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visioni / Mauro Broggi

Pinocchio si schiera contro l’aziendalismo d’accatto

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ANNO VI | #072 | MERCOLEDÌ 22 APRILE 2015

“I veri nemici dell’italiano non sono all’estero, ma in Italia”. Parola di Claudio Marazzini, docente di Storia della lingua italiana all’Università del Piemonte Orientale...

i fatti del giorno

marketplace

company

media

Al centro del progetto c’è una nuova release “fully responsive”

Lo ha fatto sapere Jan Koum, amministratore delegato della società

Domani a Milano uno spettacolo per le scuole della Bicocca

L’evento è un patrimonio per tutta la comunicazione italiana

Partito il total restyling di Rockol, il sito leader d’informazione musicale

Ormai WhattsApp non si ferma più: ha 800 milioni di utenti attivi

E ora Pirelli chiama a raccolta i piccoli lettori con #ioleggoperchè

Festival Internazionale del Giornalismo: ora è una realtà consolidata

Scenario

La comunicazione torna a Camogli

25 link

coverstory

Essere Marketer nel mondo digitale

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Il commercio digitale continua a crescere: già più 5% nel 2015 Ieri a Milano si è svolto eCommerce Forum, meta di oltre 4.000 convenuti. I soliti ritardi tipicamente italiani non fermano il dilagare della formula

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i fatti del giorno

musica

È partito il total restyling per il sito Rockol. al centro la nuova release “fully responsive” di Pietro Castagna

Il sito leader per l’informazione musicale in Italia, attivo dal 1995, ha deciso di presentarsi al pubblico in una veste totalmente rinnovata; l’esigenza è nata da un incremento degli accessi da mobile, che ormai sono diventati pari alla metà del traffico, e dal conseguente aumento della reach del 50%

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ockol, primo sito musicale italiano, è uno dei principali portali attraverso i quali il popolo italiano, sia appassionati che addetti ai lavori, accede al mondo musicale. Da oggi anche Rockol ha deciso di cambiare faccia, di rinnovarsi e perciò presentarsi al pubblico in una versione totalmente rivisitata per dare nuovo slancio alla sua figura. La musica verrà trattata a 360 gradi, coinvolgendo tutte i sensi e facendo riferimento alla più ampia gamma di esperienze cognitive, con l’inserimento di videointerviste, reportage, live in redazione, playlist si sommano quotidianamente al più prolifico e indicizzato newsfeed musicale italiano e ad un repository di 120.000 artisti. La novità più importante riguarda certamente l’interfaccia “fully responsive”, progettata per valorizzare la crescente quota di traffico da mobile che affluisce su un sito che, grazie a costanti investimenti editoriali e tecnologici, ha fatto registrare un incremento di traffico del 50% nell’ultimo quadrimestre. Immagini grandi e coinvolgenti con uno slider principale

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in home page, un layout compatto e intuitivio, semplice e sofisticato allo stesso tempo, con un menu che si espande o collassa adattandosi ad ogni dispositivo per favorire una fruizione ottimale da tutti i device per esaltare la vasta copertura editoriale e multimediale tipica di Rockol; sono queste le principali novità del look rinnovato di Rockol. Se lo schema di navigazione facilita il passaggio da una sezione all’altra, contenuti e layout sono stati riformulati per colpire più sensi, con la forza delle immagini, del suono e del tatto perché la stessa esperienza sia totalmente fruibile anche nel palmo di

una mano, da smartphone e tablet: «Gli sforzi profusi e le innovazioni apportate nell’ultimo anno», commenta l’amministratore delegato Giampiero Di Carlo, «Sono tutti orientati a migliorare l’esperienza utente e a favorire un’esplorazione più completa del nostro servizio, i cui contenuti sono abbondantissimi. I risultati ci stanno premiando: aumentano del 40% le pagine per sessione, crescono pagine viste e audience: i browser unici sono aumentati del 50% in un quadrimestre, ci assestano su un livello di circa un milione di utenti unici e 4 milioni di pageviews – e il dato è tuttora in decisa crescita». Ma il restyling di Rockol non si ferma qui. I prossimi passi, oltre al sito, riguardano due iniziative: il lancio, di qui a poche settimane, della Summer Festival Zone, lo speciale estivo che Rockol dedica ai festival estivi, destinato come ogni anno ad arricchire con una guida specializzata e dedicata il più completo calendario di concerti in programma sulla penisola; e il varo, nel secondo semestre, di una vasta iniziativa improntata allo User Generated Content, che consentirà meccanismi di co-creazione e partecipazione dell’utenza alla piattaforma di Rockol. ANNO VI | #072 | MERCOLEDÌ 22 APRILE 2015



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i fatti del giorno

Editoria

Eventi

c’è un “Obiettivo Expo” per La Stampa e Il Secolo XIX: una lente d’ingrandimento alla scoperta dell’evento Si tratta del terzo dei cinque dossier che i quotidiani, in accordo con l’organizzazione di Expo e con i fotografi di Magnum, hanno deciso di dedicare al tema dell’alimentazione, avvalendosi anche di importanti personalità italiane, tra le quali Umberto Veronesi di Ottavia Quartieri

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xpo 2015 è alle porte. Il tanto atteso evento, che aprirà i battenti tra meno di dieci giorni a Milano, per sei mesi porrà il capoluogo meneghino al centro del mondo, focalizzando la sua attenzione su un tema principale e di strettissima attualità soprattutto negli ultimi anni: “Nutrire il pianete, energia per la vita”. Ed è proprio questo il tema scelto per l’esposizione universale: l’alimentazione de-

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clinata in tutte le sue sfaccettature, dalla mancanza di cibo in alcune aree geografiche del mondo a una migliore redistribuzione delle risorse, fino a toccare il tema dell’educazione alimentare, passando attraverso un dibattito legato all’OMG. Per questo motivo La Stampa e Il Secolo XIX hanno scelto di offrire ai propri lettori 5 straordinari Dossier, che, da marzo a fine giugno, li condurranno attraverso un lungo viaggio nei 5 continenti per affrontare con reportage, approfondimenti e immagini esclusive tutti gli

aspetti legati al tema della nutrizione. Per i Dossier è stato adottato un approccio realmente multimediale, commissionando le immagini ai migliori professionisti di Magnum, la prestigiosa agenzia di fotogiornalismo fondata nel 1947 dai più importanti fotografi, che ha coperto dal primo dopoguerra a oggi i principali avvenimenti della storia. In ciascun supplemento un fotografo di Magnum fornirà le immagini di reportage eseguiti in esclusiva sui territori di tutto il pianeta. “Obiettivo Expo” è il terzo supplemento che sarà in edicola da domani 23 aprile in omaggio sia con La Stampa che con Il Secolo XIX: si tratta di 16 pagine centrali ed estraibili, grazie alle quali i lettori potranno scoprire in anteprima contenuti e itinerari dell’esposizione universale. Il Dossier prevede al suo interno una mappa per orientarsi in fiera e inoltre proporrà tre possibili itinerari costruiti appositamente da tre personalità del nostro Paese, per darci una chiave di lettura specifica con cui scoprire l’Expo: il Professor Umberto Veronesi per l’aspetto scientifico, Luca Molinari per quello visivo – tecnologico e, infine, il vincitore di Masterchef 2013 Ferrero dal punto di vista del gusto e dei sapori. Dopo l’uscita dell’ultimo supplemento, l’insieme dei 5 dossier sarà raccolto in un e-book che sarà distribuito attraverso i maggiori negozi digitali internazionali.

