi come Ciao.com o un altro degli 83 siti presenti nella pagina “review websites” di Wikipedia, senza dimenticare poi che tutti i principali siti di e-commerce hanno lo spazio per le opinioni dei consumatori. In questo enorme panorama di spazi virtuali in cui gli utenti possono confrontarsi, una menzione d’onore va a un’azienda recente nel panorama dei social media, Gripe. L’obiettivo di questo social network è la risoluzione delle lamentele tramite l’aiuto dei propri amici, come si capisce fin dal pay-off “word-of-mouth is powerful”. Il funzionamento è semplice, per lamentarsi di un disservizio è necessario scrivere cosa è successo, indicare un interlocutore e una possibile soluzione; per ogni lamentela c’è la funzione principale in ambito social, ossia la richiesta di supporto da parte di altre persone. Il tutto con l’obiettivo che qualcuno dell’azienda oggetto della gripe (è spagonolo e vuol dire influenza) intervenga per dipanare la questione! Se volete rispondermi o condividere feedback e spunti mi trovate in rete o direttamente a: mazzanti@e3online.it!


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marketplace

Alessandra Pracucci amministratore di Giraffare.it e co-founder di UpCube

conleaziende? Il

ALESSANDRA

PRACUCCI il nostro E’ un canale che abbraccia l’innovazione al fine di rendere possibile l’incontro tra domanda e offerta, con la particolarità, però, che agisce in ambito business

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L’intervista

Pronti a “Giraffare” social shopping funziona. E che piaccia non c’è ormai dubbio. In tempi di ristrettezze, parlare ai consumatori di prezzi più accessibili è ovviamente un’ottima leva, ma anche un modo innovativo di incentivare al consumo, rispondendo alla domanda con un’offerta più adeguata ai tempi e alle tendenze. Se, però, tutto questo si può dire per il singolo consumatore, vale altrettanto per le aziende, che vivono in grande gli stessi problemi del singolo nella spesa e, forse, problemi ancora più grandi dal lato della distribuzione del proprio valore. Ecco allora che ha preso corpo, in seno alla società di consulenza marketing UpCube, l’idea di un social shopping per il B2B, un canale certamente innovativo di match making che incrocia domanda e offerta tra le imprese tramite l’ormai consolidato sistema dei coupon. Si chiama Giraffare.it ed è l’ultima grande idea nata in risposta alla crisi dei tradizionali sistemi di vendita. Ad Alessandra

E’ nato nell’ottobre 2011 il primo portale italiano di social shopping interamente dedicato al B2B, un innovativo canale di match making tra le imprese che in pochi mesi ha già raccolto grandi consensi, sostenuto anche da un forte investimento in comunicazione e promozione Pracucci, amministratore del sito e co-founder di UpCube insieme a Maurizio Caporusso, abbiamo chiesto di descrivere questa particolare iniziativa e di esplicitarne i molteplici vantaggi. Dottoressa Pracucci, cos’è e da quando opera Giraffare.it? Giraffare è il primo portale di social shopping in Italia dedicato esclusivamente alle aziende e ai professionisti. E’ un canale che abbraccia l’innovazione al fine di rendere possibile l’incontro tra domanda e offerta, con la particolarità, però, che agisce in ambito business. Infatti, il nostro payoff è “Affari tra le imprese”, che nella sua semplicità e immediatezza, riassume bene il nostro intento. Il sito è online dalla metà

di ottobre del 2011 ed è nato in seguito a un’attenta valutazione del social shopping. Constatato che è il fenomeno più significativo, per crescita economica, degli ultimi dieci anni, ci siamo lasciati ispirare per la determinazione di una soluzione che nei suoi fondamentali è assolutamente identica al sistema di couponing per il mercato consumer, ma con la differenza che il target e il tipo di offerte sono business. Nel successo di qualsiasi sevizio “social” è importante il ruolo del passaparola. In quale modo promuovete o diffondete le offerte che veicolate? Naturalmente siamo presenti su tutte le principali piatta-

di Teresa Nappi

forme social, ma il piano è più articolato. Nell’ottica di dare maggiore visibilità alle offerte che propone, Giraffare.it si presta bene a progetti di affiliazione e di networking, entrando nelle reti di impresa con l’insieme delle sue proposte o con alcune in particolare, attraverso sistemi di verticalizzazione. Ci stiamo, quindi, muovendo su tantissimi canali, puntando soprattutto su partnership che possano attivare e alimentare il passaparola, appunto. A questo tipo di azione, abbiamo poi aggiunto una comunicazione spot veicolata sul circuito Telesia di aeroporti e metropolitane, puntando così a raggiungere le persone che fanno un’azienda. L’insieme di queste operazioni ci ha dato già dei buoni risultati, ecco perché abbiamo deciso di investire tanto in comunicazione e di avviare a breve una nuova iniziativa pubblicitaria che prevederà una serie di spot radio, ancora stampa e soprattutto web, il tutto a cura di UpCube. Il servizio è adatto a tutti le tipologie di aziende? E su quali

zone geografiche siete maggiormente attivi? Giraffare.it nasce prevalentemente come servizio adatto alle piccole e medie imprese, anche se, nel corso di questi mesi, non è mancato l’interesse da parte delle grandi aziende. E’ evidente che la crisi economica ha messo a dura prova tutti gli attori del mercato e, indipendentemente dall’entità della struttura, tutti necessitano di un canale nuovo per acquisire clienti. Rispetto alle zone di attività, siamo presenti su tutto il territorio nazionale. Il nostro portale ha, infatti, uno spazio dedicato a ciascuna città. A breve, però, cambieremo impostazione, spostando la classificazione delle offerte sulla categoria merceologica, perché in ambito B2B ha più senso parlare di merce che di confini geografici.

La promozione delle proprie attività attraverso un sistema di ribasso dei prezzi non rappresenta un rischio per le aziende, anche se siamo in un tempo connotato soprattutto dalla crisi? La forte crisi economica ha portato con sé non solo difficoltà, ma anche opportunità, facendo venire a galla quei vuoti entro i quali con spirito di iniziativa bisogna muoversi, proponendo sistemi diversi per fare e costruire. E’ da questa considerazione che parte il progetto Giraffare.it, un servizio nuovo che apre ad altre possibilità. In questo le aziende non corrono rischi, di nessun tipo, piuttosto sperimentano un modo diverso di promuovere il proprio business e di allargare il giro d’affari.

per saperne di più esclusivamente business to business la forza del social shopping per le imprese www.giraffare.it


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company

8mila 2,5mld 110 90

la holding tedesca mediamarket sta facendo lavorare attualmente in italia circa 8 mila addetti

è il fatturato, in euro, raggiunto dalla società cui fanno capo media world e saturn nell’ultimo anno

mediamarket è operativa in tutta la penisola italiana e la cifra si riferisce agli esercizi aperti fino a ora

un pubblico enorme si riversa nei centri saturn e media world: ecco la quota di visitatori nel 2011

le strategie integrate di Mediamarket per dialogare con un pubblico che vuol essere informato

di Roberto Nucci

Un messaggio per milioni di clienti Per Pinuccia Algeri, direttore comunicazione dell’azienda che gestisce le insegne Media World e Saturn, l’advertising è uno strumento utile per veicolare promozioni e accompagnare la politica di espansione dei negozi sul territorio. Stampa, tv, ma anche internet e social network, concorrono al raggiungimento di importanti risultati

C

Pinuccia

algeri Un successo, quello ottenuto da Mediamarket in Italia, dovuto anche all’impegno in advertising, perseguito con continuità, anno dopo anno. e il 2012 sarà un anno molto interessante, arricchito da eventi trainanti: olimpiadi e europei di calcio

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omunicare è un elemento importante per un’azienda come Media World, soprattutto al fine di veicolare messaggi di carattere commerciale destinati a un gran numero di clienti. «All’interno dei punti vendita di Media World e Saturn, in Italia, entrano circa 90 milioni di persone l’anno, una volta e mezzo la popolazione del nostro Paese: è un pubblico enorme, che sui prodot-

ti di elettronica di consumo vuole essere informato in merito alle caratteristiche dei prodotti, al lancio delle novità e anche, banalmente, ai prezzi», spiega Pinuccia Algeri, direttore comunicazione di Mediamarket, l’azienda che gestisce le insegne Media World e Saturn, appunto, e che fa parte della tedesca Mediamarket Saturn Holding, prima catena di elettronica di consumo in Europa. Nel nostro Paese la società oggi conta circa 8 mila addetti, per un fatturato di circa 2,5 miliardi con 110 negozi in tutta la penisola. Un successo dovuto anche all’impegno in advertising perseguito con continuità, anno dopo anno, come sottolinea il direttore comuni-

cazione nel corso di questa intervista a 360com. Dottoressa Algeri, in che misura una realtà come Mediamarket investe in comunicazione? Il nostro budget in pubblicità, in media, si attesta sul 3% del fatturato, oscillando tra il 2,5% e il 3,5%, a seconda degli anni. Nel 2011 è stata stanziata una cifra intorno ai 60 milioni di euro, cui si è aggiunto un altro, importante budget per il progetto “20anni da protagonista.it”, una grandissima operazione di comunicazione interna che ha definito e poi alimentato una serie di attività per i dipendenti legate, appunto, al festeggiamento dei

due decenni di presenza sul mercato italiano.

