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visioni / Alessandro de angelis

Uno storytelling efficace: ecco il “crowdumentary”

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ANNO VI | #103 | MARTEDÌ 9 GIUGNO 2015

Sviluppare in concreto la collaborazione tra un direttore creativo e i filmmaker che fanno parte di un network internazionale è un percorso particolarmente denso e appagante. (...)

i fatti del giorno

marketplace

company

media

Blogmeter ha analizzato il loro comportamento sui vari social

Bitmama ancora partner della Filarmonica Teatro Regio di Torino

E’ un primato nella storia del settore per l’agenzia indipendente

L’evento più “social” dell’anno terrà banco fino al 12 giugno

Social celebrities e brand autonotive fra top e flop

Musica classica, ma la comunicazione del tutto digitale

Pubbliche relazioni: INC festeggia i suoi primi quarant’anni

Ha preso il via ieri nella Capitale la Social Media Week

scenario

Settore fieristico in buona salute

25 link

coverstory

Xiaomi, gigante tech made in China

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Havas Media Group lancia “Meta Quality Barometer” Lo strumento ha la capacità di fornire costantemente dati aggiornati multi-piattaforma da diverse campagne globali. Da convidivere con i partner

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reinventing viDeO ADvertiSing www.teads.tv


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i fatti del giorno

trend

di Ottavia Quartieri

Le social celebrities e il settore auto, tra top e flop

Blogmeter, leader nella social media intelligence, ha analizzato il comportamento dei brand automobilistici e dei loro testimonial sui diversi social network, così come le reazione degli utenti. Federico Russo per Hyundai e Novak Djokovic per Peugeot i più apprezzati; Piero Chiambretti non piace pur facendo registrare il maggior numero di interazioni, oltre 25 mila

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logmeter, la social media intelligence company, torna ad analizzare i gusti social degli italiani e questa volta sposta il mirino dall’esposizione universale milanese al settore automotive, in particolare analizzando l’influenza in rete delle celebrità che fanno da testimonial a brand automobilistici. L’indagine, dal titolo “Social Celebrities” e condotta nel mese di aprile, dimostra come questo sia un segmento che ancora non sfrutta a pieno le potenzialità dei social media, soprattutto quando si tratta di scegliere testimonial dal carattere social. Infatti, le case automobilistiche selezionano personaggi che non hanno un proprio profilo ufficiale (nel nostro campione sono ben 4 su 9) e che di conseguenza, non sono in grado di sostenere la campagna promossa dai brand, coinvolgendo il target e creando engagement. Tra i nove testimonial, utilizzati di recente dalle case automobilistiche e indagati da Blogmeter , il miglior posizionamento lo ottiene Federico Russo, conduttore radiofonico e televisivo, scelto da Hyundai per promuovere il proprio brand, che fa registrare il sentiment più positivo in assoluto. Dall’analisi Social Celebrities dei valori che ciascun personaggio veicola, emerge che il pubblico ne apprezza la competenza e le donne il fascino. Se poi volgiamo lo sguardo alle star internazionali, spicca la figu-

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Novak Djokovic

ra del numero uno del tennis mondiale, Novak Djokovic, volto di Peugeot, che si conferma leader per capacità di coinvolgimento sui profili Facebook e Twitter. Ma anche The Jackal, gli youtuber scelti per promuovere il brand Smart, mostrano una buona capacità di coinvolgere il pubblico attraverso i social. Il personaggio più criticato, invece, risulta Piero Chiambretti, testimonial di FCA. Le critiche provengono soprattutto dai tifosi juventini e dagli appassionati di calcio in generale che non hanno apprezzato la scelta da parte del Gruppo Fiat Chrysler notoriamente collegato alla proprietà della Juventus - di scegliere come volto di Fiat, Lancia e Alfa Romeo un noto tifoso granata come Piero Chiambretti. Il conduttore televisivo e showman è anche il personaggio di cui si parla maggiormente sul web, raccogliendo 25 mila messaggi nel mese di apri-

Piero Chiambretti

Federico Russo

le. Alle sue spalle, seguono a distanza The Jackal (14.500 post) e Novak Djokovic (11.400). Per quanto riguarda l’associazione Brand-Testimonial, il protagonista è ancora Djokovic. Il binomio più citato in rete è quello tra il tennista serbo e la marca Peugeot. Seguono il binomio Hyundai e Federico Russo e poi quello tra FCA e Piero Chiambretti. Infine, se diamo uno sguardo al di fuori del settore automobilistico, ad aprile la celebrità che risulta più engaging in relazione alla propria fan-base di Facebook è Francesco Facchinetti. Alle sue spalle si collocano Belen Rodriguez e Samantha Cristoforetti. L’astronauta italiana, ambassador di Expo 2015, è il personaggio che raccoglie il più ampio Word of Mouth (quasi 250 mila messaggi), superando proprio Belen, testimonial di Jadea (oltre 218 mila post) e Francesco Facchinetti (107 mila post). ANNO VI | #103| MARTEDÌ 9 GIUGNO 2015


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i fatti del giorno

piattaforme

Mercato

I contenuti esclusivi di Mediaset sono sempre più a stelle e strisce di Marianna Marcovich

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l gruppo Mediaset ha portato a termine gli accordi grazie ai quali si assicura, in esclusiva per l’Italia, la trasmissione di film e serie tv di Warner Bros. International Television Distribution e NBCUniversal International Television Distribution. Gli accordi, validi rispettivamente fino al 2020 e fino al 2018, prevedono circa 3.500 ore di prodotti statunitensi all’anno con 1.000 ore di titoli inediti e contengono un’importante innovazione: l’esclusiva a favore di Mediaset comprende tutte le modalità di visione e tutte le piattaforme distributive, tv free, tv pay compreso il satellite e online in modalità lineare e on-demand. «Con questi accordi, il gruppo Mediaset potenzia per qualità e quantità l’offerta di Mediaset Premium, pay tv leader nel calcio e non solo – afferma Franco Ricci, amministratore delegato Mediaset Premium -. Ma soprattutto conferma la volontà di investire a

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Saranno Warner Bros e NBCUniversal i partner americani con cui il broadcaster ha ultimato un accordo, che prevede la trasmissione di film e serie tv in esclusiva per il nostro Paese per un totale di circa 3.500 ore di prodotti e più di 1.000 titoli su tutte le piattaforme a disposizione

Franco ricci

Jeffrey R. Schlesinger

lungo termine in contenuti esclusivi, quelli che fanno la differenza tra offerte concorrenti, sia free sia pay sia di streaming onli-

ne. Con questi accordi Mediaset si pone sempre più al centro degli interessi internazionali legati alla convergenza tra contenuti vi-

deo e offerte broadband». «Siamo molto soddisfatti di questo nuovo accordo globale – commenta Jeffrey R. Schlesinger, president Warner Bros. Worldwide television distribution - . Mediaset è nostro partner in Italia da molti anni e siamo lieti di poter proseguire un rapporto che vede i nostri contenuti avere grande successo sui canali del Gruppo.»”. Sulla stessa scia di positività e soddisfazione si inserisce Belinda Menendez, president NBCUniversal International Television Distribution & Universal Networks International, che commenta così: «Da molti anni abbiamo relazioni professionali eccellenti con il Gruppo Mediaset e siamo lieti di rendere la nostra partnership ancora più solida. I telespettatori italiani avranno a disposizione i migliori successi di NBCUniversal, non solo serie tv e blockbuster cinematografici ai vertici del gradimento attuale ma anche tutti i nuovi titoli in arrivo nei prossimi anni».

Native In-Feed, sul mercato l’ultima novità di Outbrain È stato lanciato il primo strumento che consente agli editori di distribuire annunci in modalità native attraverso la principale piattaforma di content discovery, che garantisce ai brand e agli editori l’ottimizzazione della propria programmazione di Ottavia Quartieri

È

stato annunciato nella giornata di ieri Native In-Feed, il nuovo strumento pensato e realizzato dalla più grande piattaforma di content discovery al mondo che consente per la prima volta agli editori di usare la piattaforma di Outbrain per distribuire annunci native in-stream. Native In-Feed rappresenta l’ultima novità in termini di offerta di Outbrain che si sta trasformando in una piattaforma poliedrica per garantire ai brand e agli editori l’ottimizzazione della propria programmazione di contenuti sul web. I partner di Outbrain possono vendere le proprie campagne e utilizzare l’interfaccia utente e gli strumenti di

Outbrain per distribuire in modo trasparente queste campagne al proprio pubblico. Il nuovo strumento sfrutta l’insuperabile e crescente quantità di dati di Outbrain sul comportamento degli utenti online, che includono più di mezzo miliardo di visitatori unici in tutto il mondo. Native In-Feed costituisce un’integrazione della tecnologia esistente di Outbrain e consente agli editori di distribuire facilmente campagne pubblicitarie native, contando sulla rete premium della piattaforma per sfruttare gli spazi invenduti. La soluzione funziona con tutti i tipi di contenuto che vengono distribuiti con fluidità all’audience su mobile, tablet e desktop. «Outbrain rappresenta per gli editori un partner sempre più

integrato che aiuta a massimizzare la reach e l’impatto della mole di contenuti distribuiti, compreso il native adv», ha affermato Matt Crenshaw, Vp Product Marketing di Outbrain. «Gli editori sono sopraffatti dalla quantità di terze parti che offrono la possibilità di servire annunci nativi. Da oggi è possibile usare Native In-Feed per semplificare le operazioni affidandosi a un unico partner di fiducia. Questa nuova soluzione, che apre ulteriormente la nostra piattaforma e consente agli editori di servire i propri annunci nativi attraverso Outbrain, è un altro segno di come siamo sempre più profondamente radicati all’interno delle organizzazioni dei nostri partner», ha concluso il vice president Crenshaw.

