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VISIONI / paolo maria ferri

Ai bambini molto piccoli piace internet in mobilità

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ANNO V | #091| VENERDI’ 25 LUGLIO 2014

Una riflessione sulle differenze che si verificano nei dati su connessione e navigazione nelle diverse nazioni. Come sempre il Nord Europa propone numeri davvero importanti, anche nell’infanzia

buone vacanze

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Bugatti si muove sulle strade dell’extralusso

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Softec è in corsa per 40 chilometri

Stampa: anche in Germania è dura

marketplace

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Un nuovo stile per l’It, è by HP

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Brand: servono dei veri “militanti”

Quello che state leggendo è l’ultimo numero di 360com prima della pausa estiva. Ma noi non smetteremo di lavorare per migliorare il nostro giornale e offrirvi nuove sorprese al ritorno. A tutti i lettori un sincero augurio e un ARRIVEDERCI!

Oltre 3 milioni di contatti unici mensili, oltre 20 milioni di pagine viste, una redazione attiva 24/7, 300 contenuti video nuovi al mese. Nanopress.it è il sito all news nativo digitale benchmark dell’informazione italiana indipendente. Una risorsa d’aggiornamento e d’approfondimento riconosciuta, puntuale, dinamica, dalla parte del lettore, al servizio della notizia locale, nazionale ed internazionale. tg|adv - Via Ripamonti 101, 20141 MIlano - Tel. +39 0257313102 - tgadv@tgadv.it - www.tgadv.it


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COVER STORY

Un’azione pubblicitaria senza precedenti per lo storico marchio. Che presenta tante novità e le sue prime boutique monomarca

Bugatti lungo le strade del lusso

di Daniele Bologna

Le cime innevate di Courchevel 1850, comprensorio sciistico esclusivo, fanno da scenario alla nuova campagna pubblicitaria che Bugatti ha scelto per presentare la sua collezione autunno/inverno 2014/15 “EB-Ettore Bugatti”. Le collezioni di abbigliamento e accessori riflettono lo stile del brand, sinonimo di automobili straordinarie e di uno stile di vita esclusivo ed elegantissimo sin dai primi anni del ventesimo secolo. Per l’attuale campagna, che fa seguito al lancio del progetto Lifestyle avvenuto nel settembre 2013, Bugatti si è lasciato ispirare dai paesaggi delle Alpi francesi. Leggermente eccentrica, e allo stesso tempo straordinariamente raffinata, anche questa collezione autunno/inverno è coerente con il Dna del brand e con il suo carattere flamboyant, caratteristiche che descrivono al meglio l’essenza dell’uomo Bugatti. La collezione è suddivisa in singoli temi principali, ciascuno dei quali rappresentato da un capo speciale: un cappotto elegante con collo in visone, uno smoking “Blue Carpet

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Soirée” in velluto e la speciale giacca di pelle “Gentlemen Driver” con taglio ispirato alla Bugatti Tipo 35, vera e propria icona tra le vetture sportive Bugatti degli anni ’20 e guest star del servizio fotografico della campagna. Questi capi sono emblematici di una collezione esclusiva e sofi-

sticata che viene confezionata esclusivamente in Italia con materiali pregiati tra i più rinomati, come testimonia la scritta “Fabriquè en Italie”. Lo stile lussuoso, non convenzionale e disinvolto dell’uomo Bugatti viene riproposto anche nella campagna dall’attore e modello Andre Van Noord. E’

sono Le cime innevate di Courchevel 1850, comprensorio sciistico esclusivo, a fare da scenario alla nuova campagna che il gruppo ha scelto per presentare la collezione autunno/ inverno 2014/15 “EB-Ettore Bugatti”. Le collezioni di abbigliamento e accessori riflettono lo stile del brand, sinonimo di automobili straordinarie e di uno stile di vita raffinato ed elegantissimo, in voga fin dai primi anni del ventesimo secolo

massimiliano ferrari

lui il volto della collezione “EB-Ettore Bugatti” per la seconda stagione consecutiva. E torna come protagonista importante anche la Bugatti Bag, questa volta in pelle di vitello blu, con la classica forma che riprende la linea della griglia del radiatore Bugatti, esposta in bella vista vicino alla storica Tipo 35. La campagna fotografica è firmata da Lorenzo Bringheli, che ha prestato particolare attenzione ai dettagli, dalle ombre del blu Bugatti fino all’elefante danzante, elemento che rende omaggio alla famosa scultura di Rembrandt Bugatti, simbolo del Marchio. La campagna verrà pubblicata nei mercati più importanti di Europa, Asia e Medio Oriente a partire da settembre 2014, mercati in cui Bugatti sta per inaugurare le sue boutique monomarca. La prima, che dovrebbe aprire entro l’anno, è super esclusiva, a Londra. Dovrà, dunque, ospitare l’attesa collezione “EB-

