visioni / luca comodo
Sondaggi politici: pressione aumenta, meno conoscenza
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ANNO VI | #063|GIOVEDÌ 09 APRILE 2015
Faccio sondaggi politici dal 1986. E da allora molte cose sono cambiate. Le indagini sono sempre meno uno strumento di conoscenza della realtà e sempre più strumento accessorio (...)
i fatti del giorno
marketplace
company
media
Si moltiplicano le opportunità in un settore sempre più competitivo
L’iniziativa nasce in occasione della Milano Design Week 2015
Il leader tecnologico ha lavorato su logo e marchio aziendale
I risultati del “Digital Landscape and the impact of Tv” di Nielsen
Le nuove sfide del mobile nel mercato del programmatic
Temporary Interior Design Store, firmato Subito.it e InteriorBE
Lexmark International presenta la propria immagine rinnovata
Televisione ancora regina, ma dal profilo sempre più social
scenario
Le attrattive del mercato cinese
25 link
coverstory
Davanti a una tv chiamata Snapchat
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Con Sting Media nasce una nuova pianificazione televisiva Un’ambiziosa sfida imprenditoriale: aiutare a innovare le logiche di planning del sistema della pubblicità italiana in relazione al suo mezzo principe
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IL CONSORZIO DEL COMMERCIO ELETTRONICO ITALIANO
Aprile 2015
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Per maggiori informazioni: Segreteria organizzativa e-Commerce Forum 2015 | Digital Events Srl, Viale Cassala 36 - 20143 Milano - Italy | iscrizioni@ecommerceforum.it
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i fatti del giorno
Il programmatic buying si è affermato nel mondo della pubblicità digitale nel corso degli ultimi anni
Le nuove sfide del mobile nel mercato del programmatic
Tutto è in continua trasformazione. E il mobile ha aperto ulteriori opportunità in un mercato competitivo e fortemente orientato a cogliere i vantaggi dell’innovazione di Enrico Quaroni, Country Manager Rocket Fuel Italia
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l Programmatic buying si è affermato nel mondo della pubblicità digitale nel corso degli ultimi anni. Il mobile ha aperto ulteriori opportunità in questo mercato. Il programmatic su mobile guida la crescita degli investimenti e la misurazione della loro efficacia. Il mobile offre un’audience eccezionale che può essere raggiunta con una buona programmazione. La forza di Rocket Fuel nell’utilizzo dei big data e dell’intelligenza artificiale ha significativamente migliorato il ROI degli inserzionisti su mobile. Rocket Fuel ha investito nelle integrazioni di dati specifici da mobile per poter capire meglio le preferenze dei consumatori e il loro comportamento. Oggi il mobile rappresenta il 30% del business di Rocket Fuel. Secondo lo studio, realizzato da YouGow insieme a IAB Europa*, per capire la percezione del mobile nei paesi europei, il mobile viene sempre più integrato nelle proposte dei clienti (60%) perché sblocca nuovi budget anche se nella maggior parte dei casi il budget mobile (71%) viene ricavato da altri budget media già a disposizione come internet, TV, stampa e radio. Questa integrazione sarà fondamentale nel corso del 2015 visto che si prevede entro la fine di quest’anno che l’82% delle agenzie integreranno il mobile nelle loro campagne adv. Tra i fattori chiave della crescita del mo-
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bile c’è sicuramente la geo-localizzazione che spesso guida la pubblicità: sappiamo che è uno strumento molto potente e che, in combinazione con altri dati relativi al target, consente agli inserzionisti di essere più rilevanti e specifici. Perché il programmatic mobile è efficace. Il programmatic mobile è efficace per lo stesso motivo per cui il programmatic lo è ovunque, ovvero, perché ci permette di raggiungere la persona giusta con l’annuncio giusto nel momento giusto. Il mobile, rispetto ad altri mezzi, permette di ottenere una comprensione molto più ricca del consumatore grazie alle informazioni sul contesto che fornisce. Il Programmatic mobile può sfruttare molti altri dati rispetto a quelli che si possono utilizzare nelle campagne PC tradizionali di media buy, perché il mobile offre sempre dati nuovi, compresi dati sul sistema operativo, dati sulla pozione geografica precisi, dati di velocità di connessione (se la persona si collega via WiFi, 3G o LTE), e molto di più. Inoltre, vi sono dati molto utili disponibili nelle applicazioni e grazie al loro utilizzo. Il risultato? È la capacità di descrivere in modo molto dettagliato chi è il consumatore e il contesto in cui si trova mentre visualizza l’annuncio. Questo significa che il sistema può decidere con grande precisione, se questo consumatore è il prospect
Enrico Quaroni più probabile tra quelli maggiormente desiderati. Il “traditional segment base buying” definisce i segmenti in base ai 5-10 principali attributi come l’età, il sesso, il reddito, l’etnia, l’istruzione e gli interessi mentre il sistema di programmatic buying può valutare funzionalità di milioni di dati in tempo reale. Il programmatic mobile buying può raggiungere il consumatore ideale su molti altri dispositivi e in molti altri contesti. Grazie alla sua connessione in tempo reale con migliaia di fonti di inventory, il programmatic buying può considerare notevolmente più siti web che qualsiasi altro media planner manuale potrebbe fare. Solo il programmatic mobile buying può individuare queste numerosissime opportunità e abbinarle con i profili dei clienti ideali per un marketer B2C o B2B. Il programmatic mobile offre la possibilità di raggiungere un consumatore in qualsiasi momento durante la giornata, ma soprattutto, nel momento in cui è più probabile che venga coinvolto. Un altro contesto da non sottovalutare dal punto di vista del mobile advertising è l’universo delle App che non va visto in contrapposizione con il tradizionale web ma come una possibile integrazione. Le App infatti forniscono un ancor maggiore definizione del target. ANNO VI | #063|GIOVEDÌ 09 APRILE 2015
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i fatti del giorno
Incarichi
Accordi
Studio 27 di Condé Nast accoglie Roberta La Selva, per ricoprire il ruolo di senior vice president
Smartclip ottiene la gestione in esclusiva dell’inventory video di “Ricette & Sapori”
Alla piattaforma guidata da Luca Di Cesare l’incarico per la nuova applicazione di cucina di De Agostini, che offrirà oltre duemila nuove ricette per tutti i gusti. La struttura prevede, inoltre, le funzionalità di condivisione sui social network per condividere con gli amici le proprie scelte
Dopo una lunga esperienza, oltre 18 anni, nel mondo della comunicazione con esperienze importanti in JWT, dove ha ricoperto la carica di direttore generale, oggi la manager sarà alle dirette dipendenze di Fedele Usai, il deputy managing director di Condé Nast per l’Italia di Vera Modesto
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oberta La Selva entra in Studio 27, l’agenzia di marketing e comunicazione del gruppo Condé Nast, con il ruolo di senior vice president. Da 18 anni nel mondo della comunicazione, La Selva proviene da J. Walter Thompson, dove ricopriva la carica di direttore generale. Prima di questa esperienza è stata in Y&R ricoprendo, nell’arco di 13 anni, varie posizioni al seguito di diversi clienti come Autogrill, Danone, Mondadori, Telecom Italia, Coop Italia e Barilla. Studio 27, si legge in una nota di Condé Nast, è cresciuta in misura rilevante nel 2014 gestendo progetti di comunicazione per oltre cinquanta clienti. «E’ con grande entusiasmo e determinazione che inizio questa nuova sfidante avventura. Il tempo è maturo per affrontare l’ambito verso cui, a mio parere, il mondo della comunicazione si sta muovendo in continua accelerazione: contenuti digitali, video, story telling e progetti di comunicazione esclusivi, integrati e su misura per il cliente. Poterlo fare oggi per un editore di prestigio, leader di mercato come Condé Nast e poter lavorare per aumentare e rafforzare la leadership dei magazine che sono veri e propri brand di successo, non è solo un privilegio per me ma anche un reale vantaggio che farà la differenza», commenta La Selva. La manager svolgerà il suo nuovo ruolo alle dirette dipendenze di Fedele Usai, deputy managing director Condé Nast Italia. «L’arrivo di Roberta è un
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passaggio importante per noi e testimonia la forza e la determinazione con cui Condé Nast continua a proporsi come l’unica vera multimedia company del mercato. Gli investimenti in nuove piattaforme tecnologiche, know how e, nel caso di Roberta, talento sono fondamentali per raggiungere gli obiettivi ambiziosi che abbiamo. Sappiamo benissimo che per ottenere qualcosa bisogna essere in grado di dare. Come sempre la qualità della nostra offerta di comunicazione, in ogni sua forma, sarà il nostro differenziale», commenta Usai.
