visioni / valentina citati
Ma chi sono davvero, oggi, i cosiddetti “influencers”?
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ANNO VI | #094 | LUNEDÌ 25 MAGGIO 2015
Una recente indagine condotta dalla società Augure, specializzata nella realizzazione di software per l’attività di digital pr, disegna lo stato dell’Influencer Marketing in Italia in confronto con quello di altri...
i fatti del giorno
marketplace
company
media
Presentate alle delegazioni estere le peculiarità dei nostri impianti
Secondo Nielsen, il dato del primo trimestre 2015 ha spiccato il volo
Annunciata un’operazione clamorosa, il cui piano operativo è scattato
Il volume ricorda l’intervento italiano durante il conflitto mondiale
Il sistema fieristico dell’Italia gode di una salute ottima
Crisi: la fiducia dei consumatori risale, indici al top dal 2011
Italiaonline e Seat si fondono per dare vita alla numero uno
Con il Corriere esce “24 maggio 1915. L’Italia è in guerra”
scenario
Duemila ragazze nella Nuvola Rosa
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coverstory
Da Interact Berlin lo scenario dell’adv
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Il nuovo modo di interagire con il consumatore secondo Google L’intervento di Roberta Scarpa, business director per i settori largo consumo, healthcare e retail di “Big G” al meeting “Linkontro” di Nielsen
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i fatti del giorno
Benedetto Della Vedova
eventi
Il sistema fieristico italiano gode di ottima salute e si presenta al mondo Presso la sede dell’Associazione della Stampa Estera, a Roma, l’Aefi - Sistema Fieristico Italiano - ha presentato le caratteristiche legate agli impianti fieristici del nostro Paese alle delegazioni estere, mettendone in evidenza il carattere innovativo e internazionale di Ottavia Quartieri
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orreva l’anno 1906 quando Milano fu incaricata di ospitare la prima grande esposizione universale che si fosse mai tenuta in Italia e il tema scelto in quell’occasione, svoltasi alle spalle del Castello Sforzasco e nell’attuale
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area di Fiera Milano City, era il trasporto, un modo per festeggiare la costruzione del Traforo del Sempione, inaugurato pochi mesi prima. Sono trascorsi ben 109 anni da quella prima e – fino al primo maggio 2015 – ultima edizione di un’esposizione universale italiana e nel frattempo non solo il capoluogo meneghino è ri-
uscito ad aggiudicarsi l’organizzazione di una seconda esposizione universale, ma tutto il sistema fieristico italiano è cresciuto notevolmente, si è sviluppato e da qualche decennio ha intrapreso la strada dell’internazionalizzazione, in linea con le tendenze di globalizzazione che hanno caratterizzato la seconda metà del ventunesimo secolo. Il comparto fieristico italiano oggi gode di ottima salute e ciò è testimoniato dal fatto che, secondo i dati forniti dall’Aefi – Sistema Fieristico Italiano -, sono oltre 1000 le manifestazione organizzate ogni anno riuscendo a coinvolgere un totale di circa 22 milioni di visitatori, proponendo eventi innovativi e di forte attualità, e suscitando l’interesse di esperti e semplici appassionati da tutto il mondo. Ed è proprio per presentare al pianeta le peculiarità del nostro sistema fieristico che Aefi ha riunito venerdì 21 maggio presso la sede dell’Associazione della Stampa Estera a Roma, le rappresentanze diplomatiche estere in Italia. Nel corso dell’incontro, realizzato per sollecitare l’interesse delle delegazioni che durante il periodo di Expo Milano 2015 arriveranno in Italia a visitare le diverse fiere del nostro Paese, i vertici dell’associazione hanno illustrato l’offerta proposta dagli associati. Alla manifestazione sono intervenuti Benedetto Della Vedova, Sottosegretario di Stato per gli Affari Esteri e la Cooperazione Internazionale, Pietro Piccinetti, Coordinatore della Commissione Internazionalizzazione di Aefi e Loredana Sarti, Segretario Generale dell’Associazione Esposizioni e Fiere Italiane, che hanno evidenziato come il settore rappresenti una leva efficiente e strategica a supporto della crescita delle nostre imprese e, inoltre, sia uno strumento in grado di contrastare il costante rallentamento dei mercati. Non va dimenticato, infatti, che circa il 50% dell’export italiano è generato da contatti creati du-
rante le fiere e che 60 miliardi di euro è il volume di affari concluso ogni anno durante le esposizioni; si tratta di numeri significativi di un settore che deve essere supportato a benificio della crescita globale della nostra economia. Sono molte le iniziative promosse e sviluppate dall’associazione, sempre in un’ottica di potenziamento di tutto il comparto come ad esempio, la certificazione dei dati fieristici per qualificare all’estero l’offerta fieristica nazionale, un progetto reso possibile grazie al supporto del Ministero dello Sviluppo Economico. Questo tipo di innovazione pone il nostro Paese al più elevato livello di rigore ed affidabilità tra i vigenti sistemi internazionali. Benedetto Della Vedova durante il suo intervento ha spiegato quanto oggigiorno i progetti di internazionalizzazione della fiera siano indispensabili in ottica di una maggiore e più solida crescita futura. «LI’Italia deve saper cogliere le opportunità offerte dai mercati globali, soprattutto nelle aree del mondo più dinamiche. Ormai “internazionalizzazione” non è solo sinonimo di “esportazione”: per essere presenti in mercati lontani e complessi occorre una presenza in loco sempre più solida e strutturata. Per questo è cruciale che le fiere siano sempre meno semplici spazi in cui esporre e sempre più partner e consulenti per il business delle aziende, in grado di accompagnarle nella definizione di strategie e di supportarle concretamente nel presidio di mercati internazionali strategici». In merito alla notizia pubblicata il 12 maggio su 360com a proposito del lancio in Italia di Blue 449, precisiamo che la nuova agenzia media fa capo direttamente a ZenithOptimedia Group e non a Publicis, come erroneamente riportato. Inoltre, sempre nello stesso articolo si parla di uno staff di ZenithOptimedia in Italia di 200 persone che in realtà sono ben 220. Ci scusiamo delle imprecisioni con i lettori e i diretti interessati. ANNO VI | #094| LUNEDÌ 25 MAGGIO 2015
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i fatti del giorno
comunicazione/1
“Gas Free For 30 Seconds” è premiata allo iulm: multicanalità che coinvolge La campagna per il noto marchio di abbigliamento, che l’anno scorso ha spento le trenta candeline, è stata realizzata dall’agenzia Havas Worldwide Digital Milan: progetto originale e adesso vincente di Ottavia Quartieri
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AS e Havas Worldwide Digital Milan si aggiudicano il prestigioso Interactive Key Award, il riconoscimento assegnato dal Gruppo Media Key dedicato al mondo della comunicazione
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pubblicitaria web e mobile, giunto ormai alla sua sedicesima edizione. La campagna “Gas Free For 30 Seconds” è stato il motivo per il quale la nota marca di abbigliamento e l’agenzia milanese hanno vinto l’ambito premio nella categoria Beauty, Fashion and Luxury durante il galà
Comunicazione/2 del 20 maggio che si è svolto presso il nuovo auditorium dell’Università IULM a Milano. La campagna è stata un vero successo planetario grazie al suo carattere multicanale e alla capacità di integrarsi perfettamente in tutti i formati raggiungendo e coinvolgendo diversi target. Dai social media al web, dalla televisione, al cinema e alla carta stampata, nel corso delle varie tappe dell’iniziativa sono stati oltre 200 mila websurfers da tutto il mondo a iscriversi e partecipare alla fase di training, per un totale di oltre 1,6 milioni di visite e 32 milioni di pagine viste. «Siamo molto orgogliosi di questo premio! Volevamo festeggiare i nostri 30 anni in un modo che fosse vicino ai nostri fan, ci siamo riusciti e questo riconoscimento ne è la conferma! La nostro riconoscenza va quindi a tutto il team internazionale che ha reso questo successo possibile!» dichiara Barbara Grotto, GAS Head of Marketing and Communications. Lo scorso anno Gas ha spento le trenta candeline e per festeggiare il compleanno ha mantenuto fede alla sua natura “Fast”, ingaggiando come testimonial il pilota di Moto Gp Marc Marquez grazie alla sua personalità positiva e autentica e alle sue doti ineguagliabili di performance.