Media World è anche tra le insegne più attive nello scenario distributivo. Quale sarà il suo impegno in pubblicità nel 2012? Media World e Saturn non fanno quasi mai campagne istituzionali o di branding. E nel 99% dei casi sviluppiamo azioni di carattere commerciale/promozionale. In alcuni casi, però, avviamo operazioni che hanno anche un impatto corporate molto forte: ne è un esempio l’attività fatta in occasione dei Mondiali di calcio del 2006, quando abbiamo regalato 15 mila televisori con la scommessa sull’Italia vincente, campagne a metà strada tra la pura commercializzazione e l’istituzionalità. Il 2012 è un anno pari e quindi per la vendita degli elettronici di consumo è positivo perché sono in calendario eventi sporti-

media world vince con l’attenzione al cliente

A Iab Mixx è oro per “Cadi sempre in piedi”

La campagna “Cadi sempre in piedi”, andata on air nel 2010 sui principali portali quali Msn, Libero e YouTube, è stata premiata alla prima edizione in Italia di Iab Mixx, il premio organizzato da Iab Italia per dare risalto all’innovazione creativa e all’efficacia della comunicazione sui nuovi media. Realizzata da Cayenne, la campagna con cui l’insegna si è aggiudicata il primo premio nella categoria “Rich Media - Adv Display”, ruota intorno al valore aggiunto che Media World offre in termini di attenzione al cliente prima, durante e dopo l’acquisto. I soggetti dei banner - formati Rich Media particolarmente impattanti e d’effetto - sono stati ripresi dalle situazioni dello spot televisivo e hanno animato le home page dei portali online. La peculiarità di questi banner è l’integrazione dei video girati ad hoc per il web all’interno del formato Rich. La campagna ha avuto un grande successo, con un ritorno notevole di visibilità: oltre 1 milione di utenti unici, più di 150 mila visualizzazioni video sul Brand Channel di YouTube, mentre sono più che raddoppiate le visite al sito istituzionale di Media World.


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company vi di notevole impatto come le Olimpiadi di Londra e gli Europei di calcio. Il segmento dei prodotti “brown” - tra questi tv, registratori, vcr - vale il 20/25% del mercato e quando c’è un importante evento sportivo si assiste a un’anticipazione degli acquisti. E’ dunque inevitabile una grande concentrazione anche in termini di advertising. Inoltre, quest’anno l’Italia sta completando il passaggio al digitale terrestre. La vostra azienda si sta mettendo in luce per un’aggressiva politica espansiva sotto l’aspetto delle nuove aperture. Quali ulteriori novità avete in programma? E come appoggerete, ancora a livello di comunicazione locale, questa strategia? Le strategie di comunicazione sono differenziate in base alle aperture effettuate in zone dove il brand non è ancora presente oppure dove l’insegna è conosciuta. Il 2011 è stato chiuso con un rush finale nell’ultimo mese, 9

con quattro aperture - Milano, Firenze, Salerno e Teramo -, unite a politiche di comunicazione diverse: per quanto riguarda Milano, dove il brand è arcinoto, si è lavorato molto sul concetto di comunicazione di apertura e sulla commercializzazione di prodotto. Diverso, invece, è il caso di Salerno, dove il brand era inesistente. In questo caso abbiamo scelto una comunicazione in due fasi: la prima di conoscenza del marchio e poi una seconda tranche dedicata alla commercializzazione di spinta verso la data di apertura. Tutte le campagne sono in chiave integrata: stampa e tv locale, internet e social network. Oggi in Italia proliferano i centri commerciali, gli ipermercati, gli outlet e tra le insegne si sta scatenando la lotta per la fidelizzazione mediamarket celebra un ventennio tricolore

qui a fianco, il pupazzo “mark”, tra i personaggi che hanno animato “20anni da protagonista. it”, grande operazione di comunicazione interna che ha alimentato una serie di attività per i dipendenti per festeggiare due decenni di presenza sul mercato italiano

del cliente. La comunicazione può essere una leva strategica anche in questo caso? La comunicazione non è uno strumento strategico, porta un messaggio, ma a monte ci sono mission dell’azienda, credibilità del brand, operato del personale dei punti vendita, serietà del servizio. Le operazioni istituzionali si creano con un concetto di marketing allargato, che comprende anche le rp e le attività di carattere sociale. Il tutto sfruttando un meccanismo a 360 gradi.



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search engine marketing

Il seo è morto

Viva il seo!

Con l’evolvere del web e dei motori di ricerca, anche le tecniche di ottimizzazione, per non morire, devono svilupparsi e soprattutto non cadere nella tentazione di aggirare i principi dettati dai nuovi algoritmi. In fondo è interesse di tutti che, fatta una ricerca, l’utente trovi per primo un contenuto che lo soddisfi. Ovviamente, meglio ancora se è il vostro di Greg Veronelli

C

hi lavora, naviga, o comunque consulta internet con una certa frequenza, sicuramente negli ultimi mesi si è imbattuto in articoli, post e interventi di esperti che dichiaravano la prossima morte del Seo, ovvero delle tecniche usate fino ad oggi per ottimizzare i contenuti e le pagine di un sito in vista delle ricerche effettuate dagli utenti web attraverso i motori di ricerca (Google in primis, ovviamente). Il motivo scatenante di tali affermazioni è stato sopratutto il rilascio da parte di Google (ormai quasi un anno fa) di Panda, l’algoritmo pensato per migliorare il ranking dei siti in base alla loro qualità, introdotto anche sul motore di ricerca italiano dopo una lunga fase di test sulla piattaforma statunitense. La finalità di questo

algoritmo, come spiegato in un video (http:// www.youtube.com/watch?v=0JD55e5h5JM) dall’esponente del Search Quality Group di Google, Matt Cutts, è puntare sulla qualità intrinseca dei contenuti dei siti internet e non su come sono realizzati il codice Html che li contiene o i relativi sistemi di tag e keyword. Nell’intervista Cutts dice: “Solo perché qualcuno mette tutti i puntini sulle i o scrive un perfetto codice Html, non significa che abbia contenuti migliori”, e aggiunge “Anche se avete fatto cose controproducenti per l’indicizzazione, ma avete dei buoni contenuti, noi vogliamo renderli evidenti. Cerchiamo insomma di fare in modo che voi non dobbiate ricorrere al Seo”. Una frase, quest’ultima, che suona come un duro colpo a chi puntava tutto sul Search En-

gine Optimization, inteso come vera e propria scienza basata su sistemi matematici, badando meno a ciò che tale ottimizzazione avrebbe dovuto spingere in testa alle ricerche. Google quindi, e in generale tutti i motori di ricerca, puntano a diventare sempre più intelligenti, per non farsi “fregare” dalle tecniche di ottimizzazione. Questo significa dire addio ai professionisti del Seo? Molto probabilmente no, ma certamente gli addetti ai lavori devono e dovranno presto modificare le loro tecniche di ottimizzazione, adattandole al nuovo modo di “pensare” dei motori di ricerca. In sostanza, nel video citato, Cutts afferma che lo scopo di Google è quello di presentare nelle proprie pagine dei risultati i migliori contenuti possibili, attraverso un algoritmo talmente effica-


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cover story ce che in linea di principio non ci dovrebbe essere bisogno di ottimizzare un sito, perché quel sito sarà scoperto e messo in rilievo dall’algoritmo stesso. Certo, mettendosi dalla parte degli utenti, bisogna ammettere che una ricerca che dia risultati in base al valore dei contenuti piuttosto che alla bravura di chi li ottimizza, non può che essere apprezzata. A maggior ragione se si considera il fatto che se su Wikipedia (per rimanere in ambito web) esiste la voce “keyword stuffing”, ovvero “utilizzo di tecniche considerate poco corrette al fine di aumentare la propria visibilità sui motori di ricerca”, significa che qualcuno che le utilizza c’è, o quantomeno c’è stato. Lo stesso Cutts, in un altro intervento (http://www.youtube.com/ watch?feature=player_embedded&v=BS75vhGOkk) si preoccupa di fare una netta distinzione tra White e Black Hat Seo. Ora, cercando di cogliere il lato costruttivo di questo discorso, la considerazione da fare è sicuramente che il Seo fa parte di un mix fatto di buoni contenuti, siti chiari, e tecniche utili per un’indicizzazione corretta in base alle esigenze dell’utente. Un mix a sua volta integrato all’interno delle più ampie tecniche di Search Engine Marketing, dove nessuna delle voci esclude le altre. Del resto, se da un lato Cutts afferma che “solo perché qualcuno non è un esperto di Seo, non significa che non produca buoni contenuti”, è altrettanto vero che solo perché qualcuno è esperto di Seo, o ha deciso di affidarsi a un esperto di Seo, non significa che non abbia dei buoni contenuti da spingere. In questo senso, dunque, il Seo è da intendere essenzialmente come uno strumento necessario per aiutare Google e gli altri motori di ricerca a individuare le migliori risposte possibili alle ricerche avanzate dagli utenti del web. Come farlo? A conferma del fatto che il Seo non è morto, non ci resta che chiederlo ai professionisti del settore.

da Webranking nel campo del Seo?

