visioni / luca de Biase
Come realizzare una testata che diventa una “community”
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ANNO VI | #112 | LUNEDÌ 22 GIUGNO 2015
Leggendo di robot al lavoro o che possono affiancare chi lavora, come negli articoli di apertura nell’ultimo numero di Nòva, c’è chi resta affascinato e chi si preoccupa. Di certo, ci sono innovazioni...
i fatti del giorno
marketplace
company
media
Big G ha acquisito il tool che fa accedere alle app senza scaricarle
Si tratta della startup Whetlab e e del tool Project lightning
Un riconoscimento che punta con enfasi sulle tecnologie cloud
Le conclusioni della conferenza internazionale dell’industria editoriale
Con Agawi, Google vuole riportare gli utenti ai browser
La crescita di Twitter passa attraverso due importanti acquisizioni
Accenture e Avanade: Microsoft Country Partner per l’Italia
Wan-Ifra 015: l’editoria italiana dentro uno scenario che cambia
scenario
UniVision Days: sfide e opportunità
25 link
coverstory
Evan Spiegel è la star della Croisette
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Star, quando una leadership sposa pubblicità e innovazione In un’intervista esclusiva al direttore generale dell’azienda, Piergiorgio Burei, raccolta da 360com, si svelano i segreti di successo del brand
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reinventing viDeO ADvertiSing www.teads.tv
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i fatti del giorno
mercato
Con Agawi Google vuole riportare gli utenti dalle app all’uso del browser Il colosso di Mountain View ha acquisito il tool che permette di accedere ad altre applicazioni mobile senza averle ancora scaricate, potendole perciò testare preventivamente. In questo, Big G sta cercando di limitare quel fenomeno che ci ha portati a vivere in simbiosi con le app di Ottavia Quartieri
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oogle ha acquisito Agawi, una startup che consente alle persone di accedere ad altre applicazioni mobile senza averle ancora scaricate, attraverso un vero e proprio streaming. La cosa più interessante non è tanto l’entità economica alla base dell’operazione, quanto invece l’utilizzo che potrà fare Mountain View di questa società, che è riuscita a sviluppare una tecnologia per lo streaming di applicazioni native, videogiochi in particolare. In generale, l’idea alla base di Agawi è la possibilità di avviare, e conseguentemente testare, un’app senza doverla necessariamente scaricare sul proprio dispositivo. La soluzione proposta dalla startup, ora interamente made in Google, seppure a primo impatto sia di faci-
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le comprensione, al contrario non può definirsi semplicistica perché nasce, in realtà, da un’idea più complessa. In origine, infatti, è stata concepita come uno strumento pubblicitario che permette di far partire un gioco senza scaricarlo dal Play Store o dall’App Store di Apple, quindi in streaming. Per l’utente finale il vantaggio sarebbe di poter provare subito un’applicazione senza effettuare il download ed eventualmente di usarla senza occupare memoria sul proprio smartphone o tablet. La proliferazione delle applicazioni che è esplosa in questi ultimi anni non gioca del tutto a favore di Google, anzi pare che sia proprio il contrario. Vero è che Big G detiene il sistema operativo Android e Google Play ma il suo core business è rappresentato ancora dalla ricerca online. Il colosso non riferisce in dettaglio le sue revenue in questo ambito ma la società di ricerca eMarketer ha stimato che la loro quota sia intorno ai 38,4 miliardi di dollari su un fatturato totale di 66 miliardi fatto registrare l’anno passato. Ecco perché Google vuole riportare le persone dall’uso illimitato delle applicazioni a utilizzare nuovamente il web; si tratta di una tendenza dalla quale è difficile tornare indietro, anche se Google ne avrebbe tutto l’interesse perché la realtà attuale – uso delle app e non del broswer – rappresenta una minaccia diretta al business model della stessa Google.
una tecnologia dal forte impatto
La società acquisita da Google ha sviluppato una tecnologia per lo streaming di app native, e in particolare videogiochi
Non è un mistero, poi, che il colosso americano stia cercando di ristrutturare la propria proposta per adattarla alle ultime tendenze mobile e, nonostante la sua influenza sia per ora minima, il mobilegeddon ne è una prova. In più la concorrenza dei due grandi social, Facebook e Twitter, che basano la loro raccolta pubblicitaria su smartphone e tablet, è sempre più forte e Google sta lavorando con gli sviluppatori per permettere alle loro app di essere incluse all’interno del motore di ricerca. Tornando ad Agawi, è una startup nata dall’incubatore YouWeb, che vanta tra i suoi primi prodotti una tecnologia proprietaria per consetire lo stream di gio-
chi su qualsiasi dispositivo. Il suo nome, infatti, è un acronimo per “any game, anywhere instantly”. Inoltre l’opzione “try before you buy” di Agawi può essere una strada alternativa per Google alle pubblicità prima delle installazioni delle app, che rappresentano un business davvero lucrativo per compagnie come Facebook. Quindi, come fa notare The Information, un’interpretazione dell’acquisizione potrebbe non essere la guerra alle app ma la volontà di Big G di monetizzare ancora meglio le app proponendole sul mobile web, per recuperare il terreno perso per via dell’esplosione delle app e, dunque restituire rilevanza alla piattaforma web. ANNO VI | #112| LUNEDÌ 22 GIUGNO 2015
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i fatti del giorno Mercato
Il progresso digitale si mette al centro delle strategie di tg|adv L’offerta advertising e di contenuti della concessionaria leader del mercato digitale italiano è amplificata e ottimizzata grazie alla collaborazione con Krux, una delle DMP all’avanguardia e tra le più affidabili a livello globale per l’analisi dei dati di audience di Luca Anelli
eventi
agli Mtv digital days si intrecciano musica, intrattenimento e innovazione
La manifestazione, preludio degli MTV Ema, grande evento che si terrà in ottobre, è al battesimo del fuoco e avrà come location la cornice della Reggia di Monza. L’organizzazione si avvarrà del patrocinio del Comune del Capoluogo di provincia lombardo di Massimo Luiss
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i è appena conclusa con successo la terza edizione degli MTV Awards, che si è svolta domenica 14 giugno al Parco delle Cascine di Firenze. Intanto, in attesa, degli MTV EMA, che si terranno quest’anno a Milano il 25 ottobre in collaborazione con Expo Milano 2015, sono stati annunciati gli MTV Digital Days che per la prima volta si terranno nella splendida cornice della Reggia di Monza, venerdì 11 e sabato 12 settembre in collaborazione con il Consor-
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zio Villa Reale e Parco di Monza e il Patrocinio del Comune e di Monza. L’evento prevederà attività pomeridiane dedicate alle intersezioni tra musica, intrattenimento e innovazione, le serate saranno invece destinate alla musica elettronica con i DJ Set di importanti DJ internazionali e italiani, che lo scorso anno hanno radunato moltissimi ragazzi alla Reggia di Venaria. Il format sviluppato da Viacom International Media Networks Italia con MTV Digital Days è, infatti, orientato a divulgare una cultura della conoscenza di tipo
esperienziale, è ideato per avvicinare i giovani alle realtà più significative in ambito di innovazione e alla riscoperta dei luoghi più interessanti del Paese da un punto di vista storico e culturale anche attraverso incontri, workshop e attività collaterali. E gli MTV Digital Days saranno poi preludio al grande evento di ottobre, gli MTV EMA, il principale evento internazionale del network, che quest’anno si terranno a Milano al Forum di Assago il prossimo 25 ottobre, in collaborazione con EXPO Milano 2015, e invaderanno la città.
A partire da oggi, il network di tg|adv è in grado di raccogliere e restituire all’inserzionista, in tempo reale, dati socio-demografici e comportamentali dei suoi quasi 10 milioni di utenti unici al mese – secondo i dati forniti da Audiweb. L’offerta advertising e di contenuti veri e propri della concessionaria leader del mercato digitale italiano è così amplificata e ottimizzata grazie alla tecnologia sviluppata in collaborazione con Krux, una delle DMP più all’avanguardia e affidabili a livello globale per l’analisi dei dati di audience. Con Krux, infatti, il gruppo potrà proseguire e affinare la sua mission di ottimizzazione dei contenuti sui propri siti creando una migliore fruizione dei servizi all’utente e declinando tutta la pianificazione display e video all’interno del network senza differenza di piattaforma o strumento. In quetso modo il patrimonio informativo sull’audience di tg|adv potrà essere accuratamente profilato, garantendo ai consumatori un’esperienza di consumo e di fruizione dei contenuti sempre all’altezza delle richieste e delle reali necessità. Per l’inserzionista la partnership rappresenta un importante vantaggio per raggiungere l’utenza in modo diretto e verticale con messaggi sempre più in target con le richieste. «Grazie a questo nuovo strumento, tg|adv è oggi in grado di rispondere prontamente alle richieste del mercato e di approdare in pie-
no nel mondo dei Big Data, elemento chiave del digital che già oggi rappresenta un asset fondamentale per l’evoluzione del settore», ha dichiarato Alberto Gugliada, CEO di tg|adv.