Ettore Bugatti”, la Lifestyle Collection che rappresenta l’espressione autentica di luxury lifestyle di una casa automobilistica. La collezione si rifà alla grande eredità del brand e alla grande visione del suo fondatore, Ettore Bugatti. Un nome, Bugatti, che non soltanto è sinonimo di tecnologia d’avanguardia e prestazioni mozzafiato, ma è anche inscindibilmente legato all’arte, al design e a uno stile di vita particolare. La Lifestyle Collection Bugatti di abbigliamento e accessori riflette, infatti, il Dna del marchio ed è espressione del connubio tra lusso sofisticato e tecnica all’avanguardia. La Lifestyle Collection comprende due linee principali, dedicate prevalentemente alla moda uomo: la già citata “EB-Ettore Bugatti” e la Bugatti Extreme Performance. A queste due linee si affianca il programma Tailor Made/Bespoke, dedicato esclusivamente a chi possiede una Bugatti. Attualmente riservata ad abbigliamento e accessori, la collezione potrebbe comprendere in futuro anche oggetti di design. L’azienda Bugatti venne fondata più di cento anni fa a Molsheim, in Alsazia. Il fondatore, Ettore Bugatti, seppe conciliare la ricca eredità artistica della sua famiglia con le proprie idee tecniche, creando così i presupposti per un linguagANNO V | #091| VENERDI’ 25 LUGLIO 2014


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COVER STORY

Alchimia perfetta tra creatività italiana e passione francese

Lo stile lussuoso, non convenzionale e disinvolto dell’uomo Bugatti viene riproposto anche nella campagna dall’attore e modello Andre Van Noord. E’ lui il volto della collezione “EB-Ettore Bugatti”

il fondatore ettore bugatti

gio di design che avrebbe contraddistinto e reso inconfondibile il marchio negli anni successivi. I valori “art, forme, technique” descrivono meglio di tante parole questo approccio unico. Oggi Bugatti fa parte del Gruppo Volkswagen e come brand concilia le radici artistiche dei fondatori italiani con lo stile di vita francese e l’engineering tedesco, fedele ai valori del marchio. Un futuro di successo La Bugatti Veyron 16.4 fu l’auto che proiettò il brand in un futuro di successo. Lo sviluppo della vettura

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rappresenta una delle sfide tecniche più ambiziose del settore automobilistico. La Veyron è a tutt’oggi senza eguali: è la vettura di serie più potente, più veloce e più cara al mondo. Intanto, l’inaugurazione della prima boutique a Londra, insieme al debutto dell’estore a livello worldwide e il lancio di nuove linee casa e bambino fanno entrare nel vivo il progetto Lifestyle Collection. «L’obiettivo - spiega Massimiliano Ferrari, ma-

naging director di Bugatti International e responsabile del progetto Brand Lifestyle - è diventare un’icona a 360 gradi nel mondo del lusso, mantenendo rigorosamente intatte l’aura e la magia del nostro brand automobilistico, i suoi valori originari, ossia arte, forma e tecnologia. E e la visione futuristica del suo fondatore, l’italiano Ettore Bugatti». Il progetto, rivolto alla fascia più alta del mercato, è focalizzato sul settore ab-

bigliamento maschile e sugli accessori uomo e donna. «A integrare l’offerta c’è, inoltre, il programma Tailor Made/Bespoke, dedicato unicamente ai possessori delle auto Bugatti, con i modelli che vengono realizzati su misura», aggiunge Ferrari. Capi e accessori che puntano a riprendere l’alchimia già presente nelle automobili del brand tra la creatività italiana, la passione francese per il lusso e l’engineering tedesco. La

prima collezione completa per uomo era stata presentata a Milano lo scorso gennaio, seguita dalla spring/ summer 2015 lanciata di recente. Fil rouge è il richiamo all’eredità bugattiana, evidente nelle forme e nei dettagli: dal predominio del blu, colore distintivo del marchio automobilistico, all’utilizzo del bicolore (il duotone), fino ai tagli e alle cuciture che riprendono il disegno delle auto e degli interni. Passando poi per il

dancing elephant, l’elefantino danzante che impreziosiva la carrozzeria delle vetture del secolo scorso e che oggi ritorna come firma del brand utilizzato nelle fodere e sotto i baveri delle giacche. Per arrivare alla forma della griglia che caratterizza le auto Bugatti fin dalla nascita e che ha ispirato la Bugatti Bag, borsa icona del marchio che in ogni collezione viene interpretata in nuovi pellami e nuovi colori.

