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visioni / Umberto eco

Meglio essere integrati o piuttosto apocalittici? (2)

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ANNO VI | #109 | MERCOLEDÌ 17 GIUGNO 2015

Ciascuna delle proposizioni elencate è sottoscrivibile e documentabile. C’è da chiedersi se il panorama della cultura di massa e la sua problematica vengano esaurite da questo elenco...

i fatti del giorno

marketplace

company

media

Il social lancia l’autoplay e valorizza i contenuti degli utenti

Il quotidiano di nuovo in edicola dopo un periodo di sospensione

Nel nostro Paese un sistema in più per raccogliere fondi

Le nuove puntate, svelate nel 2016, su Cartoon Network

Nuovo standard di misurazione delle views per Twitter

Il prossimo 30 giugno torna in edicola L’Unità

Kickstarter arriva in Italia. Per la gioia di tutti i creativi

Playmates Toys Master mondiale per la serie di “Ben 10”

scenario

Officina EXPO: lezioni sul futuro

26 link

coverstory

In Italia Tg e news online convivono

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Ricola, storia di un brand forte nel mercato delle caramelle Nell’intervista a 360com la marketing manager dell’azienda Emanuela Busi illustta la strategia alla base di questo successo

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i fatti del giorno

Tools

nuovi investimenti di twitter: autoplay e nuovo standard di misurazione delle views Da oggi, quando un utente scorrerà la sua Twitter timeline e vedrà un video, quel contenuto si riprodurrà automaticamente, senza audio, in modo da rendere l’esperienza multimediale rilevante, senza interruzioni e fluida. Questo meccanismo, ora disponibile solo su iOS e desktop, sarà applicato anche alle GIF e ai Vine condivisi su Twitter di Ottavia Quartieri

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a oggi, quando un utente scorrerà la sua Twitter timeline e vedrà un video, quel contenuto si inizierà a riprodurrè automaticamente, senza audio. Nel momento in cui si clicca sul video, invece, l’utente potrà visualizzarè il contenuto a schermo intero, con l’audio. Il video potrà ovviamente essere retwittato, gli uten-

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ti del social potranno aggiungerlo ai preferiti o commentarlo, in qualsiasi momento e questo meccanismo permette di rendere l’esperienza multimediale rilevante, senza interruzioni e fluida. Lo stesso principio di funzionamento sarà applicato anche alle GIF e ai Vine condivisi su Twitter, il tutto con il medesimo obiettivo di creare un’esperienza di visione coinvolgente e fluida, ma allo stesso tempo non invasiva. Una delle al-

tre novità, a partire da oggi, è che i video appariranno nelle timeline con un formato più largo in modo che venga dato - maggiore risalto al contenuto multimediale. I test che abbiamo condotto sull’autoplay hanno rivelato che le persone interagiscono con più frequenza con i video in questo nuovo formato e i brand e gli editori partner hanno rilevato un incremento dei tassi di visualizzazione: tutto questo si traduce in un minore cost-perview per gli inserzionisti e un maggiore ricordo del video da parte dei consumatori. Inizialmente il servizio di social networking, nato a San Francisco nel 2006, ha reso noto che queste novità sono disponibili per i dispositivi iOS e per la versione desktop di Twitter, ma che presto sbarcheranno anche sulla piattaforma Android. Uno dei fattori a cui Twitter tiene di più è garantire che i Promoted Video appena lanciati continuino a generare un alto impatto, un

ampio coinvolgimento e visualizzazioni rilevanti per i nostri partner pubblicitari. Per questo si sta affrontando in maniera totalmente trasparente il modo in cui le visualizzazioni video saranno misurate e conteggiate. Entrando nei particolari, il nuovo standard messo a punto consiste nel fatto che una visualizzazione video sarà addebitata all’inserzionista solo nel momento in cui il video sarà visibile al 100% nel dispositivo dell’utente e sarà fruito per almeno 3 secondi. Se un video non è in-view al 100%, non vi sarà nulla da addebitare all’advertiser. Sempre a sostegno dell’utente, Twitter sta iniziando a dialogare attivamente sia con Nielsen sia con Moat per fornire una verifica di terza parte sulle metriche delle campagne Promoted Video, in modo da assicurare ai nostri partner la più completa trasparenza sull’efficacia dei loro sforzi di marketing su Twitter, raggiungendo così lo spettatore giusto con il messaggio corretto. Ma che cosa ne pensano i consumatori? Secondo un’indagine preliminare svolta dal social sull’argomento auto play è stato scoperto che gli utenti hanno apprezzato questo nuovo approccio, generando così maggiori visualizzazioni e interazioni per gli inserzionisti. Scendendo più nei dettagli, le persone preferiscono i video in autoplay in misura 2,5 volte maggiore rispetto agli altri metodi di visualizzazione (inclusi click-to-play e le anteprime video) ed è stato osservato che grazie a tale modalità gli user mantengono un maggior ricordo del video, un 14% in più della video recall rispetto agli format. Inoltre, per quanto riguarda i brand le visualizzazioni complete dei video Promoted sono aumentate di sette volte. Dunque, si può parlare della nascita di una relazione proficua per tutte le parti in causa, Twitter, inserzionisti e utenti. ANNO VI | #109| MERCOLEDÌ 17 GIUGNO 2015


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i fatti del giorno Drink responsibly.

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Workshop

di Ottavia Quartieri

Brain2market, ecco come applicare le neurotecnologie al mondo del business Il Workshop, dal titolo Brain2You, organizzato dalla società, attiva nel settore della ricerca e dello sviluppo in questo ambito, prenderà il via nella giornata del 25 giugno a Milano, proponendo al pubblico la propria business strategy al fine di ottimizzare quelle risorse utili a conseguire gli obiettivi delle aziende che decidono di servirsene

AMARO LUCANO. THE ITALIAN TOUCH.

Brand

Una rassegna fotografica è l’idea di Lucano per omaggiare Expo Il Gruppo che produce amari dal 1894, grazie alla creatività di Hi! Comunicazione, ha messo in campo una campagna in cui la bottiglia di Amaro Lucano campeggia al fianco delle illustri opere architettoniche presentate nelle varie esposizioni universali di Vera Modesto

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uest’estate, per celebrare Expo Milano 2015, Amaro Lucano sarà protagonista di una speciale campagna OOH nella città meneghina, ideata da Hi! Comunicazione e pianificata in collaborazione con Initiative. Il Gruppo Lucano vuole omaggiare Expo e le grandi città che hanno ospitato la manifestazione dal 1894, anno in cui è stata fondata l’azienda, ovvero a partire dall’edizione di Parigi del 1900. Un legame che è parte integrante della storia di Amaro Lucano, che fu presente anche alla prima edizione italiana di Expo nel 1906, tenutasi pro-

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prio a Milano. La campagna propone una rassegna fotografica dove il celebre amaro campeggia affianco alle illustri opere architettoniche, diventate icone nell’immaginario collettivo. La ricerca e l’editing di immagini originali è stata fondamentale per ottenere il materiale di partenza su cui innestare la bottiglia di Amaro Lucano: per ogni soggetto si è cercato di ricreare l’atmosfera analogica propria del periodo, applicando questo effetto su tutti gli elementi presenti. La campagna sarà visibile con una domination delle principali stazioni della metropolitana milanese: Cadorna, Stazione Centrale, Garibaldi, Repubblica e Porta Venezia, con diverse tipologie di for-

mati tra cui gli schermi digitali, presenti anche in altre stazioni e negli aeroporti milanesi. Non solo: Amaro Lucano sarà presente sulle pensiline delle fermate dei mezzi di superficie e sulle fiancate dei principali tram della città con formati Maxiside. Infine, la comunicazione si estenderà alle pagine social dell’azienda con altre immagini dedicate a questo canale. Con “Amaro Lucano. Expo Celebration.”, progettata in lingua inglese, Lucano pone l’accento sulla volontà di rivolgersi al pubblico proveniente da tutto il mondo che affollerà Milano in questi mesi, confermando l’obiettivo di sviluppare sempre più i mercati internazionali.

