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visioni / giancarlo Nicosanti

La filosofia di Unieuro: la prospettiva è l’infinito

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ANNO VI | #114 | MERCOLEDÌ 24 GIUGNO 2015

Quando mi chiedono dove sarà Unieuro fra cinque anni, rispondo come ha sempre risposto il nostro presidente, Giuseppe Silvestrini, alle domande di questo tipo: “La nostra prospettiva è l’infinito”...

i fatti del giorno

marketplace

company

media

E’ il tema dell’evento della service design company Logotel

Un risultato ottenuto grazie al film “The Special Proposal”

Battaglia per l’idea più innovativa su energia e territorio

Consentirà di definire quali fonti e persone ci interessano

People Now riporta l’uomo al centro delle strategie aziendali

Filmmini è ok: si aggiudica il primo bronzo a Cannes

Il concorso Edison Pulse manda dieci startup in finale

Facebook prepara “See first”, è in test la nuova funzione

scenario

What else in Fashion?

26 link

coverstory

Esordio business per Snapchat

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Siamo alla fine di una grande era economica dell’umanità Parola di Jeremy Rifkin. Lo scenarista è intervenuto alla sedicesima edizione di “We are all Change Makers” del Gruppo Ericsson

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i fatti del giorno

Eventi

People Now riporta al centro delle strategie aziendali l’uomo e le sue caratteristiche personali

quttro ore di approfondimento

un momento dei lavori, che si sono dipanati per tutta la mattinata, con interventi, video e conversazioni di manager attivi in società italiane e internazionali

Si è tenuta la prima edizione della manifestazione organizzata dalla service design company Logotel nella sede milanese di Via Ventura. Si è discusso soprattutto del ruolo che dovrebbero ricoprire le varie individualità all’interno di un contesto aziendale di Ottavia Quartieri

L’

azienda e l’uomo non sono due entità separate che lavorano semplicemente al conseguimento di uno stesso obiettivo, ma possono dire di aver raggiunto il successo solo quando collaborano e interagiscono tra loro. Dunque, oggi il mondo dell’impresa è a un bivio: per far fronte alle sfide del presente, per diventare agile e reattiva, per costruire innovazione, un’azienda deve imparare a coinvolgere tutti coloro che ne fanno parte. La complessità del mondo di oggi, infatti, non può essere letta e compresa solo dalle imprese ma anche, e soprattutto, dalle persone che ne fanno parte. Di questa complessità, dei bisogni che genera a livello d’impresa e di individui e di come poter dare alcune risposte si è parlato durante la prima edizione di People Now, evento organizzato recentemente dalla service design company Logotel nella sua sede milanese di via Ventura 15. Quattro ore tra interventi, video e conversazioni con responsabili commerciali e HR di circa 40 società nazionali e internazionali. Logotel è la service design company che progetta e accompagna la trasformazione delle imprese in modo collaborativo e la sua presidente Laura Bartolini ha così com-

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mentato la situazione attuale del rapporto tra le aziende e i propri dipendenti. «Ormai il termine ‘dipendenti’ è angusto e antistorico. Oggi le persone che fanno parte di un’organizzazione devono sentirsi inserite, gratificate, pensare con la propria testa, muoversi in autonomia. Devono portare all’interno del contesto aziendale le loro caratteristiche personali, la passione, la creatività, il desiderio di crescita». È il nuovo contesto che disegna i nuovi bisogni, spiega Cristina Favini, Strategist e Manager of Design di Logotel: «Oggi assistiamo a una rottura dei confini, all’emergere di nuovi modelli ed ecosistemi. Il digitale sta ridisegnando i tempi del lavoro, in economia è in atto un’erosione del valore, i vecchi processi di intermediazione sono saltati. L’accelerazione del mondo attuale genera attrito. E di conseguenza l’impresa ha l’esigenza di capire qual è il suo ruolo nel mercato, deve riorganizzarsi, ma se non coinvolge le (sue) persone non riuscirà a gestire il cambiamento che intende realizzare». People Now sposa in pieno la filosofia di Logotel e fa parte degli appuntamenti pensati per approfondire il tema dei NEED che Logotel Horizon - il contenitore che promuove le iniziative pubbliche su design, innovazione e futuro - ha scelto per il 2015 e presentato durante la Design Week 2015. Servono, infatti,

strumenti e strategie adeguate per “portare a bordo” le persone che vivono le imprese, bisogna offrirgli stimoli, chiavi di lettura, è necessario allenare nuove competenze con percorsi efficaci basati su un design rinnovato dell’esperienza formativa. Alle persone viene chiesto di focalizzare qual è il proprio percorso, fare pratica, sperimentare e in alcuni casi accettare di viversi come “prototipo”, un “always beta” in un contesto in trasformazione. «A fronte di ogni stimolo di cambiamento o cambio di identità si possono scatenare reazioni diverse di resistenza: mimetismo, ‘bugie vitali’, analfabetismo prospettico, convinzioni limitanti - precisa Maria Grazia Gasparoni, Education Director di Logotel - l’analfabetismo prospettico è figlio di questo contesto ed è l’incapacità di immaginare qualcosa che non c’è, che è invece fondamentale per l’uomo. La complessità che viviamo oggi ci porta a filtrare il bisogno di vederci proiettati in un futuro al quale continuiamo a non dare forma. Se però non immaginiamo un “luogo di destinazione”, un obiettivo, viene meno qualsiasi energia e motivazione, restiamo immobi-

li, aspettiamo istruzioni. Bisogna stimolare le persone a proiettarsi oltre il qui e ora, a visualizzare una prospettiva anche per capire meglio il proprio punto di partenza e il percorso che le può attendere». Per aiutare le persone a “risvegliarsi” da questo blocco, conclude Laura Bartolini, «Una prima risposta è riattivare la fluidità cognitiva ossia quella capacità di cogliere i pensieri pratici, scientifici, laterali, far lavorare le persone con una serie di strumenti che favoriscano la connessione immediata e pratica con il loro lavoro. Le persone devono imparare a ‘frequentare il presente’, cioè, a interagire proattivamente con il prorpio contesto, in modo tale che alla fine del proprio processo di apprendimento e trasformazione diventino a loro volta degli ‘impollinatori». Per questo assume sempre più importanza il design dell’esperienza, spiega Jessica Aroni, project manager of Education di Logotel, «Per accompagnare il cambiamento, estendere l’esperienza, progettare la motivazione, allenare in continuità il cambiamento collegato a strumenti e contenuti diversi, integrando il fisico con il digitale». ANNO VI | #114| MERCOLEDÌ 24 GIUGNO 2015


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i fatti del giorno

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Eventi

la Special Edition Future Ways of Living delinea il profilo delle metropoli proiettate nel futuro

Meet the Media Guru, insieme all’Institute without Boundaries di Toronto, hanno dato vita al laboratorio di progettazione urbana che mette a confronto 60 fra professionisti, docenti ed esperti italiani e internazionali provenienti da venti diversi Paesi del mondo di Massimo Luiss 5

a “Special Edition Future ways of living” di Meet the Media Guru, realizzata per festeggiare il decennale di attività della piattaforma, prosegue la sua corsa con il laboratorio internazionale partecipato: la “Charrette”. Meet the Media Guru insieme all’Institute without Boundaries di Toronto, l’istituto diretto da Luigi Ferrara e specializzato nella ricerca di progetti innovativi in campo sociale, economico ed ecologico, hanno dato vita al laboratorio di progettazione urbana, parte integrante della Special Edition Future Ways of Living, che mette a confronto 60 fra professionisti, docenti ed esperti italiani ed internazionali provenienti da 20 diversi Paesi del mondo. Attraverso una metodologia interdisciplinare che mescola cultura e tecnologia e grazie a un processo di intelligenza collettiva, la Charrette promuove lo sviluppo di idee innovative, di prototipi e di soluzioni responsabili per ridefinire gli stili di vita del quotidiano in una metropoli proiettata verso il futuro. L’obiettivo è capire come vivremo nella Milano nel 2025, che aspetto avrà e come, invece, la vorremmo ridisegnare. Sono sei i temi su cui vertono i lavori alla Mediateca Santa Teresa: Energia/Economia, Educazione, Mobilità, Cibo, Salute & Benessere, Comunicazione & Cultura. Inoltre, il laboratorio si arricchisce di stimoli grazie alla presenza di “Expert Advisor”, professionisti del territorio lombardo invitati a partecipare ai lavori offrendo il loro punto di vista qualificato, come Andrea Cancellato, Direttore Generale Triennale di Milano, Cristina Chiavarino, Direttore Area Arte e Cultura Fondazione Cariplo e molti altri. Venerdì 26 giugno si concluderanno definitivamente la Charrette e la Special Edition, sempre alla Mediateca Santa Teresa, con la serata “Toronto meets Milano”.