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i fatti del giorno

Riconoscimenti

Premiata la cultura di Lidl Italia, in azienda e sui social

Campagne

di Massimo Luiss

“Bye bye cash”: Moneynet dice addio ai contanti con la collaborazione di Mosaicoon La media platform italiana si è occupata della creatività, della realizzazione e della distribuzione della nuova campagna pubblicitaria di Moneynet, che comprende tre video e un’attività di video seeding, social sharing e sponsored post ugo parodi giusino è alla guida di mosaicoon

Domenica sera a Milano il comparto italiano della multinazionale ha ricevuto il premio “Positive Business Award”

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La partenrship tra il brand alimentare brianzolo e lo studio cinematografico americano lega la linea dei marchi Panatine, Girotondi e Nuggets ai personaggi del film di animazione “Home - A casa” di Vera Modesto

di Ottavia Quartieri elicità e positività sono due ingredienti fondamentali per conquistare il favore di potenziali consumatori. E questo Lidl Italia lo ha capito molto bene, tanto che la sua cultura positiva, declinata in ogni ambito aziendale, è stata premiata con un prestigioso riconoscimento. Si tratta del “Positive Business Award” che il comparto italiano dell’azienda multinazionale leader nella grande distribuzione organizzata, ha ricevuto domenica sera a Milano per le categorie Innovation - Repositioning e Social Network. Il premio, creato dalla Scuola di Palo Alto, principale Business School italiana non accademica, premia aziende, imprenditori e manager che hanno capito quanto il successo si possa costruire partendo dalla felicità delle persone. In particolare Lidl Italia si è distinta in due aree differenti: da un lato per lo sviluppo a 360 gradi della struttura commerciale, delle risorse umane e della strategia di comunicazione che ha portato con successo al riposizionamento del brand, dall’altro per la pagina Facebook che ha oltre 1 milione di fan ed è una delle pagine social più apprezzate in Italia. «Promuovere la cultura positiva all’interno della nostra azienda è sicuramente determinante come volano della crescita di essa. Noi pensiamo che chi smette di migliorarsi smette di essere bravo e, infatti, la tensione al rinnovamento sarà la nostra guida anche in futuro, dando sempre più risalto ad iniziative aziendali volte al miglioramento dell’ambiente di lavoro, della produttività e dell’innovazione» ha commentato Gianfranco Marc Brunetti, Responsabile Comunicazione Lidl Italia.

Comunicazione Rovagnati e Dreamworks, insieme per una nuova licensing

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È

arrivato il tempo di abbandonare il contante e di entrare nell’era del pagamento elettronico: ed è proprio questa la sfida portata avanti da “Bye bye cash”, la nuova campagna video prodotta da Mosaicoon per Moneynet, centro servizi interbancario per la Monetica. La strategia web, pensata e realizzata dalla media platform nata da un’idea di Ugo Parodi, è articolata in tre video, il primo dei quali è ora online su byebyecash.moneynet.it. Nel video un gruppo di ladri si ritrovano senza lavoro e depressi a causa della scomparsa del contante e dell’introduzione dei nuovi sistemi di pa-

gamento elettronici offerti da Moneynet. L’evoluzione e il cambio di tendenza dovuti ai servizi di Monetica, costringerà quindi i protagonisti ad abbandonare la loro precedente “professione” e a cercare un lavoro onesto. Oltre alla creatività del video, Mosaicoon si è occupata anche della distribuzione attraverso un’attività di video seeding, social sharing e sponsored post. La campagna è inoltre supportata da un’attività di lead generation con una call to action che prevede un redirect alla pagina del sito dedicata al sistema di servizi che il brand offre attraverso pos e piattaforma web.

partita ufficialmente la collaborazione tra il brand alimentare Rovagnati e lo studio cinematografico americano Dreamworks, grazie alla quale le gustose e genuine preparazioni rivolte a bambini e ragazzi - Panatine, Girotondi e Nuggets – saranno le protagoniste all’interno del nuovo film d’animazione per bambini “Home – A Casa”. Per 4 mesi in ogni confezione i bambini troveranno i tatoo dei personaggi del film di animazione, in sette diversi soggetti collezionabili, regalati da Rovagnati ai piccoli consumatori per rivivere le fantastiche avventure dell’adolescente Tip e del suo amico alieno Oh. Rovagnati torna così a investire sulla linea Panatine, Girotondi e Nuggets, che dopo il recente restyling grafico del packaging, con questa iniziativa parla direttamente al consumatore. Per incentivare questo contatto più stretto anche un nuovo mini sito dedicato all’iniziativa www.panatine.it. Non è la prima volta che il marchio brianzolo promuove iniziative per i più piccoli legate ai propri prodotti, infatti già nel 2001 da un’idea di Paolo Rovagnati sono nati dei veri e propri mondi paralleli grazie alle avventure vissute dai Pirati di Panateen e dai personaggi amanti della musica di Panacity. L’iniziativa di Rovagnati, che da oltre settant’anni fa molta attenzione alla qualità e al gusto dei propri prodotti, è il frutto di un’attenta riflessione sui moderni stili di vita, pratici e perfetti per chi ha poco tempo in cucina, è un altro grande risultato della maestria alimentare firmata Rovagnati che offre, adesso, anche la possibilità di collezione, scambio e divertimento con la qualità e la semplicità di sempre. ANNO VI | #103| MARTEDÌ 9 GIUGNO 2015


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i fatti del giorno

Stan Wawrinka e Novak Djokovich

ascolti

Tutti su Eurosport per la finale 2015 del Roland Garros Con 294.000 spettatori e share del 2,5%, Eurosport è l’ottavo canale nazionale sullo slot di messa in onda, il primo pay Domenica 7 giugno, alle ore 18:23, 413.000 spettatori sintonizzati, corrispondenti a una share del 4,1%; tutti sono incollati al televisore per guardare la finale del Roland Garros su Eurosport tra Novak Djokovich e Stan Wawrinka. La finale maschile della 114ª edizione del Roland Garros, secondo torneo del Grande Slam stagionale e unico sulla terra rossa, che ha visto trionfare in quattro set lo svizzero Stanislas Wawrinka sul numero uno del ranking ATP, Novak Djokovic, ha ottenuto un ascolto medio di 294.000 spettatori in Italia su Eurosport, raggiungendo una share del 2,5%. La finale ha quindi portato Eurosport ad essere l’ottavo canale nazionale sullo slot di messa in onda, il primo tra i canali pay. Sono stati soprattutto gli uomini nella fascia 15-54 anni a seguire l’evento, facendo di Eurosport il quinto canale nazionale (primo pay) per questo target. Oltre ai French Open, l’offerta di tennis su Eurosport comprende una copertura in esclusiva di Australian Open e US Open, e una selezione di tornei ATP e WTA per un totale di 1.000 ore di live.

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media 11,5 mln di app download, +55% di engagement video

contest

Continua il trend positivo per la concessionaria pubblica che ha totalizzato 7 milioni di download per l’app Rai.tv, 1,2 per quella di Radio Rai e quasi 600 mila download per Rainews

Continua la collaborazione tra la multinazionale e l’agenzia: l’iniziativa mette in palio biglietti e prodotti del marchio

Expo Milano il comparto digital di rai pubblicità “Vivi 2015 con Samsung” cresce nel primo quadrimestre 2015 grazie a Melismelis di Ottavia Quartieri

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ilancio positivo per le attività digitali di Rai Pubblicità che vantano trend in costante crescita. Complessivamente le app dell’universo Rai hanno totalizzato 11 milioni e mezzo di download così distribuiti: 7 milioni per l’app Rai.tv, oltre 1,2 milioni per l’app di Radio Rai e quasi 600 mila download per quella di Rainews. Il confronto anno su anno del primo quadrimestre 2015 rispetto al primo quadrimestre 2014 mostra, inoltre, un elevatissimo grado di en-

gagement da parte degli utenti: il totale di video erogati da mobile ha registrato un +26%, percentuale che arriva al + 55% se si prendono in considerazione anche i video erogati da web. Le app sono, inoltre, in grado di coinvolgere attivamente gli utenti italiani che accedono con costanza alle applicazioni soprattutto in concomitanza con alcuni grandi eventi on air sui canali Rai e disponibili in diretta e on demand sulle app: è il caso per esempio delle prime giornate del Giro d’Italia e della finale del talent di Rai 2 The Voice andata in onda il

27 maggio. Questo successo si è tradotto in un aumento sensibile in termini di fatturato, che generato da video da mobile ha toccato il +75%. «La crescita dei numeri relativi alle nostre attività digitali rappresenta un grande riconoscimento per noi da parte del pubblico di cui vogliamo continuare a soddisfare le aspettative attraverso contenuti di qualità fruibili su qualunque piattaforma continuando a garantire al mercato un’offerta flessibile e integrata», dichiara Francesco Barbarani, direttore area radio e web di Rai Pubblicità.

partnership Il claim “Find your beach” è declinato nel mondo delle serie tv

Il piacere è doppio con FOX e Corona Extra Un frame dello spot

L’iniziativa speciale creata dal canale tv per la lager messicana prevede un bumper in cobranding, pianificato nell’orario degli aperitivi

Da oggi godersi una buona birra seduti comodi sul proprio divano davanti alle serie televisive Fox è ancora più semplice. E’ nata infatti l’iniziativa speciale realizzata da Fox per Corona Extra:

un bumper in cobranding che unisce la passione per le grandi serie tv al piacere di una bottiglia di Corona Extra. Il bumper prende spunto dal claim distintivo della campagna Corona Extra,

“Find your beach”, e lo declina nel mondo degli appassionati delle serie Fox. La pianificazione prevista è nella fascia oraria dell’aperitivo dalle 19:00 alle 21:00 in apertura degli episodi televisivi.