In un mercato sempre più eterogeneo e in continua trasformazione diventa essenziale verificare l’efficacia della propria business strategy e, di conseguenza, ottimizzare le risorse utili a conseguire il proprio obiettivo. In quest’ottica diventa necessario adottare nuovi approcci metodologici che permettano di comprendere e prevedere le reazioni del proprio target di riferimento. Così Brain2Market, società attiva nel settore della ricerca e sviluppo nel campo delle Neuroscienze e Neuro Tecnologie, ha deciso di introdurre anche nel mercato italiano le neuro tecnologie nelle strategie aziendali per l’ottimizzazione dei processi decisionali e lo fa lanciando il Workshop Brain2You rivolgendosi a tutte le aziende che desiderano approfondire questo ambito, toccando con mano le potenzialità di uno strumento innovativo e flessibile. Tale iniziativa, che vedrà il primo appuntamento il 25 giugno alle ore 9.30 nella sede dell’azienda in via Pietrasanta 12 a Milano, si inserisce in tale contesto come un momento di incontro tra aziende e strumenti, un confronto tra potenzialità e opportunità. La giornata è stata suddivisa in tre momenti che corrispondono ad altrettanti modu-

li che compongono ogni incontro, proposti in formato executive, per offrire le conoscenze essenziali ad afferrare il potenziale delle Neurotecnologie applicate al business. Il primo modulo, dal titolo “Taste it” introduce teoricamente tecnologia, applicazioni e obiettivi dell’analisi neuro scientifica applicata. Il secondo modulo, “Take it”, offre una panoramica sui risultati acquisiti in ricerca, da portare con sé come linee guida nei settori Marketing e comunicazione, mentre il terzo “Touch it”propone un’approfondita sperimentazione pratica in cui toccare con mano le potenzialità della strumentazione. I prossimi appuntamenti sono previsti per 7 e il 16 luglio, rispettivamente a Milano e Roma.

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i fatti del giorno Progetti

di Ottavia Quartieri

Ilfattoquotidiano.it e Medimex insieme per promuovere “La musica è lavoro”

Per la prima volta nel nostro Paese si affronta una riflessione approfondita relativa al tema del lavoro musicale. Per cinque mesi il sito ospiterà reportage di artisti e autori

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è in Arrivo il #coccologo in formato digitale targato jwt

L’agenzia pubblicitaria si prepara a rilanciare il territorio delle coccole legate ad Antica Gelateria del Corso e al suo prodotto di punta, il Cono Vortici. Già pronta una video strategy che presidierà i canali social Twitter e YouTube dell’azienda di Sebastiano Zeri

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a il suo ritorno online #coccoliamocidipiù, la campagna uscita nel 2014 e ora di nuovo on air, grazie alla creatività dell’agenzia J.Walter Thompson che rilancia il territorio delle coccole legate ad Antica Gelateria del Corso e al suo prodotto di punta, il Cono Vortici. Per sostenere questo progetto comunicativo sul web è stato creato un personaggio a tutto tondo: il Coccologo. Si tratta di

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una figura che vivrà in un’operazione sviluppata con una video strategy, presidiando i canali social Twitter e YouTube del brand, oltre che la single-page dedicata all’interno del sito buonalavita.it/antica gelateria. Attraverso quattro video pillole e tweet, il protagonista andrà a rispondere alle richieste degli utenti, consigliandoli su come rendere unici i loro momenti di relax, piccoli o grandi che siano. Gli utenti saranno così ingaggiati e potranno interagire direttamen-

“La musica è Lavoro”. E’ questo il titolo della nuova sezione presente, a partire da ieri, nel sito web www.ilfattoquotidiano.it che vuol mettere in evidenza l’importanza dell’aspetto lavorativo legato al vasto e variegato mondo musicale. Si tratta di un’iniziativa editoriale nata da una idea del Medimex, il salo-

ne dell’innovazione musicale organizzato da Puglia Sounds, che per la prima volta nel nostro Paese dedica un spazio di riflessione e approfondimento a questo tema del lavoro musicale, al quale la nostra terra si dimostra molto sensibile vista la grande attitudine alla creatività artistica in tutti i campi. L’iniziativa prevede un ampio reportage che per cinque mesi ospiterà le voci e le esperienze di chi vive di musica e si concluderà nel corso della quinta edizione del Medimex in programma a Bari da giovedì 29 a sabato 31 ottobre 2015. Si parte con i contributi di Malika Ayane, Veronica Diquattro (business manager South Europe Spotify), Matteo Zanobini (label manager Picicca Dischi) e Brando (musicista e produttore), ma in breve tempo la sezione verrà integrata con interviste, articoli, video e punti di vista dei rappresentanti del mondo della musica e dell’innovazione.

strumenti

Teradata ha la soluzione migliore per i clienti più esigenti

te attraverso il profilo Twitter, che assumerà la voce di questo esperto in ogni contributo rilasciato. I contenuti prodotti saranno raccolti e guidati dagli hashtag di campagna #coccoliamocidipiù e #coccologo.

Problemi di sovrabbondanza di dati? Non si sa dove metterli? Teradata ha la soluzione, anche per i clienti più esigenti. Oggi, a causa dell’enorme crescita dei Big Data, le aziende mostrano sempre più la costante necessità di archiviare ordinatamente il materiale accumulato all’interno dei propri Data Base e per soddisfare questa esigenza Teradata ha presentato Teradata RainStor versione 7, disponibile su Hadoop. RainStor,

soluzione online per l’archivio di dati di classe enterprise basata su SQL e che richiede un hardware veramente minimo, riduce drasticamente lo spazio utilizzato e i costi di archiviazione, garantendo l’archiviazione dei dati immutabili e soddisfando le normative e le esigenze di conformità. »Aggiungendo la soluzione di archiviazione Teradata RainStor alla loro Teradata® Unified Data Architecture™, le aziende possono attingere a una

ricca fonte di dati archiviati a supporto delle analisi avanzate degli utenti», ha dichiarato Dan Harrington, executive vice president, Global Consulting and Support Services di Teradata. «La soluzione RainStor Archive supporta analisi avanzate con i dati che in precedenza venivano memorizzati su nastri, nei data lake non governati, o eliminati a causa di mancanza di spazio per l’archiviazione», ha concluso Harrington.

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i fatti del giorno campagne Un’ idea vincente di Unilever Food Solutions

brand

Parte la seconda fase della campagna che punta ad attrarre l’attenzione degli addetti ai lavori, come gli chef, per realizzare ogni tipo di gelatina con qualunque liquido

Non solo una comunicazione sulle principali emittenti radiofoniche a target specifico, ma anche un nuovo website

Parte la campagna Carte d’Or rivoluziona il mondo TiTrovo, per far delle gelatine con Expansion Group conoscere axélero partnership

Pausa relax: caffè e Gazzetta al De’ Longhi Official Store Dal 22 giugno fino al 15 ottobre, la coffee lounge sarà aperta al pubblico. Inaugurazione lunedì con Gigi Mastrangelo De’Longhi Group e La Gazzetta dello Sport stringono un accordo. Il tipico binomio del relax mattutino, composto da pausa caffè e Gazzetta, sarà riproposto al De’Longhi Group Official Store di via Borgogna 8 a Milano dal 22 giugno al 22 luglio e dal 15 settembre al 15 ottobre. La coffee lounge De’Longhi si tinge di rosa e sarà aperta al pubblico per una pausa caffè: tutti gli ospiti potranno degustare un espresso a regola d’arte e scoprire i tanti modi per prepararlo grazie all’eccellenza delle macchine De’Longhi, leggendo il quotidiano in totale relax. Inaugura lunedì alle ore 19.00 Luigi Mastrangelo, poi l’iniziativa vedrà protagonisti alcuni atleti italiani che una volta al mese intratterranno il pubblico condividendo sfide, esperienze, medaglie, e l’emozione che lo sport sa regalare. Per tutto il periodo dell’ini-

ziativa, lo Store De’Longhi ospiterà un vero e proprio Corner La Gazzetta dello Sport, dove i visitatori potranno leggere La Rosea e fruirla su Digital Edition.

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di Ottavia Quartieri

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arte la seconda fase della campagna di Carte d’Or Professional Texture, la nuova linea di prodotti destinata a rivoluzionare il modo di fare i dessert. “Ora tutto può diventare gelatinoso. Semplicemente” è il nuovo claim con cui il brand si presenta al pubblico, deciso ad arrivare dritto al punto focale e a fare breccia nei cuore sia degli addetti che dei semplici appassionati. La campagna Carte d’Or Professional Texture è stata ideata da Expan-

sion Group per il cliente Unilever Food Solutions. Sotto la guida di Maurizio Badiani, Direttore Creativo esecutivo di Expansion Group, hanno lavorato al progetto l’art Pierluigi Barbieri e la copy Antonella Meoli, mentre le illustrazioni sono di Sandra Marziali. La Texture presentata, infatti, permette agli chef di realizzare ogni tipo di gelatina con qualunque liquido senza più ricorrere alla tradizionale colla di pesce. I vantaggi di questa nuova soluzione sono una maggiore semplicità di esecuzione, risultati stabili e un allargamento

ulteriore delle possibilità creative. Un mondo di freschezza e di trasparenze che l’agenzia ha voluto rappresentare attraverso un’immagine evocativa: un mare tropicale in cui nuotano meduse colorate e sulle cui acque volano trasparenti farfalle, anch’esse fatte interamente di gelatina. Si tratta di un invito rivolto agli operatori ad ampliare gli orizzonti della propria creatività e della propria immaginazione dal momento che il nuovo prodotto permette di realizzare cose fino a ieri assolutamente impensabili.

eventi “Email Marketing is not for dummies” è il titolo del workshop

Web Marketing Festival: MagNews c’è Elisa De Portu

Il Palacongressi di Rimini, venerdì e sabato prossimi, ospiterà il più grande evento dedicato all’industry digitale nel nostro Paese

Ci sarà anche MagNews al Web Marketing Festival 2015 al Palacongressi di Rimini venerdì e sabato prossimi. È il più grande evento, organizzato da GT Idea, dedicato alle tematiche e alle opportunità, anche econo-

miche, che ruotano attorno all’industry digital in Italia. “Email Marketing is not for dummies” è il titolo del workshop che MagNews, in qualità di sponsor dell’evento, terrà venerdì 19 giugno e durante il quale spiegherà

che l’Email Marketing non può essere praticato dai non professionisti del settore. «La vera sfida consiste nel saper confrontare le campagne tra loro», ha affermato Elisa De Portu, Marketing Operations Manager di MagNews.