aziende

di Vera Modesto

Il Social Media Marketing Day ospiterà Web Stars Channel La società di consulenza artistica per le star del web, domani prenderà parte alla manifestazione che si terrà presso la sede de IlSole24Ore a Milano con un intervento del suo fondatore, Luca Casadei Domani partirà il Social Media Marketing Day, uno dei più importanti eventi italiani dedicati ad aziende, operatori e professionisti del marketing digitale, e tra i partecipanti c’è anche Web Stars Channel, la società di consulenza artistica per le star del web. All’evento che si terrà presso la sede de IlSole24Ore in via Monte Rosa 91 a Milano parteciperanno anche importanti imprenditori e manager, addetti alla funzione marketing e comunicazione, responsabili di progetti Web/ Online e Social Media, Social Media Manager e Digital Communication Manager. Per quanto riguarda Web Stars Channel, l’azienda prenderà parte alla manifestazione alle ore 16.30 con un intervento dal titolo “Social Media Web Stars e Youtuber, il tuo pubblico ha un pubblico” del fondatore Luca Casadei. «Sebbene in ritardo rispetto ad

altri mercati, anche in Italia sempre più brand decidono di affiancare alla loro comunicazione campagne di promozione in collaborazione con le nuove star del web», ha commentato Luca Casadei, fondatore e CEO di Web Stars Channel. «Le star del web rappresentano un veicolo di comunicazione molto potente ma con un linguaggio e una modalità del tutto diversa rispetto a quella dei media tradizionali. Web Stars Channel affianca le aziende in questa rivoluzione e la Social Media Marketing Day è un’occasione unica per scambiare idee e opinioni con tutti gli attori coinvolti in questa rivoluzione». ANNO VI | #114| MERCOLEDÌ 24 GIUGNO 2015



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i fatti del giorno

Constantijn Vereecken

Partnership

WebAds gestirà gli spazi di adv per Doctissimo.it Il premium audience network indipendente ha annunciato l’entrata del sito parte del gruppo Lagardère Doctissimo.it, editore leader di contenuti femminili online, entra a far parte nel network di WebAds, la premium audience network indipendente guidata da Constantijn Vereecken, il Managing Director della società. Doctissimo è parte del gruppo Lagardère e si pone come punto di riferimento online sulla salute e benessere nel nostro Paese, andando a “colpire” soprattutto le donne tra donne tra i 25 e i 44 anni – secondo i dati forniti da Google Analytics – che rappresentano il core target del sito. Sono oltre 40 mila gli articoli presenti nel canale che affrontano temi relativi a salute, benessere, sessualità, gravidanza, bambini, alimentazione, bellezza, psicologia e ricette e sono scritti da esperti e trattato attraverso spazi dedicati, che permettono di informarsi in modo specifico su tutte le problematiche legate alla donna e al benessere della sua famiglia. Anche le App di Doctissimo hanno fatto registrare numeri da record, con più di 100.000 di download e 1 milione di visualizzazioni mensili.

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Comunicazione

Campagne

L’evento, organizzato da Asseprim, si concentra sul tema dell’innovazione digitale e, in particolare, dell’evoluzione del consumatore multicanale e del tema della multicanalità

In Malesia e nelle Filippine è stata sviluppata una campagna social per dare spazio alle storie a distanza degli utenti

e DigitasLBi “Multitoych Marketing” promuove Acer rendono più facile una vera user experience integrata sentirsi #feelcloser di Marianna Marcovich

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omani 25 giugno è in programma l’evento da titolo “Multitouch Marketing - comunicare con il cliente attraverso una user experience integrata”, promosso e organizzato da Asseprim che, anche in questa occasione in continuità con le iniziative degli anni passati ha deciso di puntare forte sul tema dell’innovazione digitale e, in particolare, dell’evoluzione del con-

Umberto Bellini

sumatore multicanale e del tema della multicanalità. Durante la giornata di domani si alterneranno sul palco della Sala Orlando speakers d’eccezione che condivideranno con i partecipanti le opportunità di migliorare l’efficacia delle azioni di marketing e comunicazione aumentando i punti di contatto. Uno dei punti fermi dai quali partire è indiscutibilmente il fatto che, per ottenere tassi di conversione elevati, non è possibile basarsi esclusivamente

su un solo canale ma è necessario adottare un approccio multitasking. Questo significa utilizzare in contemporanea social media, contenuti multimediali, realtà aumentata, email, sito internet, punto di vendita e qualsiasi canale che rappresenti per l’azienda un punto di contatto con i potenziali clienti. Secondo Mashable il 72% dei consumatori già nel 2013 preferiva un approccio di marketing integrato di più mezzi di comunicazione, ma nonostante questo molte aziende sono ancora riluttanti ad attivare più canali di contatto, soprattutto se operano nel mondo dei servizi. «Un’occasione per comprendere da più punti di vista, compreso quello del consumatore, come sta evolvendo la brand experience potendo comprendere quali strumenti possono essere davvero utili per l’utilizzo congiunto e sinergico di molteplici punti di contatto al fine di migliorare l’esperienza vissuta dal cliente, e rendere così più diretta ed efficace la comunicazione per migliorare la percezione che il cliente ha dell’azienda,dando conseguentemente impulso alle vendite», ha spiegato il Presidente Asseprim Umberto Bellini.

La campagna social Acer, dal nome #feelcloser, l’ha firmata da DigitasLBi dopo essersi aggiudicata l’incarico al termine di una consultazione creativa. Si tratta di un progetto di storytelling digitale dal respiro globale, con focus su due mercati chiave per l’azienda taiwanese – Malesia e Filippine – che l’agenzia ha gestito direttamente da Milano in ogni sua fase, dall’ideazione alla produzione dei contenuti fino alla loro distribuzione sui canali social. Le fanbase Facebook di Acer, così come i profili Instagram, sono stati invitati a partecipare a un contest per diventare protagoniste della campagna, raccontando la storia della propria relazione a distanza condividendola con l’hashtag #feelcloser sull’omonimo sito sviluppato da DigitasLBi. Durante il contest, inoltre, è stata programmata una campagna adv su Facebook – sempre a firma DigitasLBi – e sulle fanpage sono stati postati diversi contenuti editoriali per favorire la partecipazione e aumentare l’engagement. Per ingaggiare maggiormente gli users è stato uploadato sui canali social di Acer, un video-brief. ANNO VI | #114| MERCOLEDÌ 24 GIUGNO 2015


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i fatti del giorno trend L’offerta mobile cresce di oltre il 1.300 per cento

brand

Gli ottimi risultati fatti registrare dal leader tecnologico nell’automazione della pubblicità sono il frutto di un piano biennale per sistematizzare la vendita e l’acquisto di mobile advertising

Per promuovere i capi, dedicati ai più piccoli, sono state realizzate una campagna e un catalogo, con gli scatti di Rocco Bizzarri

& Sons è Rubicon Project, il mobile rappresenta Replay già pronta per la oltre il 20% dei proventi complessivi stagione invernale digitale

Ford Italia continua ad aprirsi sempre di più a progetti social Sale a oltre 500 mila il numero dei fan della pagina Facebook e tale crescita si accompagna agli eventi dell’Ovale Blu Il numero dei fan della pagina Facebook di Ford Italia ha raggiunto e superato quota 500 mila fan, un traguardo che segue quello dei 400 mila raggiunto a metà dello scorso anno, accompagnato inoltre da un incremento costante che ha superato i diecimila nuovi fan al mese. La crescita dei canali social di Ford Italia si accompagna, infatti, a una serie di iniziative che hanno visto l’Ovale Blu distinguersi come uno dei principali interlocutori nell’universo digitale italiano, declinando in forma social sia eventi dedicati ad altri scenari, come gli Internazionali BNL d’Italia, sia quelli propriamente di settore come la Social Media Week. Agli IBI15 ha debuttato il Ford Social Hub, uno spazio creativo sviluppato per stimolare la creatività e l’incontro tra il brand e i propri interlocutori digital, mentre alla Social Media Week romana il brand ha proposto l’evoluzione del Social Media Hub attraverso l’operazione #NiceToLinkYou.