Roberta La Selva
Luca Di Cesare
di Ottavia Quartieri Una nuova applicazione di cucina per l’espansione del network di Smartclip: dunque la piattaforma internazionale per brand e video advertising multi screen espande il proprio network con l’ingresso della nuova app di De Agostini Editore, Ricette & Sapori. Smartclip gestirà in esclusiva l’inventory video per Apple e Android dell’applicazione gratuita dedicata alla cucina offerta dalla multinazionale italiana leader nella creazione di contenuti, prodotti e servizi. L’accordo con Smartclip consente, quindi, a De Agosti-
ni una monetizzazione dell’inventario video dell’app sui due principali sistemi operativi del mercato e su ogni tipo di piattaforma digitale mobile. Per gli inserzionisti la partnership rappresenta un mezzo molto efficace e di sicuro interesse per raggiungere un target sempre più ampio appassionato di cucina, nonché un’ulteriore opportunità per un’ottimizzazione efficiente degli investimenti. Ricette & Sapori offre agli appassionati di cucina oltre 2000 nuove ricette per tutti i gusti, la possibilità di selezionare la portata, le proprie preferenze culinarie e preparare
piatti in base agli ingredienti a propria disposizione. Supportata anche dalle funzioni di condivisione sui social network, l’applicazione Ricette & Sapori consente di creare un profilo personale e condividere con gli amici le proprie ricette preferite. Smartclip ha dato il proprio contributo anche per la parte di sviluppo della nuova app di De Agostini che, all’occorrenza, può supportare l’innovativa soluzione mobile domination per offrire all’utente appassionato di cucina un’esperienza multimediale altamente coinvolgente in un ambiente di comunicazione esclusivo. ANNO VI | #063|GIOVEDÌ 09 APRILE 2015
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i fatti del giorno Campagne
da Grandi Stazioni impianti di digital outdoor per #noteinviaggio, iniziativa voluta da #Fragola1995 Il progetto social di SonyMusic per il lancio di “1995”, il primo disco del vincitore di “XFactor 8”, è stata un successo fin da subito: oltre 750 mila i contatti misurati dalla piattaforma digital di Grandi Stazioni, che mandano on air sui maxi schermi i retweet del cantante PartnerSHIP
PepsiCo torna protagonista a Mirabilandia in tutti i punti di ristoro. E non finisce qui... Il brand sarà sia il fornitore che lo sponsor ufficiale del parco tematico ravennate, ma anche Lipton Ice Tea e Gatorade saranno tra i protagonisti PepsiCo annuncia il suo ritorno come fornitore e sponsor ufficiale di Mirabilandia, il parco divertimenti più grande in Italia situato a Savio, presso Ravenna, che ogni anno raccoglie milioni e milioni di visitatori, sia grandi che piccoli perché al divertimento non c’è età. Per tre anni i brand di bevande “Pepsi”, “Lipton Ice Tea” e “Gatorade” saranno presenti in tutti i punti ristoro all’interno del parco tematico come bibite ufficiali. Inoltre, chi visiterà Mirabilandia potrà godere di divertenti spettacoli e show mozzafiato nel “Pepsi Theatre” e potrà divertirsi nelle aree tematizzate targate Pepsi. Ma non è stato siglato solamente un accordo relativo alla fornitura di bevande nei punti dedicati, ma la partnership prevede lo sviluppo di attività promozionali rivolte ai consumatori, come l’esclusiva promozione presente su tutte le bottiglie 2L Pepsi, che consentirà ai clienti di acquistare un ingresso al parco potendo usufruire di uno sconto.
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di Ottavia Quartieri
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iù di 4.000 tweet #noteinviaggio e ben 20 mila per #fragola1995. Oltre 63mila le citazioni dell’account @fragolaofficial e 750.000 contatti misurati dalla piattaforma digital di Grandi Stazioni. Questi i primi numeri che raccontano la campagna, on air in cinque Grandi Stazioni dal 26 marzo, di SonyMusic per il lancio di “1995”, il primo disco di Lorenzo Fragola, vincitore di XFactor 8. L’artista, curioso di scoprire i pensieri e le emozioni che accompagnano i suoi fan quando sono in viaggio, li ha invitati a inizio campagna tramite il social: «Non conta la destinazione, ma il viaggio. Raccontatemi i vostri pensieri in viaggio, taggandomi e scrivendo #Fragola1995 #NoteInViaggio», l’hastag creato ad hoc per
interagire tramite Twitter e vedere i propri messaggi sui maxi schermi Led e sui Digitotem nelle stazioni di Milano Centrale, Roma Termini, Roma Tiburtina, Torino Porta Nuova e Napoli Centrale. Il meccanismo è semplice, partecipare è facile e divertente: dopo aver mandato il proprio messaggio al giovano cantante accompagnato dall’hashtag dedicato, è lo Lorenzo Fragola che, ritwittando i suoi fan, li manda in onda in tempo reale sugli schermi digitali delle cinque Grandi Stazioni. Solo nei primi cinque giorni, sono arrivati oltre 4 mila tweet, accompagnati da foto e testi relativi a vacanze così come a semplici spostamenti e viaggi quotidiani. 20mila, invece, sono stati i riferimenti a #fragola1995 e oltre 63 mila le citazioni dell’account @fragolaofficial, dal lancio dell’iniziativa.
L’impianto di digital outdoor alla Stazione Centrale di Milano
agenzie
Mario Mele & Partners presenta la sua nuova stagione golfistica Un torneo che vede per il primo anno la media partnership di Sky Sport, dove andranno in onda fino a ottobre 260 mini spot; la prima tappa, in collaborazione con le testate Dove e Style Magazine, si svolge il 19 aprile, presso il Golf Club di Bogogno MilleEventi Golf, la divisione di MilleEventi parte del Gruppo Mario Mele & Partners che si occupa di studiare e organizzare eventi esclusivi dove “Il golf diventa cuore di un progetto di comunicazione”, annuncia una nuova e ricca stagione golfistica firmando Tour e Invitational per conto di brand prestigiosi italiani e internazionali sui
più bei campi di tutta Italia. «Quello degli eventi golfistici è un settore in grande crescita, in cui molti marchi con un posizionamento alto credono sempre più per parlare al loro target di riferimento in modo mirato. Dal 2009, quando è stata creata la divisione Golf, a oggi, il business è cresciuto tanto che siamo passati in po-
chi anni a organizzare mediamente 35 gare l’anno», commenta Federico Goj, responsabile di MilleEventi Golf. Da due anni la società fondata da Mario Mele firma il suo circuito golfistico. Quest’anno la prima tappa del Mario Mele & Partners Tour 2015, in collaborazione con le testate “Dove” e “Style Magazine”, si svolgerà il 19
aprile al Golf Club Bogogno. Questo torneo, che vede per il primo anno la media partnership di Sky Sport dove andranno in onda fino a ottobre 260 mini spot, si concluderà, dopo nove gare nei più esclusivi circoli di tutta Italia, con un Invitational finale al Golf Club Milano. Tanti altri sono gli eventi in programma. ANNO VI | #063|GIOVEDÌ 09 APRILE 2015
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i fatti del giorno progetti Solo il focus sull’utente rende il brand competitivo
editoria
Si tratta di una funzionalità che, a cinque anni dal lancio di TrueView, introduce le schede negli annunci per renderli un’esperienza ancora più coinvolgente e interattiva
A quasi cinque anni dalla sua nascita, il giornale online fondato da Luca Sofri cresce in influenza, soprattutto sui social
Post raddoppia i parte trueview in-stream, che mette al Ilricavi e raggiunge centro l’esperienza del consumatore i 4 milioni di utenti mercato
10 milioni di fatturato è l’obiettivo del 2015 per il brand ScuolaZoo Gli ultimi tre anni sono stati fondamentali per la crescita della società. E ora si pensa di investire nel mercato estero ScuolaZoo, ScuolaZoo Viaggi Evento e ZooCom per il 2015 si pongono un grande obiettivo: raggiungere un fatturato di 10 milioni di euro. Un gruppo che ha saputo crescere di quasi il 50% all’anno, arrivando oggi a un organico di 60 persone con un età media di 25-26 anni. Negli ultimi tre anni ScuolaZoo ha posto le basi per la crescita del gruppo: oltre 2.500.000 di utenti mese sul sito; una fan base passata a oltre 2 milioni di sostenitori su Facebook; il consolidamento della sua presenza su un nuovo social come Instagram, superando subito il mezzo milione di follower. ScuolaZoo Viaggi Evento per il 2015 ha in programma due novità: l’apertura del booking anche per studenti di Francia e Austria e il lancio del sito di ScuolaZoo in tedesco e francese, SchuleZoo ed EcoleZoo online dalla prossima settimana. Per quanto riguarda invece l’agenzia di comunicazione social e field ZooCom in poco più di due anni ha stretto collaborazioni con importanti brand, affermandosi sul mercato nazionale.
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di Ottavia Quartieri
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ono già passati 5 anni dal lancio di TrueView, i formati video pensati per dare agli utenti la possibilità di scegliere se guardare o saltare gli annunci pubblicitari e consentire agli inserzionisti di pagare solo per gli annunci effettivamente visualizzati. C’è una nuova funzionalità che introduce le schede negli annunci TrueView In-stream, per renderli un’esperienza ancora più coinvolgente e interattiva per gli utenti. Sebbene il settore pubblicitario non venga spesso considerato come un ambito in cui l’utente viene
messo al primo posto, concentrarsi su di lui è importante tanto per gli annunci quanto per ogni altro prodotto di Google. Il lancio degli annunci search è stato ancora un attestato di priorità all’utente, facendo delle intenzioni del consumatore il punto focale: alle persone la decisione se fare clic sull’annuncio e, quindi, se far pagare l’inserzione agli spender. Questo concetto è stato trasferito ai video con l’introduzione dei formati TrueView. Gli annunci video, in generale, si stanno orientando sulle scelte degli utenti, dato che esiste la possibilità di mandare avanti velocemente, sal-
tare o chiudere la schermata. Coinvolgendo gli utenti nel contesto giusto e assecondando la possibilità di scegliere, ecco che i brand riescono a raggiungere i momenti che contano davvero per i loro consumatori. Infatti, l’anno scorso ben quattro tra i primi 10 video più popolari su YouTube sono stati realizzati da brand. Tutti i 100 più importanti brand a livello globale hanno utilizzato gli annunci TrueView durante lo scorso anno, e il 95% degli inserzionisti che lo hanno utilizzato ha implementato campagne video. Il numero di marketer che ha utilizzato TrueView è cresciuto del 45% nel 2014.
incarichi L’obiettivo è raccontare il brand con un linguaggio innovativo
Robert Bosch GmbH Branch in Italy con Connexia
La filiale italiana della multinazionale tedesca ha scelto l’agenzia per pianificazione, coordinamento e gestione della comunicazione
Robert Bosch GmbH Branch in Italy, filiale italiana della multinazionale tedesca, ha affidato a Connexia pianificazione, coordinamento e gestione operativa delle attività di ufficio stampa, pr e media
relation della divisione automotive dell’azienda. L’agenzia affiancherà Bosch anche nell’ideazione di progetti speciali, volti a massimizzare la visibilità del marchio. Ne è un esempio il concept di comunicazione
interna di video branded content denominato “TG Bosch”, format realizzato sullo stile delle videonews e ideato con l’obiettivo di raccontare il brand e i suoi servizi attraverso un linguaggio innovativo.