big data sempre più strategici
Nella foto a destra alberto gugliada, ceo di tg|adv, sottolinea che il mondo dei big data è un asset fondamentale per lo sviluppo del mercato digitale
ANNO VI | #112| LUNEDÌ 22 GIUGNO 2015
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i fatti del giorno Partnership
La dating app Happn ha integrato Spotify alla sua piattaforma La nota applicazione di messaggistica francese, che permette di ritrovare le persone incrociate per strada, a oggi è presente in oltre 20 città del mondo di Marianna Marcovich
CAMPAGNE
La qualità di Zappalà, da oggi, ha un nuovo nome: Latterie Siciliane
È partita la nuova campagna, curata da Artebit, che annuncia la nascita del nuovo brand e mette in risalto i prodotti della tradizione casearia siciliana. La pianificazione, curata internamente dall’azienda, è capillare in Sicilia e Calabria di Pietro Castagna
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appalà è on air con la nuova campagna firmata da Artebit, agenzia pubblicitaria già riferimento creativo dell’azienda, per annunciare la nascita del nuovo brand Latterie Siciliane, che identificherà i prodotti della tradizione casearia siciliana realizzati nel territorio con materie prime locali, esaltandone l’alta qualità della produzione. La campagna, pianificata direttamente dall’azienda, è diffusa in Sicilia e Calabria su stampa quotidiana e periodica, affissioni, radio, web e materiali per i punti
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vendita della grande distribuzione. Sono previsti, inoltre, tre visual relativi ad altrettanti prodotti di riferimento: una mozzarella, una ricotta e un bicchiere di latte, sui quali si nota il marchio Latterie Siciliane, rappresentato da una bandierina. L’headline, “Zappalà presenta Latterie Siciliane” introduce già di per sè la “notizia”, ovvero l’ingresso del nuovo marchio nell’universo Zappalà. Un concetto reso più chiaro e completo dal rassicurante claim: “La qualità di Zappalà, da oggi, ha un nuovo nome”. Accanto ai soggetti per stampa e affissione, la campagna comprende anche uno
spot radio da 30”, caratterizzato da un jingle che ripete il messaggio in modo allegro e molto orecchiabile, finalizzato a collegare il nuovo marchio “Latterie Siciliane” allo storico marchio Zappalà in maniera memorabile per il target. Il lavoro di creatività e produzione ha visto impegnato un team di creativi composto da Giorgio Terranova (Chief Art Director e responsabile produzione), dalle art director Marinella Micalizio e Manuela Baglio e dal web designer Daniele Mauro, con la direzione creativa di Giuseppe Bonanno, che ha curato anche il copywriting.
Happn, la nota app francese che permette di ritrovare le persone incrociate per strada, ha stretto una partnership con Spotify, con l’obiettivo di arricchire l’esperienza di 4 milioni di utenti a livello globale. È la prima volta che una dating app integra Spotify alla sua piattaforma permettendo così ai propri utenti di flirtare, condividere la propria musica preferita attraverso la funzione di messaggistica dell’app, e aggiungere canzoni al proprio profilo. Spotify sarà integrato nel profilo di ogni utente Happn se si è già abbonati a Spotify. Gli utenti avranno
la possibilità di inviare le tracce ad altri utenti attraverso il sistema di messaggistica di Happn e potranno inoltre aggiungere canzoni al proprio profilo per mostrare i loro interessi musicali. Gli abbonati Spotify Premium avranno la possibilità di ascoltare i brani integrali altrimenti sarà possibile ascoltare 30 secondi. Dal suo lancio nel 2014, Happn ha avuto un successo esponenziale, ed è ora presente in più di 20 città in tutto il mondo. Il real-team e la iper-localizzazione permettono di cogliere tutte le “coincidenze”, senza più perdere occasioni e sfruttare tutte le strade che si sono incrociate nella vita reale. Ora questa nuova funzione musicale farà fare un ulteriore passo in avanti all’esperienza con Happn.
aziende
di Vera Modesto
Singapore Airlines celebra il Giubileo d’oro sui due A380
Due Airbus A380 che esibiscono sulla fusoliera una livrea speciale caratterizzata dalla riproduzione della bandiera nazionale. Ecco come la Singapore Airlines celebra il giubileo d’oro di Singapore, la città-stato situata nella penisola malese che, tra le altre cose,
è celebre per essere il quarto centro finanziario del mondo. Gli aerei con la livrea commemorativa decolleranno nei mesi di giugno e luglio sulle rotte di Pechino, Hong Kong, Londra, Mumbai, Nuova Delhi, Shanghai, Sidney e Zurigo, mantenendo questa nuova veste fino alla fine del 2015. Ma la livrea speciale è solo una delle molteplici iniziative della Compagnia per festeggiare il 50° anniversario di Singapore. È partita, infatti, la campagna #CelebrateSG50 che invita tutti i viaggiatori a condividere i loro post
entro il 5 luglio, spiegando in maniera creativa perché quest’anno vorrebbero visitare Singapore. In Italia saranno selezionati due vincitori che potranno godere di un soggiorno di due notti nella città-Stato e di una giornata ricca di attività grazie alla collaborazione del Grand Park Orchard e del Singapore Tourism Board. Tra le altre iniziative, sono previsti sconti sui prodotti della Compagnia così come sui voli, mentre a bordo i passeggeri potranno godere di un’attenta selezione di film e musica. ANNO VI | #112| LUNEDÌ 22 GIUGNO 2015
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i fatti del giorno
Il nuovo sito www.isnt.agency
tech
Manpower, pronta l’app per gestire i dipendenti di Expo La tecnologia è stata progettata dalla startup milanese Peoplelink e si basa sulla piattaforma Cloud Microsoft Azure Manpower, multinazionale statunitense specializzata nell’human resource counsulting punta sull’innovazione tecnologica per gestire i propri dipendenti impegnati a Expo Milano 2015. Grazie all’utilizzo di una applicazione innovativa, progettata dalla startup milanese Peoplelink, e alla piattaforma di Cloud Computing di Microsoft, il gruppo riesce a gestire le presenze dei propri dipendenti all’interno del sito espositivo in modo semplice, facile e intuitivo. Utilizzando l’infrastruttura progettata dalla tecnologia di PeopleLink, basata sulla piattaforma Cloud Microsoft Azure, Manpower ha infatti potuto digitalizzare il processo di gestione delle presenze e il monitoraggio degli accessi dei propri lavoratori impegnati all’interno dell’esposizione universale. Grazie a Microsoft Azure su cui risiede il portale è possibile gestire in modo flessibile i picchi che caratterizzando un grande evento come Expo.
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mercato Svelato il nuovo sito per i potenziali clienti
telefonia
La company, specializzata in digitale, mette a disposizione un’offerta ampia e innovativa, inglobando anche uno studio avanzato di design e grafica con un workflow specifico per il 3D real-time
La company ha dapprima regalato 24h di internet ai clienti e poi creato uno spot declinato in tv, radio e online
augura sinergie group presenta “isnt”, una Vodafone una buona estate miniera di idee, formati e tecnologia con una campagna di Ottavia Quartieri
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oltre 3 mesi dalla sua costituzione, Sinergie Group ha annunciato che ISNT, newco del settore digital ma non solo, è parte integrante del gruppo nato il 3 marzo scorso. ISNT è una company operativa in ambito digital, come macroarea di attività anche se il suo operato spazia tra più ambiti e settori, inglobando uno studio avanzato di design e grafica con un workflow specializzato per il 3D real-time atto a realizzare idee interattive e game 3D per tutti i device, il web, le azioni unconventional e di guerrilla, il viral, il social, le propo-
ste di advertising. «ISNT nasce dalla forte volontà di Sinergie Group di dare vita a una società autonoma, capace di produrre nuovi concept creativi – dice Davide Verdesca Coo e Ceo di Sinergie Group - nuove idee mai viste prima. Per questo non ci siamo fermati al semplice concetto di agenzia o di laboratorio creativo. Abbiamo voluto andare oltre, creare una azienda che fosse una società di produzione di idee, di format, di tecnologia. Come dice il nome, ISNT è la comunicazione che ancora non c’è, è un concetto in divenire; non per nulla i nostri direttori creativi, Arnaldo Funaro e Arturo Vittorioso, dicono di sentirsi sempre una
“versione beta di se stessi”». Prima di dare la notizia dell’appartenenza di ISNT a Sinergie Group, la holding ha atteso che la situazione di mercato si stabilizzasse, che l’agenzia avesse le sue sedi operative al 100% sia a Milano che a Roma e che fosse in dirittura d’arrivo per la ricerca dei nuovi locali di Londra dove aprire la sede internazionale. Oggi che una serie di gare hanno avuto esito positivo e che ISNT sta lavorando sul mercato in modo autonomo e non solo legato ai clienti di Sinergie che hanno costituito lo zoccolo duro di questi primi mesi, viene annunciato anche il sito www.isnt.agency ai vari potenziali clienti.
palinsesti La comedy musicale presenta una grafica rivitalizzata in CGI
Su K2 a settembre tornano cartoons esclusivi Alvin
Il canale 41 del dt, dopo aver ospitato i primi due episodi la settimana scorsa, riproporrà la serie animata Alvinnn!!! And The Chipmunks
Dopo l’anteprima esclusiva dei primi due episodi venerdì scorso, su K2 da settembre 2015 arriva la nuova serie animata “Alvinnn!!! And The Chipmunks” uscita negli States nel 2014, prodotto da Janice Karman per Bag-
dasarian Productions e OuiDO! Productions. Nella sua nuova versione rivitalizzata in grafica CGI, la comedy musicale arriva su K2 per intrattenere un pubblico sia maschile che femminile tra i 6 e i 9 anni.