Trionfo del Made in Italy «Tutti i capi sono Made in Italy al 100% e vengono realizzati in house in collaborazione con i migliori distretti manifatturieri italiani», sottolinea Ferrari. Mentre alcune produzioni speciali sono affidate a partner d’eccellenza, come Parmigiani per gli orologi. L’obiettivo per i prossimi cinque anni è sviluppare la rete retail, con l’apertura di 35 boutique. «A partire da Londra a metà ottobre prossimo», specifica Ferrari. A quella nella capitale londinese seguiranno altre inaugurazioni in location strategiche, tra cui Tokyo nel primo semestre 2015 e poi Medio Oriente Dubai, Doha e Abu Dabi. Priorità assoluta avrebbero, poi, poi Parigi e Milano. La fase due del progetto sarà la diffusione del marchio tramite un numero selezionato di multibrand. Da ottobre, inoltre, è previsto il debutto dell’estore sul sito Bugatti, che sarà disponibile a livello worldwide. Guardando al futuro, infine, Ferrari precisa: «Abbiamo in cantiere il lancio della collezione maison, che verrà realizzata in partnership con Club House Italia e presentata il prossimo gennaio a Parigi, e di alcuni prodotti specifici riservati ai bambini, come giocattoli e una linea di abbigliamento», conclude il manager. ANNO V | #091| VENERDI’ 25 LUGLIO 2014



MARKET PLACE E’ il partner tecnologico della corsa benefica organizzata da Soleterre COM

Softec corre per quaranta chilometri con #WeCanHelp

In giro per l’Europa, per “difendere insieme il diritto alla salute dei bambini”. L’iniziativa è rivolta prevalentemente ai runner che avranno la possibilità di partecipare e sostenere i progetti della onlus attraverso le loro donazioni di Marianna Marcovich

Softec, azienda leader nei servizi di marketing digitale e da anni al fianco di Soleterre in qualità di partner tecnologico, supporterà l’associazione anche in #WeCanHelp, la corsa benefica dedicata al sostegno di vari progetti sanitari. Soleterre è un’organizzazione umanitaria laica e indipendente che opera ogni giorno per garantire i diritti inviolabili degli individui nelle “terre del sole” realizzando interventi in ambito sanitario, educativo, psico-sociale, della creazione di lavoro. E #WeCanHelp ha proprio l’obiettivo di percorrere 40.075 Km in giro per l’Europa, per “difendere insieme il diritto alla salute dei bambini”. L’iniziativa è rivolta prevalentemente ai runner che potranno partecipare e sostenere i progetti di Soleterre attraverso le loro donazioni. Infatti, verrà chiesto a ogni corridore di donare, per ogni chilomtreo percorso, un euro ai progetti dell’organizzazione. In più, chiunque potrà decidere se contribuire con una donazione spontanea in base alle proprie possibilità. 
Al fine di organizzare al meglio l’iniziativa, è stato chiesto a Softec di realizzare un sito dedicato e di cura-

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re la relativa pagina Facbook, proprio per dare all’evento la giusta importanza e per veicolare al meglio le informazioni. Infatti, sul portale internet sarà possibile non solo trovare le informazioni utili sulle modalità di partecipazione e sui progetti di Soleterre che saranno sostenuti, ma anche condividerei i chilomentri percorsi da tutti i runner e postare i selfie dei partecipanti con la maglietta ufficiale della corsa, realizzata appositamente da Mico Sport, che in qualità di partner di #WeCanHelp, tratterrà esclusivamente il costo di produzione della maglietta e donerà il ricavato all’organizzazione. Quindi, in quest’occasione l’innovazione

verrà messa a disposizione di una delle Onlus più attive a livello mondiale e grazie anche al contributo di Softec, i fondi raccolti verranno dedicati a sostenere il Programma Internazionale di Oncologia Pediatrica a favore di oltre 8.000 bambini malati in 5 Paesi (Ucraina, Marocco, Costa d’Avorio, India e Italia), alle attività di intervento in Uganda a favore di oltre 3.200 bambini malati tra 0 e 5 anni e alle operazioni di sostentamento in Repubblica Centrafricana e in Repubblica Democratica del Congo in favore dei bambini malnutriti. La prima data della corsa era prevista lo scorso 18 luglio a Copenaghen, in Danimarca. ANNO V | #091| VENERDI’ 25 LUGLIO 2014

www.socialbullguard.com

i IBM Italia d e r o it c Vin A MP 2014 C T R A M S



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ME DIA

Non tutte le testate tedesche si muovono agevolmente in questo periodo di trasformazione