Luca Sofri, fondatore de “Il Post”
Il Post, che sta per compiere 5 anni, ha raggiunto una fase di stabilità economica. Il giornale online, fondato e diretto da Luca Sofri, ha approvato il bilancio per il 2014 che porta la startup fuori dal periodo di consolidamento nel contesto economico ed editoriale. Incremento dei ricavi pubblicitari di oltre il 100% rispetto al 2013 (dai 378.741 euro del 2013 ai 776.540 euro del 2014) e stabilizzazione dei costi di produzione, sono i risultati raggiunti dal Post che chiude con un Ebitda in sostanziale pareggio. La crescita dei ricavi nel 2014 si attesta a +105%, in aumento gli utenti medi mensili nel 2014 con 4 milioni medi mese. Ottimi i risultati sui social network e in particolare su Twitter con oltre 320.000 follower. «Gli sviluppi lasciano ipotizzare il pareggio operativo del Post al compimento dei 5 anni di vita, nel mese di aprile 2015», si legge in una nota. Sofri ha confermato i progetti di evoluzione e crescita del Post in nuovi settori tematici ma anche nell’impegno su produzioni giornalistiche e di contenuti originali come della sperimentazione di modelli di comunicazione digitale nuovi e contemporanei. ANNO VI | #063|GIOVEDÌ 09 APRILE 2015
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MARKET PLACE
Subito.it inaugura la manifestazione con un temporary store
Un’originale iniziativa in occasione dell’imminente Milano Design Week 2015 di Pietro Castagna
Subito.it, la piattaforma digitale numero uno in Italia per la compravendita dell’usato con oltre 8 milioni di utenti unici mensili, inaugura la Milano Design Week 2015 con un Temporary Interior Design Store realizzato in collaborazione con InteriorBE, lo studio degli architetti milanesi Sabrina Lanza e Federica Sala. Lo speciale temporary sarà allestito nel cuore del design district di Via Tortona e metterà a disposizione di tutti i visitatori la possibilità di avere una consulenza personalizzata gratuita per riprogettare una stanza di casa, regalandole nuova vita
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Dal 14 al 19 aprile, nel Temporary Interior Design Store del gruppo, tre architetti sveleranno gratuitamente come valorizzare la casa con il design di seconda mano e personalità grazie ai consigli delle esperte. Accedendo al mini sito dedicato, http://salone.subito.it, si potrà prenotare un incontro con le designer di InteriorBE e trasformare la propria abitazione seguendo le esigenze e lo stile di ognuno. Per arredare con creatività basterà infatti scattare alcune immagini dello spazio da valorizzare e segui-
re i suggerimenti di Sabrina, Federica e Gloria che aiuteranno nella scelta di mobili e complementi d’arredo dal sito di Subito.it. «Con il nostro Temporary Interior Design Store abbiamo voluto celebrare la Design Week milanese dando alle persone la possibilità di esplorare nuove frontiere dell’arredamento, rendendolo alla portata di tutti - spiega Melany Libraro, General Manager di Subito.it -. Grazie ai suggerimenti e all’esperienza di InteriorBE ognuno potrà trovare su Subito.it alcuni complementi d’arredo funzionali e chic per dare un tocco di design o più vintage allo stile della propria casa». Il Temporary Interior Design Store aprirà in Via Tortona 12 tutti i giorni alle ore 12:00 e chiuderà alle ore 21:00 dal 14 al 16 aprile e alle ore 22:00 dal 17 al 19. Grazie alla partnership con Heineken sarà possibile testare le birre a marchio Dreher, tra cui le tre Radler al limone, al limone zero e all’inedito gusto pompelmo. ANNO VI | #063|GIOVEDÌ 09 APRILE 2015
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MARKET PLACE who’s who
Lidl, ovvero l’archetipo del discount
La catena è stata premiata come “Insegna dell’anno 2014-2015”
Lidl vuol far vincere la spesa per vent’anni Parte il concorso a cui si potrà partecipare dal 13 aprile al 10 maggio 2015, iscrivendosi alla newsletter del gruppo di Pietro Castagna
Lidl, catena di supermercati leader in Italia, recentemente premiata con il prestigioso riconoscimento di “Insegna dell’anno 2014-2015”, presenta il concorso “Vinci la spesa per 20 anni”, al quale si potrà partecipare dal 13 aprile al 10 maggio 2015. Per aggiudicarsi l’ambito premio bisognerà iscriversi alla newsletter di Lidl Italia ed effettuare una spesa di almeno 25 euro presso uno degli oltre 570 punti vendita presenti in tutta Italia, conservando lo scontrino e registrando i propri dati sul sito www.lidl.it. I concorrenti troveranno online un carrello virtuale e dovranno indicarne il valore complessivo. Sono tre i premi principali messi in palio da Lidl per un montepremi totale che ammonta a 57.300
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euro. Si classificherà per primo chi riuscirà a indovinare o ad avvicinarsi maggiormente al valore della spesa presente nel carrello. Il vincitore si aggiudicherà buoni spesa settimanali di 50 euro ciascuno, per vent’anni. Il secondo classificato vincerà buoni spesa da 50 euro alla settimana per un anno, mentre il terzo classificato buoni spesa da 50 euro alla settimana per un mese. Sono previsti anche premi di consolazione per tutti gli iscritti che hanno partecipato al concorso ma che non sono risultati tra i primi tre vincitori: per loro saranno estratti 50 buoni spesa del valore di 50 euro l’uno. Le estrazioni dei vincitori saranno effettuate entro il 29 maggio. Tutto il regolamento completo sul sito www.lidl.it e sulla pagina facebook www.facebook.it/lidlitalia.
Lidl, azienda multinazionale operante nel settore della grande distribuzione, fa parte del Gruppo Schwarz, fondato nel 1973. Dopo l’apertura dei primi punti vendita in Germania negli anni ’70 e la forte crescita del decennio successivo, a partire dai primi anni ’90 Lidl ha iniziato la sua espansione in Europa. Lidl Italia Srl, fondata nel 1991, ha sede direttiva ad Arcole (Verona). Ad oggi conta oltre 570 punti vendita, più di 11.000 dipendenti e dieci centri distributivi dislocati su tutto il territorio italiano.
un esercizio della catena ANNO VI | #063|GIOVEDÌ 09 APRILE 2015
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Conquista il cuore del tuo target
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L’amore è il protagonista del lunedì sera di Italia Uno. “About Love”, il romanticissimo programma scritto e diretto da Federico Moccia per raccontare insieme ad Anna Tatangelo e Alvin colpi di fulmine e peripezie sentimentali dei ragazzi d’oggi, raccoglie ogni settimana un pubblico entusiasta. Se vuoi far innamorare gli spettatori, ecco il programma giusto per la tua pianificazione.
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la possiblità di conquistare i ricchi premi grazie al concorso resta valida fino al prossimo 13 luglio
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Actimel lancia il nuovo, fantastico concorso “Sveglia Dorata” che permetterà ai consumatori di vincere buoni d’acquisto del valore di 1.000 euro o addirittura 10.000 euro. Fino al 13 luglio 2015, tutti i consumatori che acquisteranno una confezione di Actimel 6x100gr o 10x100gr a scelta tra i gusti disponibili avranno la possibilità di vincere uno dei premi in palio. Basterà, infatti, controllare sotto il tappo delle bottigliette per scoprire subito se hanno vinto un buono d’acquisto del valore di ben 1.000 euro o addirittura di 10.000 euro. Comunicando al numero verde 800 804037 entro il 27 luglio 2015 il codice riportato sotto il tappo, si riceveranno tutte le informazioni necessarie per convalidare la vinci-
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di Sebastiano Zeri
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Un meccanismo di partecipazione di estrema semplicità per un brand che punta a comunicare valori nutritivi adatti a tutta la famiglia
ta e ricevere il buono. Il premio sarà costituito da Ticket Compliments Top Premium - in numero tale da arrivare alla somma vinta -, buoni d’acquisto che potranno essere utilizzati in oltre 8.000 punti vendita selezionati in tutta Italia. Saranno validi per l’acquisto non solo di prodotti presenti in supermercati e grandi magazzini, ma anche di articoli di arredo e giardinaggio, bellezza e benessere, abbigliamento e calzature, articoli per l’infanzia, accessori, high-tech e articoli sportivi. Actimel è un latte fermentato che contiene in ogni bottiglietta, oltre ai normali fermenti dello yogurt, più di 10 miliardi di fermenti L. casei Danone (i fermenti esclusivi selezionati da Danone Research, il centro di ricerca Danone) e le Vitamine B6 e D, che aiutano il buon funzionamento del sistema immunitario e la riduzione del senso di stanchezza. Actimel è un prodotto per tutta la famiglia ed è disponibile in 10 gusti deliziosi: berlo tutte le mattine è una buona abitudine all’interno di uno stile di vita sano e un’alimentazione varia e equilibrata.
