visioni / michael fertik
Dimenticate i soldi, vale più la reputazione online
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ANNO VI | #096 | MERCOLEDÌ 27 MAGGIO 2015
Iniziamo a dimenticare i soldi: presto la reputazione online avrà un valore molto più alto. Quello dell’identità in rete e della relativa reputazione è un problema che finora ha riguardato imprese....
i fatti del giorno
marketplace
media
company
E’ quanto emerge da un’indagine condotta da Blogmeter su Twitter
E’ John Malone a mettere sul tavolo ben 55 miliardi di dollari
Lo dice l’AdEx Benchmark, rapporto annuale stilato da Iab Europe
Merito della piattaforma in cloud a disposizione di tutte le aziende
E ora gli influencer approdano anche ad #expo2015
Megaofferta per Time Warner, stavolta da parte di Charter
L’Italia è il quarto mercato europeo nell’adv online
Le rassegne Spidwit arricchiscono il sito di Telecom Italia
scenario
Comunicare per esportare il brand
26 link
coverstory
I dolori delle aziende alimentari
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“Semplicemente passione”, ma anche tecnologia e competenza
Carlo Pasquazi, direttore digital adv di Sport Network, racconta le evoluzioni più recenti della concessionaria, fino al lancio dei nuovi prodotti dell’offerta
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i fatti del giorno
ricerche
#Expo2015, sono Gli influencer a infiammare i dibattiti sul web
Secondo un’indagine svolta da Blogmeter che mette in evidenza i personaggi più influenti sul social network, nella classifica finale è emerso che, nell’ordine, politici, autori di video popolari, account legati direttamente all’evento e protagonisti del mondo dell’informazione hanno avuto il maggior impatto sull’opinione pubblica di Ottavia Quartieri
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xpo Milano 2015, tra pochi giorni, si appresta a festeggiare il primo mese di apertura che, a detta di molti, può essere definito positivo e addirittura sopra le aspettative per presenze, attenzione mediatica e feedback sui principali social network. In relazione a quest’ultima categoria, Twitter in particolar modo, l’inizio della manifestazione è stata accolta con grande entusiasmo e fiducia, come hanno dimostrato i risultati resi noti dall’Osservatorio relativo ai primi giorni dell’Esposizione Universale realizzato da Blogmeter, l’azienda leader nella social media intelligence che si occupa di monitorare i movimenti intorno al grande evento universale, e già pubblicati su questo giornale. In particolare considerando l’hashtag ufficiale #Expo2015 era emerso che, nei primissimi giorni d’apertura, sono stati ben 225.000 i messaggi raccolti su Twitter e tra questi il tema che aveva maggiormente destato l’attenzione degli utenti era stata la cerimonia d’apertura insieme al discorso del nostro Premier Matteo Renzi, così come la performance delle Frecce Tricolori e la rivisitazione dell’Inno di Mameli. Un simile flusso
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comunicativo generatosi spontaneamente tra gli utenti è stato altresì influenzato da figure che per definizione riescono a coinvolgere e influenzare gli utenti: i cosiddetti influencer. Partendo da questa riflessione insieme a Celi, il partner tecnologico di Blogmeter specializzato nella realizzazione di tecnologie di comprensione del linguaggio naturale per l’analisi automatica dei testi, la stessa Blogmeter ha elaborato uno studio sull’influenza legata a Expo 2015, cercando anche di comprendere quale fosse l’impatto che le contestazioni del primo maggio hanno avuto sull’hashtag ufficiale dell’evento. Dopo aver stabilito l’Influence Rank – ossia quanto un personaggio sia considerato influente dall’opinione pubblica in base lle mention e ai retweet del proprio messaggio (centralità), e a quanto lo stesso messaggio genera nuovi post e discussioni (causalità) - è ora possibile individuare gli influencer di Expo 2015 che, nell’ordine, vedono politici, autori di video popolari, account legati direttamente all’Expo e protagonisti del mondo dell’informazione. Il Presidente del Consiglio italiano, Matteo Renzi, e il Ministro delle Politiche Agricole, Maurizio Martina, sono i maggiori influencer politici per numero di mention e retweet,
così come vanno forte anche agli autori di video e foto particolarmente popolari, i cosiddetti influencer “virali”. Gli account ufficiali di Expo, invece, hanno generato il maggior numero di discussioni sul tema Expo come @operationitaly @ pcm_expo2015 e @4expo. Attraverso i criteri di centralità e causalità siamo riusciti a individuare l’influenza di autori antagonisti nei confronti dell’Expo: @noexpo2015 e @operationitaly (Anonymous); in particolare @noexpo2015 risulta sesto per influenza complessiva secondo il nostro rank totale. Allo stesso modo anche le fonti di informazioni, tra cui giornalisti e testate nazionali, possono essere annoverati tra gli influencer di questa edizione milanese di #Expo2015: spiccano i nomi di @franvanni, @massimopisa e @ il_pucciarelli, mentre per quanto riguarda le testate troviamo @raiexpo e @agenzia_ansa così come @la_Stampa e @corriereit. Dunque, la classifica finale stilata da Blogmeter mostra l’influenza, nell’ordine, di politici, autori di video popolari, account legati direttamente all’Expo e mondo dell’informazione, e questi dati possono essere molto importanti nel momento in cui si sceglie un testimonial o un ambassador per una determinata strategia di comunicazione. ANNO VI | #096| MERCOLEDÌ 27 MAGGIO 2015
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i fatti del giorno nomine
Widespace corona un periodo d’oro con l’ingresso di Beatrice Fabiano
Soluzioni
Chiamare direttamente durante una search? Con Google si può Da oggi nel nostro Paese è possibile chiamare direttamente un’attività commerciale mentre ci si trova nella fase di acquisto. E di conseguenza monitorare tutte le metriche corrispondenti alle chiamate e conversioni sul sito web. E ottimizzare le offerte di Vera Modesto
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oter chiamare un’azienda direttamente durante il percorso di ricerca su Google? Da oggi si può. Il 61% di chi effettua ricerche da dispositivi mobili afferma che è estremamente importante poter chiamare un’attività commerciale durante la fase di acquisto. La misurazione delle chiamate ricevute da un’attività è, inoltre, essenziale per comprendere davvero il valore degli annunci sul motore di ricerca e assumere decisioni consapevoli per acquisire nuovi clienti. Per questo motivo Google ha introdotto i numeri di inoltro chiamata nel nostro Paese così come in Belgio, Irlanda, Polonia, Svizzera e Australia, che consistono in un pulsante “Chiama”
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posizionato in un annuncio del motore di ricerca su un dispositivo mobile. Se si utilizzano numeri d’inoltro di Google con le estensioni di chiamata e gli annunci di sola chiamata, il motore di ricerca assegna in modo dinamico un numero di telefono all’annuncio. Quando un cliente chiama il numero, AdWords reindirizza tramite il numero di inoltro la chiamata all’attività commerciale e dà l’opportunità di visualizzare rapporti dettagliati sulle chiamate generate dagli annunci. Se un utente fa clic sul numero di telefono sul sito web o lo compone direttamente dal proprio telefono, è possibile attribuire la chiamata e
il relativo valore alla parola chiave e all’annuncio visualizzato da quell’utente. Oltre a misurare le conversioni di chiamata, i numeri di inoltro di Google consentono anche di assegnare un valore di conversione, considerando come conversioni le chiamate di durata superiore a 5 minuti. Così è possibile ottimizzare automaticamente le offerte per parola chiave con l’obiettivo di incrementare le chiamate redditizie tramite la metrica ritorno sulla spesa pubblicitaria target. Questa strategia di offerta flessibile che tiene conto di fattori quali il dispositivo, la località e l’ora del giorno, consente di fare aggiustamenti delle offerte al momento dell’asta che valorizzano al massimo le conversioni di chiamata, aiutandovi a conseguire i vostri obiettivi commerciali.
L’azienda svedese, leader nel mobile advertising, ha chiuso il 2014 con ottimi risultati. E per questo motivo si è deciso di potenziare ulteriormente il team italiano, in un’ottica di crescita e sviluppo ancora maggiore del nostro Paese in questo settore di Massimo Luiss
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idespace, leader in Europa nel mobile advertising attiva in nove paesi, anche se per sua natura è un’azienda improntata alla ricerca e alla continua innovazione, quindi al futuro, non le sarà affatto dispiaciuto fare un tuffo nel recente passato per analizzare gli ottimi risultati ottenuti. Stiamo parlando del 2014 che per la company svedese è stato un anno da incorniciare per gli importanti segnali di crescita e sviluppo, testimoniati anche dai numerosi premi di settore ricevuti. In questo quadro, il mercato italiano ha rappresentato un notevole volano per la crescita di Widespace tanto che dalla sede centrale svedese è stato accordato il potenziamento del team nel nostro Paese. A Filippo Gramigna, head of partnerships South Europe, e Nicolò Palestino, head of sales, è stato deciso di affiancare Beatrice Fabiano in qualità di sales manager, la quale andrà a occuparsi delle strategie di vendita e della definizione della proposta commercia-
le di Widespace, dei rapporti con i centri media e i clienti diretti. Beatrice, laurea presso lo IULM, ha iniziato la sua carriera in Matrix, società di advertising del gruppo Telecom Italia, occupandosi delle relazioni con le media agency, per poi passare a ebuzzing maturando un‘esperienza specifica sul video advertising e rich media e ricoprendo in seguito l’incarico di senior sales manager. Nonostante la giovanissima età, Beatrice ha quindi acquisito una profonda conoscenza delle dinamiche del digital advertising e si è detta entusiasta per la nuova esperienza. «Il progetto di Widespace mi ha conquistato da subito e sono contenta di poter contribuire alla crescita della sede italia-
na. Sono sicura che l’approccio al mondo del Mobile advertising del gruppo svedese possa dare finalmente una spinta alla crescita di questo mercato».