TiTrovo, il servizio di siti web geo localizzati di axélero, ha deciso di aumentare la propria brand awarness a per questo motivo, a partire dallo scorso 4 giugno, ha dato il via a una campagna radio sulle principali emittenti radiofoniche nazionali: Radio 105, Radio Montecarlo e Virgin Radio. L’obiettivo, oltre alla brand awareness del prodotto TiTrovo.it, è generare lead da potenziali clienti e iniziare a far parlare di axélero SpA. A questo proposito abbiamo scelto le emittenti radiofoniche nazionali dal target group che ci interessa raggiungere, ovvero quello dei piccoli e medi imprenditori. In concomitanza con il lancio della campagna radiofonica è stato presentato il nuovissimo sito www.titrovo.it che recepisce una nuova veste grafica e l’integrazione con tutti i nuovi servizi associati al prodotto TiTrovo.it. Completo, accattivante e coinvolgente: sono queste le soluzioni innovative che caratterizzano l’offerta di TiTrovo.it, come il Site Experience. ANNO VI | #109| MERCOLEDÌ 17 GIUGNO 2015


Il regno animale incorona il tuo investimento

DIREZIONE CREATIVA COORDINAMENTO IMMAGINE MEDIASET

In prima serata su Italia Uno ritorna l’appuntamento con “Wild”, il programma condotto da Fiammetta Cicogna e Carlton Myers. Una grande occasione per pianificare e raggiungere il numeroso pubblico degli amanti della natura più selvaggia.

Dal 17 giugno in prima serata


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MARKET PLACE

Lo shopping diventa sempre più interattivo, diretto e divertente

Blocco 31, arriva la rivoluzione delle app

sviluppata da Makeitapp per dispositivi iOS e Android, consente ai clienti di vivere gli acquisti in un modo nuovo di Marianna Marcovich

È la rivoluzione delle app: lo shopping diventa interattivo, diretto, veloce e divertente. Lo sa bene Blocco 31, marchio parte del gruppo Cinti, che lo scorso marzo ha lanciato un’app dedicata ai propri punti vendita. L’applicazione, sviluppata da Makeitapp per dispositivi iOS e Android, è stata progettata per consentire ai clienti di vivere lo shopping in un modo del tutto nuovo, ponendoli al centro di un’esperienza di marca che integra lo store con il mobile. Tra le numerose funzionalità a disposizione dell’utenza spiccano  Catalogo: per visionare l’assortimento completo delle più importanti novità Blocco31.  News e promo: per essere sem-

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pre aggiornati sulle ultime novità del brand, accedere alle promozioni e scaricare voucher associati  Stores: per rintracciare il negozio più vicino alla propria posizione, accedere ai contatti e scoprire il percorso più rapido per raggiungerlo  Foto e Video: accesso a contenuti multimediali  Buoni sconti e voucher: per essere tra i primi ad accreditarsi un numero limitato di promozioni. L’applicazione è stata integrata con le funzionalità di proximity marketing, basate sui sensori iBeacon, grazie a cui è possibile inviare contenuti contestuali agli smartphone dei clienti. Agli utenti basterà varcare la soglia del punto vendita dotato di iBeacon e avvicinarsi ai prodotti

o ad aree specifiche nel negozio per ricevere direttamente via app promozioni riservate e coupon sconto. «Con il proximity marketing è possibile portare l’online all’offline, permettendo a chiunque di accedere ad informazioni contestuali all’interno dei punti vendita, ottenendo informazioni aggiuntive su prodotti specifici o scoprendo le promozioni relative alla fascia di prodotto che stanno visionando, fino al suggerimento del prodotto correlato. In sostanza oggi è possibile trasformare l’app in un assistente alle vendite. Questo è solo una piccolissima parte di quello che si può fare oggi con questa tecnologia», ha dichiarato Flavio Piccioni, CEO di Makeitapp che ha sviluppato l’applicazione. Non solo, il proximity marketing è stato utilizzato da Bolcco 31 per una serie di eventi promozionali, durante i quali gli utenti che scaricavano l’applicazione ricevevano un coupon sconto di benvenuto oltre a una serie di promozioni accessibili solo spostandosi nelle zone coperte da beacon dentro e fuori lo store. «Vogliamo essere pionieri in quanto a innovazione e tecnologia, rendendo lo store Blocco31 uno spazio dove vivere un’esperienza nuova, fresca, fuori dallo standard dello shopping tradizionale. E comunicare con i clienti attraverso App e Beacon ci permetterà sicuramente di raggiungere questi risultati», ha aggiunto il Direttore Marketing di Blocco31. L’app è stata già oggetto di diverse operazioni di comunicazione per la sua diffusione ed è destinata ad assumere un ruolo di ulteriore rilievo nel marketing di Blocco 31. ANNO VI | #109 | MERCOLEDÌ 17 GIUGNO 2015


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MARKET PLACE

Il quotidiano, dopo avere sospeso le pubblicazioni, ora riparte

Trenta giugno: in edicola torna l’Unità

Tante sono le novità che riguardano la storica testata fondata da Antonio Gramsci, che sarà di 24 pagine e costerà 1,40 euro di Sebastiano Zeri

L’Unità torna in edicola. Mancano ormai pochi giorni al termine fissato, esattamente il 30 giugno, per l’uscita del quotidiano, che ormai ha sospeso le pubblicazioni da circa una anno. E tante sono le novità, anche societarie, che riguardano lo storico quotidiano fondato da Antonio Gramsci, che sarà di 24 pagine e costerà 1,40 euro. Le prime tirature saranno oltre le 100 mila copie. Direttore responsabile sarà Vladimiro Ilic Frulletti, da sempre giornalista della stessa Unità, per cui seguiva Matteo Renzi. La redazione sarà composta da 33 tra giornalisti e poligrafici, come ha stabilito il nuovo accordo sindacale del 10 giugno, prevedendo l’assunzione di tre giornalisti in più rispet-

vladimiro frulletti

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to a quello di novembre. La redazione centrale sarà a Roma e non a Milano, come stabilito in un primo momento. Il piano è stato approvato dall’assemblea dei redattori dell’Unità con una consistente maggioranza. Il direttore Frulletti terminerà in questi giorni i colloqui con i giornalisti ed entro la fine della prossima settimana si prevede l’inizio dell’elaborazione

dei primi numeri zero della nuova edizione. Cambiamenti anche nell’assetto societario dell’Unità srl, di cui l’80% è di proprietà della Piesse, (società controllata al 60% da Guido Stefanelli e dal 40% da Massimo Pessina). La Fondazione Eyu (Europa-Youdem-Unità), che fa capo al Pd, è salita al 19,65%, mentre Guido Veneziani è sceso sotto l’1% ed è uscito dal consiglio di amministrazione. L’editore che pubblica settimanali di gossip come Stop e Vero resterà come service per la realizzazione degli inserti tematici che saranno allegati al giornale e che spazieranno dalla salute al tempo libero. «Registriamo - spiega il Cdr del quotidiano – un importante passo avanti, decisivo per il lavoro dei colleghi e per la sicurezza economica delle loro famiglie. Il merito di questo risultato va ascritto, in modo non formale, anche ai pesanti sacrifici che i lavoratori hanno accettato di accollarsi. Come rappresentanza sindacale continueremo ad agire a tutela dei colleghi, vigilando affinchè possa concretizzarsi al più presto l’impegno dell’azienda (indicato nell’accordo) ad assumere nuovo personale dal bacino dei giornalisti de l’Unità, se nei prossimi 18 mesi il prodotto riuscirà a guadagnare in modo stabile nuove quote di mercato». «L’impegno del Pd nella ripartenza dell’Unità - commenta Francesco Bonifazi, tesoriere del Partito Democratico - è stato al 100% e si vede anche dal fatto che ci abbiamo messo la faccia con la Fondazione Eyu. E a questo punto, incrociando le dita, tra pochi giorni avremo finalmente l’Unità in edicola». ANNO VI | #109 | MERCOLEDÌ 17 GIUGNO 2015