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Si è tenuta a Milano la prima assemblea annuale dei soci Assorel, nel corso della quale sono state approvate alcune modifiche allo Statuto che renderanno più veloce la procedura di elezione del Presidente, deliberando, contestualmente, di costituire il nuovo Consiglio Direttivo di cinque Consiglieri compreso il Presidente, per rendere più snella la governance dell’associazione. Il confronto tra gli associati è proseguito sulla condivisione dei risultati emersi dal workshop associativo del 13 febbraio scorso sul posizionamento di Assorel, focalizzandosi sul ruolo centrale della industry al servizio dello sviluppo e della crescita del Paese. E’ stato deliberato il reintegro del primo dei soci dimissionari che ne hanno fatto richiesta, con il rientro della società bolognese Homina pdc. Convocata, infine, per il prossimo 20 aprile l’assemblea in cui verranno eletti il nuovo Presidente e anche il Consiglio Direttivo.
Actimel pronto a lanciare il concorso “Sveglia Dorata”
La sua sopravvivenza è fatta di tanti piccoli 5x1000.
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Modificato lo Statuto Assorel e definita la data per l’elezione del nuovo Presidente
in palio per i consumatori fino a 10 mila euro in buoni d’acquisto
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Associazioni
- medico Marina Nicodemi, 31 anni
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Enpa ringrazia per questo spazio.
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- pensionato Giuseppe Lo Monaco, 83 anni
- ristoratrice hi, 41 anni Luana Gessag segretaria e, 34 anni Cristina Avall
5x1000 all’Enpa. Un gesto umano al cento per cento. Sostegno al volontariato 80 116 050 586
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COVER STORY ment)- è un esempio emblematico di questo posizionamento: attraverso una nuova piattaforma totalmente integrata con Kubik (l’attuale software standard di mercato nella pianificazione tv), Sting Media si propone infatti di introdurre dinamicità in un processo che, in quanto immutato da oltre 30 anni, ha ampissimi margini di miglioramento. Una dichiarazione d’intenti piuttosto ambiziosa che vale la pena approfondire con lo stesso Calzolari.
di Aureliano Roio
Per chi lavora nell’industria italiana della pubblicità o anche semplicemente ne conosce la storia, Roberto Calzolari non ha certo bisogno di presentazioni. Trent’anni di esperienza professionale trascorsi tutti in prima linea nel mondo del media, dal lato della domanda: da J. Walter Thompson negli anni ’80, passando per Medianetwork e Blumedia nei ‘90, poi Carat, l’apertura di una struttura indipendente con Marco Muraglia, la vendita al Gruppo Publicis, infine la guida della filiale italiana di un colosso come Starcom Mediavest Group. Si è occupato di clienti di tutti i tipi, tra cui grandi clienti internazionali, i “pesci grossi” dell’advertising come Sagit, Unilever, Kraft, Unicredit, o Heineken, il cui rapporto con il manager è durato ininterrottamente dal’97 fino a ieri. Un “timbro” che certifica la passione e la capacità di Calzolari di interpretare con efficacia questo lavoro. Una passione che, dopo trent’anni dagli esordi, ha convinto il manager a rimettersi in gioco con una nuova e ambiziosa sfida imprenditoriale: aiutare ad innovare le logiche di pianificazione del sistema della pubblicità televisiva italiana. E’ questa, infatti, la mission di Sting Media, la nuova società fondata da Roberto Calzolari insieme ad Andrea
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Da sinistra. il team di soci fondatori di Sting Media: NORBERTO RIGAMONTI, IL CEO DI NEXT14 Marco Ferrari, Roberto CAlzolari e ANDREA AVENI.
Con Sting Media nasce una nuova modalità di pianificazione televisiva Roberto Calzolari e Next 14, holding guidata da Marco Ferrari, lanciano Un’ambiziosa sfida imprenditoriale: innovare le logiche (e le dinamiche) del planning pubblicitario televisivo italiano sfruttando la tecnologia
Aveni (direttore commerciale di MediaSoft, in cui mantiene il ruolo), al CTO Norberto Rigamonti (fondatore di Avance e di Adv Hunter) e a Next 14, la holding industriale creata all’inizio del 2014 da Marco Ferrari, Marco Franciosa e Matteo Scortegagna con lo scopo di “in-
cubare” e sviluppare aziende che sfruttino al meglio la tecnologia nell’ambito dell’advertising e del content marketing. Sting Media – ultimo progetto incubato in ordine di tempo da Next 14 dopo Turbo (programmatic advertising internet) e Zero Studios (big data entertain-
Cosa spinge un manager con trent’anni di onorata carriera a tornare imprenditore? La volontà di migliorare il mondo a cui si appartiene. Credo nella conoscenza costruita sul fare, mi piace rischiare in proprio, in questo settore siamo tutti abituati a metterci in gioco continuamente. Nei centri media siamo sottoposti a stress continui, a stimoli che derivano da fonti multiple, ad incertezze, a competere per acquisire lavoro. E’ molto semplice fare le stesse cose cercando di creare qualcosa di nuovo, che possa funzionare. Quando un giorno una conversazione con Marco Ferrari fece emergere l’idea di creare insieme un Trading Desk digitale (Turbo, ndr.) per gestire la pubblicità programmatica lo indirizzai più corANNO VI | #063|GIOVEDÌ 09 APRILE 2015
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rettamente verso mio fratello Claudio (coo e co-founder di Turbo, ndr.), che è più giovane di me e soprattutto più esperto di pianificazione digitale. Parallelamente durante chiacchiere informali con Andrea Aveni, riflettevamo sul processo di acquisto e vendita della televisione, mezzo più vicino alla mia esperienza e a quella di Andrea. Abbiamo invitato Marco al tavolo e – giorno dopo giorno – chiacchierando sull’evoluzione in atto e mescolando le nostre diverse competenze, è nato il progetto Sting, che mi ha spinto a rimettermi in gioco come imprenditore. E cosa ha pensato, in quel momento? Ai cambiamenti in arrivo. Al fatto che la pianificazione pubblicitaria sarà sempre più legata alla tecnologia e ai dati. Questo legame si intensificherà a velocità crescente. Il processo di automazione presente sulla rete è già avanzato, mentre quello sulla televisione è all’inizio. Sono ambiti diversi, con strutture e storie lontane, ma interessate dei medesimi cambiamenti culturali. Poi un paio di constatazioni pratiche, frutto della mia esperienza diretta: nonostante le varie rivoluzioni digitali e le previsioni di investimento, in Italia la televisione continua ad attrarre la parte maggioritaria (circa il 60%) degli investimen-
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roberto calzolari Il software di mediasoft kubik oggi come oggi non può essere utilizzato per acquistare direttamente gli spazi: i piani, su kubik, sono “ipotesi di piani”
ti pubblicitari. Una quota enorme, che addirittura l’anno scorso è cresciuta. Nonostante la sua forza, e la natura apparentemente immutevole, la televisione è cambiata notevolmente in questi ultimi anni. E non mi riferisco alla tv on demand, all’IpTv o ai video fruiti in mobilità sugli smartphone, ma alla televisione come l’abbiamo sempre conosciuta, dagli anni ’80 in poi. Quella che si trova in soggiorno e che viene pianificata dai grandi investitori pubblicitari, piena per lo più di spot tabellari, che costituiscono il pilastro economico senza cui non ci sarebbero i programmi. L’apparecchio
davanti al quale gran parte della popolazione italiana passa ancora, in media, più di tre ore al giorno. Quindi la televisione è cambiata, restando “tradizionale”. Come? Ci sono stati due eventi chiave negli ultimi 5 anni: l’ingresso nel nostro mercato della tv a pagamento, attraverso Sky, player internazionale con logiche di business inedite, e la digitalizzazione delle tv. In generale, con l’avvento dei canali digitali si è passati da una situazione in cui poche emittenti raggiungevano la quasi totalità dell’ascolto e
dell’investimento, ad oltre 250 canali il cui insieme raggiunge il 30-35% di ascolto e una quota crescente della raccolta. Questa nuova situazione ha moltiplicato le possibilità di ascolto da parte dell’utente, ed ha frammentato notevolmente le logiche di acquisto degli spazi pubblicitari. Intendo i piani esecutivi, quelli analitici. Se alla fine degli anni ottanta il totale degli “oggetti pubblicitari”, vale a dire le rubriche presenti in Kubik che si potevano acquistare in televisione, erano un centinaio, oggi sono 6.000. Ma nonostante questo enorme aumento di complessità, persiste ancora il processo di vendita e acquisto della televisione di 30 anni fa: riunioni fisiche, telefonate, mail, trattative della concessionaria con il cliente, con il centro media, gli incroci dei soggetti, le analisi dei piani simulati, la produzione delle stime dei centri media, in contrapposizione a quelle delle concessionarie, le offerte degli esclusi, i rilanci, gli equivoci, gli sconti e gli spazi omaggio, le approvazioni, i preventivi non definitivi, le conversioni sotto data… e così via. Un processo lungo e piuttosto inefficiente. Chi fa questo lavoro sa bene cosa intendo. E allora? Crediamo ci sia spazio per
migliorare il processo attraverso la tecnologia: connettiamo offerta e domanda, facendo leva su un elemento già esistente nel mercato e adottato dal 100% degli operatori: il software per le pianificazioni tv Kubik. Siamo partiti per il nostro progetto dalla realtà, senza fare salti in avanti che in Italia non avrebbero senso. Abbiamo siglato un accordo pluriennale di esclusiva con Media Soft, che prevede l’accesso integrato a Kubik. Ci spieghi meglio… In Italia esistono circa mille postazioni stand alone con cui si costruiscono le pianificazioni televisive. Su tutte è installato Kubik, un software di MediaSoft che raccoglie e uniforma l’intera offerta commerciale del mercato, ma senza le quantità disponibili. Viene utilizzato, quindi, come strumento che facilita la costruzione del piano da parte del centro media e la sua negoziazione con la concessionaria, ma non può essere utilizzato per comprare direttamente spazi. I piani su kubik sono “desideri di piani”. Noi abbiamo creato una piattaforma tecnologica online, completamente integrata con Kubik che, invece, consente alle concessionarie di indicare anche le quantità degli oggetti pubblicitari realmente disponibili, permettendo a chi pianifica di acquistare gli spazi direttamente, dalla medesi-