Webranking Nereo Sciutto, presidente

Vi aiutiamo a farvi trovare

nereo

sciutto

I

n Italia le aziende in salute e intenzionate a fare bene sono tante. E tutte vogliono approfittare di un mercato pubblicitario un po’ meno affollato del solito. Parola di Nereo Sciutto, presidente di Webranking. Il momento è ottimo dunque per fare del buon Seo, a patto di puntare sempre su contenuti di qualità, e

Al fianco dei marchi per capire rispetto a quali esigenze, bisogni o domande degli internauti sono una buona risposta. Questo è l’obiettivo della “boutique” del Seo, che ha chiuso il 2011 con una crescita del 30%. Google Panda? Un’innovazione necessaria per deprimere gli aggregatori inutili e premiare chi ha qualcosa da dire non sulla costruzione di pagine finalizzate a sfruttare i punti deboli degli algoritmi dei motori di ricerca. In fondo, promuovere il

marchio, significa farlo trovare nel posto giusto, al momento giusto.

Quali sono i servizi offerti

Noi ci occupiamo di Seo da 14 anni, e su questa attività abbiamo da sempre costruito il nostro successo. Oggi i nostri servizi stanno evolvendo in base agli sviluppi del web. La prima innovazione riguarda sicuramente ciò che è accaduto nell’ambito social. Fino a qualche anno fa, i motori di ricerca lavoravano solo sui siti internet, richiedendo dunque uno sforzo soprattutto tecnologico per la loro ottimizzazione. Ora i siti non bastano più, i motori esplorano anche tutti i social network per trovare contenuti migliori, e noi professionisti del Seo abbiamo dovuto integrare le nostre tecniche di lavoro. Se Google fa innovazione, e con lui tutti gli altri motori di ricerca, noi non possiamo rimanere indietro. Il grosso problema per i motori è la lotta allo spam, e di conseguenza la sempre maggiore difficoltà a ottenere risultati di qualità. Per tale motivo non basta più leggere solo contenuti e link delle pagine dei siti, serve l’aiuto delle persone attraverso il loro comportamento social, ovvero i loro “like”, le loro condivisioni, i retweet. Ecco perché le agenzie Seo, prima molto semplici e verticali, oltre al Seo hanno dovuto

sviluppare Sem, analytics e infine competenze social.

Cosa significa nel concreto fare Seo e Sem oggi? Aiutare le aziende e i marchi a capire per quali esigenze, bisogni o domande degli utenti sono una buona risposta. La dinamica si è invertita. Non bisogna più spingere, come per esempio con l’email marketing, bisogna piuttosto capire cosa fanno i clienti online, far interrogare le marche su come i loro consumatori le cercano e le possono trovare. Tecnicamente il Seo in origine si occupava di come costruire le pagine web, ora invece si preoccupa anche di come sono prodotti i contenuti, di come si inseriscono nelle reti sociali e come possono essere viralizzati.

In seguito al rilascio dell’algoritmo Panda da parte di Google c’è chi ha dichiarato la morte del Seo. Cosa ne pensa? Panda è stata un’innovazione necessaria per eliminare i contenuti a scarso valore aggiunto. L’obiettivo del Seo è valorizzare un contenuto che c’è, e che ha qualità. Chi invece intende promuovere artificiosamente cose mediocri di cui magari non è nemmeno produttore o detentore, è giusto che


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cover story venga depresso. I siti con milioni di pagine inutili o gli aggregatori di contenuti altrui, ovvero il male di internet, non fanno nessun investimento in qualità, fanno solo da collettori di traffico permettendo di raggiungere il proprietario del contenuto solo dopo uno o due click. Questo tipo di attività ha riguardato siti e aziende con modelli di business deboli, senza nulla alle spalle. Il cosiddetto black hat Seo riguarda società che operano in mercati molto competitivi e decidono coscientemente di costruire siti finalizzati ad attaccare l’algoritmo per fregarlo nei sui punti deboli. Inutile dire che non condividiamo per nulla questa pratica, che spesso e volentieri risulta controproducente per le aziende.

Quanto vale oggi il mercato di Seo e Sem nel nostro Paese? Non esistono stime specifiche, anche perché si tratta di un mercato difficile da misurare. I dati statunitensi dicono che fin dal 2009 più o meno gli investimen-

13

ti in Seo rappresentano il 10% di quelli destinati al Sem. In Italia sicuramente la percentuale è più bassa, in quanto il mercato è arretrato, e si aggirerà tra il 5 e il 10%. Il trend però è in forte crescita, anche perché il Sem sta diventando sempre più costoso e quindi meno conveniente. Al momento il mercato del Sem in Italia è stimato intorno ai 500 milioni di euro, ovvero più o meno la metà del mercato digitale complessivo. L’obiettivo per il Seo è ottenere almeno il 10% di questi investimenti.

Simone Chizzali, business development manager

Il Seo è (anche) una questione di creatività Supervisione dei contenuti, copywriting, social networking, sono tutte attività di cui oggi chi fa Seo si deve occupare. La regola, applicata da Webperformance, funziona, visto che l’agenzia ha chiuso il suo primo anno di vita con più di 2 milioni di fatturato e oltre 200 clienti nazionali e internazionali

Quali sono i risultati e i trend di Webranking in termini di fatturato e business? Noi nel 2011, ovvero in anno di crisi, abbiamo registrato un più 30% di fatturato. La crescita è molto forte e costante da almeno tre anni. Il nostro posizionamento è sempre più verso l’alto, con una riduzione del numero dei clienti e l’elaborazione di progetti sempre più interessanti e impegnativi. A differenza di ciò che si può pensare, in Italia di aziende in salute e intenzionate a fare bene ce ne sono davvero tante, e vogliono approfittare di un mercato pubblicitario un po’ meno affollato. Noi abbiamo la fortuna di lavorare con molte di queste.

L’

Webperformance

per saperne di più

simone

chizzali

partner affidabile nel marketing online ampio spettro di servizi e risultati certificati www.webperformance.it

inclusione nelle pagine di Google di elementi video presi da YouTube e la recentissima querelle sorta dopo l’esclusione dei tweet dai risultati in real time, per il business development manager di Webperformance Simone Chizzali sono solo alcuni dei radicali cambiamenti in atto nel mondo dei motori di ricerca. Per questo le agenzie devono sempre dimostrarsi attente osservatrici dei diversi modi in cui il flusso dei contenuti online è presentato nelle ricerche degli utenti, arrivando a svolgere anche vere e proprie attività di copywriting e divulgazione virale.

Quali sono i servizi di Webperformance nel campo di Seo e Sem? Pur essendo una società giovane Webperformance vanta un’esperienza pluriennale nel settore Seo e Sem, poiché eredita un team di specialisti di comprovata esperienza. Anche il mio personale background, che possiamo far partire dall’ormai lontanissimo 1999, è quasi esclusivamente impostato su analisi e strategie nell’ambito del search marketing. Webperformance, ad oggi, con una unit dedicata alle attività Seo e Sem, è in grado di

creare strategie orientate alla massimizzazione della visibilità sui motori di ricerca a cui sono collegate valutazioni dell’operato quasi esclusivamente basate sui risultati raggiunti “on page”. L’ottimizzazione del codice sorgente e del contenuto è quasi sempre accompagnata dalla definizione di un budget per la gestione di attività rivolte verso l’esterno e orientate all’accrescimento dell’online reputation di un sito internet. Il raggiungimento della massima copertura della ricerca definita strategica si ottiene mediante campagne di keyword advertising mediante strumenti quali AdWords di Google o il search marketing del circuito Yahoo!/Bing.

Cosa significa nel concreto fare Seo e Sem oggi? Allo stato attuale e in quasi tutti i mercati, entrambe le attività devono ragionare con un unico grande attore, che è Google. Nel concreto, Seo e Sem fanno riferimento ad una serie di conoscenze e conseguenti procedure finalizzate alla visibilità di un sito sui motori di ricerca. Le implicazioni derivanti da tale procedure, però, oggi sono molteplici se si pensa che nelle attività Seo rien-


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cover story trano vere e proprie attività di copywriting e divulgazione di contenuto mentre nelle campagne cosiddette Sem si fa sempre più uso della rete display e del remarketing a completamento del presidio delle Search engine results page del motore.