La storia inizia quando il cantautore Dave Seville si imbatte in un trio di scoiattoli dalla voce indimenticabile Alvin, Theodore e Simon che diventano i suoi ‘figli’ adottivi facendo la sua fortuna come manager.
Un frame dello spot
Vodafone Italia il 21 giugno ha festeggiato regalando un giorno di internet a tutti i suoi clienti. Per tutti gli abbonati Vodafone è stato possibile navigare, ascoltare musica e condividere i momenti più belli del primo giorno d’estate con i propri cari senza consumare i dati del piano tariffario. L’iniziativa, valida in Italia, è stata attivata automaticamente alla mezzanotte di sabato 20 giugno per 24 ore su tutti gli smartphone, i tablet e le internet key. Per celebrare l’iniziativa e augurare buona estate a tutti i suoi clienti, Vodafone Italia ha realizzato uno spot televisivo in onda sabato e domenica scorsi. La comunicazione è declinata anche su web e radio. Sui social network l’hashtag ufficiale è #PowerToSummer. Il progetto ha visto il coinvolgimento del Team Red, la struttura di Wpp Group responsabile del coordinamento e dell’indirizzo strategico per tutte le agenzie del gruppo attive sul cliente Vodafone. ANNO VI | #112| LUNEDÌ 22 GIUGNO 2015
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MARKET PLACE
Corriere dello Sport e tuttosport cambiano look, modificando il formato per i nuovi contenuti
Sportnetwork festeggia il restyling dei siti con la “programmatic night drink” di Giulia Zuffi
Un’inizio di week end anticipato per il mercato del media e digital advertising grazie a Sportnetwork. Giovedì sera, infatti, erano più di 400 i partecipanti all’evento organizzato dalla concessionaria per rendere indimenticabile il restyling dei nuovi siti del “Corriere dello Sport” e di “Tuttosport”. Un traguardo importante per il team digital di Sportnetwork, che con questo lancio cambia non solo l’immagine dei portali ma diventa la cornice perfetta dei nuovi prodotti dell’offerta, come “programmatic guaranteed” e “adviewable”. L’uso della tecnologia programmatica è
lo scorso Giovedí sera la concessionaria ha celebrato con i clienti e i colleghi un altro traguardo della propria divisione digital, mettendo al centro il programmatic
stato preso come spunto per il tema dell’evento “programmatic drink night”, giocando proprio sul parallelismo tra l’efficacia del programmatic buying con l’efficienza del servizio offerto durante il party. Sul parallelismo tra i due termini di paragone efficacia ed efficienza, Carlo Pasquazi ci ha spiegato come «Negli inviti abbiamo chiesto ai nostri clienti il loro cocktail preferito. Conoscendo
i loro gusti, abbiamo “erogato” le giuste bevute, evitando le fastidiose code al bar. C’erano 10 hostess, ciascuna con una maglietta con un cocktail diverso, che hanno girato per tutta la serata tra gli invitati, portando il drink che avevano disegnato sulla t-shirt. In questo modo ogni invitato ha potuto godere del suo cocktail preferito senza attese.» La festa è stata si è tenuta al T’a Milano Spazio Eventi, in via Tortona 37. un party per stare insieme con i clienti
nella foto qui a sinistra la squadra di sportnetwork al grancompleto, che ha intrattenuto i clienti durante il party al quale hanno partecipato circa 400 invitati
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DIREZIONE CREATIVA COORDINAMENTO IMMAGINE MEDIASET
BRIVIDO QUOTIDIANO
C’è un canale che ogni giorno emoziona tutti gli appassionati di crime, poliziesco, giallo e detection. Un canale che propone i franchise più seguiti, come Bones, Major Crimes, Law & Order special victims unit, Rizzoli & Isles e molti altri. Un canale che trasmette 100 ore in prima visione TV e 2700 ore delle migliori serie TV americane ed europee. Questo canale è Top Crime, e scegliendolo per la tua pianificazione sai che nessuno spettatore ti potrà sfuggire.
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MARKET PLACE
Si rafforza il rapporto tra il social network e i grandi eventi mondiali, sia live che in tv
La crescita di Twitter passerà da Whetlab e Project Lightning
Y CRE ATIVIT IN V E S T IN li o n s .c o m s canne
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La prima è una startup specializzata nell’apprendimento automatico che permette di migliorare i flussi di traffico dei tweet. La seconda una piattaforma di microblogging, rappresentata dal simbolo del fulmine, interamente dedicata agli avvenimenti di rilievo di Vera Modesto
Twitter si pone l’obiettivo di migliorare i flussi del traffico di tweet, che ammontano a quasi mezzo miliardo inviati quotidianamente dagli utenti del social network e, in quest’ottica, ha recentemente concluso un accordo per l’acquisizione di Whetlab. Si tratta, nello specifico, di una startup specializzata nell’apprendimento automatico. La struttura, infatti, ha sviluppato un programma che implementa le tecnologie di learning per l’analisi, la comprensione e la razionalizzazione dei dati d’archivio. L’operazione di acquisto, di cui non sono stati ancora resi noti i dettagli economici, prevede che il personale della struttura, che smetterà di essere operativa il prossimo 15 luglio, si unisca a quello di Twitter. Intanto Buzzfeed, uno dei siti più visti al mondo con oltre 200 milioni di utenti unici al mese, ha svelato che la piattaforma di microblogging, dal nome Project Lightning, conterrà sezioni gestite manualmente dedicate agli avvenimenti di rilievo, con tweet, foto e video. Eventi come le Nba Finals, gli Oscar o le importan-
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ti notizie saranno riprese dal tool, che sarà rappresentato dal simbolo del fulmine all’interno dell’app mobile e del portale di Twitter. Toccando il fulmine si aprirà una lista di eventi, simile a quella dei trending topics, ed espandendo quello scelto verrà rivelata una vista full screen di contenuti che l’utente può scorrere e può decidere di seguire, inserendo i contenuti nella timeline. In questo modo si rafforza il rapporto tra Twitter e i grandi eventi, sia i live che quelli trasmessi sul piccolo schermo. Il social network americano, poi, vorrebbe coinvolgere i partner della media industry nella costruzione dei contenuti ufficiali, includendo retroscene, backstage, trailer e preview, che gli editori umani della piat-
taforma social metteranno insieme. Lo scopo del progetto, su cui Twitter è al lavoro da gennaio, ha due possibili letture. La prima mira a un maggior engagement degli utenti, argomento da sempre caro a Twitter e che appare come uno strumento formidabile per seguire in tempo reale una storia o un evento, ma allo stesso tempo è chiaro come ciò richieda impegno e una certa conoscenza del funzionamento della piattaforma. La seconda è più rivolta al mercato, dal momento che Twitter sempre di più si sta proponendo come partner media di eventi live e trasmissioni tv, e una funzione come Lightening, al pari di Amplify, potrebbe aprire nuove opportunità in tal senso.
r, o g I d n a h Hanna eam. T e v i t a e r C m e h t d e l l a You c o t m a e t e ‘th s a w t a h T . ’ watch o. g a s r a e y four S SES. DE L BUY T HEM
EG AT E PA
T H A N SE R E P A E H C
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V E R A NC E
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la proposta di un approccio innovativo al customer engagement
A che cosa porterà la Digital Transformation?
Sitecore e Avanade ne parleranno, insieme a IDC, il 24 giugno in occasione della prima edizione della “Digital Experience di Ottavia Quartieri
È un dato di fatto, ormai da molto tempo, che stiamo attraversando un periodo di continua evoluzione del mercato e, di conseguenza, dobbiamo fare i conti con la cosiddetta Digital Transformation, ossia il processo di cambiamento che consente alle aziende di ridisegnare l’offerta del proprio business grazie alle tecnologie digitali, ascoltando le nuove esigenze del mercato, suggerendo nuovi modelli di comportamento e adattando le tecnologie ad essi. Sitecore, azienda leader nei software di gestione della customer experience, e Avanade, società fornitrice di soluzioni tecnologiche, cloud e servizi gestiti per le aziende, si sono accorti di questo cambiamento in atto e per questo motivo hanno dato vita al “Digital Experience Marketing”. L’evento, organizzato in collaborazione con IDC, si terrà il prossimo 24 giugno dalle 9:30 alle 13:00 a Milano, presso l’Excelsior Hotel Gallia e sarà un’occasione unica per approfondire la Digital Transformation. Rivolto ai marketing manager, CMO, digital, marketing manager, CRM e content manager, l’evento permetterà
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stefania filippone
christopher nash loro di confrontarsi sulle nuove regole, sfide e opportunità lungo il lifecycle management della digital experience. Di fronte a questa evoluzione del mercato, Avanade e Sitecore propongono un nuovo approccio al customer engagement e, durante il loro intervento, entrambe le
aziende evidenzieranno i problemi più comuni e le criticità da superare per completare con successo il processo di trasformazione. Speaker dell’evento saranno Stefania Filippone, Consumer Good & Retail Industry Lead, Avanade Italy, Roberto Chinelli, Chief Technology Innovation Officer, Avanade Italy e Christopher Nash, Senior Business Optimization Consultant, Sitecore. Aprirà I lavori Gianluca Vercellino, Research & Consulting Manager of IDC Italia, presentando lo status attuale delle cose. In particolare Vercellino analizzerà la diffusione capillare di nuovi dispositivi dagli smartphone ai wearable, delle piattaforme sociali a qualsiasi livello e la disponibilità di strumenti di analisi sempre più sofisticati per l’analisi di dati dispersi e non strutturati, che permettono di realizzare una gestione realmente scientifica dei processi di Marketing e CRM. «Una delle sfide più grandi per le aziende rimane quella di porre al centro del proprio business il cliente. Oggi questo è più difficile, perché i consumatori e i clienti sono in costante evoluzione», dichiara Christopher Nash di Sitecore. «Il processo di digitalizzazione delle aziende non deve essere inteso come “one shot - ha aggiunto Stefania Filippone -. Avanade affianca i propri clienti in questo percorso, aiutandoli a disegnare la roadmap ideale per il loro business e sostenendoli lungo il cammino» ha così concluso. ANNO VI | #112 | LUNEDÌ 22 GIUGNO 2015
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il GrandE cinEma vi sta aspEttando... non pErdEtE l’appuntamEnto con i film in uscita nEllE prossimE sEttimanE!