ma piattaforma, in tempo reale e sapendo con certezza cosa si è acquistato. Stiamo parlando di Programmatic adv nella televisione italiana? Non proprio. Il Programmatic è una innovazione profonda, che permette di pianificare in forma automatica, “inseguendo” i vari target nel corso della loro fruizione della rete. Necessita delle code lunghe, ossia di grandi quantità di domanda e offerta per funzionare efficacemente e della capacità di raccogliere dati puntuali sugli utenti. Solo in quel caso la “macchina” è in grado di pianificare correttamente analizzando i dati su target, appunto. L’offerta è fatta da oggetti infiniti, e chi acquista è scomposto in innumerevoli soggetti. In tv l’ecosistema è molto più circoscritto, gli operatori sono pochi. E la pianificazione viene ancora decisa allo stesso modo in base ai medesimi dati di sempre. Nel nostro caso, quindi, la piattaforma è un marketplace, un canale di comunicazione più efficiente tra domanda e offerta, che offre anche la possibilità di comprare e vendere spazi pubblicitari in tempo reale. In altre parole, mettiamo in connessione le inventory delle concessionarie con chi pianifica utiizzando come metrica Kubik, che è lo standard di mercato. Si tratta quindi, di real time booking o real time
buying, più che di programmatic. Tutto qui? Sì, almeno per adesso. Una piattaforma indipendente che consente alle concessionarie di destinare offerte sia open market, cioè aperte a tutto il mercato, sia piani circoscritti, su invito, personalizzati per ogni cliente, o per gruppo di clienti, o per centro media, da negoziare in private deal. In merito alle modalità, esiste un meccanismo ad asta – a crescere - per negoziare eventi mediatici in cui la domanda è maggiore dell’offerta, come per esempio nel caso di manifestazioni sportive importanti. Esiste poi il last minute, per offerte sotto data. Oltre alle proposte classiche, di sconto o di forfait. Un sistema modulare e soprattutto dinamico, governato dall’offerta, perché la concessionaria può variare le offerte nel tempo, ed ai destinatari, in funzione dell’andamento dei suoi bacini, e delle opportunità che intravede. Nulla di nuovo sia chiaro, ma più diretto e controllato di prima. Mi sembra un passo avanti notevole verso l’ottimizzazione del processo d’acquisto. Ci stiamo lavorando e investendo da circa un anno. In che senso ci troviamo di fronte a un sistema dinamico? Oggi i prezzi di listino restano fissi per i periodi di politica commerciale. ANNO VI | #063|GIOVEDÌ 09 APRILE 2015
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Vengono presentati periodicamente dalle concessionarie e sulla base di quei listini, in base alle stime di ascolto, avviene la contrattazione degli sconti. Con il nostro sistema il venditore può modificare in ogni momento le quantità residue di ogni oggetto e i prezzi. Può “attualizzare” le offerte commerciali adeguandosi all’andamento degli ascolti. Il centro media, dal canto suo, può basare il piano partendo da informazioni più dettagliate sull’offerta disponibile in un determinato istante e i relativi prezzi di mercato. Non è un po’ tardi per un marketplace, con le smart tv che stanno arrivando? Di smart tv e IpTv stiamo parlando da un po’. Sono tecnologie molto interessanti già presenti che conosceranno uno sviluppo certo. Tuttavia il cambiamento delle logiche pubblicitarie non potrà modificarsi radicalmente. E comunque rimarranno grandi porzioni di spazi tradizionali, rivolti a grandi fasce di pubblico. Un po’ è già così: probabilmente assisteremo ad una convivenza di tv fruite passivamente, misurate con sistemi campionari, legate a modalità di vendita e acquisto tradizionali, e video vissuti in modo interattivo, misurati sul singolo Ip e venduti in modo diverso, vicino al Programmatic della rete. Ma per ora, anche gli operatori pure di-
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Profili
Next14, tecnologia al servizio dell’adv Next 14 è una holding industriale fondata all’inizio del 2014 da Marco Ferrari, Marco Franciosa e Matteo Scortegagna e focalizzata in creazione e sviluppo di startup con potenziale di scala che operino nell’ecosistema dell’advertising & content technology attraverso il conivolgimento di partner imprenditoriali di provata competenza specifica. Il team di soci fondatori di Next 14, guidati dal CEO Marco Ferrari, viene dall’esperienza di successo di Neo Network, una delle più innovative digital companies italiane fondata nel 2000, acquisita dal gruppo DeAgostini attraverso la controllata Magnolia nel 2007 e trasformata, nel 2010, nella divisione globale dedicata a digital e brand della multinazionale Zodiak Media. Un cammino professionale intenso che ha permesso al terzetto di incontrare e coinvolgere in Next 14 come soci di minoranza alcuni tra i più brillanti imprenditori del settore media e digital tra cui Mauro Del Rio (fondatore di Buongiorno), l’inglese David Frank (fondatore di RDF Media), Giorgio Gori (fondatore di Magnolia) e lo statunitense David Moore (fondatore di 24/7 Media). La prima realtà imprenditoriale nata sotto l’egida del company builder è stata, a maggio 2014, Turbo, il primo Trading Desk indipendente italiano interamente dedicato al programmatic advertising e al Real Time Bidding, fondato dallo stesso Ferrari - che ne è anche il CEO - e da Marco Franciosa, Claudio Calzolari, Stefano Eligio, rispettivamente CTO, CCO, COO. Sotto la guida dei quattro imprenditori e manager Turbo si è rapidamente affermato come una tra le più dinamiche realtà attive nel programmatic, con 2 milioni di euro di fatturato in poco più di sei mesi di attività e l’obiettivo di superare i 5 milioni nel 2015. Numeri che a marzo 2015 hanno spinto la holding ad allargare le proprie attività, creando due nuove startup in altrettanti ambiti dell’adv in cui i processi di automazione e di sfruttamento dei dati stanno avendo, o potranno avere, un impatto crescente: quello della produzione e distribuzione di branded content e quello della pianificazione pubblicitaria televisiva. A guidare la prima, Zero Studios, in qualità di CEO e Co-Founder c’è Matteo Scortegagna, sino allo scorso ottobre CEO di Zodiak Active e con alle spalle oltre 15 anni di esperienza nell’ideazione e produzione di programmi televisivi di successo. Nell’azionariato - oltre alla quota di controllo di Next 14 - figura, tra gli altri, la ITV Movie di Beppe Caschetto, il principale talent agent italiano. Zero Studios nasce per portare al servizio dello storytelling di marca l’esperienza dei migliori professionisti dell’intrattenimento audiovisivo attraverso una piattaforma proprietaria in grado di distribuire online i contenuti esclusivamente ai target desiderati. Una nuova tecnologia, sviluppata grazie all’esperienza acquisita da Next 14 sul fronte Data MaMarco nagement Platform, che permetterà di introdurre un approcFerrari cio distributivo multicanale con sofisticate capacità di targeting nel mercato del brand entertainment, un settore in forte crescita ma ancora molto poco “misurabile”. La seconda azienda, che si pone l’ambizioso obiettivo di innovare il mercato del planning televisivo italiano, è Sting Media, azienda affidata alla guida di Roberto Calzolari, sino a pochi mesi fa CEO del colosso Starcom Mediavest, che oltre a Next 14 annovera tra la compagine azionaria anche Andrea Aveni (Managing Director Kubik) e il CTO Norberto Rigamonti.
gital utilizzano la metodologia televisiva tradizionale per vendere spazi pubblicitari. Immagino che permarrà questo modello ancora per tempo. Inoltre, il mercato italiano si è sviluppato secondo abitudini e metodologie del tutto particolari. I clienti sono abituati a pensare alla pressione (Grp, copertura, frequenza) e quindi sono attenti ai Costi in relazione ai Grp. In Italia però si acquista negoziando gli sconti. I centri media sono costretti a compiere attente stime di audience per garantire al cliente il più plausibile livello di pressione ad un Cpg (cost x Grp, ndr) definito. La pressione effettiva viene conosciuta solo a posteriori. In questo scenario barocco, tipicamente italiano, profondamente diverso da quello di altri mercati, esiste spazio per aiutare a semplificare, per usare la tecnologia in senso abilitante.
il cambiamento delle logiche pubblicitarie non sarà immediato né radicale e, comunque, rimarranno grandi porzioni di spazi tradizionali, rivolti a considerevoli fasce di pubblico, come del resto accade già ora
Avete già un’idea di come verrà remunerato il servizio? Non ci consideriamo una software house, non vendiamo licenze, siamo più assimilabili alle società che gestiscono piattaforme. Né vogliamo fare trading, brokeraggio o arbitraggio. Sting Media è una infrastruttura al servizio di chi vende e di chi acquista. Tratterrà una piccola commissione con entrambe le parti, in base al transato effettivo, calcolato però sui passaggi pubblicitari, non sulle quantità economiche. Abbiamo scelto questa soluzione per garantire la riservatezza del prezzo effettivo della transazione. Che risposta vi aspettate, a questo punto, dal mercato? Contiamo di terminare la
fase di test nella prima parte del 2015 e di operare a regime nel secondo semestre del 2015. Ma siamo ottimisti, le conversazioni che abbiamo avuto con gli attori principali sono state tutte molto positive. Viviamo in uno scenario media e advertising estremamente complesso e fluido. L’unica certezza è che l’efficacia del marketing e della comunicazione dovrà adeguarsi ad un contesto che cambia, e sarà sempre più legata alla capacità delle aziende di leggere, interpretare, capire ed utilizzare quantità di dati sempre crescenti. Questo concetto, ormai, lo hanno interiorizzato tutti gli operatori. Il nostro successo sarà determinato dalla capacità di portare effettivo valore aggiunto a tutto il sistema, innestando un circolo virtuoso nel mercato. Se questa condizione sarà rispettata, pensiamo che all’inizio almeno una piccola parte sarà certamente interessata a sperimentare la nuova modalità di pianificazione. Ma non intendiamo stravolgere o rivoluzionare il mercato. Né credo che saremmo in grado di farlo. Nel planning televisivo stiamo solo muovendo i primi passi verso un rinnovamento e siamo convinti sarà un processo lungo, che impatterà inizialmente soltanto su una piccola parte delle inventory. Ma in ogni caso, il nostro sistema potrà convivere tranquillamente e a lungo con la vecchia metodologia. ANNO VI | #063|GIOVEDÌ 09 APRILE 2015
Come si crea la pubblicità intelligente.
