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visioni / salvio mizzi
Numeri e potenzialità di Working Capital
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ANNO V | #102| MARTEDI’ 23 SETTEMBRE 2014
Abbiamo promosso e sostenuto direttamente i migliori talenti e facilitato la nascita e lo sviluppo di alcune delle startup più promettenti. In totale, abbiamo valutato 6.000 business ideas…
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Social Media Week, cronaca dell’apertura
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La Generazione easyjet comunica
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Mediaset Premium: è in arrivo Prestige
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Per il Corsera, la rivoluzione è quieta
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Panorama.it, più semplice e diretto
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Il giornalismo si fa in poltrona
Oltre 3 milioni di contatti unici mensili, oltre 20 milioni di pagine viste, una redazione attiva 24/7, 300 contenuti video nuovi al mese. Nanopress.it è il sito all news nativo digitale benchmark dell’informazione italiana indipendente. Una risorsa d’aggiornamento e d’approfondimento riconosciuta, puntuale, dinamica, dalla parte del lettore, al servizio della notizia locale, nazionale ed internazionale. tg|adv - Via Ripamonti 101, 20141 MIlano - Tel. +39 0257313102 - tgadv@tgadv.it - www.tgadv.it
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COVER STORY Ieri si è aperta ufficialmente l’edizione 2014 della Social Meda Week
A Roma per scoprire il potente motore della trasformazione Inaugurazione ufficiale e prima giornata dell’evento internazionale dedicato al web, alla tecnologia, all’innovazione e ai social media, organizzato in Italia da Business International - Fiera Milano Media. Oltre 50 eventi e 180 speaker per una full immersion nel mondo social e digitale, che coinvolge manager d’azienda, appassionati, esperti di marketing, advertising, comunicazione, media, editoria, arte, intrattenimento e molto altro. Ecco la cronaca di 360com dal nostro inviato Giulia Zuffi
Terminato il countdown. Ieri primo giorno e inaugurazione per la Social Media Week, l’evento internazionale dedicato al web, alla tecnologia, all’innovazione e ai social media, organizzato in Italia da Business International - Fiera Milano Media. Oltre 50 eventi e 180 speaker per una full immersion nel mondo social e digitale, che coinvolge manager d’azienda, appassionati, esperti di marketing, advertising, comunicazione, media, editoria, arte, intrattenimento e molto altro. Una settimana dedicata alla rete che fino al 26 settembre si svolge in contemporanea in cinque continenti e in grandi metropoli come Londra, Berlino, Johannesburg, Los Angeles, Sao Paulo, Sydney, Mumbai e, naturalmente,
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Roma. Il primo appuntamento è stato, dunque, ieri con la cerimonia di apertura, presso il Palazzo del Campidoglio, nella prestigiosa Aula Giulio Cesare. Alla presentazione dell’evento, dopo il saluto introduttivo di Antonio Greco, amministratore delegato di Fiera Milano Media Spa, sono intervenuti, il Sindaco di Roma, Ignazio Marino; Marta Leonori, assessore “Roma Produttiva” di Roma Capitale; Paolo Coppola, consigliere per l’Agenda Digitale del Ministero della Pubblica Istruzione; Elio Catania, presidente di Confindustria Digitale; Luca Colombo, country manager di Facebook Italia; Marcello Albergoni, head of Italy and Iberia di LinkedIn; Matteo Stifanelli, country manager di Airbnb; Salvatore Ippolito, country manager di Twitter Italia; Gian Luca Ran-
no, country manager di Gnammo; e Carlo Alberto Carnevale-Maffè, docente di Strategie Aziendali presso la Scuola Direzione Aziendale Bocconi. Il Sindaco Marino, aprendo ufficialmente l’evento, ha dichiarato: «In una città complessa come Roma i social network rappresentano uno straordinario strumento di prossimità con le esigenze, le aspettative, i problemi dei cittadini. Sono sempre più convinto che questa è la strada da intraprendere e gli incontri della Social Media Week ne sono la evidente dimostrazione. In rete ci saranno 2.500 eventi in tutto il mondo, 100.000 partecipanti, un milione di followers. Come mai potremmo raggiungere obiettivi di questa portata senza l’ausilio delle nuove tecnologie? Non oso neanche pensare a un mondo senza tutto
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COVER STORY
fra i tanti temi che vengono affrontati durante questa rinnovata edizione della social media week, che dopo tre anni torna nella capitale, l’impatto del new media sul business, il social care nella pubblica amministrazione, le nuove forme di open journalism, il futuro del publishing
ciò, saremmo tutti più soli. Certo, per fare tutto questo c’è bisogno di un grande impegno sul versante delle infrastrutture digitali, tema su cui il nostro Paese paga un imbarazzante ritardo, ma la strada è tracciata e non si può tornare indietro». Tra i temi che vengono affrontati durante questa rinnovata edizione della Social Media Week, che dopo tre anni torna a Roma, l’impatto dei new media sul business, il social care nella pubblica amministrazione, le nuove forme di open journalism e ancora il futuro del publishing, il social ecommerce e il social no profit, l’impatto del digitale e della rete sul mondo del food & beverage, del travel, del lifestyle, delle smart cities, della musica, dello sport, dell’intrattenimento e molto altro ancora. Si parlerà anche di temi attuali quali il bitcoin e il digital payment, in incontri appositamente dedicati ad un confronto tra ope-
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ratori di settore. Questi solo alcuni dei percorsi tematici che, anche grazie al supporto e al know-how di aziende sponsor - tra cui Adecco, Bassilichi, Ites, Microsoft, Mediamond, Nctm, Payleven, PayPal, Tim, Softec, We Are Social - e alle competenze dei numerosi speaker nazionali ed internazionali, riuniscono a Roma migliaia di persone per condividere ed esplorare «Un mondo che è entrato a far parte della vita di tutti, da cui non si può prescindere e da cui si devono trarre spunti, idee e tendenze», come ha sottolineato Antonio Greco, amministratore delegato di Fiera Milano Media. E per Luca Colombo, country manager di Facebook Italia, «Il social ha trasformato radicalmente il modo di comunicare e di restare in contatto tra le persone, mettendo a disposizione di tutti nuovi strumenti e modalità utili a condividere in modo semplice e immediato ciò che
Social media e trasparenza, una sfida cruciale Il consigliere dell’Agenda Digitale, Paolo Coppola, ha posto l’accento sulla sfida cruciale dei nostri giorni: non tanto l’arretratezza delle infrastrutture, ma il cambiamento culturale che il Paese dovrá affrontare nei confronti del digitale. «Lo strumento principe per sensibilizzare gli italiani a questo cambiamento culturale sono proprio i social media» ha detto il consigliere. É davvero il momento, allora, di attuare il processo di open government: «I social media ci hanno abituato alla trasparenza estrema, pegno la perdita di credibilitá, ecco perché devono essere presi come esempio e strumento per la digitalizzazione della pubblica amministrazione; per recuperare la fiducia dei cittadini e delle imprese» ha aggiunto Stefano Pizzicannella, del dipartimento della Funzione Pubblica. La trasformazione della governance non deve essere, però, un processo indotto dall’alto, ma anche dal basso, in perfetto stile social network, per cui bisogna assegnare sempre più valore alla partecipazione diretta e consapevole dei cittadini, aprendo loro le porte virtuali della pubblica amministrazione. E questo puó portare a una democrazia maggiormente piena e partecipata, con responsabilità. I social media possono veramente essere lo strumento che facilita il rapporto tra i cittadini e la pubblica amministrazione, avvicinandoci a quelle che oggi definiamo “smart cities”. Carlo Maria Medaglia, docente presso l’Universitá La Sapienza di Roma, però, ha fatto notare: «Non puó esistere cittá intelligente senza comunitá intelligente», sollevando la questione della formazione digitale. Servono competenze che nel nostro Paese sono ancora molto poco diffuse, dai dirigenti agli studenti. «Ecco perché - ha continuato Medaglia - i social media, a questo proposito, non devono essere un modo nuovo di comunicare cose vecchie, ma parte integrante delle nuove competenze».