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di Ottavia Quartieri

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ubicon Project, fornitore di tecnologia leader nell’automazione della pubblicità, ha inaugurato la sua presenza ai Cannes Lions in programma in questi giorni con la notizia che i ricavi del mobile advertsisng ora costituiscono il 20 % della spesa sulla sua piattaforma, che corrisponde a una crescita di oltre 1.300% rispetto a meno del 3% registrato due anni. Questa risultato dimostra il successo del suo piano biennale per automatizzare su va-

sta scala l’acquisto e la vendita di inventario di advertising di alta qualità sul mercato mobile. Grazie al raggiungimento di questi ottimi risultati l’azienda prevede che i suoi proventi gestiti in tale ambito supereranno i 200 milioni di dollari nell’esercizio 2015. «In meno di due anni, Rubicon Project è diventata una delle più diffuse soluzioni indipendenti di advertising programmatico sul mercato mobile e un leader indiscusso in categorie importanti come il Real-Time Bidding e settori emergenti come il mo-

bile native», afferma Gregory R. Raifman, Presidente di Rubicon Project. «È un momento incredibilmente entusiasmante per essere leader dell’advertising programmatico e, per il futuro, intravediamo opportunità ancora più interessanti», ha poi concluso Raifman. «Oggi Rubicon Project offre la più diffusa soluzione indipendente di advertising programmatico per l’acquisto e la vendita di inventario di alta qualità sul mercato mobile», ha aggiunto Joe Prusz, Head of Mobile di Rubicon Project.

analisi I dati evidenziano un aumento rispetto al corrispettivo 2014

La pubblicità in radio a maggio cresce dell’1% «Restare in terreno positivo nonostante la debole inversione di tendenza del mercato in generale è un buonrisultato», spiega Salvaderi

L’Osservatorio Fcp-Assoradio ha raccolto i dati relativi al fatturato pubblicitario di Maggio. I dati evidenziano un aumento del fatturato pubblicitario della pubblicità nazionale radiofonica pari al +1,1%a Maggio 2015 rispetto al cor-

rispettivo 2014. Tale dato corrisponde a un fatturato totale di 31.240.000,00 di euro. «Restare in terreno positivo nonostante l’ancora debole inversione di tendenza del mercato in generale è un risultato importante. Aggiungiamo

che maggio rappresenta un mese delicato essendo lo snodo che precede la stagione estiva. Il suo fatturato ha un peso assolutamente rilevante sul totale anno», ha commentato Paolo Salvaderi, presidente Fcp-Assoradio.

Parte la collezione Autunno/Inverno 20152016 di Replay & Sons dedicata ai più piccoli. Il brand ha deciso di lanciare sia una campagna pubblicitaria sia di dar vita a un catalogo fotografico nel quale far risaltare i capi per bambini, attraverso gli scatti del fotografo modenese Rocco Bizzarri, uno dei principali talenti italiani nell’ambito del mondo della moda per l’immagine bambino. Le immagini della nuova campagna pubblicitaria sono ambientate nel backstage di una produzione cinematografic, anche se si tratta di un set molto speciale, dove gli unici protagonisti sono i bambini. Il regista richiama l’attenzione della troupe con il megafono, la costumista si prepara per il prossimo cambio abito, gli attori ripassano la parte rileggendo il copione. Ne esce così un nuovo racconto Replay & Sons colorato e divertente, fatto di immagini e momenti speciali. ANNO VI | #114| MERCOLEDÌ 24 GIUGNO 2015


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Tutti i mercoledì in prima serata


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MARKET PLACE

progetto particolarmente ambizioso dal punto di vista produttivo

Filmmini: primo bronzo al Festival di Cannes 2015 Ad aggiudicarsi il riconoscimento è stato il film “The Special Proposal” firmato da Saatchi&Saatchi per CoorDown Onlus di Ottavia Quartieri

Hanno preso il via lo scorso 21 giugno i Cannes Lions e per una settimana sarà l’evento al centro dell’attenzione per quanto riguarda il settore dell’advertising, al quale sarà presente anche 360com con due inviati. Nei primi giorni del Festival l’Italia ha già fatto registrare un buon risultato. Si tratta dell’importante traguardo raggiunto da Filmmini, la unit di Filmmaster Productions nata nel 2012 per andare incontro alle nuo-

un’immagine dello spot

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ve esigenze di comunicazione con un nuovo modello produttivo agile e cross mediale, con il film “The Special Proposal” firmato da Saatchi&Saatchi per CoorDown Onlus che si è aggiudicato un leone di bronzo all’International Advertising Festival di Cannes nella categoria Promo&Activation. ll progetto è stato particolarmente ambizioso dal punto di vista produttivo perché è stato girato realmente dal vero: Caterina, la protagonista, ha ricevuto una vera sorpresa, non sapeva nulla di quello che sarebbe successo quel giorno. Questo ha comportato per la unit di Filmmini

il fatto di dover nascondere ben 10 videocamere la notte precedente lo shooting e coordinare con precisione ogni minimo movimento di tutto il set perché qualunque cosa avvenisse in modo naturale e a favore dei punti di ripresa. Vincere un leone di bronzo a Cannes, tra l’altro il primo ricevuto dalla giovane unit di Filmmaster Productions, è un traguardo molto importante per questa società e, più in generale, per tutto il settore italiano dell’advertising. «Filmmini è cresciuta molto in questi tre anni e questo è un riconoscimento che ci gratifica enormemente perché ha da subito iniziato a muoversi con le proprie gambe e oggi è una parte importante di Filmmaster Productions. Vogliamo continuare sperimentare nuovi formati e nuovi linguaggi e lavorare per CoorDown è stata una bella avventura che ci ha permesso di realizzare un live emozionante e pieno di significato” ha affermato Maura Beretta, responsabile della unit di Filmmini. «La sfida è quella di accrescere la nostra già sviluppata capacità di affrontare progetti che hanno delle peculiarità specifiche che li discostano dalle produzioni tradizionali. – ha continuato la Beretta. Un terreno di sperimentazione produttiva importante è quello di saper gestire la spontaneità del reale e la sua raffigurazione. Questo richiede un preparazione attenta, una produzione molto presente ma altrettanto invisibile». ANNO VI | #114 | MERCOLEDÌ 24 GIUGNO 2015


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MARKET PLACE

sono stati raccolti i migliori scatti pubblicati con l’hashtag #UBI1000

UBI Banca dimostra un forte spirito innovativo La quinta banca italiana ha voluto sponsorizzare la corsa automobilistica Mille Miglia tramite il Banco di Brescia, dedicandogli anche un ebook, scaricabile gratuitamente. e Contemporaneamente ha dato il via a un progetto social sui canali Facebook e Instagram di Sebastiano Zeri

La Mille Miglia è una delle corse più affascinanti del mondo che attraversa tutta l’Italia da Brescia a Roma e viceversa. A celebrare l’emozionante avventura automobilistica di quest’anno, che ha preso il via lo scorso 14 maggio, non poteva che esserci UBI Banca, che ha sponsorizzato l’evento tramite il Banco di Brescia. Per l’occasione la quinta banca italiana non ha perso tempo per creare il proprio profilo instagram @ubibanca – e per lanciare uno speciale ebook, scaricabile gratuitamente e in formato integrale all’indirizzo https://www.

ubibanca.com/millemiglia-live. Entrambe le iniziative, tanto quella social quanto quella di “edicola digitale”, dimostrano un forte spirito innovativo di UBI Banca, atteggiamento abbastanza inedito nel settore bancario, e quindi la volontà di coinvolgere direttamente un pubblico sempre più vasto sfruttando canali sempre più innovativi e diversificati. Per quanto riguarda il lancio del nuovo profilo Instagram, al suo fianco è stato sviluppato un apposito programma di coinvolgimento degli utenti sul-

la pagina Facebook del gruppo, che ha celebrato un anno di età e 129 mila fan. L’ebook, invece, è composto da 30 colorate pagine di foto scelte tra i migliori scatti tra le circa 1.400 foto pubblicate con l’hashtag #UBI1000 da partecipanti e appassionati durante le quattro emozionanti giornate della storica corsa Mille Miglia. L’iniziativa intende essere un omaggio a tutti coloro che hanno partecipato alla corsa più bella del mondo, a tutti gli appassionati di motori e, più in generale, a tutti quelli che vogliono emozionarsi riscoprendo l’Italia e le sue bellezze. Tra i team rappresentati all’interno dell’ebook c’è anche quello di UBI Banco di Brescia, la banca rete del gruppo che, essendo presente sul territorio bresciano ha sostenuto, promosso e vissuto in prima persona la Mille Miglia e ha partecipato direttamente alla corsa con un suo team, di cui ha fatto parte anche la star Joe Bastianich.