Vueling cambia marcia e sceglie uno stile più giovane e dinamico La compagnia aerea low cost spagnola ha deciso di rivoluzionare la propria attività pubblicitaria lanciando il nuovo slogan “Possible by Vueling”, creato dell’agenzia iberica Garcia al fine di potenziare uno spirito innovatore e anticonformista. Un punto di svolta atteso
Vueling, la compagnia aerea spagnola low cost, ha deciso di dare una svolta al proprio modo di comunicare, attuando una vera e propria rivoluzione nello stile e nel linguaggio, attraverso un approccio giovane e più trasgressivo rispetto al passato, per incrementare ulteriormente la propria notorietà e approcciare a un ampio ventaglio di target. Ogni viaggio è un’esperienza emozionante, come un sogno che diventa realtà: questo il filone lungo il quale è stata impostata l’intera nuova campagna, già on air su tutte le piattaforme dalla carta stampata, radio e tv, fino a media online e manifesti pubblicitari. Tra le principali novità si distingue in particolare il tono più emozionale scelto per presentare il marchio, sviluppato dall’agenzia di branding Columna Colors. Balma López, direttore generale conferma che «L’obiettivo
principale del nostro lavoro è stato costruire per Vueling un nuovo universo visuale, verbale e di comportamento» e, da ora, si mira proprio a creare attorno al marchio aereo un mondo di emozioni e di esperienze, con il viaggio che diventa davvero la possibilità di raggiungere i propri sogni. L’agenzia pubblicitaria Garcia ha invece ideato i testi del nuovo codice pubblicitario, le nuove campagne e soprattutto il nuovo slogan della compagnia, “Possible by Vueling” al fine di potenziare questo spirito innovatore, dinamico e anticonformista. Pau Calderón, direttore generale di Garcia ha dichiarato che «La nostra ambizione è quella di entrare in contatto con tutto il mondo, comunicando nel modo più semplice e fresco possibile, sia nelle campagne convenzionali che nelle azioni speciali che abbiamo in mente». ANNO VI | #094| LUNEDÌ 25 MAGGIO 2015
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i fatti del giorno Partnership
Tech
Per presentare più nello specifico agli operatori di settore i termini di questo accordo è stato scelto un evento in H-Farm, che si terrà mercoledì, nel quale verranno rese note le innovative soluzioni di Unified Communications, in un’ottica d’integrazione di sistema
Grazie alla partnership tra la maison francese e l’agenzia parte del gruppo Publicis è stato creato il primo Virtual Reality Headset
La realtà vista la collaborazione fra IBT e Unify dai “Dior Eyes” migliora la produttività aziendale targati DigitasLBi Comunicazione
Siemens: brand innovativo, anche nel linguaggio Il produttore di elettrodomestici tedesco torna on air con una campagna dedicata alle lavatrici dotate di tecnologia iSensoric Siemens, lo storico marchio tedesco leader nella produzione di elettrodomestici, torna in televisione e lo fa con una campagna, firmata dall’agenzia White, Red & Green, dedicata a uno dei suoi prodotti di punta, le lavatrici con tecnologia iSensoric. Nello spot di 15 secondi i protagonisti sono gli innovativi elettrodomestici che consentono di controllare ogni fase di lavaggio con il minimo utilizzo di risorse, e l’operazione a premi “Siemens e TomTom misurano una prestazione eccezionale!” permette di ricevere in regalo un esclusivo orologio TomTom Runner con GPS integrato. L’innovazione non risiede solo nella tecnologia usata per l’elettrodomestico, ma anche nel linguaggio che è moderno e originale proprio come il pubblico a cui si rivolge la comunicazione. Per quanto riguarda la pianificazione è stata curata da Media Village, il centro media del gruppo Mario Mele & Partners, e prevede passaggi sulle principali reti televisive tra cui Canale 5, Premium Calcio e Fox Sports.
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di Ottavia Quartieri
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concetti di efficienza e razionalizzazione sono oggi fondamentali nell’economia di qualsiasi azienda che voglia puntare al successo. Ed è proprio a questo scopo che recentemente è stato siglato un accordo ufficiale tra IBT Group, esperta in soluzioni integrate di connettività aziendale, e Unify, tra i leader mondiali nel settore del software e dei servizi per le comunicazioni con l’obiettivo di offrire nuove e innovative soluzioni di Unified Communications, in un’ottica d’integrazione di sistema. L’occasione per celebrare
Ilario Vigani
Riccardo Ardemagni
questa nuova relazione tra le due società, leader nei rispettivi settori, e saperne di più è l’evento dal titolo “Unified Communications: un nuovo modo di comunicare e collaborare nell’era delle tecnologie integrate. Il ruolo dell’ICT per la gestione delle sfide aziendali del futuro” che si terrà mercoledì 27 maggio alle ore 11.30. Come teatro dell’evento, Unify e IBT Group hanno scelto H-Farm, la piattaforma digitale che supporta le aziende italiane nella loro trasformazione in ottica digitale. Riccardo Ardemagni, amministratore delegato di Unify Italia, e Ilario Vigani, presidente di IBT Group, presenteranno gli obiettivi di sviluppo per il Veneto, a cui seguirà un momento di formazione dedicato alle solu-
zioni più innovative in tema di ICT. La manifestazione ufficiale mette al centro dell’attenzione dei partecipanti, per lo più esperti del settore, due temi fondamentali: l’unificazione delle comunicazioni e le nuove soluzioni correlate a trend, quali il ruolo delle nuove generazioni, l’uso di strumenti diversi in ufficio, anche “personali”, da parte dei lavoratori, la collaborazione in team virtuali e la connessione pervasiva tra persone e strumenti di lavoro. Sarà presentata, inoltre, una novità: Circuit. Si tratta della prima offerta completa di comunicazione basata sugli ultimi standard open source WebRTC, in grado di fornire comunicazione video e voce di alta qualità da browser, PC, tablet o smartphone.
La tecnologia dedicata alla realtà virtuale e il suono, da oggi, viaggiano insieme. A rendere possibile tale connubio è stata la collaborazione tra la maison francese Dior e l’agenzia digitale del gruppo Publicis, DigitasLBi, che hanno dimostrato tutta la propria audacia creativa dando vita a “Dior Eyes”, il primo Virtual Reality Headset in grado di combinare i due elementi a 360 gradi. “Dior Eyes” offre un’esperienza unica e coinvolgente: i clienti della maison possono vivere l’emozione del backstage e del mondo dei make-up artist come se fossero realmente all’ultima sfilata prêt-à-porter della maison. L’headset è stato disegnato e realizzato, in meno di tre mesi, al 100% con stampanti 3D e grazie all’altissima tecnologia introdotta, sia nell’aspetto visivo che uditivo, lo si può definire uno degli strumenti dalle prestazioni tech più estreme del mercato. Tutto ciò sarà disponibile a giugno in alcuni punti vendita selezionati Dior del mondo. ANNO VI | #094| LUNEDÌ 25 MAGGIO 2015
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i fatti del giorno
Alcuni prodotti Swedx
partnership
Un progetto Made in Italy a cura di Radio Italia e di Veratour Nel resort sardo, a giugno, si esibiranno in concerti esclusivi Enrico Ruggeri e Annalisa, trasmessi in diretta sulla radio Sarà una vacanza indimenticabile per gli ospiti che soggiorneranno nel Veraclub Suneva & Golf dal 7 al 14 giugno, così come lo sarà anche per gli ascoltatori di Radio Italia. Due concerti straordinari si terranno all’interno del suggestivo resort in Costa Rei: prima Enrico Ruggeri si esibirà lunedì 8 giugno, mentre mercoledì 10 giugno sarà la volta del live di Annalisa, entrambi trasmessi in diretta su Radio Italia. Ma la radio nazionale non trasmetterà solo in queste due occasioni, bensì per tutta la settimana. Dopo il successo degli ultimi due anni, Veratour e Radio Italia hanno rinnovato l’alleanza in nome dello stile italiano e della cultura musicale: un binomio che punta a far immergere gli ospiti dei villaggi e gli ascoltatori in un giro del mondo all’insegna dello stile di vita made in Italy. Il progetto di comunicazione di questa partnership, ideato da Minimega Pubblicità, prevede un programma integrato e declinato attraverso radio, internet e presenza sul territorio con l’obiettivo di aumentare reputation e brand awareness di entrambe.
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tools Sbarca in Italia grazie all’accordo con Zenyth
campagne
Si tratta di sistemi di digital signage che propongono messaggi dinamici e programmabili temporalmente, ottimizzando costi e risorse per un piano di marketing efficace
Fino al 20 giugno sulle principali reti generaliste e tematiche, Max Information e Media Italia danno vita al progetto
Roncato porta con swedx ecco la nuova frontiera RV in tv la carica del della comunicazione di prossimità Parkour in 10” di Ottavia Quartieri
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enyth, azienda specializzata nell’ideazione ed erogazione di soluzioni di digital signage, presenta in Italia i prodotti Swedx, i migliori sul mercato per il settore. Se vi state chiedendo che cos’è effettivamente il digital signage ecco la risposta: si tratta di un sistema che propone messaggi dinamici e programmabili temporalmente, che ottimizzano costi e risorse di un piano di marketing efficace. In questo modosi mette al centro l’utente informandolo, stimo-
landolo e intrattenendolo direttamente sul punto vendita oppure all’esterno. E’ un nuovo media, è la nuova frontiera della comunicazione di prossimità. Secondo l’azienda il nostro Paese rappresenta un terreno fertile che può essere ben coperto da questa tecnologia. «Molte aziende, infatti, stanno realizzando solo ora quanto sia efficace trasmettere e consegnare il proprio messaggio 24/7 al giusto target, nel posto e al momento giusto. Per questo abbiamo scelto di portare Swedx in Italia», ha spiegato Andrea Porcina, amministratore unico di
Zenyth. L’azienda svedese Swedx ha scelto Zenyth come distributore esclusivo dei suoi prodotti dando vita così a Swedx Italia. Con un portale dedicato, completo di tutti i prodotti a catalogo e uno showroom ospitato a Liscate presso i locali Zenyth, Swedx arriva in Italia con prodotti dal design innovativo, dalle caratteristiche tecnologiche all’avanguardia ed eco-compatibili. Altra novità, unica nel suo genere e proposta in Italia solo da Swedx sono i monitor Ultra HD/4K, appositamente realizzati per il Digital Signage professionale.
premi Ha vinto il Third Prize Award nella categoria “On-Line Film”
“Ladies” è il protagonista del NY Festival Un frame dal film
E’ il film creato da DLV BBDO che porta sotto i riflettori il tema della femminilità e dell’essere gentleman nella nostra società
“Ladies” è il film creato da DLV DDBO per il web journal “Parisian Gentleman” e si è aggiudicato il Third Prize Award al New York Festival nella categorie “On-Line Film”. Il film è stato ideato dal copy Gennaro Borrelli e
dall’art Luca Giannucci, con la direzione creativa esecutiva di Federico Pepe e Stefania Siani, mentre la regia è stata affidata a Igor Borgi, per una produzione firmata The Family. Il film creato dall’agenzia affronta il
tema dell’eleganza maschile e della femminilità nella società di oggi; ciò ha sollevato in tutto il mondo diversi dibattiti discussioni, dimostrando quanto tale tematica sia attuale e sentita dall’opinione pubblica.