accade nella propria vita, da quella professionale o pubblica a quella privata con le persone importanti e con la rete. Facebook, piattaforma nata appositamente per offrire alle persone il potere e la possibilità di condividere e di rendere il mondo sempre più aperto e connesso - ha continuato Colombo -, ha giocato un ruolo centrale in questo cambiamento, guidando un trend che ha generato in primis un impatto sulla società, cambiando il modo di relazionarsi, di informarsi e di esprimere opinioni, e successivamente sui modelli di business e sull’economia. A dieci anni dalla nascita della piattaforma, infatti, Facebook, oltre a essere uno strumento utile per le persone, è sempre più un partner strategico di business a 360 gradi per brand e imprese di qualsiasi dimensione e settore verticale che desiderano crescere ed essere competitive sul mercato, facendo inoltre
leva sul mobile la cui crescente diffusione sta rivoluzionando l’immediatezza di connessione, ampliando ancora di più le opportunità messe a disposizione da Facebook. La semplicità, la costante innovazione e la condivisione in tempo reale ci ha permesso di crescere rapidamente e di diventare in soli dieci anni il luogo dove 829 milioni di persone ogni giorno in tutto il mondo si ritrovano per comunicare liberamente tra loro senza limiti spaziotemporali, raggiungendo - ha concluso - anche i paesi più disagiati grazie anche a progetti di connettività mondiale come Internet.org». Per Matteo Stifanelli, country manager di Airbnb Italia, «La Social Media Week è un momento di incontro molto interessante dedicato al mondo social e all’innovazione digitale e ci fa molto piacere partecipare e portare la nostra esperienza. I social media sono entrati ormai a far
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Social network contro la crisi Ma la trasformazione digitale non riguarda solo le istituzioni, anche le imprese. Il presidente di Confindustria Digitale, Elio Catania, lo ha ribadito: «Il paese tornerá competitivo se abbracciamo il cambiamento digitale. La spirale di crisi, staticitá e disfattismo necessita di un elemento che crei entusiasmo. Il rinnovamento digitale puó far nascere il meccanismo virtuoso necessario per ripartire». Tanto per cominciare, ha fatto notare Catania, si dovrebbe recuperare il gap che l’Italia ha nei confronti dell’Europa: 25 miliardi di euro. É questa la cifra che riporta il presidente dell organismo confindustriale rispetto agli investimenti che l’Italia non ha operato nel digitale e che, ha sottolineato, produrrebbe l’aumento di piú di un punto di Pil all’anno. Il ruolo dei social media, allora, diventa fondamentale per le aziende: «Le imprese ha concluso - non hanno capito che i social media rappresentano la customer satisfaction per eccellenza. Permettono, infatti, di ricevere feedback in tempo reale. Ecco perché devono imparare a sfruttare questa risorsa come un immenso contributo per crescere». Per tutti questi motivi Carlo Alberto Carnevale Maffé ha così riassunto: «L’investimento sul digitale non deve essere concepito come aggiuntivo, una voce in piú a bilancio, ma sostitutivo di ció che funziona male, nella pubblica amministrazione come tra privati. Nella scuola ad esempio, le infrastrutture digitali devono diventare parte integrante del piano di edilizia scolastica, sono infrastrutture di base importanti quanto l’elettricitá per formare e ingaggiare al meglio i ragazzi, ormai nativi di queste tecnologie». E ancora Elio Catania ha lasciato alla platea un’osservazione lapidaria: «Chi si cela dietro il tema della mancanza dei fondi é perchè non vuole cambiare. L’impresa é pronta a investire sull’innovazione e la filiera di Confindustria è pronta a mettere a disposizione gli esperti del digitale per cooperare nell’innovazione».