Anche in Germania si può soffrire

Aumentano, e di molto, le copie dei quotidiani online; e continuano a calare le copie delle edizioni su carta. Non sembra vero, ma anche in terra tedesca le cose non paiono funzionare, almeno nel campo della stampa. E non si è ancora riusciti a trovare l’equilibrio di Vera Modesto

Come capita spesso ci sono, insieme una notizia buona e una cattiva: aumentano, e di molto, le copie dei quotidiani online; e continuano a calare le copie delle edizioni su carta. Non sembra vero ma anche in Germania si può soffrire, almeno nel campo della stampa, e non si è ancora riusciti a trovare l’equilibrio. Nel primo trimestre del 2014, le copie vendute in rete sono salite del 64%, a quota 565 mila, in rapporto allo stesso periodo dell’anno scorso. Contemporaneamente, il totale delle copie in carta è sceso del 3,2% a 21 milioni e 510 mila esemplari. Sono numeri che fanno sognare gli editori stranie-

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ri: i tedeschi leggeranno di meno, ma ogni mattina, tra abbonamenti e edicola, acquistano quasi cinque volte il totale dei giornali venduti

in Italia. Ed è in calo anche il fatturato, del 4,4%, a 7 miliardi e 870 milioni, a causa in gran parte della pubblicità, in significativa flessio-

ne. Se, dunque, la Germania è uscita da tempo dalla crisi, le imprese ricorrono sempre meno alle inserzioni: sono diminuite in media

del 10%. Un altro problema nell’immediato futuro sarà la paga oraria minima voluta dalla Grosse Koalition, di 8,50 euro, che renderà più costosa la distribuzione delle copie in abbonamento. Il costo supplementare è calcolato intorno a 225 milioni di euro e potrebbe succedere che due milioni di clienti, in provincia, dovranno rinunciare a trovare il proprio giornale all’alba e rassegnarsi ad attendere l’arrivo del postino. E in alcune località isolate la consegna potrebbe verificarsi addirittura nel pomeriggio. Comunque, i giornali cominciano a guadagnare in rete, il che fa ben sperare per il futuro: su 329 testate, già 79 mettono le notizie in rete a pagamento. Ma il tentativo rimane quello di coordinare l’edizione online con quella cartacea, come la testata Bild Zeitung fa da un anno, da quando ha iniziato l’esperimento in rete, con un investimento di 50 milioni di euro, per non danneggiare le vendite in edicola. Il gruppo Springer non ha ancora comunicato i suoi risultati, ma sembra che siano positivi, così come i dati del suo popolare titolo Die Welt.

Mondadori racconta il suo approccio sostenibile

stampa

l’amministratore delegato ernesto mauri

Mondadori ha reso disponibile il Bilancio di Sostenibilità relativo all’anno 2013: il documento integra le informazioni presenti nella relazione finanziaria riportando in dettaglio le performance del gruppo in Italia in materia di sviluppo sostenibile e i principali indicatori di settore. Il rapporto, giunto alla terza edizione pubblica, rappresenta per Mondadori non solo un importante elemento di rendicontazione dell’approccio alle tematiche di responsabilità sociale, ma anche e soprattutto uno strumento per supportare un meccanismo virtuoso, patrimonio del Dna dell’azienda, volto a implementare diversi processi di gestione e di miglioramento delle performance economica, ambientale e sociale. «Nel corso di quest’anno abbiamo voluto affrontare con risolutezza le sfide imposte dal radicale mutamento dei mercati in cui operiamo - ha dichiarato Ernesto Mauri, amministratore delegato del Gruppo Mondadori -. Ciò ha comportato un sistema di scelte organizzative e gestionali basate su un approccio nuovo, che tenesse conto dell’irreversibile evoluzione del mondo dei media, salvaguardando le opportunità di crescita dell’azienda. Abbiamo perciò cambiato profondamente la sua struttura, rinnovandola e migliorandone l’efficienza economica e produttiva per garantire un futuro sostenibile all’azienda e ai suoi portatori di interesse, in linea con quel ruolo irrinunciabile che Mondadori vuole continuare a rivestire nella società civile. Vogliamo raccontare i risultati, grandi e piccoli, ottenuti nell’intento di gestire l’impresa nel rispetto non solo delle leggi che regolano l’attività economica, ma anche delle esigenze dei nostri clienti e delle aspettative dei nostri portatori d’interesse».