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MARKET PLACE

Debutta all’insegna della semplicità il servizio di video streaming

Con Dplay nasce il servizio Ott di Discovery Italia di Pietro Castagna

Discovery Italia lancia ufficialmente Dplay, il servizio di video streaming gratuito che offre la possibilità di vedere sempre e ovunque, attraverso differenti device e in modalità on demand, tutti i principali programmi del portfolio free to air di Discovery Italia. Interfaccia semplice e intuitivo, massima navigabilità, ricca library gratuita di contenuti di qualità, personalizzazione e possibilità di accedere ai video in qualsiasi momento e luogo: sono queste le principali caratteristiche di Dplay, grazie al quale Discovery Italia rafforza la sua vocazione di operatore multipiattaforma, presente sul satellite e digitale terrestre - sia free sia pay

alessandro araimo 14

Migliaia di titoli del ricco portfolio free del gruppo disponibili su tutti i principali device, ovunque, e in qualsiasi momento

- e da oggi anche nel mondo dei servizi ott. Alessandro Araimo, SVP & Chief Operating Officer, Discovery Networks Southern Europe commenta: «La tecnologia sta cambiando le abitudini di consumo delle persone che comunque ricercano l’affidabilità e la qualità a cui sono abituati. Con Dplay, importante progetto internazionale del gruppo, offriamo un’immersione totale senza limiti di spazio e tempo nel mondo dei contenuti Discovery, con accesso gratuito e un’esperienza di visione davvero coinvolgente. Dplay è la conferma del nostro approccio multipiattaforma e della volontà di raggiungere un pub-

blico sempre più ampio, con un palinsesto personalizzabile, fruibile ovunque da differenti device: pc, smartphone e tablet». Migliaia i contenuti disponibili, più di 2000 già al debutto, anche in alta definizione, che spaziano tra la ricca programmazione dei canali free to air di Discovery: Real Time, Dmax, Focus e Giallo e, nelle prossime settimane, Deejay Tv, K2 e Frisbee. Immediata la fruizione: andando sul sito it.dplay. com da qualsiasi device fisso o mobile è immediatamente possibile navigare nel menu organizzato per Programmi - ordine alfabetico o per popolarità - e Canali e cliccare sul contenuto da vedere per avviare in pochi secondi la visione. Disponibile ovviamente anche l’app dedicata, sia iOS e Android per tutti i principali smartphone e nelle prossime settimane anche per tablet. In questo caso è sufficiente scaricare gratuitamente l’app dai rispettivi store e iniziare la navigazione nel menu. Dplay è un servizio che evolverà constantemente, sia come ricchezza di titoli sia come funzionalità. Nelle prossime settimane, infatti, sarà possibile creare il proprio profilo MyDPlay grazie al quale si potranno ricevere contenuti selezionati in base alle preferenze mostrate, notifiche e molto altro ancora. I contenuti di Dplay saranno, quindi, fruibili in totale continuità. ANNO VI | #109 | MERCOLEDÌ 17 GIUGNO 2015

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IO, ARLECCHINO

TORNO INDIETRO E CAMBIO VITA

DAL 10 GIUGNO AL CINEMA

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FUGA IN TACCHI A SPILLO

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ALBERT E IL DIAMANTE MAGICO

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marchi / ricola

La forza delle erbe Ricola è stata fondata nel 1930. Quando la storia ebbe inizio era il nono marchio nel mercato delle caramelle. Oggi è al terzo posto. Grazie anche a una continuità di investimenti pubblicitari su temi che privilegiano l’ironia e il relax, come spiega in questa intervista Emanuela Busi, marketing manager di Roberto Nucci

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COVER STORY

In questa e nelle foto delle pagine seguenti sono riportate immagini di campagne ricola

Ricola è stata fondata nel 1930. Quando la storia ebbe inizio era il nono marchio nel mercato delle caramelle. Oggi è al terzo posto. E’ l’acronimo di RI (Richterich, nome della famiglia del fondatore), CO (Company), LA (Laufen, un piccolo paesino svizzero di seimila abitanti vicino a Basilea). Oggi sono più di 400 i dipendenti a livello mondiale. Secondo una recente ricerca si evince che il 25% dei dipendenti lavora in azienda da più di vent’anni. Anche questo è sintomatico del fatto che c’è un grado elevato di soddisfazione in Ricola, dove tutta la produzione delle caramelle

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viene fatta in Svizzera, con un centinaio di aziende che producono le erbe e godono di accordi pluriennali con l’azienda. Un grande valore anche dal punto di vista sociale oltre che un business di notevole interesse, capace di generare un fatturato di oltre 300 milioni di franchi svizzeri. Grazie anche a una continuità di investimenti pubblicitari su temi che privilegiano l’ironia e il relax, come spiega in questa intervista Emanuela Busi, marketing manager di Ricola. Ricola è uno dei venti marchi più forti in Svizzera. Anche in Italia e in altri paesi europei è diventato sinonimo di

qualità. Quale ruolo, secondo lei, in questa ascesa, ha avuto la comunicazione, nelle sue varie forme? Un ruolo fondamentale. La comunicazione Ricola è riuscita a raccontare la qualità svizzera che la contraddistingue nel panorama delle caramelle, senza dare, comunque, l’immagine di essere noiosa e quasi pesante. Ricola, anche attraverso la comunicazione, sia passata che presente, ha sempre avuto questo atteggiamento, incline a prendersi un po’ in giro; e questo l’ha resa spiritosa e simpatica agli occhi dei consumatori. Tradizione, qualità, distribuzione capillare: sono

condizioni vitali per essere protagonisti in questo mercato. Ma nel settore esistono brand di grande notorietà con i quali si deve competere anche sul lato dell’advertising. Con quale media planning e con quale creatività Ricola sta affrontando il 2015? Il nostro media mix è basato da sempre sulla televisione. Nel 2015 affianchiamo allo spot anche il web, che offre tante opportunità. Resta, comunque, inteso un fatto: la televisione rimane il fulcro della nostra comunicazione, soprattutto quest’anno. E andiamo in comunicazione utilizzando la parola magica “Chru-

terchraft”, un termine svizzero che significa “la forza delle erbe”. Far capire questo concetto, farlo sentire, è per noi vitale. La televisione, in questa azione di sensibilizzazione, ci aiuta molto. L’utilizzo di questa parola vuole sottolineare anche l’unicità del nostro brand perché Ricola è unica nell’utilizzare le erbe. La televisione permette una successione di immagini e di sketch che mostrano come la forza delle erbe funzioni in una molteplicità di casi: ti dà la voce, come la freschezza provata con un tuffo in un lago ghiacciato! Il concept “La forza delle erbe” è stato utilizzato l’anno scorso, ma anche nel 2015 rappresenta la base dei nostri programmi di comunicazione. Certo, abbiamo aggiornato alcuni di questi sketch che compongono la campagna, ma il mood è quello di “Chruterchraft”. Investiremo qualche milione di euro proprio perché siamo molto soddisfatti dei ritorni in termini di vendite, oltre a mantenere alto il ricordo del nostro brand agli occhi del consumatore. Abbiamo poi un sound logo ed un jingle riconosciuti e apprezzati da tutti. Per noi è un grande punto di forza. I valori di Ricola sono da sempre qualità, ecologia, responsabilità

sociale. La vostra comunicazione televisiva, in passato, ha puntato molto sull’ironia. Secondo lei è servito questo approccio “scanzonato” per creare elevati livelli di notorietà e preferenza? Puntiamo ancora sull’ironia. Questo atteggiamento di serietà che contraddistingue i paesi nordici e anche la Svizzera potrebbe diventare quasi pedante, ma per Ricola questo non è un problema perché il sapersi prendere in giro da soli mette in evidenza un fatto: il prodotto è vicino al nostro mondo, al nostro modo di pensare, ai nostri tempi.