Il Team Jestion in azione nello spot RV Roncato
Dal 17 maggio al 20 giugno sulle principali reti Rai, Mediaset e tematiche tutti gli italiani potranno conoscere più da vicino la disciplina del Parkour grazie a una campagna pubblicitaria d’eccezione che vede la collaborazione con uno dei migliori team, il Team Jestion, e il brand RV Roncato. L’azienda ha deciso di far “interpretare” una delle sue collezioni di punta, RV Roncato BOX, da un gruppo di atleti italiani, che rappresenta un’eccellenza italiana creata da giovani, animati dall’amore per i viaggi, intesi come scoperta, e da una grande passione, la stessa che RV Roncato mette nel realizzare i propri prodotti. Sulle reti del piccolo schermo comparirà un filmato della durata di 10 o 15 secondi, realizzato dal videomaker Riccardo Chemello e reinterpretato insieme alla collaborazione di Max Information. In questo modo la carica adrenalica, la dinamicità e la spettacolarità della disciplina sportiva s’intrecciano con il desiderio di viaggiare e scoprire nuove culture che da sempre contraddistinguono il brand RV Roncato. La pianificazione tv è di Media Italia. ANNO VI | #094| LUNEDÌ 25 MAGGIO 2015
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MARKET PLACE
Ci sono voluti quattro anni per recuperare un clima più positivo
La fiducia dei consumatori italiani risale. Gli indici sono al top da inizio 2011 per Nielsen, il dato del primo trimestre di quest’anno mostra un balzo a 57 punti dai 45 registrati negli ultimi tre mesi 2014 di Pietro Castagna
Un “climax” economico diverso. Lo si intuiva. Si sentiva. Che le cose stessero migliorando già se ne era avuto qualche sentore, ma che la fiducia dei consumatori potesse impennarsi non lo aveva messo in conto nessuno. Invece, secondo l’indicatore messo a punto da Nielsen, il dato relativo al primo trimestre di quest’anno mostra un balzo a 57 punti dai 45 degli ultimi tre mesi del 2014. L’indice elaborato dalla società specializzata in rilevazioni di mercato non faceva segnare questi livelli dal primo trimestre del 2011, cioè da quan-
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do la crisi della fiducia si acutizzò. Negli ultimi quattro anni l’indice è oscillato fra un massimo, appunto, di 57 punti e un minimo di 39 (nel quarto trimestre del 2012) senza però mai dare veramente l’impressione di poter risalire con decisione. Adesso invece le premesse ci sono - anche perché il Quantitative Easing non era ancora partito nel periodo in esame - e non resta che attendere la prossima rilevazione per sapere se la fine del tunnel è ormai in vista oppure no. «Ci troviamo di fronte a un dato in decisa controtendenza - spiega Giovanni Fantasia, amministratore delegato di Nielsen Italia
-. Le ragioni di questa inversione vanno ricercate innanzitutto nella realizzazione di alcune riforme strutturali messe in agenda dal Governo in questi mesi; in secondo luogo nella ripresa economica constatabile sia a livello globale che in Europa e in Italia, grazie a un mantenimento a bassi livelli del costo delle materie prime e al miglioramento, seppur timido, del mercato del lavoro». Secondo il numero uno di Nielsen Italia, il vero problema che si pone ora è quello della tenuta della ripresa: «Una risposta l’avremo dalle prossime rilevazioni della fiducia nel secondo e nel terzo trimestre. Occorre che si prosegua sul cammino delle riforme e che vengano prese misure che possano sostenere la propensione agli acquisti; solo un consolidamento della domanda nei prossimi mesi potrà metterci in condizione di ritenere che ci siamo lasciati la crisi alle spalle». Secondo quanto emerge dal sondaggio condotto da Nielsen il lavoro contiANNO VI | #094 | LUNEDÌ 25 MAGGIO 2015
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È L’ULTIMO ATTO: CHIUDI DA PROTAGONISTA.
Il percorso è stato lungo, ma il 27 maggio alle 20:45 allo Stadion Narodowy di Varsavia va in scena l’ultimo atto: Dnipro e Siviglia si giocano l’Europa League 2015, sfida trasmessa in esclusiva sulle reti Mediaset. Per il Dnipro è il sogno della prima finale, per il Siviglia è la speranza del secondo trionfo consecutivo, per te è l’occasione di pianificare e raggiungere un numero incredibile di spettatori.
Sul tetto d’Europa
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MARKET PLACE
nua a essere la maggiore preoccupazione degli italiani, mentre sembrano venire un po’ meno le paure legate alla propria situazione finanziaria. Il 28% degli intervistati ha infatti detto che “la sicurezza del posto di lavoro” è la principale preoccupazione per i prossimi sei mesi, contro il 23% fatto registrare a fine 2014. Per il 74% degli interpella-
ci troviamo di fronte a un dato in decisa controtendenza. Le ragioni di questa inversione vanno ricercate soprattutto in alcune riforme strutturali messe in agenda dal governo in questi mesi
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ti “la situazione delle proprie finanze personali nei prossimi dodici mesi” sarà “pessima” o “non molto buona”: questa percentuale, pur essendo molto alta, è comunque in netto miglioramento rispetto al 78% della rilevazione precedente e a quella di un anno fa (82%). Qualche indicazione positiva arriva anche dalle risposte di coloro che “considerando il prezzo dei beni e dei servizi e lo stato delle proprie finanze personali” dichiarano che l’attuale momento non è buono o è addirittura pessimo per acquistare i beni e i servizi che si desiderano o di cui
si necessita: nei primi tre mesi di quest’anno “solo” l’82% ha risposto così, mentre negli ultimi tre mesi del 2014 erano l’88%. Non presentano, infine, grandi variazioni la propensione al risparmio (il 37% degli intervistati, contro il 38% precedente, dichiara “di destinare al risparmio i soldi disponibili dopo aver soddisfatto i bisogni essenziali”) e il numero di persone che fatica ad arrivare alla fine del mese (il 25% degli intervistati, contro il 24% precedente, dice di “non avere denaro disponibile dopo aver soddisfatto i bisogni essenziali”.
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MARKET PLACE
Si avvicina il convegno tenuto da Nielsen, Connexia e Polimi
Osservatorio Multicanalità, ci siamo: l’ottava edizione è in programma il 10 giugno di Nicolò Franceschi
L’Osservatorio Multicanalità si accinge a presentare i risultati del suo ottavo anno di ricerca: l’appuntamento con il convegno tenuto da Nielsen, Connexia e il Politecnico di Milano è per il 10 giugno. Nell’edizione 2015 della ricerca, l’Osservatorio Multicanalità ha studiato ancora più in profondità i comportamenti di acquisto multicanale dei consumatori, studiando nel dettaglio il loro processo di acquisto, gli stili mediali e i profili valoriali, fornendo così elementi di supporto alla definizione di piani marketing e business model
Si è preso in esame come il consumatore si stia muovendo dalla semplice logica di ecommerce a un approccio di “everywhere commerce”: luoghi, dinamiche di interazione nell’acquisto online su più device e interazioni multicanale nel punto vendita multicanale. In questo quadro, è stata riservata grande attenzione all’ecommerce: motivazioni, fattori abilitanti, barriere, pattern di acquisto ricorrenti e specificità delle diverse cate-
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gorie merceologiche (l’analisi si è concentrata su categorie di prodotti del largo vonsumo con proiezioni sui comportamenti a tendere). Si è inoltre preso in esame come il consumatore si stia muovendo dalla semplice logica di ecommerce ad un approccio di Everywhere Commerce: luoghi, dinamiche di interazione nell’acquisto online su più device (pc, tablet, smartphone) e interazioni multicanale in punto vendita (digital signage, tecnologie interattive) sono tra gli aspetti a cui è dedicata un’attenzione particolare. La presentazione dei risultati della ricerca dell’Osservatorio si terrà, dunque il 10 giugno 2015, dalle ore 9:00 alle 13:00, presso l’Aula Carlo de Carli del Politecnico di Milano, Campus Bovisa, Via Durando 10, a Milano.
nell’immagine qui a fianco una veduta del campus bovisa di via durando, a milao, dove si svolgerà l’ottava edizione dell’osservatorio multicanalità
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SAN ANDREAS
IL LIBRO DELLA VITA
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LE REGOLE DEL CAOS
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vivi con noi una fantastica stagione di cinema per la tua pubblicità.
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MEDIA La pubblicità al cinema.
YOUNG
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COVER STORY
L’intervento di Paola Scarpa, Business Director per i settori largo consumo, healthcare e retail di “Big G” alla 31ª edizione de Linkontro Nielsen
Un nuovo modo di interagire con il consumatore. La proposta di Google Le esigenze e anche i valori dei consumatori non sono cambiati negli anni. è cambiato però il loro modo di avvicinarsi ai brand, di informarsi, di appassionarsi a una marca e di effettuare un acquisto
di Daniele Bologna
Le esigenze e i valori dei consumatori non sono cambiati negli anni. E’ cambiato, però, il loro modo di avvicinarsi ai brand, di informarsi, di appassionarsi a una marca. E di effettuare un acquisto. Il multiscreen è parte integrante della vita quotidiana: il 53% degli italiani ha uno smartphone e lo consulta circa 150 volte al giorno. Oltre il 40% condivide video o foto e una persona su due naviga su internet da un altro dispositivo anche men-
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tre guarda la televisione: il 43% usa il pc, il 50% preferisce lo smartphone e il 18% sceglie il tablet. Questi alcuni degli elementi analizzati da Paola Scarpa, Business Director per i settori largo consumo, healthcare e retail di Google Italy, durante il panel “Filo diretto con il consumatore”, organizzato in occasione della 31ª edizione de Linkontro Nielsen, nel quale ha illustrato ai rappresentanti della business community come cambia lo scenario in cui operano i brand a partire dalle persone e dai
loro bisogni. Nell’era del tutto connesso e del multidevice, i consumatori vogliono essere protagonisti, contribuire ed esprimersi, scegliendo internet come strumento di informazione e ispirazione. Ma come cambia lo scenario per i brand? Sempre più spesso, le aziende scelgono di sviluppare campagne video che abbracciano il paradigma “permission based” con modalità di comunicazione
in formato “skippabile”, si pensi ai formati TrueView di YouTube, che consentono all’utente di scegliere se guardare o saltare la pubblicità laddove non la ritengano rilevante. I risultati sono chiari: quando le pubblicità hanno un contenuto interessante le persone scelgono di guardarle. Lo scorso anno, infatti, ben quattro brand sono entrati nella classifica dei video più popolari dell’anno
su YouTube (YouTube Ads leaderboard). Non solo: tutti i cento più importanti brand a livello globale hanno utilizzato gli annunci TrueView durante lo scorso anno, e il 95% ha implementato campagne video. «I valori che spingono a scegliere e ad appassionarsi a una marca sono rimasti gli stessi nel tempo, ma sono cambiate le esigenze dei consumatori che oggi vogliono scegliere i tem-
pi, le modalità e i device con i quali entrare in contatto con i brand. - ha dichiarato Paola Scarpa, Business Director per i settori largo consumo, healthcare e retail di Google Italy -. Per comunicare e instaurare un filo diretto con i consumatori, oggi le aziende devono sapersi differenziare con progetti digitali in grado di veicolare contenuti interessanti e coinvolgenti. Creatività e digitale
sono gli aghi della bussola che devono seguire». Brand che sanno innovare davvero Sono numerosi gli esempi di brand che, in Italia e nel mondo, hanno saputo innovare per anticipare le esigenze dei consumatori creando momenti di engagement, utilizzando l’approccio HHH (Hero, Hub Help) di Google, collaborando con le star di
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COVER STORY
Chi è Paola Scarpa Paola Scarpa è entrata a far parte di Google Italia a febbraio 2007, come Strategic Partnership Senior Manager, per poi diventare Industry Leader a giugno 2008 sino a prendere la responsabilità di Branding Sector Leader a giugno 2012. Dopo due anni viene nominata Direttore dei settori Largo Consumo, Healthcare e Retail, integrando alla responsabilità Branding il coordinamento delle attività dei clienti a performance per Google Italia, attraverso un’attività di consulenza strategica ed operativa digitale. Ingegnere gestionale, sposata, con due figli, Paola Scarpa ha iniziato la sua carriera come consulente di strategia in Monitor Company, dove ha lavorato per sette anni per poi entrare in Vodafone, dove ha ricoperto per altri sette anni diversi ruoli manageriali nelle divisioni Marketing e Vendite, sia Consumer che Business.