Il Real Estate italiano è al gran completo per #mlsday. Tra i protagonisti Casa.it

di Massimo Luiss Milano, si sa, in questo periodo che precede l’esposizione universale è piena di eventi, manifestazioni, dibattiti. La vita culturale della città lombarda è molto attiva e lo testimonia anche il fatto che oggi, presso l’Hotel Grand Visconti Palace ,ospita il primo evento in Italia dedicato al Multiple Listing Service (MLS). L’evento è pensato e realizzato per far comprendere quanto sia importante la collaborazione e la condivisione fra agenti immobiliari per il rilancio del mercato italiano, nonché vetrina d’eccezione per la presentazione del primo aggregatore italiano di MLS con standard unico internazionale. Casa.it contribuirà ai lavori con l’intervento del General Manager Europa di REA Group e AD di Casa.it, Daniele Mancini, che spiegherà l’impegno del portale immobiliare nella diffusione dell’MLS nel nostro Paese. Alla manifestazione, inoltre, è attesa la presenza dei protagonisti della mediazione immobiliare, dagli agenti immobiliari ai presidenti delle associazioni nazionali di categoria, dal segmento del franchising collaborativo ai contributi in video del Vicepresidente di Realtor, portale della NAR, fino al vicepresidente e general manager di ListHub, l’aggregatore di MLS più grande al mondo, e il Ceo di REA Group. Un confronto serrato di scambio di esperienze in ambito MLS tra agenti immobiliari e il video contest sul tema della collaborazione organizzato dal gruppo Facebook “Sei un agente immobiliare se...” saranno i protagonisti dell’evento. ANNO VI | #072 | MERCOLEDÌ 22 APRILE 2015


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i fatti del giorno Brand

Premi

L’ecommerce di Eataly, per gli ottimi risultati raggiunti, è stato premiato all’interno della quarta edizione del Netcomm eCommerce Award come miglior sito alimentare e retail 2014

Il servizio proposto dalla realtà del Gruppo Banzai, già presente in cinque continenti e in continua crescita, si è aggiudicato l’unico premio dedicato all’eccellenza italiana

Eataly Net, eccellenza in campo alimentare e ora anche digitale Partnership

Le “Sleek Special Edition NABA” di Thè San Benedetto sono 100% Made in Italy di Massimo Luiss Acqua Minerale San Benedetto, azienda leader nel nostro Paese nel mercato del beverage analcolico, ha lanciato una sfida all’insegna del design, dei valori e delle tradizioni del made in Italy. È partita, infatti, la collaborazione con NABA, Nuova Accademia di Belle Arti Milano, i cui studenti sono stati invitati a dare una personale interpretazione grafica della celebre lattina sleek del Thè San Benedetto per dar vita all’innovativa lattina “Sleek Special Edition NABA” del Thè San Benedetto”. Tre lattine da collezione con un prezioso trattamento opaco, unico sul mercato, accomunate da un’etichetta animata dai monumenti simbolo dell’italianità: il Colosseo, la Torre di Pisa e il Duomo di Milano. Tre anche i colori, inediti per la categoria e ispirati a mondi raffinati per richiamare i gusti del Thè San Benedetto: verde acquamarina, per il Thè Verde con Aloe vera, rosa antico per la Pesca e giallo pastello per il Limone. «Questa collaborazione con una realtà prestigiosa e all’avanguardia quale NABA – ha dichiarato Vincenzo Tundo, Direttore Marketing di Acqua Minerale San Benedetto S.p.A. - ci rende orgogliosi e ci permette di sottolineare l’impegno che San Benedetto mostra nel proporre ai propri consumatori iniziative innovative».

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I Locker inPost di ePrice trionfano al quarto Netcomm eCommerce Award

di Ottavia Quartieri

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eve ancora compiere il secondo anno di vita, ma l’ecommerce di Eataly ha già raggiunto ottimi risultati: 60 mila ordini, 300 mila utenti unici al mese, 30 milioni di pagine viste nel 2014 solo per il sito italiano, a cui si aggiungono 25 mila ordini e 10 milioni di visite se si considera il sito dedicato agli USA, per un totale di oltre 5 milioni di fatturato global. Ma Eataly non ha certo intenzione di fermarsi qui. A questi numeri ragguardevoli e alla recente ottimizzazione del sito in

versione mobile, per il 2015 è previsto il lancio di un’app nativa per iOS e Android e i primi test per la vendita di prodotti freschi online. Il brand alimentare italiano oltre a ricevere l’apprezzamento dai consumer, è stato premiato all’interno della quarta edizione del Netcomm E-commerce Award come miglior sito alimentare e retail 2014, grazie anche al partner strategico Alpenite che ha svilup-

pato una piattaforma e-commerce aderente alla brand identity di Eataly. Da questa partnership nasce non solo un’esperienza alimentare ma una vera e propria esperienza digitale che fonde insieme buona tavola e cultura italiana. La piattaforma è disponibile in tre lingue, propone oltre 3.500 prodotti, raggiungendo tutta l’Europa, il Nord America e il Giappone. Ma il successo non si ferma qui: sono infatti già previsti futuri rollout per i paesi extra Unione Europea, anche in vista di Expo. «Credo che l’elemento vincente di Eataly Net sia il potenziamento dell’esperienza dell’utente in un’ottica omni-channel, grazie alla sinergia tra canale online e negozi fisici e la possibilità di conoscere la storia di prodotti e produttori» ha affermato Franco Denari, Ceo e cofounder di Eataly Net.

di Vera Modesto La quarta edizione di Netcomm E-commerce Award, l’unico premio dedicato all’eccellenza italiana nel commercio elettronico, organizzato dal Consorzio Netcomm Italia in collaborazione con TVN Media Group, si conclude nel segno di ePrice che si aggiudica il primo premio nella categoria innovazione. L’ottimo risultato ottenuto dalla realtà del Gruppo Banzai è arrivato grazie al servizio dei Locker inPost, già presenti in tutti e 5 i continenti e sempre in continua crescita. I Locker sono comodi, semplici da usare, sicuri perché ci sono telecamere attive che controllano e sportelli che si aprono con un codice unico di ritiro, si adeguano alle esigenze di chi acquista online o non vuole farsi recapitare il pacco in ufficio. «Abbiamo ritenuto che il mercato fosse pronto e maturo per provare questa nuova esperienza di acquisto con ritiro veloce, facile e sicuro, infatti al crescere della rete delle macchine selfservice di 2,5 volte, il numero degli ordini online cresce di 12 volte» dice Alessandro Cernigliaro Chief Operating Officer di Banzai. ANNO VI | #072 | MERCOLEDÌ 22 APRILE 2015


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i fatti del giorno

Maurizio Alberti, Managing Director Teradata Italy

eventi

La Disruptive Week esalta l’innovazione del Made in Italy Partner della manifestazione sono Talent Garden e Digital Magics, protagonisti anche di tre incontri Dal 27 al 30 aprile, a Milano, si terrà anche la Disruptive Week Milan, una settimana di appuntamenti internazionali dedicati alle tecnologie emergenti: Machine-to-Machine, Internet of Things, Robotica, Smart Energy, Wearable Technologies e Wireless 2.0. Partner della manifestazione, che avrà luogo presso l’Atahotel Expo Fiera e gli spazi Mercedes-Benz Center, sono Talent Garden, network europeo di spazi di coworking, e Digital Magics, venture incubator di startup innovative digitali. Le due aziende saranno anche protagoniste con tre eventi: Disruptive Talk “Le tue cose, il tuo mondo, la tua occasione”, Pitchfire Event e Disruptive Talk “Iot per il made in Italy, tra skill shortage e open innovation”. «La Disruptive Week Milan sarà un importante momento di incontro e confronto fra le aziende tradizionali e le startup innovative, per questo Digital Magics e TAG hanno deciso di sostenere l’evento internazionale» hanno dichiarato i co-fondatori di TAG e Digital Magics.

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mercato Rivoluzione annunciata all’eCommerce Forum

food

Riunendo in un’unica piattaforma un’ampia quantità di canali di marketing digitali e di dati, si raggiunge un nuovo livello di engagement inviando ai clienti i messaggi corretti

Il tonno che arriva dalla Cantabria è protagonista nella sua versione più pregiata, la ventresca, di sperimentazioni culinarie

Consorcio il teradata digital marketing center Tonno mette alla prova offre un hub completo ai marketer 10 food blogger di Ottavia Quartieri

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eradata Marketing Applications, divisione di Teradata Corp. ha annunciato la disponibilità di Teradata Digital Marketing Center, un’unica piattaforma dove i marketer possono trovare informazioni individuali per creare relazioni più complete con i clienti attraverso tutti i canali digitali. Teradata offre un hub completo per la gestione e la realizzazione del marketing digitale, considerando il fatto che i marketer di oggi chiedono una maggiore integrazione e una più

profonda conoscenza del singolo consumatore. Il Digital Marketing Center di Teradata riunisce in un’unica piattaforma un’ampia quantità di canali di marketing digitali e di dati attraverso una soluzione SaaS che supporta le email, il mobile, i social, il web marketing, la segmentazione, la pubblicità e l’analisi. Grazie a Teradata Digital Marketing Center, i marketer possono raggiungere un nuovo livello di engagement inviando ai clienti i messaggi giusti nel momento giusto con il canale giusto. «Un hub di marketing digitale fornisce ai marketer e

alle applicazioni un accesso unico ai dati dei profili, ai contenuti, agli elementi del flusso di lavoro, ai messaggi e alle funzioni comuni di analisi per controllare e ottimizzare le campagne multicanale, le conversazioni, le esperienze e raccogliere le informazioni che viaggiano sia nei canali on-line, sia in quelli offline, sia manualmente sia in maniera programmata. Di solito si tratta di un insieme di applicazioni di marketing e di funzionalità, ma è ampliabile con servizi che i partner certificati possono integrare» secondo Gartner, Inc.

aziende In casa Telecom Italia cambiamenti sul versante media e web

Ivan Dompè riorganizza la comunicazione Ivan Dompè

Dopo cinque mesi dall’arrivo nella company ha rivisto l’organizzazione. La nuova struttura si chiama “Institutional Communication”

Sono passati cinque mesi da quando è arrivato in Telecom Italia e Ivan Dompè rivede l’organizzazione della comunicazione istituzionale verso media, social network e web. La nuova strut-

tura si chiama “Institutional Communication” e a Ivan Dompè riportano Marco Signoretti, in qualità di nuovo capo ufficio stampa con competenze sulla stampa nazionale, internazionale e anche

locale, e Alessandro Bastoni, come responsabile del web e dei social media. La nuova struttura si occuperà anche di relazioni con Opinion Makers per le quali Dompè sta cercando un responsabile.

