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Oggi vogliamo divertirci di più

Oggi siamo sempre più crosscanale. Anche i contenuti che cerchiamo lo sono: siano essi notizie, informazioni, intrattenimento. Vogliamo arricchire la nostra esperienza, avere la possibilità di approfondire, di partecipare, condividere, creare community. Per questo le applicazioni di second screen hanno tanto successo, perché offrono tutto questo. E con Connect, l'app di second screen di Mediaset, la pubblicità ha ora una sua possibilità di essere contemporaneamente sui due schermi. Un bel gioco di squadra! Totale download di Connect: 1,4 mio, fonte editori


visioni / leonardo bellini

L’online e la formazione che si sta trasformando

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ANNO V | #111| LUNEDI’ 6 OTTOBRE 2014

Con il pretesto di sperimentare nuovi formati, ho approntato un corso online dal titolo “LinkedIn for business”. I contenuti sono simili al corso tenuto in aula, anche se ci sono contenuti diversi.

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Rivoluzione tranquilla per il Corriere della Sera

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Il cinema a Londra con Delta Air Lines

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Fashion blogger? Un uomo il numero uno

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Aumenta il traffico web per smartclip

La reputazione più affidabile: Quandoo

media

company

20 link

Un giorno nella sharing economy

Oltre 3 milioni di contatti unici mensili, oltre 20 milioni di pagine viste, una redazione attiva 24/7, 300 contenuti video nuovi al mese. Nanopress.it è il sito all news nativo digitale benchmark dell’informazione italiana indipendente. Una risorsa d’aggiornamento e d’approfondimento riconosciuta, puntuale, dinamica, dalla parte del lettore, al servizio della notizia locale, nazionale ed internazionale. tg|adv - Via Ripamonti 101, 20141 MIlano - Tel. +39 0257313102 - tgadv@tgadv.it - www.tgadv.it



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COVER STORY

Da qualche settimana il primo quotidiano d’Italia ha varato un’importante operazione di restyling con il proposito di riaffermare la propria identità

La rivoluzione tranquilla del

Corriere della Sera trasformarsi in modo palpabile senza cedere nulla in termini di autorevolezza, ricchezza e varietà dell’offerta informativa, della connaturata moderazione del mezzo e della linea editoriale. I punti salienti di un cambiamento annunciato di Pietro Castagna

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COVER STORY

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e è passata d’acqua sotto i ponti dell’editoria italiana, dal quel lontano 5 marzo 1876, domenica di Quaresima, quando il primo numero del Corriere della Sera - quattro pagine di foliazione per 15 mila copie di tiratura - veniva annunciato dagli strilloni in Piazza della Scala a Milano. E’ trascorso da allora quasi un secolo e mezzo di storia di un Paese, diventato adulto passando attraverso due guerre mondiali, vent’anni di dittatura fascista, la conversione referendaria da monarchia a repubblica, il dopoguerra e il boom economico, le rivolte di piazza e il terrorismo, tangentopoli, la seconda Repubblica, fino ai giorni nostri, agli ultimi anni di crisi e recessione. Una storia che ha coltivato e prodotto, quali fondamenti dell’editoria moderna, la legge sulla stampa e la libertà e il pluralismo dell’informazione. Il Cor-

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riere della Sera è stato testimone e interprete di tutto ciò, seguendo e restituendo ai propri lettori il senso di una realtà in divenire, insieme ai fatti che l’hanno mossa e in molti casi ne sono stati il motore. Oggi l’identità e l’autorevolezza del primo quotidiano italiano fanno i conti con il cambiamento, con la pervasività dei mezzi digitali, con i radicali mutamenti che mettono in discussione i capisaldi dell’editoria tradizionale, messa alle strette dalla crisi economica e dal forte calo della propensione alla spesa pubblicitaria delle aziende. E, nel 2014, il giornale - pochi mesi dopo il sito corriere.it - cambia volto e comincia, tiepidamente, la propria rivoluzione tranquilla. Dal 24 settembre, infatti, i lettori del Corriere della Sera hanno trovato in edicola un quotidiano diverso. Un restyling che non riguarda solo l’aspetto grafico, ma anche quello dei contenuti. La prima, vistosa caratteristica del nuovo Corriere è il formato

pietro scott jovane

ferruccio de bortoli

compatto ma, ha aggiunto il direttore Ferruccio de Bortoli, «rinnoviamo contenuti e sezioni del giornale, cambiando per essere sempre noi stessi, seri affidabili, aperti. Sempre all’insegna di una rivoluzione quieta, perché siamo e restiamo un giornale moderato. Il Corriere della Sera - continua il direttore -, in un’epoca di passioni tristi e valori dispersi, continuerà a essere un punto di riferimento essenziale,

insostituibile per un paese che vuole crescere nella civiltà delle regole, aperto al mondo». In armonia con il nuovo formato più pratico, 45 x 31, il team grafico del Corriere, guidato dall’art director Gianluigi Colin, ha studiato, allora, un’impaginazione moderna, che continua a offrire una copertura informativa completa, ma in più privilegia l’approfondimento e valorizza le immagini di qualità, le infografiche, l’utiliz-

zo dei bianchi. «La nuova era dell’editoria è incentrata sul rapporto tra carta e rete, e il Corriere della Sera evolve per offrire un sistema di prodotti sempre più in grado di dialogare tra loro, cambiando nel segno della continuità - ha spiegato Alessandro Bompieri, direttore della Divisione Media di Rcs MediaGroup -. Abbiamo rivisto e ordinato la “brand architecture” del sistema Corriere, rendendo-