In occasione di Expo Milano 2015, l’agenzia Melismelis ha realizzato il materiale promozionale relativo al concorso “Vivi Expo 2015 con Samsung”, confermando la proficua collaborazione con Samsung Electronics Italia. Registrandosi sul sito Samsung People, tutti coloro che fino al prossimo 10 ottobre acquisteranno un prodotto Samsung in promozione nei negozi o sui siti internet che aderiscono all’iniziativa, potranno partecipare al contest “Vivi Expo 2015 con Samsung” dove in palio ci sono 5 ingressi per l’esposizione universale al giorno o 2 biglietti al mese per un evento correlato a Expo Milano 2015. Melismelis ha firmato per questa attività una campagna multi-soggetto con locandine formato A4 distribuite all’interno dei punti vendita della GDO. I soggetti dei manifesti promozionali sono alcuni dei prodotti top di gamma Samsung che strizzano l’occhio ad alcuni dei più suggestivi scorci di Milano, dal Duomo alla Galleria Vittorio Emanuele II, passando per il nuovo skyline meneghino. ANNO VI | #103| MARTEDÌ 9 GIUGNO 2015


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MARKET PLACE

operazione realizzata dall’azienda produttrice di olio extra vergine italiano

“Italian, everywhere”: ecco lo spot di Colavita che porta la firma di Link ITB

Il filmato è online, pronto per il lancio worldwide. Inoltre, è possibile vederlo sugli schermi del padiglione di Expo 2015, dove il brand è presente con un proprio spazio espositivo. nello spot va in scena il lungo viaggio del prodotto

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di Daniele Bologna

Lo spot realizzato da Link ITB per Colavita, azienda produttrice di olio extra vergine italiano, è ora online ed è pronto per il lancio worldwide. Inoltre, è possibile vederlo sugli schermi del padiglione di Expo 2015, dove il brand è presente con un proprio spazio espositivo. Colavita ha scelto Link ITB come partner per la realizzazione del suo progetto in base all’idea creativa presentata e anche per la fiducia riposta nell’agenzia nata grazie ad altri progetti di collaborazione già avviati. L’idea creativa è nata dalla necessità di raccontare un prodotto d’eccellenza, come l’olio extravergine d’oliva 100% italiano protagonista dello spot. Nello spot va in scena il viaggio dell’olio, che nasce in Molise negli anni ‘30 e che ora si muove attraverso diversi paesi e diverse culture, partendo dal Giappone e passando per Stati Uniti, Brasile e India prima di tornare in una tradizionale cucina italiana. Colavita, grazie alla sua vocazione internazionale e alla qualità dei suoi prodotti, sta esportando un elemento simbolo dell’italianità in paesi che sempre più apprezzano le qualità organolettiche e salutari di un ingrediente naturale. Lo spot racconta proprio ciò,

attraverso una narrazione di diverse quotidianità, in cui l’olio si inserisce come elemento di condivisione di momenti di aggregazione. La regia è stata affidata ad Enrico Trippa, regista di spessore internazionale che ha guidato la troupe durante i giorni di produzione e supervisionato ogni momento del lavoro fino alla sua conclusione, insieme al direttore creativo di Link ITB, Valerio Cicco. L’Expo 2015 è la vetrina più importante al mondo in cui parlare di nutrizione e alimentazione. All’interno di questa piattaforma, Colavita si sta mostrando al pubblico anche attraverso la storia che lo spot racconta. “Italian, everywhere” è il claim di una campagna che racconta coerentemente il brand. Lo spot sta già diventando lo strumento di comunicazione principale di una strategia che si muoverà attraverso piattaforme corporate, canali web e altri media scelti con una accurata pianificazione. L’evento milanese è quindi uno dei canali scelti per la diffusione dello spot, il cui concept racconta la brand identity di Colavita e sottolinea lo spirito cosmopolita dell’azienda. Questa prima vetrina è solo l’inizio di una comunicazione che renderà Colavita protagonista in molte altre piattaforme.

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#softecnative Sponsor alla Social Media Week di Roma dall'8 al 12 giugno

Native Advertising & Marketing Automation: i due asset per fare business online

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LA FORZA DELLA PIANIFICAZIONE Tutti i giovedì in prima serata ALIVE – LA FORZA DELLA VITA. Il programma, condotto da Vincenzo Venuto e Giusy Versace, racconta le straordinarie esperienze di persone comuni capaci di superare con la forza di volontà le difficoltà del destino. Sceglilo per la tua pianificazione e cattura l’interesse dei suoi appassionati spettatori.


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MARKET PLACE

Bitmama ancora una volta Digital Partner dell’Orchestra Filarmonica Teatro Regio di Torino

La musica è classica, però la comunicazione è digitale

L’anno 2015-2016 vedrà concretizzarsi la partnership su diversi nuovi progetti, a partire da una campagna di crowdfunding volta a coinvolgere tutti gli amanti della grande musica

di Sebastiano Zeri

La musica è classica, ma la comunicazione è digitale: è questa la direzione che sceglie l’Orchestra Filarmonica per raccontare le proprie attività e per stringere con gli appassionati di musica una relazione sempre più forte e contemporanea. Ad accompagnare Filarmonica in questa sua evoluzione digitale sarà l’agenzia creativa Bitmama, che l’affianca da anni nei progetti di comunicazione ma che da oggi diventa ufficialmente Digital Partner dell’Orchestra. L’anno 2015-2016 vedrà concre-

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tizzarsi questa partnership su diversi nuovi progetti di comunicazione: da una parte, una campagna di crowdfunding volta a coinvolgere tutti gli amanti della grande musica (il pubblico del teatro, ma anche i cittadini e gli utenti del web che ancora non conoscono l’Orchestra); dall’altra, in partnership con Forge/Reply, si sta concretizzando un’idea difficile anche solo da immaginare fino a qualche anno fa: la registrazione audio e video a 360 gradi dei concerti, che potranno così

essere vissuti e rivissuti a distanza, anche in modalità immersiva, grazie ai Google Cardboard. La conferenza stampa di ieri dedicata alla nuova stagione 2015-2016 de “I Concerti”, che vede l’assegnazione ufficiale a Gianandrea Noseda dell’incarico di Direttore Musicale della Filarmonia TRT, è la prima occasione per presentare e far provare al pubblico i video a 360 gradi dei concerti con i Cardboard: un’esperienza firmata da Bitmama in collaborazione con Forge/Reply che ha permesso ai presenti di vivere la Filarmonica come non l’hanno mai vissuta. ANNO VI | #103 | MARTEDÌ 9 GIUGNO 2015


il grande cinema vi sta aspettando... non perdete l’appuntamento con i film in uscita nelle prossime settimane!

LE REGOLE DEL CAOS

LA RISPOSTA E’ NELLE STELLE

ACCIDENTAL LOVE

JURASSIC WORLD 3D

WOLF CREEK 2: LA PREDA SEI TU

dal 4 giugno al cinema

dal 4 giugno al cinema

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dal’11 giugno al cinema

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AFFARE FATTO

IO, ARLECCHINO

TORNO INDIETRO E CAMBIO VITA

FUGA IN TACCHI A SPILLO

UNFRIENDED

dal’11 giugno al cinema

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dal 18 giugno al cinema

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MEDIA La pubblicità al cinema.