Al congresso gastronomico Madrid Fusion, Consorcio ha svelato i segreti dello stabilimento di Santoña, dove ancora oggi si lavora il tonno in modo artigianale nella migliore tradizione conserviera locale. Il risultato è un prodotto di grande qualità che si presta a sperimentazioni culinarie, come ha dimostrato lo chef spagnolo Jesus Sanchez. Ora invece saranno 10 blogger italiani a testare la qualità dei prodotti Consorcio, mescolando tradizione e creatività sempre all’insegna della qualità del brand. Consorcio ha, infatti, chiesto di inventare per ciascuno dei suoi prodotti due ricette: una ispirata alla tradizione e l’altra di sfrenata creatività. Si parte con la ventresca, la parte più pregiata e morbida del tonno del tutto naturale e ricca di proteine, che sarà protagonista delle prime ricette dei 10 food blogger, che troveranno spazio sulla pagina facebook di Consorcio Italia. Le più apprezzate dai fan di Consorcio saranno riproposte nel ricettario online del sito web italiano del brand spagnolo. ANNO VI | #072 | MERCOLEDÌ 22 APRILE 2015


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MARKET PLACE

Attualmente è il Vice Presidente del Consiglio di Amministrazione della lifonti & Company

Alessandro Pavesi scelto come presidente di Assorel Si è tenuta a Milano l’assemblea dei soci che ha eletto per acclamazione la nuova Presidenza e il Consiglio Direttivo dell’associazione per il biennio fino al 2017 di Marianna Marcovich

Si è tenuta a Milano l’assemblea dei soci Assorel che ha eletto per acclamazione il nuovo Presidente e il Consiglio Direttivo dell’associazione per il biennio 2015/2017. Alla presidenza è stato eletto Alessandro Pavesi, Vice Presidente del Consiglio di Amministrazione delle società associata Lifonti & Company, che ha ricoperto in passato ruoli dirigenziali nelle Direzioni Comunicazioni di Pirelli, Credito Italiano, Olivetti, INA Assitalia, Borsa Italiana e Banca Fideuram, oltre a importanti incarichi istituzionali come portavoce del Ministro e della Direzione Generale del Tesoro, dal 1992 al 1994, ed è attualmente anche consulente per la comunicazione di Prometeia. Per il Consiglio Direttivo sono stati eletti Carolina Mailander di Mailander, Omer Pignatti di Homina Pdc, Filomena Rosato di FiloComunicazione e Massimo Tafi di Mediatyche. «Ringrazio l’assemblea per la fiducia che ha riposto nella mia candidatura. Accolgo questa presidenza con grande spirito di servizio per rappre-

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alessandro pavesi

sentare le molteplici anime che compongono l’associazione - ha sottolineato Alessandro Pavesi -. Penso di poter offrire sia la mia esperienza attuale in agenzia che quella passata di utilizzatore di servizi di relazioni pubbliche, contando su coesione e spirito di squadra da parte dei soci di Assorel». Successivamente i partecipanti all’assemblea hanno proseguito il dibattito sul tema dell’esclusività e

della evoluzione della professione rappresentata da Assorel (unica associazione italiana riconosciuta da ICCO) che si sta indirizzando verso nuove tematiche e strumenti, tra cui quelli digitali. Inoltre, è stata ribadita l’importanza dell’etica nelle attività di comunicazione, un argomento che sarà ulteriormente sviluppato seguendo le linee guida emerse dal recente workshop associativo “Nuove PR”. ANNO VI | #072 | MERCOLEDÌ 22 APRILE 2015


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MARKET PLACE

Lo ha fatto sapere Jan Koum, amministratore delegato della società, con un post su Facebook

Whatsapp non si ferma più, ha 800 milioni di utenti attivi Rispetto ad agosto, quando aveva 600 milioni di utenti, la popolare chat, che da poco ha attivato le chiamate tramite internet ma solo su Android, ha messo a segno una crescita di circa il 33% di Sebastiano Zeri

jan koum

Whatsapp non si ferma più. Cresce ancora. Adesso - come ha fatto sapere Jan Koum, amministratore delegato della società, con un post su Facebook - supera il traguardo degli 800 milioni di utenti attivi mensilmente. Rispetto ad agosto, quando aveva 600 milioni di utenti, la popolare chat - che da poco ha attivato le chiamate via internet ma solo su Android - ha messo a segno una crescita di circa il 33%. Nel periodo dell’acquisizione da

parte di Facebook, Mark Zuckerberg aveva pronosticato l’obiettivo di un miliardo di utenti entro il 2015. Anche se deve guardarsi da numerosi concorrenti - come i servizi Line o Viber - Whatsapp non mostra segni di rallentamento e, anzi, si conferma come una delle piattaforme di messag-

gistica più popolari al mondo. Ora in diretta sfida anche con colossi delle chiamate via internet come Skype. A febbraio, secondo quanto riportato dal sito specializzato Cnet.com, Twitter registrava una platea di 288 milioni di utenti attivi al mese. A dicembre il social delle immagini Instagram, altra app acquistata da Facebook, riportava 300 milioni di utenti attivi mensili. Facebook, secondo dati di dicembre, ha una media di circa 1,39 miliardi di utenti attivi su base mensile.

Poltrone / dopo un’attenta selezione condotta da spencer stuart

Daniele Sesini è il direttore generale di Iab Italia di Vera Modesto

Nel team di IAB Italia c’è un nuovo Direttore Generale, Daniele Sesini.
La scelta di una figura esperta come quella di Sesini è avvenuta a seguito di un’attenta selezione condotta in questi mesi da un partner strategico quale Spencer daniele Stuart e, dopo aver valutato i migliori profili professionali presenti sul mercato, siesini i vertici associativi hanno trovato in Sesini la persona con l’esperienza e le competenze per aiutare l’associazione a interagire sempre di più con tutta la industry e con le aziende investitrici.

Daniel Sesini ha maturato una solida esperienza nel marketing di prodotto e nel commerciale, dapprima nel mercato dell’elettronica di consumo (dal 1993 al 1996 responsabile qualità della divisione commerciale di SGS-Thomson Microelectronics, dal 1996 al 1999 marketing manager in Pioneer Italia) e poi nel mercato dell’editoria digitale. Nel 2005 è entrato nel Gruppo Editoriale L’Espresso in qualità di direttore marketing internet della concessionaria Manzoni, prendendo successivamente in carico anche il marketing della carta stampata nazionale e costruendo nel 2007, tra i primi in Europa, le argomentazioni di vendita della total-audience cross-media (stampa e internet) per il brand Repubblica.

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È un salto di qualità nella comunicazione digitale quello che Host2015 - in Fiera Milano a Rho, da venerdì 23 a martedì 27 ottobre - compie con il nuovo sito, online all’indirizzo www.host.fieramilano.it. Realizzato con una tecnologia responsive che consente una navigazione ottimale su qualsiasi dispositivo - dal pc agli smartphone e tablet -, il nuovo website è pensato per favorire una user

experience piacevole ed efficace, con tutti i contenuti principali facilmente accessibili già dalla home page. In particolare, uno slider di grande impatto estetico permette di entrare subito nel vivo degli argomenti più hot nei vari campi. Dagli approfondimenti sulle sezioni di Host2015 al design e all’innovazione con i prestigiosi award HOSThinking e Host Smart Label, fino a momenti più lifestyle come BeMyHost: il blog professionale dove, in veste

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di Davide De Vecchi

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Oltre che piattaforma di business leader nel mondo, è sempre più un osservatorio e un trendsetter. E il website si evolve con la manifestazione, diventando ancora più completo, immediato e accattivante

La sua sopravvivenza è fatta di tanti piccoli 5x1000.