Come sono cambiate nel tempo le tecniche di Seo e Sem e come si sono adattate alle evoluzioni del web? Per alcuni aspetti le procedure e le dinamiche di entrambe le attività sono rimaste le stesse degli albori: una particolare attenzione al contenuto ed una buona reputazione legata al dominio da promuovere fanno sì che l’agenzia sia già in grado di fornire un livello elevato del servizio. Dalla parte di chi indi-

www.webperformance.it

14

cizza il contenuto, però, è in corso una continua evoluzione del modo con cui i risultati sono presentati a chi cerca online nell’indice principale di un motore. Continue integrazioni di dati provenienti da banche dati esterne o parallele, partendo dalle prime integrazioni delle mappe per finire con la recente e sempre più invasiva integrazione di strumenti social quali Google+ e Picasa, hanno determinato un’attenzione sempre crescente verso l’utilizzo dei social network per aumentare la visibilità di un marchio e di un prodotto verso chi cerca online.

In seguito al rilascio dell’algoritmo Panda da parte di Google c’è chi ha dichiarato la morte del Seo. Cosa ne pensa? A mio avviso Panda è stato utile per razionalizzare il contenuto indicizzato dall’algoritmo di Google e disponibile agli utenti tramite ricerca. Chi, prima di Panda, aveva sperimentato la copertura della ricerca mediante una vera e propria invasione di pagine dinamiche e contenuti duplicati tra loro ha subito gli effetti negativi del Google “update”. Posso quindi dire che non ravviso un collegamento diretto tra Panda e la morte del Seo

così come lo conosciamo ora.

Quanto vale oggi il mercato di Seo e Sem in Italia? Webperformance è socia Iab e quindi fa riferimento all’associazione per qualsiasi dato relativo al mercato dell’advertising online in Italia. In attesa dei dati definitivi relativi al 2011, posso riportare quanto evidenziato nel 2010 in cui il mercato del Search in Italia ha un valore complessivo di 380 milioni di euro con una crescita del 20% circa.

Case History Veratour spicca

il volo con Mamadigital Grazie alla “Universal Optimization” dei contenuti presenti sul blog e nei social network, il sito del tour operator ha visto incrementare il traffico proveniente da keyword strategiche, ottenendo il 100% in più di posizionamenti sui motori di ricerca

C

ontinuano i successi firmati Mamadigital nell’importante e competitivo settore del travel online. Grazie al progetto di Seo e Universal Optimization per Veratour, il tour operator specializzato nel segmento Villaggi Turistici ha registrato una grande crescita in termini di visibilità del proprio sito, Veratour.it. «Siamo molto soddisfatti dei risultati ottenuti grazie alla collaborazione con Mamadigital - afferma Alessandro Balasco, Responsabile Web Veratour -, in particolare del raddoppio dei risultati rispetto ai KPI definiti inizialmente». L’attività di Universal Optimization è l’evoluzione pensata da Mamadigital del concetto classico di Seo e include l’ottimizzazione di contenuti ulteriori rispetto a quelli del sito (video, immagi-

Quali sono i risultati e i trend di Webperformance in termini di fatturato e business? Il primo anno di attività di Webperformance si è chiuso al di sopra delle aspettative di giro d’affari: più di 2 milioni di euro di fatturato totale e oltre 200 clienti serviti, tra cui realtà nazionali ed internazionali. Anche se è appena iniziato, il 2012 ha riconfermato il trend positivo dello scorso anno e la volontà del board è quello di sviluppare sempre più una propensione ad aiutare i merchant italiani a raggiungere i mercati europei e nord americani grazie agli strumenti digitali.

ni, presenza sui social media). Il progetto per Veratour ha preso il via giusto un anno fa, nel febbraio del 2011, e ha previsto la realizzazione di un nuovo blog, progettato sia dal punto di vista del piano editoriale sia dei singoli post per ottenere la migliore performance possibile sui i motori di ricerca. A tutto ciò è seguita l’ottimizzazione dei contenuti veicolati tramite i social network, con particolare attenzione per Facebook, Twitter e YouTube. I risultati ottenuti grazie a questo progetto hanno portato a un significativo aumento delle visite provenienti da keyword strategiche e oltre il 100% in più di posizionamenti acquisiti sui motori di ricerca rispetto agli obiettivi concordati inizialmente. «Il concetto di Universal Optimization - sottolinea Emiliano Cappai, ceo e co-founder di Mamadigital - ha ottenuto un nuovo importante successo nel mondo del travel online, un settore non facile in quanto molto maturo, affollato e competitivo. E’ la conferma che figurare in testa nelle ricerche fatte sui motori è uno degli investimenti più efficaci che un operatore turistico possa fare».

per saperne di più specialisti del digitale

emiliano

cappai

l’agenzia ha forti competenze nel Search marketing e nella Comunicazione online www.mamadigital.com


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17,3 7,5 %

audipress

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media data

stampa readership in crescita: la crisi stimola la domanda di informazione?

L

a crisi economica e l’esigenza di volerne capire di più spingono le letture dei quotidiani. Potrebbe essere questa una chiave di lettura degli ultimi dati Audipress. Secondo le ultime rilevazione della società che misura i lettori di quotidiani e

periodici in Italia, nel terzo ciclo di rilevazione del 2011 (quello compreso tra il 19 settembre e il 18 dicembre), nel giorno medio hanno letto uno o più quotidiani 24,9 milioni di italiani adulti, il 3,2% in più rispetto al secondo ciclo (4 aprile-10 luglio). An-

quotidiani (19 settembre - 18 dicembre 2011)

che le letture complessive sono in crescita, e questo consegna variazioni abbondantemente positive a gran parte delle testate monitorate. A confermare come siano i temi economici a destare la maggiore attenzione in questa fase, il Sole 24 Ore e Italia Oggi sono le testate che evidenziano l’incremento maggiore di lettori tra i principali quotidiani d’informazione,

gli ultimi dati della società che monitora i lettori di quotidiani e periodici in italia evidenziano un aumento generalizzato delle audience, in cui spiccano i numeri delle testate economiche e d’attualità

settimanali (19 settembre - 18 dicembre 2011)

Lettori stampa (.000)

Visitatori (.000) sito testata corrispondente

ADULTI

UOMINI

DONNE

RESP. ACQUISTI

ADULTI

LA GAZZETTA dello SPORT

4.377

3.915

462

791

607

LA REPUBBLICA

3.523

1.907

1.616

1.524

CORRIERE DELLA SERA

3.430

1.995

1.435

LA STAMPA

2.321

1.246

LEGGO

1.920

CORRIERE DELLO SPORT

%

cinema / gli spettatori

La variazione dei lettori di italia oggi. Tra le testate economiche, molto positivo anche il sole 24 ore (+16,2%)

L’incremento dei lettori de la repubblica, che si conferma in prima posizione nei quotidiani d’informazione

in una classifica in cui si conferma in testa la Repubblica (3 milioni 523 mila lettori, +7,5%). Per quanto riguarda la galassia l’Espresso, in un quadro complessivamente postivo spicca il sorpasso nel segmento dei settimanali d’attualità: con 2 milioni 538 mila lettori, la testata diretta da Bruno Manfellotto scavalca lo storico concorrente Panorama, che si ferma a 3.468.000.

Tra le testate sportive, la Gazzetta dello Sport - saldamente prima - ha 4 milioni 377 mila lettori (più 8%). Ma vendono cara la pelle sia il Corriere dello Sport (più 6,8%) sia Tuttosport (più 11,2%). Continua invece la crisi d’identità della stampa gratuita che accusa tutti segni negativi: Dnews è a meno 18,9%, mentre Leggo e Metro accusano emorragie di lettori superiori al 4%.

mensili (19 settembre - dicembre 2011)

Lettori stampa (.000)

Visitatori (.000) sito testata corrispondente

ADULTI

UOMINI

DONNE

RESP. ACQUISTI

ADULTI

SORRISI E CANZONI TV

4.398

1.753

2.645

2.131

30

1.057

CHI

3.614

754

2.860

2.317

1.454

680

OGGI

3.319

1.014

2.305

1.076

1.133

159

SETTIMANALE DIPIÙ

3.077

671

989

932

761

33

DIPIÙ TV

2.886

1.866

1.677

189

312

236

DONNA MODERNA

2.710

CITY

1.746

878

867

676

11

GENTE

IL MESSAGGERO

1.607

997

610

619

136

L'ESPRESSO

METRO

1.542

743

799

632

7

IL RESTO DEL CARLINO

1.333

758

575

586

37

IL SOLE 24 ORE

1.179

752

428

484

IL MATTINO

1.109

692

417

370

TUTTOSPORT

1.074

984

91

LA NAZIONE

936

571

IL GIORNALE

746

LA GAZZETTA DEL MEZZ.