la più coerente, armoniosa e chiara, per consentire al nostro pubblico di ritrovare la stessa voce e lo stesso tono ogni volta che entra in contatto con il Corriere». Il nuovo Corriere della Sera è un ulteriore passo di crescita del quotidiano, che negli ultimi tempi ha continuamente ampliato l’offerta di contenuti: il supplemento culturale della domenica La Lettura; i blog, di cui La 27ma Ora è il più conosciuto, ideatore, tra l’altro, del Tempo delle Donne, andato in scena a Milano dal 26 al 28 settembre scorsi; i nuovi canali, Scuola, Cucina, Moda; il nuovo sito; il continuo sviluppo dell’offerta televisiva. E proprio Corriere Tv offre in home page ha proposto una serie di contributi video per mostrare e spiegare il nuovo Corriere della Sera: “Cambiare per restare se stessi”, del direttore Ferruccio de Bortoli; “Il piacere di farsi un’opinione” e “L’ambizione di sorprendere”, dei vicedirettori Daniele Manca e Barbara Stefanelli; “La forza delle notizie”, di Fiorenza Sarzanini, Sergio

Rizzo e Gian Antonio Stella; “Una grafica tra modernità e chiarezza” dell’art director Gianluigi Colin e del responsabile della redazione grafica Bruno Delfino; per finire con il condirettore Luciano Fontana, che ha disvelato la prima copia macchina del nuovo giornale in un video girato direttamente alle rotative del Corriere. “Le cose che contano” è la testata che raccoglie tutti questi contributi video, per sottolineare la centralità dei valori, perno del cambiamento e della continuità del giornale. Attorno a questo concetto, la campagna di comunicazione, sviluppata con l’agenzia Armando Testa, ha adottato il claim “Si può cambiare e rimanere se stessi” e ha lanciato l’hashtag #lecosechecontano, che invita a twittare i propri valori. I contributi raccolti vanno ad alimentare un wall sul sito del Corriere della Sera. Inoltre, è stata data la possibilità di impaginare una prima pagina perso-

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sette anni dopo l’ultimo intervento di restyling, nel marzo di quest’anno anche corriere.it ha cambiato volto

nalizzata con testi e fotografie, condividerla sui social e acquistarla in forma stampata su carta fotografica. «Si cresce soprattutto con iniziative specifiche» Ma anche l’amministratore delegato di Rcs MediaGroup, Pietro Scott Jovane, ha affrontato pur marginalmente con un suo commento ufficiale la ridefinizione delle linee fondamentali del Corsera: «E’ evidente che la difficoltà del mercato italiano sulla raccolta pubblicitaria permane a livello complessivo», ha affermato Scott Jovane. Precisando: «Noi cresciamo, ma perché abbiamo iniziative specifiche. Abbiamo lanciato il nuovo formato del Corriere che ci ha riposizionato bene e abbiamo ricevuto i dati di Audipress che misurano i lettori. E il più grande quotidiano di Italia è proprio il Corriere della Sera sulla parte generalista. E’ evidente che i lettori testimoniano affezione e supporto. In Spagna ha aggiunto il numero uno di Rcs -, è altrettanto evidente un

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cambio ormai da tre o quattro mesi. Sulla parte spagnola il mercato pubblicitario ha segnato un’inversione. Mi dicono che una parte del mercato pubblicitario televisivo sia in forte crescita e questo porta con sè una crescita della carta stampata e del digitale. Si procede, quindi, a due velocità». Sette anni dopo una nuova veste sul web Dopo l’ultimo intervento, che risale al 2007, a marzo di quest’anno anche Corriere.it ha deciso di proporsi ai lettori con una nuova veste. L’impianto della home page è nato in versione mobilefirst, con lo scroll verticale spezzettato da segmenti indipendenti navigabili anche in senso orizzontale. La testata storica è stata sintetizzata dalla grande “C” di Corriere e il suffisso “.it” ereditato della new economy che annunciava (ai tempi) una nuova dimensione del quotidiano - è sparito, perché superato da un’organizzazione redazionale integrata. Si legge in un editoriale di accompagnamen-

to all’introduzione del cambiamento grafico: “I lettori, consultati attraverso panel statistici, però hanno suonato l’allarme: apprezziamo la buona volontà - ci hanno suggerito - ma in questo cambiamento non riconosciamo il “nostro” Corriere. È l’effetto “supermercato”: succede quando vai allo scaffale del caffè e invece ci trovi i detersivi, perché i commessi gli hanno cambiato posto, un colpo basso da evitare a tutti i costi. Chi ci naviga o ci compra in edicola ha ribadito con chiarezza che da noi si aspetta un cambiamento significativo: non vuole un elenco di fatti, ma un’agenda ragionata e accessibile di notizie da discutere, approfondire e condividere sui social network, con l’autorevolezza che solo le firme e i mezzi di un grande quotidiano può garantire. Ma a patto che l’identità del primo giornale d’Italia rimanga ben riconoscibile. Un team di giovani consulenti preparati ci ha fornito un supporto prezioso per dare forma a questa visione con gli occhi di chi ci osserva da fuori e non solo con le abitudini di chi lo fa tutti i giorni; è così che all’impostazione prevalentemente orizzontale è subentrata un’architettura ibrida, composta da fasce tematiche orizzontali - i canali - sovrapposte in un andamento verticale. Certo, accontentare tutti non è sempre possibile: il design è opinabile, come le mode, i profumi; ma se guardiamo i 2,5 milioni di lettori che ci seguono ogni giorno, vuol dire che gli sforzi sono accolti favorevolmente”. ANNO V | #111| LUNEDI’ 6 OTTOBRE 2014