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di Host Ambassador, alcuni fra i più noti top blogger e giornalistiautori internazionali dei mondi food e hospitality contribuiscono con articoli sui nuovi trend più interessanti. «Oltre che una piattaforma di business e un hub di innovazione tecnologica, HostMilano è sempre più un Osservatorio che anticipa le tendenze nei format, nei design e nel lifestyle - commenta Simona Greco, Exhibition Manager di Host - e il nuovo sito si evolve con noi, rafforzando anche online una leadership che mixa con successo questo duplice ruolo declinandolo in chiave sempre più globale, come attesta tra le altre cose anche il blend cosmopolita degli Host Ambassador, che animano con i loro contributi il nostro blog dedicato alla community del settore». Attualmente consultabile in italiano e inglese, a regime il sito sarà disponibile in ben undici lingue tra le quali cinese, arabo e russo. Non poteva mancare anche l’attenzione alla multimedialità, con diversi video presentati in home page come nelle pagine interne, e ai social con collegamenti immediati e intuitivi. Grande attenzione è stata posta anche all’attualità, con le news e la sala stampa portate in primo piano e rese più fruibili, e più spazio alle autorevoli partnership con associazioni di categoria, organizzazioni istituzionali e analisti di settore. Più semplice, infine, la modalità per registrarsi alla manifestazione o la funzione per consultare il catalogo, grazie ai banner presenti nella rinnovata home page.

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Il nuovo sito: HostMilano detta i trend anche online

- medico Marina Nicodemi, 31 anni

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Enpa ringrazia per questo spazio.

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- pensionato Giuseppe Lo Monaco, 83 anni

- ristoratrice hi, 41 anni Luana Gessag segretaria e, 34 anni Cristina Avall

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Ieri a Milano si è svolto eCommerce Forum

Commercio digitale italiano a +15% nel 2015 I consueti ritardi che affliggono il nostro Paese sul fronte digital non fermano comunque la crescita inesorabile del comparto. E gli oltre quattromila intervenuti all’incontro organizzato da Netcomm testimoniano la voglia di cambiamento di Davide Sechi

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COVER STORY

Se c’è una cosa che non si riesce ad afferrare con un buon margine di sicurezza nella Milano di inizio primavera 2015 è il clima, e la conseguente difficoltà a scegliere l’abito giusto. Chissà cosa avranno pensato gli oltre 4.000 intervenuti al Netcomm Ecommerce Forum, di scena ieri a Milano, nell’ormai consueta cornice, invero un po’ claustrofobica, del MiCo? Magari non avranno avuto tempo, perché Roberto Liscia, esimio presidente di Netcomm, ha subito messo in chiaro le cose: che vi vestiate o meno «Il digitale non è più un’opzione, bensì un obbligo. Senza non si va da nessuna parte, non si può neanche pensare di competere». E ancora, con sentenze che paiono ammonimenti, profumati di apocalittico, «Il mondo è cambiato, i flussi finanziari sono cambiati, così come i centri di potere, e il digitale ha respirato questi venti di mutamento e anzi ne è diventato strumento preferito». Quanti siamo al mondo? Qualcuno, ovviamente privo di inutili calcolatrici, giura che si sia superata la soglia dei sei miliardi, Liscia assicura che 4 miliardi e duecento milioni sarebbero quelli più o meno devoti al verbo di internet. E quindi, da questi presupposti, non poteva che espandersi progressivamente il commercio digitale. In attesa di una futura edizione del Forum in cui ci si potrà cambiare d’abito agendo sul pro-

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preponderanza del 54% dei beni rispetto al 46% dei servizi. In Europa, la popolazione di eshopper supera i 230 milioni di individui e sono circa 2,5 milioni i posti di lavoro che direttamente o indirettamente l’ecommerce sta generando nel Vecchio Continente. Nel corso del 2014, i tre Paesi europei in cima all’ideale classifica delle vendite online che catalizzano il 60% delle vendite online sono: Uk con 122 miliardi di euro, Germania con 70 miliardi, Francia con 56,8 miliardi.

prio smartphone ai primi accenni di pioggia, vediamo chi oggi è più “coperto” sull’argomento del commercio digitale. Un’anticipazione da non intendersi come spoiler: l’Italia è ancora un po’ indecisa sul da farsi. Si sapeva. Qui Italia, il commercio digitale a 15 mld di euro Eppure, nella povertà competitiva che ci contraddistingue, i numeri descrivono un’ascesa inarrestabile del commercio digitale, addirittura a doppia cifra, addirittura dal 2010: dopo aver ottenuto un incre-

mento del 16% nel 2014, il commercio digitale registrerà per il 2015 un’ulteriore crescita del 15% che porterà il mercato a superare i 15 miliardi di euro.
E il mobile commerce si conferma fenomenale anche in Italia: gli acquisti tramite smartphone crescono del 78% nel 2014 e stanno registrando un’ulteriore crescita del 68% nel 2015, con un valore triplicato in due anni, da un totale di 610 milioni nel 2013 a 1,8 miliardi nel 2015. Un Vecchio Continente sempre più moderno

Secondo le ultime stime di Ecommerce Foundation, in tutto il mondo le vendite complessive di beni e servizi online si attesteranno sui 2.100 miliardi di dollari a fine 2015 (erano 1.840 miliardi a fine 2014), ovvero il 5% sul totale complessivo delle vendite retail. Sono in media il 75% gli utenti che nel mondo accedono al web tramite dispositivi mobili. Se, poi, analizziamo la sola Europa, le previsioni per il 2015 stimano a 470 miliardi di euro il fatturato complessivo di beni e servizi acquistati tramite ecommerce, con una

roberto liscia

E gli italiani che fanno? Lo sappiamo tutti: l’Italia è sempre stata all’avanguardia nell’approccio e utilizzo di device mobili. Da sempre in pole position, prima con i classici cellulari poi con i più fascinosi smartphone, eppure, e la cosa è ancora più nota, lo Stivale si ritrova ogni anno nelle retrovie quando si tratta di muovere i mercati agendo sul digitale. Paura, pregiudizi, mostruoso attaccamento ai valori tradizionali, scarsa voglia di applicarsi. Emotività assortite che non fanno parte del modo di pensare e agire dell’utente medio, ma delle filosofie aziendali sì. Liscia chiarisce tutto: «Oltre ai numeri positivi e di crescita a doppia cifra che da anni segnaliamo, va rimarcato che le imprese italiane che vendono online sono oggi solo il 4% del totale, l’accesso alla banda larga rimane carente e la ANNO VI | #072 | MERCOLEDÌ 22 APRILE 2015



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COVER STORY

copertura finanziaria per gli investimenti necessari sono ancora un interrogativo non risolto.
L’Italia è conosciuta nel mondo per i suoi prodotti di abbigliamento, calzature, accessori, moda, arredo, design, vino e prodotti alimentari-gastronomici di qualità. Tutte le piccole e medie imprese italiane che producono e/o commercializzano questo tipo di prodotti hanno degli spazi di mercato veramente straordinari. Tecnicamente stiamo parlando di una platea di oltre 1 miliardo ci consumatori che abitualmente compra online, affascinata dal Made in Italy in tutte le sue sfaccettature, e di 4,2 miliardi di individui che quotidianamente sono su internet. Eppure, stiamo perdendo competitività a livello globale e non riusciamo a sfruttare il potenziale di domanda che potrebbe trovare più facilmente sbocchi su questi mercati». Cosa ci si attende dall’ecommerce? «Sicurezza, economicità, puntualità, precisione, velocità», mette in riga il presidente di Netcomm. Ed è già tutto palese, quando non plateale, purtroppo dalle nostre parti si gioca sovente a nascondino. Peccato. La riscossa dei prodotti è appena cominciata «In Italia la penetrazione dell’ecommerce sul totale del mercato retail sta crescendo e passa dal 3,6 al 4% nell’ultimo anno», afferma Ales-