YOUNG


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MARKET PLACE

Grande partecipazione per l’inaugurazione del primo punto vendita tutto al femminile, a Milano

La francese Zodio punta sull’Italia con Industree Communication Hub

L’insegna del Gruppo Adeo dedicata al living creativo pronta per il lancio sul mercato italiano di Luca Anelli

Industree Communication Hub è stata scelta da Zodio, insegna del Gruppo Adeo, leader francese nel mercato internazionale del bricolage e del fai-da-te (tra le insegne, Leroy Merlin, Brico e Bricoman), per il progetto di comunicazione di lancio del brand sul mercato italiano. Zodio presenta un format femminile e innovativo: uno spazio dove trovare tutto l’occorrente per l’arte del ricevere a casa, il living creativo e il crafting, ma anche in cui ispirarsi, creare e scoprire nuove idee. Il successo dell’inaugurazione del primo store a Milano è stata la perfetta conclusione di un lavoro di stretta collaborazione tra l’azienda francese e l’agenzia, che nell’arco di un anno ha curato tutte le fasi organizzative e di comunicazione del progetto. Industree Communication Hub ha progettato la global identity dell’insegna rivolta al living creativo, realizzando con-

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cept e design di tutte le produzioni, dal company profile al magalogue, dagli strumenti di comunicazione in-store ai materiali presenti sul punto vendita. Per assicurare massima visibilità al debutto di Zodio in Italia, Industree Communication Hub ha sviluppato anche una strategia integrata di media relations e digital pr. In questo senso sono stati coinvolti per l’inaugurazione più di quaranta tra giornalisti di testate settoriali e blogger appartenenti al settore food, DIY/design e lifestyle che hanno decretato un’ampia copertura sui canali tradizionali e digitali. L’aspetto digital di lancio del brand è stato affidato ad O-One, agenzia parte di Industree Communication Hub, che si è occupata del concept design, della progettazione della user experience e dello sviluppo del sito www.zodio.it, pensato e realizzato per essere fruibile in mobilità, creando un canale e-commerce per gli atelier acquistabili online. A firma O-One anche

il concept, la produzione editoriale e la gestione delle campagne di social teasing e il live storytelling dell’opening a Milano, sulle piattaforme Facebook, Instagram e Pinterest. «Veder nascere un brand praticamente sconosciuto sul territorio nazionale, seguirne tutte le fasi di sviluppo, orchestrando tutti i punti di contatto con il cliente per creare una coerenza comunicativa che trasmettesse in modo efficace il nostro unique emotional plus, è stata una bella sfida - spiega Sara Pupin, Responsabile Comunicazione/Marketing di Zodio Italia -. La difficoltà più grande è stata spiegare Zodio… Zodio non va spiegato, va fatto vivere. Il successo ottenuto durante il primo periodo di apertura, l’affetto e l’entusiamo che i clienti quotidianamente ci stanno dimostrando, sia in negozio, che sui canali digital, è per noi il miglior riconoscimento e la linfa che ci spinge a guardare al futuro con passione e grande entusiamo». ANNO VI | #103 | MARTEDÌ 9 GIUGNO 2015

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MARTEDÌ 7 LUGLIO 2015

MICO ALA NORD


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COVER STORY

L’OBIETTIVO è AUMENTARE LA QUALITA’ DELL’INVENTORY ONLINE E CONTRASTARE LE FRODI NELLA PUBBLICITA’ DIGITALE

Havas Media Group lancia “Meta Quality Barometer” di Daniele Bologna

C’è una premessa da fare, articolata in tre punti. Innazitutto, eMarketer conferma che nel mondo le frodi nella pubblicità online sono una delle principali preoccupazioni sia per i media buyer (33%) che per i fornitori (44%) ed entrambe le parti denunciano anche una grande preoccupazione per la viewability degli annunci pubblicitari (rispettivamente 21% e 15%). Poi, Adledge stima che solo il 42% delle impression fornite sono state considerate “visibili” secondo la definizione di Iab e l’8% sono state posizionate in un contesto potenzialmente dannoso per

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l’inserzionista. Da ultimo, White Ops ha riportato recentemente che solo il traffico non umano (generato da bots automatici) costerà agli inserzionisti digitali globali oltre 5,7 miliardi di euro quest’anno. In Italia, per una volta, possiamo dire di non avere i problemi che hanno tutti. Secondo comScore, infatti, la quota di traffico non umano nel nostro Paese si aggira tra l’1% e il 5%, per ora. A quanto pare, infatti, il bot traffic cresce in correlazione lineare con lo sviluppo del programmatic. Quale che sia la nostra situazione, margini per ottimizzare la qualità delle inventory (e delle campagne) ci sono, e sono

Lo strumento ha la capacità di fornire costantemente dati aggiornati multipiattaforma da diverse campagne globali, da condividere con tutti gli stakeholder: partner tecnologici, media publisher e clienti

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COVER STORY esperienza nella gestione di dati disaggregati, Artemis Alliance raccoglie dati dettagliati e grezzi da tutti i suoi partner tecnologici (Adledge, Catchpoint,

unendo tutti i fornitori tech più avanzati, si genererà un innovativo meta barometro su integrità dei dati, sicurezza e salvaguardia del brand. per aumentare la qualità dell’inventory dei nostri clienti

anche piuttosto importanti. E’ questo l’obiettivo di Havas Media Group che ha annunciato ieri il lancio del Meta Quality Barometer di Artemis Alliance che ha la capacità di fornire costantemente dati aggiornati multi-piattaforma da diverse campagne globali, da condividere con tutti gli stakeholder (partner tecnologici, media publisher e clienti) con l’obiettivo di migliorare continuamente l’efficacia degli investimenti. Fiducia nei dati di qualità Dominique Delport, Global Managing Director di Havas Media Group spiega: “Avere fiducia nella qualità dei dati è diventato un nodo cruciale. Il volume dell’inventario fraudolento generato da sofisticati “bots”

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ClarityAd, Hub’Scan, WhiteOps, Integral Ad Science e Peer39/Sizmek). Il dato, granulare, viene analizzato e usato per dare un punteggio alla qualità della media

inventory per settore, mercato e media owner. Soluzioni più smart Rob Griffin, EVP, Media Futures & Innovation,

Expertise di quattordici anni Dominique

delport è estremamente preoccupante e né le concessionarie né le agenzie sono al sicuro da questo fenomeno. Noi vogliamo fare chiarezza e ridare fiducia ai nostri clienti. Per queste ragioni Havas ha investito nell’ultima decina d’anni nel creare la migliore data managment platform proprietaria del settore, Artemis Alliance. Ad oggi la piattaforma gestisce il 100% delle nostre campagne online, raccogliendo ogni anno oltre 300 miliardi di dati sicuri e disaggregati ed è sta-

ta recentemente certificata ISO27001 dal Bureau Veritas. L’obiettivo è creare una misurazione azionabile più semplice della viewability, della qualità del contesto e della qualità della campagna, per preservare l’immagine del brand. Siamo dunque lieti di annunciare il primo “Meta Quality Barometer” per il nostro settore. Mettendo in contatto tutti i fornitori tecnologici più avanzati, si genererà un meta barometro all’avanguardia su integrità dei dati, sicurezza e salvaguar-

dia del brand. Ciò faciliterà e rafforzerà tutte le relazioni con i media owner per aumentare la qualità dell’inventory per i nostri clienti. Sono estremamente orgoglioso dei team che fanno parte di Artemis Alliance e che hanno implementato un approccio sistematico per sfidare le consuetudini del settore in modo da poter garantire soluzioni di business migliori per i nostri clienti e media partner”, aggiunge Dominique Delport. Facendo leva sulla sua vasta

Basata su una data expertise di 14 anni, Artemis Alliance attualmente gestisce il tracking e l’analisi per tutte le campagne digitali di Havas Media Group. Artemis Alliance è stata una mossa strategica per l’ottimizzazione dell’inventario, e rappresenta un approccio al controllo qualitativo con i partner tecnologici, le media company e gli inserzionisti. Artemis Alliance analizza ogni anno più di 300 miliardi di touchpoints. Certificata ISO27001 dal Bureau Veritas, Artemis Alliance garantisce ad oggi che l’accesso ai dati sia controllato, che i dati siano sicuri contro la riproduzione, il trasferimento o la distruzione, e che l’integrità dei dati venga preservata. Artemis Alliance ottimizza i dati proprietari, del consumatore, del cliente, di terzi e quelli accessibili a tutti, per guidare i risultati di marketing, comunicazione e business. Ali Dincmen, Director, Business Development International & Lead Auditor ISO27001 di Bureau Veritas, aggiunge: “Siamo rimasti molto colpiti dall’approccio di Artemis Alliance alla sicurezza dei dati. È eccezionale trovare un team tecnico ad un livello così avanzato nei sistemi di data & risk management all’interno di un’azienda di comunicazione.”

ANNO VI | #103 | MARTEDÌ 9 GIUGNO 2015



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COVER STORY pagine e degli annunci pubblicitari e dove questi sono posizionati sulla pagina.

rob griffin

Y CRE ATIVIT IN V E S T IN li o n s .c o m s canne

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3.Impact: Viewability e performance auditing

Artemis Alliance mette in relazione la performance (in particolare in termini di audience) e la visibilità delle campagne per misurare il loro impatto, attraverso tracking automatici e personalizzati per ogni inserzionista e per ogni azione dell’utente.