Lettori stampa (.000)

Visitatori (.000) sito testata corrispondente

ADULTI

UOMINI

DONNE

RESP. ACQUISTI

ADULTI

AD Architectural Digest

6.441

3.543

2.898

2.415

294

-

AIRONE

4.353

3.719

634

926

384

2.062

5

AM AUTOMESE

2.379

2.119

260

398

122

2.405

1.848

-

AMICA

1.581

348

1.233

1.041

-

886

2.000

1.516

-

ASTRA

1.533

1.344

190

254

-

252

2.458

1.913

48

AUTO

1.532

213

1.319

1.095

13

2.602

743

1.859

1.708

-

BELL'EUROPA

1.478

184

1.294

1.094

22

2.538

1.670

868

985

165

BELL'ITALIA

1.390

803

586

506

114

PANORAMA

2.468

1.532

936

1.009

51

BIMBISANI & BELLI

1.150

434

716

703

1

FAMIGLIA CRISTIANA

2.401

883

1.518

1.388

11

BRAVA CASA

1.091

111

980

483

51

310

VANITY FAIR

1.602

226

1.376

953

37

BURDA

1.072

69

1.002

780

14

73

TELESETTE

1.445

581

864

798

-

CAMBIO-PANORAMAUTO

992

213

778

451

76

192

126

VISTO

1.275

291

984

760

4

CAPITAL

985

234

750

686

49

365

371

58

GUIDA TV

1.208

506

703

641

-

CASA FACILE

982

128

854

722

-

447

299

332

62

TOPOLINO

1.063

571

492

405

18

CASAVIVA

967

212

755

694

-

703

503

201

192

49

NOVELLA 2000

1.015

152

863

678

7

CASE DA ABITARE

924

152

773

690

-

IL GAZZETTINO

604

365

239

258

52

TELEPIÙ

955

367

588

513

-

CIAK

922

36

886

620

-

IL TIRRENO

594

362

231

223

31

VIVERSANI & BELLI

908

147

762

637

-

CLASS

868

447

421

405

-

IL SECOLO XIX

541

277

264

290

53

INTIMITÀ

899

106

793

701

-

CLUB 3 VIVERE

855

179

675

617

10

LA SICILIA

478

349

129

137

53

GRAZIA

810

73

738

580

9

COSE DI CASA

810

719

91

169

28

L'UNIONE SARDA

461

262

200

203

44

DIVA E DONNA

727

52

675

487

-

COSMOPOLITAN

806

741

66

142

36

Fonte: Audipress

16

A gennaio dodici milioni nelle sale

Trionfo di sequel nei cinma italiani. Audimovie ha reso note le cifre relative allo scenario del cinema italiano nel periodo 1 gennaio 2012 - 28 gennaio 2012. Dalla rilevazione risulta che gli italiani che hanno scelto, nel periodo di riferimento, di andare al cinema sono stati 11.923.491. Del totale delle presenze, 648.476 hanno visto film in 3D, i restanti 11.275.015 hanno invece scelto una proizione classica. E tra i titoli che hanno goduto di quest’ultimo tipo di distribuizione, il podio va, appunto, a sequel di titoli di successo delle sorse stagioni. Il più visto dello scorso mese è stato l’acclamato “Benvenuti al Nord”, che ha totalizzato 2.873.796 presenze, seguito da “Immaturi - Il viaggio” (1.742.298) e da “Alvin Superstar 3 - Si salvi chi può” (894.217). Grandi numeri anche per il “Gatto con gli stivali 3D”: 381.802 spettatori sono accorsi nelle sale per il cartoon ispirato al micio portato alla ribalta da Shrek.

2,8mln gli spettatori registrati a gennaio da “benvenuti al nord”. Il film di luca miniero è stato il più visto nel primo mese del 2012


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ANNO III | #06 | 23 FEB 2012

ReportageRadio

2010 5,5mln

l’ultimo anno d’attività di audiradio. dall’anno scorso l’ascolto radiofonico non è stato più misurato

sono gli ascoltatori di rtl 102,5, la radio più ascoltata in italia in base all’ultima release audiradio del 2010

la situazione del mercato radiofonico italiano non è rassicurante, anche se gli operatori cercano, a colpi di novità e con rinnovata fantasia, di recuperare il terreno perduto nel corso della crisi che da qualche anno imperversa nel mondo dei media tradizionali. e la mancanza di cifre ufficiali legate all’ascolto del mezzo non aiuta certo il settore a risollevarsi, come meriterebbe. però, gli istituti di ricerca potrebbero migliorare lo scenario attraverso iniziative autonome quanto mai necessarie di Daniele Bologna

F

ebbraio 2012 sul pianeta “radio”. La vita va avanti, anche senza dati d’ascolto. Ma l’assenza di cifre ufficiali e certificate su chi si espone al mezzo in modo più o meno costante rende tutto molto più complicato. Soprattutto in un momento così delicato, con la crisi che morde, i budget che non finiscono mai di assottigliarsi, i guadagni che non arrivano facilmente, la preoccupazione che sale. Audiradio, intanto, è già un ricordo. Il bilancio dell’anno scorso è stato approvato e, insieme, è stata aperta la procedura di liquidazione, senza contenzioso, dell’organismo societario. Finisce davvero, senza eredi designati, l’avventura della società messa insieme nel 1996 per assicurare su basi continuative la realizzazione di un’indagine ritenuta fondamentale per il mercato radiofonico, avviata tempo prima, nell’ormai lontano 1988, su iniziativa diretta dell’Upa, l’associazione che riunisce la gran parte degli spender attivi in Italia. E ora? Il mercato, da mesi, si sta interrogando su come colmare la lacuna, anche se alcuni operatori - ovviamente sul fronte degli istituti di ricerca - si sono mossi tempestivamente, dandosi da fare per cercare di riempire il vuoto e garantire ricerche adeguate allo scopo. I primi a partire sono stati i vertici di Gfk Eurisko, con Radio Monitor. Una possibilità nata, appunto, in assenza di ricerche ufficiali in attesa che queste ultime vengano varate, tengono a precisare dall’istituto - e insieme come risposta imprenditoriale a un bisogno effettivo, sentito come pressante da tutti gli attori: emittenti, pianificatori, utenti di pubblicità. La ricetta di RadioMonitor: due metodologie indipendenti Radio Monitor si presenta come una ricerca caratterizzata da due metodologie indi-

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pendenti ma parallele, sia per timing sia per target: una prima rilevazione Cati di 120 mila casi e una seconda rilevazione su panel meterizzato di 10 mila individui per 28 giorni, per un totale di 280 mila giornate. Quasi sette anni fa, la stessa Gfk Eurisko aveva messo a punto un meter elettronico portatile - delle dimensioni di un cellulare - per la rilevazione passiva dell’ascolto, in un qualsiasi momento della giornata, in un qualsiasi luogo. Una tecnologia testata fin da subito dall’autorevole Rajar di Londra e risultata vincente nei confronti di tutte le altre tecnologie esistenti. Da quella fase sono passati più di sei anni e gli investimenti in tecnologia e sperimentazioni non si sono mai interrotti: «Da allora - spiegano dall’istituto - abbiamo monitorato circa 800 mila giornate, che significa circa 30 mila persone per 28 giorni, raggiungendo livelli di qualità assoluta. E ora, in virtù di questa nostra peculiarità come istituto, unita all’ineguagliabile esperienza tecnologica, si è concretizzata l’opportunità di ricorrere a una proposta metodologica mista, con l’impiego di una tecnologia “classica”, cioè la Cati, che fa parte, comunque, più del passato che del futuro». La spiegazione dei tecnici di Gfk Eurisko rispetto alla scelta è, però, connessa a un’altra serie di considerazioni: «Intanto, c’è da ricordare che Audiradio ha sempre basato la parte fondante della propria fornitura su una Cati, pur essendo passati ormai due anni dalla produzione degli ultimi risultati. Un biennio - dicono ancora da Gfk Eurisko - del tutto particolare, caratterizzato da profonde trasformazioni degli stili di vita, del time budget, dei consumi. Ebbene, condurre una ricerca sull’ascolto della radio dopo questa sospensione e con queste trasformazioni, cambiando radicalmente metodologia di ricerca, passando da una Cati, basata su “dichiarazioni di ricostruzione di ascolto”, a una metodolo-


gia totalmente passiva, basata su meter elettronico personale portatile, sarebbe stato, da un punto di vista di ricerca, un vero disastro, con polemiche incontenibili». Da qui la soluzione, con l’obiettivo, da una parte, di capire come il mezzo si stia evolvendo, grazie a metodi confrontabili con il passato, e dall’altra di valutare con precisione, nello stesso periodo e presso lo stesso target, quali differenze siano attribuibili alle differenti metodologie.