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COM PANY

Sono passati 75 anni dalla fondazione, in un garage di palo alto

Nuovo stile dell’It E sono cinquanta gli anni di presenza in Italia. In queste stagioni l’impegno di HP si è concentrato nel supportare aziende, istituzioni e consumatori in un percorso di trasformazione, attraverso un contributo di innovazione, competenze ed esperienze, creando valore e occupazione di Sebastiano Zeri

Un grande nome celebra quest’anno un doppio anniversario della propria storia di azienda leader nell’information technology: 75 anni dalla fondazione, in un garage californiano di Paolo Alto, considerata la “culla” della Silicon Valley; e 50 anni di presenza in Italia. Sin dal 1939 l’innovazione fa parte del Dna di HP, che stefano ha saputo evolvere il proventuri prio business per essere più vicina alle esigenze dei clienti, anticipando e guidando alcuni trend tecnologici che hanno caratterizzato gli ultimi decenni e quelli che oggi

stanno trasformando radicalmente le modalità di fruizione della tecnologia, determinando un “Nuovo Stile dell’It”. In questi anni l’impegno di HP in Italia si è concentrato nel supportare aziende, istituzioni e consumatori in questo percorso di trasformazione, attraverso un contributo di innovazione, competenze ed esperienze, creando valore per il Sistema Paese. Consapevole del ruolo chiave del proprio ecosistema per il raggiungimento di questo importante traguardo e per il successo del gruppo in Italia, l’azienda ha scelto di coinvolgere partner, dipendenti e tutte le figure che collaborano

con HP, per celebrare insieme questo primo mezzo secolo nel nostro Paese, raccontandoli attraverso testimonianze, foto e video e utilizzando uno strumento social e collaborativo rappresentato dalla fanpage “50 anni di HP in Italia”, inaugurata per l’occasione. Questa scelta rispecchia la volontà dell’azienda di creare forti legami e un continuo confronto con gli attori del territorio, nonché il desiderio di ringraziare le persone e le organizzazioni vicine a HP. Una selezione di questi contributi, aneddoti e racconti verranno raccolti in una pubblicazione che cercherà di sintetizzare questi cinquant’anni di storia in Italia nel segno dell’innovazione. «In questi anni HP è cresciuta - spiega Stefano Venturi, amministratore delegato del gruppo Hewlett-Packard in Italia e corporate vice president di Hewlett-Packard Inc. -, costruendo la propria leadership in molti dei mercati in cui opera. E oggi si propone come “agente di trasformazione” e partner di riferimento per soggetti istituzionali, aziende e consumatori per sostenere lo switchoff verso il digitale, promuovendo l’importanza di fare sistema per favorire l’innovazione e la crescita».

Attrezzati per vincere le sfide più complesse

HP in Italia è presente con diverse sedi su tutto il territorio, oltre 16 mila partner e un Innovation Center all’avanguardia a Cernusco sul Naviglio (Milano), che sviluppa progetti su scala europea; fra questi, alcuni sono volti ad accelerare l’adozione del cloud open standard, come i progetti Contrail - il Cloud Federation Framework Europeo - che rappresenta la base per l’Open Computing Infrastructure for Elastic Services, e CoCo Cloud, confidenziale e conforme, finalizzato a garantire agli utenti sicurezza e riservatezza nella condivisione dei dati sul cloud. Proprio quello degli open standard è un tema fondamentale per HP e per la sua strategia, considerati come una chiave indispensabile per creare valore per la filiera e per il territorio. HP crea nuove possibilità affinché la tecnologia abbia un impatto significativo sulle persone, sulle aziende, sulle istituzioni e sulla società. Con il più ampio portafoglio di tecnologie disponibili sul mercato - stampanti, personal system, software, servizi e infrastrutture informatiche - HP fornisce ai clienti in ogni parte del mondo le migliori soluzioni per vincere le sfide più complesse.