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parte della vita quotidiana di tutti e per Airbnb rappresentano uno degli elementi chiave avendo contribuito alla nostra crescita. Grazie al passaparola e ai canali social, la nostra community è venuta a conoscenza del servizio e dell’unicità dell’azienda prima ancora di avere utilizzato la piattaforma. Gli utenti sui Social Media esprimono le loro emozioni e raccontano le proprie esperienze in modo autentico. Proprio la genuinità dei loro commenti è uno dei nostri pilastri». Mentre il country manager di Twitter Italia, Salvatore Ippolito, ha affermato: «Con oltre 500 milioni di tweet inviati ogni giorno ai 271 milioni di utenti attivi nel mondo, Twitter è il luogo dove gli eventi e le storie quotidiane si traducono in racconti in tempo reale, potenziati dalla enorme portata di condivisione e amplificazione offerta dalla piattaforma. Con Twitter si ha, infatti, la possibilità di creare e condividere idee, consentendo un’immediata riduzione di tutte le asimmetrie informative, e attuando la massima sincronia temporale. Informazioni, notizie, commenti fruiti in ambito pubblico per la quasi totalità dei casi: la trasparenza verso gli utenti rappresenta una delle caratteristiche essenziali del modo di “essere” in Twitter. Un “luogo di conversazione”, una townsquare che le persone utilizzano per avvicinarsi agli argomenti di loro interesse. Distanze minime che interpretano un ruolo civico e sociale ormai essenziale e che istituzioni e pubbliche amministrazioni utilizzano sempre più. Allo stesso tempo consente meccanismi di elevata interazione con aziende e stakeholder del mondo economico». < ANNO V | #102| MARTEDI’ 23 SETTEMBRE 2014
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MARKET PLACE
lo spot, pianificato in televisione, è visibile anche sul canale youtube della compagnia
Il “business sense” decolla in televisione: opzione dedicata a chi viaggia per lavoro
Si vola con la Generation easyJet La nuova campagna punta a evidenziare una delle caratteristiche principali del gruppo, la puntualità: un fattore decisivo che rende la compagnia inglese una scelta sempre più in linea con la necessità di ottimizzzare dei business traveller di Massimo Masi
In un contesto in cui l’attenzione ai costi delle aziende italiane tende a essere sempre più alta anche per quanto riguarda le spese per trasferte di viaggio, easyJet, primo network di trasporto aereo in Europa, ha deciso di incentrare la nuova campagna di comunicazione intorno al cosidetto “Business Sense”. La campagna si rivolge a coloro che viaggiano per lavoro e che sempre più scelgono easyJet come migliore soluzione in grado di offrire il più elevato rapporto qualità-prezzo, oltre a
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un network di destinazioni ampio e caratterizzato da un elevato numero di voli giornalieri, che consentono di partire e rientrare in giornata. Infatti, le aziende e i viaggiatori business che sono alla ricerca di soluzioni di viaggio “smart” sono oltre un quinto dei passeggeri di easyJet. Collegamenti tra gli aeroporti principali europei sulle maggiori cento rotte, un’alta performace di puntualità e tariffe dedicate al mondo business tali da consentire risparmi fino al 40% della spesa di viaggio per biglietti aerei e servizi dedicati corredano l’offerta
più competitiva per il mercato dei viaggi aerei d’affari. La campagna è stata pianificata su una molteplicità di mezzi a partire dalla tv, on air dal 21 settembre per due settimane sulle principali reti Mediaset, Sky, La7, Digitalia, Discovery e Digitale terrestre e ricorda uno degli aspetti cari ai paseggeri che viaggiano per affari e che emerge da statistiche di società indipendenti come un punto di forza di e a s y Je t in termini comp arat i-
vi. Si tratta della puntualità che posiziona easyJet, tra le principali compagnie aree in Europa, come una delle più puntuali. Lo spot attinge e ricorda un famoso cartone animato della nostra infanzia. Il personaggio, il bianconiglio che rappresenta simpaticamente nello spot un passeggero che viaggia per affari, attraversa l’aeroporto in tutta calma - contrariamente al suo omologo personaggio del cartone che era sempre in ritardo - poiché volare con easyJet per affari è semplice e senza stress, grazie alla puntualità e ai servizi dedicati che velocizzano l’esperienza di viaggio. Lo spot è visibile anche sul canale YouTube di easyJet. Boarding pass digitale, varchi di sicurezza dedicati, imbarco prioritario, posti premium sono alcuni tra questi servizi, abbinati a una gamma di tariffe appositamente create per aziende e viaggiatori d’affari. Tra queste, sta riscuotendo particolare successo la Inclusive, che offre a prezzi estremamente convenienti anche il bagaglio in stiva e posto premium; è dedicata alle aziende e acquistabile soltanto tramite agenzia di viaggio. La campagna
di affissione, pianificata in formati ad alto impatto nelle principali location di Milano, Roma e Napoli oltre che nel Veneto, presenta in modo smart i diversi plus del servizio business, sottolineando per l’appunto come “Il mondo business ha cambiato musica”. Completa la pianificazione la presenza di due settimane, a cavallo tra settembre e ottobre, su siti web di News, Economia e su YouTube. Noemi Frisoli, Marketing Manager di easyJet Italia, ha commentato cos’ l’operazione: «Con questa nuova campagna abbiamo deciso di rivolgerci a coloro che si spostano per lavoro, puntando a comunicare il fatto che easyJet non è solamente una soluzione molto conveniente, ma una scelta intelligente per i viaggiatori. Abbiamo denominato “Generation easyJet” coloro che ormai in numero sempre più crescente valorizzano la convenienza e la funzionalità dell’offerta di easyJet. Saremo presenti sulle principali reti televisive e città italiane, portando avanti il nostro commitment in questo mercato chiave per easyJet, dove siamo la terza compagnia con 27 aeromobili basati, 160 destinazioni in Europa, Medio Oriente e Nord Africa e dove abbiamo lanciato 28 nuove rotte solo nel 2014».
Nuovo incarico per l’agenzia che collabora con la società di gestione del risparmio
AcomeA sceglie Armando Testa
nicola belli
di Sebastiano Zeri
AcomeA, società di gestione del risparmio, ha scelto Armando Testa per il lancio del nuovissimo e innovativo Gimme5. Si tratta di un servizio unico che permette di entrare nel risparmio gestito con una soglia di entrata mai così accessibile, 5 euro, e che, nello stesso tempo, mette a disposizione degli utilizzatori la qualità dei fondi e il know-how di un partner premium quale AcomeA SGR. «In un mondo nel quale l’investimento sembra sempre più un sogno irraggiungibile, siamo subito rimasti intrigati da Gim-
me5, che unisce il risparmio all’investimento, in maniera semplice e soprattutto fattibile a tutti. Un prodotto che di diritto trova spazio in quello che ormai sarà l’aspirazione di molti: lo smart living. Per questo siamo pronti a fare in modo che Gimme5 venga percepito per quello che realmente è: non un altro strumento finanziario, ma un servizio che crea una categoria a sé stante, in grado di stravolgere le abitudini e i comportamenti delle persone», ha commentato Nicola Belli dal Gruppo Armando Testa.