YouTube per stabilire relazioni più dirette ed efficaci con il proprio pubblico o ancora utilizzando formati ad alto impatto come il Masthead insieme a strumenti come Business View per creare esperienze ancora più coinvolgenti. Milka&Oreo Milka ha lanciato la nuova tavoletta Milka&Oreo attraverso collaborazione con il collettivo di creativi più popolare e irriverente di YouTube, i The Jackal, realizzando una serie di vi-
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deo-pillole con Simone e Ciro alle prese con sei sfide supertenere, affrontate grazie a una cura a base di Milka&Oreo. I creator di YouTube sono stati fondamentali per raggiungere i giovani parlando con un tono in linea con il brand: una scelta vincente che ha permesso di generare, in poche settimane, due milioni di visualizzazioni. Danone Per incrementare il consumo di yogurt, Danone ha deciso di puntare sul web e,
in particolare, su YouTube, per la campagna “Io, Yogurt” implementando, tra i primi in Italia, una strategia di contenuto video che segue l’innovativo approccio HHH, acronimo di Hero, Hub e Help. I contenuti Hero sono pensati per incrementare rapidamente la crescita dell’audience. I contenuti Hub vengono sviluppati con cadenza regolare per mostrare punti di vista sempre nuovi sul tema che si vuole comunicare. I contenuti Help vengono strutturati sugli insight di ricerche effettuate per conoscere e proporre ai consumatori ciò che stanno effettivamente cercando quando si collegano a YouTube. Un video che ha ottenuto 840 mila visualizzazioni racconta la storia d’amore tra uno yogurt e una bellissima ragazza che un giorno lo “sceglie” sullo scaffale e se lo porta a casa. Il suo amore, però, non sarà corrisposto fino al giorno della scadenza, quando la giovane non deciderà di gustarselo in tranquillità. Questo messaggio verrà poi amplificato, nelle settimane successive, da una serie di contenuti che raccoglieranno le adesioni alla campagna tra la gente comune, con qualche incursione di volti noti. Infine, per intercettare quelle che sono risultate essere le ricerche più frequenti in rete legate
allo yogurt, ovvero ricette e consigli utili, la campagna è stata arricchita anche da una serie di video dedicati a ricette, consigli di bellezza legati allo yogurt. Reckitt Benckiser Anche Reckitt Benckiser ha seguito l’approccio Hero, Hub, Help per promuovere l’attività fisica e l’integratore Omega3 Megared presso gli over 35. Ha scelto due momenti Hero, uno in apertura e uno in chiusura della campagna e ha contemporanemente sviluppato degli episodi incentra-
ti sugli allenamenti e sulla preparazione atletica della gente comune, per chiudere con alcuni spunti e consigli sul running. La campagna ha avuto un grande riscontro nel pubblico generando oltre 12 milioni di visualizzazioni. Mediaworld Per stimolare la lettura del volantino e far conoscere i prodotti tecnologici presenti, Mediaworld ha sviluppato una strategia focalizzata sull’engagement, dando ai propri clienti la possibilità di sfogliare il
volantino digitale da tutti i dispositivi, laptop, smartphone e tablet. Gli utenti che hanno scelto di interagire con il volantino hanno sfogliato il 100% delle pagine digitali. Kiko Per generare awareness ed engagement tra donne dai 18 ai 34 anni e far conoscere il nuovo blush, Kiko ha scelto una strategia che permettesse l’acquisto online direttamente dal video promozionale, arrivando al prodotto in un solo clic grazie al nuovo formato
Trueview for shopping. Benetton Per riuscire a creare awareness sull’apertura di un nuovo negozio in Piazza Duomo, a Milano, e portare traffico in-store, Benetton ha scelto il formato Masthead di YouTube con link a un tour virtuale nel nuovo punto vendita all’interno del quale ha integrato alcuni video di presentazione della nuova collezione. Con il tour virtuale ha fornito anche le indicazioni necessarie per raggiungere lo store in Duomo.
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In occasione del quindicesimo anniversario, avvenuto esattamente il 20 giugno del 2000
Yoox Group a Expo tra le principali invenzioni tecnologiche e digitali
“Make in Italy - The Exhibition” viene ospitata a Milano contemporaneamente in due location: presso lo spazio TIM, a Expo 2015, e poi nel Museo Nazionale della Scienza e della Tecnologia di Sara Sereni
federico marchetti
In occasione del suo 15° anniversario, Yoox Group, che esattamente il 20 giugno del 2000 apriva i battenti con il go live del suo primo online store multimarca yoox.com, debutta a Expo tra le principali invenzioni tecnologiche e digitali italiane degli ultimi cinquant’anni, all’interno della mostra “Make in Italy - The Exhibition”. Ideata dalla fondazione Make in Italy, l’iniziativa che racconta l’innovazione italiana - con Tim come main partner ed Ericsson partner -, celebra il genio e la creatività tricolori attraverso oggetti e storie che rappresentano eccellenze a livello mondiale negli ambiti della tecnologia e del digitale. “Make in Italy - The Exhibition” viene ospitata a Milano, contemporaneamente, in due location: presso lo spazio Tim in Expo 2015 e poi al Museo Nazionale della Scienza e della Tecnologia. Insieme a yoox. com, presenti anche il Programma 101, il primo personal computer, passando per il microchip, alla prima scheda prepagata Tim, alla scheda Arduino, fino alla prima macchina per il caffè espresso utilizzata nelle missioni spaziali. «É per me una gioia
vedere yoox.com inserito tra le realtà che hanno dato una spinta innovativa al Made in Italy. Proprio quest’anno festeggiamo i suoi primi quindici anni: da pioniere dello shopping online, è diventato il sito di lifestyle di riferimento per gli italiani e non solo», dice Federico Marchetti, Fondatore e Amministratore Delegato di Yoox Group. In particolare, all’interno dello Spazio Tim di Expo 2015, lungo il percorso che segue il filo rosso dell’elettronica e del digitale, anche yoox.com, online il 20 giugno del 2000; al Museo Nazionale della Scienza e della Tecnologia, invece, yoox.com è presente all’interno di una ricca timeline che racconta proprio la storia dell’innovazione italiana negli anni. Proprio qui, l’evidenza di yoox.com, che non solo è stato il primo ecommerce di moda in Italia, ma è nato - nel 2000 - ben prima di numerose celebri dot.com, tra le quali Wikipedia (2001), LinkedIn (2002), Skype (2003) e Facebook (2004). La mostra è stata realizzata anche grazie a Technogym e a yoox.com, con il supporto di Italia Independent e di Intel, e in collaborazione con lo stesso Museo Nazionale della Scienza e della Tecnologia.
in queste immagini alcuni suggestivi spazi della mostra ospitata a milano
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di Matteo Dedè
L’obiettivo è chiaro: giungere alla creazione del leader di mercato nel settore della pubblicità digitale e dei servizi internet per le piccole e medie imprese in Italia. Come farlo? Attraverso l’integrazione di Italiaonline e SEAT Pagine Gialle. L’operazione, davvero clamorosa, è partita e prevede una serie di fasi. La prima riguarda il conferimento in Italiaonline delle azioni SEAT - pari a circa il 53,9% delle relative azioni ordinarie - detenute da fondi gestiti da Avenue Europe International Management e da fondi gestiti da GoldenTree Asset Management in cambio di azioni di nuova emissione di Italiaonline, società interamente controllata da Libero Acquisition, pari a circa il 33,8% del relativo capitale sociale. L’esecuzione del conferimento è soggetta a condizioni sospensive tipiche per simili operazioni, quali, ad esempio, l’ottenimento delle necessarie autorizzazioni antitrust e AgCom. Si prevede che, subordinatamente al verificarsi delle condizioni sospensive, il conferimento possa aver luogo nel corso del prossimo mese di agosto. Dunque, alla data di esecuzione del conferimento, Libero, Avenue e GoldenTree deterranno, rispettivamente, circa il 66,2%, il
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Annunciata un’operazione clamorosa, il piano operativo, che deve rispettare una serie di fasi, è già scattato
Italiaonline e Seat P.G. si fondono. E dall’unione nasce la numero uno naguib sawiris, presidente di orascom tmt investments, che ha voluto commentare la probabile fusione tra italiaoline e seat p.g.