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sandro Perego, responsabile scientifico dell’Osservatorio eCommerce b2c Netcomm - Politecnico di Milano. «Un ruolo chiave, in questa crescita, ce l’hanno anche segmenti emergenti per il settore come, per esempio, l’Arredamento che raggiunge quota 350 milioni, +75% rispetto al 2014, e il Food&Wine enogastronomico che sfiora i 260 milioni, in crescita del 30% rispetto allo scorso anno. Ne sta beneficiando soprattutto la vendita di prodotti, che nel 2015 pareggerà quella di servizi, passando dal 46 al 50% del-

le vendite online da siti italiani». Tra i prodotti, l’Informatica fa registrare l’incremento più elevato (+26%), seguita a ruota dall’Abbigliamento, che registra un +23%, e dall’Editoria e dal Grocery, che balzano avanti del 21%.
Il Turismo ottiene un incremento in linea con la media degli ultimi quattro anni, pari al 9%, confermandosi così il comparto principale dell’ecommerce con un valore di quasi 5,5 miliardi, pari al 37% del mercato. L’Abbigliamento passa dal 14 al 15% del mercato, e l’Informatica ed elettroni-

ca di consumo dal 12 al 13%; seguono l’Editoria con una quota del 3% e il Grocery con l’1%. Turismo e abbigliamento si confermano inoltre i due comparti che spingono maggiormente l’export dell’ecommerce italiano portandolo a crescere del 18% nel 2015 e a raggiungere una quota superiore ai 3 miliardi. Ma è una mera questione politica? «Visti i numeri italiani, europei e globali, è evidente che si tratta di comprendere che la partita che stiamo giocando

coinvolge l’intero sistema Paese e il mio appello va a tutte le istituzioni e forze politiche ed economiche perché agevolino le imprese e i consumatori nella loro vita digitale, semplificando da un lato processi e servizi e rendendo le normative fiscali e legali più rispondenti alla nuova economia digitale - ha concluso Roberto Liscia -. Non possiamo non cogliere le opportunità che ci si presentano dinanzi. Abbiamo prodotti unici e dobbiamo saperli proporre al meglio nelle arene digitali, lavorando con assiduità sia presso le isti-

tuzioni comunitarie con la nostra associazione europea sia presso quelle italiane, come torneremo a fare dopo gli incontri dei mesi scorsi a Roma presso la Camera dei Deputati. Ci aspettiamo che i prossimi dieci anni di Netcomm siano ancora più prolifici dei precedenti dieci che festeggiamo in questo anno». Nasce l’hub Netcomm e-Travel district Turismo fai da te? Tranquilli, una mano d’aiuto arriva sempre per districare la temibile matassa delle vacanze. Per

esempio una piattaforma tecnologica, un consistente volume di potenziali clienti fin da subito e un network che ricomprende i principali player nazionali del settore. Il tutto da mettere a disposizione delle start up del settore. Sono questi gli ingredienti dl Netcomm e-Travel district, l’hub digitale per le nuove aziende che vogliono affacciarsi sul mercato del turismo.
A promuovere il progetto, insieme ad alcuni partner Netcomm, il consorzio che riunisce gli operatori dell’ecommerce italiano: eDreams Odigeo, l’online travel agency leader di mercato in Europa, e Amadeus, azienda leader nella distribuzione e nella fornitura di tecnologie avanzate per l’industria globale dei viaggi e del turismo. «Si tratta della prima iniziativa di questo genere interamente dedicata al mondo del turismo - commenta Roberto Liscia -. Il mercato turistico italiano vale 110 miliardi, ma meno del 10% è realizzato in ecommerce. In altre nazioni tale percentuale raggiunge e supera il 50%. Vi sono margini enormi di crescita e ampio spazio per gli attori italiani attivi nell’eTravel e per le startup del settore». L’hub metterà a disposizione un insieme di servizi, sia tecnologici sia di consulenza strategicaì: dall’ottimizzazione del modello di business, all’implementazione dei processi di funzionamento dell’azienda, fino all’internazionalizzazione dell’offerta.

ANNO VI | #072 | MERCOLEDÌ 22 APRILE 2015


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l’iniziativa promossa dall’azienda nell’ambito del progetto #iololeggoperchè

E adesso Pirelli chiama a raccolta i giovani lettori

domani, nell’Auditorium Pirelli di Milano, lo spettacolo con il “Ritorno della Foresta” e “Brancaleone” rivolto alle scuole primarie e secondarie del quartiere Bicocca. I dipendenti tra i messaggeri dell’iniziativa dell’AIE

elisa bottiglieri

robin scheller

di Matteo Dedè

Si intitola “#ioleggoperché…è un’avventura meravigliosa!” l’iniziativa promossa da Pirelli nell’ambito del progetto #ioleggoperchè, rivolta espressamente al pubblico dei giovani lettori, che si terrà domani presso l’Auditorium Pirelli, a Milano. Gli attori Elisa Bottiglieri e Robin Scheller condurranno alcuni alunni delle scuole primarie e secondarie dell’area Bicocca e i figli dei dipendenti Pirelli, dai 7 ai 14 anni, nelle atmosfere avventurose, fantastiche, rocambolesche e spesso comiche de “Il ritorno nella foresta”, primo romanzo della saga “Warrior Cats”, e di “Brancale-

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tradizione che vede Pirelli da sempre attenta alla valorizzazione dei talenti e alla diffusione della cultura anche nei confronti delle giovani generazioni, un’attenzione confermata dal ricco “Programma Educational” che la Fondazione Pirelli rivolge alle scuole primarie e secondarie. La passione per la lettura da parte dei dipendenti, che hanno aderito con entusiasmo all’invito di diventare messaggeri di #ioleggoperchè, è invece testimoniata dalla partecipazione alle iniziative proposte da Pirelli a chi ama leggere nel corso degli ultimi anni: il format “Pbo-

ok” (guidati da personaggi di spicco del mondo della cultura, i dipendenti si ritrovano una volta al mese, a conclusione della giornata di lavoro, per commentare insieme un libro scelto e scambiarsi opinioni), gli “Incontri con l’Autore” e una postazione di bookcrossing per alimentare il booksharing e la condivisione della cultura. Fondata nel 1872 e oggi tra i maggiori produttori al mondo di pneumatici per fatturato, Pirelli è tra i protagonisti della storia della cultura d’impresa italiana. Da sempre cosciente dell’importanza della relazione

tra mondo dell’industria e mondo della cultura, è impegnata in molteplici attività che mirano ad avvicinare tali universi, nella convinzione che la cultura nelle sue varie forme generi un valore imprescindibile. Lungo tutto il corso del ‘900, come testimoniano i numerosi documenti custoditi presso la Fondazione Pirelli, le maggiori firme della grafica, della pittura e dell’arte hanno contribuito a promuovere l’immagine dell’azienda e dei suoi prodotti, così come sulla pagine di “Pirelli. Rivista di informazione e di tecnica” hanno alimentato il dibattito culturale numero-

si intellettuali: tra le firme troviamo quelle di Giulio Carlo Argan, Dino Buzzati, Italo Calvino, Gillo Dorfles, Umberto Eco, Arrigo Levi, Eugenio Montale, Franco Quadri, Salvatore Quasimodo, Alberto Ronchey, Franco Russoli, Elio Vittorini. Un dialogo e confronto culturale vivo ancor oggi e testimoniato, ad esempio, dalle collaborazioni con autori di fama internazionale quali Hans Magnus Enzensberger, Guillermo Martinez, William Least Heat-Moon, Javier Cercas, Hanif Kureishi che hanno arricchito i volumi dei bilanci Pirelli del 2011 e del 2013.

la nuova risorsa Entra in azienda in qualità di Responsabile Tecnologia e Business Development

Mediamond dà il benvenuto a Paola Colombo obiettivo: scegliere e integrare quelle tecnologie che possono valorizzare i brand editoriali nel network di Daniele Bologna

one”, due romanzi selezionati per l’occasione tra i 24 titoli della collana #ioleggoperché 2015. In qualità di Main Partner di #ioleggoperchè, Pirelli partecipa al progetto lanciato per incentivare la passione per la lettura anche attraverso i propri dipendenti. Tutti, da quelli degli stabilimenti di Bollate e di Settimo Torinese a quelli dell’headquarter di Milano, sono stati invitati a trasformare la propria passione per

i libri in una vera e propria missione: diventare messaggeri speciali di #ioleggoperchè, raccogliendo la sfida di conquistare nuovi lettori tra i colleghi tramite la “Community Pirelli”. La passione, quindi, come motore di tutte le scelte, lavorative e personali, e che viene riconosciuta quale tratto distintivo di coloro che lavorano in Pirelli. L’appuntamento dedicato ai giovani di domani, in particolare, si inserisce in una