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Trent’anni fa nasceva Radio Deejay

linus 19

C’erano tutti, la sera del 31 gennaio, al Mediolanum Forum. A partire dal super direttore Linus, a capo delle attività radiofoniche del Gruppo Espresso, accompagnato da tutta la “banda”, per fare festa fino a notte fonda, insieme a oltre dodicimila persone, nella location milanese scelta per celebrare lo spettacolo dei trent’anni. Sono, infatti, trascorsi ben tre decenni dalla nascita di Radio Deejay, oggi appartenente - insieme alle altre due emittenti del polo radiofonico, Radio Capital e m2o - alla “galassia” editoriale che fa capo a Carlo DeBenedetti attraverso la Cir, azionista con oltre il 50 per cento del capitale sociale a disposizione. E nei giorni precedenti la superaffollata manifestazione meneghina era partita un’imponente operazione pubblicitaria di supporto, culminata nel lavoro realizzato da Marco Gentile, tra i registi in esclusiva della casa di produzio-

ne FilmMaster e decretato, proprio nel 2011, tra i più promettenti registi italiani dall’autorevole testata specializzata statunitense Shots Magazine. Gentile ha, dunque, sigillato il “trentennio ” di Radio Deejay con un nuovo spot, intitolato “Radio Deejay: grande da 30 anni”, andato on air sulle principali reti televisive nazionali. Uno spot, quello firmato congiuntamente dall’agenzia Studio Marani, intriso di ironia e celebrativo della grandezza della radio. Come sottolinea Lorenzo Cefis, executive producer e partner di FilmMaster: «Ho collaborato molte volte con Radio Deejay e conosco e stimo Marco Gentile da tempo, entrato a far parte del parco dei registi in esclusiva di FilmMaster giusto l’anno scorso. Proprio grazie alla sua professionalità e al suo grande talento, oltre alla felice collaborazione che si è creata tra noi e il cliente, sono molto soddisfatto del risultato raggiunto». Ed è lo stesso Gentile a confermare il feeling creatosi con i vertici dell’emittente: «Quella con Radio Deejay è stata un’esperienza unica e divertente».

Mediacell: rilevazioni hi-tech Più o meno in concomitanza con l’iniziativa di GfK Eurisko si è mossa Ipsos MediaCT, la divisione media della multinazionale di ricerca Ipsos, annunciando l’arrivo di MediaCell anche in Italia. Si tratta del sistema tecnologico che utilizza gli smartphone del pubblico per misurare gli ascolti radiofonici in modo naturale. In fase di lancio internazionale e attualmente in sperimentazione nel Regno Unito, MediaCell è un sistema innovativo e rivoluzionario, perché è un meter... senza meter, come hanno spiegato di recente i vertici dell’istituto nel corso di una conferenza stampa, a Milano. Dunque, al posto di un hardware aggiuntivo, MediaCell si basa su un software che viene installato negli smartphone del pubblico, in grado di captare un segnale del tutto inaudibile e che, tramite una tecnica di “encoding” proprietaria, viene inserito nel normale flusso di trasmissione delle radio. La struttura del codice di MediaCell consente di identificare in tempo reale la stazione ascoltata, la piattaforma di ascolto - vale a dire se il segnale captato provenga da una radio tradizionale, da un sito web, da un podcast o altre fonti d’origine - e se l’ascolto avviene in diretta o in modalità “time shifted listening”, quindi in un momento successivo alla prima messa in onda. Siamo di fronte a due tipologie di informa-

zioni molto difficili da ricavare con altri sistemi di rilevazione che, invece, MediaCell sarebbe in grado di gestire in modo del tutto automatico e con un elevatissimo livello di precisione. Il tutto avviene senza che l’utente debba modificare le proprie abitudini o portare con sé apparati tecnologici aggiuntivi perché ci si basa su uno strumento, come il telefono cellulare, che le persone già abitualmente tengono con sé. Inoltre, l’iniziativa non sembra richiedere investimenti aggiuntivi per la produzione di hardware appositi o la manutenzione di enormi database. Verso il futuro «Il mondo delle radio ha subìto un grande cambiamento negli ultimi anni grazie alle tecnologie - spiega Nando Pagnoncelli, country manager di Ipsos Italia -. E’ diventato un mezzo di comunicazione sempre più dinamico, evoluto. E il cui valore è impossibile da sottovalutare. Un mezzo ancora profondamente innovativo, che secondo noi va misurato in modo altrettanto innovativo». Ipsos considera, allora, la misurazione elettronica il futuro della radio e Pagnoncelli lo ribadisce a chiare lettere: «Oggi è necessario, più che mai, offrire al mercato di riferimento un servizio preciso e completo come lo è MediaCell. Siamo fiduciosi che la sperimentazione italiana porterà risultati molto interessanti per tutti i protagonisti del settore e che questo sistema, davvero innovativo, diventerà una risorsa inequivocabile». Se, quindi, la radio è ormai matura per quel fatidico passaggio che la televisione ha già affrontato negli anni Ottanta, sfruttando un sistema di rilevazione elettronica che possa intercettare i comportamenti del pubblico mentre vengono messi in atto invece di basarsi su una ricostruzione mnemonica, forzatamente molto più imprecisa, Ipsos vuole giocare la sua partita.


per saperne di più ANNO III | #06 | 23 FEB 2012

due decenni per il premio “by sipra” ecco il top della creatività radiofonica

reportage

www.radiofestival.it

Radiofestival sale a quota venti Si sono chiuse la scorsa settimana le iscrizioni a Radiofestival, il premio online di Sipra dedicato esclusivamente alla creatività radiofonica, arrivato alla ventesima edizione. Le campagne devono essere state pianificate su reti nazionali nel corso del 2011 e l’iscrizione dev’essere autorizzata dall’azienda inserzionista. Sul sito ufficiale dell’iniziativa - firmata, come di consueto, dalla concessionaria del gruppo Rai - sono sempre disponibili il regolamento, le modalità di pagamento della quota, le informazioni sulle scadenze e - non appena nominata l’ufficializzazione della composizione della giuria. Quindi, dopo lo stop alle iscrizioni, la macchina organizzativa deve procedere a pieno ritmo: a breve saranno selezionati i radiocomunicati finalisti, che potranno essere ascoltati e votati da pubblico e operatori proprio sul sito radio-

festival.it. La premiazione finale si svolgerà nel prossimo mese di maggio. L’edizione dello scorso anno aveva ottenuto un ottimo successo, grazie alla partecipazione al voto di ben 237.991 radioascoltatori e di 1.093 operatori. Nato nel 1992, Radiofestival è oggi il più importante premio italiano dedicato alla creatività pubblicitaria radiofonica. Fra le caratteristiche del riconoscimento spiccano alcuni elementi fondanti: una giuria indipendente, che cambia ogni anno; il coinvolgimento degli operatori, che possono, appunto, votare le campagne finaliste; la partecipazione del pubblico radiofonico che, attraverso il voto popolare, può contribuire alla scelta del vincitore; e, infine, il valore dei premi. Questa ventesima edizione di Radiofestival è realizzata in collaborazione con Kinder Bueno Ferrero e Levissima.

applicazioni multidevice: Play.me Radio Edition

Tutta la musica scorre... sull’orologio

Tutta la musica di Play.me Radio Edition in esclusiva sul primo smartwatch da polso “Made in Italy” presentato ufficialmente all’ultimo Ces di Las Vegas

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Si chiama Play.me Radio Edition l’applicazione multidevice per la musica digitale, recentemente lanciata da Buongiorno, che supporta il canale i’music di i’m watch, il primo smartwatch da polso “Made in Italy” presentato al recente Consumer Electronic Show di Las Vegas, tra i principali eventi internazionali dedicati all’elettronica di consumo e alla tecnologia nelle sue diverse appendici comunicative. Dunque, grazie all’applicazione Play.me è possibile selezionare tutta la musica preferita con il semplice tocco di un dito per ascoltarla ovunque, utilizzando l’interfaccia intuitiva dello smartwatch che, a sua volta, è stato selezionato nella short list dei “Ces 2012 Design & Engeneering Award Honoree”, serie di premi consegnati ai migliori prodotti visti nel corso della manifestazione statunitense. In particolare, Play.me Radio Edition offre - in esclusiva per i’music - oltre un milione di canali radio selezionati per artisti e generi, insieme ad accurate playlist costruite dai dj del team di Play.me. L’utilizzo è veloce e immediato: la musica in streaming è trasmessa in alta qualità e può essere ascoltata anche senza connessione: basta scegliere i brani preferiti e salvarli sul proprio i’m watch. Le radio, in effetti, sono liste di ascolto di singoli brani in sequenza, sempre aggiornate e senza limiti di tempo e di spazio di fruizione. Dopo aver selezionato una radio è, quindi, possibile sincronizzarla sullo smartwatch per averla sempre disponibile e riascoltarla in ogni momento.