beatrice fabiano ANNO VI | #096| MERCOLEDÌ 27 MAGGIO 2015
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i fatti del giorno Il progetto, nato dalla collaborazione tra WeTransfer e Land Rover Defender, è stato insignito di diversi riconoscimenti, tra cui il bronzo durante l’ultima edizione degli ADCI Awards, l’unico nella categoria digital adv. E’ destinato, inoltre, a sbancare anche le classifiche oltre i confini italiani
Premi
Un carico di soddisfazioni per i trasferimenti pesanti targati WeDefender. e altri in arrivo... di Pietro Castagna
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eTransfer si conferma il terreno ideale per Land Rover Defender. Il progetto WeDefender è riuscito, infatti, a far ottenere a Wunderman un bronzo durante l’ultima edizione degli ADCI Awards e rappresenta l’unica medaglia assegnata nella categoria Digital Advertising. Ma il successo di WeDefender si spinge anche oltre i confini nazionali, infatti il progetto è rientrato tra i finalisti del New York’s Festivals World Best Advertising nella categoria branded entertainment/au-
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tomotive products & services. E la sua corsa non è ancora finita: alle porte ci sono anche gli imminenti DMA Echo Awards e il Cannes Lions International Festival of Creativity. WeDefender è un esempio perfetto di come display advertising e branded content possano fondersi in una vera e propria evoluzione di native advertising. Per l’occasione Wunderman, in collaborazione con Filmmini @ Filmmaster Productions, ha girato un video ad hoc e il team di WeTransfer ha addirittura modificato il proprio template di sfondo per supportare l’idea. All’atterraggio su we-
transfer.com gli utenti vedono entrare in scena una Land Rover Defender che va a parcheggiarsi in modo tale che il vano di carico risulti perfettamente a registro con il box di upload dei file. È l’uomo alla guida di Defender ad aprire il portellone posteriore e a invitare a caricare i propri file pesanti. Che, virtualmente, vengono trasferiti proprio da Defender, del quale gli utenti possono scoprire le principali caratteristiche di carico durante l’interazione. Non solo: possono anche prenotare un appuntamento in concessionaria per metterlo personalmente alla prova.
Piattaforme
di Ottavia Quartieri
Su Luxalia.it il miglior lusso Made in Italy
Sta per partire la piattaforma business-to-business che è stata creata per facilitare lo scambio di prodotti, servizi e know how per ottimizzare la filiera produttiva e generare nuove opportunità di lavoro Sta per essere lanciata ufficialmente la nuova piattaforma Business-to-Business, Luxalia.it, realizzata appositamente per promuovere le eccellenze dei settori moda, fashion e lusso Made in Italy. Le eccellenze di questo settore a oggi parte del network sono 250, aziende e professionisti appartenenti a ogni categoria merceologica del fashion e del luxury, tra cui abiti, pelletteria, accessori e gioielleria, e sono state vagliate dai Luxalia Ambassador, esperti del Made in Italy deputati a garantire l’assoluta qualità e coerenza dei contenuti, in linea con l’elevato posizionamento della piattaforma. La piattaforma offre una serie di strumenti accuratamente studiati per facilitare lo scambio di prodotti, servizi e know-how al fine di ottimizzare la filie-
ra produttiva e generare nuove opportunità di business sui mercati italiano ed estero. Attualmente il portale è in versione beta ed è ancora possibile inviare la propria candidatura per poter entrare a farne parte inviando la propria candidatura gratuitamente.
CAMPAGNE
di Marianna Marcovich
Gran Biscotto Rovagnati protagonista in tavola e in tv
Da oltre 30 anni la gamma di Prosciutti Rovagnati è protagonista sia sulle tavole degli italiani sia sul piccolo schermo con il lancio della nuova campagna on air dallo scorso 24 maggio. Il brand alimentare d’eccellenza nato dal genio di Paolo Rovagnati in terra emiliana, da sempre patria di gusto e qualità, ha ritenuto importante riprendere la comunicazione con il proprio pubblico
per affermare il valore dei salumi di grande qualità, mostrandogli come nascono e la cura impiegata nel produrli in tutta la filiera, soprattutto per celebrare il Gran Biscotto che è la punta di diamante nell’offerta essendo stato riconosciuto il prosciutto cotto di alta qualità numero uno in Italia. La nuova campagna punta, dunque, a far conoscere l’esclusivo processo produttivo di Gran Biscotto, sottolineandone gli elementi unici e distintivi, e racconta in maniera semplice e diretta come sia frutto della cura e dell’attenzione ai minimi dettagli che da sempre l’azienda riserva ai suoi prodotti, avendolo portato a essere un brand
riconosciuto e apprezzato, sinonimo di autenticità, ricerca, competenza e passione. Ideata dall’agenzia creativa Sunlight Advertising e realizzata dalla casa di produzione Bedeschi Film, la comunicazione adv si articola in spot da 30” diffusi sulle reti tv nazionali, Rai, Mediaset e Sky. A giocare un ruolo importante nel media mix, anche i canali digital, in cui l’azienda crede da sempre perché canale esclusivo per costruire un rapporto sempre più stretto con i suoi consumatori. Spot da 40” saranno veicolati sulle piattaforme social del brand Rovagnati, Facebook e Twitter, per una maggiore viralizzazione della campagna. ANNO VI | #096| MERCOLEDÌ 27 MAGGIO 2015
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i fatti del giorno progetti Obiettivo: creare una mappa di locali pet friendly
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La gamma di biscotti invita tutti gli amanti degli animali a segnalare il proprio luogo preferito e al termine dell’iniziativa saranno premiati molti tra i partecipanti
L’ad tech company con questo potenziamento dello staff ha deciso di dare un impulso decisivo a crescita e sviluppo
new entry per purina premia tutte le strutture Tre rinforzare il team in cui c’è una “pausa a sei zampe” italiano di Beintoo campagne
Catoni Associati e OMD a fianco dello IEO contro il cancro Lo spot, che cerca di umanizzare il grande male, sarà on air fino a giugno su stampa, radio, web e street marketing La ricerca ha fatto enormi passi in avanti, ma il cancro continua a essere percepito come un nemico invincibile. E’ questa l’affermazione dalla quale è partito l’Istituto Europeo di Oncologia (IEO) per poi dar vita a una campagna pubblicitaria che spieghi a tutti l’importanza di continuare a investire nella ricerca per sconfiggere definitivamente il cancro. “Il cancro ha paura dello IEO” è il claim della nuova campagna 5x1000 dell’Istituto Europeo di Oncologia, ideata da Catoni Associati e pianificata su territorio nazionale da Omd. La campagna sarà on air fino a giugno, ed è prevista una pianificazione stampa sui quotidiani nazionali, sui network nazionali delle radio, OOH (maxi formati e tram decorati a Milano), iniziative di street marketing e per finire sul web e social. E’ necessario combattere il sentiment comune per cui il cancro è incurabile e da qui l’idea di umanizzare il male raffigurarlo in questa battaglia come in preda al panico, attraverso affermazioni semplici ma capaci di ribaltare il piano del sentire comune: la ricerca avanza, il cancro trema.
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di Ottavia Quartieri
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urina Delibakie, la linea di golosi biscotti cotti al forno alla perfezione, dai sapori invitanti e preparati con ingredienti nutrienti, pieni di gusto e bontà, coinvolge tutti gli amanti dei pet in una divertente iniziativa per valorizzare le caffetterie in cui possono entrare anche i nostri amici a quattro zampe. Attraverso la community di Petpassion.tv, Purina Delibakie invita tutti i pet lover a segnalare la propria struttura preferita, che sia un
bar, una pasticceria o un panificio, l’importante è che lasci libero ingresso ai pet. L’obiettivo è creare una mappa di tutte le caffetterie pet-friendly e segnalare così a tutti gli amanti di pet dove è possibile trascorrere una pausa rilassante in compagnia del proprio amico a quattro zampe. Fino al 6 giugno gli utenti potranno segnalare la propria struttura indicandone le caratteristiche che la rendono così speciale, e allegando alcune immagini: tutti gli utenti della community di Petpassion.tv potranno poi va-
lutarle e votarle. Ai primi 500 utenti che segnaleranno una struttura e ai primi 500 utenti che voteranno una struttura verrà inviato un goloso premio. Inoltre al termine dell’iniziativa verranno estratti cinque vincitori tra tutti gli utenti che avranno votato e altri cinque vincitori tra tutti gli utenti che avranno segnalato almeno una struttura. Inoltre, tutti gli utenti sono invitati a condividere l’iniziativa con l’hashtag #pausacondelibakie, per contribuire a diffondere l’iniziativa: non c’è limite alla golosità.
partnership La piattaforma di BizUp ha una precisa strategia promozionale
Cinque titoli Giunti Editori promossi da UpStory La storica casa editrice fiorentina con il nuovo accordo punta a dare visibilità e favorire la diffusione dei testi presso un pubblico targettizzato
Giunti Editore, casa editrice fiorentina tra i principali player inell’editoria libraria cartacea e digitale, ha scelto UpStory, la piattaforma di native advertising sviluppata da BizUp, per la promozione di 5 romanzi fra le sue ultime
uscite. Si tratta di “Il libro del male”, “L’anello dei Faitoren”, “Dall’inferno si ritorna”, “Ovunque tu sarai” e “Muori con me”. Con lo scopo di dare visibilità e favorire la diffusione dei nuovi titoli pubblicati dalla casa editrice presso un
pubblico più ampio e targettizzato, Giunti ha scelto UpStory, che permette di accrescere la visibilità di un brand sfruttando la popolarità di blogger e influencer per la diffusione di branded content presso un pubblico mirato.