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SC N RIO

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Si diffonde dagli Stati Uniti una nuova concezione: il collaborative marketing

Fidelizzare ormai non basta, servono “militanti” del brand

di Massimo Masi

Lo si dice spesso: fare marketing non è certamente un’attività semplice. Implica la considerazione di innumerevoli variabili e la capacità di prendere decisioni spesso in contrasto fra di loro: migliorare un aspetto può inficiarne un altro, se non addirittura molti altri. Si tratta, in effetti, di una disciplina che ha conosciuto sviluppi e teorizzazioni rigorose a partire dai primi decenni del secolo scorso ed è, quindi, abbastanza giovane. L’avvento di internet non poteva certamente lasciarla “indenne” e infatti il web ne ha profondamente influenzato la direzione e gli strumenti. Siamo all’oggi, e nessuna azienda o istituzione che si rispetti può fare a meno di un sito, ma quel che sembrava ormai consolidato, in questi tempi di connettività sempre più pervasiva, può essere stravolto in pochi anni. Il marketing, dunque, sta mettendo in discussione i siti internet, sostenendo che, almeno in certi casi, sono meno efficaci della presen-

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Le aziende devono credere in una filosofia collaborativa e riuscire a concepirla come un impegno a lungo termine. Il coinvolgimento attivo dei clienti, infatti, non nasce certo dall’oggi al domani, ma va preparato e pianificato nel tempo

Crowdtap, un nome indicativo: il vocabolo crowd (folla) più il suffisso tap, che può essere inteso come rubinetto, oggetto che compare anche nel logo della struttura

za aziendale nei social network. Si è quindi data enfasi al social marketing, ritenendolo in grado di “ascoltare” meglio i consumatori, instaurando conversazioni e interazioni personalizzate e molto flessibili. Non è però finita qui, dato che un’attività del genere, pur molto vicina ai clienti, è comunque marketing “verso” di loro e non “con” loro. Il passo successivo, quello che in qualche maniera “splitta” le attività di marketing ester-

nalizzandone una parte direttamente presso il consumatore - e superando anche il social marketing -, è il collaborative marketing. Sulla base di questa idea è nata, a New York, una società molto particolare: Crowdtap. Già il nome è indicativo, abbinando al vocabolo crowd (folla) il suffisso tap, che può essere inteso sia come rubinetto (oggetto che compare anche nel loro logo) sia come il verbo picchiettare. Crowdtap mette a disposi-

zione dei marketers due “suite” - denominate Social Advocay e Insight Community - il cui scopo è raccogliere opinioni, condividere materiali di ogni tipo, organizzare test di prodotti e molto altro ancora. Questo tipo di “collaborazione” fra clienti e aziende è molto promettente: Crowdtap segnala, per esempio, che il 97% dei consumatori acquisterebbe uno dei prodotti che ha contribuito a definire con i suoi suggerimenti. Gli esperti di

Crowdtap potrebbero già citare diversi esempi legati questo tipo di attività. C’è il caso Pepsi, che ha richiesto un sistema che permette di creare e votare il sapore di un nuovo soft drink, mentre Texas Instruments ha “reclutato” 300 mila insegnanti affinché partecipassero online alla progettazione di una nuova calcolatrice, in modo il prodotto finale fosse in grado di garantire la soddisfazione più ampia possibile rispetto alle loro necessità. La partecipazione del cliente all’ideazione e al testing di un prodotto avrebbe molte ricadute positive, certificate da un’indagine condotta dalla struttura specializzata su mille persone. Gli intervistati di Crowdtap mettono, infatti, al primo posto - tra i fattori che determinano la fedeltà del consumatore - il fatto che l’azienda ascolti le opinioni dei clienti sul prodotto (73%); elemento seguito dal prezzo (54%) e dalla disponibilità della compagnia ad ascoltarne le idee in fase di creazione (42%). Consultare i consumatori, quindi, produce un altro effetto positivo: la partecipazione alla creazione di prodotti li trasforma, infatti, in “militanti” del marchio, che lo promuovono e ne condividono la filosofia quattro volte più dei clienti normali. Questi consumato-

ri simpatizzanti di un brand spendono, inoltre, il doppio - per il marchio che li ha coinvolti - di quelli neutri. Crowdtap ha poi elencato cinque passi fondamentali per l’implementazione delle strategie di marketing collaborativo. Il primo è trovare qualcuno interessato alla partecipazione nella definizione di un prodotto/servizio. I fattori chiave possono essere diversi - dal proporre un’idea alla ricerca dell’affare -, ma in ogni caso vale la pena di scandagliare i database dei sistemi Crm e i propri seguaci su Facebook, Twitter e simili per trovare persone da interessare. Molto importante è poi riuscire a coinvolgere i consumatori più fedeli e trovare la maniera di renderli degli “evangelizzatori” del marchio, un ruolo più prezioso perfino rispetto a quello del clien-