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un’immagine della mille miglia: brescia-roma andata e ritorno

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MARKET PLACE

prima sperimentazione durante il concerto Radio Italia con chebanca!

Dentro la Social Room di Socialyse il presidio sui social content è h24 Il pool di esperti all’interno di Havas Media Group si pone l’obiettivo di collegare i team social in tutto il mondo di Marianna Marcovich

I social media da parecchio tempo hanno cambiato le regole del marketing tradizionale, il modo di fare pubblicità e hanno creato un link diretto tra consumatori e brand, diventando un driver per la crescita strategica e un canale chiave per la comunicazione. Diventa, dunque, fondamentale garantire ai brand, sia a livello lo-

francesco di norcia 14

cale sia a livello globale, un supporto concreto e puntuale nella gestione delle attività social. Per questo motivo è nata la Social Room di Socialyse per CheBanca! e si tratta di un ambiente che raggruppa gli esperti del mondo social, dal produttore di contenuti al social media manager. Socialyse, team di esperti all’interno di Havas Media Group che lavora sulle strategie integrate nell’ambito social, ha adottato un approccio global che permette un presidio di 24 ore su 24 con l’obiettivo di garantire reattività e rilevanza nei social content. La sua struttura globale, di fatto, si propone di collegare i team social in tutto il mondo, in modo da rendere fluido lo scambio di informazioni e progetti durante l’arco delle ventiquattro ore, garantendo la continua condivisione di dati e contenuti. Sono oltre 50 i Paesi, tra cui l’Italia, in cui opera il team Socialyse con i propri esperti e adotta un approccio integrato, unico modo per sfrutta-

re a pieno le potenzialità dei canali social, basandosi sulla profonda conoscenza dei social media e di come possono lavorare per i brand, attraverso tutti i loro touch point, abbinata alla capacità di analisi dei dati e alla creazione di contenuti sempre più rilevanti. Un esempio recente del tipo di supporto che Socialyse è in grado di offrire ai propri clienti è emerso durante il presidio dell’evento del 28 Maggio “Radio Italia Live– Il Concerto” con presenting sponsor CheBanca!. Durante tutta la giornata il Promoted Trend #rilive, decretato anche l’hashtag più twittato con 89 mila menzioni, secondo la fonte Twitter, è stato utilizzato dal cliente per condividere sul social network i momenti di preparazione e attesa del concerto, e il Live tenutosi in piazza Duomo a Milano. Il team di Socialyse, nello specifico, ha seguito e supportato CheBanca! in tempo reale per tutta la giornata fino alla fine del concerto, selezionando tra i tweet del profilo quelli più meaningful che venivano poi amplificati dal Promoted Trend. «Credo che CheBanca! ci abbia dato la possibilità di mettere la nostra professionalità al servizio di un caso concreto. Una dimostrazione nei fatti delle possibilità del team Socialyse di supportare i clienti di Havas Media Group a 360 gradi», ha affermato Francesco Di Norcia, Head of Digital di VAS. ANNO VI | #114 | MERCOLEDÌ 24 GIUGNO 2015


il GrandE cinEma vi sta aspEttando... non pErdEtE l’appuntamEnto con i film in uscita nEllE prossimE sEttimanE!

TORNO INDIETRO E CAMBIO VITA

FUGA IN TACCHI A SPILLO

UNFRIENDED

ALBERT E IL DIAMANTE MAGICO

BIG GAME: CACCIA AL PRESIDENTE

dal 18 GiuGno al cinEma

dal 18 GiuGno al cinEma

dal 18 GiuGno al cinEma

dal 18 GiuGno al cinEma

dal 25 GiuGno al cinEma

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TED 2

GOING CLEAR SCIENTOLOGY

CONTAGIOUS

RUTH & ALEX

NOI SIAMO FRANCESCO

dal 25 GiuGno al cinEma

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COVER STORY

Parola di Rifkin

Dall’Internet delle cose all’ascesa del Commons Collaborativo, fino all’eclissi del capitalismo

«Siamo alla fine di una delle grandi ere economiche dell’umanità, ma al contempo vediamo l’inizio di qualcos’altro» ha sintetizzato l’economista visionario, intervenendo all’Evento Annuale del gruppo Ericsson di Daniele Bologna

«Siamo alla fine di una delle grandi ere economiche dell’umanità, ma al contempo vediamo l’inizio di qualcos’altro». Jeremy Rifkin, economista visionario, provocatore di professione, ha aperto così il suo intervento alla recente XVI edizione dell’Evento Annuale di Ericsson. Il conve-

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gno era intitolato “We are all Change Makers”, siamo tutti protagonisti del cambiamento, e Rifkin lo ha raccontato con metafore e osservazioni spesso spiazzanti, che hanno ripercorso un po’ tutti i suoi libri, da “La fine del lavoro” all’ultimo “La società a costo marginale zero. L’Internet delle cose, l’ascesa del Commons Collaborativo e l’eclissi del capi-

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«Entro 25 anni - ha spiegato jeremy rifkin all’evento annuale del gruppo ericsson - non useremo più energia derivata dal petrolio e dal nucleare: proverrà integralmente da fonti rinnovabili»

L’energia solare costerà sempre meno. e tutti diventeranno produttori

jeremy Rifkin, che tra i suoi tanti ruoli ha quello di consulente della cancelliera Angela Merkel, ha portato proprio l’esempio della Germania, dove la percentuale delle fonti rinnovabili oggi è pari al 27 per cento e nel 2020 arriverà al 35

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talismo”. «Entro 25 anni - ha spiegato - non useremo più energia derivata dal petrolio e dal nucleare: proverrà integralmente da fonti rinnovabili». Rifkin, che tra i suoi tanti ruoli ha quello di consulente della cancelliera Angela Merkel, porta l’esempio della Germania, dove la percentuale delle fonti rinnovabili oggi è pari al 27 per cento e nel 2020 arriverà al 35 per cento. E l’energia solare costerà sempre meno, ognuno sarà in grado di produrla da solo e vendere quella che non gli serve. È una trasformazione radicale, da consumatori a prosumer, produttori e consumatori allo stesso tempo; dopo quella del vapore e dell’elettricità, la Terza Rivoluzione Industriale passa per il digitale e l’economia della condivisione. Nasceranno mestieri completamente diversi da quelli attuali: Rifkin immagina un giorno in cui «dovremo spiegare ai nostri nipoti come mai c’è sta-

to un tempo in cui qualcuno guidava un camion per otto ore al giorno su una strada ogni giorno, e loro si chiederanno perché». Le macchine si guideranno da sole, come la Google Car che a breve comincerà a circolare nelle strade della California. Non avrà più importanza il possesso, quello che conterà sarà poter accedere ai servizi. Ma attenzione agli equivoci: «Uber, che per molti è un esempio di sharing economy, adotta una struttura verticale tradizionale», osserva Rifkin. «Quanto tempo ci vorrà perché gli autisti decidano di costituirsi in cooperative e offrire direttamente i loro servizi su base locale, tenendo per loro tutti i guadagni? Quella sarà la Terza Rivoluzione Industriale: collaborativa, orizzontale, aperta». Lo studioso americano ha settant’anni, ma non smette di guardarsi intorno: «Il modo di pensare dei più giovani, fra 18 e 30 anni, è molto diverso da noi. Per

noi la libertà è qualcosa che si basa sul possesso, per loro l’autonomia è la morte. Vogliono la connettività: non l’esclusività ma l’inclusione, pensano alle persone che contattano su Skype e Facebook come fossero parte di una sola famiglia». Così, quello che si apre è un divario tra un mondo che già cambia e le istituzioni che non sanno raccontarlo: «Sono troppo pochi i politici capaci di immaginare il futuro e comunicarlo, ma una volta raccontata la storia ecco che tutto comincia a cambiare». Nelle parole dell’economista, spesso associato a posizioni di sinistra, un’eccezione c’è, ed è il Papa: «La Cristianità è stata divisa per millenni fra una concezione della natura puramente strumentale e una improntata alla condivisione. Il Papa sta percorrendo la seconda strada, e lo dimostra già la scelta di chiamarsi come San Francesco. Mi convince la sua analisi dei cambiamenti climatici e la