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REAL TIME BIDDING
Rocket Fuel in 4 passaggi.
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CROSS-CHANNEL
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REAL RESULTS
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COM PANY Un mone di prestigio
di Daniele Bologna
Lexmark International, Inc., leader tecnologico globale, ha presentato il suo nuovo logo e marchio aziendale. Il rebranding riflette sia l’evoluzione dell’azienda che la sua visione per il futuro. Dopo essere stata scorporata da IBM nel 1991, Lexmark è stata riconosciuta e premiata come leader nelle soluzioni di imaging e output che aiutano le persone e le organizzazioni a migliorare i processi e a ridurre i costi. La pluripremiata tecnologia di stampa e imaging di Lexmark ha continuato a evolvere di pari passo con un mondo sempre più digitale e connesso. Oggi, l’azienda vende i suoi prodotti e servizi in oltre 170 paesi ed è riconosciuta come leader nei managed print services (MPS) dai principali analisti di mercato. Dal 2010, Lexmark ha acquisito e integrato numerose aziende software, espandendo ulteriormente l’ampiezza della propria offerta per includere soluzioni software strategiche e innovative. Il rebranding di Lexmark rappresenta il successo della sua continua trasformazione che va ben oltre la sua eredità hardware. Oggi l’azienda compete in mercati chiave in cre-
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Nella foto in basso paul rooke, presidente e chief executive officer di Lexmark; in questa il campus della multinazionale negli stati uniti
Per il leader tecnologico globale compiuto il rinnovamento del logo e marchio aziendale
Lexmark presenta la nuova immagine
La multinazionale è riconosciuta, e premiata, come leader nelle soluzioni di imaging e output che aiutano le persone e le organizzazioni a migliorare i processi e ridurre i costi
scita che includono MPS, intelligent capture, enterprise content management, healthcare content management, financial process automation ed enterprise search; il tutto nell’ottica di aiutare i clienti Lexmark a mettere in collegamento i propri dipendenti con le informazioni più rilevanti nel momento in cui ne hanno bisogno. Il nuovo logo richiama la limpidezza, il valore e la solidità del tradizionale diamante Lexmark, facendolo evolvere
per mezzo di un’apertura, che rappresenta l’estensione dell’offerta, una porta di accesso alle informazioni, un mezzo per identificarle. Le tonalità del verde sono fresche, vibranti e immediate, e rappresentano la forza di Lexmark, il focus sulla sostenibilità e la crescita, così come l’impegno a fidelizzare i propri clienti per sempre. Il nuovo font rimanda a un look moderno e pulito, caratterizzato da angoli che riflettono in maniera precisa l’apertura.
La nuova tagline di Lexmark è “Open the Possibilities”. Questa tagline invita i clienti a scoprire Lexmark per esplorare le maggiori opportunità di successo grazie a un più esteso portfolio di tecnologie e soluzioni. Se brand, tagline e logo sono cambiati per meglio rappresentare quello che è oggi l’azienda, la value proposition di Lexmark rimane la stessa: una mirabile combinazione tra la tecnologia proprietaria, l’eccezionale relazione
con i clienti e l’esperienza più approfondita del settore che rimane unica. E che consente di sviluppare relazioni soddisfacenti e durature con i clienti. Perceptive Software verrà commercializzato come Lexmark, mentre i suoi prodotti manterranno la denominazione Perceptive, come Perceptive Content, Perceptive Intelligent Capture e Perceptive Search. «Mai come ora è entusiasmante fare parte della famiglia Lexmark, e questo nuovo brand e logo riflettono il nostro entusiasmo e focus nel connettere le informazioni non strutturate dei nostri clienti e automatizzare i loro processi di business - ha affermato Paul Rooke, presidente e chief executive officer di Lexmark -. La trasformazione del nostro brand rappresenta al meglio ciò che l’azienda è oggi e la nostra visione per il futuro. Lexmark rimane impegnata a creare “clienti per sempre”, come è stato per i 24 anni passati, ma questa nuova rappresentazione di Lexmark mostra chiaramente il cambiamento dell’azienda, espandendo la nostra offerta tecnologica, spingendoci in nuovi mercati e fornendo una direzione chiara per i dipendenti mentre l’azienda continua a evolvere e innovare», ha aggiunto Rooke. ANNO VI | #063|GIOVEDÌ 09 APRILE 2015
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ME DIA
il 10% degli italiani usa il tablet per i notiziari
In Italia la televisione detiene ancora il primato tra i device utilizzati per la fruizione di video (l’84% la usa per vedere film rispetto all’81% della media UE; l’81% per seguire notiziari un punto in più della media UE, all’80%; il 77% per la visione di documentari contro il 79% della media UE; ma il 10% degli italiani usa il tablet per i notiziari. Il mezzo televisivo, nello stesso tempo, diventa sempre più social: a febbraio i post relativi a programmi sono stati 6,4
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I risultati di “Digital Landscape and The Impact of TV Everywhere”, condotta da Nielsen
La tv sempre regina fra i mezzi, ma dal profilo sempre più social
L’84% del campione la usa per vedere film rispetto all’81% della media europea di Davide De Vecchi
milioni generando 433 milioni di impression (numero di volte che una pagina web viene visualizzata). Il 72% degli italiani dichiara di volere essere connesso sempre
e ovunque (rispetto al 66% della media UE). Il 66% sottolinea che lo schermo televisivo deve essere grande, rispetto al 55% della media europea. I dati emergono dalla survey “Digital Landscape and The Impact
of TV Everywhere” condotta da Nielsen su un campione di 30.000 individui in 60 Paesi. «Dai dati della nostra survey - ha dichiarato l’a.d. di Nielsen Italia. Giovanni Fantasia -, emerge che i “second screens” (pc, tablet,
smartphone) stanno diventando un’estensione strutturale di quello televisivo, al punto che - continua Fantasia - i produttori di contenuti sono chiamati ad affrontare la sfida di fornire vere e proprie esperienze di entertainment fruibili attraverso diversi strumenti mediatici. Ne derivano nuove opportunità per l’intero comparto della comunicazione. I social media, in particolare, possono incrementare la conoscenza dei programmi e allo stesso tempo massimizzare l’audience raggiungibile da più schermi. Il quadro che ci si prospetta richiede di offrire non più semplici prodotti televisivi ma veri e propri percorsi esperienziali, in grado di cogliere l’utente nelle più diverse situazioni. Ciò impone una conoscenza sempre più approfondita dei comportamenti del consumatore». In merito all’uso social della tv, il 39% degli intervistati dichiara di tenersi aggiornato sui programmi per poter partecipare al dibattito su Twitter e Facebook, mentre il 29% conferma di guardare più volentieri un programma se ha una sponda di condivisione in rete. Nello stesso tempo risulta che il 26% proprio mentre guarda la tv si mette in contatto con altre persone via web e il 47% naviga in internet. Ciò è anche determinato dal fatto che sempre più
spesso le relazioni “faccia a faccia” sono sostituite con scambi virtuali: trend riconosciuto dal 62% degli italiani, e se solo l’8% già cerca l’anima gemella sul web, il 26% è interessato a farlo nel futuro. Il 66% del campione (vs media UE del 58%) preferisce i programmi in diretta, anche se la visione differita è molto gradita dal 55%, poiché dà la possibilità di accedere alle puntate perse dei programmi preferiti, anche guardando più episodi in uno stesso giorno. Per ciò che concerne i video di breve durata (inferiori a 10 minuti), si legge nella survey Nielsen, il pc si posiziona al primo posto (62% degli intervistati), lo smartphone al secondo (27%) seguito dal tablet (24%). Per quanto riguarda le abitudini della popolazione nell’utilizzo del mezzo televisivo, emerge che il 49% guarda la televisione durante i momenti di relax in famiglia, il 52% mentre mangia, il 67% quando è solo a casa e il 54% per passare il tempo. E’ da sottolineare che in questi ultimi due momenti gli italiani usano contemporaneamente tv e pc in ragione, rispettivamente, del 50% e 44%, e tv e tablet (16% e 18%). Se focalizziamo i device di comunicazione (pc, tablet e smartphone) nel loro complesso, risulta che vengono usati principalmen-
Giovanni Fantasia
te per questi scopi: ricerca di informazioni (67%), lettura di notizie (67%), rapporti con famigliari e amici (63%). Contestualmente alle prevalenti modalità di utilizzo di pc, tablet, smartphone, l’indagine Nielsen prende anche in considerazione quali possono essere gli scenari futuri che vedranno al centro l’uso di device elettronici. Emergono tre aree di sviluppo: il 49% degli italiani è interessato a utilizzarli come strumenti per acquistare beni alimentari (il 14% lo fa già), il 50% alla condivisione di informazioni mediche (il 17% utilizza già i device per questo), il 32% vorrebbe fare operazioni bancarie (50% dato attuale) e il 43% pagare le bollette (il 36% è già coinvolto attualmente in questa modalità) . ANNO VI | #063|GIOVEDÌ 09 APRILE 2015
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SC N RIO
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Si verifica un progressivo allontanamento dagli stereotipi tradizionali
Cina: evoluzione di un mercato fortemente attrattivo Un bacino di 1 miliardo e 400 mila persone che esprimono il portato di una cultura unificante e storica, con innesti molto diversi. Se ne è discusso in un incontro a cura dell’istituto TNS