Ricola esporta in 50 paesi. Esiste una politica di comunicazione identica oppure ogni nazione sceglie un approccio comunicativo differente, adeguato alla realtà nella quale opera? La campagna imperniata su “La forza delle erbe” nasce con l’idea di creare un format globale e quindi di preparare una piattaforma adattabile a quelle che sono le varie anime di Ricola nel mondo. Nel senso che il posizionamento di Ricola è un po’ più spostato sull’area salutistica negli Stati Uniti, in Europa ha un carattere più misto, mentre nell’estremo oriente è più basato sul

emanuela busi ANNO VI | #109 | MERCOLEDÌ 17 GIUGNO 2015


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gusto. Con “Chuterchraft” la casa madre ha realizzato delle vignette destinate a sottolineare gli aspetti diversi del prodotto e del brand; quindi, ogni paese ha la possibilità di realizzare, utilizzando la stessa piattaforma, uno spot più spostato sull’area della funzionalità o del gusto. Però diciamo che è tutto guidato da una strategia comune di comunicazione. In pratica, siamo in presenza di una mini-multinational in grado di adattare il suo colloquio con i consumatori a quelle che sono le esigenze

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dei diversi mercati locali. Comunicazione e novità. Il lancio di prodotti nuovi, specialmente in un settore ad alta competitività come quello dolciario, presuppone la disponibilità di risorse importanti da impiegare sia in Ricerca & Sviluppo che in comunicazione. Con quali novità di prodotto state affrontando il 2015? Abbiamo, presso la casa

madre, in Svizzera, un reparto “Ricerca e Sviluppo” particolarmente attivo, anche se la nostra non è un’azienda che immette sul mercato molti prodotti nello stesso anno. Anche perché bisogna fare dei lanci mirati e poi sostenerli. Questa è la nostra filosofia. Abbiamo qualche novità importante anche quest’anno, ma é ancora top secret. Saranno comunque sempre delle caramelle. Le novità danno slancio al mercato: le lanciamo, le sosteniamo con la comunicazione e la promozione e cerchiamo

di farle conoscere a un pubblico sempre più ampio. Il mercato delle caramelle vede la presenza di prodotti molto innovativi. Non siete tentati di fare prodotti adatti a categorie di consumatori affetti da differenti patologie ? In realtà, alcuni nostri tipi di caramelle sono già senza zucchero per i diabetici e cerchiamo di andare anche incontro alle necessità dei consumatori che hanno dei problemi con il glutine.

Parliamo di nuovi media, internet in testa con i vari social. Il futuro sarà costellato di novità nell’area media come tv satellitari, videotelefonini, fusione di audio e video, multimedialità, eventi. Voi utilizzate i ”social”? E quali benefici avete ottenuto? Siamo molto attivi e seguiti su Facebook. Lo usiamo in maniera mixata per raccontare cose particolari su Ricola. Abbiamo tan-

te news perché Ricola è un marchio storico, con molte valenze da sottolineare. Utilizziamo i temi più vicini al consumatore, evidenziati nei tanti eventi nei quali siamo presenti. Sponsorizziamo tantissime manifestazioni sul territorio: siamo presenti a tante mostre presso le quali facciamo “sampling” oppure organizziamo dei tour dei quali diamo notizia su Facebook in modo che i nostri consumatori sappiano dove incontrarci sul territorio. Saremo presenti ai concerti di Vasco Rossi

Novità in vista anche quest’anno per il 2015 l’azienda elvetica sta preparando il lancio di un nuovo prodotto, su cui mantiene al momento uno stretto riserbo, ma sempre nel campo delle caramelle

ANNO VI | #109 | MERCOLEDÌ 17 GIUGNO 2015



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COVER STORY chi, punti di vendita più specializzati. Per noi è fondamentale la visibilità, massimizzata dagli espositori presso le casse dei supermercati oppure dei canali tradizionali rappresentati dai bar/tabacchi. Ricola è un tipico prodotto d’impulso che trova grandi vantaggi nelle instore promotion o nelle azioni di sampling per fare provare i gusti nuovi.

piuttosto che a Umbria Jazz o ai tour estivi sulle spiagge. Oltre a far assaggiare le caramelle faremo anche degustare la nostra tisana fredda. Non tutti sanno che le tisane, oltre ad essere ottime se sono calde, sono fantastiche anche in estate! Il consumatore, lo confermano molte ricerche, oggi desidera dal marchio qualche cosa in più dell’innovazione, della qualità, della ricerca, del prestigio, dell’immagine… Secondo lei siamo in un momento storico con un consumatore sempre più incontentabile o ci sono delle buone ragioni per giustificare questo comportamento? Secondo me dipende da marca a marca. Siamo abituati, tutti, a ritmi velocissimi. La tecnologia insegna. Ricola esula un po’

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da questo concetto perché alla fine ha il grande pregio di riuscire a rinnovarsi restando sempre se stessa. Un marchio sempre verde. Si rinnova perché amplia la gamma e cerca nuovi consumatori, trovando nuovi gusti; però, ha sempre il suo Dna ben affermato in quelle che sono le sue origini caratterizzate dalla qualità, dal Made in Switzerland, dalle erbe e dalle materie prime. Il trade è sempre molto importante per sviluppare un marketing di successo. Quali interventi avete sviluppato nell’ultimo anno che vi hanno dato le migliori soddisfazioni? E come state operando nel corso di questo 2015? Il trade è basilare per raggiungere il consumatore. Ci rivolgiamo alla moderna distribuzione e lavoriamo attraverso i grossisti per arrivare ai bar e ai tabac-

Ricola è un’azienda tipicamente familiare. Lei ha una ricetta particolare per sopravvivere e prosperare, in un’economia sempre più globalizzata con aziende gigantesche che si contendono le più interessanti market share? Credo sia fondamentale ritagliarsi un posizionamento corretto e distintivo. Questa potrebbe essere l’arma per riuscire a distinguersi dalle “multinazionali”. Il fatto di avere, poi, un ciclo di vita più lungo e costante rispetto alle multinazionali, dove gli obiettivi sono più di breve termine, aiuta a definire una strategia di lunga durata che alla fine paga. A volte, poi, gli obiettivi delle grandi imprese hanno tempi talmente stretti che logorano le persone e i continui ricambi manageriali risultano scompensativi. Ricola, invece, lavora anche con obiettivi di dieci anni. E’ un’azienda che lavora con le erbe e il mondo agricolo ha bisogno dei suoi tempi. ANNO VI | #109 | MERCOLEDÌ 17 GIUGNO 2015

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di Vera Modesto

Kickstarter, la più grande piattaforma al mondo di crowdfunding per la realizzazione di progetti creativi, invita tutti gli innovatori, artisti, creativi e musicisti d’Italia ad entrare a far parte della propria community. Per la prima volta i creativi italiani potranno utilizzare Kickstarter per raccogliere fondi in euro, utilizzando la lingua italiana e utilizzando il proprio conto corrente bancario in Italia. Da oggi sarà possibile anche in Italia creare progetti in una qualsiasi delle

La più grande piattaforma al mondo di crowdfunding con l’obiettivo di realizzare progetti creativi

Kickstarter arriva in Italia Per la prima volta i creativi potranno utilizzare il sistema per raccogliere fondi in euro, utilizzando la lingua italiana e servendosi direttamente del proprio conto corrente bancario

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tori possono cercare i progetti in base alla località e trovare quelli dei creativi più vicini. L’Italia è il tredicesimo paese in cui Kickstarter viene lanciato, dopo un lungo elenco che comprende Stati Uniti, Canada, Regno Unito, Germania, Francia, Spagna, Olanda, Danimarca, Norvegia, Svezia, Irlanda, Australia e Nuova Zelanda. Ed oggi Kickstarter sarà lanciato anche in Austria, Belgio, Lussemburgo e Svizzera.

who’s who Kickstarter vuol dire oltre ottantamila progetti creativi 15 categorie proposte da Kickstarter, e presentare le proprie idee a un vasto pubblico composto da 8,8 milioni di finanziatori (“backers”). A margine del lancio in Italia, Yancey Strickler, co-fondatore e chief executive officer di Kickstarter, afferma:

yancey strickler

obiettivo legato ad un finanziamento di un progetto convertito in dollari americani, e di fianco l’equivalente in euro. Tutti i creativi potranno ora scegliere se descrivere in video i propri nuovi progetti in italiano, inglese o in entrambe le lingue, con la possibilità di aggiungere i sottotitoli in diverse lingue. Non esiste un sito italiano di Kickstarter: i progetti italiani fanno parte della community mondiale della piattaforma e i finanzia-