15,6%, e il 18,2% di Italiaonline che, a sua volta, deterrà circa il 53,9% delle azioni ordinarie di SEAT. Le stesse Libero, Avenue, GoldenTree e Italiaonline sottoscriveranno un patto parasociale per disciplinare la corporate governance di Italiaonline e SEAT, nonché
limiti al trasferimento delle rispettive azioni. E ancora: sempre a seguito del conferimento, Italiaonline promuoverà un’offerta pubblica di acquisto obbligatoria in denaro avente a oggetto tutte le azioni ordinarie di SEAT e a esito dell’Opa le parti intendono mante-
nere la quotazione di SEAT presso la Borsa di Milano. Per quanto riguarda, dunque, l’Opa, sarà promossa a un prezzo per azione di 0,0039 euro, pari al prezzo riconosciuto da Italiaonline per l’acquisto delle azioni conferite tramite l’emissione di proprie nuove azio-
L’obiettivo è chiaro: giungere alla creazione del leader di mercato nel settore della pubblicità digitale e dei servizi internet per le piccole e medie imprese in Italia
ni. La manovra sarà finanziata tramite fondi messi a disposizione di Italiaonline dalle parti - ovvero Libero, Avenue e GoldenTree -, ma potrà, tuttavia, essere valutato il ricorso a finanziamenti da parte di terzi, a seconda delle condizioni di mercato. Infine, subor-
dinatamente all’approvazione dei competenti organi sociali di Italiaonline e SEAT, è prevista la fusione per incorporazione di Italiaonline in SEAT. Le parti stimano che i Consigli di Amministrazione di SEAT e Italiaonline possano approvare il progetto di Fusione entro il 2015 Leadership sul mercato Italiaonline, oggi, è la prima società italiana del settore internet e il servizio email numero uno in Italia. Da febbraio 2013, la società riunisce tutti i marchi e le attività di Matrix e Libero. Oltre ai portali Libero. it e Virgilio.it, Italiaonline comprende un portafoglio di riviste web come Di Lei, TotalTech, QuiFinanza, SportStadio, MotorLife, SiViaggia, CiboDiStrada, FoodInItaly e la piattaforma video ViTV. A marzo 2015, Italiaonline ha acquistato da DADA Moqu Adv, società del settore dei media digitali con sede a Firenze e Dublino, specializzata in performance advertising. Seat è società leader in Italia per i servizi internet in favore delle piccole e medie imprese - siti web, elenco abbonati, pubblicità locale e pubblica elenchi telefonici, sia in forma cartacea sia in formato digitale, di cui offre anche assistenza. In più, propone servizi di consulenza pubblicitaria e stu-
di di mercato, nonché servizi di call center. La società pubblica, infine, gli elenchi telefonici Pagine Gialle e Pagine Bianche in ogni provincia d’Italia e gli elenchi telefonici commerciali, sia in forma cartacea sia in formato digitale. La società risultante dall’integrazione sarà, quindi, il leader italiano nella pubblicità digitale per grandi account e nei servizi di comunicazione per le piccole e medie imprese. In Italia sono attive oltre 3 milioni di piccole e medie imprese, che costituiscono l’ossatura del tessuto economico italiano. In tale contesto, la società risultante dall’integrazione avrà rilevanti potenzialità di crescita e rappresenterà per l’Italia un potente strumento di sviluppo e digitalizzazione. Lungo periodo Naguib Sawiris, Presidente di Orascom TMT Investments, sulla prevista fusione fra SEAT e Italiaonline, società interamente controllata da OTMTI, ha commentato: «Questo investimento dimostra l’impegno di lungo periodo da parte OTMTI nel continuare a contribuire allo sviluppo del settore TMT in Italia, nonché il nostro interesse nell’esplorare ulteriormente le opportunità che questo grande Paese ha da offrire».
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ME DIA iniziative speciali Elle Decor Italia ha confermato anche a New York la sua spiccata vocazione internazionale Il numero in edicola di Elle Decor Italia contiene uno speciale dedicato a New York, in occasione della ICFF: “American Beauty” è un viaggio nel cuore creativo di NYC alla scoperta di otto studi di design emergenti, cittadini del mondo che hanno scelto Brooklyn come luogo preferito per vivere e lavorare. Dopo il party di Parigi, a inizio anno, che ha aperto i festeggiamenti, Elle Decor Italia, inoltre, con la sua presenza a New York, conferma la sua vocazione internazionale. Sono due gli eventi nella City che vedono la presenza della testata: il 16 maggio scorso, Elle Decor ha organizzato l’esclusivo cocktail party presso Chamber, la galleria nel cuore di Chelsea, dove gli ospiti hanno potuto ripercorrere i 25 anni della testata attraverso il racconto delle immagini del prezioso archivio fotografico del magazine. E fino al 20 maggio Elle Decor è partner di 1:1 Piero Lissoni Exhibition. La testata ha realizzato un’esposizione degli scatti realizzati in esclusiva da Max Zambelli e tratti dal servizio “American Beauty”, curato da Paola Carimati, con produzione e styling messi a punto da Carin Scheve.
collezionabili Edizioni Master ha voglia di cucina,
Arriva un collaterale denso di contributi autorevoli per la testata quotidiana di Rcs MediaGroup
Con il Corriere della Sera in edicola “24 maggio 1915. L’Italia è in guerra”
Un libro in occasione del centenario dell’intervento italiano nel primo conflitto mondiale di Vera Modesto
Per il centenario dell’intervento italiano nella Prima guerra mondiale, il Corriere della Sera porta in edicola il libro “4 maggio 1915. L’Italia è in guerra”, a cura di Antonio Carioti e Paolo Rastelli. Il libro contiene contributi inediti di sto-
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rici e di firme prestigiose del quotidiano di Via Solferino. Poche date hanno segnato la storia d’Italia come il 24 maggio 1915, con l’intervento nella Prima guerra mondiale dopo dieci mesi in bilico tra neutralità e intervento, e molte questioni relative a quell’evento cruciale sono ancora aper-
te: che cosa sarebbe successo se la scelta fosse stata diversa? Perché i fautori della guerra prevalsero? Quale ruolo giocarono gli intellettuali e la stampa? E il Vaticano? Quanto influì l’intervento italiano sull’esito dello scontro? Sono alcuni dei temi affrontati da questo libro, che analizza a
fondo quella grande svolta del Novecento e ne descrive le conseguenze e il costo umano, militare e sociale. Il volume, 260 pagine, è completato da un apparato fotografico e dalla cronologia 5 dicembre 1912 - 4 novembre 1918. In edicola al prezzo di 7,90 euro più il costo del quotidiano.
sono all’esordio “Ricette vegane facili e golose”
Edizioni Master lancia il nuovo collezionabile “Ricette vegan facili e golose”. L’opera a più uscite è composta da un ricettario a schede plastificate che riporta i consigli, i trucchi e la Scuola di Cucina. Tanti piatti certificati “Vegan Ok”, con i suggerimenti dei migliori chef vegani italiani, capitanati da Licia Calia. «Con il nuovo collezionabile - ha dichiarato Massimo Mattone, direttore editoriale del Gruppo Edizioni Master - ci rivolgiamo a un pubblico che ama unire la passione per la cucina alla scelta di un’alimentazione sana e salutare». Per Costantino Cialfi, Sales Manager di Master Advertising, concessionaria pubblicitaria del Gruppo Edizioni Master, «Il nuovo prodotto editoriale si rivolge a un pubblico attento ad alimentarsi, che mostra particolare cura nella scelta di cibi salutari. Un target che arricchisce ulteriormente il nostro segmento Cucina, e che i nostri investitori possono raggiungere attraverso soluzioni progettate ad hoc». La prima uscita è in edicola, con 16 schede . di cui 12 singole e 2 doppie - a soli 2,99 euro. Per il lancio è stata pianificata una campagna multimediale, declinata su reti televisive, con cross promotion su mezzi off e online, insieme a mirate attività below the line sul punto vendita.
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Come si crea la pubblicità intelligente.