I rinforzi nel team milanese di Beintoo
Maria De Matteo, Silvio Bernardinello e Carmelo Vecchio entrano a far parte del team di Beintoo nell’headquarter di Milano, andandone ad ampliare il settore sales e sviluppo. La multinazionale specializzata nel mobile advertising e mobile marketing con questo rafforzamento della squadra di lavoro italiana ha deciso di dare un impulso decisivo alla crescita dell’azienda e dei suoi prodotti. Maria De Matteo, che in Beintoo ricoprirà la carica di senior sales manager, è entrata nel mondo della comunicazione con Promodigital (attualmente Teads tv), per poi arricchire la sua esperienza come sales manager in Weborama e Lumata. Bernardinello, invece, è un programmatore che ha fatto esperienza come consulente di Big Data presso Reply e ora ricoprirà il ruolo di data engineer. Infine la carica di data scientist, infine, è riservata a Carmelo Vecchio, il quale precedentemente ha fornito consulenze informatiche per Mega per poi iniziare a lavorare presso Rihag. ANNO VI | #096| MERCOLEDÌ 27 MAGGIO 2015
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MARKET PLACE
Si aprono stabilmente le porte a milanesi e turisti secondo una rinnovata politica di ospitalità
BPM e il Comune di Milano insieme per “Palazzo Marino Palazzo Museo” sono Quattro le sale che si aggiungono all’itinerario delle visite, tra cui la prestigiosa Sala delle Tempere, con le tele seicentesche riguardanti le vite dei santi Pietro e Paolo di Pietro Castagna
Grazie alla partnership tra il Comune e Banca Popolare di Milano a partire dal 2 giugno, festa della Repubblica, Palazzo Marino diventa “Palazzo Museo”, aprendo stabilmente le porte a milanesi e turisti secondo la politica di apertura voluta dal Sindaco, Giuliano Pisapia, che ha più volte definito lo storico palazzo “Casa dei milanesi”. Quattro le sale che si aggiungono all’itinerario delle visite: la Sala delle Tempere con le tele seicentesche con le vite dei santi Pietro e Paolo, la Sala degli Arazzi con le opere che illustrano la vita dell’imperatore Marco Aurelio, la Sala della Trinità con affreschi attribuiti a Giovanni Mauro della Rovere detto il Fiammenghino, la Sala della Resurrezione con gli affreschi di Giovanni da Lomazzo. Spazi che arricchiscono l’itinerario di visita che già comprende la Sala Alessi, l’Aula del Consiglio con l’anticamera - dove, nei mesi di Expo, sarà allestita la mostra “Identità Milano” in arrivo dalla Trien-
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nale - la Sala dell’Urbanistica, la Sala Gialla, la Sala VerdeMarra, il Cortile d’onore oltre al loggiato e, al primo piano, la Sala dell’Orologio. Nuovi anche il punto di accoglienza con di-
stribuzione di brochure informative e proiezione di video a pian terreno, l’offerta gratuita di itinerari “smart” con audioguide in dieci lingue, comprese arabo e cinese, e un’app dedicata ai bambini: si chiama “Scopri Palazzo Marino giocando”, in italiano, inglese e francese per smartphone e tablet. Il progetto è reso possibile da BPM che, nell’anno di celebrazione dei 150 anni della banca, riafferma la sua tradizione di mecenatismo cittadino. Campagna di affissione per la comunicazione ai cittadini. ANNO VI | #096 | MERCOLEDÌ 27 MAGGIO 2015
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UN’ITALIANA IN CAMPO. MILIONI DI ITALIANI DAVANTI AGLI SCHERMI.
L’appuntamento in cui pochi osavano credere è arrivato davvero: sabato 6 giugno alle 20:45, all’Olympiastadion di Berlino, la Juventus affronterà il fortissimo Barcellona per la conquista della Champions League. L’imperdibile sfida sarà trasmessa in chiaro da Canale 5. Pianifica per farti vedere da milioni di spettatori che aspettano questa serata da anni.
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MARKET PLACE john malone
Dopo la bocciatura a Comcast, spunta un altro gruppo che mette sul tavolo 55 miliardi di dollari
Arriva una megaofferta per Time Warner, stavolta tocca a Charter
L’offerta arriva da Charter Communications, company guidata, e controllata, da un volto noto della industry: John Malone, che potrebbe dare vita al numero due fra i giganti della cable-tv di Daniele Bologna
Un mese dopo che l’Antitrust Usa ha fatto “saltare” l’acquisizione di Time Warner da parte di Comcast, un altro acquirente lancia un’offerta da 55 miliardi di dollari. Il candidato per la maxiacquisizione stavolta è il gruppo Charter Communications guidato (e controllato) da una figura leggendaria della tv americana, John Malone. Se la sua operazione riuscirà ad andare in porto, potrà dare vita al numero due tra i giganti nel settore della cable-tv. L’unione fra Charter e Time Warner avrebbe 23 milioni di utenti abbonati, dietro i 27 milioni che pagano il canone mensile a Comcast. E’ l’ultima conferma che l’intero settore attraversa una fase
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turbolenta. Prima di tutto perché le abitudini degli spettatori cambiano a gran velocità, mettendo in crisi il modello tradizionale della cable-tv (l’offerta forfettaria di un vasto pacchetto di canali), mentre avanzano i servizi in videostreaming offerti da nuovi protagonisti come Netflix, Amazon, Apple. Il consolidamento dell’industria televisiva tradizionale è una risposta alla sfida lanciata dalla Silicon Valley, che tratta il televisore come un elettrodomestico del passato. John Malone, che controlla Liberty Broadband e, attraverso quest’ultima, è il primo azionista di Charter, a scalare Time Warner ci aveva già provato nel 2013. Ma all’epoca, la sua, era stata un’operazione ostile. E che gli aveva sbarrato il
passo fu proprio Comcast, che, invece, decise di lanciare una proposta amichevole da 45 miliardi di dollari. Il progetto sviluppato da Comcast si è arenato davanti al diniego della Federal Communications Commission (Fcc), l’authority del settore. Anche Malone dovrà, adesso, passare l’esame davanti alla Fcc, ma l’unione fra Charter e TimeWarner non porterebbe allo stesso livello di concentrazione (solo un quarto della banda larga internet) e quindi il parare positivo dell’authority dovrebbe essere molto più probabile. L’offerta è di 195 dollari per azione tra titoli e cash, il 19% in più rispetto all’ultima quotazione di Borsa, datata venerdì scorso, e valorizza, dunque, la società 55 miliardi di dollari. ANNO VI | #096 | MERCOLEDÌ 27 MAGGIO 2015
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MARKET PLACE
Sponsoring: uno scenario d’eccezione per assicurarsi una visibilità senza precedenti
Saxoprint conferma la sua presenza al Motomondiale Il team di Moto3 è diretto da Dirk Heidolf e ha ormai conquistato una vasta platea di tifosi appassionati. ed è deciso a ripetere il successo del gran premio del Qatar di inizio stagione di Davide De Vecchi
Dopo le numerose vittorie ottenute nella passata stagione e un quarto posto conquistato nella classifica generale con Efren Vazquez, il Saxoprint Rtg parteciperà, dal 29 al 31 maggio, al Gran Premio d’Italia Tim al Mugello con John McPhee e Alexis Masbou. Il team di Moto3, diretto da Dirk Heidolf, ha ormai conquistato una vasta platea di tifosi che seguono le gare con passione ed è deciso a ripetere il successo del gran premio del Qatar di inizio
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stagione. Anche quest’anno la scuderia si è affidata alla moto Honda NSF250RW per affermare sempre di più la propria presenza all’interno della competizione. Il mondiale, che quest’anno conta diciotto gare su circuiti di tutto il mondo, è sicuramente uno scenario d’eccezione per assicurarsi una visibilità senza precedenti. Infatti, dopo aver inaugurato il portale italiano, Saxoprint punta sulla prima tappa italiana del Motomondiale per confermare la propria presenza sul territorio. «Siamo orgoglio-
si della nostra collaborazione con il Racing Team Germany e degli ottimi risultati ottenuti. Saxoprint è da sempre promotore della passione e della dedizione legata all’impegno sportivo, per questo motivo il nostro investimento in questo campo è in continua espansione. Infatti, siamo convinti che, come nel motociclismo, anche la stampa punti su velocità e tecnologie innovative per creare un connubio vincente», ha dichiarato Paolo Fiorelli, Senior Key Account Manager per l’Italia. ANNO VI | #096 | MERCOLEDÌ 27 MAGGIO 2015
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vivi con noi una fantastica stagione di cinema per la tua pubblicità.
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MEDIA La pubblicità al cinema.