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MARKET PLACE

Le linee saranno operative a partire dal prossimo 26 ottobre. Per presentare il prodotto e i servizi di bordo la compagnia ha srotolato il tappeto rosso in un padiglione appositamente allestito di fronte alla stazione di Canary Wharf

Per lanciare i nuovi voli diretti tra Heathrow e l’International Airport di Los Angeles

Delta Air Lines trasporta il grande cinema a Londra

di fronte a lla stazione di canary wharf, uno schermo gigante ricorda alcuni dei 250 film disponibili a bordo dei voli di linea

di Marianna Marcovich

Delta Air Lines porta il grande cinema a Londra per lanciare i nuovi voli diretti tra l’aeroporto internazionale di Heathrow e l’International Airport di Los Angeles, operativi a partire dal prossimo 26 ottobre. Per presentare il suo prodotto e servizio di bordo Delta ha, infatti, srotolato il tappeto rosso in un padiglione appositamente allestito di fronte alla stazione di Canary Wharf. Uno schermo gigante creato da Unit 9 società di produzione vincitrice di un Emmy Award ricorda alcuni dei 250 film a disposizione a bordo dei voli Delta attraverso una serie di vignette che ritraggono alcune scene famose del cinema. L’attività - parte della campagna pubblicitaria “Hollywood. Without the drama” - è accompagnata da una promozione via radio trasmessa sulle stazioni Capital FM e He-

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Ogni anno 165 milioni di passeggeri

Delta Air Lines serve quasi 165 milioni di passeggeri ogni anno. Quest’anno, è stata nominata 2014 Airline of the Year dalla rivista Air Transport World e inclusa nella top 50 delle “World’s Most Admired Companies” redatta dalla rivista Fortune, oltre che essere nominata “Most Admired Airline” per la terza volta in quattro anni. Grazie a un ineguagliato network globale, Delta e i vettori Delta Connection offrono servizi verso 323 destinazioni, 59 Paesi e 6 continenti. Con sede ad Atlanta, negli Usa, ha circa 80.000 dipendenti nel mondo e gestisce una flotta di oltre 700 aeromobili. Membro fondatore dell’alleanza globale Sky Team, Delta è parte della joint venture transatlantica, leader nel settore dell’aviazione, con Air France KLM e Alitalia, così come della joint venture di nuova costituzione con Virgin Atlantic.

art, e dai tour dell’hummer personalizzato Delta, che si muove tra le stazioni ferroviarie londinesi, le scuole di teatro e l’aeropor-

to di Heathrow. «Londra è un mercato chiave per Delta e azioni come questa, che richiamano esplicitamente Hollywood, sono

un mezzo efficace per raccontare l’esperienza di volo Delta e ricordare le destinazioni che serviamo, sia a

chi viaggia per affari che a chi viaggia per piacere” ha detto Frank Jahangir, Vice President of Sales Delta per l’Europa, il Medio Oriente e l’Africa -. Abbiamo investito molto nel miglioramento del nostro prodotto a bordo, incluso il nostro programma di in-flight entertainment e le poltroneletto completamente reclinabili in business class. Questa promozione ci permette di comunicare tutto questo in maniera creativa e divertente». Chi visita il padiglione ha inoltre l’opportunità di vincere un provino con il direttore del casting del film “Dark Knight Rises” grazie a un concorso via selfie. Partecipare è semplice: basta caricare su Twitter o Instagram una foto o un video realizzati al padiglione Delta, utilizzando l’hashtag #DeltaMovieStar. Presso il padiglione sono, inoltre, disponibili una serie di scenografie divertenti per permettere ai partecipanti di presentare una performance più colorata e davvero da Oscar. Los Angeles sarà la settima destinazione statunitense servita da Delta con voli nonstop da Londra. Delta collega già la capitale del Regno Unito a Atlanta, Boston, Detroit, Minneapolis-St Paul, New York-JFK e Seattle.

Centri Media: ufficializzata la nomina per il manager

Francesco Comi chief interaction officer di Mec

un professionista che vanta una significativa expertise nell’ambito di marketing digitale e crm di Vera Modesto

Francesco Comi, 40 anni, ha lasciato Percassi Group, dove ricopriva il ruolo di crm manager, per assumere la carica di chief interaction officer in Mec. Comi vanta una significativa expertise nell’ambito del marketing digitale e del crm, maturata nel suo percorso professionale all’interno della retail industry e più precisamente in Sma-Auchan, Fnac, Librerie Feltrinelli e Nectar Italia. In Percassi dal 2012 ha guidato la definizione, lo sviluppo e l’implementazione delle strategie di crm, loyalty e customer operations sui canali offline (punti vendita) e digitali (ecommerce e social network) per tutte le brand del gruppo sia a livello locale che internazionale. «L’ingresso di Francesco Comi in Mec è una scelta coerente con la nostra strategia di marketing solution provider, ci aiuterà

a semplificare ulteriormente le connessioni tra dati, tecnologia, insight e contenuti e ci permetterà di arricchire tutti i processi di pianificazione alla luce di esperienze reali nella relazione tra consumatori e marche», ha dichiarato Luca Vergani, chief executive officer di Mec. «Ringrazio Mec per avermi dato l’opportunità di intraprendere questa nuova sfida - ha aggiunto Comi -. Ritengo che gli ambiti media, social, ecommerce e crm necessitino oggi di un approccio più innovativo e soprattutto olistico. Questi quattro elementi, se ben orchestrati, possono, infatti, dare risultati più che virtuosi». Francesco comi