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sua visione profetica, ma l’appello a rispettare la Creazione e sprecare meno va affiancato da un piano economico e legislativo». Sono molte le compagnie hi tech che si fanno vanto di rispettare la diversità di genere, lottano per la parità di diritti, si inventano iniziative ecologiche. È solo marketing o ancora una volta la tecnologia è più avanti della politica? «Prendiamo gli alberghi: l’energia è il costo più importante dopo gli stipendi, quindi possiamo credere alla loro sincerità quando dichiarano di voler sprecare meno. Ma a tutti conviene essere attenti a quello che consumano: Apple, ad esempio, ha realizzato data center alimentati solo con energia solare, così non solo non inquina, ma spende anche meno». Ma Rifkin, che ci tiene a non iscriversi alla categoria dei “tecno-otti-

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misti”, non crede che si possa lasciare decidere il futuro del mondo ai grandi nomi della tecnologia, e anche sulla neutralità della rete ha una visione personale: «Obama sarà ricordato anche per essersi opposto a quelli che volevano distinguere tra internet di serie A e una di serie B. Ha difeso la neutralità della rete e ha fatto la cosa giusta, tuttavia mi piace pensare che se la proposta delle aziende fosse passata, qualcuno avrebbe trovato nella stessa tecnologia un modo per superare le distinzioni tra i vari servizi e ristabilire l’eguaglianza dei contenuti digitali online». Coerentemente, plaude alla sentenza della Corte Ue che sancisce il diritto all’oblio e chiede a Google di rimuovere dai risultati delle ricerche i link che portano a notizie non rilevanti o dannose

per la reputazione: «È il segno che oggi l’Europa è il luogo ideale per l’innovazione: non quella scintillante della Silicon Valley, ma una visione globale del futuro, di come ci percepiamo in quanto essere umani. E su questo avete molto da insegnare al mondo». E in Italia? «La sharing economy non cancellerà il capitalismo, lo ridefinirà, come la nascita di un bambino cambia i genitori. Anche da voi, dove la diversità culturale è molto più ricca che altrove, ma vi manca la spinta per partire», riflette Rifkin. «Dovrete farlo presto, è un’opportunità unica. E dovrete farlo sapendo che non servono solo wi-fi. banda larga, big data, ma la Terza Rivoluzione Industriale passa attraverso la produzione di energia, i mezzi trasporto, l’Internet delle cose». ANNO VI | #114 | MERCOLEDÌ 24 GIUGNO 2015

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Per facilitare lo sviluppo dei progetti, Edison offre ai dieci finalisti e ai vincitori un’attività di supporto e consulenza con un team di esperti della società e di altri partner quali università e istituzioni che li aiuterà a ottimizzare le proprie proposte

Dalla macchina solare al parcheggio condiviso, dalle pale eoliche da città all’energia prodotta con il moto ondoso nei porti, dal last-minute alimentare ai tessuti ricavati con gli scarti delle arance: 10 progetti si sfidano grazie a Edison Pulse. Per loro un’attività di tutoring con gli esperti e la possibilità di vincere 200 mila euro 21

un momento della Innovation Week che Edison Open 4Expo ha dedicato al mondo delle start-up e all’incontro con investitori e business angel

pronte a battersi per l’idea più innovativa nell’energia e sviluppo del territorio

Edison Pulse manda dieci startup in finale: la chiusura in novembre di Davide De Vecchi

Sono dieci i finalisti di Edison Pulse, il concorso di Edison che premia le iniziative di sviluppo imprenditoriale e sociale più innovative e capaci di generare valore sul territorio. L’annuncio è

stato dato nella giornata dell’Innovation Week che Edison Open 4Expo ha dedicato al mondo delle start-up e al loro incontro con investitori e business angel. Due le categorie in gara: Energia, per quei “progetti” o “studi e ricerche” che favoriscono l’ac-

cesso e l’utilizzo di energia sostenibile; e Sviluppo del Territorio, per le idee che ottimizzano l’impatto ambientale e socio-culturale dell’attività connessa alla filiera energetica. In finale, per la Categoria Energia, entrano: Joining Wave, Wind and Solar

Energies, un progetto per generare energia elettrica direttamente nei porti grazie al moto ondoso; My Snow Maps, che sviluppa un sistema di quantificazione su scala nazionale dell’evoluzione della neve e delle portate d’acqua dei fiumi; Poligeneration and storage for smart green islands, il progetto dell’Enea per sviluppare una smart grid, alimentata da fonti rinnovabili per l’isola di Pantelleria; WindCity, una ricerca

volta a produrre energia eolica direttamente negli ambienti urbani in cui avvengono i consumi; e il progetto dell’Enea per produrre batterie più efficaci e durature diminuendo i rischi per l’ambiente. Per la Categoria Sviluppo del Territorio sono stati selezionati: Aretha Greenhouse, una serra che diventa luogo di inclusione sociale intersecando la funzione di orto di quartiere con le attività didattiche; Geteasybike, un si-

stema di bike-sharing senza stazioni; LastMinuteSottoCasa, che contrasta lo spreco alimentare favorendo la microeconomia di quartiere; Orange Fiber, che usa gli scarti delle arance per produrre fibre tessili ed energia; Park Sharing, una app per la gestione dei parcheggi di casa lasciati inutilizzati durante le vacanze o l’orario di lavoro. «Un’intera settimana dedicata all’innovazione e alle start up, aperta non solo agli addetti ai lavori, ma a tutto il pubblico che può anche sperimentare in prima persona la tecnologia più avanzata facendo un viaggio in 3D nel mondo dell’energia - dice Andrea Prandi, Direttore Relazioni Esterne e Comunicazione di Edison -. Mettendo in rete il talento dei giovani ricercatori, degli artigiani digitali, ma anche dei tanti ingegneri che ogni anno si impegnano a portare nuove idee, promuoviamo una nuova logica di progettazione a valore condiviso e mettiamo le competenze dei nostri esperti a disposizione del Paese». Per facilitare lo sviluppo dei progetti, Edison offre ai dieci finalisti e ai vincitori un’attività di supporto e consulenza con un team di esperti della società e di altri

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In finale nella foto qui sopra i finalisti di Edison Pulse, il concorso di Edison che premia le iniziative di sviluppo imprenditoriale e sociale più innovative Il 18 novembre verranno annunciati i due vincitori che si aggiudicheranno 100 mila euro ciascuno

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partner quali università e istituzioni che li aiuterà a ottimizzare le proprie proposte. Il 18 novembre verranno annunciati i due vincitori che si aggiudicheranno 100 mila euro ciascuno. La gior-

nata è stata anche un momento di dibattito sulle sfide dell’imprenditorialità in Italia. Alla tavola rotonda sono intervenuti: Paola Dubini, professore associato di Management ed Economia