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COVER STORY
l’intervista
“Semplicemente passione”, ma anche tecnologia e competenza In questa fase di continuo e rapido cambiamento della digital industry le concessionarie devono essere motore propulsivo della crescita, capace di valorizzare gli editori sfruttando tecnologia e competenza. Questo passaggio è stato ben interpretato da Sport Network. Dopo il recente lancio dei nuovi siti del Corriere dello Sport e di Tuttosport abbiamo voluto approfondire il nuovo approccio della concessionaria con Carlo Pasquazi, Direttore Digital adv di Sport Network. Evolve il modo dei tifosi di seguire lo sport e con esso evolvono i media di settore. Quanto ha contribuito questa riflessione nel ripensare i siti del
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Corriere dello sport e Tuttosport? Prima di tutto c’è stata un’evoluzione nei nostri contenuti multimediali. I nostri utenti, così come gli utenti italiani in generale, hanno fame di video. Da un anno abbiamo on line sia su Corriere dello Sport che su Tuttosport la nuova web tv, che ha dato una grandissima spinta alla nostra offerta. Le nuove rubriche quotidiane sono molto gradite dagli utenti e il nostro traffico video nel corso dell’ultimo anno è quadruplicato. Con la nuova release abbiamo migliorato ulteriormente la user experience dell’area, ottimizzandone la fruizione anche in mobilità. Con i nuovi siti sono cresciuti gli strumenti di ingaggio e di condivisione per i nostri utenti: oltre alla so-
Carlo Pasquazi, Direttore Digital adv di Sport Network, racconta l’evoluzione digital della concessionaria, tra il recente lancio dei siti Corriere dello Sport e Tuttosport e i nuovi prodotti dell’offerta “programmatic guaranteed e ADViewable cial toolbar presente in tutti gli articoli, i nostri lettori potranno condividere sui propri social sondaggi, opinioni, pezzi di interviste etc. In ultimo, ma non per ordine di importanza, abbiamo ar-
ricchito le aree dedicate agli altri sport, per sganciarci definitivamente dal percepito, non veritiero, di mezzi calciocentrici. Quali altri vantaggi ha
l’utente da quest’ultima release? Una migliore identificazione di tutte le aree tematiche, contraddistinte ciascuna da un colore diverso: attraverso questa segmentazione croma-
tica, il lettore con un semplice colpo d’occhio riesce ad identificare le aree per lui di maggiore interesse. Altra miglioria importante è rappresentata dal nuovo sistema di aggregazione e cor-
relazione dei contenuti, per ottimizzare i percorsi di navigazione degli utenti. Abbiamo già delle ottime evidenze in termini di pagine per visita e, soprattutto, di tempo speso.
ANNO VI | #096 | MERCOLEDÌ 27 MAGGIO 2015
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COVER STORY
Quali nuovi prodotti avete elaborato per migliorare l’offerta per gli inserzionisti? In particolare su quattro fronti: programmatic, mobile, native e viewability Già dall’anno scorso avevamo rinnovato tutti i formati e gli strumenti pubblicitari, per soddisfare le richieste del mercato e per stare al passo con i grandi cambiamenti che stiamo vivendo nel media online. Riguardo il programmatic ci siamo strutturati velocemente e in maniera efficace, per non perdere nessuna opportunità. Lato Marketing & Operations lo abbiamo fatto introducendo nuove risorse specializzate. Lato commerciale, abbiamo svolto un’importante attività sulla rete vendita per rendere autonomi i singoli account nella gestione delle campagne in piattaforma. Il contributo della rete vendita è fondamentale anche in questa nuova ottica di pianificazione: il presidio sui clienti deve essere sempre costante e continuativo. Ciò che cambia deve essere l’approccio, che non può prescindere dalla conoscenza delle possibilità offerte dalla tecnologia: per questi motivi svolgiamo costantemente attività di formazione sugli account. In ambito di piattaforme come azienda abbiamo sperimentato tanto in questi mesi, siamo stati infatti tra i primi in Italia a erogare campagne in “programmatic guaranteed”. Le crescite che abbiamo registrato sono molto significative e l’incidenza del programmatic sul totale del fatturato sta aumentando notevolmente di mese in mese. Sul mobile, che per noi rappresenta oltre il 35% del traffico, abbiamo rafforzato l’offerta commerciale inserendo nuovi formati, sia rich media che video. Già dall’anno scorso avevamo inserito sia in app che in M-site il 300x250 che permette ai clienti di pianificare con un unico formato, anche video, tutti i device. Purtroppo però l’incidenza del mobile sul totale fatturato non è proporzionale ai valori di traffico che esprimiamo. Non è ancora iniziato il famigerato anno del Mobile, ma ci arriveremo! Il native advertising, secondo la mia esperienza, è sicuramente molto efficace se strutturato con intelligenza: va definito innanzitutto il contesto editoriale, che deve essere prima di tutto interessante per il lettore, per poi inserire i prodotti del cliente coerentemente al contenuto. Per fare ciò non basta creare dei semplici redazionali sponsorizzati, che esistono da sempre e che reputo un po’ superati. Occorre un grande coinvolgimento della redazione e un’analisi preventiva dei veri obiettivi che il cliente vuole raggiungere. Per cui, a mio parere, non tutte le campagne si prestano ad attività di questo tipo. In ogni modo abbiamo introdotto anche dei nuovi strumenti come i “native box”, presenti in home page e nelle home dei canali, per massimizzare la visibilità edito-
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riale dei nostri progetti native. La viewability è un tema molto caldo che necessiterebbe la definizione di standard di mercato, viste le continue richieste dei clienti in tal senso. Come azienda partecipiamo a tutti i tavoli di discussione sul tema, per cercare di dare il nostro contributo. Per quel che ci riguarda, ad oggi i nostri mezzi garantiscono performance eccellenti, parecchio superiori alle medie mercato. Avendo dei tassi molto alti di viewability, a febbraio abbiamo lanciato il prodotto ADViewable, che garantisce ai clienti il 100% di viewability, a fronte di un incremento di prezzo più che sostenibile.
umiltà, ma da sempre credo che siano le persone a fare la differenza e in questo anno e mezzo ne ho avuto la riprova.
Siete riusciti a valorizzare la verticalità della vostra audience? Come sta andando la raccolta nei primi mesi dell’anno e quali sono gli obiettivi futuri anche È questo nuovo approccio digital alla luce dei recenti all’advertising ad aver richiamato restyling? l’attenzione di sponsor di prestigio? Direi di sì. Sicuramente Sicuramente la nostra nuova organizzazione dell’area l’area motori, anche alla digitale e il nuovo approccio ha portato dei grandi beluce della concessione di nefici alla concessionaria. Automobile.it è quella che Peccherei di superbia ad attribuire l’attenzioabbiamo potenziato di più: ne delle grandi aziende esclusivamente a questi In questa foto Automobile completa l’ofaspetti: abbiamo la fortuna di avere in casa dei carlo pasquazi, direttore digital adv ferta dedicata ai motori ed brand fortissimi, storici, leader dei settori sport di sport network, è perfettamente complee motori, che i grandi investitori pianificano da che evidenzia mentare all’offerta editosempre. Il nostro compito è stato solo quello di l’arricchimento riale dei nostri mezzi. cercare di valorizzare, sul mercato di riferimendell’offerta Inoltre ci permette di essere la prima CRU audiweb sul segto, il gran lavoro svolto dall’editore, che ha rinnocommerciale della mento in questione. Anche la concessione di calcioweb.eu, ci vato negli ultimi due anni tutta l’offerta digitale. concessionaria ha permesso di crescere in ambito calcio, che comunque resta attraverso la centrale nell’offerta. Riguardo l’offerta commerciale, per far sì Sei in Sport Network da un anno e proposta di prodotti che i nostri clienti raggiungano al meglio il proprio target di mezzo, quali sono le parole chiave in ottica verticale riferimento, abbiamo creato prodotti innovativi in ottica verdell’evoluzione digitale che la ticale. Si possono acquistare campagne sulla base delle preconcessionaria ha intrapreso? ferenze di lettura degli utenti, oltre a pianificare campagne di Penso che si possa riassumere tutto nel pay off semantic adv, perfettamente legate al contenuto editoriale della della nostra ammiraglia, il Corriere dello Sport: pagina. Diciamo che come concessionaria abbiamo cercato di contiSemplicemente Passione. La squadra che ho il nuare a rendere penetranti i prodotti adv, che vivono già su mezzi verprivilegio di gestire e coordinare è fatta di persoticali per definizione. Per quanto concerne i risultati, sia per policy che ne appassionate, curiose, mai stanche di imparare e di mettersi in gioco: grazie a loro siamo riusciti come azienda a rag- per scaramanzia non dichiariamo mai i numeri. Posso dire che il 2014 giungere gli obiettivi ambiziosi che ci eravamo prefissati ed è grazie si è chiuso sopra budget e che per quel che riguarda i primi mesi del a loro che continueremo a crescere. Lo dico ovviamente con grande 2015 siamo in linea con gli obiettivi.