«Viviamo in una nuova età dell’oro della creatività, dove chiunque sia dotato di fantasia può realizzare qualcosa di concreto collaborando con le altre persone. Kickstarter è una community mondiale di creativi che condividono, costruiscono e realizzano qualcosa, offrendo il proprio contributo ad un contesto culturale più ricco e vivace. E in ciò l’Italia ha già contribuito moltissimo alla cultura mondiale, dalla moda al cibo, dall’arte al cinema, dalla musica alla letteratura, le idee innovative italiane sono sempre state apprezzate in tutto il mondo. Ora, Kickstarter

aiuterà tutti i creativi italiani a realizzare le proprie idee innovative attraverso il sistema della collaborazione, e con il supporto di una community mondiale davvero enorme». Processo virtuoso I creativi italiani potranno gestire i propri progetti per intero utilizzando l’euro come valuta e le coordinate del proprio conto corrente bancario in Italia per le procedure sulla piattaforma. Quando le idee proposte otterranno dei finanziamenti dall’estero, anche questi verranno raccolti in euro. Nel contempo, un backer americano vedrà ogni

Fin dal lancio di Kickstarter nel 2009, 8,8 milioni di persone hanno investito circa 1,6 miliardi di euro per dare vita a più di 86.000 progetti creativi. In ogni momento migliaia di progetti creativi vengono finanziati su Kickstarter, e ognuno di questi è pensato e creato in maniera autonoma dalla persona che lo presenta alla community. Ogni regista, musicista, artista e designer su Kickstarter ha il totale controllo e responsabilità dei propri progetti. Ogni ideatore di un progetto definisce il proprio obiettivo di finanziamento e i termini di scadenza. Se alle persone il progetto piace, possono finanziarlo per far sì che venga realizzato ed essere poi ripagati. Il finanziamento su Kickstarter si basa sul concetto del “tutto o niente”: se un progetto ha successo, poichè ha raggiunto i suoi obiettivi di finanziamento, tutti i finanziatori (“backers”) pagano la propria quota al momento della scadenza. Se il progetto decade prima, nessuna somma viene addebitata ai backer. ANNO VI | #109 | MERCOLEDÌ 17 GIUGNO 2015


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video

interaction?


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ME DIA

La nuova serie sarà svelata in tutto il mondo nel 2016, mentre la toy line arriverà solo l’anno dopo

L’accordo con Playmates Toys: sarà la “Master Toy” del nuovo “Ben 10” E’ anche uno dei franchise di maggior successo a livello mondiale di Cartoon Network di Davide De Vecchi

Cartoon Network - visibile al canale 607 di Sky e al 353 di Mediaset Premium - ha annunciato di aver siglato un accordo con Playmates Toys che diventa il Master Toy partner mondiale per la nuova serie di “Ben 10”. Le nuove avventure del giovane supereroe protagonista della seguitissima serie televisiva, arriveranno in anteprima sui canali internazionali di Cartoon Network nell’autunno del 2016, mentre nel 2017 la serie verrà trasmessa anche in Nord America. Il nuovo show introdurrà a una nuova generazione di fan l’amatissimo ragazzo di dieci anni che tutti i giorni, con l’aiuto di un orologio misterioso, riesce a trasformarsi in dieci diversi alieni, ognuno dotato di abilità uniche. A seguito dell’accordo, Playmates Toys avrà i diritti

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per creare una linea completa di giocattoli basati sulla serie che farà parte dell’ampia gamma di prodotti consumer legati al

franchise. La nuova linea ispirata a “Ben 10” sarà disponibile presso i retailer a partire dall’autunno del 2017, permettendo, così,

ai fan della serie di collezionare statuine, playset, giochi di ruolo e molto altro ancora. «“Ben 10” è un franchise unico. Consente, infatti, di immaginare e creare una linea di prodotti nuova e contemporanea destinata ai ragazzi di oggi - afferma Pete Yoder, Vice President Cartoon Network Enterprises Nord America -. Grazie al suo livello innovativo

e alla sua profonda conoscenza dell’universo giovanile, Playmates Toys è il partner ideale con cui far nascere questa nuova linea di giocattoli e inserirsi nel mondo del collezionismo, raggiungendo così lo standard qualitativo che i prodotti a marchio “Ben 10” hanno sempre avuto». «Siamo entusiasti di poter lavorare con Cartoon Network per poter costruire una partnership duratura nel tempo - afferma Thomas Chan, Ceo di Playmates Toys -. Siamo molto orgogliosi di poter sviluppare una linea completa di giocattoli che catturi la vera essenza della nuova serie di “Ben 10” e che fornisca ai giovani fan un’esperienza di gioco coinvolgente e fantasiosa». Il nuovo “Ben 10”, creato dai Cartoon Network Studios e prodotto da Men of Action, promette ancora più azione, divertimento e intrattenimento. L’originale serie tv, andata in

onda per la prima volta su Cartoon Network nel gennaio del 2006, ha riscontrato fin da subito l’apprezzamento da parte del pubblico. Il successo di questo show ha dato origine a tre ulteriori serie animate (“Ben 10 Forza Aliena”, “Ben 10: Ultimate Alien” e Ben 10:Omniverse”), un film animato (“Ben 10: Il segreto dell’Omnitrix”), e due film d’azione (“Ben 10: Corsa contro il tempo” e “Ben 10: Alien Swarm”). “Ben 10”, dunque, è una delle serie più seguite e amate dai ragazzi ed è anche uno dei franchise di maggior successo a livello mondiale di Cartoon Network, con più di 4,5 miliardi di dollari di vendite al dettaglio derivanti soprattutto dai giocattoli e dai giochi interattivi.

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L’incontro si terrà domani, alle ore 18:00, nella Sala della Passione presso la Pinacoteca di Brera. L’ingresso è libero fino a esaurimento posti

Lezioni sul futuro “Officina Expo” prosegue con la lezione di Walter Siti dal titolo ”Servi e signori. Il futuro dei media”

di Matteo Dedè

Dopo il successo della prima lezione di Ferruccio De Bortoli, “Officina Expo” prosegue con la lezione di Walter Siti dal titolo “Servi e signori. Il futuro dei media”. Dice lo scrittore: “Parlerò dei piaceri che dà il mugugno, e di come i media rinforzino questa risorsa del Potere; parlerò dell’infragilirsi dell’individuo e di come i media, sotto le apparenze dell’esaltazione, in realtà ne confermino le debolezze proteggendolo con un “esoscheletro di storie”. Parlerò del “delirio di esprimersi” che ingabbia i dominati e del basso profilo silenzioso che conviene ai dominanti”. L’incontro si terrà giovedì 18 giugno, alle ore 18:00, nella Sala della Passione presso la Pinacoteca di Brera. Ingresso libero fino ad esaurimento posti. Cos’è Officina Expo? Il futuro è un tema dimenticato e irresistibile. Soprattutto è un tema inevitabile. Non lo si può aggirare ma non lo si può

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affrontare se non con la forza di una visione e di un racconto. Dopotutto, siamo una specie che racconta storie, che alza lo Ed mod tetueros sguardo versodolor l’oing rizzonduisl per spiete.eumLozzriusto facciamo garci il mondo. Lo facciamo, soprattutto, per “stare al mondo”, per donare un senso al nostro esserci, per dare forma al tempo. E il tempo, sebbene l’umanità odierna paia talvolta averlo dimenticato, significa innanzitutto futuro. Quale futuro, quale idea di Europa, quale mondo lasceremo in eredità ai nostri figli? E quale immaginario sarà in grado di rappresentarlo? Da queste domande nasce l’idea di Officina Expo, che continua idealmente il percorso che Alessandro Bertante e Antonio Scurati hanno co-

minciato con la fortunata esperienza quinquennale di Officina Italia, il festival letterario concluso tre anni fa che aveva riproposto Milano come centro nevralgico della ricerca letteraria a livello nazionale. Seguendo lo sguardo su una città che cambia proiettandosi verso l’alto, mentre i cantieri dell’Expo 2015 con tremenda velocità raccontano storie con un finale ancora aperto, i due scrittori milanesi approfondiscono la riflessione sul presente in divenire, coinvolgendo in questo percorso alcuni tra significativi scrittori, pensatori e scienziati della scena intellettuale contemporanea. Visione del futuro Da maggio a ottobre 2015, nei mesi di Expo, gli auto-

ri delle sei lezioni saranno invitati a presentare la loro “visione del futuro”, in modo da mappare il nuovo immaginario in formazione. S’incontreranno a Milano per dare vita a un evento memorabile in cui offrire un saggio della loro capacità di raccontare il mondo che verrà. Le lezioni si terranno nei luoghi scelti dal Comune di Milano quali simboli della storia culturale della città e saranno associate a una delle grandi opere d’arte che vi sono ospitate: il Castello Sforzesco (la Pietà Rondanini), la Pinacoteca di

Brera (Sala della Passione, Sposalizio della Vergine), Santa Maria delle Grazie (L’ultima cena di Leonardo), il Museo del Novecento (Il quarto Stato di Pelizza da Volpedo, Concetto Spaziale. Attesa). Come sempre, sarà la parola al centro della scena, parola che rimane come messaggio di speranza e impresa di pensiero per il mondo prossimo venturo. La modulazione del progetto si articolerà in forma molto semplice ma di grande impatto emotivo: ciascun relatore terrà una lectio magistralis nella quale proporrà, in forma concettuale o narrativa, la propria visione o idea di futuro, contribuendo così a una sorta di seminario permanente.