4.Context: Media content e brand safety

Havas Media Group riassume: “Questa è una situazione winwin. Noi possiamo ora raccogliere i dati da tutti gli schermi, tutte le aziende tecnologiche e tutti i media partner per fornire la prima valutazione indipendente e obiettiva sulle cinque aree critiche di Compliance, Experience, Impact, Context e Traffic. Sebbene non possiamo garantire al 100% la visibilità o l’assenza di frodi, possiamo garantire ai nostri clienti e ai nostri editori l’impegno di migliorare la qualità dell’inventory disponibile. Il vantaggio ultimo è per i nostri clienti, che beneficeranno di soluzioni più smart e dati più puliti per guidare gli investimenti e le decisioni di business”. Usando questo dato, il Meta Quality Barometer copre cinque aree principali:

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1.Compliance: Confrontare le impressions con quelle acquistate

Artemis Alliance valuta la conformità dell’erogato delle concessionarie rispetto alle linee guida della campagna: la promessa (acquistato vs erogato) e i parametri tecnici (specifiche e requisiti). Artemis Alliance misura costantemente sia i sistemi di tagging che le creatività servite in ogni campagna.

2.Experience: User experience

Artemis Alliance prende in considerazione sia la user experience sia l’interazione dell’utente con il messaggio dalla campagna, in particolare il tempo di caricamento delle

I servizi per la sicurezza del brand si basano sui dei codici inseriti nei tag delle campagne che permettono a Artemis Alliance di proteggere l’immagine del brand, quantificare il numero di impression bloccate (causa contesto indesiderato), ed identificare il contesto dove le impression sono state distribuite.

5.Traffic: Securing campaign distribution

Per contrastare l’aumento del traffico illegittimo a livello mondiale, Artemis Alliance fornisce soluzioni sia manuali che tecnologiche. I team media identificano ed inseriscono in una blacklist tutte le url sospette basate su anomali clickrate, url di codice e pagine senza pubblicità. Artemis Alliance lavora anche attraverso diverse soluzioni tecnologiche antifrode, per meglio proteggere i risultati delle campagne. ANNO VI | #103 | MARTEDÌ 9 GIUGNO 2015

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COM PANY

Un primato nella storia delle relazioni pubbliche italiane per l’agenzia indipendente

INC festeggia i suoi primi quarant’anni di consulenza La struttura celebra l’importante anniversario con un nuovo sito internet e un account Twitter, il rafforzamento ai vertici con la nomina di Paolo Mattei a Vice Presidente e il premio di agenzia italiana dell’anno agli EMEA SABRE Awards 2015 di Matteo Dedè

Sono passati quarant’anni da quando, nel lontano giugno 1975, veniva fondato INC - Istituto Nazionale per la Comunicazione, società di consulenza con sede a Roma che quest’anno festeggia un vero e proprio primato nella storia dell’industria delle relazioni pubbliche nel nostro Paese: sono ormai pochissime, infatti, le agenzie di rp italiane ancora attive che possono vantare una storia così lunga. «Quarant’anni di storia in un’industria e in un mercato così competitivo come le relazioni pubbliche sono un bel traguardo - dichiara il Presidente e Ceo di INC, Pasquale De Palma -, che voglio condividere con tutte le persone e con tutti i clienti con i quali abbiamo lavorato in questi anni. Siamo orgogliosi di essere un’agenzia italiana e indipendente, e sappiamo che il successo di questi anni nasce dalla passione per il lavoro ben fat-

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to che è nel DNA del nostro team, dai partner a tutti i nostri collaboratori. In questi anni abbiamo creato campagne di successo, vinto premi, acquisito clienti in settori nuovi e ci siamo visti confermare la fiducia da brand e organizzazioni che sono con noi da oltre dieci o quindici anni. Sopratutto siamo stati capaci di innovare, di cogliere e spesso anticipare i cambiamenti. Siamo stati tra le primissime agenzie di rp a creare una unit dedicata al digitale. E dico spesso che siamo “nati per correre”. Sono certo che non ci fermeremo adesso, che è forse uno dei periodi più interessanti per lavorare nel mondo delle relazioni pubbliche». Il traguardo dei quarant’anni arriva, infatti, in un momento particolarmente intenso per INC, un presente molto dinamico e pieno di energia, testimoniato dai prestigiosi nuovi clienti acquisiti nell’ultimo anno (da British American Tobacco a PlayStation, pas-

sando per Saclá e Medici senza Frontiere; dalle continue conferme di fiducia dei clienti storici dell’agenzia (AssoBirra, Aidepi, Emirates, Ecodom, Barilla, Federalimentare, UnaItalia, UNHCR, WWF, etc) e infine dalle tante novità che accompagnano l’anniversario. Il primo, grande cambiamento è il completo restyling del sito internet dell’agenzia, www.inc-comunicazione.it, un hub interattivo che raccoglie alcune delle campagne storiche più riuscite e le più rilevanti di questi ultimi anni, che hanno contribuito a dare lustro a INC. Un sito pieno di news e informazioni che a breve verrà integrato anche da una pagina Facebook. E proprio in occasione dei quarant’anni, INC lancia anche il suo nuovo canale Twitter (https://twitter.com/INC_PR_Roma che risponde all’account @ INC_PR_Roma) per essere sempre aggiornati sul mondo della comunicazione. Tra le novità più ri-

levanti, la nomina di Paolo Mattei a Vice Presidente. «Paolo è in INC dal 1996, è partner dal 2007 ed è entrato nel CdA due anni fa, quindi ha vissuto un bel pezzo della storia della nostra agenzia, assumendo via via responsabilità crescenti e contribuendo con la sua competenza e professionalità allo sviluppo dell’azienda e ad alcune delle nostre campagne più belle - prosegue De Palma - e sono davvero contento di averlo a fianco per le sfide dei prossimi anni». «Il fatto che la mia nomina coincida con un anniversario così importante – spiega Paolo Mattei, neo Vice Presidente di INC - la rende particolarmente gradita. Il peso della nostra storia, metà della quale ho potuto viverla da attore e testimone, è una responsabilità che avverto sinceramente e in prima persona, pensando all’azienda che riusciremo a costruire per il futuro. Per continuare a competere sul mercato dobbiamo infatti guardare avanti, senza perdere la nostra capacità di scoprire, con passione e curiosità, una storia in ogni cliente e un contenuto notiziabile in

ogni campagna». La terza novità, di appena qualche giorno fa, è il premio vinto a Londra come agenzia dell’anno dell’area del mediterraneo nell’ambito degli EMEA SABRE Awards 2015, unica agenzia italiana ad aver vinto due volte e in soli tre anni uno dei premi internazionali più prestigiosi nel campo delle relazioni pubbliche. Per fatturato e addetti è tra le prime società di relazioni pubbliche in Italia e secondo il ranking ICCO (International Communications Consultancy Organisation) è tra le prime trecento agenzie di rp del mondo. Ha chiuso il 2014 con un fatturato di circa 2,5 milioni di euro (+7% rispetto al 2013). La società conta 30 professionisti che forniscono consulenza e servizi di comunicazione corporate e consumer a circa 40 clienti, da grandi aziende italiane e multinazionali ad associazioni di categoria e organizzazioni non governative. Le principali aree di expertise sono l’industria del food&drink e il settore del no profit, due ambiti di attività in cui INC vanta una leadership riconosciuta dal mercato. ANNO VI | #103 | MARTEDÌ 9 GIUGNO 2015



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ME DIA

Ha preso il via ieri la Social Media Week, che fino al 12 giugno animerà la suggestiva location della casa del cinema, a roma

Al debutto l’evento più “social” dell’anno Seconda edizione della kermesse che vede la partecipazione di relatori, aziende e influencer nella suggestiva cornice della Città eterna Un momento dell’incontro con Marcello Albergoni di LinkedIn alla Social Media Week di Roma, avvenuto ieri

di Marianna Marcovich

Ha preso il via ieri la Social Media Week Rome, che fino al 12 giugno animerà la suggestiva location della Casa del Cinema, a Villa Borghese, con incontri e approfondimenti su numerose tematiche in ambito digital. La cerimonia di apertura, introdotta da Antonio Greco, Amministratore Delegato Social Media Week Rome, ha posto l’accento sul tema dell’innovazione con gli interventi di Carlo Maria Medaglia, Presidente e Amministratore Delegato Agenzia per la Mobilità di Roma, e di Linda Lanzillotta, Vice Presidente del Senato della Repubblica. Sono inoltre intervenuti importanti player