ANNO VI | #096 | MERCOLEDÌ 27 MAGGIO 2015
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Trasmessa dalla prima rete Rai l’edizione numero 55 del “Premio Tv”, condotta da Fabrizio Frizzi
Assegnati i premi per la migliore tv, trionfa “Tale e Quale Show”
Il programma di Rai Uno, condotto da Carlo Conti, mette in fila altre nove trasmissioni di punta. che hanno dominato nella top ten riferita all’ultima stagione delle grandi reti zi. Mentre a rappresentare “The Voice” Francesco e Roby Facchinetti, Noemi, Federico Russo e Valen-
di Daniele Bologna
E’ andato in onda lunedì sera, in diretta dagli studi 5 della Dear di Roma, il Premio Tv 2015. La 55ª edizione del premio creato da Daniele Piombi – trasmessa da RaiUno, ha appassionato 4 milioni e 616 mila spettatori, ottenendo uno share del 19,9% di share ha visto premiati insieme i volti dei maggiori programmi, dai canali generalisti dal servizio pubblico a Mediaset, La7 e Sky. Un kermesse che si è vestita da vero e proprio show: sul palco sono saliti numerosi ospiti per esibirsi a suon di musica e canzoni. Oltre a presentare una performance di Massimo Ranieri, il
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tina Correani. Per quanto riguarda i premi assegnati nel corso della serata, l’“Evento straordinario televisivo dell’anno” è stato “I Dieci Comandamenti” di Rai Tre, il “Personaggio Femminile dell’anno” è stata Maria De Filippi e quello maschile Carlo Conti. Gli altri riconoscimenti sono andati alla serie “Braccialetti Rossi”, di Rai Uno, come “Miglior fiction”, a Frank Matano, giudice di
“Italia’s got talent”, di Sky Uno, mentre la Menzione Social non è stata assegnata. I tre programmi più votati sono risultati - in ordine sparso - “The Voice”, “Ballando con le stelle” e “Amici”. E ancora, il “Premio Speciale Miglior Servizio Giornalistico” è stato assegnato al TG1, per il reportage “Il grande salto”. Per quanto riguarda, infine, le trasmissioni nominate nella top ten, l’elenco
annovera “Amici”, il “Festival di Sanremo 2015”, “The Voice of Italy”, “Le Iene Show”, “Ballando con le stelle”, “Striscia la notizia”, “Sogno e son desto”, “Pechino Express”, “Master Chef ” e “ Tale e Quale Show”. Proprio quest’ultima, condotta da Carlo Conti su Rai Uno, ha ottenuto il Premio Tv 2015 come “Miglior Trasmissione Televisiva dell’anno”.
nella foto qui sopra, carlo conti; in quella a destra, alessia marcuzzi
conduttore Fabrizio Frizzi ha ritrovato, per esempio, i suoi colleghi di “Tale e Quale Show”: la vincitrice della quarta edizione, Serena Rossi, che ha omaggiato Whitney Houston, mentre Valerio Scanu si è trasformato in Stevie Wonder e Roberta Giarrusso ha in-
terpretato di nuovo Emma al fianco di Alessandro Greco nei panni di Kekko dei Modà. Emma Marrone, dunque, si è “sdoppiata”, dal momento che ha presenziato anche l’originale, accanto a Maria De Filippi, Elisa e Giuliano Peparini, in rappresentanza di “Amici 2015”. Tra gli ospiti della serata i conduttori e inviati di “Striscia la notizia”, Milly Carlucci e il team di “Ballando con le stelle 10”, Arisa con Costantino della Gherardesca e Rita Dalla Chiesa, prossimamente in video proprio su Rai Uno con “La posta del cuore” insieme allo stesso Friz-
Arriva un altro “Grande Fratello”, solo per Vip Prima ci sono state le indiscrezioni del sempre ben informato portale di Davide Maggio, poi una sorta di conferma da parte dell’autorevole settimanale mondadoriano Tv Sorrisi e Canzoni, che nel numero in edicola ieri scriveva così: “Oltre alla tradizionale versione, potremmo assistere anche a una versione vip dello show, con personaggi famosi come protagonisti”. Ora, i palinsesti delle reti Mediaset per la prossima stagione televisiva non sono ancora stati annunciati, ma sembra proprio che Canale 5 e il produttore Endemol stiamo preparando la versione italiana di “Celebrity Big Brother”, ossia il “Grande Fratello Vip”, che potrebbe andare in onda verosimilmente già nel prossimo autunno. Una sorta di “Isola dei famosi”, ma a Cinecittà, tutti protetti dalle tempeste di Cayo Palomo. Sarebbe la prima edizione italiana del reality con personaggi già conosciuti, un’edizione alla cui conduzione dovrebbe essere confermata Alessia Marcuzzi e a cui dovrebbe seguire la versione tradizionale, con i casting per la 14ª stagione già aperti sul sito grandefratello.mediaset.it. Ma tra “GF Vip”, “GF old style” e “Isola dei Famosi”, la Marcuzzi dovrà farsi sostituire, almeno nella conduzione di uno dei tre. ANNO VI | #096 | MERCOLEDÌ 27 MAGGIO 2015
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In collaborazione con il Touring Club Italiano. Domani tocca a Londra
In vacanza con le Guide Verdi e Il Sole 24 Ore
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Le più belle città d’Europa e del mondo in 27 uscite, tra guide, mappe e frasari di Nicolò Franceschi
Le emozioni che si provano nel corso di un viaggio, suscitate dai profumi, dai sapori e dai colori della località visitata rimangono fortemente impresse nella mente del turista, anche dopo il ritorno a casa. Il turista attento sa che è nel contatto diretto con il paesaggio, la cultura, le tradizioni gastronomiche e la vita sociale locale che si devono cercare le caratteristiche indispensabili per trasformare un viaggio come tanti in un viaggio indimenticabile. E in particolare, per il turista itinerante la possibilità di partecipare a escursioni guidate, godere della vista di ambienti naturali poco conosciuti e parteci-
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pare a sagre e festival locali rappresenta un valore aggiunto irrinunciabile al proprio viaggio; e in quest’ottica non è importante quanto si viaggia, ma come si viaggia e l’organizzazione e la personalizzazione del viaggio
cominciano già da casa, prima della partenza. Per questo motivo e in vista dell’estate Il Sole 24 Ore propone ai lettori, a partire da domani, le Guide Verdi del Touring Club Italia, 14 guide in formato tascabile, 14 mappe e 12 frasari delle più belle città d’Europa e del mondo, raccontate e descritte da un marchio storico come quello del Touring Club, uno strumento pratico per un turismo consapevole e di qualità e che permette al turista di dare vita a un viaggio unico, cucito ad hoc. In uscita ogni giovedì la mappa dettagliata del centro città, l’indice dei nomi e le informazioni essenziali per muoversi e organizzare la propria visita, e il frasario diviso in sette sezioni tematiche di facile consultazione, che contengono tutte le parole e le frasi utili per farsi capire, corredate dalla trascrizione fonetica e dalle informazioni necessarie per permettere al turista di vivere al meglio il contesto culturale locale. Ogni venerdì la guida con la descrizione della città, le informazioni utili sulla vita e i suggerimenti per un’esperienza di viaggio confortevole e suggestiva. La collana si apre giovedì 28 maggio con la Guida di Londra. ANNO VI | #096 | MERCOLEDÌ 27 MAGGIO 2015
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In Europa 30,7 miliardi di euro e una crescita a doppia cifra, l’11,6% nel 2014, per il quinto anno consecutivo
Ora l’Italia è il quarto mercato nell’adv online continentale. Lo dice Iab Europe Fra i trend che si sono particolarmente distinti a livello continentale, il mobile e il video continuano nel loro percorso di crescita. E Da quanto emerge sono sempre più strategici nel segmento display e search
di Luca Anelli
In tutto 30,7 miliardi di euro e una crescita a doppia cifra, l’11,6% nel 2014, per il quinto anno consecutivo: questi i valori record del mercato europeo della pubblicità online messi in luce da AdEx Benchmark, il rapporto annuale di Iab Europe sullo stato dell’arte del mercato europeo della pubblicità online. L’Italia continua un percorso di crescita ormai stabilmente
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avviato e - rispetto all’anno passato - conquista una posizione nel Top Ranking dei primi dieci paesi europei che investono in advertising online, raggiungendo il quarto posto, dietro a Gran Bretagna, Germania e Francia. Non solo, la crescita italiana, del 12%, è superiore sia alla media europea dell’11,6%, sia alla crescita di paesi che registrano un valore di mercato più elevato e che occupano posizioni più alte in
classifica, come Germania (+9,3%) e Francia (+6,6%), a conferma del momento positivo che il nostro Paese sta vivendo. Fra i trend che si sono particolarmente distinti a livello europeo, il mobile e il video continuano nel loro percorso di crescita e sono sempre più strategici nel segmento display e search. Il mercato italiano, per quanto riguarda il display, segna una crescita maggiore, del 17,4%, rispetto alla media
europea del 15.2%. Questo tipo di risultati rispecchia da un lato la sempre maggiore diffusione delle nuove tecnologie e dei nuovi dispositivi e dall’altro un cambiamento dei consumi del pubblico e l’innovazione da parte degli stakeholder della pubblicità. «Siamo davvero soddisfatti della fotografia del mercato italiano che ci restituisce l’AdEx Benchmark. Non solo siamo in linea con i principali pae-
si europei, e anzi in alcuni casi registriamo una crescita più alta, ma siamo anche riusciti a conquistare una posizione, raggiungendo il quarto posto - ha commentato Carlo Noseda, Presidente di Iab Italia -. Questo importante risultato conferma la strategicità della nostra industry e il valore per la crescita del Sistema Paese. L’advertising online è una grande opportunità che dobbiamo essere sempre più in grado di cavalcare. La nostra associazione ha lavorato per stimolare l’interesse delle aziende investitrici verso il mondo della pubblicità online, penso all’ingresso di nuovi soci del segmento investitori. Un risultato che ci conferma che il percorso che stiamo seguendo è la strada da perseguire per contribuire alla crescita del nostro mercato». ha concluso Noseda.