TORNO INDIETRO E CAMBIO VITA
FUGA IN TACCHI A SPILLO
UNFRIENDED
ALBERT E IL DIAMANTE MAGICO
BIG GAME: CACCIA AL PRESIDENTE
dal 18 GiuGno al cinEma
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TED 2
GOING CLEAR SCIENTOLOGY
CONTAGIOUS
RUTH & ALEX
NOI SIAMO FRANCESCO
dal 25 GiuGno al cinEma
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concEssionaria lEadEr pEr il cinEma
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MEDIA La pubblicità al cinema.
YOUNG
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COVER STORY
uno storico marchio, nato nel 1948. salutare, innovativo, naturale. e pronto per le famiglie 3.0
Star, un vero brand leader Dal 2006 fa parte del Gruppo GB Foods, con sede a Barcellona, controllato al 100% dalla spagnola Agrolimen. Con un fatturato, nel 2014, pari a 629 milioni di euro, è una delle maggiori realtà alimentari a livello internazionale. Ma è il binomio comunicazione-innovazione il vero punto di forza, perché una politica di prodotto aggressiva se non è comunicata perde molto del suo slancio. Come conferma in questa intervista esclusiva il direttore generale Piergiorgio Burei di Roberto Nucci
Star nasce nel 1948 quando Regolo Fossati, un commerciante all’ingrosso di carne, crea uno stabilimento in Brianza dedicato alla produzione di carne in scatola. Da quel momento è un continuo susseguirsi di novità alimentari, tra le quali spicca il dado da brodo che diventerà il prodotto/simbolo. Dal 2006 Star fa parte del Gruppo GB Foods, con sede a Barcellona, controllato al 100% dalla spagnola Agrolimen. Con un fatturato, nel 2014, pari a 629 milioni di euro, è una delle maggiori realtà alimentari a livello internazionale, specializzata in soluzioni culinarie che comprendono insaporitori, zuppe, sughi e piatti pronti. Con brand leader nei mercati in cui opera (Gallina Blanca, Star, Avecrem, Grand’Italia o Jumbo) l’azienda è presente in Spagna, Italia, Olanda, Russia, Africa e Medio Oriente. Il Gruppo Agrolimen punta sull’in-
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novazione come proprio motore di crescita e su di una cucina salutare e naturale. Ma è il binomio comunicazione-innovazione il vero punto di forza del Gruppo perché una politica di prodotto aggressiva se non è comunicata perde molto del suo slancio. Come ci viene confermato in questa intervista esclusiva concessa a 360com da Piergiorgio Burei, direttore generale di Star. Star nel mercato alimentare è un vero brand leader. Quale l’importanza della comunicazione nel raggiungere questo obiettivo? Credo abbia avuto un ruolo assolutamente fondamentale nella maggior parte dei lanci che abbiamo avuto in questi ultimi anni. Per noi la comunicazione vuole dire tante cose: un packaging chiaro per spiegare esattamente il prodotto e che cosa fa; qual è il suo contenuto di
servizio perché non è importante vendere un brodo, ma è basilare per noi fornire al consumatore un prodotto con tutto il contenuto di servizio dell’essere già pronto con un brick, al 100% naturale. Fondamentale è anche la comunicazione che siamo stati capaci di fare sul punto vendita attraverso la presentazione dei prodotti rinforzata dagli spot e dagli avvisi proposti sui mezzi classici e non. Inizialmente abbiamo anche utilizzato dei testimonial per sottolineare la novità del prodotto, dare credibilità insieme alla marca e soprattutto creare un effetto sorpresa. Nel corso di questi ultimi anni anche il digitale è diventato un pezzo importante della comunicazione Star. Fa già storia il lancio di Saikebon… Abbiamo proposto al mercato questo prodotto ormai da diciotto mesi. Si tratta di deliziosi piatti giapponesi composti da noodles,
carne e verdure da arricchire con una salsa di soia gourmet in sei varietà.. Per il lancio, nel tempo abbiamo utilizzato molti mezzi diversi: in modo molto massiccio la televisione sia con la pubblicità tabellare sia anche attraverso partnership con alcune trasmissioni specifiche come “Le iene”, “Pechino Express”, o anche presso canali a contenuto culinario. Abbiamo anche usato in modo molto significativo internet come mezzo per trasmettere i nostri contenuti ma, al tempo stesso, per interagire con il consumatore. E’ anche molto importante per noi il punto vendita, dove l’esposizione è il mezzo decisivo per indurre alla prova ogni nuovo prodotto. A maggio è andato in onda sulle principali reti della tv generalista e digitale il primo spot di Saikebon Yakisoba, l’ultimo nato della linea. La creatività del nuovo film (20”) è curata da Vinizius/ Y&R Barcellona, la casa
piergiorgio burei ANNO VI | #112 | LUNEDÌ 22 GIUGNO 2015
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di produzione RCR con pianificazione Havas Media Group. Quali novità di prodotto ci sono dietro l’angolo di Star dopo il lancio di Saikebon? Abbiamo proposto una nuova linea sempre sotto il marchio Saikebon, una linea premium che si chiama Yakisoba, coppette nere invece che colorate che stiamo portando anche in comunicazione tv e quindi stiamo spostando il focus dai Saikebon originari a questi nuovi Saikebon. Poi stiamo introducendo in questo momento sul mercato delle innovazioni per quanto riguarda il dado (una nuova tipologia di dado per ricette specifiche) e i brodi liquidi. Novità importanti sul filone delle nostre linee più importanti per noi: i dadi, i sughi, i brodi liquidi, i piatti pronti oltre naturalmente le linee un po’ separate dei the e Sogni d’oro. Su queste famiglie produttive stiamo concentrando il 100% del nostro budget di marketing e di comunicazione e anche innovazione. Cerchiamo, infatti, sempre di avere un buon serbatoio di innovazione per quanto riguarda le nuove varietà, ma al tempo stesso di produrre periodicamente delle innovazioni più sostanziali come per esempio è il
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caso di Saikebon o di questa nuova linea di dadi. La vostra è una storica azienda familiare dal 1948 sul mercato. Quali vantaggi comporta e comporterà il far parte di un gruppo internazionale come Agrolimen? Dal 2006 siamo parte di questo gruppo e dal 2012 la proprietà è interamente del gruppo spagnolo Agrolimen. E’ un gruppo che sta vivendo la stessa fase di trasformazione e di cambiamento che ha vissuto Star in Italia. Da tenere presente un fatto: Star rappresenta la parte più importante del business Agrolimen perché l’Italia è più importante della Spagna come dimensione e come presenza sul mercato. Da questo punto di vista si è stabilita una sorta di collaborazione a due vie. Da una parte il gruppo ci permette di attingere ad un serbatoio di innovazione e di iniziative di marketing molto più ampio del solo mercato italiano perché abbiamo posizioni leader anche in altri paesi come Spagna, Olanda o altri e dall’altra parte il gruppo attinge molto a quello che è il serbatoio italiano. Io inizialmente sono entrato nella parte spagnola e sono poi passato a gestire l’Italia. Sicuramente è un gruppo internaziona-
le che sta imparando a lavorare molto di più su di una dimensione che non sia quella di un solo paese. Fermo restando che in Italia, Spagna o in altri paesi lavoriamo su delle marche con un fortissimo radicamento nel paese stesso. Star è una delle marche italiane nell’alimentazione con la tradizione più lunga e sicuramente con una presenza familiare al sopra di ogni altro brand alimentare. Notare che c’è stata un’integrazione importante tra le due aziende, entrambe di tradizione familiare, tipologia aziendale oramai in fase calante anche a livello internazionale. La proprietà nel nostro gruppo ora è tutta di Agrolimen che fa capo ad una famiglia spagnola. Dietro Agrolimen esistono diverse linee di business differenti che fanno capo al gruppo Gallina Blanca che ha cambiato recentemente il nome in GB Foods a cui appartiene Star, Gallina Blanca in Spagna, Grand’Italia in Olanda. Sicuramente, una realtà industriale grande e internazionale, con una famiglia imprenditoriale dietro che ha creato la realtà di Gallina Blanca e che ci aiuta da un punto di vista di visione strategica e di orientamento a lungo termine. Il “Made in Italy”, anche nel comparto
alimentare, gode presso i consumatori di un appeal straordinario. Come pensate di inserirvi in questo filone che vede nell’Expo di Milano un elemento importante per creare notorietà a livello internazionale? Siamo presenti in Expo con un piccolo stand di Star e abbiamo anche collaborato con Coop per la creazione del suo mercato del futuro. Inoltre, il 9 giugno ab-
biamo inaugurato a Milano un Temporary Store Star per essere un po’ al centro di quello che sta succedendo sia sul Made in Italy che per altre iniziative a Milano. Fino al 1° luglio lo store aperto in Corso Garibaldi 65 vede un palinsesto di attività, laboratori, degustazioni di piatti creati con prodotti Star. Noi siamo particolarmente fieri delle nostre tradizioni culinarie e alimentari e pensiamo, nel nostro piccolo. di
aver contribuito a costruire questa fama. Expo penso sia una vetrina insostituibile per dare visibilità a tutto questo. Temporary vuol essere anche un periscopio sul mercato milanese e italiano. Un tentativo per essere vicino ai consumatori, una sorta di negozio pilota… Noi cerchiamo di stare lontani dalla definizione di negozio: questo è importante!