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IAB FORUM 2014 25-26 NOVEMBRE 2014 MICO - MILANO
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ai blocchi di partenza un’iniziativa interessante a livello commerciale
Mediaset Premium: è in arrivo Prestige Sarà on air dal 15 novembre al 6 gennaio il primo temporary channel della piattaforma che ospiterà i brand di alta gamma
di Aureliano roio
Due milioni di abbonati, e 200 mila utenti con prepagata, un’offerta pay che in termini di serie tv si concentra sui grandi titoli stranieri, con quaranta serie tra novità e nuove stagioni; e soprattutto alcune delle serie più di successo negli States, tra cui “Orange is the new black” (da oggi su Mya) e Gotham (dal 20 ottobre, anticipato da una messa in onda dei primi due episodi su Italia 1). Ingredienti che dovrebbero garantire a Mediaset Premium un obiettivo di raccolta in pareggio, come ha confermato recentemente Marco Leonardi, al suo ultimo giorno come responsabile contenuti della piattaforma pay del Biscione e in procinto di andare a occuparsi di acquisizione e vendita diritti per tutto il Gruppo. E tra le iniziative più interessanti, in senso commerciale, spicca Premium Prestige, il
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primo temporary channel della piattaforma pay del gruppo di Cologno Monzese, che sarà on air dal 15 novembre alle 21:00 fino al 6 gennaio del prossimo anno e proporrà esclusivamente grandi storie, film e serie ambientate in luoghi emblematici e nei contesti più esclusivi, interpretate dai più grandi e ca-
rismatici attori. Ideato da RTI di concerto con la concessionaria, Digitalia ’08, il nuovo canale nasce per ospitare la comunicazione natalizia di quei brand di alta gamma alla ricerca sia di target sia di contesti selezionati. Il palinsesto pubblicitario sarà limitato a pochi inserzionisti, proprio per garantire a ciascuno la migliore esposizione in assoluta assonanza con l’alta qualità dei contenuti: meno del 6% di affollamento pubblicitario, posizioni singole fuori dai break e break non superiori a 120 secondi per offrire la massima efficienza. Premium Prestige offrirà, inoltre, la possibilità di associare ciascun brand a film o cicli di film scelti dagli inserzionisti, con l’obiettivo di evidenziare il legame con attori suoi testimonial o per attivare il trasferimento valoriale, nonché di ospitare contenuti forniti dagli inserzionisti stessi o realizzati ad hoc. marco leonardi
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COM PANY
La fanbase italiana conquista il terzo posto globale per numero di like sul profilo internazionale del brand
Heineken conferma con numeri da record la propria anima social
search & socIal medIa marketIng
13-14 noveMbre 2014
MiCo – MIlAno CongreSSI
MIlAn
nuovamente Rafforzato il legame instaurato con i consumatori italiani, che ha garantito il raggiungimento, nel nostro Paese, di un milione di fan sulla pagina Facebook ufficiale
Danny Sullivan
Chris Sherman
Founding Editor
Founding Editor
Marketing Land
Search Engine Land
di Daniele Bologna
Heineken conferma la propria anima social e il forte legame che ha instaurato con i consumatori italiani, raggiungendo, nel nostro Paese, un milione di fan sulla pagina Facebook ufficiale. E degli oltre 18 milioni di utenti complessivi che hanno cliccato “mi piace” da ogni angolo del mondo, ben un milione di “beer lovers” provengono dall’Italia, portando, così, la fanbase italiana a conquistare il terzo posto a livello globale per numero di like sul profilo internazionale del brand. Un grande successo, ottenuto grazie a migliaia di consumatori che, in meno di due anni, hanno contribuito a rendere la pagina Facebook uno spazio comune dove poter seguire in modo interattivo i contenuti aspirazionali proposti dal brand: Heineken, infatti, grazie alla sua personalità “cool” e all’avanguardia, è iden-
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tificato dai propri fan come un vero e proprio trend setter. Sulla sua pagina Facebook, il brand dà spazio a contenuti che parlano in modo non convenzionale delle bellezze nascoste delle città italiane, di incredibili viaggi intorno al mondo, dei locali più trendy in cui potersi godere una Heineken; e di tanto altro che possa essere di ispirazione per la community italiana. Il viaggio, il design e la vita metropolitana sono solo alcuni dei temi affrontati da Heineken per stupire e incuriosire continuamente i propri fan. Anche nel mondo social, Heineken conferma, così, l’alto livello di coinvolgimento dei propri consumatori, grazie alla capacità di generare un elevato numero di interazioni totali attraverso post di particolare appeal per il suo target: solo in Italia, i contenuti proposti da Heineken hanno registrato negli ultimi mesi oltre 59
milioni di visualizzazioni totali, con una media di 14 milioni di visualizzazioni al mese. «Siamo orgogliosi di questo importante risultato poichè testimonia ulteriormente il forte legame che un brand internazionale e cosmopolita come Heineken ha saputo consolidare con i propri consumatori in Italia - commenta Cristina Gusmini, Group Brand Manager di Heineken - e per questo desidero ringraziare tutti i nostri fan che, sempre di più, scelgono di avere Heineken come fonte per essere aggiornati su tutto ciò che è di tendenza e contribuiscono a rendere viva una pagina che rispecchia l’essenza del brand, dal 1873 sinonimo di socializzazione, incontro e comunicazione». In Italia, la pagina Facebook Heineken è curata da H-ART, azienda specializzata nella customer experience, che crea coinvolgenti relazioni tra brand e consumatori. ANNO V | #102| MARTEDI’ 23 SETTEMBRE 2014
SPonSor
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Per informazioni ed iscrizioni riservate ai lettori di 360com: Ilaria Biasini - 06.84541.292 - i.biasini@businessinternational.it
LeonardoADV, come laboratorio di esperienze web di primo piano, è in grado di soddisfare tutte le esigenze di comunicazione attraverso una linea di prodotti completa e diversificata. Competenza, creatività e tecnologia avanzata danno vita a un’offerta di prodotti Video, Rich Media, Branded Content, Display, pianificabili su tutti i device e integrabili in maniera flessibile, con l’obiettivo finale di conferire efficienza qualitativa e quantitativa a tutti i progetti di comunicazione.