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MARKET PLACE

Public Ideas racconta le strategie di affiliazione a Dmexco e a Parigi

Uno dei modi migliori per raggiungere i consumatori

Le campagne di affiliation sanno offrire ai brand italiani, spagnoli e dell’America Latina l’opportunità di crescere di Massimo Masi

Public Ideas ha avuto occasione di riflettere sulle strategie di affiliazione migliori per raggiungere i consumatori in occasione delle partecipazioni a Dmexco 2014, in Germania, e all’E-commerce Paris 2014. «Il performance marketing sta diventando sempre più una pratica consolidata in Spagna e in Italia. Sebbene il mercato on line in questi paesi risulti meno maturo rispetto a quello francese, e con un utilizzo ancora molto diffuso di campagne media tradizionali, il performance marketing sta guadagnando terreno», afferma Joséphine Fuda, International Operations Director di Public-Ideas, che, insieme ad altri esponenti della società, ha presentato una panoramica sulle possibili-

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tà di sviluppo del marketing a performance in occasione della partecipazione dell’azienda ai recenti eventi europei. Anche in America Latina è il Roi l’obiettivo delle aziende: «A tal proposito gli operatori di questi mercati si affidano alla nostra esperienza nel settore dell’affiliazione beneficiando di un’offerta di performance marketing ancora non pienamente sviluppata nell’area latinoamericana», aggiunge Monica Alvarez Feola, International Sales Director di Public-Ideas. Su questo terreno fertile, le campagne di affiliazione offrono ai brand italiani, spagnoli e dell’America Latina l’opportunità di crescere. Tuttavia, alcuni obiettivi sono più facili da ottenere rispetto ad altri. In Italia e in Spagna gli inserzionisti stanno comprendendo sempre di più i vantaggi relati-

vi all’affiliazione, in particolare in termini di Roi. Si punta sempre a combinare obiettivi di acquisizione con finalità di branding. «In Italia, in particolare, i grandi brand, quali per esempio quelli del settore automotive, intraprendono programmi di affiliazione accanto ai media tradizionali», sottolinea Joséphine Fuda. Tra le campagne che Public-Ideas gestisce in questi Paesi l’obiettivo di generazione lead viene pienamente soddisfatto, in particolare nel mercato assicurativo, in quello bancario, dei servizi finanziari e nel settore automotive per le prove auto. In Italia, per le caratteristiche dal punto di vista ecommerce, i programmi di affiliazione dei venditori online locali o stranieri funzionano soprattutto nel settore del turismo, del fashion e, in misura minore, in quello della bellezza. I brand iberici hanno favorito il collegamento tra i mercati spagnoli e sudamericani, anche se altri marchi europei e americani stanno entrando in alcune nicchie. Tuttavia è necessario tener conto di un regime di maggiore protezionismo in questi Paesi e delle tasse sulle transazioni finanziarie online per i prodotti esteri che possono essere elevate. La vendita presuppone anche la creazione di una rete di distribuzione e il pagamento di considerevoli tasse doganali. La vendita presuppone anche la creazione di una rete di distribuzione e il pagamento di considerevoli tasse doganali. ANNO V | #111| LUNEDI’ 6 OTTOBRE 2014


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Puntano sui contenuti fotografici, ma non nelle strategie

Il fashion blogger più influente? E’ un uomo

search & socIal medIa marketIng

13-14 noveMbre 2014

MiCo – MIlAno CongreSSI

MIlAn

Dalla ricerca condotta da Blogmeter sui quaranta italiani più seguiti sui social emerge la figura di Mariano di Vaio di Sebastiano Zeri

Come si muovono sui social network i fashion blogger più noti? All’interrogativo ha risposto Blogmeter attraverso una ricerca realizzata con il tool Social Analytics che ha messo sotto la lente i quaranta fashion blogger italiani più seguiti sui social. Dall’indagine è emerso che questi personaggi sono presenti in maniera capillare su tutto lo spettro dei social network più celebri come Facebook, Twitter, Instagram, Google+, YouTube e Pinterest. Tendenzialmente i blogger puntano sui contenuti fotografici, mentre per quanto riguarda le strategie prediligono il mix di contenuti fashion e vita quotidiana. Tuttavia, sebbene la loro presenza sia molto diffusa, in realtà aggiornano più frequentemente Facebook, Instagram e Twitter, postando con regolarità contenuti nuovi e originali. Di contro, utilizzano meno YouTube anche per la difficoltà di montare video interessanti, mentre Google+ e Pinterest risultano per lo più canali di ri-pubblicazione di contenuti già apparsi altrove. Su Facebook si staglia la figura di Mariano Di Vaio, che si conferma leader assoluto del social più popolare. Di Vaio, primo