L’altra cosa importante è il contatto con il consumatore dal quale impariamo sempre molto. Quando abbiamo traslocato un anno fa abbiamo aperto nei nostri spazi una grande area dedicata alla cucina dove spesso invitiamo i consumatori a lavorare con noi su ricette, nuovi prodotti ed ognuna di queste sessioni è anche occasione per imparare molto su differenze di abitudini, aspettative, trend alimentari. Il
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centro culinario aperto a Milano ricalca questa politica! Parliamo di nuovi media, Internet in testa. Qual è il vostro utilizzo dei social? Abbiamo investito molto in nuovi media più per impararne l’utilizzo che per sfruttarli. Abbiamo una presenza significativa su Facebook con molte pagine che contano più di mezzo milione di utenti! L’apertura di questo nuovo Temporary è l’occasione per portare Star su Twitter, per portare la trasmissione che faremo su Periscope. Siamo molto attivi anche con il sito Star.it. A mio modo di vedere è molto articolato ed è una comunità aperta per condividere le ricette, i suggerimenti e quant’altro. Un mezzo importante sul quale abbiamo investito molto tempo e forti risorse anche se rappresenta una percentuale inferiore alla televisione. Però dal punto di vista di impegno, attenzione, focus e curva di esperienza sicuramente stiamo investendo molto. La recente recessione ha minato molte certezze sul brand. Che ne pensa? Crediamo davvero molto nell’avere una equazione di valore equilibrata sulla nostra marca. Un equilibrio giusto, non fisso, che cambia nel tempo tra quello che offriamo al consumatore e il prezzo che chiediamo. Cerchiamo inoltre di lavorare sempre commercialmente in modo molto aggressivo per essere certi di avere un posizionamento
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adeguato e competitivo rispetto ai nostri concorrenti, alle marche private. Nello stesso tempo investiamo molto tempo e risorse per essere sicuri del valore che diamo in termini di qualità di prodotto, di contenuto di servizio, di disponibilità, di formati in modo da essere sempre allineati ai livelli top del mercato. Voi investite sul prodotto e sul marchio bilanciando gli interventi o lasciate che il prodotto stesso sia di traino al brand ? Come Star abbiamo la fortuna di avere una marca che copre quasi tutti i prodotti, a parte la marca Sogni d’oro. Facciamo sempre e solo campagne di prodotto. Però cerchiamo di fare delle pubblicizzazioni di prodotto con un indirizzo e un taglio coerente con quello che comunichiamo sulla marca. Il posizionamento della campagna “Star in famiglia”, il modo di comunicare facendo parlare i lavoratori dell’azienda o i consumatori è un tratto distintivo di quello che è il prodotto, di
quello che facciamo sul brodo, il ragù, ecc. Saikebon è un po’ un mondo a parte perché essendo un’innovazione di una marca differente vive un po’ di vita propria. Sui prodotti più rappresentativi dell’azienda cerchiamo di avere comunicazione solo di prodotto che però hanno una sinergia per parlare del brand stesso. In pratica proseguiamo la campagna portata avanti dal 2013 con lo slogan ”Star in famiglia”. Una coerenza al 100% con questo concept che ci ha portato fortuna visto che il business sta andando bene. Sì perché i risultati stanno premiando Star. Una politica della coerenza che si trova nelle nuove confezioni come nella nuova individuazione dei prodotti così rinominati: il Ragù oggi si chiama il mio Gran ragù, il dado il mio Dado, il mio Brodo. Vogliamo, infatti, stressare il concetto dell’ appartenenza, messo in luce anche dalla recente ricerca commissionata a Future Concept Lab di Francesco Morace sulle esigenze della nuova famiglia italiana 3.0. ANNO VI | #112 | LUNEDÌ 22 GIUGNO 2015
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Un riconoscimento a chi nel nostro paese punta sulla cloud technology
I Microsoft Country Partner of the Year 2015 per l’Italia sono Accenture e Avanade
Il premio è stato assegnato alle due aziende per la loro profonda conoscenza delle nuove tecnologie, oltre all’impegno dimostrato nell’aiutare i clienti a raggiungere gli obiettivi di business, con particolare attenzione all’innovazione
di
Pietro Castagna
Accenture, azienda globale di consulenza direzionale, servizi tecnologici e outsourcing, e Avanade, società fornitrice di soluzioni tecnologiche, cloud e servizi gestiti per le aziende, sono state riconosciute da Microsoft Country Partner of the Year in Italia per il 2015. Microsoft ha inoltre assegnato ad Accenture e Avanade i premi 2015 Alliance Partner of the Year e Customer Relationship Management (CRM) Partner of the Year. Le due aziende sono risultate anche finaliste nella categoria Communications and Data Platform Partner of the Year. Questi premi giungono nel periodo in cui Avanade festeggia il suo 15mo anno di
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attività e risultano essere un ulteriore riconoscimento che rafforza lo status di Avanade di joint-venture di maggior successo nel settore tecnologico e, insieme ad Accenture, come partner maggiormente premiati da Microsoft negli ultimi anni. Il premio Country Partner of the Year viene assegnato da Microsoft ad Accenture e Avanade per la loro profonda conoscenza delle nuove tecnologie, oltre all’impegno dimostrato nell’aiutare i clienti a raggiungere gli obiettivi di business, con una particolare attenzione nei confronti dell’innovazione in ambito cloud. In Italia, Accenture e Avanade hanno lavorato a stretto contatto con i propri clienti per consentire loro di trasformarsi in imprese digi-
tali utilizzando le potenzialità offerte dal cloud di Microsoft. Le tecnologie cloud abilitano oggi la trasformazione digitale del business delle aziende e la partnership tra Avanade e Microsoft si è dimostrata vincente grazie alle capacità di integrazione dell’offering Microsoft Azure, Office 365 e CRM Online all’interno delle soluzioni e delle strategie di trasformazione specifiche per ogni cliente. “Siamo entusiasti di aver premiato Accenture/Avanade, due aziende unite a Microsoft da un’alleanza strategica, che oggi si rafforza ancora di più e che ha l’obiettivo di indirizzare soluzioni di valore studiate appositamente per rispondere alle esigenze specifiche di aziende di ogni settore e
dimensione. In questo momento di grande trasformazione è fondamentale sviluppare modelli di collaborazione insieme a partner che fanno del cambiamento un elemento distintivo e che sono in grado di guidare questo percorso ponendo sempre il cliente al centro e accompagnandolo in un percorso evolutivo di innovazione e strategia”, ha affermato Tiziana Olivieri, Direttore Divisione Enterprise e Partner di Microsoft Italia. “I nostri Partner giocano un ruolo strategico per promuovere l’innovazione del Paese accompagnando le aziende italiane in un percorso di crescita attraverso l’avvio di progetti IT a supporto degli obiettivi di business. In questo senso, la Worldwide Partner Conference è per Microsoft uno straordinaanna di silverio
rio momento di confronto e condivisione delle ultime novità del settore con il nostro ecosistema. Ci apprestiamo a vivere quest’esperienza con un gruppo nutrito di Partner che ci affianca nella volontà di offrire a sempre più organizzazioni la possibilità di essere più produttivi grazie alla tecnologia” - ha dichiarato Vincenzo Esposito, Direttore della Divisione PMI e Partner di Microsoft Italia. “I business delle aziende moderne sono sempre più influenzati dalle innovazioni in ambito cloud e dalla trasformazione digitale in atto negli ultimi anni. In questo ambito Avanade è sempre fortemente focalizzata nell’aiutare i propri clienti a vivere in maniera vincente questa trasformazione e a raggiungere i propri obiettivi. Siamo realmente entu-
siasti di questo nuovo premio da parte di Microsoft, proprio in coincidenza con il nostro 15mo anniversario, che è un’ulteriore dimostrazione di stima al nostro contributo ed impegno nel supporto ai nostri clienti comuni” afferma Anna Di Silverio, Amministratore Delegato di Avanade Italy. “Le imprese oggi stanno affermando la propria leadership adottando il digitale per guidare i loro processi con maggiore efficienza, trasformare l’approccio al mercato e interagire con i consumatori” ha affermato Alessandro Marin, Managing Director Accenture, Technology Platform Lead. “In questo scenario è fondamentale la capacità di creare collaborazioni virtuose per sviluppare un ecosistema digitale che abiliti una nuova generazione di pro-
dotti, servizi e modelli di business. La relazione di Accenture con Microsoft va esattamente in questa direzione”. I Microsoft Partner of the Year Awards riconoscono i partner Microsoft che hanno sviluppato e offerto ai clienti soluzioni eccezionali basate su tecnologia Microsoft durante lo scorso anno. L’alleanza Accenture-Avanade-Microsoft offre la preziosa combinazione di tecnologie leader di mercato, conoscenza del settore e capacità di delivery che si traducono in tecnologie più efficaci ed efficienti, offerte ad un costo inferiore. Avanade ha già 23 competenze nell’ambito del Microsoft Gold Partner Network, e Avanade e Accenture insieme hanno più di 24.000 certificazioni per le tecnologie Microsoft.