Fonte Dati Mensili: Audiweb View 2013
345 MILIONI DI PAGINE VISTE 12 MILIONI DI CONTATTI UNICI 15 VERTICAL TEMATICI
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ME DIA
Domani il quotidiano di Rcs Media Group affronta il mercato con la sua nuova versione
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Corriere della Sera, rivoluzione quieta Il direttore ferruccio de Bortoli, che ha già deciso di lasciare lincarico, commenta la grande novità: «siamo e restiamo un giornale moderato» di Givera Modesto
Domani è il gran giorno: troveremo in edicola un nuovo Corriere della Sera, ripensato per offrire alle lettrici e ai lettori un quotidiano al passo con i tempi, capace ogni giorno di mettere al centro della sua informazione #lecosechecontano. La prima, vistosa caratteristica del nuovo Corriere della Sera è il formato compatto. Ma, avverte il direttore Ferruccio de Bortoli, «Non si tratterà solo di una nuova stagione grafica: rinnoveremo contenuti e sezioni del giornale, cambiando per essere sempre noi stessi, seri affidabili, aperti. Sempre all’insegna di una rivoluzione quieta, perché siamo e restiamo un giornale moderato». E questo, sottolinea il direttore, è un grandissimo pregio: «Il Corriere della Sera, in un’epoca di passioni tristi e valori dispersi, continuerà a essere un punto di riferimento essenziale, insostituibile per un paese che vuol crescere nella civiltà delle regole, aperto al mondo». In armonia con il nuovo formato più pratico, 45 x 31, il team grafico del Corriere, guidato dall’art director Gianluigi Co-
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il cambiamento non riguarda solo la grafica, bensì investe anche i contenuti e le sezioni del giornale
lin, ha studiato un’impaginazione moderna, che continua a offrire una copertura informativa completa, ma in più privilegia l’approfondimento e valorizza le immagini di qualità, le infografiche, l’uso dei bianchi. «La nuova era dell’editoria è incentrata sul rapporto tra carta e rete, e il Corriere della Sera evolve per offrire un sistema di prodotti sempre più in grado di dialogare tra loro, cambiando nel segno della continuità -. spiega Alessandro Bompieri, direttore della Divisione Media di Rcs MediaGroup -. Abbiamo rivisto e ordinato la brand architecture del sistema Corriere, rendendola più coerente, armoniosa e chiara, per consentire al nostro pubblico di ritrovare la stessa voce e lo stesso tono ogni volta che entra in contatto con il Corriere. E ci sono ulteriori passi di crescita per il quotidiano, che negli ultimi tempi ha continuamente ampliato l’offerta di contenuti: il supplemento culturale della domenica; i blog, in parti-
colare “La 27ma Ora”, il più conosciuto, ispiratore, tra l’altro, del Tempo delle Donne, in programma a Milano dal 26 al 28 settembre; i nuovi canali Scuola, Cucina e Moda; il nuovo sito; il continuo sviluppo dell’offerta televisiva. E proprio Corriere Tv offre in home page una serie di contributi video che mostrano e spiegano il nuovo Corriere della Sera: “Cambiare per restare se stessi”, del direttore Ferruccio de Bortoli; “Il piacere di farsi un’opinione” e “L’ambizione di sorprendere”, dei vicedirettori Daniele Manca e Barbara Stefanelli; “La forza delle notizie”, di Fiorenza Sarzanini, Sergio Rizzo e GianAntonio Stella; “Una grafica tra modernità e chiarezza” dell’art director Gianluigi Colin e del responsabile della redazione grafica Bruno Delfino; per finire con il condirettore Luciano Fontana, che mostra la prima copia macchina del nuovo giornale in un video girato proprio intorno alle rotative del Corriere della Sera. ANNO V | #102| MARTEDI’ 23 SETTEMBRE 2014
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TRASFORMIAMO VITE DIFFICILI IN STORIE PIENE DI SPERANZA.
il sito del periodico di monadori si presenta ora con una grafica più pulita e un layout semplice
Panorama.it, nuovo, semplice, diretto di Marianna Marcovich
Obiettivi che non ammettono dubbi: chiarezza, centralità dei contenuti, totale fruibilità su qualsiasi device e screen. Sono tre delle caratteristiche principali del nuovo Panorama.it. La declinazione online della testata di Mondadori è stata, infatti, totalmente ripensata, con più spazio ai contenuti, nuovi formati pubblicitari e un’attenzione ancora maggiore alla navigazione da mobile. Panorama. it si presenta ora con una grafica più pulita e un layout semplice, nel quale prevale il bianco dello sfondo. Grazie allo spazio tra gli elementi, emergono con forza emotiva testo e, soprattutto, immagini. Queste ultime costituiscono uno dei punti di forza della strategia di Panorama. it, capace di raccontare storie a forte impatto grafico ed emozionale. Nelle dodici aree tematiche in cui si dividono i contenuti di Panorama.it prevalgono un linguaggio semplice e diretto e un taglio fortemente orientato al servizio, che permette di esporre temi complessi con freschezza narrativa, oltre a un approccio che non perde mai di vista l’importanza di informare nel quotidiano: politica italiana ed estera, economia, salute e tecnologia, ad esempio, vengono raccontati attraverso percor-
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si di navigazione che si rivelano con un semplice clic del mouse o con lo scorrimento di un dito sullo schermo. La divisione in aree tematiche è immediata ed evidente già nella nuova home page, dove il lettore può individuare velocemente articoli e immagini secondo le proprie preferenze. Inoltre, ogni singolo articolo è strutturato come una piccola home page, in modo da essere letto “in autonomia” e considerato di per sé come porta di accesso al sito. Una scelta che riflette i più recenti trend di utilizzo, secondo cui gli utenti arrivano spesso alle pagine del sito prevalentemente attraverso i contenuti diretti dei motori di ricerca e dei social network. «Il nostro obiettivo era progettare un sito che risultasse immediato e intuitivo - spiega Roberto Sicardi, responsabile direzione Digital Properties di Mondadori -. Per questo l’imperativo è stato “responsive first”: offrire all’utente un prodotto navigabile su tutti i device, de-
sktop, smartphone e tablet, con un’esperienza di navigazione ottimale e indipendente dalle dimensioni dello schermo e dalla tipologia di contenuto, in grado di abilitare tutte le funzionalità touch», conclude Sicardi. Nelle opportunità pubblicitarie si concentrano alcune tra le novità più significative di Panorama.it, che si apre al native advertising e al branded content per aumentare la visibilità dei propri inserzionisti. Un approccio che permetterà agli investitori di poter contare in maniera sempre più integrata sul “sistema” Panorama: il magazine, il sito e gli eventi. I partner diventano contributor del sito, con la possibilità di integrare contenuti e storie nel flusso redazionale. L’apertura al native advertising si concretizza anche in un canale che ospita la voce dei partner, offrendo loro un alto livello di endorsement. «E’ una direzione necessaria e un’evoluzione importante - commenta Davide Mondo, amministratore delegato di Mediamond Digital -, in quanto va a strutturare quello che Mediamond fa da sempre, e cioè la creazione, in contesti editoriali puri, di spazi di comunicazione che siano dei veri contenuti per i lettori. E’ un’opportunità che molti brand potranno cogliere». ANNO V | #102| MARTEDI’ 23 SETTEMBRE 2014
Rosso Aragorn: C=0; M=100; Y=100; K=20
La declinazione online è stata completamente ripensata, con maggiore spazio ai contenuti, nuovi formati pubblicitari e un’attenzione ancora maggiore alla navigazione da mobile
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AIUTACI A DARE A TANTI BAMBINI LA POSSIBILITÀ DI STARE CON LE LORO MAMME. Molti bambini nascono in situazioni difficili: figli di madri segnate da violenza, malattia, dipendenze, sradicamenti. Per salvarli a volte sembra che non ci sia alternativa che toglierli alle loro mamme. Ma una speranza c’è: è la nostra Casa Accoglienza. Dove le mamme, con i loro figli, iniziano un percorso che le aiuta a riprogettarsi, dentro e fuori. Moltissime ce la fanno. Quando escono camminano su una strada di autonomia, insieme al loro bambino. E tu puoi essere accanto a loro, con il più semplice dei gesti d’amore.