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A Milano spiccano idee e ispirazione. Un ricco palcoscenico di donne d’eccellenza, corsi di formazione sulle tecnologie più richieste dal mercato, sessioni motivazionali, training su come creare una propria impresa di Sebastiano Zeri
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la tecnologia può diventare fattore abilitante per la realizzazione di progetti innovativi
Una nuvola rosa conquista oltre duemila ragazze, metà teenager
Di modelli, di competenze e di lavoro si è parlato nel corso della tre giorni dedicata a promuovere il dibattito sul tema “Girls in STEM”, giunta alla sua terza edizione. A partire dall’evento di inaugurazione, “Technology:
food for mind”, che attraverso testimonianze concrete, capaci di coinvolgere le ragazze presenti in sala, ha dimostrato come la tecnologia possa ispirare nuove idee e diventare fattore abilitante per la realizzazione di pro-
getti innovativi, capaci di contribuire all’affermazione professionale delle giovani donne. Il teatro Carcano è stato palcoscenico di donne d’eccellenza - imprenditrici, manager d’azienda, ricercatrici, scienziate, professio-
niste - che hanno condiviso esperienze e lanciato un messaggio di ottimismo per il futuro delle ragazze. Storie che hanno saputo collegare mente e cuore, come il contributo di Selene Biffi, imprenditrice sociale che ha lanciato la sua prima start up a 22 anni con soli 150 euro, già consulente Onu e ora founder and executive director di Plain Ink; di Enrica Arena, fondatrice di Orange Fiber, che grazie alla tecnologia è riuscita a coniugare riciclo di materiali di scarto e moda; o gli interventi di Sonia Bahri, Chief at Unesco’s Science Policy and Capacity-Building; Caroline Petit, Deputy Director United Nations Regional Information Centre; Jennifer Breslin, Knowledge, Innovation and Technology for Development Coordinator United Nations Women; e Sarah Parkes, Chief Media & Public Information, International Telecommunication Union. Tutte figure di spicco delle organizzazioni mondiali. La giornata centrale (il 20 maggio) è stata interamente dedicata alla formazione, nei sette poli messi a disposizione dalle università coinvolte: Università Commerciale Luigi Bocconi, Università degli Studi di Milano, Università degli Studi Milano-Bicocca e Politecnico di Milano. La scelta di questa edizione è stata quella di disegnare i
contenuti sulla base dell’età e del percorso scolastico delle ragazze, con un focus specifico sull’orientamento e sulle possibilità offerte da studi tecnico scientifici per le più giovani. Per le teens oltre mille nella fascia compresa tra i 17 e i 19 anni sono stati pensati laboratori di sviluppo app, coding di base, approfondimenti sul social media management, scrittura digitale e gaming nonché lezioni di orientamento e sviluppo dell’assertività e dell’autostima. Le oltre 900 ragazze universitarie italiane e internazionali, invece, hanno potuto seguire i corsi di approfondimento su tematiche legate a cloud computing, big data, scienza, robotica e sessioni di sviluppo codice, oltre a momenti riservati a emotional intelligence, personal branding e digital marketing. Le ragazze internazionali hanno assistito anche al convegno in lingua inglese “Women & Technology moving towards Cloud”, nel quale hanno approfondito con ospiti e testimonianze di rilievo temi come “The Digital Opportunity for Young Women in STEM”, “Succeeding beyond Formal Education: Entrepreneurship and Apprenticeships”, “Skilling up to be Digital Leaders of Tomorrow - Hear from the Tech industry”. Diciotto le nazioni presenti con una propria dele-
Voci di donne autorevoli
Dall’alto, nelle foto, enrica arena (Orange Fiber), roberta cocco (Nuvola rosa), sarah parkes (International communication union), selene biffi (imprenditrice)
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gazione di ragazze, tra cui Grecia, Turchia, Inghilterra, Austria, Spagna, Olanda, Finlandia, Francia, Svizzera, Germania, Usa, Giappone, Taiwan, Malesia, Nigeria, Giordania, Iran, a testimonianza di un interesse per il genere e la tecnologia che va oltre i nostri confini. Il convegno conclusivo “Digital Workforce. Siamo pari, siamo digitali”, che si è tenuto presso l’Aula Magna dell’Università Bocconi, è stato incentrato sul tema del lavoro, con ospiti che hanno proposto un approccio stimolante per le ragazze che a breve faranno il loro ingresso nel mercato del lavoro, sottolineando in particolare il rapporto tra innovazione e competenze. «Anno dopo anno, Nuvola Rosa lavora sulla costruzione delle competenze delle giovani e giovanissime ragazze e contribuisce a formare il bagaglio di esperienze che le accompagnerà verso il mondo del lavoro; per l’edizione 2015 abbiamo voluto inserire una riflessione sull’importanza di allenare anche la mente per poter trovare in futuro un buon equilibrio personale e professionale - ha affermato Roberta Cocco, ideatrice di Nuvola Rosa -. Sono orgogliosa della determinazione e dell’entusiasmo di tutte le partecipanti: il successo di questo terza edizione, che ha visto 2.000 ragaz-
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ze intervenire da ogni parte del mondo è la dimostrazione di quanto interesse ci sia attorno alla tecnologia», ha concluso Roberta Cocco. Tra le iniziative, il 20 maggio si è svolto il Pink Hackathon presso PoliHub, in cui le ragazze hanno avuto l’occasione di mettersi alla prova sui temi portanti di Expo: la sostenibilità, l’alimentazione, l’acqua e l’energia, con l’obiettivo di creare un’applicazione per pc e smartphone. Tre le applicazioni che si sono distinte: FYL, Find Your Lunch, che consente agli utenti di utilizzare al meglio gli ingredienti a propria disposizione, integrandoli con quelli condivisi da altri utenti e favorendo momenti di aggregazione sociale; Throw Away, che istruisce gli utenti sui criteri di raccolta differenziata nei vari comuni attraverso l’uso di Qrcode; AvanziAmo, che fornisce agli utenti suggerimenti sulle ricette che si possono creare partendo dai propri avanzi casalinghi. Pink Hackathon si è rivolto a studentesse universitarie e degli istituti tecnici superiori appassionate alla programmazione, che hanno utilizzato, grazie al supporto di mentor, le loro competenze di Visual Studio (con linguaggi C#, HTML e Javascript, Visual Basic). L’iniziativa ha coinvolto anche ragazze senza competenze di sviluppo avanzate che
l’università bocconi di milano
hanno potuto creare la propria app per Windows e Windows Phone grazie a Windows App Studio, uno strumento per chi si avvicina per la prima volta al mondo degli sviluppatori. Nuvola Rosa è stata organizzata da Microsoft, ASUS, Aviva e Accenture, si avvale della partnership di UN WOMEN, l’entità delle Nazioni Unite per l’Uguaglianza di Genere e l’Empowerment Femminile, UNRIC e ITU, ed è patrocinato dal Comune di Milano, dalla Regione Lombardia, dal Dipartimento per le Pari Opportunità, dall’Agenzia per l’Italia Digitale e dal Ministero per l’Istruzione, Università e Ricerca. Il progetto, inoltre, stato realizzato in collaborazione con Avanade, ING Bank, Intel, Vi-
tasnella di Danone, con la partecipazione di Fondazione Cariplo, Valore D, Fondazione Mondo Digitale, RTL 102.5 e Damiani. «Accenture è costantemente impegnata nella ricerca, selezione, assunzione e sviluppo di giovani talenti, che da sempre scegliamo tra i migliori laureati del nostro paese, formandoli su digital skills e impiegandoli nel settore delle tecnologie digitali. Siamo inoltre fermamente convinti che la diversità in azienda generi innovazione, da qui la costante ricerca di giovani talenti al femminile, quest’anno con l’obiettivo di raggiungere il 45% di donne sul totale degli assunti. Il modello con cui opera Accenture ha nutrito una mentalità pronta alla gestione delle flessibilità: questo ci
consente, tra l’altro, di offrire alle giovani donne percorsi di carriera orientati a supportare la conciliazione tra vita privata e professionale. In questi tre giorni di lavoro comune abbiamo percepito lo straordinario entusiasmo delle ragazze di Nuvola Rosa e credo che questa iniziativa rappresenti una grande opportunità per accompagnarle verso un percorso professionale sfidante e di crescita» ha dichiarato Francesca Patellani, Geographic Services e Human Capital & Diversity Lead di Accenture IGEM. «La tecnologia e i dispositivi digitali sono diventati da alcuni anni di uso comune, laddove prima erano un fenomeno circoscritto ad un numero limitato di utenti esperti che parlavano del-
la tecnologia solo attraverso un linguaggio tecnico e, quindi, non comprensibile dalla maggior parte delle persone. Oggi la tecnologia attuale, semplice e fruibile, permette di tessere una fitta rete di relazioni e collaborazioni nate e sviluppatesi intorno all’It, in ogni ambito; rete che si estende e si espande anche al di fuori dell’Information Technology. Tuttavia, guardando da vicino il mondo dell’It, emerge che le donne occupano ancora spazi minimi anche se il mondo degli utenti consumer ci mostra tutt’altro trend. Abbiamo quindi deciso, per il terzo anno consecutivo, di collaborare con Microsoft al progetto Nuvola Rosa perché vogliamo che la rivoluzione tecnologica in atto nella società non sia per le donne, ancora una volta, l’ennesima opportunità mancata, e che la nuova generazione delle bambine e delle ragazze - cresciute con i dispositivi digitali - possa davvero cambiare lo scenario ridisegnando gli attuali equilibri di genere» ha invece spiegato Manuela Lavezzari, Marketing Manager di ASUS. «Energia e grande voglia di imparare e confrontarsi. La Nuvola Rosa ha dato spazio a giovani studentesse e ragazze pronte a entrare nel mondo del lavoro che grazie al loro entusiasmo, saranno alla guida del business
di domani - commenta Patrick Dixneuf, Ceo di Aviva in Italia -. Il loro grande potenziale e la sconfinata curiosità sono state per noi un nuovo interessante stimolo per ampliare i nostri orizzonti». Novità assoluta di questa terza edizione è stata, poi, l’esperienza di Pink Energy - realizzata in collaborazione con Alessandro Lucchini e la sua Palestra della scrittura -, un’ora all’aperto nella quale le ragazze hanno potuto vivere un momento motivazionale (“motiv - azione”) attraverso la pratica del budo, ricevendo messaggi di riflessione e di energia, ma soprattutto sperimentando in modo diretto e consapevole il valore dell’unità di corpo e mente, della composizione di valori opposti come yin e yang, forza interna e forza esterna, compressione e decompressione, concentrazione ed esplosione creativa, senso dell’individuo e senso del gruppo. Il budo, infatti, è una disciplina di origine orientale che mette in luce abilità come consapevolezza degli obiettivi, velocità, precisione, tempismo, determinazione, capacità di gestire stress facendo emergere coraggio, energia, disponibilità al confronto con il diverso e con il nuovo. Il budo è stato realizzato insieme alla Palestra per la scrittura.
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“Stiamo cercando i primi membri di un team che si occuperà di contenuti. Cerchiamo appassionati di politica e news che possano unirsi al team di New York”. Lo dice Snapchat, accorrete...
Oculus Rift sarà sul mercato nel primo trimestre del 2016. Ora è ufficiale. Le prenotazioni del visore per la realtà virtuale inventato da Oculus, la società acquistata lo scorso anno per due miliardi di dollari da Facebook, saranno possibili già nei prossimi mesi. Il visore, studiato per i videogiochi “immersivi” e altre applicazioni, ha ricevuto un’accoglienza molto positiva dagli sviluppatori e dagli addetti ai lavori che l’hanno collaudato, in quanto limiterebbe i malesseri che possono colpire durante l’utilizzo di questi dispositivi.
Servono cronisti per i contenuti
Oculus Rift sul mercato nel 2016
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Google è pronta, arriva “Brillo” Se Internet of things è realmente dietro l’angolo, lo sviluppo di un sistema operativo che riesca a gestire gli oggetti connessi è una priorità. Per questo Google ha in rampa di lancio “Brillo”, piattaforma dedicata all’IoT. L’ufficialità non c’è ancora e anche il nome potrebbe non essere esatto, ma i più autorevoli blogger sono sicuri che sarà una delle novità che Big G svelerà nel corso del prossimo I/O 2015, in programma fra pochi giorni a San Francisco. La piattaforma sarà in grado di connettere fra di loro dispositivi di ogni tipo.