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grazie alla piattaforma in cloud che supporta aziende, professionisti e free lance arrivano nuovi contributi
Le rassegne quotidiane di Spidwit per arricchire il sito di Telecom Italia
Tre i principali filoni editoriali con cui il gruppo presenta al pubblico un magazine aggiornato e ricco di notizie, in parte prodotte dalla redazione del portale, in parte aggregate da svariate fonti online di
Sebastiano Zeri
Novità in casa Spidwit che contribuisce con le sue rassegne quotidiane ad arricchire il palinsesto dei contenuti del sito telecomitalia.com. Tre i principali filoni editoriali con cui il sito del Gruppo Telecom Italia presenta al pubblico un magazine aggiornato e ricco di notizie, in parte prodotte dalla redazione del portale, in parte aggregate da diverse fonti online (siti e blog di informazione italiani e stranieri) selezionate tramite Spidwit. Il primo riguarda l’innovazione, con particolare riferimento alle ricadute delle novità tecnologiche sulla
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vita quotidiana delle persone; il secondo si riferisce ad ambiente e sociale, dove sono presentate le news di sostenibilità, intesa come elemento pervasivo della vita delle persone; e poi cultura, con particolare riferimento a come la tecnologia possa favorire l’esperienza in diversi ambiti, quali il turismo, la scuola, l’editoria digitale, l’arte. Tutte le notizie sono aggregate in un “newspaper” grazie alla funzionalità messa a disposizione da Spidwit, start-up catanese vincitrice della menzione speciale del programma #WCAP 2014 di Tim Ventures. Spidwit è una piattaforma in cloud che suppor-
ta aziende, professionisti e free lance che danno grande rilevanza ai contenuti all’interno della propria strategia di comunicazione online. Spidwit propone quotidianamente contenuti tematici (notizie, immagini, video) prelevati da migliaia di siti e ne facilita la pubblicazione sul proprio sito web e sui social network, attraverso un giornale digitale, come appunto nel caso di Telecom Italia. «Per ognuna delle tre aree tematiche del nostro sito, il motore di ricerca di Spidwit ci propone ogni mattina una collezione di notizie dalle principali testate e blog, nazionali e internazionali. Alla
redazione bastano pochi clic per selezionare quelle da pubblicare - dice Silvia Lischetti, coordinatrice redazione web del sito istituzionale di Telecom Italia - e automaticamente queste sono disponibili in modalità magazine sul sito telecomitalia.com, dove i nostri lettori possono approfondire la lettura degli articoli per loro più interessanti». Grazie alla collaborazione con Spidwit, e in linea con i propri valori di innovazione socialmente responsabile, Telecom Italia conferma l’interesse a favorire la diffusione della cultura digitale attraverso la sperimentazione di nuove modalità per entrare in
contatto con i navigatori. Spidwit è la piattaforma in cloud che supporta agenzie, community & content managers e Pmi nell’implementazione della propria strategia di content marketing. Ogni giorno propone raccolte di notizie su quasi cinquanta argomenti tematici in ambito business provenienti da migliaia di siti web e blog accuratamente selezionati. A partire da questi contenuti Spidwit permette la condivisione delle news sui social, la creazione e pubblicazione di nuovi articoli sul proprio blog e la cura dei contenuti tramite la creazione e condivisione di un proprio magazine online.
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Incontro ieri mattina a Milano dal titolo “Esporta il tuo Brand”, organizzato da Soluzione Group
Comunicare con efficacia all’estero: in Nord Africa e nei Paesi del Golfo
Il meeting è stato messo a punto realizzando una stretta collaborazione con Confindustria Assafrica&Mediterraneo. Annunciato l’accordo di partnership con Casablanca e Dubai. Obiettivo, creare un ponte tra Italia e territori del Mena di
David Lucchi
Le strategie di comunicazione all’estero, e soprattutto in Paesi dalle culture distanti da quelle europee, devono essere mirate e coerenti agli stili di vita e di relazione dei mercati locali. Questo l’elemento principale emerso dall’incontro tenutosi ieri mattina all’Enterprise Hotel di Milano, organizzato da Soluzione Group, con il supporto di Confindustria Assafrica&Mediterraneo. Nell’occasione, l’agenzia bresciana ha annunciato l’avvio di una partnership con due società molto attive sui territori del Mena, in cui si è siglato un impegno reciproco ad offrire alle imprese esportatrici un supporto professionale nello sviluppo estero. Un ponte di collegamento per sostenere e promuovere brand e prodotti, stimolando l’interesse di media e opinion
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leader del territorio. E il prossimo Paese obiettivo sarà la Turchia. Oltre al contributo del direttore generale di Confindustria Assafrica&Mediterraneo, che ha tracciato gli scenari e le potenzialità di business dei territori del Mena, sono intervenuti i singoli partner provenienti dal Marocco e Dubai, chiamati a illustrare alle imprese i giusti metodi e stili di approccio a questi mercati per sostenere e promuovere in
maniera adeguata brand e prodotti, tendendo conto delle diverse culture. Soluzione Group punta, quest’anno, sull’internazionalizzazione, con i primi accordi di partnership siglati a Dubai e Casablanca, in Marocco. Lo scorso 21 aprile, proprio a Casablanca, la firma con Fawzia Talout Meknassi, titolare di Presma, prima agenzia di pr in Marocco, e a seguire, il 28 aprile, l’incontro a Dubai per condividere il
secondo accordo con Madhu Kuttat di WaterMelon, società tra le più note che vanta uffici in Dubai, Katar e Singapore, e dove ha trovato spazio un primo confronto professionale in previsione del prossimo appuntamento con l’Expo Dubai 2020. «Abbiamo in programma per il periodo 2015/2018 una vera e propria politica di internazionalizzazione e la scelta del Marocco e GCC tra i Paesi obiettivo è dettata dalle potenzialità che oggi l’area Mena rappresenta per numerose imprese italiane e viceversa - ha affermato Anna Pelucchi, Pr Area Manager di Soluzione Group -. Siamo certi che questa partnership saprà dimostrare di essere un efficace e strategico supporto per ottenere risultati di visibilità e notorietà delle azien-
de nei rispettivi mercati d’interesse». Soluzione Group, impresa di comunicazione bresciana operativa dal 1988 sul territorio locale e nazionale, è in costante crescita grazie ad una visione fortemente innovativa e all’acquisizione di progetti per brand di altissimo profilo: dalle campagne social per la comunicazione corporate di Auricchio, Epson e Knauf alla progettazione della nuova campagna pubblicitaria internazionale e alla pubblicazione del nuovo sito web worldwide per il gruppo indiano BKT, big player mondiale nel settore dei grandi pneumatici, che si affianca al lavoro di ufficio stampa acquisito ancora nel 2013; dall’attività di branding intelligence per il Gruppo Fluidmec alle media relations per il Gruppo Euromobil.
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MARKETPLACE Piattaforma di gestione per advertiser e publisher chiara e trasparente.
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L’app di Twitter per live streaming da smartphone debutta a livello globale su Android. L’app punta a conquistare la consistente fetta degli utenti del sistema operativo mobile di Google.
Jony Ive, il genio che ha dato forma ai sogni di Apple, è stato promosso Chief Design Office. Lo ha rivelato lui stesso in un’intervista rilasciata insieme al suo boss, Tim Cook. Ive, che fino ad ora era senior vice president, supervisiona il gruppo di design industriale e ha un ruolo guida per il team Human Interface. Non solo: nel 2013 si è occupato del restyling grafico di iOS7, con il quale è stato abbandonato lo scheumorfismo che aveva caratterizzato le versioni precedenti della piattaforma dei dispositivi mobili di Apple.
Periscope sbarca anche su Android
Il visionario è stato promosso
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Smartphone per un italiano su tre C’era una volta il telefono. Che diventò cellulare, rivoluzionando il modo di comunicare. Quello che 25 anni dopo ci troviamo in mano è uno strumento potente, capace di servirci in numerose azioni di vita quotidiana: di cui le scelte finanziarie rappresentano elemento fondamentale, per risparmio, investimenti, spese. L’indagine dell’istituto olandese Ing Bank - 15 mila risparmiatori in 15 Paesi - fotografa la disponibilità dei consumatori di servizi e prodotti finanziari a utilizzare lo smartphone per i propri movimenti bancari.
ILSOLE24ORE.COM
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TELEGRAPH.CO.UK
classifiche
Le cento donne più potenti La rivista americana Forbes ha diffuso la sua consueta classifica annuale delle cento donne più potenti al mondo. Al comando rimane sempre la Cancelliera tedesca Angela Merkel.
CORRIERE.IT ANNO VI | #096 | MERCOLEDÌ 27 MAGGIO 2015
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È giunto il tramonto per il consumismo alimentare?