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sia per engagement che per numero di fan, acquisisce in due mesi e mezzo ben 500 mila fan grazie a post esclusivamente fotografici riguardanti soprattutto i suoi viaggi e gli impegni lavorativi in giro per il mondo, ad esempio Formentera, New York, Hong Kong. Tra gli altri blogger interessanti si segnalano Martina Corradetti (The Fashion Coffee) che coinvolge il suo seguito attraverso frequenti sondaggi su differenti opzioni di outfit, e Veronica Ferraro (The Fashion Fruit). La celebre Chiara Ferragni usa invece Facebook come un canale secondario: la sua pagina contiene soprattutto foto importate dal profilo Instagram. In generale, su Facebook, oltre alle immagini legate alle sfilate e alle collaborazioni con i brand, piacciono molto i sondaggi del tipo “cosa mi metto?” di The Fashion Coffee e le foto legate alla vita quotidiana di The Fashion Fruit. Su Twitter, invece, Chiara Ferragni è nettamente la blogger più seguita con più di 200 mila follower. La maggior parte dei suoi tweet contiene link al blog o a foto su Instagram oppure alcuni dei suoi hashtag di riferimento come #theblondesaladneverstops. Ma anche su Twitter il blogger più coinvolgente resta Mariano Di Vaio. ANNO V | #111| LUNEDI’ 6 OTTOBRE 2014

Danny Sullivan

Chris Sherman

Founding Editor

Founding Editor

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Per informazioni ed iscrizioni riservate ai lettori di 360com: Ilaria Biasini - 06.84541.292 - i.biasini@businessinternational.it


Immagina di unire l’agilità di una redazione giornalistica 100% web ai contributi esclusivi dei blogger più esperti di ogni settore. Questa è la nuova ricetta di Leonardo.it, il primo portale verticale nato per soddisfare ogni giorno qualunque sete di sapere: dalle news alla moda, dalla salute allo sport e molto altro ancora. Una realtà giovane e in continua crescita, che ti invitiamo a scoprire in un solo drink. O meglio, in un solo click.

Fonte Dati Mensili: Audiweb View 2013

345 MILIONI DI PAGINE VISTE 12 MILIONI DI CONTATTI UNICI 15 VERTICAL TEMATICI


ME DIA

note positive per l’unica realtà focalizzata sul video advertising

Traffico web: smartclip corre forte nel ranking Dalle cifre rese note da Audiweb relative a giugno, ottime novità per il gruppo, ora al terzo posto tra le custom property in Italia di Davide De Vecchi

Dalle nuove rilevazioni Mobile e Total Audience di Audiweb di giugno ottime novità per smartclip che si colloca al terzo posto tra le custom property in Italia per l’audience mobile giornaliera. Smartclip, unica realtà esclusivamente focalizzata sul video advertising, si differenzia per le avanzate soluzioni tecnologiche capaci di distribuire campagne video su tutti i dispositivi mobili, garantendo la stessa qualità e user experience del web. L’analisi dei risultati della pubblicazione del nuovo report

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rileva un andamento decisamente positivo per la sede italiana di smartclip che registra 2 milioni di utenti giornalieri da mobile, posizionando di fatto la società al terzo posto nella classifica delle custom property per quanto riguarda l’adv su mobile. Anche dai dati mensili di Audiweb emergono numeri interessanti per gli inserzionisti che si affidano a smartclip per le proprie pianificazioni: app mobile e msite del network smartclip totalizzano 8,8 milioni di utenti unici mensili deduplicati con una reach superiore del 50% della popolazione italiana Internet Mo-

bile. «Grazie all’introduzione del monitoraggio Mobile e Total Audience di Audiweb, oggi la nostra industry ha finalmente uno strumento fondamentale per valorizzare ulteriormente la propria offerta e i propri servizi. Pertanto, accolgo personalmente con grande entusiasmo l’estensione del sistema di rilevazione Audiweb - dichiara Luca Di Cesare, Managing Director di smartclip Italia -. Smartclip è da sempre impegnata nella distribuzione di video premium di alta qualità. Gli editori che fanno parte del nostro network e i nostri clienti riconoscono da tempo questa nostra qualità accompagnata da un costante sviluppo in tecnologia. Oggi i numeri rilevati dal Mobile e Total Audience di Audiweb ci permettono di dimostrare il risultato del nostro lavoro e anche il successo della nostra proposta commerciale e tecnologica» conclude Di Cesare. Fanno parte del network mobile video di smartclip Italia 41 editori e oltre 90 mobile app ed m-site tra cui Gruppo Finelco (Radio 105, Virgin Radio, Radio MonteCarlo), SportNetwork (Corriere Dello Sport, Tuttosport), Fanpage, AppsMob, Chatta.it, AngryBirds.

“Lara è nata sana. Poi ha perso tutto. Ma non i suoi occhi meravigliosi, che oggi ti chiedono aiuto.”

Foto: Jacqueline Roberts

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Aiuta le bambine affette dalla Sindrome di Rett dona al Con una piccola donazione, puoi fare molto.

Per più di un anno, Lara è stata pura gioia di vivere, come ogni bambino. Poi, quando tutto sembrava perfetto, ha cominciato lentamente a perdere ogni giorno qualcosa: la parola, l’uso delle mani, delle gambe. Aiutami a far qualcosa contro questa sindrome odiosa. Con solo 2 € per ogni SMS o 2 o 5 € per ogni chiamata da rete fissa aiuti la ricerca di una cura che non c’è ancora, sostieni un’assistenza quotidiana che è www.airett.it fondamentale. Grazie, da Nicola Savino.