è importante conoscere la nuova Cina, molto “connessa” e “mobile”, con nuove e più sofisticate sensibilità, più raffinata e meno fun-
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TNS offre consulenza specifica su strategie di crescita per innovare il posizionamento dei brand, sviluppare prodotti e servizi, entrare in nuovi mercati, gestire gli stakeholder, grazie alla lunga tradizione ed expertise e ai modelli d’analisi proprietari. Presente in 80 Paesi, TNS fa tesoro della grande esperienza d’ascolto del consumatore globale: uno strumento indispensabile e prezioso per conoscere e comprendere i comportamenti degli individui e le loro attitudini, nelle diverse regioni culturali, economiche e politiche del mondo. TNS è parte di Kantar, uno dei maggiori network al mondo, nell’informazione, nella ricerca e nella consulenza strategica. Per ulteriori informazioni: www.tns-global.it
ta il proprio ruolo nel contesto dei rapporti con il mercato cinese: “Unicredit da oltre un decennio accompagna le aziende italiane in Europa sostenendo finanziariamente i loro progetti e aiutandole - fin dalle prime fasi - anche nell’individuazione di nuove opportunità di business. In Cina, dove operiamo tramite le sedi di Pechino, Shanghai, Guangzhou, stiamo lavoran-
di Vera Modesto
La Cina è oggi un Paese in grande evoluzione, caratterizzato da cambiamento, ma anche da continuità, da tensioni e differenze, da diversità etniche, alimentari. Un bacino di 1 miliardo e 400.000 persone che esprimono il portato di una cultura unificante e storica con innesti molto diversi. Se ne è discusso in un incontro a cura di TNS, in via Tortona 37, nel building Y&R. Come possono avere successo i nostri brand in Cina? Per dare valore ai nostri brand oggi
Consulenza su strategie di crescita per innovare il posizionamento dei brand
zionale. Le aziende occidentali, nel loro proporsi a questo mercato così attrattivo, devono far tesoro di questi cambiamenti. Il settore che maggiormente denota i cambiamenti che i ci-
nesi stanno attuando è senza dubbio il Food. Il cibo è il modo più semplice per le middle class per acquisire un costume occidentale. Le scelte alimentari vengono dettate da nuove proposte che risentono dei gusti occidentali. Il lusso è l’altro settore
il cui percepito impatta fortemente sui posizionamenti dei brand. Il mix di storia e autenticità dei prodotti di lusso occidentali uniti ad un omaggio alla tradizione cinese devono essere il punto di partenza per far breccia nel mercato. Partner di TNS, Unicredit, che così commen-
do intensamente per accelerare l’ingresso anche delle Pmi in questo mercato strategico e a tal proposito, il recente accordo con Alibaba ne è un’ulteriore chiara testimonianza. In questo contesto, la cooperazione con TNS, non può che essere un ulteriore importante elemento di arricchimento del know how che possiamo mettere a disposizione della nostra clientela”.
Kantar, uno dei maggiori network al mondo nell’informazione, nella ricerca e nella consulenza strategica Unendo le diverse professionalità provenienti da 13 network internazionali, il gruppo Kantar punta a diventare il primo fornitore di consulenza strategica per la comunità imprenditoriale globale. Con 28.500 dipendenti nel mondo, che operano in 100 Paesi, coprendo l’intero spettro delle attività di ricerca e consulenza strategica, offre ai propri clienti approfonditi livelli di conoscenza specifica in tutte le aree del ciclo di consumo. ANNO VI | #063|GIOVEDÌ 09 APRILE 2015
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LINK mercato
L’intervista
Smart & Disruptive Companies: imprese che, per la Redazione di Mit Technology Review Italia, hanno realizzato qualcosa di rilevante sul mercato mettendo a rischio altre leadership.
Ryan Germick ha 35 anni. Viene dall’Indiana. Oggi non sarebbe Mr Doodle se dopo il college non avesse fatto un viaggio in India. “Ero senza un soldo, un budget di 60 dollari al mese e non potevo nemmeno chiamare a casa. Così, mi sono inventato un sito dove condividere le fotografie e far sapere ai miei che stavo bene», racconta sorseggiando un frullato di frutta e spinaci. Dopo quell’esperienza Ryan si iscrive alla Parsons The New School For Design di New York, lavora un po’ da freelance e approda a Google. A voi il resto dell’avventura…
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“Gomorra”: ciak iniziale il 14 aprile L’unica cosa certa, per ora, è che due dei personaggi più amati, il Don Savastano interpretato da Fortunato Cerlino e il Ciro impersonato da Marco D’Amore, saranno ancora gli indiscussi protagonisti. E che il primo ciak sarà il 14 aprile. Il resto è top secret, anzi, come direbbero i protagonisti di “Gomorra - La serie”, “aumm aumm”. I nomi degli altri attori che saranno impegnati a girare le nuove puntate non sono stati rivelati, e i fan (ormai di mezzo mondo, vista la fortuna che la serie ha avuto all’estero) rimangono in trepidante attesa.
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ANNO VI | #063|GIOVEDÌ 09 APRILE 2015
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Bloomberg ha voluto fare il punto sulla feature “Discover” della famosa app di messaging
davanti a una televisione che si chiama Snapchat?
la sigla ha creato un modello di video advertising che riprende quello della tv e che costa agli inserzionisti il doppio rispetto alle offerte di Hulu e YouTube. E nonostante i ricavi ancora incerti, sembra ottenere milioni di visualizzazioni
di Valentina Lunardi
Con cinque giorni di anticipo rispetto al 25 marzo, giorno della premiere di “Big Time in Hollywood FL”, un nuovo show prodotto da Ben Stiller per Comedy Central, il network ha reso visibile il primo episodio su Snapchat. L’app di messaggistica, famosa per permettere agli utenti di condividere foto che svaniscono dopo pochi secondi, ha rilasciato nel mese di gennaio la nuova feature “Discover”, un menu composto da canali gratuiti di undici compagnie media, che pubblicano video clip e news direttamente sulla piattaforma dell’applicazione. Secondo quanto affermato a Bloomberg da due “addetti ai lavori” dei canali partner di Snapchat, i video e le storie pubblicate giornalmente superano il milione di visualizzazioni. Sebbene le due fonti anonime non abbiano fornito dettagli ulteriori sulle performance di visualizzazione o sui ricavi generati da questo traffico, la collaborazione con le media company sembra andare nella giusta direzione e il senior vice president di Comedy Central, Steve Grimes, ha già annunciato che “Big Time” non sarà l’ultimo show ad avere una premiere su Snapchat. Questo
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successo per molti è stato però un fulmine a ciel sereno. Nel novembre 2013 il chief executive officer dell’applicazione, Evan Spiegel, era stato ampiamente criticato per aver rifiutato un’offerta di acquisizione da parte di Facebook del valore di 3 miliardi di dollari. Snapchat, in quel periodo, aveva appena completato una raccolta di investimento che l’aveva in conclusione valutata intorno alla metà di tale cifra e la situazione finanziaria della compagnia si caratterizzava per la mancanza di ricavi diretti. Nonostante ciò, punto forte dell’app, allora come oggi, è avere un’iperattiva audience di giovani, largamente ambita dagli inserzionisti e che ha raggiunto ora i 100 milioni di unità. Un seguito conquistato dallo stato effimero dei contenuti condivisi e dal fatto che la compagnia ha più volte sottolineato che non intende tracciare il comportamento dei propri utenti per fornire dati utili all’advertising. Risultato: sebbene la valutazione di Snapchat abbia raggiunto i 10 miliardi di dollari nell’agosto del 2014, un velo di incertezza è rimasto su quali fossero i piani della società per monetizzare le sue operazioni. Ed è qui che entra in gioco Discover: la feature, che ospita canali sviluppati da nomi importanti del panorama media come Cnn, Espn, the Food Network, National Geographic, People e Vice, ingloba video e contenuti prodotti in maniera esclusiva dai canali partner. Questi ultimi posizionano al proprio interno anche annunci pubblicitari, dividendo con Snapchat una percentuale, ancora ignota, delle revenue. Ma grazie alla possibilità di comunicare con un target complesso come quello dei più giovani, le undici compagnie media hanno posizionato gli spazi adv su un valore di 100 dollari ogni 1.000 visualizzazioni, una quota che raddoppia quella dell’advertising per YouTube e Hulu. Secondo la firma di ricerca d’investimento Cowen, il 71% degli statunitensi tra i 18 e i 29 anni utilizza Snapchat, che però mantiene bassi valori di audience al di fuori dell’America. L’app “si è inserita nel panorama del merANNO VI | #063|GIOVEDÌ 09 APRILE 2015
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LINK biano superato le 30 milioni di visualizzazioni). Nonostante tale popolarità, a livello di performance pubblicitaria, i clip dei grandi network accompagnati da importanti inserzionisti come McDonald’s con Comedy Central e Bmw per Cnn restano i più stabili nel tempo. Semmai, la questione aperta per i brand che hanno intenzione di lanciare una strategia ad hoc per la app, è elaborare contenuti su misura per il suo format e assicurarsi l’attenzione degli utenti, come ha affermato Craig Atkinson, chief digital officer di Phd, agenzia parte di Omnicom Group. “Siccome gli user di Snapchat devono scegliere attivamente di visualizzare un canale, sulle nostre spalle ricade il compito di assicurarci che i contenuti che creiamo siano interessanti”.