I curatori

Alessandro Bertante è nato ad Alessandria nel 1969, vive a Milano. Fra i suoi libri ricordiamo “Contro il ’68” (2007, Agenzia X), “Al Diavul” (2008 Marsilio), vincitore del Premio Chianti e del Premio città di Bobbio, “Nina dei lupi” (2011 Marsilio), finalista Pre-

alessandro bertante

Walter siti

Il programma dei prossimi incontri:

18 Giugno ore 18:00, Sala della Passione, Pinacoteca di Brera Walter Siti “Servi e signori. Il futuro dei media” 28 Luglio ore 18:00, “Sposalizio della Vergine” di Raffaello, Pinacoteca di Brera Marco Paolini “Il futuro. Uomini e animali” 14 Settembre ore 18:30, “Pietà Rondanini” di Michelangelo, Castello Sforzesco Javier Cercas “Il futuro degli intellettuali” 24 Settembre ore 18:30, “Concetto Spaziale” di Lucio Fontana, Museo del Novecento Paul Preciado “Il futuro dei sessi” 15 Ottobre ore 18.30, “L’Ultima Cena” di Leonardo, Santa Maria delle Grazie Alessandro Baricco “Quel che sappiamo del futuro”

mio Strega e vincitore del Premio Rieti, “La magnifica Orda” (2012 Il Saggiatore). Il suo ultimo romanzo è “Estate crudele” (Rizzoli), vincitore del Premio Margherita Hack. Ha fondato e diretto il portale di letteratura Bookdetector, insegna alla Nuova Accademia di Belle Arti ed è direttore artistico del festi-

Antonio scurati

val Officina Italia. Antonio Scurati, del 1969, fa anch’egli lo scrittore. Ricercatore in Cinema, fotografia e televisione alla IULM di Milano, docente di creative writing, editorialista de La Stampa. I suoi libri sono tradotti in numerose lingue straniere. Esordio nel 2003 con “Il rumore sordo della battaglia” (Premio Fregene e Premio Chianciano), poi nel 2005 pubblica “Il sopravvissuto” e vince il Premio Campiello. Altri titoli: “Una storia romantica” (2007 Premio Super Mondello), “Il bambino che sognava la fine del mondo” (2009, finalista al Premio Strega), “La seconda mezzanotte” (2011), “Il padre infedele” (2013, di nuovo finalista al Premio Strega). Ha diretto il festival letterario Officina Italia. ANNO VI | #109 | MERCOLEDÌ 17 GIUGNO 2015


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tendenze

L’edizione 2015 dell’International Advertising Festival di Cannes ha battuto ogni record con ben 40.133 campagne iscritte. Vincere il Leone d’Oro non sarà facile. Tantomeno indovinare chi sarà a trionfare...

Con la crescita esponenziale che sta vivendo il mobile, le persone ormai non “vanno” più a fare shopping, sono, sempre più, costantemente “in shopping”. E’questa, in estrema sintesi, la fotografia del mercato del retail scattata dal rapporto trimestrale Demandware Shopping Index. Le visite via web per utente ai siti dei retailers sono infatti cresciute del 9% e gli smartphone rappresentano ormai l 35% di tutto il traffico. Ma sopratutto il 18% degli ordini arriva proprio dagli smartphone, mentre un ulteriore 16% è da attribuire ai tablet. Qualcuno ha ancora dubbi su quale sarà il canale del futuro?

Le 20 campagne che vinceranno?

Lo shopping è sempre più mobile

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personaggi

La social manager di Hillary Clinton Katie Dowd è la digital director della campagna di Hillary Clinton. Down, che in precedenza ha curato il programma TechCamp per avvicinare i cittadini alla politica attraverso l’uso della tecnologia, ha al proprio servizio circa 150 persone, ma sopratutto ha il giusto mix di competenza e creatività. Un esempio? Secondo alcune indiscrezioni sarebbe lei ad aver ideato la formidabile Twitter bio di Hillary: moglie, mamma, nonna, paladina di donne e bambini, Flotus (first lady), senatrice, segretario di Stato, icona della messa in piega, appassionata di tailleur pantalone. E candidato alle Presidenziali 2016.

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digital rights

La nuova Magna Charta è digitale La British Library ha pubblicato i risultati dell’iniziativa messa in atto per celebrare gli 800 anni della Magna Charta e i 25 del Web: un sondaggio su una nuova “Carta per l’era digitale”. Ecco i primi 10 articoli...

BBC.COM ANNO VI | #109 | MERCOLEDÌ 17 GIUGNO 2015


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informarsi oggi significa navigare fra svariate risorse online, dai siti nazionali agli internazionali, passando da blog e social network

In Italia tg e online per il momento convivono, mentre il declino della stampa sembra inevitabile

Addio telegiornale: le nuove generazioni spengono la tv e si informano online. I risultati del “Digital News Report 2015” non lasciano dubbi: per gli utenti le notizie si trovano sul web, per la maggior parte a fronte di alcun pagamento; oppure su social e app. Ed è tempo per le compagnie tech di assumersi sempre maggiori responsabilità editoriali di Valentina Lunardi

Per milioni di giovani sedersi di fronte alla televisione per guardare i vari telegiornali o canali dedicati alle news non è più un’abitudine quotidiana: per le nuove generazioni informarsi significa navigare tra varie risorse online, dai siti di testate nazionali e internazionali, arrivando a blog e agli immancabili social network. A dirlo è il “Digital News Report 2015”, che rivela gli insight sul consumo di news digitali, basandosi su un survey di YouGov che ha coinvolto oltre 20 mila utenti sparsi tra Stati Uniti, Regno Unito, Irlanda, Germania, Francia, Italia, Spagna, Danimarca, Finlandia, Brasile, Giappone e Australia. Il cambiamento delle abitudini informative delle persone pone significative domande sui modelli di business di broadcaster come Cnn, Msnbc e Sky News, e sottolinea la crescente im-

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portanza di Facebook e altre piattaforme come canali di contenuti. -Non solo i più giovani preferisco l’online, i nostri dati mostrano che una significativa porzione degli utenti stanno abbandonando l’informazione televisiva completamente-, conclude il report del Reuters Institute for the Study of Journalism dell’Università di Oxford. Gli Stati Uniti sono il Paese in cui questo cambiamento è più rilevante: la proporzione di utenti sotto i 35 anni che afferma di aver visto un telegiornale nella settimana precedente all’intervista è calato dal 37% del 2013 al 24% del 2015. L’industria televisiva si è dimostrata particolarmente resistente nelle prime fasi dell’era digitale, con performance di audience generalmente stabili in diversi mercati importanti. Nonostante questo, il comparto delle news è quello che ha più risentito delle nuove abitudini offerte dal

web, dove l’audience fruisce le notizie durante tutto l’arco della giornata, piuttosto che attendere i telegiornali serali. Parallelamente le compagnie tecnologiche sono alla continua ricerca di

modelli che possano migliorare il modo in cui presentano le notizie, come mostrano le presentazioni di nuove offerte da parte di Facebook e Apple delle scorse settimane: il social network ha

siglato un accordo con alcuni gruppi media come Bbc e Nbc News, per pubblicare alcuni dei loro contenuti in modalità diretta, mentre il produttore di iPhone ha lanciato News, un portale

dal nuovo design per accedere alle news. Secondo lo studio del Reuters Institute, Facebook è il social network più popolare per la fruizione di notizie in tutti i Paesi considerati, eccetto

il Giappone, dove una parte considerevole degli utenti ha menzionato YouTube. Secondo Nic Newman, responsabile della ricerca, questo risultato significa che le compagnie tecnologiche avranno una sempre maggiore responsabilità editoriale: “Chiaramente le responsabilità sono maggiori e compagnie come Google hanno iniziato ad assumersi tale compito e assumere persone con esperienza. E questo è inevitabile anche per Facebook e Twitter”. Anche i servizi di messaggistica hanno visto una crescita della loro funzione di fonte di notizie: un quarto degli utenti spagnoli afferma di fruire e commentare le notizie attraverso WhatsApp, applicazione di proprietà di Facebook. Mentre in Paesi come Stati Uniti, Australia, Spagna e Italia, i media online sono oggi la fonte più popolare di notizie; ma se si inseriscono nei dati

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di ricerca fasce della popolazione non connesse a internet, la televisione si conferma il media più diffuso, ad eccezione che in Usa, Danimarca e Finlandia. Secondo l’analisi di Newman, la capacità degli editori di monetizzare online è complicata da tre fattori: il potere degli intermediari (Google e le piattaforme social), che non condividono gli utili; valutazioni pubblicitarie basse, in particolare su mobile; la crescita dei software di adblocking. Negli Stati Uniti, il 47% degli utenti ha installato uno di questi servizi almeno su uno dei propri device, mentre nel Regno Unito la percentuale è del 39%. Per molte compagnie, inclusi colossi del settore come il Financial Times, una risposta a questo panorama complicato è stata quella di inserire nei propri modelli di business le sottoscrizioni online. Ma, secondo la ricerca, non è stato rilevata alcuna tendenza positiva rispetto ai contenuti a pagamento digitali, con il Regno Unito che si distingue come il Paese dove ben il 75% degli intervistati ha affermato di non aver intenzione di pagare per i contenuti web, “qualsiasi sia il prezzo offerto”.