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o g e n d i i V Vertis d A Ategy r t s oltre 23 mio di italiani fruiscono di contenuti video online per quasi due ore al mese, da pc e da mobile * ecco perché oggi è indispensabile fare il punto sulla video advertising strategy. iab ne approfondisce le logiche di ideazione e realizzazione focalizzandosi sulle opportunità per l’offerta e la domanda. *fonte: audiweb powered by nielsen – marzo 2014
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Considerazioni e riflessioni sui destini di yahoo e sulle prossime mosse dei vertici manageriali dopo la vendita delle azioni di alibaba
Marissa Mayer, seduta sopra un tesoro
marissa mayer
Dopo il clamoroso debutto a Wall Street di Alibaba, l’amministratore delegato ha una vera e propria fortuna a disposizione: almeno una decina di miliardi di dollari. Cosa se ne farà? Se lo chiedono gli investitori, preoccupati per il futuro delle quotazioni del gruppo guidato dalla top manager. E anche molte startup della Silicon Valley, potenziali “prede” di una sigla storica dell’internet economy di Davide De Vecchi
Dopo il debutto a Wall Street di Alibaba, Marissa Mayer siede sopra un tesoro di una decina di miliardi di dollari. Cosa se ne farà? Se lo chiedono gli investitori, preoccupati per il futuro delle quotazioni di Yahoo, e anche molte startup della Silicon Valley, potenziali “prede” dello storico portale di internet. Con quei soldi, infatti, Mayer - chief executive officer di Yahoo da luglio 2012 - potrebbe comperare una società come Pinterest, il social network per collezionare immagini, fondato a San Francisco cinque anni fa e valutato oggi 5 miliardi di dollari. O nel suo mirino potrebbe esserci addirittura Aol, altro storico marchio del web, oggi ridotto a una capitalizzazione di Borsa di soli 3,3 miliardi. L’occasione per lo shopping dell’affascinante Mayer viene dalla vendita di una quota delle azioni di Alibaba, il gruppo cinese di ecommerce che venerdì scorso ha lanciato la Ipo più imponente della storia borsistica, per un valore
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la risalita del valore delle azioni di yahoo deve molto alla partecipazione in alibaba
complessivo di 168 miliardi di dollari, calcolato sul prezzo di emissione di 68 dollari, anche se nelle prime ore di contrattazione il titolo è salito fino a quasi a 100. Yahoo è uno dei suoi principali azionisti, grazie a un fortunato investimento effettuato dal proprio cofondatore Jerry Yang, che nel 2005 decise di comprare il 40% della dot.com cinese per poco più di un miliardo di dollari. È stata la mossa più azzeccata negli ultimi dieci anni di Yahoo, che per il resto ha dovuto registrare, invece, un continuo declino del suo volume d’affari. Nel 2005, infatti, Yahoo aveva quasi lo stesso fatturato di Google e macinava più profitti. Oggi
il suo fatturato è un decimo di quello di Google e la sua quota nel mercato della pubblicità digitale è scesa al 2,5% contro il 34% di Google (compresa YouTube) e il 7,8% di Facebook. Le sue quotazioni in Borsa sono, però, risalite negli ultimi due anni proprio perché controllava una bella fetta di Alibaba e per gli investitori comprare le azioni Yahoo significava poter scommettere sulla dot. com cinese prima dell’Ipo. Ma ora che l’Ipo è fatta, la Mayer deve mostrare che cosa Yahoo vale da sola e rispondere ai critici, secondo i quali in questi due anni non ha saputo spiegare come intende reinventare il core business del grup-
po. La ceo ha cercato di trasferire in Yahoo l’esperienza che aveva accumulato con Google, dove aveva lavorato per tredici anni, occupandosi prima di prodotti di ricerca e user experience, e poi di pubblicità. Proprio la pubblicità resta la fonte principale degli introiti di Yahoo e per attirarla Mayer sta investendo molto sui contenuti: ha ingaggiato una serie di personaggi di alto profilo nel mondo dei media, come Katie Couric, ex giornalista delle reti tv Cbs e Abc, ora “conduttrice globale” di Yahoo News, e Kristen Baldwin, veterana della rivista di spettacolo Entertainment Weekly (del gruppo Time), diventata direttore di Yahoo Tv. Mayer, inoltre, ha già realizzato una dozzina di acquisizioni di società per conquistare traffico, e quindi pubblicità, soprattutto su apparecchi mobili, smartphone e tablet. L’anno scorso, a marzo, ha comprato per 30 milioni di dollari Summly, una app che sintetizza le notizie con un algoritmo originale, fondata da un genio diciassetten-
ne di Londra e considerata una startup molto calda. Poi, a maggio, ha speso 1,1 miliardi per Tumblr, la piattaforma di microblog con elementi di social networking fondata dal 21enne newyorkese David Karp. Ma nessuno dei nuovi acquisti, per quanto cool, ha finora prodotto aumenti di fatturato e, tantomeno, di profitti. Il responsabile operativo che avrebbe dovuto aiutare a rivitalizzare il business pubblicitario di Yahoo, Henrique De Castro, si è trasformato in un grave imbarazzo: Mayer l’aveva assunto da Google nell’ottobre 2012 e l’ha licenziato dopo soli quindici mesi, pagandolo 58 milioni di dollari fra stipendio e liquidazione, una cifra “vergognosa” secondo un gruppo di azionisti che ha fatto causa al consiglio d’amministrazione di Yahoo. Un’ipotesi tornata in circolazione nelle ultime settimane è che Mayer cercherà di comperare Aol o di allearsi con il sito che è diventato, sotto Tim Armstrong, un network di business diversi fra i quali
jerry Yang
The Huffington Post e una piattaforma di pubblicità in proprio e per conto terzi. Qualche indizio in questa direzione sarebbe venuto, secondo il blogger Steven Kapsos, da Ned Brody, il capo americano di Yahoo, ex responsabile della divisione Networks di Aol. Mayer ha chiesto pazienza agli investitori, spiegando
che la sua strategia ha bisogno di tempo per ottenere risultati. I suoi predecessori, però, non hanno avuto il beneficio di operare con calma: Mayer è il sesto ceo cambiato in sette anni e se dopo l’Ipo di Alibaba le quotazioni di Yahoo inizieranno a scendere, anche lei è destinata a finire prima o poi sotto pressione.