Mediamond dà il benvenuto a Paola Colombo, entrata in azienda in qualità di Responsabile Tecnologia e Business Development. Colombo avrà l’obiettivo di scegliere e integrare quelle tecnologie che possono valorizzare e incrementare la ricchezza dei brand editoriali nel network Mediamond, a partire dalla strutturazione di un’offerta Programmatic e di una piattaforma di Data Management che consenta di adottare strategie di business sempre più data-driven. «L’analisi organica dei dati è sempre più

importante nella costruzione di business di valore e l’elemento essenziale dell’innovation. E’ questo il paradigma sul quale vogliamo puntare, non solo per ottimizzare i modelli esistenti di offerta, ma anche per paola anticipare i mercati con colombo proposte diversificate che vanno incontro alle esigenze degli investitori pubblicitari contemporanei», ha sottolineato Davide Mondo, amministratore delegato di Mediamond. Il nascente team di Innovation di Mediamond, sotto la guida di Paola Colombo, applicherà le logiche del programmatic all’inventory video, rendendo così disponibile al mercato

un’offerta unica per qualità dei contenuti, ampiezza di bacino e opportunità di impiego. Un tavolo di lavoro di primaria importanza sarà quello dedicato al mobile: grazie ai diversi punti di contatto che i brand Mediamond già hanno con le loro audience, Mediamond avrà la possibilità di valorizzare l’utente indipendentemente dal device utilizzato. Laureata in Ingegneria al Politecnico di Milano, Paola Colombo è stata analista finanziario a Londra, spostandosi successivamente in ambito digitale, dove ha ricoperto ruoli di responsabilità prima in Advertising.com, società di performance marketing di AOL, e poi in GroupM, dove ha guidato l’apertura del primo agency trading desk in Italia. ANNO VI | #072 | MERCOLEDÌ 22 APRILE 2015


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Le cifre e il notevole credito del Festival Internazionale di Giornalismo sono importanti

L’anno della maturità

L’evento è un patrimonio che ormai non è solo a disposizione di Perugia e dell’Umbria, ma di tutto il settore della comunicazione in Italia

arianna ciccone e chris potter

si considerano i numeri di Repubblica.it, la diretta della serata di Gazebo ha avuto oltre 130 mila visualizzazioni, escluso l’on demand. Già fissata la data per l’anno prossimo. Dal 6 al 10 aprile, sempre a Perugia, ovviamente con l’hashtag #ijf16. «Avremmo voluto procrastinare il tutto ai primi di maggio, ma gli albergatori ci hanno chiesto molto esplicitamente di venir loro incontro, in modo da riempire le

di Sebastiano Zeri

Arianna Ciccone e Chris Potter raccolgono i frutti di un paziente lavoro durato nove anni. Le cifre del Festival Internazionale di Giornalismo sono importanti ma quello che più conta è il credito che continuano a riscuotere. «I nostri relatori, quelli più prestigiosi che girano il mondo, dicono pressoché unanimemente che questo è il media-event più importante - sottolinea Potter -. È un patrimonio che ormai non è solo a disposizione di Perugia e dell’Umbria, ma di tutto il settore della comunicazione in Italia». Vediamoli, comunque, i numeri di questa edizione. Circa sessantamila le presenze, 279 gli eventi, tutti a ingresso libero, la metà in traduzione simultanea. Grande incremento delle dirette in video streaming, con dieci collegamenti in diretta, per un totale di 360 video prodotti. Gli eventi live, subito disponibili on de-

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stanze in un periodo un po’ “morto”, con la Pasqua già passata e il caldo di maggio ancora di là da venire». Un modo come un altro per ribadire quanto Ciccone e Potter tengano al rapporto con Perugia. «È incredibile vedere quante foto di questa bellissima città circolino sui telefoni di tutto il mondo dopo il Festival - dicono -, a conferma che una delle chiavi del successo del Festival sta proprio nella sua ambien-

tazione». Ricucito, a questo proposito, anche lo strappo con le istituzioni, che nella scorsa edizione aveva spinto gli organizzatori a rinunciare ai finanziamenti pubblici tentando - con successo - la carta del crowdfounding. «Ne siamo molto felici commenta Arianna Ciccone -, anche perché un Festival così radicato nel territorio, che utilizza solo risorse locali per l’indotto, non poteva avere rapporti tesi con i vertici istituzionali». Per il momento, comunque, tutte le energie sono concentrate nell’ideare qualcosa di memorabile per il prossimo anno. «Dieci anni vanno festeggiati alla grande - conclude Ciccone -. E abbiamo già un nome fortissimo in mente, pur aspettando nuove idee».

in questa foto e in quella di fianco due momenti della manifestazione

mand, sono stati 260. I giornalisti accreditati sono stati oltre 2.500, 35 mila gli accessi al canale YouTube, 15 mila in più dell’anno scorso. Davvero sorprendenti i numeri di Twitter, dove il Festival, tradizionalmente, spopola. L’hashtag #ijf15 è rimasto tra i trending topics per tutti i cinque giorni, attestandosi anche ai vertici delle classifiche in Svizzera e Canada. Il promemoria che annunciava l’intervista a Edward Snowden ha totalizzato 34

mila impression. Il record di tweet va a Jeff Jarvis, con oltre 1.500 “cinguettii” in trenta minuti. Sul fronte Facebook sono state invece 420 mila le visualizzazioni. Oltre le cifre, però, ci sono segnali che da soli attestano la salute del Festival, come la telefonata giunta dagli avvocati dello stesso Snowden per proporre l’intervista del venerdì pomeriggio. «E lì abbiamo passato i nostri venti minuti più brutti - ammette Arianna Ciccone -. C’era

qualcosa nel collegamento che non funzionava e abbiamo cominciato l’incontro senza Snowden in video. Era, bene o male, l’evento più importante del Festival, una defaillance del genere avrebbe rovinato l’intera edizione. Quando dal fondo della sala l’avvocato ha dato il segnale di ok sono scoppiata a piangere». E così Snowden è diventato l’evento in diretta più seguito del Festival insieme all’incontro con Chef Rubio e Zerocalcare. Se poi ANNO VI | #072 | MERCOLEDÌ 22 APRILE 2015


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in questa foto una veduta della cittadina ligure di camogli; nei due riquadri, da sinistra, umberto eco e tullio de mauro

La località ligure ospita l’evento che l’anno scorso esordì con un grande successo

Festival della Comunicazione, a Camogli la seconda edizione di David Lucchi

Il primo appuntamento con la seconda edizione del Festival della Comunicazione di Camogli è alla Rai, nel cuore di una Milano frizzante e, si spera, soleggiata in attesa dell’Expo. Un evento ideato e diretto da Rosangela Bonsignorio e Danco Singer, promosso da Regione Liguria, Encyclomedia Publishers e dal Comune di Camogli, partito silenzioso ma capace di raggiungere immediatamente numeri impor-

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Partito silenzioso, ha raggiunto immediatamente numeri importanti, al di sopra delle migliori previsioni: 20 mila presenze in tre giorni per una settantina di ospiti in un borgo vestito a festa tanti, al di sopra delle migliori previsioni: 20 mila presenze in tre giorni per una settantina di ospiti in una Camogli vestita a festa. Quest’anno il Festival cresce, gli ospiti saranno quasi un centinaio e ad aprire i quattro giorni, da giovedì 10 settembre a domenica 13, per parlare del linguaggio in tutti i

suoi aspetti possibili, sarà Tullio De Mauro, grande esperto di linguistica. Umberto Eco, “guida spirituale” della manifestazione, chiuderà con la sua lectio magistralis sul linguaggio dei complotti: «In verità il mio contributo si è limitato ad alcune sedute al bar per trovare idee e nomi per una sequen-

parola magica, che vende sempre, forse se l’avessimo chiamato il festival della metafisica non sarebbe venuto nessuno! E poi oggi la gente ha voglia di cose difficili, cerca la complessità». In mezzo a loro relatori eccellenti tra blogger, musicisti, manager, linguisti, scrittori, direttori di giornali cartacei, digitali e della tv, filosofi; ma la lista continua con economisti, semiologi, artisti, fisici, psicologi, scienziati, amministratori delegati e non solo, perché si sa, la comunicazione non ha confini: «Alla luce del progresso tecnologico e informatico che ha sconvolto sistemi di comunicazione e interazione tra le persone - spiegano gli ideatori Rosangela Bonsignorio e Danco Singer - ci vogliamo preparare a leggere i futuri possibili e le novità rilevanti della comunicazione nei servizi, nell’educazione, nella diffusione della scienza e delle arti, nella finanza, nei sistemi

produttivi». Quattro le grandi aree del linguaggio trattate: quella della cultura digitale, quella scientifica, poi le arti e le imprese. Per il digitale che riguarda i nuovi media, tra effetti, condivisioni con trasferimento di contenuti ed emozioni parleranno anche Daniele Barbieri, Giovanna Cosenza, Cristina Demaria, Matteo Bordone, Luca De Biase, Carola Frediani. Cultura scientifica e tecnologia saranno i temi trattati da Piero Angela, Giuseppe Maurizio Arduino, psicologo, Roberto Cingolani, Marco Delmastro, fisico, e Mario Tozzi, geologo e non solo. A parlare del linguaggio delle arti ci saranno anche Natalia Aspesi, Corrado Augias, Mario Calabresi, Aldo Cazzullo, Furio Colombo, Ferruccio De Bortoli, Gad Lerner, Piero Ottone, Federico Rampini, Beppe Severgnini, Marco Travaglio, Carlo Freccero, Antonio Ricci, Marco Tullio Giordana, Gherardo