Pubblicità vs popolarità
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cato più velocemente di quanto ci aspettassimo”, ha affermato Steve Grimes di Comedy Central, posizionando la sua importanza sullo stesso livello di Facebook, Twitter e Instagram. “Bisogna creare offerte e contenuti per ognuna di queste piattaforme per ogni show che viene prodotto”. Una linea che è stata condivisa da Alibaba: il colosso cinese dell’ecommerce nel mese di marzo ha elargito importanti investimenti alla compagnia, valutandola fino a 15 miliardi di dollari.
Visualizzo, ma solo se mi interessa
Una volta collegati a Snapchat, due “swipe” verso destra permettono di visualizzare il menu principale di Discover, popolato dai loghi dei canali media. Toccando il bottone di Comedy Central compare un clip di dieci secondi tratto da un episodio di “South
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Park” o “Key & Peele”, lasciato in loop. Scorrendo ulteriormente a destra, si possono visualizzare diversi clip, intervallati saltuariamente da contenuti adv; scorrendo in basso è possibile, invece, accedere a un contenuto più lungo o a un intero episodio. Canali come quelli di People o Cosmopolitan includono animazioni, ma sono realizzati, in particolare, per portare gli utenti a scrollare verso i contenuti tradizionali dei magazine. Per la gran parte l’esperienza di navigazione (e di fruizione adv) all’interno di Snapchat si compone nella maniera appena descritta sinteticamente, ma l’app ha messo a disposizione anche contenuti pubblicitari all’interno di feed popolate da brevi video dalla visualizzazione più lunga nel tempo. Questa feature, che ha il nome di “Live”, è stata presentata la scorsa estate ma ha raggiunto da subito numeri di views strepitosi (si dice che alcuni Live feed ab-
Per ora, solo pochi advertiser sembrano avere il coraggio e la voglia di sperimentare l’applicazione dai contenuti evanescenti. Come sanno bene i numerosi giovani user americani, è possibile passare giornate intere su Snapchat, senza incontrare nemmeno un annuncio pubblicitario. Il ceo Evan Spiegel è alla ricerca di un head of sales, ma nel frattempo ha perso alcuni preziosi top manager, tra cui Emily White, head of partnership, chief operating officer e tra i creatori del modello pilota di advertising sull’app. Una defezione che per molti va motivata con l’intenzione del ceo di ampliare le proprie mansioni operative. Ma la vera minaccia all’orizzonte per Snapchat non è quella delle risorse umane: l’app dovra trovare in fretta un modo per tenersi stretti i suoi giovani user, prima che migrino verso la nuova piattaforma del momento, come ha sottolineato Rebecca Lieb, analista di Altimeter Group. “Snapchat è sulla cresta dell’onda quest’anno, ma cosa succederà nei prossimi dodici mesi, quando arriveranno altre novità? La situazione non è sostenibile”. Eppure, l’audience della compagnia, operativa da soli sei anni, è cresciuta del 62% nel 2014, secondo comScore. Ma, probabilmente, l’analisi più precisa della direzione che Snapchat sta prendendo è stata fornita a Bloomberg da Grace Lee, matricola dell’Università del North Carolina: “Mi sento come se dovessi utilizzarla per essere in contatto con la gente. Puoi vedere persone ai concerti o in compagnia di amici, che non fanno altro che girare video con Snapchat per tutto il tempo”. E Lee utilizza l’applicazione per comunicare, non vedere clip televisivi, “Le persone della mia età apprezzano il fatto che sia così semplice. Scatti una foto e la mandi. Più diventerà complessa, più servizi vi aggiungeranno, più calerà la sua popolarità”. < ANNO VI | #063|GIOVEDÌ 09 APRILE 2015
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SPAZIO A...
visioni
di
Matteo Dedè
sondaggi politici: più pressione
Luca Comodo Una lunga carriera, di oltre trent’aNni, passata ALL’INTERNO DEGLI istituti di ricerca. Nel 1982, infatti, entra nel gruppo abacus, dove rimane per oltre nove anni, impegnato come direttore del dipartimento politico. nel gennaio del 1994 fonda una propria struttura, la c&R Comunicazione & ricerca, esperienza che lo coinvolge per più di tredici anni, fino all’inizio del 2007, quando decide di passare al gruppo internazionale ipsos, dove è l’attuale direttore del dipartimento politicosociale e dove lavora da oltre otto anni
e meno conoscenza Faccio sondaggi politici dal 1986. E da allora molte cose sono cambiate. Le indagini sono sempre meno uno strumento di conoscenza della realtà e sempre più uno strumento accessorio alla comunicazione. Prima il cliente voleva sapere gli orientamenti della popolazione e poi subentrava il ragionamento comunicativo, l’utilizzo dei risultati nella campagna di comunicazione. Adesso il contatto avviene per il tramite dell’agenzia che si occupa del candidato. La comunicazione viene prima del sondaggio. Che serve anche per spingere e orientare l’opinione. E uno degli effetti è la riduzione del campo d’azione delle indagini. La paghiamo anche a livello di commissioni. C’è un investimento ridotto sul sondaggio come mero strumento di conoscenza della realtà sociale. Inoltre, la guerra dei prezzi è una tendenza in atto. Per abbassare i prezzi devi ridurre la qualità del campione e ridurre il numero di interviste. Però la crisi, come spesso avviene, ci ha anche “costretto” a una razionalizzazione del lavoro. Abbiamo migliorato il nostro processo produttivo, riducendo dei passaggi, contenendo i costi. Questo è un elemento positivo. Il punto è che c’è sempre meno attenzione alla qualità e sempre di più al prezzo. Al di là della crisi, se il sondaggio è meno strumento di conoscenza e più strumento di pressione e comunicazione, l’attenzione alla qualità è più bassa. I call center esteri sono, poi, una realtà consolidata, per-
ché permettono di ridurre i costi. Ma tendiamo, quando facciamo ricerche politiche Cati, per via telefonica, a utilizzare prevalentemente centri italiani. C’è il rischio di inquinare il campione: i ceti medio bassi tendono a non rispondere se contattati da una voce con accento straniero. Comunque, parliamo di raffinatezze, perché poi il campione lo “porti a casa” comunque. Restiamo in movimento, sperimentiamo, con test paralleli, nuove forme di ricerca, integrando le varie tecnologie. Cerchiamo di verificare le distorsioni delle singole metodologie per costruire un modello integrato sempre più affidabile. Altra sperimentazione su cui cominciamo a ragionare è quella dei social network per il reperimento delle informazioni. Noi ci regoliamo dicendo che sono dei grandi influencer, ma sono scarsamente rappresentativi. Abbiamo affrontato alcuni momenti di crisi. In cui è emersa con nettezza la discrasia tra l’opinione del Paese e quella dei social network. Anche perché internet, come noto, rafforza le opinioni ma non fa agorà, non fa dibattito democratico, se non in parte. Tende a rafforzare opinioni già esistenti. Vado sui social e cercare chi la pensa come me. La concorrenza, per ora, non l’abbiamo sentita, ma stiamo pensando di includere i social come strumento di learning analytics, cioè impariamo da quello che vediamo sul web. Ma non diamo al web un peso eccessivo di rappresentanza dell’opinione.
crescere tra le righe
22/23 maggio - borgo la bagnaia @ siena torna in toscana, a maggio, il prestigioso appuntamento organizzato dall’osservatorio permanente giovani-editori
una splendida veduta di borgo la bagnaia, dove si svolge l’evento “crescere tra le righe”
Per la prima volta nella storia del giornalismo americano, il direttore del New York Times e quello del Wall Street Journal si confronteranno in un faccia a faccia. Teatro dello storico confronto, ma anche di una tavola rotonda, che oltre ai numeri uno dei due principali quotidiani a stelle strisce vedrà coinvolti anche il direttore del Washington Post e quello del Los Angeles Times, sarà Borgo La Bagnaia, piccolo centro in provincia di Siena, storica sede di “Crescere tra le righe”, convegno promosso dall’Osservatorio Permanente GiovaniEditori. La nona edizione del convegno, in programma il 22 e 23 maggio, è stata presentata ieri dal presidente dell’Osservatorio Permanente Giovani-Editori, Andrea Ceccherini, il quale ha spiegato che “le parole d’ordine di quest’anno saranno sperimentazione e innovazione. Sarà un’edizione all’insegna della discontinuità - ha aggiunto -, della freschezza delle idee, dell’internazionalizzazione e della qualità del giornalismo. Abbiamo invitato tanti americani perché siamo convinti che gli Stati Uniti siano all’avanguardia dal punto di vista giornalistico, ma deve essere chiaro che la sperimentazione deve diventare la via maestra anche in casa nostra. A Bagnaia sono benvenuti i coraggiosi”. Al convegno toscano parteciperanno anche trecento studenti scelti tra i due milioni che in questo anno scolastico hanno partecipato all’iniziativa “Il quotidiano in classe”. ANNO VI | #063|GIOVEDÌ 09 APRILE 2015