ANNO V | #102| MARTEDI’ 23 SETTEMBRE 2014
IF! Italians Festival 2 â&#x20AC;˘ 3 â&#x20AC;˘ 4 ottobre 2014 Teatro Franco Parenti - Milano
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LINK ecommerce
social media
Il gigante dell’ecommerce ha sborsato ben 4,6 milioni di dollari per garantirsi l’uso esclusivo del dominio .buy battendo, tra gli altri, Google che ha provato, sempre senza successo, a comprare anche il .vip.
Si chiama Wattpad, ha sede a Toronto e, anche se in Italia è ancora poco conosciuta, ha già conquistato nel mondo 35 milioni di lettori e scrittori che vogliono condividere liberamente i propri libri. Da tenere d’occhio.
Amazon compra il dominio .buy
THENEXTWEB.COM
Ecco Wattpad, il social “letterario”
BETAKIT.COM
hi tech journalism
Internet of things
Non bastavano i robot “ingaggiati” per scrivere articoli, sono in arrivo i “droni reporter” in grado di scattare foto aeree e riprese da punti di vista inusuali o in zone pericolose o inaccessibili. E sono italiani.
«La prima cosa che dobbiamo capire - scrive Bruce Sterling - è che “l’Internet delle Cose non riguarda le Cose dentro Internet. È solo un’etichetta che alcuni gruppi di potere hanno coniato a proprio beneficio».
Dopo i robot, i droni reporter
PRIMAONLINE.IT
Il lato oscuro delle “cose” (in rete)
LASTAMPA.IT
dispositivi
opinioni
L’iPhone 6 è stato accolto con reazioni contrastanti e c’è chi dice che Apple stia ormai involvendosi. Ma senza l’iPhone non ci sarebbero stati tutti gli altri smartphone, non ci sarebbero i siti responsive e così via...
Il Bitcoin, prima di venire accettato del tutto, ha ancora molte barriere da superare. Da oggi, però, si alza una nuova voce in suo favore: il Coin Center, organizzazione no profit presieduta dall’accademico Jerry Brito…
Una rivoluzione lunga sette anni
SIKS.IT
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Una nuova voce in favore del Bitcoin
ZDNET.COM ANNO V | #102| MARTEDI’ 23 SETTEMBRE 2014
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LINK Ecommerce
personaggi/1
E’ la quotazione più ricca della storia e, come se non bastasse, nel giorno di apertura il titolo di Alibaba ha guadagnato un ulteriore 37%. Conosciamo meglio, allora, questo ex insegnante di inglese, di nome Jack Ma.
Larry Ellison ha lasciato la poltrona di ceo della sua Oracle, fondata nel 1977, anche se resterà in azienda come massimo responsabile della tecnologia (sarà cto). Era l’ultimo dei “pionieri” della west coast.
L’uomo da 17 miliardi di dollari
YOUTUBE.COM
Fine di un’epoca nella Silicon Valley
ILSOLE24ORE.COM
social & attualità
digital journalism/1
I “no” sono stati il 55%. Così gli scozzesi hanno scelto di restare nel Regno Unito. Eppure, sulla piattaforma di microblogging dal 5 agosto fino alle votazioni i tweets per il “si” erano molti di più. Come alle elezioni italiane.
Si chiama Eliot Higgins, ma il suo pseudonimo è Brown Moses. Ha realizzato alcuni tra i più importanti “scoop” sulla Siria e sull’Isis. Lo ha fatto tranquillamente dalla sua poltrona, cambiando di nuovo pelle al giornalismo.
Il referendum scozzese in tweet
FRANZRUSSO.IT
Il giornalismo da poltrona
WIRED.IT
DIGITAL JOURNALISM/2
PErsonaggi/2
Le redazioni devono capire il potere dei social media, non solo per racimolare visualizzazioni e like, ma per dare una risposta a ciò che la gente dice sui social. Essere parte di un territorio e di chi lo abita, offrire soluzioni...
Rappresentazione grafica lineare dei momenti più importanti della vita di uno tra i più carismatici e visionari capi d’azienda mai vissuti. Come si ricorda sempre, ha rivoluzionato le nostre vite con le sue intuizioni.
Il potere dei social e il giornalismo
FESTIVALDELGIORNALISMO.COM
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La vita di Steve Jobs in infografica
ENTREPREUNER.COM
ANNO V | #102| MARTEDI’ 23 SETTEMBRE 2014
L’ 87% DEI PREMIUM PEOPLE HA UN TELEVISORE HD Premium People, la community degli abbonati Mediaset Premium, è l’audience di alto profilo che sceglie la qualità della pay-tv digitale. Per i possessori di Tv di nuova generazione ecco la magia dell’alta definizione.