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MARTEDÌ 7 LUGLIO 2015
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ME DIA
di Marianna Marcovich
Si sono conclusi, presso il Centro Congressi dell’Hotel Savoia Regency, i lavori di WAN-IFRA Italia 2015, la conferenza internazionale dell’industria editoriale e della stampa italiana promossa da WAN-IFRA (Associazione mondiale degli editori) e ASIG (Associazione Stampatori Italiana Giornali), dal titolo “L’Equilibrio complesso. L’editoria italiana ed internazionale di fronte a scenari in continua evoluzione”. L’ultima parte della conferenza è stata dedicata a “Le risorse dei centri stampa: nuovi servizi e nuovi mercati”. In apertura della sessione Manfred Werfel, Deputy Ceo di WAN-IFRA, ha fatto il punto sui trend mondiali sulle tecnologie per la stampa, che garantisce ancora alle aziende editoriali il 93% del fatturato a livello mondiale. Tra i trend più rilevanti: riduzione dei costi attraverso esternalizzazioni, cooperazione, efficienze varie; allungamento della vita delle installazioni; incremento della produttività; sviluppo di business integrativi. Di fronte a tirature che continuano a scendere, che la ricerca dell’efficienza e la possibilità di produzioni aggiuntive diventano strategiche. Esistono nuove tecnologie
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Quali possibilità riserverà il futuro del settore? qualche risposta proviene dal congresso di Bologna
WAN-IFRA Italia 2015: l’editoria italiana in un scenario che cambia
Conclusi presso il Centro Congressi dell’Hotel Savoia Regency i lavori della conferenza internazionale dell’industria editoriale e della stampa italiana che quest’anno ha puntato i riflettori sulle risorse per la gestione di un comparto complesso. Mettendo al centro il ruolo della pubblicità
Du e voci autorevoli
nelle foto qui a sinistra gianni paolucci, presidente di Asig, e manfred werfel, deputy ceo di Wan-ifra
e nuovi materiali di consumo adatti a questi nuovi scenari industriali? Sono immaginabili nuove soluzioni per la gestione dei flussi di lavoro e per l’organizzazione delle risorse umane nei centri stampa “ibridi”, dove si cercano commesse per lavorare a
ciclo continuo quotidiani, periodici e prodotti tradizionalmente commerciali? A queste domande dedicata una tavola rotonda, moderata da Gianni Paolucci, Presidente ASIG, alla quale hanno partecipato Giuseppe Limonta di Agfa, Andrea Basso di Fujifilm, An-
drea Mannoni di Kodak, Michael Zenke di SunChemical, Trino Barnabò di Bwebsystems - manroland. Tra le nuove tecnologie per rendere più appetibile il prodotto tradizionale, la personalizzazione delle edizioni stampate è una delle più interessanti. Pedro Antonio Iglesias, del gruppo spagnolo Unidad Editorial, e José Luis Peregrina della società di stampa Calprint, hanno presentato l’esperienza del quotidiano spagnolo El Mundo, che grazie all’utilizzo di teste ink-jet posizionate in linea con la ro-
tativa offset, può essere arricchito con l’inserimento di dati variabili, permettendo così personalizzazioni spinte o l’inserimento di coupon, buoni sconto, giochi e lotterie. L’integrazione tra aziende e rami d’azienda un tempo concorrenti può essere una risposta al calo dei volumi di produzione, contribuendo a generare efficienza e riduzione dei costi ridondanti. Flavio Zuin, direttore generale del gruppo Pigini, ha ripercorso le tappe che hanno condotto il gruppo marchigiano a rilevare, tramite lo strumento tecnico dell’affitto di ramo d’azienda, le attività di stampa commerciale del gruppo Monrif, mentre Claudio Rossi, direttore operativo e commerciale delle Grafiche Galeati di Imola, ha brevemente ripercorso le vicende della storica società imolese, passata attraverso un fallimento per entrare poi a far parte del gruppo Comin. La parte conclusiva della sessione è stata dedicata al dibattito sullo stato attuale del settore editoriale. Salvatore Curiale, Direttore di ASIG, ha presentato i dati più recenti che emergono dal “Rapporto 2015 sull’industria dei quotidiani in Italia”, che lasciano purtroppo poco spazio all’ottimismo. La crisi economica generale del no-
stro Paese si è tradotta in una significativa contrazione della diffusione e dei fatturati pubblicitari, alla quale ha fatto riscontro una notevole riduzione delle testate e degli stabilimenti di produzione. In forte calo l’occupazione, ristagnano i livelli retributivi degli addetti del settore, in grande sofferenza il fondo integrativo di settore, dove per ogni lavoratore attivo ci sono quasi quattro pensionati. I lavori di WAN-IFRA Italia si sono conclusi con una tavola rotonda dal titolo “Quale futuro per l’industria dei quotidiani in Italia?”, coordinata da Gianni Paolucci, alla quale hanno partecipato Alberto Di Giovanni, Presidente dell’Osservatorio tecnico “Carlo Lombardi”, Paolo Polidori del gruppo Amodei, Dario De Cian di CSQ, Giuseppe Andretta de l’Unione Sarda, Alessandro Serrau di Poligrafici Editoriale, Roberto di Francesco della Uil. E’ emerso il quadro di un settore che ha bisogno di un profondo ripensamento sul proprio futuro, di nuove regole condivise - o di un ritorno condiviso a rispettare tutti le stesse regole - e di scelte coraggiose, anche se difficili, per fronteggiare una crisi che, se non governata, rischia di creare un drammatico deserto industriale.
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le sfide e le opportunità del mercato unico digitale in italia: dalla tutela all’arrivo di nuovi player
UniVision Days, l’industria audiovisiva nell’era digitale
L’evento romano, organizzato da univideo, ha rappresentato il “campo da gioco” ideale per approfondire l’importanza dell’entertainment nei suoi supporti fisici e online. con l’obiettivo di valorizzare i contenuti editoriali forti e “canalizzare gli italiani al cinema”
di Luca Anelli
Si è parlato di Mercato Unico Digitale e di come le Istituzioni europee sembrano voler intervenire al riguardo ieri agli UniVision Days di Roma, evento promosso da Univideo, Unione Italiana Editoria Audiovisiva - Media Digitali e Online. Nel corso del pomeriggio numerosi referenti delle Istituzioni e dell’industria sono intervenuti su questi temi al convegno dal titolo “L’industria audiovisiva alla sfida del mercato unico digitale: opportunità e minacce per le imprese creative”. Ad aprire i lavori Lorenzo Ferrari Ardicini, Presidente Univideo, che ha sottolineato come debba essere lasciato agli operatori del mercato la facoltà di decidere liberamente la concessione di licenze multi-territoriali, l’accesso transfrontaliero ai contenuti e la conseguente dimensione e defini-
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zione della portabilità. Si tratta di questioni, su cui la Commissione Europea sta ragionando, fortemente legate al copyright, la cui riforma, che sostituirebbe ad un sistema basato sulle libertà contrattuali uno fondato sugli obblighi, determinerebbe una forte contrazione di una delle principali fonti di finanziamento delle produzione di contenuti: i profitti delle vendite di contenuti ai singoli territori. A richiamare una maggiore cautela della Commissione su questi
temi sono intervenuti, tra gli altri, anche Marco Polillo, Presidente Confindustria Cultura Italia, Riccardo Tozzi, Presidente Anica, Luigi Cuciniello, Presidente Anec e Alessandra Silvestro, Esperto politiche europee per MPA. Mentre Lorena Boix Alonso, Head of Unit for Converging Media and Content and Technology presso la Commissione Europea, ha confermato l’intenzione di arrivare comunque ad una riforma del settore attraverso la più ampia
concertazione tra le parti, l’Onorevole Antonello Giacomelli, Sottosegretario al Ministero dello Sviluppo Economico, ha ribadito che il Governo, come già espresso nella sua posizione ufficiale sul tema, intende sostenere le posizioni a tutela della nostra industria. Ovviamente, come ha ricordato Stefano Parisi, Presidente Chili TV, tra le sfide della creazione del Digital Single Market ci possono essere anche delle opportunità da cogliere. Il settore è destinato sempre più a crescere e anche i grandi operatori internazionali stanno per arrivare in Italia. A conclusione della giornata è intervenuto Francesco Posteraro, Commissario Agcom, che ha ricordato ai presenti il lavoro dell’Autorità sia a tutela sia a sostegno degli operatori e degli utenti del mercato. Gli UniVision Days hanno rappresentato il “campo da gioco” ideale per ap-
Stefano parisi lorenzo ferrari ardicini
profondire l’importanza dell’entertainment nei suoi supporti fisici e online; l’obiettivo è quello di valorizzare i contenuti editoriali forti e “canalizzare gli italiani al cinema”, attivando un discussione culturale che inizi in primo luogo
dalle piattaforme di distribuzione dell’audiovisivo. “Siamo molto contenti e soddisfatti per aver organizzato questo momento di confronto allargato con gli operatori e gli stakeholder istituzionali. Siamo convinti che sul tema del copy-
right review sia necessario un approfondimento adeguato dei temi cruciali, a partire dalla territorialità, delle eccezioni e del ruolo dell’industria audiovisiva nei prossimi anni” ha concluso il Presidente Lorenzo Ferrari Ardicini.