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Da Interact Berlin arrivano molteplici stimoli sullo sviluppo del business pubblicitario nell’era dell’online
Dal real time advertsting al nuovo ruolo di un consumatore “digitale” La conferenza che si è svolta la scorsa settimana nella capitale tedesca ha affrontato numerosi punti chiave del comparto. E sono stati presentati anche i numeri relativi al 2014, attraverso la ricerca AdEx, promossa da Iab Europe
sione per presentare i risultati fino a ieri inediti dell’AdEx Benchmark Research 2014, ricerca promossa da Iab Europe e realizzata da IHS Advertising Media Intelligence Service, di cui fanno parte i due speaker che hanno illustrato gli esiti dello studio: Daniel Knapp, senior director
di Valentina Lunardi
Uno dei simboli della capitale tedesca, la maestosa Porta di Brandeburgo, e l’adiacente Pariser Platz, hanno ospitato nel corso della scorsa settimana, il cuore digitale dell’Europa dell’advertising, riunito per la nona edizione dell’Interact Forum. Dopo che la giornata di mercoledì si era chiusa con le premiazioni dei Mixx Awards 2015, dedicati al meglio delle campagne digital & mobile d’Europa, ospitati all’interno della suggestiva cornice architettonica dell’Axica Congress Centre, nella giornata successiva Interact ha riaperto i lavori per affrontare altri temi cruciali del panorama pubblicitario digitale e illustrare i risultati di AdEx Benchmark 2014, il report realizzato dall’associata di Iab Europe, IHS Tecnology, dedicato all’analisi di ogni variabile del comparto online del mercato del nostro continente.
La ricerca AdEx, ovvero tutti i numeri dell’online advertising in terra europea La giornata di chiusura di Interact è stata l’occa-
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un momento di interact berlin. nel corso dell’evento sono stati presentati i risultati della ricerca di iab europe sul valore dell’advertising online nel vecchio continente
Advertising Research, e Eleni Malouri, senior analyst Advertising Research. La notizia è che l’online advertising europeo è oggi un mercato da 30,7 miliardi di euro, un valore raggiunto dopo cinque anni consecutivi di crescita del comparto che nell’ultimo anno ha segnato un +11,6%; nel dettaglio, per l’Italia la crescita è stata del 12%, mentre il mercato della pubblicità digitale italiana è oggi pari a 1,9 miliardi di euro. Elemento interessante è stato l’emergere del search come canale pubblicitario primario in termini di revenue per l’online: l’investimento nel search marketing è aumentato del 10,8% durante lo scorso anno, arrivando ad avere un valore totale pari a 14,7 miliardi di euro, seppure negli ultimi tre anni abbia mostrato segni di decelerazione. Il display, d’altra parte, ha mostrato risultati superiori alle altre categorie, con una percentuale di crescita pari al 15,2%, per un mercato pubblicitario pari a 10,9 miliardi di euro. Oltre che su questi numeri positivi, con le economie europee in uscita dalla crisi, i mercati pubblicitari potranno, secondo lo studio, beneficiare di un maggiore ottimismo da parte dei brand; se gli editori continueranno a migliorare le proprie offerte, la spesa adv online potrebbe diventare presto la beneficiaria maggiore di importanti investimenti pubblicitari. Mobile e video si sono confermati come le aree di interesse primarie per i brand: il mobile è risultato pari al 17,7% del display market, con un tasso di crescita del 72,5% rispetto al 2013; il video online advertising, parallelamente, ha mostrato una forte crescita, e si è affermato rappresentando il 15,1% del display market totale.
I “temi caldi”: non bisogna avere paura, mobile e dati sono “amazing and smart” Con la sezione della conferenza dedicata al real time advetising hanno fatto la propria comparsa sul palco dell’Axica i due temi più “caldi” del momento: mobile e big data. L’analisi dello stato dell’arte della pubblicità declinata in for-
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LINK re awareness fin dalla fase iniziale». Questo, per Printz, non significa non mantenere un approccio improntato alla protezione di privacy e sicurezza degli utenti, ma utilizzare con consapevolezza i dati a disposizione. Ma quali caratteristiche devono avere i big data per portare realmente le performance della digital adv al prossimo step? «La via da intraprendere nel campo dei big data è quella di portarli a rispondere in tempo reale, combinando intelligentemente informazioni di vari segmenti e ricordandosi che i dati non possono essere separati dal contenuto».
Benvenuti in territorio Web 3.0: l’era della condivisione digital secondo Google
una foto dell’intervento di Stephane Printz, Director Sales & Business Development & International Markets di Nagg.ad, società leader in europa nelle targeting platform
mato smartphone è stata affidata a Mike Bevans, Senior Director Advertising Product Marketing International di Yahoo, che ha energicamente espresso il proprio ottimismo sulle possibilità offerte dai device mobili: «I brand sono convinti che il mobile sia qualcosa di preoccupante, ma in realtà è fantastico! E ricco di possibilità: oggi esiste una categoria di user smartphone dominant, che arriva a passare il 50% di tempo in più utilizzando il proprio device, rispetto alla media delle persone. E, se allarghiamo lo sguardo al comportamento generale dei consumatori, possiamo già affermare che l’utente è mobile first». In questo nuovo panorama media, le persone non solo sono migrate verso i piccoli schermi di cellulari e tablet, ma fruiscono i contenuti attraverso mezzi nuovi, come le applicazioni. «L’88% del tempo passato online su mobile avviene attraverso app e la media di download di nuove applicazioni è di
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nove al mese. Il mobile è senza dubbio il mezzo più personalizzabile e per questo rappresenta una sfida all’engagement». Come vincere tale difficoltà? Secondo Bevans, l’arma a disposizione dei marketer è una: i big data. Individuando i dati adatti al proprio modello di business è possibile connettersi realmente all’audience; a questo va poi ad aggiungersi l’elemento del native, a completamento del puzzle pubblicitario: «Esiste la convinzione che programmatic e mobile uccidano la creatività, ma non è così. Il fatto è che gli inserzionisti devono evolversi seguendo il comportamento delle persone». Un esempio sono i risultati raggiunti nel campo del search market, area che si prepara a superare il desktop. Yahoo, con la sua soluzione Gemini, ha implementato un’offerta capace di unire native e search adv mobile per migliorare le performance di engagement, secondo un meccanismo che punta sul
concetto di contaminazione e unione. «Le piattaforme, se utilizzate e mantenute in maniera separata, sono inutili per individuare gli utenti. Il giusto approccio è il mix e iniziare a pensare alle persone come utenti e non solo consumatori». Ispirato a un approccio assolutamente audience centric è stato l’intervento di Stephane Printz, Director Sales & Business Development & International Markets di Nagg.ad, società leader a livello europeo nel campo delle targeting platform. Secondo Printz, i dati hanno portato a un’evoluzione incredibile nel campo della targetizzazione dell’audience, che è entrata oggi nell’era del predictive behavioural targeting. «Questo approccio unico permette di colmare la distanza che è andata creandosi tra i brand e i loro obiettivi in termini di performance. Gli smart data integrati permettono di seguire il consumatore attraverso tutta la sua esperienza come utente e crea-
L’approccio consumer centric ha funzionato come un fil rouge che ha portato alla sezione pomeridiana della conferenza, intitolata “Disrupt! Controlling the consumer!”, dove il panel più atteso è stato quello offerto da Google. Carlo d’Asaro Biondo, president Emea Strategic Partnership di Big G, è stato lo speaker di un intervento teso a chiarire il perché, nell’era digitale, il posto di comando è detenuto dai consumatori: «Abbiamo l’idea che i dati ci abbiano fornito una nuova posizione di potere, ma la realtà è che i consumatori decidono ogni giorno di più». Per questo il comparto media e pubblicitario deve evolversi ed entrare nella terza fase dell’“internet era”: «Siamo alle porte dell’“age of combination”, dobbiamo porre l’utente al centro, in controllo, e unire tecnologia e informazioni per connettere una molteplicità di piattaforme che vivono insieme alle persone. È il momento della condivisione». Secondo d’Asaro Biondo, il punto di forza di Google è stato quello di introdurre un nuovo approccio rispetto ai consumatori, fornendo valore agli inserzionisti e mantenendo sempre lo sguardo rivolto all’innovazione. «Il mix di abitudini e desideri delle persone, tecnologia e media, darà vita a una molteplicita di formati ora impensabili, che si creeranno grazie alla combinazio-
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ne delle industries. E alla scomparsa della linea di demarcazione esistente tra offline e online: tutto sarà connesso». Se d’Asaro Biondo ha mostrato ottimismo sulla convergenza tra nuovi device, abitudini e utenti e l’evoluzione dei contenuti e formati media, questione più complessa e spinosa è apparsa quella delle misurazioni e restrizioni dei dati. «Penso che in Europa esista un problema: se non si realizza una normativa adatta, il tema della policy potrebbe restringere le possibilità di termini di contributi e combinazione di molte aziende e distruggere la competitività di questo mercato. Con strumenti come Google Now cerchiamo di portare valore agli utenti condividendo dati e informazioni, per attuare la comunicazione nel momento perfetto, nel “moment of truth”. Dobbiamo trovare un modo per continuare a fare questo rispettando i consumatori o non si potrà creare vero valore».