Anticipi e posticipi della Serie A nello splendore dell’alta definizione
PREMIUM PEOPLE I HIGH PROFILE AUDIENCE
Questo contenuto è disponibile anche su Fonte: Gnresearch S.p.a., “Customer Satisfaction Famiglie Mediaset Premium” (CATI 1900 casi) Dato Novembre 2012
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10 ottobre - acquario civico @ milano
360com è una pubblicazione di Growing C&M sede leGale piazza G. Grandi 24, 20135 - Milano sede oPerativa via Sardegna 32, 20146 - Milano tel.+39.02.53598301 fax +39.02.53598330 www.growingcm.com Abbonamento a 360com la testata 360com è registrata al tribunale di milano al 254 del 3 maggio 2010. growing consulting & media srl è iscritta al r.o.c. con il numero 16331. © tutti gli articoli hanno riproduzione riservata. il responsabile del trattamento dei dati personali raccolti in banche dati di uso redazionale è il direttore responsabile a cui, presso la sede di piazza giuseppe grandi 24, 20135 milano (tel.02.53598301), gli interessati potranno rivolgersi per esercitare i diritti previsti ai sensi dell’art. 7 dlgs 196/2003
Direttore responsabile Daniele Bologna dbologna@growingcm.com Content Manager Aureliano Roio aroio@360com.it Redazione redazione@360com.it Sebastiano Zeri, Giacomo Broggi, Vera Modesto, Davide De Vecchi Progettazione grafica e realizzazione RubberDuck info@rubberducksrl.it Amministrazione amministrazione@growingcm.com Traffico Caterina D’Amico traffico@growingcm.com Diffusione e abbonamenti diffusione@360com.it Pubblicità e iniziative speciali Ivano Moro ivano.moro@growingcm.com tel. +39.02.53598207 mob. +39.3393970611
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appuntamento dedicato alle biotecnologie. job projects for young people: focus su agrofood, industria, salute Salvo Mizzi impegnato in Telecom Italia dal 2007, è stato tra i pionieri di Internet in Italia, prima come direttore creativo di alcune grandi sigle dell’advertising, poi come startupper. Nel 2000 ha fondato e lanciato la prima web tv italiana, My-Tv, sperimentando ante litteram tutte le potenzialità espressive e tecnologiche del web. In Telecom Italia è stato responsabile digital services, digital communication e nel 2009 ha ideato Working Capital, il progetto di talent scouting e supporto alle start up oggi tra le maggiori innovation community del nostro paese. è responsabile Social Network nella direzione Consumer Telecom Italia e Corporate Fellow Telecom Italia nella Kauffman Society, il maggiore programma internazionale dedicato alla cultura e alla finanza per l’innovazione, al global networking e alla creazione di nuove imprese tecnologiche
visioni
di
Matteo Dedè
i numeri e le potenzialità
di working capital Abbiamo promosso e sostenuto direttamente i migliori talenti e facilitato la nascita e lo sviluppo di alcune delle startup più promettenti. In totale, abbiamo valutato oltre 6.000 business ideas e supportato direttamente 179 startup: tra queste, ben 109 hanno beneficiato dei nostri grant, mentre 36 sono state pre-incubate, altre 19 sono state incubate e finanziate e 15 sono state inserite nei programmi di accelerazione che abbiamo inaugurato nel 2013. Ma il dato più interessante è che, ad oggi, 15 di queste startup hanno raccolto più di 25 milioni di funding da investitori nazionali e internazionali. I quattro acceleratori che abbiamo aperto sul territorio lo scorso anno (a Roma, Milano, Bologna e Catania) sono la testimonianza più tangibile della concretezza di Working Capital, che oggi opera nel cuore dei distretti creativi del Paese. Numeri che sottolineano l’impegno i Telecom verso il suppor-
to ai giovani e alle idee innovative anche in un momento di congiuntura economia negativa. Con la nuova edizione di WCAP Telecom Italia ha messo a disposizione ulteriori 40 grant del valore di 25.000 euro ciascuno, collegati ad altrettanti percorsi di accelerazione. Ma la novità più importante è stato il debutto di Telecom Italia nel “seed investment”, con un investimento di 4,5 milioni di euro in 3 anni, 1,5 milioni di euro a partire da quest’anno, in opzioni oppure nel capitale sociale delle startup che vengono valutate più innovative in ambito digital, internet, mobile e green Ict, compatibilmente con gli indirizzi strategici del nostro business. Gli investimenti in ogni singola startup sono variabili, ma di entità compresa tra i 100 e i 500 mila euro; e come normalmente accade per i fondi “seed”, sono mirati soprattutto ad accompagnarle nel delicato percorso di crescita e di inserimento sul mercato.
Venerdì 10 ottobre, presso l’Acquario Civico di Milano, nell’ambito dell’iniziativa degli eventi propedeutici a Expo2015, si svolgerà il quinto appuntamento annuale di “FutureCamp Europe: job projects for young people”: un incontro interattivo, ideato e organizzato dall’Associazione Donne e Tecnologie, rivolto a giovani, docenti e genitori interessati a scoprire e capire come addentrarsi e orientarsi nei settori professionali emergenti in Europa nel prossimo futuro. “FutureCamp Europe: Biotech” si svolgerà all’interno della seconda edizione della European Biotech Week: un’intera settimana - dal 6 al 12 ottobre - dedicata al settore delle biotecnologie e promossa da EuropaBio, l’associazione europea delle biotecnologie. Assobiotec è il partner italiano della manifestazione e il promotore di numerose iniziative su tutto il territorio nazionale, volte a promuovere il ruolo delle biotecnologie nel miglioramento della qualità della vita. Durante l’edizione 2014 di “FutureCamp Europe” si analizzeranno, in particolare, i temi legati alle biotecnologie applicate ai settori agrofood, salute e industria, attraverso le esperienze e le competenze di giovani imprenditori, docenti e ricercatori che sono riusciti a fare della propria passione un mestiere. Dall’incontro e confronto diretto con queste realtà, i ragazzi della scuola primaria potranno ricevere informazioni pratiche e ricavare stimoli per la definizione e costruzione di un percorso di studi in sintonia con le proprie inclinazioni e le richieste del mercato del lavoro. ANNO V | #102| MARTEDI’ 23 SETTEMBRE 2014