Big food, big problems: l’industria degli alimenti confezionati e la nuova sfiducia dei consumatori Come raccontato ad AdAge dai top manager di colossi del settore come Nestle e Pepsico, anche i brand più iconici della industry sono alla ricerca di soluzioni per affrontare le nuove abitudini in fatto di nutrizione. tra acquisizioni di piccoli marchi e ingredienti naturali di Valentina Lunardi
“La maggior parte del nostro approvvigionamento alimentare proviene da allevamenti intensivi, dipende da OGM e prodotti chimici e non è coltivato o allevato secondo modalità sostenibili”. Questa affermazione critica e per nulla ottimistica rispetto alla natura dei meccanismi interni della nostra catena alimentare, non è una citazione di un qualche attivista, critico verso le grandi multinazionali del comparto alimentare, o l’ennesimo j’accuse indirizzato verso il ruolo di official sponsor di Expo Milano 2015 ricoperto da Mc Donald’s. Proviene in realtà dal team di management di Kashi, brand parte del gigante dell’industria alimentare Kellogg Co: il marchio, infatti, è alla ricerca di idee per “ricostruire la nostra identità all’interno del movimento per un’alimentazione più naturale”. La caustica descrizione fa parte della richiesta di offerte preparata dall’azienda per varie agenzie di comunicazione ed è un ottimo esempio di come l’industria alimentare sia stata scossa in questi anni fin dalle sue fondamenta: famiglie che un tempo riempivano fiduciose le proprie tavole con il preparato per ripieno Stove Top di Kraft Foods e le scatole di pasta dai molteplici sughi liofilizzati del brand Hamburger Helper di General Mills, hanno iniziato a guardare con sempre maggior diffidenza a ogni tipo di prodotto pronto dopo qualche minuto di microonde. Persino gli amanti del fast food stanno migrando verso il consumo di prodotti offerti da brand di più piccole dimensioni e locali, perce-
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piti come più salutari e autentici. Molto semplicemente, ciò che sta accadendo è che i grandi brand stanno perdendo uno dei loro asset strategici più importanti: la fiducia dei consumatori. E la battaglia per la sua riconquista rimodellerà la natura dell’industria alimentare del prossimo futuro.
Grandi manovre Il rapido mutamento dei consumi alimentari ha costretto anche i team manageriali a intraprendere enormi cambiamenti: si sta assistendo a una gara di velocità nel riposizionare o riproporre prodotti iconici del panorama alimentare made in Usa, come i famosi Mac & Cheese di Kraft, mentre si procede all’acquisizione di piccole compagnie, nella speranza che possano contribuire ad aumentare il proprio appeal verso i nuovi esigenti consumatori. Ma questa tensione alla crescita avviene mentre si fanno sempre più insistenti le pressioni verso una riduzione dei costi. Qualcosa come 18 miliardi di dollari di vendite sono migrate dalle multinazionali a compagnie medio-piccole, tra il 2009 e il 2014, in tutti i settori merceologici dei prodotti confezionati secondo un approfondito studio realizzato da Boston Consulting Group e IRI. Recentemente, Credit Suisse ha isolato le variazioni delle quote di mercato di aziende attive nell’area food & beverage, concludendo che le maggiori venticinque aziende a livello globale sono passate da una quota combinata nel settore del 49,4% nel 2009, al 45,1% del 2014. “La loro posizione dominante nel cuore del mercato statunitense sembra si stia lentamente erodendo”, afferma la multinazionale elvetica. La ceo di Campbell’s Soup Co. Denise Mor-
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rison ha recentemente fornito un quadro della situazione utilizzando un linguaggio insolitamente duro durante un incontro con gli analisti finanziari avvenuto lo scorso febbraio: “Siamo ben consapevoli della crescente sfiducia verso le grandi aziende alimentari. Abbiamo compreso che un crescente numero di consumatori è alla ricerca di cibi che possano offrirgli esperienze autentiche e genuine e sappiamo che sono scettici riguardo la capacità delle grandi compagnie di offrire qualcosa in questo senso”. A qualche mese di distanza queste parole risuonano ancora nell’aria e vedono le prime avvisaglie di un grande cambiamento in atto. Basta guardare alle azioni intraprese da uno due brand iconici della pasta “pronta in cinque minuti”: hamburger helper di general mills e i famosi macaroni & cheese di kraft dei retailer più importanti degli Stati Uniti, Target, che recentemente si è impegnato in una revisione della propria offerta di generi alimentari, a van- nunciato di essere al lavoro per escludere la presenza di conservanti artificiali e coloranti sintaggio di alimenti meno elaborati. Una manovra non da poco se si considera che la società tetici dal suo grande classico Macaroni & Cheese, sostituendo i secondi con estratti “derivanti controlla 15,6 miliardi di dollari delle vendite di prodotti alimentari e per animali del paese, se- da fonti naturali come paprika, aneto e curcuma”. Nestle Usa si è impegnata a rimuovere aromi e coloranti artificiali dai suoi prodotti dolciari, che includono famosi brand come Butterfincondo quanto calcolato da Supermarket News. ger e Nestle Crunch, mentre General Mills lo scorso anno ha tolto l’aspartame dalla preparaPunto di non ritorno zione dello yogurt Yoplait Light. Walmart, il più grande distributore alimentare della nazione, Il momenti di svolta per il comparto potrebbe essere avvenuto a metà del 2013, quando l’al- ha annunciato il 22 maggio una nuova policy, comprendente una misura pensata per ridurre lontanamento dei consumatori dai prodotti alimentari altamente lavorati si è fatto più eviden- l’utilizzo di antibiotici sugli animali da allevamente, secondo quanto elaborato da Alexia Howard, analista di Sansford C. Bernstein. Secondo to dei propri fornitori, per limitare la stimolaHoward i fattori di questa “crisi” sono molteplici. Passato il momento più duro della crisi ini- zione artificiale della crescita. La compagnia ziata nel 2008, molti millenials hanno costituito propri nuclei familiari e, come nuovi consu- ha anche invitato alla segnalazione pubblica matori autonomi, si caratterizzano per essere “più istruiti e meno fedeli alle marche rispetto dei casi di utilizzo di prodotti chimici. “I nostri alle generazioni precedenti”. Inoltre, l’ascesa dei social network “ha dato vista a una vastis- clienti ci hanno fatto capire che vogliono sapesima conversazione tra gli utenti su cosa sia meglio mangiare e cosa evitare, e le preoccupa- re di più riguardo la provenienza e il trattamenzioni riguardo la presenza di additivi in molti alimenti sono enormemente aumentate”. Infine, to delle materie alimentari”, ha dichiarato Walil progresso nel campo dei processi distributivi ha dilatato i tempi di conservazione di alimen- mart nel suo blog aziendale. Al motto di “stesso ti freschi e meno elaborati. “Stiamo assistendo a un netto spostamento dei consumi verso cibi gusto, ma più naturale”, sono molte le aziende più sani come frutta e verdura fresca, muesli, miele e insalate pronte, a svantaggio di soluzio- che stanno intraprendendo passi in questo senni meno salutari come cene surgelate, Jell-O, budini e paste confezionate e merendine”, ha so; ma, d’altra parte, rimane il rischio di poter osservato Howard. perdere i propri consumatori più fedeli. “Uno dei motivi più potenti di attrazione dei brand iconiCosa può essere definito sano? ci è che sono rimasti immutati. Hanno resistito Ma anche la definizione di quali siano i cibi salutari è diventata più complicata per i grandi di- alla prova del tempo”, ha osservato Nick Ferestributori alimentari. “Non abbiamo mai visto i consumatori così confusi come oggi”, ha affer- day, analista di food trend presso Rabobank Inmato durante un recente incontro con gli investitori Indra Nooyi, ceo di PepsiCo, sottolineando ternational. “La situazione non è che più nesche tale osservazione era del tutto neutrale e non negativa. “Lo zucchero vero, una volta per- suno sta comprando questi prodotti: sono cepito come un nemico per la salute, è ora percepito in modo positivo, mentre le persone sono tutt’ora venduti a milioni di persone”. Il alla ricerca di prodotti naturali, non OGM. Anche quando hanno alti livelli di zuccheri, sale e junk food non è ancora alla fine dei suoi grassi”. Una cosa è chiara: qualsiasi cosa venga percepita come artificiale è esclusa. E questo giorni: “Ci sono lezioni da trarre da marha portato i marketer a cambiare volto a più di un iconico prodotto. Kraft ha recentemente an- chi leggendari che mantengono un atteggia-
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mento irriverente e ridono di fronte alle tendenze di salute e benessere di oggi”, ha aggiunto Fereday in un recente rapporto ai clienti. Ad esempio, la divisione di PepsiCo Frito Lay Nord America, il cui portafoglio comprende Doritos e Cheetos, ha incrementato il proprio fatturato netto del 3% nel primo trimestre, per un totale di 3,3 miliardi di dollari. La maggior parte delle innovazioni messe in campo da Doritos non hanno nulla a che fare con la salute: riguardano il divertimento, come l’edizione limitata lanciata di recente di pacchetti “roulette”, dal contenuto super piccante. Ma il problema per ora è che, per la maggior parte, i grandi marchi non crescono velocemente come una volta. Quindi, per mantenere margini di profitto e soddisfare Wall Street, i marketers stanno implementando massicci programmi di riduzione dei costi, che potrebbero compromettere la crescita sul lungo termine. I tagli si stanno verificando sotto l’ombra di 3G Capital, una società di private equity nota per orchestrare offerte pubbliche di acquisto e poi sfruttare i risparmi messi da parte dalle società acquisite, secondo una metodologia che può essere associata a molti aggettivi, ma non certo al termite “salutare”.