Aziendale dell’Università L. Bocconi di Milano; Fabio Inzoli, direttore del Dipartimento di Energia del Politecnico di Milano; Andrea Prandi, direttore Relazioni Esterne Edison; Rudy Bandiera, blogger e docente di marketing online. Durante la mattina l’Edison Start-up Challenge ha offerto l’occasione alle realtà più dinamiche e intraprendenti nei settori Energia, Internet of Things, Smart Communities e Social Innovation di presentarsi a una giuria di investitori, business angel e rappresentanti di Edison per convincerli con un pitch di soli cinque minuti a sostenere la loro idea. Tra una pausa e l’altra, nel corso dei lavori della giornata, hanno riscosso molto successo gli “Oculus”: innovativi

occhiali che per la prima volta in Italia permettono di compiere un viaggio in 3D alla scoperta del mondo degli impianti di Edison. Con gli Oculus è possibile immergersi in una realtà virtuale a 360 gradi, in cui chi indossa i visori decide dove rivolgere lo sguardo mentre è in volo su una diga, su un fiume o all’interno di uno stabilimento. Tutti possono fare questa incredibile esperienza. Gli occhiali in 3D, infatti, rimarranno disponibili al pubblico fino alla fine del mese di luglio. L’ultimo appuntamento dell’Innovation Week con l’Energy Interaction Machine è stato un workshop di otto ore durante il quale sviluppatori e designer - seguiti dagli esperti - si sono sfidati nel pensare

e inventare una app, partendo dall’idea di creare un servizio per rendere più smart la propria città. Il calendario di Edison Open 4Expo, dopo l’Innovation Week, non si ferma qui. Nei sei mesi dell’esposizione internazionale Edison vuole suscitare il dibattito sui temi strategici più vicini alla sua identità: innovazione, sostenibilità, crescita economica e sociale. Nella propria sede storica di Milano, alla Rotonda della Besana, e all’Edison Open Garden Triennale la società continua a ospita incontri e tavole rotonde con le menti più brillanti di questo secolo - premi Nobel, economisti, artisti, ma soprattutto giovani ricercatori, startupper e maker - per chiedere qual è l’innovazione di

cui il Paese ha bisogno e costruire un vero e proprio Charter dell’innovazione da lasciare come eredità al nostro Paese, dopo Expo. L’Innnovation Week incarna lo spirito di queste iniziative così come lo fanno le tavole rotonde sui cambiamenti climatici in preparazione alla “Conferenza internazionale delle Nazioni Unite” (COP21) di Parigi, gli appuntamenti sulla mobilità sostenibile - con le bici solari e le ciclofficine per i bambini -, gli incontri diretti con gli innovatori del pensiero economico - curati insieme alla Fondazione Edison -, fino all’appuntamento con la direttrice del CERN di Ginevra Fabiola Gianotti, che chiude la riflessione di Edison Open 4Expo.

Edison vuole suscitare il dibattito sui temi strategici più vicini alla sua identità: innovazione, sostenibilità, crescita economica e di carattere sociale

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di Daniele Bologna

Ci sarà più spazio per ciò che ci sta a cuore. Stop ai post commentati dagli “amici degli amici”, via anche le foto di quei conoscenti che rischiano di farci perdere ciò che è veramente importante. E benvenuta una maggiore personalizzazione della bacheca. Facebook prova a sedare il malanimo spesso generato dall’importante, quanto nebuloso, algoritmo che viene utilizzato per stabilire ciò che vediamo ogni giorno sulla homepage. Con un sensibile miglioramento, pur se in fase di test. “See First” è il nome della nuova prossima funzione, tutta da sfruttare per modificare la dieta mediatica a cui veniamo sottoposti sul social network targato Mark Zuckerberg. In base ai nostri gusti personali e limitando le fastidiose ingerenze esterne. «Esploriamo sempre nuovi modi per migliorare l’esperienza su Facebook» hanno commentato dallo staff di Menlo Park al sito TechCrunch, che ha potuto dare un’occhiata alla beta del sistema in anteprima. Fino ad ora, le uniche opportunità concesse agli utenti per mutare ciò che hanno davanti una volta catapultati nel mondo del social network è di seguire o non seguire interamente delle determinate persone; e di “bannare” un certo con-

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Uno strumento che ci aiuterà a definire quali fonti di notizie e quali persone ci interessano di più

Più spazio per ciò che ci sta a cuore

Un sensibile miglioramento, pur se in fase di test. “See First” è il nome della nuova prossima funzione, tutta da sfruttare per modificare la dieta mediatica a cui spesso si viene sottoposti sul social network targato Mark Zuckerberg

tenuto selezionando l’opzione “Non voglio più vedere questo post”. Un’altra possibilità è scegliere di classificare un amico come “intimo”, in modo da ricevere delle notifiche nel momento in cui condivide qualcosa di nuovo. Dai pensieri alle foto, passando per i link. Ora, invece, potrebbe comparire un pulsante piccolo, ma dal grande potere. Uno strumento che permetterà di definire quali fonti di notizie e quali persone interessano di più, per poi sistemarle nel posto più importante di una determinata pagina Facebook, ovvero in

Un piccolo ma

potente pulsante

a breve potrebbe comparire nella nostra pagina facebook un piccolo pulsante, all’apparenza inoffensivo, ma in realtà determinante per le noste scelte

walter quattrociocchi cima al News Feed. Un affare non da poco se si pensa che il numero di volte in cui clicchiamo su un determinato contenuto è direttamente influenzato proprio dalla sua posizione in bacheca. Lo ha dimostrato anche un recente studio condotto

proprio dal team di Zuckerberg e pubblicato sulla rivista Science: uno stesso link ha tra il 10 e il 15 per cento di probabilità in più di essere aperto se piazzato nella zona top della nostra facciata, rispetto a quando scivola nelle posizioni inferiori.

Certo, la novità sembra in prima analisi positiva. Soprattutto perché potrà restituire un po’ di quel controllo sui contatti che era stato perso. La novitò però, potrebbe anche rivelarsi una sorta di Santo Graal per i venditori, che vogliono es-

mark zuckerberg sere sicuri che il filtro non “butterà fuori” i loro contenuti. Ma spunta anche un altro problema, forse ancora più preoccupante. L’aspetto negativo, infatti, risiede nel fatto che ogni singolo utente «potrebbe tendere sempre di più a chiudersi nelle cosiddette casse di risonanze, cioè ad aggregarsi in base a gruppi che hanno gli stessi interessi e fruiscono le stesse informazioni - spiega Walter Quattrociocchi, coordinatore del Laboratory of Computational Social Sciences dell’IMT di Lucca -. Con il potenziale prezzo conseguente di tagliare fuori tutto quello che non appartiene a quel mondo. Oltre che rinforzare eventuali convinzioni erronee, quindi la disinformazione». “See First” non è l’unica recente novità nel segreto algoritmo di Facebook, di cui l’unica cosa certa rimane la sua notevole importanza, dato

che - secondo l’ultimo studio del Pew Research Center for Media e Journalism - più del 60 per cento dei giovani americani fruisce le notizie politiche attraverso il social network. Che prosegue, nel frattempo, nella sua costante evoluzione. In un post sul blog pubblicato la scorsa settimana, due ingegneri di Menlo Park, Ansha Yu e Sami Tas, hanno spiegato che la compagnia ha aggiornato il modo in cui classifica le notizie del News Feed alla luce di un nuovo fattore: “quanto tempo spendete a guardare ogni singolo post”. Una scelta che, tengono a far sapere, è stata dettata dalla richieste degli utilizzatori della piattaforma. «Solo perché qualcuno non clicca “mi piace”, commenta o condivide una determinata storia sulla bacheca, non vuol dire che per lui non sia importante», hanno spiegato.

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Un originale evento che ha raccontato gli elementi fondamentali del Fashion System: “Creatività+Business”

What else in fashion? L’organizzazione si deve a Hydrogen, L’Uomo Vogue, GQ Italia e Camera Italiana Buyer Moda, che hanno scelto come location la suggestiva cornice de La Rimessa dei Fiori a Milano

massimiliano sortino e enrica ponzellini

henrich hanson e barbara snellenburg

viviana valpolicella

da sinistra, il tennista filippo volandri e alberto bresci

di Marianna Marcovich

Si è svolto nella serata del 22 giugno l’evento “What else in Fashion?”, organizzato da Hydrogen, L’Uomo Vogue, GQ Italia e Camera Italiana Buyer Moda nella suggestiva cornice de La Rimessa dei Fiori, a Milano. È stata l’occasione per raccontare una visione attuale del Fashion System attraverso i suoi elementi fondamentali: Creatività e Business. L’incontro tra innovazione, imprenditorialità e nuove tendenze ha sottolineato come il comparto moda sia un fenomeno di mercato essenziale per l’intera economia e il Made in Italy. Protagonisti della serata sono stati i tre concetti chia-