Colombo e Angela Vettese. Il linguaggio delle imprese sarà raccontato da Evelina Christillin, Giuseppe Costa, Gabriele Galateri di Genola, Edoardo Garrone, Luigi Gubitosi, Mauro Moretti, Giovanni Malagò, Lucrezia Reichlin, solo per citarne alcuni. Vicino alle conferenze, soprattutto per i più giovani, laboratori ed escursioni in mare e sul monte di Portofino; poi tre spettacoli a fine giornata con Gianni Coscia, Gianluigi Trovesi, Giorgio Conte e Andrea De Carlo. Tornerà il cinema sotto le stelle, quest’anno con il regista Marco Tullio Giordana. Poi anche tre mostre sulla fotografia, con il coinvolgimento di Leonardo Cendamo, della Galleria P46, e della Fondazione Remotti. In spiaggia anche una installazione sul zifio, un cetaceo del Mar Ligure. Quest’anno sarà anche possibile prenotarsi online per le varie iniziative, tutte gratuite.

za di serate divertenti - sottolinea Umberto Eco -. Camogli è un luogo particolare, diverso dalle città degli altri festival che hanno una forma “circolare quadrata”; Camogli ha una main street, una lunga striscia fatta da una passeggiata sulla spiaggia, qui tutti si incontrano, relatori e turisti culturali in un’atmosfera cordiale, al di là degli interventi, il 95% di grande qualità e molto divertenti. Ci sono molti festival, ma nessuno aveva pensato a quello della comunicazione, una ANNO VI | #072 | MERCOLEDÌ 22 APRILE 2015


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Il primo blocco di Apple Watch dovrebbe arrivare a destinazione senza ritardi. Spediti i primi lotti: chi lo ha ordinato il 10 aprile lo riceverà dal 24 aprile, quando il dispositivo sarà nei negozi.

“Raccogliamo dati degli utenti e sull’uso delle app per offrire un servizio più veloce e rendere possibile un’esperienza personalizzata sulle ricerche, le mappe e gli altri prodotti Google”. Così il colosso di Mountain View spiega la sua strategia. E anche le ragioni del suo successo. Ricerche su misura, dunque, per poter offrire un servizio migliore. E in terra europea, ben nove ricerche web su dieci passano dai server di Mountain View, dove vengono filtrate e analizzate. E catalogate in serie storica, senza perdere un passaggio…

Stanno arrivando gli Apple Watch

Google e la storia delle nostre search

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Facebook, non è roba per vecchi Quando, nell’ottobre del 2013, l’allora CFO di Facebook, David Ebersman, parlò di un calo di accessi al social network da parte degli utenti più giovani, le reazioni si sprecarono. Il gioiello di Mark Zuckerberg fu immediatamente descritto come un malato terminale. Sembrava l’inizio della fine. Oggi, un anno e mezzo dopo, Facebook è più vivo che mai. E a quanto pare gode di ottima salute. Basta dare un’occhiata agli ultimi dati diffusi da Pew, secondo i quali circa il 71% dei ragazzi di età compresa fra 13 e i 17 anni frequenta Facebook.

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IL GRANDE CALCIO SI FA SEMPRE PIÚ GRANDE SULLE RETI MEDIASET

Si avvicinano le fasi finali dell’Europa League per le squadre in corsa verso la finale di Varsavia del 27 maggio. È il momento di raggiungere milioni di appassionati di calcio pianificando sulle reti Mediaset che trasmettono in esclusiva assoluta tutti gli incontri.

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tutto cambia e occorre saper “Entrare” nelle storie dei consumatori. senza temere opinioni negative

come far si che gli utenti siano anche i creatori delle narrazioni dei brand

È stata una delle tematiche portanti dell’Ad Age Digital Conference, l’appuntamento organizzato dal celebre magazine statunitense a New York, con speaker d’eccezione di Valentina Lunardi

Nel 2006, il digitale era il prossimo grande trend di cui si stava attendendo l’affermazione nel mondo dell’advertising. Ora dire digital significa parlare di tutto, e ci troviamo già alle porte di una nuova epoca, quella del mondo “post-digital”. È con tale concetto come guida ideale che la scorsa settimana è avvenuta, appunto, la nona edizione dell’Ad Age Digital Conference, nelle giornate del 14 e 15 aprile a New York City. Per l’occasione l’influente magazine statunitense ha optato per una trasformazione del format del proprio evento annuale dedicato al panorama di pubblicità, comunicazione e marketing, per esplorare con maggiore profondità le dinamiche di questo nuovo, entusiasmante e diversificato mondo. Con la presenza di top editor e reporter di Ad Age e speaker provenienti dai maggiori brand, compagnie tech e numerosi media leader, obiettivo dell’evento è stato quello di scoprire e delineare l’agenda dell’anno in corso, in una sorta di anteprima dei grandi eventi di settore quali Upfronts, Newfronts e Lions Cannes. Tema centrale della Digital Conference è stato il confronto tra story-making e story-telling: come possono i marketer passare dal parlare alle persone al creare una conversazione con esse? Alcuni dei più affermati brand a livello mondiale stanno effettuando una migrazione dai

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tradizionali modelli di storytelling per abbracciare un approccio focalizzato sulla creazione narrativa, in cui facilitano la creazione e partecipano delle storie che le persone stesse stanno creando e condividendo con altri utenti/consumatori. Una questione che ha visto “on stage” il confronto tra dirigenti di Adobe, Burger King, Taco Bell e Visa tra gli altri, per avviare un dialogo su quali siano le migliori pratiche per creare narrazioni rilevan-

ti e performative e modulare la user experience a partire dai contenuti.

Raccontare storie nel mondo digitale Il marketing non tratta più di come raccontare qualcosa, ma del modo in cui una narrazione va costruita. Ma se i marketer non vogliono più imporre alle persone di seguire le proprie storie o ignorarle, come possono presentarsi come parte integrante di una comunicazione altrui e indurre i consumatori a essere i creatori delle narrazioni a cui vogliono partecipare? Tutto deve partire dal brand stesso, secondo Ann Lewnes, senior Vp e Cmo di Adobe. “I brand amano dirigere la creazione di storie. L’abilità di invogliare i consuma-

un momento del confronto tra gli executive di adobe, burger king, taco bell e visa alla recente ad age digital conference

tori a partecipare è ora molto più semplice che nel passato - ha affermato, facendo riferimento al processo di democratizzazione della produzione video -, ma è il tuo marchio che spinge le persone alla partecipazione”. Per esempio, durante i primi mesi del 2015, Adobe ha utilizzato i propri utenti per dare vita a uno spot che celebrasse i 25 anni di esistenza di Adobe Photoshop; i contenuti creati sono poi rimasti liberamente a disposizione della compagnia, che ha avuto il ruolo di raccoglitore delle idee e della creatività dei propri consumatori. Anche Visa ha “sfruttato” i contenuti social, cogliendo l’occasione della propria sponsorship con la National Football League per promuovere il proprio servizio di pagamento Visa Checkout, coinvolgendo i giocatori O’Dell Beckham Jr. e Drew Brees nel tentare di battere il Guiness dei Primati per il maggior numero di prese con una mano in un minuto. Il messaggio sotteso era che Visa Checkout è così semplice da utilizzare che basta una mano, e dopo che il relativo spot è stato mandato in onda sul canale Espn, giocatori di football di diversi college e numerosi fan hanno iniziato a cimentarsi nel superamento del record. “Si è creato un vero e proprio avvenimento di massa”, ha raccontato Chris Curtin, chief brand e innovation marketing officer di Visa. Ovviamente il successo dei due progetti è stato supportato da condizioni particolari: l’enorme fanbase della NFL a disposizione di Visa e il fatto che i prodotti di Adobe siano dedicati a dei consumatori che sono naturalmente dei creatori. Ma anche per marketer inseriti in grandi compagnie come Burger King, che comunicano con gruppi disomogenei e vasti di consumatori, è più semplice inserirsi all’interno di conversazioni esistenti piuttosto che avviarne di nuove con hashtag e contest dedicati, secondo quanto affermato da Eric Hirschhorn, Cmo della catena di fast food. Per esempio, la compagnia ha recentemente rilanciato uno dei prodotti presenti nel proprio menu, i Chicken Fries, dopo che si è resa conto che si era creata un’estesa conversazione social dopo il loro ritiro dai ristoranti nel 2012. Come parte inANNO VI | #072 | MERCOLEDÌ 22 APRILE 2015