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ricerche
Da “Assetto Corsa”, gioco paragonato ai colossi del genere, alla piccola startup di Torino che sta lavorando con Sony: ecco i nostri creatori di videogame che si fanno onore all’E3 di Los Angeles.
Una ricerca realizzata dall’Università Cattolica di Milano e presentata nei giorni scorsi a Expo, spiega che l’industria alimentare italiana - nel periodo tra il 2007e il 2013, quello più acuto della crisi - ha sostanzialmente mantenuto la capacità di generare ricavi e redditività. Utilizzando essenzialmente due leve: l’innovazione di prodotto e l’export. A dimostrazione che il secondo settore manifatturiero del Made in Italy ha saputo mantenere una adeguata capacità di investire anche nei momenti più neri attraversati dall’economia.
Alla conquista di Los Angeles
L’alimentare e l’innovazione
REPUBBLICA.IT
personaggi
SuperMario ha trent’anni “Non stiamo svendendo Mario, ma stiamo pensando ad altri luoghi e piattaforme che sono adatti a lui. Stiamo parlando di accordi commerciali, è vero, ma non sono stretti a caso: trattiamo Mario come merita di essere trattato, con l’amore e il rispetto che abbiamo per lui”. Per Nintendo in generale, e per Shigeru Miyamoto in particolare, questo è un anno diverso dagli altri. Quello che l’azienda di Kyoto definisce “un periodo di transizione” è per il creatore del personaggio più famoso nel mondo dei videogiochi un punto di svolta.
CORRIERE.IT
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ILSOLE24ORE.COM
STATISTICHE
Più telefonini che esseri umani
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Al XVI evento annuale Ericsson presenta un’indagine realizzata con l’università Luiss di Roma: per tre italiani su quattro il digitale rappresenta una nuova opportunità di lavoro.
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atteso sulla Croisette l’arrivo del founder del servizio di messaggistica istantanea
Evan Spiegel, di Snapchat: la nuova stella dello show L’applicazione che fa autodistruggere foto e video degli utenti dopo 10 secondi è entrata in una fase matura del suo business pubblicitario; tanto che il giovane ceo della compagnia è uno degli speaker più attesi del Festival Internazionale della Creatività di Valentina Lunardi
Se serviva un segno che il business pubblicitario di Snapchat fosse entrato in una nuova fase evolutiva e meritasse la considerazione dell’intera industry, l’attesa creatasi per l’arrivo a al Festival Internazionale della Creatività di Cannes del suo ceo Evan Spiegel, potrebbe essere la conferma che tutti attendevano. Parlando nei giorni precedenti al Festival con Adweek, la venticinquenne nuova star del settore ha ammesso di essere un po’ nervoso all’idea di parlare di fronte a 6.000 top executives, anche perché, come ha spiegato Spiegel, “Non ho mai dato vita a un business pubblicitario prima d’ora”. Il profilo del ceo di Snapchat offerto da Adweek ha contribuito ad attirare l’attenzione dei partecipanti all’appuntamento della città rivierasca, mentre il ceo del partner della compagnia Daily Mail North America, Jon Steinberg, ha comparato lo stile di leadership di Spiegel a quello del chief executive del più grande network di agenzie pubblicitarie al mondo, Sir Martin Sorrell di Wpp. Secondo Steinberg, “Spiegel non crede né nella burocrazie né nella gerarchia. Il suo interesse è tutto nelle idee, nel realizzare grandi cose e far seguire i fatti alle parole… Mi piace quel ragazzo e non dico questo riguardo a tutti”. Ma a differenza di Sorrell, secondo il ceo di Daily Mail North America, “Evan gestisce la sua compagnia come una startup. Arriva nel mio ufficio senza preavviso e mi chiede feedback su Discover o altri prodotti pubblicitari… e anche noi ci presentiamo a lui e al suo team con domande su media, community e i nuovi format a cui stiamo lavorando”. Ma nonostan-
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te quest’aria giovanile, l’arrivo di Spiegel a Cannes ne consacra il suo ruolo come tech star, tra l’Olimpo dei giganti del digitale come Google, Facebook, Microsoft, Yahoo, Pinterest, LinkedIn e Instagram, che saranno tutti presenti all’evento di quest’anno. Un esordio che continua la strada fatta da altri giovani imprenditori tecnologici come David Karp di Tumblr nel 2013. E la compagnia fa la sua comparsa sulla Croisette, forte di un successo travolgente su quel target che in tanti nel mondo della pubblicità anelano a raggiungere: i Millennials. Snapchat, infatti, raccoglie una fan base di 100 milioni di consumatori, che utilizzano la sua app giornalmente e convulsivamente; la grande maggioranza di queste milioni di persone sono giovani, entusiastici utilizzatori di smartphone come i ragazzi degli anni ’50 lo erano della tv. Secondo i dati forniti dalla compagnia, il 63% degli utenti mensili di Snapchat hanno tra i 13 e i 24 anni, mentre le stime non ufficiali degli user mensili li attestano oltre i 200 milioni.
Pubblicità verticale Il messaggio di Snapchat al mondo dell’advertising riunito a Cannes di focalizza intorno a tre V: vertical, video e views. In particolare, la verticalità sembra essere un punto particolarmente significativo della filosofia che Spiegel vuole introdurre nel mondo dei video digitali. Il ceo, come molti altri player dell’universo social, mobile e video, ha notato che semplicemente le persone “non ruotano i loro smartphone”. E questa è la ragione per cui i primi inserzionisti che hanno effettuato dei test di performance per le pubblicità all’interno di app hanno notato un en-
gagement di nove volte superiore se gli annunci sono orientati in modalità verticale. Quando un video è mostrano in maniera orizzonatale sullo schermo di un telefonino, infatti, occupa un’esigua porzione centrale dello spazio a disposizione, una visualizzazione non perfetta che l’utente deve risolvere ruotando il proprio dispositivo. “Molte realtà che sono nel mezzo della transizione al mobile, che è tutt’ora in corso, prendono video il cui formato è stato pensato per la televisione o il desktop e li mettono semplicemente nel contesto mobile”, spiega Spiegel ad Adweek. “Questo ha una sua contestualizzazione nell’evoluzione da desktop a mobile, ma se
Il mantra delle tre “v” il messaggio di snapchat al mondo della pubblicità riunito a cannes si focalizza intorno a tre”v”: vertical, video e views
ANNO VI | #112 | LUNEDÌ 22 GIUGNO 2015
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inizi direttamente dal mobile sei di fronte a una tela vuota… Il nostro punto di partenza è che vogliamo il full screen. E per averlo, dobbiamo realizzare video verticali”. Snapchat sta approcciando questo nuovo formato verticale per tutti i suoi contenuti, dalla messaggistica alle Live Stories e Discover. Dopo alcuni esperimenti pubblicitari e aggiustamenti di prezzo, oggi la compagnia vende spazi di video sponsorizzati all’interno di Discover, dove si possono trovare i canali dove selezionati media partner come Cosmopolitan o Vice pubblicano i propri contenuti, e Live Stories, contenitore per video crowdshared. Gli annunci video di Snapchat offrono oggi prezzi competitivi agli inserzionisti, rispetto a rivali come Instagram, a 20 dollari per 1.000 visualizzazioni; in precedenza, le valutazioni pubblicitarie fatte dalla compagnia erano state ritenute troppo alte da molti player del settore e dopo i dovuti aggiustamenti, il business adv della compagnia appare oggi in crescita. Bud Light, McDonald’s e Samsung sono brand presenti sull’applicazione, mentre Macy’s ha recentemente utilizzato gli spazi della feed di Discover. Un altro settore che sembra trovare in Snapchat un mezzo ideale di promozione e comunicazione è quello del cinema, che ha visto comparire sulla piattaforma contenuti promozionali di Mad Max: “Fury Road”, “Pitch Perfect 2” e “Jurassic World”.