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in questa foto, un momento della serata evento milanese

ve di Hydrogen, marchio leader nel Luxury Sportswear: Passione, Fortuna e Successo. Un vero auspicio di positività, pensato dallo stilista Alberto Bresci e rappresentato da tre teschi, icona del brand, reinterpretati con ispirazione ai Calaveras messicani di Josè Guadalupe. I capi Hydrogen diventano in questo modo dei veri e propri “amuleti” capaci di attirare energia positiva e la “buena suerte”: Love, Money e Fortune: questi tre elementi

sono stati reinterpretati da tre artisti selezionati da L’Uomo Vogue e GQ Italia che hanno esposto le loro opere: Giacomo Lion, Gugliemo Castelli e Massimo Uberti. Giacomo Lion, con l’opera “Chance”, si è dedicato al concetto Fortune: attraverso l’accostamento dei fili e la loro delicatezza, l’artista sublima il concetto di vita e fortuna attraverso un gioco di pendoli che, sommandosi, creano una forma sonora. Ogni filo diviene metafora del singolo in-

dividuo che intrecciandosi con gli altri, senza toccarsi, crea un mondo con infiniti punti di vista. Guglielmo Castelli ha interpretato il concetto Money con “Sogni d’oro”. Un percorso che parte da un’idea che, spesso, è anche sogno. Così viene costruito, attraverso un’installazione di tele e carte dove spesso è presente un elemento in polvere d’oro, un dialogo continuo con lo spettatore che può, in questo campionario, attingere a uno o più ele-

da sinistra: massimo uberti, guglielmo castelli, alberto bresci e giacomo lion

menti dell’opera. Massimo Uberti, con “Scala a pioli” e “Loved space”, si è dedicato al concetto Love. Lo spazio evocato dai lavori di Uberti

è transitorio, un luogo di cantiere (la scala) dove ogni strumento è necessario alla definizione di un confine entro cui costruire il proprio mondo

(loved space). È il mondo che amiamo e che appare fragile, quasi come luce impalpabile. La Camera Italiana Buyer Moda ha voluto sposare questo evento per sottolineare la collaborazione e l’interazione strategica tra tutti i protagonisti della fashion week. Un evento, dunque, che ha voluto celebrare proprio la settimana della Moda Uomo, creando un’occasione preziosa per favorire l’incontro e lo scambio di conoscenze, un modo per consolidare il segmento che unisce sapientemente la creatività, il business e la comunicazione, riconoscendo a Milano la sua strategica centralità. Le testate periodiche Uomo Vogue e GQ Italia, leader nel segmento editoriale dei maschili, confermano, invece, la profonda attenzione verso il mondo dell’uomo con l’obiettivo costante della massima qualità editoriale. Arrivando a intercettare le eccellenze e anticipando i trend, i due brand del gruppo Condé Nast si pongono come punto di riferimento per darne un’interpretazione distinta ma con il valore comune della contemporaneità e dell’impegno verso l’eccellenza e la creatività.

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Per gli amanti delle brutte notizie croniche, è stato pre­sen­tato il “Rap­porto 2015 sull’Industria dei Quo­ti­diani in Italia”. E puntuale, giunge anche l’analisi oggettiva e imparziale dei dati di datamediahub.

In che misura i consumatori “adottano” i nuovi prodotti e come si informano prima di farlo? Sono le domande a cui vuole rispondere l’indagine Nielsen Global New Product Innovation. E secondo Nielsen il 57% dei consumatori italiani dichiara di avere acquistato almeno un prodotto nuovo durante l’ultima spesa al supermercato. La conoscenza di prodotti innovativi avviene sempre più attraverso il social posting (in crescita dal7 al 13%) ma a farla da padrone è, tanto per cambiare, la televisione, utilizzata con questo scopo da ben il 53% della popolazione italiana. Alla faccia del digitale...

Il rapporto 2015 sui quotidiani

Il social posting avanza ma la tv...

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E’ già l’era dei micro-momenti La diffusione dei dispositivi mobile ha modificato in profondità le modalità di approccio alle attività della vita quotidiana. La ricerca di informazioni, l’acquisto di prodotti, l’esperienza di marca: lo smartphone frammenta la giornata e segna il flusso della customer experience. Google, riconosciuto il valore di questi istanti vissuti in connessione (ovunque ci troviamo), li ha rinominati Micro Moments. Per le aziende, identificare e influenzare i micro momenti è il punto di partenza per costruire una strategia di digital marketing vincente. A patto di conoscerli e saperli valorizzare...

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opinioni

I brand non sono i nostri “amici” “Le marche devono essere amichevoli, non amiche”. Così parlò (a Cannes) Evan Spiegel. Se sia meglio dargli retta perché si tratta di un 25enne statunitense o del (miliardario) creatore di Snapchat, decidete voi...

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le prime, attese, notizie di nuove partnership dal Festival Internazionale della Creatività 2015

L’esordio business di Snapchat a Cannes (con Wpp): arriva Truffle Pig La neonata agenzia di content marketing nasce dalla collaborazione tra l’applicazione di messaggistica istantanea, il colosso internazionale dell’advertising e il quotidiano DailyMail, per offrire ai brand la possibilità di raggiungere l’ambita audience dei Millennials. utilizzando gli strumenti dei video mobile “verticali” e dello storytelling

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Di Valentina Lunardi L’attesa partecipazione del giovane ceo di Snapchat, Evan Spiegel, al Festival Internazionale della Creatività di Cannes non ha deluso le aspettative di chi voleva assistere a qualche iniziativa di business, oltre all’intervista di lunedì con l’editor in chief di Cosmopolitan Joanna Coles. Ieri mattina, infatti, a bordo dello yacht di MailOnline, Spiegel in compagnia del fondatore e ceo di Wpp, sir Martin Sorrell, oltre che di Jon Steinberg, ceo di DailyMail North America e Alexander Jutkowitz, managing partner di Group SJR, ha annunciato il lancio di una nuova agenzia di content marketing: Truffle Pig. La nuova compagnia, che combinerà alcuni tra i più potenti soggetti nel mondo di media, redazioni editoriali e social media, ha l’obiettivo di offrire ai brand una reach senza precedenti e opportunità di pianificazione, sviluppo e creazione di

contenuti, che troveranno amplificazione attraverso siti e piattaforme digital media. E, coerentemente con quanto affermato da Spiegel riguardo la “verticalizzazione” di contenuti e advertising per rispondere alle nuove esigenze del formato mobile, la relativa pubblicità creata dalla nuova compagnia, sarà realizzata nella forma di video verticali. L’iniziativa è l’ultimo esempio di come agenzie e gruppi media stanno cercando di rispondere alla crescente domanda di native advertising da parte dei marketers e di una distribuzione dei contenuti attraverso multipli canali digitali. Truffle Pig, infatti, utilizzerà DailyMail.com, Elite Daily e Snapchat come “luoghi di test per contenuti originali immersi in una forma di marketing guidata dallo storytelling”, ma i suoi contenuti e servizi “si estenderanno anche a qualsiasi proprietà digitale

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su cui i marchi clienti vorranno agire”. Jon Steinberg, che entrerà a far parte del nucleo dirigente di Truffle Pig, ha affermato in occasione dell’annuncio che “Un maiale da tartufo (truffle pig ndr.) sa trovare nel terreno qualcosa di raro e gustoso. Con la comparsa della necessità di un marketing guidato da narrazioni, sia sui nostri siti sia su quelli di altre compagnie media, e con l’arrivo di nuovi formati pubblicitari come quello di Snapchat, un maiale da tartufo è ciò di cui i brand hanno bisogno”. Alexander Jutkowitz del gruppo SJR, firma di consulenza digitale parte di Wpp, è stato nominato chief executive della neonata agenzia, che inizialmente avvierà le sue attività negli Stati Uniti, con il proprio quartier generale situato a New York, mentre per la produzione di video si appoggerà agli spazi di proprietà di Snapchat di Los Angeles.