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COM PANY

di Vera Modesto

Una buona reputazione vale più del denaro: lo sapevano già duemila anni fa e oggi, con l’egemonia del web collaborativo e dei social network, la nozione è ancor più assodata. E anche Quandoo. it, il servizio online di prenotazione ristoranti, lo sa e lo dimostra numeri alla mano e grazie all’introduzione di un nuovo sistema di recensioni. Prima di intraprendere una scelta ci si affida sempre più spesso alle opinioni altrui e per le attività commerciali le recensioni disponibili online possono fare la differenza. Ciò è ancora più evidente nel settore della ristorazione se si pensa che il 69% di chi esce a mangiare sceglie il ristorante in base alle opinioni lasciate dagli altri clienti. Di questi, 7 avventori su 10 cercano le recensioni online, mentre 4 su 10 verificano la reputazione del ristorante direttamente sulla soglia del locale dal proprio smartphone o tablet. Sono molti i portali dai quali reperire commenti e pareri, ma quanto si può fare davvero affidamento su queste opinioni? Da recenti indagini emerge che le recensioni false si attestano tra il 20 ed il 30% del totale. Quandoo, il servizio online di prenotazione ristoranti, rivoluziona il mondo delle recensioni online grazie all’introduzione di un sistema che verifica che le recensioni siano qua-

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Il 69% di chi decide di uscire a pranzo o a cena sceglie il ristorante in base alle opinioni lasciate dagli altri clienti

La buona reputazione vale molto di più del vile denaro Quandoo.it, il servizio online di prenotazione ristoranti, lo sa bene. E lo dimostra, numeri alla mano, grazie all’introduzione di un nuovo sistema di recensioni

ottima, media o negativa - assicura che i feedback pubblicati siano più numerosi, veritieri e omogenei. In sole due settimane i nostri utenti tedeschi hanno pubblicato 5.000 recensioni qualificate”, spiega

Andrea Favarato, Managing Director & Co-Founder di Quandoo: «Ciò significa che, tra chi ha cenato in un ristorante prenotato su Quandoo, uno su tre ha pubblicato una recensione».

Il più elevato tasso di crescita in Europa

Lanciata nel 2013, Quandoo è oggi la piattaforma di prenotazione per i ristoranti con il più elevato tasso di crescita in tutta Europa. Con più di 3500 ristoranti affiliati in otto Paesi e oltre 2 milioni di prenotazioni effettuate, Quandoo offre ai propri utenti il modo più semplice e rapido per trovare e prenotare un ristorante tra i migliaia di operatori partner, dagli Stellati Michelin alla trattoria sotto casa. Ai ristoranti affiliati, invece, Quandoo fornisce il sistema di gestione delle prenotazioni leader del mercato che permette loro di acquisire più clienti e di fidelizzarli a lungo termine. Quandoo è stata fondata in Germania nel dicembre 2012 da Philipp Magin, Ronny Lange, Sebastian Moser, Tim-Hendrik Meyer e Daniel P. Glasner e ad oggi occupa 225 dipendenti.

andrea favarato

lificate e affidabili e che incentiva l’utente a contribuire sempre con la propria Ed mod tetueros dolor ing espeeum zzriusto duislquando querienza, non solo sta è stata pessima o fantastica. Su Quandoo, infatti, solo i clienti che hanno effettivamente pranzato o cenato in un ristorante possono lasciare un giudizio su quel locale: il portale invia una richiesta di recensione solo nel caso in cui il ristoratore confermi che il cliente che ha effettuato la prenotazione si sia real-

mente presentato al ristorante. L’utente valuta la propria esperienza assegnando un voto su una scala che va da 1 a 6 e aggiungendo un commento qualitativo di almeno 10 parole. Una volta completata la recensione, inoltre, l’utente riceve 25 Punti Fedeltà. Raggiunti i 1.000 punti su Quandoo.it - 100 a prenotazione e 25 a recensione - l’utente potrà poi riscattare i propri Punti Fedeltà sotto forma di voucher da utilizza-

re presso un ristorante affiliato. Dal confronto diretto tra Quandoo e altri portali di recensioni online come Tripadvisor, Yelp e Google, emerge che Quandoo sta generando recensioni qualificate molto più rapidamente di qualunque altro portale e che i medesimi ristoranti presi in considerazione stanno ottenendo una valutazione media significativamente più alta: in sole due settimane Quandoo ha ricevuto, per lo stesso cam-

pione di ristoranti, tra il 30 ed il 50% del totale delle recensioni raccolte da sempre dagli altri portali; i ristoranti partner di Quandoo in Germania hanno ricevuto una valutazione media più alta del 15% rispetto a Tripadvisor, del 18% rispetto a Google e del 24% rispetto a Yelp. “Il meccanismo introdotto da Quandoo, garantendo l’autenticità delle recensioni e incentivando i clienti a lasciare sempre la propria opinione - sia essa ANNO V | #111| LUNEDI’ 6 OTTOBRE 2014



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LINK web television

strategie/1

Via ai programmi di JovaTV, il primo canale televisivo web dedicato e realizzato da Lorenzo Cherubini. In esclusiva su La Stampa una puntata del reportage del tour sudamericano dell’artista.