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del mondo social e digital: Laura Bononcini, Head of Public Policy di Facebook Italia, Marcello Albergoni, Head of Italy and Iberia di LinkedIn, e Matteo Stifanelli, Country Manager Italia di Airbnb, che hanno raccontato, attraverso esempi e casi concreti, la loro esperienza di innovazione digitale. «Per una settimana Roma diventa il centro del dibattito e del confronto sui temi legati all’innovazione, alla mobilità e al digitale grazie all’impegno e alle testimonianze dei maggiori rappresentanti del settore afferma Antonio Greco, Ceo di Fiera Milano Media -. Il tema portante della Social Media Week di Roma vuole evidenziare un elemento ormai dive-

nuto imprescindibile nella vita di tutti i giorni: il ruolo chiave della tecnologia mobile e il suo impatto sul modo di comunicare e di stare in contatto tra le persone, sia nella vita privata che in quella professionale». In contemporanea con Los Angeles e Città del Messico, la community di Social Media Week si riunisce, dunque, a Roma sul global theme “Upwardly Mobile: the rise of the connected class”, filo conduttore dei panel e delle testimonianze che si susseguiranno fino a venerdì, dalle 9:30 alle 19:00. Durante la cerimonia sono intervenute anche alcune aziende che supportano in prima linea la manifestazione, come Avis Budget Group e Ford, contri-

buendo con le loro azioni, insieme a tanti altri sponsor e partner dell’iniziativa, organizzata anche quest’anno da Business International - Fiera Milano Media, ad animare con contributi importanti, la settimana più social dell’anno. Dopo la Social Media Week di Milano, Ford Italia conferma, quindi, il suo interesse per questa manifestazione. «Ford Italia presenzia anche in questo appuntamento della Social Media Week in quanto strategico per un brand che ha fatto propri i linguaggi, le tecnologie e il dinamismo che contraddistinguono i mondi digital e social; e che rappresenta uno dei principali player in questi scenari», ha spiegato Marco Alù

Saffi, Direttore Relazioni Esterne di Ford Italia. Anche AvisBudget partecipa in prima linea, in qualità di Gold Sponsor, all’evento romano con una serie di interventi relativi al tema innovazione. «L’innovazione è per tutto il gruppo Avis Budget un tema fondamentale che orienta da sempre la nostra azione ed è per questo che abbiano deciso di essere protagonisti alla Social Media Week, un grande evento internazionale nel quale si delineano e si discutono le tendenze del futuro - ha dichiarato Angelo Brienza, EMEA Southern Region Head of Marketing di Avis Budget Group -. Le nuove tecnologie legate anche ai social media stanno rivoluzionando ogni giorno di più il modo di muoversi e sarà cruciale per un’azienda come la nostra saper integrare servizi diversi ed essere un vero e proprio partner per la mobilità negli anni a venire sia per i consumatori finali che per le aziende e le istituzioni». Ha concluso, poi, la cerimonia d’apertura Riccardo Luna, in pratica dando il via ufficiale alla settimana di incontri digital. Tra gli eventi in programma nella prima giornata, si è parlato anche di Expo 2015 con Giacomo Biraghi, digital e media pr di Expo Milano.

LinkedIn viagga al ritmo di due iscritti al secondo Quasi 370milioni di iscritti dal 2003 ad oggi, di cui 8 milioni in Italia, dove c’è stata un’esplosione negli ultimi anni, dall’apertura della sede nel novembre del 2011, quando si contavano “solo” due milioni di utenti nel nostro paese. Sono i numeri che descrivono il successo di LinkedIn, la piattaforma social rivolta al mondo del business che continua a evolversi giorno dopo giorno, come ha spiegato Marcello Albergoni, Head of Italy dell’azienda, intervenuto alla cerimonia di apertura della Social Media Week di Roma. «Oggi, nel mondo, ci sono due nuovi iscritti al secondo» ha ricordato, rivelando come «tra i punti di forza di questa crescita c’è il passaggio sul mobile con l’app che ha consentito di rafforzare la posizione di LinkedIn, al punto che oggi circa la meta degli utilizzatori lo fa attraverso le app». LinkedIn è diventato, quindi «uno strumento quotidiano, fondamentale per i professionisti e per le aziende, specie sul fronte del recruitment. Per trovare ed essere trovati. Qui posso trovare direttamente il profilo che cerco senza dover necessariamente dover spulciare numerosi curricula. Non si sostituisce, però, alle attività normali di selezione ma le aiuta, le supporta, adattando le esigenze alla velocità di internet». Ma LinkedIn sta cambiando la vita delle aziende e delle persone che cercano lavoro: «Un ruolo importante, anzi fondamentale, in un momento in cui non esiste più il posto fisso e la flessibilità e il dinamismo diventano le più grandi risorse». E proprio su LinkedIn registra un notevole movimento, ad esempio, l’industria del Gaming, con la presenza delle principali aziende del settore e professionisti e molto gruppi di discussione. Nel suo intervento alla Social Media Week, Albergoni ha offerto anche qualche prezioso consiglio per il successo di un utente su LinkedIn: “Anzitutto utilizzare una foto del proprio profilo seria e professionale, un personal profile aggiornato, completo e dettagliato, una precisa indicazione delle proprie “skill” e attitudini». E per quanto riguarda le aziende, invece, il consiglio dell’esperto è quello di lavorare molto sull’engagement, quindi non solo di «predisporre una pagina aziendale precisa e completa, ma creare e curare una autentica interazione con il pubblico di riferimento e gli utenti interessati». ANNO VI | #103 | MARTEDÌ 9 GIUGNO 2015


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Un quadro positivo, che mostra un deciso miglioramento rispetto al corrispondente periodo dello scorso anno

Fiere in Italia: bene il primo trimestre

i risultati salienti della ventiquattresima rilevazione trimestrale sulle tendenze emergenti nel settore fieristico condotta dall’Osservatorio congiunturale di AEFI per il periodo gennaio-marzo 2015

ettore riello di Vera Modesto

La ventiquattresima rilevazione trimestrale sulle tendenze del settore fieristico condotta dall’Osservatorio congiunturale di AEFI per il periodo gennaio-marzo 2015 indica un quadro positivo, in deciso miglioramento rispetto al corrispondente periodo dello scorso anno, confermando la ripresa del comparto grazie alla capacità delle fiere di far fronte alle difficoltà congiunturali. L’indagine, che ha coinvolto i poli fieristici italia-

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ni associati AEFI, evidenzia - attraverso i saldi positivi e negativi definiti in base alle risposte degli associati che hanno partecipato all’analisi - un trend positivo per tutti gli indicatori considerati: numero di manifestazioni, espositori complessivi, superficie occupata, visitatori complessivi e fatturato complessivo. In costante crescita il numero di manifestazioni (il 41,6% ha ospitato più rassegne e il 41,6% ha registrato stazionarietà, indice della tenuta del sistema) con un saldo molto positivo, +25%,

rispetto al +8% del primo trimestre 2014, anche se in leggero decremento se confrontato con l’ultimo trimestre dello scorso anno, quando si attestava a +35%. Si conferma l’andamento positivo del numero degli espositori, con un saldo del +38% registrato dalle risposte degli associati, in flessione rispetto al trimestre precedente, ma in deciso incremento, oltre il triplo, rispetto allo stesso periodo dello scorso anno quando si attestava a +12%. Interessante lo spaccato relativo alla provenienza de-

gli espositori da cui emerge una buona performance degli italiani, con un saldo del +33%, e di quelli stranieri extra UE, con un saldo del +13%. La metà degli intervistati ha inoltre segnalato un aumento della superficie espositiva occupata, con un saldo del +25% che, nonostante sia lievemente inferiore rispetto al trimestre precedente, è in netto miglioramento se confrontato con lo stesso trimestre dello scorso anno, quando il saldo era pari a +4%. Particolarmente incoraggianti

i dati relativi ai flussi di visitatori: in aumento per il 62,4% degli associati coinvolti nell’indagine, invariato per il 29,1% e diminuito per solo l’8,3%. Il saldo del +54% conferma la dinamica positiva del trimestre precedente (+31%). L’analisi dei visitatori indica una crescita degli italiani, con un saldo del +50%, seguiti dagli europei (saldo +37%) e da quelli provenienti dai Paesi extra UE che registrano un saldo positivo del 29%. In-

fine, a dimostrazione di un settore dinamico e in ripresa, l’andamento positivo del fatturato che segna nel trimestre in esame un saldo del +21%, in miglioramento rispetto al trimestre precedente (+12%) ma soprattutto molto significativo se confrontato con lo stesso periodo del 2014, quando il saldo era +4%. «I dati del primo trimestre evidenziano la dinamicità del settore e confermano la capacità delle fiere di affrontare

con determinazione e ottimismo le sfide congiunturali. Grazie a Expo 2015, al supporto del Ministero dello Sviluppo Economico con il Piano Straordinario per il Made in Italy, al continuo dialogo con le Istituzioni e a tutte le attività che come AEFI abbiamo messo in campo per supportare gli associati, possiamo guardare con rinnovata fiducia i mesi futuri» ha commentato Ettore Riello, Presidente di AEFI.

nata nel 1983 per generare sinergie AEFI - Associazione Esposizioni e Fiere Italiane nasce nel 1983 con l’obiettivo di generare sinergie tra i più importanti quartieri fieristici italiani. In particolare, AEFI si pone come interlocutore privilegiato per gli operatori e le istituzioni, e svolge un ruolo di sostegno per gli associati attraverso lo sviluppo di attività e programmi nell’ambito della formazione, del marketing, della promozione e della ricerca, oltre all’erogazione di servizi per le fiere attraverso l’attività delle proprie Commissioni: Tecnica di Quartiere, Amministrative-Giuridica, Fiere in Rete, Informatica e Innovazione Tecnologica e Nuove Iniziative e Programmi. Sul piano internazionale, AEFI rappresenta le fiere italiane in UFI-Union des Foires Internationales. Presieduta da Ettore Riello, AEFI conta 34 quartieri fieristici associati, che organizzano oltre 1.000 manifestazioni all’anno su una superficie espositiva totale di 4,2 milioni di metri quadrati. Nei quartieri fieristici associati AEFI si svolgono gran parte delle manifestazioni fieristiche internazionali e l’85% del totale delle manifestazioni fieristiche che hanno luogo annualmente in Italia. ANNO VI | #103 | MARTEDÌ 9 GIUGNO 2015



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LINK tecnologie

consumi

Ordini una pizza e il cartone si trasforma in un proiettore. Un’incredibile applicazione tecnologica, con dietro il marketing. L’idea è stata lanciata ad Hong Kong dalla catena di negozi Pizza Hut.