L’alleanza sempre più forte tra compagnie media e network pubblicitari L’iniziativa è l’ultimo esempio di come la strategia di Wpp sia quella di creare un collegamento sempre più stretto tra il grande network pubblicitario e le media company. “In un mondo digitale sommerso da enormi quantità di contenuti, i consumatori sono alla continua ricerca di qualità -, ha affermato Sorrell durante la presentazione della neonata realtà -. Nell’ottica di dare vita a una compagnia di prossima generazione, Truffle Pig combi-

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da sinistra: alexander jutkowitz, evan spiegel, jon steinberg e sir martin sorrell durante un momento dell’annuncio di truffle pig a cannes

na il meglio di media, contenuti e user experience per soddisfare la fame delle persone per forme di storytelling coinvolgenti, che ispirino brand engagement, lealtà e vendite”. Durante l’ultimo decennio il colosso adv guidato da Sorrell ha acquisito posizioni all’interno dello studio indipendente statunitense, e vincitore di un Oscar, The Weinstein Company e nello studio hollywoodiano Media Rights Capital, oltre che aver elargito importanti investimenti nel network YouTube di video digitali Fullscreen e nel gruppo media a vocazione eminentemente neogenerazionale Vice (la cui ultima valutazio-

ne, al 2014, è stata di 2,5 miliardi di dollari). Eppure, secondo importanti esperti di mercato come Ian Whittaker, analista della firma di ricerca Liberum, Truffle Pig non sarà per Wpp un grande generatore di utili, ma piuttosto una realtà che conserirà al network di sperimentare e innovare. Dall’altro lato dell’accordo, Snapchat, la cui applicazione di messaggistica “a scomparsa” raggiunge oltre 100 milioni di utenti attivi su base giornaliera, è stata valutata dagli investitori 16 miliardi di dollari; ma, deve ancora raggiungere l’obiettivo di convincere marketers e inserzionisti dell’efficacia della sua piattaforma come medium pubblicitario. Evan Spiegel in questi mesi ha mostrato un certo impegno nel cercare di mostrare ad agenzie pubblicitarie e brand che la sua applicazione possa

funzionare da canale privilegiato per arrivare alla tanto desiderata audience composta da Millennials e Generation Z, consumatori o prossimi tali per i quali l’interesse verso i media tradizionali sembra destinato ad assottigliarsi sempre di più. Per Spiegel, quindi, l’accordo con Wpp può rappresentare il mezzo privilegiato con cui mostrare le capacità della sua applicazione in termini di performance di advertising, restando fedele ad un approccio innovativo che dia applicazione concreta alla sua strategia improntata alle “tre V”: vertical, che rappresenta la necessità di verticalizzare i contenuti per agevolare la loro fruizione da parte degli utenti, che non saranno così più costretti a ruotare i propri device mobili per ottenere una migliore visualizza-

zione; video, formato privilegiato dalla piattaforma in quanto rispecchia abitudini e preferenze in termini di formato dei propri giovani utenti e permette di creare contenuti rilevanti e coinvolgenti; views, termine che indica l’obiettivo realistico per la compagnia di realizzare performance di visualizzazione che corrispondano a un reale interesse e coinvolgimento da parte delle persone. “È stata un’esperienza entusiasmante lavorare con DailyMail per il suo canale su Discover e creare innovazione con il loro team -, ha affermato Spiegel durante la presentazione di Truffle Pig -. Non potevamo chiedere un’opportunità migliore che ottenere una partnership con lo stesso DailyMail e Wpp per dare vita ai migliori contenuti di video mobile” <

ANNO VI | #114 | MERCOLEDÌ 24 GIUGNO 2015


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SPAZIO A...

visioni

di

Matteo Dedè

filosofia unieuro: l’infinito la

Giancarlo Nicosanti Amministratore Delegato di Sgm Distribuzione, colosso forlivese della distribuzione che controlla il brand Unieuro. in particolare, La holding che detiene al 100% la stessa Sgm Distribuzione e quindi anche Unieuro si chiama Italian Electronics. La società è nata nel 2014, costituita all’85% dai medesimi azionisti di Sgm (Rhone Capital, famiglia Silvestrini e management Interno) e al 15% da Dixon Retail. E circa un anno fa ha scelto di operare sul territorio con una unica insegna. Il fondo Rhone è entrato una decina di anni fa ma la gestione è rimasta tutta in mano all’attuale management perché dopo pochi mesi Rhone ha rinunciato ad avere posti all’interno del consiglio di amministrazione. Ora sembra che la stessa Rhone sia intenzionata a monetizzare l’investimento, come sono soliti fare i fondi dopo un po’ di anni. Resta da vedere se lo farà cedendo le sue azioni in blocco a un altro fondo d’investimento o collocandole in Borsa

nostra prospettiva Quando mi chiedono dove sarà Unieuro fra cinque anni, rispondo come ha sempre risposto il nostro presidente, Giuseppe Silvestrini, alle domande di questo tipo: “La nostra prospettiva è l’infinito”. Cinque anni? Equivalgono a due o tre vite nel nostro mercato, dove innovazione, tecnologia e cambiamenti dei clienti e dei loro comportamenti d’acquisto sono all’ordine del giorno. Le posso dire che è nel Dna del nostro gruppo “esserci, sempre”, con una chiara visione strategica orientata alla crescita. Fra cinque anni in Italia lo scenario dei canali distributivi sarà profondamente diverso: il ruolo dell’online, la multicanalità, il cambiamento degli stili di acquisto abiliteranno nuove opportunità, ma solo per quegli attori che sapranno coglierle e riusciranno a cambiare i paradigmi culturali, organizzativi e i processi per soddisfare un cliente sempre più always on. Oggi contiamo 443 punti vendita con l’unico brand Unieuro, rilanciato solo dodici mesi fa, e facciamo della prossimità e della vicinanza al cliente uno dei pilastri della nostra value proposition, puntiamo sulla prossimità e sogno un futuro prossimo con mille punti vendita. Le prospettive dipenderanno anche dalle decisioni del nostro socio di maggioranza, attualmente impegnato in uno scenario dual track che prevede la vendita dell’azienda a un altro fondo o la quotazione in Borsa. La famiglia Silvestrini opera nella distribuzione da 70 anni. Nei primi anni 2000 l’ingresso nel gruppo Expert, nel 2013 l’acquisizione del brand Unieuro, rilanciato a giugno

2014. Un’operazione di re-branding senza precedenti, in soli quattro mesi abbiamo cambiato le insegne di oltre 400 punti vendita in tutta Italia, lanciato il nuovo sito Unieuro.it e integrato tutti i processi e le operations aziendali. In questo primo anno siamo riusciti a riportare a reddito circa la metà dei negozi della vecchia rete Unieuro e abbiamo dimezzato i contratti di solidarietà fra i lavoratori della catena acquisita. Nell’anno fiscale 2014, che per noi termina il 28 febbraio 2015, il fatturato complessivo delle due aziende è cresciuto a 1,397 miliardi, con un Ebitda al record storico di 57 milioni. Certo, anche con una chiara visione strategica è stato comunque necessario ri-motivare molte persone che venivano da una realtà in difficoltà; poi abbiamo dovuto uniformare sistemi informatici che non si parlavano e mettere a fattor comune la logistica e le procedure amministrative e fiscali. Noi non vogliamo essere una aggregazione di fatturati, ma un retailer multicanale con un unico brand forte, distintivo e coerente su tutti i canali, dai negozi al web al mobile. Abbiamo investito molto nel re-branding dei negozi e vorremmo rinnovarli continuamente… non siamo mai soddisfatti. Oggi chi entra in un negozio col marchio Unieuro entra in tutto il mondo Unieuro; naturalmente il percorso di omogeneizzazione della rete richiederà tempo e oggi tanti negozi non sono in linea con il posizionamento e i valori del brand ma vogliamo continuare ad investire sulla la qualità e l’uniformità della rete, compresi tutti i nostri partner locali.

social media marketing day 25 giugno - via monterosa 91 @ milano

domani, presso la sede milanese del gruppo il sole 24 ore, si tiene l’attesa giornata dedicata al mondo social

Domani, dalle ore 9:00, presso la sede del gruppo Il Sole 24 Ore, a Milano, in Via Monte Rosa 91, si tiene la terza edizione del Social Media Marketing Day #SMMdayIT. L’evento, nato come espressione di una community di professionisti che conta ad oggi oltre 35 mila iscritti, è la principale iniziativa B2B su social e digital in Italia e nasce dalla proattività social di Andrea Albanese, Social Media Marketing, Digital Communication & Marketing Advisor, di creare un’occasione d’incontro, confronto, formazione e networking su tematiche social e digital in chiave business. Anche la terza edizione dell’evento ha l’obiettivo di trasmettere un’idea precisa: oggi c’è solo un modo di fare business, ovvero essendo Online e Social! Per poterli sfruttare al meglio, e fare quindi Social Media Marketing nella maniera giusta, è essenziale riuscire a capire come i Social si integrano con i temi online, acquisire gli strumenti giusti per comprendere come raggiungere i target aziendali e come monitorare e misurare i risultati. Il futuro delle aziende, dunque, è sempre più social e digital, eppure in Italia vi sono ancora un pesante digital divide e uno scetticismo profondo nei confronti delle potenzialità dei social network, da molti considerati “ambienti di ricreazione” privi di potenziale reale e continuativo per il business. ANNO VI | #114 | MERCOLEDÌ 24 GIUGNO 2015


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