Radio Italia manda in onda la multimedialità Anche qui c’è un compleanno di mezzo. Hanno la stessa età, infatti, due emittenti storiche per l’etere italiano: Radio Deejay e Radio Italia. La prima, nata nel 1982, ha festeggiato a fine gennaio, a Milano, i suoi primi tre decenni con una grande festa. La seconda ha avviato in grande stile le celebrazioni del suo trentennio. L’emittente punta soprattutto sulla multimedialità e sulla distribuzione multipiattaforma: radio, tv su satellite e digitale terrestre, web. Ma anche social network e mobile, con la punta d’eccezione rappresentata dall’applicazione “iRadioItalia”, già disponibile su App Store con una valutazione a cinque stelle. La sigla - che sul fronte commerciale ha chiuso con soddisfazione l’ultimo anno sfiorando il fatturato dell’annata precedente, quindi sostanzialmente in linea con i 30 milioni lordi del 2010 - sta proseguendo con solerzia sulla strada del rinnovamento. «I dati raccolti sui social - spiega il presidente Mario Volanti - dimostrano che l’apprezzamento nei nostri confronti è molto elevato. Ora, visto che servono dati nuovi, penso che la survey Cati da 120 mila casi e il valore del flusso derivante dal meter per le coperture supportino adeguatamente l’impianto di ricerca realizzato da GfK Eurisko per rappresentare il mercato nel suo complesso». Intanto, con la nuova applicazione mobile Radio Italia ha completato l’offerta nel mondo digitale. «E’ vero, noi siamo arrivati in ritardo, ma abbiamo recuperato in fretta e con risultati straordinari», dice sul tema il direttore generale marketing e commerciale della radio, Marco Pontini. Ci sono alcuni numeri a dimostrarlo: la pagina Facebook vanta, da molte settimane, oltre 200 mila fan, con persone attive ben oltre il 40 per cento. «Sono dati che dimostrano come i social network non siano, per noi, soltanto una vetrina, ma un luogo di relazione con un pubblico tra i più multimediamario li della radiofonia italiana», conclude Pontini.

volanti

«Oltre che dal punto di vista tecnologico - sottolinea Gian Menotti Conti, director di Ipsos MediaCT -, la modernità della rilevazione basata sui meter sta nel tipo di informazioni che possono essere fornite per la pianificazione pubblicitaria e per la gestione dei contenuti editoriali. Se questo mezzo, così dinamico e in sintonia con il pubblico, decide di fare un simile passaggio, Ipsos offre l’opportunità di compierlo con un sistema eccezionalmente efficace ed efficiente, con la garanzia di un istituto

accreditato nel mondo per la bontà metodologica delle rilevazioni sulle audience». C’è molta fiducia in casa Ipsos Italia sul buon esito dell’iniziativa, come ribadisce Marco Barbaccia, international director of electronic and digital audience measurement per conto di Global Ipsos MediaCT: «Dopo anni di esperienza in Nielsen nella misurazione elettronica degli ascolti televisivi, sono approdato in Ipsos e oggi, come responsabile tecnico dello strumento, il sistema MediaCell mi ha conqui-


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reportage stato. Dopo un accurato lavoro di sperimentazione, condotta con quel che ho imparato essere la tipica puntigliosità di Ipsos, dal punto di vista tecnico MediaCell è ora pronto a partire. La bellezza di questo sistema - dice ancora il manager - è che l’elevatissima tecnologia che ci sta dietro è del tutto trasparente per gli utenti. E’ un sistema che si inserisce in modo del tutto silente nel segnale delle radio ed è incredibilmente leggero in termini di collaboratività richiesta agli individui. Questo garantisce la possibilità di realizzare sistemi di rilevazione universalistici, adatti alle radio di qualsiasi natura e dimensione; e di contare su una collaborazione duratura nel tempo dei nostri panelisti». La proposta, dunque, sta già affrontando la dimensione operativa e Ipsos sta procedendo con il lancio di MediaCell in undici Paesi, tra cui Regno Unito e Francia. Il sistema è applicabile ai principali sistemi operativi degli smartphone, come Apple, Android, Rim e Symbian. 21

R101 va in controtendenza

Se non altro, si va un po’ in controtendenza. Almeno sul fronte della raccolta pubblicitaria. Le ultime dichiarazioni di Carlo Mandelli, amministratore delegato di Monradio, editore di R101, allontanano parzialmente lo spettro della crisi, pur senza dimenticare che la situazione del mercato radiofonico italiano, proprio in tema di investimenti da parte degli spender, appare piuttosto critica. In base alla sintetica ricostruzione di Mandelli - offerta alla stampa in occasione della recente presentazione del nuovo programma “Stile Libero”, condotto da Marco Santin e Giorgio Gherarducci, della Gialappa’s Band, con Flavia Cercato, in onda dal lunedì al venerdì, dalle tredici alle quindici - il 2011 si sarebbe chiuso in maniera positiva per l’emittente, che ha registra un incremento nella raccolta pubblicitaria nonostante il mercato sul mezzo abbia chiuso l’annata in netta perdita. La conferma definitiva del regresso è arrivata all’inizio di questo mese direttamente dall’Osservatorio FCP-Assoradio che ha comunicato i dati relativi al fatturato pubblicitario relativo al periodo compreso tra gennaio e dicembre dell’anno scorso. Ebbene, le cifre evidenziano un calo del fatturato pubblicitario del 7,8% nel periodo rispetto allo stesso periodo del 2010. C ommentando carlo

mandelli

l’emittente del gruppo il sole 24 ore ha partecipato all’ultima edizione della borsa internazionale del turismo di milano con una densa attività di programmazione “live”

i tre conduttori di “stile libero”: da sinistra, marco santin, flavia cercato e Giorgio gherarducci

Radio 24 punta sull’innovazione “social” la situazione di debolezza del mercato, in una breve nota diffusa alla stampa, Alessandro Buda, presidente di FCP-Assoradio, si è limitato a sottolineare che «Il 2011 ha riportato il giro d’affari della radio ai valori del 2009, confermando l’andamento altalenante degli ultimi anni». Dunque, il vertice di R101 può dirsi soddisfatto di aver tenuto botta in un anno così difficile e proprio in riferimento al mercato pubblicitario, Mandelli ha più volte ribadito la necessità di ripensare sul serio a tutta la metodologia che possa garantire un’adeguata indagine sugli ascolti, a partire dalla ricerca di base. «E’ una lacuna, e aggiungo che sarebbe ormai opportuno rilevare anche il device da cui si effettua l’ascolto. L’influenza delle nuove tecnologie e del digitale sulla radio ha acquisito un’importanza cruciale. Sarebbe importante che l’eventuale nuova “audi” ci dicesse se l’ascoltatore ha usato la radio, il computer, il podcast, il cellulare». L’offerta di R101, intanto, si rafforza su tutti i supporti. Sul sito web si possono ascoltare la diretta streaming e la versione podcast, oltre a tutti gli spin off tematici. Nel frattempo, con “Stile Libero”, il palinsesto si è completato e non si parla più della possibilità di un rientro di Gerry Scotti come conduttore, dopo le dimissioni da presidente della radio. Un incarico assunto ora da Roberto Briglia.

Un inizio d’anno in stile “social” per Radio 24. L’emittente del Gruppo Sole 24 Ore ha, infatti, deciso di accelerare ulteriormente sul pedale dei social media, integrandoli nel modo di “fare radio” e garantendo maggiore spazio al racconto dell’innovazione. In particolare, hanno preso il via da alcune settimane una serie di programmi direttamente connessi con il vissuto dei social network e le connessioni con la rete. Innanzitutto, Gianluca Nicoletti firma la prima novità e nella nuova edizione di “Melog” trasforma, di fatto, Radio 24 in una “social radio”, mentre un ulteriore spazio di modernità contenutistica si respira nel reality interattivo sull’alimentazione denominato “Essere e Benessere”. Nel ventaglio della griglia rinnovata spicca anche il variegato mondo dello spettacolo, che viene raccontato attraverso le modalità di Twitter in “140 caratteri. Una settimana di spettacoli”. Nel frattempo, sempre sul fronte dell’innovazione, Radio 24 dedica adeguato spazio a “Smart City”, il racconto delle nuove città “intelligenti e sostenibili”, mentre in “Gazzettino del 2015” il tentativo è quello di avventurarsi nella visione di come sarà il nostro futuro tra sostenibilità, tecnologie, nutrizione, ambiente, rete e cultura. Ma le novità del palinsesto lanciato solo il mese scorso da Radio 24 non finiscono qui. Ad esempio, nel corso del fine settimana, si inserisce il programma intitolato “Si può fare”, con cui l’emittente del gruppo editoriale di Confindustria intende andare alla ricerca di storie virtuose, che raccontino le buone pratiche degli italiani per scoprire come esista davvero “un’Italia che ce la può fare”. Infine, in “La prima volta”, ecco che personaggi noti decidono di raccontare il loro inizio attraverso una narrazione particolare, che intreccia la rievocazione personale con la ricostruzione storica di quel determinato periodo. Intanto l’attualità più stretta ha visto protagonista il turismo: dal 16 al 19 febbraio, Radio 24 è andata “live” dalla Borsa Internazionale del Turismo di Milano, trasferendosi alla Bit con una fotta serie di dirette per parlare a trecentosessanta gradi di questioni turistiche: dall’andamento economico del settore ai diritti del viaggiatore, dai racconti e dalle esperienze di viaggio degli ascoltatori agli itinerari enogastronomici, dalla scoperta di luoghi insoliti ai film in cui il tema del viaggio fa da protagonista, dall’utilizzo del web per viaggiare alla condivisione delle proprie esperienze di viaggio in rete.