La ripartenza dei consumi è uno dei segnali più attesi per vedere il Paese ripartire: significherebbe che anche gli italiani, oltre agli statistici, vedono il peggio alle spalle. Secondo l’analisi di Confcommercio, il 2015 potrebbe essere davvero l’anno buono: l’indicatore dei consumi curato dall’organismo (Icc) registra, ad aprile 2015, una crescita pari a +0,5%, dato al top da due anni, rispetto a marzo, oltre a un incremento dello 0,8% tendenziale. E’ quanto emerge dall’ultimo report dell’associazione, dedicato a consumi e prezzi.

La pizza arriva… è un proiettore!

Confcommercio: 2015 anno buono

CORRIERE.IT

eventi

Apple WWDC, tutte le novità Si è aperta con un video a tema supereroi, droni ed effetti speciali, seguito da app con le gambe che ballano la WWDC di Apple. L’azienda di Cupertino, in occasione della conferenza annuale degli sviluppatori, al Moscone Center di San Francisco, mostra le novità dei prossimo software di Mac e dispositivi mobili oltre ai nuovi servizi con cui sfiderà i concorrenti sul terreno dello streaming musicale e delle news. Il nuovo sistema operativo, l’OS X, si chiama “El Capitan”, il nome di uno dei monti più famosi del parco americano di Yosemite.

ILMESSAGGERO.IT

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REPUBBLICA.IT

mercato smartphone

Android cresce negli Stati Uniti

ANSA.IT

Gli smartphone Android guadagnano terreno in Usa ma lo perdono in Ue, dove cresce Apple con iPhone. Lo dice l’ultimo rapporto di Kantar Worldpanel ComTech, periodo febbraio-aprile 2015.

ANNO VI | #103 | MARTEDÌ 9 GIUGNO 2015


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Xiaomi: il gigante tech cinese che vuole conquistare il mondo

Il ceo della compagnia, Lei Jun, ha fatto della startup di smartphone di un tempo un colosso tecnologico competitivo e innovativo, grazie a social networking e ecommerce. saprà farne un successo all’estero? di Valentina Lunardi

Lei

Jun 29

Quando la Xiaomi Corporation ha lanciato in aprile il suo nuovo smartphone in India, a partire dalla città di New Delhi ha iniziato a crearsi un’atmosfera di aspettativa e caos. Con il team sul posto operativo per gli ultimi preparativi fino a pochi minuti prima dell’inizio dell’evento e alcuni membri dello staff di Pechino che sono dovuti partire in tutta fretta con dei visti turistici, alla fine il ceo di Xiaomi Lei Jun ha esordito sul palco senza alcun discorso preparato. Parlando per la prima volta pubblicamente in inglese, il top manager ha rivelato un lessico poco avvezzo alla lingua anglosassone e la ripetitiva domanda posta al pubblico “Are you OK?” è diventata un video virale nel giro di minuti. Ma poco importa l’ironia: l’offerta online di 40 mila smartphone è andata in sold out dopo 15 secondi, mentre centinaia di persone si sono messe in fila davanti alla location dell’evento, declamando come lo smartphone cinese fosse migliore dei grandi rivali Apple e Samsung. Questo è, secondo i programmi di Lei Jun, il tipo di entusiasmo che dovrebbe replicare il successo raggiunto dalla compagnia in Cina, mercato in cui è stato

applicato un inusuale mix di social network marketing, festival dedicati ai fan e eventi da tech star, per arrivare a essere la numero due del vasto mercato asiatico degli smartphone, seconda solo a Apple. Poco conosciuta in Stati Uniti e Europa e con soli cinque anni d’esistenza, Xiaomi è ancora per certi versi una startup con qualche problema organizzativo; ma, al contempo, è anche una tra le compagnie che stanno crescendo più velocemente e tra le startup più di successo al mondo, valutata circa 46 miliardi di dollari. La battaglia alla vendita di telefoni full-optional con prezzi di mercato allineati che era iniziata tra Apple e Samsung in Cina è andata velocemente a complicarsi, e già se ne vedono i primi risultati: la quota di mercato della compagnia sud coreana ha risentito fortemente del nuovo competitor ed è ora al lavoro per ripensare la propria strategia. D’altronde lo smartphone d’alta gamma Mi Note Pro di Xiaomi da 64 GB costa 2,999 yuan (434,76 euro), contro i 6,088 yuan dell’iPhone 6 da 64 GB e i 5,288 yuan del Samsung Galaxy S6 da 32 GB. Ma i successi in patria non bastano a Lei, le cui ambi-

zioni globali hanno visto il proprio capitolo d’apertura in India, e si riassumono nell’obiettivo di creare il primo brand di consumo cinese che sia percepito positivamente all’estero. La Cina, come ha lui stesso spiegato, non è più il centro mondiale di manifattura a buon mercato e prodotti copiati: “La missione di Xiaomi è cambiare per sempre l’immagine percepita dei prodotti cinesi”. Un percorso che va nel solco di quanto affrontato dalle compagnie sud coreane una generazione fa: società come Samsung sono ricorse a gadget di basso prezzo, per arrivare poi a sviluppare brand di importanza globale e conquistare quote di mercato prima nelle mani dei produttori di elettronica giapponesi, che prima ancora avevano fatto lo stesso con le aziende americane. Ma per iniziare la scalata internazionale, il primo passo da intraprendere, secondo Lei, è affermare il nome di Xiaomi in Cina. Venduto il suo primo smartphone a metà del 2011, nel primo trimestre del 2015 la compagnia ha conquistato il 13,7% del mercato nazionale, a un solo punto percentuale di distanza da Apple. Secondo analisi interne, le vendite sono più che radANNO VI | #103 | MARTEDÌ 9 GIUGNO 2015


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doppiate durante lo scorso anno, arrivando a 67 milioni di smartphone e per il 2015 la stima è che possa raggiungere le 100 milioni di unità vendute.

Un brand chiamato “Mi” Gli smartphone di Xiaomi, il cui brand è “Mi” nella versione inglese, devono ancora dimostrare se il modello di business di Jun Lei, che in Cina ha visto un ricorso quasi nullo all’advertising e vendite gestite prevalentemente online, possa essere applicabile altrove. Per il momento i primi cambiamenti sono stati applicati con l’ingresso nel mercato indiano, dove prevale l’acquisto instore in piccoli punti vendita. Inoltre, atteso per il 2015 è l’esordio in Brasile, anche se Lei si è detto cau-

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to sulla prospettiva di entrare in altri paesi prima di aver stabilizzato i mercati già acquisiti, che comprendono Singapore e altre nazioni del Sud-Est Asiatico, escludendo quindi un prossimo ingresso negli Stati Uniti. D’altro canto la concorrenza ha iniziato a farsi sentire. Sprovvista del portfolio brevetti che le grandi rivali utilizzano per respingere azioni legali, Xiaomi è stata recentemente citata in giudizio da Ericsson. Produttrice grazie a società in appalto e startup, di una gamma di prodotti che vanno dai depuratori d’aria a fotocamere in stile GoPro, l’azienda ha il suo fiore all’occhiello negli smartphone, le cui specifiche sono simili ad iPhone e Samsung Galaxy: il suo ultimo modello, il Mi Note

Pro, è rivestito da un vetro bianco lucido, più sottile di un millimetro rispetto al cellulare di casa Apple e a metà prezzo. Un fattore, quest’ultimo, realizzabile grazie a una strategia che si caratterizza per l’esclusione della pubblicità, per privilegiare la costruzione di una solida fan base: ogni poche, infatti, settimane viene organizzato un party in una differente città cinese, eventi durante i quali vengono regalati gadget e i consumatori incontrano i manager della compagnia, il tutto seguito e reso coinvolgente online da schiere di addetti social. Sempre nel mondo digitale avvengono anche le vendite dei prodotti, che grazie all’esclusione di retailer intermediari hanno prezzi vicini a quelli di

produzione; per Lei l’obiettivo futuro sarà monetizzare su servizi online aggiuntivi, come giochi, app, video, servizi finanziari e pubblicità sui contenuti. “Nel mondo degli smartphone non c’è nessuno comparabile per business model”, ha commentato Aditya Awasthi, research head di Lexinnova, società di consulenza tecnologica di Houston, Usa. “È una compagnia di smartphone della nuova era”.