La Inc.5000 è la lista delle aziende americane a più rapida crescita. Il Pay per click è invece la tecnica di advertising tipica dell’AdWords di Google. Attraverso l’analisi della spesa in Ppc da parte delle aziende più di successo negli Stati Uniti, si possono ricavare alcune indicazioni parecchio utili sull’importanza che questo strumento ha per i diversi settori merceologici. Ad esempio, se nel comparto legato all’ambiente la spesa si aggira intorno allo 0,1%, in altri settori quale, ad esempio, quello dei beni e servizi di consumo, la spesa può arrivare fino quasi al 20%.

Partito il viaggio televisivo del Jova

AdWords e 5.000 aziende di successo

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marketing tools

50 strumenti per il content mktg Il lavoro di un Content Marketing Manager (o Strategist) inizia quasi sempre alla stessa maniera: con un foglio bianco. Ed è proprio quel foglio bianco la sfida più grande. Soprattutto per un Content Marketer che ha contro di sé anche il fattore tempo: deve riempire quel vuoto e in fretta. Per fortuna nell’epoca di internet possiamo contare su un aiuto prezioso: una miriade di strumenti che possono integrarsi con il lavoro di creazione e distribuzione dei contenuti stessi. Una lista davvero esaustiva, in tre puntate, indispensabile per chi deve creare contenuti di ogni sorta.

NINJAMARKETING.IT

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strategie/2

L’ecommerce e le pr (in otto mosse) Avere un punto vendita online da tempo non è più sufficiente per ottenre successo. E’ necessario promuovere la propria attività su tutti i canali di comunicazione possibili. Compreso quello delle pr...

2XMEDIA.CO ANNO V | #111| LUNEDI’ 6 OTTOBRE 2014


o e Vid ertising V d A tegy A r st

intervengono: Politecnico di Milano, exPonential, Facebook, MicrosoFt, Mosaicoon, siMPle agency, teads, yahoo

guest star: international director

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giovedĂŹ 16 ottobre sala collina il sole 24 ore via Monte rosa 91 Milano Platinum SPonSor

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opinioni

La grande distribuzione è forse il settore che dispone del maggior numero di dati sui propri consumatori. Un “tesoro” solo in parte sfruttato, che con il programmatic adv può incrementare ancora il suo valore.

Una simile eventualità era stata smentita categoricamente dall’ammninistratore delegato, Jon Donahoe. Tuttavia, appena qualche mese dopo, lo stesso Donahoe ha annunciato che, a partire dal 2015, Paypal verrà separata da eBay. La mossa, soltanto apparentemente inaspettata, è invece piaciuta molto ai mercati, che hanno regalato al titolo ben sette punti di incremento percentuale: anche grazie al suo nuovo assetto Paypal sarà, finalmente, in grado di competere più agevolente con i giganti in arrivo sul mercato dei pagamenti come Striipe, Applepay o Alipay. E ci vuole uno sguardo analitico alle prossime mosse.

La Gdo, i big data e il programmatic

Perché eBay si separa da Paypal

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analisi

Un giorno nella sharing economy L’economia collaborativa, o sharing economy, è un movimento che fornisce ai singoli individui la possibilità di fornirsi reciprocamente una serie di servizi secondo le specifiche necessità. Si tratta, probabilmente, di una tendenza destinata in breve a rivoluzionare le nostre vite e gli assetti economici e competitivi di molti settori legati ai servizi, ma non solo. Dal crowdfunding fino ai trasporti, dalla ristorazione allo scambio di merci, le aziende legate a queste attività stanno già sperimentando un successo senza precedenti. Ecco un grafico che testimonia molto bene la portata del fenomeno. In un solo giorno.

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social & society

Facebook chiede scusa con i Lgbt

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Dopo settimane di polemiche e un incontro con i rappresentati della comunità Lgbt, alla fine Fb si è scusato per aver repentinamente cacciato via centinaia di Drag Queen perché non utilizzavano il vero nome.

ANNO V | #111| LUNEDI’ 6 OTTOBRE 2014


L’ 87% DEI PREMIUM PEOPLE HA UN TELEVISORE HD Premium People, la community degli abbonati Mediaset Premium, è l’audience di alto profilo che sceglie la qualità della pay-tv digitale. Per i possessori di Tv di nuova generazione ecco la magia dell’alta definizione.

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Questo contenuto è disponibile anche su Fonte: Gnresearch S.p.a., “Customer Satisfaction Famiglie Mediaset Premium” (CATI 1900 casi) Dato Novembre 2012


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ad:tech new york

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5/6 novembre 2014 - javits center @ new york

360com è una pubblicazione di Growing C&M sede LegaLe piazza G. Grandi 24, 20135 - Milano sede oPerativa via Sardegna 32, 20146 - Milano tel.+39.02.53598301 fax +39.02.53598330 www.growingcm.com Abbonamento a 360com la testata 360com è registrata al tribunale di milano al 254 del 3 maggio 2010. growing consulting & media srl è iscritta al r.o.c. con il numero 16331. © tutti gli articoli hanno riproduzione riservata. il responsabile del trattamento dei dati personali raccolti in banche dati di uso redazionale è il direttore responsabile a cui, presso la sede di piazza giuseppe grandi 24, 20135 milano (tel.02.53598301), gli interessati potranno rivolgersi per esercitare i diritti previsti ai sensi dell’art. 7 dlgs 196/2003