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reportage Ma non è tutto, perché le autorità di controllo sul fronte dei media non hanno intenzione di lasciare spazio a un pericoloso “far west” sul fronte della ricerca, soprattutto sul delicato tema degli ascolti. AgCom interviene: “rappresentare tutto il mercato” In particolare, l’AgCom ha già avviato una consultazione pubblica proprio sull’organizzazione dell’attività di rilevazione degli indici di ascolto, ovviamente alla luce di quanto è emerso dalle proposte presentate dagli operatori. Importanti e significative sono apparse, da subito, le linee d’indirizzo dettate dall’Autorità in materia di governance e sull’impianto metodologico della ricerca. Sulla governante, AgCom ritiene che “per assicurare la massima correttezza e trasparenza delle rilevazioni e la concorrenza tra le imprese, il modello organizzativo deve coniugare il principio di efficienza con i principi di equità e non discri-

minazione, rendendo le compagini societarie effettivamente rappresentative dell’intero settore di riferimento”. Inoltre, l’Autorità ha affermato che “l’assetto partecipativo, oltre ad assicurare la presenza di tutte le componenti del mercato, dev’essere omogeneo per caratteristiche dei componenti e per suddivisione delle quote sociali, al fine di assicurare l’equilibrio dei soggetti partecipanti in

«Oggi è necessario offrire al mercato un servizio preciso e completo come MediaCell. Siamo fiduciosi che la sperimentazione italiana porterà risultati molto interessanti per tutti i protagonisti del settore e che questo sistema diventerà una risorsa preziosa»

ragione della loro rappresentatività di mercato, prevedendo la presenza delle radio locali, attraverso le associazioni rappresentative del settore, per almeno un terzo delle quote societarie, in aderenza alla quota di ascolti generata dal comparto”. Infine, sull’impianto metodologico della ricerca il Garante ha ritenuto, in primo luogo, che “l’indagine degli indici di ascolto radiofonico debba basarsi su una ricerca di base”, osservando che “le metodologie da impiegare per la rilevazione dovrebbero tenere conto dell’esigenza di misurare l’ascolto del più alto numero di emittenti, nell’ambito di un disegno complessivo che vede l’integrazione di più metodologie di rilevazione adatte alle varie tipologie di emittenti, senza per questo attuare una discriminazione tra le stesse”.

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Conferenza annuale organizzata dal gruppo Financial Times dedicata all’innovazione del media, che richiama innovatori e business leader da ogni parte del mondo

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Nuovo meeting promosso da International Herald Tribune per fare il punto sull’investimento nel business sportivo. Con il marketing in posizione di primo piano

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Con la patinata cerimonia di premiazione culmina l’ambìto riconoscimento che dal 1978 celebra il meglio del direct marketing on e offline www.caples.org

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San Paolo, 13 luglio

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Roma, 16-18 ottobre 2012

L’evento, all’esordio, offre un’importante occasione per misurarsi e confrontarsi con gli operatori e gli innovatori digitali dell’area latino americana

Confermati location e format: la manifestazione globale che indaga i media in chiave pubblicitaria torna nella suggestiva cornice svizzera

La capitale italiana ospita il quarto summit globale di I-Com, organizzazione internazionale che raggruppa i maggiori esperti globali dell’online measurement

Cxo Internet Leaders Meeting

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Festival of Media

www.festivalofmedia.com

I-Com Global Summit

http://i-com.org


ultima

Nonostante l’emorragia di investimenti pubblicitari non dia segni di guarigione, la stampa è ancora viva. Lo dimostrano i dati Audipress, che evidenziano come, in tempi di crisi, la carta sia sempre un punto di riferimento per i lettori italiani.

Durante un discutibile e discusso Sanremo, una serie di spot Rai annunciava a professionisti e imprenditori un “canone speciale” per il possesso di pc e tablet. Praticamente, una tassa sul futuro per finanziare la vecchia tv. Il dietrofront non cancella la figuraccia.

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L’uccellino vola sempre più in alto: Twitter raggiunge i 500 milioni di utenti e incalza gli 850 di Facebook grazie a ritmi di crescita record. Il sito di microblogging creato nel 2006 da Jack Dorsey registra una media di 12,7 nuovi utenti al secondo.

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Ecco chi c’è davanti al grande schermo

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editoria / se i lettori

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erno 19 all’int

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dettano l’agenda ai

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morto. Il web è(anche no)

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Shampoo stellare!

redazione@growingcm.com

E’ affascinante guardare un’immagine dell’immenso universo che si trova oltre le nuvole e il cielo, un po’ meno scoprire che si tratta della foto di una fluente chioma fulva ricoperta di forfora. E’ la bizzarra idea dell’agenzia brasiliana Filadélfia per pubblicizzare lo shampoo antiforfora Kanechom, che contrasta l’espansione dello “stellare” fastidio. Come dire: una lozione può sostituire la spada di Darth Vader.

Advertising Agency: Filadélfia, Belo Horizonte, Brazil Creative Director: Dan Zecchinelli Art Director: Rafael Gil Copywriter: Deborah Vasques Illustrator: Rafael Gil

&

libri

futuro

E-Pay Netcomm Forum

Come cambia il pagamento elettronico, dai nuovi modelli di business e tecnologici all’evoluzione del concetto di sicurezza: se ne parlerà il 7 Marzo, a partire dalle ore 13:00, al primo “E-Pay Netcomm Forum”, in programma negli spazi de La Posteria, in via G. Sacchi 5/7 a Milano. Un pomeriggio interamente dedicato ai sistemi di pagamento elettronico, con l’obiettivo di evidenziare e discutere le principali tendenze in atto nel mondo digitale. Info: www.consorzionetcomm.it 16 - 17 marzo, Rimini

BE-Wizard! - The Web Marketing Plus

Fevono i preparativi per l’edizione 2012 di “BE-Wizard!” l’evento internazionale di Rimini diventato punto di riferimento per operatori turistici, imprenditori e professionisti che vogliono aggiornarsi e investire nel Web Marketing. La manifestazione, che allinea una prestigiosa headline di speaker nazionali e internazionali, si svolgerà il 16 e 17 marzo nel nuovo Palazzo dei Congressi della città romagnola. Per info e agenda: www.be-wizard.com 19-21 marzo, Bologna

Bologna Licensing Trade Fair Rolf Jensen

Renato De Fusco

In questo saggio sull’economia del futuro, il danese Rolf Jensen prevede il passaggio dall’era dell’informazione a quella della narrazione. Una “società dei sogni” in cui il mercato dovrà aprirsi alla gestione di beni apparentemente non commercializzabili. Ai narratori il compito di conciliare sogni, arte e produttività.

Ricco di spunti per gli esperti di comunicazione, il saggio di Renato De Fusco traccia le ipotesi più probabili sulla fisionomia del design del futuro. E accanto alla descrizione del prossimo designer, ecco spuntare anche il nuovo utente, “edonista virtuoso” alle prese con il suo senso critico, tra pubblicità e styling.

<Audino <Pag. 127 – 18,00 euro

<Franco Angeli <Pag 131 – 19,00 euro

The dream society

24

7 marzo, Milano

Design 2029

Bologna Licensing Trade Fair (BLTF), il più importante appuntamento fieristico italiano nel settore della compravendita di licenze e dello sviluppo di prodotti basati su marchi e properties. Giunta alla quinta edizione, il BLTF 2012 è organizzato da BolognaFiere e si svolgerà dal 19 al 21 marzo nel Quartiere fieristico di Bologna. info: http://www.bolognalicensing.com 30 - 31 marzo, Napoli

WebUpDate 2012

Dopo il successo delle prime due edizioni, si è già imposto come il più grande evento sul marketing e la comunicazione del Centro-Sud Italia: è WebUpDate, che il 30 e il 31 marzo torna a Napoli, presso Città della Scienza. Il tema centrale scelto per il 2012 è quello del marketing esperienziale, dall’esperienza del consumatore nel punto vendita a quella dell’utente sul web, passando per geo-localizzazione e mobile marketing, reti sociali e co-creazione di valore, multi-sensorialità e nuove tecnologie. Info: www.webupdate.it


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