Marketing social Grazie anche alla costruzione della sua interfaccia, basata sul sistema operativo di Google Android, attraverso il crowdsourcing e a milioni di user attivi su correlati forum online, nel momento del lancio del primo telefono nell’agosto del 2011, Xiaomi aveva già nel web i suoi clienti. Dopo questo nucleo iniziale, la community della società è andata rafforzandosi su Weibo, equivalente cinese di Twitter. Dall’esordio, Xiaomi ha introdotto solamente pochi modelli all’anno, riducendo le spese d’ingegneria e focalizzandosi su un solo prodotto d’alta gamma, ma la conquista di importanti quote di mercato è arriva-

ta con il lancio di una linea di smartphone a basso costo chiamata Redmi, nel 2013. Questi cellulari costano meno di device simili prodotti dalla concorrenza e hanno portato la compagnia a diventare top vendor in Cina nel secondo trimestre del 2014, superando la società nemica sud coreana. Nel 2013 Xiaomi ha esordito nel mercato dei televisori, mentre l’anno seguente nei tablet, oltre che in altri prodotti periferici la cui produzione è stata resa possibile dagli investimenti effettuati in decine di startup connazionali, tra le quali, dal mese di aprile di annovera il marchio Segway. Sebbene i risultati finanziari correlati non siano pubblici, persone vicine alla società assicurano che grazie alla vendita di batterie e headphones, Xiaomi gode di interessanti margini di profitto. Lei Jun nel frattempo, continua a promuovere una struttura aziendale da startup, arrivando agli eventi in maglietta nera e jeans e permeando l’headquarter di un’aria informale: nelle interviste i dipendenti lodano frequentemente la srtuttura manageriale egualitaria della

società, dove i dipendenti junior possono dialogare con i vice presidenti e ogni dipartimento gode di un’elevata autonomia. “La gestione orizzontale è una delle cose migliori di Xiaomi, tutto funziona sulla fiducia”, ha affermato recentemente un dipendente, aggiungendo, “Ma con la compagnia in crescita, la gestione non potrà basarsi solamente su rapporti di fiducia”. Secondo alcuni analisti, la scalata di Xiaomi vedrà un rallentamento in Cina nel 2015, a causa di una concorrenza pronta a imitare i suoi modelli di business. I giganti Lenovo e Huawei hanno aperto unità operative per creare smartphone destinati a giovani utenti tech savvy, le cui vendita e marketing dovranno svolgersi online. Il ceo di Lenovo, Yang Yuanqing, ha affermato che la filosofia di Xiaomi non è unica e irripetibile: “È semplicemente un modello online. Ora tutti sanno come realizzarlo”. Lei deve anche dimostrare alla industry che i servizi digitali possono costituirsi come un importante driver di profitto; secondo quanto affermato dal ceo, gli utili di questo settore dovreb-

bero triplicarsi nel 2015, raggiungendo 1 miliardo di dollari e arrivando a circa il 6% del fatturato totale stimato di 16 miliardi. Ma il grande banco di prova rimane l’estero. Con l’ingresso nell’aprile 2013 nei mercati di Hong Kong e Taiwan, seguiti da altre aree del Sud Est Asiatico, Xiaomi ha iniziato a dipendere per le vendite all’estero da rivenditori, piuttosto che dagli utenti online. In India, inoltre, maggiore mercato estero dove l’azienda è presente da metà 2014, il brand cinese si è trovato ad affrontare importanti concorrenti locali come Micromax Informatics. Qui, i suoi prodotti sono distribuiti da un retailer online, nei negozi di un operatore delle telecomunicazioni e in una serie di piccoli punti vendita. Nonostante queste difficoltà, Xiaomi è diventato il quinto venditore di smartphone del paese nel quarto trimestre del 2014. E il successo del lancio dello Xiaomi Mi 4i avvenuto lo scorso aprile, promosso via Facebook e dalla fan page indiana, ha dimostrato come il marketing social della compagnia, , abbia dato per il momento ragione a Lei Jun anche all’estero.

ANNO VI | #103 | MARTEDÌ 9 GIUGNO 2015


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SPAZIO A...

visioni

di

Matteo Dedè

uno storytelling efficace:

Alessandro De Angelis è il direttore creativo di vizy, soluzione nata dal sodalizio tra Poptent e Userfarm, ovvero i due massimi player nella produzione e condivisione di video in modalità crowdsourcing. Vizy è la prima piattaforma digitale globale in grado di connettere i brand con il fior fiore della creatività mondiale. Il quid innovativo del network consiste nella possibilità di fornire contenuti video originali in maniera veloce, abbattendo i limiti della produzione tradizionale e stimolando i filmmakers professionisti a mantenere altissimi standard qualitativi, con la realizzazione di filmati in grado di rispondere in maniera sempre più performanti rispetto alle esigenze dei clienti. La creatività trova, quindi, in Vizy una sorta di potente volano in grado di disegnare traiettorie sempre più affascinanti

il crowdumentary Sviluppare in concreto la collaborazione tra un direttore creativo e i filmmaker che fanno parte di un network internazionale è un percorso particolarmente denso e appagante. Credo sia il sogno di molti avere un continuo contatto con così tanti creativi differenti. Ognuno di loro è un patrimonio importante di creatività, visione, sensibilità e molto altro. Organizzarli al meglio, in operazioni organiche che hanno output differenti, è il nostro lavoro quotidiano. Questo vuol dire, ad esempio, scegliere determinati profili per alcuni direct assignment, piuttosto che lavorare, nella dinamica di open call, su specifiche aree geografiche sulle quali i nostri committenti hanno particolare interesse. La creatività con cui si ha a che fare ogni giorno è molto ricca, imprevedibile e proiettata verso il futuro. Sia in termini di contenuti che di formati. Vedo che i formati continuano ad essere sempre più snelli, questo si accompagna ad una cura sempre più alta dell’immagine; bastano, così, pochi secondi per emozionare o far divertire. In parallelo a queste “creatività lampo” in rete si affermano anche formati più generosi, che mettono la storia al centro. Il lavoro di scrittura, in questo senso, rimane il vero punto di partenza per ogni buon video. Tra le tecniche di storytelling più efficaci da adottare per poter attuare delle strategie di content creation efficaci e performanti spicca sicuramente il crowdumentary, un acronimo che abbiamo coniato grazie alla nostra esperien-

za con i broadcaster. Da anni realizziamo programmi televisivi che raccontano un determinato soggetto da un punto di vista corale, allargato a tutto il mondo. Abbiamo lavorato molto con Rai 5, canale che ha accolto questa nostra formula sperimentale con “Ubiq”, un magazine dedicato ai giovani creativi nel mondo, raccontando le loro idee visionarie. Per altro, prima di grandi successi internazionali basati su questo tipo di racconto globale come “Life in a Day” di Ridley Scott. Anche per i brand questa è un’opportunità importante, ripenso a progetti come “Moment, not minutes” per MSC Cruises, dove il godersi la vita alla maniera mediterranea era ben declinato su così tante latitudini o alla open call dedicata a Tic Tac. Abbiamo pensato di portare in video non solo lo spirito del prodotto, fresco e positivo, ma anche la sua “metrica” minuta e frequente, chiedendo ai nostri creativi di realizzare clip di dieci secondi che fossero di facile lettura, divertenti e rinfrescanti, dando così la possibilità al viewer di godersi questi video a manciate, proprio come se fossero delle Tic Tac. Quello che costruiamo, allora, sono ponti, che permettono ai grandi brand di arrivare velocemente in contatto con una platea smisurata di creativi. Sia emergenti, capaci di sorprendere con il loro approccio fresco e out of the box, sia strutturati e consapevoli della profondità che devono mettere in campo ogni volta che vengono chiamati a dare un contributo su un nuovo progetto.

iab 4 pharma

7 luglio - mico, ala nord @ milano andrà in scena il primo Seminar organizzato da iab italia dedicato a un settore verticale, Pharma&Medical Devices

Il 7 luglio si terrà a Milano IAB 4 Pharma, il primo Seminar dedicato a un settore verticale - quello del Pharma & Medical Devices - che IAB Italia organizza assieme a HPS (Health Publishing and Services, casa editrice italiana leader nel panorama sanitario), presso il MiCo Ala Nord. Sarà l’occasione per approfondire gli aspetti della comunicazione digitale nel comparto Salute, in particolare per analizzare gli impatti sulle strategie di business dell’industria del farmaco e degli healthcare professionals, e per entrare in contatto con tutte le principali aziende farmaceutiche, agenzie di comunicazione, farmacisti e professionisti del settore. Molti i temi che verranno affrontati: dall’innovazione digitale nel settore sanitario all’importanza di una comunicazione corretta e trasparente (alcuni tra i maggiori esperti in ambito istituzionale prenderanno in esame la normativa di riferimento e i suoi limiti), dallo scenario di mercato e degli investimenti pubblicitari del comparto alle nuove competenze e skills richieste dall’evoluzione del modo di comunicare nel settore della Salute. Non mancheranno le testimonianze concrete, con case history relative a come il mondo della comunicazione digitale si pone nei confronti di pazienti, professionisti e pubblica amministrazione. La moderazione interattiva e dinamica sarà affidata a Marco Montemagno, Founder di SuperSummit. ANNO VI | #103 | MARTEDÌ 9 GIUGNO 2015


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