Direttore responsabile Daniele Bologna dbologna@growingcm.com Content Manager Aureliano Roio aroio@360com.it Redazione redazione@360com.it Sebastiano Zeri, Giacomo Broggi, Vera Modesto, Davide De Vecchi Progettazione grafica e realizzazione RubberDuck info@rubberducksrl.it Amministrazione amministrazione@growingcm.com Traffico Caterina D’Amico traffico@growingcm.com Diffusione e abbonamenti diffusione@360com.it Pubblicità e iniziative speciali Ivano Moro ivano.moro@growingcm.com tel. +39.02.53598207 mob. +39.3393970611

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nella “grande mela” uno degli eventi più attesi dal mercato: due giornate intense tra expo e conference Leonardo Bellini studi classici, fiorentino di nascita e milanese d’adozione, ha conseguito la laurea in Ingegneria elettronica a Firenze nel 1992 e l’Executive master in Business Administration presso il MIP, Politecnico di Milano, nel 2003. Si occupa di Internet e business dal 1999. Dopo un periodo all’estero, presso la Fuji Electric di Tokyo, ha lavorato in primarie aziende italiane di telecomunicazioni fisse e mobili (Italtel, Omnitel, Omnitel 2000, Vodafone) e di servizi internet (Matrix Communication, KMatrix, Virgilio Web Services). Responsabile del Portale Web di Omnitel 2000, si è poi occupato di web project management, marketing digitale e di e-business development presso Matrix-Virgilio fino al 2008, quando ha fondato il suo Blog e successivamente la sua società: DML. Fondatore di Digital marketing Lab nel 2006, nello stesso anno ha pubblicato “Fare business con il web” per Lupetti. Nel 2008 ha fondato DML, società di consulenza e formazione di marketing digitale. Nel 2012 ha sviluppato e strutturato l’offerta in formazione di marketing digitale, dando vita a DigitalMarketingAcademy

di

Matteo Dedè

l’online e la formazione

che sta cambiando Con il pretesto di sperimentare nuovi formati, ho approntato un corso online dal titolo “LinkedIn for business”. I contenuti sono simili al corso tenuto in aula, anche se ci sono alcuni contenuti differenti. Per questo motivo, alla ricerca di capire quale sia il miglior formato con cui sviluppare il mio MVP (Minimum Viable Product), sto da tempo analizzando e frequentando alcune piattaforme di erogazione di corsi online, anche conosciute come MOOC. Per chi non li conoscesse i Massive Open Online Courses sono piattaforme tipicamente multi-device o quanto meno responsive che stanno vivendo una vera e propria evoluzione rispetto agli ambienti di elearning e di online collaboration che eravamo abituati a conoscere.Tra i MOOC più famosi e interessanti spiccano: Coursera, Udacity, Iversity, Udemy e Edx. Tutti i MOOC richiedono la registrazione, e alcuni permettono, oltre la fruizione dei contenuti, di com-

mentare, votare e recensire i propri corsi; porre domende pubbliche al tutor; testare quanto appreso mediante quiz più o meno strutturati, partecipare a gruppi di discussione attorno ai temi trattati; fare domande all’interno di forum tematici; ottenere una certificazione mediante il superamento di un test finale o l’elaborazione di un testo conclusivo (assignment) che viene valutato offline dai docenti. A tutto questo si affiancano altre piattaforme storiche come OMI (Online Marketing Institute) e piattaforme di Online Publishing & Consultancy come Econsultancy, MarketingProfs, SmartInsights e Content Marketing Institute, che hanno aggiunto all’interno dei contenuti premium, per gli abbonati, anche alcuni corsi online. Inutile dire che la formazione sta cambiando e i MOOC sono davvero meritori in quanto contribuiscono alla diffusione della cultura e alla condivisione della conoscenza.

Ad:Tech, in programma all’inizio di novembre a New York, è uno degli eventi più importanti e prestigiosi per gli appassionati e i professionisti del digital marketing. Si articola su due giorni e due piani: uno dedicato alle conferenze e l’altro imperniato su un’ampia area espositiva dove saranno presenti gli stand dei vari sponsor che ne fanno parte. Scopo dell’evento è quello di incontrare professionisti e trovare soluzioni.Lo si capisce immediatamente dallo slogan scelto dagli organizzatori della kermesse 2014, che recita, infatti: “Shake Hands, Talk Business, Make Deals”. L’evento è anche interattivo: non solo sarà possibile seguirlo su Twitter con l’hashtag #adtechNY, ma anche parteciparvi condividendo i video della propria esperienza newyorkese. In effetti, ad:tech New York è anche uno spettacolo eccezionale, in cui marketers, pubblicitari e vendors si incontrano per imparare, formare nuove partnership e discutere di tecniche di marketing, di tecnologia e di best practices. aInoltre, ad:tech New York offre colloqui ad alto livello, viste anche le caratteristiche peculiari dei tanti seminari in scaletta, mirati alle differenti discipline riguardanti, soprattutto, il rapporto tra le tecnologie e il variegato universo della comunicazione. Perché la tecnologia, del resto, non è più soltanto un settore a sè, ma un vettore di sostegno e rilancio di altri settori. ANNO V | #111| LUNEDI’ 6 OTTOBRE 2014


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