L’inquietante targeting advertising L’ingresso nel mondo della pubblicità di Snapchat, se da un lato porta alla creazione di proposte innovative e semplici che possano aumentare l’efficienza e la capacità di monetizzazione dei formati adv, dall’altro lato porta la compagnia a dover affrontare un problema inedito per il settore. A differenza di rivali tech come Facebook e Instagram, la app trova nell’anonimità la cifra fondante della sua identità. L’autodistruzione che avviene automaticamente dopo 10 secondi per ogni foto o video condiviso sull’applicazione non significa che i suoi utenti non temano di essere tracciati al suo interno. E quelle tracce sono esattamente ciò che permette agli inserzionisti di avviare azioni di targeting, per distribuire contenuti pubblicitari rilevanti ai giusti utenti, come desiderano i brand. Ma per Spiegel il targeted advertising ha qualcosa di inquietante: “Alcune delle cose che avvengono sul web, come quando un prodotto che non hai acquistato inizia a seguirti nella navigazione, lasciano una sensazione strana alle persone e forse danneggiano persino l’immagine dei brand”, afferma il ceo. Che è convinto che il metodo per aumentare il valore del
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Più capacità
di monetizzare
l’ingresso di snapchat nel mondo della pubblicità porta alla creazione di proposte innovative e semplici, che possano aumentare l’efficienza e la capacità di monetizzazione correlata ai formati adv
business della sua compagnia, che oggi vale 16 miliardi di dollari, possa realizzarsi senza ricorrere a questo modello. “La nostra intenzione è di stare alla larga dal costruire profili estensivi delle persone, perché è una cosa negativa e non sembra molto giusta”. Una scelta controcorrente, che fa di Snapchat un mezzo di difficile comprensione e gestione per marketing e advertising, che devono ancora trovare un loro modo di convivere per arrivare all’ambita audience di Millennials e Generation Z. Un nuovo campo d’azione anche per i partner della compagnia, come Cosmopolitan, la cui editor in chief Joanna Coles ha preparato l’intervista per Cannes del giovane ceo, focalizzandosi su comportamenti dei Millennials e consumi. Cosmopolitan raggiunge ogni giorno 1,82 milioni di visualizzazioni, un risultato interessante per la compagnia che attrae sul proprio sito 40 milioni di visitatori unici al mese. I grandi media partner che utilizzano Discover, come lo stesso Cosmopolitan e Daily Mail, stanno sperimentando nuove tecniche con la piattaforma, incorporando immagine in stile gif che funzionano come canali per portare gli utenti verso storie più complesse e animazioni, contenuti divertenti e anche
articoli di lungo formato. E tutto questo offrendo un’esperienza verticale. Probabilmente, la sfida principale per Discover è quella di essere un attore secondario nell’app rispetto alla sua funzione di messaggistica. “Discover è in qualche modo nascosto, e questo è un modo per assicurarci che i canali e i contenuti funzionino bene”, spiega Spiegel. “È come se suggerissimo ‘Hey, questo sembra interessante’, e a quel punto il contenuto può arrivare al centro”. Un modello che sembra piacere agli utenti, visto che Snapchat sta raggiungendo il numero di 35 milioni di utenti nella fascia d’età dei 13-34 anni su base giornaliera negli Stati Uniti, un risultato molto vicino all’audience televisiva per lo stesso gruppo demografico. Ad esempio, la recente trasmissione della ABC degli American Music Awards ha ottenuto 3 milioni di telespettatori tra i 13-34 anni, mentre una snapchat Live Story riguardante l’evento ha attirato 11,5 milioni di visualizzazioni. Sono performance come queste che rendono il mondo della pubblicità ansioso di scoprire cosa Snapchat può fare a Cannes, e soprattutto dopo il Festival. Dopo Pinterest, sembra proprio che la nuova stella della Croisette sia l’app del fantasmino.
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è la seconda edizione della manifestazione, previsti interventi di oltre cento tra intellettuali ed esperti Luca De Biase Laureato in Economia all’Università Bocconi di Milano, si è formato come storico all’École des hautes études en sciences sociales di Parigi. Ha tenuto seminari di ricerca in Storia Economica e Sociale alla Bocconi. Ha collaborato per molti anni con l’OCSE di Parigi nell’ambito delle ricerche sulle politiche di sviluppo territoriale. Ha tenuto corsi di giornalismo e nuovi media all’Università di Padova e allo Iulm di Milano. Ha dato lezioni su democrazia e media sociali a Sciences Po, a Parigi, nel Master of Public Affairs. Come giornalista si occupa di innovazione tecnologica e prospettive sociali ed economiche dei nuovi media e ha scritto per diversi giornali: ItaliaOggi, Mondo Economico, Fortune Italia, Espansione, Panorama, The Industry Standard, Problemi dell’Informazione, Corriere della Sera, l’Espresso, La Stampa e Il Sole 24 Ore. È stato dalla fondazione e fino a giugno 2011 caporedattore dell’inserto del giovedì (Nòva 24) del quotidiano Il Sole 24 ore, dedicato ai temi della ricerca e dell’innovazione. Dal luglio del 2013 è stato richiamato proprio alla guida di Nòva
visioni
di
Matteo Dedè
tutte le novita di nòva 24 ore
giornale “comunità” Leggendo di robot al lavoro o che possono affiancare chi lavora, come negli articoli di apertura nell’ultimo numero di Nòva, c’è chi resta affascinato e chi si preoccupa. Di certo, ci sono innovazioni che sfidano la capacità di comprensione: perché l’impatto di certe nuove tecnologie non si misura solo in termini funzionali, ma anche e soprattutto in ordine alle loro conseguenze sociali, economiche e culturali. Per interpretare i fatti, in quei casi, è meglio lavorarci insieme. E poiché i lettori di Nòva sono spesso a loro volta degli innovatori, conoscerne l’esperienza e la visione è rilevantissimo. A partire da ieri, c’è un’occasione in più. Aprendo la nuova versione di Nòva AJ, quella che serve a leggere gli articoli riassunti sulla carta ed esplosi in digitale, si incontrano anche le domande che stanno alla radice della ricerca di Nòva e si può rispondere in modo molto facile con un video di quindici secondi, che viene pubblicato sul pro-
filo del lettore nel network di Nòva e in una playlist su YouTube, contribuendo alla ricerca del giornale e di tutti gli interessati. Si apre l’app, si tocca l’icona in basso a destra con la parola “domande”, si vedono le domande e le risposte eventualmente già offerte dagli altri e si può partecipare. Oltre a questo, la nuova versione di Nòva AJ consente a chi si iscrive al servizio, anche via Facebook o Twitter, di mettersi da parte gli articoli da leggere più tardi, di farsi una lista di preferiti, di ritagliare anche gli articoli che sono pubblicati sulla carta del giornale e tenerli nel proprio archivio digitale. Tutto questo alimenta il profilo personale sul network di Nòva. Che, se si vuole, è pubblico a sua volta. Il che serve per conoscere quali argomenti sono particolarmente importanti per la comunità di Nòva. Tutto questo è necessario: perché un giornale diventa sempre più chiaramente anche una piattaforma al servizio della sua comunità.
una suggestiva immagine di camogli, dove si svolgerà la seconda edizione del festival della comunicazione
Dal 10 al 13 settembre si terrà a Camogli la seconda edizione del Festival della Comunicazione. Ideato e diretto da Rosangela Bonsignorio e Danco Singer, il Festival indagherà attraverso gli interventi di oltre cento intellettuali ed esperti le novità nella comunicazione, concentrandosi sull’aspetto fondante di ogni comunicazione: il linguaggio. Sotto la “guida” di Umberto Eco, la cui lectio magistralis “Tu, lei, voi: il linguaggio e i giovani” chiuderà la manifestazione, si affronteranno i nuovi modi di fare narrazione: dalla politica alle imprese, dalle arti alla scienza, dai social network alla giustizia e all’alimentazione. Tra gli ospiti: il giornalista Beppe Severgnini (con Stefania Chiale, “Lezione pubblica di Twitter”); l’autore televisivo Carlo Freccero (“Il missionario: il manipolatore manipolato”); il cofondatore di Storyfactory, Andrea Fontana (“Narrare l’impresa. Il ruolo dello storytelling nella comunicazione aziendale e politica”); il critico cinematografico Enrico Ghezzi (“Il blob come forma di comunicazione politica”); l’esperta di cultura digitale Carola Frediani (“Il linguaggio dei social media”); i blogger Matteo Bordone (“E smettila con quel libro!”) e Silvio Gulizia (“Il blog come strumento di storytelling ed emancipazione”); l’esperta di semiotica Maria Pia Pozzato (“La pubblicità di oggi fra vintage e avanguardia”); lo youtuber Daniele Doesnt’ Matter (“I Millennials: i linguaggi e i contenuti dei nuovi media”). ANNO VI | #112 | LUNEDÌ 22 GIUGNO 2015