te fidelizzato. Il terzo punto sottolinea l’importanza di mirare i contenuti ai diversi target, dato che i contents virali possono essere anche imprevedibili. È invece più affidabile segmentare i contenuti e aggiornrali di frequente, in modo da “rifornire” i clienti più attivi con materiale “fresco’. Direttamente legata alla dinamicità del web è, inoltre, la necessità di essere “veloci”. L’azienda deve restare con le antenne ben alzate per captare subito le novità: nella fruizione dei contenuti, nei network sociali, nei modi di acquisto. E adeguarsi rapidamente. L’ultimo punto consiste nel credere in una filosofia collaborativa e concepirla come un impegno a lungo termine. Il coinvolgimento attivo dei clienti, infatti, non nasce dall’oggi al domani, ma va preparato e pianificato nel tempo.

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LINK social advertising

tendenze digitali

Adidas ha realizzato quattro web series dedicate agli adolescenti che saranno postate solo su Instagram a partire da oggi. #adicolorTv le terrà vive per sei settimane sulla pagina “champsports” del social.

Dopo la celebre campagna Dove-Unilever o quella Alwais-P&G, il cosiddetto “female empowerment” colpisce ancora. Il video “Try” della cantante Colbie Callant” ha superato 15 mln di views in meno di un mese.

Adidas va (solo) su Instagram

ADWEEK.COM

La bellezza senza trucco è virale

WASHINGTONPOST.COM

società digitale

financials

La politica deve occuparsi di internet? E se si, sotto quale aspetto? Deve fornire un assetto normativo che regoli le “grandi questioni etiche” o solo favorirne lo sviluppo? Un parere netto, ma certo interessante.

Facebook ha messo a segno un altro trimestre da record, con 2,91 miliardi di dollari di ricavi (di cui 2,68 dall’adv) e un utile di 791 milioni. Qualcuno ricorda quando si obiettava che non avesse un business profittevole?

Internet e politica, quali le priorità?

ILPOST.IT

Fb, ricavi (e utili) oltre ogni attesa

MASHABLE.COM

motori di ricerca

social networks

Secondo la rilevazione mensile comScore qSearch, Google ha ancora il 67,6% di quota di mercato negli Usa, perfettamente stabile. In compenso, seppur lentamente, Bing cresce. Ma a spese degli altri.

Da ogni parte le previsioni non possono essere peggiori. Tutti ipotizzano una rapida fine per il social della geolocalizzazione, ma il suo Ceo Dennis Crowley non ci sta. Dopo lo split con Swarm, ecco il nuovo logo.

Us, Google resta il numero uno

COMSCORE.COM

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Foursquare prova a cambiare (logo)

BLOG.FOURQUARE.COM

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LINK

search & socIal medIa marketIng brand image

La “lezione” del rebrand di Airbnb

FORBES.COM

13-14 novembre 2014

mico – milAno congressi

m i l A n

Gli esperti di marketing non operano persone, guidano macchine da corsa o volano in zone di guerra. Tutto sommato, è un lavoro sicuro, ben pagato e quindi invidiabile. Ma non tutti i loghi riescono col buco. Per fortuna...

Chris Sherman

Founding Editor

Search Engine Land

Danny Sullivan

Founding Editor

Marketing Land

SOCIAL BUSINESS

L’app che predice il futuro (lavoro) SI chiama Connected l’app da poco lanciata dal “business social network” Linkedin. La sua particolarità è quella di sfruttare la tecnologia di “anticipatory computing”, in grado di predirre il futuro delle nostre relazioni di lavoro.

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Il quotidiano della comunicazione

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Rivista mensile di comunicazione, marketing e media business in rete

SOCIAL BEHAVIOUR

Con il mobile c’è più interazione

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Secondo una ricerca pubblicata da Forrester, gli utenti di social e in particolare di Fb che lo utilizzano prevalentemente da device mobili, sarebbero maggiormente disposti ad ascoltare e interagire con i brand commerciali.