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LINK alcuni fan utilizzano il packaging della compagnia per invitare partner ai propri prom (i balli di fine anno, ndr). La strategia ha affrontato un altro aspetto del mondo in cui Taco Bell costruisce narrazioni per il proprio brand: comportandosi come un fan e non un marketer. “Sii te stesso. È qualcosa che sentiamo spesso dire durante le nostre vite, e non dovrebbe essere diverso se si sta parlando di un brand”, ha spiegato Lieberman. Seguendo questa filosofia, la compagnia ha iniziato a utilizzare per la propria comunicazione foto fatte come le scatterebbe un qualsiasi consumatore, con i tacos appoggiati su vassoi o nelle scatole in cui vengono serviti nei ristoranti.

Le opinioni negative come parte di un dialogo reale con le persone

come convincere i consumatori a diventare creatori delle narrazioni di cui è protagonista il brand? la domanda è stata il punto di partenza per modalità di comunicazione inedite e personalizzate tra brand e user: in alto, per i 25 anni di photoshop, adobe ha utilizzato le capacità creative dei propri consumatori. nelle due immagini sotto, taco bell ha sfruttato una tipica tendenza social dei teenager per creare engagement, mentre burger king ha creato emoji di prodotto ispirate dai suoi fan

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tegrante della reintroduzione dei suoi bastoncini di pollo impanati, Burger King ha creato una serie di emoji dedicate ai Chicken Fries, ispirate al modo in cui i propri consumatori più affezionati avevano iniziato a interagire sui social network con il brand, utilizzando le immagini di zampe di pollo e patatine fritte. Una simile strategia è stata alla base del lancio di emoji personalizzate da parte di Taco Bell lo scorso anno, arrivando poi a creare anche magliette e una petizione dedicata. La compagnia ha utilizzato dati e strumenti di tracciamento social per scoprire le tendenze emergenti come l’uso degli emoji. “Se riesci a individuare questi trend prima che diventino mainstream, puoi veramente avere tra le mani grandi opportunità”, ha affermato Tressie Lieberman, senior director of digital marketing platforms e social engagement di Taco Bell. La catena di fast food ha anche creato una campagna attorno al concetto “promposals”, dopo che ha notato come

Incoraggiare i fan a creare i propri contenuti riguardanti un brand può essere rischioso, perché in alcuni casi la risposta può non essere positiva. Ma un dialogo reale e aperto può rivelarsi molto più coinvolgente che dettare i propri messaggi e aspettarsi vengano ascoltati, come sostiene Eric Hirschhorn di Burger King: “Non penso che le opinioni negative su un brand siano un qualcosa di terribile. Agire in un mondo in cui le persone hanno un’opinione positiva o negativa è un territorio molto più ricco di possibilità piuttosto che trovarsi nella condizione di dire ai consumatori di sentirsi in un solo mondo specifico”. Le narrazioni possono anche arricchire l’esperienza degli utenti. MasterCard ha costruito la propria comunicazione con l’obiettivo di risolvere problemi reali dei consumatori, secondo quanto ha raccontato Cindy Chastain, senior vice president customer experience and design di MasterCard. Le app della serie Priceless Cities, per esempio, informano i consumatori sulle offerte speciali presenti in alcune, selezionate, località. Per Chastain, “Nel mondo attuale l’esperienza è il brand. Non si tratta soltanto di ciò che diciamo, ma soprattutto di quello che facciamo come compagnia” < ANNO VI | #072 | MERCOLEDÌ 22 APRILE 2015


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alimentazione e benessere

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18 giugno - palazzo stelline @ milano

“Alimentazione e benessere: visioni a confronto, visione moderna”. meeting organizzato dal padiglione francese

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visioni

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L’edizione della fiaba è fedele a quella del 1883 é stato presentato a firenze il volume di carlo collodi edito da alberto tallone

Mauro Broggi

pinocchio si schiera contro

l’aziendalismo

“I veri nemici dell’italiano non sono all’estero, ma in Italia”. Parola di Claudio Marazzini, docente di Storia della lingua italiana all’Università del Piemonte Orientale e Presidente dell’Accademia della Crusca. Intervistato sulla presenza della prestigiosa istituzione a Expo 2015 (“Racconteremo il cibo con le parole”) afferma di non temere presunte invasioni di vocaboli stranieri ma piuttosto “una classe dirigente che non ha fiducia nella lingua così come in realtà non ha fiducia nella scienza e nella cultura in generale”. “Ecco perché nel nostro paese nessun dibattito assume una dimensione seria e profonda, ma si passa dallo scontro ideologico fondato sull’a priori al calcolo furbesco basato sulla convenienza spicciola”. Parole di fuoco, rivolte a chi “supplisce con una certa dose di aziendalismo d’accatto” a

profonde lacune culturali. L’Accademia è una delle istituzioni culturali più antiche del nostro paese ma è al passo coi tempi (la pagina Facebook ufficiale può vantare quasi 200 mila fan) e vale la pena far tesoro dei suoi consigli. Magari tornando alle origini, con la lettura delle Avventure di Pinocchio di Carlo Collodi proposte in edizioni di pregio dall’editore Alberto Tallone, erede della grande tradizione tipografica di famiglia. L’edizione della fiaba è fedele a quella del 1883, l’unica che con certezza fu corretta e approvata dall’autore, ricca di vocaboli tratti dallo schietto e musicale dialetto toscano. Ci sono voluti ben 420 mila caratteri (Garamond della fonderia Deberny & Peignot di Parigi) e diversi mesi di composizione manuale per le oltre 300 pagine del volume, che esce in sette diverse tirature, sei delle quali su carte prodot-

di Mauro Broggi

te a Pescia, di cui Collodi è frazione, mentre la settima conta 190 esemplari impressi su carta turchina di puro cotone, prodotta appositamente dalla Cartiera di Sicilia, in omaggio alla fata amica di Pinocchio. Oltre alle celebri 77 illustrazioni di Carlo Chiostri, alcuni esemplari sono arricchiti da disegni e incisioni di artisti contemporanei. Il tour di presentazione del volume ha fatti tappa ieri a Firenze dove, alla Libreria Antiquaria Gonnelli, sono esposti ancora per qualche giorno i fascicoli del “Giornale per i Bambini” in cui nel 1881 comparvero per la prima volta Le avventure di Pinocchio, precedendo l’edizione in libro. Cari copy, giornalisti, amici degli uffici stampa e tutti voi che amate l’italiano, contro l’aziendalismo d’accatto lasciamoci contagiare dalla lingua delle avventure agrodolci del burattino più famoso in Italia.

sponsorizzato dal padiglione francese, il convegno si terrà in tre lingue

Un altro convegno dedicato ad alimentazione e benessere? Ma se invece, questa volta, si riuscisse a offrire un nuovo e inatteso spunto di riflessione dando inizio a un vero cambiamento? Cosa succederebbe se si cominciasse a parlare di prodotti e servizi per l’alimentazione separando il “benessere” dalla “salute”? E se si smettesse di associare sistematicamente questi due concetti positivi, prendendo per la prima volta le distanze dalla posizione adottata dall’OMS nell’ormai lontano 1946? Per partecipare a questo dibattito innovativo basta iscriversi al convegno “Alimentazione e benessere: visioni a confronto, visione moderna”. L’Istituto politecnico LaSalle Beauvais, il Centro di ricerche dell’Istituto Paul Bocuse e l’Istituto Europeo di Storia e Culture dell’Alimentazione dell’Università di Tours si sono riuniti per offrire un inedito campo di ricerca, sviluppo e innovazione. Sponsorizzato dal padiglione francese, il convegno si terrà in tre lingue (francese, italiano e inglese) il prossimo 18 giugno, nella Sala Manzoni del Palazzo delle Stelline, in Corso Magenta, nel centro di Milano; e il giorno successivo sarà seguito da una visita dell’Expo, organizzata in collaborazione sempre con il padiglione francese. ANNO VI | #072 | MERCOLEDÌ 22 APRILE 2015


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