Il video programmatico europeo “1 + 1 + 1 = The Programmatic Tv Recipe”: oltre alla speciale Masterclass dedicata al programmatic video, StickyAds.tv ha fornito il suo contributo alla conferenza di Interact con un panel che, in linea con lo stile matematico del titolo dell’evento, è stato dedicato a raccontare gli elementi indispensabili della tv programmatica. Speaker d’eccezione, Massimo de Magistris, general manager Emea della compagnia, che ha illustrato gli ingredienti indispensabili per la giusta ricetta programmatica. Se “la cucina”, il contesto dell’advertising, è cambiato (entro il 2017 un terzo della spesa digitale televisiva diventerà programmatica), gli elementi basilari sono sempre utenti e inserzionisti, trasformati, però, dall’era digitale. Come portare alle persone che fruiscono la tv nella frammentazione del multiscreen, esperienze adv di valore? L’utensile perfetto è la tecnologia, che permette ai broadcaster di connettersi con i buyer, vincere la
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in questa pagina alcuni momenti colti durante le presentazioni che si sono succedute nel corso del meeting di berlino organizzato da iab europe. in questa foto, l’intervento di massimo de magistris, di stickyads.tv. a sinistra, lo speech di mike bevans, di yahoo
sfida della scalabilità e competere con i giganti tech del mercato. Ma per unire realmente contenuto e audience, StickyAds.tv offre una variante particolare del mezzo tecnologico: la modalità del private exchange, che permette ai publisher di selezionare chi acquista e personalizzare il proprio approccio programmatico. Se dal panel offerto ai partecipanti al forum è stato possibile comprendere quale sia la ricetta giusta per declinare il programmatic nel contesto della televisione, abbiamo poi incontrato de Magistris per avere un suo punto di vista approfondito e diretto su alcuni driver e temi che caratterizzano il video programmatico europeo e alcune tendenze che si sono affermate durante la due giorni di lavori dell’Interact berlinese. Caratteristica emergente di questo 2015 del mercato media digitale è senza dubbio lo sviluppo del comparto video programmatico in tutto il Vecchio Continente, per cui le proiezioni prevedono una percentuale di crescita di oltre il 90%. Ma parallelamente a questo trend, una seconda caratteristica si sta imponendo sul mercato, un elemento che fa parte del dna stesso dell’offerta di StickyADS.tv: «Nell’analisi del video programmatico emerge una decisa propensione all’acquisto realizzato
attraverso la modalità del DealID o Private Deal. Questo sistema è strettamente connesso con l’aumentare del numero di editori e broadcaster che scelgono di operare attraverso la tecnologia programmatica e dei vantaggi che questa offre loro. Attraverso il Private Exchange, infatti, publisher e broadcaster possono mantenere il controllo sull’intero processo di vendita della propria inventory, applicando al marketplace condizioni personalizzate e avendo la possibilità di scegliere i propri buyer». Tali positive condizioni, secondo de Magistris, non generano come conseguenza diretta la fine del sistema dell’Open Market, di cui, infatti, è attesa una crescita, ma sicuramente garantiscono una condizione specifica e vantaggiosa a editori premium e buyer, quella della trasparenza. Un tema, quello della necessità nel mercato di maggiore trasparenza e fiducia, che si è dimostrato, insieme all’invito a una maggiore cooperazione, il punto di convergenza del dialogo instauratosi durante l’Interact. «La necessità di ambienti sicuri e controllati per broadcaster e publisher e di garanzie di qualità ed efficienza per gli inserzionisti, sono un elemento fondamentale per tutto il mercato europeo. Penso che argomenti come trasparency e viewability siano
prioritari sia in mercati come quello britannico e francese sia se parliamo del panorama media di Polonia o Ungheria. E questa comunanza di richieste e obiettivi nasce anche dalla caratteristica fondante del programmatic advertising: quella, cioè, di essere uno strumento tecnologico che abilita scambi a livello globale, superando i confini e le caratteristiche dei singoli mercati». Anche per il secondo tema ricorrente del forum, il modus operandi di StickyADS.tv mostra di essere in linea con gli sviluppi del panorama dell’advertising digitale, come ha evidenziato de Magistris. Uno dei primi clienti della società è stato, infatti, La Place Media, un ottimo esempio in terra francese di soluzione cooperativa per i publisher. «Il modello del consorzio è interessante per la sua capacità di aumentare la consapevolezza e le opportunità degli editori, permettendo loro di avere un maggiore controllo della monetizzazione delle proprie inventory. La Francia si è dimostrata un mercato avanzato in termini di programmatic e seppure la cooperazione sia una soluzione molto valida è necessario essere consapevoli che mettersi attorno a un tavolo significa affrontare anche i punti di lontananza tra i vari attori che stanno in campo». <
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SPAZIO A...
visioni
di
Matteo Dedè
ma chi sono davvero, oggi,
Valentina Citati Social Media Strategist con il pallino per il community management, specialmente su Twitter. Appassionata lettrice e scrittrice di tutto ciò che è social. Ha un blog pieno di appunti, riflessioni e approfondimenti su social media, content marketing e web marketing. Inoltre, cura da poco una rubrica settimanale sul sito dell’associazione ferpi. impegnata, dal novembre dell’anno scorso, al Master “Nuove Professioni Digitali”, de Il Sole 24 ORE Formazione/Eventi. ha collaborato con il gruppo segest da febbraio 2012 al marzo dell’anno passato, in ambito di Pianificazione digitale, Mobile app, Social media management, SEO, Web Editing, Web analytics. Dottore di ricerca presso l’Università La Sapienza di roma, dal 2008 a dicembre 2012. ha svolto Collaborazione didattica per la Cattedra di Comunicazione Politica e Teoria e Tecniche dei Nuovi Media e Attività di ricerca sulla comunicazione politica online e sui social media. è stata anche Responsabile vendite di Lush Italia per quasi due anni e Responsabile di punto vendita, marketing e comunicazione per Business International, da gennaio 2005 a luglio 2006
gli “influencers?” Una recente indagine condotta dalla società Augure, specializzata nella realizzazione di software per l’attività di digital pr, disegna lo stato dell’Influencer Marketing in Italia in confronto con quello di altri paesi europei (Uk, Francia e Spagna). Dalle risposte dei 670 professionisti intervistati emergono dati interessanti relativi alla crescita di questo strumento di marketing, alle principali sfide che esso comporta, ai canali di contatto utilizzati e alle principali finalità a cui è associato strategicamente: in Italia, si tratta di unsettore in rapido sviluppo, dal momento che il 60% degli intervistati afferma di aver iniziato a relazionarsi con gli influencers da almeno due anni e il 40% si ritiene soddisfatto dell’efficacia delle azioni intraprese. Tre le sfide individuate dagli addetti ai lavori nell’elaborare strategie di Influencer Marketing: identificare gli influencer giusti (66%), attirare la loro attenzione e ottenerne la collaborazione (43%), misurare con esattezza il Roi di queste campagne (35%). Dall’indagine emergono alcuneparticolarità italiane sia rispetto all’identificazione degli influencer (che per il 30% sono Vip contro il 19% dell’Europa) che nelle modalità di approccio tipicamente social (il 62% del campione usa LinkedIn, il 50% si rivolge a Twitter e alle email che, invece, sono il primo strumento in Uk) sia, infine, nell’attenzione posta alla misurazione del Roi (preoccupazione solo del 35% dei professionisti italiani rispetto al 71% di quelli anglosassoni, all’avanguardia in questo campo). L’Influencer Marketing è considerato particolarmente strategico per i lanci di prodotto (80%), la promozione e diffusio-
ne dei contenuti (da qui lo stretto legame con il Content Marketing ) e l’organizzazione di eventi (entrambi per il 50%). Poco usato, invece, per gestire le crisi reputazionali (20%) e la comunicazione aziendale (14%) Da sottolineare la consapevolezza riguardo all’importanza degli influencers per l’attività di produzione dei contenuti e soprattutto di amplificazione della loro diffusione. In altre parole, si comprende come nel contesto attuale di sovraccarico informativo e di conseguente lotta per la conquista dell’attenzione non sia sufficiente produrre contenuti di qualità, ma diventi fondamentale distribuirli efficacemente. Il termine influencer è entrato nel lessico dei professionisti del marketing anche se, come emerge dall’indagine di Augure, non vi sia accordo unanime nella loro definizione: per alcuni (77%), la caratteristica preponderante è l’Eco, ovvero la capacità di creare un’opinione; per altri (73%) l’Esposizione, intesa come audience mediatica potenziale, mentre un buon numero assegna rilevanza al livello di Partecipazione (65%) del soggetto sul tema in questione. Chi sono, allora, gli influencers? Il Business Dictionary li definisce come“individui che hanno il potere di influenzare le decisioni di acquisto degli altri grazie alla loro (reale o percepita) autorità, conoscenza, posizione o relazione”. Da ciò si comprende come chiunque possa rientrare nella categoria, in molti modi diversi rispetto a individui diversi. In altre parole, possiamo essere influenzati e influenzare altri individui per la nostra posizione (professionale o sociale), per le nostre conoscenze o per il tipo di relazione.
emetrics summit
1/2 luglio - melià hotel @ milano Loboreet ut alit alit lum vel ute dit acidunt luptat enis nibh erit ullut ad mincipit aliquisi euipit, volor
Arriva alla sua seconda edizione in Italia - i prossimi 1 e 2 luglio - “eMetrics Milan Summit”, l’evento internazionale più autorevole di formazione e aggiornamento professionale, patrocinato dalla World Digital Analytics Association e organizzato da Business International Fiera Milano Media. Da oltre dieci anni i top manager di aziende di grandi, medie e piccole dimensioni partecipano ad “eMetrics nel mondo” per scoprire nuovi modi di incrementare il ritorno dei loro investimenti online. Tra le figure aziendali maggiormente presenti Ceo, Cmo, Cio, Cto, Online Marketing Managers/Directors, Social Marketing Managers/Directors, Web Analyst, Corporate Website Owners, Business Intelligence practicioners e molte altre categorie professionali. Le Track Sessions includono: Digital Transformation: new skills and opportunities for Chief Digital Officers; Measuring mobile marketing success; Optimizing the web experience; Mail marketing Analytics App & Store Analytics: how to measure your Application performances and how to improve them; Measuring ecommerce strategy; Mobile Analytics Digital Analytics for Social Media Attribution & Omni Channel Analytics; Content Marketing: tools, tips and tricks to improve your content reach. Inoltre, spazio particolare è concesso ai casi di studio, dove spiccano, tra gli altri, BTicino, H3G Original Marines, La Stampa, Mondadori, Tiscali e Telecom Italia. ANNO VI | #094 | LUNEDÌ 25 MAGGIO 2015