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5/10 settembre - messe berlin @ berlino

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si avvicina l’appuntamento con la fiera dedicata al mondo dell’elettronica, il più prestigioso in europa Paolo Maria Ferri Professore Associato e docente di Tecnologie didattiche e Teoria e tecnica dei nuovi media presso la Facoltà di Scienze della Formazione dell’Università degli Studi Milano Bicocca. svolge Attività di consulenza nel settore editoriale e delle nuove tecnologie digitali, in particolare di content providing ed e-publishing. tra le Aziende presso cui sono state prestate le sue consulenze risultano coinvolti nomi di prestigio: Bruno Mondadori, Sansoni scuola, RCS scuola, Mondadori Educational, Le Monnier, SDA Bocconi, Tesi consulting, Il secolo XIX, Hachette-Periodici, oggi hearst magazines. è stato coordinatore editoriale del sito web della rivista della Bruno Mondadori “I viaggi di Erodoto”. Ha progettato la collana BIM (Biblioteca interattiva Multimediale, 6 libri+CDRom, già nel marzo del 2000. ha coordinato la progettazione dei contenuti, della didattica e delle interfacce utente dei CD-Rom integrativi ai corsi di Storia, Grammatica, Economia e diritto e Letteratura italiana

visioni

di

Matteo Dedè

ai bambini molto piccoli piace

internet in mobilità Ai bambini molto piccoli di tutta Europa piace internet in mobilità e piacciono ancora di più gli schermi touch: ma le scuole primarie e dell’infanzia e i nidi italiani non lo sanno e il Miur “fa lo struzzo”. Oggi i bambini, anche molto piccoli, sono sempre più “connessi” a internet. Se ci riferiamo alla più autorevole fonte europea su questo tema, la ricerca Eu Kids Online (D., Green, L. and Livingstone, S. 2013) e ai suoi sviluppi ci rendiamo conto di come in questi ultimi anni ci sia stata un’esplosione delle connessione anche per i bambini sotto gli otto anni, mentre i comportamenti d’uso della tecnologia da parte dei bimbi nella fascia 9-12 anni, sono sempre più simili a quelli dei loro fratelli più grandi, tra 12 e 15; cioè sono “connessi” quasi al 100% e utilizzano quotidianamente social network come Whatsapp e Facebook, oltre a video-giocare online, a navigare, condividere e guardare video su Youtube. In

gran parte d’Europa, salvo nei paesi mediterranei, la maggioranza dei bambini europei tra 6 e 8 anni ha accesso a internet. Gli studi non sono molti su questa fascia di età ma, già nel 2008, una serie dati confermavano come il 42% dei bambini di 6 anni e il 52% di quelli di 7 era connesso. Ovviamente ci sono grandi differenze tra i contesti nazionali, ma il dato è di per sé molto rilevante. Indagini più recenti dai singoli paesi dell’UE indicano che la percentuale di utilizzo di internet al di sotto degli 8 anni è in forte crescita. Ovviamente, il paradiso della rete è costituito dai paesi del Nord Europa. Dati sopra il 70%, a volte l’80%, riguardano i bambini sotto gli 8 anni in tutti i paesi del Nord Europa. Si dirà ma nel Nord Europa gli abitanti sono molto pochi e fa molto freddo. Ma questa constatazione è errata, dal momento che gli Stati Uniti, la Corea del Sud e anche il Giappone hanno dati analoghi a quelli del Nord Europa.

all’inizio di settembre la messe berlin ospiterà l’edizione 2014 di ifa

E’ la fiera internazionale dell’elettronica, tra gli appuntamenti più attesi e seguiti dagli operatori del settore a livello continentale. IFA Berlino è senz’altro l’esposizione dedicata alla tecnologia più importante, tradizionale e prestigiosa in campo europeo. Si radunano nella consueta sede ospitante - la Messe Berlin della capitale tedesca - gli esponenti di spicco di tutta la industry, che nel corso della kermesse si confrontano con i temi più significativi che attraversano l’ambito produttivo: tv a schermo piatto, sistemi di navigazione satellitare, le ultime innovazioni nella musica digitale, telecomunicazioni, proiezione dell’immagine, dvd. Oltre alla enorme quantità dei visitatori che intervengono alla manifestazione, l’evento attira un gran numero di giornalisti appartenenti ai principali gruppo editoriali, oltre a rappresentanti internazionali delle aziende impegnate nel mercato dell’elettronica, dell’informazione e dell’industria delle comunicazioni, tanto quanto i responsabili delle differenti funzioni commerciali. L’ esposizione è organizzata dalla più importante organizzazione tedesca che raggruppa i produttori dell’elettronica e della comunicazione. Per oltre sei giorni, dunque, oltre 1,200 espositori provenienti da 32 Paesi metteranno in mostra tutto il meglio dei prodotti e dei servizi legati al mondo dell’elettronica. ANNO V | #091| VENERDI’ 25 LUGLIO 2014


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