La storia di Kashi e l’approccio “hand-off” Inizialmente, quando Kellogg Co ha acquisito nel 2000 il brand Kashi, i risultati sembravano positivi. Ma ben presto sono iniziate le complicazioni, sorte anche sull’onda di scelte errate come lo spostamento delle operazioni dalla sede storica del brand in California all’headquarter della corporation in Michigan nel 2013. Kashi, inoltre, ha sofferto nel 2012 di pubblicità negativa, quando attivisti del movimento contro gli OGM avevano affermato che la compagnia utilizzava soja geneticamente modificata. Da allora, le vendite di cereali Kashi sono crollate da più di mezzo miliardo di dollari a circa 400 milioni. Alla ricerca di un comeback risolutivo. Kellogg ha recentemente riposizionato il brand a La Jolla, California,
e ha annunciato che il marchio opererà in maniera autonoma. La richiesta di offerte per l’advertising della nuova Kashi, non menziona in alcun modo Kellogg. In maniera simile, Mondelez International, i cui marchi includono Oreo e Nabisco, sta intraprendendo un approccio “hands-off” rispetto all’acquisizione di Enjoy Life Foods, una società privata che ha acquistato nel mese di febbraio che commercializza biscotti, cioccolato, barrette e snack salati anallergici e senza glutine. “Vogliamo semplicemente aiutarli nel continuare ad avere successo piuttosto che imporre una una mentalità da big company”, ha detto il portavoce di Mondelez Michael Mitchell. Naturalmente, le acquisizioni di piccole imprese “non sono a buon mercato”, ed è probabile che richiedano un tributo rispetto al ritorno sugli investimenti, dato che richiedono tempo per crescere, ha sottolineato l’analista di Sanford Bernstein Alexia Howard. Inoltre, “uno dei fattori ignoti è quanti di questi marchi a capitale privato saranno disposti a entrare a far parte di grandi compagnie”. Molti piccoli brand stanno bene da soli, come le barrette Kind, compagnia che ha visto crescere la propria quota di vendite negli Usa, nella categoria delle snack bar, dallo 0,6% del 2011 a più del 7%, con un fatturato di 280 milioni dollari, secondo Bernstein. Forse, più preoccupante per le grandi aziende, è che i piccoli player stiano iniziando ad attirare i migliori talenti del marketing. Kind ha visto entrare nel proprio team Lisa Mann, precedentemente VP-cookies di Mondelez: negli ambienti di marketing Mann è famosa come la donna che ha illuminato i biscotti Oreo durante l’interruzione dell’alimentazione elettrica avvenuta al Super Bowl del 2013. Il tweet “You can still dunk in the dark” è entrato nella storia della pubblicità come un momento di svolta per il real-time marketing. Da gennaio è alla supervisione del marketing di Kind, le cui barrette sono state lanciate sul mercato nel 2003 sul principio di essere “gentili con il tuo corpo, il tuo palato e il mondo”. “Ero davvero entusiasta di entrare a far parte di una società che era sull’onda di una crescita importante e aperta ad accogliere nuove opportunità”, ha affermato Mann in una recente intervista. Infatti, mentre le grandi aziende stanno tagliando costi e posizioni, Kind è in una fase di espansione del proprio organico. La società ha più che raddoppiato i suoi dipendenti da 150 nel 2012 a 445 nel 2014, includendo giovani talenti del marketing attratti dalla mission dell’azienda. “I giovani vogliono meno burocrazia. Vogliono essere parte di qualcosa più grande di loro. Per questo sono attirati da compagnie come Kind, piuttosto che dalle grandi compagnie del largo consumo”. <
nuovi brand minori alla conquista dei consumatori usa: l’indipendente kind, e kashi, acquisita da kellogg nel 2000
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SPAZIO A...
visioni
di
Matteo Dedè
dimenticate i soldi, vale più la
Michael Fertik è il fondatore e attuale amministratore delegato di Reputation.com, società leader nel settore dei servizi di gestione della privacy e della reputazione online. È membro del World Economic Forum Agenda Council sulla sicurezza su internet e ha ricevuto il premio WEF Technology Pioneer nel 2011. È stato nominato EIR all’università di Harvard, nel 2012. ha già ricevuto il riconoscimento di Imprenditore dell’anno da TechAmerica, assegnato ogni anno dall’industria tecnologica a coloro che grazie al loro spirito imprenditoriale hanno contribuito ad assicurare al settore tecnologico americano il ruolo di leader globale. È forse il pensatore cibernetico più eminente a livello mondiale nel settore della privacy e della reputazione digitale
reputazione online Iniziamo a dimenticare i soldi: presto la reputazione online avrà un valore molto più alto. Quello dell’identità in rete e della relativa reputazione è un problema che finora ha riguardato imprese, professionisti e personaggi di rilievo ma presto sarà un problema che riguarderà tutti. Il suo lavoro sarà sempre più fondamentale, perché ci troviamo sulla soglia di un cambiamento epocale nella percezione delle identità digitali, favorito soprattutto dall’avvento di tre tecnologie. La prima sono i motori di ricerca, presenti nelle nostre vite dagli anni 2000, ma oggi sempre più potenti. La seconda è il cloud storage: per la prima volta, nella storia dell’umanità, sci troviamo in un’epoca in cui è più economico immagazzinare un’informazione piuttosto che cancellarla. La terza sono strumenti di analisi di dati evoluti e accessibili, come Hadoop e MapReduce.Metti insieme motori di ricerca potenti e gratuiti, spazio di archiviazione praticamente illimitato e a basso prezzo e strumenti di analisi alla portata di tutti, e ottieni come risultato un gigantesco sistema di classificazione di tutto ciò che esiste. Tutto quanto, in rete, e quindi nel mondo, avrà un punteggio e una reputazione. A partire da un locale o da un ristorante, come già accade, per passare ad un evento isolato come un concerto, e terminare con i singoli individui. Negli Stati Uniti le compagnie assicurative stanno già cercando di comperare interi archivi di dati provenienti dai dispositivi indossabili, proprio per capire come utilizzare queste informazioni nella profilazione dei loro assicurati. Ma si può pensare anche al mon-
do del lavoro, in diverse direzioni: i curriculum, ad esempio, saranno obsoleti quando le aziende potranno trovare e processare le enormi quantità di dati che noi stessi mettiamo a disposizione in rete. A giudicarti adatto al posto ci penserà probabilmente un algoritmo di ranking. E questi algoritmi sono in fase di sviluppo già da tempo. Da inquietante, lo scenario potrebbe diventare da brividi in poco tempo: ad esempio, un istituto potrà farsi un’idea negativa sulle attitudini scolastiche di un ragazzo prima ancora che questo metta piede a scuola, e solo sulla base di una reputazione ottenuta, magari, dai video visti sull’iPad e altre osservazioni di questo genere. Le conclusioni tratte dall’algoritmo potranno essere accurate oppure no, ma la realtà dei fatti non conterà più molto. È un futuro che adesso ci appare inevitabile. Siamo tutti già soggetti di un’infinità di osservazioni, e andando avanti così le cose peggioreranno. Certo, si può fingere che questo processo non ci stia coinvolgendo affatto e provare a fare finta di nulla: in questo caso, però, il sistema fiirà col premiare chi ne conosce bene, e segue, le regole, e ci vedremo sfilare dalle mani una serie di opportunità (accademiche, lavorative, sentimentali) senza sapere il perché. Quali possono esere le alternative? Un’ipotesi potrebbe essere quella di cercare di influenzare positivamente il nostro punteggio, magari ricorrendo a un’attività specializzata in una simile direzione. Altrimenti diventa essenzialeprestare molta più attenzione a ciò che di noi varca le soglie della rete e rimanere particolarmente sensibili sul tema.
ecommerce day
9 giugno - mirafiori motor village @ torino sesta edizione per l’evento. “conoscere i clienti nell’era della multicanalità” il sottotitolo scelto per il meeting
un’immagine del mirafiori motor village, dove si svolgerà l’evento del 9 giugno
L’Ecommerce Day è un vero e proprio percorso formativo attraverso gli aspetti chiave del commercio elettronico, con l’obiettivo di diffonderne la cultura e promuoverne lo sviluppo. Questa nuova edizione si rivolge a tutti coloro che vogliono saperne di più sui cambiamenti in atto relativamente alle abitudini d’acquisto, dettate dalla continua innovazione tecnologica. Si potrà approfondire il tema particolarmente attuale della multicanalità, una prerogativa che sia gli operatori del commercio elettronico sia del retail devono tenere in considerazione per offrire un’esperienza d’acquisto su ogni tipo di canale e dispositivo a disposizione del consumatore moderno, sempre più imprevedibile e difficile da intercettare per il moltiplicarsi dei mezzi di comunicazione. Il confronto e la capacità di mettersi in discussione sono fondamentali per tenere il passo di un settore in continua evoluzione come questo. L’evento si rivolge, quindi, anche ai professionisti dell’ecommerce che vogliono rimanere aggiornati e sono in cerca di una fonte di ispirazione per incrementare le performance della propria attività. Al termine dell’Ecommerce Day si terrà l’Apericommerce: si tratta dell’aperitivo offerto dallo staff organizzativo, un momento conviviale e di relax, ma soprattutto un’occasione per entrare in contatto con operatori ed esperti del settore. ANNO VI | #096 | MERCOLEDÌ 27 MAGGIO 2015