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Affezionati spettatori di tg, utenti mobile e media online Nel nostro Paese la televisione resta la risorsa principale d’informazione per la maggior parte della popolazione. I telegiornali mandati in onda dalla

Rai segnano ancora buone performance, mentre i canali specializzati come Sky Tg24, TgCom e RaiNews24 stanno costruendo la propria reputazione come fonti attendibili. Ma se l’ecosistema televisivo gode ancora di affezionati spettatori, il

panorama della carta stampata, continua la sua parabola discendente al di sotto della media europea, con il 47% della popolazione che afferma di non leggere mai un quotidiano. Particolarmente diversificato è il contesto online, dove soggetti media tradizionali come La Repubblica mostrano ottime performance (29%), mentre i nuovi player digitali sono ancora alla ricerca delle proprie audience e di modelli di business sostenibili. Con il boom della navi-

gazione su mobile, numerosi siti web di news hanno visto decrescere la propria popolarità, a causa della migrazione degli utenti su piattaforme social e mobile app. Un cambiamento che sta rivoluzionando il settore, dove diverse testate nazionali lottano per la sopravvivenza, mentre le redazioni diventano sempre più ristrette: negli ultimi 10 anni, i quotidiani hanno perso il 30% della propria forza lavoro. Nonostante le profonde

difficoltà, le sottoscrizioni a pagamento non sono ancora comuni tra i media outlets italiani, che continuano a basarsi su un modello di news gratuite sostenute dalla pubblicità. Su un fronte più attuale e innovativo, il native advertising ha fatto la propria comparsa su molti siti, ma spesso non accompagnandosi a policy chiare sul suo utilizzo, per distinguerlo dai contenuti editoriali. Continua a crescere la popolarità di WhatsApp, ma

i player del settore sembrano ancora riluttanti a ricorrere a canali alternativi come piattaforme di distribuzione, con l’eccezione de La Repubblica, che a gennaio scorso ha lanciato un servizio di breaking news sul servizio di messaggistica. Infine, secondo gli ultimi dati a disposizione, il numero di notizie condivise online è in continua crescita, in particolare attraverso Facebook, mentre restano marginali Twitter e Google+.

ANNO VI | #109 | MERCOLEDÌ 17 GIUGNO 2015


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18 giugno @ Università di padova

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Umberto Eco semiologo, filosofo e scrittore italiano di fama internazionale. Nel 1988 ha fondato il Dipartimento della Comunicazione dell’Università di San Marino. Dal 2008 è professore emerito e presidente della Scuola Superiore di Studi Umanistici dell’Università di Bologna. Saggista prolifico, ha scritto numerosi saggi di semiotica, estetica medievale, linguistica e filosofia, oltre a romanzi dal successo planetario. II brano qui a fianco e’ un estratto di “apocalittici e Integrati”, pubblicato da Eco nel 1964, per Bompiani. L’obiettivo principale del libro era quello di fornire un’analisi dei fenomeni culturali di massa che evitasse sia l’atteggiamento degli “apocalittici”, cioè il rifiuto pregiudiziale della cultura di massa, in quanto scadente e manipolativa, sia quello degli “integrati”, ovvero la disposizione ad accettare in modo acritico ed entusiasta qualsiasi prodotto dell’industria culturale. Nelle righe riportate, gli argomenti degli “integrati” a difesa dei mass media

visioni

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La copertina di una delle innumerevoli edizioni del saggio di Umberto Eco

Riparte il progetto di iNG Bank e H-FARM insieme per lanciare 50 nuovi giovani imprenditori entro il 2020

Matteo Dedè

Hanno ragione gli integrati

o gli apocalittici? (2) Ciascuna delle proposizioni elencate è sottoscrivibile e documentabile. C’è da chiedersi se il panorama della cultura di massa e la sua problematica vengano esaurite da questo elenco di imputazioni. E a questo proposito occorrerà ricorrere ai “difensori” del sistema. [...] Anche qui cerchiamo di elaborare una tavola delle proposizioni. a) La deprecata cultura di massa non ha affatto preso il posto di una fantomatica cultura superiore: si è semplicemente diffusa presso masse enormi che un tempo non avevano accesso ai beni della cultura. b) È vero che i mass media propongono in misura massiccia e senza discriminazioni vari elementi di informazione in cui non viene distinto il dato valido da quello di pura curiosità e di trattenimento; ma negare che questa accumulazione di informazione possa risolversi in formazione, significa professare una concezione alquanto pessimistica della natura umana e non credere che una accumulazione di dati quantitativi non possa risolversi, per alcuni, in mutamento qualitativo. c) Alla obiezione che la cultura di massa diffonde tuttavia anche prodotti di intrattenimento che nessuno oserebbe giudicare positivi (fumetti a sfondo erotico, riprese televisive di pugilato, telequiz) si risponde

che, da quando mondo è mondo, le folle hanno amato i circenses [giochi del circo], e appare naturale che in mutate condizioni di produzione e di diffusione i duelli di gladiatori, le lotte degli orsi siano stati sostituiti da altre forme di intrattenimento deteriore, che ciascuno depreca ma che non si dovrebbero considerare un segno particolare della decadenza dei costumi. d) La divulgazione dei concetti sotto forma di digest [selezione, antologia] evidentemente ha avuto funzioni di stimolo se i tempi nostri hanno assistito a quella che in America viene definita la “rivoluzione dei paperbacks’” e cioè la diffusione in enormi quantità di opere culturali validissime a prezzi molto bassi in edizione integrale. e) I mass media offrono una congerie di informazioni e di dati circa l’universo senza suggerire dei criteri di discriminazione; ma in definitiva sensibilizzano l’uomo contemporaneo nei confronti del mondo; e in realtà le masse sottoposte a questo tipo di informazione non ci paiono più sensibili e più partecipanti, nel bene e nel male, alla vita associata, che non le masse dell’antichità pronte a ossequenze tradizionali nei confronti di sistemi di valori stabili e indiscutibili?

Dopo il successo ottenuto negli anni scorsi dalle iniziative dedicate alle nuove generazioni che hanno permesso di erogare circa 8.000 ore di mentorship e lanciare 4 start-up, Ing Bank prosegue il suo impegnoanche nel 2015 con Ing Challenge - Join the start-up tour, un nuovo programma in partnership con H-Farm, secondo incubatore di start-up a livello mondiale, che sarà attivo fino al 2020. Il progetto nasce per fornire un supporto concreto e continuativo alla formazione dei giovani talenti italiani sui temi dell’imprenditorialità e del digitale, mostrando le opportunità di business nei settori più innovativi e con maggiori prospettive per il futuro. L’ambizioso e sfidante obiettivo di Ing Bank è quello di lanciare 50 nuovi giovani imprenditori entro il 2020 e offrire, grazie alla collaborazione quinquennale con H-Farm, 25.000 ore di mentorship. Prevista da parte di Ing la sponsorizzazione di H-CAMP sponsored by ING, programma di accelerazione di start-up organizzato e gestito da H-Farm, che partirà il 28 settembre 2015, e l’organizzazione di un tour presso alcune università italiane, dove per ognuna delle tappe è previsto: un evento formativo in cui imprenditori, start-upper e docenti universitari presenteranno agli studenti le sfide e potenzialità per diventare imprenditori digitali in determinati settori industriali; il contest finale #Spritzyourpitch nel corso del quale alcuni ragazzi potranno presentare la loro iniziativa ricevendo un feedback immediato e un premio per il miglior progetto. Prossima tappa del tour, Padova, presso la facoltà di Farmacia dell’Università, dove il tema dell’incontro sarà il “biomedicale”. Per informazioni: www.ingchallenge.it. ANNO VI | #109 | MERCOLEDÌ 17 GIUGNO 2015


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